"Scuola: professione futuro"

Nel dichiarare aperti i lavori della quinta Conferenza nazionale degli insegnanti comunisti
Chiamiamo alla presidenza i compagni Achille Occhetto vicesegretario nazionale del Partito comunista Giuseppe Chiarante Andrea Barbieri Aureliana Alberici Sergio Soave
Giovanni Berlinguer
Gabriella Gianantoni
Roberto Maragliano Alberto Alberti Gianfranco Benzi Luciana Pecchioli Marisa Musso
Il senatore Vesentini e il professor Giulia Luzzatto e della Sinistra indipendente e inoltre i compagni
Simonetta sarà comune Alba Sasso Silvia Paparo Anna Maria Longo Elisabetta degli innocenti Doriana Valente Vincenzo Magni Gianni Paglia
Rivolgiamo al benvenuto alle delegazioni provenienti da tutta Italia in rappresentanza degli oltre ventiquattro mila insegnanti iscritti all'astro partito
Allo stesso tempo ringraziamo tutti coloro rappresentanti del governo
Dirigenti politici sindacali e delle associazioni gli uomini di cultura che hanno cortesemente ha colto l'invito a partecipare ai nostri lavori che qui svolgeremo
Care compagne e compagni
Questa scadenza nazionale è il risultato di un ricco lavoro preparatorio svoltosi in questi mesi in cui la nostra azione si è volutamente intrecciata alla complessa situazione esistente nella scuola italiana
Le oltre centoventi iniziative che hanno preceduto la nostra conferenza sono state molto utile significative
Poiché hanno rivelato una rinnovata e più forte attenzione di tutto il partito verso i problemi della scuola
Inoltre avesse ci hanno consentito di conoscere da vicino situazioni e realtà tra di loro differenti ma unite dal comune a disagio e insofferenza generati dalla politica delle forze dominanti
Abbiamo anche potuto raccogliere da parte della numerosissimi compagni pronunciamenti utili sia ad arricchire la la nostra analisi sia costruire un'incisiva azione politica dei comunisti sulla scuola
Il documento elaborato dalla Commissione nazionale ha prodotto confronto politico vero e ha riscosso ampi apprezzamenti
Abbiamo stimolato un dibattito tra i compagni e con altri interlocutori
Ora intendiamo offrire i temi della nostra elaborazione a tutti coloro che a volte non urgenza di far sì che fatti politici e scelte riformatrici segnino la vita della scuola pubblica italiana
Desidereremmo che alle altre forze democratiche mostrassero una sensibilità più spiccata al di là delle dichiarazioni saltuarie
Verso la scuola verso ciò che per noi assume valore strategico per la modernizzazione e qualitativa dell'Italia
Ai nostri interlocutori di diciamo che ci interessa costruire uno schieramento riformatore che abbia la scuola tra le sue priorità
Ai compagni ricordiamo che questa conferenza non chiude una fase
Ma deve inaugurare un corso politico di lotta è di iniziativa attraverso cui l'intero partito parli all'opinione pubblica agli insegnanti e ai genitori agli studenti
La Conferenza nazionale non è un fine ma è un mezzo che ci deve servire perché tutti gli insegnanti possano conoscere le nostre proposte
Perché faccia da moltiplicatore dell'iniziativa esterna del partito affinché i temi della scuola della formazione della cultura tornino ad essere elementi Fortin al senso comune
Infine salutiamo gli amici giornalisti
Siamo certi che il loro lavoro sulla conferenza sarà importante per rendere all'opinione pubblica il senso dei problemi e delle prospettive della scuola italiana a tutti e buon lavoro
Assume la presidenza effettiva al compagno Gabriella Gianantoni
Forse
Cari compagni carri vent'anni a quattro anni dalla precedente conferenza degli insegnanti i comunisti
Iniziano questa conferenza in un momento particolarmente critico della scuola italiana in tutti i suoi ordini e grati
Questo è un momento critico nascere dalla lentezza dall'incertezza e dalla contraddittorietà dei processi innovativi
O addirittura dalla mancanza di qualsiasi iniziativa riformatrice
Dalla dallo stato di profondo e giustificata malessere degli insegnanti
Dalle divisioni che ancora permangono tra le forze politiche
O da scelte sbagliate che sono state assunte dalle forze di governo su grandi questioni che vanno ben al di là dei rapporti tra maggioranza e opposizione
Come quelli di via Libertà dell'autonomia dei rapporti tra Chiesa e Stato
E anche dalle nubi che si addensano che speriamo siano scongiurate sulla conclusione dell'anno scolastico
E tuttavia oggi la scuola sembra essere tornata al centro dell'attenzione politica
Sia perché essendo raccolto e sempre meglio se non raccogliendo il valore che essa nel quadro del dibattito aperto sulle riforme istituzionali
Da sempre noi abbiamo sostenuto che le riforme scolastiche hanno un valore costituzionale
Cioè coinvolgono e possono nascere camminare soltanto sul consenso dei grandi schieramenti politici culturali e ideali del nostro Paese
Ma è tornato al centro anche dell'attenzione politica per il fatto che si è fatto più stretto il più stringente
Il necessario che i processi innovativi della nostra società mettono sempre meglio di luce tra crescita culturale di massa e trasformazioni economiche e sociali innovazioni del sistema produttivo regole e metodi dell'organizzazione sociale
Per questo io credo che riprendendo una formula famosa ma non per questo invecchiata
Per quanto possa poi essere pessimista la nostra ragione se guardiamo agli anni passati
Altrettanto però doveva essere ottimista la nostra volontà di una ripresa di un movimento e di una proposta riformatrice per quello che riguarda la scuola italiana
Nello stesso tempo compagne e compagni io credo che sia giusto ed è anche un segno dell'attenzione che non tanto vorrei dire il nostro partito anche certamente il nostro partito ma quanto soprattutto il problema della scuola assume la presenza tra noi del ministro gamberoni che ringraziamo di essere intervenuto la presenza tra noi di delegazioni di partiti democratici
E del rappresentanti dicono di non e liberazione
Tutti questi noi ringraziamo sentitamente ci aspettiamo da loro un contributo alla nostra discussione e alla definizione per le nostre proposte
Tuttavia compagni non apriamo anche questa quinta conferenza degli insegnanti i comunisti con l'anima ancora sdegnato addolorato per l'assassinio di Roberto Ruffilli
Il terrorismo è tornata a colpire in un momento delicato e in una fase difficile complesso dei processi politici che sono aperti nel nostro Paese
Ed io penso di interpretare l'animo di tutti i colori dicendo che da questa nostra Assemblea per dare un segno chiaro di fermezza e di intransigenza contro la violenza terroristica
E una testimonianza ulteriore che la scuola è resterà per la sua intrinseca vocazione culturale ed educativa
Un saldo presidio della democrazia italiana dei lavori di civile convivenza di libero confronto di discussione critica
E accanto a questo sentimento è anche un altro presenti indolori
Il rimpianto per la scomparsa di Camilla Ravera
Camilla Ravera è stata tra i fondatori del nostro partito e rappresenta ancora per tutti noi una smentita esemplare di tutte le deformazioni che in questo periodo purtroppo circolano in modo stravagante della storia del nostro partito
Ma che a Milano ed è stata anche una maestra di scuola e dunque anche per questo motivo uno di noi e io vorrei invitare tutti voi ad osservare il ricordo di Camilla Ravera un minuto di silenzio
Come sapete l'ordine del giorno dei nostri lavori
Prevede al primo punto la risponde la relazione dello responsabile del sezione Scuola della direzione del nostro partito compagno Andrea Barbieri al quale do la parola
Compagne e compagni
Sedici
Cari amici
Gentili ospiti
La quinta Conferenza degli insegnanti comunisti si apre una fase di acutissimo scontro politiche sindacali
Il mondo della scuola e lotta per il suo futuro
E per il futuro di tutto il Paese
Contro chi ha governato e governa tuttora il sistema pubblico di istruzione
Il posto dei comunisti naturalmente per la nostra storia per la nostra identità politica in prima fila nel movimento per affermare il valore del lavoro della strategia delle riforme di fronte all'attuale fase di scontro la nostra scelte per iniziative performativo otto unitarie e destinazione che consentano di mobilitare un numero crescente di insegnanti e che suscitano una nuova solidarietà all'interno
E all'esterno della scuola
è possibile che gli insegnanti gli studenti genitori scendano in campo in modo unitario se le iniziative saranno articolati avranno il fiato lungo
Se di fronte ai palazzi dove si decide il mondo della scuola saprà farsi sentire
Sesso costringerà il sistema di informazione a prendere atto delle sue legittime ragioni e non solo della guerra di sigle tra gli insegnanti
In questo modo le richieste non appariranno solo come la formazione dello buon diritto degli insegnanti ma comunale ma per riprendere il cammino della riforma e migliorare la scuola di tutti
Quello che serve oggi e un colpo deciso contro inadempienza dei diversi ministri che ancora non hanno trovato le risorse necessarie alla trattativa contrattuale
Sono unità di azione nella diversità delle scelte strategiche può assestare questo colto
Possibile costruire l'unità attraverso il superamento dell'attuale fase di frantumazione delle iniziative e delle forme di lotta come il blocco ad oltranza degli scrutini
Ma questa situazione ci impone anche una riflessione più ampia e generale
Molti insegnanti studenti e genitori ci hanno scritto in questi mesi per chiedere ma l'ottantasette ottantotto è stato davvero un anno scolastico o il tempo di scuola già così scarso è andato per gran parte disperso
Nel disagio che ha attraversato che lo ha attraversato
La domanda è anche nostro
La scuola è stata scossa da molti eventi forse mal compresi nel dibattito culturale politico che hanno esasperato le contraddizioni e i conflitti che hanno paralizzato alcuni dei meccanismi più delicati
Il principale tra questi eventi e la rivolta degli insegnanti conto una condizione materiale professionale sociale divenuto intollerabile
La stessa identità dell'insegnante divenuto in questi anni subalterna processi sociali culturali economici di cui egli non ho avuto il minimo controllo
I suoi rapporti con gli studenti sono apparsi sempre più distorti e scarsamente produttivi mentre la già bassa retribuzione diventava ogni anno di più una contraddizione stridente con le aspettative
E con le esigenze materiali
Anche noi e per questo siamo qui alla quinta Conferenza degli segnati comunisti dobbiamo correggere errori colmare vuoti che non ci hanno consentito di comprendere appieno ciò che accadeva nella scuola e fanno bene
Gli insegnanti comunisti a cercare i fili di paglia negli occhi del loro partito
Le travi però sono altrove
Lo Stato ha risposto alla sfida con un'incredibile vuoto di idee e di programmi di investimenti
Il governo ha deciso lo zero della scuola nella finanziaria accumulato un grave ritardo nel confronto con il movimento sindacale degli insegnanti arrivandoci solo ora e con molti contrasti tra i ministri
Ha rifiutato di collaborare all'accelerazione del dibattito sulle principali riforme che si trascinano nel Parlamento per l'esistenza di una scelta unitaria dei partiti di maggioranza
Aggravato con le decisioni sull'ora di religione sull'interpretazione del concordato la tensione i disagi ha creato infine uno stato confusionale nell'applicazione dei nuovi programmi della scuola elementare
Un bel record per un governo che ha parlato di quest'anno come della stagione delle riforme finisce così per affermarsi
L'ambigua formula della DC la scuola ingovernabile
Forse si rinuncia a rispondere alla domanda che sorge dalla rivolta degli insegnanti e insieme dalle inquietudini degli studenti dei genitori
Ci si rifugia nell'inerzia in attesa che la crisi si avvita su se stesse e giornali una risposta destabilizzante come sarebbe l'ammissione agli esami o per legis
Ben grave che di fronte agli orizzonti europei del mille novecentonovantadue così inquietanti per la necessità di adeguare al più presto all'impatto con gli altri Paesi le forme la natura stessa della nostra modernità lo Stato
Accetti di gettare al vento o quasi il lavoro di gran parte di quest'anno scolastico e in qualche senso collabori ricordo tra le altre cose la grave decisione di rallentare la convocazione dei consigli di classe che rasenta la vera e propria serrata
Contribuiscono in questo atteggiamento elementi diversi alcuni sono il segno evidente dello stato confusionale della maggioranza come l'incredibile vicenda del decreto sul precariato ma altri gettano altre ombre sul futuro della scuola e della Società italiana
La situazione non sta certo ferma
Il governo scolastico
Sceglie sempre più come interlocutori le forze che hanno maggior peso nelle trasformazioni sociali
Cioè ridisegna i rapporti di potere che hanno sinora regolato il sistema scolastico ridisegna il modello del comportamento e dell'indirizzi amministrativi ma ciò che deve più preoccupare le forze riformatrici e l'assuefazione sociale le difficoltà crescenti del sistema pubblico di istruzione
è una sorta di anestesia che si diffonde nella società e fa considerare inevitabile il fatto che il pubblico non funzioni o funzioni male
Chi adotta forma di lotta come il blocco ad oltranza degli scrutini rischia di restare impegnato in questa complessa manovra poiché non favorisce l'unità delle forze che possono opporsi alla crisi della scuola pubblica per questo proporremo e sosterremo altre forme di lotta
Ma qui vogliamo solo elencare alcune tendenze che oggettivamente convergono a sostenere quell'alibi culturale politico di cui il governo ha sinora così ampiamente approfittato
Il programma presentato dal governo De Mita anche per quanto riguarda la scuola non so gli alcuni dei nodi più intricati che si sono intrecciati dei mesi scorsi e lei che è vero
E in modo anche interessante dei titoli che possono avere però opposti significati autonomia
Si tratta del progetto presentato
Dal ministero
Dal testo sembrerebbe di sì ma in Parlamento quel testo incontra il consenso dell'intera maggioranza
Alcuni punti essenziali del progetto il potere di chiamata del preside per il quindici per cento del personale la condizione di recente in cui dovrebbero operare gli accordi e le convenzioni tra scuole e privati
La mancanza di qualsiasi collegamento tra le proposte di autonomia e la riforma del ministero così come la mancanza di indicazioni sul nuovo rapporto lo stabilire con le autonomie locali
Non hanno solo trovato la nostra opposizione ma hanno anche sollevato critiche molto nette di altri partiti interni al governo
Elevazione dell'obbligo
La Democrazia cristiana ha presentato un progetto che non può essere quello dell'intera maggioranza essa prevede sostanzialmente di mantenere a quattordici anni la scelta per la preparazione al lavoro e la continuazione delle stufe
Si mantiene una precoce distinzione tra chi è destinata a fare e chiedersi nata a pensare
Questo ci sembra contraria al diritto dei giovani e certamente non è una risposta giusta alla nuova domanda delle strutture produttive dell'organizzazione sociale così come essa si presenta in tutti i Paesi industrializzati del mondo
Fare pensare sono funzioni che nella società moderna con l'introduzione delle nuove tecnologie hanno stabilito rapporti reciproche interrelazioni molto complessa
In qualunque tipo di lavoro l'addestramento specifico ad una determinata mansione deve prevedere la capacità di far fronte all'imprevisto e la flessibilità di fronte alla rapito persone senza di ogni tecnologia alle modificazioni inevitabili della mansione specifica e delle sue interrelazioni
Sono una base culturale più estese più elevata può assicurare tutto ciò
D'altra parte le scelte sempre più differenziati personali e mutevoli degli itinerari formativi da parte dei giovani sono un'implicita domanda di capacità culturali più elevate di una maggior dominio sulle possibilità di organizzare la propria vita
Mantenere precoce la scelta tra scolarizzazione professionalizzazione significherebbe contraddire alcune delle tendenze principali della scienza e della società moderna
Ma nel testo governativo
Ciò non è questo nodo non è sciolto
E tutto cioè lasciata alle proposte che giacciono in Parlamento
Alcuni punti del programma quindi sono semplici e rinvia alle proposte dei partiti che sinora sono divergenti tra di loro
Cioè riproduce la contraddizione più profonda del Governo lo scarto tra la consapevolezza delle condizioni del Paese e della necessità di riforme incisive e l'appello ad una maggioranza divisa e perciò impotente
Una maggioranza che si vergogna del suo stesso nome e che sempre di più assomiglia all'incubo di Calvino un'armatura vuota che si muove parla comunque avalli ere ma non può portare a termine nessuna impresa
Altri gravi questioni restano aperti
La presenza tra i punti programmatici principale di una legge per la parità rende esplicito un indirizzo che sia attuato distruggerebbe il progetto di autonomia e forse colpirebbe anche quel progetto di Piano straordinario per la scuola pubblica
Su cui noi vogliamo confrontarci
Questa intenzione
Sì collega oggettivamente al fatto che molto presto il Parlamento dovrà affrontare di nuovo la questione dell'ora di religione i termini del dibattito saranno ora molto più netti che nei mesi scorsi da un lato il passato Governo ha espresso l'intenzione veramente si capisce male se c'è stata se questa è stata meno un meno confermata dal nuovo governo di trasformare la circolare del ministero in un disegno di legge
è il tentativo di imporre il criterio di opzionalità di scelta rigida tra due materie che come abbiamo più volte affermata un'interpretazione strumentale del concordato
Si cerca di giustificare con pretesi vincoli del rapporto pattizio una decisione su una metà materia quella della condizione di chi non si avvale delle sì di ambito religioso
Che come abbiamo più volte sottolineato riguarda unicamente i rapporti tra i cittadini e lo Stato democratico d'altro canto noi partecipiamo in prima fila ad uno schieramento vasto unitario che forse penetra anche all'interno della maggioranza e cerca di ribadire garantire il principio di piena facoltatività
Tale principio si estrinseca nella piena autonomia di comportamento del giovane della famiglia che non si avvalgono dell'ora di religione
Sarà la prova non solo la solidarietà della cultura progressista e laica ma anche la coerenza dei cattolici democratici di fronte a possibili tentazioni integraliste
Il vecchio pasticcio Goria non dovrebbe essere considerato un precedente ora siamo in una fase nuova e più aperta del dibattito politico
è possibile e necessario garantire con la decisione parlamentare un modello organizzativo delle materie facoltative compresa l'ora di religione che rafforzi il pluralismo
E la convergenza il convivenza civile nella scuola pubblica come principi costituzionali e istituzionali di fondamentale importanza
Ma resta il fatto che l'intreccio tra le questioni della parità
Né dell'ora di religione può rappresentare nel prossimo futuro un serio ostacolo nel confronto sulla politica scolastica
Un programma dunque quello di De Mita che nelle ambiguità nelle omissioni nelle proposte manifesto un'intenzione di continuità che non può e non deve essere accettata non è vero
Che programma possa essere considerato una Bibbia per il governo in realtà già ora le decisioni da prendere non hanno una maggioranza precostituita
Ciò impone hanno il massimo di regole di attenzione di realismo nel permanente confronto sui fatti sulle scelte concrete
è una sfida generale che anche per la politica scolastica abbiamo acqua raccolto e rilanciato nel quadro del dibattito sulle grandi questioni istituzionali
Se vi saranno possibilità di operare concretamente per riprendere il cammino delle riforme non saranno i comunisti a tirarsi indietro anzi sono Papi comunisti che cercano il confronto più ravvicinate più produttivo sia nel Parlamento che nel corpo vivo della scuola che chiedono l'assunzione di responsabilità precise e trasparenti
A tutte le forze politiche
Questa è la forma e la sostanza della nostra opposizione
D'altra parte sorge anche un interrogativo di carattere più generale
E l'antinomia insuperabile della presentazione di De Mita alle Camere e gli chiede più che un contributo ai comunisti sulle grandi questioni del paese sulla riforma delle istituzioni poi parla di valori e di mete di comuni ai cinque partite
Evita con cura di fronte alla diffidenza del Psi la stessa parola di pentapartito ma fa intravedere quasi un permanente stato di necessità che costringe il Paese ad accettare quella formula di governo come l'unica via d'uscita in altre parole
Si può riproporre il pentapartito quasi come uno dei tanti disservizi pubblici con cui è necessario convivere di contro l'iniziativa dei comunisti con l'intervento del compagno nata sul terreno programmatico istituzionale ha sottolineato efficacemente la contraddizione proponendo in contrasto con la perpetuazione delle vecchie formule nuove convergenze sulle grandi questioni come la riforma istituzionale e il quadro delle relazioni internazionali
La ragione della contraddizione tra programmi schieramento
Non può però stare soltanto nelle istituzioni nei rapporti parlamentare anzi la situazione ripropone in termini di maggiore urgenza la nostra ipotesi strategica
Il sistema politico è in crisi si avvita su se stesso proprio in quanto si è creato un rapporto distorto con la società
E con i nuovi equilibri di potere che le trasformazioni sociali hanno determinato il gioco dei partiti è sempre più condizionato fino alla subalternità dall'egemonia economica sociale politica di quei gruppi che hanno promosso e guidato forti di una fitta rete di rapporti internazionali l'offensiva neoliberista
Non si tratta del vecchio rapporto meccaniche unidirezionale tra potere economiche forze politiche è che l'egemonia dei nuovi centri di direzione la finanza e della produzione ebbe più alta pia ricche articolata del semplice dominio economico
Essa si esercita su un terreno propriamente politico così come influisce potentemente sulle grandi correnti di opinione pubblica sull'organizzazione della cultura dell'informazione sui riferimenti e sui modelli di reale dei comportamenti di massa
Quando abbiamo affermato il nostro ultimo comitato centrale
Che la crisi dello Stato nazionale sia in quanto intervento pubblico nell'economia sì in quanto Stato sociale garante di diritti fondamentali di cittadinanza
Nasceva da un processo di concentrazione del potere tra i gruppi sociali più forti abbiamo indicato giustamente l'origine profonda strutturale delle contraddizioni della paralisi del sistema politico
Contraddizioni e paralisi che hanno reso impossibile sinora
L'alternanza delle maggioranze lo sviluppo dello schieramento progressista alternativo fondato sull'unità della sinistra aperto agli apporti di altre forze democratiche
La nostra strategia passa necessariamente dunque per una rigenerazione e una riforma del sistema politico che come ha sostenuto il compagno Occhetto e proprio in quanto tale promuova e i governi nell'accordo tra le grandi forze politiche un processo di riequilibrio democratico degli assetti di potere modifichi le interrelazioni tra le istituzioni e l'insieme della società
Inter agisca con i conflitti sociali che l'egemonia dei gruppi dominanti determina forte estate deve essere ancor più nel futuro
La nostra iniziativa per porre al centro del dibattito la riforma istituzionale
Forte dovrà essere l'iniziativa ideale culturale e politica per sostenere tale riforma dal versante del rapporto tra le istituzioni e la società in trasformazione dalle istituzioni e il loro ruolo nei conflitti sociali che attraversano il Paese
La nostra lotta si svolge su due fronti
Contro l'egemonia nelle verista che di atti finiti cella
Il sorgere di nuove aspre contraddizioni contro le vecchie concezioni statalista e dirigista e che sono incapaci di fare i conti con i problemi e i diritti soggettivi con il ruolo dell'individuo con il valore liberatorio della lotta politica
Questo modello è la ragione della paralisi delle istituzioni rappresentative
Del blocco del sistema politico del tentativo di soffocare abbia servire o limitare i conflitti sociali
Considerato unicamente come ritardi dello sviluppo come residui di arretratezza di un sistema economico e sociale destinate nel suo intervento ininterrotto sviluppo a recuperare anche ciò che è rimasto indietro
Le diverse velocità dello sviluppo la diseguale distribuzione delle risorse del reddito la subalternità
Tradizionali e nuove di grandi gruppi sociali e tra questi i lavoratori della scuola
Deve scendere in campo
A sostegno di un'alternativa riforma riformatrice un nuovo schieramento di forze sociali capace di rintuzzare l'egemonia nell'liberista e proprio questa concezione il terreno del confronto della competizione ideale culturale e politica dalle forze progressiste
La gabbia delle interrelazioni tra i poteri statali
E i grandi centri di controllo sociale ed economico si adatta con un vestito alla moda alle forze politiche conservatrici ma costituisce una sfida permanente alle aspirazioni riformatrici che attraversano il Psi ed è anche un pesante macigno sulla strada dei cattolici più legati alla Pastorale del lavoro alle aspettative delle encicliche sociali all'insegnamento del cardinal Martini
Ed è su questo terreno che la nostra ipotesi strategica non contrasta affatto anzi coincide con la ricerca tenace dell'unità delle forze riformatrici
Partendo dall'unità a sinistra guardando con interesse diretto alla sorte al ruolo di quella parte democratica del mondo cattolico che è così attiva nei rapporti tra i popoli del mondo ma che in Italia accetta così passivamente l'egemonia di mediocri mediazioni
Il confronto sui fatti
Non può convivere mai con il settarismo né nel Parlamento nel movimento di massa
E se implica esperienze e modelli di comportamento fondati sempre sulla ricerca delle più vasta alleanza anche nella Poggi del posizione di opposizione parlamentare anche quando il ruolo di governo si esprima unitamente nella proposta e nell'iniziativa programmatica
E francamente apparso che in questo scenario non vi sia ancora tra noi comunisti
La percezione esatta de la nuova fase che si apre con le sue sfide ideale culturali con i suoi orizzonti strategici con gli immensi spazi di azione di lotta che ci si aprono davanti con le grandi opportunità parlamentari che si interpreta
Diffido ne abbiamo tanto mai si chiama affilato
E la società stessa a chiederci una nuova qualità di rapporti una incisi di vita di proposte di iniziativa è questo il principale banco di prova della nostra identità di grande forza riformatrice della sinistra europea
E questo banco di prova si presenta anche nella scuola nel nostro rapporto di alleanza con insegnanti
L'origine della rivolta degli insegnanti come stato molte volte sottolineato e la rottura irrimediabile di uno scambio iniquo che la politica scolastica degli ultimi decenni ha imposto alla scuola pubblica
Come sappiamo bene tale politica è stata elaborata promosse diretta della democrazia cristiana
E per gran parte è stata subita nel Parlamento per fortuna non sempre nella scuola e nel dibattito culturale
Dall'aria laica e delle forze socialiste sono nella fase della battaglia culturale per la nuova scuola media per l'elevazione dell'obbligo si realizzò la piena unità
Delle forze riformatrici
La logica che presiedeva la politica democristiana molto condizionata dei suoi spetti di una parte della cultura cattolica nei confronti della scuola pubblica
Questa cultura del sospetto non ha mai sospettato di sospingere la Democrazia Cristiana verso una concezione meccanica ripetitiva di processi formativi interni all'istituzione scolastica pubblica
E si dovevano avere un ruolo parziale di integrativo dell'aggressione dell'educazione che sono molto ed è riservata ad altre istituzioni della cessione totalizzante di una parte della cultura Catto
In tale concezione il lavoro dell'insegnante assumere un carattere anch'esso meccaniche ripetitivo di trasmissione di nozioni
Questa tendenza pur fortemente contrastate anche nella cultura cattolica ha finito per prevalere per le spinte così presenti nel sistema di potere ad una concezione assistenzialista
Il lavoro nella scuola è stata vista come valvola di sicurezza per l'occupazione intellettuale
E soprattutto per l'occupazione femminile
Quello dell'insegnante è stato trattato comune lavoro parziale integrabile con il ruolo tradizionale della donna e la famiglia o con il doppio lavoro e perciò spesso scarsamente qualificati in verità
Il mondo della scuola ha reagito ha reagito bene a quella condizione imposto dall'alto ha reagito innanzitutto sul piano e probabilmente professionale didattico sia assicurando molto spesso
Un lavoro individuale di alto livello culturale e di grande efficacia nei suoi esiti formativi sia ricollegandosi alle tendenze più moderne avanzate della scienza pedagogica e del confronto culturale attraverso la sperimentazione
In questa risposta agli insegnanti democratici e di sinistra e sì ha detto senza accesso di orgoglio gli insegnanti comunisti sono stati in prima fila ma la scuola reagito anche sul piano sindacale politico
Per fortuna sue nostra Starnone non si può leggere con uno storico fedele il governo centralizzato burocratico della scuola tentato di asservire regimentare le novità culturale didattiche così chiama opposto un muro di gomma l'azione sindacale
Si spiega così il blocco delle riforme che perdura tuttora con gravissime conseguenze il moltiplicarsi dei tentativi di sistemare con soluzioni puramente amministrative le contraddizioni più studenti che ha creato in vaste aree della scuola un vero e proprio stato confusionale
D'altra parte la distribuzione del potere nel governo scolastico si è via via modificata non già ovviamente perché si sia modificata la centralizzazione dell'amministrazione statale il suo modello rigidamente unidirezionale
Nam viale Trastevere ha dovuto fare i conti con un assetto del potere nello Stato e nella società in rapida trasformazione che ha fatto emerge nella grande mutazione egemonizzata dalle tendenze neoliberiste né conservatrici altri protagonisti altri riferimenti materiali e politici
Nella dialettica con gli altri centri di governo e di potere si sono in coprodotti anche nel governo della scuola indirizzi ed equilibri molto più condizionati
Dei modelli pervasivi di modernità di efficienza di sviluppo fondati sulla mitologia del mercato e sull'individualismo esasperato che sono ben altra cosa naturalmente e spesso l'esatto contrario della creatività e della libertà degli individui e dei gruppi sociali
L'azione politica delle forze riformatrici che tentava di rimuovere i blocchi di infrangere il muro di gomma ha rappresentato un efficace denunzia ed è stata il gravido principale di una protesta che diventava via via più ampie generale nella scuola e nella società
Ma ha dovuto registrare anche sconfitte pesanti come quella sulla secondarie superiori o sull'evoluzione degli organi collegiali
Essa non è riuscita ancora a fronteggiare con efficace i nuovi indirizzi che nella società e anche nella scuola si sono affermati in corrispondenza alla cosiddetta modernizzazione
E tuttavia ha contribuito a bloccare i tentativi di far precipitare rendere irreversibili lo snaturamento del ruolo e del carattere istituzionale della scuola pubblica
Indichiamo con questo termine una gestione aperte flessibile da parte dello Stato democratico e non solo
La distinzione del sistema la distribuzione del sistema delle distruzione la destinazione del sistema d'istruzione
In questo scenario è avvenuta l'esplosione di quel patto scellerato che ha incatenato per molti anni gli insegnanti e gli altri lavoratori della scuola ha una retribuzione che consideriamo iniqua e a una dequalificazione professionale
Ma questo è il segno di una così molto più vasta
Se la scuola
Come ha scritto recentemente uno studioso e per natura orientata verso il futuro perché va in crisi di fronte alle domande della società quali sono le ragioni di tanto malessere che si avverte in tutti i Paesi del mondo
Ed è un malessere occorre ricordarlo che prescinde dai diversi modelli istituzionali e costringe tutti i Paesi a riconsiderare il Ruanda col qualità del loro sistema d'istruzione innanzitutto
Il ruolo che il sapere il controllo delle conoscenze e delle informazioni assumono nella trasformazione rapidissima delle strutture produttive nell'organizzazione del lavoro delle tecnologie di rapporti tra diversi gruppi sociali
L'approvazione e l'uso dei risultati evoluzione tecnico-scientifica e sempre di più il terreno della competizione economica determina la distribuzione del potere su scala mondiale costituisce un elemento essenziale nei conflitti tra i popoli e tra le classi sociali
Con l'introduzione delle nuove tecnologie innanzitutto della microelettronica e dell'informatica la cultura e la capacità dell'uomo acquistano un peso sempre maggiore sono l'elemento essenziale dell'organizzazione produttiva i gruppi dominanti hanno dato risposte diverse nelle diverse fasi storiche delle sviluppo ai processi oggettivi messi in moto dall'innovazione
Negli anni Sessanta prevalse la teoria del capitale umano la spinta ad un investimento massiccio all'innalzamento delle conoscenze delle capacità delle grandi masse di lavoratori e quindi dell'intera società
Si tentò di stabilire martedì materialmente un rapporto di causalità tra crescita dell'istruzione e una più elevata produttività del lavoro
Questa spinta interagire fortemente con le nuove aspettative sociali che l'azione delle forze democratiche progressiste aveva determinato l'affermazione dei diritti al sapere come diritto di cittadinanza
Ma il rapporto puramente quantitativo tra sapere sviluppa ben presto saltato anche nella cultura nel compartimento dei gruppi dominanti che hanno cercato di costruire un modello più rispondente all'evoluzione del modello produttivo
Esso era fondato sulla formazione di Little specializzati Issime
Capaci di padroneggiare le interrogazioni produzione innovazioni Società di fronte ad un assestamento a basso livello dell'istruzione di massa
E alla formazione di aree molto estese di lavoro dequalificato standardizzato ripetitivo non solo nelle attività tradizionali ma anche nel nuove professioni derivanti dai mutamenti tecnologici dell'industria dell'attività terziarie
Questo nuovo modello di formazione culturale e sociale contrasta con i diritti e le aspettative di coloro che sono esclusi dallo sviluppo e che in parte sono ben consapevoli del loro diritto
Contemporaneamente pose le basi di alcune contraddizioni intrinseche interne allo sviluppo
