Le iniziativa di Radicali Italiani per incriminare Putin all'Aja. Intervista a Igor Boni

Siamo in collegamento telefonico con Igor Boni che ricordo ai nostri ascoltatori e il presidente nazionale di Radicali Italiani Igor buone si era benvenuto Coppola però devo lascerò tutto senti adesso parliamo di un'iniziativa di radicali italiani però volevo Dateo un giudizio insomma un commento su quel che stava succedendo su questa invasione della Russia
E le di tutto quello che insomma si discute e si sente in questi ultimi giorni
Che va be'sono momenti che rimarranno nella storia a del nostro tempo perché cambiano completamente
Appunto la storia di sé un prima esiste un dopo da quel ventiquattro febbraio con l'invasione dell'Ucraina però io ci tengo a dire che mentre adesso tutti sono a dichiararsi io quali tutti stupiti di quello che accade cercano di ragionare su come mai Vladimir Putin a privazione del genere B io dico
Che noi radicali
Prima con il partito radicale e poi anche con radicali italiani lo diciamo dal ventitré anni cioè da quando nel mille novecentonovantanove Vladimir Putin
Lancio la Seconda guerra in Cecenia che porto alla morte di oltre cento mila cittadini su un milione di abitanti quindi un decimo dei ci mando letteralmente la popolazione radendo al suolo la capitale Grozny
E con i radicali il partito radicale che con il piano di pace proposto allora dal governo Maskhadov il governo in esilio legittimamente eletto della Cecenia
Chiedevamo l'amministrazione controllata delle Nazioni Unite l'Occidente si voltava dall'altra parte e fece massacrare
I ceceni sotto gli occhi chiusi appunto di tutti noi anche dei nostri mezzi d'informazione Putin agili in quel modo Groznyj così come lo ha fatto in fieri ad Aleppo insieme al macellaio Assad
Putin è lo stesso che ha invaso la Georgia l'arcata sia e lo stesso che nel due mila quattordici ha invaso la Crimea che ha promosso l'invasione del don bassa e oggi arriviamo al due mila ventidue ma non è un inizio è una tappa successiva di ventitré anni di ma fatte di un regime che ha mostrato la sua faccia da molto tempo i radicali lo dicevano
Non solo ricevano proponevano o interventi della diplomazia internazionale che avrebbero potuto cambiare il corso della storia l'Occidente tenuta dall'altra parte oggi tutti hanno visto qual è la faccia feroce di Vladimir Putin
Senti e veniamo agli direttamente all'iniziativa invece un appello per incriminare Putin all'Aja
Chi è un appello che abbiamo lancia atto con radicali italiani e che si può sottoscrivere on line al sito www punto radicali punto it un appello che come vedrete se andate a vedere sul sito
E presente in molte lingue perché l'obiettivo è farlo crescere a livello transnazionale internazionale
Che chiede alla corte di procedere all'incriminazione di Vladimir Putin penso che sia evidente a chiunque che Vladimir Putin e il suo regime si stanno Macchian do si sono macchiati di crimini contro l'umanità di crimini di guerra oltre che del crimine di aggressione di uno Stato
Assolutamente pacifico come l'Ucraina e ma questa incriminazione
Avrebbe un effetto oltre che giudiziario politico perché renderebbe immediatamente Putin un paria internazionale cioè un dittatore alla guida di uno Stato che non potrebbe più uscire dal proprio stato dialogare quegli altri Stati ci sarebbe il modo di sancire la fine politica di Vladimir Putin
Poi potrebbe esserci l'arresto poi potrebbe esserci il processo a chi dice è impossibile io ricordo quello che facemmo con il partito radicale
Alla fine degli anni Novanta con Milosevic
Quando riuscimmo a conquistare il Tribunale penale internazionale ad hoc sulla ex Jugoslavia e proprio con un appello proprio con un appello simile a quello che stiamo oggi proponendo con radicali italiani per Putin
Portammo decine di migliaia di cittadini italiani non sono italiani a sottoscriverlo
Fino a ad arrivare all'incriminazione di Milosevic che portò poi all'arresto al processo
E alla condannati Milosevic ovviamente i due casi
Pur simili per certi versi sono diversi dal punto di vista della dimensione dello stato dell'esercito della forza del rischio che abbiamo fronte ma quando diciamo non c'è pace senza giustizia non è uno slogan ma la concreta verità e quindi bisogna passare da un livello giudiziario di ristabilimento della verità e di condanna dei colpevoli per arrivare poi noi speriamo ad una Krajina libera
Europea e democratica ma anche ad una Russia che possa fare una tradizione democratica perché i primi le prime vittime delle malefatte di Putin sono i cittadini russi
