"Scuola: una questione di scelta"

Riguarda gli interventi
Così indico
Parleranno
L'onorevole
Sopraggiunge era
L'onorevole Valentina Aprea responsabile scuola del gruppo di Forza Italia
Il senatore Delfino responsabile del dipartimento Affari sociali per il Partito Popolare l'onorevole Claudia Mancina responsabile cultura nella segreteria del partito democratico della sinistra l'onorevole Alberto Michelini presidente dell'associazione per le libertà il senatore Cosimo scali di uso
Del gruppo progressista
Della commissione cultura del Senato cristiano sociale allora
Ogni
Intervento si svolgerà per quindici minuti circa
Noi cercheremo di trarne il massimo profitto
Perché quando un intervento è contenuto in un determinato limite di tempo
Tutto si memorizza meglio lo si comprende meglio Zizi riflette meglio
Io mi riservo di
Fare una conclusione che esponga i contenuti delle varie proposte ovviamente senza poter prendere partito per nessuna di esse dato l'ufficio che ricopro
E semmai
Valutando
I profili problematici che ogni proposta porterà con sé
Gli assenti rispetto al programma da stamattina
Sono l'onorevole Francesco D'Onofrio che ha già partecipato
Alla riunione di ieri sera
Non ho remore Antonio Guidi che in rappresentanza del governo ha dovuto seguire il Papa nel suo viaggio a Siracusa
L'onorevole Ombretta Fumagalli Carulli che manda
Un messaggio
Che adesso vi sarà letto
A cura della Presidenza
Allora incominciamo con leggere questo messaggio così diamo tempo a qualche ritardatario di arrivare
Passo verso il o questo tavolo o
Sulle vostre poltrone
Sì anche Michelini anche l'onorevole Michelini che era giunto il cipresso
Allora
Paul sì ecco si dà lettura di questo messaggio della
Onorevole Ombretta Fumagalli Carulli
Allora
E con profondo rammarico che non potrò essere tra voi a Bari per il convegno Scuola una questione di scelta al quale avevo assicurato la mia presenza purtroppo un concomitante di improrogabile impegno mi costringe a trattenermi a Roma
L'Università di Navarra su richiesta del Pontefice organizzato a Roma un importante convegno di canonisti a dieci anni dall'entrata in vigore del nuovo Codice di diritto canonico proprio nei giorni in cui avrei dovuto essere a Bari
Il convegno si tiene nell'anno internazionale della famiglia radunerà Roma tipi insigni canonisti del mondo
Il professor Coreco vescovo di Lugano e già ordinario di diritto canonico presso l'Università di Friburgo avrebbe dovuto presiedere un'importante sessione di lavori sull'alleanza con i coniugale
Purtroppo la grave malattia lo trattiene a Lugano e gli organizzatori del convegno mi hanno pregata insistentemente di prendere il suo posto
La mia partecipazione prevista in un primo tempo solo come relatore sì è così caricata di un ruolo istituzionale rendendomi impossibile allontanarmi da Roma
Avrei partecipato molto volentieri al vostro convegno o che da tempo sostengo che ormai urgente un processo di modernizzazione della scuola
Che deve anche necessariamente passare attraverso la realizzazione di quella parità tra scuola statale nonno statale
Promessa dalla Costituzione e purtroppo mai attivata dalla Prima Repubblica
Questa non attuazione Bruggia particolarmente vista la quasi ininterrotta presenza di cattolici alla guida del ministero della pubblica istruzione
Se fosse intervenuta tra voi avrei sostenuto che conformemente a quanto abbiamo detto in campagna elettorale
Il meccanismo migliore per realizzare il diritto dei genitori
Ad avere per i figli una istruzione conforme ai propri riferimenti di valori sia il bonus
Cioè ciò almeno come obiettivo a medio termine nel periodo intermedio potendosi introdurre anche altri meccanismi in questi giorni sto conducendo una battaglia perché la riforma che il ministro D'Onofrio sta presentando in in questi giorni contempli la possibilità di assolvere l'ulteriore periodo di obbligo scolastico da quattordici a sedici anni sia presso istituti statali del sia presso istituti regionali pubblici e privati
Ho scritto una lettera al ministro per sottolineare come non prevedere un doppio canale potrebbe significare non solo rinunciare ad un progetto di riforma della scuola superiore di tipo europeo
Ma anche da perseguire un obiettivo politico su quale l'attuale maggioranza di particolare il Centro cristiano democratico si è impegnato dalla campagna elettorale
Sto portando avanti queste istanze come coordinatore regionale lombardo del CCD insieme al coordinatori di Veneto e Piemonte onorevole Antonio Pasinato l'onorevole Michele Vietti
Spero che le nostre istanze abbiamo l'effetto di aprire alla scuola non statale la concreta possibilità di essere concorrenziale con quella statale
Se crede può leggere questa mia durante i lavori eccetera eccetera grazie
E
Allora diamo subito la parola all'onorevole Valentina Aprea
Grazie buongiorno
Ecco vorrei innanzitutto ringraziare gli organizzatori di questo convegno perché hanno promosso un confronto direi politico istituzionale sui temi della scuola ad altissimo livello
Che costituire a sicuramente un punto di riferimento nel dibattito in corso sulle riforme del settore quando scolastico nel nostro Paese
E consentitemi anche una breve nota personale sono molto Fenice felice di pronunciare questo mio discorso proprio qui a Bari
Cita dove o le radici sono nata qui in questa città ho compiuto gli studi e ho vissuto le prime esperienze professionali
Ed è per questo che vorrei salutare e ringraziare tutti gli amici baresi che vedo qui veramente numerosi proprio perché allora devo molto perché negli anni della mia formazione e non lo dico
Proprio così per convenienza ma perché sento quello che adesso sto per dirvi negli anni della mia formazione hanno contribuito in modo decisivo a favorire in me quelle sensibilità ai valori
Alle scelte in campo pedagogico ed educativo e poi professionale che mi hanno guidato in questi anni e anche ora in questa avventura parlamentare grazie alla città di Bari
E veniamo
E veniamo alla relazione la mia relazione si compone di due parti la prima parte è una lettura in chiave critica della situazione esistente in qualche punto anche provocatoria
La seconda parte avrà un taglio sicuramente politico che riassume le linee appunto di politica scolastica del movimento Forza Italia
E veniamo alla prima parte negli ultimi quindici anni la scuola subito forti trasformazioni vediamo di riassumere il terreno delle sfide sono almeno sei
La norma quindi l'evoluzione della norma il consenso l'organizzazione la gestione delle risorse le esigenze degli utenti l'attuazione dei programmi
E in tutto questo la scuola e divenuta l'attività del terziario più diffusa sul territorio nazionale
Il problema allora diviene questo considerare se questa realtà del terziario più diffusa ed estesa sul territorio nazionale
Appartiene a quella parabola quello standard che il terziario avanzato o invece rischia di essere ripiegata su un terziario per così dire arretrato
Voglio riferirmi senza affrontare il tema in termini ideologici alla problematica del terziario tendenzialmente considerato pubblico
E quindi gli enti pubblici le strutture che derivano dagli enti locali a tutti i vari livelli e tutto il comparto della pubblica amministrazione
All'interno della quale ci sono appunto le differenziazioni il sotto sistema sanitario il sotto sistema scolastico e via esemplificando
Allora rispetto a questo problema c'è chi sostiene che il terziario avanzato a una parabola certa in senso evolutivo
E che nel terziario pubblico invece la parabole più lenta ma c'è comunque un livello di evoluzione
Altri sostengono ancora che la parabola e caduta
Allora quello che è importante cogliere e che la scuola inserita nel terziario pubblico Staggia accanto e giocherà nei prossimi anni in questi anni una grossa partita
Che è quella di ancorarsi in termini di consolidamento e sviluppo in chiave evolutiva
O il grosso rischio sarà quello che i teorici dell'organizzazione dicono consolidare lo svantaggio
Consolidare lo svantaggio vuol dire prendere atto che l'unica possibilità evolutiva e quella del consolidamento delle negatività si prende atto come la salute azione
Il concetto di svalutazione può riguardare infatti anche le strutture i servizi e qualche segnale c'è già
Mi spiace che non ci sia il ministro del Tatarella delle Poste ma forse è meglio perché sto per dire una cosa molto brutta rispetto alle Poste voglio prendere l'esempio delle Poste
Classico esempio del consolidamento dello svantaggio
Infatti in questo settore e noi sappiamo che c'è una proliferazione ormai continua di concessioni di Poste alternative
Private
Allora nel momento in cui noi abbiamo la posta veloce il pony express la posta veloce che viene data ai privati e che sostituisce il funzionamento di quella pubblica
Determina di fatto il consolidamento per cui rimangono le strutture
Rimangono i dipendenti rimane il costo ma si consolida il non beneficiò e chi nel mercato decidere invece avere quel beneficio di funzionalità se lo deve pagare in modo aggiuntivo
E chiaro a tutti che questa ipotesi del consolidamento e realtà un doppio costo
Perché c'è un costo Consalvo consolidato che non produce funzione o perlomeno la produce a livelli medio bassi e poi il cittadino deve pagarsi un costo aggiuntivo
Per ottenere quello che le strutture consumi consolidati in termini di svantaggio definiscono di inondare il più cioè esce il più piccoli al suo proprio monopolio e lo delle case ad altri
Io rischio del consolidamento dello svantaggio sancisce che di fatto si esce dal sistema e quindi anche uscire dal sistema dello sviluppo significa in buona misura non avere più la possibilità di un'evoluzione professionale
Bene la scuola rischia di giocarsi proprio questo occorre allora dare una corsa spallata per ancorare la scuola pubblica alla scuola italiana come sotto il sistema del sistema pubblico ad un processo evolutivo
La scuola un vantaggio certamente vantaggio dalla sua parte forte fortissimo che il più diffuso sistema sociale e nello stesso tempo il più sociale dei sistemi sociali
E costantemente inserita nel suo mercato non deve andarselo a cercare deve solo ricercare le soluzioni più idonee per non correre il rischio di essere messa fuori gioco
Per andare avanti con questo tipo di riflessioni al fine appunto di prospettare delle soluzioni politiche vincenti per il sistema scolastico può servire allora ripensare ad alcuni modelli gestionali
Che vanno dal modi dal modello cosiddetto proto industriale arcaico al modello anni novanta che rimanda chiaramente a principi di efficienza efficacia qualità passando dal modello del posto fisso
E dal modello di transizione
Mi quattro modelli immaginiamo e un peso diverso delle variabili materie fatica contrapposte alle idee e ai comportamenti
Se entriamo nel merito scopriamo che nel modello cosiddetto arcaico
Il lavoro e misurato quantitativamente e le sfide sono affrontate con una logica degli addetti aumento proporzionale alle sfide
E non dei modelli di gestione un esempio classico l'aumento nelle scuole
Del personale Ata aumentar una classe le classi si supera un certo idee limite uno standard e o aumenta anche il personale nelle segreterie è un fatto automatico le sfide il carico di lavoro
Viene affrontato e risolto in chiave esclusivamente quantitativa quindi la sfida della complessità gestionale viene risolta in chiave quantitativa
Con il lavoro delle braccia no manuale nel modello del posto fisso la progettualità a livelli molto bassi
Di lei che è una degenerazione del primo modello il lavoro e in ossequio compiti minimi che garantiscono una media istituzionale che tende verosimilmente ad abbassarsi i picchi di progettualità questo è molto importante nel modello del posto fisso
è stato già detto in cui ieri molto bene
Dal dall'esponente del credo belga
E i picchi di progettualità vengono confinati nella dimensione semplicemente individuale quindi c'è
Chi dà di più ma perché ha voglia di dare di più non c'è un riconoscimento solo picchi quindi di progettualità individuale tra l'altro mi permetto di segnalare anche una situazione di questo genere attualmente la scuola e registra una controtendenza con quello che avviene nel sociale
Mi riferisco al fatto che non può contare il più sul volontariato il volontariato che sta veramente esige che si sta diffondendo moltissimo tra i giovani e a livello sociale non è più così diffuso
Tra i docenti che non sono più disposti ad assumersi incarichi o carichi di lavoro senza adeguati riconoscimenti prendiamone atto
Nel modello in transizione
Si fronteggiano evidentemente e convivono correnti opposte si misurano quindi emerge la professionalità vitello di progettualità e alto e quindi dei comportamenti conseguenti compare appunto il tentativo di fare emergere la gestione professionale
E certamente un modello gestionale innovativo ma anche stressante per gli operatori
Possiamo dire che questo modello rispecchia le realtà scolastiche migliori quelle cioè che in questi ultimi anni si sono posizionate su livelli di efficienza e di produttività molto alti
Ma vivendo una situazione stressante spesso conflittuale che impone la mediazione costante tra vecchio e nuovo perché comunque la gestione e fortemente burocratica c'è il rischio di una regressione se non interviene appunto l'evoluzione la transizione allora dovrebbe per questo evolvere verso il modello anni novanta che non è un'utopia al massimo può essere un'utopia progettuale ma mai una utopia allucinatoria ce lo stiamo sognando e infatti e in questo modello dovrebbero prevede prevalere modelli di gestione professionali tecnocratici con un'inversione di tendenza globale rispetto alla cultura prevalente
Cultura
Del fare la cultura prevalente oggi la cultura del fare appunto in senso manuale
E da questa cultura dobbiamo giungere ad una cultura del risultato utilizzando idee e comportamenti per fornire risposte ai bisogni degli utenti
Ecco perché e qui comincia la la evidentemente la la parte più squisitamente politica
Ecco perché l'uscita dal moderno in transizione non può avvenire secondo noi in continuità con il sistema attuale che rimanda inevitabilmente ad una cultura d'apparato fondamentalmente burocratica
Richiede invece un forte recupero in chiave professionale chiede termine appunto l'evoluzione di fatto del sistema dobbiamo giungere a organizzazioni per aree di sviluppo e non già per compiti come si è verificato finora
Nel primo caso quindi solo in un'organizzazione per aree di sviluppo al centro nel servizio ci sarà lo studente con i suoi bisogni e il principio organizzativo diventa rapporti bisogni risorse
Da lungo tempo invece la scuole italiana e un aggregato di singole unità scolastiche prive di controllo e di efficaci supporti tecnici
è nota la crisi degli assai del servizio ispettivo dei Consigli scolastici distrettuale mentre pressoché assente il rapporto con l'università
E il Governo di tale aggregato estremamente vario differenziato è solo apparente perché utilizza gli strumenti antiquati dell'amministrazione per circolari
Disposizioni
C'è la cultura dell'adempimento non del risultato
Allora questa sostanziale Anarchia organizzativa e funzionale frutto dell'uniformità burocratica e di una gerarchia formale ha prodotto tra l'altro disuguaglianze
Molto forti con risultati anche molto diverse a livello territoriale pensiamo nord-sud città campagna e tra le scuole
Allora oggi il vero problema anche rispetto a quello che ci siamo detti finora e proprio quello di portare il servizio ad un livello di qualità
Elevato e diffuso rinunciando ad un impossibile governo dirigistico ed ha centrato del sistema
Che non farebbe altro che aumentare i controlli puramente cartacea e verrete dovrebbe responsabilizzare le scuole la loro direzione
E quindi indispensabile perseguire con coerenza la strada dell'autonomia delle scuole
E non solo si badi bene del decentramento di alcune parti pratiche burocratiche per nuovi autonomia e ben altro non è decentramento l'autonomia ed è intendersi come capacità di darsi le norme del proprio comportamento essa trova nella proprio nella Costituzione negli articoli cinque trenta tre nel suo impianto di valori suo fondamento la sua legittimazione questo processo che trova tanta resistenza in Italia e già da tanto tempo patrimonio della cultura organizzativa e didattica dell'Europa l'abbiamo sentito che ieri nei lavori
Ieri pomeriggio il pomeriggio di ieri
E allora il punto di partenza per riqualificare la scuola solo solo le riforme le grandi riforme a partire in ordine di tempo sia l'ordine di tempo che di priorità
Dall'autonomia appunto delle scuole statali proprio perché sia possibile introdurre nelle scuole modelli di gestione e professionale per gestire con efficacia i Progetti
I bilanci
La didattica il personale
Le operazioni urgenti da realizzare secondo noi sono presenti a queste istituzione di un Budget d'istituto assegnato senza vincoli di destinazione in base a parametri quantitativi e qualitativi numero degli iscritti tipologia dell'utenza handicappate Area Territoriale numero delle ore di lezione recupero e quant'altro
Possa servire a qualificare la scuola responsabilizzazione del dirigente scolastico in rapporto all'economicità e all'efficienza della spesa le scuole meglio gestite potrebbero avere meno maggiori risorse
è anche un discorso di perequazione non è una predella perequazione non deve essere territoriali lo si deve dare il più non dobbiamo dare maggiori finanziamenti alle scuole del Sud solo perché si trovano al Sud anche al Nord ho avuto modo di dire ieri proprio in un quartiere di questa città
E anche al nord ci sono delle realtà che meritano e mi chiedono interventi speciali allora semmai è un discorso proprio di singole scuole di situazioni di capacità delle scuole di rispondere con progetti a quelle che sono le sfide le rispettive richieste
Di appunto proposte formative alternative
Responsabilizzazione dell'utenza possibilità all'ora del Consiglio dell'amministrazione di amministrazione d'istituto di definire il contributo delle famiglie per la gestione delle scuole con un aumento del controllo delle famiglie sulla buona amministrazione del servizio
E infine nuovi strumenti di controllo di gestione occorrerà con urgenza riformare il ministero della pubblica istruzione certamente sciogliere don nodo dopo nodo tutto il groviglio centralistico e burocratico che sopporta soffoca l'istruzione
C'è poco tempo si sono persi troppi anni in discussioni simboliche oggi la scuola ha urgente bisogno di decisioni allora riqualificare le scuole attraverso l'autonomia
Significa avviare un reale processo di democrazia del diritto allo studio in quanto lo stesso così cupi curerà più soltanto come un interesse legittimo questo è un passaggio molto delicato
Ma come diritto alla prestazione didattica che ogni cittadino potrà scegliere prima ancora di ricevere
