Udienza pubblica della Corte costituzionale

Entra la corte
Gariazzo attenti udienza venga effettivamente la causa
Ordinanza novanta del due mila ventidue ordinanza sei giugno due mila ventidue Tribunale di Genova a contro comune di Giano e Regione Liguria
Per a avvocati Livio Neri Alberto Guariso Regione Liguria avvocati Aurelio Domenico ma Suelli Andrea Bozzini
Per arte azienda regionale territoriale per l'edilizia dalla provincia di Savona parte interveniente a opponendum avvocato Roberto da Monte
La relazione di servizio
Grazie presidente con l'ordinanza che è già stata citata il tribunale di Genova sollevato questione di legittimità costituzionale di una disposizione di una legge regionale della Liguria la legge
Dieci del due mila quattro che però in realtà è frutto di una modifica intervenuta nel due mila e diciassette questa disposizione all'articolo cinque comma uno lettera b febbre censurata dalla su oggi della sua costituzionalità dubita il tribunale rimettente nella parte in cui prevede il requisito di cinque anni
Di residenza
Nei comuni del bacino interessato dal bando per l'accesso agli alloggi di edilizia economica popolare
I parametri costituzionali individuati dal giudice come lei esita questa disposizione sono l'articolo tre e centodiciassette primo comma della Costituzione
Lei più precisamente la disposizione stabilisce che per poter accedere ai bandi per l'assegnazione di questi alloggi di edilizia residenziale pubblica è necessario che il nucleo familiare risieda o quasi componente del nucleo familiare abbia svolto attività lavorativa da almeno cinque anni nel bacino di utenza cui appartiene il Comune che emana il bando e poi aggiungere la disposizione tenendo conto della decorrenza della stessa
Presidenza attività lavorativa nell'ambito del territorio regionale il rimettente statua dito da un cittadino straniero titolare di permesso di soggiorno per protezione internazionale in qualità di rifugiato politico
Mi aveva presentato il ricorrente domanda per l'assegnazione di un alloggio
Di edilizia residenziale pubblica nel Comune di Genova
è stato escluso dalla graduatoria sul presupposto appunto di non avere il requisito indicato in particolare nella residenza nell'attività lavorativa da cinque anni nella comune è un comunque nel bacino di utenza in cui rientra il Comune il bacino di utenza è una circoscrizione territoriale comprende normalmente più più comuni
La l'azione promossa un'azione civile Perra controllata discriminazione
E ciò che viene richiesta l'accertamento del carattere discriminatorio della clausola del bando sulla base della quale ricorrente è stato escluso previa
Dichiarazione previa accertamento dell'incostituzionalità della disposizione che è riprodotta nella clausola chiede anche i danni patrimoniali il rimettente
Riferisce la questione si sofferma sulla rilevanza che ritiene evidente e quanto alla violazione dell'articolo tre della Costituzione
Osserva come pur non facendo effettivamente la disposizione riferimento a una distinzione non operando distinzione fra stranieri e cittadini italiani non di meno
E sa creerebbe una discriminazione indiretta a danno degli stranieri Perra
Dati di esperienza
Che il tribunale ritiene evidenti e che attengono al fatto che la percentuale dei soggetti richiedenti alloggio popolare formata da stranieri sarebbe recentemente immigrati sarebbe il si troverebbe naturalmente in una situazione precaria si sposterebbe frequentemente all'interno del territorio
Italiano e quindi statisticamente avrebbe più probabilità di essere esclusa in ragione del non possesso di quel requisito ricorrente richiama giurisprudenza costituzionale fra l'altro la sentenza quarantaquattro del due mila e venti di questa Corte che occupandosi di una disposizione simile della Regione Lombardia
La dichiarata incostituzionale anche con riferimento al parametro in esame il secondo parametro al centodiciassette primo comma
Della costituzione con riferimento alla direttiva novantacinque del due mila e undici in particolare nel suo articolo ventinove
Che riguarda nell'assistenza sociale
Che deve essere garantita anche ai rifugiati alla stregua dei cittadini dello stato membro di cui si tratti
Il rimettente ricorda che ricorrente appunto si trova in questa situazione quindi non potrebbe non dopo potrebbe esterno un dovrebbe essere discriminato Ina sulla
Pena la violazione di questa previsione della direttiva lo ritiene peraltro di non potere disapplicare così afferma
In un passaggio dell'ordinanza perché questa diretti questa previsione non sarebbe direttamente applicabile si sono costituite le parti che sono presenti e quindi asterrei da riferire le loro posizioni che sono evidentemente antitetiche una a sostegno degli argomenti dell'ordinanza e l'altra invece che formula una serie di eccezioni argomenti a contrario
Presidente Giampaolino mi fermerei qui mi risulta che la l'avvocato Dal Monte non intende prendere la parola
Per grazie grazie allora la prova l'avvocato Guariso
Grazie presidente in realtà non avrei molto da aggiungere rispetto all'argomentazione l'abbiamo scritto della sentenza quarantaquattro che come ricordava relatrice e esattamente su una norma identica confermata dalla sentenza nove del due mila ventuno
Osservo solo su questa seconda che la tesi della difesa della Regione secondo la quale
Ci sarebbe in quella sentenza e mi permetto di come devo interpretare la sentenza di questa corte ci sarebbe una sorta di superamento e la quarantaquattro perché non era stata dichiarata incostituzionale requisito dei cinque anni per collegamento con la requisito della eccessiva
Un requisito con per collegamento con l'eccessiva valorizzazione della residenza nell'attribuzione del punteggio mi sembra infondata nel senso
Sono due norme diverse il Governo a me aveva impugnata una ovviamente la dichiarazione d'incostituzionalità in totale coerenza con la sentenza quarantaquattro se limitata la norma che valorizzava il punteggio ignorando giustamente per la mancanza di impugnazione
Quella sui cinque anni quindi il precedente assolutamente in termina qui ne facciamo riferimento appunto quando da una sentenza
Quarantaquattro ma quale appunto ci riportiamo confermata da tutte le successive che abbiamo citato negli atti
Se mai cioè da
Un po'meravigliarsi su questa
Ritrosia del sistema delle Autonomie adeguarsi ai principi enunciati da questa Corte in quella sentenza oggi mi risulta ci sono ancora cinque o sei regioni e non di più Piemonte Veneto Friuli Umbria Marche il Trentino con tre anni che mantengono lo stesso perquisito solo la Toscana come abbiamo scritto si è adeguata facendo proprio riferimento alla sentenza quarantaquattro dicendo
Sono è stato enunciato questo principio lo applico anche la mia legge anche se non è l'oggetto di quel giudizio e quindi è stato tolto questo requisito
C'è però
Non voglio segnalare sicuramente più attenzione a questo problema la parte del mondo sociale delle associazioni degli inquilini tra l'altro
Lo dico solo per informazione non è prodotta anche auspica esegue come la corte sarà molto con l'attenzione a queste cose segnalato con lettera al ventitré
Giugno due
Due mila ventuno alla presidenza del Consiglio regionale l'opportunità di riesaminare la questione alluce la sentenza quarantaquattro
Questo tentativo di come del coordinamento tra le istanze istituzionali il nostro ordinamento invece non ha avuto nessun riscontro
Semmai
C'era un cielo mare solo però questa cosa che nelle discussioni in seguito appunto alla sentenza quarantaquattro
Non è emerso no nessuno riuscendo a ipotizzare
Perché mai questo famoso requisito dei cinque anni fornirebbe garanzia di stabilità nel futuro del richiedente l'all'alloggio popolare
Eppure non sarebbe stato difficile facciamo una verifica dei fatti che la difesa ligure continua a pensare siano estranei
Al giudizio di ragionevolezza e non invece come abbiamo scritto abbiamo che siano assolutamente pertinenti come insegna la giurisprudenza di questa Corte soprattutto anche della corte europea
Verifichiamo dateci un dato nel quale si dimostra che depurato da ogni altra condizione avere più figli avere un urlo rapporto a tempo indeterminato quella situazione pregressa
Da alle istituzioni che maggiori garanzie di stabilità e quindi una maggiore funzionalità nella distribuzione degli alloggi nessuno ci ha mai provato
Non esiste nessun dato critica questa cosa epoca gli economisti sociologi individuo correlazioni tra qualunque cosa non sarebbe stato difficile denuncia
Non c'è questa idea che stando qui molto poi posso star e qui ancora di più a prescindere ad altre condizioni è un'idea che si è creata così nella politica con l'idea di prendiamo chiesta previa veniamo Chieffi sottoponiamole persone stanzia
Ma hanno la coerenza col principio da del del di ragionevolezza questa corte esaminato in quelle sentenze e ci conferma quella parolina quell'espressione che usa la corte di giustizia quando usa l'espressione troppo esclusivo
Esattamente quello quel principio da solo troppo esclusi non risponde il principio di ragione solo multe
Un'ultima osservazione in replica l'unica difesa che fa la Regione dice non c'è una discriminazione of noi abbiamo
Per scrupolo rifornito anche in questa fase giudiziale i dati
Per Chimenti perché la realtà e pertinenti questo giudizio di ragionevolezza i dati pertinenti sul fatto che le persone bisogno non si sposta di più delle persone che hanno una stabilità economica
I più volte si spostano di più
Gli stranieri sono riporta i dati dell'Istat ci dicono che il ventinove per cento le famiglie straniere sotto la soglia del prodotto assoluto al nove per cento per l'Italia è così e quindi se le persone
Bisogno si spostano di più pretendere una immobili nella regione
E e ragionevole
Nel tenere non uno svantaggio proporzionale in danno del pazzo anche porre fine d'anno esistere facciamocene una ragione così non c'è modo di contestare questo dato è uscito a febbraio il rapporto Istat sulla mobilità interamente ha confermato questi dati