Mentre infatti sono conosciute ancora
Le aspettative di formazione culturale sociale dei giovani e dei cittadini il modello imposto sul piano mondiale delle forze dominanti non solo respinge le opportunità di elevazione culturale
Ma impone valori e comportamenti che esaltano la competizione successo individuale colpiscono i principi di solidarietà e di giustizia
Ciò avviene anche per uso privato condizionato unicamente dalla legge della domanda e dell'offerta di un processo oggettiva
Quali sono qual è la moltiplicazione delle agenzie formative dello fuori e delle opportunità culturali
E l'introduzione delle nuove tecnologie nella formazione tale processo oggettiva una conseguenza diretta della rivoluzione tecnico scientifica e delle nuove frontiere dell'elettronica televisione informatica eccetera
E di un'organizzazione sociale policentrica che crea un mercato di opportunità individuali distruzione di formazione culturale
Di fronte a tale moltiplicazione delle opportunità la scuola resta spesso separata non riesce a modificare il suo ruolo e di interiorizzare filtrare generalizzare la nuova offerta di informazione di cultura della società contemporanea
Ma quella rete
è in gran parte un mercato ossia assicura una differenza di opportunità secondo il censo e l'area geografica di unicità di l'incapacità del sistema pubblico a riequilibrare l'effetto della disparità gente periferia della metropoli nord e sud d'Italia introduce un elemento inedito di iniquità che si collega agli altissimi tassi di cadute di abbandono che si registrano a cominciare dallo tra aggrava il tasso di ingiustizia del nostro modello sociale così come a gravare lo scarto tra formazione e lavoro
La scolarizzazione di massa per come è stata governata per le spinte molteplici delle trasformazioni sociali che l'hanno condizionato non ha raggiunto gli obiettivi che le erano state assegnato dalle politiche educative ed ha generato una serie di conflitti a partire dalla rivolta dei giovani del sessantotto Cariplo sposto negativamente alle aspettative che essa stessa ha contribuito a suscitare maggiore qualificazione maggiore mobilità sociale maggiore occupazione maggiore sviluppo
Di fronte all'evoluzione economica e sociale che attraversata anche il nostro Paese quando il vecchio scambio dallo Stato agli insegnanti è saltato si sono accumulate contraddizioni Erika
Quali sono le risposte
Per lo specifico problema dell'insegnante
Che sono state date al voto di identità che quell'esplosione ha provocato nella scuola da un lato la conferma è l'aggiornamento del carattere ripetitivo standardizzata automatico del loro lavoro
In questa regola risposta prevale il carattere di etere una mia della funzione docente di fronte ad esigenze finalità progetti totalmente Esterni al suo concreto svolgimento nella classe e nella scuola
Dall'altro lato si è definita la funzione docente come si definisce la libera professione
La consiste azione dei nascenti Cobas ed oggi dell'agilità
Dei sindacati confederali si basa proprio su una concezione analoga la funziona docente non va definita nel suo concreto svolgimento nella struttura scuola
Nella forma organizzata che tale struttura assume Essael contrarie deve essere definita a priori e deve svolgersi in forme individuali e artigianali
E questa al di là delle intenzioni
Una faccia delle tendenze privatistiche che attraversano il sistema di istruzione
Si propone uno scambio un nuovo tra state insegnanti in cui la funzione docente sia totalmente isolata e separata dall'evoluzione del sistema scuola è una proposta del tutto è contraria alla nostra impostazione ma vogliamo tentare un'operazione politica e culturale che superi la parzialità e l'indennità delle due risposte descritte un'operazione complessa il cui fine è quello di aumentare il potere delle insegnanti sul loro lavoro
E sulla destinazione sociale sul suo orientamento culturale
Le sconfitte gli errori del passato sono causate ci pare dall'aver trascurato il carattere istituzionale il quadro di comando del sistema di istruzione considerando la scuola unicamente come servizio sociale
E mettendo in discussione la qualità il livello la destinazione del suo prodotto ma non le forme e le modalità della sua produzione l'assetto del Governo la scuola è un'istituzione e contemporaneamente un momento di organizzazione della società civile nel senso che Antonio Gramsci dette a questo tema
E riproduce le contraddizioni che nella società si manifesta
Per questo vogliamo pensare agli insegnanti
Come a soggetti di una nuova organizzazione del potere nel suo sembra nel sistema di istruzione come nuove componente dell'organizzazione democratica dello Stato e della società
Abbiamo proposto la seguente ipotesi di lavoro
Insegnanti è in generale un lavoratore dipendente pubblico che svolge una funzione creativa
Modificando di volta in volta sulla base della sua analisi delle sue decisioni i processi formativi
In ciò sta il carattere intellettuale del suo lavoro
E non c'è dubbio che quella decisione autonoma che costretta a prendere in un rapporto dinamiche dialettico con la imprevista domanda culturale del bambino del giovane configura un carattere attivo quasi dirigente del suo lavoro non una mera esecuzione questo lavoro è tanto più produttivo quanto più si svolge intrecciando contemporaneamente due process la massima qualificazione della relazione con gli allievi l'orario frontale la determinazione lo svolgimento di attività socializzate
Connesse strutturalmente all'organizzazione della scuola che interagiscono con l'attività di insegnamento in senso stretto ci sembra oggi
Che riconoscimento di Verdi avere di fronte a sé i soggetti attivi già coinvolti della loro vita sociale familiare da numerose intensi attività di informazione e di apprendimento
Debba spingere il docente a fondere il processo necessario di trasmissione di produzione del sapere con un intervento di mediazione di filtro critico di generalizzazione dei frammenti sparsi che si presentano all'Hui con una domanda più o meno consapevole di esplicite
Non una riproduzione meccanica delle enciclopedie Renzo Arbore
Ma una dialettica permanente tra il dato e la sua fruizione critica nasce il problema di quale è il patrimonio a cui tingere i segnali
In una fase storica in cui l'ultrà specializzazione della cultura alta e della ricerca scientifica corrisponde soprattutto nel sistema di istruzione una miniaturizzazione che finisce per appiattire banalizzare
Il sapere la modernizzazione rischia davvero di restare una di equazione passiva alla trasformazione alla perdita della funzione specifica
Così si potenzia la polarità tra famiglia cultura giovanile mezzi di commozione comunicazione scuola ciò richiede la possibilità per il docente
Di un aggiornamento costante
Di un rapporto più stretto con le correnti vive della ricerche del dibattito culturale che non può essere un attività parallele separata dalla vita quotidiana della scuola questa separazione già oggi un'accentuazione dell'etere non mia del suo lavoro decisamente inaccettabile
La formazione permanente parte integrante inseparabile della funzione docente e questa è la nostra ipotesi di lavoro e se è uno dei punti d'incontro tra la scuola e l'università
Questa in realtà in corrispondenza con una redistribuzione di potere di funzioni non corrispondenti a nostro giudizio agli interessi generali del Paese
Mentre abbia via emarginate ridotto la sua funzione formativa verso i giovani a scusa dei Fori John t. la funzione di formazione ricorrente permanente come del resto ha fatto il sistema scolastico
Ciò ha conseguenze disastrose in alcuni settori decisivi in primo luogo per la scuola dobbiamo modificare questa situazione avanziamo nei materiali preparatori alcune proposte che si collegano anche a precise richieste sindacali ma forse utile un'attenzione più riflessiva su un punto che non sembra secondario
Lo scambio tra scuole e università sul terreno dell'aggiornamento dei docenti costituisce per l'università l'acquisto di un immenso laboratorio di ricerca la scuola stessa
Quella interrelazione sul piano della ricerca scientifica che alcuni docenti isolati e coraggiosi hanno realizzato su scala direttissima può essere un fatto istituzionale che può arricchire assieme l'università e la scuola
D'altra parte questo scambio può contribuire ad un sistema di valutazione degli esiti formativi del tutto nuove questa valutazione non è solo un aspetto dell'organizzazione del lavoro dell'insegnante è un diritto dovere della società democratica
Se si respingono concezioni burocratiche della verifica non resta che il confronto è con loggia apre di tipo culturale e scientifico che coinvolga gli insegnanti insieme agli specialisti è un circuito che è tanto più efficace quanto più stabilisce una sinergia tra la scuola e la comunità scientifica
Naturalmente tutte queste ipotesi di lavoro confliggono con alcune aree conservatrice corporative che non accetteranno la conseguenza che esse hanno per quanto riguarda gli orari il tempo di scuola la responsabilità dei docenti
Il vecchio patto ha consentito la formazione di condizione di favore doppio lavoro ad esempio che non potranno rientrare in un nuovo modello professionale
Con le dovute cautele gradualità con le dovute differenziazioni si deve comunque procedere troppo alta davvero e la posta in gioco tutto il ragionamento che abbiamo sviluppata acquista al femminile aspetti nuovi e di grande significato politico e ideale
La professione insegnante in gran parte una professione femminile questo ci dicono i dati
E si ci mostrano come la tendenza alla femminilizzazione riguarda ormai anche il settore secondario superiore anzi vogliamo sottolineare noi che c'è uno scarto grave tra questa realtà e la sua rappresentazione a livello dirigente sia nella scuola che nel movimento politiche sindacali
Ma le cose possono e devono cambiare
Non è un caso che sempre più spesso le insegnanti donne siano in prima fila nel movimento rivendicativo ponendo in campa cent'richiesti loro proprio
Le rivendicazioni economiche si caricano di esigenze di economia personale sociale e il ragionamento sulla professionalità acquista un senso più pregnante generale coinvolge un discorso nuovo sul tempo di vita e di lavoro e sulle aspirazioni delle donne
E necessario che questo specifico punto di vista si affermi con nuova forza arricchendo il nostro ragionamento generale e adeguando con coerenza la nostra organizzazione alla realtà nuova della scuola
Molti giovani dal canto loro
Degli studenti delle superiori e della loro richiesta di una forte partecipazione più attiva
Più da cittadini protagonisti della vita della scuola
Ci riferiamo al loro ancora con utenti e questo richiama quella concezione di servizio pubblico che vogliamo superare verso una concezione più ricca di contenuti culturali più realistica di fronte all'assetto istituzionale sociale
Nel nostro progetto deve trovare nuove più evidente risalto politica ideale la volontà di riconoscere gli studenti come dei cittadini a pieno titolo della scuola e come interlocutori primari per inseguire i giovani incontrano per la prima volta la democrazia proprio nella scuola e quindi hanno la prima esperienza e la prima responsabilità diretta nell'organizzare la loro attività i loro rapporti sociali è stato notato molte volte che questa prima esperienza può essere negative
Per lo stato degli organi collegiali per come gli studenti considerano i voti e giudizi che ve ne escono espresse su di loro per la constatazione dell'esistenza di squilibri e meccanismi selettivi che dalla Società si riproducono e si amplificano nella scuola
La loro partecipazione il loro modo di organizzarsi non possono essere conseguenze secondarie residuali di un processo di riforma al contrario
è possibile affermare la nuova funzione creativa degli insegnanti e il nuovo ruolo della scuola solo se la cittadinanza degli studenti diventa essa stessa un modo di organizzare la didattica la ricerca culturale
Un modo cioè di rendere esplicite percepibile da implicita che era la domanda di sapere di esperienza interpersonale che gli studenti portano la scuola come divide come gruppo sociale
E si sono la misura della solitudine della scuola insieme il tramite del nuovo rapporto con la società ciò si riferisce alle condizioni materiali e all'apprendimento alla vita interna della scuola e i suoi rapporti esterni
Non c'è nessuna decisione burocratica che possa creare diversi fatti associativa esperienza di tipo sindacale
Questi modelli organizzativi di partecipazione democratica e di rappresentanza possono derivare solo dalla concreta esperienza degli studenti ma è compito della scuola nuova aprire lo spazio necessario all'espressione esplicita della domanda culturale delle esigenze pratiche
Ed è necessaria anche andare più avanti
E avviare esperienze di autogoverno nella gestione di alcune delle attività specifiche dei giovani come del resto e già avvenute in alcuni tentativi di innovazione più lungimiranti e culturalmente più qualificato
Ecco un terreno in gran parte da sperato di discussione e di ricerca comune assume grandissimo rilievo
Infine la questione specifica dei plessi
Non si può mettere un moto un processo di socializzazione del lavoro come elemento strutturale della scuola e non accessorie casuale come oggi
Se si prescinde dalla promozione della concreta gestione del coordinamento di tale processo dalle sue interrelazioni con le strutture del sistema con l'ambiente sociale
Questa necessità in concreto porta ad una ridefinizione della funzione dirigente del capo d'istituto
Se all'origine di questa figura c'era una concezione unilaterale burocratica e semplificata del suo potere
Oggi si deve partire dalla concezione della scuola come realtà complessa punto d'incontro tra istituzioni e società civile espressione di una dell'etica permanente dinamica dalle forze sociali e dalle forti tendenze culturali
Questa realtà complessa giustifica il termine di manager o una grande diffidenza per l'uso di questo termine e non per pregiudizi ideologici ma per la convinzione che la specifica complessità della scuola
Difficilmente può essere racchiusa in un modello azienda ma lasciamo perdere
I nominalismo
Oggi abbandonata dei testi di democratici la dimensione prevalentemente burocratica amministrativa di sovrintendenza di controllo fiscale il dirigente scolastico naviga nel vuoto di indicazione la scuola nuova di richiederebbe funzione di coordinamento di promozione di programmazione di relazioni umane sociali che non sono contenute in un preciso profilo professionale e in una precisa definizione organizzativa
Questa incertezza di collocazione di profilo professionale analoga a quella che colpisce i lavoratori amministrativi tecnici ausiliari di fronte all'evoluzione necessarie del modello di organizzazione di funzione della scuola così
Così si è aggravata dalle condizioni di separazione tra le diverse forze che la rivolta agli insegnanti a determinò gestiva mente determina ma anche contro le apparenze
E al di là del grado di consapevolezza soggettiva
Pensiamo che quella separazione possa e debba essere superata in una dimensione più vaste importante della immediata percezione dei rapporti di lavoro
Di una riflessione cioè sul progetto di una scuola nuova delle sue esigenze dei suoi complessi rapporti all'interno e all'estero
La trasformazione delle condizione degli insegnanti e la qualificazione della sua funzione professionale può avvenire solo attraverso la definizione più precisa delle specificità del rapporto di lavoro
La nostra ipotesi su questo punto un la formazione di un'aria
E l'indicazione di un'aria della formazione all'interno del pubblico impiego analoga all'aria della ricerca che già si è configurato
Tale più precisa definizione può avvenire riteniamo con una corretta interpretazione della legge quadro sul pubblico impiego
Che è stata e resta un importante e positivo strumento per l'organizzazione e la riqualificazione del lavoro dipendente pubblico ma certo se le specifiche condizioni contrattuali dovessero creare conflitti non resterebbe che la via di un adeguamento legislativo
La questione essenziale sta nella ridefinizione realistica della specifica funzione e dei particolari problemi innovativi dell'insegnante
La necessaria comparabilità delle condizioni di tutti i lavoratori dipendenti deve derivare dall'analisi della consapevolezza dei dati di fatto delle situazioni reali non dà un'immagine astratta e burocrati
La situazione richiede che vi sia un incremento molto consistente delle attuali retribuzioni
Che in un confronto con l'Europa nell'analisi della giungla retributiva del nostro Paese a Pine inique contemporaneamente dovrà avviarsi riconoscimento in termini di retribuzione delle nuove responsabilità delle nuove attività socializzanti
Di fronte a queste esigenze si è manifestata la resistenza più ostinata del Governo
Lo zero e la finanziaria di quest'anno per spese aggiuntive nella scuola oltre ad essere provocatorio di fronte all'imminente apertura delle trattative contrattuali e anche il segno di un preciso indirizzo di politica finanziaria che è sbagliato e pericoloso per il nostro Paese
Non si tratta
Di ignorare le compatibilità questa è una formulazione il reale e immaginaria
Quando si fa un bilancio si stabiliscono in ogni caso di rapporti quantitativi e quindi delle compatibilità sarebbe una bella coerenza per noi chiedere la programmazione e contemporaneamente rifiutarsi di misurare i rapporti quantitativi dei diversi settori di spesa
Il problema vero molto diverso si tratta di costruire una compatibilità nuova sulla base di opzioni strategiche di priorità completamente diverso dal passato
Non si può rinunziare a eliminare gli sprechi ma si devono caratterizzare le decisioni come investimenti capaci di modificare il rapporto tra la spesa e la sua redditività
Misurata anche come redditività sociale indiretta e differita misurazione che ovviamente il privato non si sognerebbe mai di fare il gruppi dirigenti italiani come terroristi quelle di altri Paesi guardano con preoccupazione a questa priorità
Strizza l'occhiolino al mercato privato ciascuno si paghi il sapere suo e dei suoi figli ma non riescono a convincersi che ciò non risolve il problema dell'insieme della società
La delega al privato colpisce un diritto di cittadinanza e insieme tradisce l'esigenza concreta di riqualificazione dello sviluppo economico
Così in Italia la percentuale di prodotto interno lordo destinata alla scuola che dal settanta al settantotto Roma intatta sì pura di certe decimi di punto dal settantotto all'ottantadue tornata al quattro due sci il in questi anni con un trend negativo
Mentre la percentuale di spesa pubblica e nello stesso periodo diminuita di molti punti dal dodici al quarto è scesa sotto il dieci
Non sembra proprio l'affermarsi di una nuova priorità alla nuova importanza economica sociale e civile che la formazione acquista non risponde una nuova ripartizione delle risorse pubbliche
Come vedremo non ci spaventa affatto l'idea di una sinergia tra pubblico e privato per incanalare verso la scuola una maggiore quantità di risorse non è una pregiudiziale ideologica di permanente antagonismo tra pubblico e privato nel campo economico una simile pregiudiziale non fa vi direbbe certo la rigenerazione la riqualificazione del settore pubblico
Ma ciò non deve significare abbandono della programmazione fine della lotta contro gli squilibri tra Nord e Sud tra centro e periferie delle città sconfitta dei tentativi di affermare pienamente il diritto di tutti i giovani allo studio al sapere i vecchi e nuovi elementi di iniquità
Che attraversano la scuola
Lo scarto tra formazione e lavoro che rende più ardua l'inefficace la lotta contro la disoccupazione
La povertà di funzione di ruolo della scuola per l'elevazione del livello culturale dell'intera società tutti questi gravi problemi sociali non verranno certo risolti dagli automatismi del mercato e si impongono una cresciuto intervento pubblico il nuovo Governo i suoi sostenitori parlano di piano straordinario
Se si intende
Per il piano una revisione immediata delle priorità di spinse la costruzione dei bilanci in base alle nuove priorità a cominciare dall'assestamento di bilancio di quest'anno
Se si intende programmare l'allocazione delle risorse aggiuntive nel sistema scolastico coinvolgendo come necessario le Autonomie locali e regionali non chiediamo altro che di entrare nel merito e di cominciare a operare concretamente ma se si trattasse invece di un disegno fu vivibile
Di un rinvio a tempo indeterminato delle scelte concrete allora ci parrebbe davvero un atto di scarsa responsabilità non solo di fronte allo scontro sociale che è in atto ma più in generale sul terreno delle grandi scelte strategiche
Atteggiamento di fare e di rinvio
Viene motivato da molti esponenti della maggioranza con la considerazione del numero delle insegnanti aggravato dalla piaga ancora aperta del precariato
è sin troppo ovvio ricordare che il vuoto di programmazione nel reclutamento e la continua formazione di nuove sacche di precariato sono aspetti del malgoverno che ha colpito la scuola
Basta pensare la vicenda dell'ultimo decreto e del connesso disegno di legge che dopo una sanatoria imposta da ragioni di equità sociale abbiamo una riforma incisiva per attribuire a ciascuno il suo carico di responsabilità
è ben vero che le cifre dell'andamento demografico rivela un serio problema quantitativo del quale tutti devono essere consapevoli ma non c'è notiamo che c'è un errore molto comune
La questione del soprannumero affrontata al di fuori di un ragionamento sulle funzioni che la scuola deve svolgere di fronte a precise pressanti domande di promozione culturale sociale di fronte all'esigenza di estendere considerare il dio e consolidare il diritto allo studio al sapere
Abbiamo già ricordato che l'imprenditore saggio
Misura sempre il livello di utilizzazione di rendimento dei suoi impianti delle sue risorse umane non c'è saggezza in chi considera solo l'aspetto finanziario e nasconde il problema è l'obiettivo di una più produttiva utilizzazione la questione della quantità ed un reclutamento degli insegnanti non può essere disgiunta dalla battaglia per una scuola più ricca di funzioni più rispondente alle esigenze di una nuova qualità sociale dello sviluppo
Il confronto tra le ipotesi di lavoro che abbiamo sin qui è legge il mancato
E il movimento reale dell'insegnanti rivela con opportunità molto significativa e importante anche gravi difficoltà
Naturalmente alla base di ogni riflessione su questo tema ci deve essere la chiara consapevolezza dei ruoli diversi e del tutto autonomi del movimento sindacale e di una forza politica qual è il nostro partito
La riforma che noi ipotizziamo che è un pezzo della riforma dello Stato è un grande investimento per una nuova qualità dello sviluppo non può essere affidata nei suoi aspetti più generali neanche al migliore dei contratti di lavoro che gli insegnanti riuscì esca riusciranno a strappare
E neanche a una lunga serie di contratti c'è un rapporto dialettico dalle rivendicazioni
Sindacati da un lato le riforme legislative e di assetto
Del potere dall'altro ma è più che evidente che tale rapporto può essere dinamiche efficaci non ma non può essere fondato sulle contraddizione permanente sull'incoerenza progettuale la reciproca autonomia tra partito e sindacato è un elemento essenziale di una strategia di riforma democratica
E se impone ruolo e funzione diverso ma sarebbe un gravissimo elemento di debolezza e di crisi politica e sindacale se si producesse resti rigidissima oggi differenziazione o conflitti sulle grandi opzioni strategiche
Ma oggi siamo una condizione diverso ed è bene sottolinearlo
Perché questo è un punto di forza della nostra nuova impostazione politica
La piattaforma dei sindacati confederali
E in particolare della CGIL scuola è una base di discussione
Essa contiene alcuni elementi dinamici che in prospettiva si collegano all'ipotesi di radicale cambiamento dell'organizzazione del lavoro e della qualificazione professionale dell'insegnante
Altre piattaforme si contrappongono a quella confederale
I nostri documenti cerchiamo di analizzare le differenze e abbiamo espresso il nostro giudizio critico Kiska alcuna di tutte le piattaforme
Con l'obiettivo di mantenere sempre aperti a un confronto sui fatti sulle scelte concrete senza la pretesa che riteniamo assurda di possedere il diritto di scomunica
Ma allora quel che conta di più non è solo proseguire il confronto sulle singole rivendicazione sforzarsi di realizzare l'unità nell'azione ma chiarire fino in fondo due punti decisivi il primo deriva dalle stesse posizioni originarie dei Cobas dell'Agip
E dalla difficile storia passata dei rapporti tra i confederali coi sindacati Ottone
Accanto al dissenso di metodo e di linea politica
Accanto alla diversa e opposta scelta organizzativa permane anche una condanna pregiudiziale una scomunica appunto della completa Rita come modello di organizzazione di iniziative sindacali su questo la nostra posizione veramente agli antipodi
Noi sosteniamo l'obiettivo strategico dell'unità dei lavoratori dipendenti anzi vorremmo dire
Che la fase politica e sociale che attraversiamo lo rende ancora più necessaria
Siamo in una fase in cui si pongono Conte moralmente due grandi problemi il primo superare l'iniquità delle retribuzioni più basse sulla base di un diritto sacrosanto al soddisfacimento dei bisogni elementari secondo avviare un'articolazione delle retribuzioni verso l'alto per superare un paralizzante appiattimento e per corrispondere alla nuova organizzazione del lavoro
Due esigenze
Che non possono più essere contrapposto com'è avvenuto negli ultimi decenni Spina una lacerazione che può causare guasti allo stesso sistema democratico del Paese che può pensare
Di trovare di il difficile punto di equilibrio tra queste due esigenze fuori da un quadro complessivo di soli aderì età e di unità di azione tra i lavoratori dipendenti
E soprattutto come sarebbe possibile recuperare in Nuova di con una nuova distribuzione della ricchezza le risorse necessarie per avviare a soluzione l'uno e l'altro problema l'unità tra coloro che sono colpiti dai processi di emarginazione provocato dall'attuale governo di sviluppo e coloro che invece sono colpite dalla contraddizioni nuove totalmente intrinseche a tale modello e la principale condizione strategica per costruire
Un'alternativa riformatrice
Ed è proprio per questo che noi giudichiamo straordinario in venti importanti che si avvii il processo di Rifondazione che la CGIL va definendo nella sua autonomia ricerca per uscire dalla stretta delle attuali difficoltà
E l'elemento del progetto Rifondazione che ci pare più significativo e la regina rigenerazione dei rapporti democratici con i lavoratori
La ricerca di un nuovo modo di far decidere i lavoratori sulle questioni sulla gestione del conflitto sociale
Quanto alla CGIL Scuola propone promuove il referendum per consultare i lavoratori della scuola si muove pur tra mille impedimenti difficoltà incomprensioni sulla strada giusta
Quando circa l'unità d'azione nella categoria
Con i vari frammenti del movimento per colpire l'avversario comune chiede inoltre che la contrattazione di tutte le organizzazioni sia seguita e controllata dai rappresentanti dei lavoratori compie altri passi sulla strada giusta
L'obiettivo strategico della confederali tali infatti non può essere affidata scelte burocratiche alla guerra delle sigle ma solo al confronto ideale politico
Si richiedono fermezza nel difendere le impostazioni strategiche ma anche realismo e capacità di promuovere l'unità sulle cose da fare subito con coloro che sono disposti a confronto democratico che non usano l'arma dell'anatema e della scomunica
Da questa percezione nasce la disponibilità al dibattiti alla ricerca di tutte le opportunità d'iniziativa unitaria su una questione il dibattito è molto acceso le forme di lotta e di bloccato oltranza discuti
Non abbiamo voluto esprime giudizi di valore o anatemi
Ci pareva un non senso di fronte all'inadempienza gravissima del governo che si era legato le mani di fronte alla trattativa bloccando ogni stanziamento e rifiutava addirittura di fissare modalità criteri del confronto
Non si sa se questa fase è stata ancora del tutto superate come abbiamo anche noi richiesto da mesi finalmente le trattative si aprono con tutto il movimento degli insegnanti ma i ministri restano ancora divisi sulla ricerca delle risorse
Ma via via che il tempo passa risulta ancor più evidente che il blocco degli scrutini ad oltranza appare come una forma di lotta che non suscita solidarietà
Perché non costa e non consente di misurare esattamente consensi di stenti che esso rischia di dividere l'insegnante è priva di sensi con i genitori e gli studenti per prestare il fianco a colpi di mano da parte del governo
Non possiamo suo che sottolineare la nostra festa preferenza per forme di lotta per That trasparenti
Che contano gli amici e gli avversari alla luce del sole
Che uniscono le insegnanti agli studenti e genitori
Forme di lotta più propriamente politico nel senso della loro capacità di produrre unità e mobilitazione al di là dell'esasperazione montagna forma di lotta che portino uomini in carne e ossa di fronte ai palazzi dove si decide con la pazienza e la tenacia di che guarda lontano
E non è disposta a lasciarsi attirare nel gioco del tutto per tutto ogni sindacalista sa che questo gioco è l'anticamera della sconfitta per questo ci batteremo perché prevalga una strategia di alleanze interne esterne al mondo della scuola che si proietti verso i giovani e il mondo del lavoro ma per ottenere questo risultato non era impossibile restare fermi al modello tradizionale di governo della scuola
Tutto cambia e noi dobbiamo tentare di indirizzare il cambiamento
Questo noi presentiamo un progetto che ha tre nomi programmazione democrazia autonomia
Ogni termine io dico è un elemento che non è separabile dagli altri su quest'ultimo termine autonomia si sono addensate le ombre della polemica e della manipolazione e se viene adoperato sempre più spesso come un arbitrio linguistico illusorio e consolatorio arbitrali è stato il suo uso dell'offensiva che avevano per obiettivo la privatizzazione della scuola pubblica
Le forze che hanno condotto dalla campagna non hanno più l'aggressività e lo smalto di qualche anno fa e tuttavia una parte di essa si rifà viva
Con la tenacia dei buoni in cassa attori cercando di fronte alla presunta ingovernabilità della scuola pubblica di piazzare per dirla con un termine pugilistico il colpo della domenica
Questa fiducia nei meccanismi automatici del mercato la ritroviamo in altri progetti che servono l'anno sulla competizione ideologica religiosa e puntano invece l'attenzione sulla qualità culturale e sulla diretta fruibilità interni di professione di utilità sociale
Il modello non era più quello del servizio sociale ma quella della pensione integrativa se la scuola sicure la base minima di conoscenza e l'intervento è privato nella scuola stessa che assicura l'eccellenza e quindi la possibilità di acquistare le maggiori opportunità di lavoro
Ora che hanno a che vedere queste ipotesi con l'autonomia della scuola come istituzione e dei soggetti della scuola S. prefigura un nuovo asservimento
La scuola nel suo ruolo di momento organizzativo della società civile Vienna liberata dalla direzione dello stato e non solo in quanto burocrazia centralista ma anche in quanto rappresentante dell'interesse generale e viene sottoposta al controllo di tendenze
Ho religioso di correnti culturali di centri di potere economici di gruppi sociali privilegia occorre sottolineare ancora una volta perché ancora alcun Ford confronto è piuttosto confuso che molte argomentazione citate nella sinistra e sostenute spesso anche da esponenti socialisti basta pensare alle teorizzazioni di Politeia o alle tesi di Martelli non si discostano da questo progetto di nuova asservimento al potere economico queste ipotesi sono ancora presenti ed hanno il sostegno di un'argomentazione propriamente finanziaria S si dice potrebbero incanalare verso la scuola pubblica le risorse del mercato privato e annullare la solitudine della scuola di fronte alla rete di opportunità formative che l'iniziativa privata costruita
Ma quali conseguenze vere avrebbero questi progetti secondo me non ci possono essere dubbi
E si sarebbero un moltiplicatore delle squilibri sociali delle mediamente di iniquità vecchi e nuovi che nel sistema scolastico si sono già riprodotti come esperienza della modernizzazione egemonizzata dal neoliberismo
Centro e periferia della città a nord e sud sarebbero ancor più di oggi alle diverso
E l'effetto complessivo e non sarebbe quello dell'efficienza generalizzata del sistema ma quello delle concentrazioni dell'efficienza in aree sociali molto ristretto
Esattamente il risultato che negli Stati Uniti e in altri Paesi capitalistici di modello liederistica viene sottoposto ad una critica aspra e demolitrice arriveremo in ritardo con l'alterigia dei nuovi ricchi al fallimento che altri hanno già sperimentato di fronte alle pressioni di questi progetti la risposta degli attuali dirigenti della politica scolastica italiana esposto nel progetto del ministero appare come un capolavoro di mediazione tra il potere di viale Trastevere la cui riforma sarebbe rinviate sine die e le spinte privatistiche
Tre sono i cardini di questa mediazione
La trasformazione del presidio nel terminale ultimo dell'amministrazione centralizzata che si allarga per non crollare
Il carattere di licenze di arbitri che assumo la convenzione tra scuole private sottratto come ad una programmazione complessiva trasparente l'apertura di migliaia di sportelli clientelari che l'attribuzione Preside del diritto di chiamata per il quindici per cento del personale
è difficile comprendere nell'attuale quadro politico questi dieci di meno
E sopporta una la citazione del ruolo della scuola è una logica di contrapposizione frontale nel Parlamento
Eppure il ministro e tutti i partiti che sostengono il governo sanno benissimo che la reale situazione reale molto più articolate aperta di quanto le proposte del governo potrebbero far credere che una maggioranza precostituita su quel progetto difficilmente potrà essere trovato
Per parte nostra
Abbiamo presentato una proposta che ha carattere alternativi esseri contenuta nel prima quindi nel primo articolo atto pubblicato sul palco a metà gennaio e che cioè i gruppi parlamentari stanno trasformando con loro lavoro di elaborazione in un progetto di legge