Ogni scuola dovrà infatti rendere pubblico e trasparente il proprio progetto educativo
Certamente rispettando gli indirizzi nazionali ma opportunamente raccordando obiettivi contenuti e strategie al territorio in cui opera
Questo modo di procedere correlato ad un'attenta politica di valutazione degli esiti formativi che non si limiti evidentemente al sistema autoreferenziale attuale no valutazione
Degli ammessi e dei non ammessi porterà naturalmente e in tempi brevi le unità scolastiche a confrontarsi e ad essere competitive
In virtù non già di un generico e squallido mercato della cultura come qualcuno vorrebbe far credere un molti vorrebbero far credere Muddy professionali professionalità ottimizzata secondo regole produttive e non burocratico applicative
è ovvio allora che un sistema scolastico così trasformato potrà guardare con serenità anche alla parità tra pubblico e privato meglio sarebbe dire tra scuole statali e non statali se l'obiettivo da raggiungere e quello di riconoscere la valenza di servizio pubblico a scuole che oggi sono completamente fuori dal circuito statale
Ancora una volta allora l'attuazione immediata delle profonde riforme di struttura
Che attribuisce anche alle istituzioni statali quell'autonomia didattica organizzativa e finanziaria di cui godono di per sé le scuole non statali
E il primo passo fondamentale
Per la creazione di un sistema scolastico in cui tutte le unità statali e non statali siano effettivamente in grado di esprimere le proprie potenzialità culturali e formative
Al servizio di un'utenza che deve essere messa in grado di esercitare sempre più liberamente il diritto all'istruzione garantito dalla Costituzione
Sarà nei confronti di scuole finalmente aperte al libero sviluppo delle professionalità
Che lo Stato potrà finalmente svolgendo il suo ruolo costituzionale ieri è stato detto molto bene che non affida il monopolio della gestione ma quello delle regole e della valutazione dei risultati
Per un'istruzione coerente in tutte le sue espressioni con i principi della libertà di insegnamento e di apprendimento
Ecco perché il conflitto si gioca da un lato in un nuovo rapporto Stato cittadino che vede quest'ultimo in una posizione più attiva che punta al riconoscimento di un sempre maggior contenuto di diritti pubblici soggettivi
E dall'altro sul piano sul più squisitamente scolastico il conflitto si gioca tra la qualità dell'istruzione la modernizzazione del sistema scolastico e il groviglio centralistico e burocratico dominante nella scuola statale
Cento
Non deve essere sottovalutato che proprio per favorire una reale ripresa della scuola statale i tempi dell'autonomia devono essere ravvicinati
E non è detto che coincidano con quelle della parità questo problema questo sì rispetto al quale opportuno favorire di Ubaldo il dibattito nel Paese con tutte le forze professionali associative sociali economiche proprio come stiamo facendo in questo momento
è indubbio che la parità e Pigna dell'autonomia del nostro Paese e per questo il tipo di parità che avremo dipenderà sicuramente dal tipo di autonomia che questo governo riuscirà a varare
Noi di Forza Italia ci muoviamo in un'ottica liberale è risaputo di liberaldemocrazia che supera l'ora soluzioni di vecchio stampo questo vuol dire che tanto lo strumento della convenzione
Quanto di altre soluzioni per esempio riconoscimento di finanziamenti diretti alle scuole private pure presenti in altri Paesi europei rappresentano per noi passi intermedi che non porterebbero però a migliorare qualitativamente il sistema scolastico vuole salutare il
Vicepresidente del Consiglio
La parola al Pubblico proporlo concludono intervento da
Ecco allora quindi parlavo di passi intermedi che non porterebbero migliorare qualitativamente il sistema scolastico cosa che invece a noi preme molto in questo senso siamo sicuramente per il buono scuola
Proprio perché il buono scuola e l'unico modo e l'unica maniera attraverso la quale è possibile aprire realmente una competitività tra le istituzioni scolastiche statali e non statali e di natura certamente qualitativa
Ecco perché al di là delle proposte di convenzioni e di altre modalità noi punteremo all'introduzione re buono scuola sarà certamente più difficile lo sappiamo
Raggiungere questo obiettivo proprio perché non occorreva proprio perché occorrerà creare una reale parità tra le istituzioni statali e non statali
In altre parole il servizio pubblico dovrà possedere caratteristiche non penalizzanti sia per le scuole statali che per le scuole non statali
Non ci nascondiamo che molte scuole private avranno invece la possibilità di svolgere formalmente il servizio pubblico quindi diverranno scuole pubbliche
Noi spingeremo per un servizio qualitativo molto alto vogliamo giocare al rialzo non al ribasso non vogliamo entrare nel merito di rapporti privilegiati con scuole confessionali piuttosto che con scuole private laiche
La defiscalizzazione per esempio hanno interessa meno proprio perché è una strada che aiuta una sola parte di utenza
E di conseguenza rimanda ad un rapporto diverso tra Stato e cittadino ma per un aspetto la detrazione fiscale che non va ad incidere sulla qualità della scuola
Siccome invece a noi sta a cuore soprattutto il servizio scolastico la qualità del servizio scolastico e la libertà di scelta delle famiglie la libertà delle scuole di organizzare di formulare proposte educative qualitativamente molto alte
In sintesi una visione nuova appunto di rapporto tra scuola e famiglia evidentemente guardiamo molto favorevolmente al buono scuola
Pur essendo a conoscenza che la strada più difficile
Per questo allora si deve lavorare innanzitutto e mi batterò per questo in Parlamento per raggiungere uno tono mia reale delle scuole altrimenti non arriveremo mai nel nostro Paese ad una parità che consenta attraverso il buono scuola parziale o totale poi si vedrà
Alle di dare alle famiglie la possibilità di scegliere liberamente la scuola per i propri figli
C'è in noi però la consapevolezza che la svolta e già iniziata
E che il passaggio da una gestione mi avvio alla conclusione al da una gestione burocratica e statalisti Ca'ad una gestione professionale illiberale non sia più procrastinabile per due ordini di ragioni primo
Perché il sistema scolastico attuale ha dimostrato di essere come se ha avuto modo di dire in apertura
Inefficiente eccessivamente costoso
E per così dire involuto
E il secondo perché le premesse per questo cambiamento sono state poste nel consenso popolare che ha determinato la nuova maggioranza in Parlamento
Ecco perché noi ci batteremo per garantire alle questo tipo di per dare questo tipo di garanzia in una scuola riqualificata allo studente il diritto ad un livello di cultura accettabile spendibile anche a livello europeo
E in grado di favorirne l'inserimento nel mondo del lavoro individuando standard certi e non presunti agli operatori scolastici il diritto ad essere formati adeguatamente secondo procedure professionalizzanti
E in un più meramente abilitanti ed essere messi nelle condizioni di essere valorizzati in un'organizzazione flessibile che riconosce il merito attraverso un sistema premiante
Alle famiglie di scegliere liberamente senza aggravi economici la scuola per i propri figli
Allo Stato il diritto di stabilire gli indirizzi generali
E soprattutto di valutare la qualità dell'offerta formativa in termini di amori sponde Enza le aspettative della società garanzia dei contenuti livello del processo didattico
In assenza di regole di strumenti di controllo qualsiasi riforma o liberalizzazione innescherebbe un nuovo processo ingovernabile siamo consapevoli al contrario lo Stato deve garantire l'accesso all'istruzione ed il successo scolastico in un sistema di regole che potrà e dovrà anche valorizzare l'apporto di privati o del privato sociale ma avendo come unico legittimo obiettivo
Il miglioramento del servizio offerto al singolo cittadino
Per questo condivido con Schiavone e concludo l'affermazione pubblicata sul Sole ventiquattro Ore qualche mese fa scuola pubblico-privata ma di alta qualità grazie
Dunque per rendere sempre più proficuo l'incontro di queste voci
Portatrici di diverse proposte ebbene che sia sempre chiaro il meccanismo il nucleo centrale del meccanismo della proposta
Il buono scuola vuol chiarire
Come si richiede come si dice concede
Che finalità specifica viene da vivere
Grazie evidentemente accenniamo solo al buono scuola come strumento di parità perché siamo all'inizio del dibattito e queste questioni tecniche non sono state ancora affrontate nel nostro Paese e pre Motta e prematuro da questo punto di vista adesso siamo soltanto all'enunciazione di principi e all'individuazione degli strumenti
Siamo al parco
Sì allora la parola al vicepresidente del Consiglio onorevole
Grazie presidente
Io sono qui
Per portare il saluto
Collegiale del governo
Che si riconosce
Nella impostazione del ministro della pubblica istruzione abbiano è un riconoscimento globale
Alla vigilia dell'iter parlamentare
E il nome di questo riconoscimento globale del Governo
Abbiamo avuto l'altro giorno una prima riunione
Della maggioranza dei componenti della Commissione cultura Camera e Senato
Per assicurare nella libera dialettica
Al provvedimento ai provvedimenti alla impostazione ricavato il concorso di tutta la maggioranza
Aperto sul problema sul tema
A coloro che hanno un comune sentire
Sulla tredici profonde che hanno portato al provvedimento del ministro dono
E su questo tema noi chiediamo proprio un confronto e un allargamento della maggioranza perché il problema della scuola non è un tipico
Settore comparto che appartiene al partiti Isma'appartiene alla società civile
Alla società religiosa altissima dei valori
Perché la scuola a me pareva questo grande compito unisce la famiglia dall'inizio alla classe dirigente che la scuola deve creare una scuola competitive
E una scuola che prepara meglio la classe dirigente
Una scuola con opportunità di scelta e una scuola che serve a tutti
Serve alla società civile serva lo Stato serva alla nazione serve all'Europa noi abbiamo bisogno di dirigenti di classe dirigente per il futuro secolo la classe dirigente nasce nella scuola
Nasce dal nucleo della famiglia
Dal nucleo della scuola dalla competizione ecco perché c'è un motivo in più per sostenere l'autonomia c'è un motivo di più per sostenere la competitività c'è un motivo in più per sostenere la libertà di scelta c'è un motivo in più per sostenere il pluralismo
E nessuno deve temere il pluralismo perché non è una riforma contro qualcosa è una riforma per tutti
Questo e il messaggio
Se ne vogliamo trasmettere a coloro che daranno una mano
In parlamento per la tesi e per la riforma del ministro Alfano
Ecco perché credono qui in un convegno che nacque Veron Bardo Piola
Sei mesi fa
Assicurando la mia burocratica collaborazione per un convegno con lane burocratico
Ma appartiene ai valori e nomi di questi valori io sarò lieto di stare qui in mezzo a voi per concorrere insieme a voi per una scuola pluralista competitive che dia spazio a tutti per il mio sviluppo della società civile e della famiglia grazie
Allora grazie all'onorevole Tatarella il senatore Delfino del dipartimento affari sociali del Partito Popolare Italiano
Signor presidente
Signora vicepresidente del Consiglio colleghi autorità organizzatori del convegno signore e signori io credo veramente di dover ringraziare
Prima di avviarmi nell'intervento per questa possibilità
Di incontro e quindi esprimere un vivo apprezzamento la Fia
Assunto la fatica l'onere di promuovere questa occasione di discussione di approfondimento
Che credo come
Ha ben sottolineato vicepresidente Tatarella prima su un tema che ci deve coinvolgere tutte le che deve essere attento fondamentalmente alle primarie istante del società civile che deve soprattutto nell'azione di innovazione di modernizzazione e di adeguamento del nostro sistema scolastico al sapere
Cogliere quelle che sono le esigenze e le ansie per tanto tempo disattese delle famiglie e degli utenti e quindi dei nostri ragazzi degli studenti
Quindi io sono veramente contento di essere qui ci dovevano essere altri colleghi del Partito popolare ma come posso tranquillamente affermare noi siamo in una fase di costruzione di questo nuovo soggetto politico e da pochi giorni
Ho assunto la responsabilità del dipartimento famiglie politiche sociali scolastiche e quindi mi è toccato l'onore e l'onere di essere qui a rappresentare questa forza politica che su questi temi certamente
Anche sollecitato in questo dalle espressione del ministro Tatarella certamente vorrà dare un contributo originale ed autonomo coerente con le posizioni che sempre noi abbiamo sostenuto in passato anche in ruoli di governo che purtroppo non sempre il Parlamento ha saputo prestare attenzione e nella impossibilità di avere una maggioranza assoluta non abbiamo potuto concretizzare
Iniziative e proposte che giacciono ed una lettura
Degli atti parlamentari lo confermi da molti anni su questi temi
Però non si deve ragionare
Con la testa rivolta al passato Noemi siamo per guardare al futuro per trovare gli elementi di unità come un grande Papa
Giovanni ventitreesimo sempre ha detto di guardare avanti e cercare di fare la strada con chi veramente
Si pone al servizio del comunità nazionale cercando di individuare gli aspetti sui quali si può trovare un consenso largo e quindi finalmente a ottemperare soddisfare quelle legittime esigenze che già la la riunione di ieri e indica el dibattiti di oggi certamente consentiranno di focalizzare stiamo vivendo un periodo storico particolarmente ricco di sollecitazioni innovative che trovano nella problema politico della riforma della scuola di tutta la scuola università compresa il loro punto più delicato e controverso
Lo diceva ieri anche il ministro D'Onofrio che questo e l'impegno fondamentale o comunque uno dei impegni prioritari del governo e quindi noi sottolineando positivamente questo tipo di riflessione stiamo anche vivendo purtroppo
Periodi non me ne voglia il ministro Tatarella comunque di debole governabilità dove noi abbiamo sovente spesso una politica di annuncio
Sui temi più incidenti
Ma che poiché rispetto alla capacità di proposta
Non si misura con la stessa capacità di realizzazione che in alcuni settori
Di
Azione del Governo noi abbiamo visto se vediamo l'azione rispetto alla RAI ad altri settori quindi noi diciamo che su questo problema c'è una politica di annuncio ci sono una posizione del governo che
E fatta di molte indicazione ma di una scarsa progettualità complessiva e quindi queste determina una grande attesa ma anche una grande confusione io vorrei partire da quelle che sono anche poi un riferimento che avendo noi nella passata legislatura data adesione al trattato dell'Unione europea dei mastri io credo che noi dobbiamo nella nostra azione parlamentare riferirci a quella strada quell'indicazione di istruzione di qualità perché il terzo millennio che ormai alle porte ha bisogno che noi sappiamo cogliere quelle che sono le sfide che questa proposta anche sotto il profilo della della istruzione scolastica pone e quindi queste sfide esigono disegni strategici chiari condivisibili e fattibili
La nostra scuola cioè deve guardare all'Europa allineando il nostro ordinamento scolastico agli indirizzi affermate dal Parlamento europeo che sono non dimentichiamolo come per altre materie impegnative per l'intera comunità
Partendo di qui e tenuto conto che largamente condivisa la necessità vorrei dire l'urgenza di interventi politici
Mirati in tema di riforma del vigente sistema scolastico noi allora dobbiamo calibrare la nostra azione di cambiamento e di innovazione di riforma
Sapendo che questa azione richiede
Più che
Una affermazione di principio una faticosa
Lavorò un faticosa azione di messa a punto di quelli che sono le strumentazioni normative per sapere coniugare un un un livello di scuola
Adeguata alla prospettiva europea e nello stesso tempo saperlo coniugare a quella che la carta costituzionale la carta fondante della nostra democrazia e in questo senso la presenza presidente dalla Corte costituzionale Casavola mi incita mi sottolineava mi impegna ad un qualche riferimento
A questa alla carta costituzionale il progetto di stato di società che emerge dalla nostra Costituzione pone a suo fondamento misura il valore la persona umana intesa di per sé come fine e lo Stato come suo mezzo e strumento gli articoli due e tre della Costituzione che sono l'affondamento di tutto il nostro radicamento ordinamento repubblicano affermando che la persona in ogni sua dimensione individuale e sociale
Materiale e spirituale e l'elemento costitutivo di ogni assetto sociale e il valore inviolabile
Ne prevede il riconoscimento della garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo come singolo e nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità il diritto di uguaglianza il diritto
Beh il diritto e il dovere della Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono non solo il pieno sviluppo della persona umana
Ma anche la sua effettiva partecipazione
All'organizzazione politica economica e sociale del Paese ecco questo sicuramente è un punto alto rispetto alla quale che una delle formazioni sociali ove si svolge si sviluppa la personalità
Dell'uomo
A questo obbligo di riferimento in quindi Inessa devono nella scuola perciò trovare riconoscimento e garanzia i diritti inviolabili di cui pure è titolare
La persona dicendo ecco soprattutto sotto questo profilo io credo che ci debba essere un forte sforzo di cogliere quello che già prevedeva l'articolo quattro della finanziaria vale a dire
No soggettivo all'educazione del persona interessate coinvolta
Ma l'altro riferimento grande che pongo in questa riflessione
Di ordine costituzionale e il richiamo all'articolo ventinove che all'articolo trenta il richiamo all'articolo ventinove al primo comma che definisce la famiglia come società naturale
Mentre il successivo articolo trenta al primo comma sancisce che è dovere e diritto dei genitori mantenere istruire ed educare i figli
Io voglio qui richiamare alcune Dupré visivamente due dichiarazione una di Mortati e uno di Aldo Moro perché essendo nella sua Puglia credo che il riferimento mi sia consentito Mortati dichiaro che la stessa definizione della famiglia come società naturale se se ne analizza il significato rivela il suo carattere normativo con essa si vuole infatti assegnare all'istituto familiare una sua autonomia originaria
Destinata a circoscrivere i poteri del futuro legislatore in ordine alla sua regolamentazione mentre Moro sullo stesso tema in sede di dichiarazione di voto per la maggioranza
Cito testualmente disse dichiarando che la famiglia è una società naturale si intende stabilire che la famiglia ha una sua sfera di ordinamento autonomo nei confronti dello Stato
