Umberto Zanotti Bianco e il riscatto delle nazionalità

Allora vogliamo
Provare a cominciare innanzitutto buongiorno
A tutti
Innanzitutto
Voglio esprime il mio più vivo ringraziamento ai membri del Comitato scientifica del comitato organizzatore che
Ci hanno messi nella condizione
Di realizzare questa iniziativa era programmata già da da qualche mese
Che non potevamo non non tenete in
Nella ricorrenza del centenario della del viaggio di Zanotti Bianco
Nell'area dell'Adriatico orientale diciamo così forse più semplice perché e difficile sovrapporre tra l'altro i confini gessati di oggi con un quelli di allora che fu effettuato tra il giugno e l'agosto del mille novecento ventidue
Nella felice coincidenza poi quest'anno
Del dei sessant'anni dalla morte di di Zanotti Bianco è vero che
No
Non si potrebbe fare a meno di ricordare
Tutto il lavoro che Zanotti Bianco affatto
Dall'immediato dopoguerra in poi Giannotti bianca e una delle anime ispiratrici e dei primi
Militanti attivi della nostra associazione quindi era impegnato sul campo addirittura prima della nascita dell'associazione prima del mille novecentodieci perché
Come voi certamente ricorderà
Il professor butta esco sorridono nella sua ricostruzione diciamo il grande contributo che Zanotti Bianco
Ha dato queste problematiche si sperimenta pronto all'indomani del terremoto di Messina del mille novecento è otto allora
Una catastrofe naturale aveva creato gravissime Problemi alla convivenza civile alle condizioni delle persone
Ora subito dopo la Prima guerra mondiale
Le conseguenze della guerra si esprimevano nella doppia
Versione
Della catastrofe sociale pensate al numero dei caduti e degli orfani della prima guerra mondiale
Ma anche della catastrofe umanitaria
Per via del dei fenomeni che fecero che come sempre accompagnarono anche in quel caso le guerre come la carestia
E
Una qualche difficoltà birre insediamento delle popolazione nella nuova geografia poi questo lo spiegheranno i nostri relatori nella nuova geografia
Che era prevista dai trattati di pace ma anche aveva pure una qualche difficoltà a realizzarsi
Difficoltà anche senza voler esagerare sono rimaste fino ai giorni nostri perché gran parte della storia contemporanea
Di quell'area paga purtroppo un debito di incompiutezza alle vicende successive alla prima guerra mondiale
L'anime non poteva non ricordare questo straordinario impegno del suo fondatore
Non poteva
Non riflettere
Su le condizioni alle quali Zanotti Bianco aveva potuto iniziare
La sua attività meritoria
Sapendo che scorrono davanti ai nostri occhi
Quelle immagini tra avvolte in controluce a quelle che si riferiscono al presente
Al presente di di questi anni ma anche al presente penso alla vicenda jugoslava di
Di esattamente
Trent'anni fa vent'anni fa trenta novantatré
Trenta
Che pure si sopra si sovrapponeva a quelle stesse immagini che vengono fuori dalla memorialistica di Zanotti Bianco
Il secondo volume del carteggio di Zanotti Bianco naturalmente dedica una parte di a questi temi credeva che ne parlerà guiderà io voglio solo ricordare una delle delle lettere che sono qui contenute
Che è quella con la quale inizia praticamente l'idea della della spedizione
De una lettera che
Andrea Caffi Manta Azzam notti in bianco il primo marzo del mille novecentoventitré
In cui gli dice saprai già forse delle tribolazioni che amareggiato non la spedizione della signora Lemerre
Delle nuove buste sequestrate alla frontiera e del faticoso loro recupero
Causa per cui anche la tua cara lettera è giunta nelle mie mani più di un mese dopo
Prima di tutto vorrei risponderti punto per punto
Voglio esprime tutte le sue
La sua voglia di partecipare all'impegno straordinario che veniva posto in essere
Ma
C'erano state iniziative particolarmente significative
Maria Tina Pignatelli il ventisette gennaio del mille novecentoventitré scriveva Zanotti Bianco
Che in data che la Lemerre telegrafo Fava da Varsavia in data ventisei alle ore diciotto vedete si adopererà il telegrafo con comunicazione velocissima e allora lo era già per i tempi
Partiamo stasera per Mosca diceva il telegramma
La penso con pensiero costante dice la la magliettina Pignatelli e poi dice
Fa un accenno Twin tipicamente organizzativo vi vi dico decenni per riportarvi altrui ma no non è una ricostruzione alla mia e il clima nel quale si svolge l'iniziativa abbiamo detta Nava di assicurare il materiale per duecento mila lire
Il senatore Santucci andato all'avvocato Gaetano a dirgli che aveva parlato col cardinal Gasparri il quale per ora non può aiutarci ma in seguito non esclude anzi di poter citare un buon aiuto
Il ministro Carnazza ha risposto che per di piccoli pacchi potrebbe concederci il trasporto gratis ma per un vagone due vagoni
Insomma basta che facciamo veramente delle economie e il paese non ne approfitta
E via via per dirvi come parte
Con un tentativo di volontariato che comincia a prendere corpo
E che
E ha una sola grande forza a con la voglia di di intervenire per far del bene
A queste popolazioni a questi bambini a queste vittime
In fondo della guerra e delle sue conseguenze
Dalla lettura di di quei testi dalla lettura di quella memoria dalla lettura di quelle bellissime esperienze e chiudo la mia
Breve il mio breve saluto di apertura
Viene solo un grande messaggio
Che purtroppo e e la lezione della storia
Le guerre
Chiudono motto meno problemi di quanti ne aprono
E così è stato con la prima guerra mondiale così fatto con la seconda
Così purtroppo amaramente dobbiamo dire
Che succederà anche con i conflitti
In corso perché
Non si riesce poi ha ricostruito davvero
Solo in in maniera solida un modo di coesistere senza conflitti
Ai vecchi conflitti che magari si superano se ne aggiungono dei nuovi frutto dei tempi nuovi o delle nuove condizioni
Ma sicuramente probabilmente hanno anche essi radici antiche per cui
Diventa sempre difficile la gestione di queste cose ciò curiamo che questa riflessione su questo grande contributo
Di Zanotti Bianco che i nostri relatori che ringrazio tutti
Ci offriranno in questa aggiornata di cui sicuramente poi pubblicheremo gli atti per cui possa essere oggetto di col ulteriore
Riflessione in futuro ci aiuterà
A capire di più il passato
Per capire anche un po'di più
Il presente perché noi molto spesso non non ci orientiamo più anche il nella geografia non ci lamentiamo più se fatte lo sforzo di sovrapporre le mappe delle cartine geografiche
Non vi trovate più i confini non ne corrispondono
Quindi è veramente difficile riuscire a capire come si si si può andare avanti in questo modo
Ebbene ringrazio di nuovo tutti ringrazia anche il ministro dei Beni culturali che avevamo del del ministro per la cultura che avevamo invitato al nostro a questo nostro seminale che ci ha fatto pervenire alcuna sua manifestazione di attenzione e di interesse per il lavoro che facciamo
Il suo saluto per un proficuo è un augurio per il proficuo svolgimento dei lavori ringrazio nelle istituzioni che ci hanno concesso il patrocinio non vale a dire
Roma capitale la città metropolitana di Roma
L'Accademia di Romania
E la Regione
Lazio
Per noi era importante avere la forma del patrocinio delle istituzioni locali
Visto che c'è stato anche dell'Accademia di Romania quella come segnale di un'attenzione degli studiosi diciamo dell'Est
Quello delle nostre tre
Istituzione locali come segno di collegamento costretto tra queste attività
E la loro attività
Ma per noi soprattutto importante avere qui uniti insieme di studiosi oggi che per Ranieri
Piste di formazione personale per radio sistemi di relazione che hanno attivato possono offrirci un quadro che difficilmente avremmo potuto comporre con la ricchezza con la quale verrà composto oggi
Ringrazio poi Carmen Lasorella cui cederò subito la parola per aver accettato
Di
Riproporci con
La sua saggezza e sapienza di lettrice anche dell'attualità
Un'attualità di un testo Zanotti Bianco e Guido Pescosolido allungo devo dire interlocutore privilegiato dell'anemia e autore
Di tutti i testi che hanno ricostruito la storia dell'anime nei suoi cento anni di vita
Per aveva accettato di riproporci questa volta attualizzato un profilo dell'attività di Umberto Zanotti Bianco io concludo cedo la parola
A Carmen e poi subito dopo a Guido poi secondo il programma
Ci ci organizziamo dobbiamo andare avanti in linea di massima fin verso l'una e mezza poi facciamo la pausa e poi riprendiamo in ogni caso siamo qui
Vi dico che i lavori sono tutti si seguono si possono tutti seguire attraverso You tube radio radicale
Sappiamo che ci sono collegamenti in corso questo dimostrato interesse delle dei temi che stiamo affrontando
E quindi vi prego di tener conto di questo quando parlate nel senso che serve parlare con chiarezza e col microfono soprattutto altrimenti si disperde
La diciamo a la precisione del del collegamento ecco Carmen a te questa raccomandazione era inutile ma io l'ho dovuta fare
Buongiorno allora quando Gianpaolo D'Andrea mi ha detto che partecipare a questo convegno di studi e gli ho detto io faccio un altro mestiere
E quindi mi sono chiesta che contributo potrei dare sono un consigliere di Aniene sono entrata perché nel rapporto con Gerardo Bianco era un rapporto di affetto di amicizia Turato negli anni a prescindere dei ruoli e quindi quando Veltroni ha chiesto di entrare qualche anno fa sono entrata volentieri adesso presidente Giampaolo e quindi in qualche misura nemmeno una creatura di Zanotti Bianco evidentemente è stato un po'il collante di questa operazione
Allora che dirvi il tema il titolo non poteva che essere scontato l'attualità tesa notti bianche quando verrà proposto Giampaolo detto ma posso parlare di questo
Poi nel frattempo sono intervenute tantissime cose siamo nel pieno di una guerra in Medio Oriente che sta portando via tanta tanta energia sia professionale sia immotivata
E siamo
In una fase nella quale evidentemente bisogna riflettere io ho scritto un romanzo sugli ultimi che mi stando portando via anche tante energie gli ultimi chimiche rampanti
E poi paradossalmente gli ultimi che potremmo diventare anche noi dove e quando
In questa era tecnologiche che sta comportando un cambiamento e tocca a lei al quale non siamo affatto attrezzati
Non conosciamo quasi niente di questo e che quindi inevitabilmente poi ci potrebbe portare ai margini e quindi farci sentire estranei in un tempo che non siamo in grado di controlla quindi dicevamo l'attualità di Zanotti Bianco ecco io vorrei ripercorrere alcuni elementi proprio che colpiscono di questa personalità per esempio le radici
Umberto era nato in Grecia abbia avuto una banda britannica con relazioni legati al mondo svedese aveva un papà diplomatico e e quindi diciamo nascente in un consesso attento
Questo fatto di crescere in un ambiente che accoglie suggestioni di culture diverse e quant'altro e qualcosa di straordinario
Dopodiché studia a Torino ed è il primo della classe e un uomo ambito di conoscenza è una persona che si mette continuamente in gioco
Così giovane a lunga amicizia importante perché la sua sensibilità e altrettanto profondità con Antonio Fogazzaro
Antonio Fogazzaro era non solo aveva più quasi mezzo secolo più di lui ma ero può mettere un letterato l'autore di Piccolo mondo antico che credo un po'tutti abbiamo letto tempo fa
Comunque una persona che aveva raccontato gli umili
Coloro che sicuramente non colorano la storia uomini e donne ma e che
Con l'impegno con la fede sono capace di dare non soltanto un grande contributo ma tale segno sale a una società e poi ancora non ventenne e accorso nel profondo Sud
Era accorso in soccorso delle popolazioni calabresi e siciliani
E in occasione del terremoto del mille novecentootto aveva conosciuto Salvemini
Che segnerà profondamente il suo percorso e a tale proposito mi piace ricordare una fase di salute viene che è molto importante nel mio mestiere e nel mestiere di chi deve avere il diritto dovere all'informazione
Ovvero che
La
Imparzialità
E Hubertus Pia mentre la probità è un dovere ovvero oggi la probità
Noi dobbiamo tradurre in un'onestà intellettuale che anche in questi giorni di guerra sta mancando profondamente proprio giorni ho scritto su un giornale
Allora
Con Salvemini quindi quest'uomo giù PRI che frequenta un uomo di tanti anni più di lui che cresciuto in un ambiente aperto
E che ha studiato in un ambiente chiuso le pompe in qualche misura trova poi quello che il suo desiderio che nasce dalla sua profonda altra parola chiave
Sull'Italietta cioè quest'uomo praticamente sintetica pienamente questo giovane uomo
E quindi si dedica a che cosa alla formazione
Perché l'intuizione quella non può essere che quella come si cresce come ci si sviluppa come si va avanti in modo unitario se solo alcuni accedono alle leve della cultura quello era a quel tempo non rischiano di ritornarci purtroppo
Ma attento anche lì creando le condizioni perché perché ci sia la possibilità di formarsi la prima cosa la conoscenza il sapere
Quindi apre assilli cominciando proprio dall'infanzia le scuole gli ambulatori le biblioteche qualcosa di straordinario investe in pratica nel capitale umano
E e poi e un archeologo esportatrici presto perché che fa l'archeologo cosca
Scatta
Scava con le mani
C'è anche un elemento di manualità importante che che muove dal cervello e scavando cerca il senso della storia scavando circa di portare su la memoria
E quindi un altro valore straordinario che contribuisce alla costruzione del personaggio poi presidente della Croce Rossa a metà degli anni Quaranta
Anche quello è un qualcosa di straordinario incarico che lascerà pensate in contrasto con De Gasperi altro gigante
E poi fonda Italia Nostra quindi che cosa fa mette insieme la salute la cultura delle persone con la salute e la cura dell'ambiente modernissimo
Modernissimo
Quindi allora possiamo scrivere questi valori la solidarietà la multidisciplinarietà la conoscenza tenendo anche il titolo di questo incontro conoscenza anche di culture diverso
Questa coscienza ambientalista e poi appunto la lotta per la libertà
Che diventa una battaglia di culture
Perché nelle battaglie purtroppo vedete oggi siamo in una guerra continuamente asimmetrica
Dove non si scontrano più gli eserciti ma c'è praticamente la guerra tra la gente e non e dove c'è da una parte quelli che sono espressioni terroristiche perché atleti Sconochini inerme ed ad altre espressioni però sulle quali bisogna riflettere perché purtroppo c'è anche qui né tra le vittime tanta gente inerme
Ma ritorniamo un attimo Anzilotti bianco e al suo su
Il foglio citare come lo definisce Carlo Borgomeo che vi dico perché ho pensato Carlo
Nel suo libro l'equivoco del sud perché poi e voglio dire una cosa che lui scrive in questo libro allora lo definisce Zanotti Bianco una figura appassionante per la generosità del suo impegno e l'eclettismo delle sue attività che è un po'quello che io ho provato a raccontare
Però ho citato città altro Carlo Borgomeo che conosco da tanti anni
Perché condivido la sua visione ritornando sul subite di cui si è occupato tanto Umberto Zanotti Bianco condivido la sua visione circa il sostanziale fallimento della politica per il Mezzogiorno allora
Lo iscrive e io sottoscrivo che ci si è limitati a costruire modelli a spostare Soggetti e processi di sviluppo
In una logica strettamente quantitative e nella sottovalutazione sostanziale dei meridionali
Invece di investire nella coesione sociale nelle relazioni sociali nella valorizzazione del capitale umano
Vedete queste tre ultime che cos'è sono le linee guida della politica della vita delle scelte
Di Umberto Zanotti Bianco
Ecco perché ho voluto ho voluto sottolineare quest'aspetto
Perché per evidenti motivi aver costruito qualcosa di esterno ed averlo buttato giù insieme tanti soldi a pioggia che sono arrivate dopo la prima fase dell'intervento straordinario per il Mezzogiorno è stata una iattura
Dobbiamo sud purtroppo dove i fenomeni cotti corruzione Sons misurati abbiamo una realtà che non esprime più un sentimento spedite quanto poi sia sbagliato sottovalutare
I mondi i popoli e le culture Limerick nei giorni del ricco di talenti del piccolo dice Energia di sentimenti purtroppo si disarticolata e oggi diventa difficile Ammar ricco il walkie che però sono nel cuore come ad oggi sarebbe stato facilissimo si si fosse investito proprio in quelle cose per le quali salotti bianco adottato coesione l'umanità e soprattutto il valore del capitale umano
Quindi io credo che l'elezione che ci venga da quest'uomo affascinante che io ammiro profondamente e e qualcosa che non ha tempo e che oggi possiamo utilmente mettere altissima
Perché è ovvio che i tempi cambiano è ovvio che le leggi le situazioni e le letture sono figlie della propria epoca però è altrettanto vero che tutto questo resta come un patrimonio importantissimo e che quindi anni mi ha fatto molto bene nell'occasione del centenario di Umberto Zanotti Bianco ricordare portando qui chi lo studia e chi può Hotel ulteriormente approfondire
Allora a questo punto concluderei con le parole di Umberto Zanotti Bianco perché vedete le parole vanno ripetute
Le parole sono importanti perché non ne va sottovalutata la portata immaginifica
Perché le parole dette hanno hanno diciamo una loro pratici anche pragmatica e perché poi funzioneranno quanto sono semplici e quindi possono arrivare direttamente al cuore e al cervello
Queste parole lui scrive in una lettera Giustino Fortunato nel novembre del mille novecento diciannove
Si ha però vissuto senza molto concludere
Purtroppo almeno Tirelli di essere stato frittelle alla mia gente grazie
Coordinatrice e moderatrice e ringrazio di questa opportunità e sono davvero contenta di incontrare e rincontrare tanti amici è un'occasione un forte per rivederci perché qui il le questioni anche universitari a volte ci portano un po'troppo in realtà burocratiche invece momenti di riflessione fermarci per riflettere insieme
Sulla storia l'importanza dello scavo della storia per l'attualità direi che è veramente un momento fondamentale per tutti quanti noi quindi davvero grazie di questa opportunità
Il mio ruolo però un po'ruolo così da poliziotto gli organizzatori mi hanno detto che devo fare questo per questo compito e quindi io mi scuso in anticipo se sarò un pochino tassativa con i tempi ma ebbene che tutti possano avere il tempo necessario per parlare e noi la grande opportunità di ascoltare
Quindi io passo subito la parola alla professor Guido Pescosolido per la sua relazione su Umberto Zanotti Bianco nella storia della vite della vita civile italiana grazie
Grazie a lei
Grazie
Anzitutto all'anime che mi ha invitato a tenere quest'incontro e mi ha dato l'occasione di tornare in un ambiente in clima
Nel quale sono stato per venticinque anni purtroppo
Purtroppo perché venticinque questo
Buongiorno a tutti anche in via chi ci segue in collegamento cercherò di stare nei tempi ma o un testo scritto perché
Una cosa emerge da tutta la storia diciamo così post mortem di di di Zanotti Bianco
è un personaggio che
Da molta difficoltà a biografo Carlo è un personaggio complesso spetti al apparentemente contrastanti anche contrastanti comunque lontani
Apparentemente l'uno da dall'altro
E quindi ho preferito scrivere
Non non affidarmi all'improvvisazione
Del momento
Nel giugno del mille novecentottantanove in apertura del convegno organizzato dalla Domus mazziniana in occasione del centenario della nascita di Umberto Zanotti Bianco
Margherita Isnardi Parente
Forse la più devoto a cultrice in seno all'animi delle sue memorie materiali e spirituali
Notava che virgolette
Quando Zanotti morì nel mille novecentosessanta e la sua figura sembra ha nobilmente anacronistica
E testina a cadere rapidamente nell'oblio
Chiuse le virgolette
In effetti secondo di starti parente a parte qualche scritto in sua memoria uscì tutto subito dopo la morte
E qualche sporadico ricordo in occasione di anniversari
Design ortesi era ricominciato a parlare solo alla fine degli anni settanta quando la Nimis presieduta da Leonardo Albertini e con Rosario Romeo direttore scientifico aveva organizzato un convegno i cui atti erano stati pubblicati nel mille novecentottanta
Nella
Ceronetti studi meridionali la collana Berta dallo stesso Zanotti nell'ormai lontano mille novecentoventiquattro
Prima di quel convegno erano usciti dieci otto scritti commemorativi mille novecentosessantatré anno della morte ma apre scrisse
E nei successivi dieci a sette anni erano apparsi in tutto tredici studi minori su aspetti specifici della sua vita
Quello veramente significativo era stato il carteggio tra Zanotti e Giustino Fortunato con introduzione di Ernesto Pontieri uscito nel mille novecentosettantadue
Nel settantatré decennale della scomparsa
Zanotti fu ricordato solo dalla stessa Margherita Isnardi Parente con uno scritto pregevole certo ma dissolve sette pagine pubblicato nella rivista Nord e Sud di Francesco Compagna
Il convegno del mille novecentosettantanove
Fu quindi la prima fondamentale tappa per mettere a fuoco la dimensione storica di una personalità sensibilissima nel suo afflato filantropico e umanitario
Ricca e raffinatissima di svariati interessi culturali
Vibrante nel sentire Tyco politico
Una figura che aveva un operato indefessamente per oltre mezzo secolo nella vita civile e politica italiana in nome dei più elevati ideali mazziniani di patria libertà fratellanza umanità
Mai dismessi e tanto meno traditi nel volgere del tempo
E nel mutare delle stagioni e dei regimi politici
Zanotti disse infatti in tre diversi regimi quello liberale quello fascista
Quello Democratico della prima Repubblica
Che partecipò a due guerre mondiali
Tuttavia nel corso della sua vita non ebbe mai tentennamenti ideologico politici né tantomeno camaleontica giravolte
Rimase sempre convintamente intimamente
Un liberale con un altissimo senso dello Stato
Apertamente all'opposizione durante la dittatura fascista dalla quale subì l'emarginazione civile il confino e che visse in clandestinità l'occupazione nazista di Roma
In coerenza con la sua visione risorgimentale mazziniana delle guerre nazionali partì volontario per la Prima guerra mondiale
Venendo gravemente ferito con conseguenze che lo afflissero per tutta la vita
Ma per la stessa coerenza
Fu contrario alla seconda guerra mondiale
Decisa da un regime totalitario divenuto sempre più imperialista
Secondo dopoguerra riprese con immutata lena il suo impegno civile
Con un campo di azione ancora più vasto
Guidando ancora largamente e assumendo la presidenza della Croce Rossa Italiana e di Italia Nostra
L'impegno e i meriti acquisiti nella vita di queste prestigiose istituzioni
Gli valsero la nomina di senatore a vita
Da parte di Luigi narcosi
Che comunque era stato magna pars della vita l'animi
Nel nel nel corso degli anni Quaranta e nel passaggio dagli anni quaranta agli anni agli anni cinquanta
Svolse queste diversissimi ruoli sempre all'insegna di un liberalismo democratico
Che rifiutava Fernán ma mente più che mai totalitarismo di ogni colore
Quindi non sotto il fascismo
Ma anche successivamente il comunismo sovietico
Furti fatto quindi uno degli esponenti più autorevoli di quella corrente antitotalitaria che studiata di recente da Roberto vertici
Ha perso assieme alla minaccia fascista anche quella comunista sovietica
E dette per capifila Benedetto Croce Alcide De Gasperi nell'officina
Negli atti del convegno del mille novecento mille ottocento del mille novecentottanta
Furono autorevolmente affrontati per la prima volta in molteplici aspetti di una vita che poi si sarebbe rivelato
Sempre piuttosto complicato biografa are da parte di un unico autore
Data la straordinaria varietà delle vesti che Zanotto indossò un insolito oltre cinquant'anni di vita pubblica
A ciascun aspetto della sua poliedrica personalità pubblica fu dedicata una relazione
Al Meridione Alissa all'Archeologico all'archeologo al politico delle nazionalità all'antifascista
All'osso la lista in particolare sussista
Fino agli aspetti legati alle presidenze del secondo dopoguerra della Croce Rossa Italiana di Italia Nostra dell'Aniene
Le relazioni furono tenuti da esponenti di primo piano del meridionalismo e della storiografia italiana
Manlio Rossi Doria nelle o Valiani
Angelo Campori fra Piero Melograni Giovanni Pugliese Carratelli oltre alla stessa Isnardi e a Francesca De Gasperi
Da essa certamente emergeva la preminenza dell'azione meridionalistica su tutte le altre esercitate da tre notti
Ma si dimostrava anche il ruolo di primo piano anche perché sono un anche se con risultati meno concreti
AV meno concreti e meno importanti per la vita di Zanotti avuto nel corso della sua vita
Sia il suo pensiero politico che la sua azione in difesa delle nazionalità oppresse nella storia d'Europa otto e novecentesca
La centralità del tema meridionalista dico fu ribadita nel mille novecentottantuno anche nelle due raccolte di studi a cura di Pasquale Amato
Nel mille novecentottantatré nel breve studio di Alessandro Galante Garrone Sulzano ti bianco e Salvemini nel mille novecentottantacinque nel profilo dei Giuseppe starti
Nel mille novecentottantanove gli atti del già ricordato convegno della Domus mazziniana
In il meridionalismo liberale e il pensiero e l'azione politica di Zanotti furono di nuovo acutamente analizzati da Marco Paolini tornei al manzo
Nell'occasione Frua affrontato specificamente da Giuliana Limiti
Il tema della sua azione educatrice e fu arricchita ulteriormente la trattazione della sua attività archeologica con due relazioni di Paolo Enrico Arias
E Maurizio Paoletti soprattutto però nel mille novecento soccorsi tanta sei
Nella sua prefazione al carteggio di Zanotti negli anni mille novecentosei mille novecentoventotto
Di nuovo Galante Garrone indicava nella sua dentro sofferta religiosità di diciassettenne nel suo trasporto filantropico e umanitario verso i poveri e quindi nel suo meridionalismo nella sua azione politica a favore delle nazionalità oppresse le linee ininterrotte
E coerenti che legarono assieme l'intero svolgimento la sua esistenza
Definita virgolette nella storia del nostro Paese in questo secolo un'apparizione eccezionale addirittura unica
Chiuse le virgolette
E tale centralità è rimasta anche nelle due biografie dei due autori che in tempo recenti hanno avuto il merito di tentare individualmente quella che prima di essi era stata sempre opera collettiva Sergio Zoppi e Mirko Bevilacqua anche se l'attenzione di quest'ultimo perché l'impegno politico di Zanotti Bianco è stata molto maggiore
Rispetto a quella per il meridionalismo
Quali furono dunque i tratti caratteristici del meridionalismo di Umberto Zanotti Bianco che lo portarono ad occupare dal mille novecentodieci fino alla morte
Un posto di primo piano nella vita civile meridionale e il Meridione meridionale di italiana
Quanto su sollecitazione di Fogazzaro fece assieme a Giovanni dal maltesi il viaggio in Calabria
Prima ricordato anche dal illustrate relatrice
Che mi ha preceduto
Che segnò per sempre la sua vita e dal quale scaturì la sua prima pubblicazione Aspromonte occidentale note
Con Giovanni Malvezzi le sue conoscenze della questione meridionale e delle volte si del pensiero meridionalista
Dagli anni Settanta dell'ottocento in poi ossia da Villari Franchetti Sonnino ma Fortunato Nitti Salvemini Colajanni erano pressoché nulle
La sua formazione intellettuale della sua coscienza civile erano improntate a un patriottismo di ascendenza risorgimentale mazziniana
Trasmesso lì dal padre diplomatico ne ha un'intensa religiosità inculcato agli probabilmente dalla madre
Ma consolidata soprattutto nell'ambito del Real Collegio di Moncalieri
E in particolare dai contatti del gruppo di intellettuali cattolici in forte odio odore di modernismo con in testa Antonio Golan con Fogazzaro
Altini o beni cinque e padre Semeria aveva influito su di lui anche la tradizione romantica europea
La grande letteratura russa
E quella sulle nazioni dell'Europa orientale aspiranti all'indipendenza e alla libertà
Sul piano del cosa fare la purezza e l'intensità del sentimento religioso erano sfociate in un desiderio di fare del bene al prossimo
Di combattere senza riserve contro le ingiustizie e le sofferenze degli oppressi dette i poveri individui o soprattutto popoli in cerca di libertà e autonomia in vista di un avvenire migliore spirituale e materiale
La conoscenza delle problematiche politiche e sociali sino ad allora acquisite
E che riguardavano quasi esclusivamente il mondo salato lo portavano a guardare a Est
Fuori dei confini nazionali
Il terremoto del mille novecentootto a Messina il seggio lo indusse a guardare al sud d'Italia e a conoscere direttamente con i propri occhi
Una condizione sconvolgente di povertà di disagio sociale di precarietà sanitaria di cui ben poco si parlava nei libri che lui aveva una condizione che evidentemente cinquant'anni di governo unitario non erano riusciti a eliminare e che a prescindere dal disastro del sisma provocava un'inarrestabile fiume di emigranti diretti oltre l'oceano
Circa cinquanta anni dopo Zanotti spesso ricordava ancora così il suo primo contatto con il Mezzogiorno
Non conta virgolette non conoscevo l'Italia a sud di Roma
E l'improvviso contatto con la Calabria dolorante per antichi mali le sue recenti ferite aveva lasciato nel mio cuore è una traccia Sibrio lenta
Che tutta la mia vita in tutta la mia azione non sono riuscite ad attenuare
Chiuse le virgolette
A quel punto non gli interessava tanto capire perché il riscatto nazionale predicato da Mazzini nel Sud Italia non si entra ancora terrazzo
Gli interessava fare qualcosa di concreto e subito affinché esso cominciasse ad avverarsi
E per questo pensò a uno sforzo sostenuto finanziariamente da privati
Aggiuntivo di quello statale rete delle leggi speciali e dei comitati di soccorso dei The Third terremotati sorti in tutta Italia ma con durata termini l'azione Daloui potete esatta non doveva invece interrompersi maturare nel tempo
Con lungimiranza individua quindi come corpo così possibili campi di intervento
I settori chiave di servizi essenziali che potevano incidere realmente in modo permanente sulle condizioni di vita di quelle popolazioni doloranti
Assistenza all'infanzia istruzione primaria sanità cultura popolare
A realizzare un piano così visionario non poteva essere un suo
Individuo privo di mezzi e semisconosciuto
Ma un ente in grado in in grado di raccogliere
Credibilità e risorse privata in primis ma anche pubbliche dove lo Stato fosse stato disposto adesso venite
Sì concerto con Fogazzaro
Trovo immediato riscontro anche in Gaetano Salvemini Pasquale Villari leopoldo Franchetti Giustino Fortunato Francesco Sanna Saverio Nitti
Padri nobili del meridionalismo antico e recente
Ai quali si aggiunsero Aiace alle fieri Piero Bertolini Luigi Bodio Giovanni cena Benedetto Croce Giuseppe Lombardo Radice Giovanni Manzi pezzi Francesco Saverio case Tommaso Gallarati Scotti Bonaldo stringata del governatore della Banca d'Italia
Antonio De viti De Marco le contesse Maria Pasolini e Gabriella Spalletti il dottor vino Taruffi e altri
Ossia intellettuali e politici di vario orientamento cattolico-liberale socialista radicale assieme a funzionari della pubblica amministrazione
Esponenti del mondo dell'imprenditoria che delle libere professioni nobili e possidenti larga prevalenza del Nord e del Centro Italia
Con questo folto gruppo
Folto per modo di dire perché poi vedremo quanti diventeranno i soci
Di trentotto persone molto autorevoli e seriamente poteva motivate ad operare concretamente per il Sud fondò nel marzo del mille novecentodieci l'associazione nazionale degli interessi
Per il Mezzogiorno d'Italia
Nel suo primo presidente leopoldo Franchetti è presidente onorario Pasquale Villari ma sin da subito e soprattutto dopo la morte di Franchetti nel mille novecentodiciassette
Il vero animatore della vita della mi mi fu colui
All'ombra anzi alla luce di presidenti che portare nel nome di Giustino Fortunato Benedetto Croce
Ettore Rusconi Ferdinando Nunziante Giovanni Gentile Luigi Einaudi Ivano economici
Che lo precedettero nel loro di presidente Daloui iniziato nel mille novecentocinquantadue e terminato nel mille novecento sessantatré con la morte
Si scoprì allora che l'impraticabilità e la lista così lo aveva definito Tommaso Gallarati Scotti
Poco più che ventenne moralmente intransigente cristianamente volto al soccorso dei poveri e degli oppressi
Dotato di ampia cultura letteraria storica e politica
Era anche un organizzatore straordinario capace di interventi di tinta essere sostenere a tutti i livelli una fitta rete di rapporti intellettuali sociali economici
Un idealista che al di là di ogni divisione ideologica politica partitica si morbilità va concretamente
Si mobilita la convintamente a favore di un progetto meridionalisti con non altisonante ma semplice realistico al quale l'animi riusciva sistematicamente a dare attuazione cominciarono quindi a sorgere subito asili scuole biblioteche popolari presidi sanitari cooperative agricole dei pescatori
Che davano ai finanziatori da lariani la prova concreta che le loro donazioni venivano utilmente impiegate
Non ci vollero molti anni affinché all'animi si imponesse
Come virgolette l'unica forza finora organizzata in Italia per il risveglio delle province meridionali chiuse
Lei virgolette la citazione fa di Giustino Fortunato
E tale praticamente restasse fino alla creazione per sulla card della Cassa per il Mezzogiorno
Le contribuzioni appare ordinò a vario titolo di enti e cittadini privati già nel mille novecentotredici raggiunsero il tocco il settantadue per cento del totale segno inequivocabile del consenso crescente che l'associazione riscuoteva non solo presso le istituzioni pubbliche vari ministeri la Banca d'Italia
Ma anche e soprattutto in settori sempre più ampi della società civile
Dai trentotto soci fondatori del mille novecentodieci si passò nel mille novecentoventidue il settantacinque per cento perpetui
Cinquantasette benemeriti in mille cento e quattro aggregati
E il bilancio consuntivo fu ventitré milioni e novecento mila lire contro le diciannove delle nel mille