Benissimo abbiamo detto però e qui confermiamo che tutto ciò al nostro sommessi Simo avviso non c'entra con questo giudizio
Questa questione se questo requisito è anche indirettamente discriminato a per la valuta al giudice comune ne parleremo a Genova qui la questione è molto semplice c'è una persona che chiedeva di accedere alle case popolari non aveva il requisito di cinque anni
Il giudice ha letto vediamo se questo requisito è costituzionalmente legittimo o no sono di qua in relazione all'articolo tre e quindi al controllo di ragionevolezza che lo stesso per la sentenza quarantaquattro
Solo per questo qua dobbiamo discutere se poi a questo si aggiunge anche il fatto
Che dal mento proporzionalmente di più gli stranieri lo vedrà a mio sommesso in tribunale al limite non accoglierà la prima domanda quella di accertamento e accoglieva la seconda è quella di inserimento nelle graduatorie
Muterà rito farà quello che deve fare ma qui la discussione sul carattere come investimento relazione condizione italiani e stranieri
A mio avviso è rilevante se fosse rilevante valgono le cose che ho detto e lo alcuni precedenti
Questa è la terza volta siamo qui davanti a questa Corte discuterà di un percorso di un intero logico giuridico esattamente quello che stiamo esaminando è successo nella sentenza centosessantasei
Sul contributo affitti che poi si è conclusa con la dichiarazione del presidente da parte del giudice comune discriminatorio eccetera eccetera è successo con la sentenza quarantaquattro che si è conclusa davanti al giudice comune nello stesso modo equa stacca un terzo camion quindi
L'iter è comunque corre ma ripeto è una questione discriminazione
Non è qui in questo dell'adescamento dei tre italiani e stranieri non è esattamente oggetto di questo giudizio dove il parametro all'articolo tre che più ampio
Del principio di non discriminazione quindi in conclusione chiediamo a corte di riaffermare questo principio che le limitazioni alla mobilità non servono al benessere ad una collettività
Non servono alla crescita di una collettività non servono nulla
Ragionevolezza della nostra regole di convivenza civile perché l'articolo tre vuole diversamente
Grazie grazie a lei avvocato per la Regione Liguria l'avvocato Bozzini
Grazie presidente
La norma chi viene sospettata di incostituzionalità non contempla alcun trattamento differenziato per il cittadino straniero il tenore letterale della norma inequivocabile e la circostanza
E anche dimezzata nella vostra precedente sentenza citata da
Parte ricorrente la quarantaquattro due mila venti in cui
I il requisito viene analizzato a prescindere dal cittadino dal requisito della cittadinanza dello straniero che ha ritenuto totalmente rilevante la valutazione vini centrato sotto il profilo della congruità
Del requisito alla funzione sociale della prestazione sociale in questo caso l'alloggio
Pubblico
E questo perché riteniamo sia rilevante perché il tribunale di Genova accogliendo l'impostazione del dell'associazione ricorrente a sospettato di inconsueta della norma
Per la disparità di trattamento che non c'è sotto il profilo formale come ripeto la norma non contemplato un trattamento differenziato
E viene sostenuta sotto diverso profilo della discriminazione indiretta o di fatto facendo ricorso a dei dati statistici
Per loro natura nostro modo vedere piuttosto mutevoli non certamente affidabili o idoneo presupposto per una valutazione di conformità dettato costituzionale
Soprattutto perché l'associazione ricorrente addirittura mi impone una lettura monodirezionale
Il dato in sé stesso letto in termini assoluti evidenza una maggior mobilità su cinque soggetti che si si muovono cinque quattro persone sono cittadini italiani in una persona straniera letti in questi termini Illidan acquisita fissati siete smentiscono radicalmente la tesi la discriminazione
La società ricorrente a questo punto per sostiene la propria tesi
Ne impone una lettura addirittura in termini percentuali se si valuta percentualmente i cittadini che si muovono rispetto agli stranieri che si muovono allora superiore percentuale cittadini a nostro modo di vedere la impostazione delle fatto Nimis discriminatorio sudati mutevoli come quelli statistici che sono legati al contesto sociale territoriale
Non può fondare una valutazione hanno sono chiare che deve essere maggiormente
Oggettiva della norma che non prevedeva espressamente i trattamenti differenziato non può essere tacciata di inconsueta per disparità di trattamento
E ricavarlo dal dato statistico rispetto per sua natura mutevole a nostro modo di vedere una forzatura
Richiamo a quanto detto in precedenza sulla sentenza quarantaquattro che ripeto facoltà il requisito analogo effettivamente dalla Regione Lombardia
E scusa mette in funzione della sua congruità alla misura sociale ma non certamente anzi lo dice espressamente che della qualità disciplina di cittadino straniero è irrilevante
Abbiamo ritenuto opportuno infine richiamare la sentenza che ha analizzato questo
Requisito relaziona legge del del dell'Abruzzo la quale contempla sia requisito Spoon quel male come requisito escludente siano requisito addirittura di residenzialità decennale come premiale quest'ultimo profilo è stato ritenuto incostituzionale perché eccessivamente pesato cioè attributi Ivo di un punteggio in graduatoria troppo eccessivo rispetto agli altri profili che danno punteggio premiale il requisito Teresi intra quinquennale non è stato minimamente
Valutato collega dice perché dello Stato non impugnata io ritengo che proprio l'identità di questioni di requisito differenziato solo da un punto di vista quantitativo qualora la Corte avesse ritenuto affetto avremmo potuto certamente estendere la sua valutazione
A questo profilo che quindi noi abbiamo interpretato come una valutazione di
Legittimità o comunque adeguatezza di quel requisito quindi concludo per la reiezione della della prossima grazie per l'attenzione grazie a lei se non ci sono domande sarà decisa grazie
Possiamo chiamare Vacca la causa numero due
Ordinanza sessantaquattro del due mila ventidue ordinanza due maggio due mila ventidue tribunale amministrativo regionale per la Campania inclusione sociale disabili S.r.l. contro azienda sanitaria locale di Caserta e altri
Per genero Witt S.r.l. avvocato Eduardo romano
Elezione della
Dente
E il TAR Campania solleva questione diritti questioni di legittimità costituzionale dell'articolo otto comma due della legge della Regione Campania
Otto del due mila tre
Che regola l'autorizzazione alla realizzazione all'esercizio di attività sanitaria socio sanitaria prebende prevedendo che il fabbisogno di centri diurni per anziani
Sì a pari ad almeno una struttura Peraza sulla e aggiunge questo il profilo censurato non superiore a una struttura per distretto sanitario di base il rimettente premette di avere dubbi di compatibilità sia con la Costituzione sia con il diritto dell'Unione Europea ma ritiene rifacendo sia dalla sentenza di questa corte d'essai nove del due mila e diciassette
Di dare precedenza il sindacato accentrato di costituzionalità in riferimento agli articoli tre trentadue quarantuno centodiciassette terzo comma della Costituzione relazione i principi fondamentali della materia
Tutela della salute
Le prima censura su cui si sofferma il rimettente quella relativa all'articolo quarantuno in particolare il giudice sostiene che la disposizione regionale P. meriterebbe eccessivamente irragionevolmente l'iniziativa economica privata in ridendo anche baby periodi illimitati l'autorizzazione a svolgere attività di assistenza sanitaria
Qualora un'altra struttura sia già stata autorizzata per il medesimo distretto
Della sulla struttura che andrebbe a godere di UNIFIL ragionevole privilegio in contrasto con anche con i principi della concorrenza
L'emittente il vero d'acconto nella circostanza che le regole dettate da legislatore in materia di autorizzazione e non si limitano a a voler
Constatare la sussistenza dei requisiti minimi strutturali tecnologici organizzativi ma finalizzata anche operare un un vaglia merito
Ad un inserimento armonico della struttura in rapporto al fabbisogno complessivo alla localizzazione territoriale delle strutture a livello regionali e questo anche per garantire una migliore accessibilità e servizi per valorizzare le aree
Di insediamento prioritario di nuove strutture
Dice e per questa ragione la stessa corte di giustizia riconosciuto la funzione del sistema dell'autorizzazione e e ripido ha ritenuto non tali da interferire con i principi della concorrenza
Non di meno ritiene che un blocco associato a un parametro come quello del unicità della struttura nel distretto
Sia tale da determinare una compressione dell'articolo quarantuno irragionevole contrastanti a suo avviso anche con i parametri il diritto di cui mi onoro Pea
E anche e qui la censura abbraccia anche l'articolo tre oltre che appunto ragionevole anche non conforme al principio di proporzionalità
Tanti elementi che si appunto fondo non è riferimento all'articolo tre
In quanto questa soluzione e andrebbe autorizzare a consentire l'autorizzazione di una sola struttura per ciascun distretto
E senza tener conto anche di come questo sì sia adeguato in relazione alle caratteristiche del distretto e il rimettente evidenzia anche la grande varietà e differenza
Di distretti nell'ambito della regione e Campania anche se ovviamente il legislatore regionale da una dimensione diciamo dei criteri dimensionali per individuare è stretta ma questo non toglie che su stilista non credo di differenza
Dal contrasto con i citati principi di scenderebbe a detta del giudice a quo per la violazione dell'articolo trentadue della Costituzione poiché la la norma regionale potrebbe essere tale da non garantire livelli adeguati di prestazioni così e incidere anche sul diritto alla salute