Il quale quando interviene si trova di fronte ad una realtà che non può menomare nel mutare ecco io credo che noi sotto questo profilo soprattutto nell'ordinamento scolastico siamo ben lontani dall'interpretazione della costituzione la famiglia come società naturale e dunque una determinazione
Dei limiti
Di limiti per il legislatore non una semplice definizione di un istituto giuridico la formula adottata dal costituente pone cioè un limite tra la sfera di autonomia della famiglia e il potere di intervento dello Stato che non crea i diritti della famiglia ma li riconosce giacché la famiglia ha però per i diritti originari e preesistente
Compito dello Stato e dare loro una protezione giuridica ed efficace o ritenuto fare questo richiamo a queste fonti normativi perché allora ritengo essenziale al di là del fatto che oggi noi siamo abituati a sentire
Parlare insomma i giornali quotidiani d'informazione Parma sempre di Seconda Repubblica io ritengo finché non avremo una seconda
Costituzione noi abbiamo oggi l'obbligo a tutti i livelli parlamento e governo di dare piena attuazione al disegno
Che la Costituzione prevede anche per la scuola e quindi anche in quelle temi che sì o no e vengo brevemente perché non voglio superare i limiti di tempo che mi sono imposto della autonomia e della parità scolastica
è indubitabile che la riforma del nostro sistema scolastico debba attuare ed esaltare i principi della Carta costituzionale riconoscendo i diritti del soggetto delle educazione e il diritto originario dei genitori
In questi quarant'anni di vita democratica abbiamo discusso molto lo ricordavo all'inizio ma il nostro sistema scolastico rispetto proprio a queste specifiche
Tematiche nona conosciuto adeguati riscontri anche i decreti delegati del mille novecento il settantaquattro le ricordiamo tutti
E poi ci hanno ripuliti nel testo unico inutile che stiamo atti a citarne
Comunque riescono sotto un certo profilo un forte ruolo una forte valorizzazione al corpo docente senza dare una forte valenza una incisiva presenza agli studenti creare i genitori quindi anche quello che era stato un momento che derivava da una grande moto di partecipazione o comunque di di convulsa espressione di maggiori spazi della società civile
Derivante dal sessantotto comunque anche la normativa susseguente alla legge delega del settantatré non fu in grado di cogliere quelli che sono gli aspetti che oggi noi stiamo discutendo
Sinteticamente e quindi si può dire che il soggetto dell'educazione le studente
Vanta una tutela giuridica
Non equivalente e paritaria rispetto a quella dei corpi professionali della scuola e questo lo riferisco soprattutto sul tema della programmazione scolastica dove distratto
C'è un soggetto debole e questo soggetto debole non protetto dall'ordinamento giuridico sicuramente e lo studente
Per questo al nostro
Motivo pur avendo il governo lasciato cadere la delega prevista dall'articolo quattro
Della uno del media finanziarie occorre andare a definire lo statuto dello studente occorre andare a definire facendo passare da un interesse legittimo ad un diritto soggettivo appieno
Il diritto il diritto soggettivo del dello studente al e quindi la sua
Reale partecipazione a quel e anche il progetto complessivo formativo
Noi su questo questione lo dico anche per informazione abbiamo già predisposto una proposta di legge di delega al governo ovviamente perché era venuto meno questa per le nomine per l'emanazione di norme sullo stato giuridico nel soggetto dell'educazione che è stato presentato sia alla Camera sia al Senato
E quindi rimando per gli approfondimenti comunque tengo sempre a precisare che sono proposte che hanno una valenza non esclusiva o assoluta sono proposte che debbono poi trovare nel confronto
Dell'iter parlamentare comunque organizzazioni con tutte le associazioni del settore quel necessario
Punto di scambio di dialogo per poi essere perfezionata
L'altro grande referente nella scuola che deriva come dicevo prima dalle norme costituzionale vale a dire la presenza dei genitori anche qui alla prova dei fatti
I decreti delegati hanno dimostrarti che sono stati fondamentalmente privi di incidenza tant'è che a una fase iniziale di grande entusiasmo sotto questi profili e poi vorrei dire che è diventato sono diventati più aspetti
Diciamo così partecipativi di tipo consultivi ma senza vere quella supporto anche di validità decisionale che avrebbe potuto con questo strumento dare un forte SPES una forte spinta al riforma del sistema scolastico e da queste esperienze e quindi e si è rafforzata secondo me la necessità
Di pervenire con coerenza e chiarezza all'autonomia scolastica alla riforma del sistema scolastico quindi alla parità scolastica alla riforma della scuola superiore eccetera Ittierre credo che anche qui
Il governo abbia una qualche
Responsabilità nel senso che
Al di là deve aver lasciato cadere una delega ci sia però l'esigenza tenuto conto che il dibattito su questa materia è un dibattito come ricordava anche la collega Aprea lungo
Che e di anni e quindi non è che manchi materiale perché il governo possa esprimere
Nel tempo di sei mesi una proposta o una proposta è un progetto organico che definisca gli obiettivi poiché siamo consapevoli che sul problema
Delle risorse sul percorso che dobbiamo e sulle tappe che consentono di arrivare a questi obiettive ci vorranno dei tempi dei belgi degli anni e quello che sarà quello che insieme indicheremo ma una riflessione che faccio rispetto a questa settore e che manca questo disegno complessivo del governo perché non si può affrontare Spizzico
Con un documento tra l'altro informale non ancora presentato alla agli organi parlamentari una un tema come quello dell'autonomia o il tema della parità scolastica o il tema della riforma della scuola
Media superiore senza sapere qual è la strategia complessiva del ministero noi quindi rivendichiamo come Partito popolare come forza di opposizione che peraltro credo nei fatti dimostriamo di non esercitare in modo né pregiudiziale né contrario né ostruzionistico ma vogliamo però sui contenuti sulle proposte invece poterci affrontare sapendo qual è il quadro generale di riferimento ecco questo è il primo punto che io credo anche da questo convegno dovrebbe venire al Governo perché non è da discutere soltanto singolo problema che ha sicuramente una valenza un'importanza noi vogliamo sapere quale la proposta globale gli obiettivi forti del Governo del ministro sulla questione del sistema scolastico e poi naturalmente rispetto a questo progetto globale siccome non tutto si può fare tutto assieme noi siamo d'accordo ad affrontare ogni singola fondamentale tematica sapendo però che ha già amo incoerenza a questo
Dicendo
Brevemente perché vedo che il tempo mi porta lontano allora vado ai alle questioni dell'autonomia il governo diceva fatto scadere la delega proposto un documento all'attenzione mi diceva informale io credevo che fosse in Commissione invece è stato consegnato in modo informale anche ai parlamentari e naturalmente al organizzazioni tutte le associazioni del settore bene io dico soltanto questo
Che rispetto a questo documento che essendo stato presentato in modo informale credo che suggerisca una lettura di una disponibilità ad una forte e azione di confronto è una disponibilità anche ad una modifica reale di quanto il documento prevede perché si era presentato formalmente aveva sicuramente una maggiore rigidità nel dialogo e nel confronto allora rispetto a questo io credo che la prima osservazione
Che posso fare e che nell'ambito di questo documento il ruolo dello studenti il ruolo della famiglia è un ruolo subordinato non è un ruolo primario così come prevede la Costituzione quindi noi vorremmo sollecitare una rilettura una sua ridefinizione di questo di questo documento che consenta diciamo così
Una presenza paritaria nel gli organismi dei partecipazione quindi una loro effettiva incidenza nella un tot a quelle che sono le proposte le discussioni le valutazioni che attengono a a questa sfera poi e il secondo punto è che questo documento non sottolinea lo dicevo prima la centralità del soggetto di quella proposta di legge che io prima richiamato dello studente e quindi del soggetto dell'educazione che queste sono effettivamente Breil punti che noi vogliamo con tranquillità ribadire con serenità ribadire però dicendo francamente che lei che si misura la centralità dello studente è lì che si misura la la centralità del della libertà di scelta dei genitori che se noi su questo questione non siamo chiari nella definizione dello strumento normativo poi ci troveremmo
In seguito
Operativamente a dovere scontare la rigidità di una posizione legislativa che rende poco costruttivo e poco incidente questo tipo di rapporto il nostro impegno comunque sul problema della autonomia tende poi evidentemente a collegare questa tematica con l'altro grande problema che è quella della parità scolastica anche qui noi abbiamo presentato un documento una proposta di legge che è una proposta gregge che tra l'altro ci veniva come ancora ricordato ieri il ministro
Organo Rio sollecitato proprio come Partito popolare rispetto anche soprattutto ai problemi che questa
Tematica propone noi l'abbiamo affrontato il problema tenendo presenti quattro
Indicazioni forte la prima e l'indicazione di una rete di servizi scolastici sul territorio che garantisca possibilità di accesso allora al al diritto allo studio a tutti i ragazzi a tutti gli studenti questo è un dato non secondario perché se noi pensiamo soprattutto ai problemi
Dove in certi territori soprattutto in territori disagiati montani eccetera il problema di comunque riuscire tra gestione
Pubblica e privata comunque ad erogare questo servizio
Pubblico perché sicuramente il servizio nella formazione del servizio scolastico un servizio pubblico in tutto il territorio nazionale con pari opportunità di accesso credo che sia un elemento concreto sul quale noi non possiamo sicuramente
Diciamo così deflettere la seconda questione che rispetto alle possibilità dobbiamo dircele con grande chiarezza di intervento per realizzare questa parità scolastica che sono state già ricordate dalla collega Aprea il buono scuola la detrazione fiscale e la convenzione il nostro disegno di legge prevede la convenzione ma io vorrei soprattutto sottolineare questo dato che qui noi non siamo in una situazione in cui diciamo che la sosta perché la convenzione e lo strumento unico no noi diciamo e noi vogliamo che ci sia un confronto nel Parlamento perché dobbiamo evitare affermazioni di tipo di tipo vorrei dire demagogico ma non risponde proprio a quello che volevo volevo sottolineare cioè comunque che non siano impraticabili sostanzialmente il ministro D'Onofrio e mi spiace che non sia più presente quando abbiamo con lui tra l'altro in via del tutto informale confrontato l'ipotesi del buono scolastico che personalmente ritengo e ed avendo qualche responsabilità nel Partito popolare su questa via sicuramente noi saremo disponibile ad un dialogo forte e concreto per arrivare ad una soluzione
Dico subito che nel confronto con e quindi nella valorizzazione conseguente che ne deriva con le associazioni dei genitori
Deve maturare perché noi vogliamo che la legge sia comunque da un'affermazione di principio ma che sia uno strumento che di ventenni immediatamente operative il giorno dopo che il pubblicata sulla Gazzetta ufficiale allora dicevo che sul buono scuola
Sulla quale la mia propensione personale ma in questo la disponibilità del Partito popolare e totale a fare quella battaglia che prima ricordava la collega però io debbo dire in questi colloqui informali mi fu detto che non è praticabile in questo momento interni limiti finanziari
Ed economici
Perché no ma tanto per essere chiaro siccome poi noi una delle altre questioni e mi arrivi e vado alla conclusione perché sto andando altro sarà quella della formazione dell'albo nazionale dei docenti a cui le scuole
Private possono accetta possono diciamo così accedere al per le loro esigenze allora noi abbiamo detto se in questa fase questa questione diventa assolutamente un momento un momento di ostacolo per impedire la realizzazione della parità scolastica noi non abbiamo in linea di principio una difficoltà ad aderire allo strumento azione della convenzione questo è la motivazione per cui nella proposta che comunque essendo una proposta aperta attorno a dire se hanno una proposta aperta al dialogo e al confronto
Non soltanto con le forze politiche ma con le associazioni
Noi su queste vogliamo misurare comunque la disponibilità del governo e non vogliamo dare un'indicazione che consenta al Governo e al Parlamento di dire non possiamo fare la parità scolastica perché non ci sono le risorse ecco quindi se è possibile coniugare insieme un mix di interventi tra convenzione
Detassazione e proposta che noi stiamo anche valutando di presentare come nemico Piva al nostro disegno di legge quando sarà nell'iter parlamentare e detassazione come si detrazione fiscale noi comunque su questo siamo d'accordo all'ultimo punto e chiudo e che noi valutiamo questa proposta
Beh alla parità scolastica nell'ambito di quello che deve essere un indicazione forte di a vere un servizio scolastico
Che come servizio è un servizio pubblico attuato da soggetti pubblici e da soggetti privati che sia pienamente integrato che editti con in questo modo
Sovrapposizioni e duplicazioni eventuale spetti di risorse nella spesso perentoria ma che nello stesso tempo sappia anche promuovere quella necessaria competitività per sviluppare una maggiore efficienza e vorrei capire pure produttività ed in questo senso anche tutto il percorso che noi dobbiamo fare per quanto attiene alla diciamo così al rapporto ai contratti di lavori relative al settore è sicuramente un elemento di riflessione e discussione ecco però questa integrazione dovrebbe veramente consenzienti ad una razionalizzazione e quindi ha una capacità di rispondere in maniera adeguati a quelli soggetti primarie che fondamentali che noi abbiamo individuato per quanto riguarda il sistema scolastico oltre che necessariamente nel corpo docente abbiamo detto lo studente e la famiglia ecco in questa linea confermo e chiude la disponibilità del Partito popolare ad essere vicino a tutti gli operatori e tutti i protagonisti perché questa riforma sia veramente una riforma utile al Paese grazie
Allora
Salutiamo il provveditore agli studi di Bari
Dottor Zenga che e qui sopraggiunto prego supplico
Coloro che interverranno di conservarsi entro i quindici minuti programmati proprio per quelle ragioni di utile riscontro
Nelle teste di chi qui vuole ascoltare per portarsi dietro delle idee produttive allora la parola adesso all'onorevole Claudia Mancina nella segreteria del partito democratico per la sinistra
Responsabile per la cultura
Io vorrei soffermarmi anche per stare nei tempi dati sulla questione della parità sul modo in cui
Dall'interno della cultura laica della Sinistra democratica quale io appartengo è possibile oggi porre in termini nuovi questa questione
Credo che ci siano modi diversi soprattutto oggi di affrontare il tema peraltro antico del ruolo delle scuole della scuola non statale e del riconoscimento del questore che questo ruolo merita dalle istituzioni dello Stato
Un primo modo che non è il mio lo dico subito e quello che si limita a raccogliere una vecchia richiesta una richiesta comprensibile evidentemente che viene appunto dalle scuole non statali
Per allargare in qualche modo gli spazi a queste consentite cioè in pratica per dare qualche soldo in più
Ma fuori da una da una ipotesi generale di riassetto e di riforma del sistema scolastico nazionale nel suo insieme il fuori anche da un'analisi della crisi della scuola italiana e della sua declinazione attuale
In questo caso si tratterebbe semplicemente di approfittare di un diverso equilibrio politico quale quello che oggi si è configurato nel Paese per ottenere un risultato che in passato è stato sempre perseguito ma sempre sfuggito
Mi pare che sarebbe questo un l'oggetto modesto mi pare che si possa si debba essere più ambizioso
La crisi della scuola italiana è una crisi di identità e di struttura di funzione e di efficacia
è una crisi che risale indietro nel tempo che grava sulla responsabilità di una classe dirigente che non ha saputo operare con un soggetto riformatore
Una crisi che non dipende certamente dalla crisi delle istituzioni della Prima Repubblica né a queste legata quasi si tratti di adeguare
Da scuola il mutamento istituzionale
E tuttavia non si può non sentire che il tema della modernizzazione del sistema formativo nazionale assume oggi una centralità nuova
E acquista un nuovo aspetto per il suo obiettivo collocarsi nell'ambito di una discussione di un confronto politico sugli S sugli assetti istituzionali sulla forma dello Stato e quindi anche sui diritti e sui valori costitutivi della cittadinanza
Ecco io credo che ci sia un altro modo di affrontare il tema delle scuole private il tema della parità
Che nasce proprio da qui dalla considerazione della crisi della scuola italiana e della risposta che ad essa si deve nell'ambito di una risistemazione della forma dello Stato e di una ridefinizione della cittadinanza
Qual è oggi la funzione del sistema di istruzione in un Paese avanzato in una democrazia matura questa è la domanda da cui partire è evidente
La scuola non è solo un servizio sociale e neanche solo una risorsa produttiva per lo sviluppo e tutto questo naturalmente ed è molto importante questo
Ma insieme la scuola e qualcos'altro
è una istituzione nella quale si formano i cittadini nella quale si forma il sentire comune il tessuto culturale di fondo della vita civile
Naturalmente non è l'unica agenzia di questa formazione c'è la famiglia ci sono comunità di vario tipo dalle parrocchie partiti secoli ci sono i mezzi di comunicazione di massa
Tuttavia certamente l'agenzia più importante di formazione del cittadino
E quella che ha una natura più istituzionale dunque quella nella quale le fila finalità democratica può essere più facilmente e più sicuramente assicurata garantito
Ciò significa che lo Stato a livello centrale e con esso tutti i poteri della Repubblica hanno il compito di assicurare le condizioni perché tale funzione civile si svolga secondo principi di equità e di eguaglianza
E quindi anche con efficacia
Tradizionalmente la cultura laica e di sinistra ha ritenuto che l'equità e l'eguaglianza dei cittadini si potesse ottenere soltanto nella scuola pubblica intesa come scuola statale direttamente e centralistica mente gestita dallo Stato
C'è quindi ovviamente una forma di statalismo che è stata tipica di questa tradizione culturale
E c'è anche la storia proprio della scuola italiana
Delle condizioni dell'unità italiana
