Notiziario antiproibizionista

Lunedì diciotto settembre del due mila e ventitré un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale
In Italia da sempre la politica delle droghe caratterizzata da un'impostazione autoritaria repressiva e punitiva anche la legge del mille novecento settantacinque che in qualche modo del penalizzava il consumo personale cominciava ad abbozzare la rete dei servizi cominciava a prendere
Con coscienza insomma che esisteva un problema sociale però resterà manteneva questo impianto di fondo
E la droga la droga ma vi appare all'orizzonte secondo necessità si tratti di un fatto di cronaca che desta una particolare emozione noti di Repubblica o di un evento come un comun resa che accende le sirene d'emergenza sulle presunte devianze giovanili oppure una campagna elettorale insomma nella questione viene cavalcata mettendo insieme problemi reali
Paura e comprensibili ma anche molta propaganda e disinformazione e si parla di droga
Per non discutere seriamente di politica delle droghe cioè degli strumenti più adatti per governare un fenomeno che direttamente o indirettamente riguarda gran parte dei cittadini il governo Meloni che in carica
Ormai da quasi un anno a avrebbe avuto l'opportunità di dare un segnale forte di rottura rispetto al passato fare quello che nessuno dei governi precedenti ha mai avuto il coraggio di fare vale a dire chiudere l'inutile e costosissima guerra alla droga aprirsi al dibattito in corso a livello mondiale guardare le migliori esperienze dei paesi che hanno intrapreso nuove politiche e avviare una riforma innovativa una riforma razionale una riforma efficace basata sulle evidenze che metta al centro le persone purtroppo niente di tutto questo è stato fatto anzi
La destra al governo ha imboccato una strada diametralmente opposta una strada che si è aperta con il decreto anti Rebel prosegue ora con il decreto Caivano
Anche prevede un aggravamento di pene già previste dalla legge sulle droghe per i fatti di lieve entità
E ma che però non avrà poi vede alcuna reale Effetto sul mercato illegale perché già ora gli spacciatori vengono arrestati in flagranza già ora vengono processati la gran parte per direttissima e condannati in tre casi su quattro più o meno
Nel mercato illegale anche con le nuove norme verranno subito sostituiti il l'allungamento delle pene avrà però un effetto sulle carceri che già ora sono sovraffollate proprio a causa dell'attuale legge sulle droghe carceri che sono in condizioni incivili
Dello raccontiamo ogni giorno praticamente da Radio radicale
Dove tra l'altro il numero dei suicidi ha raggiunto un livello inaccettabile ammesso che sia comunque accettabile anche un solo suicidio
Carceri in cui finiranno per entrare più persone sempre più giovani e già l'anno scorso per esempio minorenni accusati di spaccio sono aumentati del quindici per cento ora tenete conto che con l'attuale legge indico nel nostro Paese non è difficile essere accusati di spaccio basta accedere una una sostanza illegale
Quest'anno il titolo della giornata internazionale contro l'abuso di droga il traffico illecito promossa dalle Nazioni Unite che si celebra ogni anno il ventisei giugno era le persone al primo posto fermare lo stigma la discriminazione rafforzare la prevenzione
Lo scopo della campagna di quest'anno è cito proprio il dove la pagina internet del dell'ONU sensibilizzare sull'importanza di trattare le persone che fanno uso di droghe attenzione persone che fanno uso di droghe non tossicodipendenti ora persone che fa uso di droghe con Rispetto con l'empatia fornire servizi volontari quindi non coercitivi non imposti basati su prove per tutti c'è sulle evidenze per tutti offrire alternative alla punizione dare priorità alla prevenzione operando con compassione sono parole delle Nazioni Unite
Invece adesso che cosa abbiamo abbiamo sempre la risposta è quella della della
Della galera della del penale ma pensare di rispondere i problemi sociali con il carcere con le condanne è una dichiarabile fatto una dichiarazione di impotenza da parte dello Stato ed è la conseguenza di leggi che invece di misurarsi con la realtà derivano da convinzioni incrollabili convenzioni che però rischiano anche di scivolare nel fanatismo
è quello che poi diventa l'inganno droga inganno droga era il titolo di un libro scritto da Andrea Gallo don Andrea Gallo che è morto dieci anni fa morto nel nel nel due mila e tredici ed è stato ricordato lo scorso primo settembre a Roma
Con un evento collaterale della Summer School due mila ventitré organizzata da Forum droghe dal coordinamento nazionale conta di accoglienza che si è svolta dal trentuno agosto al due settembre
In questa in questo ricorda don Gallo intitolato appunto L'inganno droga don Ciotti
Don Luigi Ciotti fondatore del gruppo Abele ha dialogato con Luca Telese Luca Telese Marianna Aprile a dieci anni proprio dalla morte di don Gallo che è stato un è stato più partigiano è stato un prete di strada ha fondato la Comunità di San Benedetto al Porto
In qui in questo incontro sia un po'parlato di tutti i tempi
