Sono intervenuti: Bandinelli.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Impero Austro Ungarico, Libro, Storia, Valiani.
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Volume di Leo Valiani la dissoluzione nell'ansia Ungheria pubblicata dal Saggiatore
Si tratta come dicevo precedentemente della riedizione e di una delle opere e più appassionate di Valiani pubblicata in mille novecentosessantasei tradotta anche con molto successo in inglese nel mille duecento settanta qual è il taglio dello studio di Valiani
Ecco diciamo subito che il tema della Finis Austriae è uno dei temi che segnano un po'l'orizzonte dello spirito della nostra cultura la fine della Austria Felix si spazia dal muso del a possiamo fare mille nome
Di qui l'interesse anche di questo volume anch'che se lontano da Valiani l'interesse per questa crisi austriaca viste come categoria dello spirito commentò oggi viene interpretata questa fine dell'Impero austriaco diciamo analogamente a quanto accade
Se si vuole con l'epopea del
Del Sud dei sudisti in America un po'dei Borbone in Italia la dissoluzione di qualche cosa che doveva morire ma di cui sia rimpianto e anche Valiani un po'di rimpianto forse perché lui essendo nato a Fiume
In epoca in cui la offende via
Era governo senta un po'ricorda sentito e possiamo dire che forse questo libro anzi non solo di storia ma di memorie ed è fascino voglio parte del fascino di questo libro cosa fa Valiani
Fa una ricostruzione documentaria estremamente attenta e scritta forse irripetibile
Per ricostruire il percorso della fine
Di questo impero perché irripetibile Querte ricerca di Valiani perché questa ricerca spaziale in documenti non solo italiano ma in tedesco immaginare e anche sicuramente in qualcun'altra delle lingue dell'impero austro-ungarico quindi è una unita a una ricerca abbastanza inconsueta specialmente nella storiografia italiana
Cosa viene fuori da questa ricerca che l'impero austro-ungarico muore soltanto per la sua incapacità a risolvere il problema etnico questo problema delle convivenza delle mille etnie dall'italiana a alla cieca all'ungherese alla romena all'Islam
Che convivevano in questo Calderone di razze e che non trovarono la una soluzione per il per le quali non si trovò una soluzione adeguata e direi che Baliani sottolinea come la responsabilità di questa crisi fosse esclusivamente responsabilità delle classi dirigenti dell'intero e cita in conclusione del libro balia nei il parere del conte Burial né che era stato il ministro degli Esteri dell'austro-ungarica e quando dice
Che non fummo capaci non eravamo capaci delle misure necessarie che forse alcuni vedevano probabilmente più di quanto noi oggi immaginiamo
Come ad esempio l'arciduca Francesco Ferdinando l'erede al trono che non salì mai al trono perché assassinato il quale si preparava anch'egli ante tentare una soluzione
A questo problema si parlava addirittura di soluzione federalista nel spinte più o avanzate
Non si risolse il problema anche se all'inizio prima dell'inizio della guerra o fino allo scoppio la guerra lei l'irredentismo di queste popolazioni le slava e le cioè che le polacche le unghie quelle che erano comprese nell'ambito dell'impero non arrivava fino a prospettare la dissoluzione dell'austroungarica ecco il tema
All'inizio la soluzione poté poté sembrare il Mustica su una soluzione all'interno
Della dell'impero nell'ambito imperiale
E la cosa strana è che si impara diciamoci accendere questo libro che tra gli avversari di questa una possibile soluzione nuova della convivenza delle razze del nell'impero
Tra gli avversari era soprattutto l'Ungheria o meglio immaginari o meglio le classi
Al potere le classi dominanti mangiare conservatrici e reazionarie agrarie le quali nella soluzione dualista dell'intero austroungarica vedevano la soluzione che permetteva il mantenimento del loro predominio anche a scapito delle altre etnie