Novecentotredici contro le diciannove mila soltanto del mille novecentoundici cioè l'anno di inizia
Accanto a quello della Banca d'Italia socio perpetuo e uno degli enti sostenitori più generosi e di lungo corso fino al governatorato di Carlo Azeglio Ciampi
Si affiancò il sostegno della un unitaria di Milano della società Pro con durati ereditato
Dell'Opera Pia lombarda di Messina
Soprattutto a partire dagli anni della guerra cominciarono a figurare tra i sostenitori istituto di credito come il Banco di Napoli l'Opera Pia San Paolo di Torino
La Banca Commerciale Italiana la Banca Italiana di sconto il credito e hanno la Cassa di risparmio di Torino Cassa di risparmio di Roma
Impresa e come la società irto alla Società italiana Ernesto Breda la società anonima Ferriere piemontesi eccetera eccetera
I senatori Pirelli e Salmoiraghi veniva versavano contributi a titolo personale che altrettanto facevano esponenti di famiglie nobili di ogni parte d'Italia Roy Guerini Valmarana
L'aperte la partecipazione di tali personalità insieme a quelle di Arrigo Boito
Emilia Santilli Ana Alberto gare spesso nella Enea Cavalieri Alfredo Dall'Oglio Dall'olio
Consentirono di realizzare una rete di solidarietà volontaria
E straordinaria che certo non aveva vincoli di continuità nel futuro ma che fino alla fine degli anni Venti crebbe senza inversioni di tendenza con una dimostrazione di Sordi sussidiarietà rispetto sabato
Che non avrà pari per molti decenni
Zanotti dimostrò di possedere capacità fuori del comune
Nell'ottenere sovvenzioni pubbliche soprattutto privato
Lo facilitavano le sue innate doti persuasive
Nella sua vasta cultura che spaziava dall'interno impianto giuridico di base lavora in giurisprudenza alla letteratura alla poesia alla musica all'arte alle tradizioni nazionali
Con S. sapeva affascinare coinvolgere gli interlocutori specie se di nere femminile
La moglie del presidente della Banca commerciale faecalis che mostrò vivo apprezzamento e simpatia per quel raffinato studioso di letteratura e storia polacca
Che le fece il dono del suo libro sulla Polonia
Ad esempio
Fu lei atti sconsiderati dischiude pelli le porte della sua dimora per avere un colloquio comma quale Zanotti ottenne per l'anime un finanziamento straordinario di duecento mila lire
A procurargli contatti con il Monte imprenditori imprenditoriale e bancario lombardo fu soprattutto Ettore Rusconi
Imprenditore filantropo e politico che fu poi presidente dell'ARNI dal mio novecentoventicinque al trentotto
Dal quattordici al diciotto Vanini fu impegnata a soccorrere i terremotati zone tenera e della Marsica
Nonché a sostenere il fronte interno delle regioni meridionali durante la Grande Guerra e in particolare dopo Caporetto
Ma soprattutto dal mille novecento ventuno l'opera contro l'analfabetismo affidò all'anni nella terapia per operare nelle tredici province di Calabria Basilicata Sicilia e Sardegna
Con i quattro decimi dello stanziamento nazionale
Nell'ambito delle attività scolastiche presenti nello statuto dell'associazione fu raggiunto allora il punto più alto di impegno nel mille novecentoventiquattro venticinque l'animi arrivo a gestire mille cinquecentotredici scuole con cinquantotto mila cinquecentocinquantaquattro iscrizione
Consideriamo gli alti tassi di analfabetismo
Dell'epoca e che sono cifre veramente di grande importanza
Tuttavia soprattutto dopo il delitto Matteotti
E l'accentuarsi del carattere totalitario del regime fascista crebbero sempre più
Interferenze Quetzal notti
E il Consiglio direttivo rifiutarono di sempre subire per cui nel mille novecentoventotto focus restituito il mandato
Per Zanotti era infatti giunto il momento di manifestare la sua aperta opposizione al suicidio
Anche in una sede che avrebbe lanieri che avrebbe preferito preservare dall'eventuale ritorsivo versioni che ne sarebbero potute derivare
Ma di fronte alla prospettiva di fare dell'associazione uno strumento di propaganda e di indottrinamento totalitario
La madre Gabriella la malleabilità e le forme compromissoria del manager cedevano il passo all'antica intransigenza etica e politica della religiosità mazziniana
I rapporti personali di Zanotti col regime
Erano del resto già in via di deterioramento a causa dell'uscita nel mille novecentoventitré venticinque dei suoi scritti su un martirio della scuola in Calabria
Sulle dissi delizia scolastiche sulla malaria sempre in Calabria sulle condizioni dell'infanzia in Basilicata
Che saranno poi seguiti poi nel mille novecentoventinove dall'inchiesta sul Comune di Africo sarà la preceduta gente
Ma soprattutto nel mille novecentoventisei uscì una scelta di lettere di Mazzini preceduta da una prefazione nella quale lapidariamente Zanotti tracciava i confini invalicabili
Che correvano tra pensiero e opera di Mazzini
E ideologia prassi politica fascista contro qualunque tentativo di in manipolazione nazionalista e totalitaria tesa a fare dell'apostolo genovese il profeta del regime
Il regime politico teorizzato da Mazzini era un regime di libertà ben diverso da quello fascista
La nazione ottocentesca mazziniana perseguiva l'indipendenza e l'autonomia propria non mirava certo ad assoggettare imperialistica mente altre relazioni
Insomma ce n'era abbastanza per fare scattare immagini di emarginazione confino
Nel mille novecentotrenta dopo essere entrato in rapporto con Maria sciolse
E averla convinta ad assumere l'alto patronato dell'associazione per poterla proteggete dall'inflazione del regime si dimise dal consiglio direttivo della minimi per dedicarsi esclusivamente ma solo in apparenza
All'attività archeologica nella quale peraltro ottenne i grandiosi risultati che tutti conoscono
E sui quali non è possibile tornare in questa sede
Va però ricordato come è stato di recente fatto anche da Salvatore Settis
Che l'attività archeologica era
Concepita da Zanotti Bianco come una componente essenziale della sua azione complessiva perché il riscatto del Mezzogiorno
Non meno dell'azione umanitaria diretta sulle strutture economiche e sociali
E civili in genere i beni archeologici erano patrimonio storico della civiltà della popolazione meridionale oltre a costi hutu a costituire tenesse una potenziale risorsa economica
Era la sua una visione anticipatrice
Della valorizzazione del patrimonio culturale che si sarebbe affermata nel secondo dopoguerra e che avrebbe inciso sullo sviluppo anche economico del Meridione
Uscito dunque dal consiglio direttivo della Nemi non prese la strada dell'esilio come di consigliava di fare Salvemini che invece aveva preso la strada dell'esilio
Non se la sentì di abbandonare il Mezzogiorno nella sua centri decise invece di restare in patria come Benedetto Croce di cui aveva sottoscritto il Manifesto e col quale rimase nei rapporti sempre molto scritto continua
Quindi ad operare
Di fatto nell'animi attraverso le istituzioni culturali che vi aveva creato sin dagli anni Venti
La Società Magna Grecia nel mille novecentoventi la collezione di studi meridionali nel mille novecentoventiquattro l'archivio storico per la Calabria allorché ANIA nel mille novecentotrentuno rientrò a pieno titolo nell'anime dopo la guerra e ne divenne presidente guidandola al massimo della sua espansione
Alle riprese delle attività
Tuo dopo la guerra vi fu un confortante aumento dei contributi degli antichi sorci
E un arrivo dei nuovi un arrivo di nuovi sostenitori nel mille novecentoquarantasette
L'ultrà sovvenzionò costrutti cospicuamente la refezione degli asili
Grazie all'interessamento di Luigi Einaudi la Banca d'Italia stanziò un finanziamento di cinquecento mila lire seguito da altri contributi negli anni successivi all'ordinario versamento annuale della Banca d'Italia dell'IRI si aggiunsero i contributi del consorzio di credito per le opere pubbliche dell'istituto di credito per le imprese di pubblica utilità dell'IMI della Banca d'America venne Rete Italia della Banca Nazionale dell'Agricoltura eccetera l'attenzione il sostegno della Banca d'Italia continuano anche ad opera di Donato Menichella
Tra il quarantotto e il cinquantuno contribuì all'attività del
Dell'anni
Il Banco di Napoli
Il Banco di Sicilia e tutta una serie di cui di istituzione di cui vi risparmio la menzione specifica insomma una ripresa confortante
Ma basata interamente sulla credibilità e persuasi vitati Zanotti Bianco
Il quale da presidente si trova però in progressiva difetti difficoltà a trovare le risorse necessarie a fronteggiare Nunzia Medea attività
Che nel decennio mille novecento cinquanta cinquantanove erano giunte a quadruplicare
Nel bilancio preventivo dell'anno mille novecentosessanta fu inevitabile iscrivere
Nel Bilancio un deficit di circa cinquantotto milioni
Che nel sessantuno sarebbe stato di circa cento milioni se un miracoloso contributo di cinquanta milioni del ministero dell'Interno non l'avesse dimezzato
Nel mille novecentosessantatré quando morì Zanotti l'anima di possedere gestiva tredici case ti bambini agli asili infantili otto scuole di lavoro annessi agli asili infantili quattro colonia permanente contava circa sessanta finanziatori pubblici e privati che alimentavano un bilancio preventivo che superò il mezzo miliardo di lire con un deficit di cinquanta milioni
Ho queste cifre di bilancio che più accidentato verranno sempre bilanci preventivi Irun consuntivi
Zanotti Bianco riuscì sempre a fronteggiare i disavanzi previsti nei bilanci
Trovando
In extremis nuovi finanziatori privati come la signora Giulia Devoto Falck nel mille novecentosessantadue ottenendo l'incremento dei loro donativi da enti pubblici come la banca minime d'Italia ministeri
Questa impresa difficile
Ai limiti del miracolo non riuscì però i suoi successori e la situazione bilancio della Nimis dopo la sua scomparsa si fece ben presto drammatica
Questa decisività della persona di Zanotti Bianco nella storia dell'anime e la stessa storia della negli fino allo scoppio della seconda guerra mondiale costituiscono un unicum nella storia civile italiana
Zanotti nel dopoguerra fu presidente della Croce Rossa Italiana e di Italia Nostra abbiamo detto manda in nessuna delle due
Dipese così strettamente dalla sua persona cioè dopo la sua fuoriuscita nella Croce Rossa Italiana nell'Italia Nostra ebbero crisi paragonabili a quella che ebbe invece Lanni
La sua attività di senatore analizzata Tel tagliate mente da Sergio Zoppi tutta tesa dal mille novecentocinquantadue al mille novecentosessantatré alla difesa del patrimonio culturale e paesaggistico
Per quanto nobilissima e avveniristica non è quella che conferisce se eccezionalità alla sua vita sezionali tattici errata Galante Garrone
Anche il pensiero e l'azione politica dispiegati a favore delle popolazioni oppresse dell'Europa dell'Est di cui questo convegno si occupa più approfonditamente
Furono molto importanti per conoscere la storia dell'affermazione della nazione moderna in Europa orientale
Umberto Zanotti Bianco può essere considerato come il più coerente e fedele seguace nel ventesimo secolo dell'insegnamento di Mazzini
E nella conoscenza portata nella conoscenza della portata immensa del risveglio dei popoli e te la nascita delle nuove nazioni politiche
Che nel mondo slavo
Avere però
Un processo attenzione
Questo della nascita delle nazionali tra strade
Presi per processo predetto da Gottried terre già negli anni a cavallo tra Sette e Ottocento quando scoprì tutta la forza della Poesia e della cultura dei popoli slavi
E predisse che sarebbe giunto primo poi il momento in cui la coscienza della propria identità culturale e linguistica avrebbe portato i popoli slavi alla rivendicazione della loro autonomia anche a livello politico
Provocando sommovimenti che avrebbero scosso l'intera Europa
Scriveva ad esempio che dagli ucraini
Avrò le virgolette dagli ucraini piccolo popolo selvaggio quale furono un tempo i greci
Nascerà una nazione civile
I confini si estenderanno fino al Mar Nero ed una striscia di Polonia e Titus sia diversa partecipe di questa nuova civiltà
Attenzione
All'inizio dell'Ottocento
Era per prevedeva la nascita dello Stato Gray Dino ma attenzione prevedeva anche la guerra
Che sarebbe stata commessa a quella nascita
Perché
Una striscia di Polonia editi in Russia diverrà partecipe di questa nuova civiltà che questo non poteva avvenire evidentemente senza problemi di assestamento
E Mazzini ha avuto ben presente questa lezione
E come aveva predicato e lo Stato per la nascita della nazione
Politica dalla nazione linguistica italiana così auspico che per quel che poteva otto
Per la nascita di nuove nazioni dell'Europa orientale
Zanotti Bianco raccolse la bandiera mazziniana e svolse un'azione astratti
Frenetica a favore dei popoli slavi con un susseguirsi assai fitto di pubblicazioni dal mille novecentododici in poi in numero di gran lunga superiori a quelle dedicate al Mezzogiorno d'Italia
Ho contato
Che ci sono circa otto Pupo otto pubblicazioni contro settantuno creando nel mille novecentodiciotto una rivista intitolata in modo inequivocabile la voce dei popoli fondando nel primo dopoguerra Bari un villaggio dato ai profughi armeni
Effettuando viaggi filantropici in Europa orientale infusi
Un'attività di indubbio rilievo internazionale che merita di essere ripreso dai approfondita come cercheremo di fare orci
Tuttavia non fu un'attività tale da consentire da conferiti lì nella storia politica italiana
Quella eccezionalità che invece chiede arrivo dal legame indissolubile unico con l'animi nella sua storia
Grazie dell'attenzione
Questo ecco un accesso per fatto grazie grazie per questa
Ricchissima istintivamente raffinata ricostruzione dell'impegno civile di Umberto Zanotti Bianco passo subito la parola
Ad Antonio Macchia per il suo intervento di oggi Sud Zanotti Bianco e Attilio Beghei la scoperta delle nazionalità attraverso il problema polacco
Ricordo i venti minuti per favore grasse
Sì mi sono scelto e venticinque anni sono concessi mentre la missione prego
In iniziamo a sciogliere il la pronuncia dunque
Io direbbe J però però in realtà se invece perché perché il Attilio beh c'era un avvocato torinese
Di il padre era era un francese un ufficiale di di Napoleone Bonaparte venuto in Italia appunto con con le guerre napoleoniche con le conquiste napoleoniche e quindi poi insediatosi lì a Torino
Ma un avvocato torinese che non si dedicava solo all'avvocatura ma anche aveva un diciamo una passione per il pensiero di un non è un tema diciamo un teologo anche se non era un uomo di chiesa polacco di topi anziché il Andrey profitto Vian Ski
Andretto via husky che è probabilmente alla base di una parte di quello che è stato ricordato come il il pensiero modernista e proprio all'inizio del del Novecento trova ampia diffusione in in Italia quindi è un torinese ricordiamo anche Zanotti Bianco veniva da una famiglia piemontese da una famiglia torinese compiva i suoi studi al al collegio dei Barnabiti di di Moncalieri
E c'è una certa distanza di età fra i due più di quarant'anni invece nasce nel nel mille ottocentoquarantasei Zanotti nel mille ottocentottantanove come avviene allora questo questo incontro che poi è l'incontro a mio avviso rivelatore del discorso delle delle nazionalità
L'incontro avviene appunto per motivi per motivi più religiosi Zanotti diciottenne quasi alla fine dei suoi studi
A una crisi una crisi spirituale cioè il problema è quello del rapporto con le gerarchie cattoliche nel punto quello coi suoi anche
Insisteva lo stesso Fogazzaro però la conoscenza con Fogazzaro e successiva quella con Combe J e a una guida spirituale all'interno del del collegio che padre Trinchera o e padre Trinca euro lo indirizza verso questo persona padre finché ero faceva parte del gruppo di di di Giovanni Semeria di Tancredi canonico eccetera che e di Fogazzaro anche quindi un gruppo di di modernisti che coltivava anche il pensiero
Di troviamo Ski poi magari spiegherò
Rapidamente il discorso di dito via Asti come ci porta non solo all'ambiente polacco ma al discorso delle nazionalità dicevo quindi padre Trinchera o lo indirizza verso questo questo personaggio piemontese ma non per per il discorso legato alla Polonia veggente era era un aveva creato un un associazione di di di studiosi di e lui stesso era uno degli degli studiosi principali dei ciò non possiamo ancora dire Poloni stima Poloni istante litteram
In in Italia a Torino poi non a caso Torino sarà sempre un centro importante per il mondo polacco lo è ancora lo è ancora oggi
E che lo è stato anche successivamente alla seconda guerra mondiale perché una grossa
Parte dei degli esuli
Polacchi italiani si è concentrata lì si è concentrata a Torino allora dicevo l'incontro appunto avviene per per indicazione di di padre Trinca aero e Zanotti scrive subito a a Behgjet in un oste in uno stile che che si ripete un po'in tutto il carteggio è una persona che lui non conosce non ancora conosciuto personalmente ma si apre completamente a questo personaggio potrebbe essere
Devo ovviamente sintetizzare
Zanotti trova un elemento che è un elemento tipico del del patriottismo polacco cioè è questo legare il discorso religioso all'identità polacca
Prima era citato il pensiero di di Herder però il diciamo quel pensiero fine settecentesco inizio ottocentesche poi trova trova ampia
Ampio sviluppo nel nell'Ottocento
Insomma al cuore delle nazionalità cioè gli utili scorso linguistico ad purtroppo anche il discorso etnico eccetera ma non questo non così forte questo dell'identità religiosa cioè non un'identità religiosa vista in contrapposizione altre identità religiose ma proprio per i polacchi è questo elemento fondamentale arriviamo a degli assurdi
Nel nel mondo polacco cioè persone che non sono in realtà credenti ma in qualche modo frequentano i sacramenti frequentano le lei le chiese eccetera perché quello fa parte delle dell'identità specifica dell'essere dell'essere polacco
E questo è qualcosa che senz'altro Bergé trasmette ora non c'è una una traccia molto marcata nel nell'epistolario in quello poi c'è anche qui un epistolario a parte che è stato donato dai dai membri della famiglia
Al all'animi e appunto e lo scambio di di lettere fra Zanotti
Che l'avvocato piemontese e e quindi questo discorso patriottismo si somma alla religione e da l'identità l'identità polacca e questo è un elemento che in in parte stimola
Stimola Zanotti e lo porta anche al discorso mazziniano perché insomma nelle
Né il dio e azione mazziniano scene c'è anche questo quindi in qualche modo il pensiero dito Viasat incide anche su Mazzini anche se io non
Non non ho fatto studi specifici su questo ma probabilmente ed è possibile che vi siano delle intersezioni tra questi personaggi
E infatti nove nelle prime il nel nella prima parte delle ispessito Lario fra i due quindi più o meno nelle nel corso del mille novecentosette
Troviamo appunto il discorso religioso come discorso predominante poi alla fine del mille novecentosette Zanotti va a trovare il padre che console Azzarà
E cioè una città importante per l'irredentismo italiano e lì
Si vede che Zanotto io già imbevuto di di queste idee irredentisti sia per il discorso familiare ma anche proprio per questi per questi nuovi contatti intellettuali quindi si trova in un periodo va a ridosso del Natale il sedici dicembre quando quando scrive al all'avvocato piemontese e
E dice in questa città Zara ciò che si sente più di frequente sono le imprecazioni di odio contro il Governo oppressore ecco
Gli oppressori dell'azionista e io stria chic e a dir la verità mi sento spinto anch'io a unirmi a quelle voci è un diciottenne che scrive e quindi è una prima forma di possiamo dire dichiarazione politica e nella lettera poi ci sono degli accenni degli accenni alla storia polacca e chiude sempre scrivendo a belgi sarà bene di rileggere le pagine edito Vian Ski sulla Polonia e appunto sulla Chiesa sul rapporto
Con la Chiesa e butto via Asti a dir la verità non fa il salto completo verso verso il discorso modernista perché sì dichiarerà sempre fedele alla alla figura del Papa quindi
Comunque un riconosce la la la primazia papale mentre nei movimenti irredentisti
Zanotti trova invece lo stesso difetto che trovava che trovava decide cioè che sono troppo influenzati dei clericali almeno questo è quello che commenta sempre nel mille novecentosette e
Qui abbiamo anche il primo impegno politico di Zanotti perché sempre indirizzato dall'avvocato piemontese
Zanotti si indirizza verso la lega democratica di Mario torto rese che è un movimento appunto sì di di di con con venature nazionaliste però di stampo di stampo cattolico
Diciamo che
Nel ancora impegno e il corso del mille novecentootto abbiamo questa
Nel carteggio abbiamo questa viva lenza dei due tempi cioè il tema religioso e il tema politico irredentista però si chiude questa prima fase dei rapporti fra i due proprio nel mille novecentootto cioè alla fine del mille novecentootto quando c'è il terremoto di Messina
E Zanotti scopre la la seconda parte ed è le del suo del suo sentire politico come era stato ricordato prima dal professor Pescosolido cioè questi due assi quello delle delle nazionalità però quello del del meridionalismo insomma può in qualche modo possono trovare anche una una saldatura questi questi due elementi e dal mille novecentootto al mille novecentodieci possiamo dire che c'è una sorta di scoperta del del Meridione d'Italia e quindi quella scoperta delle nazionalità che che era iniziata prima nel nel mille novecentosette viene un po'a raffreddarsi
Riprende quando
Riprende nel mille novecentoundici
Perché sempre per questioni legate al padre il padre era era nel servizio consolare un diplomatico il padre Zanotti nel servizio consolare e sappiamo che insomma prediligeva le le destinazioni calde perché aveva problemi di dire uno etilismo quindi si fa trasferire poi da Zara a Patrasso in Grecia però Patrasso diventa un luogo di diciamo di osservazione per quello che avviene nei Balcani soprattutto in Albania
E nella zona di Scutari in particolare Scutari non è più la capitale dell'Albania Tirana come sappiamo ma Scutari è stato il primo il più importante centro
Culturale albanese e e città cattolica in una in una regione che è apriva ex a Urmana e poi al Sud ortodossa e appunto in questi movimenti indipendentisti antifurti che iniziano a risvegliarsi anche in in Albania
La città di Scutari mentre salta eccetera un movimento di profughi verso il il Montenegro e e quindi qui l'intera riemerge l'interesse per l'irredentismo in questo caso delle popolazioni
Balcaniche però so che di questo parleranno il relatori successivi e quindi e quindi non mi dilungo
E qui c'è il primo tentativo di Zanotti di creare un comitato di soccorso alle popolazioni alle popolazioni Scutari in un comitato pro Scutari
E
E qui ne parla con Tommaso Gallarati Scotti che è una figura che è stata già menzionata in precedenza questo è diciamo un primo esperimento primo vagito possiamo dire di quello che poi invece sarà organizzerà in grande per le popolazioni
Russe colpite dalla fame in Russia dieci anni dopo
Sempre in una in una lettera a Beggi possiamo trovare
Possiamo trovare in questo periodo parlando di irredentismo quella che forse è la linea di demarcazione fra un tipo di nazionalismo che poi sarà il nazionalismo fascista quindi un tipo di interpretazione di di Mazzini sempre come ricordava il professor Pescosolido prima cioè quello della nazione forte il mito della nazione forte il mito della nazione che si impone all'esterno e questo non è il il sentire di Zanotti così dichiara a abile Geri ma invece l'importante è lavorare per il benessere nazionale il benessere della della nazione e quindi è un altro tipo di di nazionalismo e due in due idee di nazione in due idee di di di nazionalismo
Questo diciamo un secondo periodo dei rapporti fra beh c'è Zizza notti
Però si interrompe nel mille novecentododici perché emerge prepotentemente come è stato detto la figura di Salvemini e quindi il legame di di di Zanotti con Salvemini spesso nelle poche lettere nelle poche missive che che Zanotti in via Abe Jack c'è anche una distanza proprio fisica spaziale Zanotti risiede ormai nel Sud in Calabria Reggio Calabria e e l'avvocato insomma è sempre a Torino
Dicevo appunto si lega alla alla figura di di Salvemini scrive ripetutamente di si scusa per per
Per per non essersi fatto sentire per per molto tempo però alla fine del mille novecentododici
Zanotti chiede a Behgjet il volume sulla questione di Kehl ma sostanzialmente era un volume scritto molti anni prima dal dall'avvocato sulle spartizioni settecentesche
Della della Polonia e questo è l'inizio
Di una raccolta di di documenti di di volumi che porterà Zanotti nel mille novecentosedici
Poco prima del del suo della sua chiamata alle armi
Lo porterà a stampare un libro appunto dal titolo la questione polacca
Quindi la questione del dell'irredentismo polacco in un momento però in cui gli stessi polacchi e viene in qualche modo vedono la loro indipendenza dipendere o dallo schierarsi con la Germania o diciamo con gli Imperi Centrali oppure con con la Russia i polacchi sono divisi di Zanotti invece punta il dito contro questo tipo di di nazionalismo di irredentismo polacco affermando che invece i polacchi si dovrebbero liberare da soli da entrambi queste da entrambe queste queste oppressioni
Ho fatto un salto abbastanza in avanti perché il tempo non tempo tiranno e quindi non ho ho tralasciato il periodo dodici quattordici quello del dell'ingresso in guerra però ecco questo volume la questione polacca che ha un'elaborazione lunga di di di quattro anni
E il momento in cui
A mio avviso Zanotti
Metabolizzati questo discorso sulle sulle nazionalità è all'origine proprio del del discorso delle nazionalità che poi lo porterà a creare la rivista la voce dei popoli cioè l'appeal primo il la prima nazionalità su cui veramente pone il faro con il riflettore
è senz'altro quella quella polacca
Sì
Inserisce un terzo personaggio in questo in questo dialogo sulle nazionalità il dialogo sulla polmonite
Un personaggio poco conosciuto ma Alessandro Favero Alessandro favore sempre un piemontese
Però è un pacifista convinto
Quindi mentre
Belgi e e Zanotti no sono sono anche a favore della guerra fra Zanotti è un interventista non viene vorrebbe vorrebbe entrare sull'andare subito al fronteggiando il quindici però insomma
La sua costituzione fisica non è non ne adeguate quindi viene respinto varie volte alla visita militare finalmente nell'estate del sedici
Riesce ad andare in guerra e viene subito ferito nell'agosto anche in maniera seria e quindi per un paio d'anni
Dovrà fare i conti con con dei problemi di salute a delle delle pallottole che lì si sono conficcate nel
Somale qui fra i polmoni la parte più in basso
Quindi sono una serie di di lettere dai sanatoria eccetera però e coglie subito un elemento importante cioè
In una lettera sempre a Bridgend nel del trentuno aprile diciassette coglie l'importanza dell'ingresso degli Stati Uniti nel conflitto e
E soprattutto il questo ingresso visto dal dal punto di vista delle delle nazionalità del del risveglio delle nazionalità soprattutto questo discorso dell'oppressione delle nazionalità rientra spesso in in zaino ti
Però diciamo le strade dei due iniziano a dividersi c'è una cosa che li unisce il dolore perché Zanotti perde un fratello in guerra invece l'avvocato piemontese il figlio Ermanno ma diciamo quando finisce la guerra il problema diventa quello di legato al al discorso polacco poi gli altri relatori parleranno di altre
Di altre questioni però diventa proprio quello dei confini orientali della Polonia el nella voce dei popoli io qui oggi non avevo preparato due due cartine molto significative però
Diciamo caricarle porterebbe via del tempo però ecco
Zanotti sposa l'idea di questi confini orientali che poi sono questi attuali cioè dei confini legati alle al limite etnico del della Polonia mentre Behgjet è
Più per un discorso più un nazionalista
Ma quasi vicino a quello fascista cioè di questi confini che devono andare sulla Polonia storica e come in fondo poi saranno quella striscia di territorio ucraino di cui
Parlava già del Real principio dell'Ottocento effettivamente i polacchi la conquistano con le armi alla fine della guerra russo-polacca e poi le la perderanno dopo la la seconda guerra mondiale
Podolia cavolini eccetera come come regioni però questo è l'inizio di una frattura più ampia
Behgjet nominato console di Polonia Torino eccetera forse anche questo lo spinge a sposare le le posizioni dei polacchi riguardo al loro confine orientale che poi sarà fissato nel marzo del mille novecento ventuno la nomina del gennaio del venti
E che diciamo in una in una lettera al all'amico Malvezzi del dell'undici novembre del ventitré Zanotti definitivamente esprimerà un giudizio su becere dice ahimè anche lui è un fascista o filo
E quindi e e questo queste due due linee di nazionalismo si si dividono anche fra persone che legate da un'amicizia precedente molto stretta
Nel gennaio del facciamo un salto indietro gennaio del mille novecento venti trenta testo praticamente finendo è un momento importante anche per la Nimis gennaio del ventitré Giannotti a Rionero in Vulture nel palazzo Fortunato perché
Una parte della della biblioteca quella proprio che contiene gli scritti gli studi meridionali poi verrà donata all'anime forma ancora il nucleo diciamo un nucleo importante della biblioteca dell'anima scrive Zanotti ha Behgjet ormai il regime in piedi da da tre mesi dice questa non è l'Italia che avevamo sognato
Non è non è questo che volevamo con l'ingresso in guerra con l'irredentismo democratico almeno quello che Zanotti sente appartenergli e però sente piano piano che che ormai i rapporti si sono raffreddati con convergere e addirittura nel novembre del ventotto quando la figlia
Chiede a Zanotti e di fare il discorso di me commemorazione per il padre Zanotti invece invece si rifiuta
Sì è una fine un po'così un po'amara dei dei rapporti fra i due però il questa figura resta a mio avviso importante almeno per determinare sia il sentimento religioso di Zanotti ma soprattutto perché Aprea Zanotti il mondo
Delle delle nazionalità quindi come il terremoto di Messina e l'apertura verso il il meridionalismo verso la presa di coscienza che esiste un'altra Italia
Qui il rapporto con l'avvocato piemontese eh la presa di coscienza che esiste un'altra Europa un'Europa che almeno fino al mille novecentodiciotto è io redenta oppressa invece
Dopo dopo quella data conquista la sua indipendenza grazie
Grazie
E abbiamo cominciato quindi a fare un passo ulteriormente di approfondimento su le tematico meglio le problematiche che vediamo evidenti quindi tirare le relazioni che poi esistono
Tra Nazioni e nazionalismo e nazionalità andiamo ancora avanti approfondendo questo questo tema e quindi passiamo la parola al processo Francesco leoncini
Che ci parlerà se il tema è Mazzini Zanotti Bianco Massari che la colonna russa a Capri
Grazie presidente io credo che vi sia l'esigenza di recuperare un'interpretazione degli eventi della prima guerra mondiale
Opposta a quella che prevalse e che ebbe lo stigma irremovibile di Sidney Sonnino
E se avrebbe dato all'Italia la possibilità di formulare un disegno di respiro europeo e di porsi al centro di un vasto schieramento internazionale
Cosa che poteva soddisfare contemporaneamente i suoi interessi strategici e l'aspirazione a giocare il ruolo di prima grandezza quale riferimento politico e culturale
Proprio per questo motivo bisogna rileggere alcuni testi dell'epoca ripercorrere alcune linee ideali il rivalutare alcune prospettive strategiche
Umberto Zanotti Bianco presentando le sue pagine fatte dall'epistolario di Giuseppe Mazzini nel cinquantenario della morte quindi nel mille centoventidue scrive ricordo della nostra posizione storica tra le due coalizioni per secoli in conflitto quella di casa di Francia e quella di casa d'Austria sostituita da un secco dalla Germania
E la visione della nostra posizione futura di fronte i nuovi Stati sorti dell'Oriente europeo
Potevano ispirarci una condotta che ci avrebbe assicurato una funzione di primo ordine e ci avrebbe indicati quali istrumento unificatore con l'Occidente di tutto il mondo slavo orientale che avrà tanta parte
Nella storia dell'Europa di domani
E evidentemente anche di oggi
Ma per poter compiere nel mondo quest'opera unificatrice sottolineato di da Mazzini indicata come l'essenza della nostra missione universale
Per poter partecipare la guerra e la pace mondiale veramente da grande potenza orientata coraggiosamente verso l'avvenire
E non accodata fatalmente perché non la più ricca nella più forte agli imperativi all'imperialismo impegnati in Europa nell'Asia e sugli oceani occorreva avere un generale coscienza che il mondo individualistico del Medioevo
Di qui profondi residue di faziosità di frode il nostro tessuto nazionale non si è ancora purgato
E era ed è senza avvenire
E che il mondo sociale l'era moderna che per quella rivoluzione di dazioni stava per progredire di un passo
Avrebbe salutato all'avanguardia della civiltà il popolo che avesse coraggiosamente proclamata la nuova carta d'Europa sull'annientamento di ogni trattato inaugurato dalla conquista dall'artificio dall'arbitrio
E sul riordinamento collettivo a seconda delle vocazioni dei popoli e liberamente consentito dai vicini
Da parte sua Arcangelo Ghisleri ben noto geografo e grande amico di Salvemini
Nella sua relazione che assume particolare rilievo in quel momento storico dato che aveva come titolo il concetto etico della nazione e l'auto decisione nelle zone contestate
Tenuta al congresso di Milano per la lega delle nazioni nel gennaio due mila centodiciannove riportata nel penultimo numero della voce dei popoli si è espresso in maniera molto critica sull'operato del governo
Permettetemi di dire che c'è la diplomazia del nostro Paese
Invece che fossili Zatta nelle diete consuetudini mentali del passato si fosse mostrata sino dei primi mesi di guerra comprese guidata da Chievo veggenti presagi di Mazzini
