Giuseppe Mazzini nella storia d'Italia

La Bongiorno prego gli ultimi persone in piedi di prendere posto
Benvenuti al convegno Giuseppe Mazzini nella storia d'Italia io cedo subito la parola al presidente della Commissione cultura della Camera deputati l'onorevole Mollicone
Che era
Spazi
Va be'intatta quando quando lo vedo lo lo richiama io parto con dei ringraziamenti intanto per coloro che sono qua questo lunedì mattina
Ringrazio il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano per aver voluto fortemente un convegno su Giuseppe Mazzini averlo voluto al ministero la cultura e soprattutto nella sala Spadolini
Sono tutti emblemi sono tutti i paradigmi
Fondamentali ringrazio il professor Campi
Perché ha saputo declinare questo convegno anche con dei parterre un parterre di relatori
Fondamentale tra l'altro ritrovo a Roma mio concittadino questo Finelli sono sono molto contento che che sa qua con col
Parlare di Mazzini
Nel due mila ventitré è per me fondamentale
Nel mille ottocentosessantuno proprio perché diciassette giorni fa abbiamo festeggiato come ogni anno il due giugno
Mazzini diceva l'avvenire
Dirà
Se io anzi vedeva o sognava mille ottocentosessantuno
La monarchia si stava affermando si stava affermando anche nel mondo operaio
Un certo marxismo
Tutte situazioni che chiaramente per Mazzini erano difficoltose nella applicazione delle sue idee dei suoi sogni delle sue profezie
Delle sue dei separatismi ebbene quello che questo quelle quello che poi l'avvenire ha detto lo sappiamo lo sappiamo tutti oggi
Ma l'errore più grande che noi potremmo fare cioè se siamo qui che se siamo qui nella sala Spadolini del ministro alla cultura evidentemente non lo stiamo facendo perché questo come lo abbiamo voluto non è un convegno col torcicollo non è solo un convegno storico e già sarebbe sarebbe tanto
Beh l'errore più grande come dicevo che potremmo fare è quello di non ragionare anche sulla attualità di Giuseppe Mazzi
Perché visto che lui si chiedeva faceva un bilancio già nel mille ottocentosessantuno
Su cosa la Venini avrebbe detto delle sue sue battaglie
Beh noi oggi lo possiamo possiamo fare
Lo possiamo fare perché non solo l'avvenire ha detto che Mazzini ha vinto
Non sono Mazzini ha vinto ma di Mazzini abbiamo necessità di Mazzini noi siamo tutti consapevoli di quanto sia oggi attuale
Attuale nella non ancora confermai declinazione quotidiana della Costituzione italiana ci sono interi articoli ispirati anche dal mazzinianesimo della sua
Dalle sue battaglie del suo insegnamenti che non sono ancora Stati mai attuati
Abbiamo bisogno di Mazzini nella virtuosità dei corpi intermedi
Il valore della famiglia su tutto il valore del Sacco abbiamo misere Mazzini e la giustizia sociale
Abbiamo bisogno di Mazzini nell'armonia tra capitale e lavoro
Temi ancora attuali attualissimo
Abbiamo bisogno di Mazzini nell'istruzione
Non so quanti italiani sono migliaia e migliaia di italiani che vanno a Londra o per vacanze per cercare lavoro per l'Erasmus per tantissime
Situazioni conoscano la realtà di Hatton Garden
Una realtà meravigliosa realtà fondamentale
Sette anni
Di emancipazione sette anni distruzioni sette anni
Giustizia sociale nei confronti non solo degli operai italiani ma di quei bambini di quei ragazzi schiavizzati
Che Mazzini e i suoi tolgono dalla strada gli danno non solo istruzione insegnano la lingua in seno alle nostre tradizioni ma gli danno anche salubrità
L'abbiamo bisogno di Mazzini nel lavoro
A breve abbiamo bisogno di Mazzini vado a concludere
Nel ribadire il primato della politica quella religiosità civile
Di cui abbiamo abbiamo assolutamente necessità dobbiamo rendere giustizia a questa religiose religione civile
Dobbiamo
Ritornare al dovere
A proposito di religione e di Mazzini prima o quanto meno in in maniera complementare dei diritti
E allora ci sarebbero tante altre necessità nel rendere
E tornare all'attualità di di Mazzini lo facciamo a Roma
Tutti noi sappiamo cosa vuol dire Roma e Max
E allora nel ricordare un uomo
Che vive con noi
Io credo che sia stato doveroso questo convegno ministro credo che sarà secondo secondo me doveroso esportarlo comunque
Per rendere quest'uomo non attuale ma eterno
Quindi vi ringrazio vi ringrazio di essere qui Federico Mollicone c'avevo chiamato io sono molto felice essendo il mio presidente di i dati la parola presente la Commissione cultura
Buongiorno a tutti saluto e ringrazio il il ministro San Giuliano il collega Morese il Presidente Istituto Risorgimento Alessandro Campi
Per aver promosso e organizzato il convegno di oggi lo ringrazio per aver voluto riunire intorno al tavolo alcuni tra i più autorevoli storici e politologi per un confronto su Mazzini
Non si può che partire dal concetto di nazione e di patria elementi fondamentali della filosofia mazziniana primati iniziare mi preme raccontare un aspetto personale nel fare delle ricerche sulla mia famiglia mi battei una adesso Mollicone sindaco di Casal di ieri che era sì garibaldino sì fedele
E piemontesi ma che era di segrete sentimenti segreti sentimenti mazziniani
E nonostante avesse grande coraggio facesse anche operazioni predilette di polizia della guardia civile veniva guardato con sospetto per dire quanto hanno quanto la memoria mazziniana voi attraversa le storie familiari di ognuno di noi
Ma Mazzini un grande protagonista della storia nazionale fu il radiatore di idee importante proprio per il ruolo che bene il rapporto con i rivoluzionari polacchi e ungheresi
Mazzini tracciava la propria visione di un'Europa i cui movimenti nazionali formavano nell'esilio un ideale gran convegno dei popoli da cui scriveva Chili porremo in viaggio nella direzione che la natura commette a ciascuno
Voi polacchi con l'Allemagne unitaria e con l'Ungheria ricostituita l'emancipazione del Nord e noi con la Francia con la Spagna l'emancipazione del Mezzogiorno
Aveva quindi una grande visione europea la contaminazione dell'idea di Mazzini arriva anche nei processi extra-europei come in India
La patria era vista da Mazzini non come aggregato ma associazione come comunione i liberi il uguali affratellati in concordia di lavori verso un unico fine
Una visione radicalmente rivoluzionaria per l'epoca
Gioacchino Volpe scrive che Mazzini puntava sopra un'elevazione che fosse anche pregiudizialmente spirituale delle masse operaie respingeva la concezione materialistica della storia contemporaneamente gentile evidenzia la sua diffidenza verso il liberalismo meccanico della classica economia astratta e quindi il principio della riorganizzazione delle forze sociali in un corpo che l'atomismo delle leggi economiche a soggetti alla concreta forma dello Stato etico
Come dire alla stessa coscienza dell'uomo
Importante anche il luogo dove ci troviamo oggi la sala Spadolini e ministero della cultura
E ed è importante in un luogo istituzionale così centrale si rilanci una figura così centrale per la nostra storia
Pazzini vedete non si studia adeguatamente a scuola ancor meno si studia il processo risorgimentale
Perché allora non ragionare su una grande operazione di storia in pubblico facendo uscire la narrazione risorgimentale attraverso una grande operazione
La storia è una riserva infinita di contenuti e l'industria culturale può giocare un ruolo fondamentale proprio perché per dirla con Mazzini la democrazia è educazione Mazzini era un appassionato giocatore di scacchi e spesso anche di sera dell'esilio inglese amava sfidare gli amici
Se dalle immagini pervenuta appare come un uomo serio contrito nella vita privata era scherzoso amava la natura gli piaceva suonare la chitarra e amava il canto
Fu uomo dallo slancio vitalistico e poliedrico fu impresario musicale di ad è proprio la musica un fattore rivoluzionario amava la birra conosciuta durante l'esilio londinese durante l'esperienza romana seppur presidente il consiglio della neonata Repubblica visse una modesta pensione usata anche per ricevere dando lezioni di sobrietà
Insegnamento mazziniana conserva ancora elementi di potente attualità specialmente sul piano della missione che lo riteneva fosse affidata all'Italia di rappresentare il faro della cultura del mondo
Che ci si augurava di costruire anche grazie alle Nazioni e per quanto riguarda il modello sociale ipotizzato con l'avanzatissima costituzione pubblica romana del mille ottocentoquarantanove concludo con una sua citazione la nazione è un pensiero comune un principio comune un fine comune la parte che Dio attribuisce a un popolo del travaglio unità umanitario la sua missione il compito che deve svolgere sulla terra io credo che il sito del Risorgimento e concludo davvero
Sia facendo un grande lavoro e che meriti un riconoscimento e lo dico da presidente della commissione parlamentare ulteriore quindi lavoreremo perché magari possa consolidarsi trasformarsi ovviamente con il placet del Governo possano trasformarsi in un percorso assolutamente naturale una fondazione su questo prendiamo il nostro impegno vi ringrazio e vi auguro buon lavoro a tutti
La parola questo tanti
Pezzuto buongiorno cari saluti a tutti i presenti non posso ricominciare a mia volta con dei ringraziamenti che sono sinceri e doverosi in particolare al ministro San Giuliano che ha voluto questo appuntamento
Non semplicemente come occasione tra le altre
Ma come appuntamento ad alto valore simbolico per tutte le ragioni che sono state prima elencate nella scelta del del tema nel nuovo
Nel quale dei quali ci troviamo se non ci sono molte cose che convergono anche danno questa giornata odierna un significato particolare io tiro pochissimo su Mazzini vedi che non ci siano in questa sala alcuni degli studiosi italiani
Più accreditati per il lavoro che hanno svolto in questi in questi anni sull'opera il pensiero di questo autore dirò qualcosa
Velocemente invece sull'istituto per la Storia del Risorgimento italiano profitto anche per ringraziare il presidente Mollicone per l'impegno e ha pubblicamente preso nei nostri confronti
Io sono commissario da pochi mesi e anche per questo ringrazio il ministro San Giuliano
Naturalmente conoscevo l'Istituto per la Storia del Risorgimento e mi sono confermato immondi io vecchio la nel vecchio Pignone cioè che sia una realtà culturale
Che non ha soltanto una grandissima storia ma a anche delle grandissime potenzialità è un grandissimo un ruolo in quella storia pubblico in quel racconto della storia nazionale che non rientra soltanto nelle sue finalità istituzionali ma credo sia anche c'è un una necessità molto sentita oggi a livello di dibattito di dibattito pubblico
Voi sapete meglio di me che c'è stata una lunghissima fase della storia italiana terminata sostanzialmente nei tardi anni Ottanta in cui il giudizio storico-politico civile sul Risorgimento
I suoi sui suoi protagonisti era sostanzialmente una sorta di cartina al tornasole ti qualificava anche nera lotta reciproca tutte le culture politiche Italia
Non c'era cultura politica italiana tradizione ideologica che non sentisse il bisogno di confrontarsi con quella pagina della storia della storia
Italiana anche magari in maniera in maniera polemica e da antagonistica quella fase si è chiusa al momento in cui le culture politiche che hanno fatto la storia di questo Paese tra Otto e Novecento sono se non implosa produzione mente di cadute
Tenendosi anche diciamo nel loro nel loro radicamento è subentrata una fase diversa che che quella nella quale ci trema ancora di un lento e di tutto giustificato oblio sulle vicende del Risorgimento italiano quindi si tende a stendere un velo diventato qualcosa di un po'polveroso che non eccita gli animi non nuove non muove polemiche soprattutto sta sfumando persino nel ricordo
E nella nella conoscenza io penso che si debba venire a questo punto una terza fase
Nessuno vuol tornare dentro mente all'enfasi retorica
Sicuramente c'è stata per un lungo periodo su quel momento della storia italiana però se si abbraccia un'idea verrà storie nazionali in chiave di continuità culturale e valoriale istituzionale non si può che partire da quel da quella fase trapela fa sesto
Al tempo stesso sono e bisogna trovare il modo maniera antiretorica di riproporre le vicende risorgimentali al centro di un immaginario nazionale perché
Parliamo di una fase Ordine ineludibile
Del nostro pubblico identitari sedessi immaginari una missione dell'istituto Risorgimento italiano dire che senza mente questa da un lato sicuramente il lavoro scientifico che l'istituto ha sempre fatto dall'altro però il tentativo di recuperare all'attenzione per esempio del nuove generazioni un patrimonio valoriale e anche di storie personali e soltanto il biografie
Straordinariamente grande all'interno di questi biografie straordinariamente interessante naturalmente
Cioè Giuseppe Mazzini televisori questo incontro sondato rileggermi alcune cose tre altre un articolo scritto sulla rassegna storica del Risorgimento che la nostra rivista ufficiale
Del professor Balzani dello scorso anno in occasione delle celebrazioni mazziniane
Spiegava la difficoltà che noi abbiamo a storicizzare definitivamente
La figura di Mazzini per lo storico naturalmente questo è un problema però dire che forse anche un un bene che sia così richiesta difficoltà storicizzati consegnarlo alla al passato nasce evidentemente
Darà ricchezza se volete anche dalla contraddittorietà della sua della sulla biografia il fatto che si sia potuto nel corso dei decenni interpretare in modi molto diversi ci sono stati molti Mazzini in alcuni casi anche forzati ma se questi successi evidentemente perché alla base c'è una contraddittorietà che però è anche se il grandissimo di grandissimo vitalismo quindi
Quasi mi compiaccio il fatto di non si possano storicizzare definitivamente Mazzini rivestono di turnazioni Beevor possiamo di utilizzarlo ancora
Ancora oggi e poi il senso di questo incontro che spero possa
In seguito il senso ci sono molti altri figure della nostra storia politico-culturale che secondo me non meritano di essere sono rilette esattamente nella chiave che abbiamo scelto per questo oggi questo non è un convegno però questo non vuol dire poi s'proprietario una lettura seria rigorosa anche filologicamente inappuntabile del pensiero mazziniano però avendo chiaro che sono figure che ancora ci pare quindi lo sforzo di attualizzazione secondo me fondamentale proprio per evitare nostro passato c'è qualcosa che sta sullo sfondo e non non ci dice Enzo assolutamente più nulla mentre invece la nostra cultura politica ha bisogno di essere rivitalizzata io lo vedo una sorta di ritorno alle alle alle radici quindi al netto anche un valore politico civile ad appuntamenti come questo eguali già ringraziato nostro ospite di casa diverso anche tanti relatori che anno siamo immediatamente accettato di stare con noi e in particolare
Stefano Folli al quale do subito la parola che coordinerà questa tavola rotonda che si concluderà poi con un momento musicali quindi abbiamo voluto siamo rendere il tutto anche
Ho un popolo nasce mazzi di avrebbe sicuramente apprezzato questa nostra scelta vi ringrazio ancora molto Stefano tocca
Ho capito grazie gravosa
Grazie Alessandro raccogliamo subito quest'invito a
Ad avviare una ricognizione su queste figure che ci parlano ancora come ha detto campi ci parla ancora è merita quindi attualizzate e anch'io voglio complimentarmi con la col ministro San Giuliano perché questa iniziativa è di estremo interesse proprio dentro questa prospettiva credo spero che sia la prima di altre che vadano a scandagliare collocare un ricollocare certe figure nella nostra storia tra ottocento e novecento credo che ne abbiamo un gran bisogno
Qui siamo sotto lo sguardo un po'corrucciato e sospettoso del re Vittorio Emanuele secondo che certo non aveva una grande simpatia per per Giuseppe Mazzini
Ce ne faremo una ragione io adesso introdurrò il il dibattito citerò illustri studiosi relatori che parleranno via via che prenderanno la parola dico soltanto poche parole per per introdurre la discussione senza che volere con questo certo sovrappormi agli studiosi
Così da giornalista quale partire da tre date a centotré date come tre pennellate
Mi sembra particolarmente interessanti per capire
Mazzini ma per diciamo proiettarlo nella storia dell'Italia dell'Italia moderna
Una Milano centoquarantanove sull'Aventino viene collocato il monumento afferra a Mazzini che era stato fatto a suo tempo dello scultore Ettore Ferrari
Cultore aveva realizzato anche il monumento gommoso Giordano Bruno in Campo dei Fiori no con quella figura che guarda torba verso il Vaticano
Per varie vicende da la stato dell'apostolo era rimasta chiusa in un magazzino per decenni e viene portata alla luce nel centenario della Repubblica romana quindi l'Italia democristiana presidente del consiglio De Gasperi
Onora Mazzini proprio nel centenario del broker romana questa iniziativa di De Gasperi favorite
Incoraggiata da Randolfo Pacciardi repubblicano allora ministro delle difese
Due storie diverse Degasperi per certi che si ricongiungono nel segno di Mazzini e nella volontà di esprimere insieme è un'idea comune riconciliata della storia d'Italia in quella terza Roma che il profeta
Avrebbe voluto diverso da come poi si realizzò quel profeta che aveva suscitato molto dopo la sua morte passioni contrapposte diviso gli animi da Gentile a Croce Prezzolini Gobetti e tanti altri snaturamento nel momento
Di approfondire questo punto faccia un salto all'indietro nel tempo
Venti settembre mille ottocentosettanta momento di grande amarezza per Mazzini quando la conquista di Roma viene non per una rivolta di popolo per un'iniziativa rivoluzionaria
Ma attraverso la breccia di Porta Pia quindi con il marchio della monarchia piemontese e poi da ultimo mille novecentoundici celebrazione per il primo cinquantenario dell'Unità
In Campidoglio il dieci marzo avviene una cosa di grande significato il sindaco Ernesto Nathan che
Il testimone è più autorevole del mazzinianesimo anche per ragioni familiari e personali ha conosciuto bene Mazzini
Barzini era morto a Pisa nel settantadue sotto il nome di Giorgio bravo nella casa di Giannetta Rosselli e dell'amante di lei Sara Levi
Che era anche la madre di Nathan
Amica grande mica finanziatrice di Mazzini
Strettamente imparentate con i Rosselli la famiglia da cui discenderanno Carlo e Melli e nello martiri dell'antifascismo bene nata parla di Mazzini davanti array Vittorio Emanuele terzo
E riconnette l'apostolo alla storia come si è realizzato no ma avrebbe potuto essere
Nathan parla dei quattro fattori dell'unificazione tra presentati dall'apostolo il guerriero il re lo statista Mazzini Garibaldi la dinastia Savoia Cavour
E sottolinea che Mazzini né qui questo è un punto importante detto da un repubblicano come data né
L'obiettivo unitario fosse stato prevalente rispetto all'ideale repubblicano ed alla Regione stessa fosse vista come fattore di progresso civile
Metto dove azione diceva il sindaco proiettati nel tempo si armonizzano
Era un tentativo autorevole per la persona per la circostanza inserire Mazzini arrestati ritagli ufficiale superando antiche e dolorose fatte fratture
Quindi la pace e unità per concordia di animi afferma Nathan cinquant'anni dopo la presa di Porta Pia la patria come missione dove i doveri procede precedono i diritti
Quella patria aggiungiamo
Citando gli infiniti studi sul tema che non comincia con il Risorgimento ma risale molto più lontano nel tempo ed è ciò che rende Mazzini così centrale nel processo di riscatto nazionale così meritevole Osto acidi essere studiato ristudiare
Non
Non per le sue attività di cospiratore sfortunato iniziatore di moti finiti come sappiamo nel sangue
Forse anche per le sue vibranti polemiche nello spirito dei tempi con con Marx il marxismo il socialismo l'anarchismo
Ma per la sua tenacia morale nel sollevare energie nel suscitare uno slancio morale proteso verso la meta e questa capacità carismatica di deriva dell'idea che l'Italia nasce a sei prima della sua unità politica
L'Italia come unità culturale e linguistica che comincia con Dante e poi discende fino a trovare il modo risorgimentale il momento in cui il pensiero diventa azione
Ha scritto uno storico della letteratura Marina Biondi autore di un importante lavoro la tradizione della patria
Dopo Dante Mazzini è stato la maggiore manifestazione profetica della letteratura italiana ecco quindi il posto privilegiato di Mazzini nella storia nazionale
La sua profezia nel segno dell'italianità
E mi piace ricordare visto che siamo nella nella sala intitolata a Spadolini come è stato ricordato dalla a Morese
Il che un italiano che era la firma che che Mazzini imponeva ai suoi scritti dall'esilio un'italiana esattamente il termine solo questo che compare sulla
Scolpito nel nella lapide della tomba di Giovanni Spadolini a San Miniato
Un italiano
L'iniziatore di una religione civile riassunta nel motto Dio patria e famiglia che molti oggi gli rimproverano come un arcaismo un po'reazionario ma che nella sua intenzione era invece la base della convivenza
Brutto perché il suo Dio significa adesione spirituale è una religione che appunto può essere anche civile e comunque non si identifica con i dettami della Chiesa romane
Da un da ultimo un accenno agli aspetti meno austeri della personalità mazziniana su una palla chitarra amava la musica come è noto amava anche molto le donne ma vale la pena sottolineare la sua considerazione modernissima del ruolo della donna nella battaglia politica è la ragione per cui tante donne dell'Ottocento seguirono i suoi insegnamenti parteciparono all'impegno civile
è uno slancio che è giunto fino ai giorni nostri
Diceva diceva Lassini amate e rispettate la donna non cercate in essa solamente un conforto ma una forse un'ispirazione un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali
Ecco un altro elemento che rende così attuale la sua la sua eredità e ho detto da ultimo lasciatemi ancora un secondo per dire Sandro Pertini presidente delle pubbliche esponente del socialismo che appunto a suo tempo si contrapposto al mazzinianesimo
Durante un viaggio si andava a una a una cerimonia per per Mazzini
Fece una dichiarazione estemporanea che poi è stata trascritta ma mai pubblicata
Dei interessante
Come testimonianza scusa disse Pertini
E poi lo firmò firmo questo questa dichiarazione
Con come amante della libertà come socialiste come Liguori non posso non amare Mazzini la cui lezione ha un valore essenzialmente etico ed è appunto questo contenuto etico che si
Che si intreccia in cui si intrecciano i due grandi filoni della democrazia italiana repubblicanesimo il socialismo fu alle fonti questo il realismo militante che Turati giovane a fino il suo spirito che sull'intelletto collaborando con assiduità riviste Ghisleri hanno a cuore criticato qui dove aprì nascere critica sociale
Due filoni da democrazie post risorgimentale trovano poi la loro sintesi nell'elezione di Carlo Rosselli il quale dando alla lotta antifascista un contenuto etico non poteva non accettare l'insegnamento di Mazzini come non potevo non accettarlo io
Va avanti però e questa è la è l'essenza della sostanza anche qui c'è un volontà di ricucire riconnettere sto elementi diversi di una storia complessa come nella storia italiana bene e qui mi fermo e do la parola per primo a Roberto Balzani rimessa di Bologna che si parlerà della democrazia di Mazzini che la nostra ricordo che le relazioni devono durare un quarto d'ora per esigenze evidenti tempo prego Roberto Balzani
Grazie
Grazie buongiorno grazie per l'invito al signor ministro perché credo che questa sia un'occasione davvero molto importante anche naturalmente Alessandro che ha voluto riunire intorno a questo tavolo persone che si sono occupate della vicenda mazziniana e che cercano anche di trasmetterla in una maniera comprensibile è chiaro che il tema fondamentale di Mazzini e la nazione è quello e su questo tema sentiremo Gianni Belardelli fra poco il tema della democrazia ci pone alcuni problemi alcuni problemi perché prima di tutto il la riflessione di mezzi
Una riflessione eclettica Luís spesso più volte lo ammette
Tende a prendere il idee che in qualche modo a sintetizzarle in una maniera del tutto brillante a brillante dilettante possiamo dire così
Dall'altra parte c'è il contatto con la contesto il contesto in cui vive in cui cambia opinione come è logico che sia essendo anche una personalità politica
Faccio un piccolo esempio nel mille ottocentosessantasei verso la fine della vita avrebbe scritto che tre fenomeni secondo lui si staglia buono sull'orizzonte europeo il moto di emancipazione delle classi operaie
La sostituzione dell'equilibrio delle monarchie con il diritto delle nazionalità e infine l'espansione europea in Asia cosa che avveniva in affetti trent'anni prima
Due non le avrebbe sicuramente citate questo per dare un'idea del fatto che noi dobbiamo tenere presente che la biografia di Mazzini è continuamente intermediata dalla produzione che Mazzini che mazziniana
Dato di se stesso perché chiaramente inficia la ricostruzione anche della sua specificazione verso specifico pensiero nei diversi periodi
Detto ciò vogliamo cominciare subito pensando all'idea che
Bazzini fa parte di una generazione la generazione che è quella della Giovane Italia
Un agente di cambiamento climatico il secolo come si chiamavano loro che volevano cambiare il secolo e quindi scelgono distare in un regime di storicità di costruire una temporalità
Nuova rispetto a quella di coloro che gli hanno preceduti
In fondo i dottrinari francesi che avevano vinto nel mille ottocentotrenta in Francia erano convinti di avere finito la storia questa era la tesi di Augusta e anche il rito dicevano con noi finisce la storia perché il modello del mille ottocentotrenta chiude il mille settecentottantanove senza il bagno di sangue che c'era stato nel frattempo il liberalismo finalmente moderato riesce a ricomporre
Quello che la rivoluzione francese non era riuscita a fare ebbene questi giovani in una posizione di di rifiuto di rifiuto generazionale
Dicono molto semplicemente se questa è la storia noi la rifiutiamo ne vogliamo fare un'altra attenzione questo significa anche risse manti rizzare le parole
Dare un significato diverso alle parole che si usano alcune buttarle proprio e quindi operare una trasformazione che oggi diremmo culturale
Questo è molto importante perché Mazzini sul formaggino ma che allora ovviamente una periferia europea in quel momento storico il tema nazionale sicuramente il veicolo di mobilitazione che funziona a livello internazionale
Ma questi giovani
Secondo lui devono prima di tutto avere dentro di sé una fede e questa fede che è un affetti MT un'idea discendente è che la sovranità viene da Dio e si incarna nel popolo
Quindi non nel monarca si incarna nel popolo e Attraverso questa forza riesce a essere una uno strumento di cambiamento sociale questa questa idea è anche un'idea sequenziale rispetto all'idea diciamo così giusnaturalismo dica dei diritti
Martini non è che li rifiuti dice Betty è stata letta dell'io quella che ha creato i diritti individuali le tacche culminata con la Rivoluzione francese col mille ottocentotrenta perché no
Quest'anno il nulla disconosciamo operano e vogliamo costruire allettate il Noemi cioè l'età di qualcosa che tiene che integra la società nonché la disintegra atomisticamente
E di conseguenza abbiamo bisogno di un'altra forza per farlo e per fare questa cosa non basta più il diritto ci vuole il dovere il dovere non non nasce da un interesse nasce per forza di cose da una fede da un'idea
Da una passione da unica
Che si dà al di là delle proprie dei propri vantaggi questo lo dico perché
Con questo si arriva subito all'idea di popolo naturalmente che è un'idea romantica unitaria da autentica fissazione quella per l'unità del popolo ce l'hanno tutti romantici
L'idea che il popolo debba in qualche modo esprimersi collettivamente il problema è come farlo rispettando la libertà cosa non semplice Martini dice
Dobbiamo farlo dal basso attraverso lo strumento dell'associazione non lo Stato lo Stato è autoritario per definizione l'associazionismo dal basso cioè mettere insieme
Persone che credono in una visione nazionale coerente e quindi sono mossi dallo stesso principio pur nella differenza delle proprie soggettività è
Quello che farà dell'Italia il la rappresentante della di una nuova stagione delle missioni dell'ammissione dell'Europa nel mondo
E per far questo lui dice la parola democrazia non va bene nel mito ottocentotrentacinque perché perché nel mito per centotrentacinque lui che ha studiato i greci latini ha della democrazia link immagini aristotelica Poli Diana it degenerazione no del famoso ciclo monarchia
Oligarchia democrazia un'idea arcaica quindi la parola democrazia per lui vuol dire antichità vuol dire vecchio ci vuole dice lui il governo sociale perché la parola governo sociale secondo lui risponde molto meglio all'esigenza di mettere insieme le forze dell'associazione quel famoso Noè che bisogna mobilitare
Naturalmente questo mi dà l'idea poi naturalmente cambia opinione corso del tempo userà la parola democrazia adesso ci arriviamo quasi subito
Giustamente come scritto Galasso la parola democrazia assunti Mazzini un significato chiaramente metà politico è vero non è il nostro modo di intendere la democrazia per la democrazia
è fatta di istituzioni Costituzioni legge elettorale per loro assolutamente no la democrazia è un integratore sociale
è un porta integrazione sociale lo vedremo meglio fra poco
E proprio per questo motivo
Il tema dell'educazione che il tema religioso della religione civile chiaramente
Fondamentale perché per riuscire a integrare bisogna avere anche la capacità di tenere insieme le persone su delle basi che non siano puramente una convergenza di interessi
Quando nella mille ottocentoquarantasette i Pensieri sulla democrazia in Europa comincia a discutere delle con le altre scuole di pensiero democratiche socialiste questo argomento lo fa emergere in una maniera chiarissima
E nel mille ottocentocinquanta lutti dice la democrazia un grande armonizzatore un sincronizzatore sociale come oggi gli ottocentocinquanta
In seno ad ogni Stato si tratta di rappresentare armonizzando di l'individuo che l'associazione
La libertà e l'autorità si tratta per l'ordinamento e in generale della democrazia di rappresentare armonizzando le la nazionalità e l'alleanza fra le parti la patria e l'umanità
Dove non si conciliano questi due elementi è dispotismo o Anarchia e noi non vogliamo nel lungo nella armonizzare l'individuo smarrita libertà uguaglianza coscienza comune è stato persino la tradizione utilizzando una logica di progresso questa era l'ideologia del tempo ovviamente
Il suffragio dice ancora
Il progresso dell'industria l'incremento dei beni materiali l'associazione del lavoro con l'intelletto e col capitale sono buone cose e avranno parte nel futuro come applicazione come conseguenza della grande idea democratica che guida il mondo quindi armonizzare non confliggere se se possibile perché nel conflitto i più deboli e meno privilegiate tendono a soccombe
Questo
Ci fa capire come l'idea di democrazia di Mazzini sia un'idea estremamente diversa nel significato profondo da quella che siamo abituati a utilizzare nomi primo punto
Secondo punto che Mazzini in quasi tutti i suoi testi USA definizioni parole approccio che sono oppure politici o merita politici
Se voi prendete i discorsi in continuazione vengono usate formule che vanno in questo senso però poi se rimanesse su questo terreno sarebbe stato un brillante giovane disadattato della prima metà dell'Ottocento
Poi però Martini ma politica
E quindi voi nella politica concreta ci sta e quindi subisce l'influsso l'uso dei terreni
Quindi da un lato c'è questa questa sostanziale
Visione che secondo lui è diciamo una quadro un grande telaio di fondo ma poi la politica trasforma le quote trasformati luglio
Così che quando va a Londra dopo il mille ottocentotrentasette capisce che la parola democrazia la
Non viene usata come nei libri della Grecia antica
Ma è qualcosa di vivo fatto debiti INPS di partiti operai di The Artist modi Parlamento
Di elezioni di radicali e dei conservatori e in quel contesto impara a usare la parola democrazia come in un meccanismo come meccanismo istituzionale meccanismo della politica e ci riesce alla grande
In questi anni
Ma questo senza venir meno
A questa visione metta politica della democrazia che naturalmente
E il portato della sua formazione originaria ma soprattutto della sua intima convinzione vittima convinzione anche se una democrazia non a un popolo che crede nei valori democratici è una democrazia che va a finire male e lo dice molto chiaramente quando affronta il caso della crisi francese con l'arrivo al potere di Napoleone terzo lana la democrazia c'era sì
C'era il suffragio universale sì
Ebbene senza democrazia e puro meccanismo elettorale istituzionale
Vuol dire che ha fallito perché quella democrazia non hai invitato alla Francia di diventare poi e prenda di una autorizzarlo
E quindi tanto più in caso francese conferma che la democrazia come meccanismo di governo
Necessaria ma che poi alla base ci vuole una passione fondamentale per la libertà e per la propria patria e per lei e fratellanze di umanità universale che rappresentano poi l'unico vero antidoto contro il dispotismo grazie
Grazie grazie Roberto Balzani e Giovanni Belardelli magistrati Perugia ci parla del sud della nozione la nazione di Mazzini oggi
Grazie grazie per questo invito
Al ministro grazie
Mio vecchio amico Alessandro Campi azione di Mazzini cercherò di non essere da meno Roberto Balzani sinteticità che ha fatto veramente un capolavoro di riuscire a parlare della democrazia in Mazzini dei tempi giusti allora
Dall'azione di mezzi di partiamo da una definizione lezione di Mazzini oggi quindi prima la nazione di Mazzini poi poniamoci cercherò di porre un problema per l'oggi una delle tante molto simili definizioni e questa del mille ottocentotrentacinque quindi più Naselli prime possiamo dire
La nazione l'associazione di tutti gli uomini che per lingua condizioni geografiche per la parte assegnata loro nella storia quindi lingua geografia possiamo dire estradizione passato
Formano un solo gruppo riconoscono uno stesso principio essa siano sotto la scorta alcun diritto comune al conseguimento di un medesimo fine su questo fine dirò una cosa poi fra momento pochi in conclusione allora
Questa concezione ripetuta un'infinità veramente infinità di volte pone l'enfasi su che cosa sulla nazione non come qualcosa fondata su elementi oggettivi insomma per farla breve la lingua intesa come come razza come santi eccetera ma sulla volontà qui la coscienza comune degli appartiene non c'è un testo famoso che sono le lezioni di Federico Chabod durante la seconda guerra mondiale sull'idea di nazione che ha codificato soprattutto nella cultura italiana questa distinzione fra la concessione volontaristica possiamo dire democratica di Mazzini della concezione deterministica
Che è quella di fanno così al rischio razzismo insomma no
Ecco è così naturalmente è così nella frase che ho letto ma una cosa è un po'più complicata perché nella stessa pagina ci dice Mazzini che la nazione e anche comprende anche la parte che io riscritta ad ogni gente cioè che ogni popolo nel lavoro umanitario cioè nel lavoro complessivo nella vita complessiva
E l'umanità
La missione il compito di nuove diete infine il compito l'ammissione che un popolo deve adempiere sulla terra eccetera
Che c'entra
Allora la nazione si fonda sulla volontà di appartenervi ma è implicito in questa questo riferimento a un ordine provvidenziale delle cose di tipo divino che non è come ha ricordato all'inizio Stefano Folli non legge della Chiesa
Ma è un un una religione come ne circolavano ampiamente nella Francia soprattutto nella Francia dell'epoca una relazione religioni umanitaria che doveva ricomporre il mondo
Rotto si spezzato si è frammentato si dopo la Rivoluzione dell'ottantanove ecco
In questa visione religiosa del mondo in questa filosofia della storia nell'azione corrisponde
A una obbligo
Di vino un messaggio di fino allora è vero che non gli atti aderiamo volontariamente alla nazione Renan avrebbe poi detto il famoso plebiscito di tutti i giorni però non possiamo non aderire a un ordine divino il giusto delle cose sì abbiamo un furetto sentire una retta
Volontà
E precisamente però questo elemento religioso e profetico
Dell'Atti
Che qualifica l'idea di nazione di Mazzini a farne anche diciamo così la forza perché in azione a partire dagli anni Trenta quando arriva in Francia e poi successivamente è stato ricordato trentasette sarà in Inghilterra ma insomma nell'Europa dell'epoca ovviamente il concetto circolava ampiamente anche in questa forma di concezione che si fondava sulla coscienza comune la forza diciamo dell'idea di nazioni Mazzini sta precisamente in questo tipo truffe
In questa idea che la nazione è un compito che ci assegna addio per il futuro quindi non è solo secondo quel che era tipico del nazionalismo
Di matrice romantica la riscoperta di un passato immaginario farla risorgere Risorgimento e far risorgere migrazione che molto spesso non era mai fieramente insiste
No ma
La infausti pur rimanendo la produzione in passato l'impasse l'enfasi si sposta si sposta verso il futuro verso l'azione questa è la forza diciamo che assume l'idea di nazione Mazzini che una delle idee io non saprei dire se poi è fieramente l'idea principale come ha detto un momento fa Roberto Balzani perché nazione democrazia nel senso che tu hai detto popolo naturalmente che abbraccia e tiene assieme
Tutte e due soffrono
Assolutamente concetti continuamente continuamente ripetuti quindi questa fondazione religiosa della nazione
Per noi naturalmente per la nostra sensibilità risulta nettamente superata però corrispondeva un ordine necessario delle cose
Vale per la nazione quello che Mazzini dirà anche per altri aspetti del suo pensiero
Cioè agli uomini si può dire Gino addio non si può diventino una volta che la la nazione cioè pensiamo all'Europa del tempo c'erano tre imperi sovranazionali asburgico ottomano zarista c'erano stati dei
Erano divisi d'Italia odierna la la di Stati tedeschi in quella situazione questo corrispondeva appunto a qualche cosa di indiscutibile perché si basava sulla volontà dal basso Massimo passava anche su un messaggio dall'alto al quale sostanzialmente come ho detto non si poteva non si poteva direttivo
E questo è uno dei temi naturalmente quello della Nazione dell'indipendenza dei popoli un quadro di nazioni affratellati di nazioni sorelle saggi
Più famosi forse quello di Massimo maggior successo per il futuro futuro rispetto
A Mazzini alla sua morte mille ottocentosettantadue della intera predicazioni azioni mazziniana evidentemente no pensiamo alla
Conferenza di Parigi la nuova Carta europea dopo il mille novecento diciannove pensiamo al fatto che
Uno dei promotori all'epoca a quell'epoca del principio della autodeterminazione dei popoli Presidente americano Woodrow Wilson recandosi a Parigi si fermerà per rendere omaggio a Mazzini appunto a Genova nel mille nel mille novecentodiciannove quindi la nazione di mazzi di oggi che ci dice oggi ma ci consegna questa connessione
Questa connessione
Molto stretta
Fra nazione e democrazia
La nazione e la democrazia sostanzialmente sono due concetti che si sono nella
Nella storia della storia recente quanto meno europea permettere nazioni gli altri continenti portate dal colonialismo sono un discorso abbastanza diverso
Ci consegna questa
Coincidenza in azione democrazia
No la nazione a costituito il contesto nel quale si sono sviluppati fino a prova contraria bene male chi lo sa nel futuro dicevano gli enti che nella mente di Giove però hanno costituito e costituiscono il contesto in cui le democrazie nel senso nostro contemporaneo si sono sviluppa e ancora questo vero o questa connessione fra nazione e democrazia e superata ecco pervenire alla
Alloggi di cui si parla nel titolo di questo mio intervento chiediamoci questo mi vorrei chiedere questo perché perché negli ultimi decenni si è detto si è scritto a partire dagli anni settanta ottanta
Della del secolo scorso questa connessione tra nazione e democrazia
è stata considerata superata ma anche pericolosa si è venuta affermando
Una sacralizzazione dei diritti umani come l'ha definita un intellettuale
Francese
Molto noto forse in Italia non quanto meriterebbe Marcel Doucet
Questa sacralizzazione dei diritti umani ha fatto sì che si considerasse che il nostro futuro e forse anche il nostro presente deve essere quello di una cosmopolita democratica di una democrazia in cui esiste l'individuo con i suoi diritti e poi stia
L'universo democratico mondiale questa concezione della democrazia che è stata in qualche momento molto come usa dire mainstream ha comportato che cosa una colpevolizzazione di qualunque richiamo di una nazione alla propria storia la pratica dedizione al proprio passato come una sarda non sono qualcosa di vecchio e superato secondo questa concessione ma un po'un'anticamera del nazionalismo in senso sopra fattore deteriore essendo un del grazie
Ecco questo è quello che è avvenuto fino ad anni recenti sicché questa connessione fra nazione e democrazia che ci che ci consegna Mazzini è stata siamo stati invitati sostanzialmente ad abbandonarla meglio cantante nano perché
Da maneggiare con cura anzitempo giudice
Fino a qualche anno fa cosa poi è successo è successo che la concessione di cui ha appena detto apportato tutta una serie soprattutto nel mondo
Anglosassone per quel poco che so dire americano a tutta una serie di concettualizzazione sulla democrazia post nazionale e nazionalizzata globalizzata
Tutto fuorché la connessione della nazione per la democrazia con la nazione che andava spezzata come ho detto perché pericolosa questo è successo fino
A pochissimi anni fa
Poi assistiamo a quella che è stata definita un'ritorno alla nazione io ci metto le virgolette mi permetto di usare il ritorno con le virgolette perché non penso che se ne fosse mai andata
Come diceva un famoso studioso ha scritto il famoso studioso delle della l'idea di nazione bene di tante persone negli anni ottanta un libro stanza Celebre sulle comunità in azioni come comunità immaginate
Cioè questa
Scomparsa determinazione di cui si va dicendo in giro io ancora non l'ho vista l'opinione molto significativa perché Beretta Anderson
Era lo studioso di orientamento marxista primo a produrre i primi a tradurre questo suo libro italiano sono state dette edizioni del del manifesto andrà appunto dicevo però mettiamoci le virgolette il ritorno della nazione nel senso della crisi di quella idea del superamento della nazione di quella de quell'arrivo finalmente della nazione globalizzata dei nazionalizzata no come vero obiettivo al quale noi dobbiamo tendere quanto avvenuto
Ed è anche testimoniato se volete una data un nome età un libro recente di una filosofo politica americana Martha Nussbaum che è stato un po'molto rappresentativa di questo di questo filone diciamo così della progressismo liberal che ha pubblicato una raccolta di saggi sulla cosmopolitismo come ideale bello ma fallace
Atto un po'come dire ma marcia indietro è ovvio che il cosmopolitismo è bello no nostra patria mondo interno cento e non ci dobbiamo rinunciare non vi dobbiamo per questo rinunciare
Sì riconosciamo la connessione fra nazione e democrazia ma appuntato il mondo degli studi ha preso un'altra direzione ha cominciato a parlare di un ritorno della nazione e di una connessione necessaria fra l'azione dei democrazia appunto questo è avvenuto soprattutto dopo il due mila e siti che è successo nel due mila sedici due grandi fatti internazionali la Breaks sedere vittoria di Trump negli Stati Uniti in cui diciamo il racconto sulla democrazia globalizzata che andava molto a braccetto diciamo così con le magnifiche sorti e progressive della globalizzazione ha dovuto fare i conti con le conseguenze direi culturali oltre che economica dopo la recessione del due mila otto eccetera con le conseguenze culturali profonde nelle opinioni pubbliche occidentali con le paure
Suscitati dalla globalizzazione quindi con la richiesta di protezione la richiesta di un ambiente è un po'più familiare riconosciuto fatto di persone a cui si uniscono elementi di tradizioni culture eccetera rispetto alla cosmopolitismo CRA no
E quindi
Questo ritorno alla nazione anche delle delle radici oggettive abbastanza bassa
Forti
E e quindi dire che noi ritorniamo sempre con le virgolette perché non s'era mai andata questa connessione nazione e democrazia che era postulato Mazzini che mi pare continui ad essere ineliminabile che non vuol dire naturalmente
Una condizione esclusiva si può essere e sentirsi
Anche orgogliosi della propria appartenenza nazionale non viverla contro diciamo così il l'appartenenza organismi sovranazionali dall'Unione Europea al genere umano insomma sono tutte cose
Un ultimo punto e una come dire un interrogativo con cui vorrei concludere naturalmente per motivi di estrema sinteticità
Io mi sono limitato a poche affermazioni di Mazzini sulla nazione ovvio che nella sua idea della nazione ci sono anche delle delle frasi assolutamente improponibili oggi pensate appunto alla particolare declinazione della missione
Ogni nazione avendo appunto dovendo corrispondere dovendo costituirsi per compiere una missione dopo supplizi tanto per costituisca perché ha una missione che viene l'addio dalla Provvidenza da questa entità variamente e vagamente definite da Mazzini ha una missione questa missione
In questa missione nel caso dell'Italia si evidenzia una peculiarità tutta italiana solo l'Italia
Sta in una citazione
Solo l'Italia unica nazione nel mondo ha questa particolarità mentre tutte le nazioni nascono arrivano a loro punto di sviluppo massimo muoiono
Nel caso dell'Italia nel caso dell'Italia rappresentata Roma il mito famoso della Terza Roma
C'ha questa facoltà di nascere e rinascere continuamente non la Roma dei Cesari la Roma dei Papi la Roma del popolo
Che nella nuova Italia assurta Stato nazionale democratico indipendente dovrà ecco la missione del Mazzini indicare al mondo
Alle alterazioni la propria indipendenza ora questa francamente quest'ammissione al di là delle degli aspetti forse ambigui di questa terza Roma di un pochino si ricordano anche de un'altra Terza Roma c'è un mito Romano la romanità fascista eccetera ma comunque questi dati che dall'Italia si debba indicare l'indipendenza dei popoli europei naturalmente fuori dalla storia superata dalla storia allora
E allora questa missione non esiste più
Ecco non è più l'indipendenza dei popoli naturalmente però per Mazzini era essenziale lo scopo infine richiede usava questo tipo di però una nazione non può soltanto essere una comunità democratica diciamo così
La nazionalità per l'umanità scriveva e quel che la divisione del lavoro in una fabbrica ecco qual è il compito che ci ha assegnato secondo Mazzini ma ne possiamo anche riformulare secondo noi stessi no oggi qual è il compito che ci assegnamo che senso ha mi permetto su questo punto enorme interrogativo di concludere che senso ha che senso deve avere a parte naturalmente il benessere il pile che vogliamo fare
Sperabilmente un menti e tutte queste cose giustissime per carità insomma il tentassero di un occupazione che avevamo in tali giustissimo ma che senso ha per lui oggi Italia e riusciamo ad esse un Paese uno azioni è uguale nel senso di Mazzini che si interroga su queste cose sul senso della propria collettività nazionale
Grazie
Giovanni Belardelli anche qui ex rientrato in più nei tempi
E mi permetto di suggerire chi volesse altro Nettuno poi fa come vuole di non alzarsi in piedi perché sì sì si allontana dal microfono si perdono un po'di parole meno e ho avuto questa questa impressione stando seduti sì invece
A parlare mirati al microfono però ripeto ognuno poi sceglie in base alla propria sensibilità esperienze allora adesso Francesco Carlesi del scuola superiore di mediazione linguistica San Domenico gira su lavoro e questione sociale innanzi prego
Sincero
Buonasera Bongiorno
Il la questione su cui sono chiamato a intervenire lavora la questione sociale mi sta molto a cuore
Quindi mi permetto una brevissima nota biografica prima di cominciare sperando di non essere troppo prolisso
Io ho la fortuna o la sfortuna di di avere oltre questo incarico di docenza anche un lavoro se vogliamo meno intellettuale nella sicurezza dei portuali e quindi ho il privilegio o la sfortuna appunto di osservare il lavoro oggi da più punti di vista
E capire anche quanto
Una spiritualità come diceva Mazzini o comunque uno spirito sicuramente sociale del patriota genovese può ancora oggi
Dirci qualcosa
Poi è chiaro quando noi prendiamo degli autori del passato di D'Alema nel presente un'operazione sempre molto rischiosa
E quindi mi permetto di cominciare con la citazione di Lombardo Radice un pedagogista del primo Novecento il quale affermava
Un pensiero è vivo quando ci aiuta a conseguire una migliore consapevolezza dei problemi nostri
Del nostro presente
Quando cioè a un eterno motivo di verità e fanno ostro contemporaneo l'uomo che l'ha maturato ed espresso così è vivo Mazzini
Quindi questa difficoltà ogni storia storia contemporanea diceva Benedetto Croce quindi noi Phil tiriamo la storia con quella che è la nostra contemporaneità i nostri valori i nostri problemi c'è la difficoltà sicuramente di capire restituire il contesto di quello che era il modo di pensare il significato stesso dei concerti nell'Ottocento
E c'è ancora un altro problema quello che indicava Gaetano Salvemini non possiamo essere imparziali
Possiamo essere però intellettualmente onesti quindi ho farò questo viaggio provando ad essere intellettualmente onesto muovendomi un po'tra storia e attualità e quindi partirei citando una frase di Mazzini che mi ha molto colpito quando il suo moto nelle sue aspirazioni arrivava a dire che c'era la necessità di far rivivere il senso del dovere nel cuore di uomini ridotti a macchine calcolatrici
Se non lo caliamo nel presente sicuramente abbiamo delle assonanze abbiamo degli antenne che colgono quello che Mazzini ci vuole dire oggi siamo in piena rivoluzione digitale
C'è il rischio che questa idea di macchina calcolatrice diventi veramente
Il simbolo e in qualche modo in cui addirittura la stessa umanità la stessa senza degli uomini quindi le derive della tecnica
L'idea è di società della sorveglianza l'idea di ad un minimo di precarizzazione c'è qualcuno che dice non avrei nulla sarei felice questi sono dei rischi di fronte alla rivoluzione digitale allo stesso tempo
è un cambiamento enorme che può essere anche sicuramente cavalcato che offre delle opportunità ma la sfida secondo me è sempre quella mazziniana
Mantenere aspetti comunitarie sociali all'interno di questo mondo del lavoro di questo mondo dell'associazionismo questa è la sfida perché il materialismo diceva sempre Mazzini la ragione fredda può nascondere una tirannide addirittura peggiore di quelle più visibili quindi il Mazzini che in qualche modo supera o comunque non si limita l'idea di diritti oggi c'è una ipertrofia per per così dire di richieste diritti ma indica nuove strade c'è stata una parola ovviamente lo sapete tutti che è fondamentale che è quella di dovere
Il lavoro come dovere come responsabilità il lavoro che conserva addirittura un aspetto spirituale non si ferma all'atto meccanico
Il lavoro che deve essere libero e non servire uno sempre le parole di Mazzini
L'interesse dell'operaio che deve essere materiale ma anche morale nella produzione allora così sì che essi produrrà meglio dice sempre Mazzini io mi permetto di fare un collegamento sempre all'interno di un vasto
Pensiero italiano con tutte le differenze che ci sono con Adriano Olivetti quando Adriano Olivetti diceva può l'industria darsi dei fini
Si trovano questi semplicemente nell'indice dei profitti o non c'è piuttosto una vocazione qualcosa appunto di spirituale difficili da afferrare però c'è
è stato ripetuto spesso nella storia italiana io individua il Mazzini uno dei primi esempi di questo filo rosso
E quindi il superamento è stata citata la rivoluzione francese
Di cui se ne accorgono tantissime stanze ma allo stesso tempo appunto una sorta di superamento non basta questa rivoluzione che è stata borghese dice Mazzini in uno scritto io qui c'ho rivisto Costantino Mortati
E quindi non ha fatto quello scatto in più il noi il lavoro i diritti sociali
E quindi è quello il dovere che Mazzini indica ai lavoratori ai rivoluzionari italiani il dovere di cambiare anche la realtà ingiusta Mazzini o degli indifferenti come l'anno di atti in tanti Gramsci Pound
Cambiare la realtà ingiusta e costruire questi valori libertà uguaglianza altri
Elementi cardine del pensiero mazziniano come si costruiscono anche qui
Sappiamo bene la biografia di Maxine attraverso tutta una serie di parole spesso che suonano retoriche oggi il martirio
Quindi non solo il martirio che Mazzini predicano al martirio anche di tanti mazziniani nella sua storia il mazzinianesimo ha visto morire tanti giovani e per questo è stato anche accusato Mazzini
Tante insurrezioni che hanno avuto esiti drammatici talvolta anche tragicomiche tragicomici ricordo quando Garibaldi si presenta
Ad un al al luogo designato per l'insurrezione da da solo quindi scappa sarà poi braccato
Dalla polizia
Poi non solo di martirio che diceva Mazzini non è sterile mai quindi per lui aveva una valenza simbolica enorme ma ancora il sacrificio ovviamente che Mazzini vive sulla sua pelle sappiamo l'esilio sappiamo le condanne e questi sono momenti quelli di Mazzini in esilio che sono veramente anch'anni lunghissimi sono momenti però non solo teorici perché massimi spesso è stato ridotto ad un teorico ma anche di costruzione ma Sinico costruisce dà vita scuole operaie associazioni oltre alle riviste e tutto quanto conosciamo
E quando lo fa all'estero lo fa appunto con gli italiani a testimonianza che se l'Italia
Non era unita formalmente però esisteva questo sentimento poi ancora il Mazzini è stato citato anche questo della Repubblica romana e quindi con una costituzione progressista segna un cammino segna un tassello nel cammino
Del pensiero sociale italiano che arriva per vie traverse sfumata in maniera sfumata ma arriva fino alla costituzione oggi vigente
Un'altra parola sicuramente la fede anche questa è stata richiamata che non poteva essere altrimenti fede importante chi nega Dio chiaramente la concezione che Dio ha di di figlio di Mazzini spiegata dal professor Belardelli però è un folle secondo Mazzini
Senza una fede non si è mai fatta una rivoluzione
Scrive ancora Mazzini interessi economici non possono svilupparsi solite indipendenti dai principi ogni progresso materiale e anche morale per Mazzini sono strettamente connesse queste due sfere e questa rivoluzione questo progresso sociale si costruisce sicuramente non da soli sicuramente non è il singolo lidio che costruisce ma è una sfera superiore l'associazione ma anche la nazione altro elemento fondamentale per chi vuole capire Masserini
Cos'è la nazione se l'individuo è troppo debole scrive genovese l'umanità troppo vasta Dio con un saggio direttore apposto il germe delle nazioni quasi il giusto mezzo quel contenitore
Che permette poi l'espressione di tutta una serie di valori che permette poi quel cambiamento sociale così sognato così agognato da Mazzoleni
E Mazzini lo ripete spesso agli operai e lavoratori agli artigiani lo troviamo nelle sue lettere nei suoi scritti senza patria sia dei bastardi dell'umanità non è chiaramente un pensiero solamente di chiusura la indicato ancora il professor Berardelli
Non è un pensiero che si può sovrapporre ad esempio lista pensatore tedesco suo contemporaneo
Che usa termini simili quando sfida il cosmopolitismo sfida le teorie economiche di Adam Smith ma è un senso di come mia è un senso di comunione
è un pensiero d'amore dice Mazzini L'amore ritorna anche negli scritti
La più bella rivoluzione che possa crearsi quella che Dante come base economica al consorzio umano il lavoro quindi la base economica del consorzio umano e come base della proprietà i frutti del lavoro
A tutti figli della stessa madre la patria
Per Mazzini non poter dire noi siamo italiani era una vergogna questo si trova e si respira nei suoi scritti e quindi invitava appunto i lavoratori a lottare per la nazione
Prima di associarsi con le nazioni bisogna esistere sottolinea in vista di questa rivoluzione sociale di questi cambiamenti bisogna esistere bisogna avere questo contenitore appunto spirituale
Pensiero ripreso chiaramente anche qui da tantissimi personaggi tantissime correnti politiche si può citare solamente il sindacalismo rivoluzionario
La patria si difende il lavoro si difende difendendo la parte si può citare personaggio come lasciasse De Ambris che scriverà poi la carta del Carnaro della FIOM occupata una carta che sarà poi resa polizia da D'Annunzio e quindi ne esce la fuori un qualcosa di originale qualcosa di unico nel suo genere una Costituzione poetica appunto
In cui si legge di tutto tra cui un articolo la vita è bella degna che la vita severamente magnificamente l'uomo rifatto intero dalla libertà non sempre nelle costituzioni si può leggere
Si possono leggere parole di questo tipo e io le colloco sempre nell'ambito di questo filone variegato ma di pensiero particolare sociale di marca italiana
Pensieri che saranno ripresi del Futurismo di Marinetti
Anche persino dal nazionalismo mi riferisco qui a Filippo Carli pensieri che sono innervati da un'idea interclassista la collaborazione di classe in luogo della lotta di classe
E quindi arriviamo direttamente a un dibattito che caratterizza profondamente l'Ottocento Mazzini davanti a Marx
Marx chiaramente deride questa carica spirituale
A Signa
Per lui Marx
è Teopompo l'inviato di Dio quasi un un passò in qualche modo che usa tutte queste parole retoriche questi minestrone IDC ancora Marx e poi guida anche del somaro
Il materialismo chiaramente la pietra dello scandalo per Mazzini l'abbiamo visto non basta serve un'idea un fine una missione una spiritualità una comunità non basta il materialismo la ragione il calcolo il profitto
E allo stesso modo feroce nella critica di Mazzini non solo verso il comunismo
Ma anche verso il dottrine che potremmo definire classiche l'utilitarismo di Bentham il liberismo economico
L'uomo ridotto al calcolo alla ragione dice Mazzini scellerato scellerato bassamente
La sovranità dell'io è una falsa teoria
E quindi dove vuole arrivare Mazzini
Un sogno difficile velleitario per certi versi capitale lavoro nelle stesse mani
L'associazionismo quale base
Fulcro
Della società
E nello scritto questione sociale mille ottocentosettantuno ritornano questi elementi
L'idea di creare consigli conciliativi tra datori e lavoratori
Suggestioni anche di partecipazione operaia anche agli utili che oggi è presente nell'articolo quarantasei della nostra Costituzione
Idea della proprietà il segno visibile della nostra parte nella trasformazione del mondo materiale quindi proprietà che deve essere incanalata in una funzione sociale non negata come vorrebbe il marxismo
Chiaramente ci sono state molte polemiche anche relative alla visione mazziniana perché sappiamo che il fascismo in parte si rifece a questo Giovanni Gentile i profeti del Risorgimento italiano fece di Mazzini
Uno dei suoi riferimenti principali
Nel dopoguerra tanti altri
Uomini protagonisti Spadolini ad esempio che già durante la Repubblica sociale italiana aveva scritto di Mazzini perché aveva aderito da giovane alla Repubblica sociale che poi
Ovviamente con il Partito repubblicano
Recuperò profondamente questo spirito Randolfo Pacciardi è stato richiamato c'è un bellissimo libro dedicato a Mazzini alle sue idee in cui intervengono De Gasperi Einaudi in cui si recupera Mazzini in cui non a caso sono assenti Nenni e Togliatti
Poi andando molto rapidamente verso la chiusura
Il Partito socialista italiano in particolare con Craxi che recupera il Risorgimento tenta questo recupero di Garibaldi in primis e poi anche di Mazzini ricordiamo quando l'uscita in occasione del discorso parlamentare successivo alla crisi di Sigonella un uomo così nobile
Che pure progetta l'omicidio politico e poi c'è
L'ultimo elemento che io ho indagato abbastanza il lascito di Mazzini come viene ripreso nella del
Tra politica se c'è una parte della destra più tradizionalista se così potremmo dire che non ha nulla a che spartire con Mazzini ce n'è un'altra parte che invece ha un'ambizione sociale per cui Mazzini quindi è uno dei riferimenti imprescindibile
Ricordiamo e Alessandra Morese ha scritto un libro in questo il gruppo giovanile la Giovane Italia ricordiamo Ernesto Massi il padre della geopolitica italiana che sogna un corporativismo moderno disegnato proprio sulle linee guida dell'associazionismo mazziniano pensiamo al sindacalismo nazionale e partecipativo
Diano Brocchi tutti personaggi che confluiranno nell'Istituto di studi corporativi di Gaetano Rasi altro personaggio che riferisce esplicitamente la carica etica di Mazzini ci serve oggi per una rinascita italiana ed europea
Tra l'altro questo istituto culturale fu appoggiato anche da Giorgio Almirante il quale quando andò poi negli Stati Uniti dai repubblicani americani
Fu molto apprezzato quando parlò di anticomunismo ma quando parlo di questi aspetti sociali e del corporativismo lo presero quasi appunto per un marxista per un comunista assegnare proprio quella differenza di un pensiero italiano di un pensiero invece anglosassone che hanno sicuramente appunti
Di disaccordo e quindi vado a chiudere c'è questo Mazzini in quegli ambienti che hanno al loro interno una radice identitaria che da Dante a cui Mazzini dedicò il suo primo volume arriva appunto a questi uomini che io ho citato che sognavano quell'uomo sociale quell'uomo che non è ciò che mangia ma ciò in cui crede come diceva Pazzini grazie
Adesso Maria Piera Capitelli delle biblioteche essere moderna e contemporanea sull'iconografia messicana tra storia e memoria grazie lo scambio
Prossima volta Totocalcio se prossimo tocca Blackbird forse prego
Buongiorno a tutti grazie gli organizzatori della giornata ministro e permettetemi anche un grazie sentito ai responsabili al personale tutto sia di quel grandi giacimenti culturali la Biblioteca di storia moderna e contemporanea in cui ho lavorato e anche l'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano che mi hanno sempre permesso
Di
Poter continuare nelle mie ricerche iconografiche
Iniziamo subito Domno un'immagine chiede la fine dell'Ottocento
è del mille ottocentottantacinque Di Giacomo Mantegazza ed è una delle tante immagini che illustreranno un volume di Jessie White Mario
Sulla vita di Giuseppe Mazzini è una delle immagini un po'fa podistiche in cui si narra sì ritorna tra memoria storia leggenda mito all'immagine di un Mazzini bambino che gracile ed emaciato sta nel suo letto ma con riesce a sfogliare i libri è un libro di vetture libri probabilmente prese anche alle sorelle
è un'immagine che già dar l'idea di quello che sarebbe diventato da grande Mazzini e ancora di più in questa immagine in cui viene ricordato il famoso episodio in cui Mazzini bambino
Scende quella madre dalle scale della Chiesa dell'Annunziata abbraccia un profugo romano
E alla madre che lo stacca dal mendicante mendicante stesso dice tenetevelo caro signore questo bambino chiamerà il popolo quindi già alla fine dell'Ottocento nasce questa iconografia in cui il ricordo di un avvenimento diventa già un po'favola un po'leggenda un po'un mito
Questo invece e il primo ritratto dal vero di Giuseppe Mazzini
Che tratteggio all'APS Giuseppe isola che era amico di Mazzini ed amico di Mameli e infatti col ricordo che aveva sia dell'uno che dell'altro riuscì ad elaborare dei disegni che resta noto qui tra i pochi disegni veritieri di quel periodo di Mazzini
Poi invece cioè tutto uniti da gare di immagini che come dice Luzio danno un po'un'immagine chiaramente di Mazzini un po'come dire a un bel Fini paralitico e lo definisce per questa posta un po'diciamo da Alda Merini no un po'da con la fatuità dice in coma Tata
Di un bellimbusto rubacuori ma sono delle immagini che Mazzini Vuarnet
Che vengano tramandate e diffuse perché le immagini potevano essere utilizzate anche dalle diverse polizie che gli davano la caccia
Come un vero e proprio identikit quindi le immagini fino agli anni Quaranta sono sempre un po'fuorvianti
E non a caso Metternich scriverà successivamente che nessuno gli atti queste ancora bellimbusto rubacuori
E avrebbe scritto che nessuno gli aveva creato tante difficoltà come questo briganti italiano magro pallido ed emaciato Mello quinte come un apostolo scaltro come un ladro
Disinvolto come un commediante infaticabile come ne è innamorato
Dal Gilli dalle immagini fotografiche che molto spesso Mazzini manda proprio come ricordo disse alla madre verranno tratte anche a Genova numerosissime litografie
E nel nelle lettere di Mazzini si può anche arrivare a comprendere qual è il libro su cui Mazzini poggianti gomito
Perché chiaramente non nella litografia ma per l'Aida che erotico era necessario che stesse ferma alcuni minuti in modo che il fotografo potesse
Catturarne l'immagine tangueros tipo
Ed era letti caldi LA questa invece è uno dei tanti ritratti che vengono diffusi durante la Repubblica Romana quindi poco la fascia da diciamo d'autorità della Repubblica oppure con inoltre l'immagine venuti Mazzini
Un po'
Tratteggiato in quella che comincia a essere invece la sua immagine reale e che vengono molto spesso diffuse nei giornali che seguono gli avvenimenti della Repubblica per il pubblico inglese francese anche spagnolo alla casetta di Madrid dell'illustrazione francese l due strati della Antonius di
Di Londra
Questo invece
Un quadro con cui scoppia un vero e proprio caso
Perché lo aveva realizzato un'amica di Mazzini Emily asciutto ed era destinato alla madre quindi doveva essere spedito a Genova in realtà se ne vogliono attrarre perché già dal mille occhi centoquarantaquattro inizia un utilizzo politico uniti Rizzo strategico da parte di Mazzini della propria immagine e quindi si chiede
Attraverso Giuseppe Lamberti che era a Parigi di poter tradurre questa immagine in litografia
Mazzini ci teneva molto perché aveva ricevuto in dono dalla madre un anello
Un primo anello con un'immagine della fortuna e un secondo anello sostituito per dopo che lo aveva perso in cui ci sono i capelli della madre racchiusi nella nella quindi era un legame molto stretto che
Mazzini non interrompe mai con la madre in realtà poi scoppia un vero caso perché cala Marta a cui vengono
Diete che firma con il padre di Emily al suo stunt contratto per quattro mila franchi che era una cifra allora spaventosamente alta ma Kalamata diceva che ci sarebbe voluto un anno di tempo perché incidesse l'immagine di Mazzini
Inizia invece
Un una vera e propria che era il in cui interviene anche Giorgio stand addirittura della tua perché Kalamata
Vuole cambiare l'immagine la posta di Mazzini che come vediamo viene diffusa anche indennità che rotti poco con la firma autografa di Mazzini per il discorso che vi dicevo prima in cui Mazzini utilizza l'immagine
Passando da una tattica una vera e propria strategia politica
E questo è il disegno che ho avuto la fortuna di ritrovare
Perché era scomparso da Marilyn fondi della Biblioteca di storia moderna e contemporanea era un disegno estremamente rovinato perché era stato incollata ai margini del di un passepartout di corte di cartone ed è stato restaurato
Ed è un'immagine estremamente significativa secondo me a cui è stata data poca attenzione perché
La posa Ardemagni di Mazzini è cambiata Mazzini a nelle mani un rotolo e secondo me Kalamata
Voleva con nella diciamo questa stretta di un un volume nel vero proprio libro dell'antichità dare un significato legandolo all'autorità all'autorità di pensatori di un uomo politico
Di Mazzini collegandolo anche quella che era la realtà di Roma
Perché non a caso a Roma il vero e proprio Ballroom M. istoriato e la colonna traiana che era il monumento funebre di Traiano per test per celebrare la sconfitta dei Daci e che non a caso era posto tra la Biblioteca romana e la biblioteca latina
Questa è invece l'immagine di Fini Iva del dell'incisione di Cana mancate nella versione definitiva che che sostituisce diciamo a a pugni non
Ha un'immagine precedente la l'immagine emblematica della prima romana della Roma classica della Roma pagana col Colosseo
Con la Roma cristiana con San Pietro e poi come hanno questo virgulto che nasce dalle rovine
Probabilmente anche alludendo a quella che era stata la fine della Repubblica romana la possibilità che ci sia invece una terza Roma
Questa è un'immagine molto bella molto significativa che scatto
A Londra Domenico lama Domenico lama era mazziniano era amico di Mazzini ed era arrivato ai in Inghilterra
Grazie ad altri due fotografi e patrioti italiani Leonida De Vincenzo Calderisi che non a caso
Avranno una grandissima fortuna
Indi in Inghilterra arrivando diventare fotografi della regina
E soprattutto avendo una rete di relazioni con tutti quelli che erano gli è solo i profughi
D'anche della Repubblica romana perché uno dei due era stato membro dell'assemblea costituente romana e aveva combattuto durante la Repubblica Romana
Queste invece un'immagine che non sarebbe piaciuta sicuramente a Mazzini un'immagine tratta dall'album del diavolo nel mille ottocentosessantasette
Che anziché dare di lui un'immagine di uomo pallido emaciato il pensatore che continua assente alla a lavorare da un'immagine di un Mazzini assolutamente incredibile paffuto nella sua fisionomia per arrivare invece a quella che e l'immagine un po'anti eroica di Mazzini morente
Nello scialle che era appartenuto a Catania ricchezza Rina nata Anna ogni addosso a quello che apparentemente era un signore inglese Giorgio bravo
E Mazzini viene ritratto nella stanza della casa di il Pellegrino Rosselli di Salina nata ed è un'immagine appunto di un antieroe quell'immagine che da con colori spenti coordino appena appena un questo verde che della della parecchie sullo sfondo
è un quadro che però non ebbe assolutamente per il soggetto
Nessuna fortuna in Italia venne venduto in da un l'inglese e poi ricomparve stranamente nel mille novecentocinquantanove fino ad essere poi acquistato a porta infine per negli Stati Uniti nel museo di disegno dirò dai Nando
Questa è invece l'immagine vera di Giuseppe Mazzini morente che
Dovuta ai Fratelli Alinari che si recarono appunto chissà a fare la fotografia
E questa è un'immagine invece
Ricorda per certi versi quello che sarebbe successo
In tutt'altro contesto
Sull'eredità spirituale diminuiti Mazzini perché questa è una litografia in cui sono presenti dei personaggi che in realtà non erano presenti e ne sono invece esclusi degli altri che erano presenti
Per cui è un'immagine in cui ci sono Lennie tannino che mi attaccano presenti vengono esclusi e invece ci sono quadri o
E Bertani che invece sarebbero arrivati dopo aver saputo della morte di Mazzini
Questa è un'immagine che invece possente la Biblioteca di storia moderna e contemporanea dell'immagine proprio della stanza di Mazzini con tutte le medicine perché Mazzini stava male e io ho letto che
Nelle lettere che Mazzini faceva anche uso della Knox comica quindi come Nino Costa e altri protagonisti della Repubblica romana era seguace di Hahnemann e quindi della medicina omeopatica
Per arrivare in tempi invece più recenti un'immagine che ricorda alcuni manifesti della prima guerra mondiale perché c'è Mazzini che viene posto sulle Alpi e quindi c'è l'immagine dell'Italia
Rovesciata capovolta e un'immagine che ritorna nel mille novecentosessantuno in tutta quella serie di album di album per figurine di
Dicati soprattutto ai ragazzi in cui molto significativo che come immagine
Più rappresentativa il dell'animati dello spirito del Risorgimento venga proprio scelto Giuseppe Mazzini
Questa invece un'immagine abbastanza inusuale
Che fa parte della Galleria di celebrità contemporanee del metto tra di Valtur e e in cui ci sono tanti protagonisti degli delle vicende della fine dell'Ottocento e ci sono anche alcune stampati a Firenze su Garibaldi
Questa e invece la scena che conclude il settimo quadro di un film del mille novecentocinque la presa di Roma un film legato affida Filoteo Alberini
Che per il primo film con soggetto che venne proiettato la sera del venti settembre del mille novecentocinque su uno schermo gigantesco a via Nomentana
Vi parteciparono qualcosa come quaranta mila persone ed era con firme lungo duecentocinquanta metri di questi di tutti i fotogrammi ne sono rimaste soltanto settantacinque di cui sessantacinque colorati perché
Folletto che c'erano cinque ragazze nei laboratori della del della di Alberini che dipingevano ognuna con un colore le varie scene dei fotogrammi mentre passavano
E emblematica perché ci sono sullo sfondo Illy il Quirinale
Ci spicce la l'Italia turrita con la palma e quel tricolore e poi al posto di quello che nei nei quadri soprattutto del vedrebbe del Rinascimento erano le figure dei committenti del quadro ci sono Mazzini
Garibaldi Vittorio Emanuele campo
Questa immagine ripresa dalle dalle litografie di Bazzini bellimbusto
E invece un'immagine estremamente significativa del mille novecentosessantatré
E l'immagine scelta per per re un'immissione postale in cui i protagonisti o meglio coloro che avevano avuto un'idea di Rocco del dell'Europa unita
Detto ben Mazzini Grozio vengono celebrati in questa serie di cartoline
E dimissioni filatelica
Finisco con non immagine invece del del mille novecentottantasette ecco Spadolini che è stato citato prima e Mazzini che lo rimprovera e poi Colaninno unno insolito gioiello un gioiello inglese appartenuta una certa se immensi appello che è conservato oggi a Cambridge che annerimento agli amori nell'immagine famosissima Dl otto Frei che ero immagine un po'archetipo di tante immagini che poi si sono succedute anche i manifesti illustrazioni Mazzini e che reca all'interno com'era tipico di allora anche i capelli intrecciati finti grazie
Quelli molto interessante questa con un sussurro immaginasse adesso viene anche sette città italiane delle storiche Massimo Massimi agli usi politici di un padre della patria
Buongiorno Abbruciati e a tutte desidero rivolgere anch'io
Sia diverso
Do scusa confuso Barzini il femminismo mazziniana certo ho sfruttato la ricca
Buongiorno come dicevo desidero salutare tutti i presenti rivolgere un ringraziamento particolare gli organizzatori Erika signor ministro
è sicuramente necessario riconoscere che Mazzini e il mazzinianesimo hanno giocato un ruolo significativo nella storia dei movimenti delle donne e quindi anche nella storia della costruzione della cittadinanza femminile nel nostro Paese
Non tenterò qui ovviamente in questo breve spazio di ricostruire complessivamente
Questo ruolo dal a partire dalla storia dell'Italia liberale fino alle origini del dell'Italia repubblicana che pure ha visto alcune figura sicuramente importanti appunto anche nel seconda metà del ventesimo secolo tra cui la sterlina
Su e Maria Chiesa mi limiterò soltanto a mostrare come effettivamente si possa dire sia esistito
Una corrente all'interno del primo femminismo italiano che si riferiva in maniera esplicita alle dottrine di Mazzini
No stupisca l'uso del termine primo femminismo per riferirsi al primo movimento politico delle donne in Italia
Il è vero che il termine comincia ad essere utilizzato termine femminismo comincia ad essere utilizzato negli anni novanta del diciannovesimo secolo e quindi anche in una fase cronologicamente posteriori rispetto al periodo di cui mi occupo Lino
In quei in questo intervento ma è sicuramente vero che ormai la categoria di femminismo viene utilizzata dalla storiografia con questa distinzione primo e secondo femminismo per indicare le due prevalente frase appunto di
Esclusione di attivismo da parte appunto dei movimenti delle donne
Va innanzitutto detto io credo precisando
Un po'il contesto punto di riferimento che se confrontato
Con la coeva e la elaborazione di orientamento liberale di orientamento cattolico ma anche confrontato con altri esponenti di sicura fede democratica del periodo risorgimentale ho immediatamente successivo
Mazzini emerge sicuramente come un pensatore d'un uomo politico che seppe intuire molte delle istanze di autonomia noi diremo di
Di parità che ampi settori del movimento femminile del tempo stavano maturando
Emergeva il ruolo di Mazzini sicuramente rispetto a un Gioberti è un D'Azeglio ma anche rispetto afferrabili con lo stesso Cattaneo se andiamo a confrontare i testi
Che il mazzinianesimo abbia rappresentato la prima
Ideologia politica
Della Storia dell'Italia contemporanea capace di abbozzare una concezione organica dell'emancipazione femminile non sono io a sostenerlo non sono soltanto le studiose sostenerlo ma sono le stesse
Protagoniste delle origini del nostro primo femminismo
Esponenti per esempio come Anna Maria Mozzoni forse a molti già nota la più illustre all'estero tra le esponenti del nostro primo femminismo
E sicuramente un personaggio di levatura internazionale che diceva nel suo scritto la donna e i suoi rapporti sociali del mille ottocentosessantaquattro
Non posso finire senza rendere omaggio alla scuola sociale del Mazzini
Che informata i principi di una morale giovane tende a redimere la crescente generazione dal machiavellismo
E fermai principi accoglie la donna e non accetta il suo diritto limitazione alcuna
Ma qui potrei citare in molti altri casi molti altri
Passi di scritti in cui appunto le protagoniste del nostro primo femminismo citano il ruolo di Mazzini ed effettivamente oggi sul piano storiografico siamo in grado di dire che
Entrando in contatto con grandi religioni democratico umanitario del primo Ottocento durante il suo esilio
Nella fase francesi e poi
Col grazie a tutta una serie di stimoli che seppe cogliere durante il periodo londinese sul piano più prettamente politico Mazzini giunse progressivamente a maturare
Una visione in cui non solo si attribuiva un ruolo importante alle donne
Nell'attività cospirativa e anche rivoluzionaria qui ciascuno di noi potrebbe forse far riferimento a qualche personaggio noto di patriota
Nota a livello locale dalla bolognese Anna Cassetti Zanardini Jalla veneziana Maddalena Montalban Comelli no dalla genovese Carlotta Bettini alla comasca risaliva
Ma non solo questo
La concezione di Mazzini incardinata strutturalmente all'interno di una
Elaborazione politica complessiva sulla nazione sulla Repubblica anche il fattore dell'emancipazione femminile usando proprio questo termine che era il termine già usato regolarmente a partire dagli anni cinquanta dell'Ottocento
Nei Paesi occidentali
Cosa intendeva Mazzini quando parlava di emancipazione femminile
Direi che l'intuizione di fondo era che l'acquisizione di una maggiore autonomia femminile nella sfera pubblica come nella sfera privata
Quindi l'acquisizione di una piena cittadinanza sul piano sul piano civile e politico
Fosse parte di quel processo di rigenerazione morale e politica che doveva essere alla base della costruzione della nuova Italia