In un paese contadino profondamente diviso culturalmente linguistica addirittura linguisticamente una storia però che oggi è alle nostre spalle
Oggi riaffermare come io voglio fare qui che la realizzazione di un sistema formativo pienamente efficace democratico e un impegno prioritario delle istituzioni pubbliche
Non implica che questo impegno abbia come unica modalità la gestione diretta delle scuole da parte dello Stato
Né che le scuole private
Alle quali viene ovviamente lasciato il diritto di esistere anche dei più focosi laicisti
Siano poi ignorate considerate estranee o indifferenti all'interesse pubblico
C'è una responsabilità da parte delle istituzioni io credo ci debba essere una responsabilità da parte delle istituzioni democratiche anche nei confronti delle scuole private
Una responsabilità che del resto è sancita chiaramente nell'articolo trentatré in un comma non attuato titolo
Ovvero la responsabilità di garantire uguaglianza ed equità anche ai cittadini che per qualunque motivo scelgono di frequentare le scuole private
Da questo punto di vista il fondamento del riconoscimento delle scuole private non è per me il diritto di scelta delle famiglie
Pur considerando la famiglia una importantissima e autonoma agenzia educativa non credo che il diritto costituzionale dell'istruzione all'istruzione si esplichi come diritto di scelta delle famiglie
E so in diritto personale e individuale di tutti i cittadini intesi come singoli rispetto al diritto all'istruzione come a tutti i diritti individuali
La famiglia deve avere funzioni di servizio e di tutela in particolare quando questi individui siano minori
Il tema della scelta il concetto della scelta
Mi sembra inadeguato anche per un'altra ragione
Perché si basa sul sistema come senza puntare sulla sua riforme ristrutturazione quasi pensando che la scuola privata sia migliore di quella pubblica che si tratta semplicemente di scegliere
Non è così la scuola privata soffre delle stesse disfunzioni degli stessi mali di quella statale
Io non credo che ci sia una soluzione miracolistica
Nelle come dire nelle scegliere piuttosto la scuola privata che quella pubblica o chieda alla scuola privata possa venire miracolistica mente un toccasana per i mali della scuola pubblica
Credo invece che si debba arrivare a un nuovo modello complessivo per mettere in Rete ottimizzando le tutte le risorse esistenti quelle pubbliche così come quelle private o diciamo meglio quelle statali e quelle non statali
Dagnino punto di vista il fondamento del riconoscimento della scuola delle scuole private cioè del fatto che esse svolgono una funzione pubblica come riconoscimento che del resto e presente in tutti i Paesi in tutti i Paesi europei
Sta dunque nella responsabilità delle istituzioni pubbliche di garantire equità ed eguaglianza tutti i cittadini in un ambito così importante per la vita civile del Paese
Questo è dunque
Secondo me l'altro modo di affrontare il tema scuola privata
Un modo che può essere proprio di una cultura laica rinnovata di una sinistra democratica
In queste approccio
Non si tratta soltanto di fare concessioni alle private o di allargare un po'la borsa
Si tratta di elaborare un nuovo modello di sistema formativo pubblico che sia davvero in grado di dare risposta ai problemi della scuola rilanciando la sua funzione civile e all'interno di questo nuovo modello ripensare anche la posizione delle scuole private
C'è un punto di partenza non ideologico per tali riflessioni e l'autonomia che se autenticata già mette fine alla gestione tutta centralistica che è stata fin qui tipica della scuola italiana
In questo senso devo dire che ho ascoltato con più concordanza di quanto mi sarei aspettata l'affermazione un genere la relazione della onorevole Aprea e in particolare l'affermazione che la parità è figlia dell'autonomia io condivido questa affermazione
Cioè e anche la mia posizione la nostra posizione
Anche se non concorda poi con alcune conseguenze che vengono trattenuti va più avanti
L'autonomia implica un concetto di scuola pubblica del tutto diverso dal passato
Il carattere pubblico nella nell'ambito dell'autonomia non è più legato alla gestione diretta
E alla uniformità didattico e culturale sul terreno nazionale
Ma si sposta sul terreno della definizione degli standard delle regole nonché di un servizio di valutazione di controlli un sistema pubblico di questo tipo
Consente sia di adeguare l'offerta formativa ai bisogni concreti per esempio predisponendo strumenti efficaci a contrastare il male oscuro della scuola italiana gli abbandoni
Sia di offrire un ambiente più vitale perché più ricco di flessibilità
E differenziazione alle diverse personalità che vivono nella scuola studenti insegnanti presi di genitori amministratori naturalmente ciò comporta ma non mi posso soffermare su questo
La valorizzazione della professionalità degli insegnanti la definizione come prima è stato giustamente detto dei diritti degli studenti
In generale di lei direi una ridefinizione dei poteri e dell'Est e delle responsabilità all'interno della scuola e dunque una riforma radicale
Degli organi collegiali
Ma non mi posso soffermare su quel il rapporto tra scuola pubblica statale e scuola non statale banchi esso quindi ricollocato ricollocato sul terreno dell'autonomia
Si può pensare ad un sistema pubblico articolato al quale possano afferire
Previa autorizzazione da parte di una struttura pubblica anche scuole non statali purché accettino evidentemente di sottoporsi al sistema di regole di valutazione stabilito per la scuola pubblica
Questa è la nostra posizione naturalmente voi potete comprendere che c'è un ampio dibattito nella sinistra su questa proposta non è non è da tutti accettata ma mi pare che sia la frontiera sul quale ci si muove nel PDS
Va da sé che questo è anche un modo piuttosto radicale di operare una selezione di qualità tra le scuole private attualmente esiste le scuole per esempio che agiscono in base a una logica puramente di lucro difficilmente potranno trovare posto in un modello di questo tipo difficilmente cioè potranno superare le valutazioni e le verifiche per quanto riguarda le scuole di tendenza come si dice
Credo che si debba guardare oltre i vecchi confini dell'emiciclo ad un nuovo statuto politico delle religioni per usare un'espressione di tre niente
Non credo che le istituzioni pubbliche debbano chiedere alle persone che nutrono una fede religiosa di spogliarsi cioè di lasciarli a casa quando entrano nello spazio pubblico
E ora di rivista di ridesignati Henry
Disegnare scusate
Il concetto di laicità io credo se nelle scuole di tendenze si rispetta non anzitutto i valori della costituzione
I valori che costituiscono lo spirito lo spirito pubblico e poi le regole del sistema pubblico
Se si salvaguardano i diritti dei cittadini se si accettano la valutazione le verifiche e i controlli del sistema generale allora io non vedo nessuna nessun ostacolo perché anche queste scuole possano entrare nel sistema articolato di cui ho parlato
Per quanto riguarda le forme di finanziamento di cui si è parlato io premesso che aveva perfettamente ragione Valentina Aprea siamo ancora alla discussione dei principi e alla proposta degli strumenti non possiamo quindi dare proposte tecnicamente
Tecnicamente compiute
Su questa premessa io dico che sono contraria siamo contrari noi del PDS alla proposta dei buoni scuola perché la consideriamo un'ipotesi di destrutturazione del si attraverso il falso appello ad una dinamica liederistica che non mi pare sia adeguata a un sistema come quello a un sistema complesso come quello della scuola
Siamo invece e pensiamo invece ci orientiamo verso forme di detrazione fiscale che naturalmente devono appunto essere approntate tecnicamente con grande attenzione perché non non non vadano a favore soltanto degli strati più ricchi
E per convenzioni sia stiamo pensando anche a convenzioni non tanto a una unica convenzione nazionale ma io penserei piuttosto a convenzioni l'ordine con gli enti locali e con le regioni
Seguendo in ciò un offrendo il meglio possibile da un'esperienza molto radicata molto importante quale quella delle scuole materne che in molte regioni del Paese anche in regioni da noi amministrate
Hanno appunto un sistema di convenzioni che finora mi pare abbia funzionato molto bene
Allora su tutta questa materia io credo abbiamo bisogno di un confronto che non è solo un confronto politico deve essere anzitutto un confronto culturale un confronto che mette in questione la nostra idea di Stato la nostra idea di pubblico la nostra idea anche di rapporto tra come dicevo prima la nostra idea di laicità cioè del rapporto tra spazio pubblico e spazi DiVersi delle reti delle diverse religioni tra l'altro dico di passaggio
Che possiamo comprendere meglio quanto il concetto di laicità debba essere rinnovato se ci se pensiamo che presto questi problemi li avremo non soltanto all'interno del del mondo cristiano ma di avremo con altre religioni con le religioni con la religione islamica per esempio
E allora veramente sarà difficile affrontare lì con un arsenale ancora in gran parte ottocentesco come quello della nostra concezione di laicità io credo che la riflessione su questa questione della riforma della scuola e nell'ambito della riforma autonomistica della scuola
Della riconoscimento pieno di la funzione pubblica delle scuole private
Sia un ottimo esempio di come la costruzione della Seconda Repubblica che è ancora tutta da fare
Richieda il il concorso di tutti il concorso per l'appunto sulla base di un'elaborazione culturale sincera il non strumentalizzata finalità politiche immediate quindi richiedano scontri ideologici e nemmeno compromessi diplomatici come si usavano forse nel passato come oggi io credo sarebbero del tutto inadeguati
Ma richieda che si costruisca insieme oltre i limiti statalisti
Ma anche rispettivamente oltre i limiti antistatalisti di altre culture di provenienza
Costruire insieme dicevo una nuova forma di Stato e una nuova cultura della cosa pubblica
Ha la parola ora l'onorevole Alberto Michelini
Grazie presidente
Ma io fare io una buona premessa di carattere generale anche alla luce di quello che è stato detto ieri dai nostri ospiti
Stranieri quindi a sentire le relazioni dei professori che ieri ci hanno spiegato come funziona il sistema soprattutto in Europa
Sembrava di essere in un altro pianeta quindi di vivere una realtà alla quale noi guardiamo con grande interesse ma anche con il desiderio anche di adeguare il nostro Paese a quella che sono legislazioni di livello europeo
Quindi la premessa che io facevo la premessa che faceva
Ecco io probabilmente credo che una che uno striscione come questo in un contesto come quello che noi stiamo vivendo oggi ieri e oggi è una cosa assolutamente inutile non serve a nulla non serve a nulla
E l'esponente le sue l'onorevole Mancina esponente del PDS ha detto poco fa che non ci devono essere né scontri ideologici né statalismo reati statalismo e allora mettere un cartello come quello da parte vostra ragazze mi dispiace propria totalmente inutile assolutamente inutile
Allora
Va be'd'accordo contro la destra cioè c'è anche la candidatura qui stiamo parlando di scuola non stiamo parlando di aborto vi prego per favore
Fatemi il favore per favore per favore ragazzi
Allora pregherei adesso pregherei pregherei la domani pregherei
No va benissimo
Rispose magari
Così
Cosa
Scusate per il contrattempo noi abbiamo fatto entrare questi ragazzi
Ben contenti di un confronto sereno e di un dialogo sul tema della scuola non vogliamo che questo convegno si trasformi in una manifestazione politica
Di parte di destra di sinistra o di centro quindi io prego i ragazzi rilevare striscioni perché qui stiamo passando il cervello parla
Allora stavo dicendo
Tom
Allora stavo dicendo
Una cosa che a cui accennavo anche ieri mentre presiedevo il la prima parte del convegno
Quando dicevo che lo sviluppo del mondo
Lo sviluppo delle risorse umane ne dobbiamo chiederci in un Paese come il nostro in un continente come il nostro
Come viene favorita la crescita sia quantitativa
E questo è un aspetto demografico che in questo contesto ci interessa meno naturalmente sia qualitativa di queste risorse come viene favorita questa crescita qualitativa
Ne sappiamo che il progresso economico lo spirito innovatore di un paese di una nazione la competitività la crescita occupazionale anche dipendono dalle qualità della forza lavoro e la qualità che ci interessa quindi e la qualità
Dell'istruzione e della formazione è un fatto questo fondamentale dal quale non si può prescindere
La ricchezza delle nazioni industrializzate si fonda sulla possibilità di conseguire la conoscenza la tecnica il sapere
E queste valgono molto più delle risorse naturali
In questo contesto quindi la formazione degli uomini gioca un ruolo chiave di fronte alla sfida del futuro questa è una sfida
Che è posta di fronte a noi l'hanno sottolineato molto bene i nostri amici colleghi degli altri paesi
E solamente i sistemi di istruzione più flessibili
Potranno sviluppare la facoltà alle facoltà di adattamento e di riconversione
Nessuno credo ognuno di loro ha sottolineato questo fatto che nel futuro il giovane
Dovranno essere più pronti evidentemente di immettersi nel mondo del lavoro ma anche deve avere la capacità di cambiare lavoro perché il mondo stesso sono l'economia lo diceva ieri D'Onofrio ma lo dicevamo tutti quindi questa un fatto fondamentale
Quindi l'era del centralismo dello Stato
Sentito con piacere anche che l'onorevole Claudia Mancina sottolinea questo aspetto
Per cui solo lo Stato può garantire non diceva esattamente questo ma insomma lo statalismo sì invece per cui sono lo Stato può garantire una parità di formazione dei cittadini
Questa era del centralismo dello stato e al crepuscolo questo siamo tutti d'accordo
Quindi
Un aspetto che io invece voglio sottolineare in maniera molto chiara e che lo Stato a un debito verso le famiglie in quanto sono produttrici di ricchezza per l'intera società civile anche quelle famiglie che in modi diversi mettendo su tutte le scuole quindi non solamente quelle confessionali mettendo su delle scuole
Svolgono una funzione sociale importantissima
Quindi questo non può non essere
Guardato con attenzione da tutte le forze politiche
Non è solamente un diritto individuale
Onorevole Mancina cioè nel senso che l'articolo trenta dalla Costituzione
Dice che il parla del diritto dovere dei genitori di istruire quindi non è solamente un diritto individuale ma detto riconosciuto dalla Costituzione
Quindi lo Stato ha questo debito verso le famiglie
A questo proposito va riconosciuta l'autonomia delle famiglie che si traduce nel riconoscimento dei doveri e dei limiti dello Stato nei suoi confronti
Una forma una forma di monopolio culturale indiretto da parte dello Stato se poteva reggersi fino a ieri è oggi inconcepibile perché l'istruzione è diventata un bene strategico per lo sviluppo della nazione
Ci sono le condizioni culturali e civili della parità diceva ieri il ministro D'Onofrio ma non quelle materiali
Però c'è bisogno
Di una riforma radicale di una riforma coraggiosa
Oggi bisogna avere il coraggio si parla appunto di necessità di costruire questa Seconda Repubblica è chiaro che fino adesso si è distrutto
In parte o per lo meno non si è costruito anche quando quasi
Però quello che mi meraviglia senatore Delfino
E quando quindi senza voler difendere questo governo voglio dire ma io voglio essere obiettivo
Cioè quando si dice che non c'è da parte del governo in questa fase
Ci sono c'è c'è una dei fatti concreti perché c'è solamente una politica di annuncio quindi sono anziché disattese ma perché queste anse sono disattese e così via io direi una cosa
Che
è difficile poter dire da parte di persone anch'io o fatto parte del partito democristiano e devo dire ho sofferto molto nell'ambito di questo partito perché nell'ottantaquattro lasciato telegiornale quando fatto politica l'ottanta per affermare dei principi fondamentali inalienabili che sono quelli della famiglia
Una politica per la famiglia e gli ho sentito dire solamente dai segretari del partito Forlani Martinazzoli potrei citare le parole esatte
La DC non ha mai fatto una politica per la famiglia l'ho detto loro quindi l'hanno detto i segretari di questo partito mi ricordavo De Mita quando mi diceva a me mi chiedeva quasi disperato ma che cos'è la politica dalla famiglia parlo dell'ottantasette ottantotto
E così via io ho cercato di far nel approvare e riuscì in quel momento Grazia Goria
Povero Goria di fare mettere non solo meno di inserire il ministero degli affari sociali che fu chiamato all'inizio degli affari speciali che era una cosa assurda voglio dire no
La famiglia la sua normalità non viene mai considerata in questo Paese la famiglia nella sua normalità io spero solamente che il ministro Guidi
Visto che il ministero si chiama così della famiglia riesca a fare quelle cose che in quarant'anni non sono non si è mai riuscito a fare la parte il la la il diritto di famiglia del settantacinque voglio dire ma la politica per la famiglia in quanto tale mai a proprio per
Quindi quindi io dare forse un minimo più di tempo voglio dire anche a questo governo per però dobbiamo stargli dietro lo diamo spingeva io parlo anche come presidente di un'associazione per la famiglia che si chiama Progetto famiglia
Proprio per i diritti della famiglia proprio è un movimento per i diritti della famiglia questo è una cosa che tanti quindi occupo da prima di far politica evidentemente quindi non a caso facendo politico scelto di farla in questa direzione per riuscire è difficilissimo vi assicuro che è difficilissimo
Non è facile io mi rendo conto le difficoltà dei ministri in un Parlamento dove non c'era nessun tipo di maggioranza dove adesso c'è una maggioranza lo diceva ieri D'Onofrio quella che al Senato quindi al limite anzi non c'è quindi solamente con il supporto
Di altri che possano condividere certe scelte voglio dire quindi c'è una c'è una grossa difficoltà il rischio corre quello da parte dei ministri poi divenuti diventare inevitabilmente e statalisti o quasi nel momento in cui poi diventano ricoprono certi ruoli e questo è uno dei problemi probabilmente voglio che ognuno di noi con le migliori intenzioni ma se andasse fuori come loro governativo avrebbero difficoltà e avrebbe quel condizionamento
Comunque
Io sono in pieno d'accordo con quello che diceva l'onorevole Aprea
Con tutte le difficoltà che questo comporta del resto io credo che si trovi un terreno comune dalle cose che diceva l'onorevole Mancina io penso che partendo dall'autonomia si possa arrivare accerti
A certe realizzazioni a certe scelte concrete a certe risposte a quelle che sono le esigenze espresse della famiglia queste anzi espresse delle famiglie uno degli aspetti fondamentali
E veniva sottolineato molto bene dai colleghi stranieri e quello