L'Italia avrebbe guadagnato d'un subito bensì Pattie delle nazioni balcaniche danubiani insorgenti contro l'Austria
E avrebbe conseguito tra le potenze di Europa tale alta posizione di prestigio morale e politico da essere eletta ed invocata quasi arbitra e pace era fra le inevitabili contestazioni che sarebbero sorte dopo
Fra le nazionalità liberate
Successivamente egli evocava la concezione etica mazziniana dell'unità organica
Per cui una nazione e una unità o personalità morale non confondibile quei frammenti o le propaggini sparse della medesima nazionalità
Quindi una costrizione etica della della unità nazionale in tal modo gli offriva un criterio più flessibile per risolvere le questioni delle minoranze rispetto alla rigida applicazione del principio di autorità gli automatici visione o autodeterminazione
Questo principio ci sarebbe dovuto applicare isolatamente
Ad ogni propaggine OPA articolandosi orale in quanto ciò avrebbe potuto portare a conseguenze violente e arbitrarie
Mandava realizzato nel quadro del tutto organico della dazione e indicava questa linea di condotta sia agli italiani sia i nuovi popoli indipendenti precisando che per Mazzini popoli non era sinonimo di nazioni il nucleo vitale del pensiero mazziniano sull'azione specifica da parte sua Luigi Salvatorelli
è il concetto morale ideale di nazione anziché puramente politico territoriale concetto che rappresenta una spiegazione cosciente a ristabilire nella riti tali Anna quell'unità morale che era venuta meno dal Rinascimento in poi
L'Italia è per lui una tradizione storica e più è più ancora una vita morale uno spirito una vocazione al servizio dell'umanità chiusa citazione Salvatorelli
Niente di più lontano quindi da Milan esce anni sionisti che di ogni tipo
La volontà aggressive verso altre nazioni al fine di ottenere una compiutezza formale di tutte le sue parti
Una concezione dinamica che implicava valutazioni concrete di volta in volta se inserire o meno componenti periferiche all'interno della struttura unitaria questa e solo lo strumento per realizzare l'Unione delle forze morali
Devo
Perché io devo bere un po'di acqua sempre
Su questa prospettiva ideale non idealistica
Valida per tutte le nazioni si muoveva sempre sullo stesso numero della voce di popoli lo scrittore giornalista Tommaso Gallarati Scotti e visto che la zia lombarda cattolico di orientamento modernista di un contributo dal titolo molto puntuale calzante l'Italia e la sua politica internazionale quindi diciamo nel vivo
Detto delle problematiche sono state sempre poi al centro della storiografia e della vita politica del storia Fitalia
Facendo un bilancio del passato e prendendo posizione sul presente e gli ricordava innanzitutto
Che mentre la guerra diventava sempre più un turbine ideale di umanità la politica estera continua a rimanere chiusa come un laboratorio di alchimista
Né questo contrasto mutò radicalmente dopo Caporetto
La resistenza della nazione si così istintivamente verso la politica delle nazionalità
Vi era nel fondo secreto dell'anime italiano un senso mazziniano
Non si trattava più di singole conquiste territoriali di predominio dell'uno dell'altro gruppo di potenze ma devi fare la nuova Europa
E dall'America veniva il Vangelo di questa guerra rivoluzione insieme con milioni di combattenti che appunto erano sul nostro fronte sui fronti europei
Ciascuna nota del grande americano obbligava tutti i popoli dell'una e dell'altra parte una revisione delle proprie istituzioni
Più avanti sottolineando l'immane sforzo compiuto dagli italiani nel corso della guerra
E via andando da storie di miseria e di abbandono di qui avevano fatto esperienza molte loro generazioni che erano state costrette a emigrare
Sosteneva con chiara consapevolezza della realtà
Come questo popolo che ha fatto la storia non nei caffè ma sui campi di battaglia e ha lavorato italiano costretto in terra straniera
Poco gli farebbe oggi di essere cittadino di un'azione materialmente più vasta cieli continuasse a sentirci esule nel mondo tra opposte antipatia e gelosie
Se l'onore conquistato sui campi di battaglia non si traducesse per lui in un più largo respiro di fraternità e di collaborazione sui campi di lavoro
E sottolineava popoli gioverebbe i ritagli uscisse dal congresso della pace con qualche scogli di più concorse che furono di Roma o di Venezia
Ma avendo mancato una sola delle parole dette nell'ora del pericolo avesse un'eredità dire sotterranea e all'agguato da tramandare di generazione in generazione con inquietudine di una guerra latente immanente
Non si può non rilevare come proprio la politica dello scoglio
Abbia portato conseguenze tragiche nei decenni seguenti e situazioni di conflittualità riscontrabili fino ai nostri giorni
E Francesco Ruffini che aveva preceduto il conferenza di nazionalità soggetta a Davos l'Austria Ungheria tenutosi qui a Roma dall'otto diciotto evitando noto il dieci aprile diciotto
Era stato facile profeta quando nella prefazione al quaderno della voce sul Patto di Roma che raccoglieva l'anno successivo tutta la relativa documentazione
Aveva scritto per parte mia ritengo oggi più fermamente che mai
Che se un uomo politico fosse stato allora in Italia di tanto ingegno
Di tanto animo veti tanto autorità da assumere risolutamente e proseguire l'opera l'ho iniziata la nostra Italia avrebbe ora da più mesi la pace fuori e dentro i suoi confini e acquisti più vasti e più sicuri
Che non avrà vantaggi economici e soprattutto un prestigio nel mondo quale non ebbe mai e quadri difficilmente potrà conquistare e sono
Parole mi sembra profetiche
Gaetano Salvemini propria dicembre di quell'anno mille centodiciannove intervenendo al dibattito parlamentare sulla proroga dell'esercizio provvisorio denunciava la ristrettezza delle posizioni italiane
Italiane portava ad evidenza una verità che avrebbe dovuto costituire un'ovvietà
Adriatico non è il mondo
La dea ti prende il mondo un piccolo laghetto in cui abbiamo il tolto avuto il torto per errore di visione di incatenare qui in questi anni l'Italia c'è da risolvere il problema della nostra posizione della politica internazionale
Ecco quindi le parole chiave Scoglio e catene meglio si potrebbe dire che ci siamo incatenati sugli scogli
E va bene esce che fu poi che era segretario generale del considerazione cecoslovacco e poi divenne per personalità di primo piano della Repubblica cecoslovacca Primo Ministro degli Esteri poi presidente Repubblica allora segretario appunto né considerazione secondo Marco aveva chiesto fin dall'ottobre del mille e cento di diciotto
Di concludere con l'Italia un vero e proprio trattato di alleanza
Ma sondino in margine al documento aveva scritto prematuro
Documento acquistato
De Martino il segretario generale del
Scrive appunto
Questa ammise sia da risolvere prima la pregiudiziale
Se il Regio Governo consente oppure no di mettere la disgregazione dell'Italia dell'impero da Ostuni da Ostuni lei ha fra i suoi scopi diversi Maida distruzione dell'auto via via non era mai stata lo scopo
E il del governo italiano pesto e quindi quando venne chiede un'impegnativa dal governo italiano rispetto all'assetto definitivo post bellum delle regioni facenti parti devoti al Budicca
San Vito procura e ancora molto molto indeciso e addirittura
Ma non soltanto Sonnino anche anche Orlando tutti filosofia sostanzialmente speravamo che poi
Queste cose sono anche
Vediamo se dopo top
E quindi
Quindi benessere stesso nella sua immesso nelle sue memorie poi scriveva appunto che
Potrebbe affermare che nel corso della guerra dal punto di vista andrà dallo stesso punto di vista italiano nove anni giusta ammette proficua la politica portata avanti da suo qualora l'Italia avesse adottato un atteggiamento di maggiore disponibilità nei confronti degli jugoslavi
Bene cimentati netta sintonia con la corrente mazziniana
Sostiene che l'Italia segue risparmiata tutte le complicazioni sopravvenute alla conferenza della pace e sarebbe diventata la nuova grande potenza mondiale avendo ottenuto un avo di forse di dignità e il suo prestigio e la sua influenza ci serve una cresciuti Alia agli occhi del del mondo
E infatti
Grano italiano appunto ecco le illusioni no questi sì l'illusione della conferenza della pace l'illusione ma la grande illusione che il animo la politica italiana
Era di poter sottrarre all'Austria delle regioni vitali soprattutto sull'Adriatico senza che non ci potessero essere dei contraccolpi su tutta la compagine statale tali da mettere in crisi la sua stessa esistenza quindi si voleva combattere
L'Austria Ungheria la monarchia asburgica pensando di si poté togliendo praticamente e ha reso militari sull'Adriatico e poi mettendo in discussione che questo avrebbe messo in discussione vivamente
Tutto il setto della monarchia perché Ronzitti magiari li aspettavano lì
Di poter in qualche modo di Benassi è invece il governo italiano si postula ma nell'idea che togliendo tre queste cose ma in Lacorte comunque estasi in piedi non solo ma come dice poi Piero Gobetti
E se va fosse stata anche in piedi l'Austria l'Austria tedesca poi si sarebbe inevitabilmente alleata con la Germania in qualche modo sarebbe gli anta quindi si sarebbe avuto come conseguenza la creazione di un blocco di ottanta di cui ottanta milioni di
Di tedeschi e quindi questo ovviamente sarebbe stato una conseguenza che fatti l'Anschluss che poi effettivamente è stato ha percorso tutta la politica austriaca dal diciannove fino al trentotto quando effettivamente avvenuto
E Giulietti ricorda nelle sue lettere alla moglie del ventuno ottobre
Ventuno dove mi centodiciotto disse insomma sabato i nostri capi ancora credevano non oso dire speravano che l'Austria si sarebbe salvata quindi dopo tutto quello che dei ad ottobre del diciotto no che cosa il tradimento non lo so più
E allora andiamo al maestro ha dimenticato padre della patria
Ai quali presidente dedicando Ruth Wilson reso omaggio a Genova
Prima fra tutte le tappe del suo viaggio in Europa
E io posi una corona di fiori ai piedi della statua
Di colui al quale riaffermo si era sempre ispirato aggiungendo poi che neppure rincorre Claxton avevano avuto una tale capacità di penetrare l'essenza del liberalismo cosa aveva sostenuto Mazzini nelle sue lettere Slade e in particolare in quello che può considerarsi suo testamento spirituale unisce ultimi scritti vale a dire politica internazionale
Dopo aver precisato ti rimaneggiamento da carta d'Europa e né i fatti dell'epoca e si compie attraverso una serie di battaglie inevitabili
E gli indica la posizione che l'Italia dovrà assumere in questo radicale cambiamento e cioè a capo delle azioni che sorgono
Non
Alla codardia alla cura delle azioni che da lungo solo e accennano declinare
Italia sostiene con forza è un fatto nuovo un popolo nuovo una vita che ieri non era non ha legami forti voluti dalla legge morale sovrana asciutto e le nazioni giovani antiche
E prima ancora in fede avvenire del mille ottocentotrentacinque aveva lanciato il suo credo
Crediamo nella Santa Alleanza dei popoli come quella che è la più vasta formula dell'associazione possibile dell'epoca moderna nella libertà e nelle uguaglianza dei popoli senza le quali non a vita associazione vera e nelle nazionalità
Che la coscienza dei popoli che assegnando ad essi la loro parte di lavoro nell'associazione il loro ufficio nell'umanità costituisce la missione sulla Terra cioè la loro individualità come noi crediamo nella libertà e nell'eguaglianza dei popoli che ci crediamo nella libertà e nell'eguaglianza tra gli uomini di ciascuna patria e crediamo della inviolabilità del dio che la coscienza degli individui questa Mazzini
Nel mille ottocentottantacinque quindi alto
Che parlare di retorica nero risorgimentale ne avremmo bisogno di ritornare su questi temi in un momento tragico della le storie del nostro del nostro Paese perché nessuno ha precise esatta cognizione comprensione di quello che sta avvenendo al nord nel Veneto accetta io come veneziana come Veneto posso dire che si sta disgregando ci sta lottando per divide l'Italia perché l'autonomia differenziata è solo questo
Quindi altro che Tory bisogna ritornare rissosi Venturi a ritornare questi testi
Sulla questione adriatica il suo disegno è chiaro a di là della citazione della famosa terzina dantesca accanto nuovo dell'inferno siccome a Pola presso del Carnaro che taglia chiude sui termini vaghi egli precisa Listri è nostra
Ma dal fiume lungo la sponda orientale dell'Adriatico fino al fiume Bojano Shetty sui confini dell'Albania scende una zona sulla quale tra le reliquie delle nostre colonie predomina elemento slavo
E poco prima sempre in politica internazionale le aveva gli aveva sostenuto il vero obiettivo dei riti internazionali Italia la via più diretta alla sua futura grandezza stampini alto là dove si agita in
In oggi più vitale problema europea nella fratellanza quel potere col vasto potente elemento chiamato infondere nuovi spiriti
La comunione delle nazioni nuova perturbazione se lasciato da un'improvvida diffidenza Livia Rossi
Di lunga guerra e di gravi pericoli cioè nell'alleanza con la famiglia slava
E più alta dei tua vita si è spinto ad affermare che aiuta specie del sorge degli stabili lirici e di quelli costituisco campate da Turchia europea l'Italia acquisterebbe prima fra tutte le nazioni diritto d'affetto d'ispirazione di stipulazione economiche con l'intera famiglia slava
E due capite che la politica poi italiana è stata percorso a da con
Da un'idea che completamente opposta a quella di che e
E che interpretava nella maniera più autentica all'interno della famiglia slava le idealità mazziniane nel corso del primo conflitto mondiale tanto da essere definito da Salvemini il Mazzini degli insetti
Ancora incerta la grafia circa mio Ctz e sicuramente Thomas chiari che Massari
Piero Gobetti vide in lui una figura nobilissima di apostolo in cui la Boemia Poli conosce contemporaneamente il suo caveau e su Mazzini Benedetto Croce come Moro a Palazzo Venezia il sette marzo del quarantacinque a guerra non ancora conclusa
E fu il primo evento organizzato dall'Italia democratica in quel palazzo che come allora si scrisse per la quasi totalità degli italiani aveva presentato durante un ventennio il segno della tirannia l'Italia è stato il primo paese e a concedergli il permesso di soggiorno quando nel settembre dicembre del quattordici Massari che allora professore di Filosofia vista caldo di Praga
Aveva deciso di abbandonare definitivamente la Boemia per l'Occidente al fine di condurre da lì la lotta contro l'Austria Ungheria al fianco dell'intesa
Intellettuale e uomo politico ancora marginalmente frequentato da letteratura storiografica italiana sicuramente più vicino a una linea revisionisti che ha degli esiti della prima guerra mondiale
E noto nella statistica soprattutto per la sua monumentale opera la Russia e l'Europa studi sulle correnti spirituali di luce che ovviamente merita un discorso a parte
Ho cercato di farlo conoscere per la sua traduzione di edizione critica della sua opera programmatica scritto durante il conflitto la nuova dopo il punto di vista slavo che voi vedete qui in una prima edizione nel novantasette e in seconda edizione del due mila ventuno presso presso presso Castelvecchi è l'ultima a anche tutta una lunga postfazione è una serie di appendici ivi compreso
Il testo della commemorazione di Benedetto Croce e gli echi interessanti Mutti pesanti gli echi questa commemorazione ebbe sulla stampa di allora qui alcuna
C'è stato un insieme di articoli che te questo della nuova Europa stai sono stati poi rivisti del volume chiamare stati scritti sul giornale cecoslovacco che era appunto locali regionali cecoslovacchi Russia che Massari che accompagnò
Durante il passaggio sulla Siberia pensando nella speranza che questi venissero poi impiegati sul fronte occidentale ma ovviamente arrivavano poi molto tardi negli interventi alcuni sbarcarono anche a Trieste
Lascio al lettore la e alla discussione che seguirà nel pomeriggio una valutazione delle pagine dedicate specificatamente alla Russia e l'Ucraina
Ma qui voi soprattutto ricordare l'indicazione del tutto può pragmatica che gli dette sulla Dalmazia
Che noi abbiamo per lungo tempo nostri sogni ecco semplice qui abbiamo discusso e parlato e cercato di trovare delle soluzioni la mano la dal maxi vanno un'Austria dice
Base che nel diciotto sotto la guida della Germania sarebbe pericoloso per l'Italia Clemente se tutto fosse legato al mondo tedesco
Ma non lo sarà in mano alla Serbia e agli jugoslavi perché non dando flotta perché non avranno il dedalo per costruirne una pericolosa e perché non hanno piani aggressivi Trieste e Pola sono sufficienti all'Italia per la supremazia
Dell'Adriatico e ci potrebbe giunge anche Otranto Poli no quindi tre punti
Penale poi Massari che mazziniano di seconda generazione mostra il senso profondo del suo pensiero
Laddove afferma dai principi umanistici derivano ugualmente la legittimazione necessità della democrazia del socialismo e della nazionalità
Allo stesso modo i leader i teorici della democrazia del socialismo così come i leader dei movimenti nazionale basano la loro giustificazione e la di lui citi imitate Democrazia del socialismo della nazionalità
Sul comandamento cristiano dell'amore per il prossimo ecco che qui Franca andiamo alle scaturigine all'INPS agli eroi di quello che è il pensiero del di masse che ma anche del descritti dal i mazziniani insomma no del TAR la e quindi dice avevo a dire il vero lo si potrebbe considerare un argomento tattico ma in realtà l'unico fondamento della V
Orale e pertanto della politica il mio non è un poi un credente no
è il rispetto e l'amore degli uni per gli altri si chiami pure filantropia umanità altruismo simpatia uguaglianza solidarietà
E previa una saldatura estremamente significativo con il cardine del pensiero di Zanotti Bianco cioè umanesimo e solidarietà
Quindi lei Louise interpretazioni Zanotti Bianco tante persone più autentica del cattolicesimo e più in generale del cristianesimo come universalità potevo dire che si tratta di un antesignano Zanotti Bianco del cattolicesimo gioca meglio del concilio Vaticano secondo di quelli poter scorgere solo l'avvio nell'ottobre del del sessanta due
O ancora qualcuno in tutto
Quattro
Nel secondo dopoguerra ecco riallacciandosi al punto Zanotti Bianco il secondo da guerra sulla stessa linea possiamo ricordare del cattolicesimo democratico e di Dossetti la Pira rilassati e credo che anche il nostro
Compianto Presidente sì Gerardo Bianco civile gas a questa a questo filone del cattolicesimo italiano molto importante che purtroppo è stato adesso anche questo fare tante cose completamente
Abbandonato
Diciottenne come si diceva anche prima Zanotti Bianco confida nel suo diario sento un profondo bisogno di edificare nella mia vita qualche cosa su cui posava fendente l'animo stanco
Di lotta e di solitudine di ricercare fra le crudeli tenebre che ci circondano la luce che mi rischiai la vita e mi fondo il coraggio di vivere
Ed è in questo solido idealismo come ricorda Angelo Tambo ora al quale dobbiamo il fondamentale volume esuli russi in Italia da dire centoventicinque mila centodiciassette che lo avvicina tanti uscito in quel periodo vivono nel nostro Paese
Rendendolo partecipe dei loro tormenti e con questi dei loro stessi problemi della della Russia di tampona dobbiamo poi ricordare anche il lungo saggio che in questo volume del degli atti Stati ricordati appunto del settantanove c'è un lungo saggio di Anzio Tangorra e poi appunto documentazione lettere diari scritti negli di questo volume che poi sono riuscito a trovare in antiquariato
Ma al di là delle ripercussioni degli edili degli enti della rivoluzione del mille centocinque e delle sue letture giovanili di Gogol le anime morte ITO che niente ben particolare la coscienza messianica chi Paride tipica di Dust Jesi che colpisce di più Giannotti
Da storie schiaffi dal popolo russo in quanto portatore di Dio una missione universale in favore di tutta l'umanità nel John ciclicamente romantica che comune anche mia mente a Mazzini Antony esponenti
Dell'epoca e questo non può che suscitare il più vivo coinvolgimento del nostro mazziniano che annota nella sua rubrica
Noi siamo innalzati alla concezione dell'unificazione umana universale
Sì il destino delle Russo è paneuropeo universale diventare un vero lusso non significa fosse alto che diventare il fratello di tutti gli uomini l'uomo universale se così posso esprimermi che dice questa idea anche in questa legame no universale con
L'altra parte dell'Europa che ha costituito dalla Russia il rapporto con la colonia russa di Capri diventa di fondamentale importanza per comprendere iniziative di Zanotti Bianco in quegli anni primo contatto abbiamo ricordato avviene col terremoto di Messina
Ma non dimentichiamo che le prime navi che accorsero in quei giorni di fine dicembre del mille centootto sul luogo della tragedia buono proprio navi russe e di una squadra navale
Da squadra navale che si trovava nella rada di Augusta perché Secondo c'era e poi c'era stridenti ci fu un legame
Molto diretto
Gli ufficiali che si prodigano per settimane l'opera di salvataggio
Vennero poi ricevuti da tre a vuoto la corazzata Regina Elena e l'anno successivo ci fu la visita in Italia dello zar Nicola secondo la stipulazione degli accordi di Racconigi quindi c'è un'alleanza fra l'Italia e la Russia zarista
Tanto per ricordare che
Non si facevano scrupoli di quello che fosse Nicola secondo Nigro faceva all'interno no e ancora oggi credo cioè un gemellaggio Ralph Fiennes fin ai soci la crisi attuale Xi ma siamo gemellaggio tra Messina e Mosca veniva da delegazione ogni anno a Messina
Zanotti incontra Maxim Gorki proprio nel gennaio successivo nel
Diciannove anche il giunto voi per prestare soccorso finisco Park di qui nasce un sodalizio profondo una reciproca comprensione
E proprio per rispondere alla sete di conoscenza degli ospiti uscite nello stesso tempo per favorire l'acculturazione della popolazione locale si dà vita al Lido teca italo-russa i cui piatti qui primo direttore fu Alexei usato taglia of
è tutto un vivace cenacolo di intellettuali che costituisce il nucleo di questa colonia dominata dalla figura di Gorki e che vede anche la presenza di Lenin aprire cento e otto e di Tomas Masaryk nel tredici
Concludo e quell'anno in quell'anno in Russia
Vennero
Una al congresso di Roma delle associazioni degli esuli in Italia nel marzo di quell'anno e sembra che proprio da questa iniziativa Zanotti Bianco abbia preso l'idea di una collana che non poteva che intitolarsi la giovane e dal Giovine e Europa essa diretto appunto con lo pseudonimo di Giorgio da cambia prende avvio l'anno successivo presso l'editore Battiato di Catania
E vuole essere come è scritto nel frontespizio raccolta di scritti intorno alle condizioni politiche morali ed economiche dei popoli oppressi tendenti alla loro rigenerazione
Non li ha certamente estraneo ai campi accanto ai diritti nazionali problema sociale sulla scia del pensiero mazziniano come iscritti come dice Salvemini una conferenza del ventidue Mazzini
Fu tra i primi in Europa fin dal mille ottocentotrentaquattro ad o ad adoperare la parola socialismo Peppino Di Capri particolare apoteci ha stabilito con l'ultimo direttore più bassi che ha fatto conoscere l'opera del pensatore teologo la di mio solo vi offrono questo è molto importante al quale si accosta attraverso tutti i suoi Schena sei dischetti che poi erano stati tradotti
In francese
E poi mette proprio come
ETF nella collana la una frase di sonori of per raggiungere l'ideale d'umanità perfetta bisogna appoggiarsi sopra le unità imperfette ma reali cioè sulle nazioni di qui anche la speranza l'ottimismo in in Zanotti Bianco che la nuova Russia potesse riorganizzarsi attraverso il riconoscimento del principio di nazionalità e su questa prospettiva auspica aspri spiccata anche dal viso al sesto punto dei suoi quattordici
E ma
Qui concludiamo ecco nel suo studio inedito del ventidue ventitré del titolo avvicinamento tra zarismo e bolscevismo Zanotti esprime un sostanziale delusione riguardo agli sviluppi politici che si manifestano in Russia
Vi si legge una critica serrata comportamento di nuovi detentori del potere in tutti i settori verità sociale
Da come vengono trattati i contadini all'uso sistematico della polizia all'illegalità dei tribunali straordinari sono la coppia vi dice appunto dei delle corti marziali sto Liping all'arbitrio delle autorità locali che si atteggiano a veri e propri Satrapi
Massari che da parte sua sarà ancora più tranchant a riguardo appunto nel ruolo OPA hanno eliminato lo zar ma non si sono spazzati dello zarismo
Vi ringrazio dell'attenzione
Grazie per questo affresco molto ampio e mi sembra davvero una sottolineatura importante questo
Nuovo indirizzo della politica italiana avrebbe potuto prendere su una punto una politica orientale ben diversa e fondata su questo concetto che mi sembra davvero di attualità
Sull'ideale dell'unità morale della nazione e non esclusivamente territoriale
E passiamo adesso la parola dati utilizzati
Titola il suo intervento è UBS Miani senza autolesionismo il caso di Zanotti Bianco prego
Sì
Sistemi di Ecumene generale del diciannove già da un decennio circa già dall'inizio della guerra di Libia
I circoli democratici ovvero mazziniani
Visto che i due termini nell'Italia dell'epoca sono sinonimi
A cui al quale partecipava Zanotti Bianco già da diverso tempo dico tiravano la giacchetta al Governo italiano perché cambiasse il suo atteggiamento nei confronti della
Questione adriatica e in generale della posizione dell'Italia nella contesto europeo una azione di stimolo di convincimento che come sappiamo non chiede nessun frutto
Ma questi gruppi questi circoli Massignani democratici all'inizio vince nove ebbero un grande diciamo così incoraggiamento dall'avvenuta come ricordava penso Lentini di Wilson
In Italia
Il professore mi perdonerà se dico che non fu la prima cosa che fece qui insomma insomma Tea Sisto prima a Parigi poi andò a Londra e per pareggiare diciamo così dice Franco fra delle grandi potenze venne anche a Roma
No venne prima a Roma ecco va be'comunque non è una importanza venti
Venni a Roma poi si spostò a Milano e
Chiese
Di fare grandi pressioni su Genova
Però etero che appena arrivato a Parigi manifestò con l'ambasciatore italiano a Parigi l'intenzione di andare a Genova causa che ambasciatore italiano non prese molto bene per per lui Infanti Mazzini era ancora l'agitatore repubblicano
Come
Era inevitabile forse ad ogni modo arriva a Genova effettivamente davanti al monumento di Mazzini pronuncia delle parole che non sono di circostanza come quelle che aveva pronunciato il giorno prima a Roma brindando corre
E dice che dice virgolette sull'altra parte dell'oceano abbiamo studiato la vita di Mazzini
Poi dice anche il suo spirito è stato trasmesso a noi di una generazione più tarda
Infine
Si fa addirittura personale cosa non usuale per luglio
Mi incanta l'idea di avere una Parietti e per quanto piccola nella realizzazione degli ideali ai quali e gli ha dedicato alla vita e il pensiero
Mi trovo davanti al monumento del dicevo Issan grande Mazzini in uno spirito di venerazione e di emulazione
Ecco
Certamente tutti erano a conoscenza del fatto che Wilson si presentava in Europa
In una posizione di superiorità netta nei confronti di tutti i suoi interlocutori
Tanto che non solo in Italia ma o ovunque in Europa si pensava anzi sì temeva che avvalendosi di questo sua posizione
Di vantaggio lui sarebbe potuto anche dettare la pace ai belligeranti ricordiamo che erano tutti fortemente indebitati verso gli Stati Uniti
E che quindi dipendevano per così dire dalla sua buona
Dalla suo buon inclinazione
Niente da dire che questi questi circoli Massignani di cui parlavo prima che gravitavano attorno all'unità anti Salvemini avevano già
Di diciamo così ammesso sul loro orizzonte la figura di Wilson quando ad esempio nella seconda metà del sedici ancora neutrale qui ce l'aveva chiesto devo mostrato
Un primo tiepido interesse per le questioni europee Salvemini
Chiedendo loro quali fossero i rispettivi obiettivi di guerra perché combattessero mettendo tutti un po'in difficoltà perché era difficile
Per per ogni belligerante formulata in maniera chiara e aperta e trasparente che cosa avesse in mente ecco già nel dicembre del sedici quando gli Stati Uniti sono ancora neutrali scrive Salvemini nell'unità
E di questo uomo staranno e affascinante
Questo ingenuo fornito di attitudine pratiche e conclude il suo articolo con una frase notevole e chiedendo sarà il Mazzini del ventesimo secolo
Un Mazzini più potente più fortunato
Ma cosa mi pare tanto più notevole per il fatto che Louison fino nel dicembre giudice del di del sedici ma anche per tutto
Nei primi mesi diciassette non aveva ancora parlato dei popoli oppressi non aveva parlato di diritti nazionali non aveva usato la parola di autodeterminazione
E però Salvemini non a torto ed i suoi nemici dell'Unità non a torto vedevano nell'atteggiamento nella potrei dire nell'afflato di Wilson un qualche cosa che sentivano evidentemente come monto consono alla loro formazione
E
Prima di proseguire su questa linea propoli fare una parentesi perché qui anche stamattina forse per comodità noi parliamo di popoli oppressi che aspirano alla libertà
Forse sarebbe più adeguato s'parlando soprattutto del dell'astro angheria
Riferirsi piuttosto al
Principio della indipendenza perché parlare di oppressione fino al quattordici almeno il nostro angheria lo si può fare soltanto se
Si va oltre alla questione puramente nazionale e sia in i in vista un ordinamento anti aristocratico
Democratico in senso vasto della società in quel in quel senso si può Parati di un'oppressione forse ma i tuo punto nazionale non credo che la monarchia asburgica potesse per la parte almeno Sisley Tana
Essere diciamo così veramente messe sul sul banco degli imputati tanto più urgente Wilson stesso ammette ad un certo punto che il suo atteggiamento prestato astenuti Elia
Diciamo così è stato condizionato in maniera decisiva dalle vicende belliche
Comunque questa modico per parentesi libertà e indipendenza non sono la stessa cosa possono sommarsi ma certamente non le marce non necessariamente con lo stesso passo
Ecco allora se i termini che aveva conosciuto e i mazziniani di tale che già vedevano in lui un punto di riferimento ma perché vedevano in un punto di riferimento sì ancora non aveva fatto sue alcune delle tematiche che per loro erano più caratterizzanti perché
Wilson aveva parlato
Di appunto democrazia necessità di trasparenza nella politica e aveva soprattutto condotto una battaglia sia retorica
Che a colpi di normative ho visto visto che la Presidente dal mille centododici contro i privilegi contro i monopoli le rendite di potere
E ricollegava il tutto non ad una ideologica schematica
Apparizione dell'uomo nuovo ma ad una esigenza spirituale e morale che sentiva come inderogabile
E che si tramutava in azione
Colleghi a nelle allevamento culturale dei ceti più svantaggiati questo era lo sfondo diciamo così perché della della politica e della e delle ed i discorsi di Wilson che i mazziniani d'Italia
Recepivano ordine ai quasi come il deserto l'acqua perché erano atteggiamenti di un uomo così potente
Che in Europa erano francamente sconosciuti fino a quel momento
E a titolo di curiosità però e anche per rendere omaggio alla perspicacia di Salvemini
Bisogna dire che
Questo giornalista perché all'epoca direi che soprattutto era impegnato in questo fronte questo Salemi di già
Nel primo discorso d'investitura di Wilson cioè nel marzo del Minas
Novecentotredici all'inizio del suo primo mandato aveva commentato il discorso di insediamento di Wilson dicendo sì
Salvemini che conosciamo quanto fosse come amava dire aderente al fatto conosce sappiamo quale atteggiamento
Concreto e sobrio avesse sulle questioni si diceva commosso ed è soltanto per quelle però avverte per arrivare avvertito
Citazione quello squisito senso della realtà che la dote caratterista caratteristica dei vini mistici e addirittura Sernesi fu profetico
Dice si sente nel mille centotredici che non sarà un opportunista né un file e un uomo di fede
Con sappiamo per Massignani cosa significa se questa parola
Con questo non è detto che riuscirà a trionfare di ogni difficoltà ma non si lascerà vincere senza combattere e anche se sarà sconfitto lascerà dietro asset un fascio di luce
Non sembra neanche parole di Salvemini ma vede diciamo così Wilson già aureolato con un fascio di luce e quando arriva in Europa
Wilson conferma
Nel conferma quelle che erano più che le aspettative dei quasi alle intuizioni di Salvemini appunto rendendo
Rendendo omaggio a a Mazzini in quella maniera così plateale e così non dovuta le visite che fece Wilson così arriva ogni Europa il quattordici dicembre del diciotto alla conferenza partito il diciotto gennaio in quel mese visitò le
Le terre devastate francesi fece tutta una serie di visite di protocollo o politicamente opportune ma questa di Genova a Mazzini fu veramente un tocco personale e molto significativo quasi con un valore programmatico
Certo
è inevitabile provare a vedere se questa visione Tale mazziniani
Zanotti Bianco in una lettera Sardini diceva
Che la
Virgolette predicazione di Wilson la predicazione mazziniana
E bisogna vedere se cioè si può avere la curiosità di capire se questa lettura che danno i mazziniani delle figure di Wilson corrispondeva poi anche dal suo punto di vista qui sarò più breve perché vorrei dire altre due cose
Io non crederei che Ulisse non avesse studiato Mazzini
Il penso
Wilson schiera scritto moltissimo come sapete è stato per venticinque anni docente universitario possiamo dire che insegnasse assenze politiche
Ma ma aveva
Un vezzo che oggi non ci sarebbe perdonato vale a dire quasi per principio non cita mai nelle sue fonti o molto raramente
Anche quando si vede che USA pensiero di qualcun altro per arrivare al fine che si ripropone internamente gli concede diciamo così il onorati una citazione di coralmente
