Meeting di Rimini 2023 - Sanità per tutti: un sistema con una data di scadenza?

Signore e signori mo'al pomeriggio
Il titolo di questo incontro è già in Thierry intrigante per natura
La sanità per tutti due punti un sistema con una data di scadenza
Questo perché
Che credo che sia l'argomento di riflessione di questo pomeriggio
Noi abbiamo un sistema sanitario universalistico
Volutamente universalistico una rispetto dall'articolo trentadue la Costituzione ci siamo dotati di prestazioni obbligatorie che sono i livelli essenziali di assistenza
Abbiamo il diritto dovere di prendere in cura le persone prendesse l'incarico dalla prevenzione dall'età scolare all'età adulta fino alla terza età
E di combattere tutto quanto ne consegue problema è capire se ce la possiamo fare
Se siamo arrivati a un punto dove si manifesto una preoccupazione
Sulla capacità di avere le risorse necessarie sufficiente i modelli organizzativi necessaria e sufficiente per potercela fare
Di questo stasera ne discutiamo
Col professor Fabio Pammolli pompa molli scusate che è professore ordinario di Economia emerge metal politica netti Milano con Giorgio Burdin
Che è presidente di regime personale
Corre Cardoso magari e a che l'amministratore delegato di Doc generici
E con Raffaele Donini ter coordinatore alla Commissione Salute dalla Conferenza delle Regioni
Questo pomeriggio dall'essere con noi anche il ministro Schillaci che purtroppo avuto un impegno
Particolare personale eccetera e quindi non ha potuto intervenire il ministro Starlight Schillaci però ci ha fatto avere una sua nota che i vi leggo e può essere anche la premessa per gli interventi successivi perché comunque è la posizione del ministro riguardo all'argomento che discutiamo questa sera
Buona sera
Saluto e ringrazio il presidente dalla Fondazione Meeting per l'amicizia tra i popoli Bernhard Scholz per l'invito saluti relatore il moderatore tutti i partecipanti a questa serata
Mi scuso se non posso essere presente ma ci tenevo a fare avere il mio contributo nell'ambito della sessione dedicata a un tema fondamentale qual è la salute e il nostro servizio sanitario nazionale
Un servizio sanitario che e resta fortemente ancorato i principi di universalità equità eguaglianza
E che non è in scadenza
Ha bisogno di una forte cura ricostituente per troppo tempo rimandata questo sì
Abbiamo trovato un sistema ingolfato che va ripensato
Per anni non sia innovato per rispondere cambiamenti intervenuti innanzitutto epidemiologici e questa mancanza di lungimiranza determinato numerose criticità che si sono scendi sedimentate e con la pandemia acuite
Ma non siamo al capolinea nonostante A qualcuno piace a crederlo
Vogliamo rendere più attrattivo nostro Sistema sanitario agendo su due leve
Quella economica stipendi migliori agli operatori della sanità
E quella organizzativa prevedere un modello che non funziona come dovrebbe
Dobbiamo pensare dobbiamo iniziare a pensare che la salute è un bene comune un tema che unisce e non che divide da dove partire
Dei cittadini ai quali siamo impegnati a dare risposte cure assistenza di qualità in tempi giusti e garantire e garantite su tutto il territorio nazionale
Dagli operatori della sanità attraverso gratificazioni economiche prospettive di carriera e ponendo le condizioni perché possano operare in serenità
Ma occorre anche poter contare su un maggior numero di risorse umane e ciò vuol dire anche liberarci di palette tetti di spesa pari imposti da una vecchia visione ragionieristica dalla sanità
Ereditiamo un libro un decennio di tagli lineari che è costato trentasette miliardi alla sanità la pandemia dimostrato che non avere investito in salute è stato un errore perché la crisi sanitaria diventata crisi economica il sociale
Questo governo dopo subito consegnare aumentandolo risorse del fondo sanitario nazionale otto miliardi in più sul triennio due mila ventitré due mila venticinque
Con la prossima legge di Bilancio puntiamo a risorse aggiuntive del fondo che intento destinare prioritariamente al personale sanitario
Abbiamo già adottato incentivi partendo dal settore dall'emergenza urgenza e approvato norme che impediscono il ricorso in medici a gettone le cosiddette cooperative ora lavoriamo misure per potenziare gli organici
Abbiamo approvato i nuovi livelli essenziali di assistenza di assistenza che risalgono al due mila diciassette aggiornato tariffe che erano ferme dal mille novecentonovantasei
E ho preso di petto da subito il problema delle liste d'attesa assicurando la Regione i fondi per accelerare i piani di recupero i soldi ci sono ho chiesto le regioni di spenderli e spenderli bene
Nell'ambito della riforma che stiamo mettendo in campo il Pnr è un ulteriore tassello per costruire una sanità di prossimità che sappia dare risposte appropriate ai bisogni di salute l'integrazione sociosanitaria
Riguardo la proposta
Di rimodulazione del piano
Piano sempre piene era re l'impianto dalla missione salute resta lo stesso non ci sono cambiamenti sostanziali se non rimodulazione utili a rispondere difficoltà che alcune Regioni stanno avendo sul fronte dall'aumento dei costi
Altro fattore chiave per la sanità del futuro e la digitalizzazione penso alla telemedicina
Su cui siamo in fase avanzata che gioca un ruolo essenziale per il potenziamento darà sanitari prossimità o al fascicolo sanitario elettronico che finalmente entrato nella sua fase operativa
Infine voglio richiamare l'attenzione sull'importanza della prevenzione
Un sistema che non solo cura ma che sa prevenire garantisce più salute quindi meno malati in futuro e più sostenibilità del sistema sanitario
Basti pensare che la malattie croniche non trasmissibili hanno superato quelle infettive come principale causa di morte nel mondo la prevenzione attraverso corretti stili di vita è un'arma fondamentale per contrastarle
Concludo ribadendo una differenza importante rispetto al passato
Siamo impegnati in una strategia di medio lungo termine interventi tampone uscente c'è un mito di fondi non hanno mai portato nei fatti a garantire la salute a tutti serve ripensare una medicina pubblica più vicino alle persone i più innovativa