Di che vengono toccati anche proprio dal libro di don don Gallo dicano dopo un libro che uscì nel mille novecento novantotto edito da sensibile alle foglie che mantiene ancora ancora oggi
Fatto ovviamente salve le le le i debiti di differenze i cambiamenti dovuti all'evoluzione
Della cambiamenti del fenomeno del consumo di sostanze però mantiene intatte il le i principi che vengono espressi e scrive a un certo punto Scala pagina ventitré e scriveva
Che
Soltanto accogliendo gli esseri umani per quello che sono possiamo accettare per ciò che sono anche le sostanze chimiche che usano soltanto nella misura in cui siamo capaci desiderosi di accettare gli uomini e le donne i bambini non come angeli o diavoli
Ma come persone che hanno diritti non alienabili e doveri re fu Tabili possiamo essere capaci desiderosi di accettare l'eroina la coccola cannabis
Non come soluzioni totali o il loro contrario ma come sostanze dotate di certe proprietà chimiche e di certe potenzialità cerimoniali
è vero è una lunga guerra ma chi all'intolleranza
Moderazione verso Dio questo capitoletto questo paragrafo si intitola non imporre come Stato radio moderazione verso Dio significa scriveva don Gallo significa tolleranza religiosa c'è controllo non dei fedeli
Ma di coloro che vorrebbero controllare come si devono adorare significa non condannare gli adoratori di un idioma coloro che vogliono imporre come si debba dura Dio
Similmente moderazione nei confronti della salute significa tolleranza medica
Controllo non dei consumatori di sostanze ma di coloro che vorrebbero controllare come si devono consumarle significa non condannare chi abusa droga
Ma chi vuole imporre il modo pericoloso di abusare droga
Dobbiamo rifiutare l'immagine delle divinità onnipotenti e di attribuire al binomio salute evitando importanza assoluta nel tempo nello stesso tempo dobbiamo mantenere anzi dobbiamo innalzare a livelli molto superiori che nel passato il rispetto per leggi superiori a quelle dell'uomo
Per indicare un modo simbolico che proprio perché gli uomini e le donne possono andare prendere la vita il loro dovere principale averne massima cura e come potremo dimostrarlo
Forse scriveva don Gallo semplicemente riesaminando abbandonando la nostra condotta basata sull'incrollabile convinzione
Che le cure giustificano la coercizione e che quest'ultima sia la prova per eccellenza della cura in questa prospettiva vanno corretti sia nostro pensiero che la nostra azione quanti errori
Che dire del triste ed arrogante comportamento di preti insegnanti genitori magistrati forze di polizia nel campo della droga
L'ignoranza del problema vero globale è crassa supina e perciò gravemente colpevole la nostra pedagogia diventa quindi umana semplice seminiamo la gioia e l'entusiasmo del vivere sarà la migliore ricerca della nostra stessa identità personale
Abbiamo commesso tanti errori facciamone tesoro vogliamo puntare tutto sull'etica della responsabilità e non sull'etica dell'obbedienza non obbedienza servile ma libertà di sbagliare per fare il frutto salutare dei nostri errori
Ecco così scriveva appunto
Don Andrea Gallo nel suo libro inganno droga
A pagina ventitré a pagina ventiquattro e questo questa cosa che ho letto queste parole ci servono anche per introdurre appunto questo ricordo di don Gallo ripeto il primo settembre scorso a Roma alla Città dell'altra economia
Nel vento con la con la tela della Summer School due mila ventitré a parlare di don Gallo c'era don Luigi Ciotti presidente di libera fondatore del del del gruppo del gruppo Abele
A a parlare con lui c'erano Luca Telese giornalista scrittore conduttore televisivo che la primo se casco che ascolteremo
E anche la giornalista Mariano Aprile e poi in questa serata ne ascolteremo solo una parte per ragioni di spazio bisogno di tempo sono intervenuti anche Caterina pozzi che era presidente del CNCA
E Susanna Ronconi che presidente del comitato scientifico di fare un droghe l'ora sentiamo questo ricordo di don Gallo e appunto la prima voce ascoltiamo a quella di Luca Telese
Allora buonasera a tutti grazie questa splendida serata
E non so voi ma vedendo questo don Gallo per la quarantesima volta ogni volta ci trovi una cosa diversa quindi non è un'intervista del passato ma è un portale fra don Gallo ovunque sia e in futuro lui comunica attraverso questa intervista in cui aveva già detto tutto
E non so se avete notato che la sua figura
Retorica dialettica e l'anacoluto cioè lui dice così tante cose contemporaneamente che in Italia alcune a metà e passa la seconda può è già capito cosa volevo dire
E lo inseguì sulla sul suo secondo passo e quindi l'evocazione dall'esistenza si lega con il racconto evangelico la parabola degli ultimi si lega con la santificazione di Romero che regge l'ha già fatta
E poi le misure anti degenze sono il presente che noi stiamo vivendo quindi questa e la cosa potentissima
E io sono molto felice con McCoy alcune volte passiamo dei nostri momenti al telefono a ricordare ti ricordi quel giorno e ti ricordi quella cosa perché ogni momento passato con lui è stato questo no questi elettroshock che che ti dava andammo a fare un servizio per La sette