A fino a maggio un'apposita assemblea nazionale valuterà arricchirà quelle proposte promuoverà un'iniziativa di massa per sostenere
Qual è la sostanza della nostra di
Noi non accettiamo il dilemma tra l'attuale modello statalista accettatore la privatizzazione è un dilemma del tutto strumentale una mistificazione
Ci sembra del tutto evidente
Che le chiavi di una nuova scuola sono anche la flessibilità la capacità di collegarsi alla realtà sociale e culturale che circonda ogni istituto ogni plesso
Non si combatte l'iniquità con l'apparente omogeneità nell'attuale governo del sistema con la rigidità di una gestione centralizzata a cui fa da riscontro l'inadeguatezza e l'inefficacia dei terminali dell'amministrazione e le vane attese delle singole scuole
Non si valorizza la professionalità degli insegnanti senza attribuire loro le responsabilità e le decisioni necessarie per organizzare creativamente il loro lavoro la loro formazione il loro rapporto con la società
Riforma del potere pubblico è un problema generale ma di quale pubblico parliamo di quello condizionale dal sistema di potere attuale d'oggi spartito senza che se ne sia cambiato la natura dei partiti di maggioranza
è un sistema che ha dovuto arretrare di fronte all'evidenza dei grandi gruppi finanziari e industriali divenuto ormai multinazionali ma che si è adattato non senza bruschi scossoni ad una convivenza e qualche volta ad uno scambio di opportunità di espansione
Questo sistema di governo e diventate fondatamente sinonimo di inefficienza di arbitrio di discriminazione questo stato questo pubblico deve essere rigenerato ricondotta un ruolo di rappresentanza e di agenzia dell'interesse generale
La condizione di questa rigenerazione sta nel recupero di un rapporto flessibile decentrato con la società
Capace di mobilitare arricchire le risorse di intraprendenza e di creatività sinora mortificate soffocata ciò interno sta nella distinzione tra programmazione e gestione sa in un nuovo rapporto con le istituzioni con la società civile con i singoli cittadini
Siamo dunque per l'autonomia
Per un'autonomia reale che non significa diverso asservimento
E che si saldi a una potenziale capacità di programmazione del sistema e a una crescita della partecipazione democratica anche il sistema deve avere globalmente una maggiore forza propulsiva una maggiore capacità progettuale
Per questi compiti non c'è alcun bisogno del Bureau Sauro di viale Trastevere
Le funzioni gestionali del ministero vanno decentrate il ministero dell'inventare un po'più flessibile strumento di programmazione di indirizzo di controllo
E detto questo quadro deve affermarsi l'autonomia didattica amministrativa organizzativa della scuola con uno sviluppo della partecipazione democratica dei diversi soggetti insegnanti studenti genitori con una cresciuta responsabilità di promozione di controllo dei plessi
Sulle norme specifiche che devono regolare tale autonomia aperti al confronto parlamentare vogliamo qui certo eliminare un'altra discriminante politica il rapporto tra la nuova scuola e l'azione degli enti locali
Via via che si aggrava la crisi dello stato sociale la punibilità politica finanziaria colpisce duramente il sistema delle Autonomie decidendo molto delle loro possibilità
D'altra parte si è modificato il rapporto tra l'ente locale la società enormemente più complessa di alcuni anni or sono
In questo nuovo rapporto la funzione originale assolto dai Comuni dalle Province in campo educativo e culturale si è fortemente ridotta
Fino a creare sintomi di conflitto con la scuola come testimone la vicenda dei venticinque alunni per classe ora occorre invertire la tendenza non ha più il momento in cui si può chiedere l'ente locale un ruolo di supplenza una costruzione di iniziative o di sintesi esemplari
Il ruolo del Comune diventa quello di organizzare la domanda generale della popolo dopo l'azione di svolge una funzione di promozione di organizzazione di qualificazione di tale domanda in un rapporto organico con tutta la realtà della scuola
Un rapporto pubblico con pubblico che si apre anche alla realtà associativa e ai privati
Questa funzione per essere particolarmente efficaci in un rapporto diretto con la scuola
Non soltanto le le gestione delle basi materiale di ricette tradurre ma anche nello sviluppo di nuove attività rivolta all'informazione all'educazione permanente e ricorrente alle attività culturali
Compagni e compagne
Il nostro obiettivo principale e la costruzione di un movimento unitario per la riforma dequalificazione della scuola pubblica l'obiettivo che si presenta ardua
Troppi ostacoli si presentano come contraddizioni oggettive che è impossibile rimuovere con una semplice operazione di immaginario collettivo peggio con sortite demagogiche
Tutto ciò ci chiama in causa direttamente
Cioè uno scarto ancora molto forte
Dall'importanza nove crescente che la formazione e l'uso del sapere hanno acquistato nelle grandi mutazione del nostro tempo e la capacità di analisi di consapevole progettualità e di direzione politica della sinistra
Non siamo rincorre riusciti
A dire con chiarezza e con forza i giovani lavoratori a tutti democratici che discutendo di scuola discutiamo non già di un servizio più o meno efficiente più o meno utile nella complessità degli attuali rapporti sociali ma di una componente essenziale del loro futuro
Se la scuola pubblica non sarà rigenerate trasformata si imboccherà la via dell'emarginazione della subalternità i giovani saranno meno autonomi meno padrone di se stessi di fronte al lavoro e all'organizzazione sociale
I risultati della scienza e della tecnica saranno sempre più controllati da gruppi ristretti il rapporto tra la politica e la scienza e decisioni sui problemi decisivi del nostro tempo saranno riservati a pochi
Una società più democratica in quante più capaci di affermare e difendere questo fondamentale diritto di cittadinanza di assicurare a tutti i giovani un alto livello di cultura di capacità
Mio figlio a tutti i cittadini escrementi perché ciascuno possa controllare sempre di più il proprio lavoro
E valorizzare il proprio ruolo nei rapporti sociali e politici
Di fronte all'espansione degli attuali mezzi di informazione delle forme assunte storicamente dalla società di massa
Il filtro critico la capacità di riflessione e di dominio sull'immensa mole di dati e di notizie che si incontrano ogni giorno è una condizione necessaria per ogni uomo che vuole difendere affermare la sua autonomia
Scrive Reich
La sinistra consenso pur se riparte da qui
Dal fatto che l'uomo con il suo lavoro i fabbisogni la sua iniziativa ritorna al centro di una civiltà il compito il cui motore sono più di prima le informazioni e le conoscenze la trasformazione democratica della società
Sta neanche nel modo come le informazioni e le conoscenze vengono messe a disposizione di tutti
Sta nella possibilità di garantire un'elevazione culturale nel suo complesso senza riprodurre nell'uso del sapere le diverse velocità di sviluppo le contraddizioni di classe
Ecco il terreno di una lotta per l'egemonia politica culturale ideale ecco il senso profondo della formula di Berlinguer alleanza tra lavoro e sapere
Il sistema di volevo righe l'egemonia liberista imposto può essere modificato sostituito da un nuovo sistema di colore fondato sulla solidarietà umana sulla giustizia su un nuovo rapporto tra uomo e natura
Ma tale si stacca ma di valori anche un progetto formativo un'idea di scuola una nuova scuola pubblica in questo progetto affermazione del diritto a sapere ma è anche uno strumento di giustizia di fronte alla pure le professioni un nuovo rapporto di solidarietà e di reciproco sostegno tra i cittadini
Così come il fondamento di un controllo democratico dell'uso del sapere della scienza un razionale appello alla salvezza dell'ambiente delle sedi e delle risorse naturali
C'è una Sitchin di bile tra la scuola di tutti e progresso democratico
Ecco perché parlando di scuola parliamo di futuro e parlando di insegnanti parlano di una nuova unità dei lavoratori perché quel futuro non venga imposto alla società ma perché sia costruita invece col consenso e la partecipazione di tutti i cittadini
Ricorderò i compagni di e con pubblicato L'Unità questa mattina
Intervento del compagno Occhetto e poi ministro per la fine della mattinata intorno a mezzogiorno mezzogiorno e mezzo
Adesso vorrei pregare il ministro gamberoni di portare il saluto il suo contributo ai nostri lavori
Caro Presidente
Sono
Lieto di portare
Il mio saluto a questa importante riunione convegno conferenza
Che il Partito Comunista indetto
Sui problemi della scuola
Anzi sui problemi
Così suggestivi come quelle della professione il futuro
Però mi rendo conto che la drammaticità della situazione
Mi costringe chiederò voi quindi qualche minuto di pazienza
A non fermare il mio intervento ad un semplice saluto formale perché non avrebbe credo data la gravità
Della situazione alcun senso alcun significa
E sarebbe una forma indiretta per non valutare appieno
Il valore e il significato di questo vostro col
Io non posso non richiamarmi nel portare questo saluto
Ad alcuni aspetti della relazione che ho ascoltato poco fa la relazione introduttiva
Di Mario ieri
E che si è soffermato su un dato direi di novità dal quale dobbiamo partire
Ed è che per la prima volta nella formazione di un programma di governo anzi di un governo che ha apposto il programma anzi che lo schieramento e questo è un fatto di cui non va sotto sottovalutato l'importanza ha messo il programma e non lo schieramento al centro del suo impegno
In questo programma per la prima volta da molti decenni a questa parte la scuola acquistato un rilievo non del tutto marginale
E si è parlato nel programma di governo della realizzazione degli obiettivi novantadue
Si è parlato in modo esplicito
Della
Naturale che la funzione centrale della scuola nel nostro sistema
Ma perché questa espressione
Funzione centrale della scuola non rimanda una delle tante espressioni verbali
è necessario individuare non solo il rapporto
All'obiettivo novantadue
Ma in rapporto a quei dati che anche
Margherita ha posto in rilievo
I dove va alla società italiana dove alla Società internazionale e nel quadro oggi doveva di questa domanda di qui sito dove va la Società internazionale porsi dove va la società italiana
In questo quadro opporsi il problema della funzione della scuola perché la centralità della scuola emerge solamente essendo che abbiamo a questa visione più ampio
Nei se non ci limitiamo
Alle considerazioni sulla scuola i rilievi pulisse giusti che c'è una sofferenza della scuola
Che c'è uno stato di disagio per la scuola che c'è stata una sottovalutazione della scuola nel corso degli ultimi anni degli ultimi decenni
Che c'è stata dagli anni settanta in poi e questo lo abbiamo visto discusso sembra anche delle riunioni sindacali un calo della incidenza della retribuzione degli insegnanti rispetto
Agli altri dipendenti pubblici
Ma non è questo il problema
Il problema fondamentale per trovare una soluzione anche a questi problemi
Che sono di natura tipicamente sindacale
Per trovare una soluzione a questi problemi bisogna in qualche modo volare più alto individuale quale la funzione specifica nella scuola del tipo di società
Si sta sviluppati perché
E credo che su quei sto sull'individuazione perlomeno degli obiettivi
Qui veramente
Devono saltare le tradizionali distinzioni in maggioranza opposizione poi
Perché il discorso
Che pure è stato fatto
Che rispetto ai grandi problemi di ordine editi riforma istituzionale costituzionale non c'è differenza tra maggioranza e opposizione
Questo discorso in sei giusto va in qualche misura allargato
In una
Realtà costituzionale come quella italiana
Nella quale la Costituzione non imbeccato solamente gli strumenti e i meccanismi e le formule dei meccanismi di potere ma la Costituzione è un mercato
Non come premessa ma come parte integrante nella sua struttura lei finalità generale verso le quali si deve muovere ex e quindi e anche rispetto a queste finalità generali
Che bisogna trovare un punto di superamento delle distinzioni maggioranza e opposizione pur rimanendo maggioranza responsabile dei suoi atti e l'opposizione responsabile del suo dovere e della sua azioni di critica per questo
Non ho apprezzato anche lo sforzo che ha compiuto ma rilievi per esercitare com'era suo dovere come è dovere di un partito di opposizione esercitare la sua attenzione critica sul programma del Governo anche nel settore della su
Però questo esercizio della funzione critica non può fare sottovalutare innanzitutto un riconoscimento credo non possano non essere compiuto che in un primo tentativo di dare maggiore veste maggiore organicità ad un programma della scuola c'è stato anche se poi nel merito
E sono necessari molti chiarimenti sono necessari
Molte precisazioni sono necessarie forse molte integrazioni
L'obiettivo verso il quale
Io ho sempre detto non anche nei dibattiti con i professori che ho fatto largamente girando molto in questo periodo il nostro Paese
Che non si potevano illudere di trovare una soluzione ai loro problemi
Per quanto legittime per quanto giusti se non riuscivano a inquadrarli in una logica generale perché lo sforzo finanziario
Che si chiede allo Stato per affrontare e risolvere questi problemi
è di tale natura edittale consistenza
Da non poter trovare un'opinione pubblica generale ma nemmeno un'opinione pubblica generale del Parlamento ma nemmeno subire e a lo dico anche per mia esperienza un'opinione generale del governo Sedley investa di certi obiettivi
Che risolvono alcuni problemi generali
E il tema della vostra conferenza ci aiuta a individuare e vi aiuta a individuare quest'opera
Se è vero come
E mi pare che tutto questo trasparire tre dalla contenuto della relazione ma
Soprattutto nella parte finale centrale finale della sua avere
Se è vero come è vero
Ed è quello che ci ripetano oggi le forze produttive non perché esse debbano condizionare la scuola ma perché esiste non possono essere sottovalutate in questa direzione cioè
Che non ci sarà occupazione stabile e sicura nel futuro
Se non a livelli via altissima qualificazione professionale
E io ho sentito nel dialogo con le forze produttive del paese quasi larvata una minaccia
Che può dispiacere contro la quale possiamo reagire
Macché è un dato dal quale non possiamo prescelto
E via quasi una minaccia alle forze produttive nei quali ragionando in termini di convenienza economica ci dicono con la brutalità di quel linguaggio
Ricordatevi che se noi non troveremo sul mercato del lavoro
La manodopera qualificata in modo adeguato
Noi pensiamo che il problema della competitività sul piano internazionale del futuro non sia più in chiave
Tanto di riduzione del costo
Come è stato fino ad oggi
Ma sa soprattutto idee quattro della nostra capacità competitiva a livello dell'intelligenza a livello della nostra formazione di qua e quindi se non troveremo sul mercato
La manodopera qualificata a livello adeguato preferiamo come convenienza nostra economica rinuncia o portare gli estremi lembi
Il processi di robot utilizzazione per ridurre l'occupazione o addirittura a ridurre la produzione
Ecco perché il problema
Della scuola se la vediamo in questo qua
Che è un quadro per certi aspetti esaltante anche per il nostro Paese
Senza fare dei facili nazionalismi che sarebbero fuori luogo
Però non possiamo non riconoscere
Che se fosse vero questo
Che
La competizione a livello internazionale si accenderà nei prossimi anni o nei prossimi decenni nelle verso il Duemila
Dal mille novecentonovantadue al due mila si accenderà sotto il tutto sulla competizione a livello di formazione e a livello di intelligenza quella
Se è vero che ciò che ha qualificato anche oggi la nostra capacità
Sul piano internazionale è stato più che la i nostri costi di produzione esso è stato quello che si chiama il design
Cioè una forma di intelligenza che si inserisce nella linea dei prodotti
Ebbe non vi è dubbio che
Quando il sistema cambia
E da un sistema che privilegia i Paesi che hanno grandi ricchezze di materie prime si passai IST
Paesi che hanno grande ricchezza di materia prima non materiale ma intellettuale il nostro paese può diventare un Paese fortemente competitivo molto di più di quanto non lo sia oggi sul piano internazionale ecco perché non possiamo non sostenere con forza tutti insieme
Come io ho cercato quasi docilmente ma certo le cose non si improvvisa
Qualcuno ha detto che in questi mesi sono stato molto chiacchierone
Prova a darsi perché mi sono
Molto prodigata per spiegare queste cose per diffonderle
Per dirla in ogni ambiente credo che qui bisogna creare una consapevolezza è un'unità sempre più ampia tra le forze politiche tra le fattorie sociali quali forze intellettuali
Che è la questione della scuola non è una questione settoriale o marginali
Che la questione della scuola in questa visione in questa concertazione una questione centrale
Che gli investimenti nella scuola come ho ripetuto più volte anche se molte volte vanamente saranno gli investimenti produttivi più importante più interessanti per l'intero Paese
Se questo è vero
E se la battaglia la dobbiamo fare su cui sto maggioranza e opposizione forte sensibili della maggioranza e porte sensibili dell'opposizione
Allora è chiaro che i problemi della scuola li dobbiamo impostare e li possiamo impostare in modo
E anche il programma della scuola
Il programma di governo sulla scuola
Va visto in una dialettica
Che tenga conto come fondamentali quegli obiettivi di cui ho parlato come fondamentali non per una parte o per l'altra ma fondamentali nell'interesse generale
Poi si può discutere sul merito
Io credo che il passaggio della nostra scuola
Da una struttura burocratica centrata una struttura decentrate autonoma
Sia un passaggio storico ormai inevitabile
Se vogliamo fare funzionare nel futuro passo
Il disegno di legge che ho preparato che adesso è all'esame del consiglio nazionale della pubblica istruzione semplicemente una proposta un punto di partenza
Per aprire un discorso
Quindi con tutte le flessibilità che ha o un disegno di legge che apre per la prima volta nel nostro Paese e discorso sull'auto
Non entro nel merito delle contestazioni che Marin ieri ha fatto dico che su alcune di queste cose bisogna discutere
Certamente le intenzioni possono essere vuole qualche volta i risultati possono essere cattivi per esempio faccio solo un esempio
Quell'aspetto del quindici per cento delle chiamate nelle nei singoli istituti da dove nasce là dove mi è venuta questa idea del quindici per cento e non perché non perché come diceva Maria ieri che probabilmente a può darsi che abbia ragione palazzi che l'affetto sia quello che lui dice non discutiamone gas le fette quello che lui dice sono il primo a ritirarla questa questa proposta però credo che sia un un tema di discussione io pensavo che fosse la logica conseguenza di un'autonomia non fittizia di un'autonomia vera
Perché quando una scuola anche su un percorso formativo
Sull'applicazione dei Programme nazionali incomincia ad articolare con una certa autonomia i programmi nazionali può avere bisogno
I trasferimenti che glielo consenta la ma che può essere anche la scelta del docente più video
Io mi sono reso conto in questi mesi al di là delle mie previsioni della estrema varietà della nostra scuola
Non è vero che quando si parla di un liceo classico di un liceo scientifico dell'istituto tecnico siano tutti uguali
Dove ci sono presìdi insegnanti con certi orientamento
Si hanno delle soluzioni anche di avanguardia eccezionali
La sperimentazione non ben controllata e questo lo riconosco ma in gran parte anche dove è andata bene e ci sono molti casi in cui è andata molto bene ha favorito questi processi
è possibile
Che all'interno di una scuola che vuol perseguire certi obiettivi si sente ha bisogno di insegnanti che avevo determinate competenze premiante qualificazione
Questa era l'idea poi se si ritiene che questa sia un'idea troppo avanzata rispetto alla realtà attuale troppo pericolosa rispetto rispetto a quei rischi che vengono che vengono prodotte prospettati
Discutiamone vediamo cosa che è possibile però credo che su queste linee ci possiamo rientra
E problema della
Della
Della scuola dell'obbligo
Dell'elevazione dell'obbligo
E qui siamo di fronte
A una diversità di posizione che erano diversità di posizione
Stiamo Kakà
è stata questa diversità di posizioni che non ha acconsentito negli ultimi quindici o venti anni di trovare una soluzione a questo
Proviamoci quest'
Qual è il tentativo che oggi si trova si fa si vuole far
Che io sto facendo anche all'interno di una commissione che c'è nel mio Ministero presieduta dal mio sottosegretario brocca di cui credo che anche la con la Pecchioli la professoressa Pecchioli faccia
E il tentativo a vedere come si conciliano queste due posizioni perché venga rimarremo
Con i due schieramenti opposti questo problema non si risolve se non si risolve questo problema che è centrale non si risolverebbe il problema delle riforme della scuola secondaria superiore rimediato inchiodati
Vogliamo trovare eliminati superamento delle opposte posizione
Io credo che queste linee di superamento ci siano solamente che raccogliamo una tesi che ho visto anche nella relazione ma in piedi
La soluzione del cielo elevando
Il livello culturale ed è vero che noi dobbiamo alzare il livello culturale per tutti
Perché i programmi delle qualificazioni professionali le preoccupazioni discorso che ho fatto all'inizio non ci sarà
Chi era assente avremo e lo riusciremo offrire sul mercato altissime qualificazioni professionali allora questo significa che la sull'elevazione della scuola dell'obbligo e non può essere
Una pura continuazione della scuola media ma deve essere un salto qualitativo un salto qualitativo anche di ordine culturale per tutti
E tutti
Salvando i diversi percorsi Paul successi che ci devono essere qui bisogna trovare un punto di mediazione
Un punto di orientamento in cui le diverse posizioni possano confluire non per dividere le scuole in termini classicistica e questa è deve essere sicuramente superato
Matteo tener conto anche delle attitudini e delle volontà anche consentitemi di dire
Di una forma mentis di ragazzi che sono qualche volta
Dotati di uguale livello quoziente globale di intelligenza marche hanno diversi modi di apprendimento un metodo induttivo è un metodo del tutto in euro e l'apprendimento quelli ci possono essere diverse volte non vi è dubbio che e ci sono alcune scuole
Che compare il treno
L'approccio ai problemi
Partendo dal particolare per arrivare al generale ora tra che lo favoriscono partendo dalle questioni generali per arrivare particolare anche di queste cose bisogna discutere e bisogna esaminati
Nelle flessibilità che solo necessarie per non chiudere tutte le prospettive
E problema della parità
E qui e deve anche qui bisogna fare uno sforzo
Di unità e di conciliazione
Perché e se siamo d'accordo che
Il nostro ordinamento costituzionale va attuato non possiamo dividerci in coloro che sull'articolo trentatré della cose tutore vedono una sola parte di coloro che vedono un'altra
Perché qui ci siamo nel Paese colloca dell'articolo trentatré vedono solo che non ci possono essere oneri da parte dello Stato e coloro che valgono l'articolo trentatré dicendo solamente in funzione della scuola paritaria credo che le due cose vadano armonizzati c'è una possibilità di armonizzare io credo di sì
è un precetto costituzionale cercato di trovare una via di armonizzazione quando Marguerite diceva
Che la proposta che fa il partito di opposizione il maggiore partito di opposizione una revoca la proposta che va rivolta a larghi settori
Il mondo laico e di mondo cattolico
E io chiedo a Marghera via lo stesso Partito comunista se si rende conto che questa proposta che non noi ma il Partito Comunista fra alle diverse realtà cattoliche avanzata del nostro barese comporta che in modo obiettivo questi discorsi devono essere affrontati non possono in alcun modo S. negli USA e c'è tanto che su queste cose in una visione certo laica dello Stato perché siamo in uno Stato laico non siamo non vogliamo regredire a forme di Stato confessionale e del resto il Concilio ecumenico Vaticano secondo
Ha segnato un punto di svolta anche nella Chiesa cattolica in Italia e nel mondo partendo da questo è possibile trovare punti di conciliazione ma allora non si può far finta
Che è l'articolo trentatré della Costituzione dica solo una cosa e non mi dicano peraltro bisogna fare uno sforzo di comporre insieme le due prospettiva e trovare delle soluzioni che siano soluzioni che vadano incolto
A questo ciclo
Io
Credo che
Oggi di fronte al problema esistente di trovare uno sbocco
Alla conflittualità in corso e devono essere facce ecco gli sforzi in porta
Ed è a Varese elevati alcuni sforzi importante
In relazione a che cosa in relazione al fatto che la scuola nell'ambito della società che si va trasformando e di questo bisogna che ne teniamo conto tutti e anche le tengano conto i sindacati tradizionali
E andiamo verso il superamento certamente
Di una visione di una concezione
Che considerava la libertà dell'uomo secondo le diverso ideologia ho visto come espansione della personalità umana basata sul dato proprietario ero come espansione della personalità umana basata sul dato e sull'elemento puramente collettiva
Credo che siamo al superamento di Cisolla
Di questi due posizioni dogmatiche tradizionali che mi pare sulle quale superamento credo che anche il Partito comunista abbia fatto grandi sforzi in questi ultimo
E verso che cosa si Vassileva perso almeno a mio giudizio si va verso un tipo di società e la le frasi finali di Marguerite mi sembravano se non ho inteso male in questa direzione
Si va verso un tipo di società in cui il lavoro
La qualità del lavoro
Diventa il vero modo di espressione della persona e della personalità umana
Quindi c'è una nuova riqualificazione del lavoro non come lavoro di Vincent ma come lavoro rapporti tanto alla sensibilità i al modo di espressione della libertà per l'uomo
Con tutti i rischi che tutto questo compito
Perché i quali sono i rischi i rischi sono quelli che si perdano in questo passaggio
Tutti quei valori di solidarietà di solidarismo anche furono tipiche di alcune concezioni dal passato che non si possono liquidare semplicemente dicendo sono posizioni dogmatiche sia in campo cattolico sia in campo
Marxista socialista
E qui il rispetta questi obiettivi i problemi che si pongono nella scuola sono certamente un riflesso ex
Perché nel momento in cui si va verso la concezione del lavoro
Come espressione dell'aggressione
Sì frantumano alcune vecchie logiche anche di tipo sindacale
Perché richiedono ai sindacati una rimeditazione
Altrimenti la tendenza irrefrenabile verso la posizione corporativa
Individualista
Particolaristici
Se il lavoro
Come lavoro intellettuale non più come fatica materiale perché andiamo verso questo nuovo tipo di società dove il lavoro si libera di tutta quella che è stata la condanna biblica della faticava seriale e si riconduce al ruolo di lavoro intellettuale
Formativo
Se questo è vero allora anche le forme dei solidarismo devono essere studiata in maniera diversa
Altrimenti corriamo il rischio della esasperazione individuale dei cui fenomeni attuali di crisi Dougal sono un'espressione vado di perché alla fine poi ci si
Ci sarà il gruppo che si organizza sindacalmente come gruppo di categoria sempre più ristretta fino a diventare la protesta individuale che non ha più nessuno senso non l'ha più significato diventa ingovernabile dal punto di vista sociale
E in questa direzione allora bisogna pensare di trovare alcune soluzioni
E che anche nella previsione del nuovo contratto
Aprono la strada verso qualche cosa
E la critica che si è fatto e si fa e quella dell'appiattimento
E via Appia e l'appiattimento c'è un'ingiustizia troppo
Perché si dà trattamento uguale apposizioni dire
E nella scuola ci sono posizioni diverso che non posso davvero intoccabili uguale
Della scuola ci sono le posizioni di coloro che lavorano già di fatto a tempo pieno
E che con le retribuzioni che hanno finiscono col fare un lavoro nero non retribuito
E questo determina uno sdegno
Il termine una posizione talvolta particolare perché Hirst insegnanti sono portati a mettersi a confronto con quelle che non fanno il tempo pieno
Che hanno un secondo lavoro
E allora questi problemi vanno affrontati nel comprare
Così come vanno affrontati tutti i problemi che se da una parte si chiede allo Stato
Un assalto finanziario maggiore
Per quegli obiettivi
Nella scuola
Dall'altra parte non si può non chiedere anche una razionalizzazione della struttura scolastica per evitare quelle che sono degli sprechi che ci sono è inutile che ce lo nascondiamo e se quello che possiamo economizzare rispetto agli sprechi che ce ne sono
Li possiamo immettere tutti in un monte salari da riempire per dare retribuzioni adeguati a coloro che lavorano ebbe certamente lo sforzo deve essere
Il Comune non può essere solamente di una parte sola deve essere il ritrovarsi i punti di raccordo e di raccordo la battaglia vada per i venticinque alunni per classe
è una battaglia a quale credo perché non è solo di natura sindacale e anche di natura educativa
Però d'altra parte
Nelle condizioni attuali non si può non dire che allora dobbiamo porre anche un limite minimo
Che certi o riccamente ma non c'è di fatto
Che è il limite minimo che sotto i venti in linea di massima non si possa andare nelle attuali si tutto se vogliamo recuperare risorse
Da gettare sul piano sul piano e da ricoverare Risorse senza togliere
Quelli che già ci sono ma ha cercato di utilizzate al meglio perché io non vedo perché si debbono adoperare insegnanti come mi è successo di capitare in classe di dieci dodici sei bambini
E quell'insegnante semmai si si impieghino inattività integrative dirà S
Prime ditino per la scuola
C'è un problema
Mi si chiede Sempre da parte del Tesoro risolviamolo definitivamente il problema del precariato
E io rispondo ma cari amici il Milan vi rendete conto che la scuola è una cosa diversa da una pubblica amministrazione dove se c'è assente un un funzionario gli altri cercano di supplire allora nella scuola il meccanismo è quello che
Troviamo dei malati per ridurle gli odori e le spese delle supplenze per attribuire tutto questo
E a a di nuovo agli insegnanti che si assumono il lavoro a tempo pieno ai certo anche questi sono problemi che si dovranno affrontare e si dovranno discutere in sede contrattuale
Ma soprattutto bisogna
Accettare e qui concordo molto perché è stato l'avevo già espresse anche io in altre sedi alcune esprime alcune alcune indicazioni e cerca no l'autonomia perché non credo che si possa parlare dell'autonomia del settore del comparto scuola rispetto a tutto il pubblico impiego l'insegnante
è sempre una un rientra sempre nel pubblico impiego non si può pensare che l'insegnante stia fuori dal pubblico impiego l'insegnante dello stato di una scuola di Stato e non può essere considerato fuori del pubblico impiego
Pur tuttavia anche all'interno del pubblico impiego ci sono funzioni mansioni
Diverso tempo fa io avevo pensato in altra occasione e che ci fosse accanto ad un ruolo tecnico un ruolo amministrativo nella pubblica amministrazione anche un ruolo professionale e nella scuola certamente
La funzione dell'insegnante è una funzione
Di per sé sui generis e rispetto a tutte le altre funzioni amministrative
Perché non si tratta nemmeno di a interpretare io di applicare delle leggi come avviene per gli impiegati delle carriere direttive dello Stato
Si tratta
Di creare è un lavoro creativo culturale che ha una sua autonomia che ha una sua specificazione che ha una sua caratteristica di questo bisogna tenere conto un'autonomia
Nel comparto scuola rispetto agli altri comparti del pubblico impiego pur rimanendo Pubblico impiego pur non distruggendo in una formula ambigua
Quella che potrebbe essere la funzione dell'insegnante su queste cose bisogna certamente e trovare delle soluzioni per questo il contratto va aperto al più presto se non vogliamo
Creare le condizioni Enti una pacificazione della scuola ma Valaperta avendo chiuso il passato
Questo è un altro dei punti sui quali e ci sono stati i punti di divergenza anche all'interno del governo alla fine del governo passato
Con qualche aspetto anche formalmente il drammatico
E ma credo dal quale non non credo si possa rinunciare come io ne ho fatta più e né credo che si debba fare più che una questione politica una questione morale e come può un governo sedersi al tavolo delle trattative riaprire le trattative per un nuovo contratto al se tutti gli impegni che erano stati presi non
Addirittura da un Governo ancora precedente e alla al Governo Goria
E e non vengono in qualche modo adempiuti qualche in un caso si è parlato di stato di necessità che impediva immediatamente la la copertura ma ormai ha chiarito che anche le coperture finanziarie esistono non ci sono più problemi
Perché
Non chiudere queste questioni e il problema è io me lo sono apostrofare dico ma del resto sono negato ad esse che avete ci sono stati atti pubblici trovato una dichiarazione pubblica al momento della formazione del governo
Ho fatto una dichiarazione pubblica al momento dalla formazione del governo che aveva questo preciso significato e penso che a queste la dichiarazione eh
Legata alla mia la mia funzione all'interno del governo quindi vi sono dei punti di vista diversi che dovranno essere superati e io mi auguro che siano superati nel giro dei prossimi giorni per potere arrivare
Nella prima decade di maggio alle anzi in primis giorni di maggio io mi auguro i primissimi giorni di maggio
All'apertura delle trattative avendo già risolto questi problemi io chiedo scusa se avendo detto che volevo fare un saluto in realtà
L'ho prolungato più del termine
Ragionevole il mio intervento a mare ritenevo
Che un mio intervento che non affrontasse come doveva affrontare tutta una serie di problemi sarebbe stato ritenuto in questa sede è reticente quindi avrò la critica di essere stato troppo chiacchierone ma non quella di essere stata reticente
Sulle cose nelle quali credo e le quali voglio porte che voglia portare avanti e mi augura con la collaborazione
Piena di tutta la maggioranza di governo ma mi auguro anche con la comprensione e la collaborazione rispetto agli obiettivi fondamentali e finale che sono comuni a tutto il Paese per quanto riguarda i problemi generali della scuola
Canadesi intervento
Ringraziamo l'onorevole Galloni per il suo intervento che aveva annunciato come non soltanto un saluto formale e che mi credo che tutti dobbiamo riconoscere che non è stato soltanto un saluto non soltanto formale prima di dare la parola al compagno Occhetto