A questo stiamo lavorando insieme a Regione associazione parti sociali che da subito hanno condiviso un dialogo costruttivo e propositivo
E continueremo a impegnarci per il bene del servizio sanitario nazionale e di tutti noi
Vi ringrazio ancora per questo momento di confronto auguro buon lavoro tutti voi è un successo sempre maggiore nel mare a una manifestazione ricca di spunti e di contributi importanti come il Meeting di Rimini
Ecco signori questa è la lettera che il ministro Schillaci che ha fatto pervenire
Che identifica alcune posizioni oserei dire ben precise soprattutto riguardo alla richiesta di ulteriori fondi
Ma su questo
Ora il sentire cosa ne pensa il professor Pammolli
Perché presso Pammolli un conoscitore del sistema sanitario dal punto di vista finanziari evidentemente ed economico ma del sistema sanitario si tratta
Quindi
Riusciamo a trovare l'equilibrio fare risorse disponibili e i livelli essenziali di assistenza
Perché l'obbligo che noi abbiamo a livello costituzionale peraltro sancito da giurisprudenza consolidata dalla Corte costituzionale di sistema deve rispettare i derogare i livelli essenziali assiste quindi
Che possono essere garantiti a tutti condizione di appropriatezza ed efficienza quindi si può chiedere
Al nostro servizio sanitario nazionale che possa garantire le l'erogazione e Lea in questi qui situazioni se mancano risorse a suo parere
Ne sentiamo di tutti i colori c'è chi parla di qualche miliardo in più di qualche decina di miliardi eccetera
Quale potrebbe essere la necessità effettiva
Tanto grazie grazie per per l'invito è sempre un piacere
Al Meeting e partecipare al confronto in questa sede
Anticipo la risposta che essi e poi mi prendo una parentesi per cercare di dare un quadro di argomentare
La ragione che porta diversi
Parto Perrotta un'analisi molto rapida che mette in evidenza anche le sfide che ci che abbiamo e che ci attende in primo luogo io credo che noi dobbiamo ricordare il fatto che ci il Paese ha uno il livello di spesa pubblica rilevato e ha accumulato nel corso del tempo un livello di incidenza del debito pubblico sul prodotto interno lordo
Secondo solo a quello della Grecia a livello europeo dico questo perché naturalmente questa situazione macroeconomica espone il Paese a una sfida della sostenibilità complessiva dell'insieme dei conti pubblici alla sfida della crescita perché è chiaro che se aumenta la la velocità con la quale facciamo crescere l'economia abbiamo anche un beneficio rispetto al rapporto debito-PIL
Questo in una fase in cui i tassi di interesse non sono più i tassi di interesse di due anni fa i tassi di interesse sono tassi d'interessi più elevati
è vero che abbiamo anche una dinamica inflattiva che normalmente Steve nella storia è sempre stata considerata buona perché molto indebitato purtroppo non è più così perché i mercati aggiustano molto velocemente il costo delle emissioni obbligazionarie quindi la verità e che l'incremento dei tassi per un Paese molto indebitato
Aumenta la portata della sfida scusate questa breve
Parentesi però è importante dare la cornice entro la quale poi quei diritti costituzionalmente sanciti richiamerò anch'io un po'della giurisprudenza che citavi
Si inseriscono seconda considerazione è un dato che non ci deve spaventare ma ci deve far riflettere
Ogni occupato in Italia ogni persona che lavora
Contribuisce al finanziamento del welfare anziano del pilastro pubblico quindi pensioni sanità ci assistenza
Con un valore che superiore al sessantasei per cento del PIL pro capite quindi da un lato abbiamo la platea degli occupati ciascuno occupato proprio reddito da lavoro naturalmente la tassazione generale che le addizionali regionali quel costo costituiscono un elemento di carico fiscale oltre che la contribuzione pilastro previdenziale pubblico che è a ripartizione quindi anche se noi nominalmente accantoniamo quell'importo
Per la nostra pensione futura che sarà calcolata sulla base dei contributi versati
Quel liquidità viene utilizzata per pagare le tensioni in corso di erogazione
Sessantasei per cento del PIL pro capite il valore corrispondente per la Germania è di ventiquattro punti percentuali più basso
Analogamente a quello che accade per la Spagna la Francia un po'più vicina all'Italia
Perché dico questo perché questo è un secondo elemento che ci deve far capire che queste tendenze di lungo periodo le tendenze demografiche che richiamava anche il ministro Giorgetti questa mattina
Sono tendenze che richiedono interventi di carattere strutturale
Macro i tedeschi lo hanno fatto
Sviluppando il pilastro pensionistico complementare a capitalizzazione quindi fondi
E questo determina anche la possibilità introducendo delle flessibilità nello smobilizzo del montante di avere una componente che va a cofinanziare la parte dello perché ad esempio gli olandesi lo hanno fatto con un'altra soluzione che è stata quella di introdurre una componente assicurativa obbligatoria un po'come l'RCA
Della sanità che però ha finanziato tutte le residenze degli anziani che il permanenza delle degli anziani all'interno di questa
Faccio questa parentesi per dire che una parte della risposta
è una parte che ha a che vedere questo con queste grandi tendenze di finanza pubblica da un lato e di sostenibilità d'annata
Venendo a noi poi abbiamo una seconda sfida oltre a quella demografica che quella tecnologica che è un bene
Abbiamo fatto con alcuni amici e colleghi lavoro che è stato pubblicato qualche anno fa che si chiama di endless frontiere la frontiera senza fine che riguarda il fatto che l'innovazione sanitaria farmaceutica continua dispiegarsi
Perché la nostra comprensione delle patologie patologie che non comprendevamo
Vent'anni fa sono oggi oggetto d'innovazione ma quest'innovazione naturalmente si manifesta non con la sostituzione di terapie con terapia più basso costo per magari avremo degli approfondimenti ma con l'espansione della frontiera e quindi malati che prima non erano cronici disabili diventano cronici disabili naturalmente questo ha un costo
Bene
Alcuni flash primo io sono tifoso dalla Fiorentina
Quindi sono abituato a fare con quello che offre
Il primo punto è quello di vedere come riusciamo a fare con quello che abbiamo regola semplice