Al ristorante e quindi ce l'abbiamo registrato drogati di Merv da con tutti che al ritorno andammo a raccontare i sei Recital venne ospite da noi a sfidare
Comunque ampio nel fantastico gli avversari che allora raccontavano la parabola come lui diceva la parabola del neoliberismo ricordo un confronto con Antonio Martino in colui esplose edizione ma lei è un prete azione lui rispose grazie
Allora il punto per cui questa questa serata non è una commemorazione perché commemorare significa tradurre portare la nostalgica nel passato di quello che si è perso
Mentre invece io vorrei e penso che sarei d'accordo che sarebbe d'accordo con lui utilizzare i fermenti che ci ha lasciato questa per noi è stato mai state particolari a Marianna facciamo un lavoro un po'folle
De state facciamo una specie di reality su quello che accade siamo tutti i giorni indiretta
Tranne questo e e quindi abbiamo una visione che dilatata di una specie di senso di una specie di super sintesi dei tempi
Dicevamo con don Ciotti a tavola e questa è stata l'estate la prima estate della guerra contro i poveri la guerra ideologica contro i poveri che c'ha stupito pensavamo il peggio
Ma non pensavamo che si sarebbe andati anche a torturare lì e quindi se prendo il fior fiore delle puntate abbiamo dovuto raccontare
Del dell'sms ignobile ricevuto ci sospendiamo il reti o non è vero per l'hanno tolto ma deve sostenere un piccolo calvario e allora vai al centro per l'impiego abbiamo raccontato
Le folle di agosto davanti ai cento all'impiego e allora vai ai servizi sociali e allora trova tutte le porte chiuse e magari chi togliamo anche perché nella fretta e cancella il reddito abbiamo cancellato la Scheda del reddito ti togliamo anche l'assegno unico per i figli a qui ancora avresti diritto
Il succedaneo della reddito che è stata una grande impresa sociale di assistenza abbiamo imparato a conoscere i fiscalmente anagraficamente previdenziali mente i poveri perché li abbiamo portati dentro lo Stato ecco il succedaneo questa orribile Meloni card e con Marianna tutte le sere ridevamo puoi comprare lo zucchero ma non il sale perché ti devo far soffrire anche litigò trecentosettanta euro l'anno ma non è che poi divertiti
Non è che ci può incutere perché il tuo è un cammino di sofferenza
Quindi la lotta contro i poveri si accompagna la lotta contro gli immigrati in una perfetta
Consonanza e poi contro i marginali e chi sono questi sono il popolo di don Gallo se la sua bussola era la Resistenza io direi che ora non siamo a quella meraviglioso sorriso che era il ricordo di don Gallo dell'aprile quarantacinque ma siamo nell'inverno del quarantatré
Siamo nel momento più duro quando sull'Appennino arrivava il programma Alexander e quei ragazzi
Quei diciassettenni che erano andati in montagna si sentivano dire basta è finita non servite tornata le vostre case non abbiamo più bisogno di voi
E invece rimasero allora il punto è che non stiamo vincendo siamo in difesa il punto è che la Costituzione è messa in dubbio qualcuno la vuole smontare più volte è stato necessario combattere per difenderla e don Gallo era in prima fila già allora il punto e anche e questo mi dà più da pensare da soffrire che anche sulla storia si combatte ogni giorno parlavo con Vanessa roghi poco fa ma avremmo mai pensato che avremmo dovuto discutere per tre puntate anche quello
Della meravigliosa ricostruzione storica del della Second
La carica dello Stato che c'ha parlato di un gruppo di pensionati musicisti altoatesini che camminavano per Roma con le custodie dei loro strumenti quando sono arrivati i partigiani cattivi
Dei diciassettenni K romani che volevano aggredirli ingiustamente
Ecco questa storia trasformata la bestemmia dei valori costituzionali la guerra che diventa pace la vendita delle armi è il mercato che diventa un unico Vangelo ecco
L'ultimo anello che mi sento di dire questo abbiamo un disperato bisogno di don Gallo di quello che diceva della forse un quello diceva della forza che riusciva a suscitare
Perché l'altro elemento e quello come dire della sua comunicazione per sei mica fisica la fantasia dell'isola serissimo quando puntava a Daria Bignardi
Per lanciare il suo Sasso la pietra la mano che si fa pietra come una provocazione consapevole e poi subito quel retro sorriso che scoprì a quelle gengive
Con quella idea sì ma io rido di queste non rido perché non ci credo rido
Perché vedo il paradosso della vita e perché lo conosco quindi nessuno poteva fregare don Gallo nessuno poteva disarmarlo non aveva nessun'altra arma che il suo corpo è una cosa bella e questo è veramente la puntata di ieri
Che ha detto Giorgio Airaudo segretario della FIOM Piemonte quando ci ha raccontato a caldo
La CGIL ha fatto un'inchiesta prima ancora della magistratura andata a cercare i compagni di squadra già serpeggiava siccome sono poveri puri quelli eh ma questi saranno disattenti
Eh ma questi sulla massicciata ci saranno andati con un po'di imprudenza perché se accade un incidente sono i poveri che disturbano e poi in un attimo scopriamo
