La via della seta e l'incontro Meloni - Biden negli USA. Intervista a Paolo Formentini

Radio radicale siamo con il dice presidente della Commissione esteri della Camera l'onorevole Formentini della lega
Per parlare con lui della via del seguita dopo l'incontro di Giorgia Meloni a Washington allora il entro dicembre l'Italia dovrà far sapere a Pechino se intende confermare per altri cinque anni la corto che era stato raggiunto con con la Cina nel due mila e diciannove se non sbaglia allora che cosa comporterebbe un alla fine della via della seta e soprattutto somali non lo so che lei non è diciamo una mi un amicissimo del della Cina le volevo chiedere insomma che come ha trovato le valutazioni che sono state fatte a Washington
Sì innanzitutto grazie per aver ricordato c'è stato un impegno
Negli anni proprio per per denunciare
Le storture del sistema cinese che affligge il popolo cinese quale invece siamo molto vicini però il sistema di governo ovviamente
Ignora i diritti umani dello Xinjiang attive abbiamo visto cosa è successa una generazione di giovani e meno giovani che non conti ed Eva di difendere la libertà e vediamo le continue e quotidiane minacce alla indipendenza di Taiwan
Detto tutto ciò a Washington incontro Meloni vai bene molto positivo l'incontro commentato da tutti i giornali italiani e internazionali
L'incontro dal quale si evince che la via della seta in Italia ai giorni contatti
La Lega fin dall'inizio aveva denunciato i pericoli insiti in tale accordo che erano pericoli che riguardavano la sicurezza nazionale infatti la nostra posizione era stata sempre ed Euro è ancora sia al commercio
No tutto ciò che mette in pericolo la sicurezza nazionale quindi è stato un no deciso a cinque g cinese no alla cessione delle infrastrutture italiane
Recentemente ancora Matteo Salvini ha ribadito molto chiarissimo che il ponte sullo stretto non sarà costruito da intrecci cinesi perché da qualcuno era stato paventato questo rischio
Detto tutto ciò ovviamente quali sono stati i vantaggi di quest'accordo non lo sappiamo non ci sono stati questi incremento sbandierato del commercio tra i due Paesi non c'è stato
Quello che c'è stato è stato un danno di prima di immagine pazzesco per il nostro Paese è stata messa in dubbio la nostra appartenenza all'Occidente e quindi viste quello che è successo in questi anni la perdita di credibilità dell'Italia
Prima si conclude questa esperienza medio
Allora ritiene che il periodo che va da qui fino a dicembre dovrà essere in qualche modo occupato anche per fare una valutazione sull'ipotesi alternativa alla via del del della Svezia seta oppure pensa che lo svantaggio sarà inevitabile in termini interscambio
Ma sull'interscambio è successo qualcosa di curioso perché mentre l'Italia veniva additata come lo Stato canaglia e aveva concluso il primo tra i Paesi ventisette e unico un accordo con la Cina aderendo alla Belcaro di micetti bene gli altri Paesi europei segnatamente Francia Germania facevano a fare il in modo molto più massiccio con la Cina
E quindi Annoni il danno e la beffa ovviamente la strategia adesso dovrà essere di commerciare perché no
Ma ovviamente con delle condizioni dettate dall'Italia e senza mettere in pericolo lo ripeto la nostra sicurezza nazionale
Che pare c'è la la denuncia del
Del del del dell'accordo sulla via della seta la rinuncia alla disdetta
Secondo lei comporterà inevitabilmente un grosso danno economico oppure pensa che ci potrà essere la possibilità di evitare
Ma in futuro sembra una tendenza ormai inizi piena di delineare in modo chiaro lampante ci sarà un interscambio trecento in tre Paesi che appartengono alla comunità occidentale all'Alleanza atlantica
Paesi che hanno necessità di coordinarsi ancor più e approvvigionarsi da fonti di approvvigionamento sicure ovvero fonti che non pongono in pericolo la nostra industria ho sapersi dovremo far sì che non succeda più quanto è successo durante la pandemia quando all'improvviso ci siamo scoperti privi di mascherine
I principi essenziali dei nostri farmaci prodotti troppi farmaci prodotti altrove
Questo vale per ogni settore noi dobbiamo nei settori critici nei settori strategici a vere dei canali sicuri d'approvvigionamento e anche di produzione
Ed è per questo che sarà fondamentale guardare a quei Paesi dell'indo Pacifico che si affacciano sempre più sulla scena internazionale pensa anche al Vietnam
E ci hanno grandi capacità di produzione che possono con inno aumenta di anno
Davvero dare molto al nostro paese
Vuole dire qualcosa sul comitato indo Pacifico che sta per partire in commissione esteri e se pensa che sarà questo comitato che poi era un atto di indirizzo al governo per attuate la sua linea di qui fino a dicembre
Ma noi in non vogliamo avere questa ambizione ma ovviamente
Noi in quel comitato sull'indulto e lei presiederà Kreator consiglio presiederò io in seno alla Commissione esteri sarà in una novità nel panorama italiano perché è la prima volta che il Parlamento italiano si occupa in modo ordinato Dindo Paci
E è un'area fondamentale e strategica lo ripeto è sempre l'area del mondo in cui si decideranno le sorti stesse del mondo e delle nostre democrazie
Ma anche del commercio internazionale quindi l'Italia deve esserci
Negli ultimi anni abbiamo insistito molto venisse aumentato il personale diplomatico
Italiano nei paesi dell'area dell'indo Pacifico è stato aumentato dovrà esserlo ancora abbiamo anche visto il viaggio della nave Morosini che ha toccato diversi porti dell'area tra in questi
Singapore la Thailandia Vietnam in Giappone le Filippine accende una missione di diplomazia navale che ha promosso l'immagine del nostro Paese stretto sempre più amicizie e con operazione relazione
E poi però non basta perché quell'area deve continuare a essere libera e aperta ai commerci internazionali e quindi a quegli esercizi navali
Al quale partecipano tante democrazie anche europee dovrà partecipare anche in Italia e l'auspicio è che possano essere in quell'area come da più parti annunciato la nostra portaerei Cavour l'anno prossimo
La ringrazio della sua disponibilità come sempre grazie a vice presidente della Commissione esteri della Camera e presidente del comitato indo Pacifico insieme alla Commissione esteri Paolo Formentini della lega