Allora
Per rispondere alla tua domanda
Ci sono varie stime che stimano il cosiddetto output diretto
Cioè
Quanto in termini di livelli essenziali di assistenza le singole Regioni erogano rispetto a delle stime del fabbisogno standard di quella regione
è un quadro non omogeneo sul territorio nazionale
Purtroppo le regioni che sono anche più in difficoltà finanziaria sono anche quelle che erogano volumi di sanità più bassi
Non voglio dare più una stima percentuale di questo che
Però dico anche che accanto a questo gap ci sono anche margini ed è doveroso in porci di fronte al sistema con l'occhio di chi cerca di proseguire nel lavoro che le regioni la Ragioneria generale dello Stato hanno fatto in questi decenni
Di allineamento della spesa alla spesa standard
Ora qui abbiamo un problemino perché la riforma sancita con la legge quarantadue del due mila nove e col decreto legislativo sessantotto del due mila undici introduceva un principio
Che era quello del superamento della spesa storica che di costruzione dell'impianto nuovo assetto attorno al costo standard e al fabbisogno standard
E il problema è che invece i leader la spesa sanitaria viene ancora oggi distribuita sulla base di una funzione che sessantacinque per cento quota capitaria secca
E trentacinque per cento quota capitaria ponderate in base alla presenza degli anziani in base alla distribuzione della popolazione per sesso e fasce di età nella ripartizione dell'ultimo fondo di
Nell'ultimo accordo all'interno della Conferenza Stato-Regioni c'è anche una componente che riguarda
La deprivazione che introduce ma Proxy del contesto economico sociale però non abbiamo completato un percorso all'interno del quale il fondo sanitario nazionale viene ripartito sulla base dei livelli essenziali delle assise
Di assistenza o delle prestazioni che vengono erogate viene ripartito sulla base della popolazione
Allora come andare verso un sistema che sia più collegato ai LEA è una sfida ultimo punto noi abbiamo trattato i buoni e cattivi do alcuni flash
I buoni sono buoni i cattivi vanno in piano di rientro i piani di rientro sono stati uno strumento molto incisivo ma anche uno strumento molto pesante per le regioni
Noi crediamo da dati di colleghi come Francesco Vito li ho anche volume che abbiamo pubblicato per il Mulino un paio d'anni fa
Il fatto che le zone più periferiche nelle regioni quindi quelle meno collegate a ai grandi distretti urbani sono anche quelle che hanno sofferto di più dall'inserimento della Regione meccanismi allora forse un percorso che abbia una zona grigia il che distingua già dal monitoraggio che viene fatto nel tavolo di monitoraggio presso la Ragioneria generale dello Stato ma dove le Regioni sono coinvolte Bacon voltaggio
Tra Regioni buone cioè quelle che con le risorse che derivano dalla ripartizione del fondo sono in grado di erogare le prestazioni
Previsioni che hanno una situazione di squilibrio magari si manifesta anche con un incremento delle addizionali e regioni che invece sono da sottoporre a piano dirige
Sì anticipiamo il momento in cui monitoriamo l'efficienza gestionale gli strumenti ci sono
E lo facciamo prendendo degli standard nazionali per macro capitoli di spesa che sono il costo del personale che sono il costo per i servizi esterni senza naturalmente arrivare ha dedotto ma avendo dei percorsi di accompagnamento del di questo monitoraggio io credo che già impariamo a fare meglio con quello che abbiamo
Poi è naturale che il re le regioni siedano molto
E che lo Stato tenga conto anche dei diritti vincoli macroeconomici che richiamavo prima questa la dialettica che c'è sempre stata
L'unica osservazione che faccio è che in questa dialettica più che mai oggi dopo il covo Reed che questa situazione complessiva del Paese
Deve esserci una stella polare che è la compostezza istituzionale e la consapevolezza del senso di responsabilità che tutte le parti
Devono portare sul tavolo non solo nelle azioni ma anche nelle parole grazie
Dottor bordi
Lei è anche presidente oltreché esimio medico
E anche il presidente dire vicine persone è una successione
Non solo i medici diciamo medici infermieri di personale sanitario allo
Come la vede
La situazione si parla mancano medici mancano infermieri mancano tecnici cioè c'è una situazione all'interno del mondo sanitario critica da questo punto di vista sette prospettiva si vede lei davanti sentendo anche tutti i vari suoi colleghi eccetera non solo dei medici però ecco e soprattutto l'esperienza del Coni cosa lasciata agli operatori sanitari
Io penso intanto che il dibattito su numeri di posti letto e personale e veramente onnipresente sui media da danni
Se vent'anni fa il tema era quello dell'esubero del personale sanitario
Passato tanto tempo oggi il la vulgata dice che il personale sanitario non c'è
Penso che i numeri abbiano un significato ma non significato se rispondono due domande
La prima è se posti letto personale bastano rispetto ai bisogni e quindi quali sono i bisogni
La seconda è anche quali scenari ci attendiamo nei prossimi anni
Intanto i bisogni in questi anni sono sono cambiati si è trasformata la funzione dell'ospedale per acuti se trasformata
Clamorosamente esista tuttora trasformando i posti letto sono scesi che sono scese del quindici per cento negli ultimi dieci anni però a fronte di degenze
Più brevi più snelle comprese stazioni più efficienti che hanno spostato dei sette in campo l'attoriali ciò che prima si faceva ricovero per dirla in poche parole
Con meno posti letto e si fanno tante cose in più
Oltre al calo dei posti letto e c'è anche un calo dei ricoveri questo circa del venti per cento questo è andato un pochettino più difficile da interpretare perché poi non è chiarissimo
Se siano calati ricorderete per una incapacità di erogazione rispetto un bisogno sia calato davvero il bisogno ma interpretazione di queste cifre a volte difficile però di fianco ricordiamo che oltre a questo fenomeno c'è che se le accuse ad alta intensità e criticità ma come luogo privilegiato e assoluto l'ospedale c'è poi tutto il il grande enorme peso della cronicità