Nei suoi discorsi fuori quasi umani quindi io non credo che avesse davvero studiato Mazzini però
Nel prepararsi per la conferenza della pace credo invece che abbia
Se letto quello che al i suoi collaboratori lui suggerivano o almeno gli condensata no
Questo vale ad esempio per
Ma la pace perpetua di canti questo credo valga anche per Mazzini questo dico come un'ipotesi lavoro ma certamente va molto molto oltre il segno chi come ad esempio in una recente monografia
Del tre nella prestigiosa collana cronista di Cambridge si legge
Stefano Recchia sostiene che il presidente Wilson fu profondamente influenzato dalla ditta degli scritti del Mazzini le idee di Mazzini lo hanno hanno fortemente ruscelli scelti
Formato nettamente la visione del mondo è presente con il Santo credo che l'unica cosa che abbia formato la visione del mondo presente questa sia stata la storia americana da lì ha preso le sue ispirazioni e da lì si è formata la visione del mondo ma
Ma
Anche se diciamo così l'avvio la la conoscenza di cui insomma sia stato è stata tarda come penso
Non è stato superficiale nel senso che ha effettivamente assorbito
O comunque ha trovato in Mazzini una corrispondenza
Posso citare sino ancora qualche minuto posso citare quelle pur dalle poche paginette che Mazzini scrisse
Sugli Stati Uniti e che e in particolare la la lettera pubblica così come era solito fare Mazzini una lettera pubblica che scrisse a ma anche ora correi che gli chiedeva una parete sui suo paese il come era un un reverendo Alletto Capponi
Divenne un filantropo è un pacifista ma comunque Mazzi dice come di Giacomo I tramite lui alla opinione pubblica americana che gli Stati Uniti
Questa era una una diciamo così nota ricorrenti Mazzini che anche gli statunitensi hanno un compito ovvero nei suoi temi in una missione così come l'aveva l'Italia ma la missione degli Stati Uniti secondo Mazzini che scrive nel mille ottocentosessantacinque e la missione di diventare guida del mondo
Ecco
Detto così però va corretto dicendo che è una guida sui generis perché secondo Mazzini e una guida che al servizio dell'umanità
Così come l'Italia doveva essere al servizio della causa degli altri paesi e in questo modo diventare grande e in questo modo affermare il suo nazionalismo
E
Quante volte e credo che chiunque abbia avuto un testo sognano sottomano avrà trovato la la l'espressione de Ambition chissà
Questa ingiustificata diciamo così l'interesse per le questioni mondiali gli Stati Uniti proprio con questa ambizione di servire e questa è ecco che troviamo scritto da Mazzini
Diciamo così cinquant'anni prima
Che quindi sono anche di più prendesse la presidenza
Ecco ma Mazzini va avanti e dice che la predestinazione alla guida alla missione di Guido mondiale e segnalata dal rifiuto che gli Stati Uniti hanno dell'aristocrazia
E l'opzione chianine vedersi delle per la democrazia
Qual è la conseguenza che Mazzini esplicita e la conseguenze che gli Stati Uniti devono resistere a qualsiasi tentazione di isolazionismo devono ingaggia arsi sulla scena mondiale
E
E con le e e qual è la la battaglia che gli Stati Uniti devono secondo Mazzini combattere e Masini diciamo così
In un modo così consono al suo carattere ma chi ha una rispondenza nel carattere di Wilson
Dice che la battaglia tra virgolette fra il bene e il male la giustizia e l'arbitrio il dovere e l'egoismo l'uguaglianza del privilegio la verità e la menzogna
Dio e gli idoli
E cui
Mazzini poteva permettersi diciamo una diciamo così contrapposizione così niente così chiara fra le ragioni del bene e del male ma certamente per un politico come poi e stato Wilson e per un politico che doveva necessariamente contemperare le sue esigenze con quelle altrui
Questa diciamo così approccio abbastanza manicheo alle questioni il segnalare sia la parte migliore quella coerente ideale insomma anche quella peggiore forse perché effettivamente lo rendeva inabile
A
Concedere un'sedimenti
Ragione o di verità nella opinione Halloween opposta
Ecco
Arrivato questo ancora ci poi civili inutilmente
Allora arrivato
Le un elemento
Che i Massignani d'Italia sottolineano
Infine dal
Entrati in guerra degli Stati Uniti
Che ritornano in vita ma anche nelle lettere disse al termine di tre notti bianche eccetera
è
Il fatto che
Finalmente nella guerra
Entra la guerra diventa sessanta come già la definiva Zanotti Bianco del quattordici la guerra diventa Santa perché a una finalità umana umanistica non è una più una contrapposizione fra gli interessi di due coalizioni così come la storia europea aveva conosciuto Persico
Ecco e ha Wilson rappresenta la diciamo così prova che
Si poteva smentire un'altra una con un una caratterizzazione dell'America che non sarebbe dispiaciuta molti americani forse non dispiace neanche adesso
Secondo la quale per dirla in un motto
L'affare americano sono gli affari dell'America cioè di American Business is business ecco quello che sta a cuore all'America sono gli affari guizzo smentiva completamente questa asserzione e smettila nella pratica
Prima lo aveva fatto
Nel suo Paese come dicevo combattendo il trust i
Colpendo il monopolio
Adesso bisognava così come si aspettava ma non sono attive anche i suoi che questo avvenisse anche nella campo internazionale
E cioè cioè
Adesso non si combatte più per un vantaggio ma soltanto per un vantaggio materiale ma per che cosa di più
E questa polemica contro la Realpolitik
Del Governo
Orlando ma gioco donando il bersaglio era era Sonnino perché effettivamente Orlando non aveva una personalità così forte
E e e quella quella politica quella Realpolitik di sostenevano appunto innanzi neanche devo portato Alitalia in un Cul de sac
Assegnandole un compito impossibile cioè per dirla con negozio Ruini che faceva parte di questi questi circoli di combattere insieme l'Austria e gli jugoslavi
Mentre sempre secondo le prove dei vini il più solido concreto vantaggio e nell'impostazione dell'idealismo quindi sognano che ripete parole le parole italiane del nostro Mazzini
Ecco anche Orlando ovviamente era consapevole anche Sonia inconsapevoli che avvenute aggiorna di Wilson a Parigi sbilanciata completamente i rapporti fra interlocutori se tutti al tavolo delle trattative e anche Orlando cercò
Di mostrarsi sensibile a queste esigenze
Come
Per possiamo citare Ruini dell'idealismo glissoniana ma
Non poteva farlo per il programma che si era che si era imposto e avendo come mastino di guardia appunto Sonnino cercò di cercò di intavolare con Wilson una intesa anche risultasse da un buon rapporto personale ecco un po'diciamo italiana mentre cercando di scucire lì un una preferenza
E ma questo era un lato dal quale Wilson non poteva essere assolutamente avvicinato e questo ha portato non solo alla penosa penoso quadretto di We Sante piange addirittura lo scontro con Wilson al tavolo della pace cioè parlando cosa ho detto
A
Spadoni Orlando che piange
Ma anche alla alla a quella a quella terribile io dico spaventosa vicenda DTT fine aprile quando appunto Orlando e Sonnino abbandono alla conferenza della pace tornano in Italia e e poi senza essere chiamati tornano umiliati loro personalmente ma penso anche purtroppo non solo loro a Parigi e questa vicenda del dell'aprile aprire di diciannove
Io nell'intento di non esagerare se la definisco addirittura un anticipo dell'otto settembre c'è una uno sfilacciamento completo della politica italiana e una illusione popolare perché a Orlando in cui complotti Sonnino con questa loro
Alzata di capo
Incendiata nel Paese ma comunque questo rapiscono sul ecco allora mi avvio alla fine e saltuariamente alcuni passaggi che avrei giudicato interessanti ma che conservano tagliati se si faranno e aggiungo solo questo
Alla fine della conferenza della pace
Quando vennero reso noti resi noti ecco i contenuti del Trattato di Versailles né Salvemini nei Zanotti Bianco né i mazziniani Italia esprime Thereau
Condivisione mostrano soddisfazione si resero conto che
Di molte aspettative pochi erano state realizzate certamente come dice Salvemini
Vorrei citarlo
Non era stata colta di Wilson se le cose non erano andate troppo bene ma era stato per il fatto che era stato lasciato troppo solo anche dalla pubblicistica e della società civile
Europea
Mi pare che molto più concreto su questo punto c'è stato invece se noti da stranamente perché nei confronti Sarzanini
Risanati dai consigli per parte dell'idealista però nel suo libro la la pace diversa e che scrisse appunto a tambur battente che uccisa nel diciannove se notti bianche individua
Diciamo così la delusione nel fatto che
Né lui insomma né la Gran Bretagna erano stati disposte a venire incontro a Francia Italia sul problema delle i debiti di guerra
Vedendo diciamo così la Irving su questo qui son fu irremovibile pretese effettivamente anzi e Vito perfino di entrano in discussioni sulla possibilità di cancellare utili duri il debito di guerra cose che per l'Italia Francia era
Veramente catastrofica
Ma ma la il rifiuto inglese americano di accedere a qualche richiesta di somma condono italiano francese ebbe come conseguenza qui Zanotti Bianco secondo me si può discutere con se mi sento ed è conseguenza che le correnti più intransigenti
Francia Italia dal punto di vista militare in e territoriale prendessero fiato prendessero forza il che a sua volta portò gli americani e gli inglesi ad essere ancora turisti attinto
Ad in impegnarsi
Le questioni europee e si innestò insomma una diciamo così Rete di diffidenze che portarono appunto a mandare deluse molte aspettative
Rifinite su questo il Trattato di Versailles è storia ormai e ma credo che
Sfrondato un po'di di una dell'eccesso di entusiasmo l'idea di Salvemini espresse ancora centotredici passa passa rimanere nel senso che la figura di Wilson può non aver portato a risultati che ci si tendevano ma resta pur sempre con questo suo afflato mazziniano un punto di riferimento della scienze politiche forse anche dell'azione politica
Grazie
Grazie
Bene anche questo di grande interesse prestano lettura di un avvicinamento
Ideale ma anche ideologico se vogliamo un politico tra i circoli mazziniani Mazzini e Wilson questa ricezione anticipata se vogliamo in italiano da questi da qui da parte di questi circoli della gli spetti anche il più idealisti cd Wilson ma anche quelli che avrebbero potuto punto pensare o portare ad una pace diversa se ecco chiaramente poi le cose fossero andate in un altro modo grazie
Allora direi di passare per un saluto istituzionale alla direttore dell'Accademia di Romania che ringraziamo di essere qui con noi e prego passo la parola
Grazie professoressa molto gentile grazie di cuore per questo
Invito
Mi scuso per l'interruzione per questo intervento tardivo causato da dalla coincidenza del convegno organizzato dalla l'associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno italiano con un nostro convegno che partito proprio questa mattina
Alle alle dieci sono felice e onorato di portarvi il saluto dall'Accademia di Romania Roma che come forse sapete una scuola straniera tra le tante che funzionano ormai da cento centocinquantuno a Roma siamo un una multi funzionale in realtà rispetto altre scuole molto più note come la la scuola francese con la la scuola britannica però uno dei nostri compiti una delle nostre attività principali e quella tradizionale di formazione post-universitaria e di che ricerca
Devo aggiungere che la nostra ricerca si concentra soprattutto sulle disciplina umanistica la storia è una delle discipline privilegi a te naturalmente non solo la storia antica l'argomento del del convegno di oggi è molto interessante per la per la nostra attività
In quanto si ritrova spesso nei progetti di ricerca dei nostri borsisti infatti il l'invitato romeno che avrete l'occasione di sentire fra pochi minuti e uno Straw caro collega e membro della scuola membro delle serie ormai passate di venti anni fa professore Junkers che che proviene dall'università nidi Cluj-Napoca Babes Boveri di Cluj-Napoca una delle più importanti
Università della Romania è un noto ormai ricercatore degli argomenti connessi ai rapporti tra la Romania e l'Italia tra la Santa Sede e la Chiesa unita con la Chiesa cattolica della Transilvania e un esperta della storia esperto e la storia Risorgimento soprattutto dei rapporti tra lo fa semplicemente italiano il movimento nazionale romeno infatti negli ultimi anni ha lavorato molto proprio su questi argomenti oggi avrà l'occasione di esporre i risultati delle sue ricerche in questo ambito aggiungo solo che
è anche vicepresidente del gruppo romeno che funziona presso istituto
Italiano perduta l'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano è un gruppo che ha temporaneamente sente amministrativo nella nostra Accademia
E uno dei più numerosi e più attivi delle dei gruppi dei dodici gruppi stranieri che che funzionano presso l'istituto e ringrazio ovviamente di colore il professor Francesco Caccamo e gli organizzatori di questo evento per aver coinvolto la nostra che ha dei mia per averci offerto questa opportunità di presentare le ricerche dei dei dei nostri storici e che si interessano un argomento di di di grande interesse come quello delle nazionalità del della politica
Delle nazionalità a fine Ottocento e inizio Novecento grazie scusatemi per questo per questa interruzione
No grazie credo ci ha fatto davvero molto piacere ha già presentato ovviamente molto meglio di quanto avrei potuto fare io il nostro collega al quale passo direttamente la parola
Per il suo intervento che l'ultimo di questa sessione mattutina
Il congresso di Roma delle nazionalità oppresse e i rapporti italo romeni
Dovrebbe essere essere in cui ecco perfetto benissimo grazie
Ma tutti spero che mi sentite
Sì molto bene
Grazie mille io sono devo dire sin dall'inizio che sono molto lieto di avere la possibilità di partecipare a questo convegno e ringrazio molto gli organizzatori e in particolar modo il professor Francesco Caccamo
Il professor Rudolf Dino direttore dell'Accademia di Romania per avverrà reso possibile la mia partecipazione a questo convegno che ecco avrei voluto avrei ottenuto tanto di partecipare di persona quindi ma fortunatamente per ragioni di salute dovuto rinunciare al viaggio da Cluj-Napoca Roma quindi rituale ringrazio ancora anche per questa possibilità di poter fare a distanza il mio intervento attraverso i mezzi digitali
Praticamente Minghi tutti Fauré aggiungere mi congratulo con tutti
Relatori per per le relazioni per i materiali che hanno presentato divieti grande interesse ho seguito con molta molta attenzione adesso leggero mio materiale sperando che sarò in grado di dire
Rispettare il limite di tempo che mi è stato gentilmente concesso quindi il congresso di Roma delle nazionalità oppresse e i rapporti Italo romeni
Nell'impero danubiano degli Asburgo dell'Iraq d'orgoglio diventato a partire dal mille ottocentosessantasette monarchia austroungarica
Il problema delle nazionalità fu estremamente complesso e col passare del tempo sempre più difficile da gestire
Nel diciottesimo secolo è ulteriormente le autorità imperiali portarono avanti un programma di riforme su vari piani economia insegnamento amministrazioni cultura vita religiosa che ebbero come conseguenza l'aumento dello sviluppo del livello generale di civiltà delle undici nazionalità che abitavano
Sul territorio dell'impero austro-ungarico all'inizio del ventesimo secolo se si pensa invece al processo di maturazione della coscienza nazionale nonché alla nazionalizzazione delle masse sempre più evidenti durante l'Ottocento allora sostanzialmente parlando il progetto imperiale asburgico oppure austroungarico e i progetti identitari e politico nazionali delle nazionalità non mi resi e non tedesche della W marchi e entrarono
Inevitabilmente in conflitto e questo nonostante ma certo alleata ad alta pragmatica direi che si riscontra almeno presso le élite dei vari popoli nei confronti del potere imperiale
La vera Imperia la guerra mondiale questa inutile strage come fu chiamata dal Papa Benedetto quindicesimo con tutto il suo seguito di difficoltà e sofferenze sia in prima linea sia presso le comunità combattenti portò con sé una crisi dell'altra profonda tra le nazioni
Dalla monarchia che al termine del conflitto scelsero di abbandonare l'impero a favore dei propri progetti consonanti
Con l'interesse nazionale specifici per ciascuna nazionalità di contesto storico
Si deve aggiungere che per i popoli dell'Europa centro orientale il programma di pace in quattordici punti presentato dal presidente Woodrow Wilson davanti al Congresso degli Stati undici l'otto gennaio mille novecentodiciotto che fu già ricordato oggi in questa sede e soprattutto l'idea di atto autodeterminazione dei popoli costituire il centro di un sistema di valori su cui si appoggio la riconfigurazione di questa parte del continente con l'abbandono della formula Imperiale e nella speranza che l'estate nazioni potranno esserci delle strutture milioni per lo sviluppo democratico da da ramo modernizzazione di questi stessi popoli il problema delle nazionalità nell'Europa centrorientale fu affrontato non solo dalle élite politiche ma anche dalla stampa ed numerosi intellettuali alcuni personalità di spicco
Che hanno riflettuto su questo tema è spesso hanno
Suggerito indicato hanno proposto delle soluzioni in quanto riguarda le Mans emancipazione politica nazionale economica e culturale di questi popoli in Italia si schierarono da parte degli interessi delle nazionalità
Figure notevoli correre unità sonanti Gaetano Salvemini Umberto Zanotti Bianco Andrea autore e via dicendo in quanto riguarda Umberto Zanotti Bianco
Questi dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l'Università di Torino decise di dedicarsi ai problemi del Mezzogiorno italiano e quindi partecipò nel mille novecentodieci alla fondazione del Associazione per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia
Seguendo l'esempio della pubblicazione britannica del mio Riolo Zanotti Bianco Alfio e gestita aprile mille novecentodiciotto e Maggio mille novecentodiciannove mensile la Voce dei popoli che rappresentò un efficace strumento di formazione e dibattito sulle condizioni e sole
Aspirazioni quelle genti di adesso a Canicattì e mi chiese Mediterraneo orientale del quale non era ancora riuscite a configurare la propria compagine nell'ambito di un
Sa di uno stato autonomo è sovrano analoga funzione solo se la collana
Ben nota anche saper altro la Giovine Europa
Dal Giannotti anzi attenti retta tra il mille novecentoquattordici al mille novecentoventidue con il ciondoli modi Giorgio da Giorgio da Catania cui furono chiamati a collaborare attrezzati scrittore inesperti politologi sotto
Soprattutto stranieri come Eugenio Faina
Giani Stuparich costa schiero fila nasce anarco bisognerà latini politici si
A Lecce
Umberto Zanotti Bianco fu tra coloro che organizzarono nel complesso delle nazionalità oppresse svoltosi a Roma otto dieci aprile mille novecentodiciotto
Questo congresso che ebbe un incluso molto rilevante su discorsi di costituire un corpo volontari noto come legione romena in Italia e contribuì ugualmente
A far meglio conoscere in Italia di allora il progetto romeno di unione politico statale
Di costituire Grande Romania a questo punto ci vuole
Direi un breve passare in rassegna sulla presenza dei prigionieri romeni in Italia negli anni della Prima guerra mondiale e sui progetti e sul progetto di organizzare regione almeno evitare per vedere quale fu riflusso di questi sviluppi
Sui rapporti tra romeni durante anni
Della Grande Guerra dal punto di vista della presenza umana diretta su vari fronti la partecipazione dei rumeni alla prima guerra mondiale registro come del noto non solo lo sforzo militare Bersezio regno e terzo settore anni della Romania bensì anche il coinvolgimento delle altre parti del blocco tecnico romeno trovato sì dentro i confini di altri stati monarchia austroungarica ma anche l'impero di Elisa
Russi i romeni qui stiamo parlando che facevano parte dei due imperi multinazionali furono costretti a sopportare la guerra sin dall'inizio due anni prima come ci suggerisce un libro recente dall'ecografia tema a differenza del regno della Romania che allora che si mantenne neutrale fino alla fine dell'estate del mille novecentosedici
Dunque una valutazione generale dell'incontro chiamiamolo così dei romeni con il primo conflitto globale della storia dell'umanità deve tenere in considerazione anche coloro che combatterono in cosiddette divise straniere
E non solo l'esercito del sette ore di un romeno che entrò in guerra a nove del progetto di unità nazionale per quanto riguarda i militari di nazionalità romena della Transilvania del Banato ed era parti del Ovest e della Bucovina questi ebbero l'esperienza di guerra molto variegata ed è sceso dal punto di vista cronologico
Ed è la geografia della guerra nel senso che per gran parte del periodo mille novecentoquattordici mille novecentodiciotto furono arruolati nell'esercito comune austro ungarico vede cosiddetto truppe cavalcava
Nelle truppe diffondendo e in misura minore
Nel Lancer la marina di guerra combattendo su vari fronti specialmente in Serbia sul fronte orientale contro la Russia e sul fronte sul Ovest oppure front il fronte italiano accanto a coloro che persero la loro sita in prima linea
Oltre ai feriti motivati troviamo la categoria dei prigionieri di guerra rumeni catturati nel est dalle truppe russe e sul fronte italiano dall'esercito del Regno sabaudo è una categoria meno consistente di prigionieri catturati dai serbi
Nella prima parte del conflitto
Dalle fila dei prigionieri vennero reclutati i corpi di volontari due in Russia un altro in Italia su questo volevamo
Fermandoci più più da vicino
La cosiddetta regione romena d'Italia come già detto e la regione romena di Francia alcuni di questi volontari ebbero la possibilità di ritornare a combattere in prima linea
Come è il caso di due corpi di volontari reclutati tra i prigionieri collocati in Russia e di alcune unità della regione romena in Italia tra le fila dei militari ritornati dal fronte si reclutano coi i membri delle guardie nazionali romene nell'autunno del mille novecentodiciotto
E dato al riguardo un'importanza notevole la Guardia nazionale che si impegno per garantire la sicurezza del grande raduno nazionale di Alba incuria il primo dicembre mille mille novecentodiciotto
Non da ultimo la campagna dell'esercito romeno in Transilvania di Elia ci fu tossiche svoltasi durante l'anno mille novecentodiciannove con il forse in molti soldati ed ufficiali romeni che avevano combattuto in precedenza sotto il vessillo austroungarico e sia io sì erano riattivati in seguito nelle truppe romene nel contesto del avanzata dell'esercito romeno che Fini per raggiungere Budapest all'inizio del mese agosto mille novecentodiciannove
Questo fu a grandi linee il percorso di guerriero Melinda la monarchia austroungarica c'era nella prima guerra mondiale e dopo la conclusione del ufficiale del conflitto problematica su quella storiografia si è soffermato a lungo fino al
Fino ad ora senza poter affermare
Invece che l'argomento in sé sia stato esaurito secondo i dati disponibili nella storiografia durante il periodo
Uno agosto mille novecento quattordici primo novembre mille novecentodiciotto tra le fila degli abitanti della Transilvania furono favola di
Novecentoventisei cinquecento mila soldati ci ha richiede secondo le nazionalità di appartenenza hanno distribuito come segue cinquantadue per cento romeni ventisette
Percento ungheresi nove quasi nove virgola cinque per cento tedeschi dieci per centro altre nazionalità altre etnie i romeni
Fecero la guerra se possiamo dire così inquadrati per lo più come ha già ricordato nelle truppe di esercito comune di Cancano anche presso le truppe di forte cede
Ha e l'impegno di guerra sotto il vessillo stroncare corte dei dei romeni venne dimostrato attraverso la struttura etica deve giuramenti
In base alle più si recenti statistiche si tratta di sedici reggimenti a Matera austro-ungariche che che combatterono durante la durante la prima guerra mondiale
Tra con contenuto tecnico romeno tra cui tre reggimenti esclusivamente composte dai romeni Brad cimento
Sedici reggimenti a maggioranza romena altre esclusivamente romeni altre sgomento rumeno tedesco romeno sloveno romeno serbo tedesco
E così via l'andamento della guerra conto delle difficoltà e sofferenze
Che provoco con la prospettiva concreta di morire in ogni momento per coloro che erano in prima linea accentua una crisi delle altre realtà a livello dell'esercito austro-ungarico
Così variegato il mescolato com'era tenendo presente che non sono interno si ritrovavano militari che rappresentavano bene undici nazionalità che abitavano come dicevo prima sul territorio della stessa monarchia venusiana l'esercito era una struttura fondamentale per la formazione e per la diffusione dell'attaccamento all'impero essendo tutto
Questo processo di mantenimento della realtà concentrato sul personale sulla persona del monarca io l'imperatore Francesco Giuseppe e la sua morte avvenuta il ventuno novembre mille novecentosedici rio Folloni il venir meno della realtà tra i militari poiché non pochi a partire da questo momento si considera Roche considerarono sciolti dal giuramento quindi come conseguenza della zona del fronte a seconda della dell'evoluzione delle ostilità
Si ebbe un aumento del numero dei prigionieri e l'amplificazione del fenomeno delle diserzioni il fronte russo e quello italiano registrarono un cospicuo numero di prigionieri catturati tra le fila dell'esercito austro-ungarico
Il numero di coloro che erano di nazionalità romena fu piuttosto elevato e a questo proposito si deve ricordare che l'ingresso della Romania
Del vecchio reame della Romania in guerra da parte dell'intesa
Il ventisette agosto mille novecentosedici ed ha un impatto molto significativo sui combattenti romeni dell'alto costo carica aumentando a livello psicologico la coscienza personale la chiamiamola così separazione dell'impero così come risulta soprattutto dalla memorialistica dell'ufficiale
Con l'ingresso dell'Italia in guerra contro la Triplice Alleanza il ventiquattro maggio mille novecentoquindici si apre così come è ben noto un nuovo fronte con un impatto notevole sull'andamento dell'ostilità io piante
Il generale Luigi Cadorna capo dello stato maggiore dell'esercito italiano fino a sua sostituzione con Armando di Asti in seguito alla sconfitta di Caporetto tempio come obiettivo lo sfondamento delle linee difensive degli austriaci seguito in prima fase dalla conquista della città di Gorizia e a lungo termine al dall'avanzata attraverso Trieste verso Vienna
Questi intenti iniziali vennero subito smentiti perché l'esercito italiano in grado non fu in grado di avanzare al ritmo previsto e tutto si trasformò come ben noto quindi in una quella disposizione
Una di guerra di trincea molto sanguinosa svolta in una zona di montagna
Nella prossimità delle frontiere il nord est dell'Italia e allora italiani tentarono così passo brevemente su queste questi formazione che sono molto conosciuti di avanzare nella zona del fiume Isonzo dovrebbero luogo non meno di dodici Bartali e poi culla scolpita di Caporetto e la stabilizzazione del fronte o sulla linea del Piave che è poco
Che fu un una linea mantenuta fino al termine della guerra
E che si conclude da queste parti con l'armistizio di bilanci uscito il tre novembre mille novecentodiciotto
Nello svolgimento dell'ostilità sul fronte italiano parteciparono reggimenti austro-ungarici con una componente e mica rumena non irrilevante le fonti dell'epoca e soprattutto
Letteratura narrativa
Ricordano la presenza nel contesto delle battaglie dell'Isonzo
Sul Carso e sul secondo periodo sul monte Hermada assoluta Altopiano di Asiago
E in tanti altri punti incandescenti dello stesso fronte di alcune unità austroungariche che ebbero la base di reclutamento
In regioni abitate dai romeni come ecco reggimento cinquanta di Alba Julia reggimento di fanteria Caucaso trentuno di Sibiu reggimento quarantatré di carrozze Brescia eccolo di Fini farà
Numero sessantuno della provincia del Banato
Reggimento quarantuno di Cerberus della Bucovina e
Via dicendo
Questi reggimenti arrivarono sul fronte italiano quindi buona misura tramite trasferimento dal fronte orientale
Dal fronte orientale dopo l'ingresso della Romania in guerra volendo le autorità austro-ungariche evitare il rischio di Fratel Bigio azione calo con la popolazione locale
Oppure la diserzione al nemico a cui verranno esposte le unità dell'impero che combattevano sulla linea dei carpacci oltre alle memorie degli ufficiali che videro la luce
Nella stampa lungo decenni una testimonianza rilevante sulla presenza dei romeni nell'esercito austro-ungarico nella zona del fronte compresa tra le alti
E italiane il Mar Adriatico sono i numerosi incidenti austroungarici dove trovarono eterno riposo un gran numero di militari di nazionalità rumena
I romeni nello stesso esercito austro-ungarico
Si ritrovarono in gran numero poi nelle
Fila dei prigionieri di guerra come dicevo già catturati dagli italiani internati presso oltre cinquanta campi di concentramento sparsi in tutta la penisola interni e addirittura anche in Sicilia a questi prigionieri rappresentare hanno inseguito la base su cui si organizzò un corpo di volontari abbastanza rilevante dal punto di vista numerico e per la consapevolezza spesa
Dell'identità romena la regione romena di tale che costituisce un capitolo a sé stante della partecipazione romena la Grande Guerra e dei rapporti Italo romeni allo stesso tempo
Dal punto di vista quantitativo i documenti dell'epoca è ulteriormente la storiografia ci offrono valutazioni varie
A partire da quelle più contenute che parlano di gli unici ricca di diciotto venti mila i prigionieri romeni fino opinioni secondo cui verso la fine della gara della guerra sul territorio italiano si trovavano circa sessanta mila romeni originaria della Transilvania del mandato del Criscione Maramures Bucovina quindi da tutti i territori che appartenevano
Allora alla monarchia austro-ungarica come prigionieri catturati dagli italiani già depressiva delle truppe austro-ungariche dei quali trenta trentasette mila soldati settecento ottantasette ufficiali furono organizzati nella regione romena i campi di concentramento per i prigionieri dove fu registrato numero più tossico di romeni erano nella prima primavera del mille novecentodiciotto a Mantova tre mila e seicento prigionieri romeni a Cavarzere Duemila
Ossia e e Capannelle ottocento con quattrocento accanto altri ancora a Sulmona mezzi per assillo difficile
Non per l'ultimo a Cittaducale e Avezzano due luoghi importanti in relazione all'impegno nell'organizzare
Il corpo di volontari sotto la forma della legione seguito dalla sua propagazione
Tra RAI prigionieri uomini a partire dall'estate del mille novecentosedici gli ufficiali romeni prigionieri presso questi campi cominciarono atto inviare sancendo Emory ai governi dalla Francia e l'Italia in cui chiedevano di potersi organizzare in un corpo di volontari oppure la possibilità di reinserirsi né dal
In prima linea dunque di reiterare
In guerra come combattenti in conformità colleghi ungheresi
Nazionali romeni del momento
Si trattava di un lavoro di organizzazione portato avanti con molta persevera insomma
E determinazione in cui accanto agli ufficiali
Che rappresentavano i prigionieri romeni che stavano nei campi
Un ruolo notevole fu svolto dal signor Anderson professore universitario di Bucarest originaria della Transilvania venuto apposta in Italia a cui si aggiungeva il contributo di altre personalità quali Giorcelli erano i suoni precisare occupa restino anche lui e Alexandre virgola fare il ministro della Romania a Roma
Questo progetto seguito un percorso piuttosto complicato e non privo di difficoltà a causa di una certa diffidenza delle autorità italiane che non stimavano opportuno l'articolo di questo partenariato con i romeni visto che la Romania era uscita dalla guerra concludendo una pace separata
Con le potenze centrali voi a causa di ciò che alcuni rappresentanti dei prigionieri
Ad esempio Claudio il professor Claudio sospeso dicevano rimproverando alla mano mancanza di interesse e disponibilità da parte delle della rappresentanza diplomatica della Romania Roma che si era mostrata
Favorevole favorevole all'idea con tanto ritardo
E anche per i disaccordi e per una certa mancanza di coordinazione dei romeni nel materializzare rapidamente efficientemente il proprio progetto stesso
Dopo il congresso delle nazionalità oppresse dell'Austria Ungheria tenutosi a Roma
L'otto dieci aprile mille novecentodiciotto le autorità italiane iniziarono a rivedere il loro atteggiamento mostrarsi più disponibile e cooperanti nei confronti dell'iniziativa di organizzare la regione romena
Un certo influsso in merito e del fatto che c'è chi erano già in una fase ben più avanzate nell'organizzare il proprio corpo di volontari e tra le file dei prigionieri erano collocati in Italia e non solo
Fuggendo la Regione cerca da modello per il progetto o meno
Il diciotto giugno mille novecentodiciotto nel campo di prigionieri
Di Cittaducale si creano il comitato di faccio davvero mini della Transilvania del Banato e della Bucovina che stabilì il seguito la sua sede a Roma avendo capo il professor signor dalle strutture in veste di presidente
Questi ricevette dal premier italiano di allora Vittorio Emanuele Orlando all'inizio del mese di luglio mille novecentodiciotto l'approvazione ad organizzare una legione con i prigionieri di guerra rumeni in quell'occasione gli ufficiali romeni Cittaducale che avevano chiesto di essere arruolati come volontari furono messi in libertà e ricevettero l'uniformità Diana
Con il segno particolare della regione romena quindi il tricolore romeno disposto su un piano orizzontale per essere incorporati ed istituì al servizio
Informazioni
Al contempo si avviò lo sforzo di promuovere nero pieni nell'opinione pubblica italiana