Lo diceva proprio don Ciotti stasera che quella è la rete dei poveri
La ferrovia dell'alta velocità
Cioè i meccanismi di sicurezza più sofisticati che se cade un uccello si ferma tutto i treni dedichi sono anche una manutenzione dei ricchi le ferrovie dei poveri sono queste traversine
Che si smontano come nell'Ottocento col piccione viaggiatore la bolla di carta perché non esiste una comunicazione e allora se essa vai a morire e allora Gad Lerner oggi sul fatto fa parlare uno di quelli che non era lì perché da quella squadre uscito dicendo
Preferisco vivere quanto guadagnava il più giovane di loro
Novecento Euro macchiette dall'appalto la più grande stazione appaltante d'Italia
Le ferrovie però pace il subappalto il subappalto dell'appalto e dunque sono povere anche quelli che mestiere faceva
Il padre di don Gallo no quella bellissima quell'ampio faceva Piquet vanga come dice MacBook che sentiva ricordare andava a montare le traversine era la grande scommessa del Novecento dell'industrializzazione dell'Italia che diventava grande passano cento anni
E siamo ancora lì appicca il bhangra rischiare la vita allora
Io mi sono abbeverato stasera perché don Ciotti porta sempre un'ondata di di sicurezza di forza
Però la lezione di don Gallo e che bisogna combattere tutte le battaglie senza che vede chiedersi se saranno vinte quindi per noi la nostra piccola battaglia d'informazione
La passione e la memoria e non cedere alla tabula rasa del presente però senza di voi senza il mondo fuori senza una società che ti dà la notizia che reti racconta l'infamia senza
La persona che ha denunciato una cooperativa abbiamo fatto un servizio tre euro e mezzi lordi
E abbiamo iniziato il servizio di lupo con uno di questi autori che tema hanno tre monete e mezzo
Tre ore e mezzo e stiamo parlando se si può fare il reddito e il salario minimo a nove euro lordi questa è la realtà dello sfruttamento
E quella è la realtà di ciò che si paga quindi prendere la fiaccola e don Gallo non significa prende una memoria morta non significa prendere un reperto significa prendere una fiaccola che brilla e come dice lui grida la parola del riscatto grazie
Quante
Sì è così buonasera a tutti anche da parte mia grazie dell'invito e per avermi per averci coinvolti in questa serata io parto dal video che abbiamo appena visto ma per sostanzialmente per alzare la palla don Ciotti perché nella nell'intervista a don Gallo come in tante altre interviste ad un danno il come diciamo anche nei racconti su don dallo c'è molta denuncia ma c'è anche un spesso inspiegabili ottimismo che fosse era la molla in questi io in nel video abbiamo visto l'inspiegabile ottimismo lo individuato nell'aneddoto sul sul la commemorazione alle monumentale di Milano quando don Gallo
Grazie ad Andalo viene inserito
A quel quel quel mi porta questa frase iniziata all'eutanasia della democrazia
Allora lì secondo me pecca di ottimismo nel senso all'eutanasia perché ci crede intanto una scelta consapevole ed ex quando viene diciamo concessa è un atto di grande pietà e grande rispetto
Noi non siamo di fronte all'eutanasia delle nuove della democrazia siamo di fronte a una a a uno stillicidio dei principi democratici che passa e qui è lassista don Ciotti
E in qualche modo ridendo diciamo quanto detto da Luca e e quanto abbiamo dovuto e voluto e cercato di raccontare in questi sessanta giorni consecutivi quanti sono foto penso incontro comunque in questa estate di di monitoraggio quotidiano della di quello che accadeva
Io lo scardinamento dei principi della nostra Costituzione di quella bussola di cui parlava don Gallo
Passa sui corpi dei poveri cioè se tu riesci a far passare l'idea che c'è qualcuno che quei diritti non ce la passa anche l'idea che non debbano avercene anche gli altri a meno che non possono pagarsi e quindi se voglio morire vado in Svizzera se voglio passare la fila pronto soccorso vado a quello appagamento se voglio accedere a a una forma di maternità alternativa posso farlo solo se posso andare all'estero per mettermi eccetera eccetera eccetera questo al di là del fatto che si sia raccordo meno su quei diritti
Ma il sistema è questo al momento è una fotografia allora don Ciotti da Temù vorrei cominciare per questa Decia da da questo punto
è il corpo dei poveri il terreno di battaglia tra la democrazia e no
Prima di rispondere ci sono capace non credo
Alla tua sollecitazione
Volevo prendere un passaggio del sogno di don Andrea
Del desiderio che abbiamo sentito anche in questa meravigliose interviste
E vorrei dire questa sera dove Andrea
Che
Lui ha avuto modo appena appena di conoscere i primi giorni di papa Francesco
Ma che papa Francesco
A fortemente voluto
E che Oscar Romero
Fosse beato o santo per la Chiesa questo desiderio che li aveva sottolineato l'avete sentito con estrema forza
E l'ha ripetuto quattro volte nel suo intervento
Che abbiamo sentito
Arrivato patata un paese lontano ma con bene radici solide
Italiano no
Che ha fatto subito è una scelta che credo non sia sfuggito a nessuno di voi
Credenti e non credenti