Ieri ho definito un ritornello ognuno di loro diceva
Bisogna restituire la famiglia questo diritto
Questa prerogativa questa grande responsabilità responsabilizzando poi c'è una maggiore efficienza
Bisogna responsabilizzare non solo le famiglie ma anche quelli che si occupano di scuola quindi i dirigenti bisogna prepararli a gestire la scuola
In decrescente autonomia istituzionale organizzativa lo diceva molto bene ieri il il informa il presidente dell'età Mario discoli quindi questa autonomia istituzionale organizzativa pedagogica finanziaria
Questo funziona molto bene in Inghilterra dove ci sono le Independence cool come ci diceva ieri Sexton dove che soffre vietato dal sette per cento quindi ci sarà un privilegio evidentemente ma viene tutto pagato
Dai genitori e poi ci sono le scuole invece non statali che vengono che hanno un Budget che viene gestito poi da questo da questo personaggio che e comunque da questo gruppo di gestione che lo calmano agilmente of the school in Inghilterra che è una cosa molto interessante quindi vanno studiate questa realtà per capire in che modo né riusciamo certamente dare in mano un Budget che possa essere gestito per questo io non son d'accordo con la convenzione ma sono d'accordo con il buono scuola per questo motivo perché in quel modo responsabili di quel modo Randy efficiente una realtà in quel modo risponde a quelle che sono le esigenze economiche sociali di un Paese e di una nazione e di un continente voglio dire se non è rimarremo sempre indietro
è chiaro che è complessa la situazione scolastica italiana io me ne rendo conto ma noi riusciremo e in quanti anni a rendere efficiente la scuola così come oggi o con queste realtà con questa ipotesi dell'autonomia che poi può portare ad altre conquiste questa è la difficoltà come renderla oggi questo non vuol dire che evidentemente non va assicurato al Paese una scuola degna di questo nome che riesca a formare sul serio i cittadini
Però bisogna anche riconoscere questi diritti che sono inalienabili che sono scritte su tutte le carte non solamente nazionali ma mondiali voglio dire
Internazionali allora questo è il punto che noi dobbiamo assolutamente far valere
Una
Un altro aspetto che mi aveva colpito ieri questo lo di tutto lo diceva il signor già sottosegretario al al Ministero della Pubblica Istruzione svedese
Anche anche anche anche gli diceva restituire la scuola le famiglie
Ma diceva se sbaglio dei politici le conseguenze si ripercuotono per una generazione
Se il taglio alle famiglie no diverso voglio dire nel campo scolastico alla gestione temporanea di quello che stanno facendo
Quindi attenzione la responsabilità dei politici in questo campo è enorme è enorme
Io dicevo parlavo del bene strategico che oggi è la cultura del bene strategico che sono le risorse umane quindi noi ci giochiamo oggi ci giochiamo oggi nel nostro Paese
Veramente il futuro delle prossime generazioni in tutti i campi non solamente nel campo scolastico ma il campo scolastico è particolarmente delicato perché da questo dipende il futuro del nostro Paese vi ringrazio
Ascoltiamo ora il senatore Cosimo scagliò solo dei cristiano sociali
Non riuscì
Sì sì due battute sole velocissime di carattere introduttivo
Dunque la prima riguardano il mestiere diciamo io sono un pedagogista
Prestato alla politica in quest'ultima
Tornata
Logicamente molte delle cose di di lo tengono conto di questo peccato diciamo
Tuttavia sottolineo subito che tutte le cose che ebbero dicendo costituiscono il punto di riferimento spero di portarla a termine
Di un disegno di legge che in qualche modo cercherà anti
Tener conto la battuta e mi viene spontanea per quella di dire che esiste un primato dalla pedagogia nei confronti almeno per quanto riguarda queste cose
Della stessa politica
La seconda battuta di carattere introduttivo
Senza
E infatti zar la perché occorrerebbe farci tutto un discorso
Non mi pare che in terra di Puglia siamo in parecchi qui da questa parte io sono di San Marzano mezzo albanese molti di voi probabilmente lo conosceranno
Da Rutelli terza poi implicazione o terza battuta prima di
Avviare il discorso e volevo fare che in qualche modo ho preparato
Che man mano che sentivo i vari interventi
Mi veniva voglia anche di non fare più quel discorso di cominciare invece a interagire eccetera
Ma ho paura che in molti casi il discorso mi si carichi di una intenzionalità politica
In senso polemico che non voglia vere mi basta soltanto un richiamo per dire dove porterebbe un discorso di questo genere
Mi riferisco proprio alle politiche della famiglia non lo so se attualmente siamo di fronte a un governo che faccia la politica della famiglia soltanto un punto però come ho detto prima non vado lungo questa strada
Per quello che mi riguarda la scaletta che
Ho preparato
Pone come momento di partenza delle considerazioni che verrò sviluppando
Intanto una stagione che continuamente viene ricordata anche perché all'indomani di quella stagione
Si è cercato attraverso i decreti delegati di rispondere in qualche modo
Alle forche questioni ai forti problemi che la scuola era venuta denunciando mi riferisco al sessantotto
Credo che molti di noi sappiano che i decreti delegati in fondo sono stato un tentativo una risposta prima
Purtroppo non sufficiente perché soprattutto dopo la prima mandarla dei decreti delegati venuto fuori il vuoto di queste
Provvidenze diciamo politiche che si erano messi in piano
E probabilmente la ragione dovuta proprio al fatto che
I decreti delegati non toccavano minimamente
Forse le ragioni profonde che avevano portato al movimento del sessantotto anche nella scuola
Era logico quindi che poi i anche se i contesti culturali diversi e con motivazioni diverse
Non è il caso qui di inseguire anche questo perché porterebbe via molto tempo
Il movimento che sempre sui problemi della scuola abbiamo avuto una decina d'anni dopo e anche se volete la pantera dello scorso anno o in qualche modo
Una serie anche di questioni che riguardano anche la scuola e l'università anche in questi ultimi tempi
Probabilmente se
Non si riesce
A guardare ad una
Riforma radicale del sistema formativo
Non riusciremo probabilmente
A far fronte a tutte le questioni
Che il sistema formativo stesso presente compreso la presenza di alcuni studenti poco fa
Perché in effetti c'è tutta una serie di questioni ripeto che di volta in volta
Hanno posto all'attenzione di tutti la questione della scuola la questione della formazione ma le risposte che abbiamo dato difficilmente hanno incontrato appunto nella concretezza dei fatti la soluzione di quei colleghi
Tra l'altro
Sta venendo fuori con sempre più forza proprio in questo diciamo in questa realtà attuale e concreta che stiamo vivendo
Un processo che in qualche modo mette in crisi anche il problema del sapere il problema la conoscenza del problema dell'informazione
Non è che il forza perché trasforma tutto basta vedere quello che succede a livello di stampa informazione televisiva di produzione editoriale
Cioè in qualche modo sembra che tutto diventi merce
Tutto di per sé
Legato a quello che il discorso dalla produzione del mercato
Tutto questo cioè sembra che i diritti della persona
I guadagni che ciascuno di noi fa attraverso proprio
La strada che porta ad impadronirsi
E gli strumenti del sapere diventino realtà secondaria
Per riprendere un uno di questi fattori ce ne sono molti ma siccome l'intento di tutto quello che sto dicendo
E quello di mettere in evidenza che
L'autonomia va vista come
Forse la risposta
Più positiva
A tutti i problemi che tengono in piedi le questioni della formazione le vetrate della scuola e dell'università
Insieme al tempo stesso risposta ma anche principio di fondo
Risorsa da non trascurare è probabilmente una delle difficoltà anche
Che ciascuno di noi ha avvertito
Proprio questa commissioni prima
Per quanto riguarda il Senato che ha bloccato appunto troppo il discorso dell'autonomia e non so se sarà possibile poi
Recuperarlo attraverso l'altra delega che è quella appunto che porta la riforma dei ministeri
Perché non riesco a capire come si possa pensare alla riforma del ministero dalla Pubblica istruzione sulla base di che cosa
è chiaro che bisognerà pure questa benedetta autonomia ritorna in ballo insomma non sono le forme i motivi
Non so se come qualcuno dice che
Alla commissione sette del Senato rientrerà ritornerà
Quell'articolo quattro che è stato bocciato dalla dalla prima attraverso appunto il discorso dell'aula è un ritorno appunto in Commissione insomma le strade sono molte
Certo è che che non credo che sia possibile parlare della riforma del ministero la pubblica istruzione
Senza un principio un'idea vita un'idea normativa che in qualche modo
Costituisca appunto la leva per questa riforma
Allora dicevo una delle questioni per esempio proprio questa del rapporto tra centralismo in periferia
Cioè noi sostanzialmente
Abbiamo avuto una scuola
Veniva detto anche prima
Il nostro centralismo il nostro statalismo
Anche perché alla scuola era affidato già all'indomani dell'Unità d'Italia un compito molto preciso in fondo bisognava fare gli italiani era attraverso la scuola che in qualche modo una certa cultura quella nazionale doveva
Imporsi
E quindi i programmi e i percorsi didattici
Erano legati strettamente ad una realtà centralisti
E al tempo stesso anche
Non si è trattato solo indirizzi di coordinamenti ma si è trattato anche di finanziamenti e di controllo dei finanziamenti di gestione eccetera
E senza entrare in territori che
Non mi vedrebbero
Capace di muovermi a mio agio ma credo che in effetti
La Repubblica italiana abbia il compito di scrivere le scuole non viene gestirle insomma riguarda la gestione problema molto molto complicato
Al tempo stesso tutti quei fattori
Che per lungo tempo
E sembra sono sembrati
Deporre favorevolmente nome del centralismo dello statalismo
Hanno mostrato la corda
Basti guardare che l'Italian
Culturalmente parlando non è riuscita a farla la scuola ci hanno pensato altri
Cominciare dalla lingua se vogliamo
Oppure se pensiamo a
Tutta la massa delle persone degli studenti che sono stati buttati fuori dalla scuola
Cioè la scuola che doveva risolvere tanti problemi legati
All'uguaglianza
In effetti
Costa chiamo tutti
Senza fare le cifre perché io non ce l'ho Pietro ma credo che molti di noi siano uomini di scuola a qualsiasi livello
E credo quel
Grosso buco della dispersione scolastica ci pesa tremendamente
Non è vero quindi che la scuola centralizzata la scuola statale
Ci abbia aiutato a risolvere questi tipi di problemi che non sono da poco
Che non sono d'accordo
E per lungo tempo abbiamo pensato alla scuola statale anche in questi termini
Che doveva pensare a risolvere le questioni del nord del sud
Al tempo stesso
C'è stata quasi una
Espropriazione di tante realtà culturali a vantaggio di una realtà culturale
Penso per esempio a un recupero che poi è stato fatto tramite
I guadagni che alcune aree disciplinari hanno portato con sé
Non penso tanto all'ASP anche a loro alla sociologia dell'educazione ma penso soprattutto
Altro che Lucia culturale penso soprattutto al ruolo e la funzione delle culture locali
Ai recuperi che col tempo sono maturati
Facendo capire che in effetti
La sostanza prima dei processi di formazione soprattutto per quanto riguarda alcuni stage alcune stagioni
E la formazione
Materna elementare
Non può non passare
Attraverso quello che è in fondo il bagno della quotidianità della cultura nella quale appunto il soggetto si trova a vivere
Ebbene sotto questi aspetti lo statalismo il centralismo i programmi orientamenti eccetera in effetti non credo che abbiano
Portato a questi risultati
Ecco sotto questo aspetto
Penso che possa bastare
Ne posso dimenticare altre cose conosciamo tutti il problema del personale
Problema delle decisioni che vanno prese
Insegnanti presi ripresi provveditori provveditori sovrintendenti soprintendenti direttori generali direttori generali ministri
Non so molti di voi sito hanno provato in qualche pasticcio scolastico
La decisione non arriva ma ognuno c'ha da chiedere
E poi quello che è né penso che possa essere trascurato questo
Esercito di un milione e passa
I persone legate al ministero per la Pubblica Istruzione riprese
Quindi sono tutte questioni
Che messe insieme credo che pongano un problema di un nuovo rapporto d'altra parte dopo un tutto quello che è stato detto io non mi dilungo anche sotto questo aspetto
è stato detto anche che nella Finanziaria la cinquecentotrentasette la legge
Dalla finanziaria del novantatré si parlava dell'autonomia vero
Però se ne parlava probabilmente ponendo tra parentesi
Uno degli elementi chiave in ordine all'autonomia
E qui tocco l'altra questione andando un po'veloce anch'io per via del tempo
è evidente a parlare se è vero che parlare di economia non vuol dire a parlare di decentramento credo che non basti parlare di autonomia organizzativa finanziaria didattica ricerca e sviluppo
Che sono le indicazioni dell'autonomia che al comma uno dell'articolo quattro appunto della legge dicevo prima vengono indicate
Probabilmente bisogna inserire almeno altri due tipi di autonomia
Mi è parso anche di aver avvertito
Mi riferisco a quello istituzionale a quella pedagogica d'altra parte anche se in maniera diversa nelle nostre scuole comincia già esser presente
Una carta d'identità della scuola
In fondo il Progetto educativo d'istituto che cos'è
Ecco si tratta in qualche modo di di caricarlo di significati anche più profondi sotto certi aspetti e poi c'è l'aspetto con dicevo prima istituzionale mi rifaccio a quanto accennavo prima
L'istituzione delle scuole legati sì alla Repubblica
Ma ci sono Enti locali comuni regioni
Famiglia veniva detto
Che in effetti istruisca istituiscono scuole e si tratta di vedere in tutto questo panorama anche
Come muoversi bisogna pensare quindi alle forme dall'autonomia ma non in maniera dei pone in maniera forte
Perché in maniera debole tutto sommato poi va a finire che facciamo una specie di decentramento insomma più o meno
Quindi pensare questa alla
Diciamo il tentativo che in quello che dicevo questo disegno di legge da preparare non so ora come mi verrai quando mi verrà perché
Anche se fuori la gente dice che al Parlamento si lavora poco io vi confesso che non non c'ho un minuto di tempo sul serio
La macchina l'otto finanzierà anche mezzanotte a volte
No può darsi che ci sia anche chi non fa nulla ma questo avviene in tutti gli ambienti no non non c'è da meravigliarsi insomma in ogni ambiente di lavoro e così insomma
Però va sicuro che chi ha voglia di Stati e tra le cose non respira al Parlamento quante cose ce ne sono a fare
Ecco allora dicevo pensavo a un sistema formativo
Formale nazionale
Cosa vuol dire
Mi rifaccio a alcune conquiste che sul piano pedagogico dopo spinte di variare disciplinari
Son venuto maturando certe idee
In particolare questa che il processo formativo avviene
Anche nella quotidianità delle esperienze
E per questo noi pare siamo soli di parlare di sistema formativo policentrico in qualche modo quanto accennava la Mancina prima cioè
Tutta una serie di realtà sistema formativo policentrico cioè una serie di realtà famiglia scuola eccetera eccetera
Tuttavia evidente che all'interno di questo sistema formativo policentrico una responsabilità precisa sul piano delle intenzionalità formative
E legato alla scuola
Per questo appunto
All'interno del sistema formativo
Si inserisce il discorso del sistema formativo formale che quello che riguarda appunto la scuola
Ecco questo nel taglio dell'autonomia
Questo sistema formativo formale di natura nazionale
Dovrebbe garantire l'autonomia dei singoli soggetti istituzionali e quindi delle singole scuole
Io credo che molti di voi ricorderanno le giornate della scuola
Qualche tempo fa molte di queste idee erano presenti anche allora
Singoli soggetti istituzionali per quanto periferici essi siano
Inoltre dovrebbe assicurare l'ambito le condizioni dell'intervento del centro
E come si diceva prima in chiave di coordinamento di Indirizzo eccetera
Evidente che in questo quadro sistema formativo formale nazionale
Dovrebbero trovare con le carte collocazione
La scuola statale la scuola non statale
Comprendendo nella scuola non statale anche regioni comuni
E tutte le realtà appunto alle quali
Molti soggetti già in questa sala ma anche che organizzato
Queste giornate di riflessione penso abbia in qualche modo individuato
E per questo allora che recupero
Un aggettivo che qualche tempo fa era scandaloso utilizzare
La ragione la Mancina quanto sottolinea appunto
Un cambiamento di prospettiva che si è venuto maturando
Io ricordo che quando
Cinque sei anni fa andando indietro utilizzavo il termine sistema formativo formale integrato su quella parola integrata succedeva al pandemonio
Perché era chiaro che io utilizzavo questo
Aggettivo questo participio lo lo utilizzavo con una connotazione precisa che non era condivisa da molti pedagogisti
Sono molto contento che invece le cose siano maturate in maniera tale che questo integrato porta avanti un certo tipo di discorso e lo recupero perché mi pare che
Si carichi di questi nuovi significati
Quali problemi tanti
Intanto
Gli ambiti e i limiti di una eventuale regionalizzazione
Non dimentichiamo che esistono Progetti io non l'ho mai letti ancora e ho letto soltanto a livello di stampa
Presentato il Progetto
Della lega io non l'ho mai letto nella sua integralità ho letto soltanto delle cucine qua e là
Però evidente bisogna
Vedersi col gruppo della Lega per vedere
Che consiste il Progetto federale di scuola
E che rapporto c'è con questo discorso che in qualche modo questo impasta indoor
Secondo tipo di discorso
E l'autonomia porta obbligatoriamente a me dicevo prima la riforma della pubblica amministrazione legata appunto al ministero la pubblica istruzione
E quindi c'è tutto un capitolo qui da rivedere io ricordo nelle giornate romane i provveditori che s'arrabbiano non quando Cassese fece un certo tipo di discorso
Qui non si tratta di dire sì nodi togliere dimettere eccetera ma di vedere in questo nuovo quadro
Ispettori provveditori
Sovrintendenti ministero spesso che ruolo vengono da su
La riforma dello stato giuridico degli insegnanti
Anche questa va affrontata ed è un problema di forte rilevanza sindacale anche mi dispiace che la realtà sindacale
Non sia presente perché in effetti
Parlare di autonomia
Fuori ai problemi sindacali non sarà facile col piede giusto farlo giuridico degli insegnanti
No no ora io facevo sì che solo i confederali pesa lo stesso il discorso
Come riguarda anche il problema della dirigenza scolastica
Dirigenti scolastici direttori didattici e presidi naturalmente in questo nuovo quadro
Non possono essere soltanto il passacarte dei custodi dalla scuola per uno diventa qualcos'altro
Quindi allora un progetto
In sintesi un progetto centrato sull'autonomia