Infine risulterebbe violato anche l'articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione relazione parametri interposti di cui all'articolo otto terzo comma otto ter quarto comma scusate
Otto Terna quarto comma del decreto legislativo cinquecentodue del novantadue sono disposizioni in cui legislatore età
è e
Fondo per consentire ai quali attenersi per dare l'autorizzazione
E perché intermittente ritiene che il legislatore regionale abbia indebitamente introdotto un limite aggiuntivo oltre a quelli già previsti dal legislatore per
Consentire l'accesso di nuove strutture attraverso la strumento dell'autorizzazione
Si è costituito in giudizio la parte contro interessata il giudizio può che ha fatto valere
Eccepito l'inammissibilità e comunque la non fondatezza delle questioni
Grazie grazie dell'attrice qualcuno ma non me lo pongo
Grazie presidente sarò brevissimo more solito
E come dire mi mi consta e mi costa di essere l'unico attore di questa interlocuzione con la corte tendeva sarebbe stato compito della Regione dev'essere qui a difendere la legittimità costituzionale della sua norma
Ma tant'è che siccome noi siamo come diceva la relatrice ai contro interessati del giudizio a quo
Vuol dire che investiremo anche questo compito brevissimamente e io volevo sottoporre l'attenzione della corte veramente due o tre considerazioni che attengono ai contenuti dell'ordinanza di rimessione
Mi sembra che il primo problema che si ponga e che il rimettente non abbia affrontato affatto perché non bene traccia nell'ordinanza
Una possibile lettura costituzionalmente orientata della norma
Da per scontato dei per certi versi di si scaglia contro
Che essa non sia invece compatibile con il nostro ordinari o meglio con la Carta fondamentale del nostro ordinamento invece io credo che una possibile interpretazioni costituzionalmente libera di questa norma regionale sia perché vero che sul piano letterale la stessa dice
Che ci sia necessità di istituire un centro di una per ogni ASL e che non ce ne debba essere nonché più di uno per ogni distretto
Però io credo che questo abbia una sua logica ed una sua giustificabilità nell'ottica della compatibilità con l'ordinamento laddove si faccia riferimento al criterio fondamentale del fabbisogno
Cioè spiego meglio non più di uno laddove il fabbisogno risulti assorbito sul territorio dalla presenza come ad esempio nel nostro caso di un altro centro che opera nella medesima direzione
Perché dico questo perché ritengo che il concetto del fabbisogno e ci torno fra un attimo sia l'elemento fondamentale dell'analisi anche che la rilevanza della questione di legittimità come sollevato a far campagna
Qui non si tratta di sindacare tout-court il contenuto di una norma
Si tratta ovviamente di calarlo nel contesto del giudizio quote verificare se realmente quella norma per quanto sospettata di incostituzionalità costituisca il motivo ostativo all'accoglimento
Della pretesa questo caso ricorso fatto valere dalla società ricorrente e a mio parere questo passaggio si rimette in giro da un po'per scontato
Invece se noi andiamo ad analizzare la documentazione che nel fascicolo a quote che è stato trasmesso anche qui alla corte
Io credo che ricaviamo due tre elementi che sono mi sono utili in questo senso mi permetto se se la Corte me lo consente veramente lettura di di di dieci righe in tutto
Innanzitutto e lo stesso rimettente
Che offre una lettura a mio parere contraddittoria rispetto ai dati da cui parte della rimessione perché
In un passaggio in due passaggi veramente dell'ordinanza di rimessione ci dice che la giurisprudenza amministrativa
Ha già evidenziato che in sede di autorizzazione leggercelo struttura compunzione di residenza protetta per anziani a fronte di un fabbisogno già stimato ampiamente saturo
In sede di programmazione il diniego di autorizzazione assume natura del tutto vincolato
Ce lo dice rimettendo
E più avanti aggiunge richiamando invece l'orientamento della Corte di giustizia
E di questo ha fatto menzione in un passaggio anche pareva vice poco fa
La disciplina nazionale quella conforme adottata a livello regionale non contrastano in sei con il diritto comunitario perché come ha chiarito la corte di giustizia una programmazione che richieda previa autorizzazione dell'estrazione di nuovi presso Tu ridi pure
Può rendersi indispensabile per colmare eventuali lacune nell'accesso alle cure e per evitare una duplicazione nell'apertura delle strutture
Questo gioco di giustizia allora
Rimessa a mio parere una certa contraddittorietà intrinseca dell'ordinanza di rimessione
Quello che manca come dicevo è una possibile lettura della norma costituzionalmente orientata e comunque una verifica regale della rilevanza in ordine al fabbisogno
Perché è in atti
L'astuta per fare la ricognizione dei posti ci dice che per il distretto sanitario diciassette peraltro l'unico insieme con quello quattordici dove esiste una struttura di posti letto autorizzati sono già usato ebbene nel contesto generale dell'azienda di riferimento vi sono ben duecentoquarantotto posti da potere ancora attivare ma non questo distretto
Ce ne sono perlomeno altri dieci che sono assolutamente vuoti da questo punto di vista
Allora ipotizzare che si deve
Primi ulteriore centro di ben sessanta posti perché la richiedente imperi del giudizio a quo vanta un'istanza per aperto in centro con sessanta posti letto rispetto ad un distretto che ne ha quindici e che è saturo
A mio parere e il punto foto a fondamentale c'è il contrasto e questo che lo diceva un altro documento quello impugnato dalla ricorrente in primo grado
E cioè il parere dell'apposita commissione di cui alla alla TG recise padre zero uno
Il quale mai menzionato l'articolo otto della legge regione Campania
Ovvero sia il provvedimento che
In effetti inibisce l'apertura del centro inclusioni disabili
Non è riferito all'applicazione dell'articolo otto comma tre della legge otto del due mila dieci della Regione Campania
Perché se noi lo esaminiamo nel suo testo non fa menzione anni pure sotto il profilo lettera ci dice una cosa diversa ci dice che in ordine al fabbisogno la procedura è soggetta ad autorizzazione e alla realizzazione previa verifica della compatibilità con il fabbisogno regionale e più avanti ci dice che il parere non è favorevole in quanto il fabbisogno è esaurito per il distretto sanitario diciassette
Allora il punto fondamentale ed è ribadito anche in un altro documento sempre gli atti chela decreto del commissario ad acta per il piano di rientro
In ambito sanitario della Regione Campania tanto nel due mila diciannove che ci dice
Per l'edizione andò a stralcio quella norma almeno un centro diurno per distretto fino alla concorrenza del fabbisogno aziendale
Ora questo secondo me e il parametro di riferimento l'esaurimento del fabbisogno aziendale emotivi che hanno condotto alla mancata apertura del centro inclusione disabili sono questi
La saturazione del fabbisogno no l'applicazione pura e semplice o letterale dell'articolo otto comma tre di cui si sospetta in ordine alla compatibilità col signor
Allora mi sembra
E concludo presidente
Che in realtà ripeto in disparte una omissione sulla verifica di una lettura costituzionalmente orientata in disparte una certa contraddittorietà intrinseca del rimettente
Ma alla luce di quello che abbiamo appena detto cioè che il focus non è sulla norma e sulla programmazione di cui al fabbisogno saturo
La questione di legittimità debba essere dichiara inammissibile perché difetta di rilevanza rispetto alla questione
Questione ovviamente che pende dinanzi al giudice a quo quale invece
In un passaggio dell'ordinanza dice esplicitamente io sarei per accogliere il ricorso della società non posso farlo perché c'è la norma che osta e nel sospetto della compatibilità costituzionale la norma che osta
La programmazione del fabbisogno che è un'altra cosa
Quindi credo che in questo senso debba essere dichiarato inammissibile comunque infondata ovvero al più in via gradata debba essere riportata dinanzi al giudice remittente
Per una migliore e più compiuta valutazione in ordine a quanto meno al profilo della rilevanza
Quindi insisto in questo senso naturalmente mi rimetto al giudizio grazie la ringrazio una domanda può accogliere una domanda
Una domanda rapidissima per capire meglio i suoi come tre dice in punto di fatto del su ci sono altri distretti vicini in cui il fabbisogno non è saturo giusto per per capire
Questo
Nella delibera dell'azienda che uno la la la tredici quattordici e due mila litri che uno degli atti impugnati in prime cure dinanzi al TAR c'è il riepilogo di tutti i distretti e su
Tredici distretti due sono saturi e undici sono molti allora torno a ripetere il fabbisogno c'è ma non è localizzato nel distretto diciassette dove vuole insediarsi in centro inclusione disabili ci sono addirittura duecento quarantotto posti letto disponibili sui trecentotrentatré totali
Ma non è il distretto diciassette dove è presente il gelo vite che assorbe l'intero fabbisogno e non nel distretto in questo caso in questo caso è rilevante ma lo dico giusto per informazioni
Nel distretto quattordici quello di piano dove ci sono gli altri settanta posti letto autorizzati sono gli unici due iscritti
Dove è presente l'attività
E assorbono il fabbisogno di quei distretti tutti gli altri sono vuoti
Quindi rispetto anche alla libertà di iniziativa economica che uno dei parametri rispetto ai quali si si pone la questione o il giudice rimettente
Ma non è non è violata abbasserebbe insediarsi in un altro distretto della medesima asta ci sarebbe tutto lo spazio
Perché il problema si pone puntualmente in quel distretto e allora qui secondo me torna a galla il problema del fabbisogno che mi pare mestamente
Messo un po'in secondo piano dal giudice rimettente perché invece fa questione come dire di diritto generale
E quindi in questo senso se come carenti sulla rilevanza
Una domanda anche avemmo presentiamo la società non è ricorrente nel giudizio a quota e contro interessata mi chiedo avuto la notifica del ricorso e non si è costituita e questa la posizione