Le le sillabe soprattutto che erano a decine alla all'Ungheria e quindi le sentivano il peso de come classe dominante anche da un punto di vista sta geografica isteria della FIAT fissano i cristiani lei mi chiese allora questa testa sono tante innanzitutto appunto
Proprio questo fatto della della dissoluzione che nasce all'interno del mondo è momento durante la guerra come precipitare di eventi che forse sarebbero stati controllabile forse non lo furono
Insomma quando si pensa che a parlare per primo ad un'ipotesi di rivoluzione nazionale di autodeterminazione
Delle dei popoli e della nazione
Furono i sovietici no con la crisi dell'impero russo e poi il presidente Wilson l'americano il quale comincia a caldeggiare questo tipo di dissoluzione dell'Impero austriaco e questo ci fa chiedere quanto fosse consapevole la necessità di questa specie membra mento dell'impero un'altra osservazione che si può fare dire marginale ma il ai nostri occhi del nostro tempo prefetto e come si cercò da parte delle classi dirigenti politiche dell'impero osteria corpus vero Oliviero tedesche quanti italiani qui viene citato tornino Salandra le loro posizioni cioè come si cercò di risolvere per anni i problemi di questi etniche semplicemente giocando a scatti sulla carta geografica
Della zona dei Balcani ricollocando l'uno l'altro popolo sotto questo o quella dominazione otto quel o questo o quel governo in un gioco di equilibri di contrappesi che non teneva assolutamente conto
Dei problemi che potevano essere sotto appunto questi queste differenziazioni razziale
E di qui alla fine viene fuori il appunto quel tono di rimpianto che anche in balia di quando si chiede ma in fondo è stato un bene o un male
La fine dell'Austria la dissoluzione dell'Austria Ungheria
Abbiamo parlato ho parlato poco fa di un certo rimpianto per questa caduta e Valiani ricorda le tesi dice storiografico comuni politici diciamo
Occidentali e ostile ci vuole dicono oggi che la caduta la fine dell'impero austriaco è stato un danno maggiore vantaggi che esse sono ottenuti con questo scioglimento dell'impero perché e proprio per l'insipienza
Delle nuove classi politiche della piccola intesa dei polacchi eguali nel ritagliare nuovi confini degli Stati
Dopo la caduta dopo la finta la guerra ripete tra rovescio rovesciato l'errore dell'Austria Ungheria inglobarla nei loro territori etniche specialmente con la tedesca
Che la cui rivolta il cui irredentismo trarre origine se non da prima una delle origini le motivazioni della seconda guerra mondiale questa e l'altro elemento che viene fuori un'altra osservazione che si può fare e il ruolo dell'Italia
La vittoria mutilata sull'orizzonte l'impresa fiumana D'Annunzio per l'Italia c'erano grosse questioni
Naturalmente c'era anzitutto il ruolo del dell'Italia nell'Adriatico e quindi il tema della Dalmazia l'errore fu per le classi dirigenti post bellica italiana di tenersi ancora il Patto di Londra
Che considerava questi temi in un'ottica che era ormai superata durante la guerra per la spinta dell'irredentismo i dei partiti socialdemocratici
Dello sviluppo della situazione quella ipotesi erano frenata e le classi dirigenti italiane nullo capirono un tempo
Ringrazio Angelo Bendinelli ricordo che il volume di Leo Valiani la distruzioni dell'ansia ieri pubblicato dal Saggiatore lire quarantacinque mila
Teniamo alla musica con Claude Debussy poema bendato esecuzione dell'orchestra del Concertgebouw di Amsterdam dirette da Bernard Haitink
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Ed io nasco il tetto di Claude Debussy poema dentato
L'esecuzione era dell'Arkestra del concept che Bondi Hunter da me dirette da Bernard Haitink e passiamo all'ultimo servizio di oggi abbiamo parlato con Renato minore del volume di Angelo ma inadatti la stanza chiusa pubblicato dalle edizioni carte che si si tratta di un romanzo se si vuole il racconto lungo
Undici Angelo menar di e che da detta anche se ha subito una pera prima un esordio nell'arte senz'altro meglio uscito Dino autore che non va confuso nel numero dei tanti esordienti