Una scelta di valorizzare sacerdoti
Ma non sono sacerdoti di quelle persone
Che nel loro cammino per le loro scelte il loro impegno
Per aver alzato il tono della loro voce nella denuncia
Per estrarre rimesso in gioco la loro vita
Palo Francesco
Ha fatto santo lo scalo vero
E andato sulla tomba di don Lorenzo Milani
Sulla tomba di Mazzolari
Io c'ero ad Alessandro quando parlano l'incesto sulla tomba di tavolino bello come l'azione tutte figure che anche all'interno della chiesa
Ma soprattutto con quell'aria di chi ha sempre cercato di ostacolare queste voci
In contesti mondi diversi
Una scelta è stata di papa Francesco pennarelli
Gli alberelli
Allora caro dove Andrea
Oscar Romero oggi Santo quel tuo desiderio quel tuo sogno
Papa Francesco l'hackeraggio
E sentire queste interviste che giù
Per tre volte ai sottolineata questa importanza
Ci fa piacere apre questa sera ricordando tutte
L'altro forza la tua professione
La tua intelligenza il tuo coraggio mi sembra importante
Io credo
Che noi abbiamo tradito
Io non ho un'altra parola
Abbiamo tradito
I due elementi importanti
Il primo la Dichiarazione universale dei diritti umani
è il secondo la nostra Carta costituzionale
L'abbiamo prelatizia
E il tema della nostra Costituzione
Perché
Non è stata applicata basta vedere solo un articolo
Dei diversi articoli per la parte portante della Costituzione
Ma Ballantini poco praticati messi in discussione
Ma c'è un articolo che ci tocca tutti da vicino che l'articolo tre
Non l'abbiamo tradita la nostra Costituzione
E questo tradimento sta andando avanti
Ma attenzione se non alziamo il volume della nostra voce con delle azioni
La parola diventa importante ma anche col redazioni serie attente documentate ma che devono unire le nostre forze per diventare una maggiore forza
C'è chi vuole che la la secessione paese
Voi capite
Che proprio ci sono delle scelte che vengono fatte
Che vengono proposte
Che sono preoccupanti
Che vogliono dividere il Paese
Che i poveri resti noi poveri
E che le regioni che sono pubbliche sono super garantite
Ci sono delle proposte che sono sconcertanti
Come lo vediamo sull'altro fronte
Ad esempio tutti i provvedimenti che sono stati denunciati
Sulle garanzie
Quando viene annunciato
E voi ne siete stati testimoni
Che sarà bene togliere
Il concorso esterno il concorsi esterni Esterno
Alla reati di stampo mafioso
Capite che c'è una strategia quando viene proposto
E devi eliminare i problemi delle intercettazioni
Che devono avere delle modifiche rispetto ai terzi chiedono ecco
Per tutelare chi non c'entra che può essere inavvertitamente che noi è capitato
Ma sono i canali che hanno permesso
Di individuare il crimine per la corruzione delle mafie di gravi forme di legalità nel nostro Paese
Del nostro Paese
La voglio vedere che ci sono dei segnali
Come ad esempio
No tutte da semplificazioni desiderate proposto cioè il codice degli appalti
Per girare l'ostacolo no di modo che si possa dare in appalto in subappalto
Con delle quote consistenti
Ma che è evidente
Perché la storia ci ha insegnato che in tutte le grandi opere che sono state fatte nessuna è esclusa nessuna è esclusa
Loro sotto riusciti a esserci
A integrare conforme e modalità diverse
Allora
Questi provvedimenti new momento come questo
Dove corregge guerre
Infrazione
Fanno scattare una povertà
Aderì degli impressionanti
Nel nostro Paese
E dall'altra parte Silvano mortificare o si propongono delle misure
Che è ancora non danno quella dignità alle persone
Povertà assoluta
Quando ci viene detto che abbiamo
Un milione quattrocento mila bambini
In Italia che sono in povertà assolo multa
Quando abbiamo alcuni milioni di giovani
Che non vedono una prospettiva
Che solo possono avere tutte le condizioni fragili
Sottopagato
Nulla di sicuro tutto incerto
Ho lavoro nero
Abbiamo visto l'immagine
In quel filmato dell'intervista
Che credo abbia colpito tutti mentre stava parlando don Andrea con la sua forza della sua professione
C'è un'indagine dietro D'Ovidio di un barcone
Che ci ricorda quello storie di ieri e come la storia di oggi
Ma la mortificazione studiata attenta voluttuarie all'ONG a mandarla in porti lontani penalizzando ancora la sofferenza e la fragilità delle persone
Voi capite
Che il calpestati già definita
Queste emorragia di umanità
Allora non è
E noi non ci siamo mai sottratti mai a qualunque governo dico a qualunque colore fosse quando non hanno dato le risposte ai bisogni delle persone che sono tra voi i diritti fondamentali
Che rispondono a quei bisogni
Non ci siamo mai sottratti
Di chiedere il conto non abbiamo mai fatto lo sconto a nessuno chiaro nessuno ci venga a mettere il cappello sulla testa
Siamo sempre stati disposti
A collaborare con le istituzioni
Quando fanno le cose giuste per il bene comune per il bene di tutti
Ma quando non hanno fatto le cose giuste o non fanno le cose giuste il nostro dovere e di essere una spina al fianco e di chiedere conto
E soprattutto di salire sulle barricate
Oggi più che mai per chiedere conto ma non è solo una storia di oggi perché alcune di queste fragilità dice il team meccanismi c'erano anche anni fa perché egli ha avuto governi di colori diversi