Nella società abbiamo abbiamo ricevuto la notificazione del ricorso dinanzi a far ci siamo ritualmente costituiti
Sebbene un attimo dopo l'ordinanza di rimessione forse perciò il collegio non la ritrova all'interno sì insieme e non era siamo ritualmente costituiti dopo dopo giugno due mila ventidue grazie subito dopo l'ordinanza essi costituiamo formalmente il motivo ostativo secondo il rimettente
Allora l'accoglimento del ricorso
Un'altra domanda fastosi tambur battente noi parliamo di autorizzazione
Ma la l'articolo nove
Della stessa legge
Sembra quasi far coincidere l'autorizzazione con l'accreditamento
Nella specie ne parliamo di strutture
Accreditate o solo autorizzata
Sia noi siamo anche accreditati Gero Pitt la richiedente ovviamente non ancora nessuno Stato in Sardegna che non ha ricevuto neppure l'autorizzazione da questo punto di vista
Bene io penso che non ci siano altre domande e la ringrazio per la disponibilità sarà decisa
Possiamo chiamare la causa numero tre
Ordinanza novantanove del due mila ventidue ordinanza ventitré giugno due mila ventidue consiglio di stato
MM contro ministero dell'interno e Questura di Genova era MM avvocato Massimo auditore avvocato dello Stato Lorenzo lascia
Bene
Potete accomodarvi e Hillary anziane alla della presidente San Giorgio grazie presidente
La terza sezione del Consiglio di Stato ha sollevato in riferimento agli articoli e centodiciassette primo comma divisa sostituzione in relazione all'articolo otto della CEDU
Questioni di legittimità costituzionale dell'articolo quattro comma tre del decreto legislativo duecentottantasei del novantotto al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina della indicazione e norme sulla condizione dello straniero
La disposizione e censurata nella parte in cui prevede che il reato di cui all'articolo quattrocentosettantaquattro del codice penale rubricato introduzione dello stato e commercio di prodotti consigli falsi
Sia automaticamente ostativo al bilancio ovvero al rinnovo del titolo di soggiorno
Il collega rimettente riferisce di essere chiamato a decidere sull'appello promosso contro la sentenza con la quale tardi Liguria
Ha respinto il ricorso di uno straniero che si era visto rigettare la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno
C'è il lavoro subordinato a causa della condanna riportata tra l'altro per il reato appunto di cui all'articolo quattrocentosettantaquattro Codice Penale
Il Consiglio di Stato richiama rivoluzione che sul principio di proporzionalità si è registrata nel diritto è unitario e nella giurisprudenza della Corte di giustizia della corte Due
Accanto alla proporzionalità verrebbe Coin in rilievo il concetto di ragionevolezza da intendersi nel senso di coerenza della norma con il fine perseguito
La differenza costituzionali delle rimettente
Pur riconoscendo al legislatore un'ampia discrezionalità nella regolamentazione dell'ingresso ed il soggiorno dello straniero nel territorio nazionale ha precisato che si tratta di una discrezionalità non assoluta
Dovendo rispecchiare un ragionevole e proporzionato bilanciamento di diritti e degli interessi coinvolti
L'automatismo ostativo basato su una presunzione assoluta di pericolosità
Ben potrebbe ritenersi giustificato purché sia il frutto di un bilanciamento ragionevole e proporzionato ai sensi dell'articolo tre della Costituzione e non risulti arbitrario
Ciò che invece accade allorché vengano accomunati fattispecie di reato che si connotano che violenza efferatezza condotte contrarie alla vita l'incolumità fisica libertà
Sì Soirée con un gelato quale quello di cui all'articolo quattrocentosettantaquattro accise penale in relazione al quale l'esigenza di sicurezza e tranquillità pubblica
All'epoca valutata dal legislatore quando questo reato fu inserito nel catalogo delle fattispecie autonomamente ostative rilancio automaticamente ostative al rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno
Senior mai venuta meno avuto riguardo sia alla netta diminuzione delle denunce più che dimezzate nel due mila venti
Sia alla redditualità dell'ipotesi effettive in esame e ciò per la possibilità di applicazione dell'articolo centotrentuno bis codice penale che esclude la punibilità quando lo fissa e di particolari vendita
Il collegio rimettente e consapevole che la corte con costituzionale con la sentenza numero centoquarantotto del due mila otto ha certificato la tenuta costituzionale dell'articolo quattro comma tre del decreto legislativo duecentottantasei novantotto giudicando
Non irragionevole la scelta di accomunare fattispecie di reato ontologicamente diverso se
Ciò nondimeno in considerazione della rivoluzione che razzista giurisprudenza della corte ha maturato negli ultimi anni tema di proporzionalità della piena
Ritiene che quella decisione possa oggi essere ripensata soprattutto alla luce della successiva sentenza centosettantadue del due mila dodici
Che è ritenuto non compatibile con l'articolo sei della Costituzione la disciplina della procedura di emersione del lavoro irregolare di cui all'articolo uno ter comma tredici lettera c del decreto legge settantotto del due mila nove in quanto limitava il sindacato della pubblica amministrazione non permettendo la valutazione della pericolosità in concreto di cittadino dello sterminio
Infine quanto al parametro dell'articolo centodiciassette primo comma della Costituzione in relazione all'articolo otto CEDU
Il collega rimettente incentra l'attenzione sul profilo della protezione della vita privata che nella giurisprudenza dalla Corte europea dei diritti dell'uomo attiene alla identità fisica e sociale della persona umana io non è suscettibile di una definizione esaustiva
Il giudizio è intervenuto il presidente del Consiglio dei ministri rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato concludendo che venne esibita
E comunque per la infondatezza della questione si è costituito l'appellante nel giudizio quota sostenendo le ragioni dell'accoglimento Presidente non mi dilungo sulle deduzioni le parti
Essendo presenti i difensori potranno illustrare nel modo più compiuto le loro argomentazioni piuttosto per completezza di esposizione faccio presente che fissata per la discussione la camera di consiglio in data odierna
Analoga questione sollevata sempre dal Consiglio di Stato
Nel corso di un giudizio di appello adesso una sentenza del TAR Lombardia sezione staccata di Brescia
Relativa ad una fattispecie in cui il richiedente il permesso di soggiorno era stato condannato per il reato di cui articolo settantatré comma cinque del DPR trecentonove del novanta riguardante l'ipotesi di ieri Tita dello spaccio di sostanze
Grazie grazie alla relatrice la parola all'avvocato auditore
Il eccellenze dalla corte bocciato
Filippo abbiamo depositato effettivamente una memoria
In cui abbiamo ripreso in mano la normativa che riguarda le sanatoria degli immigrati costruite extra comunitari le ultime tre quindi siamo risaliti all'incirca di un di quindici anni
Tutte e tre queste normative che consentono la regolarizzazione la consentivano anche per chi che era stato condannato per l'articolo quattrocentotré
Quindi la considerazione che abbiamo fatto in memoria assurdo che tu quando esce
Regolarizzazione dai non hanno permesso di soggiorno a un immigrato che a quel tipo di reato e poi sei mesi dopo un anno dopo due anni dopo sarà un permesso per lavoro quando questo signore va rinnovata soggiorno quindici hanno tu hai un precedente che magari ancora precedente
Attaccata all'immersione e che su questa stessa base linee di soggiorno cioè è evidente che c'è qualche cosa che non va
Tant'è vero che ho provato a sostenere che fosse possibile una interpretazione costituzionalmente orientata una opposto può forse addirittura una vocazione se stesso delle norme sono intervenute successivamente speciali e quindi
L'ho messa
Le mie cognizioni giuridiche uno probabilmente non sono al livello perché così rimane rimane dice Antonio Sciacca anch'così di di certa c'è di certo c'è che questa norma non può non lasciare perplessi Chiti frequenta quotidianamente le le aule di giustizia perché
Inserendo l'articolo quattrocentosettantaquattro nel suo complesso
E impedendo io il rilascio del soggiorno automaticamente andiamo impedire non solo
Chi è condannato per il primo comma
Rarissimo cioè quelli che portano da bere con timer di roba con scritto made in Italy che arrivano dall'estero mandiamo a colpire al vu'cumprà come nel mio povero assistito che ha venduto quattro borse quattro che ha sulla spiaggia
E essendo prevista i quattrocentosettantaquattro senza nessuna specificazione scappava l'automatica
Faccio osservare che il quattrocentosettantaquattro comma secondo è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa fino a venti mila quindi come mi insegnate addirittura impossibile punire con una pena di quindici giorni di reclusione tant'è vero che il reato ostativo del mio assistito era addirittura stato sanzionato con un decreto penale
Ora io mi sono divertito perché ancora sorregge un po'di passione per il diritto andare a cercare tutta una serie di reati che secondo me sono più gravi che non sono stati e non li ho scelti a caso scelto tra reati ma l'elenco potrebbe essere lunghissimo tra reati che potrebbero essere commessi da un extracomunitario
Allora l'abbandono l'abbandono di persone minore incapace potrebbe essere come sono extracomunitari sappiamo che spesso fanno IVA d'antico Oneto le baby sitter
Ecco questo reato più grave sicuramente di maggior allarme sociale e più grave perché non perché lo dico io ma perché c'è un minimo della pena e quindi perché a quindici giorni non ci arrivi
Eppure visto non è un reato ostativo
La circonvenzione di incapaci
E chi frequenta le aule penalizza quante volte succede che la badante ha in qualche modo ci occupa ok accusata di aver circuito