Che abbiamo colpe
Tocca tutte queste realtà cospetto ma
Non penso che vadano dimenticate altre realtà presenti
All'interno di una realtà scolastica
E penso agli insegnanti appunto come dicevo prima
Soprattutto a quegli insegnanti che già ora si with ora
Soprattutto il più duro è l'ultimo all'ultimo appunto soprattutto a quegli insegnanti
Che lavorano con un volontarismo pauroso
Io ne conosco moltissimi
Soprattutto quelli che fanno la sperimentazione che si tratta di lavorare almeno il doppio di quello che normalmente si fa
Ecco io penso che l'autonomia dovrebbe aiutarci
A cancellare una volta per tutte dalla scuola
Uno slogan che per lungo tempo
E pesato e continua a pesare lavoriamo poco ma ci pagate poco
Non è vero si lavora molto e si viene pagati poco
E attraverso l'autonomia
Problema degli studenti c'è stato già accennato velocemente attraverso l'autonomia dovremmo puntare anche alla visibilità non soltanto dei doveri degli studenti ma anche dei diritti degli studenti
Per esempio
Lo studente dovrebbe conoscere il proprio percorso formativo
Dovrebbe avere mezzi e strumenti
Per capirsi per sapersi valutare per sapersi autorialità
E dovrebbe avere la forza e logicamente l'adulto dovrebbe aiutarlo in questo per operare il confronto non soltanto come sempre avviene tra sei compagni ma anche con gli insegnanti stessi
La famiglia è stato già detto abbastanza mi pare su discorso per la famiglia
Problema appunto della scelta
è chiaro che il discorso è legato anche
Ai problemi dell'età e un bambino alla scuola materna vedova non posso scegliere lui
Così l'elementare no
Ma quando penso alla famiglia penso anche
Ha un interesse della famiglia
Per il progetto pedagogico della scuola
Che non è il progetto didattico
In fondo all'autonomia dovrebbe favorire anche
Il ruolo e la funzione della scuola come centro vitale all'interno di una comunità anche fuori
La le stagioni tipicamente scolastiche
Detto un piccolo pallino mio mi interesso di educazione permanente ed educazione degli adulti
E io credo che la scuola abbia un'enorme importanza piano dell'autonomia in questa accezione grazie
Allora prima di dare spazio al dibattito
Io traggo alcune brevi conclusioni
Occorre partire da lontano per più chiaramente comprendere il presente
L'istruzione affidata allo Stato in Europa
Ha origini recenti
In modo non sporadico
A partire dalla costruzione francese della idea e della struttura della nazioni
A partire dalla rivoluzione liberale e cioè in conformità con il fine da quella rivoluzione perseguito della e Galletti dei cittadini
Per il passato le scuole
Paterne degli aristocratici e quelle religiose per la borghesia non avevano garantito l'égalité
In questione non era affatto la qualità dell'insegnamento ma il modello formativo proposto dallo Stato liberale alla società
Quello del cittadino fedele alle leggi e buon patriota ripeto quasi testualmente uno stilema di della fine del diciottesimo secolo
La diffusione della scuola di Stato in tutti i Paesi d'Europa
Maturò in alcuni di essi e specie in Germania
L'idea dello stato di cultura inducendo
Il Kulturkampf cioè la lotta per la cultura
Che rivendicava il monopolio pubblico dell'istruzione
E di qui venature anti religiose e da anticlericali
Nell'insegnamento vincolato da programmi ministeriali da libri di testo scelti da docenti maggioritariamente ispirati ai biologi e liberali prima e dello Stato etico e fascista poi la ricostruzione dello Stato democratico con il contributo delle tre culture politiche
Cattolica liberale e socialista ha conservato il postulato della scuola di Stato come scuola rinnovata e aperta a tutte le istanze di una società democratica e pluralista
Apparve marginale
Alla metà di questo secolo il ricorso alla scuola privata
Interpretata esclusivamente come scuola confessionale
Se ne proclamò la libertà ma se ne esonerò lo Stato
Dal sovvenzionamento nel momento della loro costituzione
Non si volle cioè
Che lo Stato avesse il carico finanziario del fondatore di scuole private
Il che sarebbe stato paradossale in una fase storica di rimodellazione e di rilancio della istruzione scolastica pubblica
Di uno stato finalmente non più ideologizzato non più di classe né di partito
Le vicende successive hanno dimostrato non un duttile adeguamento della scuola di Stato alle istanze della società pluralista
Innanzitutto la ideologizzazione di alcuni insegnanti ed insegnamenti urtava con l'orientamento delle famiglie di quelle soprattutto sensibili
All'esercizio del diritto costituzionalmente garantito di Scelta del modello educativo e non soltanto del destino professionale dei figli
La caduta della vocazione del personale docente
A concorrere alla formazione morale e non soltanto alla istruzione degli scolari e studenti
Indotta da retribuzioni e di ventenni sostanzialmente parte Time commisurati
Alla crescita eccessiva del personale insegnante
Selezionato con criteri di massima e di massa e con una sua tendenziale
E plenaria
Femminilizzazione
L'impiego del percorso scolastico
A partire dagli anni sessanta
Come parcheggio delle nuove generazioni
Il cui ingresso nella vita attiva era ritardato dai processi di modernizzazione tecnologica del sistema produttivo
A ulteriormente contribuito a scoraggiare il compito selettivo di personalità e di competenze di una scuola che vi la scuola
Avrebbe dovuto realizzare
Non riducendo sì ad una sua auto interpretazione di organo
Funzionale alle vuote attese della società di massa
E di fronte a questo declino oggettivo della scuola pubblica che riemerge il modello di famiglia accolto in Costituzione
Come società naturale
Che ha richiamato stamattina Michelini e dunque soggetto non individuale ma soggetto sociale di diritti costituzionalmente garantiti
Tra questi si inscrive il diritto dovere dei genitori di educare i figli
Nel senso di scegliere il modello educativo più conforme
All'abito morale o alla confessione religiosa del gruppo familiare
Quando la scuola di Stato oscilli tra ideologia ed agnosticismo
E alla fine della parabola abdicare ad ogni modello formativo per ripiegare esclusivamente sulla trasmissione di informazioni
Vi prevalente utilità tecnico-professionale
Si pone il problema se essa corrisponde alle richieste di una società democratica e pluraliste
E se non sia più congrua una risposta
Che riconosca servizio pubblico dell'educazione e di istruzione sia le strutture dello Stato sia quelle sorte per iniziative dei privati
Profili problematici di questo modello l'eguaglianza dei cittadini
Nella qualità dell'insegnamento
Sia come livello di competenze sia come modello educativo prescelto
Rispetto alla compatibilità con il principio di tolleranza e di solidarietà essenziali alla compagine della società pluralista
Chi controllerà
Chicco stupirà l'uguaglianza
Nella molteplicità e diversità delle imprese scolastiche
Minore problema è quello della selezione degli assedianti
Secondo profilo problematico l'onere finanziario
Che deve coprire parte del servizio nel senso descritto sempre pubblico
In sinergia con finanziamenti privati
Di famiglia
O di gruppi economico sociali
I rischi di lungo termine
Accentuare le diversità delle opzioni morali religiose e politiche nella società
Gli Stati che sono più avanti di noi su questa strada
Sì abbiamo qui
Un illustre esponente per il Belgio
Hanno una lunga multi secolare tradizione di tolleranza
Virtù base
Per costruire la coscienza civile di una grande comunità nazionale
Ma qui si gioca
L'onore degli insegnanti
In qualunque struttura assolvono la funzione pubblica
Che deve avere come fine ultimo la formazione di generazioni giovani e ragionamenti e pacifiche in grado di costruire e far funzionare una società civile ospitale per tutti che si senta tutelata e non coartata dalle pubbliche istituzioni sede dell'eguaglianza giuridica dei cittadini come la scuola sia statale sia non statale
Deve essere sede
Tempio dell'eguaglianza morale degli uomini
Il problema
Il problema ha una forte valenza costituzionale
Perché l'educazione parte centrale del patto sociale
Alla Costituzione bisogna rivolgersi
Con una lettura evolutiva
O con una verifica
Di quanto consenso sia nel Paese
Per un procedimento di revisione sul punto della lettera della disposizione costituzionale
Queste mi sembrano le linee
Ricavabili dai vostri interventi
Di cui mi limito ad essere espositore
Non potendo ovviamente per il divieto che me ne viene dal mio mandato dichiararmi per nessuna delle proposte avanzate
Consentitemi di ringraziare i promotori di questo incontro per l'avvenire equamente dato diritto di ascolto e di parole
A chiunque di qualunque parte e convinzione politica e culturali
Non avrei potuto accettare di essere qui oggi dato che il mio giuramento mi obbliga alla imparzialità di ogni mio gesto pubblico
E quando queste imparzialità non fosse praticabile mi obbliga all'assenza e al silenzio
L'ambiente che qui ho trovato mi consente invece di esprimere il convincimento che le congiunture critiche nella evoluzione del Paese
Possono essere avviate a soluzioni giuste
Solo se sapremo parlarci correttamente e pacatamente l'un l'altro
Adottando quella regola del dialogo
Che sta nel dosare asserzione ed ascolto
Mettendo in conto l'eventualità di farsi convincere dall'interlocutore e non necessariamente di batterlo come in una lotta sia pure a verbale
Che i cittadini insegnino ai governanti potrebbe essere uno dei fini della nuova scuola che voi
Passo Lo Bello
E invito qui
Al tavolo
E si prepari Pasolini Roberto
La professoressa Lo Bello c'è il arriva
Venire o
Ringrazio il presidente Casavola
Perché non solo a me
Ma mi pare proprio ai cittadini di questo Paese
Egli oggi con il suo discorso apparato una prospettiva direi per la quale vale l'impegno vale la pena di impegno anzi e condivido la sua interpretazione della ratio di questo convegno interessantissimo
E condivido la sottolineatura di questo clima
Di pluralismo e di tolleranza
Che mi pare per la verità
Così in qualche modo oggi sia stato sciupato forse in un passaggio non del tutto felice
Dei lavori ma non intendo spostare il terreno di confronto su queste argomentazione volevo semplicemente inserirmi nel discorso
Di individuazione dire del soggetto titolato
A scegliere all'interno del pluralismo scolastico il modello educativo
Mi pare che di questo anche qui questa mattina si sia trattato se cioè sia la famiglia
L'individuo
O come preferisco chiamarlo la persona
Direi che in qualche modo sarebbe opportuno riflettere sul serio la proposta di un radicalismo familista
Interpreti
In maniera corretta quella che l'antropologia accattoni
E se invece il primo comma
Per l'antropologia cattolica non sia la persona
Anche rispetto alla famiglia
In un convegno che qualche giorno fa alla Consulta di pastorale familiare
Delle chiese di Puglia organizzato proprio l'arcivescovo monsignor Cacucci richiamava questa esigenza
L'esigenza cioè di non convertirci e parlo naturalmente
Per i cattolici in maniera troppo superficiale ed avventata ad un radicalismo familista che accantonerei ebbe il la primazia della persona spostando all'interno di questa che pure noi vediamo come comunità
Una per i mazzi
Direi che se mai sicuramente questo è dato in premessa in questo convegno si tratterebbe di suscitare il confronto tra quelle che sono le diverse concezioni
Di famiglia
E mi rendo conto che questo sarebbe un tema Reno direi più scivoloso meno adatto ad un pacato confronto ma mi limito
Semplicemente a fare questa osservazione se cioè non sia il caso di ripensare che la persona e il fondamento di ogni direi istituzione che alla Costituzione italiana faccia riferimento questo viene esplicitamente citato nell'articolo due della Costituzione un'ultima osservazione
Qualcuno
A questa mattina ha tentato di mi pare l'onorevole Michelini
Di fare sinteticamente polemicamente riferimento ad un'assenza di politica per la famiglia
Da parte della Democrazia Cristiana
E ad una presenza di politica per la famiglia all'interno di questa maggioranza
Per la ragione che intanto essa ha costituito un ministero della famiglia
Personalmente sono dell'avviso che la politica per la famiglia
Intanto vada sostituita da una diversa espressione non solo diversa nella terminologia ma nella con cento da una politica della famiglia
Vale a dire la famiglia come questo è scontato soggetto e non destinatario delle scelte politica ma soprattutto quello che mi preme e dire che sarà forse il caso che non si consideri la famiglia un settore di intervento
Della politica dello Stato o degli enti locali ma che si rispetti l'autonomia della famiglia come direi soggetto nerbo e Radice delle istituzioni
Non credo che un ministero bella famiglia genitivo oggettivo immagino non soggettivo
Interpreti
Questo spirito fino in fondo GRA
Allora Roberto Pasolini
Si prepari pugliese
Sempre Sindacato famiglie
Ringrazio il presidente Casavola per darmi mi ha dato l'opportunità di poter prendere brevemente parole in questo prestigioso convegno prestigiosa proprio per la molteplicità di interventi e di posizioni espresse e e alla fortuna dal mio punto di vista di vedere che qualche convergenza comincia a esserci anche da un punto di vista culturale
L'autonomia ha fatto passi da gigante quattro anni fa ho cinque anni fa di alcuni aspetti come ricordava il professor Scoglio oso non si poteva forse nemmeno parlare oggi si nota finalmente una convergenza in questo senso
Brevemente volevo ricordare una mia sollecitazione attraverso un uno schema che mi sono prefissato
Cuore e credo che sia estremamente utile ascoltare le esperienze degli altri Paesi sento sempre con piacere il calore dell'intervento del grosso Rambler o gli aspetti tecnici espressi da altri eminenti
Convegnisti ma ritengo che sia importante che il nostro impegno vada soprattutto nel analizzare a fondo il nostro Paese per studiare realmente un progetto italiano di soluzione al sistema dall'autonomia e della parità
Perché solo attraverso questo metodo potremo studiarsi adattarci un abito che si possa dare poi una soluzione reale per quello che sono le aspettative sociali del nostro Paese
Il convergenza più importante per me come dicevo prima il il fatto che tutti gli esponenti politici hanno detto che l'autonomia sarà la madre della parità e quindi il primo punto il primo nodo da sciogliere
Da rappresentante della vinse in seno alla Conferenza permanente delle autonomie
Da quattro anni stiamo analizzando studiando questo tipo di problema
E stiamo cercando di fare cultura su questo concetto grosso scoglio coso ne ha dato una traccia molto importante ed è chiaro che attraverso l'autonomia
Si crea reale spazio ai genitori agli studenti agli operatori scolastici si arriverà ad un miglioramento della qualità del servizio scolastico
Si potranno attuare progetti per ridurre la dispersione
Chi da operatore scolastico analizzato questi ultimi tempi problema la dispersione si è visto quante volte ad esempio i risultati delle ricerche non sono poi stati attuati dal punto di vista pratico
Un esempio semplicissimo e il fatto che si nota note sempre che la dispersione maggiore dove i curricula sono più carichi di ore di lavoro e gradualmente l'altro sistema scolastico ha continuato a produrre progetti dove il carico di lavoro e quadri orari erano sempre più numerosi quindi in contraddizione con quanto le ricerche chiaramente portava una soluzione
Allora
Crediamo veramente in questa strada e credevo veramente l'autonomia ricordando che l'autonomia vuol dire soprattutto assunzione di responsabilità a tutti i livelli e con l'invito ad affrontare il problema secondo la sollecitazione che il presidente Casavola ha fatto una delle sollecitazioni che il presidente Casavola fatto nel suo intervento corsia di affrontare il dialogo
Come capacità di mettersi in discussione saper ascoltare chi mi sta di fronte saperlo di saper recepire i suoi progetti non certo di affrontare il dialogo come prevaricazione nel senso di non a tutti i costi convincere temi di fronte occorre penso con coraggio attivare questo tipo di insisteva
Questo tipo di progetto anche perché il nostro sistema ritengono sia più in grado di aspettare se non vuole arrivare al collasso o se no con l'arrivare a perdere tutte le sfide che ormai riempiono la bocca di tutti ma che l'Europa sta aspettando e ci sta aspettando
Secondo i principi dell'autonomia questo coraggio cosa vuol dire vuol dire attivare al più presto un progetto
E costituire nel contempo una possibilità di controllo in itinere
Se continuiamo a discutere per formare trovare la perfezione di un progetto
Se continuiamo discute perché dovevo risolvere prima tutti i problemi finora nella minuta il via scusate di mai progetti non andranno mai avanti come ci è abituato al nostro Paese e continueremo ad aspettare all'infinito
Allora secondo il progetto dall'autonomia occorre dare figlia al Progetto nei principi avere la forza e il coraggio di istituire una commissione che rappresenti una commissione degli esteri strumenti istituzionali che vanno studiati che rappresenti tutte le concorrenti che sono interessati a questo progetto che gradualmente poi modifichino in itinere questo progetto
Quindi la mia sollecitazione ho concluso di risolvere innanzitutto il problema da un punto di vista di principio
E non ho ancora parlato i profumati finanziario perché ritengo che famiglie studenti ed operatori che per anni hanno atteso una soluzione di questo problema sappiano finanziariamente attendere ancora se però sanno che il principio è stato risolto
E l'effetto finanziario può essere graduale nessuno chiede interventi in via politici no ad una finanza pubblica che ad un certo momento non può e non non non può risolvere immediatamente le questioni ma io posso anche qui penso non c'era una sfida siamo pronti anche ad accettare la soluzione finanziaria
In base a risparmi che l'efficienza di un sistema autonomistico porteranno altro sistema perché sono convinto che queste questi risparmi finanziari non solo riusciranno a coprire l'intervento della parità e coprire le squadre di intervento coprire una soluzione della parità male pittura dramma vantaggio complessivo un altro Paese
Grazie
Allora Pugliese
Si accomodi
Si prepari Antonella Russo
Io vorrei cominciare ringraziando gli organizzatori di questo convegno perché ci hanno dato davvero un'opportunità
Unica oserei dire sia per la ricchezza dei contenuti che per la possibilità degli incontri
Quello che a noi premeva dire commessi intaccato delle famiglie
Una struttura che difende la famiglia come il luogo in cui la persona inalienabile evidentemente e il punto centrale
Di tutta la società comunque come il luogo in cui la persona viene accorta sin dai primi istanti della sua generazione
E quindi l'uovo come diceva di quel pontefice veramente ecologico per soluzione ecologica per la nostra società