Che è aumentata da molto tempo ma contino aumentare ce l'ha ricordato ancora anche professor Pammolli e aumenta perfetto proprio dell'ex come dire del del fatto che la scienza supera gli episodi acuti ma non guarisce le malattie
E questa comicità va tolta dall'ospedale va tolta dall'ospedale perché il tempo della cronicità è il tempo della vita
E quindi va vissuta e affrontata vicino alla a dove uno vive anche perché molto spesso la maggior parte degli interventi sono a bassa intensità e criticità
E su questo devo dire che la parola prossimità sta diventando una parola chiave anche di alcune riforme organizzative che tutti conosciamo bene
Quindi sui posti letto tutto bene sì e no perché sei punto sei numeri non sono forse i drammatici come descritto a mio parere invece rimane drammatico il tema dello scopo del senso della pura
Lo scopo dovrebbe essere ciò che muove l'organizzazione e dunque anche la riorganizzazione del sistema sanitario sicuramente questi numeri non sono in grado di intercettare questa domanda
L'ospitale nasceva parecchi secoli fa come luogo di ospitalità e accoglienza del bisogno sanitario
Mosso tra l'altro dalla carità ma aperto una dimensione totale del bisogno e il bisogno con la P maiuscola di una persona malata non è riconducibile alla somma puntuale dei suoi bisogni
Allora la domanda è il nostro sistema sanitario
Sa ancora prendere sul serio il bisogno di salute di salvezza di una persona malata è evidente che la soluzione non è nella forma la forma deve evolversi per poter essere efficiente efficace e sostenibile
Ma non è neanche vero che la qualità della prestazione di per sé garantisca la cura perché come il bisogno non è una somma di bisogni la cura non è una somma di prestazioni
E infatti non è un caso che lo scontento dei pazienti che si sentono non curati sembra inversamente proporzionale a alle conquiste
Che la scienza medica da un lato dell'organizzazione dall'altra pongono in termini di efficacia e di efficienza quindi qualche cosa che questo deve porre questo sui posti letto però se non andiamo sul numero di medici e di infermieri anche qui abbiamo situazioni intanto diversificate problemi di scarsità ce ne sono sicuramente perché il blocco delle assunzioni e il personale non reintegrato è un dato di fatto
Però il nocciolo anche qui non è tanto nei numeri assoluti quanto anche nella ripartizione
Del nella distribuzione per aree funzionali tutta l'area dell'emergenza urgenza la indizi la medicina i medici di medicina generale e i pediatri di libera scienza sono lo sappiamo in enorme sofferenza che tra l'altro sono anche poco attrattivi
Oltre a Houghton eterogeneità regionale di cui si è già parlato e che in alcune zone a cui si è maggiormente dei fenomeni ci sono quindi carenze in alcune specialità ma soprattutto anche questo fosse stato già accennato c'è una quota molto alta di medici
Che nei prossimi quattro cinque anni andranno in pensione e questo sicuramente se è un tempo noi eravamo in esubero di medici sei adesso siamo poco al di sopra della media
Degli altri Paesi europei di welfare
Ci possiamo attendere nei prossimi anni una carenza reale diverso il problemi infermieristico quindi a carenze
Da una parte è un è un personale più giovane
E quindi un personale più stabile negli anni però dall'altra è attualmente
Registra una carenza e questa carenza è sia una carenza assoluta ma anche una carenza rispetto al rapporto fra numero di infermieri e medici che mi sembra dà i dati che io che in Italia il rapporto è di uno e quattro rispetto a una media europea del due virgola tre per cento quindi con meno medici
Si possono fare in una buona organizzazione sicuramente attività superiori a patto però che ci sia una robusta capace attività infermieri
Quindi grossolanamente mi sembra che i numeri dicano questo anche se come dire le forme informative sono eterogenee sono difficili da reperire e i dati consolidati sono sempre quelli consolidati a un paio d'anni fa
Però è proprio negli ultimi due anni che stiamo vedendo un fenomeno nuovo e questo fenomeno è esploso dopo la pandemia
Anche se il colpite ha in qualche modo ha scoperchiato il vaso di Pandora e ha fatto vedere qualche cosa che pescava comunque negli anni precedenti che oggi sta diventando macroscopico
Il comitato non c'ha causato solo problemi ci sta dando ci ha dato ma ci sta dando nei fatti un segnale potente che è una grande opportunità di rilancio della nostra professione e che non possiamo permetterci di sprecare c'è una crisi profonda nei professionisti della sanità
Che migrano in uscita del servizio sanitario nazionale ma ancora una volta a mio parere non tanto attratti dal privato come dice la vulgata più comune quanto proprio per lasciare un lavoro che non soddisfa
Un lavoro che non compie non realizza
Molti non passano solo da fare il medico o l'infermiere a farlo in un altro posto ma smettono di fare il medico smettono di fare l'infermiere
E che rimane in ambiti clinici cercare felici altrove che non trova cosicché alla delusione
Sì accompagna anche il rimpianto il senso di fallimento queste sono cose che noi misuriamo oramai dei nostri colleghi lo vediamo tutti i giorni
E questo disagio mi sembra che abbiamo alcuni molti motivi alcuni motivi sono propri della nostra realtà sanitaria
Per esempio antica come la malattia la sua durezza che si fa fatica a reggere dal razionalismo al positivismo si è compiuta una parabola
Che ha creduto che la scienza potesse rendere inutile la carità occupandosi solo
Lo di un corpo malato come di una macchina guastati deve essere riparata
Oggi quasi per contrappasso si è dilatata una richiesta di relazione a cui non sappiamo più rispondere per un'insufficienza culturale
I suoi senza culturale globalizzata di cui il nostro Paese sembra essere per fortuna un po'in ritardo anche per le nostre radici ma a cui partecipa pienamente i malati sono sfiduciati
La ricerca di autonomia è unilaterale ed è carica di pretese alimentando un contenzioso verso il quale la classe medica cade nell'errore di esercitare una medicina solo difensiva
Non è stato così forse anche con il colpite i medici che sono stati insensati e osannati all'inizio sono stati rapidamente criticati e oggi
Devono subire anche tutta una serie di cause di risarcimenti per colpa professionale