Un una corrente favorevole al programma nazionale Romney non nel suo insieme tramite i comitati proprio mentre il primo dei quali fu creato a Roma su iniziativa dello stesso signor ingresso seguito da altri comitati presso varie città italiane dovuti allo sforzo della signora Maria rigide
Il quindici ottobre mille novecentodiciotto venne promulgato il decreto della creazione della regione romena con a capo il generale di brigata Luciano si è ridotta ufficiale che aveva lavorato durante la guerra come addetto militare a Bucarest
Al contempo si organizzò un deposito della regione ad Albano laziale vicino a Roma all'interno della Regione si organizzarono tre reggimenti nominati cuore in uscita e Tricia dunque prendendo il nome di dei
Leader delle della rivolta contadina molto nota della Transilvania nel mille settecentottantaquattro e poi inviato a Roma dal consiglio dell'unità nazionale romena di Parigi il padre Vasile Luca aggiunge famoso prete greco cattolico anche lui leader del movimento a Vienna ci faccia di nazionalità rumena incontro ai prigionieri romeni collocati presso vari campi lontani e si impegno attraverso la sua straordinaria eloquenza
A convincerli ad arruolarsi nella legione e in seguito prese parte alle cerimonie complica ebbe inizio il progetto d'integrazione del corpo di volontari romeni e svolse in tali occasioni le funzioni religiose
Con cui furono benedette le bandiere della regione anche se la formazione della regione come struttura militare operativa si concluse poco prima della fine del conflitto
La birra a dire la verità i volontari romeni riuscirono comunque a partecipare alle battaglie h
Torna italiani portando il loro contributo alla battaglia decisiva di Vittorio Veneto tra ventiquattro ottobre tre novembre mille novecentodiciotto e non solo
Il sottotenente attenta Publisher ricorda nel suo diario che tutti e tre reggimenti della regione arrivarono sul fronte come fecero le regioni c'è cecoslovacca polacca
Partecipando direttamente combattimenti accanto al Ottava Armata italiana e non solo i medesimi diari e memorie di cui si è parlato sopra ricordano la presenza di volontario romeni presso le Unità di Arditti combattenti di alto valore dall'esercito italiano
Non da ultimo si sono registrati atti di bravura eccezionale compiuti da volontario romeni così come fu il caso del re reparto guidato dal tenente Emiliano isola che venne decorato personalmente da Trenitalia
L'arruolamento dei prigionieri romeni nella regione proseguì anche dopo la conclusione delle ostilità e in seguito nel marzo mille novecentodiciannove riorganizzata questa stessa Regione in quattro parti
Parioli di marcia ed inviata in Romania via mare passando da Taranto passando per Costantinopoli
I legionari furono imbarcati sulle navi nera anni ponte Regina d'Italia avendo come distano destinazione finale porto di Costanza
Dopo l'arrivo nel Paese ai battaglioni appartenente alla regione romena fu riservata un'accoglienza trionfale a Bucarest
Come ad esempio ad alcune unità del reggimento primo ora ma anche a Sibiu e in altre città transilvani arrivando parcheggiasse risulterebbe essere la base delle prime unità romeni distanza della Transilvania
Dopo la piena integrazione di questa provincia nella Grande Romania
Il complesso delle nazionalità tenutosi tornare e qua al tema tenutosi otto dieci aprile mille novecentodiciotto a Roma dove ero mi furono rappresentati da chiodi in giro nessuno già ricordato
Colui che diventò coi ministro degli astri e primo ministro negli anni mille novecentotrenta trentuno insieme al senatore Micheloni dicesse al deputato Nicola può essere capito dunque in questa dinamica deve esprimersi dei progetti nazionali portati avanti dai popoli dell'Europa centro orientale il cui destino
Storico fu ampiamente segnato dall'esistenza delle tre iberiche controllarono per secoli la Regione quindi con l'austroungarico Ciani stelle ottomano
Con la conclusione della grande vera si passa per questi alla fase chiamata nella storiografia rivolgi posti Imperiale in cui si è assistito
Allora
Trionfo dei Stati nazioni si tratta di una tappa storica complessa e non priva di difficoltà per questi Paesi che sono chiamati anche successo orali quali Cecoslovacchia in Jugoslavia Polonia Romania che fra l'altro nel territorio tra le due guerre dovettero affrontare un clima di revisionismo che divenuto sempre più pesante soprattutto negli anni Trenta
Questa tappa storica del primo dopoguerra offrì comunque
Possibilità milioni di sviluppo e di modernizzazione per questi popoli e di avvicinamento alla democrazia rispetto alla fase precedente in cui appartenevano oppure dovevano tener conto della presenza e delle politiche portate avanti dei grandi imperi della zona ringrazio molto la questione
Con la vostra cortese attenzione
Che corpo ancora un gravoso ringraziamento per per l'invito avverrà appunto la possibilità di parlare a questo
A questo incontro contro a questo convegno
Grazie mille porcellum Graziano e ringraziamo lei del contributo di grande interesse estremamente ricco di indicazioni
Ringrazio tutti presenti e anche quanti sono collegati per aver seguito i lavori di questa prima sessione
Quindi alle quindici e trenta Veron bisogna riprendere o alle quindici alle quindici allora do appuntamento alle quindici e Perrella seconda sessione di questo convegno e un piccolo break per perché ci sarebbe un po'anche un bel pranzo River ristoratore bene grazie a tutti di nuovo Grazia
Credo che possiamo allora riprendere i lavori del pomeriggio
Noi abbiamo un altra gentile coordinatrice
A cui io
Cedo la parola
Anche presentandola
Simona Nicolosi
E che coordinerà questa seconda parte dei lavori del nostro convegno
Buon lavoro grazie a ai relatori che si alterneranno grazie agli ascoltatori Cork in video in audio stanno seguendo i lavori di questo nostro convegno
Buona sera che grazie presidente per la parola e diamo il via a questo alla sessione pomeridiana
Del del convegno internazionale Umberto Zanotti Bianco e il riscatto delle nazionalità
E abbiamo parlato questa mattina di alcune nazionalità l'abbiamo iniziato con la questione polacca
Poi abbiamo affrontato anche la colonia russa col professor leoncini la parte rumena abbiam parlato del presidente Wilson con personalità Fia Darzo io darei subito la parola al primo a intervento che quello di Alessandro Volpato chiedo di ecco di alzarsi
E funzionario archivista del ministero degli affari esteri della cooperazione di formazione storico è stata vista storico perché ha conseguito un dottorato di ricerca di storia dell'Europa della della Sapienza di Roma e la vista perché si occupa del mondo cieco
Ci presenta un intervento sultanati bianco questo il titolo e la questione cecoslovacca
Prego
Buonasera a tutti
Grazie per essere presenti grazie agli organizzatori per avermi coinvolto in questo bel convegno assolutamente di grande interesse visto il personaggio che va ad analizzare che personaggio di di gran rilievo poliedrico e molto importante per tutta una serie di argomenti gli aspetti culturali
Veramente ad amplissimo spettro quindi archeologo
Esperto di nazionalità piuttosto che molte altre cose ambientalista ante litteram eccetera eccetera oltre che naturalmente l'aspetto per cui forse più conosciuto come esperto di questioni meridionale
Zanotti Bianco si occupò tra le altre cose anche della questione dei la questione cecoslovacca all'interno della prima guerra mondiale del contesto della prima guerra mondiale
E nell'ambito del suo interesse più generale verso la le quest'la questione delle nazionalità oppresse dell'Austria Ungheria ma non solo
Questo suo interesse in realtà viene da più lontano della grande guerra e e alle sue origini nel
Diciamo nel suo soggiorno Azzarà quand'era molto giovane con la sua famiglia che appunto gli gli permise di constatare come i rapporti in quello sì in quel caso lì tra italiani
E croati
Diciamo avrebbero potuto bene essere Diversi avrebbero potuto essere ben più proficui all'insegna di una collaborazione dei popoli che luglio spiccava e che appunto lì nacque
Nacque assieme anche ad un altro elemento
Dopo il terremoto dopo il terremoto di di di Messina del mille novecentootto Zanotti Bianco interessandosi a la questione partendo da quello alla questione appunto
Nell'Italia meridionale con tutto ciò che ne comportava Luís a Luís venne naturale un'associazione tra come dire un'ipotesi è un auspicio di
Come dire
Recupero che valorizzazione delle genti meridionali delle loro istanze con quello delle nazionalità oppresse e o comunque nascenti
Dell'Europa nella fattispecie
E quindi Zanotti Bianco già nel mille novecentotredici si
Si occupò della nascita di una collana la Giovine Europa
Che avrebbe pubblicato tutta una serie di volumi dedicati appunto alle nazionalità si oppresse che nascenti
Quindi prima delle del dello scoppio della Prima guerra mondiale e questa collana andò avanti poi nel corso di tutto il conflitto
E
Zanotti Bianco si occupò in maniera diciamo dedicò lo stesso tempo ed energie ad occuparsi di tutte le nazionalità come dire nascenti od oppresse dall'Alsazia Lorena
Alla Jugoslavia la Cecoslovacchia a quant'altro ha per esempio anche alla situazione del Belgio fiamminghi e valloni
E
Stringendo il focus sulla questione cecoslovacca il già dal mille novecentotredici
Aveva contattato Gianni Stuparich s'per la redazione di un volume la nazione cecoslovacca che vede poi le stampe nel mille novecentoquindici
E poi nel dopoguerra nel ventidue un'ulteriore edizione riveduta e corretta alla luce dell'esito della prima guerra mondiale
E questo volume ebbe il merito di essere se non la prima a uno delle prime attestazioni comunque con una diffusione abbastanza ampia che rappresentasse agli italiani
E la cui l'esistenza di una questione cecoslovacca
Cioè quindi di una autonomia o indipendenza dei ciechi e degli slovacchi
All'interno rispetto all'intera l'impero austro-ungarico o all'interno di esso questo perché prima della fino allo scoppio Prima guerra mondiale
E la maggior parte delle forze politiche CEE che e in misura minore molto minore slovacca che e e si dichiara ora al massimo per un'autonomia all'interno all'Impero Austroungarico saltando voi il Rubicone con lo scoppio della guerra intravedendo in essa tutta una serie di possibilità
Quindi per potere appunto dare corpo a non solo dall'autonomia ma anche ad un'indipendenza
Il merito di Zanotti Bianco è stato quello che nel suo sostegno alle nazionalità
E ebbe sempre una visione molto lucida pur non essendo un esperto di professione in quell'ambito lì ebbe spesso una visione più lucida dei suoi contemporanei magari diciamo più professionalizzati in questo in questo ambito Zanotti Bianco per esempio nel dichiararsi ritorno un attimo più in generale sui diritti degli jugoslavi ad avere un proprio Stato tuttavia anni criticava gli eccessivi appetiti
E territoriali da parte delle frange più estremamente nazionaliste
Tornando quindi agli aspetti della Cecoslovacchia faccio una rapida introduzione per appunto per inquadrare un po'la questione rispetto all'Italia
E una parte della de del dell'emigrazione cecoslovacca si trasferì a Parigi per creare un Consiglio nazionale che coordinasse il movimento indipendentista sostanzialmente era composto
Da tre personaggi di spicco quindi Massa ricca ebbene esce Stephanie crea i quali appunto da Parigi coordinavano questo movimento questo movimento indipendentista che aveva come
Necessaria interfaccia i governi dell'intesa quindi quello francese
I privilegiato per una serie di di di motivi fisici perché il comitato e dalla che perché comunque avevano all'interno della società civile francese nella politica nella cultura francese
Un riscontro che obiettivamente non ebbero altrove
Sottolineo anche che uno di questi tre membri di spicco lo slovacco Stefani che aveva rapporti privilegiati con la Francia avendo nazionalità francese vivendo lì da anni
Oltre alla Francia all'Inghilterra la Russia finché fu un interlocutore sullo scacchiere e naturalmente l'Italia e l'Italia veniva da vere un ruolo sulla carta privilegiato proprio perché l'Italia confinava con quell'impero da cui il Consiglio nazionale cecoslovacco intendeva e rendersi autonomo e di scaricare
E quindi Dalli la ricerca con il governo italiano
Della possibilità prima di cedere prigionieri
Austroungarici e disertori dette mia ceca slovacca alla Francia per la creazione della Regione poi dopo l'indisponibilità italiana di questo e anche contestualmente la creazione di un reparto combattente che in Italia appunto
Potesse prendere le armi armato dagli italiani e combattere contro l'Impero austro-ungarico
Questo avvenne in un contesto in cui il rapporto con la politica governativa italiana fu molto complesso perché all'interno del governo italiano
Il ministro degli Esteri Sonnino fu più reticente o comunque con una posizione più articolata Rispetto per esempio a il Presidente del Consiglio Boselli prima e Orlando dopo soprattutto Orlando
E quindi diciamo il freno a mano di Sonnino su questo fece da contraltare alle posizioni più aperte per esempio di Orlando ritardando
La creazione di questo di questo esercito cecoslovacco che venne al fine creato nell'aprile del del diciotto quando ormai Orlando aveva preso le redini della diplomazia e della politica estera italiana a partire circa da febbraio marzo
Prendendo un po'saldamente le redini almeno per un certo periodo di tutta una serie di questioni e questo inquadramento diciamo questo cappello introduttivo serve un po'per inquadrare l'attività di Zanotti Bianco appunto che
E sia pure con le energie equamente distribuite tra le varie internazionalità appunto che andavano dal Belgio all'alzarsi alla Jugoslavia la Polonia alla Cecoslovacchia
Dedico comunque la Cecoslovacchia una parte non secondaria della propria attività in maniera diretta o indiretta abbiamo citato la collana Giovine Europa con Stuparich
E
E poi la la rivista la voce dei popoli attiva tra il diciotto e il diciannove con dodici numeri in cui Luís ospitò interventi non solo disse spesso ma anche per esempio di Edvard Beneš d'
Membro appunto insieme Ammassalik Stefani Ka di spicco del Consiglio azione cecoslovacco nonché futuro ministro degli esteri e Presidente della Repubblica dopo
Proprio nel primo numero della rivista la voce dei popoli venne ospitato appunto non a caso un intervento di di bene esce dal titolo
Appunto
La Cecoslovacchia le e l'Europa se non erro
E oltre a questo altri membri per esempio Stefano su Ski che era un altro membro della di spicco del movimento indipendentista slovacco poiché il giornalista inglese Sir Tom Watson
Gallarati Scotti il filosofo russo Birdie AIAF il diplomatico ed e membro del governo inglese Robert Cecil eccetera ecc e
E quindi nella sua rivista vediamo come come gli diede spazio
Diede spazio ha
Tutta una serie di articoli sulla questione Cecoslovacchia per esempio
Fece nel non nel terzo numero del giugno del diciotto un resoconto puntuale della manifestazione sulla creazione dell'esercito cecoslovacco avvenuta a Roma all'Altare della Patria ventiquattro maggio del diciotto
Io oppure nel dicembre del diciotto nel numero nove nell'ambito dell'articolo sullo smembramento dell'Austria Ungheria e le necessità urgenti delle nazioni vedente
Ospitò un intervento di là Boschi altro esponente primo rappresentante italiano del del del Consiglio aziona cecoslovacco ma comunque che comunque rimase rimase comunque un cono espone
Più o meno di spicco e intervenne sul caso boemo
Dulcis in fundo nell'ultimo numero del numero dodici del marzo maggio del diciannove
E Zanotti Bianco nella nell'articolo la pace europea il principio di nazionalità andava partendo dalle varie esperienze delle nazionalità a fare tutta una serie di considerazioni più generale ha unitamente nello stesso numero mi scuso alle note sulla pace di Versailles pure a cura anche di Zanotti Bianco
In questo articolo Zanotti Bianco con grande lucidità nel perorare tutte le cause nel perorare appunto la causa del delle delle nazionalità oppresse delle nazionalità emergenti e diciamo già metteva in evidenza i limiti di de di alcuni aspetti della conferenza di Versailles di come veniva gestita nella quale appunto
Venivano a come dire ad emergere
Elementi di quella che veniva considerata appunto da esponenti Napoli e nazionalità una vecchia politica internazionale e quindi appunto
Interessi territoriali del degli stati a discapito del principio di nazionalità
Ma anche ad esempio critica Wilson per aver derogato ai quattordici punti
E anche per esempio alla questione della Società delle Nazioni per cui appunto di cui Zanotti Bianco era un sostenitore
E e che però su cui però appunto per esempio Wilson questo Zanotti Bianco lo scrive si oppose all'eguaglianza di quelle inferiori chiamate razze all'epoca
Quindi venne bocciata questa istanza dei giapponesi e quindi qui c'è un po'lo iato tra come dire
L'afflato ideale di Wilson su questa questione che evidentemente però trovava riscontro solo per quanto riguardava le le nazionalità europee perché poi per il resto
La situazione era un po'diversa di tutto questo Zanotti Bianco si rende perfettamente conto come si rende conto
Degli interrogativi posti dalle zone grigie etniche de de dell'Europa che si andava a creare e quindi della necessità di contemporanea di contemperare l'elemento nazionale e l'elemento strategico allora che aveva ancora un certo peso Sakura zeppo di anacronismi naturalmente l'aspetto economico la storia
E gli scambi internazionali
Nonché si poneva anche
Il problema di quali regole osservare
Ben quali regole fossero alla base per cui una una una nazione potesse ambire ad essere indipendente la sua risposta è era
Una autoconsapevolezza voi come dire estrinsecati Hasine una serie di manifestazioni appunto quindi insomma la letteratura eccetera eccetera eccetera ed altri aspetti
Non ultimo Zanotti Bianchi col si pone anche il problema dell'Ucraina quindi cento anni prima
Ricordandone mettendo in evidenza
L'estrema vivacità
Inattesa la definisce sempre numero dodici
Dicendo però che deve difficilmente sarebbe immaginabile unico in Krajina e completamente staccata da dalla Russia ecco poi questo
Pone tutta una serie di riflessioni come vediamo apre apre delle de de de delle discussioni di problemi attualissimi
Esatto esatto sì sì sì sì sì
E e quindi insomma
Notiamo come pur non essendo un come dire una professionista diciamo della rispetto ad altri suoi contemporanee spetta un Salvemini o ad altri della questione Zanotti Bianco ebbe una visione sempre lucida e per molti aspetti
Lungimirante quindi ponendosi appunto tutta una serie di problemi rispetta la Cecoslovacchia per esempio la questione che su una decina di milioni di abitanti c'erano tre milioni di tedeschi novecento mila magiari
è questione nodi che poi verranno al pettine e saranno uno dei detonatori del del della seconda guerra mondiale per esempio
E
Nel carteggio anche di Zanotti Bianco sì vengono offerti dei degli spunti anche interessanti riguardo alla questione cecoslovacca questo carteggio
Luís interagisce con tutta una serie di attori che vanno da Salvemini a Ugo Ojetti a me a Franchetti e fortunato per la questione meridionale e
E notiamo appunto un dialogo incessante non solo con Stuparich per la pubblicazione del suo volume ma anche
E con elementi del Consiglio Nazionale cecoslovacco direttamente o indirettamente per la stampa la redazione di volantini gadget di propaganda da gettare sulle truppe austroungariche di nazionalità ceca slovacca
E
Mantenendo rapporti anche con le istituzioni italiane che potevano essere utili per esempio il il il capo della Commissione italiana per i prigionieri generale spinga di nonché appunto rapporti poi con personalità del gruppo del Corriere della Sera Borgese
Per esempio e e quindi da dal carteggio appunto si si evince un lavoro sotto traccia ma incessante
Anche per la questione cecoslovacca e quindi non solo per la diciamo più rilevante per l'Italia questione jugoslava e per la questione delle altre nazionalità
Aggiungo pure che nell'ambito delle
Nelle mie ricerche da Dean d'archivio che poi per cui poi appunto pubblicato una monografia sulla già cecoslovacca materiale purtroppo ce n'è poco Massi menzione a nell'archivio sul storico dello stato maggiore dell'esercito
E il possibile via di Zanotti Bianco nel dicembre del diciotto in ce n'è la neonata cecoslovacchi al seguito della di quella che fu la Regione cecoslovacca armata ed equipaggiato agli italiani
Per la missione militare italiano in Slovacchia
E che poi però non ebbe seguito sia per problemi di salute di Zanotti Bianco stesso sia per non meglio precisati o almeno non ho trovato perché problemi burocratici posti dall'autorità militare ricordiamo che
Quella missione militare fu un tentativo a tutti gli affetti di egemonia
Politico militare culturale morale anche nelle intenzioni dell'Italia verso verso la la zona resse con slovacca che fallì
Un po'per che per la Francia come vincitore tre vincitori la prima guerra mondiale che ebbe la meglio rispetto all'influenza italiana
Sulla appunto come appetibilità quindi poi la Cecoslovacchia
E tutto sommato non potendo scegliere la Francia ma anche per alcune inadeguatezze del governo italiano rispetto alla questione
Alcune forzate anche dalla situazione internazionale per cui l'Italia alla conferenza di pace era completamente assorbita dal problema Adriatico e quindi derubrica Ò la questione cecoslovacca
Appunto è aperta la questione se perse uno se venne persa un'occasione
Se non sarebbe comunque andato a buon fine questo tentativo la questione naturalmente rimane aperta sta di fatto che la missione militare italiana venne poi come dire
Ben presto accantonata ed emarginata ecco quindi concludo questo breve intervento
Appunto
Riaffermando che secondo me il contributo di principale Zanotti Bianco su questa questione sia sulla questione delle nazionalità
Sia sulla questione cecoslovacca nello specifico fu sempre dettata da un'estrema nell'afflato ideale
E nemmeno un estremo realismo lunghi con una lungimiranza che delle preoccupazioni che obiettivamente
Arrivano senso su come poi i parte di quell'afflato ideale venne poi rapidamente Personnel concretizzarsi dell'assetto istituzionale internazionale che che che si stava appunto che si andò poi creando
E niente io concludere qui l'intervento e vi ringrazio
Grazie per l'intervento interessanti anche soprattutto per due punti Zanotti Bianco come divulgatore
Sulle pagine della della Java in Europa vedete la voce dei popoli per il suo carteggio ma io direi che questo può essere anche uno spunto poi di discussione nell'ora successiva che abbiamo dalle cinque alle sei
Per la tavola rotonda bar Zanotti Bianco come lunedì
Con la sua lungimiranza soprattutto questo perché per l'indipendenza di un popolo ci può alle autocoscienza nazionale e anche la la capacità
Di capire che
Alcune nazionalità sono troppo proiettate verso e e c'è eccessivi appetiti territoriali il problema del territorio secondo me è un punto nodale nella riscatto delle nazionalità in quella aria d'Europa lasciamo adesso la parola ancora Anna Locicero che ha dottorando della in studi politici dell'Università la Sapienza di Roma
E ci parlerà adesso di Zanotti Bianco e la politica italiana nei confronti della Serbia grazie
Bongiorno tutti
Innanzitutto vorrei ringraziare a Vannini dell'invito anche commis comitato scientifico soprattutto professore Caccamo professor Mancini già l'invito sono molto lieto di poter partecipare questo convegno di di parlare oggi
Di un personaggio molto interessante
Che lo possiamo così in del considerare anche a amico della Serbia
Stamattina abbiamo sentito da collega macchia adesso anche da collegava col patto che
A Umberto Zanotti Bianco
Era giunto suo padre Azzarà in Dalmazia nel mille novecento sette
Io vorrei dire che come un serbo un atto in Dalmazia durante
La guerra negli anni novanta tra i serbi e croati
Lottavano per questo territorio del a Dalmazia settentrionale oggi è molto interessante parlare di di di questo di questo argomento del territorio della Dalmazia
Nella Grande Guerra era l'oggetto conflitto tra l'Italia la Jugoslavia certo governo serbo all'epoca serbi croati lottavano
Insieme si consideravano lo stesso popolo almeno cioè almeno due popoli simili della stessa nazione che lottavano
Contro l'Italia per questo territorio
Erano considerati rivali io addirittura nemici da dal governo italiana dall'altra parte da questa corrente Mazzia mazziniana
Si sono stati considerati come alleati naturali vediamo dopo
Quindi titolo del del mio intervento Zanotti Bianco e la politica italiana nei confronti della Serbia nella Grande Guerra
Nel mio intervento vengono esaminate due correnti della politica esteri italiana
Una è quella ufficiale rappresentata dal governo Salandra dai ministri degli esteri Marchese San Giuliano signor Sabino e dall'ambasciatore italiano a Vienna Giuseppe Averna l'altra nella corrente mazziniana
Che propone alleanza con i slavi soprattutto come slavi meridionali come come la strategia italiana nella nella Grande Guerra per sconfiggere Impero austroungarico
Ovviamente a cui appartiene anche Zanotti Bianco e questa corrente viene definite come interamente agli l'interventismo democratico
Si considera si considera come alternativa quella politica ufficiale del governo italiano
Attenzione particolare era concessa primo anno della grande guerra cioè alla crisi di luglio del mille novecentoquattordici
Alla neutralità italiana è all'ultimo anno di guerra mille novecentodiciotto quando Zanotti Bianco fondò la rivista alla voce dei popoli quindi vorrei dedicare questo
Prima parte del mio intervento al politico cruciale italiana per capire meglio l'le posizioni di Umberto Zanotti Bianco quella corrente mazziniana
Dunque vorrei dividere mi addormento intervento in due parti prima voglio presentare la relazione italiana lo scontro tra Ostia Ungheria Serbia e come principali politici italiani hanno interpretato alleanza con l'Austria Hong
Sia interessi balcanici alla possibile entrata in guerra
Rapporto con la Serbia
Poi parlerò brevemente
Nel contesto del contesto nel mille novecento
Quindici è a Milano certo di ciascuna diciassette quando sono state fatte due importantissime dichiarazioni da dal governo serbo
Che anche in qualche modo influenza nota politica italiana
Alla seconda parte del mio intervento analizzo il tre articoli cioè tre numeri trascritti da Umberto a tre articoli tre numeri scritte verso Zanotti Bianco sull'alleanza italo slava
Innanzi icone innanzitutto con slavi meridionali
Gli articoli sono stati pubblicati nell'aprile agosto
Dicembre del ultimo anno di guerra
Quindi per rispondere alla domanda come la ufficiale politica italiana in confronto era serve a luglio
A mille novecentoquattordici possiamo prendere considerazione di in considerazione dalle dichiarazioni di queste
Le più alte cariche del del governo italiano
Il primo
Ma sicuramente per esempio del ministro degli Esteri e Marchese San Giuliano
Che attratti possiamo dire che ha preparato il terreno per una trattativa sul destino della Serbia
Luís pose le basi perché Roma potesse sostenere la politica austriaca perfino l'attacco a Belgrado
San Giuliano dice non escludo la possibilità che a noi possa convenire di prendere parte all'eventuale guerra qualora ciò corrisponda ai nostri vitali interessi questa è stata dichiarazione a fine luglio agli ambasciatori
In qualche modo lui così introduceva alle questioni dei compensi territoriali quindi lui non rifiuta di di sostenere gli alleati della Triplice
Alleanza che è stata fondata nel mille ottocentottantadue poi rinnovata nel mille novecento due dodici
Questa politica viene condannata da
A direttore del giornalista del Corriere della Sera Luigi Albertini uno chiesti uno giornalisti sono molto vicino al corrente mazziniana anche a Umberto Zanotti Bianco
Lui scrive
Descrive questa politica italiana come un mercato fondato su un ingrandimento territoriale dell'Italia da conseguirsi dietro il consenso al sacrificio della Serbia
Noi sia GIVA per impedire in conflitto si restava a mani vuote e si faceva brutta figura fu una politica priva di ogni luce morale
San Giuliano inoltre invita alla Serbia ad accettare le richieste cerca al ultimatum del Austria Ungheria
E infine ha appoggiato l'ipotesi tra falchi in vari gradi che doveva convincere l'intesa non intervenire e viene a non andare oltre l'occupazione di Belgrado
Questa una politica di lungo periodo anche dall'epoca del Risorgimento dall'alto Fondazione Forma informa do fondazione della Triplice Alleanza
So San Giuliano possiamo dire che è stato uno rappresentante di di questa politica lui è stato primo ministro fino ma mi ministro degli Esteri fino a ottobre mille novecentoquattordici poi i poi arrivato Sidney Sonnino per però anche Luis continuato con con questa con con questa politica verso
Verso la Serbia
Al cioè
Poi politica che è stata definita come in orientamento dell'Austria Ungheria
In qualche modo civil considerava si interessava di appoggiare la politica a di Vienna di andare verso Oriente verso i Balcani verso la Serbia per poi ottenere i territori del impero dove si parla dove dove c'era la la
La presenza del degli italiani si pensava soprattutto trentino a Trieste
Per esempio anche ambasciatore italiano a Vienna Giuseppe aveva allarma
Sic considerato sostenitore di di di questa di questa politica e dell'alleanza controllato stria Ungheria a
Per lo più lui uno che che è stato contro a questa dopo curo dopo contro contro decisione del governo italiano di entrare in guerra contro contro Austria Ungheria
Possiamo anche citare qualche sua dichiarazione prima della guerra nel mille novecentodieci quando lui dice siamo bensì disposti ad assumere l'impegno formale de prestarli oltre l'appoggio morale anche quel materiale mettendo a sua disposizione alle nostre forze militari navali
Per un'azione
L'espansione della penisola balcanica con congruo compenso l'accesso a siti cessione di regioni dell'Austria abitate da popolazioni di lingua italiana
Aggiunge l'Italia sarebbe interessata ad agevolare in onde in orientamento più della Germania che mi spinge la monarchia su quella via cioè che ci permetterebbe di realizzare le nostre aspirazioni nazionali
Anche come
Con i primi mesi della guerra nel mille novecentoquattordici
Governo italiano pensava di
Di poter ottenere questi territori dell'impero asburgico sostenendo questa sostando questa politica
Poi anche quando si entra nella guerra non si vuole sconfitto non si vuole a distruggere diciamo l'impero austro-ungarico
Governo italiano soprattutto era contro una idea di di formazione di uno stato io con lo slalom
Adesso alla seconda parte del mio intervento quindi parlato di Umberto Zanotti Bianco unita l'eventuale che non fa parte della politica ufficiale
Italiana sosteneva la libertà dei popoli oppressi dall'Impero austro-ungarico
Sosteneva anche questa quest'ultimo questione serve dei popoli balcanici PEG idea jugoslava in generale
Luís per gli ideali mazziniani e risorgimentali vede nel potere dell'Austria Ungheria
Anche Impero ottomano lo spettro della tirannia perché le sue le sue idee le sue posizioni sono nate anche anche dure durante le guerre balcaniche anche durante la prima anche prima della Prima guerra mondiale
Anche quando si è trovato a Zara redigere il suo padre l'UE lui ha capito bene alla questione adriatica è la la posizione dei degli slavi
In Dalmazia quindi nella rivista la voce dei popoli il primo numero scritto da luglio il primo articolo al primo numero scritto da Luís si intitola la missione dell'Italia
Pubblica nell'aprile mille novecentodiciotto mese quando anche stamattina abbiamo sentito
Questo mese a Roma si è organizzata una conferenza dei popoli oppressi dall'Impero Austroungarico
Dove sono stati anche rappresentativi della Serbia
Un mese prima bisogna anche dire a Londra è stato
Ha ha firmato un accordo va da parte del comitato di cui lo slargo da parte di Ante trombi circolato dire da dalla Dalmazia con sindaco di Spalato deputato nel
Governo piena e Andrea Torre che è stato rappresentante di ma al Parlamento italiano dove
In qualche modo si è trovato un accordo di di lottare insieme contro il nemico in Dalmazia poi di trovare una una soluzione di pacifica convivenza in Dalmazia tra italiani slavi e poi dopo la guerra di risolvere queste
Ma questo questioni del dei territori cioè del confine orientale
Poi dall'agosto mille novecentodiciotto Zanotti Bianco scrive su tutto Mazzeo la Dalmazia l'accordo italo slavo a Luisa Zanotti Bianco e città Tommaseo
A parlando del popolo della poesia della lingua illirica a cui la libera Serbia fu unito
Per Tommaseo Dalmazia il territorio del alleanza tra il Grande Italia la Giovine Slavia rinata alla vita
Zanotti Bianco ribattini scende ribadisce questo poetico vaticina di Tommaseo dove lui scrivere RAI tra la rinata Serbia guerriera
E tu porgendo affida la destra italiana che intesse con d'Italia lidio compose serve Bica stirpe delle umane forme a poi Tommaseo anche nomina la Dalmazia tra i territori residuali
Ha
Col che modo anche chiedere il voto autonomia parla di dal per dallo per la Dalmazia e scrive non credo che poi Sala dal Manzi ormai farsi coro dall'Italia perché il nostro è tutto altro tempo da quello della Repubblica Veneta
Deve essere la zona di libero scambio e non c'è alternativa alla collaborazione Italo slava
Morti ultimo numero mille novecentodiciotto dicembre
Però Zanotti Bianco scrive anche una critica a jugoslavi scrive sulla cronaca politica la lotta Austriae all'antiaustriaca
Scrive jugoslavi alleati più prossimi i nostri amici che hanno quella superiore conoscenza europea
Però lui fa una critica anche alla stampa il jugoslava anche il tre intellettuali jugoslavi che scrivono poco di questa alleanza tra Italia slavi meridionali cioè scrivono meno che si scrive in Italia scrive non meno di questa corrente
A mazziniana di di Zanotti Bianco e gli altri gli altri che sono stati molto vicina Luís come