Per è quella differenza come diceva Donati per citazione il professor Donati e quella differenza che fa la differenza
è avvenire essere dentro una famiglia che si considera tale e che come tale si pone è quelli quel quid che può cambiare radicalmente la società per questo noi partiamo
Da questa con partendo da questa conservarlo lei sa
Diciamo che quello che legittima la scuola messo che c'entra alla società
E il soggetto delegante e riteniamo come soggetto ed elegante la famiglia senso che è evidente
Che
La scuola e soprattutto è rivolta a
La campagna dita i bambini più piccoli per i quali si è parlato soprattutto delle superiori ma non dimentichiamo che la scuola si rivolge dai sei anni in quell'obbligatoria sino ai diciotto comunque letta del la maggiore età no
Quindi si rivolto a questi due soggetti e questo nesso implica dei valori cioè non è soltanto ammesso organizzativo è un mezzo per cui la famiglia chiede che la scuola altra
Agenzia educativa dopo un prima ma altre agenzie educative
Garantisca
Continui dei valori che sono stati sostenuti che vengono sostenuti il primo di in prima battuta all'interno di questa struttura originaria per questo il controllo
Tra questi di questo soggetto delegante nei confronti della scuola non può essere solo un controllo burocratico cioè che vinca ci sia una decisione alle norme
Ne sono tecnocratico cioè che verifichi il rapporto tra i costi e i benefici
Ma risiederà nella verifica in una verifica di tipo educativo della rispondenza cioè della scuola ai criteri fondanti la prima contraddizione del nostro sistema
Consiste nel fatto che esso nega
Lo statuto di pubblico a quelle istituzioni scolastiche che pur svolgendo lo stesso ruolo hanno una diversa proprietà
Quindi il primo problema evitare autonomia alle unità alle unità scolastiche qualunque sia la loro natura
Un'autonomia
Può essere positiva solo se stimolati la soluzione delle responsabilità da parte degli utenti
Della struttura e questo mi sembra un punto nodale perché non esiste un'autonomia se sei autonomia e questo rapporto tra queste due parti se la responsabilità dell'utenza non è sollecitata e non è educata
In questo senso a grossissima parte la responsabilità anche dello Stato che possa educare a questa responsabilità e non purtroppo dislocare come avviene per i
Farei volentieri anche degli esempi ma casomai seduta
Dunque dicevo che l'autonomia può essere positiva se stimola l'assunzione di responsabilità responsabilità del suo funzionamento per la sua qualificazione ma non solo della sua rispondenza all'incarico valoriale
Per questo diverso sistema di finanziamento dell'istruzione è indispensabile perché possa avvenire una questa reale autonomia allora oltretutto non ci siamo accorti
Facendo delle ricerche e delle valutazioni che questa responsabilità e qui mi ricollego a quello che diceva il professionale
Che queste responsabilità della famiglia viene sollecitata anche se e forse soprattutto se la famiglia in un certo modo partecipa alla Spesal della della costruzione educativa dei figli restando nel tempo perché il tema della scuola il fatto che la nostra società sia sempre una stato una Società di assistenza totalmente gratuita
Contribuito a una certa deresponsabilizzazione per questo noi chiediamo per esempio facciamo un'ipotesi non è una richiesta formale comunque facciamo anche come ipotesi che
Aperti tentai sedici anni cioè dal fine del biennio a partire dalla fine della scuola obbligatoria la scuola obbligatoria proprio per sollecitare questa assunzione di responsabilità
Possa per una certa tante essere finanziata dalle famiglie il moto meno in modo meno formale di quanto non lo sia adesso perché attualmente le cinquanta sessanta mila lire
Dico tributo per le spese oggettive che lo Stato sostiene è veramente irrisoria cioè e di cui il formale e di quel segnale che però se non è concretamente rilevabile della sua utilità
Rimane
Addirittura non colto nel suo valore allora e chiediamo che invece avvenga responsabilizzata alla famiglia anche partecipando al costo Chivu educazione destini di questo potrebbe avere parlo per la scuola dell'obbligo soprattutto perché per la scuola dell'obbligo poi si pongono anche problemi differenzia di ecco appunto incostituzionale la per la scuola no dell'obbligo non essendo dell'obbligo questo potrebbe avere magari aspetti positivi primo dicevo la responsabilizzazione
E secondo liberare delle risorse all'interno dello stato che possano poi finanziare altri sistemi di Ford di formazione
E poi potrebbe con questo contributo che naturalmente non dovrebbero essere imposto a tutte le famiglie in modo omogeneo ma tenendo conto delle diverse fasce
Sociali
Economiche questo contributo potrebbe favorire sempre nella fascia di scuola prove obbligatorie la scelta per le famiglie di scuole
Dove aspetta Bond strettamente statali cioè non statali invece ma per Walter e tanto pubbliche quanto quelle che offrono lo stesso servizio
Volevo fare se permettete un piccolo esempio di sul problema
Sul problema di deresponsabilizzazione che sulla responsabilità di deresponsabilizzazione che il nostro stata nei confronti delle famiglie per quello che riguarda per esempio il la riforma della scuola elementare questa riforma che è nata da da problemi è tutt'altro che educativi ma soprattutto contrattuali per problemi sindacali eccetera i puristi del Calì e politici
Ecco è stata malissimo accorta dalle famiglie ma di fronte a una presa di posizione sicuramente non organizzata perché la famiglia non è capace di riconoscere dei punti unici chiamati
Ma anche molto mobilitata perché si erano costituiti vari comitati di agitazione eccetera
Per i preposti a questi problemi hanno sempre trascurato sistematicamente Oricchio obiezione in ogni possibile soluzione questo ma come infetto
Sistemati con lo scoraggiamento delle iniziative personali
In questo senso io veramente desidererei chi quando nasce qualcosa dalle dal cittadino e nel modo per moto particolare da questo nucleo
Sociale la fanghiglia allo Stato ne tenga conto in modo estremamente rilevante grazie
Allora con Lello Russo
Sono ci sono undici iscrizioni per cioè non oltre i cinque minuti non oltre i cinque minuti
Io sono del coordinamento studenti medi antifascisti vorrei ricordare alla platea che la possibilità di parlare qui esclusivamente perché abbiamo fatto una protesta fuori
In un convegno in cui si parla della scuola quelli che sono i soggetti fondamentali della scuola non sono stati invitati a parlare
Abbiamo ascoltato molto attenta a mente le belle parole le belle e di poche parole con cui i relatori si sono riempiti la bocca avete parlato di famiglia io sento parlare di famiglia da parte di persone che non hanno alcun rispetto per per i pensionati non ho alcun rispetto per i lavoratori come potete parlare di famiglia
Sento di Parma parlare di formazione state svendendo il nostro ministro intenzione di svendere la scuola pubblica e si parla di formazione
L'anno scorso più di seicento mila studenti sono scesi in piazza al protestare contro l'autonomia finanziaria
La loro voce non è stata minimamente ascoltata il ministro D'Onofrio adesso basso tutta la sua proposta di riforma esattamente sull'autonomia
I dico io che
Sono un soggetto dalla scuola che sono una studentessa che cosa porterà l'autonomia
Quello che vuole fare l'autonomia è esclusivamente creare delle scuole per chi se le può pagare delle scuole buone con delle ottime strutture e invece le scuole più fatiscenti come quella dove io vado come quella che io frequento con una scuola pubblica e da diciassette anni non ha una palestra non ha un luogo dove fare un'assemblea d'istituto
Questo convegno si sarebbe dovuto chiamare scuola una questione di soldi scuola la passione di classe
Il progetto di riforma prevede che i due anni
Dai quattordici ai sedici anni Italia i piani aggiuntivi
Di obbligatorietà
Siano svolti nei corsi di formazione professionale ancora non abbiamo imparato cosa sono questi costi ancora non lo sappiamo che questi costi sono stati un modo per fare soldi un modo per lucrare sono stati pieni di corsi fantasma organizzati dalle Regioni
E noi vogliamo permettere che ci sia una divisione per censo non possono ritornare all'avviamento professionale che c'era la scuola media che è stato travolto dalle proteste
E allora lo vogliono vogliono fare questa divisione per censo dopo la scuola media
L'ultimo intervento vi assicuro via sinceramente raggelato sia detto che dopo i sedici anni sono le famiglie a dover provvedere all'istruzione degli studenti
Ma cosa deve essere l'istruzione deve essere un dare agli studenti a dare gli studenti gli strumenti per capire la vita per capire la storia
O deve essere un riempire le teste di nozioni un creare dagli autonomi che sappiano solo obbedire sappiamo solo dire quello che gli è stato insegnato
A me pare che a questo scopo è questo governo dopo essersi spartito l'informazione con la lottizzazione selvaggia della RAI adesso si voglia spartire la formazione poi a spartirsi la formazione nelle scuole nelle università
Quale studente lavoratore per un esame è costretto a pagare due milioni di tasse quale studente lavoratore potrà permettersi questo vogliamo renderci conto a che cosa andiamo incontro
Ci sono settori della sinistra cappesante per una a alleanza elettorale con i popolari con i cattolici i poter spendere un punto così importante come quello della scuola pubblica
State attenti è una cosa gravissima non si potrà tornare indietro su questo punto
Vedo che l'onorevole del PDS responsabile della scuola sta rientrando sono lieta capo sa ascoltare quello che io ho da dire io
Sì ricarica legata
Oh io ho letto il documento del PDS sulla scuola
E ritrovo su questo cartellino la cosa gravissima che vi era scritta leggo che sono le famiglie che devono decidere Progetto educativo che meglio corrisponde ai loro obiettivi educativi e professionali a loro modo di concepire la vita
Il fatto che ogni religione ogni concezione politica ideologica prevedere la sua scuola non mi pare una libertà se permettete mi ricordo lei mi ricorda le leggi razziali del trentotto in Italia dove i bambini ebrei erano passati andare nelle scuole bere mi ricorda questo se permettete non mi ricorda la libertà mi ricorda il fatto che volete creare dei cervelli vuoti potrebbe impedire che ci sia un aereo che scienza e critiche in Italia perché avete paura dei giovani
Quando non abbassano la testa e quando vi dicono quello che pensano
Professor Lombardi
Allora io vi porto il saluto dell'associazione genitori scuole cattoliche
Un saluto affettuoso in particolare le amici del Faes
Che sono riusciti a organizzare questo convegno così bello e stimolante
Fa sempre piacere vedere che c'è qualcuno più bravo di te perché ci spingono a nostra volta fare di meglio quanto terranno alla prossima occasione
Ecco io volevo osservare
Che la nostra associazione mi sia consentito vendere un po'della mia merce
Esattamente un anno fa è stata la prima mi prendo questo piccolo allora vive solo di piccole soddisfazioni morali a prendere ufficialmente posizione in favore del buono scuola uscendo dalla dialettica dottrinale
E decidendo che il buono scuola poteva essere l'obiettivo politico di una riforma del sistema scolastico nazionale
Quindi molte delle cose che ho ascoltato ieri e oggi sono musica per i miei orecchi e comunque per tutti gli altri amici dell'associazionismo con i quali ci incontriamo giorno per giorno a fare la nostra piccola battaglia
Io volevo un attimino
Intervenire sull'intervento dell'onorevole Mancina
Noi conosciamo l'onorevole Mancina perché ci ha fatto l'onore e il piacere di partecipare al nostro congresso nazionale
E per un attimo ho ottenuto che fosse una controfigura
Perché onestamente le posizioni che ha esplicitato stamani sono sostanzialmente diverse da quelle che aveva illustrato un anno fa
E quindi io potevo all'onorevole Mancina in qualche modo porgere tutta la nostra affettuosa attenzione
Per un processo non vorrei dire di revisione ma senz'altro di importante elaborazione culturale che sta avvenendo in questo momento nel PDS in merito a quelle che erano le sue antiche posizione nei confronti della scuola non statale
Siamo d'accordo su molte cose
Certo siamo d'accordo che autonomia e parità vanno di pari passo e che l'autonomia senza la qualità e la libertà di scelta educativa delle famiglie sarebbe sostanzialmente una truffa
Siamo anche d'accordo sul fatto che occorre la riforma degli organi collegiali
Perché il problema dell'autonomia è chi governa l'autonomia
Per questo non siamo d'accordo con l'autonomia che ci sta propinando Donofrio non è l'autonomia che vogliamo noi non è l'autonomia che costruisce una scuola nuova nell'autonomia che lui vernice a di vecchio
Di nuovo il vecchio
E questo comunque al ministro delle abbiamo detto in molte occasioni non possiamo accettare un'autonomia che relega ancora una volta gli studenti e con questo sono d'accordo in parte con quello che diceva la ragazza prima di me gli studenti e i genitori in un ruolo subalterno
La scuola è per la famiglia sì sono un ultras della famiglia abbiate pazienza Io non ho paura del familismo nel momento in cui la famiglia resta l'unico mattone su quale ricostruire la nostra società così devastato
Quindi noi guardiamo con attenzione a questa evoluzione in atto all'interno del partito democratico della sinistra perché ci fa intravedere la possibilità di una convergenza importante
Per una riforma che è stato detto non può essere la riforma del partito auto il partito beni ma dovrà essere la riforma del Parlamento italiano in risposta a un'esigenza che nasce dal popolo
Perché come
Mi pare da qualche parte si è stato scritto
Ma in uno dei tanti dibattiti che Gesù Cristo nasceva con i farisei triste svolgessero oggi lo troveremo tutti i giorni o a Costanza Lucio o a Milano Italia
Mi pare che a qualcuno una volta lì disse che il sabato non è per l'uomo ma l'uomo per il sabato in altre parole non possiamo e riceve una norma di legge a totem inviolabile fino al punto di prevaricare la libertà dei cittadini grazie
Vivian Bisceglie
Liliana Bisceglie
Anna Russo cioè
Allora il professor Barbera
Mi dispiace evidenziare che queste ragazze dopo aver fatto questo intervento se ne sono andata evidentemente non sono interessate no sono ancora presenti in molte Fabrizio scusa o almeno non c'era non c'è l'autrice di quell'intervento è andata via
Un paio di battute molto rapide
Sento di fare
Dopo appunto
Relazione
E in particolare dopo
Intervento ma ho visto un'espressione riduttiva
Definitive
L'importanza
Delle parole di il professor Casavola
Il quale
Ha sottolineato l'importanza che l'istruzione a
Nella società
Dicendo che l'educazione è parte fondamentale
Del patto sociale
Un patto che evidentemente va riscritto
O comunque va valorizzato ori valorizzato questo patto sociale
E poi l'altra affermazione che la scuola e sede tempio non c'entra sì
Per chi conosce il il presidente della Corte Costituzionale non c'è un passi nell'uso di questa terminologia tempio
Scuole tempio dell'uguaglianza dell'uomo
Cioè Casavola cioè a
Ricollocato
Il tema della scuola
All'interno
Dalla Carta costituzionale
In tutta l'architettura
In tutto il disegno che il legislatore costituzionale a progettato e ha definito
Occupandosi dell'ASP
Si è parlato di famiglia di di Stato
Si è parlato di famiglie di Stato come di due entità contrapposte
Come se famiglie è stato fossero o dovessero essere
Parti in antagonismo tra loro
Io non credo che ci debba essere appunto in una società che si senta societas quindi comunità di cives
Io non credo che il ruolo della famiglia sia contrapposto
A quello dello Stato
Famiglia ovviamente da intendere
Non come non in un in un'accezione potestà attiva autoritaria
Come luogo di decisione d'imposizione
Ma da intendere
Come luogo di solidarietà come luogo di promozione di promozione della persona dello studente come persona
C'è stato l'intervento nel quale si è messo in evidenza l'importanza dello studente come persona
Ora
Diritto il diritto dello studente
Ho sentito ho sentito parlare di
Di un passaggio finalmente siamo passati dall'interesse legittimo ad un diritto al diritto soggettivo
Ma credo che questo passaggio sia avvenuto moltissimi anni fa
Che quello dello studente sia un diritto e di un diritto soggettivo
Mi pare che
Non ci sia dubbio alcuno e scritto nella nostra Costituzione
C'è in nella nostra Carta questionari il riconoscimento del diritto dello studente come diritto soggettivo il problema non è quello dunque di riconoscere o meno questo diritto
Il problema è quello di garantire questo diritto di rendere effettivo questo diritto di garantire l'esercizio di questo diritto
E questo il il problema fondamentale il punto cruciale di fronte allo studente titolare di un diritto soggettivo
Chi è l'interlocutore
Ho diciamo pure la controparte o comunque il soggetto tenuto all'obbligo corrispondente al dovere corrispondente
E chiede dunque il soggetto che nel caso di inadempimento di quell'obbligo di quel dovere poi risponde cinque l'inadempimento
Ecco questa questa è la domanda che io pongo alcunché grazie
Metti Ripalta
Sono iscritti metti ribaltare
Ogni anno contemperando lager di Cerignola vogliono parlare in tram dei
Sì allora metti Ripalta
Poi si prepari Loconte
Il figlio
Impressionista
Quindi no
Dunque intanto il convegno bellissimo interessantissimo
Devo dire che sono d'accordo con la questione che ieri abbiamo assistito ad un quadro internazionale molto positivo
E che cantava
La presentazione di tipi di scuola dei diversi Paesi dell'Europa ed extra anche
Una scuola un po'triste
Un po'proprio rovinata cioè delle cose che noi non possiamo affrontare di nuovo anche perché le sue loro hanno fatto l'esperienza e noi per un fatto storico ci dovremmo servire di quell'esperienza
Quindi ritengo che soprattutto la scuola americana e la scuola francese conclusero in questo modo i poveri hanno la scuola dei poveri e cioè statale
I ricchi
Hanno la scuola che possono scegliersi e vogliono scegliersi ora noi non possiamo ritornare su un errore di questo genere noi abbiamo una società scusate la mia franchezza e per la brevità del non posso fare un discorso sofisticato a questo punto
Ora
Quindi soprattutto io ed erano chiare gli interventi proprio eccetto la sveglia cioè il rappresentante della scuola della Svezia mi pare che diceva questo finiva con queste parole
Dobbiamo reinventare
La nostra scuola quindi neanche quella che avevano corrispondeva praticamente al modello di scuola che che ci vuole ora mi pare che il discorso vada spostato in Italia su questo piano cioè dove vanno educazione noi ci dobbiamo mettere d'accordo di dopo sul dove e maleducazione
E a questo punto tutti i diritti soprattutto quelli delle famiglie verranno rispettati
Perché è vero che la famiglia e garante praticamente l'unica garante dell'educazione del proprio figlio però è anche vero che questa stessa famiglia