Mi hai ricordato che la Serbia ha aderito al alle dichiarazioni dell'ONU di condanna
Dell'attacco russo dell'invasione russa però non ha aderito alle sanzioni
Sì certo la Schelda continuare una posizione ambigua su su questa vicenda forse l'unico paese a parte la Bielorussia che non è certo annoverabile tra Paesi democratici diciamo di in Europa che ha un atteggiamento timido
Dico però che l'Europa questa volta si può sempre dire che si può fare di più però affatto più di quello che macina avo potesse fare dal punto di vista della compattezza della sanzioni che sono state comminata a regime incerto
Se in questi vent'anni avessimo fatto di Stati Uniti d'Europa con un esercito comune una difesa comune una politica estera comune e saremo molto più apprezzati oggi per rispondere alla vergogna
Della dell'invasione dell'Ucraina mentre invece ci troviamo ma trovo che parla con Putin Draghi che parla con Putin Boris Johnson che parla con Putin anche se non è unione europea lo considero sempre della partita
E e via così questo il modo per dare forza a Vladimir Putin speriamo che questa vicenda tragica terribile che porta che sta portando alla morte decine di migliaia di persone sia dei soldati russi sia dei soldati ucraini sia dei civili
Che come vediamo ogni giorno sono massacrati
In Ucraina possa essere il colpo di reni per portare all'Europa politica la federazione europea perché per il futuro queste l'unica strada per garantire la permanenza della democrazia la forza della democrazia ed un futuro di pace per il continente che oggi vediamo essere minacciato in modo
Incredibile anzi non minacciato distrutto perché la pace o di certo non esiste all'interno del continente europeo sentiva che forse ci voleva anche una politica energetica diversa
Non è un problema che riguarda solo il nostro Paese non riguarda Torino paese ma
Riguarda soprattutto il nostro Paese che si è legato mani e piedi alla Russia di Putin con politiche vergognose complici dell'ENI
Di Paolo Scaroni ma poi dei governi italiani con Silvio Berlusconi e via dicendo che hanno portato l'Italia a non differenziare le fonti di approvvigionamento
E anche rispetto al gas di negarsi completamente e quasi totalmente dalla Russia di Putin e quindi oggi essendo in gravissima difficoltà ad immaginare di chiudere i rubinetti del gas ma questo di nuovo non è che lo scopriamo oggi perché oggi tantissimi commentatori da Draghi da Presidente del Consiglio Draghi
Fino all'ultimo dei conti alimentatore ci dicono bisogna differenziare le fonti bisogna costruire un piano energetico nazionale bisogna
Non essere dipendenti solo da un importatore beh sono cose che noi diciamo
Direi con Marco Pannella dagli anni settanta quando chiedeva a questo Paese all'Europa un piano energetico nazionale ed un piano energetico europeo soprattutto qui si parlava di differenziazione dove si chiedeva di differenziare ma questo non solo non è stato fatto degli anni settanta ma non è stato fatto negli anni ottanta novanta due mila due mila dieci due mila venti siamo arrivati
Ad un oggi che ci porta a tutti i nodi al tetti né sembra fastidioso sentirselo dire ma i radicali avevano detto e scritto tutto e vale per l'energia vale per l'Unione europea vale per la Russia di Vladimir Putin
Senti i contorni amo all'appello ricorda ai nostri ascoltatori e dove possono trovarlo e firmarlo
Sì allora l'appello è facile da trovare www punto radicali punto it perché apre la pagina del nostro sito che e occupata dall'appello Putin Allianz firmate
Condividete lo sui vostri sociale
Convincete Asa firmarlo
Non pensate che questa sia una cosa inutile perché ripeto abbiamo portato Milosevic di fronte alla Corte dell'Aja
E questa volta vogliamo portare Vladimir Putin e più semplice oggi è che allora allora nessuno ci credeva che fosse possibile oggi la corte
Sta facendo i primi passi per aprire le indagini e trovare le prove dei crimini di guerra e oltre trenta Stati
Sostengono l'impegno e il lavoro della corte per arrivare all'incriminazione dei criminali di guerra che in Ucraina si fanno ma chiamando di terribili crimini come vediamo tutti i giorni dalle immagini sconvolgenti che ci danno i telegiornali e il sociale e chi la dei riprende e le manda per far sapere qual è la realtà Cinémathèque de firmate sulla Licari punto it tutti all'Aja
Igor non mi rimane che ringraziarti ringraziamo Igor Boni che ricordiamo è presidente nazionale di Radicali italiani grazie e grazie alla vitale