Volevo ricordare che la tavola rotonda oggi è alle sedici e non alle diciassette
Come del resto credo che sia scritto sulla L'Unità di stamattina
E ci scusiamo con una alcuni ospiti e compagni che non ho chiesto la parola per questa mattina ma data l'ora che si è fatta
è necessario chiedere scusandoci di intervenire successivamente non pomeriggio domani vediamo subito la parola come era già stato detto al compagno o che
La prima considerazione è che vorrei fare qui oggi
E che il modo in cui i governi
Si sono occupate in tutti questi anni della scuola indica
Con sufficiente chiarezza
L'idea
Che della modernità hanno gli attuali gruppi dirigenti del Paese
Perché in genere quando si parla di modernità moderni sono i mass media moderne Berlusconi
Mentre la scuola non è moderna moderne sono le grandi impresa mentre gli ospedali non sono moderni
E corollario di tutto ciò ovviamente che moderna il privato mentre il pubblico non sarebbe moderno
Moderno e chi può con rapidità esibire forza potere contrattuale
Moderno e chi più prossimo al controllo e alla gestione del potere e tutti gli altri non sono moderne si tratta di una visione che colpisce valori e diritti democratici fondamentali
Che produce squilibri e tensioni sociali crescenti
E che in realtà anche una visione molto superficiale direi falsa della modernità
Perché moderno è solo quel Paese che riesce a garantire l'affermazione sempre più piena di tutti i diritti fondamentali come ha detto con chiarezza Marguerite nella sua introduzione
E la formazione l'istruzione è uno dei diritti fondamentali
Moderne quel Paese che riesce
Non difendere alcuni avamposti dello sviluppo che si lasciano indietro tutto il resto
Ma direi che riesce a promuovere una crescita del Paese in tutte le sue parti
Ma certo per realizzare ciò non serve la deregulation sarebbe una convinta e coraggiosa strategia riformatrice
è necessario quindi avere una diversa idea della modernizzazione
E lei siamo convinti d'altra parte che senza questa nuova idea della modernizzazione
Cioè senza quella che noi chiamiamo una innovazione di sistema
Sarà difficile affrontare le sfide impegnative che attendono l'Italia nel prossimo futuro a cominciare da quella del novantadue che è stato e qui ricordata che sarà quindi difficile realizzare una nuova fase dello sviluppo
Ne siamo convinti ad esempio che senza una nuova rete di comunicazione senza una nuova struttura finanziaria senza più in generale una nuova rete di servizi sarà molto difficile per le nostre impresa di affermarsi sul mercato europeo
Ecco dunque che cosa intendiamo quando parliamo di innovazione di sistema
è una società avanzate dinamica qual è la nostra in cui come sostengono tutti
Il metro di misura del progresso sono e saranno sempre di più le conoscenze i saperi
Ebbene in una società come la nostra diceva e persino paradossale che si pensi alla scuola come a qualcosa Dino moderno
è segno questo sì di spirito in effetti pigro e conservatori
Queste considerazioni preliminare si collegano con l'analisi nuova che noi abbiamo fatto delle forze motrici della trasformazione in una società va bene
Il posto che in essa devono occupare sempre di più gli intellettuali di massa
Per questo ci siamo cimentati con un'analisi aggiornata della stratificazione sociale dell'Italia
Che guardava oltre un arcaico opera Isma'individuava le nuove componenti di avanguardia dalla lotta per il cambiamento e la trasformazione della società
E individuata nell'alleanza tra lavoro e sapere l'asse di un'effettiva modernizzazione e di un nuovo modello di sviluppo
Quindi se è vero che diminuisce il numero degli operai abbiamo detto è anche vero
Che aumenta complessivamente il peso del lavoro dipendente e che gli insegnanti sono una forza determinante dinamica di tutto il mondo del lavoro
Permettetemi e quindi di ricordare che nel corso dell'ultima campagna elettorale
Allorquando incominciamo a parlare con crescente insistenza
E tocco a me farlo in modo particolare suscitando anche qualche polemica in campo sindacale
Dell'insorgere di una questione salariale
Lo facemmo in gran parte in collegamento con il movimento dell'insegnante quale questione che quel movimento poneva apertamente al centro dell'attenzione del Paese
Che un Paese in cui dobbiamo dirlo con chiarezza
Esiste una questione salariale ed esiste una questione salariale nell'inseguire
Si tratta di una questione che noi comunisti prendiamo con forza nelle nostre mani come affermava anche Mergheni
Collegando la organicamente come cercherò di chiarire con questo mio intervento
Alla vostra funzione alla professionalità
All'efficienza di tutto il sistema scolastico
Una volta la ricchezza delle nazioni dipendeva prevalentemente dall'approvvigionamento delle materie prime
Oggi nelle nuove società dell'informatica e dell'automazione la materia prima fondamentale diventa il sapere
Il sapere sarà una materia prima fondamentale
Della nostra società
E la scuola è una miniera fondamentale che occorre valorizzare proprio per diciamo avere quelle capacità competitive a livello dell'intelligenza di cui parlava adesso
Il ministro Carlo
Ma allora se questo è vero
Gli insegnanti direi voi insegnanti
Siete i preziosi depositari conoscitori di questa quindi siete i custodi di quelle insostituibile ricchezza che la crescita culturale umana professionale negli individui dei gruppi e della società
E quindi credo che dobbiamo ricavarne come conclusione
Che dovette essere messi nelle condizioni di ben produrre
Questa ricchezza e quindi di Bang lavorare
Per tutto ciò voglio qui aggiungere penso che molti elementi di fatto possono comprovare questa formazione
Che se tale miniera a lungo trascurata non si è fermata
Questo è in gran parte merito proprio dell'impegno degli insegnanti che hanno a lungo risolto con risorse e personale
Tutti i problemi legati alle carenze strutturali e alla latitanza dei governi
Ma se il vostro impegno ha consentito di andare avanti di non fermarsi ha però comportato
Un enorme spreco di uomini e di intelligenze di competenze e di passione
Uno spreco che non è tollerabile
E al quale
Sono anzitutto i docenti che devono opporsi al quale fanno bene opporsi affermando con coraggio il valore della loro professionalità
E il governo dovrebbe innanzitutto ringraziare gli insegnanti per quel che hanno fatto in tutti questi anni impegnarsi intervenire rapidamente
Per dare una soluzione vera di prospettiva ai loro problemi e a quelli della scuola
Cominciando con il rispettare con la prendere fino in fondo sul serio la questione che oggi gli insegnanti oltre ogni loro differenziazione pongono come terreno di discussione
Quella cioè di un adeguato riconoscimento
E di una nuova valorizzazione della loro professionalità
Si può discutere sui modi e sui tempi di questo riconoscimento e quindi questa valutazione non si può invece discuterò tergiversare sulla sostanza
Si può anzi si deve discutere di nuova qualificazione di questa professionalità di aggiornamento e di misurazione di questa professionalità si deve ragionare anche su tutto ciò che alla luce di una visione moderna e quindi
Flessibile dei tempi della società tempi di lavoro tempi di riproduzione tempi di formazione
Secondo un'intuizione che è un portato generale del movimento delle donne che trova proprio nella scuola un suo campo di verifica fondamentale tutto ciò dicevo si può e si deve fare
Quello che invece non si può e non si deve fare
E continuare a percorrere la vecchia strada
Quella che ha condotto a non far nulla nel campo della formazione iniziale ricorrente dei docenti ah non fa nulla per quanto riguarda il loro reclutamento a non fare nulla per dare obiettivi unitario la scuola
Dell'infanzia che quella che più può contribuire ad eliminare discriminazioni di carattere sociale né per riformare la secondaria superiore
Per tutti questi motivi credo di potervi dire che noi riteniamo che gli insegnanti italiani
Devono essere pagati meglio come dicevo
E che ciò potrebbe anche avvenire in rapporto a una riqualificazione e ricollocazione del sistema scolastico e formativo al centro delle nuove strategie dello sviluppo
Nello stesso tempo voglio anche aggiungere con tutta franchezza che una più alta retribuzione
Quella che spetta una categoria strategica per la realizzazione
Di una modernizzazione della civiltà in contrasto con quelle vera e propria modernizzazione senza sviluppo della civiltà complessiva alla quale stiamo assistendo
Ebbene che una vostra più alta retribuzione
Richiede un salto di qualità nell'impegno costante di una intellettualità nuova capace di vedere a tempo pieno alla scuola al centro di una ricerca continua
Di un aggiornamento effettivo culturale pedagogico di una rinnovata creatività volta scardinare
La polverosa tradizione burocratica del nostro centralismo scolastico del suo acquietarsi nella routine gerarchica e nel piccolo scatto di cartiera
Anche in questo
Settore
Compito del pubblico
Di un pubblico diverso
Deve essere non quello della gestione centrale
Ma quello di fornire un quadro di riferimento
Di essere di stimolo alla creatività individuale e collettiva
Alla sperimentazione a un dinamismo è una ricerca incessante
Se questo è il quadro di riferimento
E senz'altro insoddisfacente il programma del governo De Mita relativo alla scuola anche se un primo tentativo è stato fatto io sono d'accordo come è stata posta la questione da Marghera e nell'introduzione
Ma è proprio qui
Non fatevi illusioni
Signori del Governo lo dico con franchezza D'Amico Galloni che si misurerà un'opposizione più alta quale si deve in una fase in cui non ci sono
Volontà di chiusure di schieramenti precostituiti
Perché l'obiettivo più chiaro e più importante di questa parte del programma se vogliamo prendere un esempio consiste infatti
Nell'innalzamento dell'obbligo scolastico a sedici anni
Ed è un obiettivo per il quale è inutile ricordare quante battaglie hanno combattuto il Partito Comunista insegnanti comunisti insieme a tante altre forze progressiste
E però pensiamo che oggi esso sia un obiettivo insufficiente se non collegato pienamente un contesto ben più ampia e più consapevole dei problemi generali anche per i ritardi
Perché le cose non stanno ferme non aspettano le riforme del Parlamento
Noi oggi pensiamo che l'innalzamento dell'obbligo a sedici anni non può rappresentare un obiettivo in sei ma un transito verso una più ampia riforma della secondaria superiore verso un obbligo ancora più esteso
Siamo noi che qui chiediamo qualche il qualcosa di più che De Mita ha chiesto all'opposizione
Qualcosa di più
E che tutta la supplente su secondaria superiore deve realizzare percorsi formativi nuovi più flessibili aperti
Con l'unità di tempo che non coincidono più con l'attuale rigidissimo anno scolastico e consentano di unire l'itinerario formativo dei giovani con quello dell'arricchimento umano e professionale degli adulti
La scuola va ripensata per un cittadino
Diverso sempre più consapevole di fronte alle sfide poste dalla società in rapida trasformazione
Sempre più capace di gestire il proprio futuro professionale la propria crescita culturale ben al di là di quella che oggi viene considerata l'età scolastica la scuola va ripensata dicevo come
Un'istituzione sempre più flessibile aperti
E sempre meno rigida e separata
Rispetto alla società
E i molteplici bisogni formativi degli studenti
In questo senso nessun obiettivo quantitativo può essere perseguito
Se disgiunto da grandi obiettivi di qualità e di trasformazione qualitativo
Ed è a partire di qui che noi consideriamo essenziale pensare oggi ad un rinnovamento della scuola come ha un capitolo delle riforme istituzionali noi pensiamo infatti che non si potranno affrontare alla radice i problemi della scuola
Se non si supererà quel centralismo burocratico che in tutti questi anni
Non è riuscito a garantire né una politica riformatrice nemmeno l'ordinaria amministrazione che ha così finito per alimentare sia le spinte privatistiche sia il malessere degli insegnanti e degli studenti
A gallone quindi io vorrei dire
Che noi non ci accontentiamo di affermare che siamo all'opposizione
Noi siamo impegnati ad aprire una fase di transizione reale
Quindi attraverso una sfida alta e programmatica
Per aprire le effettive alternative programmatiche di governo che si renderanno necessarie nel nostro Paese
E quindi vorrei anche dire
Che il ministro
Sulla collocazione della scuola nel progetto
Di sviluppo del complesso della società italiana
Che egli affermato con così grande passione qui nel suo intervento ebbene non ti sembri una provocazione se vogliamo rompere
Con gli schieramenti precostituiti allora si deve sapere che questo non vale solo per noi ma quando si tratta di affrontare in Parlamento
Questa collocazione il ministro se non vuole sentirsi solo deve scavalcare la propria maggioranza e trovare il rapporto con l'opposizione
Partire dal momento in
Tutto no
A partire dal momento in cui si discutono i finanziamenti nella finanziaria
Perché lì siamo stati noi a essere stati lasciati Sofia quanto abbiamo condotto quella battuta
Possiamo quindi che si debba pensare a una nuova fase della scuola italiana
Che vada oltre il dilemma falso inadeguato di statalismo e liberismo
E qui che matura una nuova opposizione anche una nuova cultura dei Comunisti italiani molto più matura di quella del passato rispetto un vecchio statalismo
Perché questo dilemma non consente di realizzare quello che deve essere l'obiettivo fondamentale il funzionamento effettivo di una scuola di massa qualificati
Parlando di riforma istituzionale in relazione alla scuola intendiamo innanzitutto che il cuore di tale approccio
Debba essere quello di una forte originale affermazione dell'autonomia scolastica
E questo significa essenzialmente due cose
Che agli organismi centrali al Ministero vanno riservati compiti di direzione di coordinamento della programmazione
Di definizione di regole di standards formativi
E dall'altro lato compiti incisivi di verifica e di controllo sul realizzazione di tali obiettivi
Mentre le funzioni di gestione quindi anche in modi che andranno approfonditi l'esercizio di un'autonomia amministrativa finanziaria e didattica dovranno essere gradualmente concessi ai singoli istituti
Ma sull'idea di autonomia occorre intendersi bene proprio perché intorno a questa idea ritengo che si debba edificare l'intero progetto di riorganizzazione del sistema forma
Sull'autonomia esiste infatti un disegno di legge del ministro Galloni che in sostanza
Estende a tutti gli istituti la personalità giuridica già posseduta da alcuni ordini di scuole
Allargando leggermente la possibilità di intervento diretto degli organi collegiali o delle segreterie delle presidenze dei vari istituti anche se non abbiamo difficoltà
A riconoscere e ad apprezzare il fatto che per la prima volta un ministro presente
Un simile progetto
Ci sembra tuttavia un progetto è insufficiente
Che rischia di dare un po'più di lavoro nei pressi dei segretari ai presidenti dei Consigli di istituto e nessuna nuova competenza nessun vero potere di gestione
E del tutto chiaro invece che per noi comunisti l'autonomia deve essere un processo reale come ricordava Marguerite che consente di fare avanzare l'intero processo formativo
E perché ciò avvenga come hanno rilevato più volte le organizzazioni degli insegnanti che si sono da tempo impegnati a partire da quelle democratiche
Ebbene all'autonomia bisogna arrivare con il piede giusto
Bisogna cioè partire come dicevo da una precisa definizione di standards qualitativi
E di profitto da raggiungere da un rigoroso sistema di verifica
Se si sfugge a questo presupposto l'autonomia può essere un puro fatto amministrativo e può vorremmo che ciò non fosse a risolversi di un'altra forma di caos
Ma se invece questo presupposto lo si affronta esso può consentire di pervenire agli obiettivi standard con percorsi diversi può consentire di realizzare di volta in volta quel carattere di unità e flessibilità
Del sistema formativo di gestire con creatività i rapporti col mondo del lavoro e con quello della cultura con le istituzioni locali con i centri economico ci con la società nel suo complesso
Autonomia deve quindi significare non un lavoro in più per qualcuno ma lavoro diverso per tutti
Nuove responsabilità digestione
Non c'è modo di porsi di fronte ai bisogni degli individui e della società secondo una tale idea della scuola dell'istituto scolastico non più come comunità chiusa
Ma centro di produzione di Offerta di opportunità formative che interagisce con gli individui con i gruppi con le altre strutture sociali
E che si pone il problema delle risorse umane e professionali e della necessità di non sprecare ma questo richiede anche un modo radicalmente nuovo di funzionare da parte del ministero della pubblica istruzione
Dobbiamo pensare al ministero che coordini le attività degli istituti considerandoli strutture di servizio di alta qualità e diversificate
Un ministero che cessi di essere un pachiderma immobile che schiaccia tutte le realtà che gli stanno attorno e che si trasformi invece in un organismo agile centro di progettazione coordinamento e di verifica di controllo
Sul pieno utilizzo degli investimenti
E di riequilibrio delle risorse
Tra nord e sud tra città e campagna attrazione
Poche le zone ricche del Paese un vero e proprio istituto per la ricostruzione della scuola che prenda atto dell'emergenza
E si costituisca come centro promotore degli interventi straordinari
Per superarla e poi di nuovo
Con nuovi strumenti ordinari per gestire una fase diversa
E in questa prospettiva che noi pensiamo anche alla crescita della professionalità degli insegnanti e dei capi di istituto
Sempre più responsabili della realizzazione del progetto educativo e anche in certa misura dell'andamento del proprio istituto
Per questo siamo davvero interessati a tutte quelle rivendicazioni di docenti che guarda al nuovo una nuova professionalità come ad un nucleo attorno al quale sviluppare anche una nuova carriera e nuove retribuzione
Vi sono certo taluni elementi contraddittori in queste richieste su cui sarà necessario discutere approfondire
Ma la direzione di marcia è quella giusta se correttamente interpretata
Può dare un impulso potente al rinnovamento della scuola ed è qui che il Governo deve misurare con spirito nuovo questa potenzialità in campo
E che il ministero deve prendere dalla sua se vuole combattere anche qui quella battaglia contro l'isolamento della scuola nel Paese
Quel che è necessario creare tutte le condizioni perché nuovi livelli professionali siano raggiungibili si possono esprimere e siano riconosciute
Una professionalità che sia confronto continuo con le esigenze della società e possibilità di esercitare questo confronto
Non controllo della produttività ma verifica pubblica del prodotto e su questa base adeguato riconoscimento del proprio lavoro
Una società che comunica con la scuola una scuola al centro della società come sistema formativo legato a tutti i momenti di crescita culturale e umana e professionale del cittadino
Il diritto alla scuola e al proprio continuo sviluppo culturale come diritto fondamentale del cittadini
Questo è il modo in cui pensiamo che la scuola Rinnovata che gli insegnanti sottratti
Ah insopportabili rigidità professionali e strettoie retributive possono contribuire davvero una nuova fase di sviluppo della nostra società in questo quadro ne siamo convinti
Non c'è decadenza della scuola e dell'insegnamento ma al contrario esistono forti potenzialità espansive non c'è arretratezza della scuola ma sua effettiva modernità
Non c'è il dilemma privato qualificato il pubblico dequalificato
Ma c'è grande spazio per una nuova scuola pubblica più dinamica più legata
Alla società e alla sua evoluzione di fronte al decadimento della scuola come degli altri settori dello Stato noi comunisti non ci sentiamo legati alla vecchia concezione dello stato sociale ma l'idea di una sua profonda riforma
E la scuola in questo senso un modo decisivo un punto di svolta strategico
Proprio perché i comunisti non hanno mai lesinato l'impegno di riflessione su questa grande questione
E proprio perciò essi sanno che oggi è necessario un di più di coraggio e di utenti
Un maggiore slancio verso il nuovo uno slancio che sia forte di RAI contagioso una maggiore capacità di interpretare l'ansia di tutti dagli studenti per insegnanti dei genitori della società
Nel suo insieme
Ecco perché noi siamo convinti che una riforma degli assetti scolastici
Proiettili impronta che noi proponiamo ossia l'unica in grado
Di venire incontro alle nuove esigenze e ai nuovi diritti dei giovani e dei cittadini che sia l'unica in grado di rinsaldare quel legame essenziale tra formazione
Del cittadino e istituzioni quel rapporto tra il ragazzo e la società e lo Stato che nella scuola trova una sua prima realizzazione
Perché la crescita tumultuosa e però spesso caotiche ingiusta
Della nostra società richiede infatti una nuova regolazione dei rapporti umani nei diversi ambiti vitali e soprattutto oggi di quelli deputati deputati alla formazione e alla riproduzione sociale
Ma deve trattarsi di una regolazione che sia tutt'altra cosa delle vecchie forme di dirigismo
Una regolazione che perseguendo le qui tale eguaglianza e le pari opportunità non mortifichi mal contati esalti la soggettività la creatività individuale il soddisfacimento di tutto
E quindi per quel che riguarda la scuola
Potrà avvenire solo se da un lato si creeranno strutture scolastiche più efficienti aperti
E dall'altro si darà nuovo spazio e forme di autogoverno a forme di partecipazione democratiche siano effettive e quindi visibilmente collegate al momento e ai contenuti della decisione
E questo un ulteriore passaggio del nostro discorso distinto da quello dell'autonomia ma adesso facilmente correlabile
E infatti il terreno dell'autonomia dell'istituzione scolastica e quello delle relazioni tra queste gli Enti locali e quanto mai fertile per l'esercizio di poteri collettivi e per un'effettiva partecipazione dei cittadini alla gestione pubblica
Dai comunisti siamo convinti che nella scuola come in altri campi sia necessario urgente battersi perché crescano nuovi movimenti di massa
Perciò abbiamo seguito con interesse abbiamo dato il nostro sostegno al movimento degli studenti dell'ottantacinque abbiamo infatti colto in quel movimento la richiesta di un profondo rinnovamento della scuola di una scuola più efficiente più vicina alla società e abbiamo visto come a seguito di quel movimento
Nelle scuole si è tornati a discutere dello studio e anche del Sudafrica e della Palestina
Sì
Di scuola e anche di Sudafrica e di Palestina e per noi comunisti non vi è certo contraddizione in ciò ma vi anzi una vitale connessione come vitale la connessione tra crescita culturale e professionale e coscienza civile
E consentitemi allora di richiamare qui
E non è un richiamo Esterno il grande valore della lunga lotta del popolo palestinese perché siano riconosciute
La lotta che c'è rischio sempre e ci vede oggi pienamente solidale di una lotta che non potrà essere spenta con la forza la lotta di un piccolo popolo piccolo ma coraggioso
Che costituisce un grande banco di prova per tutti i propositi gli sforzi le attese di pace che pure sono oggi presenti sulla scena internazionale
E anche per questo che noi rinnoviamo la richiesta del riconoscimento dell'Övp da parte del nostro governo
Ebbene dicevo grazie al movimento dell'ottantacinque
Il riflusso nello studio si è trasformato in richiesta
Di un nuovo studio di nuovi strumenti per studiare e insieme di nuovi strumenti per partecipare per contattare nella società
E nel caso che nonostante la crisi degli organi collegiali
Gli studenti non hanno comunque voluto lasciare vuoti questi spazi
Sono andati a votare che hanno votato in modo nuovo più avanzato rispetto al voto politico hanno votato a sinistra
E questo è un segno importante
E ad assai grave che le loro richieste non abbiano avuto sinora risposta
Che la la lotta protesta civile sia stata ignorata
Che l'ansia di nuovo abbia sinora ricevuto in sostanza un diniego
E come siamo a fianco degli studenti così siamo a fianco del movimento degli insegnanti
Al di là delle singole richieste su cui come diceva occorre discutere noi cogliamo nella protesta degli insegnanti
Nelle parole d'ordine della professionalità e dell'autonomia uno spinta è un'occasione il rinnovamento della scuola
Per questo vogliamo discutere col movimento degli insegnanti
Che diverrà tanto più forte quanto più riuscirà a combinarsi con la protesta dei giovedì con i bisogni della società
Per questo vogliamo offrire adesso le nostre idee e le nostre proposta sapendo che un reale progresso della società non potrà esserci senza un nuovo generale impegno nel campo dell'istruzione della cultura
E questo è infatti un bisogno una domanda sociale crescente che nasce
Da una spinta a una più piena espansione delle capacità individuale di acquisizione critica di approfondimento informazioni in definitiva di partecipazione e di controllo dei grandi processi di modernizzazione
Una spinta che può essere disgregata neutralizzata più almeno a lungo ma non spesi e anche un bisogno che nasce da i rapidi mutamenti strutturali della nostra società ne parlerete dentro Maginot questo pomeriggio nella vostra tavolo NATO
Perché il tipo di crescita economica richiede una sempre maggiore flessibilità adattabilità capacità di riconversione da parte dei lavoratori presenti e soprattutto futuri
Sappiamo che nel Duemila cioè fra poco più di dieci anni di saranno centinaia di figure professionali che oggi neppure esistono
Certo non ricordava qui che hanno Galloni e questo richiede però un solido impianto formativo
Iniziale
Dire che questa richiesta dà ragione alla nostra decennale battaglia sul valore della formazione generale
C'è un'autocritica della Confindustria che va sulle nostre posizioni perché le tocca autocritica ce la dobbiamo fare sempre noi non dobbiamo ricordare
Un impianto formativo iniziale per ciascun individuo
E cicli di formazione ricorrente
Ma vi è poi la crescita della società dei servizi e la diminuzione ad essa correlata dell'orario di lavoro
Del lavoro necessario nella nostra società che libera tempo che non è solo tempo libero come tempo vuoto
Ma credo ad essere sempre più il tempo di formazione di crescita culturale
Dell'individuo nel suo complesso ebbene l'insieme di queste tendenze
Spinge nella direzione di una sempre maggiore importanza della culture anche fondamentalmente della scuola
Spinge certa un'articolazione ma anche a una continua ricomposizione critica dei saperi edere conosce
Rendendo così di nuovo attuale informe certa originali l'idea gramsciana della scuola come scuola della vita come scuola legata in modo ricorrente ai diversi tempi e ai diversi ambiti della FIT
Si tratta dunque di lavorare di fare attivamente politica per la scuola
Non mancano certo gli obiettivi che sono molteplici ma anche ci sembra sufficientemente coerenti era giù incipit
E potrebbe anche non essere difficile definire a realizzare le alleanze indispensabile a questa politica
Penso in primo luogo ai giovani penso naturalmente agli insegnanti che sono oggi il più grande impegnativo movimento di massa in campo
Penso anche al mondo della cultura in generale negli ultimi anni è venuto guardando forse con distacco il mondo della cultura al mondo della scuola e questo è un grave difetto della cultura italiana
Ma che pure non può non sentire un richiamo alla responsabilità verso un'istituzione che alla base di ogni possibile creatività culturale e intellettuale penso ai ceti produttivi
Che sembra un'ora un po'meno fiduciosi sulla bontà delle ricette neoliberiste neo privatistica
E questa è la prospettiva e questa è l'ottica che dobbiamo assumere se vogliamo garantire una nuova fase di sviluppo civile ed economico al nostro Paese una nuova fase che significa anche una nuova qualità e un nuovo modello di sviluppo
Perciò il problema di un nuovo modello di sviluppo è tutt'altro che astratto e invece il problema stesso del futuro dell'umanità
Un problema che potrà essere risorto solo attraverso un nuovo rapporto fra politica scienza economia
Solo attraverso una grande ed estesa crescita culturale e civile oltre che economica ecco il rapporto con l'impegno politico che noi abbiamo non ho ritenuto di fare come di solito fa il dirigente politico
La parte sul governo sono entrato nel merito ma credo che sia evidente il rapporto con quel nostro grande impegno la riforma istituzionale alla riforma della politica che abbiamo posto al centro della nostra iniziativa
E l'Europa è in essa l'Italia e la parte del mondo che più alla convenienza a mio avviso rosse
Le capacità intellettuali per porsi all'avanguardia nella ricerca di questa via Nuova qualitativamente diversa dello sviluppo
Una via che non sarà certo facile da seguire
Che richiederà qualche impegno civile numerose battaglie impegno e battaglie che racchiudono un grande disegno e una grande speranza
E che perciò vedranno sicuramente i comunisti italiani dare tutto il loro contributo dite e di volontà
Compagni volevo comunicare che presso la segreteria sono in vendita i buoni pasto
Il capodelegazione fatto importante
Il capodelegazione potranno acquistarli e alla fine la mattinata rivolgersi a Gina
Nel pomeriggio
Presso la Segreteria sarà possibile iscriversi ai gruppi di lavoro che si terranno domani sera alle ore ventuno presso la direzione del partito rivolgersi ad Giuliana
Chiudiamo con l'intervento al compagno Occhetto i lavori di stamattina riprenderanno oggi pomeriggio alle quattro con la tavola rotonda
Siamo in ritardo di mezz'ora e quindi credo sia opportuno cominciare service
Anche se non sarà mai ancora presenti tutti
Coloro che dovrebbero partecipare a questa tavola rotonda ma penso che arriveranno prese sono intanto presenti il professor don Mauro professor Reguzzoni del
E caporedattore se non sbaglio della rivista aggiornamenti sociali
Il professor begli alberghi
Che dirige come tutti noto il c'è ed è manca Fabio Mussi in della direzione del partito comunista in sostituzione di Alfredo Reichlin
Manca per ora lo attendiamo con ansia anche perché dato dell'argomento in discussione il suo contributo fondamentale il professor Umberto Colombo presidente dell'Emea
E prima di iniziare questa tavola rotonda volevo comunicare che dopo più o meno sì pensiamo che debba durare durare
Cerca due ore e che successivamente si darà inizio fino alle diciannove e trenta al dibattito sulle relazione di questa mattina
E voi tutti sapete il titolo di questa tavola rotonda che direi
Presenta un particolare interesse
Specialmente dopo il tipo di interventi di relazione le cose che sono state dette stamattina
Sia da Margheriti sia dal ministro sia da Occhetto
Il titolo gli scenari per la scuola del ventunesimo secolo senza sapere lavoro diritti responsabilità
Diventa un titolo molto impegnativo
Specie per chi dovrebbe intervenire
Anche come dicevo in relazione a tutto quanto è stato detto stamattina che mi guardo bene dal ripetere
Cioè come dall'affermazione delle nuove generazioni dipende lo sviluppo futuro dal nostro Paese
Non è facile rispondere a questi problemi e penso questa tavola rotondo possono essere o un importante tentativo per dire per approfondire il discorso
Perché
Da tutto quello che noi abbiamo sentito stamattina ma del resto non alcune di queste cose gialle conoscevamo già alle se programmo e molti di noi sanno già fu riflettuto
Certamente
Visto che siamo tutti d'accordo
Sul fatto che dalla formazione dalla preparazione delle nuove generazioni dipende lo sviluppo hanno futuro di questo Paese non solo in questo Paese ma di tutti i Paesi perché la scuola è una delle sedi privilegiate
Per garantire questa formazione
E anche qui una domanda è la sede privilegiata
O pensiamo che questa formazione debba ricevere contributi anche dall'esterno dalla scuola in che misura
E noi e credo che ci dobbiamo render conto
Che questo sapere e questa esigenza informazione
Non è più rinviabile
Perché se abbiamo la prospettiva del due mila visto che mancano dodici anni dieci anni
Beh questo processo informazione deve cominciare subito
O per lo meno tra deve cominciare nell'Imma
Con estrema rapidità
Altrimenti queste le generazioni del due mila non potranno a bere quella preparazione
Non potranno avere con la base di conoscenze non potrà non avere tutto quello che richiesto se non cominciasse ne comincia subito a garantire
Questo sapere
Significa conoscenze abilità capacità di fare ricomprendere di modificarsi
Ma
Sono i due personaggi cose oggi in discussione
Anche perché forse non è così definito e gli ho detto sapendo pure che ci saranno dei grandi cambiamenti quali cambiamenti saranno in che direzione andranno
Non a caso
Da decenni si chiedono cambiamenti della scuola
Non a caso e non solo per motivi politici sono state delle difficoltà in questi cambiamenti perché Progetti precisi non sono venuti ancora fuori non sono ancora stati chiariti
Ma direi che c'è sono altri problemi che come insegnante e credo che sia giusto porre
Che vuol dire
Che servono per me una formazione che permetta a tramutare in problemi del futuro
Quale individuo
Con quali competenze
Quale scuola gliele deve dare
Perché un conto e quando io come insegnante mi sento dire
Che da tutto questo insieme di problemi dirla dall'aver raggiunto certi obiettivi formativi dipende il futuro di questo Paese degli altri paesi scusate se lo ripeto per la terza volta
Un altro sta per dire quali devono essere queste competenze queste conoscenze questa formazione
E non è la scuola
Non sono gli insegnanti che possono dare una risposta
Noi insegnanti possiamo una volta che siano individuati con chiarezza
I cosa il perché
Gli obiettivi
Poi siamo poi individuare i percorsi possiamo poi trasformarlo in scuola
Ma questo possiamo essere in grado di farlo solamente se dal mondo produttivo e culturale dalla ricerca nel loro complesso
Ci vengono dati dei parametri su cui svolgere e impiantare la nostra azione
A volte o un lieve senso d'irritazione mi si permetta di dirlo
Quando sento ripetere o leggo questa frase che più volte abbiamo sentito stamattina che io stesso ho ripetuto
Perché non mi basta che mi si dica questo
Se non si darà qualche indicazione su quale via percorrere su quali sono le mette perché la scuola poi deve avere delle mete e degli obiettivi
E allora
Io diceva all'inizio
Che speriamo che da questo incontro qualche contributo maggiore ci possa venire mi dispiace che manchi per ora il professor Colombo
E vorrei fare alcune domande naturalmente poi Kirin perviene porri sparlare di quello che vuole non c'è nessun obbligo ma un po'per concentrare queste questioni con cercato ad anticipare