La quantità di adempimenti amministrativi e burocratici che sono due cose diverse ma pesano entrambe e soprattutto anche di tipo normativo
Collegate le prestazioni sanitarie e le prestazioni sono in crescita continua riempiono tutto il tempo da una parte sottraendolo alla cura ma soprattutto s'vedendo la professione che rischia di diventare impiegatizia
E l'assenza di realismo di chi governa a qualsiasi livello
A governare irrigidendo
La complessità del sistema e trasformandolo in un sistema complicato è asfittico questi mi sembrano delle cause come dire interni alla nostra storia ma ci sono anche motivi che attengono alla più generale crisi del lavoro il tema della creta Trezeguet Nation
Che occupa tutto il mondo occidentale esatto e di cui anche il nostro lavoro prende parte
è un'insufficienza esistenziale
E proprio una povertà dell'io ed è un problema che non può essere affrontato credendo che solo la migliore organizzazione solo dei soldi in più o solo qualche turno in in meno ci potranno salvare nel mille novecentoventinove ventisei Malraux scriveva
Non c'è ideale al quale sacrificarci perché di tutti noi conosciamo la menzogna noi che non sappiamo cosa sia la verità io penso che oggi
Questa posizione sta diventando palpabile
Gli effetti allora chiudo dicendo che
Il ministro ricordava che bisogna ridare un un ringiovanimento una una spinta un'energia
Io spingo un po'di più occorre proprio rifondare la sanità ritrovare uno slancio originale essere originali vuol dire sempre tornare all'origine non Falco fare qualcosa di strambo e di diverso e io penso che sia un lavoro culturali urgente
Che a fianco di tutte queste problematiche di
Sostenibilità diventi proprio una risposta a una domanda di senso che questo disagio esprime noi medicine persona abbiamo a tema questa domanda come priorità e pensiamo che la risposta a questo nuovo inizio possa cadere a condizione intanto di non essere da soli
E anzi solo dentro una compagnia umana capace di andare al fondo della propria esperienza professionale
Riscoprendo non solo lì dentro il senso del nostro prendersi cura ma dal di dentro potendo anche offrire in atto soluzioni che diventino anche soluzioni organizzative e per questo come dire l'augurio è che da domani mattina
Non solo col mio collega con cui mi troverò ma a tutti i livelli finanche a livelli istituzionali ci si possa far compagni su questa che penso sia un'urgenza assolutamente non procrastinabile
Con la preghiera due ancora interventi benissimo riguardare un attimino il monitor
Per perché temi di i tempi sono tiranni
Dottor regalia
Con lei parliamo di farmaceutica ovviamente
No sia la fama cerco ospedaliera che la farmaceutica territoriale quindi che la farmaceutica in fondo da qualche anno a questa parte da un contributo la sostenibilità
Quello che in gergo tecnico si chiama il pay back
Ma questo ce lo spiega eccetera perché è importante tra l'altro sulla farmaceutica si scatena una posizione non omogenea delle regioni sui ticket
Che sono differenziate anche in un modo significativo
E per l'ultima domanda nel prontuario nazionale entrano i farmaci cosiddetti ad alto costo
Cioè sono farmaci che farà il ciclo di cura pro-capite per alcune patologie soprattutto Cologgi che ma non solo
Valgono centinaia di migliaia di euro
Mi mi industria farmaceutica o meglio il mondo farmaceutico non può fare nulla per dare una mano
Grazie grazie prima di tutto dell'invito e permettetemi siccome si parla di data di scadenza nove dell'azienda farmaceutica siamo esperti altri scadenza perché le applichiamo quotidianamente sui nostri farmaci speriamo chi è mai visto che il nostro penso sia uno dei sistemi sanitari migliori in Europa che qualcuno metta una data di scadenza sul nostro caro e amato sistema sanitario nazionale
Permettetemi prima di di di iniziale mi intervento di inquadrare ringrazio il dottor Lucchina quello che il tema all'interno dei centoventisei miliardi che è il fondo sanitario nazionale centoventicinque centoventisei Paul professore mi corregga pure se dico delle inesattezze
Quante
La parte farmaceutica la parte farmaceutica
Privata e pubblica e circa di trentaquattro miliardi che l'anno scorso nel due mila ventidue cito dati o smette quindi il reporter che l'Aifa pena pubblicato non più tardi di tre settimane fa e cresciuta del sei per cento quindi stiam parlando in una spesa che comunque sta andando avanti sta andando avanti e quest'anno è cresciuta del sei per cento quindi trentaquattro miliardi la spesa pubblica e privata di questi trentaquattro miliardi
Ventitré miliardi e la spesa pubblica quindi ventitré miliardi spesa pubblica a quali però vanno
Sommati quasi dieci miliardi nove miliardi nove che la spesa farmaceutica che ogni cittadino italiano enti cittadini italiano quindi un terzo della spesa farmaceutica forse non tutti lo sanno e già oggi
A carico delle singole persone cosa c'è dentro questi dieci miliardi ci dentro la quota di ticket regionale
C'è dentro e qua permette più una breve digressione circa un miliardo un miliardo e due che la quota che i cittadini non scegliendo il farmaco generico cioè quello che costa meno
Assolutamente identico Perex infatti si chiama equivalente per definizione ma sceglie il brand originator
Ecco chiamata a pagare circa in totale un miliardo e duecento milioni quindi di dieci miliardi un miliardo e due collegato alla scelta libera il cittadino non a caso in Italia la penetrazione del farmaco generico
E a info circa il venti per cento ben inferiore rispetto alla media europea in alcuni Paesi addirittura arriva vicino al cinquanta per cento
Detto questo quindi un terzo e privato per quanto riguarda invece quello che la spesa pubblica e la spesa territoriale prima dottor Lucchina parlava di spesa ospedaliera è spesa territoriale ben dodici miliardi che l'anno scorso son cresciuti anche queste cinque sette sono la spesa sul territorio la spesa
A carico di ogni chiede che lo stato in cui lo stato contribuisce rimborsando i farmaci che i pazienti vanno comprano in farmacia
Detto questo permettetemi una una digressione prima parlavamo di dieci milioni dieci miliardi di euro
