Intervista ad Igor Boni sulla possibile nomina di Paolo Scaroni a presidente dell'Enel e sulla onorificenza data a Dmitrij Peskov

Radio radicale torni a amo a ad occuparci non solo delle onorificenze date a nei cosiddetti gerarchi russi ma parliamo anche della probabile nomina di Paolo Scaroni come presidente del nel e lo facciamo con il presidente di radicali italiani borbonico buonasera benvenuto
Buona serata Ebola tra tutti
Allora intanto radicali italiani oggi ha ha organizzato una manifestazione di fronte all'Auditorium Parco della musica a a Roma in cui si teneva la Sam Blair in cui si sta tenendo l'assemblea degli azionisti NL in cui si parla anche qui i di Scaroni qual è intanto il problema secondo voi
Voi parlate di suicidio energetico che è il primo responsabile del suicidio energetico
Sì perché Paolo Scaroni da prima Presidente dell'ENEL ma poi soprattutto dal presidente da A ad A ventotto nove legato dell'ENI sesta per quasi un decennio a condotto l'Italia nelle braccia di Vladimir Putin e che cosa ha fatto intanto ha utilizzato ENI
Possiamo dire come cavallo di Troia per i disegni di Vladimir Putin che sono stati quelli di abbattere la azienda privata Yukos del magnate Khodorkovskij
Per trasferire sostanzialmente in un gioco di specchi tutto a Gazprom e poi dopo è stato il principale artefice di contratti con Gazprom che hanno legato mani e piedi il nostro Paese
Alla alla Russia di Vladimir Putin che come denunciavamo da radicali dal mille novecentonovantanove
Utilizzava volevo utilizzare l'arma energetica come arma di ricatto nei confronti dell'Occidente nei confronti di tutti i clienti di Chiti dei qualche FIFA perché ci servivano
Del gas russo in questo senso l'Italia e la Germania sono divenuti i primi clienti ed ovviamente dal ventiquattro febbraio due mila ventidue quando è scoppiata la guerra il cappio si è stretto attorno al collo dell'Italia e dell'Europa
Creando difficoltà incredibili dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico un calcolo che Putin aveva fatto a tavolino realizzato e Carone è stato uno degli artefici di tutto questo quindi immaginare oggi
Che dopo quello che è accaduto Scaroni torni a guidare da presidente in questo caso lei nel c'è un colosso energetico italiano per noire segno di masochismo per dirla nel modo più semplice
O più leggero mentre probabilmente invece un segno di questo governo di vicinanza a Vladimir Putin infatti gli amici radicali Massimiliano Iervolino in testa nostro segretario oggi hanno manifestato di fronte alla sfida dell'ENEL con uno striscione che credo dicesse tutti dicesse tutto Caponi presidente Putin ringrazia questa è esattamente la sintesi di quello che vogliamo dire sperando che qualcuno apra gli occhi
E che scongiuro i rapporti dentro il calore senti situazione domandava secondo te Scaroni attuato delle direttive che provenivano dalla politica italiana o viceversa
Ma è molto interessante questa domanda perché anche la risposta è difficile secondo me la risposta è un po'a metà nel senso che da una parte la politica italiana delegato
Ai colossi energetici all'ENI innanzitutto anche la politica estera perché in questo caso la politica energetica italiana e divenuta
Sovrapponibile letteralmente alla politica estera perché la politica estera italiana di amicizia con Putin
Che è stata certamente lanciata guidata da Silvio Berlusconi ma poi seguita
Da tutti i governi di diverso colore ha delegato a Scaroni moltissimo ma non c'è dubbio dall'altra parte che Scaroni non è che facesse questo di nascosto era alla luce del sole
Lo vedevamo noi lo vedevano tutti e quindi lo faceva anche con il benestare della politica italiana quindi dire un po'il gatto che si morde la coda le responsabilità certamente non sono solo di Paolo Scaroni però oggi
In una situazione geopolitica
Tragica che vede centinaia di migliaia di morti in Europa immaginare che chi è stato protagonista di e questo non dei morti noma della della vicinanza
Incredibile tra l'Italia
E la Russia di Putin accusato di crimini di guerra anche dalla Corte penale internazionale e impensabile che torni a fare il presidente dell'ENEL sembra un po'un un tragico gioco dell'oca quando principesca la cartella di ricominciare dal via
Credo che invece occorrerebbe proprio cambiare pagina voltare pagina Scaroni il peggior candidato possibile per quel ruolo o naturalmente ma non sa ascoltatori lo sanno come lo sai anche tu io ho fatto questa domanda perché Leni di fatto è una proprietà del Ministero dell'economia cioè perché lo Stato
Sia nell'energia e nelle alta o importante importanti pezzi
E e che di conseguenza ovviamente sono aziende che rispondono anche a logiche di carattere politico e quindi per questo dicevo che è un gatto che si morde la coda Scaroni non è un uomo solo al comando però rappresenta adattamento una politica che ha fallito il Motor totale c'è chi lo diceva da vent'anni i radicali anche da più di vent'anni
C'è chi l'ha scoperto dal ventiquattro febbraio due mila ventidue però oggi fa parte ancora siamo qui a immaginare e di dare a Paolo Scaroni
La precedentemente nei e anche ad avere la difficoltà a parlare di tutto questo perché anche l'informazione che ovviamente non vale tra radio radicale noto e anche l'informazione
A grandissima difficoltà a
Parlare criticamente di Paolo Scaroni tant'è che è difficilissimo per uno spazio per poter dire alle cose che stiamo dicendo oggi liberamente a Radio Radicale
Senti dicevo in apertura della questione delle onorificenze date dall'Italia a personaggi di spicco della politica dell'economia della di Tom sia addusse perché in questo caso particolare voi è una vostra battaglia che state conducendo da diverso tempo intendo di radicali italiani parlate di pesco
Ma perché Peskov allora diciamo l'Italia in un alcuni anni con diversi governi ha dato alla a rappresentanti di fatto russi legati al Cremlino
Più di trenta onorificenza questo in qualche modo si collega benissimo le cose che diceva un attimo fa rispetto alla politica e e a Paolo Scaroni
Con una campagna che diciamolo essenzialmente portata avanti da Giulio Manfredi che con la tigna che conosciamo assiso passo a passo tutta la vicenda siamo riusciti a farla revocare una quindicina di onorificenze dal presidente Mattarella revocate testualmente per indennità cioè quindi con la colla via veramente unica e molto forte me restano a un altrettante un'altrettanta quindicina tra queste c'è Dmitrij Peskov che il portavoce di Vladimir Putin cioè e la persona che parla a nome di Vladimir Putin del criminale di guerra Vladimir Putin di quello che si è macchiato dei principali crimini contro l'umanità
Dei crimini di aggressione in Ucraina e che è stato anche tutto come dicevamo prima destinatario del del mandato di cattura internazionale da parte della corte penale internazionale Dmitrij Peskov ha ricevuto questa onorificenza nel due mila diciassette
Una delle massime onorificenze italiane e e noi chiediamo non da soli perché abbiamo lanciato un appello che trovate sul sito radicali punto it
Che è stato sottoscritto da diverse personalità della diciamo della scienza della cultura del giornalismo italiani
E chiede
A Giorgia Meloni al governo italiano di attivare le procedure per arrivare alla revoca che poi re dovrà essere realizzata da dal precedente Mattarella ma occorre l'attivazione da parte di Giorgia Meloni tackle
In ogni dichiarazione che fa
Da
Direi ben prima rispetto quando è cominciata la guerra dimostra in ogni dichiarazione la sua vicinanza al obiettivi che non hanno nulla a che vedere con la democrazia con liberalismo con la libertà di stampa e via dicendo e quindi non si comprende per quale motivo debba essere destinatario di un'onorificenza noi riteniamo che sia complice di crimini di guerra
E quindi tempi come un Obiettivo simbolico al quale chiediamo di porre rimedio perché è un errore clamoroso che l'Italia abbia questi magnificenza tra l'altro noi siamo stati a chi nei giorni circostanti il venticinque aprile Sizzo non casualmente e di Steffi rappresentanti del parlamento che abbiamo incontrato di maggioranza e di opposizione
Ucraini sono a conoscenza della presenza delle onorificenze ed ovviamente non comprendono per quale motivo l'Italia continui a mantenere questo una deficiente di un Paese di rappresentanti di un Paese
Terrorista come definito al Parlamento europeo ed è francamente assolutamente incredibile oltre appeso al collo per citarne un altro c'è il nuovo ambasciatore
Russo in Italia Alexei parla monogomma che e destinatario di lettura di due onorificenze un'altra persona che ha minacciato l'Italia più volte nelle ultime negli ultimi mesi quindi sono sono a e che possono sembrare magari ad alcuni ascoltatori della radio simbolici e ma non sono simbolici perché sono a che di natura diplomatica che determinano una vicinanza o lontananza
E noi riteniamo che per queste persone non ci sia nessun merito
Perché sono dei criminali mentre invece magari rivelò reticente potrebbero essere date ha dei dissidenti russi
Ah Navalny per dire per dirne una d'altri prigionieri che sono stati incarcerati o fatti sparire in nome delle loro opinioni
Contrarie alla regime dittatoriale di gloria per tutti senti visto che Lai ricordato il vostro viaggio a a chi diciamo sulla parallelo della lotta di liberazione italiana avete giocato in parallelo sulla lotta di liberazione sui l'anniversario della Liberazione dell'Italia il venticinque aprile e le lotte che stanno facendo gli ucraini
A distanza di qualche giorno ancora cosa ti senti di dire cosa ti sei portato dietro da quella visita da quegli incontri che avete fatto
Ma è sono fatti sei giorni veramente intensi abbiamo avuto sedici incontri
Di varia natura ossia con esponenti del governo al ministero degli esteri come dicevo parlamentari di maggioranza e opposizioni ONG ricercatori universitari quinto ma abbiamo incontrato moltissimi esponenti della politica delle società civili e militari
E io credo che per chiunque giri a Kiev chi chi è evidente come ci sia una netta vicinanza con l'Unione europea le banche europee sono presenti ovunque
In ogni associazione in ogni stanza dovremo fatto questi incontri
Attese a tantissimi Palazzi ventralmente ma quello Krajina e e questo dà il senso proprio della urgenza dell'ingresso della dell'Ucraina Unione europea e poi c'è trasversalmente sia che si parli di giovani che di più anziani di uomini o di donne di classi sociali diverse di membri delle istituzioni o della società civile appunto di semplici cittadini o militari
Una univoca concentrazione incredibile per portare a casa
La libertà la afferma rimandare fuori dai confini dell'Ucraina l'invasore
Ed è per questo che per quanto ci riguarda il modo migliore per festeggiare il venticinque aprile oltre a ricordare come morale la lotta partigiana
Italiana e la liberazione dell'Italia c'è da sostenere chi oggi tutta facendo una lotta partigiana per proteggere ha certamente il proprio stato l'Ucraina la propria libertà la propria democrazia
Ma facendo questo anche per proteggere l'Europa perché lo ricordiamo sempre l'obiettivo dichiarato esplicito
Di Putin non è l'Ucraina ma è la democrazia liberale la libertà la libertà di espressione l'Europa e quindi chi protegge l'ucraino di proteggere opaco e qui siamo stati molto molto contenti di aver fatto questa azione
Trovando in Ucraina anche dagli organi d'informazione una attenzione incredibile assolutamente inaspettata
E ride la differenza rispetto invece la difficoltà che c'è in Italia per poter raccontare le nostre cattive
Su Putin all'Aja per poter raccontare quelle che dicevamo poco fa rispetto a Scaroni rispetto all'onorificenza rispetto alla denuncia di una infiltrazione della propaganda russa che capillare
E che deve decidere nei grandi organi d'informazione del nostro Paese
E allora gli da radio radicale naturalmente continueremo a parlarne a meno rimane che ringrazia antico non so se voi aggiungere qualcosa
No semplicemente di andare sul sito radicali punto it dove trovate i nostri appelli che come si vede hanno anche un effetto non è semplicemente testimonianze lotta politica alla proseguiremo seguiteci
Ringrazio rete ringrazio Radio Radicale per lo spazio e noi ringraziamo Igor Boni che ricordiamo è il presidente di radicali italiani grazie