Che proprio sulla storia dei migranti dei poveri degli ultimi
Dei problemi delle dipendenze è lungo l'elenco di situazioni interminabili nel contrasto alla criminalità Renato fiero alla corruzione
Hanno fatto mezzo di leggi
Allora è inutile
Inutile è inutile
Quando vedo
Che si corre il cui essi correva
Ad abbracciare no
Io voglio vedere le politiche i servizi
In un paese dove la dispersione scolastica ci pone agli ultimi posti in Europa Italia congruità della civiltà
E dove la povertà educativa
Dove italiano che vanno sono
Distribuito in tutto il nostro Paese e quegli interventi che vengono ben vengano promessi
Non dimenticandoci Chiellini già una decina di anni fa era successo la stessa cosa molti avevano promesso interventi
Qualcosa era venuto
Ma si ripetono quelle storie
Ma ci sono tante di quelle realtà
Tante di quelle situazioni
Allora invece di fare chissà
Che enormi opere si risponda subito con quel denaro
Per investire
Rispetto a queste fragilità a creare delle politiche che cominciano ad alta tensione innanzitutto verso le persone più fragili e più povere
Perché certe scelte vengono fatte rischiano di essere Deliceto otto
Di dare immagine di fare vedere che si fa
Ma di quelle realtà
Di quelle periferie materiali esistenziali e pieno al nostro Paese
E quindi ci sono delle scelte politiche che devono avere della Scala degli interventi vende il Prix o scritta chiaro
Se no calpestiamo la nostra Costituzione
Ecco una cosa bella di questa intervista è la trinità laica
Che don Gallo metteva in fila quando doveva trovare i cardini della sua esperienza biografica
Lui ci metteva come abbiamo sentito la resistenza il Concilio Vaticano secondo egli s'allargava il sorriso sulle labbra e infine il sessantotto allora intanto credo del gruppo Abele compia cinquantotto anni di storia don Gallo apre la comunità dentro una canonica nel sessantaquattro quindi più o meno
è è una storia comune che avete attraversato quindi ti volevo fare proprio due domande anche private scusami questo uno qual è il primo ricordo che a ventidue la tua Trinità
C'ha aggiunge qualcosa ci toglie qualcosa ti piace resistenza concilio Vaticano secondo il sessantotto c'è qualche altro pezzo che porteresti nella storia
Beh mi piace dire
Che don Andrea
E stato
Fortemente capace impastare sempre
Tutti i suoi messaggi le sue scelte dei suoi interventi
Della parola di Dio del cancello
Magari non pronunciata in certi termini
Ma il suo era
Un messaggio e francesi ecco
Questo mi pare importante mai ex Ecclesia perché non venga visto sono come il sacerdote della grande denuncia no
Di certi tipi di amicizie
E stato capace a vivere quello che papa Francesco
Ad esempio
Non c'era più indossa Andrea
Le avrebbe veramente goduto
Con la Fratelli tutti con questa enciclica
Dove c'è un invito ad abbracciare tutti
Ad abbracciare i tanti
E quindi la sua capacità che non abbiamo condiviso molti di noi l'avevamo fatto e continueremo a farlo
Di DG veramente di costruire un percorso che non esclude non ha escluso nessuno
E io non posso dimenticare un torinese
Gesuita voi
Più grande studioso io credo ci sia stato riduttivi
Perché fosse il colore la parola di Dio
Poi l'arcivescovo di Milano
No Carlo Maria Martini
Che diceva
Una cosa
Che il nostro Andrea l'ha vissuta no
E che dovremmo arrivare a tutti
E cosa diceva Martini partendo dalla parola di Dio
Senta io non è cattolico
Perché Dio Amatucci
Non sarebbe Giro
Ed è bello sottolineare questo
Di questa Chiesa che deve essere una porta spalancata
Che chiunque può entrare
è uscire
Perché non basta accorgersi che gli altri a sinistra perché ci accorgiamo che gli altri a sinistra
Ma noi siamo invitati a raccoglierli
Bando e basta e neppure solo accoglierci
Perché non basta solo a cogliere le persone
Le persone hanno bisogno di essere anche riconosciuto
E questo e quello che c'è nel ci ha cercato di fare
E questo che don Gallo a San Benedetto al Porto affatto
E questo che ognuno di noi coi nostri limite non se le pratiche anche con i nostri errori
Abbiamo cercato di fare
Ma quando tocchi con mano
Che si gioca sulla pelle di tante persone
Quando tocchi con mano
La fragilità tocchi da Carmela vinta
Delle storie delle persone contesti in realtà diverse
Lui non taceva
Non tace
Ricco di quella storia
Anche l'essere stato il cappellano nelle carceri
Mi unisco una
Con quei detenuti
Ma poi c'era anche occupato
Di quella nave nel porto di Genova
La nave scuola Garaventa
Che era la prima realtà in Italia
Che accoglieva i ragazzi
Che allora qualche problema con la giustizia
Quando il gruppo per ecco dove si si incide continuiamo
Comincia la sua strada Torino
Io non ero ancora sacerdote
Io ho cominciato diciassette anni a vent'anni il gruppo Abele
Dal gruppo Abele nasceranno poi tanti altri rinnovi
Che abbiamo condiviso
Con tante espressione stupende con tante realtà
E noi cominciamo sulla serata
Alcuni di quei ragazzi finivano nel carcere per i minorenni
A Torino al Ferrante Aporti
Le ragazze
Se commettevano reati e finivano nel carcere per adulti