Innanzitutto la scuola fatta di tanti inseguimenti
E non molte volte detto o non detto quando poniamo queste questioni pensiamo essenzialmente alla scuola superiore perché nella scuola per superiore entra in gioco la questione della professionalità eccetera eccetera
La scuola è fatta in tanti segmenta questi problemi valgono ecco la domanda solo su per la superiore cominciano dall'inizio e allora dalle primi livelli disco
Cosa si deve garantire dalla scuola materna le elementari alla mezzi ai primi livelli sono livelli di scuola in cui dei cambiamenti si è cercato di apportare accoppiamenti anche apprezzati o in alcuni casi discussi bastano non bastano bisogna fare altre cose cosa serve
E quella secondaria
Io sono d'accordo
Su una delle frasi che ha detto il ministro
Che non deve essere la continuazione della media
Certo diverso debba essere l'approccio molto più strutturato con la pre cultura con le discipline ma allora bisogna fare delle scelte
Quali scegliere
E anche per quel che riguarda l'approccio alla professionalità la professionalità la pre professionali Tama con questo primo contatto con la professione l'avvio ha una professionalità quali saranno le professionalità del futuro antico e qui sentiamo dire tante cose che saranno mille trecento che cambieranno che non cambieranno che si raccoglieranno
Cosa serve
E anche qui se per fare delle scelte ma per fare delle scelte noi dobbiamo avere dei parametri più chiari la scuola decadere dei parametri più chiari e più precisi
Ripeto non chiediamo quindi ai nostri interlocutori di oggi le vie didattiche gli temerari perché quello è compito nostro
Ma le direzioni
Al cosa dobbiamo arrivare che sono problemi che coinvolgono tutta la città tutta la cultura tutta la ricerca tutto il Paese e quindi
Tutto questa parte esterno alla scuola deve collaborare con la scuola deve dare appunto delle indicazione degli indirizzi al contenuti e finalità delle scuole dei prossimi anni
E per ultima volevo fare un'altra domanda forse ingenua
Ma io stamattina ho sentito certe cose dette nella stessa maniera
è per esempio dal ministro
E dai nostri compagni Margarito che se il discorso si approfondisce
Le scelte sono neutre non siamo alla conferenza degli insegnanti comuniste credo che la domanda sia lecita
Cioè
è la scuola che si deve adattare a un tipo di sviluppo
O il tipo di sviluppo è determinato anche dal tipo di formazione delle nuove generazioni
è indifferente per lui comunisti
Il tipo di sviluppo è quindi il tipo di formazione
Perché la nostra battaglia dipende anche da questo
E quindi questa mia domanda ripeto forse Posta in maniera ingenua non credo tanto ingenua nel surreale contenuto
E che ripeto e con questo chiudo
Sono neutre queste scelte che dobbiamo fare
E sono le domande ripeto con la più ampia libertà di risposta anche ritorno se altre questioni che rivolgo ai nostri interlocutori
è proporrei per la discussione
Di dare dieci dodici minuti a ognuno degli attori e di fare due giri di
Andata e ritorno
Possiamo scegliere come uno dei criteri in ordine alfabetico oppure l'ordine di come si è seduti tanto Tullio sei sempre in prima
Dialogo essendo partiamo dalla destra per andare a sinistra cosa che a me va benissimo adesso partiamo da destra per andare a sinistra il giudizio non credo che ci sia tempo comunque lo vediamo dopo il primo giro se c'è il tempo e la possibilità di domande da parte dei compagni presenti degli amici presenti
Quindi essendo tu destinato dal nome e posizione a te la parola
E ci provò naturalmente tutti sapranno non posso sottrarmi a questo punto
E cerco di rispondere come posso a quel che posso delle domande delle questioni abbastanza
Complesse
Poste da Luciana e che Pecchioli e che ci si pongono in questa conferenza ci si pongono credo come insegnanti o come persone che dall'esterno
Hanno il merito di essere vicini al mondo della scuola di guardare a questo di avvertire l'importanza ci pongono in Italia
Come l'ho visto alberghi ha avuto più volte occasione di ricordare ci si pongono nel mondo perché sei avvertiamo in Italia in una misura particolare abbiamo buone ragioni scricchiolii
Più che scricchiolii
Difetti gravissimi nell'apparato formativo elementi di crisi di preoccupazione sul funzionamento dei sistemi formativi somme o presenti in tutti i Paesi del mondo
Con la differenza a cui accennava stamattina il signor ministro
E e cioè che a quanto pare per sua stessa ammissione ma non era necessario soltanto nell'ultimo programma di governo dopo
Molti e molti governi c'è qualche accenno discutibile o no che sia non importa ora questo alla gravità
Dei problemi della scuola e alla necessità di un impegno di governo in questa direzione
E laddove che negli altri Paesi che si ricordano come paesi in cui ci sono elementi di crisi non stanchiamo Shin mai di ricordare che la individuazione anzitutto di questi aspetti di crisi
La messa a nudo lo studio scientifico la rilevazione accurata delle terapie possibili sono tutti i compiti di autorità centrali
Dei singoli Stati solo compiti di governo e che le scelte consecutivi all'individuazione delle diagnosi e delle terapie le scelte consecutive sono scelte come qualche volta è già capitato di dire un po'brutalmente delle presidenze del Consiglio non dei ministri
Dell'istruzione delle segreterie generali dei partiti
Non degli uffici studi o sezioni scuola cioè sono scelte
Che non solo a parole vengono ritenute centrali ma sono vissute Cometa
Allora noi ci muoviamo in un quadro meno tranquillo da questo punto di vista in un quadro di marginalità in cui rischiamo troppo spesso di essere un po'sempre gli stessi con qualche volta con un buffo balletto di vestiti
Di etichette a discutere da troppi anni gli stessi problemi
L'arrivo del professor Colombo era stato salutato da alcuni di noi come una boccata di ossigeno perché arrivava uno un uomo nuovo a discutere di queste questioni nuovo intendo dire rispetto alle tavole rotonde o alle Commissioni o alle Commissioni di riforma o alle sedi di partito alle sedi sindacali o alle sedi culturali in cui queste questioni ma non voglio dilungarmi in questo penoso preambolo tuttavia è una delle difficoltà che ci si frappongono quella di ripetere sempre qualche volta rischiare di ripetere sempre le stesse cose
Non posso pretendere di rispondere
Neanche all'inizio della domanda a numero uno di Luciana Pecchioli voi volete
Una scuola che prepari
Gli allievi
A fronteggiare il futuro
Formula non casuale
Si è detto da alcuni illustri studiosi che le società contemporanee sono sempre di più società futuro dipendenti rispetto alle società a base agricola
Dipendenti dal passato a base industriale dipendenti dal presente
Dipendenti dalla percezione rapida delle interazioni in atto e dalla capacità di costruire rapidamente scenari e prospettive di sviluppo Odino sviluppo per il futuro di singole attività
Quale scuola può preparare a questo compito a po'po'po'rispondere a questo compito
E Adele su quali competenze
Mi pare di dovere condividere dell'aspetto
Condividere con un'aggiunta
Quel che dice Luciana Pecchioli dal punto di vista del metodo non si può scaricare sulla scuola
E Sully insegnanti e sull'apparato intellettuale soltanto del paese la determinazione del tipo di scuola e di competenza
Questo compito è un compito che basso molto
Lo
Al quale deve rispondere
La rappresentanza politica generale della società anzitutto
E consultazione con le competenze specifiche se volete ma con una responsabilità che non può essere delegata soltanto a questi
E il Parlamento della Repubblica sono le forze politiche che devono dare all'interno della Costituzione i parametri necessari in Italia ma anche altrove di fanno sono le autorità politiche che devono dare i parametri necessari a uscire a necessari alla scuola per uscire da uno stato gravissimo di crisi sul quale qui non mi di lungo
Ma non si tratta soltanto di dare i parametri e io tornerei qui a mettere sul tappeto a tentare di mettere sul tappeto
Anche se un po'donchisciottesco mi rendo conto la necessità che si costruiscano in Italia osservatori pedagogici didattici scolastici culturali
Come oramai dai tardi anni settanta cominciano esistono nella generalità dei paesi sviluppati
Osservatori cioè che una volta fissati certi parametri una volta fissati certi obiettivi di attività delle scuole
Siano in grado sistematicamente e senza particolare drammaticità ma come loro lavoro ordinario di produrre informazioni sulla misura in cui l'apparato scolastico allievi e insegnanti sa rispondere alle richieste e alle proposte che gli vengono dall'intero corpo sociale
Vorrei soltanto ricordare senza che ciò debba suonare polemica come qualche volta
è accaduto che quando i nostri giornali spesso si dilettano nel dipingere come un popolo di analfabeti
La popolazione nordamericana o quella francese o quella britannica i Sovietici in questa materia sono molto più riservati quindi danno meno esca alle nostre terze pagine spesso non fanno altro che utilizzare in modo distorto
Esattamente quei rapporti oramai annuali su le capacità di scrittura capacità di lettura capacità di comprensione i problemi matematici capacità di conoscenze geografiche che in tutti i Paesi bene ordinati sì producono credo che se riuscirono a ottenere che il Parlamento fissi dei parametri
E degli obiettivi alla scuola di ogni ordine e grado come si dice dovremmo anche finalmente ottenere poiché certo questo avrà dei costi molto gravi
Professionali perché ci lavora dentro didattica perché ci studia
Economico-finanziari per i cittadini dovranno anche cercare di ottenere degli osservatori in grado di rispondere in tema di redditività
Delle scelte che sono state fatte
Mi permetto di aggiungere rapidamente se o ancora mezzo minuto due due minuti
Da dove cominciano questi problemi quando chi di noi si occupa di scuola
Riesce a ottenere un minimo di attenzione da stampa e
Come dice l'amico Alberto Asor Rosa dalla cultura che conta in tema di scuola di solito si riesce a ottenere attenzione per l'università e in misura già più modesta
La secondaria superiore
Che sotto esistano sotto pervenire sotto nella ascesa anagrafica degli altri tipi di scuola è qualche cosa che non dibattito culturale
Nona riconoscimento
Allora voglio ricordare ancora una volta in questa sede
Quel che
Sanno molto bene
Beh sa molto bene Santa Madre Chiesa anzitutto sanno molto bene gli psicologi
E cioè che gli eventi decisivi nel processo di formazione delle abilità come ha detto Luciana delle abilità delle capacità delle capacità di fare di modificarsi
Gli eventi decisivi non avendone a diciotto ne ha vent'anni neanche a sedici neanche a diciassette ma avvengono
Però il tre quattro
E i cinque sei anni diritta dopo di che la specie umana sufficienti capacità di adattamento
Per impedirci di dire che i giochi sono per sempre fatti ma certamente le carte con cui si gioca sono carte che si acquisiscono a quell'età
Questo significa che la conferenza degli insegnanti i comunisti dovrebbe discutere anzitutto della organizzazione
Della formazione nelle scuole dell'infanzia
Con tutti i problemi spinosi che questo può comportare perché e lì che avvengono
Le corse più drammatica tanto più in un paese diviso
E multiplo socialmente regionalmente come il nostro
Grazie Graziano De Mauro anche per la sua
Per il suo essere stato rigidamente nei tempi e allora presenziando il l'ordine alfabetico diamo la parola a Fabio Mussi
Capisco che RAI tre non è avvenuto
No no avrà avuto le sue ottime ragioni
Commissione Scuola il partito con questa definizione del di tavola rotonda ventunesimo secolo a farlo proprio una botta di vita perché ventunesimo secolo fa fa un po'paura perché non è il Duemila in genere già nel due mila si usa come metafora del del futuro prossimo venturo qui addirittura c'è tutto il secolo che comincia fra dodici anni e e non come dire da qualche qualche brivido affrontare la discussione io non sono uno specialista
Ieri stavo a la Sapienza di Pisa ridiscutere con studenti di allora in nuovi le famose tesi del sessantasette sulla teoria della forza lavoro info degli studenti come forza lavoro informazione e un amico un compagno si è alzato e mi ha detto beh le cose che hai detto lei mi è capitato di leggerle qualche giorno fa le scrive Steve bene in un articolo dell'Unità
Del maggio mille novecentosettantaquattro
E per quanto come dire sono arrivato un po'dopo rispetto ad altri amici e compagni mi accorgo già sia pure incidentalmente per ragioni di interesse di professione politica
Di capitare sulle stesse questioni ormai da un tempo enorme che non si affrontano mai del resto appunto ha ragione
Accompagnate chiodi che poi tutto sommato la scuola italiana non è restata afferma
Ha avuto molte più ristrutturazioni come si direbbe linguaggio confindustriale che riforme l'unica riforma di una certa compiutezza tutto sommato è ancora quella della media inferiore del mille e novecento sessantatré ventunesimo secolo e vedo che nelle scienze sociali e non solo in quelle
Si tende diciamo nella riflessione metodologica ed epistemologica ridurre drasticamente i margini di previsione
Si facevano previsioni sui vent'anni venticinque trent'anni oggi nessuno si azzarda più i rapporti di previsione sono rapporti che in pochi anni hanno drasticamente accorciato il loro la loro profondità si fanno previsioni metterei ai quattro ai cinque già questi sono studi di particolare complessità e serietà questo deriva appunto come si dice nelle scienze sociali e non sociali
Dall'enorme crescita di complessità parola che ormai si spende anche troppo facilmente ma complessità non può voler dire incomprensibilità è vero quello che diceva certo De Mauro
Che la scuola resta anche laddove è meno in situazione critica rispetto all'Italia
Uno dei punti di terremoto maggiori ed è anche vero quello che lui dice che proprio perciò se ne occupano le leadership e l'ha letto Français di Mitterrand queste tredici pagine di quotidiani che ha comprato per spiegare i francesi il suo programma beh il capitolo scuola è uno dei capitoli principali del discorso che rivolge il francese
Questo è vero quello che dice De Mauro ancora in Italia non avviene
La domanda di Luciana è la scuola sede esclusiva o privilegiata
Escludibile scusi va certamente noti
Non solo perché alcune grandi istituzioni cominciando dalla Chiesa continuano a esercitare una funzione formativa e pedagogica ma perché la società dell'informazione cioè i mezzi della formazione di massa dell'opinione pubblica sono entrati a piedi pari nel sistema della formazione delle nuove generazioni io aggiungerei l'osservazione a questo che c'è una un bel passo di camicie dei quaderni in cui Gramsci dice
La pedagogia una regola del funzionamento normale
Cioè nei momenti di normale riproduzione sociale la pedagogia dominante
E nei momenti di crisi della società quando il problema esattamente le carattere di sviluppo pedagogia e politica diventano se non tutto uno
Certo due scienze strettamente alleate noi forse dovremmo riflettere su questa annotazione critiche di metodo perché ci aiutano forse a muoverci meglio
Corsa stabilendo cosa avverrà
Io soffro un po'per l'abuso di questa parola di questa categoria di moderno modernizzazione
Qualche volta mi verrebbe da proporre qualche interruzione cautelativa per un periodo diciamo perché ormai è un concetto spesso ridotto alla sua forma banale moderno e ciò chi è più veloce che viene ma chiaramente non dopo abbiamo bisogno invece di una
Categoria più distesa delle della modernità più di profondità nel passato e nel futuro
Professionalità
Non sono affatto convinto più che la questione della professionalizzazione del rapporto tra formazione e professione
Si riduca alla cerniera delle superiori tra la scuola di base l'università se è vero quanto si sta dicendo ovunque
Che il problema del sapere del saper fare deve saper modificarsi del saper apprendere della flessibilità eh
L'anima nuova della questione professionale beh allora la questione della professionalizzazione in senso molto lato comincia molto prima
Dalla scuola di base e dai suoi caratteri formati
Altri sistemi per la verità è vero che sono in crisi di quello italiano
Non me la sentirei certo di sparare a zero
Eviterei atteggiamenti apologetici perché in altri Paesi che pure hanno fatto uno sforzo economico finanziarie politico imponente sulla scuola
La risposta a questa questione a flessibilità è una risposta forse non accettabile
Con la costruzione diciamo con l'adozione della macchina delle scatole cinesi
Cioè di un grande sistema scolastico nel quale infilata una dentro l'altra
Ci sono tante scatole cinesi
Da quello di una formazione media anche di basso profilo a quello di una silenzi si elezione di un quadro già più selezionato ma che garantisce certi livelli di funzionamento dello stato dell'economia fino all'estrazione dell'ultima scatola quella delle super specializzazione delle super intelligenze
Magari poi destinate come addetti ai complessi militari industriali
Qualche volta l'arretratezza italiana è stata non dico un bene perché sarebbe molto cinico ma insomma
Non sempre è stata fino in fondo un male non ci siamo arrivati a queste riforme che tra gli anni Cinzia e Sante agli anni Settanta
Sono state realizzate in tutti i Paesi beh vediamo di utilizzare questo ritardo
Per pensare le cose un po'meglio se ne siamo capaci naturalmente poi forse no
Stamani ho sentito
Voglio fare un ragionamento pace supera i tempi melodici Luciano interrompo facciamo un ragionamento barra due
Nel
Nel secondo giro
E stamani c'è stata nelle relazioni anche nell'intervento interessante del ministro questo riferimento
Ai caratteri istituzionali costituzionali della riforma della scuola
Ed è un discorso forse ad approfondire un po'di più anche per rispondere a quella domanda maliziosa ma non banale di Luciana sulla neutralità poi delle riforme
Io credo che un progetto di riforma della scuola comporti la definizione anche un suo contenuto istituzionale cioè bisogna stabilire esattamente i pilastri sui quali tutti insieme vogliamo salire
Per poter avviare questa riforma sono già contenuto ma premesse della riforma
Il carattere pubblico della scuola e la difesa del carattere pubblico è un pilastro istituzionale si è si smonta questo
Dubito che si arrivi da nessuna parte
Il carattere laico della scuola
E qualche danneggiamento o con il concordato le sue ulteriori applicazioni è stato operato ci vorrà fatica per correggere errori che sono stati compiuti è però il carattere laico della scuola una premessa certamente istituzionale
La quantità e qualità delle risorse è sulla ricchezza nazionale da destinare alla scuola anche questa è una sorta di premessa istituzionale beh oggi questi quaranta mila miliardi sembrano una cifra no sul prodotto interno lordo sono una percentuale di gran lunga inferiore a quella che si spende altrove
E allora non può esserci quando si pone la questione e tre Buziol gli insegnanti il ricatto omaggia il novantotto per cento di questi soldi vanno agli stipendi perché è evidente che se non aumenta quel Budget
Non si può toccare nulla perché si passa novantanove novantanove nove non so a quanto ma il problema ebbe la quantità di risorse globali di questa nostra nazione destinare al sistema formativo è un'altra premesse istituzionale
E infine l'altra
è una definizione degli standard minimi
Poi le garanzie
Come dire democratiche e pluraliste di struttura aperta della scuola
Se noi ci battiamo per a una o penso sia i titoli a Società aperta tanto più dobbiamo batterci per una scuola aperta questi sono delle premesse di carattere istituzionale
Qui però in qualche modo finiscono
Ed è vero quello che dice Luciana Pecchioli che nessun progetto è neutro ma siccome una per sviluppare questa cosa mi ci vogliono altri dieci minuti mi fermo qui cena chiedo
Chiedo non bastano chiedo la parola in un secondo e non sa come uscire
Tocca ora padre Reguzzoni
Dunque io vorrei in questo primo giro fare una una presentazione di alcune idee
Che in far tempo
Forse essenzialmente rispondono ai quesiti che ha posto Pecchioli ma in modo particolare all'ultimo circa la scuola
Se sega il tipo di sviluppo o se lo promuove
E poi per manifestare punto con il modo in cui presenterò questa riflessione almeno in questo primo giro
Che non vedo come si possa dire
Proprio nel modo in cui presenterò lo si vedrà
Che gli insegnanti si limitano i percorsi mentre invece gli obiettivi i parametri vengono da altrove amante
Comunque poco sommelier qualsiasi cosa adesso vediamo cosa intende fare perché quando si sente si sente riconvertire una cosa per un'altra
Ecco dunque io mio il mio lavoro discorso parte da un presupposto che Theodore ho ritenuto di Intel di affrontare secondo visto che a Marghera messo padre Reguzzoni non lo so al professor dottor non so che cosa redattore totalmente vogliono una concezione che può essere presentata agli insegnanti comunisti
Di questo scuola del due mila e allora dato che io ciò provenienze operaie sono entrato nella Compagnia di Gesù dai gesuiti precisamente per il movimento operaio
Ho pensato di fare una riflessione con voi
Per vedere quale può essere il ruolo dell'insegnante comunista nella società del ventesimo secolo visto da uno che non ha mai rinnegato le origini operaie e che però si professa credente alla
Diciamo la seconda o all'ennesimo potenza
Dunque il problema di fondo
Che è quello della scuola e del lavoro indicato nei temi del secolo ventesimo
Ventunesimo e quindi cercato e dire iniziare la mia riflessione eccetera riflettendo su quello che era chiamato che è stata chiamata la coscienza operaia
Che l'elemento fondamentale da cui secondo me dovrebbe partire ogni processo educativo comunque lo si intenda
In quanto che coscienza operaia e coscienza che opera
Non bisogna pensare l'operaio adesso vedremo le varie distinzioni nel senso del manovale dell'operatore era comunque è una coscienza che ho e per chiarire come le intendo mi pare bisogna vedere i suoi contrapposti sia contrapposti non sono non so la coscienza
Spedire impiegatizia o dirigenti o cose simili ma piuttosto la coscienza proprietaria di chi alla proprietà dei mezzi di produzione della terra la coscienza militare perché questa non opera ma distrugge e così in questo modo probabilmente sì vede chiaramente cosa intendo per coscienza operaia
Ora questa coscienza operaia emergente
Dal fatto che la coscienza sociale
Nell'ottica in cui mi mettessi un in in chiave educativa non propriamente sociologica
Sostanzialmente l'insieme
Ora intendo come l'insieme dei significati che la Società attribuisce al vivere a leggi romano abbia una coscienza sociale nella misura in cui abbiamo le consapevolezze
Dei significati che la Società da al vivere leggi romane
Questo con voi questa coscienza diventa operaia chiama possiamo chiamare operaia quando si tratta dei significati che la Comunità di lavoro attribuisce al vivere all'agire umano
Quindi non è più la coscienza sociale nel suo globalità ma è relativa a quella particolare società che alla comunità di lavoro
A sua volta questo cocente operaio diventa coscienza di classe quando alla consapevolezza quando si tratta di consapevolezza di appartenere ad una determinata situazione di lavoro
Problema allora diventa dal punto di vista educativo di identificare la situazione di lavoro
E la situazione di lavoro credo che possa essere definita come l'esperienza vissuta attraverso la mediazione dell'istituzione dell'organizzazione in cui si opera poiché di fatto soprattutto alla nostra società industriale ogni ambiente di lavoro è istituzionalizzato per non verso a determinate norme determinate leggi ed è organizzato quindi spaccato la situazione dato che la propria esperienza l'esperienza vissuta dalla da colui che opera vero in una in un ambiente che è definito come istituzionale e organizzato
In altre parole possiamo dire che la situazione non è altro che la la sintesi dell'attività umana e dei significati che sono attribuiti
La linea d'azione in questa sede il concetto deve essere molto importante
Non è altro che la separazione dell'attività dei suoi significati quando l'attività esercitata senza poter assumere o attribuire significati non abbiamo la legge l'alienazione nella formazione lavoro storni una forma più radicale
Questa alienazione evidentemente c'è questa separazione che può avvenire
Tra l'attività e i suoi significati può essere naturale
Ed è la prima delle alienazione quando l'uomo soprattutto quando non è ancora in in possesso della tecnica non riesce a dominare la natura appunto ha trasformato la natura in coltura ed ecco che allora si trova gli è nato rispetto appunto alla natura stessa
La liberazione di vento e di classe quando l'operatore l'operaio viene privato del prodotto dell'attività e della capacità di determinare i mezzi e abbiamo tutta la storia di Remo Sud movimento operaio
Questa alienazione divento sociale quando la coscienza non è più in grado ossia o meglio si ha la consapevolezza di non essere in grado di agire sugli scomodi dell'attività
Abbiamo allora il movimento operaio a cui dobbiamo fare riferimento per poter ipotizzare una scuola diversa dall'attuale movimento operaio non è altro che l'insieme delle iniziative intraprese dalla coscienza operaia per dare significato l'attività di lavoro è stato una lunga storia che ovviamente non è questa la sede di riprendere ma che a mio parere è molto significativa se venisse punto discusso proprio frodi talmente perché trova nel partito comunista
L'espresso la sua espressione politica allora io non credo che il movimento operaio abbia trovato altrimenti al di fuori dal dal dal Partito comunista alla sua espressione che poi possiamo discutere insomma questa questa tesi
Ad ogni modo ritengo che se il monito per approvato anche altre espressioni le ha trovati per altri motivi ma non in quanto coscienza operaia la faccio questo accenno perché al la riflessione finale deve sbucare appunto su quale può essere il ruolo della funzione docente nel secolo ventunesimo
Questa coscienza quindi de che il movimento operaio ho avuto e ha cercato ma di di di di costruire insomma nella sua forma più completa
E passata da una condizione di coscienza sottomessa quella sottomesso perché non aveva nessuna era nella foto situazione più radicale di alienazione
Dalla coscienza sottomessa
Alla coscienza si era di se stesso
Mediante quello che appunto in Sociologia possiamo tornare la coscienza costituente Jesse è costituito come determinatore di significati per la propria azione indipendentemente dalla coscienza sociale che lo circonda
Che ha cercato di liberarsi dall'alienazione è vero ponendosi dei significati
E in tal modo e movimento operaio si è posto come soggetto storico cioè con il principio di significato dei comportamenti di tutti coloro che fanno riferimento a questa coscienza collettiva che in tal modo si è creato
Soggetto storico non è altro che l'insieme possiamo dire così vero delle regole che determino che danno significato al vivere l'agire
De dei membri che appartengono a questo particolare il movimento che lo definisce ed ecco allora emerge rende la necessità di avere un Progetto personale
Perché dobbiamo tener presente che l'educazione non è altro che la creazione di un individuo capace di autonomia e di responsabilità
Ecco necessarie e medie lavorare un progetto personale che sì configura niente come o una una capacità di contribuire alla ideazione del soggetto storditi all'insieme di quelle norme che definiscono può e la coscienza collettiva e in tal modo noi possiamo dire che quando poi parliamo di vocazioni noi non abbiamo altro che una un altro termine per definire una forte presenza di soggetto storico nell'individuo quando l'invito è consapevole di appartenere a un livello molto elevato soggetto storico ecco che allora si assume la vocazione ecco perché sottolinea questo aspetto precisamente perché ritengo che l'insegnante il docente nella misura in cui i duecento
Una persona che ha la capacità di incarnare il soggetto storico nel nelle nell'individuo che nasce che cresce perché imbarazzare significato nella misura in cui appartiene a soggetto storico
Nel riprendere poi se sarà il caso vero seconda parte ed è lì che le indicazioni quindi cade si potranno affrontare degli aspetti particolari modeste più concreto su con questo punto
Le mie riflessioni che ho fatto come valutatori dei progetti pilota nell'ambito della prima serie di progetti della Comunità europea tra il settantotto e ottantadue aveva portato a individuare la funzione docente Secondo sei livelli di operatività i due dimensioni
I livelli di operatività per non è il caso di approfondirle adesso non gli serve per chiarire qual è il punto finale di questo intervento
Sono essere capaci di condurre i gruppi essere capace di fuori svolge le funzioni di piuttosto cioè di garante del processo educativo
Di essere sempre esperto disciplinare terzo livello di operatività di essere progettista di curricoli quarto livello di S. capaci di analizzare istituzioni e processi e sesto di S. capaci di valutare i processi di formazione oltre a questi sei livelli che sono il Presidente livelli operativi signor medesimo funzione sono due dimensioni la menzione collegiale e l'altra dimensione per la quale appunto fatto questo discorso che io potevo benissimo chiamare profetica in quanto si tratta di parlare in nome del soggetto storico in nome del movimento operaio in un volume della coscienza o le collettiva in nome del popolo che è sovrano eccetera
Ma può essere definita anche come dimensione politica cioè con l'eliminazione di colui che individua gli obiettivi che la scuola deve avere tra potere essa definire l'assoggettamento capisco bene che il politico rivendica la funzioni di di determinare che tipo di società
Si vuole costruire
Ma siccome appunto sentivamo prima e determinante il processo educativo iniziale allora noi non dobbiamo lasciare gli atti di determinare gli obiettivi dello sviluppo
Ma nella misura in cui il la funzione docente assumesse questo particolare dimensioni di essere interprete o addirittura come potrebbe esser casa nostra Società ideatrice di soggetto storico ecco che allora la funzione del docente vivente determinazione finito no
L'insegnante comunista allora cosa diventa nella in questa in questa ottica diventa colui che è capace
Di rendere l'operaio cioè colui che opera capace di ridare significato all'interno della comunità e della società riuscire a dare significato all'attività
Lavorativa l'attività operaia uniti in una in una società determinate che appunto è la nostra che sappiamo
Che ha tutto tranne antichi significati perché i significati sono disciolti in una molteplicità di interazioni che sono sostanzialmente distrutti ecco questo è il punto fondamentale
Io credo che su questo punto c'è una intesa di fondo che può essere possibile punta che con l'insegnante diciamo credente in quanto che la differenza dopo diventa non sui contenuti di questo operazione sull'individuazione del soggetto storico ma semplicemente sul significato trascendente che credente da quest'operazione
Il credente se Bidente colui che avendo una fede ritiene che al di là della morte Jesse un ulteriore significato cosa che invece vede detiene non credenti hanno un equo al vero e quindi allora i due di due tipi insomma i due metodologie di individuazione suo del suo storico possono coincidere nella misura in cui affronta nel mondo dei significati dell'attività operaia
Grazie
Vediamo ora la parola alla professor Visalberghi come avete visto il professor Colombo è arrivato adesso per un equivoco proprio al di fuori della sua volontà proprio il classico equivoco
E comunque la ringraziamo ma di lasciare è venuta era sicuro tortuosa alle cinque e questa è stata del tutto
La parola al professor Richard anche perché negli oratori stare nei tempi dodici minuti altrimenti superiamo il tempo possibile complessivo
Ringrazio il presidente
Non faccio preamboli non esprime un ringraziamento sì perché in tempo illimitato vorrei trattare di tre cose essenziali in questa prima mandata rimandando qualche altra in seguito la prima riguarda la possibilità di fare diciamo della futuro elogia scolastica
Sulla quale dissento dal professor Mussi perché la funzione logica che in crisi è quella che pretende di di individuare le con esattezza le professioni del futuro di tassi di occupazione eccetera
Ma devo dire invece in campo di esigenze educative almeno io mi sono trovata a collaborare al Progetto Europa due mila anzi educazione del ventunesimo secolo della Fondazione europea della cultura e devo dire che ciò che era chiaro alla fine degli anni sessanta
è rimasto totalmente in piedi particolarmente in un Paese come l'Italia la quale è rimasta sostanzialmente immobile
Su questo ritornano momento l'altra cosa
E che non è vero
Che le cose vadano egualmente male dappertutto
Porterò alcuni indizi per dimostrare che da noi vanno peggio che altrove
Il fatto di traguardi educativo vincoli
Il terzo punto
Ma io non ho letto che su questo sono in disaccordo contee che spesso si dice sì ma poi insomma tutti si lamenta no anzi detto
In questo sono d'accordo certamente con De Mauro che ha detto quando no sui nostri giornali ci compiacciamo di segnalare i guai delli sistemi scolastici della cultura degli altri paesi non facciamo altro che usufruire modo di strozzo
Di quei tipi di controlli interni di quei sistemi di verifica del prodotto di quel servizio Docimo logico nazionale che noi non abbiamo mass nella misura in cui qualcosa facciamo seriamente in quella direzione
Il risultato è che siamo buoni ultimi
Fra i paesi avanzati su questo ritornerò è il secondo punto il terzo punto è di insistere su questa esigenza di una scuola che abitua essenzialmente alla flessibilità ma il ragionamento ed a larghe basi culturali rinunciando a ogni falsa ambizione di professionali pro precoce precoce vuol dire anteriore diciamo alla conclusione del ciclo secondario superiore la professione tra vero e proprio non può che incantarsi dopo
Ma l'abbiamo anche il sistema assurdo per cui il dopo significa avrebbe dopo altri cinque anni dopo un corso di laurea completa eccetera perché l'università
Salvo eccezioni particolari ed egoistiche
Di professionalità a ciclo Breve non sapere e questa è un'altra caratteristica negativa nel nostro Paese
Ho detto siamo ultimi e abbiamo ancora un altro l'avrete letto anche sui giornali vero perché da New York Croci sono state anticipazioni sulle ricerche Iea
E e l'Italia si colloca fra di diciotto quindici Paesi che hanno partecipato all'ultima rilevazione sulla preparazione scientifica cioè in fisica chimica biologia e scienze della terra
