L'Alto commissariato Onu per i diritti umani afferma che "abbandonare gli approcci punitivi è cruciale per affrontare le sfide sul piano dei diritti umani causate o facilitate dalle politiche repressive sulle droghe".
E raccomanda di "adottare alternative alla criminalizzazione" e di "assumere il controllo dei mercati illegali … attraverso una regolazione responsabile".
Il nostro Paese, invece, continua ad andare in direzione opposta.
Lo dimostrano, una volta di più, il "decreto Caivano" e il decreto del ministro della Salute (per ora sospeso dal Tar del Lazio) che ha inserito le preparazioni per uso orale di Cbd ottenuto da estratti di cannabis nella tabella dei medicinali del Testo unico sugli stupefacenti.
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