Carlo Sforza giornalista che abbiamo citato oggi Antonio Borgese
Poi professor Lancini sta stamattina citato anche famoso geografo Bisleri
Tanti altri Luigi Albertini Corriere della Sera
Concludo con siamo ancora un po'di un po'di tempo concludo con con la corrispondenza con carteggio con queste lettere che sono che sono stati mi inviate scritte Zanotti Bianco
Alle sue lettere ai suoi amici a giornalisti e anche amici slavi Luís stato Zanotti Bianco è stato amico con
Grande diplomatico politico serbo dalla Dalmazia da Spalato luglio Vojnovic
Per me era interessante molto analizzare questa lettera di cui non mi ci ha già noti bianco
La del mille novecentoquindici tra voi non riceverà in servizio del governo serbo dal mille novecentoquindici al mille novecento di diciannove poi anche stato membro da io come slavo nella conferenza di pace a Parigi
Lui scrive contro dalmata italiano politico Alessandro Dutan che è stato poi deputato governo italiano anche membro del Partito fascista italiano
Dutan di Spalato e cioè vicino a Spalato il luglio due donne nato server Lica un paese vicino città dove sono nato io Occhini
Di italiano Tenin
Dutan parlava della Italian ditta autoctona della Dalmazia
Dice popolazione esulare dalla maggior Marzia sono prive di coscienza nazionale slava
E voi nemici risponde
E protesta chiaramente dice
Quattro quinti della popolazione dalmata esulava del sangue di lingua di fede nazionale e ribadisce il forte sentimento nazionale slavo
E lui chiede Zanotti Bianco di pubblicare questa sua
Dichiarazione nella collana la Giovine europeo nel mille novecentoquindici che quindi uscita prima della rivista la Voce la voce dei popoli
Poi
Anche zaino Vojnovic diceva Zanotti Bianco nessuno ama quel grande più di me dice per Tommaseo come un grande italiano dalla Dalmazia
Altre lettere interessante che donarti bianco già a gennaio mille novecentoquattordici fra scrive alla per la Pubblico azione della Giovine Europa di questo famoso Poiret jugoslavo origine croata Augusti intinto buie Ricci
Scrive sulla questi che dovrebbe scrivere avrebbe dovuto scrivere sulla questione serbo-croata quindi prima della prima guerra mondiale poi a giugno mille novecentodiciotto di Zanotti Bianco scrive
Giornalista anche citato oggi Ugo Ojetti di Duchamp Vukotic in serbo capo del partito e deputato al Parlamento di Vienna che fu vittima delle persecuzioni osteria Chiampo
Al poi anche dalle lettere Assil si vede bene che bianco Zanotti Bianco è stato amico con Iva Mestre dici famoso scultore jugoslavo di origine croata
Che era grande promotore del movimento nazionale jugoslavo
Chi è stato di voi a Belgrado sicuramente andato a vedere alla Fortezza Kal-El nega i danni
è un grande movimento monumento che si chiama può ben Nick ma vincitore in italiano era stato fatto da da Mestre dei cinque interessante un croato
Che ha fatto bellissimo monumento a Belgrado dedicato alla vittoria alla Serbia nella prima ancora guerra mondiale anche a tutte vittime serbe che sono
Purtroppo state tante
POIN novembre quindi prima della prima guerra mondiale mille novecentododici Zanotti Bianco scrive a Salvemini
Quindi durante le guerre balcaniche si vede che Zanotti Bianco capisce bene la alla la mentalità e i Balcani i rapporti dove lui scrive Montenegro e Serbia sono due parti di una stessa nazione
Oggi un po'diverso
Per ero un sì interessante analizzare queste sue osservazioni poi a ottobre mille novecentodiciotto scriveva Giuseppe Prezzolini anche un altro giornalista del Corriere Salute della sera
Che
Ha preparato opuscolo sul martirio degli jugoslavi sull'atrocità Austriache
A quindi da questi tre numeri della rivista la voce dei popoli anche da questa corrispondenza
La sì si vede bene che lui è stato molto vicino al comitato lo jugoslavo composto dai deputati dall'Impero Austriaco deputati Serbia Crovari croati che sono a che sono in qualche modo sono stati in esilio anche qua in Italia a Roma
Hanno fatto le riunioni a dir del corso anche tante volte quando c'era ancora a anche Venezia a Roma acqua caffè
Arzignano se non sbaglio antico caffè che che non esiste più sì
Quindi
Vediamo abbiamo visto come
Quella politica del di Zanotti Bianco in qualche modo era alternativa alla politica ufficiale del governo italiano però alla fine in qualche modo prevalsa quella politica del del governo vediamo dopo quelli successivi accordi di di di pace
Governo il Regno dei serbi croati e sloveni cioè alla Jugoslavia
è stato creato un primo dicembre del mille novecentodiciotto
L'Italia riconosciuto questo Paese solo praticamente domani dopo contrattato di di Rapallo firmato da
Carlo Sforza primo ministro italiano anche ministro degli ministro degli Esteri scusate
Han detto undici primo prima mini minima sempre ministro degli esteri a a jugoslavo grazie
Allora prima di dare la parola al prossimo relatore direi che qui la cosa interessante che è stata detta la questa doppia faccia della politica italiana quella ufficiale contro la creazione una Stato jugoslavo e anche che non pensava alla distruzione
Dell'impero austro-ungarico e invece una politica estera diversa fatta dagli intellettuali ricorrente mazziniana ma di nuovo emerge il ruolo di Zanotti Bianco che insomma vuole una pacifica convivenza no in quella parte d'Europa e soprattutto una capisce che la quell'operazione Italo slava e il futuro da della politica estera italiana
Bene allora
Chiedo adesso al prossimo relatore Marco Clementi riprendere posto professore di Storia delle relazioni internazionali Storia dell'Europa orientale
E all'Università della Calabria la l'intervento a questo titolo Zanotti Bianco idea di Ucraina
Dunque come come abbiamo buona sera a tutti e grazie
Ma chi ci ospita
Grazie al comitato organizzatore di cui faccio anche parte però insomma grazie alla animi
E grazie anche
Al Presidente che all'ex presidente che purtroppo non è più qui con il quale l'onorevole Bianco nel quale era nata questa questa cosa e con il quale abbiamo fatto un paio di riunioni
Proprio pochi mesi prima che ci ci lasciasse
Dunque come abbiamo visto come come noto Zanotti Bianco ebbe una conoscenza non banale
Del mondo slavo orientale indiretta prima e diretta dopo
E in questo mondo al quale guarda secondo me con gli occhi
E mi riferisco agli anni Venti no guarda con gli occhi di un uomo ancora dell'Ottocento
Distingue le esigenze la storia della delle nazionalità
Tra l'altro tra i suoi interlocutori in Italia
Allora e anche in seguito ci saranno i fondatori dell'ASL e di stile italiana che sono Ettore Lo Gatto e Giovanni Maver
Mentre all'estero addirittura con grandissimi studiosi del calibro di otto ci che sarà noto negli anni Trenta per aver
Insieme a un uno studioso boemo che si chiama ma dietro
Diciamo intavolato una grandissima discussione sulle origini sul cosa significa Europa orientale
Cosa che non abbiamo risolto neanche oggi
Allora campo come il bosone di Higgs insomma
Nel mille novecentodiciannove riconosceva il diritto della nazione anche Reina all'autodeterminazione
Assetto politico economico culturale delitto attaccato diceva dai rappresentanti della reazione monarchica presenti a Parigi cioè quelle diciamo gli gli sconfitti della rivoluzione russa che volevano rappresentare ancora
L'idea d'imperio che ormai stava si stava esaurendo lo è chiarissimo su questo punto dice l'esigenza di un popolo ucraino diverso dei russi e dei polacchi è un fatto incontestabile
E non era una cosa da poco della dell'all'epoca
E dice non saranno quaranta milioni come qualcuno intende ma certamente più diventi ci sono quelli che parlano o solo Lucarelli no con l'ucraino meglio del russo
E qui c'è un errore che lui fa ma lo facciamo ancora oggi cioè io non lo faccio ma diciamo viene fatto ancora oggi quello di legare la nazionalità alla lingua cosa più sbagliata
Sono state vorrei solo per mera Ucraino solo vedi lingua russa sono stati un gradino a giugno e quasi tutti parlano russo però si sa spero sono bravini prende insomma quello che abbiamo sentito negli ultimi negli ultimi anni
Ed il russo von in realtà è un falso problema questo è tutto un altro tutto un altro discorso diciamo che alzano ti bianco però questa cosa gliela facciamo passare
Però aggiunge invece al di là della lingua dico i costumi Lindley ricordi storici sono nettamente diversi da quelli degli altri slavi anche questa cosa non banale che Loi che lui comprende e le difficoltà le vede quando dice però loro vogliono far coincidere la vita nazionale con i limiti precisi di un territorio
Che già è stato ricordato per quanto riguarda
Forse il suo Slovacchia salute come no la stessa con la con la Serbia comunque dice qui c'è da fare attenzione perché poi si creano si possono creare problemi da un dalla soluzione di un problema se ne creano gli altri ora dice da un lato le regioni appartenenti alla responsi avevano l'elemento gradino nel contato no perché una parte di Ucraina come tutti sapere aveva fatto parte del del del dello stato polacco-lituana
Mentre vola chi erano gli ha visto che la DC secondo lui gli ebrei formavano la borghesia allo stesso tempo lui capisce che la mobili anche qui un'intuizione meravigliosa la mobilità nell'impero russo fece sì che ci furono enormi spostamenti di popolazioni che lui chiama moscovite intendendo i russi
E quindi dice Odessa anche qui ha ragione non è una città ucraina non lo era non lo è mai stata nulla e forse neanche oggi per certi versi dice anche fra archi e cioè Leopoli sulle opere Orson poi le ciglia ma comunque cioè le sopracciglia ma dice gli ucraini sono una minoranza come lo sono anche a chi gli ha fatto
Dove non si sa se la maggioranza dell'ovulazione sia Ucraina russa
Comunque diciamo in tutto questo
Aggiunge poi addirittura ci sono delle zone
Come normale in com'era normale in Europa orientale dove gli ebrei costituivano anche la maggioranza
Però tornando al fatto della degli spostamenti dice laddove ci sono miniere le troviamo i russi ed è vero perché io che me cioè mia mano mia madre che viene dal don Bassano
è una zona no credo ormai tutti conoscono il Dome aspri ma non conosceva nessuno però è una zona dove si parla solo praticamente squisitamente russo ma perché perché vennero con il lavoro che offriva il Dome masse vennero tantissimi russi attraversarono la frontiera persi installarono
Si installarono altri
Occupandosi della tradizione storica dice sorgono difficoltà allora se non vogliamo risalire alla Russia Viana ce lo chiama anche qui tradizione slavo normanna e non è lontano
Dalla realtà decisi dice noi troviamo almeno quattro situazioni diverse per inquadrare l'Ucraina
Un nucleo viene individuato nella nei cosa chiede sapori diciamo
Poi c'è la regione di TF e Poltava parte orientale di Bologna Volinia Podolia
E parla dei cosacchi che vengono che formano una repubblica indipendente eccetera il secondo nucleo dice chiama
Le regioni boscose nord e di chi che condividono le sorti del Granducato di di Lituania
E come fatto principale dice lì è stata perseguitata la Chiesa uniate non mi faccio la sala della Chiesa uniate tutti do per scontato che tutti quanti
La conoscono
Il regno del Clizia invece ospita tre milioni di persone che lo chiama Rutenia galiziani
Il quarto gruppo abita le sponde del Mar Nero
Dove gli ucraini affluiscono insieme cosacchi servi della gleba operai e commerciali allora dice vedete ragione la nazione ucraina non coincide con l'idea di Stato credi non ti hanno
Alcuni politici
E quindi
Le pretese territoriali ucraini afferma questo qualcuno l'ha già ricordato costituiscono una base per una guerra con Mosca nel futuro
Perché tagliano i russi dal Mare di Azov frotte in Crimea Cal tessono i delitti
Dei russi dei Tartari così come la con la Romania conducono a un aperto conflitto per la Bessarabia
E lo stesso discorso fa Zanotti Bianco per l'Ucraina subcarpatica
Che chiama degli umbro russi quelli non Rutelli Mauro Rossi
Cioè non hanno mai sentito prima
Ora in un precedente articolo questo articolo del diciannove invece nel nel precedente articolo che già è stato richiamato la Rossi è il principio di nazionalità afferma che la nazione russa
Esiste come coscienza e volontà collettiva però si rende conto del mosaico di nazionalità all'interno della Russia Civita ucraini e russi bianchi lituani lastroni lettoni estoni eccetera eccetera
E
Dice in tutti questi popoli in realtà è diffuso un grande sentimento nazionale difendono la loro identità etnica
Però
Hanno delle frontiere imprecise
E quindi su questo insomma la questione rimane aperta poi distingue anche questo è stato già detto razze da popoli mette presente insieme o spedite Righi si tragici
Ne elenca anche degli altri afferma che il regime russo era arbitrario crudele e oppressivo però russo intendendo quello dello Zadra
Dice ma non eri erigeva barriere tra indigeni e russi ossia era una colonizzazione senza apartheid questa cosa all'epoca forse poteva avere un senso
Poi però ci sono stati gli studi successivi io mi ricordo quello di Marco buttino la rivoluzione rovesciato quello invece racconta di tasche ente di Samarcanda eccetera fa sedere come in effetti però c'era una divisione molto forte tra
Diciamo il russo mandato lì a governare governate locali
E questa cosa interessante che quando era in contatto con Gorki prima dell'inizio della guerra aveva prospettato la necessità per la Russia di coordinare il movimento per le rivendicazioni sociali
Al movimento delle rivendicazioni nazionali mettendo l'insieme
E si rende conto dei grandi imperi erano in contrasto con quanto emerso nei secoli diciannovesimo e ventesimo quando l'ascesa delle nazionalità investiti l'Europa orientale eccetera
Interessante anche che nel quattordici chiese arrivano in griglia ancora un socialista rivoluzionario di destra poi emigrato in Italia notizie sull'influenza del pensiero mazziniano in Russia
Questo non so quanti quanti lo sanno ma chi introdusse il Mazzini Russia fu left Astori
Che studio quello che al Louie Gorki Gorki era faceva un po'da segretario dei dei dei pastori dalla fine
Negli ultimi anni della sua vita
Scriva una specie di Zibaldone
Dove Luís raccoglie deve inserire giorno per giorno dei grandi pensatori ci mette dentro tantissime cose di Mazzini perché all'epoca era stato tradotto il dovere dell'uomo i doveri dell'uomo di Mazzini la prima opera tradotte in russo
Altre cose erano state censurate questo Zanotti Bianco non lo poteva sapere comunque interessante questo questo fatto che lui si interessa
Si interessa della del destino cioè di quanto Mazzini fosse conosciuta in Russia
Ora in Russia la rivoluzione aveva portato al potere un gruppo di uomini e donne che rifiuto nel vecchio mondo no Pietrogrado viene colto di sorpresa gli stranieri che ci vivevano anche
Gli italiani pochi che stavano lì furono minacciati di arresto eccetera le condizioni erano pessimi si moriva di tifo
Lo stato degli ospedaliera precario mancavano letti biancheria strumenti medicine
I medici
Avevano il morale sotto i rilievi l'acqua potabile era sparita le scale di Ante rende le case si riempiono di escrementi che nessuno rimuoveva
E ci furono addirittura casi di peste questo siamo al diciannove venti ventuno cocente gli anni in cui poi Zanotti Bianco sta per partire andare lui questi italiani rimangono isolati fino al ventidue
Quando nella tarda primavera giunge a Mosca la De Rigo azione economica guidata da Giovanni Amato
Lì c'è un tizio che si chiamava Zanetti
Che rappresenta gli italiani di Pietrogrado fa a Mosca in si incontra con con Amadori tutto questo in estate ai primi di nel
Del ventitré ai primi di settembre incontra anche Zanotti Bianco il quale subito si si mette a disposizione aveva già fatto il viaggio in Ucraina ghepardi prendo fra poco si mette subito a disposizione
E e promette il suo impegno per fornire biancheria scarpe vestiti
Dice delle scarpe non vi preoccupate mi rivolgo alla Pirelli e ve le faccio vedere
Dal e palo fare lo fa veramente e addirittura per le questioni scolastiche no è stato già detto quanto lui
Tenesse alla istruzione e dice non vi preoccupate fa io attraverso la Dante Alighieri la direzione delle scuole italiane all'estero vi faccio arrivare un maestro che non mandare in giro per le per le case
Ci sarà questa cosa che a dicembre effettivamente dall'Italia aggiungono le cose che esalti bianco
Aveva promesso ora sappiamo benissimo perché Zanotti Bianco parte dall'Italia per andare nelle zone colpite dalla carestia quindi non mi faccio questa
Questa introduzione
E però è interessante che quando arriva il ventisette giugno appare quando arriva a Mosca lesi sesti a scrivono è arrivato il delegato italiano del soccorso diciamo la palla Zanotti Bianco quindi diciamo la cosa viene
Viene fissata per i posteri
Sì incontra con i membri della missione innanzi se ne viene a sapere che in Ucraina la situazione peggiora di di giorno in giorno
E gli dicono non andare lì perché le ti prendi come minimo il tifo insomma non non proprio non è il caso dello invece dice no proprio perché la situazione così è pessima ci vado e quindi esente e parte si fa tutta tutta la Volga e poi arriva giù vari Fangio in Ucraina
E addirittura si si incontra anche con il commissario alla sanità all'epoca delle progressi diamo a se Mascot Nicola e l'ex Andrić se Marasco il quattro di luglio
E tra l'altro è anche questa cosa interessante Luís stando a Mosca
Dimostra di non essere né un indigeno rinuncia ecco S. accorge di qualcosa che gli studiosi
Ci hanno messo decine negli anni per capirlo e cioè che la repressione il terrore rosso non comincia con star come era cominciato già allora
Vede vede con i suoi occhi le persone che vengono portate
In luoghi diciamo separati no e poi scompare
E se ne accorge questo perché in quel in quel momento c'è la repressione di uno dei tanti gruppi che viene represso dei socialisti dei socialisti rivoluzionari quindi dice lo scrive proprio non c'è pietà né moralità
E sono cominciate le le fucilazioni in via Santa per lui sono cominciate erano già cominciate prima ma insomma vede vede questa cosa
E quindi come ha detto parte per il sud
Fu uno dei pochi anche a comprendere che ormai la guerra civile
C'era in via di esaurimento anche qui gli studiosi ci hanno messo tanto per capire sta cosa io mi metto tra quelli che ci hanno messo tanto in questo caso cioè che e la guerra civile non era stata combattuta solo tra bianchi Rossi ma tra bianchi rossi e quelli che ho oggi nella storiografia sediamo divelti cioè
Tutto quel mondo grandissimo movimento anarcoide contadino che è caratteristico dell'Oropa centrorientale di in quegli anni no e che anche anche in Russia
Cioè nell'ex impero zarista aveva aveva svolto un un grande ruolo
Perché perché i contadini non difendevano la terra che avevano occupato e siccome siero rossi e bianchi per motivi diversi lavorano di retrovia questi sorga iniziano e addirittura un uno degli anarchici più famosi non è store materno
Mio conterraneo in qualche modo organizza decine di migliaia di contadini armati e per un periodo una zona dell'Ucraina viene anche così diciamo controllata controllata da lui
Ora quando quindi quando giunge in Ucraina ha le idee molto chiare
E tanta teoria viene finalmente messa in in pratica
E anche qui
Si capisce punto la distinzione tra i ragazzi Ucraini i ragazzi russi grazie dei ragazzi ebrei
E si incontra e capisce anche che per esempio gli ebrei sono molto organizzate ha a che fare non tra i russi stanno a guardare
Mentre invece gli ebrei si organizza e le loro organizzazioni di soccorso sono molto attive su questo sa notti
Addirittura vicina queste organizzazioni ebraiche dice guardate però fate entrare pure ragazzi che non sono ebreo perché magari no c'è questa
Questa possibilità addirittura chiede di aprire mense che non siano confessionali
Allora la situazione che lui descrive è veramente difficile ventinove milioni di abitanti dice di poco poco più di di undici milioni sono ragazzi bambini sotto i quindici anni
Ovviamente si occupa degli sconvolgimenti politici dovuti la guerra civile diciotto cambi di governo in quattro anni fame epidemie eccetera
E la fa tutta l'Ucraina cioè non è che va nei posti più comodi o dove c'è il governo ma fa proprio nei luoghi peggiori
Vado niente schede dove quasi mezzo milione di persone soffrono appare la fame Vasa Polish da dove praticamente tutta la città
Soffre la fame
E però dice per fortuna gli ogre io non sono da soli incontra organizzazioni spagnole la Croce Rossa norvegese
E l'americano Lee fra Association
Interessante la Croce Rossa norvegese era organizzato da Quisling
Quello che poi è diventato tristemente famoso e che invece all'epoca era un bravo ragazzo perché stava lì tramite la missione Nansen mi immagino e aiutava aiutava io credo
Ovviamente si occupa degli orfani intendeva recita fascia archi fa portava a a Kiev addirittura anche nel Don Budge somma va ovunque
E e capisce che il governo bolscevico agisce per difendere i propri interessi che in quel momento lui riassume in per esistere al potere
Quindi se ne
Bugie era di quello che succede alla popolazione ma fan di tutto no per mantenere per mantenere no
Coglie anche l'occasione per chiarirsi le idee sul sui mutamenti politici intervenuti in Ucraina a partire dal diciassette
Allora lui dice all'inizio alla rivoluzione come un po'ovunque rappresenta l'apogeo dell'Anarchia e quindi forti uccisioni per legge del più forte poi ne ha ne segue l'occupazione tedesca un periodo nazionalista di scuro pazzeschi il governo di Pechino e ora anche Luna ce l'ho vista ucraino che combattesse contro i bianchi se contro i rossi
Ma che si rende responsabile di pogrom contro gli ebrei
Per comprendere raccoglie addirittura racconti delle esperienze delle persone del luogo
A volte confonde persone ma non è questo confonde scusa delle date ma non è questo l'importante gli imputati che si mette lì a chiedere a parlare intervistare
E pone l'accento su due questioni alla fine dice la violenza ingiustificata da parte dei vincitori di qualsiasi orientamento politico Pessi fossero per il fatto che anche i russi
Che combattevano per i bianchi invece quelli stanno dalla parte giusta o stavano dalla parte giusta però anche loro poi una volta che magari vincevano occupavano un territorio così cadevano nella stessa dinamica dei rossi cioè quella di operare repressione diciamo c'è anche nei confronti degli sconfitti
Interessante che per la Crimea invece lui la Crimea non la considera Ucraina
La Crimea dice lacrime lacrime e un'altra cosa Banchelli anche Lia Kercher incontra quei pochi italiani che da tempo ridevano dicevano punto in Crimea
Dice la Crimea ed abitata da talmente tante nazionalità ed è caratterizzata da una storia che si focalizza su quella che da una specifica nazionale sono i tatari
Dice per cui la Crimea sulla sulla dalla
Da questa questione
E un'ultima cosa così lui comprende stando lì
Quanto sia fondamentale l'Ucraina per il potere bolscevico
Cioè lui dice Luisa che che che la Russia fondamentalmente non ha queste grandissimi quel grandissime terre
No Fertile dice il suolo e o o mediocre o ingrato
E senza l'Ucraina la rivoluzione non potrebbe sopravvivere e quindi no capisce un po'che e il destino dell'Ucraina è segnato
Poi va be'ci sono qualche aneddoto per esempio di Shenzen qualche aneddoto che riprende che riprende quanto aveva visto a Mosca a Odessa vede delle fucilazioni gli raccontano che nel
Due mila e nel mille novecentoventuno due mila persone erano state
Fucilate perché accusati di nazionalismo questa è una cosa che gli interessa
E dice
Non so fino a che punto questa cosa sia vera comunque
Annota
Viene ucciso un ragazzino che non si era mai occupato di politica ma sapeva parlare bene l'ucraino
A Odessa dove tutti no parlano russo o italiano lira c'erano dieci mila italiani Odessa nel nell'Ottocento il genovese era un po'il dialetto genovese era una delle lingue principali che si farà anzi al porto si parlava solo pure
Quindi il destino di quelle terre gli appare gli appare segnato se ci sarà la liberazione dice ci vorranno anni
Allora conclude così noi dobbiamo riconoscere il governo dei sono sette
E attrarli verso l'Europa
Aiutare la Russia moralmente perché adesso stanno ancora in un periodo che lui chiama della distruzione e io ho aggiunto così in conclusione che come vediamo ritorna
Dunque su quest'intervento tre cose secondo me sono quelle più interessante il fatto che Zanotti scopre o riscopre in Ucraina che questione nazionale questione sociale e sono tutt'uno
E e poi questo il diritto all'autodeterminazione o Crane a che inevitabilmente avrebbe portato poi allo scontro con la Russia ma l'altra cosa che per il rilancio intanto c'ha raggiunto Federico Argentieri
Che poi sarà protagonista insomma della tavola rotonda guiderà la tavola rotonda l'altra cosa è interessante è che cos'è la nazionalità cioè intorno a quali elementi ruotarla nazionalità la lingua l'identità etnica
E le frontiere e quindi il problema del territorio che ritorna di nuovo e l'ultimo intervento è quello di Francesco Cat
Hanno
Dal titolo accennati bianco la politica delle nazionalità note Rotat speranze illusioni Francesco scatta una persona ed elevata Kintamani Nanni università dannunziani Chieti
Grazie
Grazie a tutti trenta quando iniziò a parlare di questo a concepire questo produce il primo il Progetto di questo convegno con il compianto Gerardo Bianco e poi più avanti con il
L'attuale
Presidente sì mi interessano soprattutto due aspetti
Mi sembrò che qui che il tema Zanotti Bianco nella mia prospettiva presentasse degli Enti le alcuni elementi di grande interesse il primo era che in quanto studioso dell'Europa orientale
Bricolo del devo riconoscere questo grande merito che nella all'inizio del Novecento la quota viene in mente intorno alla prima guerra mondiale effetti il panorama italiano era
Piuttosto modesto per quanto riguardava la conoscenza di questa parte d'Europa
E Zanotti Bianco è uno dei grandi di coloro che che che sviluppano una portentosa attività nel giro di pochi anni che ha per certi aspetti di divulgazione per certi aspetti scientifica in ogni caso di sensibile al Sud sensibilizzazione dell'opinione pubblica
Che ritengo importantissima cioè le proprie le le le pubblicazioni che realizza la sua attività giornalistica ma soprattutto i volumi che pubblica nella collana della Giovine Europa e poi la voce dei popoli la rivista di cui abbiamo più volte parlato a cavallo tra il diciotto e il diciannove hanno questo obiettivamente questo merito storico
Che aprono
Il
Panorama culturale italiano ai ai problemi dell'EUR dell'Europa orientale questo per un deve dire che per uno studioso dell'Europa orientale Monforte titolo di merito
Altro aspetto dire l'altro aspetto molto interessante eh
La rivalutarla l'attenzione che gran parte dell'attività di Zanotti Bianco dedica al principio di nazionalità cioè a questo concetto che aveva profonde radici nel panorama culturale italiano
Le sedi la figura propriamente di Mazzini l'abbiamo visto tantissimo oggi ma anche altri personaggi non è un caso che poi Zanotti Bianco pubblicherà nella un un volumetto della Giovine Europa sarà deleghe dedicato a all'opera di Pasquale Stanislao Mancini
Quindi la parte la valuta la rivalutazione la il potenziamento di questa componente che è un po'una una pero cattiva un un un aspetto peculiare quanto meno della culto del panorama culturale italiano risorgimentale postriboli Sorgi mentale Zanotti Bianco lo proietta il tenga d'attualizzando
Richiamarne l'importanza di rete questa interessante
In tutta la sua attività in tutta la sua produzione accanto alla
Esaltazione del del del principio di nazionalità come criterio fondamentale per capire la realtà
In primo luogo europea c'è la critica alle due diciamo quelle che li considera le due dei le due degenerazioni del principio di nazionalità da una parte il
L'estremizzazione il il il nazionalismo deteriore l'imperialismo come con come lo chiama lui
Ma c'è anche l'altro aspetto quello che lui chiama l'umanitarismo cioè coloro che pretendono di superare il le peculiarità nazionali e di proiettarsi automaticamente dove verso un universo ampio nel quale però ognuno per delle radici
Dire che questo è particolarmente interessata al gruppo nel parlerà un panorama storiografico attuale nel quale molto spesso si vede si tende a privilegiare le spedì le spiegazioni di carattere sociale economico ideologico oppure semplicemente personale come se la storia
Come se ne possiamo capi capire delle crisi anche investo nel mondo attuale semplicemente incolpando determinati leader politici e non ci precludiamo la possibilità di capire
Una dimensione dire più ampie e intrighi per imprescindibili beh a completamento di questo discorso deve cito sin da subito
L'introduzione che Zanotti Bianco fa con il suo noto pseudonimo di Di Giorgio da cambia
Nel primo volume che pubblicata la Giovine Europa del quello di Eugenio vai dai bagni ha dedicato all'Albania che compare a proprio alla vigilia della prima guerra mondiale il dalla sua introduzione la prego nord con una citazione
Di latine solo viola
E nel virtuale dice
Le differenze tra le varie nazioni devono sussistere fino alla consumazione dei secoli
I popoli devono restare membri realmente distinti dell'organismo universale per raggiungere l'ideale dell'umile dell'umanità perfetta bisogna appoggiarsi sopra le unità imperfette ma reali
E alla citazione degli solo via ma quella popoli porta avanti il discorso lo lo riprende in termini suoi
E delle sottolinea come la fraternità dei vari popoli non si poggia su un al alla fraternità dei vari popoli non si può giungere attraverso la negazione della patria ma solo attraverso lo sviluppo libero dar Monico di tutte le loro facoltà
Il principio della nazionalità come base per raggiungere l'associazione sono ovviamente
Concetti che possono sembrare porre tori c'è un po'banali al giorno d'oggi ma che secondo me mantengono una loro a non
Una loro validità no hanno una una loro pregnanza al al giorno d'oggi come arriva Zanotti Bianco ha
A questa ad apprezzare a dargli alcuni
Ad immergersi così tanto nel nella nel principio di nazionalità e soprattutto ad ad applicarlo alla al all'Europa orientale delle c'arriva insieme un percorso che compie nel durante la sua Giorgio finezza questo si vede abbastanza chiari me chiaramente dalla dal Nord al carteggio dalla corrispondenza è una delle componenti fondamentali di questa personalità molto
Multiforme sfaccettata dedicata dedita a tantissime attività ci arriva insieme a un cristianesimo spiritualità anticonformista alla passione Meridiani meridionalista e per appunto c'è questo impegno di ispirazione risorgimentale mazziniana
In favore del principio di nazionalità della causa di quelle che lui chiama
Le nazionalità oppresse informazione perché stamattina qualcuno si domandava se queste
Definizioni potessero essere state e Louis che utilizza questi termini semplicemente
Pace tutto un percorso personale
Nel quale rientrano tante componenti sono circoli nominarle rapidamente certo alle origini familiari il il padre piemontese ma diplomatico che
Come abbiamo già nominato Starbucks Azzarà a Patrasso cioè e attivo in varie parti di questo mondo vicino all'Italia ma in realtà poco conosciuto
La madre invece a Creta inglese e lui che nasce a Creta d'acqua lo ovviamente lo pseudonimo di Giorgio da cambia
Quindi le origini familiari poi come si diceva stamattina la conoscenza di annuncia Etiopia stipendi della la la la l'accesso allora
Nazionalismo patriottismo polacco Ronchi diciamo la il contatto con Citto pianisti mediato da Fogazzaro a decine queste due
I personaggi di riferimento della degli anni giovanili quindi attraverso il peso si arriva a contatto con la questione polacca passa la passione per la grande regista letteratura russa
Poiché sbocco si concretizza nel momento attraverso la conoscenza di Gorki all'indomani del terremoto di Messina la frequentazione del gruppo di di esuli russi a Capri
Però dire che il passaggio decisivo è rappresentato Zanda quello lì
Breve Mannu intensissimo periodo alla vigilia della prima guerra mondiale in cui abbiamo come nodo questa successione di crisi che si sveglia sviluppano in maniera sempre più ravvicinata che poi sfociano
Nell'attentato di Sarajevo nella e nello scoppio della Grande Guerra
E perché Wing vive molto da vicino questi questi eventi come il disegno a dire lì egli vive anche un po'la società l'opinione pubblica italiana non è il caso che anche al Albertini Luigi Albertini direttore del Corriere della Sera sono distrutte gli stessi eventi che più o meno suscitano la la la sua attenzione nei confronti delle questioni nazionali
Quindi
Alla vigilia della crisi bosniaca lui si trova in Dalmazia vere che queste significativo la crisi bosniaca la programmazione dell'annessione nella Bosnia Erzegovina da parte dell'Impero asburgico
Quindi si trova a è presente in Dalmazia e poi scopre il groviglio delle nazionalità è vero che attirato dall'ambiente delle dell'irredentismo Nietzsche inizialmente però bisogna dire che lì sin da subito il il patriottismo lo concedo lo concepisce in una maniera abbastanza anticonformista ecco
Praticamente sin dall'arrivo in Dalmazia subito Vinicio anche a concepire i primi dubbi
I ma dov'è questa sacra fiamma di patriottismo che si risolva ampi per tutta la Dalmazia
Bisogna forse cercarla nel vago sentimentalismo nel fantastico sogno di qualche anno anni Mula vago la blando latte piange pensando all'Antica Madre alla base bella régime
Dell'Adriatico ecco Jolly si arrivi entra in contatto che problemi nazionali sviluppa una forte simpatia
Per la componente italiana però sin dall'inizio mi pare che emergano dei dubbi su quelli che sono
Le Dussin quelle che dovrebbero essere le aspirazioni italiane
Poi dopo un po'propongo in quasi in coincidenza con il terremoto di Messina