Fra i paesi avanzati il gruppo dei Paesi avanzati che vi ha partecipato buona ultima
Potremmo consolare il chicken fa osservando che in biologia siamo dodicesimi del Tredicesimo mi sono gli Stati Uniti ma la consolazione fasulla
Perché gli Stati Uniti a livello che noi diciamo di maturità hanno scolarizzato settantotto per cento no
Quando l'ha fatta la rilevazione dell'ottantatré il trentaquattro e siamo sicuri che il trentaquattro per cento più auto come profitto negli Stati Uniti a una media superiore alla nostra quindi ultimo tredicesime iscritta festa in assoluto
Poi ci sono altri guai
Noi siamo fra i Paesi che registrano le massime sperequazioni nei livelli di profitto
Ci sono Paesi che non ne registrano affatto come in Giappone
A livello di conclusione della scuola media inferiore
Mentre poi sono fra scuole scuola ci sono pochissime differenze come la Svezia
E ci sono Paesi come l'Italia doveva per escludere sperequazione fortissima soprattutto fra il sud il nord del Paese
Devo dire
In polemica contro coloro che hanno parlato negli ultimi anni e continuano a parlare magari un po'collaborano lo sfascio
Della scuola che questo sfascio poi non sembra fino fin dove abbiamo potuto indagare ci sia stato
Perché già nel settanta la situazione era nella scienza e in molte altre materie quella che ho detto nell'ottantatré è rimasta la stessa come medie generali
Ma
La scolarizzazione a livello di maturità era arrivata al trentaquattro per cento contro il sedici per cento per settanta essere media erano le stesse vuol dire che si era progredito e parecchio
Perché ampliandola scorre vascolarizzazione e regola generale che le medie si abbassi
Secondo il divario Nord Sud e un po'diminuito
Perché nel settanta
La il supero delle medie del nord tra rispetto a quelle del sud era del trentanove per cento c'erano punteggi medi di quasi il doppio
Nell'ottantatré si era scesi ha solo il venticinque per cento che tantissimo intendiamoci ma bene o male un movimento in senso positivo
Pare che ci sia stato relativamente all'efficienza
In altri campi ne sappiamo poco l'unica cosa che sappiamo è che il divario Nord Sud c'è in tutte le materie
L'ultimo risultato ma ancora solo su base nazionale di una rilevazione sulle competenze in fatto di produzione scritta ci mostra che a tutti i livelli in tutti i tipi di prove la differenza nord-sud
E
Attribuibile al caso solo nella misura dell'uno su cento mila cioè estremamente significativo
E in matematica lo stesso parlo tutte di rilevazioni oggettive su campione nazionale
E quasi altrettanto pronunciata quanto nelle scienze ciò non significa che nel Sud
Non ci siano cervelli brillanti ma significa che le dispersioni sono molto maggiori
E che per di più i cervelli brillanti molto spesso tendono a trovare poi sedi di attività diverse nell'orto in altri Paesi per cui si crea un probabile circolo vizioso
Abbastanza perverso che probabilmente la scuola da sola non può assolutamente rompere
Per il il problema del Sud se vogliamo arrivare
Al alle soglie dell'anno due mila e quindi del ventunesimo secolo
Come paese civile occorre che una sinergia di iniziative
Come del resto ci si va a persuaderlo
Sia messa in opera fra i quali quelle educative sano e formative sono fondamentali intendiamoci ma sono solo una parte occorre veramente una specie di task force che lavori con pieno impegno e adeguatamente
Dotata di finanziamenti e di competenza
Il problema del perché questo questa conferenza dal titolo scuola
Professione futuro che un titolo in un certo senso futuribile che per la scuola mi sembra legittimo perché le grosse tendenze erano comprese quella dell'informatizzazione compresa quella della modifica della tessuto sociale del Paese compresa quella della classe operaia poi ci sarebbe molto da discutere che in Italia è una minoranza diventata una un'ambulanza abbastanza ridotta cioè la forma un uovo della distribuzione
Del delle mansioni sociali che sostituisce la forma piramide tutta questa dà pienamente prevedibile negli anni sessanta ma già alla fine degli anni Cinquanta ed è stato previsto dagli economisti e specialisti e anche da pedagogisti
Con in più quindi l'idea di una società che andava informatizzando sì in cui lavoro manuale diminuiva o diventava piuttosto di tipo creativo obiezioni tedesche
Del tipo catena di montaggio taylorista dica tutto questo era prevedibile tutto questo continua
E tutto questo impone una forma di scuola estremamente diversa da quella che pretendeva una volta ricreare il prodotto finito da inserire nella casella produttivo
Certo non si possono produrre
E pre vedere le professioni di domani
Però si può prevedere il fatto che esse continueranno a cambiare con rapidità che il riadattamento e l'esigenza fondamentale che lei creatività e il valore di fondo che la cultura critica e la garanzia non solo di forma del produttore ma di formare il cittadino e se mi permettete il consumatore in senso lato cioè colui che consuma cultura essenzialmente che l'uomo pieno in questo senso
E se volete
Anche qui mi fermo per il momento all'una di notte dato che sì ma restano due minuti per dire due tre perché l'ultimo titolo sottotitolo di questa tavola rotonda responsabilità
Ora questa responsabilità oggi secondo me deve rapidamente sempre più rapidamente orientare essi verso la responsabilità del cittadino del mondo
Del civismo planetario e questa è una responsabilità che una volta sembrava lontanissima
E che oggi diventa di tutti noi non siamo ancora abituati a votare
E a scegliere nelle sedi in cui possiamo scegliere tenendo presente questa fondamentale questa fondamentale problema
Il candidato che vuoto che posizioni a in fatto di politica di Panucci
Il fatto di protezione dell'ambiente
Per esempio era ecco una cosa che non era del tutto prevedibile negli anni Sessanta e che fossimo in pochi decenni di fronte a una situazione in cui i problemi dell'ambiente assumevano chiaro e drammatica chiare drammatica dimensione planetaria
Tipo problemi del del dell'effetto serra o della distruzione dello strato d'ozono eccetera e questo è un pochino una novità venuta fuori
Negli USA nell'ultimo decennio essenzialmente un'accentuata sì ma che accentua la responsabilità responsabilità che significa rendersi conto che noi facciamo un pessimo uso della parola utopia
Quando la riferiamo alla necessità di poteri mondiali di un Governo mondiale Carolyn era a forma di a rafforzamento dell'ONU in qualsiasi altra perché non c'è nessun problema veramente serio drammatico importante
Che come cittadini del mondo dobbiamo affrontare ma semplicemente come abitanti della terra che sia risolvibile sei non tramite la gestione dei del Complesso delle questioni da parte di adeguati poteri mondiale
Grazie a marcare sarà risanamento abbiamo adesso la parola al dottor Colombo
Io devo anzitutto due scuse una perché credo di essere stato io la ragione dell'anticipo di questa riunione alle quattro quando sapevo di dovere partire e lasciare Roma verso le se poiché circa due settimane fa ho cambiato programma allora mi sono premurato di avvertire che non era più necessario mi è stato risposto dalla segreteria organizzativa che ringraziava no perché era le cinque e io sono venuto puntualmente alle cinque
Poi invece si vede che qualche messaggio non è stato trasmesso bene
Quindi mi scuso perché la colpa principale è mia
La seconda scusa e che io non so se sarò proprio a fuoco su quello che voi volete ascoltare da me io ho letto il titolo di questa tavola rotonda e non ho inteso né posso essere esperto della scuola italiana non è inteso accentrarla mi sulla nostra scuola ho inteso
Parlare un pochino delle condizioni al contorno
Essendo un esperto almeno di studi sul futuro di studi sulla tecnologia di come cambia la tecnologia di come questa fa cambiare la società il mondo del lavoro
Quindi il mio primo intervento almeno lo passerò un po'su questo aspetto di carattere generale
Vorrei dire che stiamo vivendo una trasformazione radicale che coinvolge tutti gli aspetti della nostra società da quelli culturali a quelli etici a quelli del mondo della produzione a quelli demografici
Per fare solo l'esempio di questi aspetti demografici
Mentre in passato la all'andamento demografico era più dinamico nei paesi di maggior reddito
E questo è stato il caso della rivoluzione industriale oggi siamo in una situazione in cui in Italia e in Europa e in generale nei Paesi industrializzati
Come tutti sappiamo la popolazione eh ormai stazionaria mentre ancora in forte espansione espansione dei paesi in via di sviluppo
Tanto che nel ventunesimo secolo quando avrà luogo il prossimo raddoppio
Della popolazione pensate l'ultimo raddoppio da due miliardi e mezzo a cinque miliardi di abitanti ha impiegato trentasette anni appena dal cinquanta all'ottantasette l'ultimo il prossimo raddoppio
Se ci sarà avrà luogo in sessantasette settanta anni stiamo rallentando
Nonostante tutto il ritmo di aumento della popolazione però questo aumento avverrà e quasi tutto praticamente nei paesi in via di sviluppo prima di arrivare
A una auspicabile stabilizzazione
La caratteristica a mio parere saliente di questa rivoluzione di questo cambiamento rivoluzionario è il fatto che stiamo entrando in una epoca
O meglio in una società del cambiamento ove non c'è più nulla che potenzialmente non possa e non debba essere messo in discussione a livello di interpretazione delle conoscenze di struttura organizzativa
O anche di centro di potere
Questo cambiamento anche se profondo ed esteso ad ogni situazione non sovverte terrà le basi
Della nostra cultura umanistica e scientifico tecnologica ma semmai le arricchisce e lei integra anzi il cambiamento necessità
Prima la perdita di ogni riferimento di cui l'uomo ha un profondo bisogno di queste basi culturali per potere costruire nuove situazioni tale bagaglio culturale non deve però essere l'appannaggio di Little ma deve sempre più diventare un bene comune di tutti i cittadini se vogliamo davvero una società del coinvolgimento e non una società dell'emarginazione
D'altra parte
La società che si prospetta più ricca più articolata più flessibile più diversificata di quella del passato ha un bisogno crescente di persone preparate a gestirla
Al limite di Totti e non soltanto di pochi esperti la rivoluzione che stiamo vivendo e quindi secondo me soprattutto una rivoluzione culturale
E richiede perciò un adeguamento culturale delle diverse strutture sulle quali si basa e opera la nostra società il mondo politico il mondo economico industriale
Il mondo della convivenza civile della città e dell'ambiente quello dell'istruzione
E quest'ultimo è forse l'aspetto più impegnativo dello sfarzo di rinnovamento delle strutture
Per renderle più aderenti al mondo che cambia e alle nuove esigenze perché riguarda direttamente l'individuo e il suo comportamento e perché si rivolge al futuro
L'educazione la scuola rappresentano lo strumento principale per assolvere una serie di compiti essenziali per la società
Innanzitutto alla creazione di un bagaglio culturale comune
Poi la difesa e la valorizzazione del patrimonio culturale che rappresenta il momento di identificazione di un popolo di una nazione
Poi la ricchi munto e la vitalità azione di tale patrimonio in relazione al tumultuoso sviluppo delle conoscenze e delle esperienze
E poi la preparazione al mondo del lavoro in una società dove come diceva ora il professor Visalberghi mestieri e professioni tradizionali sono soggetti al a una usura eccezionale e dove quindi è indispensabile dare gli strumenti conoscitivi e culturali
Per un adeguamento continuo delle proprie capacità operative
Più che informazioni specifiche per delle attività durature
Si tratta di un compito formativo che deve riguardare tutti i cittadini perché tutti debbono lavorare e contribuire coscientemente alla gestione della società
Questo richiede un livello di scolarità per tutti assai più elevato di quello attuale corrispondente almeno a quello della scuola media superiore
Già oggi del resto in Giappone tutti gli operai hanno un livello di scolarità pari a quello dei nostri periti industriali ma la scuola dovrà pure assolvere ad altri compiti in un mondo dove le conoscenze e le informazioni provengono sempre più anche da altre parti dai mass media dai viaggi dagli incontri dal lavoro
Tali informazioni vanno però mediate omogeneizzate avesse cultura e questo non soltanto per i giovani studenti ma per tutti i cittadini
Nella scuola
Poiché l'andamento demografico come dicevo è stazionario e la curva di distribuzione dell'età non è più una curva a piramide come nei Paesi in via di sviluppo ma è quasi una curva a cilindro
Quindi nella scuola affluiranno mila giovani a causa della nuova struttura demografica però la scuola è destinata a diventare il luogo ove la gente potrà essere io aiutata
A riappropriarsi degli strumenti culturali e conoscitivi attraverso processi distruzione permanenti e venne CISL resi necessari proprio dal fatto che la società cambia
Si tratta di un problema formidabile per la scuola solo che si pensi ha come formare i formatori
Per questo compito di educazione generalizzata e quindi di una rivoluzione gigantesca innanzitutto la scuola si deve adeguare anzi deve immedesimarmi sì
All'avvento della Società dell'informazione delle comunicazioni
Che va visto come una nuova informati i alfabetizzazione informatica anche se intesa in senso corretto e cioè che tutti debbono imparare a dialogare
Per le proprie attività di lavoro e anche per il tempo libero coi mezzi informatici moderni senza però diventare per questo degli specialisti in informatica
Stiamo vivendo in un'epoca di superamento delle conoscenze compartimentali Zarate delle discipline rigidamente separate i problemi che ci stanno davanti
Sono tipicamente pranzi disciplinari e toccano agli aspetti più diversi tecnico economici e organizzativi ambientali ed anche sociali ed etici e quindi vanno visti in modo integrato
Si tratta di affrontare dominare aspetti e problemi con un approccio sistemico per cui l'insegnamento deve essere inteso in modo assai più integrato e globale di quanto non fosse fino a Vieri
La storia per esempio la vista e lo dico è abbastanza ovvio a voi in relazione ai cambiamenti dell'economia e della società per intenderci un po'più alla Braudel di quanto non si faccia oggi e qui si presenta un'altra faccia del rinnovamento della scuola che deve non solo insegnare ai giovani ad affrontare problemi
Ma anche insegnare attraverso Problemi problema dell'Energia quello dell'ambiente l'organizzazione sociale la produzione di servizi e deve anche potersi avvalere dei moderni mezzi di comunicazione non soltanto personale ad esempio gli autor gli audiovisivi l'attività interattiva e così via
Questo ribaltamento del modo di vedere fino ad oggi dominante rappresenta per certi versi un ritorno al passato
Quando gli aspetti della vita del fare del mondo erano concepiti in modo unitario pensate solo a Leonardo
Sono state poi invece la rivoluzione scientifica e quella tecnologico industriale a interrompere questa unitarietà ma si tratta pure di un ulteriore avanzamento perché oggi la visione unitaria va sostenuta con conoscenze sempre più profonde e complete scientifiche verificabili la capacità di sintetizzare i saperi le culture
In una sola visione cultura unitaria rappresenta oggi un obiettivo che se non è perseguibile da singoli individui lo deve essere a livello di gruppi di persone di formazioni diverse ed a questo ribaltamento nascono tutta una serie di problemi che però lascerei per la seconda parte dell'intervento grazie
Abbiamo finita prima dieta con me era stata Bastarni inizia facciamo agli torna pregando vistare nei dieci minuti perché Senna se operiamo
Il limite massimo e non mancano quindi da
Che vuol dire pace né finalmente
Ma deve fare vi pare ma infinite
Manovre
Va bene grazie
Ma cerca di
L'anziana Salemme abbastanza
Dalla gara è interessante
Vorrei ecco grazie
Vorrei fermarmi su alcune delle questioni che mi è parso di vedere emergere gli interventi dall'intreccio dei vari interventi una prima questione quella della professionalità della specificazione professionale beh a questo punto sembra che tutte le indicazioni che sono riuscito a catturare o a dedurre o a indurre dagli interventi vadano nel senso di dire che ogni scelta precoce di una specifica professionalità e in controtendenza rispetto a tutto ciò che stiamo vivendo e riusciamo a capire che si possono si debba dire
Ne viene ne vengono varie conseguenze sono state indicate anche delle
Tappe
Scolastico anagrafiche precise ne viene la conseguenza ahimè che dobbiamo riproporre ma da persone di orientamenti molto vari la necessità assoluta dell'innalzamento dei livelli scolastici ben al di là della battaglia di retroguardia che stiamo facendo cioè l'innalzamento a sedici anni ma dell'innalzamento diciotto di una scuola sostanzialmente unitaria
Ai nuovi non ci sono rosso mi pare ridicolo mi pare lunedì scattò nella
No
Qui
Il professor Visalberghi io cioè non c'è bisogno di una legge basta volerlo
Sì
Naturalmente un Paese la struttura non
Lo dico a me stesso non al professor Visalberghi è un Paese la struttura profondamente diversa che nel mille ottocentosettanta deciso come corto sociale non corre apparato pubblico
Di coinvolti di far convergere il massimo delle sue risorse private e pubbliche
In istruzione
è una scelta alquanto diversa dalla nostra
Direi diametralmente opposta
Perché oggi finalmente sembra che vi sia un linguaggio comune con la Confindustria
Questo è gradevolissima
Sta avvenendo negli ultimi tre anni fino a tre quattro anni fa i modelli che sono stati nella testa dei gruppi dirigenti industriali in questo Paese non passavano per l'investimento nella risorsa istruzione
La stessa dizione risorse istruzione era una dizione estranea al loro linguaggio da questo punto di vista dubito che senza una indicazione legislativa e un'organizzazione strutturale ma lasciando al buon cuore
Di tutti l'innalzamento dell'obbligo diciotto anni lo si ottenga effettivamente purtroppo io amo io sono di quelli toccati dal Giappone
Toccati innamorati sedotti toccati dalla Grazia
Da Matera sulla dea protettrice del Giappone dico purtroppo siamo molto dire sì ma i giapponesi
O per fortuna
Quello che volete sta di fatto abbia bisogno di una legge di Umbria attrezzamento mi pare se vogliamo andare su questa strada conferma prima considerazione mi piaceva dirlo l'esplicito per vedere in che misura siamo davvero tutti d'accordo
Ma anche in termini di lotta politica immediata
Perché
E vergognosa ripetere queste cose che si dicono nelle riviste nel dibattito o culturale di pedagogisti educatori i tecnici del settore da chiedo scusa se mi sbaglio diciotto diciannove anni per lo meno
E però le conseguenze o queste sono chiacchiere oppure le forze politiche alle quali noi ci affidiamo di cui facciamo parte
E non riescono a produrre questo un'azione parlamentare sufficientemente efficace
è vero che alcune forze sono all'opposizione
Ma è anche vero che esistono dei poteri diretto delle opposizioni se questa questione
La conferenza egiziano sta vagliando Ruocco e la conferenza degli insegnanti comunisti dunque Antonutti diciamoci tranquillamente tra noi se la centralità beh se questo è una questione centrale dello sviluppo del Paese
Noi parliamo scriverlo ogni tanto la riforma della scuola vorrei dirlo anche qui
Probabilmente è possibile un'azione parlamentare molto più decisa su questi temi
Se questi temi non sono Sacchi
Se veramente vitale con me da questa tavola rotonda ancora una volta sembra suggerito la Scelta della scuola unificata obbligatori non a sedici ma diciotto anni
Questo vale per i comunisti questo vale per quelle forse che con noi e come noi socialiste laiche avvertono la centralità di questo tema e sono al Governo con la democrazia cristiana
Scusate forse un eccesso andando fuori tema mi sto zitto posso continuare a farlo
Seconda questione
Non non basso io per faziosità dico quindi ringrazio seconda questione
Seconda questione su cui volevo fermarmi questa storia dell'innalzamento perché non è una trovata recente diciamo non solo perché da Frascati si discute ma perché le
Ma perché è una caratteristica speci specifica della specie umana quella di un lungo periodo formativo
Ed è una caratteristica dei nostri tempi è quello di un allungamento progressivo del periodo di formazione
Diversamente da gli uccelletti dai macachi e e molto più degli elefanti che sono a quanto pare i più vicina a noi cioè un lungo periodo di incubazione di farlo
E di gestazione del piccolino della specie umana della piccolina ben inteso e un lunghissimo periodo di training formativo che si allunga progressivamente quindi nessuno stupore siamo al passo oltre che con la storia
E con agiografia anche con la biologia dirlo
Vorrei anche provare a dire
Nella mezzo minuto che mi rimane
Su quali
Dopo le cose molto molto belle che avete detto tutti in particolare che ha detto Colombo di fango cioè dato un quadro delle richieste presumibilmente destinate a rafforzarsi di anno in anno di decennio in decennio dinanzi alla nostra scuola
Beh ma che cosa si può e che cosa si deve insegnare naturalmente lascio da parte il problema del come che richiederebbe un'altra tavola rotonda macché egualmente importante
Beh mi sembrerebbe evidente
La necessità di dare una priorità fortissima tutti quelli che sono elementi costitutivi di una competenza di base per riuscire a muoversi in modo autonomo Moro all'interno di queste
Società
Del cambiamento in rapida evoluzione complicate interdipendenti
Quindi educazione della capacità di capire e di comunicare educazione delle capacità matematiche
Non tanto informatiche ma delle capacità di controllo dei processi di informatizzazione questo significa capacità di capire comunicare e controllare la strumentazione matematica anche statistica
Di quello che ci sta intorno
Aggiungerei però
Pensando riservandomi di argomentare in una futura tavola rotonda la corsa la capacità di fare lavorare quelle mani
Sulle quali e con le quali si è costruito il nostro cervello
Questo è un rischio dei sistemi scolastici nelle società più evolute
Cioè il rischio che le tecnologia e elementari e la manualità
Alla alla cui
Alla cui
Accostamento
E legata una cappa qualche cosa di molto più generale cioè quella capacità di fare i conti con le risorse con i vincoli e con e valutare le possibilità di raggiungimento degli obiettivi
Questa capacità aveva dato la fiducia
Io credo che sarebbe piuttosto importante riuscire a garantire
Questa capacità
Un'ultima questione che non è stata posta ma in aula ci sono
Gli araldi di una
Poi si sono
Tra gli altri Roberto Maragliano e Benedetto Vertecchi è ma che cosa
Perché questa scuola deve funzionare in questo piuttosto che un altro modo
Cioè questa squadra deve limitarsi a
Formare e istruì a istruire senza formare
E necessario che fornì anche e necessario che in Stilliti dei valori
Tra le varie posizioni io sono per una posizione apertamente favorevole all'idea che valori come la
Solidarietà
Il senso sociale la tolleranza
Il senso della necessaria integrazione
Tra la gente e le genti siano valori che devono maturare soprattutto dentro l'esperienza scolastica
Cioè io sono un educazione lista
Non mi sono mai scandalizzato all'idea che durante il fascismo si chiamasse ministero dell'educazione il ministero dell'Istruzione si chiama così anche in paesi giacobini e di sicura vocazione democratica
Chi deve fissare questi obiettivi specialmente se la scuola deve fare anche questo padre Reguzzoni pare dire gli insegnanti soprattutto
Ecco io credo
Specialmente
Sette in Despar & sì la dimensione dell'obbligo della nostra scuola in su
Beh credo che questi obiettivi fissi in larga parte la Costituzione della Repubblica cioè le abbia fissati il Parlamento italiano li può modificare è gli obiettivi e le tappe i modi generali di realizzazione non possono che venire
Certo alla cultura
Certo dal mondo degli insegnanti ma con la mediazione e con la responsabilità di chi rappresenta politicamente democraticamente la collettività nazionale
Non vedo a chi altro possa competere questo e
Guai se ci avviassimo sulla strada per tanti aspetti interessante invocata stamattina in tutti i modi dell'autonomia e del decentramento senza che e la cornice generale e sia fissata pubblicamente e quindi in sedi politica cioè deputate il caso di dire e senza che il controllo sul raggiungimento degli standard minimi di cui parlava
Giustamente anche Fabio Mussi non sia un controllo che si svolge sotto la la responsabilità di una
Autorità modi centri di osservazione politicamente pubblicamente controllati
Fabio Mussi
Sente sì sì intanto mi dissocio vivamente dai esagerati entusiasmi per il Giappone
Dubito fortemente che la civilizzazione umana possa imboccare senza esiti catastrofici quella
Qui
Passiamo a fine solo
Pesa
A forza dal sindaco peggiorato al punto giusto
Perché ciò non ti già hanno economici amanti giapponese ma volevo solo dire mi fa piacere non importa quasi nulla essere pro o contro
M'importa che dieci anni fa una
Classe di trecento studenti molto bravi della facoltà di lettere Università di Roma
Si misero a ridere credo non fosse una battuta di spirito del loro professore a sentire che il Paese con il più alti indici di lettura nel mondo era il Giappone perché dieci anni fa
Sì nel settantotto i giapponesi erano gialli con gli occhi tirati un po'stupide cretini tutti quanti detto questo né quasi indifferente
Essere pro o contro il Giappone mi interessava
Capissimo che è un Paese che a un certo punto ha deciso di investire in cultura lo ha deciso va fatto ha investito
E adesso sono affari no
Allora superata la fase trappolone Fabio Alberti no come voi capirete ce l'avevo con quel tipo di capitalismo giapponese non con gli omini gialli perché ci sono altri uomini gialli in Cina che di credo siano facendo una cosa più saggia e più di lungo
E più di lungo più lungo periodo
Ma no no anch'io sono talmente ero abbastanza fazioso per non essere incitato come De Mauro quindi vi prego prima di riprendere il discorso sia pure brevemente da dove l'avevo lasciato però l'intervento Visalberghi mi accesso
Tre flash
Tre flash di collegamento
Il primo collegamento rapporto tra scuola e sistema delle ideologie
Il caso degli Stati Uniti che sono indietro annui
Per la biologia
Sembrano
Sembrano sembrano sembrano nella come dire nella nel rapporto Aiea l'unica materia in cui la scuola americana sembra fornire un'educazione chi è inferiore alla nostra e e biologia
E questo abbia
E va bene Ettore a pallate lungamente dalla siccità che lo stesso Caselli inattendibile tuoi invece erano tutti
Dico dipende dipenderà anche dal fatto per esempio che ci sono molteplici Stati americani in cui non hanno ancora deciso che sulla teoria dell'evoluzione non si sa se ha ragione darvene o la Bibbia che per esempio mela con una pressione esterna un possibile sviluppo del sistema scolastico secondo punto il collegamento per esempio tra scuole sistema della violenza deve giustamente ha introdotto qui la questione nord e sud e Visalberghi che avevano tutti un po'trascurato
Sono stato l'altro giorno a Palermo e mi hanno detto di compagnia Micelli una cosa raccapricciante che
Lo stesso giorno di apertura del maxiprocesso con i primi interrogatori Buscetta
C'erano centinaia di ragazzini in età scolare nel quartiere popolare di Palermo che tradisse si dicevano
Sei un Buscetta non fare il Buscetta smette di fare il Buscetta per dire il Fellone il traditore l'infame
Provate a smontare la terrificante forza di questa antonomasia
E allora
In quel caso lì di quante sinergia ha bisogno la scuola
Terzo punto la questione della futura logica le piace moltissimo avevo solo posto un dubbio sulle capacità di previsione a lungo periodo prendiamo periodi più brevi per esempio
Proviamo qui a fare una seduta di futuro logica proviamo a immaginare se il governo De Mita riuscirà a fare
La riforma della scuola secondaria superiore
Ci vuole Asimo offre e son convinto che
I troverebbe difficoltà difficoltà insormontabili
Nessun precetto è neutro i progetti sono neutri ci chiedeva Luciana Pecchioli io ho ascoltato con grande interesse il discorso di Reguzzoni anche sul rapporto tra movimento e coscienza operaia e scuola
Devo dire che per noi e per tutti è un po'finita all'epoca delle ideologia e compatti e quando si pensava che i gruppi sociali le classi ciascuna portassero dentro la scuola
E le tessere intenzione con la istituzione formativa una ideologia compatta a cui corrispondevano anche l'elaborazione di progetti formativi di pedagogia e
L'uomo galileiano contro l'individuo conformista è stato una grandissima straordinaria idea
Oggi abbiamo più dubbi più incertezze sul fatto che dentro la scuola si presentino in una società come quella attuale
Uguali o simili compattezza
E allora dove si trovano i punti di discriminare DB punti discriminanti
Sui punti discriminanti non sono seccamente di classe ci sono anche quelli ma seguono vie più tortuose che nel passato
Dove si incontrano i punti discriminanti
C'è chi sostiene nella trimurti modernità tecnica impresa
Il riferimento di chi è avanti di chi è indietro di chi al Progetto avanzata dice l'arretrato
I tre tavoli modernità tecnica impresa
Ora a me sembra che neppure questo sia fino in fondo
Un punto integralmente discriminante nel senso che poi per molti versi la tecnologia non è un contenuto
La tecnologia ha bisogno di un riferimento di universalità e ad un giudizio cioè essa medesima stai in un sistema in cui tipo modello di società
Valori sociali etica e tecnica tutti insieme esprimono o non esprimono un significato
Noi oggi siamo di fronte a tecnologie
Che sono quelle militari che sono quelle civili ad alta pericolosità
Che sono quelle per esempio di obsolescenza programmata come diceva il vecchio bare dicevano i vecchi Baran né e sui visi per accelerare il sito del consumo sappiamo che queste sono tecnologie il cui contenuto
è un contenuto da mettere sotto controllo da governare da respingere ti ficcare eccetera
Così come la pretesa ripetuta mi pare dall'ingegner Lucchini ingegnere Lucchini esemplari no non è ingegnere sono diversi ingegneri ma non Lucchini
Che perno intorno all'impresa poi tutto si tiene
E la scuola ritrova una sua finalità e un suo scopo anche l'impresa come
Portatrice di interessi universali di interessi generali e poi basta vedere alla storia italiana anche quella recente
è un soggetto relativamente debole io credo che dobbiamo trovare altrove
Cittadini del mondo diceva Visalberghi
Beh è l'epoca delle grandi interdipendenze interdipendenza planetaria ormai diventato un linguaggio che sta mescolando
I fiumi politici ad Este e ad Ovest
Nell'epoca delle grandi interdipendenze e della necessità di formare cittadini del mondo a questo livello della tecnica naturalmente non ad un altro
Mi pare che prima abbiamo bisogno di una formazione in grado di valutare la storia
E la formazione della civilizzazione umana
Colombo giustamente ricordava Perini essi Brudenell io aggiungerei Marx e diverse altre
Personalità diciamo ma insomma è giustissimo che il problema il problema di una formazione in grado di poter valutare la storia e le forme della civilizzazione
In rapporto anche alle grandi ai grandi temi nazione sopra nazione uomo-donna le questioni della demografia della distribuzione della popolazione perché non c'è solo la sovrappopolazione quantitativa
Quella del terzo mondo c'è una sovrappopolazione qualitativa laddove un cittadino che pure ha smesso di incrementare in quantità alla popolazione media mondiale perché la crescita zero consuma settanta Da Rin l'equivalente di settanta barili di petrolio l'anno di energia pro-capite lì c'è una sopra popolazioni relativa qualitativa chi è per il sistema mondo un problema altrettanto grave anzi più grave dell'altro
Abbiamo bisogno di una formazione tecnico-scientifica in grado di padroneggiare le conoscenze della natura
E l'intervento tecnico sapendo che abbiamo un una potenza di manipolazione della biosfera che sconosciuta in tutta la storia dell'umanità
Abbiamo bisogno io credo che qui ci sia un sostanziale accordo su questo punto anche con il professor Colombo di una flessibilità all'altezza del della rapidità del mutamento sociale
La rapidità è un dato di fatto
Il mutamento sociale non è un dato di fatto
Cioè le forze in campo e qui è un punto su cui non siamo tutti d'accordo ci si divarica
Le forze in campo a non idee Diversi del mutamento sociale
Ed è il punto in cui la questione della scuola oltre che grande questione istituzionale diventa grande questione di lotte di scontro di culture e di egemonie
Qui certo vien fuori potentemente
Chiudo in due minuti la questione degli insegnanti
Il patto che si è stipulato silenziosamente
In Italia sin dall'immediato dopoguerra tra Stato insegnanti è stato un pilastro del dominio moderato democristiano ed è stato un patto che suona più o meno così scusate la eccessiva semplificazione
Di offro un numero congruo di posti tra stabili e precari
Vi dà una miseria di stipendi stipendio voi in cambio potete anche fare poco o nulla tutto il resto è facoltativo
Ed è sul fronte borghese dico una cosa che possano suonare un po'
Un po'come la carta vetrata sulla pelle un po'pesante mi scuserete ma sul fronte borghese
Assomiglia a qualcosa di analogo a quanto è avvenuto nel rapporto fra Stato sovietico gli operai
Un patto più o meno di questa natura una garanzia piuttosto larga di occupazione tutelata dallo Stato
Un reddito bassissimo e in cambio la possibilità anche di dare poco in Karin nello scambio con quel reddito fornito
è questo patto che bisogna spezzare
è questo patto che bisogna spezzare se vogliamo tenere insieme il discorso sugli addetti insegnanti e il discorso sulla riforma quindi io vedo tre momenti di un discorso che Debray che possa politicamente svilupparsi un patto sulla scuola anche di tipo istituzionale come è stato detto stamani da Margherita Occhetto
E adesso una riforma per una scuola aperta al cambiamento sociale e culturale
E libero campo del conflitto di culture di egemonie
Una rivoluzione perché di questo si tratta in Italia nel ruolo degli insegnanti che rompa quell'antico patto di marginalizzazione di dipendenza
Professor Reguzzoni
Pregherei chi parla con guardare narrare la Oggiono evita dammi questa non volle chi parla nel vietata questa in cisterne abbastanza sgradevole anche perché presiede
Prendo solo qualche punto semplicemente per integrare con qualche precisazione
Prenderò meno tempo appunto recuperare i due minuti di prima
Dunque circa la l'idea che oggi e io ho cercato di sottolineare i no della funzione docente come funzione risolutiva dei problemi della scuola del ventunesimo secolo