Che la spesa a carico del cittadino si capisce anche l'importanza prima stavo passeggiando per il meeting
Di opere come il Banco farmaceutico che son presenti anche storicamente in Italia da più di vent'anni che si occupano appunto di dare una risposta anche chi non è in grado di far fronte a quei dieci miliardi di spesa che oggi i cittadini pagano e che sono chiamati a pagare
Torniamo però la spesa pubblica e vediamo come avendo bene in mente quanto citava Pammolli prima
Il sistema sanità nazionale deve fare i conti con quella che è la curva demografica italiana un dato che non è ancora stato citato lo cito io di horror recente Rapporto Istat dice che oggi la popolazione over sessantacinque e circa il ventitré per cento della popolazione totale italiana nel due mila e cinquanta dato Istat sarà il trentacinque per cento della popolazione italiana adesso capite perché ho citato questo numero
Perché perché se noi prendiamo la spesa totale
Circa e la dividiamo per il per i pazienti italiani
Lo Stato contribuito per circa duecentoventidue euro per ogni cittadino circa ogni cittadino ha speso a consumati in media diciotto confezioni di farmaci se ci spostiamo
Sulla quota over sessantacinque da duecentoventi parliamo parti passiamo a cinquecentocinquantasei euro
Capite bene che c'è un belliche tre e di pazienti di cittadini italiani sopra i sessantacinque anni il novantotto virgola quattro per cento quindi la quasi totalità dei cittadini italiani sopra i sessantacinque anni hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci collegate questo dato col dato che ho detto prima capite bene che bisogna intervenire in qualche modo perché nel due mila cinquanta
I pazienti che consumano
I farmaci per la quasi totalità non saranno più ventitré per cento ma sale al trentacinque per cento della della popolazione italiana
Un ultimo dato come paragone europeo non ci posizioniamo al sesto posto in Europa perché se ne prendiamo la spesa sanitarie sia privata che pubblica oggi siamo al sesto un posto in Europa dietro Germania Austria Belgio Francia e Spagna
Detto questo che il contesto macro che cosa che possiamo fare già da oggi
Ben venga quello che diceva il terreni dare il farmaco senti più fui direbbe mega quello che diceva il ministero apertura perché sicuramente è di buon auspicio
Sicuramente stima senta nazionale ha bisogno di un adeguamento di quelle che sono le risorse io non sono un tifoso della della Fiorentina quindi però su un tifoso della Juve però condiviso condivido mi spiace condivido quanto detto dal professor Pammolli prima che bisogna però iniziare a fare con quello che sia tante cose si possono già iniziare a fare per garantire la sostenibilità
Della farmaceutica in Italia in primis il Caulfield prima si parlava di Cove discoteche ha reso evidente che non è scontato e che anche in Italia recandosi in farmacia
Noi riusciamo ad avere di farmaci che siano reperibili tutti i farmaci caso amoxicillina era su tutti i giornali non più tardi di qualche mese fa questo perché è perché non so se tutti lo sapete ma la la catena la filiera produttiva farmaceutica non italiana ma mondiale
Ad oggi ancora assolutamente dipendente da Paesi come la Cina e l'India per quanto riguarda la produzione di internet non di principi e ti prende quei pezzettini della molecola che di chimica che stanno a monte del principio attivo
Quindi capite bene che ben venga mai parlavo anche prima accennandolo ripercorrendo quello che il tavolo sulla farmaceutica incrociato il ministro D'Urso nel salottino
Che qua presente al meeting parallelo con noi in un altro incontro di quanto sia importante quanto cui ha promesso
Auspicato anta o della farmaceutica di interventi che vadano a sburocratizzazione a incentivare anche quello che è non solo in Italia ma in Europa il rivestimento in una produzione farmaceutica anche di principi attivi che metta al riparo lo short regge di farmaci detto questo però non basta perché la maxi ciellina è mancata perché si chiedeva le aziende farmaceutiche di dover produrre il principale produttore che un produttore di origine tra deciso perché non era più economiche Leon produrla quindi si è chiesto al restante parte della filiera di dover sopperire non andando a toccare perché il prezzo il farmaco anelastico non si fomentare i costi sono aumentati quindi le aziende hanno letto un attimo però va bene produrre per un po'di mesi per un po'per un po'di anni in perdita però ai fa che l'Agenzia italiana del farmaco a un certo punto i farmaci dove vanno aumentati per non produrre sottocosto Pano ma intatte quindi in primis la cosa da fare e agire
Non su tutti ma per lo meno su quei farmaci il cui costo oggi inferiore ai cinque euro per permettere appunto la disponibilità in farmacia il secondo punto e lo si diceva prima
è un aumento generale del de de de la farmaceutica pensate che prima si parlava di convenzione di spesa ospedaliera spesa ospedaliera nel due mila ventitré quest'anno
Ai il tetto è intorno ai dieci dieci miliardi nove miliardi e rotti si stima dati e Curia noi
Di Farmindustria nidi eguali all'associazione che rappresenta i farmaci i produttori di farmaci generici che questo tetto verrà superato per tre miliardi e tre
Quindi pensate bene cosa vuol dire oggi che senso ha un tetto
Di cui si sa già prima di partire che per un trenta per cento verrà superato quindi sicuramente questo tetto va rifinanziato per per poter permettere come diceva Lucchina prima
Di poter far fronte al migliore dei modi a quello che è il fabbisogno di farmaci ad alto costo e quindi permettere innovazione anche grazie alle risorse che l'ingresso di generici
è un maggior consumo dei generici possono liberare nella spesa farmaceutica e da ultimo e concludo
Un ultimo punto che si può fare anche che viene bene anche prima dell'intervento
Dell'amico assessore regionale
è sicuramente una maggiore uniformità
A livello regionale
Perché oggi non esiste appunto unico regime di dispensazione ma esistono ventuno ventidue regime dispensazione diversi allora io mi chiedo a produttori di farmaci per come tutti omogeneamente in tutta Italia che senso ha che un farmaco che io produco
Venga distribuito