Ma se io direi la prima cosa che viene in mente e che Angelo Minardi punta in alto molto in alto ecco questa è un'opera prima ma mi sembra che anche una lettura veloce
Mostra che dietro a destra c'è proprio la sagoma di uno scrittore autentico che ben consapevole dei suoi mezzi espressivi che usa la letteratura proprio per la sua capacità la capacità che alla letteratura di eco di memoria
Quello che più colpisce proprio nella stanza chiusa e poi vedremo un po'
Di che cosa parla appunto questo romanzo
E proprio l'intersecarsi tra la memoria letteraria un certo clima mitteleuropeo ad un certo clima da romanzo da romanzo francese psicologico dei primi del Novecento è invece l'originalità proprio dell'impianto e anche dell'esecuzione
Ecco la stanza chiusa nel romanzo si intreccia il rapporto ambiguo difficile Fratte personaggi e si questo impianto appunto dentro cui si struttura questa storia direi classico
è una storia tagliata con pochi personaggi sono tre poi ce n'è anche un quarto diciamo sullo sfondo che sono attratti come vischiosa mente pericolosamente l'uno dall'altro
E la storia di un incesto un incesto tra fratello e sorella condotto sul piano di un gioco torbido e mentale che veramente non conosce sosta che porta fino in fondo cioè fino al buco nero della degradazione
Ecco incastrati nel destino dei due fratelli incestuosi c'è ci sono un'anziana principessa che sembra qui dare il gioco in maniera ambigua
E l'amante della donna che un'attrice e che la protegge nella sua attività teatrali
Parlavo prima e di esecuzione ecco questa esecuzione del romanzo è affidata proprio al taglio veloce di tredici capitoli che complessivamente dando al libro la sagoma come diceva lei del romanzo breve hotel racconto lungo come scrive anche Bertolucci nella prefazione ecco Bertolucci sempre in questa prefazione che molto motivate molto partecipata individua un altro tema del libro
Quello dell'occhio del narratore che un sottile solitario indagatore un vero e proprio voyeur ecco si sa quanto sia nobile la tradizione letterarie che sessisti si affida ruoli divismo
Direi che come in una moderna tragedia in cui nulla può accadere proprio perché tutto è già accaduto tutti i personaggi della stanza chiusa è come se si spiegassero e come se si guardassero
I comportamenti insomma insistono solo perché sono oggetto di sguardo e anche l'incesto diciamo dentro questa questa Rete questa trama trova la sua ragione più profonda e anche la sua motivazione più vera
Fate in questo ragionamento dell'oggetto di sguardo una componente una funzione fondamentale affidate alla scrittura naturalmente
Eh beh certo la struttura di questo romanzo è singolare quello che colpisce di più lo dicevo prima prova ad approfondirlo è una sorta di in mobilità cioè come di una partita chiusa fin dall'inizio
I tergiti dentro cui si muovono i personaggi questi loro invischia antiche tortuosi esercizi mentali nel tormentarsi senza alcuna possibilità come dire di catarsi ecco sono come segnati da una sorta di determinismo
In realtà questi personaggi ecco secondo me sono come doppiati doppiati da una sorta di pietosa ma anche implacabile visione del mondo che l'autore affida ad essi per cui la vitalità delle cose proprio per usare le sue stesse parole sempre angosciante ecco gli eventi lasciano come delle Vichy debba avere simili simili a quelli delle lumache
Le parole più ricorrenti infatti se si fa un'analisi anche veloce sono angoscia doppiezza trappole
Trappole la stanza chiusa dentro cui si svolge questo rito immobile appunto del dell'incesto
Ecco se la vitalità di uno scrittore sta tutta nella sua capacità di essere come centrali intorno intorno ai suoi temi se in una sorta di summa di mono mania pensiamo pensiamo a Kafka
E qui io concludere che menadito avevano scrittore vitalissimo sotto questo punto di vista proprio perché ci mostra questo suo mondo sfatto e consunto questa grande questo grande sfinimento storico non dimentichiamo che si svolge a Parigi romanzo ma anche nella Berlino degli anni trenta e anche nella Spagna della guerra civile