Io credo che sia qui il punto cruciale di tutto nel nostro discorso
Il fatto cioè che noi manchiamo di docenti sufficientemente formati non si tratta del discorso universitari ma citate da formazione professionale
Movimento operaio riuscito costituirsi come un movimento di diventare soggetto storico semplicemente perché aveva una coscienza professionale ben definite che si è andata sempre più precisando
Invece io credo che la nostra università nostro sistema formativo non crea queste consapevolezze punto professionali
E impediscono quindi ai docenti di sentirsi si vogliono si voglia accettare il concetto di classe
Di sentirsi con una coscienza collettiva per cui noi abbiamo di fronte un corpo docente assolutamente disperso essenza un progetto educativo adeguato
Chiedo Progetto educativo adeguato non si tratta tanto di portare una pedagogia un'ideologia compatta nella scuola
Per creare dei confronti di ideologia e ma piuttosto quello di mettere in in opera un sistema formativo flessibile cioè non si tratta tanto a mio parere a me anche sulla base di ed esperienze di studi comparati chi ha faccio
Di creare un sistema formativo die i tredici anni obbligatori citate piuttosto di dare eventualmente dei crediti formativi equivalenti a tredici anni
Per cui io non ho altre assicurati i minimi strumentali esiste la possibilità e il diritto di rientrare con qualsiasi sistema di formazione la la il giovane Lollo adulto voglia in modo tale che chi avesse già esaurito i tredici anni gli altri due lei resta degli studi se li paga e chi invece non li ha esauriti questi tredici anni ha diritto di fare i corsi che vuole eccetera
Sistema questo presuppone ovviamente un corpo docente altamente professionalizzato
Quindi concepire la scuola non come strutture rigida di anni di classi
Ma o come sistema formativo che si sviluppa nel tempo e no nel senso di durare dopo con un settore un segmento iniziale poi di durare durante tutto l'intero ciclo vitale
Ecco la questione della del della funzione docente come funzione politica che evidentemente entra molto delicato in quanto che si può facilmente trasformare poi sistemò formative nel sistema tecnocratico cioè che diventano i tecnici e quelli che determina gli obiettivi
Mentre invece gli obiettivi sono compito dei politici però dicendo la funzione politica del docente e mi pare che vada intesa nel senso che il docente nel contesto di cessione sociale individua gli obiettivi e attraverso il sistema appunto del del dialogo porta alla comprensione di nuove mete educative
Per non essere condizionati né dei tecnici dell'industria anni del capitalismo più o meno latente né dei mass media cioè il fondo da interessi economici
Il docente svolge la funzione politica determinante degli obiettivi che sono appunto Obiettivi di autonomia e di sviluppo rispetto alle strutture al sistema non avrei altro da aggiungere oltre grazie
Incombe comunque sia fatto un piccolo corteo è stato il suo intervento del potere ringraziando per la produzione di darei la parola al professor Visalberghi
Ringrazio Pavoncelli accelera altro diessino imprimendo su intervento funzioneranno abilità
Premesso che io ho ascoltato attentamente il padre Reguzzoni manda alla porta
Perché
Handicappato da un noto vizio
Vorrei toccare
Rapidamente una serie di punti che ha sono stati toccati
Anche da altri
Su una parte dei quali concordo mentre su di un'altra parte sono in disaccordo
Paradossalmente però il primo disaccordo di cui voglio parlare del tutto fittizio e quel fra Meda ma sicuro
Sembrerebbe proprio di voler andare a cercare il raccolto è più artificiosa che sta questione della durata dell'obbligo perché poi nel fondo siamo d'accordo
Io ovviamente prendo perbene se e l'ho detto
Però in varie altre sedi anche da molto tempo quanto è stato affermato dal professor Colombo cioè che la cultura una salda cultura di medio superiore indispensabile per tutti solo che e qui sono d'accordo
Come Reguzzoni il sistema probabilmente più sensato
E quello di elevare l'obbligo a sedici anni
E di creare possibilità incentivi sia per la prosecuzione immediata famoso diritto alla storia sia soprattutto però insisterei per quella educazione permanente o ricorrente su cui in Italia si fanno infinite chiacchiere
Molto fumo ma quasi niente di arrosto nulla di solido dovrei dire
Tocchiamo adesso la vexata quaestio del Giappone
Che il Giappone è senz'altro un rendimento scolastico altissima
In tutte le comparazioni internazionali in matematica e scienze al primo fra i primissimi posti matematica batte tutti a tutti i livelli
Nel recente nel settanta per esempio dimostrava lì al termine della scuola media cioè a quattordici anni di avere lo stesso livello di preparazione scientifica che gli italiani avevano diciannove
E il che è abbastanza sorprendente
Ma e devo dire che anche per esempio fino a a a tutta la scuola media c'è una omogeneità di preparazione e praticamente passaggi automatici e non si boccia
Però apre la scuola media superiore invece la competitità timidi la competitività e molto fuori te le differenze fra scuole sono molto forti
Perché solo in funzione della missione l'università dove ASS
Dove adesso a sua volta c'è una forte differenziazione di dignità valore delle singole istituzioni
L'università che si frequenta determina non la professione che una falla per tutta la vita perché c'è anche lui adesso una notevole mobilità ma più o meno il livello di inserimento nella società e nel lavoro
Bene in Giappone si parla e SIP e sperimenta negli ultimi anni radicali riforme e le queste riforme sono rientrate soprattutto nel senso dell'educazione permanente cioè di assicurare non tanto il fatto che tutti vadano a scuola fino a diciotto anni poi diciannove nel cosa tutta italiana
Tutti fino a diciotto anni ma che in un modo o nell'altro continuino a formare il sì perché nessuno è riuscito finora rimaste leale che la formazione che si accompagnavano si intreccia ossia del Terna con il lavoro produttivo
Non vi sia un'ottima programmazione
Io credo che essa sia soprattutto utile per gli insegnanti
Condivido il fatto
Che intanto la situazione italiana è se vogliamo un'altra ragione di scandalo unica al mondo e la situazione degli insegnanti quello ufficiale per cui abbiamo oramai situazioni da Nuova Guinea o da Papua esita perché altrove in tutto il mondo avanzato gli insegnanti si formano a livello universitario
Livello non sempre all'interno anzi in pochi casi in scuole interni all'università
Però qui mi sembra che stiamo facendo una fuga in avanti abbastanza scioccato
Molto analoga a quella che impone a cui involontariamente molti di noi l'abbiamo collaborato per la scuola secondaria superiore
Dove abbiamo adottato teoricamente il modello più bello e avanzato il modello dei dieci punti di Frascati che è servito praticamente per bloccare tutto
Notate che è stato Misasi a dare la spinta finale nel settanta in quella direzione anzi col suo discorso inaugurale era stato appena appena nominato ministro scendesse
Il modello unitario molto rapidamente era ben difficile che i pedagogisti tutti ambiziosi di tanta manna pedagogica non li stessero dietro e io fui tra quelli il l'utilizzazione politica della cosa è stata di non fare nessuna riforma
Sino al punto che l'altro giorno il ministro Galloni in una riunione conferenza anzi nazionale di scuole private ha lodato
Le scuole private che hanno duecentotrentotto licei linguistici di cui trenta di statuto internazionale mentre la scuola pubblica non sa fare queste cose mentre la politica di fare di il le legittimare la maturità linguistica e non istituire i licei linguistici statali
E una cosa veramente veramente enorme inconcepibile
E a proposito di carenze e con responsabilità politiche io mi chiedo quanti delle varie parti politiche sindacali hanno veramente protestata contro questa enormità
Che un formidabile regalo alle scuole private
Vi vedo perplessi forse il meccanismo non vi è chiaro
E vi sarebbero molte altre cose da dire se non al punto da pensare che vi sia una politica consapevole per portare la scuola pubblica allo sfascio
Affinché la concorrenza poi fusioni in un certo modo
Una cosa che mi lascia estremamente perplesso e che tutte le forze politiche e sindacali ideologiche solo per la laurea per gli insegnanti che è una cosa a mio giudizio assurdità
Perché insegnante deve prima prepararsi come insegnante diploma di tre anni
Poi proprio in base a quelle esigenze che sono già nei programmi e sui quali tutti concordiamo di una specializzazione bisognerebbe fare dei cicli biennali di laurea tre la specializzazione nelle varie direzioni
Letterario linguistica storico sociale e scientifico matematica e così via perché vogliamo a tutti la scuola con il superamento del feticcio dell'insegnante unico
Ma allora la via è quella la fine saranno lo stesso tutti laureati
Alcuni codici col tre più due altri quelli di secondari col quattro più uno Massi sarà re realizzata una situazione funzionale alle diverse esigenze
E sarò diverso alle esigenze a livello di scuola elementare rispetto a quelle di scuola secondario superiori a livello di scuola elementare la vocazione di fondo
Parola non di moda Macchia continuiamo ad accettare che avvenga asserita questa scelta vocazionale adesso ha quattordici anni quattordici no ma diciannove sì la diciannove si deve poter scegliere
Odi occuparsi di bambini in prima ettari coltivati ed è insegnante elementare
Prospettive nuove che lo fa o di avere in primo luogo interesse per certi settori scientifico culturali e questa è la via maestra per l'insegnante secondario
Che poi si sceglie un seguito
Sulle competenze scientifiche acquisite di dedicarsi con un ciclo di uno due anni all'insegnamento un ciclo post laurea
Noi viceversa facciamo dell'egualitarismo demagogico astratto e per di più del Pam indotto ritmo alla buona in maniera assolutamente non funzionale alle reali esigenze della scuola secondaria
Anche e qui pretendiamo una posizione unica al mondo
Perché non esiste un solo paese al mondo che formerebbe che abili che abiti di insegnanti
A livello cui vorremmo noi che poi di fatti stipo relazione salirà sarebbero sette anni per gli insegnanti di scuole secondo di scuola materna e sei anni per gli insegnanti che attualmente provengono invece dal magistrale di chiudere l'attuale ma avete mai visto la legislazione che di colpo
Prolunghi a questo mondo dato che nei progetti Mencarelli eccetera la laurea non è neppure abilitante c'è bisogno ancora di un anno ulteriore no queste sono modi di baloccarsi contenuto Pia
Al fine di non fare nulla
E non so perché sì questa poi questa concordanza di tutti su cosa è così balorde senza precedenti nel mondo se permettete minime mi rende estremamente perplesso
Perché ho proprio paura che sia un altro modo
Di salvare perché in realtà se pensata la crisi all'impossibilità di di realizzare niente in fatto di scuola secondaria superiore di preparazione degli insegnanti fate un piccolo conteggio di quel che è la parte clericale cattolica
E della delle varie settori scuole magistrali gli istituti magistrali e facoltà di Magistero e poi forse avrete una piccola spiegazione del perché le cose non siano riuscite scusate fissi e parlate di fatti
Di faziosità
Camion io non vorrei Park passare per molto fazioso io chiedo soltanto di riflettere sui fatti
Avrei molte altre cose da dire da riprendere in mano parlato troppo
Vorrei solo ancora far notare che quanto ha detto Mussi è sacrosanto circa gli apporti i livelli le le concordanze gli accordi le convergenze apparenti e le divaricazioni reali
Sapete perché non è andata avanti nessuna discussione sull'obbligo scolastico a sedici anni non a diciotto
Perché larghe forze politiche
Sono persuase che a quattordici anni bisogna distinguere fra coloro che sono destinati alle ad a il risale i lavori delle officine nei campi e coloro che dovranno continuare continuare a a studiare
Quasi che la base comune non fosse comunque essenziale anche per coloro che poi a sedici abbandonassero andassero scuole professionali
In quanto quelle prospettive che sono le più serie di invoco il Giappone
Di seria possibilità di formazione ricorrente permanente hanno bisogno di una base culturale seria almeno fino a dodici anni di tipo formale serio sostanziale
E
Polivalente nelle varie direzioni cultura insieme umanistica
E scientifico matematica senza quello effettivamente ritorniamo alla teoria di Camillo De Maistre i due popoli
Cioè c'è della gente che e destinata ai lavori puramente manuali ed esecutivi questo per
Estrazione sociale
E della gente che è destinata a studiare davvero ora questo inaccettabile però su una simile divaricazione
E in effetti ci siamo sempre arenati né il problema non solo della riforma complessiva
Della scuola secondaria superiore al suo minimali adeguamento agli standard europei e mondiali ma persino di questa questione quasi vergognosa dell'obbligo scolastico per cui siamo ultimi in Europa
E naturalmente nel mondo avanzato in quanto si si dice l'obbligo Sima spendibile anche nella scuola professionale regionale queste cose oppure quantomeno in una scuola pubblicità ma statale ma completamente riversa anche nell'Area comune diversa dalla scuola destinata a coloro che potranno continuare gli studi
Questa è la realtà e per quello non molla li rende più perplesso delle convergenze false il mistificatoria
Grazie
Per una l'ultimo intervento apparso al coro
Sono stati evocati Giappone e Stati Uniti
O colto
Molto senso critico io vorrei dire la mia
Io
Sono un convinto assertore di dell'Europa
Mi piace stare in Italia
Considero che la qualità della vita nostra e molto migliore di quella sia degli Stati Uniti sia del Giappone
I cui modelli divinità sono entrambi per certi versi e anche in modo opposto disumani Zanchi
Però ritengo che non vadano prese alla leggera né il Giappone negli Stati Uniti
In particolare nella formazione scientifica e tecnologica
Noi siamo come Europa non come Italia dobbiamo arrancare per stare dietro in certe aree e in particolare la biologia mi stupisco che statistiche sulla scuola abbiano indicato questi dati perché il Giappone sta recuperando fortissimamente in biologia adesso no io vado a Brussel no no non lo capisco bene no no scusate non adesso sta di non non stop non sta polemizzando scusa momento
Volevo dire solo il Giappone dal dalle vetture a stare organizzando un grosso programma scientifico di rilevanza mondiale chiamato Chiomonte frontiera dove impegnerà enormi risorse faremo bene non in Europa a fare altrettanto gli Stati Uniti quanta biologia a parte i fondamentalisti e questi altri stupidi che ci sono però la fissa Technology Assessment che l'ufficio del il servizio fatto dal Parlamento americano
Sulla valutazione delle tecnologie incidentalmente faremo bene averlo anche noi qua nel nostro Parlamento ha fatto un rapporto ponderoso dove si dimostra che la situazione della biologia moderna in America non mie
Ad attendere rispetto al Giappone nona da temere rispetto all'Europa e Juan per quanto riguarda l'Europa noi italiani siamo abbastanza in coda rispetto ad altri Paesi come Francia Inghilterra Germania Danimarca Belgio dove esistono centri di eccellenza come il Pasteur il Max Planck le università inglesi le grandi industrie tedesche svizzere
Nonché centri di eccellenza in i vari Paesi scandinavi quindi bisogna stare attenti a non pensare di essere all'avanguardia perché specialmente soprattutto anche nella biologia ma anche in altri campi
Noi stiamo veramente arrancando molto indietro io vorrei qui però insistere sul fatto che occorre imparare a imparare
Il modello di mestieri nuovi va aumentando vertiginosamente
Noi stessi alle nove io stesso avevo approfondito negli anni passati il problema delle nuove professioni e non siamo in grado nemmeno di dire quali saranno alle professioni del futuro
Tanto profondamente sta cambiando il mondo del lavoro se si dà retta allo studio del ministero dell'industria francese di pochi anni fa
Agli otto mila seicento mestieri qualche classificati allora se ne aggiungeranno altri dodici mila che oggi non conosciamo di qui al due mila
L'amore che perciò si deve assumere la scuola enorme perché appare sempre più evidente
Che la possibilità di risolvere il problema della disoccupazione e quello ancora più più grave della emarginazione
Dal lavoro di prendere dipende proprio dal tipo ha detto di preparazione dei giovani ad affrontare un mondo del lavoro che cambia così radicalmente da quello del passato
Oramai in tutto il mondo molto che l'investimento negli uomini e le donne della loro preparazione supera ampiamente l'investimento per le risorse materiali per gli impianti questo richiede uno scritto le uno stretto legame tra scuola università e industria e un enorme serbatoio di scienziati ingegneri e tecnici
Mi consenta Mussi di essere leggermente in disaccordo con una sarta di avesse io magari io non sono in genere vorrei premettere sono chimico
Però noto che in certi ambienti quando si parla di ingegnere si parla ironicamente non sono anche ai viene nominato l'ingegnere
Prima lo Lucchini veniva battezzato ingegnere
Nana allaccia scusa no voglio dire e io voglio dire semplicemente che dobbiamo insistere che ci vogliono di più ingegneri nel mondo di domani e non di meno
Non demonizzare la tecnologia dire che ci vuole nella tecnica e perché il mondo di domani in una volta che le macchine avranno sostituito l'uomo
Nei lavori più automatizzati con la scomparsa quasi totale degli operai lo sgretolamento dell'operaio tradizionale avverranno i tecnici il nerbo della società futura e produrre sarà sempre importante
E richiederà non solo la preparazione Martino capacità creativa per rendere più funzionali più sicuri meglio rispondente alle esigenze dei manufatti i beni e i servizi anche di domani
Gli insegnanti secondo me dovranno avere che un rapporto di oggi domani col mondo reale con le attività pratiche quindi necessaria una mobilità nei due sensi
Dalla scuola verso il mondo della produzione dal mondo e la produzione verso la scuola dando il sistema della scuola si è venuto gonfiando anche perché ha dovuto assolvere esigenze di occupazione
E il rischio è quello di mantenere un grosso sistema chiuso in se stesso come insufficienti collegamenti con la realtà che produce reddito
Ma anche che produce cultura e che in definitiva e quella che assicura competitività al Paese la nostra società vede una domanda sempre più ispirata a valori che prevede in primo luogo la qualità la sicurezza la tutela dell'ambiente e questi possono trovare anche sul mercato
Le loro le loro i loro il lo strumento valido purché però il mercato sia indirizzato da regole severe e da una legislazione adeguata e moderna e non un mercato selvaggio
Ma deve anche dovrà più di oggi gestire servizi sociali non commerciabili la stessa Pubblica istruzione l'amministrazione pubblica la burocrazia sono tutti servizi che se non funzionano
Pari viene pagato questo in termini gravi di mancanza di competitività del Paese
E preparare i futuri gestori di questi servizi ha svolto il loro lavoro è un compito non banale della scuola
Ma un altro punto su cui la scuola potrà intervenire dovrà intervenire è quello di stravince a rizzare la nostra cultura
Si va incontro a verso l'ora pattuita sapete che nel mille novecentonovantadue c'è il traguardo del mercato unico comunitarie
L'appuntamento è vicino e dobbiamo tutti cercare di capire meglio gli altri europei e Totti insieme a voi europei capire meglio gli altri Paesi del mondo
Noi europei ci stiamo rendendo conto sulla nostra pelle
Del fatto che il mondo molto più vasto del nostro continente non soltanto in termini geografici ma di potere politico economico scientifico-tecnologico
E che dietro tutto questo ci sono altre culture certamente saudite e interessanti
è ben vero che è stata la cultura occidentale anzi quella europea a dare l'avvio a questi sviluppi alla rivoluzione industriale se non altro ma occorre riconoscere l'autonomia la differenza delle altre delle nuove culture
Innanzitutto la cultura americana ove si discute
Oggi se la letteratura occidentale quella di Dante di Goethe per intenderci
Ha il diritto di monopolizzare l'insegnamento in un Paese come quello dell'IST come gli Stati Uniti dove pensano sempre più minoranze come i negri gli asiatici latino-americani
Con le loro diverse e altrettante valide identità culturali ma la verità a espressioni valutando le che la fanno divergere dall'Europa
Però ci sono le parti culture dell'Asia Pacifica di quella indiana dell'Islam dell'America latina dell'Africa difendere la nostra cultura europea è un dovere
Ma va fatto in modo aperto e intelligente occorre capire le altre culture occorre integrare la nostra con aspetti degli ad delle altre per arricchirla per tenerla in vita per sostenere meglio la nostra società e il nostro sistema produttivo
Se vogliamo mantenere all'Italia all'Europa una posizione competitiva nel mondo in termini politici ed economici e perciò anche in termini culturali
Infine non si deve scordare che la scuola anche un dovere un ruolo da svolgere anche per quanto riguarda i cittadini meno privilegiati Dinoi del terzo mondo
L'importanza dei paesi in via di sviluppo è destinata a crescere come ho detto all'inizio nel mio primo intervento straordinariamente in termini numerici
Ma è destinata a crescere anche in termini economici e politici se non vogliamo che il mondo vada a pezzi occorrerà quindi collaborare con questi Paesi per aiutare a svilupparli per evitare che la scienza e la tecnologia
Diventano strumenti che crei una sorta di cintura di sicurezza attorno ai Paesi avanzati lasciando andare alla deriva il Terzo Mondo gran parte di esso
Il terzo mondo ha bisogno di uno sviluppo meno accentrato monomarca
Nell'articolato sulla città c'è un'urbanizzazione eccessiva disordinata le bidonville e favelas
Ci sono c'è un disordine eccessivo pensate ammessi costruiti che avrà nel due mila trenta milioni di abitanti pensate al Cairo con quasi venti milioni al due mila secondo le proiezioni delle degli istituti demografici
Occorre resistere al processo di urbanizzazione eccessiva
E per fare in modo favorire che si possa attuare nel Terzo Mondo ma non solo nel Terzo Mondo un sistema economico che ridia un valore alla campagna i villaggi ai piccoli centri
E tuttavia la città manterrà
Il suo ruolo di crogiolo culturale formativo
Proprio perché le dimensioni dei problemi da affrontare sono talmente anche interdisciplinari da richiedere un insieme di competenze aggregate convergenti che sono la città può dare perché ci alla soglie varie sopra una soglia la scuola moderna non può ignorare questa problematica e doveva strutturarsi sia per accogliere studenti di Paesi del Terzo mondo ossia per collaborare con i sistemi formativi del terzo mondo
A aiutarli nel loro processo formativo senza distruggere le loro culture Manzi arricchendole
Per far questo però bisogna disporre innanzitutto di quel bagaglio generale culturale che se l'opera la ristretta visione della cultura nazionale occidentale come ha detto poc'anzi
Si tratta in conclusione di pensare avviare un processo di ristrutturazione della scuola di ampiezza e profondità straordinarie per il quale occorre avere una chiara visione d'insieme è una decisa volontà politica ad agire
Non bisogna perdere tempo
Cominciare a dibattere in modo serio il problema e delineare proposte per i diversi aspetti specifici per il quadro generale ed è per questo che ho accettato con tanto piacere
Di essere presente a questo convegno che trovo stimolante e molto utile grazie
Compagni con questo intervento asini conclude questa tavola rotonda che personalmente a travata molta interessante estrema lampo
E abbiamo avuta diciamo spunti e suggerimenti che passano largamente utilizzare nel nostro dibattito successiva
è cioè da ora la presidenza alla campagna maggiori per la continuazione battuta
Facciamo
Compagna adattamento allora non aderisce ripensata e Alberti
Vi prego quindi gli aspetti aprire un po'di pazienza di continuare diritti queste dei lavori perché altrimenti i nostri giorni sono cioè scorrono via non abbiamo poi molto spazio
Do subito la parola la compagna Alberici
Grazie comincio che il microfono funzioni
Sì sì funzione ma molti oggi dicono giustamente
Mi rendo conto campani Champa infelice per tutti prosecuzione del dibattito a questo punto ma facciamo un'altra piccola spada
Cercherò di essere anche
Molti oggi dicono l'abbiamo sentito nella relazione di mare di ieri e anche nella tavola rotonda
Dicono giustamente che c'è una nuova attenzione ai problemi della scuola ai temi della scuola d'altra parte è questo un fenomeno nazionale e internazionale e le stesse scadenze che abbiamo di fronte per il mille novecento
Novantadue
Impongono ai governi di prendere in considerazione questi temi
Lo impongono anche la dove questi temi sono stati affrontati in modo diverso da quelli del Governo italiano
E laddove per esempio il modello neoliberista e primatista a giocato su tutti i fronti dimostrando lo scacco e la sconfitta di questa ipotesi quindi mi pare importante mi pare giusto
Considerare questa nuova attenzione un'attenzione un interesse lo diceva prima anche Mussi nella dibattito sulla tavola rotonda da più parti indubbio ma ciò che io vorrei sottolineare qui mi sia consentito su quello su cui noi dobbiamo puntare l'attenzione su cui noi dobbiamo costruire la nostra iniziativa è proprio la direzione e le caratteristiche di questa attenzione e di quest'interesse cioè dove va questa attenzione doveva questo interessa
Ancora una volta credo di poter dire i fatti incalzano
Non solo la lotta degli insegnanti ma i problemi dell'innovazione e dell'informazione le trasformazioni nei comportamenti della vita delle persone e delle società
Sono tali che richiedono veramente una capacità strategica di pensare ai problemi della formazione che va molto al di là dei tempi anche dell'iniziativa politica
Ma i fatti incalzano e possono portare io qui vorrei sottolineare questo aspetto lo richiamava prima nel dibattito a soluzioni diverse
Qui passami l'avviso il discrimine fra un Progetto progressista e riformatore
E la nostra battaglia si ripropone qui si ripropone qui la funzione dell'essere comunisti per una battaglia culturale e per obiettivi di trasformazione che abbiano al loro centro
Quella che noi abbiamo voluta chiamare la società umana più ricca quella che noi abbiamo voluta richiamare come idea limite come utopia
Proprio riproponendo un termine che rimanda alla elaborazione di Marx quando parla della realizzazione del bisogno umano più ricco degli uomini
Io voglio richiamare questo aspetto perché e qui che passa il discrimine fra le proposte e i progetti che riguardano la direzione del cambiamento
Le forze in campo e la ripresa di iniziativa
La rimotivazione all'impegno alla battaglia nella scuola proprio a partire dal lavoro professionale degli insegnanti a mio parere si fonda cui si fonda sulla Est cioè su quel lavoro intellettuale di cui stamattina nella relazione di Marie ieri abbiamo sentito una ripresa così puntuale una definizione così puntuale
Che è un lavoro così speciale e così strategico perché oggi la scuola più che mai proprio per la sua intenzionalità rispetto a tutto ciò che la circonda
Può concorrere a costruire le condizioni per la formazioni di individui e io vorrei dire donne e uomini capaci di un pensiero autonomo
Capaci di un pensiero critico e di una forza creativa
Non schiavi moderni della informazione
Non creature appiattite nel presente e anche nella solitudine di un individualismo che molto spesso è culturalmente povero ed è socialmente aggressivo rampante
Una grande rivoluzione culturale la richiamava qui anche Colombo è gli altri partecipanti alla tavola rotonda ma il lavoro docente oggi è stato così profondamente svilito non solo economicamente
E stato svilito anche perché è stato travolto da quella sballo legislazione del sistema formativo
Che è stata presente nelle scelte politiche dei governi nelle priorità mancate dei governi e dei modelli culturali dominanti
Ebbene esso oggi è invece è una leva strategica per affrontare i cambiamenti per vivere nel presente e qui è la nostra il titolo della nostra conferenza per preparare il futuro
Cioè oggi a me pare concretamente vero è possibile e mi pare concretamente vero perché i fatti più dirompenti della società
Chiamano in causa delle trasformazioni profonde negli individui nel loro nascere nel loro crescere nel loro formarsi nel loro modo di studiare nel loro modo di lavorare
E sostanzialmente io individuo questi due fatti
Nella pervasività e nei caratteri dei sistemi di informazione nel mondo moderno e nella grande nell'altro grande fatto culturale che per brevità chiamo la rivoluzione femminile
Vorrei indicare soltanto due aspetti di questi problemi la prima riguardi il problema dei tempi della formazione che noi oggi abbiamo di fronte anche rispetto all'innovazione
La seconda questione riguarda la pluralità dei tempi formativi delle occasioni di formazione la terza la femminilizzazione brevissimi cenni ma che a me paiono utili per capire la sfida che abbiamo di fronte
Sul primo punto voglio richiamare solo una questione che non è stata apposta esplicitamente nella tavola rotonda ma
Dici il qui e allora sono gli elementi dominanti dell'esperienza indurmi individuale
E questo ha cambiato radicalmente le esperienze esistenziali degli individui nel giro di pochissimi anni generazioni vicinissime dal punto di vista cronologico
Hanno esperienze personali e di formazione ha radicalmente diverse non perdo altro tempo mi pare chiaro che questo pongo un problema culturale pedagogico e didattico di grandissima rilevanza
Perché poi non è proprio la necessità di ripensare perché le Categorie per esempio del passato o del futuro solo delle categorie da conquistare culturalmente
Sempre meno vissuto esperienza almeno mi scuso per la brevità dei riferimenti ma mi sembrano riferimenti interessanti la seconda questione riguarda il rapporto con le questioni che fanno riferimento ai tempi della formazione nella vita degli individui dicevano prima i relatori della tavola rotonda è cambiato radicalmente il tempo della formazione io vorrei aggiungere un aspetto cioè vorrei dire che non ci troviamo di fronte ad una modificazione sostanziale dell'età dello studio dell'età del lavoro e dell'età della pensione per dirla in termini molto semplici non ci sono più queste scansioni
Siamo di fronte a
Parietti che necessarie del ciclo di vita
Questi pongono tutte le questioni della formazione permanente anche questo tutto questo chiama intanto un diverso modo di affrontare i problemi della lavoro docente degli obiettivi che questo lavoro si deve dare delle caratteristiche dell'organizzazione stessa del lavoro
L'ultima questione Tanit perenne qui richiamare e mi scuso per la sinteticità
Ma che mi pare un aspetto di grande importanza del quale noi cominciamo cominciamo devo dire molto timidamente ad conoscere i dati quantitativi
Ma non a valutare gli aspetti qualitativi è quella che viene brevemente chiamata la femminilizzazione termine anche improprio ma se mi se consentite uso per capirci
La femminilizzazione riguarda da un lato la grande presenza di personale femminile nelle istituzioni scolastiche come lavoratore di queste istituzioni
Ma riguarda anche un altro aspetto cioè quella che io ho chiamato l'invasione femminile della scuola da parte delle bambine e del giovani delle ragazze
Su questo punto che io considero veramente l'esperimento il fatto innovativo
Nel giro di pochi anni sia provocato un mutamento strutturale ed i comportamenti individuali e sociale drastico veramente
Innovativo
Devo dire che considero un fatto sconvolgente per i livelli di civiltà di un Paese non per la scuola che in pochissimi anni noi abbiamo registrati in Italia il sorpasso nella scolarità
Cioè la scolarità femminile ha superato la scolarità maschile questo è un problema
Cari compagni che tutti donne e uomini ci dobbiamo porre perché pone dei problemi di qualità mobili che non possiamo considerare come un fatto marginale cioè una caratteristica oggi noi abbiamo generazioni intere di ragazze
Che è sempre più solo quasi completamente scolarizzati e se pensiamo che le giovani generazioni rispetto a quelle adulte che non sono molto lontane si trovano in contatto quotidianamente
Con una parte invece prevalentemente rilevante della popolazione adulta che non era se non un titolo dell'obbligo o al massimo dell'obbligo o la scuola
Elementare questi sono dei fatti di esperienza e quindi anche di valori individuali di comporta che cambiano radicalmente l'orizzonte quindi anche i problemi che stanno di fronte alla scuola mi pare che da questo punto di vista si ponga quindi un problema molto grave e molto delicato che io qui voglio soltanto richiamare perché credo dobbiamo affrontare con grande serietà e cioè il fatto che questo processo è comunque avvenuto in una scuola
In cui lui noi abbiamo assistito tradizionalmente alla trasmissione di un sapere di una conoscenza tutta omologata sulla negazione della differenza di genere
E tutta omologata sul fatto che c'è un modello prevalente che è il modello del pensiero della cultura
Del comportamento maschile nella società
Questo è un problema piuttosto serio da affrontare culturalmente perché io ritengo che una scuola proprio in quelle fasi e lo richiamavano qui prima molti Tullio De Mauro ed altri le prime fasi per esempio della età evolutiva dal mito alla scuola del dell'infanzia la scuola elementare
Dove compito proprio specifico quello della formazione della identità individuale
Non posso non porsi il problema del fatto che c'è un'identità femminile un'identità maschile
E che non può essere appiattito proprio nella scuola questa presenza di due identità un primo rapporto dialettico e di confronto e di relazione costante
Non c'è dubbio che l'invasione femminile della formazione ha aperto la via ad una riflessione su questi temi
In una scuola che si voglia porre appunto l'obiettivo di superare tutte le forme di discriminazione a partire appunto dalla discriminazione di genere e anche in una scuola che io credo non possa più affrontare i problemi dell'uguaglianza considerando l'uguaglianza come una specie di astratto
Diritto ma considerare l'uguaglianza in rapporto ai problemi della diversità e delle differenze
Ma d'altra parte proprio nel lavoro degli insegnanti la presenza femminile è stata spesso considerata come una causa infetta anche di quel processo di dei valori zonazione economico e sociale di cui tutti oggi parliamo
è un esempio tipico è un esempio di carattere molto significativo del modo con cui in Italia le politiche di questi governi l'attacco allo stato sociale le politiche neoliberiste ma anche i modelli culturali