Con regole diverse quindi che un paziente abbia un accesso diverso a seconda della regione dove abita questo assolutamente si può correggere
Come andando dietro a quella che è l'idea del viceministro gemmato di una lista unica di un punto Mario farmaceutico unico a livello nazionale che disciplina quali sono le molecole che non per ragioni di costo va bene per come è nata la quattrocentocinque debbano essere dispensati
Sì o sulla territoriale o in ospedale evitando che ogni regione faccia a modo suo
Grazie grazie
Dottor donne nei nei nulla coordinatore della Commissione Salute dalla Conferenza delle Regioni quindi quella commissione che regolarmente si confronta con tutti gli assessori alla sanità welfare di tutte le regioni italiane
Che ha un ruolo pratico fondamentale da questo punto di vista come coordinamento e come indirizzo alla conferenza dei presidenti
Ma le amministrazioni regionali oggi possono dire di aver adempiuto a tutto quanto i loro cittadini ci aspettano sulla sanità
C'è un problema come dire di rapporti con lo Stato
Un po'centralista o meno anche alla luce dell'esperienza Covip per la quale non si poteva fare diversamente
A che punto è piene nera della regione
C'è un decreto ministeriale che a settantasette del due mila dodici che disciplina
Tutto il modello organizzativo della sanità territoriale a che punto siamo
Allora intanto grazie per l'invito a rispondere a queste domande in poco più di dieci minuti e impegnativo cercherò di essere sintetico ma non reticente
Intanto parto dalla lettera che ci ha inviato al ministro con il quale
Come coordinatore della Conferenza delle Regioni per quello che riguarda il tema Salute
Occasione spesso di confrontarmi e la cosa un po'strana è che quando noi ci confrontiamo
Dentro la Commissione nazionale salute che comprende tutte le regioni italiane di diverso orientamento politico
Noi usciamo da quelle incontro quel confronto sempre composizioni unanimi
E con una correttezza no lealtà rispetto ai Governi di turno
Ne abbiamo visti i tre in questi ultimi anni
Che credo sia faccia onore al al comportamento delle regioni siamo uniti diciamo le stesse cose ci fidiamo dello stato e ci comportiamo in modo responsabile
Poi ognuno di noi torna in sede
Dentro alle comunità locali
Viene diciamo così a configurarsi una vivacità di dibattito politico
Che molto spesso ci amareggia perché vediamo sulla sanità tanta propaganda politica e poche politiche per la sanità
E questo lo vediamo come dire con occhi unanime in crocchi di tutte le regioni e di tutti gli orientamenti politici quindi le sfide che ci pone il ministero
Sono anche le nostre sfide
Alcune sono diciamo alla nostra portata in termini di assunzione di responsabilità regionale altre necessariamente devono collocarsi in un ambito più vasto a livello nazionale andiamo per ordine
Il ministro pone un problema enorme
Di sostenibilità finanziaria del sistema sanitario nazionale
Le Regioni lo dicono da un anno e mezzo quindi lo dicono questo ministro e lo dicevano anche al ministro che c'era prima perché un anno e mezzo punto è il periodo in cui le regioni
Sostanzialmente ad otto lo documenti che sottolineano la Inc diciamo inadeguatezza del fondo sanitario nazionale rispetto alle sospese sostenute dalle regioni
Faccio un esempio che è incomprensibile
Gli aumenti del fondo nazionale anche l'ultimo momento
Sono la metà di quanto le regioni spendono senza poter far nulla affinché si spenda
E cioè per esempio
I contratti del personale che a livello nazionale si chiudono ma che poi ricadono in termini di costi non coperti nei confronti delle regioni
I farmaci innovativi
Che sono la speranza anche per tanti cittadini
E per tante patologie che una volta erano mortali e che oggi grazie a questi farmaci cominciano a trasformarsi in patologie croniche
Noi stiamo assistendo a dei passi in avanti della scienza della tecnologia
E anche appunto della produzione di farmaci che dà grande speranza ai cittadini italiani e non solo italiani perché nostro è un sistema universalistico però questi farmaci costano e sono di gran lunga superiore ai costi rispetto l'aumento del fondo poi se l'inflazione
Che decurta sostanzialmente il potere d'acquisto anche della spesa sanitaria e infine ci sono i costi energetici perché
Molte tante strutture sanitarie non sono certamente improntate al massimo risparmio energetico e per riorientare le in quel senso occorrono anni quindi il ministro dice occorrono quattro miliardi di euro sul fondo sanitario nazionale per arrivare ad una situazione diciamo di sostenibilità
Le regioni dicono la stessa cosa
In un Paese normale si siede il Governo e si siedono le regioni trovo nel quattro miliardi di euro e mettono in sicurezza il sistema sanitario nazionale pubblico e universalistico
Speriamo che ciò accada perché mentre le dichiarazione del ministro vanno in quel senso le di chiamo nella rassegna stampa di oggi
Dice esattamente il contrario seconda cosa ci sono riforme che non dipendono solo dal Baze
E occorre farle subito
Perché incidono fortemente anche sulla motivazione del personale sanitario che oggi si sedeva dal sistema sanitario non solo per una retribuzione inadeguata
Per cui il tema delle retribuzioni al personale sanitario un tema necessario ma non sufficiente
Per tra attenere le professionalità che sono rimesso impiegate
Ma occorre anche mettere in condizione i gli operatori sanitari di lavorare adeguatamente come stile di vita e di lavoro perché quando un sottoscrivono come me va per esempio a incontrare i medici o gli infermieri che lavorano nei pronti soccorsi
Viene fermato è si si dice
Diviene detto guardate ci potete anche riempire d'Oro ma appena possiamo ce ne andiamo perché non sono questi i ritmi di vita non sono questi gli stili i ritmi di lavoro con cui vogliamo lavorare e allora queste riforme competono a noi
E noi alcune regioni restano improntate andò per esempio la dell'Emilia Romagna attivato avviato una riorganizzazione radicale dell'emergenza urgenza cercando di separare da un lato le patologie tempo dipendenti quindi l'emergenza il centodiciotto