Perché non ci sono stati mai strutture carcerarie per dei minori in quegli anni c'era la casa di rieducazione
A Torino il buon pastore
Malori che dava sulla Garaventa
Prima realtà
Noi
Avevamo cominciato
A frequentare il Ferrante Aporti di Torino
Che ebbe come primo cappellano diciamo così
Don Giovanni Bosco
In quella che si chiamava allora la generalità
Perché quella cascina era di un generale
Poi trasformato nel carcere
C'è una storia
Che già fatto intrecciare
Un'esperienza
E noi
Ricordando
Forse lì ci siamo incontrati per la prima volta
Perché il gruppo decise
Non di andare in carcere poi uscivi
Ma avevamo convinto un fatto un po'unico
La direzione centrale non c'era ancora il Dipartimento per i minori
C'era solo l'ufficio quarto il ministero
Con un bravissimo magistrato
Che ha fatto la storia della giustizia minorile
Di nome Umberto Radaelli
Che non c'è più
Credo persiano
Aveva senso ai tempi
Sapeva cos'erano dire comunità
E noi chiedemmo Luigi
L'autorizzazione
Di chiedere nel carcere
E siamo andati a vivere nel carcere
Carcere per i minorenni
Aprire una strada nuova
E dove c'era la custodia militare affidata alla polizia penitenziaria
Ma dove ci si impastava con la vita di quei ragazzi
è lì che ci saturnismo
Ma poi il figlio che arriva
Credo quello più forte è stato
Quando lo abbiamo denunciato quello che avveniva in quelle strutture
Con una tenda
Davanti alla stazione
Di Porta Nuova a Torino
Dal titolo disadattati delinquenti non ci nasce lo si diventa
E giovedì lui c'eravamo lei cento dodici casa
Carceri per i minorenni che c'erano allora
Con la documentazione
Per chiedere alla politica di intervenire
E per la prima volta
Erano nati i tribunali per i minorenni
A Torino Paolo per Cerrone
A Roma Alfredo Carlo Moro
Fratello di Aldo Moro
Giampaolo Meucci a Firenze
I primi presidenti dei Tribunali per i minorenni
Chi subito hanno aderito quella protesta
Per andare ad abolire quelle strutture
Per modificarli
E allora lì
Quello che lui aveva vissuto
Noi abbiamo proposto il tentativo il carcere per i minorenni le prime comunità
I primi percorsi
Allora ci sono delle sintonie
è lui che apre poi
San Benedetto al Porto
Quando
Venne umiliato prima
Perché lui era andato alla parrocchia del Carmine
E le sue vetrine
Però veramente sempre
E questo che bisogno non dimenticarci evangeliche
Partiva dalla parola ditino
Baracca Rava poi nella realtà nella quotidianità
Ma siccome denunciava anche le sculture le cose che non andavano bene
C'erano
Dico lei lasciatemi dire un po'bigotti
E pronto giudicare gli altri scusanti
Ma ci sono molte persone che tanti bacetti alla Madonna tutti santi
Tanti bacetti
E poi si ricordano anche di Gesù Cristo non della sua parola che una parola scomoda e chi chiede conto
Che avevano protestato
Con il cardinale di allora
Per dire che quel tenente diceva delle cose
E quindi fu allontanato da quella parrocchia batterono
Un parroco che io considero un santo
Così da un santo
Perché lo accolse nella sua parrocchia
E lei in quella parrocchia
E nata a San Benedetto al Porto
Questa stupenda realtà
E non posso dimenticare
Quando
Dove Andrea Gallo
Un giorno mi chiese
Luigi ti chiedo una cosa
Poi finire
A fare un trito in preparazione
Alla visita del cardinale che sarebbe andato nella parrocchia
Dopo tante resistenze che c'erano state
E io ricordo io piccolo piccolo
Con tutti i miei limiti sondato a Genova affari politico di preparazione
Per la visita del cardinale
Quel cardinale che di fronte a quelle proteste
Aveva ma lo aveva trovato quel parroco che l'aveva accolto
Ma vi devo dire
Un saluto quel parroco
Perché certo sembra apparentemente nell'ombra
Ha dato sempre spazio
è un giorno
Ho scoperto
Che quando sollevati più ragazzi
E non c'era posto
Il parroco
E quelli di San Benedetto qui lo sanno benissimo
Aveva dato i ragazzi la sua camera
E l'utopia dell'ufficio
A San Benedetto al Porto di Genova
E avvenuto anche questo
Era don Luigi Ciotti nella l'ambito dell'incontro dal titolo L'inganno droga in ricordo di don Gallo un evento collaterale della Summer School due mila ventitré organizzato da Forum droghe dal coordinamento nazionale comitati accoglienza Channel c'era che si è svolta a Roma
Dal trentuno agosto al due settembre don Luigi Ciotti ha parlato ha dialogato con Luca Telese Marianna Aprile due giornalisti che hanno conosciuto don Gallo per parlare appunto dalla figura e non dalla dieci anni dalla morte
Don Gallo che è stato preso di strada è stato partigiano ha fondato la Comunità di San Benedetto al Porto e si è parlato un po'avete sentito non poi ad ampio spettro non solo non solo di droga perché perché l'incontro si chiamava l'inganno droga perché inganno droga
è il titolo di un libro anni quello che avete ascoltato non era tutto andrà giallista se non possiamo farlo sentire tutto ma la registrazione integrale la trovate comunque su radio radicale punto it abbiamo sentito la parte diciamo così centrale di questo di questo incontro inganno droga
L'inganno droga e rampa
Il titolo di un libro di Andrea Gallo ci toglie novecentonovantotto tra l'altro io anche lo intervista ai nella presentazione a Roma e Luís