In un sistema sociale integrato in cui la partecipazione può farti entrare in contatto con altre forze è una famiglia che anche Sasha migliore
E allora forse il problema della informazione della formazione viene prima di tutti gli altri cioè le famiglie devono sapere che cosa sceglie e voi credete mine io vengo a raccontarvi uno spaccato storico cioè quello che sta succedendo al mio paese io sono stata in passato amministratore del mio Paese una forza politica di sinistra
Forse quella più a sinistra
Ora nel momento in cui adesso nel mio paese che Cerignola e il paese del del vicepresidente del Consiglio
C'è una forza diciamo l'Alleanza democratica nazionale cioè il praticamente la forza di destra che si sta rinnovando
Ora a questo punto noi potevamo anche con tanti problemi di dispersione scolastica
Di di di questioni proprio dell'educazione cioè vi vide la formazione dei nostri giovani potevamo anche metterci da parte
E invece no
Noi stiamo realizzando a Cerignola come un'amministrazione comunale con tutte le forze solo perché l'associazione anti aperti uno ospita cioè l'associazione genitori si avverta abbia a chiunque allora a questo punto insieme si ragione anzi cresce si ci si confronta allora partendo da questa
Azione democratica di questa associazione genitori che io credo leggendo i programmi Agip corrisponde anche al associazione nazione cioè agli orientamenti nazionali
Anche se poi non lo vedo puoi riproporre come modello in tutte in tutte le città ora questa associazione è riuscita a mettere in in piedi delle forze che si erano ormai rassegnate
Cioè io per esempio potevo benissimo dire non partecipo più alla vita politica visto che sono fuori eccetera invece non ci siamo rimessi insieme con l'amministrazione comunale
E quindi abbiamo dato vita all'Osservatorio di diaria
Un osservatorio che si sta interessando non ti come sarà soltanto la scuola
Ma di come deve andare avanti questa nostra società soprattutto confrontandosi su temi importanti che sono quelli della devianza cioè i periti relativi ai nostri giovani
E mi piace e mi è piaciuto anche l'intervento della ragazza quando ha detto la famiglia
La famiglia noi forse dimentichiamo che sono anche i ragazzi dobbiamo ricordare che la famiglia sono anche loro allora o noi siamo in grado anche di parlare con i nostri voti nostri figli
In modo da interpretare anche i loro bisogni educativi oppure realmente dobbiamo poi accettare le forme che sono venute a propinarci e cioè una forma arrabbiata perché mi è dispiaciuto che l'altra la ragazza era in un certo senso disturbata
E forse il suo intervento in rue ritira proprio dovuto a questo ha fatto che non abbiamo dato uno spazio di partecipazione
Ora quindi noi a Cerignola stiamo realizzando un osservatorio in cui tutti ci confrontiamo in cui il tema principale dove Vale in Ducati sicure che tipi di cittadini noi vorremmo in futuro se con inquilini Destan e non era una una cosa troppo colorita della ragazza è la realtà oppure dei cittadini che sanno ragionare con la propria te propria testa e sanno costruirsi culturali renderanno meglio costruirsi io ringrazio molto
Va bene
Grazie cerco di far presto anche perché che mi ha preceduto appartiene alla mia stessa associazione quindi non ripeterò certamente quello che è stato chiede voglio comunque partire da un punto preciso
Si è parlato nel nel convegno soprattutto ieri sera di pluralismo
E vedere su questo punto che io pongo un po'l'attenzione di tutti
E anche su un altro diciamo una frase che considero forte perché io dico che un utilizzo strumentale delle strategie e delle autonomie ai fini della parità io lo vedo pericoloso
Ecco questa frase che sembra forte in un convegno come questo la devo spiegare necessariamente ora prima di tutto il pluralismo
Non vedo io il pluralismo di presenze soltanto sul territorio di scuole diverse pubblico-private che siano la l'esempio inglese di ieri sera ci faceva notare come squallida quella realtà
Cioè come una realtà che fa scegliere
Alle famiglie ed è bene che ci accusano
Però come c'è ardono nettamente scelgono sulla base di certe forme culturali a volte chiuse
Per certe per caste sociali le famiglie aggregate interno Maniero Mongelli con culture omogenee formano scuole omogenee bene allora che tipo di pluralismo vogliamo lui pluralismo di presenze scolastiche sul territorio o accanto a questo non vogliamo per esempio uno un pluralismo di individualità
All'interno della scuola stessa che garantisca quello che nei programmi i nostri dalla scuola elementare della scuola dell'obbligo nostra viene definita la convivenza democratica
Ecco con il primo grosso interrogativo e allora a questo punto bisogna precisare e acché pericolo abbiamo incontro nulli
Il pericolo che non volle cedere il diritto a chiunque di scegliersi la propria scuola ma per cui in questo questo pericolo a che cosa porta
Ricordiamoci questo è e io faccio un esempio nel mio Paese c'è un quartiere fatto di abitazioni di una che dice le cosiddette case dalla centosessantasette no
Fatte per tipologie professionali costruite allora c'è il quartiere cioè per esempio il caseggiato dei braccianti cioè quello degli edili quello dei poliziotti quello degli artigiani eccetera e così via
Bene poiché ci sono delle regole all'interno dei condomini e voi tutti lo sapete all'interno dei condomini che prevedono scusate questo questo esempio ma è necessario
Che prevedono che i bambini debbano giocare nelle proprie aree protette magari il bambino dall'altro condomini non puoi giocarci dentro allora che succede che per fortuna i bambini abbandonano le cosiddette aree protette e si mettono a giocare in mezzo alla strada per incontrare
Diciamo il ragazzo dal condominio vicino che è qui da poter fare fuori quell'integrazione che dentro a questa scatole chiuse a queste a questi scompartimenti Stagno non non sono possibili e quindi è così che avverrà anche per quanto riguarda il discorso nostro scolastico se noi facciamo questo e non ci preoccupiamo che la scuola che sceglie
Che facciamo scendere le famiglie che scelgono scelgono per per cultura omogenei per per per cioè per concezione mentalità chiuse pene noi rischiamo di creare una società comparti stagno una società a mio parere fatto di etniche con quello che questo comporta per gli episodi degli esempi che abbiamo di fronte ogni giorno
è un fatto pericoloso e io così lo in tempo in con questa preoccupazione ho ascoltato questi pur e badate bene non perché personalmente sia contrario
Al discorso dell'autonomia e soprattutto al discorso dalla parità
Ma dobbiamo un po'a riempire i contenuti queste parole anche il discorso dalla corsa la qualità dei progetti educativi
Perché quando in Inghilterra il progetto più qualificate educativo
E quello di una certa classe sociale bene vuol dire che noi siamo copiamo quei modelli andiamo a finire a ricoprire Garri farle spesso distanti sociale di plastica al all'interno del nostro Paese
Quindi sotto quest'aspetto io preciso
Immaginiamo con un esempio un po'Fiorito in maglia ecco scapestrato di terzi immaginiamo un aiuola dove ci all'Orchidea
Dove c'è la rosa dove c'è il Gilda dove c'è il fiore di campo bene
Quello che noi vorremmo fare un aiuola per le orchidee una per le rose che sarà razionalizzato bene ma i fiori di campo resteranno nel campo e questo sì è un bene per il fior non lo è certamente
Per noi uomini
Il professor Bordignon
Madrina fissata bagnato Barbieri
Ringrazio sentitamente gli organizzatori del convegno per la competenza verbale organizzato soprattutto coi Perrelli apporti che sono venute dal convegno e mai come in questo momento sento anche il dovere lettere presidente Casavola per alcune puntualizzazioni che ha fatto
Una per metodi accennare è quella che diceva che la scuola si trova tra ideologia dagli artisti
Senza una topologia senza una visione di un modello di uomo vogliamo costruire non si può educare
è un discorso fondamentale ecco perché cioè testarda
Definizione di un progetto educativo che indica anche a quale retributiva Cristina diversamente si va a finire una visione nichilista poi volevo assicurare l'onorevole Mancina
Nelle nostre scuole io sono salesiano e conosco Ministero delle squadre Nietzsche derivati sono consulenti Ramsey
Di riferimento col mondo cattolico che ne nostra scuola costituzione vissuta ed è anche studiata dell'insegnante
Quindi vorrei che conoscesse questa realtà perché certe cose oggi non si possono più dire poi come il salesiano sono contento di non aver capito la violazione da non abbiamo esperienza può tutto il mondo di scuole con varie religioni quindi cioè abbiamo anche una possibilità di indicare come si può fare per raccogliere le altre culture in merito al bonus vorrei chiedere una spiegazione ci ha detto che a livello di principi studi ce ne sono e le posizioni sono state chiarite però ho anche sentito dire che non esistono studi sulle applicazioni concrete del bonus o sulle simulazioni o previsione di quello che può succedere per cui mi meraviglia molto aver servito affermazioni che dicono che si viene a spendere di più
Oppure si creano situazioni di disagio di impossibilità Pisapia vorrei vedere concretamente questi studi che dicano questo perché affermazioni di questo genere mi sembrano avventate almeno prima di potere in qualche modo avere studiato il problema
Un altro punto grattamento dell'obbligo e grazie o la scuola dell'obbligo gratuita per tutti
Anche per gli alunni che frequentano le scuole non statali
Non conosco una legge che lo impedisca
Quindi chiedere effetti avvenisse in questo campo pure che l'associazione dei genitori in qualche modo si faccia il suo dovere
Abbiamo parlato di autonomia mi sembra di poter chiarire questo discorso nel modo seguente cioè al testo una scuola libera non statali
Ed esiste una scuola statale che dev'essere autonoma otto dovrebbe diventare autonoma perché la squali per un ha bisogno dell'autonomia la scuola libera legata dal fatto che
Per poter aver riconoscimento legale deve copiare il modello della scuola di Stato
Questo ha impedito l'esercizio di una creatività
Cioè
Se noi lo facciamo la storia della scuola italiana quali modelli gestionali vuole modelli comunitaria educativi quali modelli di sviluppo della sua dichiarazione novazione
Sono avvenuti in Italia c'è una rete una uniformità una omogeneizzazione spaventosa non esistono veri costruttori di modelli persone che abbiano creato delle scuole nuove trovate di contanti alla scuola straniera inserirsi nel North un sistema che nella sviluppare questo discorso e la scuola di Stato abituati a da un torna in quanto c'ha un padrone che la comanda dal ministero fino al terminale ora vorrei precisare all'onorevole Aprea che termina le
Che che si chiama scuole nell'amministrazione può essere la cattedra può essere il plesso può essere la classe può essere anche la la circonvenzione ispettiva
Quindi gli al termine scuola equivoca dal punto di vista amministrativo non esiste la scuola come unità che si organizza e si definisce cioè non esiste quindi qui è molto importante capire che l'amministrazione è riuscita finora a livello Bill Hare a impedire qualsiasi forma di gestione a livello locale questo ornamentazione attuale venduta perché rivede tutta la struttura dell'amministrazione per capire fino a che punto è impedito l'esercizio di autonomia a livello locale ecco per e la qualità e sono d'accordo allora che se la scuola di Stato diventa autonoma anche la scuola libera si trovano in situazione diversa per potere accedere alla parità perché diventare pari a una scuola di Stato ebrea Resta attualizzate lo sono per nulla d'accordo qui che la c'è il teste il concerto
Come dire
Dispone di Stato gestita direttamente dallo Stato qualunque forma di parità vuol dire copiare con Moreno
Lo che poi ceduta Petrarca tedesco se lo farà l'ultimo punto
Scusi l'ultimo punto è questo sono contento che ci è venuto fuori il discorso della professionalità direttivo dirigente della scuola perché
Non esistono solo i genitori e i docenti il preside non è un primus inter pares ormai a tutto la funzione di progettazione
Dei curricoli progettazione della azioni culturale ed educativa e quindi praticamente tutto quello che è la posizione dell'offerta della scuola qua lo lo spazio della libertà e se noi non troviamo questo spazio gestionale praticamente del titolo di per Pastora mortificato in molte parti
Scusate
Pittoresco Spagna
è un grazie innanzitutto agli amici del Barça per
Era verbalizzata potrà convegni in maniera così acconto così articolata perché conosce travagli dei convegni sai con tocco osti in termini impegno personale ma anche in termini finanziari l'organizzazione di questi convegno grazie veramente sentito volevo far riferimento al l'intervento del ministro no perché poi è avvenuto ieri che parlava nella degli standard di qualità come sistema per poter coniugare l'autonomia la parità in questa maniera cercava di colmare i quarant'anni e di delegificazione io voi tanto ricordare che erano settant'anni si parla di normativa complessiva cioè tra esattamente come dalla legge Casati dei mille trecentocinquantanove alla riforma Gentile il settantenne così dalla riforma Gentile oggi cioè de una normativa complessiva del comparto scuola ancora non c'è stata perciò riteneva più giusto più cura forse più completa se non più corretto rivedere tutto il comparto scuola perché da quell'epoca fino praticamente a sessantadue la legge più significativa che nel che innalzava l'obbligo scolastico a quattordici anni e ma senza il mentre rivedeva ridisegnava tutta la scuola media inferiore le a parte qua che piccola legge riguardo per esempio quale sessantanove nel il l'accesso all'università quindi una revisione delle scuole degli superiori ma in realtà è ancora non si licenzia la alla nella scuola media superiore e già si sta rivedendo la la scuola inferiore lame di fino al quindi e tutto il comparto scuola che andrebbe rivisitato proprio in funzione di questa nuova direzione dell'autonomia e della parità tant'è che ecco mi viene in mente le acque perciò politico intervenire Chiarella finanziaria di quest'anno va a coprire impropriamente lei un vuoto dei il relativo impropriamente perché è attraverso la voce di bilancio di previsione dello Stato e quindi è un fatto abbastanza improprio cioè nega una legificazione dono male perché però copre questi quote sono a quell'epoca del ramo previdenziale ed è non ci riparte vedendola dall'ambito della scuola quindi e importante che o come dice direi quasi spontaneamente è stato assunto da una finanziaria questo vuoto legislativo questo perché perché poi prova a indicare dando le direttive che sono quelle fondamentale del ragionamento è sua quella dell'autonomia e quell'idea organizzativa e finanziare ma soprattutto teoria pedagogica
Ed è molto importante quindi come dire estrapolare questo ha quantificato mia pedagogica e quindi rivisitare proprio i rapporti tra una scuola privata e scuola pubblica perché perché sin da quando si è istituite la scuola pubblica si è istituita proprio su questa Dima Irene rapporto schizofrenico le ragioni storiche ci sono le conosciamo più o meno tutti perché avendo avuto la Chiesa che fino allora che ha avuto il monopolio l'istruzione e ha avuto una posizione anche risorgimentale Sira curati di additivi riformare tutto una rettificazione comparto scuola in termini di la citazione era molto giusto però poi comprimere mortificare in una scuola privata anch'di tipo confessionale era abbastanza improprio ma l'aspetto di rinviare ha un'autonomia di tipo secondo pedagogico questo sì che merita una particolare attenzione proprio del rapporto tra autonomia e parità perché perché bisogna poi saper distinguere sinistri finisco subito nel momento proprio di autonomia distingue tra le scuole e come dire se è Uto private per esempio libere che sarebbero i propri CGIL scuola invece che impegna tutta la Brunet un energie della famiglia
Per contribuire trascurati come cioè le squadra proprio quelle mete un'attenzione particolare grazie
Ecco allora il dibattito infinito
Non ci sono più interventi i lavori riprenderanno alle quindici e trenta con delle tavole rotonde molto tecniche però nell'osso tempo aperti a tutti
Io come e poi alle diciassette ci sarà la sintesi di queste tavole rotonde la conclusione del congresso
Come comitato organizzatore devo devo fare dei ringraziamenti a questo punto intanto per le numerose autorità che hanno partecipato in platea questo convegno fra questi
Ricordo ricordo il il rettore del Politecnico il provveditore Zenga
Poi devo ovviamente ringraziare i relatori che hanno dato lustro al congresso e in particolare due parole sul sul presidente Casavola
Il quale
Oltre ad aver dato lustro per la sua carica istituzionale ha dato lustro perché umanamente una persona squisita
E volevo complimentarmi colui per la grandissima capacità di sintesi che ha avuto nel riassumere gli interventi nel suo intervento conclusivo
Devo dire che il presidente ci ha in privato detto tempo fa delle parole molto belle sul ruolo della famiglia
E parole che ci hanno stimolato a ad andare avanti nella nell'organizzazione del Congresso nonostante le le difficoltà che abbiamo incontrato e poi volevo anche ringraziarlo per averci dato atto
Aver riconosciuto alla organizzazione di essere riusciti a garantire la massima pluralità questo convegno e di questo siamo contenti perché ne siamo convinti che tutte le scelte tutte debbano passare attraverso innanzitutto la politica del confronto
E politica del confronto vuol dire innanzitutto politica dell'ascolto
Vuol dire anche lealtà vuol dire senso di responsabilità e a questo proposito volevo dare atto agli la maggior parte degli studenti che erano entrati in delegazione in questa sala
Di aver partecipato al convegno i lavori del convegno anche se solo nell'ultima parte con grande rispetto per le tesi che qui si sono sette
Infine voglio ringraziare
I genitori della sergente sono impegnati molto nella per la riuscita di questo congresso le associazioni che sono punto essenziale le associazioni che hanno aderito e che hanno accettato con entusiasmo questo momento di confronto e che che diventa il punto focale del convegno
E infine siccome ieri l'ingegner Visco vi ringraziava Fabrizio Lombardo Pijola mette per l'organizzazione del congresso non c'è qui non ci vogliamo arrogare meritino nostri quindi volevo sottolineare l'impegno
Prezioso e in molti casi indispensabile
Dell'ingegnere discoli del professore Cozzi del dottor De Marchi e di della dottoressa D'Amato che fanno parte del comitato organizzatore
Grazie
Fare per un primo avviso tecnico i rappresentanti delle associazioni dipendenti dei sindacati che parteciperanno alle tavole rotonde a con lancio di lavoro
No qui in albergo alle tredici e trenta