Hanno penalizzato e continuano a penalizzare il lavoro delle donne in tutti i settori dove c'è una forte presenza di lavoro femminile ma d'altra parte proprio quell'intreccio di doppia presenza cioè delle donne nel lavoro scolastico e anche in quello familiare di relazione di cura sia spesso modellata la stessa organizzazione del lavoro scolastico
Un lavoro conveniente come si diceva perché permetteva di conciliare esigenze diverse la professione la famiglia il lavoro di relazione e su questa convenienza hanno giocato e continuano a giocare danni e per ma questa presunta convenienza ha sempre corrisposto una dequalificazione un deprezzamento economico
Rispetto al modello e qui vorrei veramente richiamare un punto della relazione di Marguerite quando parlava del superamento dell'economicismo dentro la nostra concezione culturale
Qui rispetto al modello produttivi industriale
E toccare un punto più molto presente nel dibattito sindacale e nel dibattito fra gli insegnanti la stessa questione così delicata dell'orario di lavoro che è uno dei punti su cui più tipo il confronto il dibattito anche tra di noi
La sua diversità rispetto al modello industriale tradizionale e parlo di quantità oraria di svelata riconosciuta ufficiale
Ha reso molto spesso contraddittoria la discussi discussione sul problema dell'orario e io voglio dire anche con chiarezza ha portato in grave difficoltà e ritardo la stessa sinistra cioè tutti quanti noi
A comprendere proprio la natura specifica di questo lavoro e il diverso tipo di organizzazione di questo orario rispetto al modello che veniva considerato produttivistica per eccellenza
E qui io credo dobbiamo invece richiamare un altro aspetto un lavoro un lavoro intellettuale ma questo l'abbiamo detto mi pare con chiarezza
Un lavoro che ha però una forte componente consentitemi di chiamarla invisibile ma quello che chiamiamo il lavoro nascosti lavoro sommerso
La chiamo invisibile perché è una categoria che unifica molti altri lavori in questa società ma che molto precisa per la scuola
Su cui molto spesso si è scaricata anche la necessità per la Società di far realizzare a tante donne che sono anche segnalanti una mediazione fra i diversi bisogni sociali
Oggi mi pare però che sia rispetto alla generale questione degli orari l'innovazione e la riduzione del tempo di lavoro socialmente necessario
Ma anche rispetto al riconoscimento della pluralità dei tempi necessari per la vita di ognuno uomini e donne
Forse è azzardata questa considerazione ma penso possa essere utile nella nostra discussione forse una provocazione più a chi qui non c'è in questo momento
Forse il modello orario della scuola con il pieno riconoscimento anche economico di tutto il tempo di lavoro cosiddetto invisibile
Che è un punto interessante del dibattito appunto e delle piattaforme sindacali
Anche questo suo carattere però più flessibile e anche più di autogoverno e di autoregolazione per una parte
Io penso potrebbe costituire un terreno interessante e importante di riflessione deferimento anche nel dibattito per esempio
Presente all'interno del mondo del lavoro confederazione compresa quando si discute di orari di professionalità
Perché questo modello con le sue caratteristiche può essere a mio avviso un modello che esprime un valore di professionalità nuova
Valido non solo per la scuola ma anche più in generale per l'insieme del mondo del lavoro
Credo che sia chiaro anche da queste considerazioni molto
Affrettate come di fronte a tutto ciò sia cadute sia potuto cadere il patto miserabile
E ricordava prima Mussi ma che stamattina ma richiede ha richiamato con forza fra porta occupazione lavoro dequalificato bassa retribuzione ma io credo anche di dire
Che ancora proprio di fronte a tutte queste novità non solo di fronte alla crisi ci sono degli elementi di novità e quindi di dinamismo ancora come sia giunto al pettine
Quella crisi di identità di status di funzione degli insegnanti è uno specchio proprio fedele della crisi di finalità e di valori della scuola che è stata provocata io lo dico molto esplicitamente non solo dalle politiche neoliberiste ma anche da tante difficoltà
E da qualche sconfitta che noi in questi anni abbiamo subito su questo terreno
Consapevoli di questo ma soprattutto consapevoli che ci sono delle politiche che hanno agito per realizzare questo tipo di obiettivi
Io credo che il bisogno di professionalità è nei fatti la valorizzazione del lavoro docente con le sue finalità i suoi caratteri è una necessità sociale oltre che un fatto di dignità individuale e qui si apre tutta la questione della sua valorizzazione del suo riconoscimento qui nasce la possibile forza della lotta degli insegnanti io credo ma anche la nostra possibilità e qui quando dico la nostra nostra come partito come Partito Comunista di favorire un processo di costruzione di un nuovo e consapevole soggetto politico
Perché la presenza della movimento degli insegnanti e degli insegnanti sul fronte della lotta della scuola non è automaticamente sempre presenza di un soggetto politico organizzato consapevole finalizzate ma io credo che noi possiamo lavorare bene con le nostre proposte anche di fronte ai rischi di frantumazione di fuga corporativa comprensibile di fronte ai disagi e di fronte al ritardo con cui vengono affrontati problemi ma anche di fronte alla possibilità di un nuovo patteggiamento subalterno col Governo che credo che sarebbe un'altra di quelle occasioni perdute per un progetto più complessivo di rilancio della politica scolastica è una grande sfida
Io me ne rendo conto siamo in un momento impegnativo questa conferenza molto importante si apre mi sembra molto bene insomma con un peso della nostra proposta serio
Siamo è una sfida di fronte a politiche che rispondono ancora con una logica assai lontana dalla necessità strategica di un progetto a lungo respiro
Certo non possiamo negare e abbiamo sentito questa mattina le parole del ministro che i fatti hanno una forza i fatti hanno una forza e impongono anche a al Governo una considerazione del problema della scuola oggi aperto del resto in tutti i Paesi europei anche questo quadro internazionale è un elemento che spinge anche il governo nazionale
Probabilmente a dover fare i conti non solo con gli insegnanti ma con un quadro più complessivo
La presenza nel programma di governo di questi temi l'innalzamento dell'obbligo scolastico di cui si è detto l'autonomia la scuola elementare
Non può che essere per noi un segnale della necessità di cambiamento riconosciuto ma ancora una volta concludo vogliamo lavorare sui fatti
E non soltanto sulle parole che pure possono servire ma non bastano ministro Galloni
E non può non preoccuparci che a proposito della retribuzione degli insegnanti nel program
Il governo si sia parlato di compatibilità di non assistenzialismo su cui evidentemente non possiamo che convenire ma soprattutto si sia parlato di compatibilità date
Senza alcun piano e senza nessun progetto credibile le compatibilità non le vogliamo discutere tutte siamo di fronte però Annesi
E che saranno difficili e le compatibilità si discutono con un progetto e con una proposta organica noi su questo terreno siamo per rifondare le compatibilità e le priorità
E devo dire mi dispiace che non ci sia il ministro ma l'ho detto tante volte anche in commissione anche in aula al Senato questo vuol dire cambiare gli investimenti nella finanziaria mettere i soldi per il contratto individuare le risorse necessarie perché diversamente il quadro non può essere affrontato due brevissime proprio due brevissime parole
La sfida dicevo è grande
è una sfida che però non lanciano gli altri è una sfida che lanciamo noi è una sfida che noi vogliamo portare avanti perché queste sono le condizioni strutturali necessari perché posto effettivamente essere rinnovato il lavoro docente
In tutta la discussione e dibattito degli insegnanti in questi mesi
Anche nelle posizioni di piattaforme contrattuali o di organizzazioni che si sono formate più lontane dalle organizzazioni sindacali e anche dalle posizioni che noi veniamo esprimendo in questa conferenza
Sotto c'è un ragionamento che invece i problemi degli insegnanti sono comunque collegati al ruolo e alla funzione che doveva venire la scuola
Noi crediamo che questo debba essere detto ed esplicitato in modo chiaro noi crediamo che questo sia un terreno obbligato ma questo ci aiuta per quella battaglia sulle riforme de qui sono indicati i titoli nel programma di governo
Diceva prima Tullio De Mauro bisogna fare la battaglia parlamentare per portare la riforma sull'innalzamento dell'obbligo al Parlamento beh io devo dire sono però più d'accordo con lui
Ma stiamo anche sbagliarci sugli altari o sui banchi della Camera e del Senato
Come abbiamo fatto in questi anni per impedire che cada nei governi per impedire che si blocchi la discussione ma il Parlamento italiano è fatta in modo tale e questo è un punto della riforma istituzionale non il voto segreto Makeba
Autonomia e che dà la possibilità di contare la gente che i progetti per esempio di legge dall'opposizione non hanno canaglie
Obbligato cioè possono esseri definitivamente rimandati finché non ci sono progetti di legge del governo che non c'è un pronunciamento delle forze di maggioranza per portare alla discussione
Oggi questo pronunciamento cioè noi su questo li incalzeremo elenca alzeremo sull'obbligo scolastico sull'autonomia
Dicendo con molta fermezza che abbiamo già fatto una nostra proposta i compagni l'hanno vista l'abbiamo elaborata nel mese di gennaio quel documento che è uscito sul palco ammette una prima fase abbiamo raccolto per la prima fase di dibattito
Stiamo stendendo la proposta sull'autonomia che presenteremo nella conferenza del partito a Bologna se ho capito bene all'inizio del mese di maggio
Quella è la tappa in cui ci confronteremo nel merito però io voglio qui ricordare la nostra proposta di autonomia
è una proposta di autonomia che ora nella direzione che diceva stamattina Marguerite che riprendeva anche compagno Occhetto eterne profondamente critica nei confronti di alcune parti per l'impostazione del disegno Gallerani
Che purtroppo io voglio dirlo risentono molto probabilmente non di un'ingenuità del ministro sul quindici per cento il venti per cento di chiamate
Ma di filosofie diverse una filosofia di mercato più care a certe forze purtroppo oggi anche all'interno della sinistra e di una filosofia di organizzazione per progetti ideologici Tara ad altre forze che sono qui presenti e che non li ascolteremo più tardi mi pare su questi temi
Voglio concludere dicendo è una sfida è una sfida difficile sicuramente per gli insegnanti è una scommessa ma per il partito comunista questa è una necessità
Grazie alla morte
Ringraziamo l'alt Aureliana Alberici per questa comunicazione che mentre chiamiamo il professor Mario dubbi
Responsabile scuola del momento popolare permettetemi di occupare questo minuto inviando un caloroso augurio a un compagno Carlo Gualtiero
Delegato di Cosenza che si trova in questo momento al San Giovanni perché investito da un'auto che ha riportato una ferita al femore
Gli auguri di pronta guarigione
La parola al professor
Ringrazio o di cuore il Partito Comunista il vostro partito
Per avermi invitato ad assistere a questi ai lavori della vostra conferenza
Sono stato volentieri qui tutto il giorno
A ad ascoltare le varie relazioni vari interventi
Con gli amici del Movimento Popolare faremo riflessioni su quanto andate maturando perché crediamo che il dialogo il confronto anche se a volte e su posizioni molto distante polemiche comunque sia sempre costruttivo di una società dove tutti vogliamo che ci sia pluralismo e democrazia
Non sarebbe leale da parte mia da parte nostra
Alla fine di questa giornata che ho vissuto volentieri con voi
Di enucleare quali ancora una volta ma forse quando le cose si sentono dalla viva voce sempre meglio che neanche sentire per interposta persona
Almeno un attacca quello che ha proprio sentito
I punti modali che noi vediamo oggi debbano essere discussi di cui alcuni ho già sentito oggi io ho solo così come mie li posso Dario in modo sintetico ovviamente
Sapendo che su alcuni di queste questioni il dibattito tra di noi sarebbe molto acceso ma penso che sia un gesto di grande lealtà reciproca farlo
Innanzitutto c'è una cosa su cui
Siamo tutti d'accordo
Che questa crisi della scuola
Non è un incidente di percorso che si supera con qualche soluzione tampone
Anche noi crediamo che sia giunto il tempo di un giudizio e di un'azione sociale e politica
Che abbiano il coraggio di andare alle radici del problema
Perché di soluzione tampone in questi quarant'anni ne abbiamo viste tante
E non fanno altro che rimandare a volte ingrossare
Lo stesso problema
Allora vorrei molto brevemente tematizzare ovviamente non approfondire avremo altre occasioni mi auguro quali sono secondo voi i principali nodi culturali sociali e politici su cui confrontarsi
E su cui impostare una diversa soluzione del problema della scuola
Il primo
Molto delicato e che a noi sta molto a cuore
Lo ripeto qui il rapporto istruzione ed educazione
Molto spesso ci viene detto che la scuola laica
E la scuola neutra
Ecco noi crediamo su questo tema squisitamente culturale
Che la pretesa di neutralità della scuola della scuola statale ma della scuola in generale sia disumana e ingiusta
Disumana perché si vorrebbe dividere la persona tra momenti finalizzati solo all'acquisizione di conoscenze e competenze anche se di carattere generale
E i momenti più tipicamente culturali ed educativi che affondano nella nel cuore e nell'animo dell'individuo qualsiasi esso sia di qualsiasi fede di qualsiasi religione
Noi crediamo invece che l'affronto di ogni esigenza particolare soprattutto parlando di scuola
Se non viene colleghi collocato è collegato con una posizione umana sull'esistenza tesa a prendere in considerazione
Quello che la senatrice Alberici ricordava citando Marx il bisogno umano profondo che c'è in ogni uomo e che c'è soprattutto nei giovani
Noi diciamo che una scuola che non prendesse in considerazione questo bisogno umano profondo dissenso per la vita sarebbe una scuola violenta e mortificante
Ecco perché mi sembra che ridurre il sapere solo una serie di tecniche e di conoscenze sia innanzitutto disumano
Non crediamo che questa visione
Dell'unità istruzione educazione sia una visione cattolica
Noi crediamo che ogni uomo e ogni giovane che vuole veramente fare del momento della scuola un momento di apertura alla vita secondo la totalità dei fattori senta l'esigenza di questo e poi la pretesa degli neutralità della scuola e secondo noi ingiusta
Ingiusta perché si vuol far passare spesso per neutrale
Scelte culturali ben precise di parte e non al di sopra delle parti con l'aggravante che spesso queste proposte vengono proposte vengono fatte in modo subdolo agli studenti
è meglio che gli studenti sappiano l'identità del docente che ha davanti piuttosto che vederla
Proposta in modo subdolo da qualsiasi parte venga questa esperienza subdola
La scuola è invece non può che essere secondo voi
Luoghi in cui ognuno sia cosciente del progetto formativo che offre come docente e che sceglie come studente genitore
Noi crediamo che in questo modo se ragioni se ragioniamo al di fuori di veti ideologici incrociati né crediamo che in questo modo la scuola ne guadagnerà in libertà
Allontanandosi proprio in questo modo il pericolo della trasmissione di opzioni ideologiche
Nella relazione di Marghera ho letto una frase quando parla un certo punto di voi tra virgolette non vorrei che questo virgolettato suonasse come un una frase
Detta da noi perché non c'è nessun scritto in cui si possa trovare scritto i cattolici con i cattolici gli altri si arrangino
è ben lontano dalla nostra concezione di scuola esattamente questo
Non lo diciamo affatto i cattolici con i cattolici gli altri si arrangino diciamo solo che nella scuola uno dei fattori attraverso cui la scuole organizza il suo pluralismo
E le egli e la sua diversità sia quello di favorire e di non demonizzare le aggregazioni culturale spontaneamente scelte liberamente scelte che la gente fa il secondo in modo molto brevemente
Ve l'aspettate lo dico il rapporto stato scuola
Qui i nostri documenti sono sono noti a tutti mi auguro e lo posso ripetere solo in modo molto sintetico
Se la scuola deve diventare più adeguata alle esigenze di una società che certamente amici è diventata più complessa
Ma è anche diventata più matura e capace di impegno certamente più matura e più capace di assumersi responsabilità di quando del periodo del dopoguerra
Ma allora se vogliamo che questa scuola diventi più adeguata alle esigenze della società
Occorre secondo voi che il sistema scolastico sia di fondi
In modo più coerente con il dettato costituzionale
Che pone con l'articolo due i diritti della persona e delle formazioni sociali alla base di una sostanziale democrazia che lo Stato deve ordinare promuovere e tutelare
Un sistema scolastico dicevo più coerente con il dettato costituzionale che mette al centro la persona le aggregazioni umane che essa liberamente sceglie e più rispondente al diffuso bisogno di partecipazione alla vita
Alla creazione stessa ecco il punto alla creazione stessa di quello che rappresenta uno dei servizi più delicati e importanti per lo sviluppo di una società libera appunto la scuola
Nessuno vuole negare qui lo ripeto
Il diritto dovere dello Stato di intervenire nel campo dell'istruzione chi ci accusa di questo inventa accuse per poterci attaccare su cose che non abbiamo mai detto ma allora di chiedere scusi liberandosi da pregiudizi e schemi ottocenteschi se il modo in cui lo Stato
Ha svolto e si accinge a svolgere per il futuro il suo ruolo in questo settore della società
Sia realmente rispetto uso della natura del servizio di cui stiamo parlando sia quello che valorizzare se il modo con cui lo Stato devono intervenire in questo campo non stiamo parlando di economia e di poste e telecomunicazioni stiamo parlando di della formazione di uomini che il modo in cui lo Stato deve intervenire non debba essere quello che valorizzare lealmente
Tuttora esistente tutto ciò che oggi all'interno dell'istruzione e capace di produrre in innovazione ecco perché noi ribadiamo che l'alternativa al privato
Che anche noi non vogliamo non è però meccanicamente lo statale
Ma una nuova moderna profonda libera concezione di pubblico di scuola pubblica cioè una scuola che sa esprimere un servizio qualificato stimato dalla gente e rispondente agli obiettivi generali che lo Stato suscita in questo settore
La scuola pubblica quella che lo Stato deve garantire a tutti i suoi cittadini senza discriminazioni di genere
E la scuola capace di valorizzare la responsabilità attiva di genitori studenti docenti e dirigenti sfoglia quando questa responsabilità
Si muovesse nel voler condurre scuole istituite dallo Stato e qui sta il tema dell'autonomia
Sia quando però questa responsabilità arriva fino alla gestione stessa delle scuole fatta in modo serio spesso senza Fini di lucro
Tutto questo patrimonio di responsabilità verificato continuamente costituisce secondo noi un bene per la nostra democrazia
Demonizzare in loco o a valorizzarlo solo in parte
Valorizzare solo coloro che chiedono responsabilità nella scuola statale e non valorizzare quelle realtà seri e qualificati che sapete benissimo esistono anche voi perché molti di voi mandano i propri figli
Crediamo che demonizzare questa parte non si va a fare il bene comune del Paese è una battaglia civile è una battaglia di libertà della società
Terzo punto e finisco la professionalità docente per riprendere la qualità e per rinnovarsi la professionalità docente a nostro avviso ha bisogno di essere ripercorsa innanzitutto da un impeto ideale
Da qualcosa che dia le ragioni profonde di questo lavoro per questo
Il nostro pensiero che occorra innanzitutto valorizzare tutte quelle forme di solidarietà
Che liberamente e spontaneamente nascono tra i docenti come il modo di affronto e di costruzione del proprio lavoro
I docenti hanno bisogno di un sindacato credibile
Ma ancor prima tutto il sindacato hanno bisogno di vedere valorizzate quelle forme di vita di solidarietà che creano tra di loro attraverso associazioni attraverso centri attraverso tutto ciò
Attraverso cui riprendono in mano il loro mestiere
Sarà impossibile amici coniugare qualità formativa ed equità se il sistema scolastico rimarrà schiavo dell'attuale centralismo e dell'attuale assetto statalista
Occorre certamente investire di più nella scuola
Ma innanzitutto occorre investire meglio occorre capire che investimento è anche rafforzare controlli qualitativi evitare lo spreco gestionale di un sistema burocratico come il nostro premiare le scuole che svolgono un serio lavoro
Intervenire di meno come è stato laddove le scuole dotate di autonomia potessero usufruire di altre opportunità anche economiche e intervenire di più
Laddove invece la realtà civile sociale più debole e quindi lì l'intervento dello Stato deve essere più massiccio superando quella perversa uniformità
Che anziché garantire uguaglianza ha generato scuole di seria e scuole di serie B io non credo che le scuole di Soria e le scuole di serie B
Siano il pericolo dell'autonomia credo che le scuole di serie A e le scuole di serie B sono il frutto di questo sistema che vogliamo superare e anche tra i docenti occorre superare la logica dell'appiattimento egualitario introdurre elementi di flessibilità
Di innovazione professionale
Attraverso la mobilità e la diversità di funzioni occorre in definitiva agire secondo una visione aperta e moderna del ruolo che la scuola nella società di oggi
Ma per far questo colleghi occorre che la logica con cui essa si muove non sia quella dei regolamenti e delle leggi anche se ci vogliono le leggi ma sia quella di far risaltare la cosa che più di ogni altra caratterizza la società la capacità dei movimenti e delle istituzioni in essa presenti di agire ed intraprendere dentro un contesto di vera libertà e di democrazia sostanziale vi ringrazio della lealtà con cui avete ascoltato
Ringraziamo ringraziare professor Dupuis per questi intervento i compagni
Avranno nel proseguo dei lavori la possibilità di i valutare le cose che ci sono state dette
Se il professor dubbi resterà con noi i avrà il piacere di per o speriamo sia il piacere di così di risentire anche le nostre i nostri punti di vista in proposito chiedo adesso al collega Niceforo di accomodarsi al compagno
No fai una lega responsabile del dipartimento
Scuola del Partito Socialista Italiano con cui chiuderemo questa sera i nostri lavori
Voglio ringraziare i numerosi presenti per essere appunto rimasti numerosi perché capisco che dopo una giornata così impegnativa
Sia difficile destare e restare ancora attenti
E di giri alle cose che si dicono peraltro mi rimetterò a una a poco più che un saluto
Per ricambiare questa pazienza con la quale avete
Deciso di attendere anche il mio intervento
Ciò poco più di un saluto perché non posso non esprimere sia pure per flash e non con un intervento strutturato come sono stati due che mi hanno preceduto non posso non esprime seppure per flash alcune opinioni e valutazioni sulla vostra iniziativa e sull'attuale momento che attraversa la tema della scuola nel nostro Paese
Direi che
Forse per la prima volta nella storia della scuola della politica scolastica per meglio dire di questo paese c'è una attenzione strutturata sui temi della scuola in un programma di governo
è vero che questa attenzione è meglio definita nell'allegato alle dichiarazioni di De Mita però anche nelle dichiarazioni di De Mita
C'è una uno spazio dedicato a questi temi
Nella dibattito sulla fiducia il tema della scuola echeggiato più volte vorrei ricordare che un terzo dell'intervento
Dell'onorevole Martelli in RAI che esprimeva portava esprimeva la fiducia del Partito socialista nel programma di questo governo è stato dedicato alla scuola
E che c'è un punto
Sul quale ha incentrato
Martelli il suo intervento e quello della aumento dell'obbligo scolastico
Lui ha detto obbligo scolastico anche Aureliana Alberici ha parlato di obbligo scolastico qua in realtà nell'allegato al programmi De Mita cioè obbligo di istruzione e istruzione obbligatoria per cui
Credo che Nonda tutto sia stato il moto ricchi esplicito detto in questo programma è vero
Che questo era un governo che si regge sulla fedeltà un programma è anche vero che ci sono spazi di ambiguità come dice lì
Luzzatto e che su questa ambiguità si giocheranno consensi dissensi maggioranze però ecco io credo che il il modo col quale voi avete impostato i vostri lavori c'è anche la come dire la ricchezza culturale la la scelta di un taglio problematico alcuni ieri chi critico autocritici che mi sembra aver avvertito
Il fatto che e il diavolo non sia poi così brutto come si dipinge
Che cosa che può essere detta forse e a proposito dell'intervento quasi svolto dal professor Dupuis essa dal Movimento Popolare cioè il fatto che ci sia una ricerca
Trasversale voglio dire diffusa dei modi per affrontare l'emergenza scuola oggi e dovrebbe credo a far riflettere ci farà riflettere sul fatto che punti di convergenza e punti di lavoro comune lavoro politico
Ricerca culturale lavoro politico comune possono essere identificati per uscire dallo stallo nel quale il sistema scolastico ha finito per in palo darsi in questi ultimi anni
Credo che sia assolutamente deprimente anche per chi fa per esempio mestiere ingrato di questi tempi del sindacalista
O invecchiare inseguendo generazioni di precari è trasformare d'iniziativa la lotta politico-sindacale
Nella sostegno alla stabilizzazione all'immissione in ruolo di nuove categoria di precari mentre io sentivo prima come tutti noi
E le parole del professor Colombo sulla sulla lì sui requisiti fondamentali che saranno richiesti alle nuove generazioni per esseri attive sul mercato del lavoro che nel Duemila
Produrrà dodici mila professioni oggi sconosciute ecco mentre io ascoltavo con noi ascoltavamo queste cose
E pensavamo allo sforzo di progettazione di investimento che dovrebbe fare
E il il potere politico il soggetto politico decisionale in questo Paese su questi temi
Ecco pensare che il la confettura te conflittualità attuale anche a livello politico governativo e sulla trecentoventisei sino al decreto oppure no nel vissuto è questo
Lo dico da una misura dello scarto
Dello scarto tra la ignifughi di traguardi invece che ai quali occorrerebbe far riferimento per rinnovare il modo di agire anche in sede politica sindacali e così via
Le difficoltà insomma e le strozzature che ci sono nella situazione attuale devo dire che tra la prima stesura del governo De Mita
E la seconda la versione definitiva del programma del governo De Mita c'è una differenza
Sensibile cioè differenza sensibile noi socialisti abbiamo concorso comunque altri partiti di questa maggioranza che non è di pentapartito ma è formata dai da alcuni partiti che hanno trattato un certo programma
Ecco noi socialisti
Riteniamo di aver dato un contributo per e la il cambio di velocità e di qualità che si nota tra la prima stesura del programma De Mita per quanto riguarda la scuola e la seconda
Ci sono entrati alcune idee non certo come dire ecco il Copyright del Partito socialista ma che abbiamo portato avanti no insomma in questi ultimi tempi con tra consensi e dissensi
L'idea per esempio di una il piano straordinario
Sorretto da una atto di orientamento parlamentare
Sul quale saranno chiamate tutte le forze politiche al di là di schieramenti a cercare le soluzioni più adatte per far uscire il sistema formativi italiano dallo stallo in cui si trova
L'idea di una Conferenza nazionale degna di due anni fa come sanno senatrice Falcucci
Come dire si vede si vide porre dai socialisti questa richiesta che è una richiesta soprattutto di partecipazione di concorso
Alla ricerca di soluzioni nuove si vide contrapporre questa richiesta alla logica della mediazione tutto istituzionale tutta di vertice che aveva fatto impantanati ancora una volta lo schema di riforma della scuola secondaria superiore
Cioè questa idea di un nuovo rapporto e questo è un punto delicato centro periferia al sistema scolastico
A nostro avviso questa il punto
Fondamentale della devoluzione possibile del nostro sistema formativo per i prossimi anni
Mi sono molto d'accordo con quanto diceva qua De Mauro cioè questa è una l'unico forse paese al mondo che non ha di al centro gli strumenti per la conoscenza il monitoraggio e la valutazione della qualità il sistema né a livello centrale né a livello regionale perché purtroppo gli assai non l'hanno fatto forse non lo sanno fare una vogliono fare e il no questo è un sistema è in cui e la la scuola è un pianeta sconosciuto sostanzialmente perché non sono certo l'attuale sistema di esami e la relazione degli ispettori che possono dire qual è la qualità del nostro sistema formativo quindi ripensamento delle funzioni centrali attraverso la costituzione di questi queste strutture che servano per conoscere
E la il sistema e quindi apprestamento di tutta le risorse anche culturali e professionali che servono per fare questa che è una cosa difficile come si sa e si dice anche nei convegni internazionali ma che si tenta di fare dappertutto e Damiano si tenta neanche di fare questo in primo luogo e poi in secondo luogo buona
Aumento del grado di libertà delle unità scolastiche e questa è una cosa un'idea che ha i socialisti che hanno lanciato forse per primi un paio d'anni fa un aumento del grado di libertà nell'organo nell'organizzazione della produzione per così dire no al processo formativo a livello micro a livello di comunità scolastica
è indispensabile peraltro lo abbiamo detto noi amministrate Alloni quando ha presentato la sua bozza di progetto sull'autonomia che queste due cose
L'aumento della capacità di monitoraggio valutazione della qualità del sistema da parte del centro e l'aumento dell'autonomia reale che può progressivamente giungere anche ad una gestione autonoma di alcuni fattori tradizionalmente definiti in maniera centralizzata no l'orario per esempio no l'orario la la struttura curricolare
Ora la l'aumento della
La trasformazione del rapporto centro-periferia dal rapporto tra centralini stimo burocratico Anarchia periferica che è la situazione attuale
Non abbiamo una situazione di inconoscibile ITA di quanto accade all'interno delle scuole e di solitudine dell'insegnante e dietro la cattedra il passaggio da questo tipo di relazione centro-periferia
Ad una nuova relazione programmazione progettazione valutazione da una parte gestione autonoma dei fattori del processo formativo dall'altra ecco la rinegoziazione questo rapporto centro-periferia è l'orizzonte nel quale secondo noi è possibile fare uno sforzo congiunta ecco questa credo sia un tema sul quale e veramente la il non esiste una discrimine come dire conservatori progressisti io credo che su questo su queste cose ci sia piuttosto un discrimine conservatori innovatori ecco eh
Il blocco dei processi di innovazione della dell'innovazione nel nostro sistema che ha dovuto in qualche modo interstiziale pullulare attraverso le sperimentazioni ma che non ha potuto produrre vere innovazioni è il blocco dell'innovazione il proprio blocco del coraggio di innovare
Che ha ha fatto in paludate la nostra scuola su queste cose io credo non ci sono
Gli schieramenti
Su questi temi e che forse da questo punto di vista possono essere considerati ho sentito anche stamattina istituzionali costituzionali cioè la ricerca di soluzioni alla quale tutti possono concorrere e se poi dirò una cosa sulla quale potremo discutere se poi la liberalizzazione della periferia del sistema no cioè la crescita dell'autonomia dell'unità scolastica dovesse fare aumentare come te molto per esempio ne sentivo gli è che anche nella relazione di Parigi Marie veri no dovesse fare aumenta mare almeno inizialmente la distanza relativa che c'è tra le situazioni privilegiate e le situazioni arretrate bene non è
Il fatto che si dovette Armeni almeno inizialmente ma si potrebbe fare una previsione insomma no un aumento dei dislivelli il motivo per il quale si deve bloccare tutto e tener fermo il sistema bisogna consentire che è insomma i rischi di una maggiore libertà producano gli affetti coerente con esercizio di una maggiore libertà ma che attraverso quegli strumenti del centro
No che devono osservare e valutare quello che accade nel sistema si possano fare quegli interventi mirati di riequilibrio lì dove serve per evita
Aree che l'esercizio di questa maggior libertà vada a detrimento e a danno delle zone che sono già oggi emarginate o in difficoltà dal punto di vista della qualità della
Dei risultati formativi rispetto a tutto questo c'è una grande questione alla quale è dedicata a questo vostro convegno mi pare molto opportunamente la questione del
Del soggetto professionale che dovrebbe garantire
Con una Carlo dio di velocità e di qualità nella nella gestione della rapporto educativo ecco ora qui mi sembra che rispetto ad alcune
Preoccupazioni garantista del passato ci siano
Ci sono state anche nell'altro contratto tra tra si vedeva qualcosa nell'idea del fondo di incentivazione mi pare che anche nella piattaforma confederali attuali ci siano degli elementi che vanno alla ricerca come dire di una maggiore
Corrispondenza tra prestazioni eh retribuzioni però tutto questo è come dire ancora molto faticoso ecco io penso che sia giusto cercare cercare insieme no di trovare il modo di far corrispondere retribuzioni e e e sviluppo delle carie
Tre a capacità e ad a come dire a
Disponibilità Castle uno e tutti lo sappiamo articolate differenziate certo c'è un problema di professionalità come dire complessiva degli insegnanti di miglioramento della con non voglio dire lo zoccolo duro perché porta sfortuna ma insomma di miglioramento della professionalità di base della
Degli insegnanti nella loro generalità però non si può negare soprattutto in una visione in cui si valorizza l'autonomia che si ci sono risorse e disponibilità diverse bene bisogna fare una politica della persona tale che tenga conto di questo è qui bisognerà certamente fare una battaglia contro i residui magari travestiti rivestiti della e dell'egualitarismo e del garantismo dietro il quale si sono nascoste P Krizia e volontà e non volontà di innovazione bisognerà avere il coraggio di scegliere il nuovo anche su questo terreno dovevo
Ora ringrazia ringraziamo ringraziamo il compagno di cella foro e prima di chiudere e i lavori per questa sera invito i compagni che si vogliono iscrivere a parlare domani di rivolgersi al compagno sbagliati