Questa Puteaux questa grande costruzione storica in cui tutto il funzionale ai suoi temi alle sue ossessioni per esempio se è funzionale la Parigi Statte anonima che sembra essere il fondale più giusto per la sua storia
O i labirinti mentali e senza tracciato che segnano l'incontro uno scontro tra i destini costi segnati dei personaggi così dolorosi
E direi soprattutto che nella scena della vestizione scenica della sorella esplicata con complicità dal dal fratello
Mediaticità forse delle pagine più intense di questo suo romanzo
Pagine davvero degni di antologia ecco se cuore conclude dicendo che se la parola non fosse in qualche maniera come dire usurata dalla dall'abuso che di essa si fa la stanza chiusa mostra sicuramente un autentico caso letterario
Ringrazio Renato Minore e ricordo che il romanzo di Angelo Mainardi si intitola la stanza chiusa ed è pubblicato dalle edizioni carte si diritti lire quattordici
Per le ancora di un non di un romanzo ma si legge quasi come un romanzo di un volume di Emidio definisce pubblicato all'Arnoldo Mondadori editore nella collana dei dizionari infatti un dizionario dizionario dei nomi italiani
Come dice il sottotitolo origine etimologia storie diffusione e frequenza di oltre diciotto milioni
Come è nato questo studio questo sogno in realtà ha un precedente abbastanza noto che è un altro studio pubblicato lo stesso autore un altro volume nell'ottantadue i nomi degli italiani gli ascoltatori forse se lo ricorderanno
Perché se ne parlo moltissimo ai suoi tempi
L'anno precedente due Società la serate la Saarinen cioè Società degli elenchi ufficiali del abbonati degli abbonati al telefono avevano offerto i loro tabulati le loro elaborazioni elettroniche a Emilia missili e quindi su quei tabulati erano state costruite tutta una serie di studi fra i quali appunto il volume dell'ottantadue e ora a distanza di alcuni anni questo altro dizionario che cosa si americana significava innanzitutto un diciassette mila forme nominali diciassette mila nomi dei quali due terzi sano maschili è un terzo sano filmini
Da questi diciassette mila forme nominali e sono stati travolti nomi doppi rarissimi nomi probabilmente nati da un errore i nomi che non hanno più né vitalità anni funzionalità nel sistema onomastico Italia e quindi ne sono uscite dieci mila forme no
Di ogni forma nominali vengono dati e qui e l'interesse non solo la storia che più o meno e tradizione di questo tipo di dizionari ma il numero delle presenze e sono state riscontrate insomma come si chiama gli italiani
Al primo posto per consentire la graduatoria e guidata dal nome Giuseppe il quale ecco nome diffusissima il nome più diffusa fra gli italiani un milione e settecento diciassette mila e sul versante femminile Maria cone due milioni e cinquecento mila forme riscontrate
Adesso non possiamo dare tutti i dati naturalmente ma diciamo che i nomi più diffusi in assoluto sano per le donne Maria Anna e Rosa e per gli omini Giuseppe Giovanni e Antonio
è un libro che si legge come un panorama della storia delle tradizioni e della cultura degli italiani perché ovviamente è inutile dirlo accanto a questa maggioranza di nomi di origine religiosa
Tra presenti tutta una serie di nomi storici per cui si vada a Tripoli a Bengasi a Benito a Manin eccetera eccetera
E anche un libro divertente perché posso citare il divertimento del lettore e vedere che c'è chi si chiama Minoli fa Mirone mire opere Avendrace e così via
Ricordo che questo dizionario dei nomi degli italiani Emilia De Felice e pubblicata dalla Mondadori dire ventiquattro mila
E torniamo alla nostra musica con Franza Josefa Idem Symphonia numero cento uno in re maggiore la peggiore i tempi pedaggio presto andante Minuetto e Trio mi faccia esecuzione della New York Philharmonic Orchestra diretta da Leonard Bernstein
Romano
Io
Delle
Scritti
Sì interne
Un allora
Io
Delle
La
Quindi
Di
Bisogna
Come
Più
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