E con l'impegno a favore della creazione dell'animi scopre la causa albanese ci sono le ribellioni albanese si mobilita per i profughi albanesi in Montenegro bisogna dire che non capisce che il per i profughi lei si entusiasma perché il Montenegro sta facendo tanto per i profughi albanesi mentre gli italiani non fanno nulla non capisce che nel Montenegro sta manovrando questi profughi albanesi per propri fini perché si sta cercando di annettere la la l'avvocato dall'Albania settentrionale cioè
Dobbiamo apprezzare l'intellettuale il però a anche un pochino esaminarlo in maniera critica nonché ogni parola per
Debba essere non debba essere analizzata ecco
Quindi passione per la causa albanese
Sì conosce fa la conoscenza epistolare di una protagonista della baccano logico di questi anni come meriti merita di ediz dura ma la grande viaggiatrice inglese all'uno
Al Bano lunga e Albano fila
Scoppia la guerra di Libia
Direi che da quello che ho visto
Appoggia la laddove la lotta contro l'Impero Ottomano anche perché la lotta contro l'impero multinazionale
Nei condimenti confronti ha una particolare avversione Zanotti Bianco
Però anche qui con ha una notevole attenzione la la sua attenzione si focalizza sul sull'occupazione italiana delle isole del Dodecaneso
E
Sin da subito si immobilizza per
Far sì che Pagliarini l'Italia non diventi dominatrice in queste isole abitate da una maggioranza greca
Ma perché si arrivi a soluzioni che diano l'autonomia o a queste a queste isole oppure
La loro eventuale attribuzione alla Grecia
Ma direi il momento proprio fondamentale rappresentato delle dalle guerre balcaniche barre balcaniche del mille novecentododici tredici
Perché gruppi ormai i fenomeni Ellison lotta tradito il il principio di nazionalità la lotta tra le nazionalità diventa un evento dirimente
Zanotti Bianco si entusiasma perché la Lega Balcanica le le piccole e medie potenze balcaniche inizialmente procedono coalizzate contro l'Impero Ottomano e sembra un po'la realizzazione un'anticipazione la realizzazione dei sogni risorgimentali l'emancipazione delle delle Nazioni contro l'Impero ottomano
Etti scrive i primi articoli di rami sul per si inizia cimentare con col giornalismo su questi temi
Però poi
Il problema in realtà questi fenomeni si dimostrano un po'più complicate di come vengono immaginati inizialmente
Perché dalla lotta delle
Nazionalità balcaniche contro l'oppressore ottomano Sisti si passa appunto per questo le guerre balcaniche la prima contro l'impero ottomano ma poi dopo gli alleati balcanici si litigano tra di loro per il controllo diciamo pure per la spartizione dei territori ottomani e quindi un po'quello schema generale entra in crisi
E Zanotti Bianco deve cercare dica
Si deve cimentare quel problema ma come si ripartiscono
Territori come come si delineano le gli Stati nazionali
Questa lettera interessante che è una delle poche che si trovano nell'archivio dell'anime che poi non sono confluire anche nella corrispondenza pubblicata una lettera che per la verità per il suo interesse
Non sfugge all'attenzione di Leo Valiani nel volume di cui citato del mille novecentottanta questa mattina
Una lettera un ignoto corrispondente romeno che ve Aliani collocava nel mille novecentododici in realtà del mille novecentotredici
E
E in sostanza c'era questo a corrispondente romeno che dice a valle a non a Valiani ma Zanotti Bianco che gli spiega che le rivendicazioni della Romania
Contro un territorio hanno è un po'ignoto all'epoca bulgaro Modou brucia meridionale erano giustificate da i trattati
Secondo dal da quanto era stato concordato con il congresso di Berlino del mille ottocentosettantotto
E poi dalle esigenze strategiche della Romania dalle necessità di sicurezza della Romania
Tre notti bianche o si dimostra
Bravo studioso intanto contesta questa affermazione che la rivendicazione era basato sui trattati perché si va a vedere i verbali del trattato di Berlino che erano pubblicati gli dicevano guardate
Se n'era parlato ma non ci sarà nessun impegno in questo senso all'epoca del trattato di Berlino
Ma soprattutto l'aspetto sul quale si concentra l'attenzione di di di Bizzotto in bianco e quello del delle esigenze di sicurezza della diplomazia le dice
Innanzitutto una professione di fede il compito della diplomazia finisce il giorno in cui comincia a quello del popolo con la maiuscola
Allora allorché esso invade l'arena corso della santità dei suoi diritti chi più chi porta chi più può por mente ai protocolli manca manipolati dalle cancellerie
E la fa signore come titoli trattati diplomatici rappresenti Nobel raramente il trionfo non solo della giustizia ma dell'equità
Questo scetticismo nei confronti della di lui diplomazia tradizionale e la convinzione che
Sì posso a a anteporre la la formula dei diritti delle nazioni
E spiega che in realtà la la Romania avuto dei grandi meriti nel
In della Dobrugia in generale nella diciamo chiamiamolo nella Dobrugia settentrionale in più impropriamente dove ha favorito la con la formazione di una coscienza nazionale romena
Però nella Dobrugia meridionale in realtà quasi romeni non ci stanno e dunque sarebbe opportuno questo territorio lascia un ruolo avevo Bulgaria
Vedremo poi chi sosterrà la causa della Dobrugia meridionale alla Bulgaria in seguito
E sempre all'indomani della della delle guerre balcaniche
Zanotti Bianco concepisce il Progetto di dar via di dare vita ad una rivista una rivista specifica dedicata a queste alle questioni nazionali cioè la
La la la geografia scusatemi non una rivista una una collana una collana di volumi
E
Il punto è necessario
Render noto al mondo quali sono le aspirazioni i dolori le virtù e i mali delle varie nazionalità oppresse quali l'ingiustizia e le corruzioni dei governi oppressori è l'eredità di Mazzini la Giovine Europa a cui tentiamo di dare vita
E c'è anche una però serbi sottolinea come il l'obiettiva problema non sia soltanto conoscitivo cioè Zanotti Bianco non si presenta come uno studioso ma come
Un uomo d'azione
Intendiamoci azione azione questo ostacolo bocciano ma così nauseato è stancato che diffido d'ogni pagina stampata che non sia comunale ma in mano ad un guerriero cioè cioè la volontà di non soltanto di conosco di studiare i fenomeni di di di conoscerli ma anche di proporre un programma da applicare nella pratica
Ovviamente questo
Molto ambizioso
E questa ovviamente sono è un'epoca
Nel grazie nella quale ci sono difficoltà per realizzare queste iniziative ci sono problemi economici bisogna trovare una casa editrice prima che il
Lachlan che si dia vita alla la collana passa un anno praticante si arriva alla vigilia all'ASCO Allo scoppio della della prima guerra mondiale
E con lo scoppio della Prima guerra mondiale questi progetti acquistano ancora una mano maggiore concretezza una maggiore urgenza agli occhi di Zanotti Bianco
Direi per richiamarci all'intervento di oggi io direi addirittura grazie Zanotti Bianco un veltroniano prima di lui insomma
Guidolin Zanotti Bianco per Zarate bianco a modo suo anche per lui perché lo la guerra diventa l'igiene del mondo cioè è un'occasione per
Tagliare i ponti con un bel col passato vecchie proiettarsi in un mondo nuovo la guerra l'occasione per una guerra per porre fine a tutte le guerre vi sono ancora non l'ha detto ma praticamente Zanotti Bianco Giallo pensato già fatte a fa parte del suo programma
E quindi la necessità le sue fonda ad una vinto della necessità per l'Italia di entrare in guerra è un
Cattolico è un cristiano curioso da questo punto di vista
Entra pure in polemica con alcuni suoi amici dell'epoca
Un popolo civile non può ritrarsi dal nell'arena neutrale
In quest'ora l'Italia la causa del diritto della giustizia hanno bisogno di vite umane e per infatti il bando di gara per concretamente seguito a queste formule perché nonostante i problemi fisici si stavo volontario va a combattere viene pure gravemente Fini ferito durante la guerra
Adesso non rientriamo altro tutto un tempo stringe su questi cardine del pensiero di Zanotti cioè
Lo smembramento del del dell'Austria questo un la clausura
Come si è forse giustamente sottolineato siamo sicuri che l'Austria nel mille alla vigilia della prima guerra mondiale era veramente questa regno del del terrore del del e di della reazione però certamente l'Austria il diventa il male da combattere
Che deve essere necessariamente smembrata si pone in prima fila nel sull'idea dello smembramento verde dell'alta e della liberazione dei delle nazionalità oppresse
E contemporaneamente la necessità
Di una politica da parte dell'Italia di accordo con queste nazionalità
In primo luogo un con il raggiungimento di formule ecco che basate sulla giustizia sul diritto con gli slavi meridionali la questione adriatica che deve debba essere risolta su base
Di giustizia non sulla base delle pretese espandibile pretese espansionistiche
E indubbiamente in questo ambito si entra nel Napoli polemica contro la diplomazia tradizionale contro i governanti italiani dell'epoca
Contro in primo luogo il il
Dico come sapete durante la prima guerra mondiale governi cambiano il Presidente del Consiglio cambiano ma al agli esteri dopo la morte di San Giuliano cioè sempre Sidney Sonnino
Bisogna dire che quel programma elaborato da
Zanotti Bianco crea
Anche nell'ambiente di meridionalista
Nell'ambiente di se ciò tra i compagni tra gli intimi di di di salotti a Bianco non è che registri
Adesioni fondamentali il grande referente di di Zanotti Bianco ancora in questi anni diventa indubbiamente la figura di Gaetano salme Benigni
Salvemini altro
Grande meridionalista
Che è un anti sono indiano di ferro
Ci sono alcuni spunti che fanno pensare che che te perché Zanotti Bianco non è che segua immediatamente Salvemini su questa strada
C'è una una lettera in cui Zanotti Bianco Salvemini dice
Voi altri ad lo scriva Zanotti Bianco vi assumete una terribile responsabilità con continuando attenere sul candeliere a candeliere quell'uomo funesto
Quindi lo rimprovera Zanotti Bianco questo mi pare che stiamo ancora nel
Da lì sotto nel gennaio del diciotto per capirci cioè
Altri uomini presente Giustino Fortunato non è assolutamente dal d'accordo con queste con questa lì linea o io sono imbecilli Vito o Salvemini assolutamente mille miglia lontano dalla realtà delle cose
Disse dice Fortunato questo adesso se voglio semplicemente dire che questo è il quadro è un è più complessa o forse di come venga raccontato qualche volta
E
In questo modo perché questo propria questi problemi continuano fino alla fine della guerra alla fine attraverso
Salvemini Zanotti Bianco si schiera deve definitivamente a fianco di Salvemini nell'estate del diciotto
Quando atto
Passa definitivamente dal campo della politica teorica della politica della lotta al sul piano dell'opinione pubblica quando tenta di diventare operativo che cosa succede nell'estate del diciotto che viene Zanotti Bianco diventa un collaboratore di Ojetti appeal nell'ufficio di propaganda che viene stabilito a Padova ad un organo Inter alleato
Per la nella quale non si devono più elaborare testi diretti all'opinione pubblica ma mettere in moto un meccanismo di propaganda contro gli Imperi Centrali
E in realtà il motore di questo ufficio è rappresentato dai interlocutori stranieri a quali indubbiamente Zanotti Bianco guardava con grande attenzione il gruppo della New Europe
Robert Williams si Tom Watson si trova in in questo gruppo sono son sostanza gli uomini che fanno capo a un magnate dello al magnate della stampa britannico lordo North Sea Cliff
Sorge in sostanza la tentazione di fare in Italia la stessa cosa che ci si sta cercando di fare in Inghilterra in Inghilterra l'orto intorno non ricordo no Liffe diventato un interlocutore privilegiato del governo di DeLillo insorge
Si cerca di fare la stessa operazione in Italia
Il gruppo la politica delle nazionalità che diventa l'interlocutore privilegiato del primo ministro Orlando e scalza aree
Il ministro degli Esteri Sonnino e effettivamente acque in questa fase Zanotti Bianco si
Partecipa a questo disegno a questa in in questo periodo effettivamente è schierato in questo senso
Quando però finisce la guerra che succede che le
Le aperture di Orlando
Vengono meno
Ma nello stesso modo in cui in Inghilterra lo e Giorgetti aveva accusato nord l'effrazione libera immediatamente sul perché quando finisce la guerra perché
Non c'è più bisogno della propaganda adesso si torna a fare una politica concreta bisogna fare delle scelte e quindi
Non dico che sia sulla strada giusta quella che si segue ecco però non è un un caso unico quello italiano
Succede anche in altri paesi voglio semplicemente dire
Il gruppo della New Europe rimane influente a livello di opinione pubblica internazionale soprattutto perché
Gli esperti vicini a Wilson sono molto interessati a quello che diceva New Europe ma come finisce la guerra questi uomini vengono messi da parte non partecipano alla conferma la delegazione inglese che viene
Portata a Parigi alla conferenza della pace allo stesso modo gli uomini della politica delle nazionalità
Non verranno ammessi a vengono pure loro messi da parte in Italia
E
Alla conferenza della pace
Effettivi su disco scoppiano tanti problemi ci sono i problemi italiani l'Italia presenta un programma
Il realistico ambizioso
Problematico
Però al tempo stesso Chuck è anche vero
Che quelle differenze che avevamo visto quando parlavamo del piccolo problema della Dobrugia meridionale quelle differenze tra i nuovi Stati si manifestano sul terreno si moltiplicano sul le tante delle questioni che riguardano questa nuova Europa che si deve costruire dopo la prima guerra mondiale sono infinite
Io personalmente leggendo il volume Chieppa certo all'ultimo numero dell'
Ma
Rivista dei popoli diciamo alla pace di Versailles volume scritto da con tra da Zanotti Bianco insieme ad Andrea Caffi
è un volume poco problematico con l'esposizione di tutta una serie di questioni nazionali ma poi le strade indicate da perseguire in questo volume non è che siano aderisce medico spesso se lo leggiamo
E se guardiamo gli esempi a cui si richiamano sulle chiamate Zanotti Bianco e Andrea Caffi per contestare la politica dell'Italia ufficiale
Diciamo del giornalista PC da dove dico soltanto che Benito Mussolini insomma Treaty perché quando si vuole criticare
Il governo Orlando suonino Orlando e Sonnino che si siano ritirati dalla Conferenza della pace
Ovviamente Mussolini che dalle colonne del Popolo d'Italia è durissimo nei confronti di Orlando Bonino da citatissimo nella voce dei popoli e anche le posizioni per quanto riguarda le questioni nazionali
L'ultima battuta
Sono è soggetta ad una forte evoluzione durante la guerra e ancora non non non non si
Trasformare una formula chiara alla alla fine della guerra ecco entrato in bianco alla fine all'inizio della Prima guerra mondiale sostiene l'autonomia della Polonia non l'indipendenza
Poi sostiene lì dopo la Rivoluzione russa diventa attorno a sposare la causa dell'indipendenza dalla Polonia tutti gli affetti ma ancora parla della fidelizzazione del del della Russia
Al passaggio ufficiale riconoscere la la la la possibilità di una della fine della Russia e del sul della creazione di Stati indipendenti compreso solo grane ci arriva nel mille novecentodiciannove cioè
Non dobbiamo cadere nell'errore di
Fuoco cristallizzare la posizione degli uomini di Governo in un momento preciso e unico e invece dare agli intellettuali il beneficio
Coglierli soltanto nei nelle loro affermazioni che ci sembrano oggi a distanza di un secolo più rose dimenticando il loro percorso che tutte in realtà quello che sto cercando di dire che esso è un periodo estremamente critico nella nella storia europea anche questi problemi nazionali sono enormi e purtroppo tutti fanno terrori ecco questo spero che che si capisca quello che voglio dire e concludo
Citando un Autore vi sono un autore scusate in un politico per il quale Zanotti Bianco aveva grandissima ammirazione
Che scompare tragicamente in questi giorni
Cioè Milano e la stesura Stefania che muore nel mille novecentodiciannove in un incidente aereo uno degli esponenti del Consiglio Nacci nazionale cecoslovacco di cui si è parlato prima
Che aveva era stato molto attivo in Italia e che non ha sua lettera scritta
Pochi mesi prima della morte faceva un po'una lista de del del degli uomini che dominavano la scena politica italiana sia la politica ufficiale sì alla politica alternativa delle nazionali del quel lo schieramento delle nazionalità del medesimo Spinetoli della politica delle nazionalità e in questa lettera Stefani che scrive Zanotti bianco un uomo su serio e influente un retto soldato quello politico
Quindi lascia questa testimonianza direi
Lusinghiera
E al tempo stesso qualche riga prima diceva Sonnino è un'anima assolutamente onesta sebbene piuttosto testardo e raccomanda che gli si parli in maniera molto sincera e di intima
Diciamo con questa piccola provocazione chiudo il mio discorso
Grazie grazie soprattutto per averci restituito l'immagine di un uomo pratico concreto un uomo d'azione che però pure lui rimane incastrato in questo groviglio di nazionalità abbiamo finito puntualissimi sono le The diciassette veniva lasciata e adesso la parola al presidente
Pronto
Ora avremmo lo spazio del dibattito che dovrebbe coordinare Federico Argentieri
Che sta lì
E quindi si può intanto accomodare in modo che vediamo chi chi vuol dire qualcosa il pomeriggio mi pare che come la mattina è stato molto vivace molto pieno di indicazioni Dino rompo il ghiaccio dicendo io qualcosa ho trovato l'insieme delle relazioni di straordinario
Interesse ci hanno consentito di fare il punto su un periodo controverso anime oltre che difficile dal punto di vista gestionale
Che però non è onestamente dobbiamo dire non è stato studiato fin in fondo ancora e che quindi e meritevole di ulteriori approfondimenti io mi sono fatto o un'idea ma nel tempo non solo che ho trovato confermata qui se noi non riusciamo a riconnettere il percorso che va
Dal tempo della guerra di Crimea ma non per la Crimea e il tempo che a me interessa più che la guerra di Crimea la guerra di Crimea
è ovvio che ero un emblema di di quel tempo ma che il periodo della nascita della Romania Stato nazionale il Periodo dei primi rapporti con con l'Oriente monolitico che era stato trasferito dalle vicende sì storiche precedenti se non riconnette amo quel periodo al periodo della prima guerra mondiale
E poi quindi al periodo del del dopoguerra
Ci riesce difficile capire che cosa sia successo perché vengono alcune domande strana per quale ragione si pone il problema dell'imperialismo definisco così in termini più moderne austro ungarico cioè del fatto che
La l'Impero austroungarico contenga diciamo tanti soggetti diversi sia per nazionalità che per territori e nessuno mai pone il problema della condizione della Russia di Stalin
De non dal punto di vista siamo attenti della gestione durò meno dura dei rapporti con la popolazione ma dal punto di vista la configurazione del rapporto tra il territorio è il governo di quello Stato tutto il filone che viene fuori interessantissimo che poi trova il guizzo un uno che lo lo teorizza addirittura a livello dei dei dei negoziati internazionali
Pone il problema della dell'Impero austroungarico e non pone il problema della Russia nessuno manco i nostri manco i nostri perché tutto il tema che si pone in cui presupposto benissimo oggi qui dei rapporti con l'Adriatico e tutto fatto in misura della permanenza diciamo dell'intero asburgico è un po'un pezzo dell'Impero ottomano sia pure nella dialettica nessuno lo pone in funzione della Russia innanzi nessuna di correggetemi se sbaglio voi che avete studiato da vicino in nessuna delle delle testimonianze delle memorie che vengono da quell'epoca si pone il problema della Russia
E proprio dagli unici che ponevano che non ponevano più che il problema della Russia l'avevano posto all'inizio verso la metà dell'Ottocento forse lo ricorderete erano gli americani
Non lo pongono più perché hanno vinto la sfida della del grano avendo vinto la sfida del grano a danno dell'Ucraina peraltro non non a danno della Russia non volevano più il problema della Russia la Russia no no non era più un problema di che potesse interessare Francia e Inghilterra tanto per cominciare e quindi che potesse interessare gli Stati Uniti d'America ora questo è uno dei temi che viene fuori e il secondo tema dal mio punto di vista su cui io farei una riflessione ma mi rendo conto che non è facile trova arrivare a una conclusione ragionevole perché la domanda non è nemmeno ragionevole è un grande dubbio
Il secondo tema è il percorso del negoziato
Il percorso del negoziato
Io credo per spendere una una lancia a favore di cui sono anche questo nel Mazzini
Vedeva l'unico europeo diciamo la verità che aveva significato qualcosa a livello internazionale favorevole alla Repubblica
Perché nemmeno un più Garibaldi lo era nella ultima fase voi lo ricorderete e Garibaldi aveva di fatto abbandonato il tema Repubblica quando si è occupato di altre cose
Mazzini invece l'aveva mantenuto è che questa è una cosa che che deve far riflettere
Secondo me per questo non era più un come posso dire un uno slogan ad agitare che è una fonte da studiare però era uno slogan ad agitare
Significava qualcosa in Francia significava qualcosa per gli inglesi significava qualcosa per l'intero asburgico
Zanotti Bianco di chiare simpatie mazziniano e avete detto voi forse l'animato dalla stessa preoccupazione
è un po'più ingenuo mi pare l'atteggiamento di Zanotti Bianco in alcuni momenti è velleitario però la idealità che c'è dietro è forte e significativa
No non è da da sottovalutare
E fondata ecco voglio dire poi scese qualche problema Teresi può ragionarci su cui si può ragionare ma è fondata
Ecco io vorrei da se mi se ne ha notizia seriamente mi rispondete a questi interrogativi chi di voi vuole vuole rispondere
E incide cosa la posizione di Zanotti Bianco rappresentava da questo punto di vista cioè come consapevolezza dell'assetto europeo complessivo
Un passo avanti rispetta tutta la cultura post risorgimentale italiana che a un certo punto si è arenata nella riflessione
Volevo veloce
Ci sono meglio io passo passo subito
No perché
Se si nota va bene tanto da quelli codina no ma qui c'è sempre stata c'è sempre un un equivoco su questo non è il governo e la Russia
E poi me la Germania
Cioè per quindi noi abbiamo dimenticato cocaina nei nostri discorsi anche in Italia che si conosce pochissimo della storia tedesca
Qui c'è una Germania che tende alla Welt politica alla politica mondiale è da lì che nasce e la prima guerra mondiale la luce non c'entra niente e la Germania il l'elemento dinamico della politica
I europea tanto è vero che io non ci credo affatto al secolo coeve ma credo al secolo lungo il sei il secco novecento nasce nel mille ottocentosettantuno comunità tedesca
è la Germania l'elemento dinamico fino al novantuno fino al mille novecentonovantuno sia nella prima sia la seconda guerra mondiale
E Rutelli prendiamo intorno alla Russia inventa intorno alla storia tedesca via conosce la storia tedesca purtroppo in Italia si conosce pochissimo adesso ripetono perché ha perso vendute
Studio puntuali e storie tedesco sul e ma il problema è questo cioè intanto si crea proprio periodo prima della guerra
Tutta una serie di alleanze in funzione anti tedesca
Perché non cosa voleva la politica tedesca la Lella lascia Berlino a Baghdad quali aprirci un varco fra le grandi potenze coloniali che avevano già ottenuto degli spazi in Africa in Asia
è la Germania e ma sì indietro ovviamente alla quale poteva essere
La linea di penetrazione nelle grandi dimensioni che dei continenti Davide Perino Baghdad e su questa linea l'orto e laddove l'Austria Ungheria di diventa una dipende dipendenza della Germania
L'ostetrica non gioca più alcun ruolo e la gente Berlino che e il ai in mano la la la la guida della politica delle Imperi centrali e questo April però è finta di questo chiaramente allora della Germania nel primo decennio del novecento diventa la prima potenza industriale
Europea quindi assume subito un ruolo di di primissimo piano sul piano e corpulenta fondista economico e poi dal punto di vista politico è chiarissima la la Welt quando i comici finito Bismark incomincia appunto la Guglielmo secondo eccetera diamo secondo è chiarissimo sotto questo punto di vista no
Il problema punto di ampliarsi di giocare un ruolo fra le grandi potenze coloniali che avevamo già ottenuto grandi spazi in Asia in Harley chiedevano la Francia e la e la ladies della Gran Bretagna
E questo è il problema fondamentale la Russia da in volo del tutto marginale e tra l'altro è la pur e alleata quando nasce la guerra quando scoppia la guerra ebbe la quadruplice gioca cioè la Serbia
La Russia l'Inghilterra e la Francia questi sono i preti i primi quattro alleati e l'Italia è all'interno poi si pone all'interno di questa mangia prima come dicevo stamattina quindi ecco
Di di Racconigi del mio centonove l'Italia si accosta alla Russia Celant ampi e comodi al fra la Francia e la Gran Bretagna
Ex ci cerca di creare tutto sì dico don sanitario attorno alla Germania perché si capisce che quello è il problema fondamentale quindi la Russia mini inserite in questo contesto e questo mi sembra che ci deve mettere a fuoco questo problema perché se no e la storia tedesca che determina gli eventi del Novecento secondo me sia nella prima guerra insieme la seconda guerra mondiale c'è inutile è inutile girare intorno io non è che sia antitedesco eccetera giuristi sa benissimo o ottimo rapporto studiato in Germania eccetera ma bisogna capire la centralità della Germania nella politica europea
Dal settantuno fino al novantuno perché anche dopo con sgretolamento ione sovietica Germania gioco poi molto importante molto importante
Con collo eccetera quindi non si può assolutamente parlare di titoli europea escludendo il discorso della centrale come che fa e anche adesso insomma per alterato in modo gli altri motivi no dobbiamo fare i conti con questo Grande Paese che effettivamente ha dominato e sul dal punto vista economico ha sempre dominato d'Europa veda perché su questo
Su questo non c'è dubbio ecco e quindi e poi attentato ovviamente anche un rapporto di stretta collaborazione economica con la Russia perché non dimentichiamo che non è soldi nel recente discorso l'Ostpolitik accetta ma c'è sempre stato una quota anche perché la Germania al complesso industriale molto avanzato e la Russia le materie prime finché il discorso è chiaramente di integrazione per questi due elementi della politica internazionale ma mi fermo qua
Francisco insomma
Sì sì
Sì
No io
Resta un po'spiazzato da questo
Intervento perché
Qui c'è un convegno che ha avuto un tema preciso
Che era un uomo
E la problematica delle nazionalità lasciamo stare quella del Mezzogiorno perché io l'ho messa solo per presentare la figura di Zanotti ma il convegno e sul problema delle nazionalità oppresso
Allora
Se vogliamo fare Boy invece un convegno sulla ruolo della Germania nella storia dell'Europa moderna lo facciamo non di una giornata sola per la verità ce ne vogliono almeno tre credo due
Va be'ere sulle cause della prima guerra mondiale
Sulla politica tedesca di riarmo
Sulla politica tedesca di riarmo
Sull'imperialismo tedesco che però io non qui io non non ti seguo occulto dice sinceramente perché la gara navale
Fu contro un altro imperialismo cioè quello che dominava il mondo in quel momento che era l'imperialismo inglese
Quindi la Germania riteneva di essere assediata
Cercava alleanze e riteneva di essere alleata da est accerchiata da Ernest
E da Ovest soprattutto con la Francia
Del resto il meccanismo infernale dello scoppio della Prima guerra mondiale Quark quale fu il Piano Schlieffen cioè il terrore della Germania di dover combattere una guerra contemporaneamente su due fronti richieste o quindi entriamo né in una polemica
Allora voglio diciamo così di fretta ed effetti un pochino siamo al dunque
Il tema del convegno era la figura di Zanotti quindi la figura di di di Mazzini da cui Zanotti
Affiliata va e quindi il problema delle delle nazioni che si rivela del perché la resa benissimo Caccamo alla fine un autentico vespaio un'autentica bomba
Nelle mani
Di chi poi aveva manipolato quel problema posto da Harry Potter forse con troppa leggerezza diciamo così a Ugo non piena consapevolezza di che cosa si stava dei di che cosa si stava scatenando per cui la Russia in questo centrale
Nella misura in cui
Ci potevano essere popoli che o nazionalità oppresse in quel momento non c'era la Germania troppo in gioco su queste cose perché la Germania i suoi problemi di nazionalità li aveva risolti in eccesso
No prendendo se anche la Lorena
Nel mille ottocentosettantuno quindi i quindi ricco e giustamente direi insiste si capisce perché nelle vostre relazioni il problema tedesco non
Insomma non è tenuto fuori
Per quanto riguarda poi invece il problema complessivo
Mi io mi limito soltanto a osservare
Niente se precisato abbastanza bene il problema
Il concetto di nazione di Mazzini
Ma forse abbiamo insistito un po'poco
Al binomio fondamentale che caratterizzava il concetto di nazione di Mazzini
Che era il problema nazionale cioè la patria né si può abbiamo cercato di vedere comune
Ma anche il problema della libertà
Cioè che cos'è la nazione moderna rispetto alla nazione di antico regime
Giustamente abbiamo detto che è una nazione politica
Che la lingua c'entra poco
Nelle ragioni fondanti di una nazione modesto tant'è vero che la Svizzera è una nazione ma altre lingue
Tant'è vero che l'Italia quattro va bene
Andiamo
Maggior ragione altre lingue l'Italia
Che la Germania
Sono state nazioni linguistiche per secoli
Il però non hanno mai sentito il bisogno di tradurre
Fino al Periodo giacobino l'Italia e poi e quindi anche la Germania in reazione all'invasione napoleonica
Di introdurre questo concetto di nazione se vogliamo anche etnica perché verde come è stato detto era anche tecnica oltre che letterario linguistiche i in nazione politica ma la politica che consente l'espressione di una volontà
E in questo Manzini
Opera una fusione diciamo così
Che è la più alta che sia stata realizzata
Perché lui vede nella nazionalità italiana che cosa la nazione linguistica
E la nazione culturale italiana inesistenti dati i tempi di Dante e poi del Rinascimento eccetera eccetera
Andare volere una corrispondenza
Una espressione anche
Autonoma a livello politico
E in questo lui che cosa fa concilia diciamo così ergere con Russo
Questa è l'operazione
Originale
Di Mazzini però ce n'era anche un'altra di caratteristica ed era quella della funzione del popolo e quindi della forma politica
Che la nazione moderna assume
E su questo punto forse non abbiamo riflettuto abbastanza che cos'è che induce Zanotti
A prendere posizione contro il fascismo
Non ha esitazioni
E a e a litigare anche con del jazz
Rompe con merce alla fine
E sì che rompe con il suo nume ispiratore perché forse Brescello aveva influenzato anche più di Fogazzaro
Il rapporto converrebbe c'era stato più forte se vogliamo anche che di quello che viene di di Fogazzaro perché converge c'era stata
Una frequentazione personale intensa che conversa del Congo Fogazzaro era stata dapprima intellettuale
E ma non personale arriva dopo quando legge il santo lui Boy listelli scrive a a Fogazzaro eccetera eccetera è però la la la distinzione nettissima gli viene viene da rosso
E cioè la nazione di antico regime era una nazione politica
Perché era l'espressione politica però di chi dei ceti privilegiati e del monarca ed alla nazione contro cui Mazzini si scaglia voleva un'Europa di chi dei popoli
Quindi la forma della partecipazione di tutti democratica
Fondamentale
Ed è quella però no non basta nel momento in cui arriva una dittatura che sopprime le libertà fondamentali democratiche
Lui rompe anche con beceri
E e dice no io sono antifascista perché il fascismo toglie la libertà cioè la caratteristica fondamentale della nazione moderna nella sua
Nella sua visione
Ecco qui forse ci sarebbe
Sì sì sì sì no no io e questo è lo sono due cose separate però dalla dalla storia della Germania
Altrimenti
Questo
Galleria doveroso
Dove
Galleria
Tra l'esattoria assurdità
Questa vera limpida era la la la poche parole
Sì sapere lei
In dando
Sarebbe stata la creazione di una grande Germania che era proprio quello che anche Piero Gobetti
Paventava in suo scritto sulla Juve questioni o costava dice se noi adesso lasciamo che grande questa via
Non si nel siamo contrari al nascituro corsari mantenimento della perché di questo capitava Sonnino anche da come ricorda Salvemini
Anche nei mesi successivi cercava di mettere insieme i croati di cose crea insomma uno uno stato che fu non fosse la Jugoslavia
E parla chiaramente e allora si crea le risultato è che resta un nucleo molto forte dell'Austria austro tedesco
Perché e dubbio poi chi mangia ai cinesi avrebbero continuato a sentirsi parte di questo impero molto dubbio
E sarebbe rimasto in piedi il nucleo austro tedesco che inevitabilmente sarebbe andato ad agganciarsi al alla Magnani risultato sarebbe stata che su di una grande Germania quello che ricezione trentotto ecco Bastico mi fermo
Per questo impegno gioco la Germania perché è l'Austria diventi ciò che è stata dipendente impegnerà molto evidente della Germania qualora la fosse rimasta in piedi l'intero che non poteva rimaste che non può io direi di allargare l'elementare sì sei no le condizioni siano chiarissime
No io volevo ringraziare intanto gli amici che mi hanno invitato così un po'
A sorpresa perché io se non me ne avesse parlato all'amico Antonio Macchia qualche anno fa io davanti bianco proprio non avevo proprio visto pur essendo così vagamente familiare con il periodo storico però devo ammettere che
I ho cercate di recuperare il tempo perduto che leggendo la biografia sul Dizionario biografico degli italiani così scoperta connessioni interessanti
Scoperta anche una chicca adesso andrò a vedere se si tratta di questo oppure no cioè un diario nella Roma occupata per quarantadue quarantaquattro
Che non avevo mai sentito menzionare pure occupandomi di questo sì dalla carità e insomma due mila undici
Dal fumantino Lacaita e devo dire che una cosa che mi interessa molto perché intanto c'è uno spostamento lieve ma secondo me non indifferente nella posizione politica di Zanotti Bianco perché da mazziniano quale rimane io ritengo per tutto il periodo della guerra al momento della nomina a senatore a vita da parte di che inaudite mazziniano non era ma questo non significa nulla però entra nel partito liberale questo secondo me nel negli anni Cinquanta
Ha una valenza anche se liberali e repubblicani in quel periodo non aveva conflitti di sorta però più conflitti di sorta però secondo me insomma
Un qualche significato di spostamento a destra ce lo può avere mi domando se in questo spostamento avesse avuto visto che l'uomo è
è interessato alle vicende però poi in tale avesse avuto un ruolo la politica di Stalin che la guerra fredda e quant'altro insomma sono domande che mi pongo ma mi prometto mi riprometto di di di studiare la cosa e i per quanto riguarda Roma occupata
Cioè una letteratura
Accantonata e anche una politica cantonata nella resistenza romana che merita un posto molto più visibile diciamo
Questo poi magari ne riparleremo quando cadrà l'anniversario
Inevitabilmente già cominciato adesso che finirà appunto del quattro giugno l'anno prossimo
Scusa se ti interrompo volevo prego dire che la casa editrice Odradek ha pubblicato una decina di libri sulla Roma occupata nell'arco di io conosco quello vinicolo visivi soltanto in quell'euro forse il e il primo uno dei primi perché quello di cornice restano pubblicato all'inizio degli anni due mila ma nel corso di questi anni ne ha pubblicati veramente tanti su sulla Roma occupata
è uno dei punti diciamo signor sentiti anche l'alone visionando degli altri mi riprometto di andare a vedere tra l'altro una di queste po'diciamo così di queste correnti politiche accantonate i anche un po'scomparse e proprio Bandiera rossa perché Rosin della rivale l'archivio è sparito
Sì Tallarico e li aveva già quello Togliatti e il Gobbo non quello libico pensieri esatto c'è anche quelle interessanti se non c'è dubbio
E l'archivio di bionde e rosse sparito il che è abbastanza inquietante però c'è un sospetto che si trovi a Ponza
Per il coro vizi di Ponza dove tutti si chiamano come lui e dunque c'è un sospetto che lo tenga al di io versando solo esilio esatto questa che lo tenga lingua tatara ma comunque va be se ci sono tu volevi parlare Francesco quando Antonio andiamo alla
Magari
Fabio atteniamoci
Professor Macchia atteniamoci volevo solo aggiungere una cosa a quello che accade che poi è una cosa che non ho potuto dire sì ok non ho potuto dire durante il mio intervento per per ragioni di di di brevità ed è una lettera proprio di Zanotti Bianco ad Attilio vece del dell'agosto due agosto diciannove
Risponde a un'altra di di Bergé che gli parla della situazione turbolenta attuale dell'Italia quella che si sta determinando poi dopo arriverà la considerazione qualche anno dopo non è questa l'Italia che volevamo
E lui dice una rivoluzione che non abbia una base religiosa
è una rivoluzione per usare la frase del chinensis Terrile sto appunto cercando di formulare questa verità in uno scritto che vorrei estendere e dovrebbe servire da programma per l'azione futura di molti giovani
Che come me credono troppo grande la crisi della guerra perché si possano accontentare di qualche piccola riforma in Terna ecco come avrei diviso il lavoro
Va bene in per brevità dice il punto quattro la base religiosa e la nuova coscienza religiosa
Lui dice
Un nuovo movimento se non ha una base religiosa non non c'è insomma e fa vari esempi nella storia d'Italia cioè sia nel Medioevo nel Risorgimento nel Medioevo è partito da da da San Francesco eccetera poi Rinascimento
Fino ad arrivare al al Risorgimento con Mazzini quindi queste elemento del mazzinianesimo è però sempre unito
All'elemento del cattolicesimo all'elemento religioso molto più di quello che fa poi Mazzini secondo me lui Travisi addirittura le e e il secondo me Illy la divisione convergere proprio su su questo cioè è più forte l'elemento religioso senza notti e meno nel in quello che è il suo vero maestro
Quello che li divide il problema delle libertà politiche davanti al fascismo
E questa è chiaro nell'introduzione alla all'antologia di Mazzini c'è l'introduzione Zanotti che da questo punto di vista è un capolavoro debbo dire perché sistema tutti i tentativi di fare di Mazzini il profeta del fascismo
Va bene in nome della libertà in nome del problema della libertà come la detto stamattina insomma alla fine rompe convergente tra il problema della religiosità c'era anche prima
Lui invece rompe complice durante il periodo fascista non durante il periodo liberale
Ma incerto
Il problema è il problema del rapporto ideale con una realtà che che è un un'operazione di tipo religioso insomma su questo del resto anche quella di Mazzini era una religione
A suo modo Celli invece in quella lettera che cito in questo momento un altro elemento che non abbiamo sottolineato ed è la forte delusione che Zanotti prova di fronte al tradimento delle promesse fatte ai soldati in trincea lui è un esponente del combatte nichilismo
Post bellico e quindi questo spiega anche a volte la l'assonanza con Mussolini Haring in certi momenti perché Mussolini poi si presenta come il difensore
Dei combattenti traditi dalle autorità però quando Mussolini poi va a toccare il problema delle libertà democratiche e Lillo rinuncia esitazione
Mazzini aveva la religione della libertà il suo binomio era patria e libertà
E su questo forse bisognerebbe anche insistere anche perché questa però erano domanda che farei a quelli che hanno approfondito il tema dei testi mazziniani sull'Europa orientale
In che poi in che misura Mazzini si propone si pone il problema del tasso di democraticità delle nuove nazioni che nascono nell'Europa orientale mi sembra ecco è poco Zanotti al scusate non Manzi
Zanotti vincono Zanotti Zanotto No Matter Pazzini era chiaro il problema è fra le nazioni che nasceva hanno l'Ungheria eccetera eccetera dovevano essere liberali
Perché lui poi il problema anche questo lui non è stato mai non è entrato nel Partito d'Azione durante la Resistenza
E durante il fascismo lui è rimasto un liberale lui rimane sempre un liberale per tutta la vita un liberaldemocratico se vogliamo
Ma un liberale non so che
Insomma sì rende adesso c'è così tanta carne al fuoco e io voglio essere breve perché ho già parlato stamattina
Vieni a ha strappato il microfono porre insomma voglio dire allora in maniera telegrafica
Iperrealismo e della nazionalità non va affrontato così sbrigativamente come è stato fatto protrarsi tirato inteso male se Clementi che il professore però e non è che ci può essere il la lingua non ci può essere in una una grande
Un grande ruolo a dico così a ruota libera tutta la casa velocissime e e non è partendo da prospettiva del singolo non è possibile che qualcuno si senta parte di una comunità nella quale non può comunicare con gli altri e componenti
Che non abbia accesso alle produzioni intellettuali di quella comunità e credo che ci deve essere una
In conformità linguistica senza la quale viene meno viene meno quel un il minimo legame
Che ha sul quale si può pesare una a comunità politica è stato fatto il problema l'esempio della Svizzera ma Svizzera ricordo quello che promette sanno tutti ma che non si dice mai
E il stesse a un Regolamento linguistico per il quale in ogni Comune inviti una sola lingua vale a dire che se un Giurì chiese pagine venti usarli francese non può parlare tedesco
A questo si aggiunga che in Svizzera ancora oggi la Costituzione prevede che e i cantoni siano Stati sovrani
Si potrà dire che questa è una finzione giuridica in gran parte che lo diventato ottimamente ma intanto non sottovaluterei questo riconoscimento costituzionale della sovranità dei Cantoni che sono
Tendenzialmente monologhi in cui quando non possono esserlo addirittura si separano come è successo congiura e negli anni Sessanta e quando non neanche arrivano a separarsi consensualmente
Introducono la norma secondo la quale fino a un certo punto si parla tedesco oltre i francesi come succede nel Vallese
Poi avrei voluto dire molte altre cose NATO
Lo faccio
Le dissi dunque
E in Alto Adige non già
In Alto Adige c'è una organizzazione
Diciamo così sociale politica e istituzionale basato su una lingua e i soggetti della vita politica dall'Alto Adige non sono i singoli cittadini ma sono i gruppi linguistici che hanno
Dei diritti che fanno valere sul piano istituzionale politico cioè non ci può essere un
Nottola non s'un presidente della del Consiglio
Provinciale tedesco se anche vicepresidente tedesco non ci può essere l'assegnamento di case pubbliche a dieci tedeschi occorre che sette siano tedeschi e tre italiani questo non non è un diritto che ha italiano e per diritti e quando dico italiano di tutti lingua italiana in Alto Adige è un diritto che al gruppo linguistico a a lui al gruppo rinviene questo
Che poi sia una cosa piacevole che c'è criticabile no e però e l'operatività qui è garantita da rispetto assoluto della lingua e e per arrivare a questo
Si è passati attraverso due decenni di sangue e quindi alla fin fine insistevo potreste criticabile ma ha garantito la pace che prima non c'era
Comunque presentata questa parentesi io credo che il criterio linguistico debba continuare ad essere visto come alla base anche della comunità politica
Così comici ammonisce l'esperienza dello Stato moderno certo quando lo Stato non aveva un contatto diretto con il cittadino quando parlava attraverso altri corpi
Sociali che avevano una loro funzione istituzionale si poteva anche non condividere la lingua ma quando lo Stato ha cominciato a parlargli direttamente e continuamente e e a stimolare risposte da parte sua la vita è diventata un criterio fondamentale
Fatto salvo come in tutte le cose umane
Le soluzioni di compromesso è l'eccezione
Devo rispondere perché sono stato chiamato in causa ma forse c'è stato un una sovrapposizione tra quello che non è abbiamo detto sullo specifico delle questioni più generale
Cioè ogni cosa va vista nel suo contesto allora quello che vale in Alto Adige vale in Alto Adige punto e basta
Per cui se lei la lingua diventa un mezzo per distinguere le comunità politica è una questione dell'Alto Adige
Ma non per questo
Deve valere in tutto il mondo io posso fare decine gli esempi in cui
Scusa un attimo cara fammi finire nove perdo il filo io sono fatto così poi il Palmieri mi confondo
Allora ma a parte che io per esempio essendo anarchia come posso definì pure vietnamita non è quello il discorso ma
Poi Delfino prendi l'Inghilterra la Gran Bretagna le ci sono quattro nazioni che parlano l'inglese
Prendi la Spagna i baschi parlano basco i catalani parlano catalano
Ogni ogni storia un delle sue specificità
Questo è il nostro discorso io non ho detto che la questione della lingua
In assoluto per tutti
Non è uno degli elementi che identifica la nazionalità
Ho detto che in Ucraina questo non è vero non è vero punto cioè su questo possiamo discutere quanto vuoi ma non è vero
Ripeto ci sono stato a giugno per due settimane l'ho girata
Da usi coro da fino a sapori già come Luisa che ogni tanto gli mandavo ed messaggi islamico sono vivono ancora vivo
E ovunque io parlavo rosso perché Luca reo son molto male
E tutti i media non è che mi prendevano a a pedale in testa perché gli parlavano in russo capito cioè lì non è vero
Io questo penso comune amica amica che pormi anch'io non sono un portatore della verità e il portatore sano della verità ne manca un pezzo
Io gli dico quello che ho visto e quello che sono per essendo per metà di quelli di quelle particelle però tassa poi si se in Alto Adige voi siete vi siete strutturati in quel modo sarà un problema dell'Alto Adige va insomma non può essere esteso a tutto il mondo insomma ecco
Questo credo che che professore intendeva anche anche lui l'assessore
La partecipazione politica la volontà di essere parte di una comunità
Poi ci sono mille meccanismi attraverso i quali all'interno della comunità politica
Si possono regolare i fattori identitari specifico alla fine questi solleviamo avvitando su un problema teorico che che non è molto no scusami che abbia ancora un pochino
No no adesso parlo io scacco
Cioè il problema appellare all'individuazione della sella pelli a differenza tra nazioni e cittadinanza
Ma è chiaro che figuriamoci è chiaro Ciccio ce l'ha la famosa definizione di Ernest Renan la lavoro all'azione come il plebiscito di ogni quotidiano ma questo lo sappiamo dice diciamo tutti però c'è qua ci sono degli elementi un polo soggettivi ed c'è questo elemento fondamentale soggettivo ma ci sono degli elementi oggettivi e diciamo che in Europa effettivamente tendenzialmente sono d'accordo con far sì che la la la la regola generale in quella che si applica nella maggior maggioranza dei casi quella linguistica sinceramente
Evidente che nel caso del de dei tedeschi dell'Alto Adige sono cittadini italiani ma non li differire di nazionalità italiana questo mi pare
Abbastanza e evidente e come all'otto e stesso tempo questo non si applica ovunque perché non è soltanto il caso dell'Ucraina parliamo al pensiamo agli irlandesi che sono uno dei casi principe del dei fenomeni nazionali del contemporanee accertarlo parlano inglese per quanto abbiano lottato contro per l'emancipazione con contro l'India contro l'Inghilterra è inutile che adesso però entriamo in torniamo provato ornare sul salotto in bianco
E mi riaggancio a quello che è l'ora che diceva il presidente all'infinito la perché invece secondo era una questione interessante quella della questione russa
Come mai non viene sollevata perché non è del tutto irrilevante visto che Zanotti Bianco si fa sostenitore del principio di nazionalità come criterio fondamentale perché e non non affronta il caso della Russia in realtà non è che non lo affronti
Lui ne parla durante la prima guerra mondiale però diciamo che è molto più prudente molto meno categorico nel caso del del della composizione multietnica dell'impero russo che in altre circostanze e questo è quello che poche di che di cercavo di dire prima
Che certamente si possono accusare gli altri quelli che sta al potere di essere troppo politici e diplomatici ma poi anche gli stessi intellettuali finiscono per essere un pochino diplomatici la realtà è che come diceva anche Francesco leoncini in quel momento
La Russia è un alleato e quindi Azzano ti bianco non interessa troppo sollevare la questione della Russia
E quindi suggerisce inizialmente che la questione polacca possa essere risolta secondo il programma dell'arciduca Romanoff nell'ambito dell'impero russo con l'autonomia
Nell'ambito dell'impero russo poi dopo passerà all'indipendenza per la Polonia ma sta frena per per altri casi parla della del federalismo a questa formula del federalismo rimane
Rimane molto affezionato anche le ancora nel mille novecentododici diciannove dice
è visto che non la formula funzionato quella formula visto che quella formula armonica non è praticabile dobbiamo forse prendere in considerazione altre formule e in effetti gli ultimi volumi della collana la Giovine Europa sono dedicati
Alla Georgia
A paesi di far realtà ormai alla Finlandia a realtà tirava paese che diventano indipendenti dall'Impero russo però se le leggeva se leggiamo quei volumi non c'è quella vis polemica che c'era stata
Nei volumi che parlando quando si parlava della questione cieca oppure dell'Albania oppure del del di altri casi per esempio sintomatico il volume sulla Finlandia
è una raccolta di dati statistici formulati dall'ufficio ufficiale finlandese cioè c'è rinuncia a qualsiasi commento perché
Insomma è come se lui ormai fosse
La mia impressione sinceramente e che lui stesso subiscano ci ha spiazzato dagli eventi della
Per dal dopo la prima guerra mondiale
Questi problemi sono rivelati più difficili da gestire di come se l'immaginava e l'unità chiusa la parentesi chiusa la conferenza della pace
Nella sua scorribanda Enza c'è molto poco su questi temi scusatemi mentre negli anni precedenti tra il tredici il e l'inizio degli anni Venti sono dominati dalla questione dei delle nazionalità
Molto più antiche la queste il meridionalismo e dopo non troviamo poco ecco non e i problemi nazionali rimangono né che sono spariti
E come mai non se ne occupa più perché evidente tanto c'è stato l'avvento al fascino del fascismo al potere il suo problema diventa quello della libertà in Italia fra semmai e questa attività composita variegata anche un po'frenetica che conduce Zanotti Bianco nel corso della sua esistenza loro forse cambia l'ordine delle delle priorità lui stesso ha sbattuto la testa con questo problema delle nazionalità perché tanti corso ai compagni
Ma sono andati alla parte del fascismo oppure Andrea Caffi in definitiva
Che esalta per un certo periodo le anime Trotti non mi pare che sia su quella linea Zanotti Bianco quindi
Non possiamo proprio assolutizzare certe posizioni del ritorno al dottor corso di prima
Beghelli dopo gli averi di parlanti parla Menichelli che l'Irlanda ecco
Lana non si parla Gaelico ecco cioè la finanza abbastanza diffuso anche in un dialogo essa andremo via la casacca ci siete stati in Irlanda anche in Galles
Il governo
Ossia
Cosa stavi dicendo sulla sull'Ucraina che che i russi sono hanno ragione Putin ha ragione questo vuole dividere
Processo a a a attacca
Insomma Stoccolma voglio dire logico farlo suo spot il fatto che hai attraversato all'Ucraina parlando russo che cosa significa e sulla sulla consistenza dell'Ucraina
Voglio dire tu immagina sì oggi Zaleski non potesse parlare in Ucraina c'è se non esistesse in Ucraina secondo te ci sarebbe una una idea di nazione tale e quale l'abbiamo oggi notizia
Sì però lui lui può rivolgersi ai la duca affatto urlava scorso vi ucraino confermo ecco allora
Allora io no ma era non non perché quando è diventato presidente si è messo si è messo tre ore al giorno con le gli audio eccetera eccetera con un professor con un docente di tre ore al giorno esami statica recante sul punto vale
Ma io non è che voglio aver ragione o tirarla dalla mia come dici tu non sono anarchico però neanch'io
Penso che la Regione parte mia ma dico se non esistesse la lingua ucraina oggi la nazione incrina potrebbe presentare gli stessi titoli che avanza per la sua indipendenza
Io credo molto minori esatto io credo molto minori in più dico se il problema come dice il professore e con questo con questo concordo il problema delle democrazie verità è la partecipazione allora ci si può chiedere che tipo di partecipazione posso dare un cittadino che non conosce la lingua dello Stato
Scusa ma l'Austria che per lingua parlata
Escano e e grazie sono titoli tra al titolo per essere indipendente dalla Germania ma
E
Scusa
Prego prego
No
Che genera anche tante ambiguità la parola religione e dal Zanotti Bianco quando ho letto la corrispondenza fra bar invece queste notti
Cioè lui esprime i suoi sentimenti a parte il fatto che l'ha preso becere quasi come un padre quindi era un modo per potersi rivelare e questa è la e la bellezza della prima corrispondenza fra i due
E soprattutto quella parola religione è una parola impegnativa cioè Luigi n dal dall'educazione dei padri Bernie avviliti di Moncalieri ed è qual è stato una formazione importante per lui con padre Semeria va a fare il salvataggio di di Reggio Calabria Andrade Messina Reggio tale del terremoto
Ma secondo me la parola religione io non non lo non l'ho letta Trotta ante volte né fra gli iscritti di cioè la religione voglio dire una parola
Dove c'è tutto e niente e quindi secondo me parlare di religione e il suo il suo bisogno e più spirituale più cioè a una dimensione più profonda della parola stessa religione per me
Perché la religione è un'altra è un sistema e una
Io portavo quest'esempio perché mi sempre un mi sembra un esempio forte cioè l'indice di un libro che l'UI vorrebbe scrivere basato su questo elemento cioè lui dice in momenti di rinnovamento all'interno del della storia italiana e quindi poi anche della storia internazionale sono questi sono basati da movimenti religiosi
Quindi che possono essere di diverso tipo a seconda delle epoche certo
E però quello che io volevo sottolineare qui è il sentire differente rispetto a Bellini non certo qui ancora non non lo ha realizzato
Qualche anno dopo si proprio in rapporto col discorso del fascismo evidentemente la sua è una Tipo perché lì c'è tutta la polemica sul rapporto con le gerarchie cattoliche eccetera e quindi c'è ci sono un modo di vedere diverso che poi è anche un modo di vedere rispetto a alla religione appunto fra fra virgolette era solo queste esempio che portavo sì sì sì sì sì
Sì però ecco qui io non ho citato un passaggio in cui genericamente si parla di religione ha citato un passaggio in cui loro vuole porre un elemento chiave cioè scriverci un libro sopra un volume sopra in cinque in cinque capitoli
Scusate dato che mancano pochi minuti non so se siamo rimasti alle sei come orario di chiusura oppure se c'è sta allora vorrei dare l'opportunità attiva a tutti magari di dire due parole se c'è ancora qualcuno che vuole intervenire
Difesi con Davide o di una cosa seria che riguarda sempre sempre l'Ucraina
La prima scaduto ha scherzato darà però adesso abbiamo sulla no no mai parlo ci metto un minuto e mezzo come del resto anche prima
La l'Ucraina ha un'identità che va ben oltre la lingua
Un'identità forte che io ho potuto riscontrare andando a Donetsk non da mia zia laminazione influsso infatti Marco Clementi dice Daniele perché soffrono ma sono stato due mesi non poi Periodo Doro nel due mila e cinque subito dopo la rivoluzione arancione e ho potuto riscontrare che c'era una forte identità a prescindere dalla lingua che si parlava a parte che gli studenti di onestà erano tutti i tre lingue cioè erano sia sia lo so foniche ok no fonico bene perché io posso distinguere diciamo così se la parlata stentata da quella fluente che anglofoni
E erano un po'politicamente un po'curiosi diciamo perché parla dicevano
Siamo stati regime intatti per andare a votare per Yanukovich perché il rettore c'ha detto bisogna sostenere Yanukovich il Partito delle Regioni eccetera eccetera
Però tutti hanno vissuto l'invasione con un trauma
L'invasione del due mila a quattordici tutti ho notizia
Che tutti l'hanno vissuta con un trauma a prescindere dalla lingua parlata è un era una Regione che stava bene da nessuna città gradevolissima a quell'epoca non non oso pensare in che condizioni possa essere quando finalmente sarà liberata dalla pestifera influenza russa non oso pensarlo questo per precisare
Sì mi pare che
Ora ci sono io allora se mi permettete una parola non voglio parlare di Ucraina per non proprio alle possibilità invece volevo parlare di Polonia
In Ungheria e di Boemia perché questa è una cosa importante cioè del mondo cecoslovacco
E dobbiamo considerare che sono nazionalità che vivono la sindrome dell'abbandono
Si sentono creditori nei confronti dell'Europa l'Europa occidentale è di vite dice nei loro confronti lo sono stati diciamo più volte nel corso della storia Ungheria Morimondo cecoslovacco la Polonia
E e e sono passati nel termine
Isteriche servono nazionalità isteriche perché chi è l'isterico e quello che non mantiene l'equilibrio tra ciò che reale ciò che è possibile ciò che è auspicabile
Allora di fronte a questo questi popoli non sanno esserne né democratici nel liberi
Quindi il messaggio di Mazzini e di Zanotti Bianco lì non ci poteva arrivare quindi se noi leggiamo il principe nazionalità attraverso gli occhi di un occidentale non capiamo niente rivisitata ma qualcuno
Che ne capisce qualcosa Federico secondo me c'è István Vibo intellettuale di cui lei ha curato le edizioni c'è questo libriccino molto interessante sulla miseria dei dei dei piccoli state delle OPA
Orientale che li li è veramente un intellettuale
Di grande spessore che da dentro capisce quella quel mondo perché noi da fuori ci dentali questa cosa non la possiamo capire quindi non possiamo pretendere che siano nazioni democratiche e liberali non e quindi la libertà e le e il principio Dini mazziniana libertà lì non non poteva arrivare
Sì sì sì va bene ma siamo siamo qui per discutere
Beh fesserie no vivo e si chiama
Con cui confesso che una volta tanto sono a corto Francesco Locci
No per niente
I cechi non sono mai stati isterici proprio di niente dice io voglio restare addirittura del monarchia asburgica ed inoltre darsi questo nazionalismo dei Paesi sia dei crediti in Paesi slavi dei quelli dell'Europa orientale scenda
è una inazione sì che sono i sogni ungheresi ecco diciamo che ma io so Vacchi e i Celti proprio nazionalisti non sono mai stati volevo volevo benissimo stavo non benissimo all'interno dei monarchi assoluti palazzi chi che il forte fondatori insomma del idea nazionale ceca
Miscelando si rivolge allora Francoforte all'assemblea di Francoforte quarantotto che vorrebbero portare la Boemia all'interno della Germania dice no cari amici quando noi guardiamo fuori della Boemia non non ci rivolgiamo
A Francoforte ma sì votiamo a Vienna risoluzioni più fedeli
Alleati e di del governo viennese ebbene esce lo dice anche nella sua tesi di laurea che discute nel mille e cento otto a Digione eccelle non vogliamo fa come italiani non cita proprio anche Pasquale Stanislao Mancini eccetera
E ne vogliamo solo l'autonomia all'Inter e questo termine cento otto poi invece sarà i rappresentanti appunto del nuovo Stato dice ma nel centootto attesi crisi di dottorato negli stadi dice non dice mai niente vogliamo soltanto all'Inter abbiamo di che al musica avere nostra dimensione autonoma scelta quindi questa isteria del nazionalismo e c'è da Chiampo
Un po'anche Bibo messi in giro
Non ha fondamento per quanto riguarda i cechi e gli slovacchi ma anche gli altri popoli slavi tutto sommato non è che ci fosse fa Andreotti croati sloveni eccetera combattevano è il più propongono tranquillamente con le armate appunto imperiali eccetera senza ecco quindi è questo il dato obiettivo nocive il discorso dei nazionalismi fondo mio Vamba molto ridimensionato il Complesso vivo e adesso stiamo semplificando un pochino andrebbe fatto un un discorso un po'più articolato
Grazie presidente nel dire che non assolutizzare il discorso ecco dire che hysteria in senso assoluto no sopra hanno sono popoli che hanno subito bene non differenziare proprio in generale tre tre tra i popoli e nazioni dell'Europa
Colucci dentale quello questa è una è una vecchia distinzione quella tra tra nelle nazioni senza storie quelle con la storia
Kerkennah è molto artificiosa è chiaro che essendo popoli che hanno vissuto nel Novecento un'esperienza più traumatica di altri l'altra Europa ecco in questo senso si può applicare e in alcuni momenti
Hanno avuto delle reazioni dire anche comprensibile nei singoli casi eppure in quello ungherese io con certamente il trauma dell'Umbria e del Trianon a me non meraviglia fatto che palle abbia generato delle difficoltà nel gli ungheresi
I ceti forse alcuni momenti sono stati più requisiti più più possiamo anche dire più proprio
Frenetici ma non mia anima massima non deve che la loro esperienza nel Novecento è stata più irrequieta di di quella degli italiani ecco non fare queste differenziazioni qualitativa tra il tra le nazioni ecco quel questo semplice
Sì una domanda da ignorante come si informava Zanotti Bianco quando Pakula batta du succhiava il mondo slavo
Dell'Europa orientale per esempio quando viaggiava incultura in Cina viaggiava qualunque traduttore con un interprete Ovo
Andava tutto in francese e così parlava soddisfatti scocca di ceti educatrice
Ed eccola
Sì nelle lettere ci sono anche dei dei dei pezzi scritti in polacco nelle lettere con converge
Io trovo che era un forse uno straordinario poliglotta cioè un capace di apprendere una lince Luino glielo scrive proprio adesso mi voglio mettere a studiare il polacco quattro mesi liberi
E mi voglio mettere a studiare il polacco non so aveva forse un metodo Schenker ante litteram
Però però conosceva le lingue per potere per poter di polacco almeno è scrive
Scrive delle delle frasi non non penso che le abbia che le abbia copiate perché l'i testi polacchi li conosceva tutti più in traduzione
In traduzione da da proprio da decenni
Traduzione francese però Luís scrive scrive delle frasi lunghe in polacco e quando poi mi pare che quando lui li trasmette delle lettere da da Varsavia perché si si muove da lì per entrare in Russia si muove dalla voce fra fa Praga Varsavia da Varsavia Bielorussia entra in in Russia da lì
E gli gli gli sciita nuovamente delle cose in polacco e dice qua riesco a parlare mentre in effetti di Scelli non so in Russia come lui perché non conosco come qui il non so comunicare come qui in in Polonia
Russe c'era Andrea caffè Andre Agassi era il figlio di un caffè che viveva in Russia
Da tempo insomma Luís nasce nasce proprio lì
E qui esatto l'aveva San Pietroburgo
E quindi
Quando sta Mosca Pietrogrado
USA italiani che vivevano lì perché fanno da interprete evidentemente poi quando va in Ucraina non lo so sinceramente no sa
Fino tutta l'Ucraina tutto il giro fece con lui
Perché io non l'ho mai trovato citato è nelle sue
Nelle sue buone non avevano mai trovato comunque
Viene poi magari usava il francese incontrava persone che sapessero d'animo
No cioè
Trentanove era geniale in quello che ha detto rispetto apprendere le lingue ma quando sono stata dei Barnabiti
E a un'educazione geniale liceo c'era una preparazione dalla A alla Z in tutte le discipline
E quindi secondo me quello è stato come quando i bambini crescono in ottime scuole lui del barnabita appreso tantissimo quindi il suo cervello funzionava sempre tanto queste quello che ho percepito io li ecco perché poi le lingue voglio questa lingua la imparo perché Barnabiti lo odiano
Il regime imputato culturalmente
Grazie
Qualcuno no volevo sul server croato magari autorevoli provato in cui si esce che se ne sono
Una volta sentir parlar
Chiaro
Gli Annibale vediamo qualche margine di manovra
Allora io posso dire che
Serbo croato non lo parlavano scriveva con il serbi e croati dalla Dalmazia scrive parlava sempre in italiano tutta corrispondenza con luglio voi non Ricci sardo dal Marsiglia spalla tutto in italiano
Parlavano rassegnare descriveva Mustica rispettata prendiamo per loro era il più facile la situazione
No a proposito ma con la stessa nel Nicolosi parlava dei Polonia si occupò Slovacchia e Ungheria
Vorrei ricordare punto dicono sta sapete meglio di me alcune notizie ma la Cecoslovacchia all'unica democrazia fino a trentanove insieme all'Inghilterra alla Gran Bretagna
E anche la Polonia aveva detto il perché la più vecchia costruzione d'Europa repubblicano investe del tre maggio mille settecentonovantuno nella Confederazione polacco-lituana
Era una piccola Unione Europea già nel mille cinquecento fino alle spartizioni tre spartizioni
Dalla poiché la Cecoslovacchia erogare è una democrazia non ci sono dubbi fino al trentanove insieme alla Francia e alla Gran Bretagna e poi le rivoluzione ungherese del cinquantasei alla rivolta di passare del sessantotto hanno dimostrato che erano popoli che non negano proprio rassegnati Ovo sottomesso che non conosciamo la democrazia ora magari c'è questo populismo che è un poco dilagante con il Presidente dicevo Orba ne ho il tempo o
Parlava forse quello precedente mi sono in quello che è stato fino a poco tempo fa Zeman oppure i fratelli Kaczynski un po'questo qua per carità
Vuole
C'era un presidente ceco prima che l'americano che lo miliardario fosse ora è stato rieletto non sono stato abbia con capo del governo questo quadro Pisa
Grazie
La manica cose posso vantarmi come catanese che Zanotti è venuto a Catania ha usato la laica si dice Battiato che è stato lungimirante da questo punto di vista corposo comincino abbiamo scoperto il libro Stuparich nella biblioteca regionale di Catania
Che è stato stampato per primi Novecento quattordici quindici
Come San Giuliano Della catanese quindi c'era questa poco mi vanto un po'di questa ecco grazie quindi scusate sappiamo quanto tempo ancora finito dobbiamo cos'hanno detto che è finito sgomberare
Però la pubblica l'Accademia di aveva provato ad andare in Abruzzo ma l'avevano accettato prese prese proprio alla Carabba di Lanciano gliel'hanno rifiutato
Comunque lei ha ragione ha sposato una un'ultima cosa lei ha ragione perché
La questione delle quote sia nei paesi Europa centrorientale una questione assai complessa presso la amica e collega Nicolosi o un po'semplificato il concetto
Parlando degli ostacoli che ci sono stati e che come possiamo vedere nel caso
Dell'Ungheria permangono anzi si sono aggravati molto negli ultimi negli ultimi anni di qualcuno ma il quasi più di di una quindicina di anni
Ciò nonostante appunto esempi che lei ha ricordate che ricorda anche Bibo sono preclari per cui non è che siano paesi ostili per principio
Alla democrazia sono paesi che hanno più fatica fanno più fatica perché devono liberarsi da pastoie storiche superiori anche alle nostre che non sono poco
E non c'è dubbio
No quello lo spostamento da Ovest a Est è stato benefico da Est a Ovest attenzione sì che ha perso il Cray sì da a Este che erano impone
Improduttivi e hanno guadagnato Slesia Pomerania che invece erano terreni ricchissime pure
Sì però dal punto di vista territoriale non sono state punite Polonia Ungheria e e Cecoslovacchia
Vorrà
Ha dovuto cedere la la la Rutenia va bene però
La volontariamente una parola forte sì non c'è dubbio comunque è stata conta anche la Cecoslovacchia alle sulla carne interessava la Rutenia anche perché i cechi hanno pochissimi intere isolati ancora meno o viceversa interessavano i suddetti Anna
Sgomberati dai tedeschi sono stati sgomberati gli stessi sono tenuti sulle la si sono tenuti la da sopra che si è tenuta la parte perché era stata presa dall'Ungheria si è ripresa la parte che era stata presa dall'Ungheria e con queste erano contenti
Esatto esatto esatto non sono rapporti sempre fraterni come sottolineato dal vivo bene grazie a tutti a tutti alla prossima