Mi ricordo che sottile al fatto che il titolo era l'inganno droga non l'incanto della droga migliaia un senza che questo titolo stato poi il libro che è stato pubblicato da sensibili alle foglie statore ristampato nel due mila e cinque col titolo il Cantico dei drogati che poi il titolo di una famosa canzone di Fabrizio De André che fa parte dell'album tutti modi ma stento e tra l'altro andò in galera anche amico di di Fabrizio De André
C'è ho letto prima di ascoltare appunto quest'la fate questo in conto del primo del primo settembre
Una alcuni passaggi di un non passaggio del del suo libro inganno droga specie non altro che vale la pena di leggere che poi ci riporta appunto anche alla questione centrale per la qualche trattiamo in notizia antiproibizionista ci avrà della politica delle droghe
Scriveva a pagina trentacinque punto di l'inganno droga non Gallo scriveva
Leggendo i testi delle leggi ascoltando i discorsi dei legislatori non sembra che si possa trovare una risposta che almeno sul piano della coerenza sia in qualche modo soddisfacente tra parole spesi e fenomenologia riscontrate si spalanca un baratto di incongruenza
Che lascia insieme sconcertati e indignati
Sconcertati per il vuoto di argomenti di cui sono piene le motivazioni indignati per gli effetti nefasti che dalle proibizioni derivano il nome di pregiudizi di luoghi comuni infondati
Se io do nozioni e interessi mascherati viene dichiarato una guerra la guerra alla droga le cui uniche vittime innocenti sono i consumatori
Una guerra ideologica anzi una crociata e sulla pelle dei consumatori genera un doppio speculare mercato il mercato clandestino delle sostanze proibite e il mercato lei ha al gatto scusate il mercato legale della coercizione terapeutica
E questi sono due questioni che don Gallo affrontava in questo libro non libretto sono centinaia di pagine un libro che si legge facilmente uscì nel novecentonovantotto
Si faceva riferimento contralto alla alla realtà di quei di quei di quegli anni il fenomeno poi è cambiato si è voluto sia modificato ma i concetti fondamentali sono validissimi ancora oggi da un libro
Che vale sempre la pena di leggere perpetua di facile lettura ma non è non è una lettura leggera
Abbiamo parlato di questo perché perché siamo di fronte purtroppo una politica delle droghe che in Italia da sempre caratterizzato da un'impostazione autoritaria repressiva i punitiva il governo Meloni nam aveva l'opportunità di dare un segnale forte di rottura rispetto al passato di fare quello che nessuno dei governi passati ha mai avuto il coraggio di fare chiudere l'inutile e costosissima guerra la droga
Aprirsi al dibattito internazionale guardare alle migliori esperienze dei paesi che hanno già intrapreso strade diverse
Avviare una riforma razionale efficace basata sull'evidenza purtroppo per ora questo governo ha preso un'altra strada iniziato con il decreto anti Reva prosegue ora con il decreto Cayetano per quanto riguarda appunto la politica la politica delle droghe
C'è un libro molto molto interessante chiudiamo punto con questo il sereno fatta di trenta libri non cala ma se non altro uscito di recente in cui l'autore scrive per l'uomo di scienza la scienza non è la soluzione ultima non è un nocciolo duro immodificabili verità nascosto sotto strati e strati di fatti osservazioni ma somiglia piuttosto all'effetto di un sasso lanciato nell'acqua una serie di cerchi che si allargano verso l'esterno verso l'ignoto
Non è nemmeno qualcosa in cui si possa credere chi afferma di credere nella scienza commette un errore cognitivo fondamentale la scienza è un approccio alla verità non la verità stessa la scienza è un approccio la verità non la verità stessa
E continua revisione un modo di pensare un costante interrogarsi e in questo senso la scienza e l'esatto contrario della convinzione incrollabile
Anche don Gallo nel suo libro parla di convenzione incrollabile ecco
E questa questa frasi che ho citato sono scritte da Patrick Svensson nel capitolo che dà il titolo all'edizione italiana del suo libro molto bello che si intitola L'uomo con lo scandaglio storie di mare abissi e meraviglie
Edito da Iperborea è stato definito un saggio narrativo che come si legge anche le note di copertina e allo stesso tempo un romanzo di avventura indagine scientifica e lo è davvero ecco ho citato queste parole
Perché credo che si possano applicare a ciò che dovrebbe essere la politica
La politica non come soluzione ultima non una verità immodificabile la politica dovrebbe essere appunto un approccio alla realtà attraverso cui individuare poi gli strumenti efficaci per governare la la società e come avviene appunto per la scienza le leggi dovrebbero derivare non da convinzioni incrollabili ma dalla messa alla prova di pensieri e idee con con la realtà con ciò che osservabile
Ci fermiamo qui con il notiziario antiproibizionista per questa settimana tra un po'lo troverete on line su radio radicale punto it inonda invece si risentiamo lunedì prossimo alle tredici e grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli