La vittoria di Erdogan alle presidenziali in Turchia e la guerra in Ucraina: conversazione con Giuliano Amato

Radio radicale abbiamo qui con noi ancora una volta il presidente Giuliano Amato poggiolo presidente innanzitutto come sta tutto bene giorno bene allora presidente dei direi di riprendere il discorso da dove l'avevamo interrotto la scorsa puntata di queste nostre conversazioni ovvero sia le elezioni in Turchia perché Erdogan ha rivinto le elezioni
E in Turchia e insomma acché lezioni trarre da questo risultato che cosa deve fare l'Occidente diciamo così di confronti un paese come la Turchia un il confronto nei confronti del mondo arabo e musulmano dell'ex Medioriente come si deve atteggiare
Ma già ai fini e far vincere qualcun altro le elezioni la risposta sarebbe difficile perché il risultato di quelle elezioni è il frutto di una lunga vicenda Intermarc della quale abbiamo parlato in occasioni precedenti
Gli ha dimostrato una volta di più che in in paesi
Ma direi non necessariamente in condizioni di sviluppo intermedio come è un po'la Turchia ma forse più in generale c'è un elettorato delle grandi città più evolute con costumi abitudini più laici
E c'è un elettorato che attribuiamo alle campagne ai piccoli centri che tendenzialmente conservatore insomma questo accade in Francia accade negli Stati Uniti si ricorda c'erano vecchio Berlino nel Jimmy Dean imaging within lista America di piccoli centri del Midwest che poi è quella che dà i voti a Donald Trump e a maggior ragione in Turchia dove l'appello alla tradizione alla religione mussulmana al riprendere Santa Sofia come moschea sono motivi che uniti al forte liberalizzazione che è avvenuta in Turchia cariche quindi dalla personalità Tessa
BR dopo hanno una carta in più rispetto al gandhiano come è stato definito candidato delle opposizioni ecco lì questo accade insomma la domanda
Nei confronti della Turchia è una domanda molto specifica quella proposito perché che fanno gli altri che fa l'Europa perché l'Europa ci ha questo Paese come Paese candidato la NATO c'era questo Paese come Paese membro e quindi c'è questa collocazione a cavallo di Erdogan tra i due mondi che oggi si stanno definendo insomma
Quello dei paesi autocratici tendenzialmente conservatori che poi riescono ad avere una larga eco anche in buona parte del resto del mondo
E quello delle cosiddette democrazie occidentali che lungi dal dilagare come avevano sperato di fare negli anni novanta
Vivono in realtà in un ambito che direi addirittura più ristretto ecco questo è un po'il tema che esteso straight
Ai Paesi arabi fra vedendo la loro condizione fare riemergere la domanda che fu fatta da molti anni fa ma in questi paesi sarà mai veramente possibile alla democrazia
Oppure le pendente autocratiche illecite anche i nona interpretazione forte e tradizionale spesso intollerante della religione mussulmana
Apro una parentesi in queste ore e
Appare anche un paradosso perché se la religione mussulmana è una religione che non ha un interprete unico che non ha un'unica Chiesa che non ha un'organizzazione monocratiche eppure in diversi Paesi è vissuta e gestita come una religione che non ammette i dissensi e che non ammette comportamenti dissenzienti insomma
Questo è davvero un serio problema chiedo vediamo
Interessa la parte nord dell'Africa interessa il Medio Oriente e circonda in qualche modo a noi con paesi
Davanti ai quali ci dobbiamo chiedere che facciamo continuiamo a stare a muso duro finché non si convincono che noi abbiamo ragione
Oppure prendiamo atto come ci ha invitato tante volte Kissinger che in un mondo di DiVersi entro certi limiti
Le diversità vanno accettate non vanno sottolineate vanno resi compatibili
Con rapporti di collaborazione e di cooperazione e di cui il mondo comunque bisogno
Questo è il il grande tema ma certo quando io dico le diversità entro certi limiti mi rendo ben conto che in più Paesi questi limiti sono qua recati insomma perdiamoci chiaro
Con la Russia di Putin oggi potremmo stabilire un rapporto disteso
Con l'Iran di questi che continuano
A gareggiare con i talebani afgani nel trattare in modo infame i propri cittadini e soprattutto le proprie cittadine
Possiamo dire ecco circola cerchiamo di intenderci sono dei bei punti interrogativi quindi lei pure il punto interrogativo non dà una risposta
Io sono tra quelli scarpe intenzionalmente convinti di una cosa tendenzialmente direi ancor più che tendenzialmente che un dovere di cigni
Se vogliamo non è direttamente impegnato nelle decisioni di governo quindi nella politica estera nei riflessi di questa sulla politica interna nella politica militare
A la responsabilità di mantenere di di i rapporti con i suoni simili anche nei paesi sgradevoli
Per fare in modo che comunque un tessuto comune che ci può essere sempre tra culture tra mondi della ricerca tra mondi dell'università tra mondi sportivi quel filo comune cerchi di rimanere vivo
Perché ci si capisca e ci si parli
Si crei un sottofondo io facevo questa considerazione giorni fascia pensando alla nostra storia europea
Noi tentammo la costruzione dell'Europa unita ha tentato no i padri fondatori nel secondo dopoguerra
Dopo una situazione dei conflitti tra i nostri Paesi che avevano seminato ostilità diffidenze difficoltà di rapporti
Ecco mister
Su
Superamento della conflittualità avvenne anche tirando fuori
Quello che però in comune questi Paesi avvenivano grazie ai chierici vaganti grazie ai professori
Grazie agli scalpellini agli architetti italiani che avevano girato tutta Europa e quindi c'era un qualcosa i europeo che
Lo spirito benedettino tante per e San Benedetto patrono d'Europa no patrono d'Europa allora
Rispetto al mondo intero perché un paragone assolutamente difficile ma io sono stato sempre favorevole acché i tennisti russi individualmente partecipassero
Ai tornei organizzati nei paesi
O ostili giustamente ostili verso la Russia
Non lo sono dei singoli sono delle persone forse la pensano come noi convivendo con noi in queste esperienze umane che sono quelle dello sforzo si formano un giudizio e si formano l'identità della quale noi siamo partecipi lo stesso si può fare in campo culturale tutta la grande questione della Cina benissimo
Dobbiamo fare dei rischi che dobbiamo essere molto attenti ma manteniamo con le università con i centri culturali
I rapporti che arrivino a scavare ciò che di possibile abbiamo in comune ci permettano anche a quel punto di dire ma si può arrestare uno solo perché la pensa diversamente dal suo governo
Quindi lei dice insomma cerchiamo questa prossimo di dialogico nei confronti delle altre tradizioni degli altri mondi dalle altre Civita chiamiamolo con questo nome anche sulla falsariga appunto nel citando di fatto l'esperienza Benedetti in Europa si può chiede citare anche respinto
Il discorsi all'analisi la lettura che fa un grande teologo se non vado errato Hans Küng nell'i dialoghi fra le le grandi ali Giulio ombreggiato pressioni prescrizione no quinto queste Toronto perché essa
Non ci siamo a veramente alle basse con questo mondo oggi la insomma da una parte tutti quelli che si occupano di cambiamento climatico ci dicono che l'umanità sopravviverà su questo pianeta nei prossimi decenni sono dossier sarà fortemente cooperativa
Nell'adottare comportamenti e nel fare scelte tutti convergenti verso determinati obiettivi di riduzione delle emissioni
Di uso di certe cose anziché certe altre su quale fondamento potrà passarci questa cooperazione
Che in un mondo senza più guida i con tante diversità
Queste diversità esploderanno esclusivamente in conflitti recita un questo è chiarissimo tra l'altro lei parla molto così
Sommessamente di cooperazione ma per gestire questo processo qui ci vuole addirittura un vero e proprio governo o quasi il governo vuole venire
Ci vorrebbe il governo commuove e ci vorrebbero nazioni unite che si sono davvero un niente invece
Ci troviamo alle prese con situazioni come quella del del Kosovo e delle minoranze serbe dei monasteri sacri dei serbi in terra kosovara orario
Tuttora irrisolto vent'anni che insomma professore presidente Amato potremo lanciare l'idea del dialogo tra confuse Montesquieu
Io direi proprio di sì purché siano confusione Montesquieu e non siano i rispettivi governi l'inerzia Erice compito del chiamiamola così della società civile
Che diverso da quello a cui devono attenersi i governanti che hanno il problema della sicurezza che hanno propose infatti la società civile nere Trust confuso e Montesquieu
Cercando di essere molto chiari noi difendiamo appunto abbiamo i valori di Montesquieu quindi dobbiamo anche evitare di rispettarli bravissimo e del resto a anche sì Sirius chiamo di farli buona parte condividere e quel punto con l'esempio di farli condivide non c'è bisogna esportare immobilismo con le armi Baltoro tra governi non funziona non ha che appartengano approccio coloniale
Esattamente questo poi perché appunto vede che differenza enorme c'è fra noi
Davanti al Russia di oggi
E un Sudafrica che dice Massimo Putin viene qua e io gli idoli ecco lei che cosa ne pensa di questa decisione del governo sudafricano di garantire l'immunità Putin e se ho letto bene i funzionari internazionali
Non rischia di erodere in modo serio la giurisdizione internazionale
Secondo me è una conseguenza naturale dei limiti fisiologici di una giurisdizione che n realtà dovrebbe essere universale ma incontra il limite e il consenso
Della sovranità degli Stati qui siamo proprio al cuore del peccato originale del costruzione possibile nella comunità internazionale vede delle corti che siamo riusciti a creare all'interno delle Nazioni Unite
Scontate sul loro trattato originario acquistano giurisdizione su tutti i paesi del delle Nazioni Unite in quanto questi ne sono membri e non la possono rifiutare né contestare perché se no devono uscire dalle Nazioni Unite
Invece questa Corte internazionale a cui tanto noi italiani grazie molto Marco Pannella sa abbiamo lavorato negli anni novanta
E questa Corte è Tomba ha perso un trattato sperare tanti conta su un al al senso sovrano degli Stati che come tale può anche essere dissenso
E quindi in realtà abbinata era in realtà arrivata ma gli stessi russi davanti a quel mandato di cattura
Possono davanti a un giudice in qualunque Paese dire ma nei nostri confronti questa corte non ha giurisdizione
Perché noi non abbiamo mai ratificato il relativo trattato
E a quel punto la spessa obbligatori diretta degli atti della corte per i Paesi che hanno firmato potrebbe essere messa in discussione cioè qui siamo al punto
Qui siamo al punto io non comunista
Che a inserire la contraddizione di dipendere dalla sovranità degli Stati a cui si dovrebbe imporre
Chiarissimo ringraziamo come sempre il presidente Giuliano Amato un saluto davano se mittente da Radio radicale