L'anziano a cui a cui guardava per circonvenzione di incapaci Turner reato ostativo per il rilascio del permesso di soggiorno eppure c'è un minimo di piena più alto ed è pacificamente il reato più grave ultimo reato che vi voglio menzionare poi ho chiuso
Quello previsto dall'articolo cinque comma otto bis sempre dal Testo unico immigrazione
Reato che punisce con una pena da uno a cinque anni e anche più grave se concorre il pubblico ufficiale è lo straniero che falsifica o altre dal visto il permesso di soggiorno o anche solo produce documenti falsi in questura per il rilascio del permesso di soggiorno
In altre parole se tu hai quattro chiavi col marchio fasullo non si lasciano soggiorno saturare ed in Italia con un visto con un visto alterato o vai a rinnovare il soggiorno con delle buste paga false
E sei condannato per reati il saggio non lo rinnovi tranquillamente
Mi sembra evidente che questa norma ha bisogno di un lifting e
E e e auspico che grazie al vostro intervento si possa arrivare alla resterebbe riceve i compiti insoliti
La parola all'avvocato dati
Grazie signor presidente signori giudici
Credo che anche l'intervento del del collega ci debba far riflettere su un punto su cui noi pensavamo di aver
Già concentrato la nostra attenzione nell'atto di intervento cioè che non è una pena quella di cui stiamo parlando cioè e né è una pena nei è una misura sulla quale la pena in sé è rilevante
Quindi secondo me tener conto dell'entità della pena
Per la quale vi è stata questa condanna o prevista in astratto per quel reato non è non è corretto
Innanzitutto non è una pena non è una sanzione è semplicemente una misura con cui viene regolamentato il soggiorno l'ingresso dello straniero
Ed è una misura che è legata ad una valutazione che legislatore fanno il suo margine di apprezzamento di indesiderabili ITA dello straniero in relazione alla tutela del dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica in generale della società
Quindi i reati che sono stati individuati non sono stati individuati in ragione della loro pena della pena che è prevista ma sono stati individuati in ragione del loro impatto sociale
E questo lo ha già detto codesta Corte nella pronuncia del due mila otto che e viene anche richiamata dall'ordinanza di rimessione
E
Questo ci porta anche a dire che quella giurisprudenza sempre di codesta Corte Queen pervenuta recentemente sul punto problemi lega relativi alla proporzionalità delle pene applicate dal legislatore per determinati reati non ci sembra assolutamente pertinente
Anche dal punto di vista della corte europea dei diritti dell'uomo la entità della pena non è rilevante lo abbiamo sottolineato
Si fa riferimento qui all'articolo otto della Convenzione affatto che l'ingerenza dello Stato nell'ambito della vita
Privata del del del soggetto del cittadino debba essere giustificata da una necessità dell'ordine dell'ordine democratico
Ma questa necessità dice la la la corte europea nella sua giurisprudenza e abbiamo citato il caso motti contro Regno Unito è una necessità che non è legata alla in Tita della pena che è stata irrogata al ricorrente ma anche e soprattutto all'impatto sociale che quel determinato reato può avere quindi qui dobbiamo vedere se la scelta del legislatore
Nazionale che quindi esercita qui il margine di apprezzamento che gli viene riconosciuto dalla convenzione oltre che ovviamente dalla Costituzione
Se questa scelta è una scelta che è legata a questa esigenza questa necessità e qui
Quello che stato sempre sottolineato che lo ritroviamo anche in qualche modo richiamato nella sentenza questa Corte due mila otto
E che questo tipo di reato è un reato che si innesta in un circuito criminale che viene alimentato anche da queste condotte anche se queste condotte sono appese individualmente meno gravi sono comunque condotte che alimentano questo circuito criminale
Che è quello della contraffazione che è un circuito che sicuramente da grandissime risorse che economiche alla criminalità organizzata oltre che in implicare tra l'altro anche uno sfruttamento dei dei lavoratori degli enti degli stranieri irregolari che si trovano in queste condizioni
E qui che è l'ordinanza di rimessione ci sembra un po'andare un po'forse troppo avanti laddove cerca di fare in essa stessa o suggerire una nuova valutazione che a nostro avviso è riservata al legislatore
Sul fatto che la riduzione delle denunce per questi reati che ormai sufficiente per ritenere che non vi è più un allarme sociale ma questo la valutazione dei pareri cesellatore
A parte il fatto che forse questo significa che se si sono ridotti questi reati lo abbiamo scritturato intervento è anche grazie a questa misura
Ma in ogni caso non è detto che l'entità di queste denunce attuali ammesso di queste denunce siano lo specchio la fotografia esatta del del del del fenomeno che mi trattano i vediamo un po'quotidianamente intorno a noi
E se l'entità di queste denunce ancorché ridotto è ancora comunque tanto abbastanza grave da giustificare questo questa scelta questa ingerenza prevista dal legislatore
Sul discorso della
Contraddizione che viene prospettata qui dal dal collega sulla contraddizione con le norme in materia emersione qui forse lo dobbiamo anche considerare che la disciplina sulla riconoscimento del permesso di soggiorno sul rinnovo del permesso di soggiorno è una disciplina nella quale la l'amministrazione tiene conto di tutti i fatti sopravvenuti quindi non c'è una cristallizzazione di quella situazione eventuale di una condanna se per esempio interviene la riabilitazione del reo
Di questo si tiene conto ai fini della valutazione dell'ostatività di quel creato e su questo abbiamo giurisprudenza del Consiglio di Stato
E faccio osservare inoltre che e è stato anche precisato nell'ordinanza di rimessione nostro atto d'intervento che in questo caso il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno non si basa esclusivamente sull'esistenza di questo reato ostativo perché l'amministrazione a anche evidenziato come anche dopo il decreto penale di condanna
Il ricorrente l'appellante nel caso del giudizio a quo avesse continuato a commettere questi reati rientrasse quindi nella previsione dell'articolo uno della legge mille quattrocentoventitré del cinquantasei quindi questo forse non l'abbiamo
Ha affermato con molta precisione nella nostra per intervento potrebbe anche suggerire un problema di rilevanza
Di questa ordinanza visto che comunque in questo caso l'amministrazione non si è basata esclusivamente sul reato ostativo ma ha fatto una valutazione di pericolosità sociale ulteriore in concreto
Per quanto riguarda il ricorrente
Un'altra considerazione riguarda il rapporto con l'espulsione anche questo viene molto ribadito nell'ordinanza di rimessione ma anche qui sono piani diversi non abbiamo sottolineato nell'atto d'intervento diniego del permesso di soggiorno non equivale ad un'espulsione equivale ad un obbligo per il per lo straniero di allontanarsi
Spontaneamente dallo Stato italiano solo eccessivamente nel caso in cui non lo facesse si può dar luogo all'espulsione espulsione che però non è automatica perché anche per l'espulsione l'articolo diciannove come modificato recentemente nel comma uno punto uno prevede che si tiene conto anche dell'eventuale incidenza della misura espulsi Iva sulla vita privata
E per del dell'interessato non solo quella familiare e sulla tenendo conto che il suo inserimento sociale tenendo conto di tutta una serie di fattori dei quali l'amministrazione però in questo caso ha tenuto conto perché ha rilevato che quest'inserimento sociale sembrerebbe non esserci visto che continuerebbe a delinquere
Ultima considerazione sempre sull'articolo otto e cioè l'articolo otto della Convenzione che tutela la vita privata dei dei degli interessati i cittadini oltre che quella familiare
Abbiamo sottolineato come nella giurisprudenza della Corte con riferimento alle misure che riguardano il soggiorno degli stranieri nei paesi del aderenti alla Convenzione
Si è data molta importanza alla vita familiare quindi all'esistenza o meno di legami familiari
In questo caso l'articolo quattro anch'esso da rilevanza ai legami familiari quindi non non va in conflitto con questa giurisprudenza della corte
E per quanto riguarda la vita privata se n'è tenuto conto ma limitatamente a quei casi di soggiornanti di lungo periodo il l'abbiamo citato in caso caso scrive in Corea due mila tre nel quale si trattava di una cittadina straniera che viveva in quel paese da circa trent'anni quindi è chiaro che qui si tratta di un soggiorno di lungo periodo
Ma anche per questi casi l'articolo quattro non trova applicazione il reato ostativo non trova applicazione
Quindi a nostro modo di vedere c'è una perfetta aderenza
Della normativa nazionale rispetto alla convenzione così come interpretata dalla giurisprudenza della Corte europea quindi
Noi insistiamo per una declaratoria di inammissibilità poco di infondatezza grazie cartelle avvocato se non ci sono a c'è una domanda transalpina
Una domanda in perdita per la per l'avvocatura del dello Stato ma forse anche la difesa può interloquire sul punto lei Hitch ha citato del solito il comma uno uno dell'articolo diciannove
Che per l'appunto dieta letteralmente respingimento o l'espulsione
O meglio che impone di tenere conto nel nel nella procedura di di di respingimento o di espulsione della natura effettività dei vincoli familiari dell'interessato il suo effettivo inserimento sociale dunque
Di tutti i criteri che derivano dalla giurisprudenza del della corte europea sull'articolo otto che impone di tenere conto nel caso concreto di questi eventuali legami ora però il il il la la la domanda che in questo momento le faccio se ci sono questi divieti di espulsione e però precedentemente nostro straniero se visto ha negato
Il rinnovo del permesso di soggiorno per una delle ragioni ostative perché ha commesso un reato come quello commesso al caso concreto darla dallo straniero nel procedimento de quo
E
Successivamente non potrebbe essere espulso per effetto del