E dall'altro il settanta per cento degli accessi ai pronti soccorsi che sono codici bianchi e codici verdi che non devono essere presi in carico da un medico rianimatore devono essere presi in carico nell'ambito della configurazione sanitaria territoriale da un medico
Che però non necessariamente sia il medico di emergenza urgenza nel collegamento della Rete
Ecco che non abbiamo attivato i centri di assistenza per le urgenze per gestire un bisogno di salute che il cittadino sente come urgente
E quindi è portato andare al pronto soccorso ma poi alla fine si scopre che è un bisogni di salute che non necessita per fortuna
Di un'attenzione particolare tempo dipendente questa è una riforma che l'Emilia Romagna altre regioni hanno cominciato da attivare e che penso sia un tema nazionale per le per il quale le Regioni possono offrire un contributo importante
E poi ci sono per esempio la grande sfida che esplicita anche il ministro
Dei tempi di attese da delle prestazioni specialistiche diagnostiche e chirurgiche allora ci siamo dimenticati tutti che cos'è stato il codice d'
Il Covent per esempio per l'Emilia Romagna che è stato una delle ragioni assieme a Veneto e Lombardia tra le più colpite se
Significato anche decine di migliaia di interventi chirurgici procrastinati
Negli anni successivi recuperati ma nel frattempo il bisogno di salute non sta fermo quindi è chiaro che occorre sempre diciamo così darsi una ottimizzazione di produzione sanitaria tale per cui arrivare nel giro di un congruo termine a recuperare tutto
Però occorre qualificare sicuramente la produzione sanitaria
Occorre rinforzare il rapporto col privato credi Tato il che non significa più o meno
Significa che si possono rientrare il privato accreditato accogliere le opportunità che derivano dalle necessità del pubblico
Cioè non affidare al privato accreditato una parte delle prestazioni a prescindere Emma collocare immesso in quell'ambito che è parte integrante del sistema pubblico ma anche un punto essendo privato accreditato le prestazioni che servono sistema pubblico
E poi occorre coraggiosamente come ha detto il ministro incidere gradualmente progressivamente ma in maniera sempre più efficace nell'ambito anche della gestione della domanda
Perché la domanda è talmente in questo momento esorbitante in termini di richieste per esempio di visto specialistiche in termini di diagnostica che i in essa poi compare quella do di quella diciamo quel tema di inappropriatezza di cui parlava anche il ministro nell'intervista di oggi
Ma e lì bisogna lavorare insieme ospedale territorio
Con gli strumenti di anche diagnostici e con gli strumenti tecnologici che mettono insieme per esempio il massimo conoscitore della specialistica d'organo con il massimo conoscitore
Della storia clinica del cittadino cioè il medico di medicina generale con lo specialista oggi la telemedicina consente quell'incontro consente quella comune assunzione di responsabilità dal punto di vista diciamo della diagnosi clinica consente di lavorare insieme noi dovremo sempre più produrre lavoro comune una comune assunzione di responsabilità e poi la prevenzione
Perché è compito di un sistema sanitario e non è soltanto curare
In maniera universalistica ma anche non farà ammalare soprattutto nell'ambito cardiovascolare e oncologico i cittadini e quindi per screening ma anche prevenzione primaria di corretti stili di vita
Che significano comunicazione che significano luoghi di incontro anche associativo
E poi investimenti strutturali il Pnr R. il Pnr R. la parte strutturale
Di quella grande speranza che è stato il DM settantasette che lei ha citato e che è la carta costituzionale della sanità territoriale laddove in sanità viene applicato un sta un principio di sussidiarietà
Nel quale il cittadino viene curato innanzi tutto a casa propria
Come primo luogo di cura quindi attraverso il Teleconsul tolte le controllo l'assistenza domiciliare e poi nel territorio nelle case della comunità
Dove deve esserci l'integrazione fra ospedale territorio fra sociale e sanitario e infine la rete ospedaliera collegata con Abbey spoke
In un sistema che si tiene che gestisce la cronicità più vicino a casa e la fase acuta là dove serve ovviamente anche in termini di specialistici ecco questo è il tema oggi questa riforma il pm settantasette gli investimenti del Pnr R. sono coerenti se accompagnati da politiche
Di sostegno finanziario e di omogeneità territoriale la sanità un senso se non diciamo in prospettiva non si vedrà più
La migrazione di tanti cittadini dalle loro regioni d'origine in alcune regioni faccio il settanta per cento sono in Lombardia e l'Emilia Romagna il Veneto che vengono a curarsi fuori dalla loro ragione
Bisogna rendere il sistema omogeneo
Il ministro ha identificato una strada cioè una rimodulazione di quegli interventi che rischierebbero di essere
Il ritardo rispetto alla tabella di marcia del PM RR ci sono regioni che non sono ritardo che vogliono che quei soldi rimangano nel Pnr R. come l'Emilia Romagna
Ci sono però regione che hanno detto attenzione perché se Lissi
Di rotta in altre fonti di finanziamento esistenti che non siano quelle risorse dirottate in fonti di finanziamento già oggi impegnate
Per magari servizio sanitario strutture sanitarie già decise a sostegno della della della sanità ospedaliera e territoriale quindi il lavoro è un lavoro enorme
Occorre prender la veramente a trecentosessanta gradi in modo unitario oggi la sanità dovrebbe unire un Paese dopo il copri e non dividerlo e ripeto più politica sanitaria meno propaganda sulla sanità
Grazie dottor
Lo almeno in
Direi che
Concludiamo qui la serata però con un messaggio anche positivo
Che tradotto significa che noi avremo cento mila di fette siamo preoccupatissimi però le persone ore ma diamo mai fuori medaglietta che espletare negli ambulatori quando ne ha bisogno quindi come tale sono certo che continueremo a farlo anche stavolta
Ricordo ricordo ancora una volta che il mittente ha bisogno
Di un'attenzione da parte di tutti voi lungo tutta la Fiera troverete le postazioni dove lavora sono riconoscibili dai ragazzi da ragazze che hanno sulla maglietta rosa costruito ad un'ora
Il meeting si alimenta anche con questo se vogliamo continuare a quel a fare questa esperienza importante grazie e buona serata