Si trattava dunque in primo luogo di una restituzione di dignità che doveva essere fatta alle donne come avete sentito anche il grande citazioni fatte da altri
Relatori una restituzione di dignità che doveva essere in particolare costruita a partire dal cambiamento fino al capovolgimento di alcuni insegnamenti fondamentali di cui era intessuta la nostra cultura del tempo
Come dice nei doveri dell'uomo Mazzini dice la Bibbia mosaica ha detto Dio creò l'uomo e dall'uomo o da donna
Ma la vostra Bibbia la Bibbia dell'avvenire dirà Dio creò l'umanità manifestata nella donna che nell'uomo
Tale restituzione di dignità doveva significare sicuramente uguaglianza dei diritti sul piano ci fa civile e politico
Qui mi soffermo un attimo per sottolineare un dato che credo storicamente estremamente significativo il fatto cioè che già negli anni Sessanta dell'Ottocento Mazzini scriveva esplicitamente le sue
Corrispondenti che le donne in Italia nella nuova Italia avrebbero dovuto non soltanto votare
Avere l'elettorato attivo ma anche essere votati stare come rappresentante nell'assemblea e questo dato estremamente significativo appunto sul piano storico
Se pensiamo che alla fine la seconda guerra mondiale fu necessario integrare il decreto De Gasperi Togliatti
Che concedeva il diritto di voto alle donne perché sembrava essere costruito soltanto per l'elettorato attivo e non quello passivo
Questa restituzione di dignità doveva poi tradursi innanzitutto in un diverso vuole una diversa autonomia una diversa autorevolezza delle donne dentro la famiglia
Non più sottoposte all'autorizzazione maritale introdotta dal codice
Civile Pisanelli sul modello del Codice francese
E in grado dunque proprio perché restituite alla loro appunto dignità di svolgere pienamente quella missione di educatrici Mazzini dice spesso inizia attrici dell'avvenire
Che dal suo punto di vista appunto competeva in primis alle donne
Sono morti i passaggi dei suoi scritti in cui
L'apostolo fa capire che c'è una sorta di superiorità morale nelle donne
Minor peso che hanno gli interessi individuali nell'anno vita femminile e per la maggiore capacità di abnegazione di sacrificio che hanno le donne soprattutto come matti
Ecco qui esattamente su questa questione cioè del ruolo operativo
Ed sulla capacità di applicazione delle donne come possibile credo intuire si apriva un dualismo lo spazio di una sorta di appunto
Differenza
Tra il Mazzini abituato a considerare la donna secondo gli schemi del tempo
Per cui ed è letterale l'emancipazione della donna
A volte viene indicata come l'emancipazione della madre dei nostri figli
E il Mazzini politico pronto anche a superare questi stessi schemi tradizionali del tempo
E qui forse allora è anche possibile capire come contestualizzare il passaggio che vado a leggervi di una protagonista mazziniana di queste nostre appunto prime fasi di vita del
Movimento delle donne che parla appunto in quanto mazziniana della sua esperienza vissuta all'interno di una famiglia mazziniana siamo dei primi anni ottanta del l'Ottocento ogni seguace di Mazzini
è tiranno in casa sua senza volerlo persuaso anzi al contrario
Ed esige una cosa semplicissima che la donna sia la carezza della sua vita
La questione dei diritti e dei doveri non esiste tra uomo e donna o per meglio dire esiste in questo senso gli uomini hanno i diritti le donne i doveri
Ecco proprio per questo dualismo che sicuramente si può individuare
Questa
Complessità sicuramente si può individuare all'interno del pensiero e anche della testimonianza del vissuto all'interno del mondo mazziniano
Ecco perché appunto
è possibile distinguere il mazzinianesimo femminile quello che
Cerco di fare io il mazzinianesimo femminile tra quante hanno fondamentalmente continuato a tematizzare rispettare questa visione in cui la centralità della funzione materna ed educativa
Costituiva effettivamente il lascito principale del pensiero mazziniano finendo spesso a trovarsi in continuità come potete capire con le concezioni tradizionali del rapporto tra uomo e donna
E quante dice hanno sentito che su questo terreno
Era il caso
Di invece approfondire ulteriormente l'elaborazione con una declinazione più ampia e più autonoma
Non a caso la stessa Mozzoni di cui vi ho parlato prima diceva testualmente in uno scritto del mille ottocentosettantuno che se non crede esse non credeva all'infallibilità del Papa non intendeva per questo a sostituire dell'infallibilità di Mazzini
Qui si crea appunto
è quello che lo spazio
Del femminismo mazziniano in senso stretto cioè di quella corrente all'interno del nostro primo movimento politico tre donne appunto che ha cercato di
Dipanare questo nodo della maternità
Cercano di portarlo in una dimensione sicuramente più aperta la soggettività le rivendicazioni femminili
Militando attivamente né movimento delle donne tra questi sicuramente alcuni esponenti che erano già state delle grandi patrioti
Elena Casati Sacchi
Giulietta pezzi Gualberto precari delle boutique la stessa Jessie White Mario eccetera
Vediamo in che cosa consisteva la specificità la peculiarità di questi
Di queste esponenti di questo femminismo mazziniano innanzitutto sulla questione del rapporto diritti doveri
Ovviamente è una questione fondamentale all'interno della visione e mazziniana della ditta ebbene sulla questione del rapporto tra diritti e doveri le femministe mazziniane sostengono che
Senza l'abolizione Della minorità femminile
Rivista come sappiamo dal codice civile senza una piena parificazione
In termini di diritti e quindi con una priorità di rivendicazione di diritti rispetto ai doveri non sarebbe stato possibile per le donne neppure essere all'altezza del compimento del proprio dovere
Nella misura in cui si può dare effettivamente
Appunto
La realizzazione di un dovere soltanto quando kantiana mente l'individuo è autonomo e libero di autodeterminarsi e quindi già critici allo spazio di autonomia come vedete di riflessione che non mette in discussione latte
Centralità del ruolo del dovere individuale ma
Calibrando la riflessione rispetto alla questione appunto della condizione femminile ancora
Molto brevemente cercherò di di individuare almeno altri due temi intanto sulla questione della trasformazione della relazione dei sessi tra i sessi all'interno della sfera privata e direi anche intima
Voi sapete sicuramente che l'Italia in quel momento come la maggior parte delle nazioni del tempo aveva una regolamentazione pubblica una legislazione pubblica intende ma di prostituzione
Ebbene il movimento democratico repubblicano e fondamentalmente impegnato in prima linea nella lotta contro la prostituzione di Stato il femminismo mazziniano dice qualcosa in più su questo certo
è necessario abolire questa legislazione questa vergogna nella storia dell'umanità ma visto bisogna fare anche qualcosa di più bisogna ripensare i rapporti tra i sessi bisogna riformare l'educazione dei sentimenti
Bisogna in particolare riformare l'educazione sessuale maschile
Diceva Giorgina Saffi moralizzare l'uomo portare cioè anche il soggetto di sesso maschile a quella forma di autocontrollo razionalità nella sfera sentimentale nella sfera affettiva
Che veniva per lo più insegnata soltanto alle donne Giovanni in quel momento storico
Finisco con questo termine tema che mi pare molto significativo almeno nella storia della cittadinanza femminile nel campo del lavoro ovviamente affermazione
Del diritto d'accesso delle donne a ogni livello d'istruzione alle professioni conseguenti ma sempre
Anche sostenendo la necessità della parità di retribuzione
Ora
Noi sappiamo che nella storia del nostro Paese nella storia anche politico giuridica della nostra nel nostro Paese mentre per quanto riguarda la tutela della maternità della donna lavoratrice si è arrivati presto fin dal mille novecentodue ad avere una legge appunto che prevedeva l'introduzione
Di forme di protezione alla madre lavoratrice nei confronti invece della parità di salario tra uomo e donna
Almeno sul piano formale è stato necessario arrivare fino al mille novecentoquarantotto
Grazie
Grazie avesse adesso associazione Azione mazziniana
Religiosa sale Michele Finelli parlerà appunto di Mazzini dove assegni gli usi politici di un padre della patria tre
Buongiorno a tutti ringrazio per l'invito il signor ministro il professor Campi saluto anche l'onorevole a Morese che ha ricordato la nostra comune origine cittadina
Sono consapevole che affrontare un tema così complesso come quello che mi è stato assegnato in un quarto d'ora sia difficilissimo ma la mia non è una captatio benevolentiae perché credo che questa sintesi sarà utile ammettere alcune coordinate storiografiche che secondo me sono essenziali anche al termine di quanto abbiamo ascoltato finora
E quindi il mio intervento è diviso in due parti una prima brevissima in cui cerco di spiegare da cosa possa derivare quello che Roberto Balzani nel due mila e cinque definì il problema o Mazzini
E nella seconda proporrà una periodizzazione
Per inquadrare quelli che sono appunto gli usi politici intesi come interpretazione storiografica o passaggi anche nelle varie epoche del Paese che sarà naturalmente indicativa e con dei balzi temporali che mi porteranno ad avere a fare qualche omissione
Allora il problema Mazzini deriva sicuramente non dalla ristrettezza ma dall'abbondanza delle fonti in prima battuta fu lo stesso Mazzini che lo anticipo scrivendo nel mille ottocentocinquantuno all'amica Emilia affusto io non posso ricordarmi le date perché la mia attività il mio pensiero non è che un'attività incessante in favore dello stesso
Fatta era chiusa in uno due milioni di lettere di annotazioni distruzioni dimenticate per tutte bruciate
Questa continua stratificazione del pensiero di Mazzini già ricordata prima che ritorna sparisce fino agli ultimi anni della sua vita appunto la Roma del popolo
E questo problema fu fotografato anche da nello Rosselli nel ventidue introducendo alcune lettere
Di Humbert che Umberto Zanotti Bianco aveva editato in cui parla di a biografa abilità di Mazzini ovvero come noi possiamo contenere il pensiero di Mazzini
Che è un pensiero appunto così largo immaginate oggi una pagina web continuamente aggiornata di contenuti e tutto ciò ha portato ovviamente a una interpretazione ermeneutica legata appunto a questa varietà di testi
Che ha naturalmente si è tradotta anche da un punto di vista politico in una difficile gestione di questa eredità ai di quest'asta traduzione di eredità perché se Mazzini riusciva a tenere tutto questo insieme in quella che per lui era una vita anche coerente e un impegno costante per i suoi successori quelli che abbiamo visto prima intorno al letto di morte
In un primo abuso politico della morte di Mazzini se vogliamo e questo non era facile
E quindi è arrivato questo fiume di interpretazioni e il primo periodo che ha individuato va appunto dal settantadue fino al mille novecentocinque
Quando Ernesto Nathan celebrò il centenario della nascita di Mazzini davanti a Vittorio Emanuele terzo
La vera questione settantadue non era l'imbalsamazione della salma di Mazzini
Che pure fu esposto a Genova Staglieno nel quarantasei dopo la vittoria della Repubblica referendum ma era di gestire questa eredità politica
Aiutare un meno la memoria di Mazzini a entrare nella memoria storica del Paese in costruzione
Per questi fedelissimi era appunto arrivare a Pisa in qualche modo accreditarsi e decidere però di cosa fare del mazzinianesimo e del repubblicanesimo dopo che Mazzini era morto il dopo che nel mille ottocentosettanta si era affermata la monarchia
La linea che prevalse senza ovviamente entrare nei dettagli fu quella di Aurelio Saffi non a caso definito da Spadolini l'ultimo vescovo di Mazzini e sarà nata quattro c'è un libro di Anna Maria esauste assonnata una famiglia nel Risorgimento in cui questo aspetto ben affrontato e manifestate negli articoli sulla Roma del popolo che spinsero sulla pubblicazione degli scritti mazziniani e poi sul tema dell'educazione già richiamato da preferisse al monumento di marmo
Si imponeva quel modello di pedagogia laica e quel modello economico-sociale del cooperativismo che prendeva a modello la fratellanza artigiana di Firenze fondata nel mille ottocentosessantuno
Che infatti era universale cioè doveva essere un modello da estendere
Da questa parte i mazziniani al governo ci fu il rifiuto del minuto di silenzio la Camera la notizia della morte perché Mazzini era ancora una figura scandalosa
Immersa in occasione della sua elezione alla Camera nel mille ottocentosessantasei ineleggibile perché condannato a morte ma condannato a morte perché come sosteneva la sinistra costituzionale in quel momento
Molti e dei deputati presenti all'epoca quando Mazzini lottava per l'unità italiana erano
Coi sovrani legittimi e quindi di fatto il Mazzini esule in patria vieni ignorato quando si afferma la diarchia di bronzo Vittorio Emanuele secondo e Garibaldi
E neppure mi testi scolastici
Il recupero comincia con la sinistra storica
Quando ci si pone il problema per declinarla alla D'Azeglio di fare gli italiani cioè dove portiamo ora le masse popolari e allora entra comincia a entrare però in un'ottica e siamo quella richiamata prima dei conciliatori ISMU della cartolina
L'esposizione nazionale di Torino del mille ottocentottantaquattro Tommaso villa che pure ebbe simpatie repubblicane da giovane chi non lei ebbe come disse di slang di marito della figlia di Angelo Brofferio che è un repubblicano piemontese propose una lettura tipicamente conciliatori lista in cui il busto di Mazzini assieme a Cavour e Garibaldi stava intorno all'immagine gloriosa di Vittorio Emanuele a tentare una prima sintesi fu sostanzialmente Francesco Crispi che cerco e Mazzini e Garibaldi una legittimazione per il suo progetto di monarchia forte e popolare il primo provvedimento che Crispi portò in discussione nel dicembre dell'ottantasette fu il riordinamento dell'amministrazione centrale dello Stato che attribuiva al governo le facoltà di stabilire attraverso decreti reali il numero e le attribuzioni dei ministeri e di nominare sottosegretari di Stato in sostituzione dei segretari generali
Fu un provvedimento architrave perché Crispi apri un biennio intenso di riforme
Tra le quali però poi arrivano quelle sull'elezione del sindaco e dei consigli provinciali che a livello locale in realtà sperare un po'la strada a numerose giunte progressiste
Crisi che cercava militarismo mazziniano una legittimazione che in qualche modo oggi diremmo
By passava le regioni diciamo e quindi questa sorta di federalismo e cercò però anche una legittimazione attraverso il monumento la legge sul monumento nazionale la fa Crispi del mille ottocentonovanta
Alla terza lettura mancava ancora però l'unanimità che Crispi auspicava segno ancora di queste divisioni intorno
A Mazzini e poi monumento realizzato da Ettore Ferrari inaugurato nel ventidue da Vittorio Emanuele terzo con la prima pietra fu poi smontato durante il ventennio
Come è stato ricordato prima nel mille novecentoquarantanove inaugura cominciò però come alternativa in opposizione alla proposta Crespina il lavoro di Ernesto Nathan che sposta la battaglia per la memoria di Mazzini dal marmo alle aule scolastiche dalle biblioteche in linea con la tradizione familiare
Ma anche con quel pragmatismo amministrativo che Nathan presa la cittadinanza nel mille ottocentottantotto maturo
Quindi esperienze nel consiglio provinciale di Pesaro e come assessore a Roma di cui poi diventò sindaco scomparso Aurelio Saffi nel novanta Nathan cominciò a battersi intorno ai doveri dell'uomo perché venissero adottati nelle scuole come libro di testo
Ma senza alcun successo tra il mille ottocentonovanta mille novecento crisi di fin e secolo ovviamente tra piante
Nel Novecento però compie un passo importante donando allo Stato la proprietà degli scritti mazziniani
L'adozione dei doveri dell'uomo rigore il mille novecentotré poi grazie al Ministro della Pubblica Istruzione Nunzio Nasi massone come Nathan
Ma non fu un passaggio indolore perché propri doveri dell'uomo sono la cartina al tornasole per vedere quanto pesi l'ermeneutica su Mazzini furono pubblicati nei passaggi in cui Mazzini parlava di Repubblica
Tra cui la Repubblica la forma logica di governo
A quel punto Napoleone Colajanni diciamo i mazziniani ortodossi insorsero
Organizzando
Nel mille novecentocinque una contro manifestazione a Genova dicendo ma come si fa a parlare di Mazzini come senza parlare di Repubblica è inconcepibile per nata in questo era un prezzo destini che si poteva pagare anche perché stava per partire l'edizione nazionale degli iscritti il monumento di carta
E quindi all'interno del monumento di carta il passaggio in cui Mazzini faceva riferimento alla Repubblica sarebbero apparsi perché perché anche Nathan cercava la legittimazione di una monarchia polarizzata
E però di un progetto quello di blocchi popolari che doveva diventare alternativo al Giolitti Isma'Progetto che poi si arenò di fronte al Patto Gentiloni
Che però in qualche modo Nathan cercava di tenere insieme come è stato ricordato prima anche da Stefano Folli no nel mille novecentoundici e allora poi c'è un secondo momento e qua c'è un salto però si va alla alla prima guerra mondiale
E qua c'è un giudizio in cui Spadolini De Felice concordano per il partito repubblicano
Chiaramente la prima guerra mondiale fu un momento delicatissimo in cui di fatto il terreno dell'anti socialismo sposto dalla diciamo sinistra
Costituzionale dalla sinistra diciamo poi anch'antagonista la monarchia
Il Partito repubblicano sottoponendo lo diceva De Felice a stroncatura nei confronti del pacifismo con ricorso a colpi di Stato dittature soluzioni che all'atto pratico non poteva non avere un carattere reazionario
E qua vediamo un altro pezzo importante secondo me ovvero Alfredo Oriani la fortuna della lotta politica in Italia opera del mille ottocentonovantadue su cui Fausto Fonzie ha scritto
Pagine in cui parla molto di Oriani Oriani era molto citato da Domenico Farini nei suoi colloqui con Crespi
Perché perché in questa fase così questa un po'anche l'integrazione a quanto ha detto il professor Belardelli
L'idea di nazione si stacca dal coté risorgimentale
Emerge la distanza tra nazione e libertà
L'importanza e la prevalenza della nazione sulla libertà
E a questo punto settori di fuoriusciti dal partito repubblicano guidati da Armando Casalini già segretario del PRC e Carlo Pazzi si avvicinano
Al fascismo fiancheggiamento con una convinzione che Mussolini avrebbe cacciato eliminato anche la monarchia e questo è un passo interessante
Tanto che su questi gruppi dopo il discorso di Mussolini del tre gennaio venticinque intervenne Giovanni Gentile riconducendoli nell'alveo dell'Istituto fascista di cultura e prima sono stati ricordati i profeti del Risorgimento opera in cui appunto
Sì collocava la fine del Risorgimento al ventotto ottobre del mille novecento ventidue e quindi una interpretazione della regione del dovere mazziniana che privilegiava l'aspetto appunto
Della nazione dell'autorità rispetto alle libertà individuali secondo quanto detto anche prima
Gentile e il fascismo però dall'altro lato stimolarono anche riflessioni opposte Gaetano Salvemini torna a meditare sul suo Mazzini del mille novecentocinque
Che
Su cui cambia il giudizio
Nel senso che nel cinque ebbe un approccio intellettuale Mazzini stentando anche a capirlo via via che la sua vita si coloro di esperienze e culture come il terremoto di Messina del mille novecentootto con l'avvento del fascismo
Sia a livello umano che di riflessione scientifica il giudizio di Salvemini su Mazzini muto positivamente scoprendo il nesso democratico di pensiero ad azione sino ad arrivare alla Fondazione negli Stati Uniti della Mazzini Society
Nel trentadue Benedetto Croce poi nella storia d'Europa riconobbe l'Europa democratica di Mazzini come uno dei lasciti principali e questa spaccatura poi i fratelli Rosselli Socialismo liberale si mantenne da cento o dopo l'otto settembre del quarantatré
Nella contrapposizione tra resistenza Repubblica sociale e mi avvio alle conclusioni
Abbiamo visto che tutti i leader e tutte le forze politiche dell'Italia liberale prima del fascismo e l'antifascismo puoi hanno fatto i conti con Mazzini
Non tanto perché come sosteneva appunto di severi ognuno ebbe a che fare i conti con le congreghe mazziniane perché in fondo Mazzini e la prima agenzia di nazionalizzazione
Dell'Italia ancora che deve nascere ma perché Mazzini era parte integrante della storia politica italiana
Crispi Nathan le diverse anime del repubblicanesimo Gentile inconsapevolmente forse anche Vittorio Emanuele terzo crearono un Mazzini a loro immagine un Mazzini pragmatico disposto a collaborare con la monarchia di Crispi nata combaciava comunque con un sistema liberale
C'era poi quello dei mazziniani ortodossi rimasti antiparlamentari con quelli invece che dal Parlamento sentivano di cominciare a combattere le battaglie quindi questi sono temi d'attualità mentre il Mazzini di Gentile profeta del Risorgimento
Diciamo spense anche le velleità di questo mondo movimentismo
Repubblicano fascista che io riconduco alla definizione di Giuseppe Parlato sulla sinistra fascista
La Repubblica di quarantasei la cui costituzione ha dei forti legami con quella della Repubblica romana al punto che fu adottata tre materiali della costituente cos'ha fatto dopo il monumento del quarantanove
Un progetto di storicizzare Mazzini c'è stato con la Domus mazziniana e ripristino della commissione editrice degli iscritti però l'opposto in secondo piano un po'come tutto il Risorgimento
Riproponendo la versione aggiornata del Concilio atletismo dei conciliatori Isma'monarchico almeno fino al mille novecentosessantuno quando ci sono dei francobolli emessi anche precedentemente nel cinquantanove come quello sulla seconda guerra di indipendenza che raffigura insieme quattro padri della patria
E allora questo ci spinge oggi credo a riflettere su quale sia il ruolo pubblico di Mazzini a oltre centocinquanta anni dalla morte
Un importante stagione di studi mi ha rivendicato lo status di pensatore della democrazia moderna a fianco di personaggi del calibro di Tocqueville o John Stewart Mill rendere omaggio a Mazzini oggi vuol dire come è stato ricordato più volte
Tornando tornare a studiarlo
Perché
A una storicità una visione prospettica una complessità che per esempio oggi sono utili a riflettere anche sulla perdita dell'immenso tra lavoro e democrazia che pure sta alla base del costituzionalismo arrivato dopo la seconda guerra mondiale
Si tratta di uno sforzo difficile ma che Carlo Azeglio Ciampi caldeggio tenendo sulla sua scrivania le opere di Mazzini nel discorso di Capodanno del due mila e quattro si tratta forse dell'omaggio al più grande
E passato inosservato
Offerto a Mazzini dall'Italia dei più
Grazie
Grazie bellissima su non so se forse si voleva ricordare anche il fatto che i al tempo delle guerre di liberazione i repubblicani ortodossi non aderirono dal Comitato di liberazione nazionale perché non c'era pregiudiziale anti monarchiche a differenza del Partito d'Azione neanche poi confluì nel dopoguerra qualcosa per lui c'era una spaccatura fu l'unico partito che non aderì
Grazie infinite pene questo punto abbiamo concluso il panel e rimane però una cosa che straordinario interesse cioè il Mazzini
Musicofilo esperto di musica Mazzini che suonava la chitarra somme e Mazzini meno sterro e meno votato soltanto l'interpretazione politica della storia d'Italia e il maestro Stefano rei regni del non esita per stranieri di Perugia ora ci intratterrà ha proprio sul tema Mazzini la musica Mazzini in musica
Prego maestro
Ve lo tenete aperto per favore anche mentre suono non lo chiudete perché alterno con con il parlato signor ministro io sono molto emozionato di essere qui per fu Spadolini il primo che accettò il mio studio Suma aziende la chitarra le spiego
Da Zelia diceva io non ci capisco niente di musica peggio per lui ma quante persone non ci capiscono niente di musica quindi toccare il padre della patria
E farne un chitarrista la barba di Lanna io ho rischiato anche il posto di lavoro volendo
Questo piccolo libro è stato e il più saccheggiato dei tanti libri che ho scritto i meli peri sulla musica andò che legge nessuno ma questo piccolo pamphlet di quaranta pagine è stato saccheggiato troppi esatto e addirittura pubblicato a nome di altri io ne sono felice perché perché vuol dire che l'hanno letto
E non solo ma Spadolini mi disse certo Ranieri
Beh Mazzini insomma una persona seria da una lettera e quindi posso testimoniare però le disse vada avanti vada avanti e io sono andato avanti ho pubblicato un sacco di roba su Mazzini
Ma ecco sono molto grato quindi di essere qui in questa sala dedicata a Spadolini e ricordarvi si è stato detto da più di una persona Mazzini era chitarrista perché era chitarrista perché i genovesi
Avevano il culto dello strumento a corde andate a Palazzo Rosso alzate la teste vedete degli affreschi che ricordano la dominazione francese che portarono tanti strumenti a corda mandorle
Di o l'onere di Roncello Oni chitarre perché la chitarra lo strumento rinascimentale non è che l'ha inventata i spagnoli a
Detto questo
Ecco l'uso quel coro prima ha detto bell'uomo sguardo languido bellissime quelle foto che è fatto vedere quell'immagine era un bell'uomo Mazzini ha per per l'epoca allora una volta io incautamente fu intervistato perché questo questo articolo questo mio scritto fece un po'furore no mazziniana chitarra non se n'era accorto nessuno bastava aprire Aurelio Saffi scritti mazziniani quando Aurelio Saffi dice sentendosi solo e non ascoltato né i finestroni del Palazzo della Consulta qui Roma durante la Repubblica Romana Mazzini suonava la chitarra e cantava
E non ci dice cosa cantava però io sono sicuro cantava
Assisto a piedi un Saleci dall'Otello di Rossi perché perché Mazzini ero Rossi chiama ci arriviamo a perché andrà velocissimo
Ecco incautamente dicevo quando ebbene intervista telefonica dal Corriere della Sera
Era pioveva io uscivo dall'Università c'aveva l'ombrello non so cosa ho detto ma il giorno dopo uscì il professor ragni asserisce che Mazzini era un piacione che rimorchiato alle ragazze con la chitarra
Da giocarsi il posto che era sicuro da giocarsi la carriera però c'è qualcosa di vero perché io quando ero ragazzo suonava il pianoforte
E non avevo fidanzate IMEI amici che suonava la chitarra rimorchi Avano come volevano quindi la chitarra è uno strumento di comunicazione assoluto soprattutto perché si porta dietro il pianoforte non te lo porti dietro no
Quindi è vero Mazzini quando era a Londra sonata la chitarra per le signore londinesi e questo bell'uomo coloro Liva occhioni neri emaciato sempre vestito di nero magrissimo beato lui perché lo invidio
Insomma faceva colpo e le signore londinesi ne parlavano con i mariti ricevono questo popolo italiano i poveri italiani a ecco metteteci anche questo sull'interesse degli inglesi per l'anno il nostro Risorgimento
Non a caso una professoressa che era ospite giorni fa la nostra università facevano un convegno su altre cose quando ha saputo che io ero quello che aveva scritto
Su quella chitarra paesana ma sì sì ha ragione perché era un bel ragazzo rimorchiata tanto ecco questo rimorchiata tanto ormai non è colpa mia ma è diventato una una un feto indusse abbastanza diffuso
Ma non è questo l'argomento di cui io voglio parlare di ma signor ministro le ricordo un suo collega ma non faccio il nome
Ricordo anche che Michele
Quando c'era Giacomo ad anni direttore della Domus mazziniana
Guardate quanti fra quanti fogli salto eccola
Sul Sole ventiquattro Ore dove lei ha scritto immaginano pubblicò un articolo sulla Filosofia della musica di Mazzini sulla quale avevo già scritto
E disse questa questa noia
Questa cosa vecchia polverosa la richiude euro nella nell'angolo più più remoto della mia biblioteca il povero Giacoma da me insorse il tempo immaginare come ma tanto
Della filosofia della musica non fregava niente nessuno quindi rimase un po'una cosa lì però era il sentire comune degli anni novanta come si permette Mazzini di occuparsi della musica e di dire
Cose cose che
Che si descriveva Novalis
Del vino andavano bene se descrivono italiano non vanno bene in rete quando siamo provinciali no l'arte che voi trattata e Santa la parola sentita è stata usata delle varie relazioni oggi
E voi dovete essere santi
O si sta rivolgendo e musicisti noi dobbiamo essere santi
Se volete esserne i sacerdoti il sacerdozio dell'arte è una faccenda di Novalis vedete come era avanti Mazzini quando Schumann e scriveva le sue critiche musicali non usava un linguaggio diverso da questo
Però per il commentatore del Sole ventiquattro Ore queste se la faceva Mazzini non andava bene se lo fa Novalis andava bene rincaro la dose e i giovani artisti si preparino di volti come a misteri di religione all'iniziazione della nuova scuola musicale
Siamo alla veglia dell'armi recipiente ai diritti a valle via si preparino come una veglia d'armi o ma questo non sta scherzando queste apostolato armatore ricordate che Mazzini è scritto sull'insurrezione per bande sulle
Ordine forlivese quelli che purtroppo sono crollate tutte a signor ministro qualcuno ha citato il due giugno
Noi mazziniani io mi onoro di essere un socio mazziniano e Michele Finelli e presidente della nostra associazione
Sono dieci anni che faccio il concetto della Repubblica nella città di Modigliana una città martirizzata quando sono andato il due c'era tutto fango
La il fiume se qua si è portato via il cimitero dove è sepolto Don Giovanni Verità il salvatore di Garibaldi
E soprattutto erano crollati due ponti uno è stato ripristinato dall'esercito non vi dico come insomma così io però sonanti arrivata ho trovato questi modi ghanese questi forlivesi questi fa Intini piene di gioia e di entusiasmo
Quella che vorrei trasmettere di con questa musica
Sembra una sciocchezza è il bestseller del Risorgimento di io scusate io canto male abbiamo il di vivo e l'arma se ne va del più grande autore della storia della musica
Che il famoso anonimo ora di questa canzone Mazzini e non fa mai citazione però Mazzini ciccia
Le canzoni popolari che deve cantati la mamma per mia fortuna questa ma la cantata la mamma prima che imparasse a leggere e a scrivere quelle ce l'avevo nel mio portato
Ma l'importanza di questo piccolo pamphlet di quaranta pagine Filosofia della musica l'ultima edizione è stata quella del professor Strinati nel due mila diciannove
Ce ne sono almeno venti mono mono per armate poi è sempre presente nelle edizioni nazionali
Nasce nel mille ottocentotrentasei
Ed è qui
Sembra un po'il gioco della manoscritto manzoniano perché Mazzini dice
Alla mamma famosa mamma sapete lui ha scritto trentacinque birra lettera la mamma ma la polizia austriaca ieri apriva tutte trasandato sappiamo tutti quindi la polizia spiega poteva fare la biografia di Mazzini attraverso le sue lettere
Scrive un signore mi ha commissionato un libro sulla Filosofia della musica ma mica vero ma ve l'immaginate un signore che non sappiamo chi è che vagamente N
Che sta nel G dura svizzero un paese dimenticato da Dio e dagli uomini prima che arrivassimo noi italiani a fare gli operai per il brand è famoso orologio che pare avesse fallito e non c'è più
Era pieno di italiani a granché si parla italiano e li Mazzini vedeva
Con atto ardente un uno svedese ha sulle un Massimiano anche lui i fratelli Ruffini ospite dei signori girare
Che avevano tre figlie femmine immaginate che concentrazioni ormonale
Tre figlie femmine
Lì è conservato nel caveau della del bar salendo a tutti che ancora a un piccolo museo Massimiano delle lettere che la povera Fran Suazo scrisse a Joseph immaginando una storia d'amore ma Joseph non amava frantoi salvava l'Italia delle lettere sono ancora lì e aspettano una risposta però commovente il non ho usato inutilmente questo questa citazione Dell'Addio mia bella addio riferendomi a quello che scrive Mazzini sull'importanza del canto popolare
Perché un illustre allievo del professor Campi nostro assessore alla Cultura Ganado farà saranno pubblicato recentemente un libro per la stessa casa editrice Rubbettino per cui o perito un sul Concetta viene di musica
Nella formazione della cultura italiana da melodramma al pop libro molto esauriente eccita moltissimo Robert Michels questo studioso questo studioso italiana ma allora tedesco era nato a Colonia aveva passaporto tedesco francese rinuncia ai passaporti diventa apolide dopo la Grande Guerra si rifugia in Svizzera dove diventa dorato Presidente della Dante Alighieri
Poi finalmente arriva in Italia nel ventisette enne insegnare da noi non è una nostra università
Aderisce al fascismo e muore nel trentasei dopo avere scritto un libro che nessuno con io non l'avrei mai scoperto storico sulla ma l'avesse fatto leggere Valenzano
Parole come era alla sociologia dove c'è una
Marzo di pagine così dedicate alla musica e del canto popolare nazionale non vi dico quante cose concordano con Mazzini perché evidentemente era un mazziniano anche lui
E la sorpresa nel leggere queste queste pagine di Michels dove lui con la mentalità dell'epoca non vogliamo né male
Dice una cosa bella prima di tutto gli italiani sono diventati un popolo cantando e combattendo
Sono d'accordo siamo tutti d'accordo
Addio va be'l'addio pensate lo strass di lasciare moglie e bambini io ho visto a fare a Seravezza con la mostra sui garibaldini che lasciavano le mogli e le fidanzate le sorelle i bambini e andavano
Verso un futuro probabilmente senza ritorno immaginate che che forza cui aveva questa canzone
E soprattutto voglio ricordati che Michels dice anche del nostro inno nazionale l'inno di Mameli che io amo moltissimo est se volete un giorno le faccio una lezione solo su donne di Mameli la merita anche voi perché
è stato rubato
A Bellini I puritani
Per noi italiani un salto di sesta è proibitivo soprattutto per i calciatori quando li intonano allo Stadera Mabellini che era un vocalist ci mette una nota di passaggio facilissimo da cantanti quella nota di persona
Suoni la tromba intrepida Paperopoli deprimente del suo nella tromba di Verdi
Ecco Michels e ci dice questi ballabili questi ballabili marziali non è offensivo Balla poi bisogna vedere come l'ha detto in tedesco perché il testo in tedesco
Sono la forza con cui gli italiani hanno affrontato qualcuno ha detto il martirio io concordo sulla d'accordissimo con voi
E poi
A meno
Evidentemente non c'erano i dischi come ci sono oggi tutte le possibilità di conoscere la musica indica quello che secondo lui dovrebbero essere dovrebbe essere il Canto degli italiani udite udite
Lei ha
Da da
Aree senta
Una canzone anche questa le fa mosso autore anonimo nasce neri pianure piemontesi viene usato durante le campagne di Lombardia Mazzini non lo cita non sa neanche che esiste
Ma andiamo alla polemica con quello famoso giornalista
Il pamphlet di di di Mazzini è un pamphlet religioso di Sociologia musicale religiosa perché si parla sempre di impegno Santo la dedica a ignoto numeri
E questo rigatteria posto che ma Mazzi non giansenista ricordiamoci
E si parla della prima pagina di un ignoto Giovanni che mentre io scrivo queste queste righe sta sudando sulla musica del futuro
Sapete chi era sto giovane
Era Giuseppe Verdi
Ma di Mazzini non ne parliamo è successo direi di Dio prima di arrivare a aver detto una brevissima citazione di un pezzo il
Rossini prossimi pecca di individualismo come tutti noi musicisti
E allora la musica più patriottica
La musica qui patriottica di Mazzini
Bambini
Va
Da da invece
Venata da sentire a casa la il MOSE di Rossini occasione mancata e con questo chiudo rapporto Giuseppe Verdi Mazzini lettera di Mazzini mille ottocento euro quarantasette la mamma Londra
Ho visto quel tale verdi
Ovvero di capite
Era già musicista europeo ho visto quel tale vero e si rincontrano l'anno dopo a Milano
Io ho cercato tantissimo la documentazione si Verdi si si è scritto la Giovine Italia qualcuno difensivo per il Cenacolo Cenni vedremo se poi si scoprirà le carte
Ma nasce la commissione da parte di Mazzini di un inno nazionale c'è andata bene
A Mazzini non è piaciuto
E non piace neanche a me però io per dovere di amore verso Pazzini e verso il mio Paese ve lo suono è praticamente l'atrofizzazione del core del giuramento del la battaglia di Legnano l'opera che Verdi scrive
Per Roma non è vero che l'ha commissionata Mazzini non ci sono neanche incontrati perché l'opera del ventisette verdi gliela carrozze scappa subito e invece Massine arriva a Roma il cinque febbraio quindi non ho fatto in tempo a incontrarsi
Sentite allarmi alla mio ondeggiano le schiere fuoco per Dio sulle sulle uniformi giallo nere sole poverissimo soldati austriaci che morivano esattamente come i nostri
Da
Dal teste
C'è anche la cadenza d'inganno inganna accademico bellissimo voglia dei nostri calciatori costa fare qua come se la caverebbe ero
Per la cronaca Mazzini volle pubblicare questo questo inno dieci anni dopo la sua stesura verdi ce l'ha messa tutta per impedirglielo notai librettista Piave mediazione di amici comuni non c'è riuscito e Mazzini gliela pubblicata
Ma per fortuna è sparito è stata trovata recentemente grazie a tutti rivede
Brillante excursus nella musica nel rapporto tra Massimo e la musica del maestro ragni sì per me
Quindi a mente questa mattinata che non è stato un convegno come diceva il Sandokan prima è stato un incontro è una riflessione comune su Mazzini ieri su basi di oggi ma abile a conclusione che quella che adesso ci dirà il ministro
Io contravvenendo all'indicazione del direttore folignate in piedi diciamo per deferenza nei confronti tutti presenti e ringrazio una platea così qualificata ma soprattutto il livello degli interventi che ho ascoltato preso appunti
E molte di queste cose
Lo dicevo prima il professor Baldari le carogne e le ruberò sfacciatamente no al di là di questo ma la prima cosa che mi sento di affermare la seguente del che il ministero dalla cultura organizza un incontro una conversazione come vogliamo definire Giuseppe Mazzini
Vedete ci sono idee diverse su quale debba essere la fu
Del ministero dalla cultura
Certamente noi ci occupiamo esattamente fra dieci minuti firmeremo il rogito per acquisire l'edificio che ospiterà mille Museo dei Bronzi mi sento Asciano
Come ieri abbiamo fatto il primo viaggio sperimentale del treno che da Roma porterà i turisti direttamente agli scavi di Pompei
Oppure ci occupiamo degli Uffizi sì siamo andati insieme nelle ville medicee di Careggi detti Montelupo Fiorentino o ci occupiamo di Palazzo Citterio a Milano o di portare avanti il grande progetto del del grande progetto L'albergo dei poveri a Napoli dove troverà come dire sparse un raddoppio del Museo Archeologico Nazionale tutte queste cose le teniamo ben presente le facciamo
Il tax credit e per il cinema il contributo alle fondazioni lirico-sinfoniche
Proprio la scorsa settimana il Consiglio dei ministri ha approvato una norma da me sollecitata per trattare seguito al concorso per così della cosiddetta elevata categoria professionale perché quando sono arrivato sul rapporto che gli ingegneri non volevano venire a lavorare gli ingegneri e gli architetti c'è una serie di funzioni tecniche che però sono necessarie al funzionamento del sistema della cultura non vogliono buoni a lavorare perché non erano soddisfatti lo stipendio di funzionario allora abbiamo attivato un meccanismo che già era disegnato dal legislatore quello di questa categoria intermedia fra il dirigente funzionale che ci consentirà di fare i concorsi per Ingegneria
Fisici informatici tutte figure importanti che però si andranno a collocare in questa fascia intermedia fra il dirigente funzionari quindi certamente ci occupiamo di fare tutte queste cose però io credo che sia doveroso fare dare un contenuto
Culturale pieno alla propria azione pensato io sono stato nominato il ventidue ottobre dopo tre giorni mi sono recato è stato il mio primo atto ufficiale alla sinagoga di Roma e non è stato un caso qui abbia scelto questo luogo
La mia seconda tappa è stato un luogo che io ho frequentato molto da giovane l'Istituto italiano per gli studi storici Palazzo Filomarino al Napoli quella che fu l'abitazione la casa di Benedetto Croce
Che mi ha sempre ispirato come concezione fondamentale del pensiero e che poi oggi occupa questo importante istituto presieduto dal professor Natalino Irti
Abbiamo inaugurato a Firenze la scorsa settimana una mostra molto interessante sulle avanguardie culturali Sbk andata da vedere
E io personalmente sono stato colui il quale ha preteso rispetto al progetto iniziale
Che in onore ad una cultura che sia plurale aperta venisse inserita in questa mostra anche l'Ordine Nuovo di Gramsci e Togliatti riportando la famosa lettera
Di Gramsci a Togliatti quando egli dice ispiriamo sul fare la nostra rivista al modello dell'abuso di Giuseppe Prezzolini come pure abbiamo riportato la riduzione di liberale di Piero Gobetti
Ed ecco qui la necessità di parlare di Mazzini una figura che lo dico subito io trovo estremamente moderno
E trovo come obbedire potenziale ispiratore base ideale di un nuovo repubblicanesimo nazionale
Io sono fra coloro i quali ritiene che una democrazia avanzata devesi dividersi anche aspramente fra diverse posizioni politiche
Ma debba avere come diceva anche Tocqueville a proposito della democrazia americana debba avere una cornice valoriale comune ci vogliono di riferimenti che sono evidentemente quelli che troviamo nella nostra Costituzione
Pensate gli ho chiesto vice segretario generale del ministero chiesto che attraverso l'Università di Napoli di potervi pubblicare tutte le opere di Costantino Mortati non era mai stato fatto
Che si faceva non erano state mai promossa Edizioni nazionali di Costantino Mortati e noi lo abbiamo fatto insieme a Giovanni Gentile che farà la Treccani perché ritengo che una democrazia matura debba avere una cornice di valori condivisi
Come atti avviene in Gran Bretagna
Come è avvenuto in Francia per tanto tempo e che poi all'interno di questa cornice come accaduto anche negli Stati Uniti anche se oggi negli Stati Uniti d'America c'è una pericolosa polarizzazione del sentire politico
E poi all'interno di questa cornice che sia una cornice condivisa
Poi ciascuno programmaticamente si divide sulle diverse soluzioni e legittimamente ce lo strumento elettorale che da tutto ciò perché ha detto bene il professor Balzani quando ha detto la democrazia non deve essere soltanto un dato formale
La democrazia deve essere soprattutto quello che Tocqueville definiva Lo spirito delle leggi cioè di radere all'interno un sentimento morale che sia un sentimento morale condiziona figura di Mazzini e certamente una figura che ci aiuta
A costruire questo sentimento comune perché è stato una grande parte del Risorgimento
Ma come Point ricordava Giovanni Gentile nel discorso su un Mazzini e la Nuova Italia per l'inaugurazione dell'istituto mazziniano il ventidue giugno il minore centotrentaquattro Mazzi che è stato un profeta
E l'unico statista lo definisce Gentile della storia della storia italiana la scorsa settimana io mi son voluto recare e l'avevo detto anche a Stefano a Pian dei giullari quella che diciamo la Fondazione Spadolini e la casa di libri così la chiama Spadolini e il caso non è
è del tutto casuale che oggi ne parliamo di Mazzini nella casa quella Sala che intitolata a Giovanni Spadolini che è stato il fondatore il primo ministro della cultura in Italia e che quindi
Un certo senso Bach coniugare la sua personalità con la personalità di Mazzini
Alcune cose io voglio dire molto brevemente molto schematicamente innanzitutto all'esempio della vita perché le vite delle persone non si costruiscono soltanto attraverso le idee e la teorizzazione
Ma è importante che ci sia anche un esempio di vita personale e questo Mazzini ce lo dà pieno perché è stata una personalità che ha pagato enormi per prezzi personali per diciamo onorare la sua coerenza ideale
E quindi la prima cosa che mi sento di sottolineare e questo tratto cioè il tratto del valore della coerenza e della vita
Avuta da Mazzini
La seconda cosa importante egli arricchiamo alla religione civile
Ecco repubblicanesimo e religione civile Lo spirito delle leggi
Costituzione e tale perché evidentemente si richiama ad una visione del mondo e della visita che deve essere quel valore condiviso da tutti quanti italiani questo maxi chi ce lo fa capire molto chiaramente
E in questo noi voi cogliamo anche la sua modernità
C'è stato un intervento sul Mazzini sociale molto importante
L'anti marxismo di Mazzini evitiamo come dire ad un'armonia nazionale in contrapposizione a quella che era la lotta di classe di derivazione marxista e poi successivamente
Leninista un altro concetto molto importante a cui tengo molto l'Italia non nasce con l'unione politico a statutarie ma l'Italia ma nasce molto prima agli inizi del Novecento ci fu un interessantissimo dibattito fra Benedetto Croce
E Gioacchino Volpe Volpe riteneva che l'Italia fosse nata quando arrivano i Longobardi e quando diciamolo lo spirito dei Longobardi
Si fonde con lo spirito latino meglio Longobardi che cosa ha incontrato in controlla cristianità e incontrano il diritto romano le strutture
Giuridiche io sono di derivazione gli studi giuridici del diritto del diritto romano e quindi quello è l'atto di nascita dell'identità italiana non so se ciò è vero potremmo argomentare lungo convegno in ciò però certamente l'atto di nascita della nazione italiana ebbene anteriore a quello diciamo dell'Unità politica deducibile ottocentosessanta quindi questa di una nazione
Mutuo questa nozione molto importante ho trovato anche interessantissimo quello che ha detto il professor Balzani anche per le sole
Beh cartelli
Ma il sentimento nazionale a una derivazione rivoluzionaria francese perché indubbiamente la rivoluzione francese contrappone l'idea di nazione
A vecchio mondo feudale all'ancien régime
Oppure a una derivazione di ressa di tipo romantico perché la nazione anche Institute brevi discorsi alla nazione tedesca eppure inverter e quindi è un sentimento
Anche che è un sentimento di questo tipo questo è un dibattito molto interessante capire se la nazione nasca dalla rivoluzione francese oppure però io poi alla fine trovò splendida do citata più volte la definizione che ne dà Federico Chabod
Sulla specificità e la peculiarità del richiamo cioè non dobbiamo aver paura di evocare il termine in azione
Perché tu più sei saldo mito i sentimenti di appartenenza e di nazione più di poi applicato una collaborazione e Mazzini anche un grande europeista questo lo dobbiamo dimenticare Mazzini il primo che si apre
Ad un'idea di Europa quando parla di giovane Europa per un'Europa delle persone non è un'Europa di sovrastrutture formali e giù mi dica e un'Europa di sentimenti sappiamo che abbia avuto molto influenza presenta sul movimento del Risorgimento polacco
Certamente questo e allora voglio concludere poi anche con diciamo
Le parole vado molto interessante
Anche il iconografia che ha fatto la professoressa come pure il richiamo al rapporto con le donne all'educazione degli uomini con le sue ultime parole sono molto molto significative e non dobbiamo aver paura della Nazione del resto
Mazzini è stato ricordato anche dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni quando inviando un messaggio di recente al convegno sulla nazione promosso dal senatore Pera dal professor Marcello Pera lei ha parlato di concetto Maximiliano di pazzia del cuore
Laddove la patria del cuore
E la nazione ma è anche la famiglia grazie a tutti per aver partecipato
Abbiamo tariffa