Del comma uno uno questo non è un po'una contraddizione non si rischia di creare una sorta di limbo in cui lo straniero da un lato si vede non rinnovato il permesso ma non può essere espulso che fine fa che è stato saprà questo straniero
In questa situazione non c'è un po'una contraddizione tra le due norme
Prego avvocato ma risponde sì l'arte l'articolo diciannove prevede molti casi in cui la espulsione usa terminologie diverse non è ammessa non è autorizzata ma diciamo di fatto non si può fare
Perché al comma due dice non è autorizzata nel comma uno e uno punto uno dice non è ammessa ma il risultato è lo stesso
Per questi casi sono previsti dei permessi di soggiorno sia nel DPR trecentonovantaquattro e novantanove articolo ventotto per i casi di cui al comma due
Sia per questi casi del comma uno e uno punto uno dall'articolo trentadue comma tre del decreto legislativo venticinque del due mila otto viene definita permesso per protezione speciale
Articolo trentadue comma tre del decreto legislativo venticinque del due mila otto e viene definita per permesso per protezione speciale
Diciamo è per lo più utilizzata per i casi in cui è stata anche negata la domanda è stata respinta la domanda di asilo o di protezione umanitaria
Però in realtà la norma dell'articolo trentadue comma tre si riferisce a tutti i casi di divieto di applicazione del divieto di espulsione di cui all'articolo diciannove comma uno uno e prevede questo tipo di permesso chiaramente un permesso che durerà
Per un tempo limitato che fin quando permarranno le condizioni in cui divieto di espulsione può operare
Quindi sempre legato alla alla Statuto rebus sic stantibus
Bene credo che sia sufficiente ah prego sì
Esperienza personale è che lo straniero che perde un soggiorno come potrebbe essere è quello del mio assistito per lavoro
Non è venuto da me ma normalmente va da uno degli avvocati che fa l'asilo politico panificio sì sì presentiamo una dalla richiesta di soggiorno per permesso internazionale
Si inventano le cose più incredibili magari sta il senegalese può dire che nel suo Paese perseguito se fosse omosessuale a quel punto chiede la sua ricevuti china quando viene convocato magari la questura di dice di no e si fa la sua bella causa civile e altre messe in soggiorno finché non è finita la causa civile ovviamente con il patrocinio a spese
Va bene la ringrazio se non ci sono altre domande sarà decisa
Mi
Possiamo chiamare la causa numero quattro
Ricorso quarantaquattro del due mila ventidue Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Lombardia
Presidente del Consiglio dei ministri avvocati dello Stato Ettore Figliolia Carmela Pluchino Regione Lombardia avvocato Andrea Manzi su delega dell'avvocato Maria Lucia Tamborrino
La relazione del professor Barbera
Dunque in questo caso il governo promuove questioni di legittimità costituzionale nei confronti di alcune disposizioni di una legge della regione Lombardia numero otto del due mila e ventidue
In riferimento all'articolo centodiciassette secondo comma lettera h cioè l'ordine pubblico e sicurezza e sesto comma della Costituzione
Le prime due questioni lo vedremo la terza concernono aspetti della disciplina relativa alla cosiddetta sicurezza urbana
Con la prima disposizione impugnata si affida alla Regione il compito di promuovere intese promuovere intese che possono comportare un'attività di polizia municipale al di là del territorio comunale specie Secondo tra virgolette in adiacenza delle stazioni ferroviarie evidentemente costellate un luogo di particolare
Pericolosità
Il ricorrente ritiene che tale previsione invada la competenza esclusiva statale nella materia dell'ordine pubblico e sicurezza la lettera h di cui parlavo prima in quanto virgolette
Detta norma consente l'operatività della polizia locale al di là dei confini territoriali di riferimento
Virgolette per casi che non sono ammessi dalla legge statale dalla legge quadro sull'ordinamento la polizia municipale che quella del mille novecentottanta sei
La Regione costituitasi in giudizio ribatte che sarebbe che invece è conforme alla giurisprudenza costituzionale l'attribuzione regione di compiti di mera promozione di intese
Al fine del perseguimento della tutela della sicurezza favorendo forme innovative di intervento
La Sea con disposizione impugnata
Si collega la precedente prevede che il patto locali di sicurezza urbano previsto dalla cosiddetto decreto Minniti al di là degli strumenti per consentire
E uno degli strumenti per consentire alla polizia municipale di operare al di là del territorio di competenza nei casi che vengono previsti dalla prima disposizione impugna
Ricorrente governo ricorrente reputa che anche in tal caso verrebbe leso l'articolo centodiciassette lettera h
Sia in ragione della già dedotte illegittimità costituzionale di tale sconfinamento
Ma sia perché in ogni caso il patto locali sicurezza urbana interferirebbe con i fatti per l'attuazione della sicurezza urbana disciplinati dal articolo cinque del cosiddetto decreto Minniti che sono sottoscritti fra il prefetto e il sindaco quindi non coinvolgendo la regione la norma impugnata secondo ricorrente opererebbe quindi una confusione di piani atteso che il versante su quella regione rimessa sul quale alla Regione ha rimesso la stipulazione di intese quello della virgolette sicurezza integrata sempre secondo decreto legge citato mentre gli interventi per la sicurezza urbana sono rimesse agli accordi tra prefetti e sindaci
La terza disposizione impugnata prevede che cito tra virgolette la Giunta regionale può con apposita deliberazione
Prevedete idonei strumenti tecnologici ulteriore quanto previsto dal dici da altre norme disposizioni per agevolare il controllo del rispetto dell'imitazione regionale alla circolazione è autorizzato dei veicoli
L'uso di vetture
La norma censurata si inserisce nel contesto delle misure per la limitazione del traffico veicolare
Che la Regione adotta al fine di ridurre l'inquinamento atmosferico
La ricorrente denuncia l'abitazione anche qui della competenza esclusiva statale in materia di ordine pubblico e sicurezza
Tra l'altro richiamando una decisione di questa Corte che ha ricondotto la disciplina della circolazione stradale a la lettere
Fin dal due mila e quattro
E come sappiamo l'articolo quarantacinque come viene evidenziato del Codice della strada affida ad un Regolamento statale la regolazione dispositivi e delle apparecchiatura di controllo e regolazione del traffico
Tra l'altro la norma impugnata sovrapponendosi decreto presidenziale il presidente La Repubblica sedici dice dici dicembre mille novecentonovantadue che arreca previsione regolamentare si porrebbe in contrasto anche con il sesto comma dell'articolo centodiciassette
Che affida allo Stato la potestà regolamentare nelle materie riservate alla competenza legislativa esclusiva dello Stato
La difesa regionale replica la norma impugnata non ha attinenza con il il regime della circolazione stradale
Posto che scatterebbe disposizione volta arrendere effettive le misure che la Regione adotta al fine di contrastare l'inquinamento
Atmosfera
E quindi rientrante nell'ambito del quanto previsto dal Codice dell'ambiente centocinquantadue due sei che consente a determinate condizioni interventi regionali anche più restrittivi qualora lo richiedano situazione particolare
Del loro territorio
Ci sono altre argomentazioni potranno essere ma dotte dalla difesa qui presente
E vado alla conclusione allora impugnata quindi il secondo
Il la difese andrebbe ascritta la competenza legislativa regionale in tema di incremento degli standard di tutela dell'ambiente
Il governo ricorrente ha depositato una memoria conclusiva con quale insiste sulle conclusioni già formulate questo in sintesi il presidente agli atti ed è grazie grazie infamante ha la parola l'avvocato avvocato Pluchino
Sì grazie presidente Bongiorno
L'articolo tre comma uno della lettera c che abbiamo impugnato dice determina un assetto di disciplina regionale molto più ampio rispetto a quello statale con un evidente sconfinamento nell'ambito della esclusiva competenza statale ora la necessità di una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale per quanto riguarda la materia dell'ordine pubblico e della sicurezza
Non consente di ritenere ammissibile una disciplina regionale
Che determini che consente al superamento da parte della polizia locale dell'ambito territoriale di riferimento
Della proprio operatività e quindi anche di quello di intervento al di fuori di quelle che sono le ipotesi previste dalla legge ottantacinque del mille novecentottantasei che la legge quadro
In materia di polizia municipale ora
Secco è vero che la riformulazione dell'articolo centodiciotto il comma terzo
Prevede una coordinamento tra lo Stato e le regioni in materia proprio di ordine pubblico e di sicurezza
Ma è altrettanto vero che però rimette attribuisce la disciplina di tale coordinamento alla legge statale ed è anche logico in linea con quello lì fornita
Di con quell'esigenza di uniformità cui facevo cenno
è sufficiente a mio avviso richiamare l'articolo quattro della legge quadro sulla polizia municipale che nella fare riferimento al Regolamento comunale dispone espressamente regolamento deve contenere
Delle disposizioni intese a stabilire che nell'ambito ordinario di attività della polizia municipale e quello del territorio dell'ente di appartenenza oppure dell'ente presso cui il personale distaccato
Ora è vero che la norma fa riferimento ad alcuni casi eccezionali in cui e consentito andare oltre in cui sono ammesse delle missioni esterne
Si consideri e sono ipotesi tassative il caso di calamità di disastri oppure per servizi per rinforzare dei servizi nei momenti di situazioni particolari eccezionali
Ebbene in questi casi tassativi però in cui le emissioni sono consentite è prevista una procedura c'è prevista l'esistenza di appositi piani di accordi tra le amministrazioni interessate ed è necessario anche dare comunicazione
Al prefetto competente quindi si tratta di una ipotesi espressamente procedimentalizzate che verrebbero sicuramente illustra stessi consentisse alla Regione di favorire il superamento della barriera funzionale operativa come disposto nella norma che stiamo censurando
Si potrebbe dire che l'articolo sei della legge quadro comunque lasciano spazio alle Regioni in materia di polizia municipale di intervento quindi un margine di iniziativa alle regioni
Nel senso di promozione di incentivazione sì è vero però questa promozione delimitata
Al al ha tra i comuni e tre erede delle opportune forme associative con idonee iniziative di incentivazione lo dice proprio l'articolo sei è bene
In questo solo nell'ambito del perimetro definito dalla legge quadro è ammesso l'intervento della Regione la Corte costituzionale non ha mancato di evidenziare l'importanza del carattere trasversale della materia dell'ordine e della sicurezza pubblica che e più è ben più ampio della tutela della sicurezza
Per in relazione alla commissione di reati la scelta normativa operata dalla Regione a nostro avviso risulta quindi manifestamente affetta da illegittimità e non non è sufficiente richiamare come fa controparte
La cornice pattizia che manterrebbe salvi i compiti e le funzioni le attribuzioni dell'amministrazione di pubblica sicurezza
Peraltro la controparte richiama delle sentenze della Corte della Consulta che a mio avviso piuttosto che sostenere le teste avversare confermano l'illegittimità della disposizione che siamo
Valutando ne cito soltanto due la sentenza numero centosessantuno del due mila e ventuno
Proprio con riferimento ad un caso di promozione di protocolli di intesa con le prefetture
Con riferimento a forme di collaborazione in materia di pronto soccorso Enna strutture ritenute a più elevato rischio di violenza la Consulta evidenziato che le forme facoltative di collaborazione tra le Regioni
Devono discendere espressamente da previsioni generali della legge statale sulla sicurezza integrata quindi un caso diverso da quello che ci occupa altra sentenza la duecentotrentasei due mila venti chiarisce
è una materia di esclusiva competenti in una materia di esclusiva competenza statale intervento regionali ammissibile solo nel rispetto delle procedure e dei limiti che sono stabiliti dal legislatore nazionale quindi quelle procedure a cui facevo cenno
Quella procedimentalizzazione che non si può sicuramente esso superare peraltro
Naturalmente noi prendiamo atto che la Regione riconosce di ma anche nelle nei propri scritti difensivi l'intangibilità delle competenze statali confermando quindi la fondatezza del primo motivo di ricorso e limitandosi a rilevare
La circostanza che si tratterebbe comunque di mere promozioni promozioni di intese con gli organi dello Stato quindi di uno scopo aggiuntiva è secondario della norma
Forse per tentare di sminuire la portata ma se è consentito chiederci quali sarebbero le conseguenze e gli effetti se si obietterà asse
Una tale previsione un potere di iniziativa di impulso della Regione legittimerebbe quest'ultima ad avere a pretendere un riscontro da parte dello Stato addirittura ad agire come una sorta di silenzio che si è formato credo di no
Andrebbe comunque ad invadere un ambito di esclusiva competenza statale in un settore delicatissimo qual è quello dell'ordine pubblico della sicurezza evidenziare relatore nell'ambito della della della dell'ambito anche ferroviario quindi diciamo in i luoghi caldi e l'accenno a non meglio precisati accordi in vigore che starebbero già vigenti tra le prefetture la Regione Lombardia
E che confermerebbero quindi l'ammissibilità di questa intesa a mio avviso piuttosto è la conferma della loro riconducibilità al comma tre dell'articolo centodiciotto che riserva appunto alla legge statale le forme di collaborazione quindi conferma
L'illegittimità oltre che l'hanno necessità della norma in questione
Le stesse considerazioni valgono anche col secondo motivo di censura che riguarda il patto locale di sicurezza urbana al quale la Regione vorrebbe estendere le finalità previste dall'articolo cinque comma uno della lettera uno bis anche qui si fa riferimento al favorire il superamento delle barriere funzionali operative nei confini territoriali ora l'articolo l'articolo tre comma uno lettera g interferisce con i patti stipulati dal prefetto patti che sono disciplinati procedimentalizzata i dall'arte
Collo cinque del decreto-legge numero quattordici del due mila diciassette
E riconduce la materia della sicurezza urbana un differente livello di governance abbiamo già evidenziato negli scritti difensive non lo ripeto
Non lo ripeterò essa la norma compensi basa su una confusione di piani tra sicurezza urbane sicurezza integrata l'articolo cinque peraltro anche e cori come per il caso precedente prevede una procedura abilitati sono sottoscritti tra il prefetto il sindaco
Su proposta del ministro dell'interno con un accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali e possono essere individuati in relazione a specifici contesti
Pertanto estendendo la finalità del patto locale di sicurezza fino ad inglobare anche le previsioni le finalità previste dalla lettera uno bis del comma uno dell'articolo cinque mostra visto la scelta operata dalla Regione
Risulta invasiva della potestà legislativa esclusiva rimessa lo Stato infine il passò alla terza censura riguardante l'articolo undici comma uno lettera la di ribadiamo in questa sede
Che la circolazione stradale attribuita alla competenza esclusiva dello Stato e non valgono le considerazioni avversarie secondo cui il fatto che la modifica normativa di cui ci occupiamo e inserita nella legge regionale la numero ventiquattro del due mila e sei che riguarda la prego che contiene norme per la prevenzione e la riduzione dell'emissione atmosferica tutela della salute ne deriverebbe la esclusiva riferibilità alla materia dell'ambiente
In collegamento con la tutela della salute in innanzitutto una prospettazione del genere non considera il contenuto della disposizione censurata che attiene senza dubbio alla circolazione stradale
E che è riconducibile a anche alla luce della dei pronunciamenti di questa corte
Alla all'ordine pubblico alla sicurezza oggetto di competenza esclusiva ma d'altra parte anche a volere ricondurre la norma in questione alla materia della della tutela dell'ambiente
La stessa come sappiamo rientra tra le tra quelle oggetto di legislazione esclusiva statale né si può seguire il ragionamento della Regione che vorrebbe trovare copertura nella tutela della salute oppure richiamarsi all'Ambra al diritto all'ambiente salubre quindi farne conseguire la una un potere di scelta regionale in alcuni casi di sovrapposizione fra materia d'altra parte il richiamo alla pronuncia della Corte costituzionale numero quattrocentoventotto del due mila e quattro lo ribadisco è stato da noi effettuato a conforto di quanto dedotto con il terzo motivo di riposta non per estendere l'ambito della cognizione
Della Corte addita alla valutazione di altri parametri costituzionali quali l'articolo centosei l'articolo sedici e centoventi con riferimento ai quali la controparte articola diffusamente le proprie difese allargando a nostro avviso il thema decidendum e quindi peraltro richiamando pronuncia della corte che non risultano attinenti al caso in esame
Solo due ultime considerazioni a confutazione dei richiami avversaria a sostegno delle proprie tesi non possiamo ritenere condivisibile
La prospettazione della regione perché nel consentire ulteriori strumenti tecnologici quindi di prevedere in questo caso non non di peraltro di promuovere intese ma di prevedere ulteriori strumenti tecnologici che peraltro non sono definiti andremmo a avallare una violazione dei principi fondamentali in materia
Di circolazione stradale non è sufficiente dire
Tentare di giustificare questa violazione a pigliando se alle peculiarità del controllo necessario che riguarderà esclusivamente lo stato della qualità dell'aria
O delle condizioni meteorologiche perché queste queste limitazioni le troviamo nella memoria di controparte ma non non nel testo censurato che risulta a nostro avviso assolutamente generico ammette
Si può dire
Che è questi strumenti tecnologici mirano servono non tanto a Moni non a monitorare il controllo delle prescrizioni imposte dal Codice est dalla dal Codice stradale ma soltanto il rispetto delle viola diciamo le violazioni delle limitazioni regionali perché se ragionassimo così allora ogni regione dovrebbe disporre diversamente anche le modalità di accertamento delle violazioni di norme che invece hanno valenza sicuramente statale
E d'altra parte non è non corrisponde al vero l'affermazione che in assenza di concreti mezzi di controllo come quelli che la Regione vorrebbe legittimare e affidare alla propria legislazione
Non potrebbe essere raggiunto l'obiettivo di assicurare il controllo del diciamo delle misure volte a tutela dell'ambiente
Perché la legislazione statale codice della strada e Regolamento adottato col DPR sicuramente
Disciplinano regola compiutamente con una valenza uniforme le modalità per assicurare il controllo nel rispetto delle limitazioni della circolazione quindi noi concludiamo affinché venga dichiarata l'illegittimità costituzionale delle norme impugnate con riferimento ai parametri incostituzionalità noi delineati la ringrazio
Per la regione Lombardia l'avvocato Manzi
Grazie presidente
Molto brevemente perché la Regione ha preso posizione puntualmente sulle
Censure
Quindi non assolutamente non ripeto quanto è stato detto nelle difese della regione divengono delle degli spunti delle riflessioni in tema di inammissibilità
Delle prime due
Censure uno dei quali trova sponda nella nella relazione del del relatore il relatore
Secondo me non a caso a ripetuto due volte consecutivamente la l'espressione promuovere intese cioè la norma e adatta
Abilitare la Regione a promuovere intesa ecco relatori la ripetuto due volte perché perché il contenuto e la norma è tutto qui
E
Contrariamente a quanto ho ascoltato
E estremamente utile richiamo della sentenza centosessantuno del due mila ventuno perché la sentenza nel riepilogare proprio lo stato della giurisprudenza su questa tipologia di accordi che la corte ha visto più volte perché molte Regioni si sono mossi
In questo in questo ambito in questi ambiti ha riepilogato che la no le norme regionali di tal fatta non vanno censurate quando
Nun disciplinano in maniera unilaterale le forme di collaborazione ma si inseriscono in una cornice di pattizia che mantiene saldi e integri i compiti le attribuzioni delle amministrazioni statali di pubblica sicurezza e che quindi diciamo in una situazione di mera facoltà
Se aderire o meno
A queste sollecitazioni
Di intese questo porta alla configurazione dell'eccezione di inammissibilità perché perché questo è un giudizio d'impugnazione in via diretta quindi non è sufficiente
Invocare uno uno spazio di autonomia
Legislativa da parte dello Stato ma bisogna ovviamente argomentare puntualmente una lesione qui la lesione ovviamente non c'è perché l'unico affetto che la norma eh
Sollecitare la Regione a promuovere accordi accordi che ci saranno o meno assecondare la volontà degli organi statali
Sollecitati
Quindi inammissibilità della questione ne abbiamo dimostrazione
Anche proprio a me un accordo che abbiamo documentato perché
La Corte
Avrà notato abbiamo in calce in una nota in calce alla nostra memoria abbiamo dato un collegamento ipertestuale per aprire un accordo che c'è stato tra la Prefettura di lei con la Regione e Trenord avente ad oggetto un una una situazione di
Di vigilanza analoga a quella di cui discutiamo proprio
E con puntuale previsione proprio del superamento dei confini di operatività della della della polizia municipale quindi vedete quando la prefettura vuole
Aderisce ed è ed è già accaduto ecco questo però dimostra ancor più l'assenza di una di una lesione di una rigidità che comunque sotto questo profilo non è stata neanche neanche affermata
Potrei aggiungere che la stessa norma una delle norme interposti l'articolo quattro
Della legge sessantacinque mila centottantasei prevede in effetti proprio Formenti raccordi piani comunicazioni al prefetto ed è quello che si è tradotto nella nella realtà proprio nella però nella volontà
Pattizia delle delle FARC
Anche la seconda questione è affetta da inammissibilità perché perché parte che opera una distinzione tra sicurezza urbana e sicurezza integrata un po'sinceramente un po'formalistica che
Forzata ma non dà conto del fatto che questo potere della regione di promuovere parchi locali di sicurezza urbana e già era già contemplato Carrie resta contemplato
Proprio l'articolo ventisette della legge regionale numero sei del due mila quindici al secondo comma che non è oggetto di alcune impugnazioni perché il secondo comma dice chiaramente che il patto locale di sicurezza urbana quindi non di sicurezza integrata può essere promosso dalla Regione o da una più amministrazioni locali eccetera e ne disciplina un po'l'iter la norma impugnata sia limitata soltanto a dire e il patto locale sicurezze urbana e altri siti uno degli strumenti per realizzare le finalità previste dall'articolo cinque comma uno lettera l x quindi non c'è nulla di
Particolarmente innovativo che possano creare l'insorgere di una lesione che se se c'è già c'era e rimane perché la norma rimane quindi anche questo motivo
è inammissibile il terzo motivo infondato le ragioni sono quelle che abbiamo esposto nella difesa
Sottolinea lei che questi
Strumenti di controllo questi misure per il controllo riguarda misure per il controllo del rispetto delle limitazioni regionali non delimitazioni statali quindi mi sembra già abbastanza ovvio che alle limitazioni regionali e il
Il controllo del rispetto delle indicazioni regionali spetti alle regioni ma quindi quei questo non è solo un fatto formale cesso cioè un richiamo sostanziale proprio nell'assegnazione alle regioni ad opera del decreto legislativo centocinquantacinque del due mila dieci
Di questi compiti di di articolo nove comma tre
Compito di adottare dei piani
Contenenti queste misure necessarie a preservare la migliore qualità dell'aria nell'aria e articolo undici comma uno facoltà di individuare criteri di limitare la circolazione dei veicoli a motore quindi si inserisce tutto nell'esercizio di una facoltà che prevista con legge dello Stato proprio in capo alle regioni
Che non è quella della circolazione che certamente compete allo Stato ma come abbiamo detto nella nostra memoria
Delle misure per la riduzione dell'accumulo degli inquinanti e tutela della salute quindi ma l'atto ma questi devo dire questa censura è stata contrastata molto ampiamente nella nella nostra nella nostra memoria e quindi per il resto posso fare assolutamente richiamo alle nostre difese concludere bilance avvocato grazie non ci sono domande sarà decisa grazie
Possiamo chiamare nella causa numero cinque
Ricorso quarantasette del due mila ventidue Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Toscana
Presidente del Consiglio dei ministri avvocati dello Stato Maria letizia Guida generoso di vero per Regione Toscana avvocato Marcello Cecchetti su delega dall'avvocato Lucia Borra
Prego accomodatevi la relazione professor Barbetti
Grazie presidente
Dunque il Presidente del Consiglio dei ministri ha promosso questioni di legittimità costituzionale dell'articolo sette comma uno
Della legge Regione Toscana quindici del due mila ventidue
Che modifica l'articolo diciassette della legge regionale numero trenta del due mila e tre
Contenente per quel che qui rileva disciplina dell'attività agrituristica
Viene denunciata la violazione degli articoli nove
Centodiciassette secondo comma lettera S centodiciassette terzo comma della Costituzione ed anche del principio di leale collaborazione dunque vediamo la disposizione impugnata
Che come si è detto aggiunge qualcosa all'articolo modificandolo all'articolo diciassette della legge toscana
Trenta del due mila e tre
Il comma aggiunto al comma tre bis che consente di utilizzare per l'attività agrituristica cito quasi integralmente trasferimenti di volumetrie di cui all'articolo settantuno comma due e settantadue comma uno lettera della legge sessantacinque del due mila quattordici che sul governo del territorio
Quindi consente trasferimenti di volumetrie con rinvio quelle norme all'interno del medesimo territorio comunale u all'interno della proprietà aziendale
Non leggo tutto
A condizione che tali trasferimenti si configurino come ha interventi di audizione volumetti
Be interventi di trasferimento del volume in prossimità di edifici esistenti e qualora ciò non comporti la necessità di realizzare opere di orgoglio urbanizzazione primaria
Motivi del ricorso in primo luogo viene denunciata la violazione del centodiciassette terzo comma per contrasto con i principi fondamentali
Statali in materia di governo del territorio individuati dalla legge urbanistica non cito gli articoli specifici del quarantadue
Come declinati dall'articolo sette del decreto ministeriale del mille novecentosessantotto numero mille quattrocentoquarantaquattro
Nonché nell'articolo tre della legge statale novantasei del due mila e sei sull'agriturismo
Il ricorrente sottolinea che la disposizione impugnata consente
Come abbiamo visto sia interventi di addizione volumetrica che interventi di trasferimento del volume in prossimità di edifici esistenti
In entrambi i casi
Secondo il ricorrente la dei delocalizzazione delle volumetrie dovrebbe considerarsi a tutti gli effetti una nuova costruzione e non una ristrutturazione
La traslazione di volumi edilizi sull'otto diverso comporterebbe l'aggravamento del carico urbanistico
Riferibile all'otto di destinazione della traslazione
Il la proliferazione di Pollini di volumetrie in agricoli
Sarebbe così violata la disciplina
è stata delle attività edificatorie in zona agricola in particolare il decreto ministeriale del Sessantotto menzionato
Che prevede la sostanziale inedificabilità delle zone agricole o comunque una ridottissima
Edificabilità sarebbe inoltre violato il limite posto dal ricordato articolo tre della legge statale sull'agriturismo
Che stabilisce che possono essere utilizzati per attività agrituristiche i difficili già esistenti nel fondo
Il ricorrente richiamo a questo riguardo alla sentenza di questa corte numero novantasei del due mila e dodici che ha riconosciuto a questo limite la preesistenza nel fondo la natura antica principio fondamentale
Nella materia del governo del territorio
Secondo motivo è denunciata la violazione per gli articoli nove centodiciassette secondo comma lettera S poiché la disposizioni impugnate inciderebbe sul paesaggio
Determinandone un abbassamento del livello di tutela invade riebbe la competenza legislativa esclusiva dello Stato attuata dalle norme note del Codice dei beni culturali e del paesaggio
In quanto si porrebbe in contrasto con l'impegno contenimento di ulteriori consumi di suolo curando è previsto dal piano di cosiddetto di Indirizzo territoriale con valenza paesaggistica
Approvato nel due mila e quindi
L'edificazione di nuovi volumi in zona agricola
Dovrebbe avere infatti carattere eccezionale residuale viceversa la delocalizzazione già menzionata i volumi originariamente esistenti in altre porzioni del territorio comunale verrebbe consentite anche la dovunque non ricorre l'assoluta necessarietà di tali interventi
Ciò dei tempi determinerebbe ad avviso del ricorrente un abbassamento di tutela del paesaggio in violazione anche dell'articolo nove della Costituzione vengono anche qui richiamate sentenze della corte che non ci nella memoria depositata da ultimo l'avvocatura generale dello Stato
Integrando i propri argomentazioni in particolare fa rilevare che la disposizione impugnata
Prevede sì con richiamo a quelle norme già menzionate della legge
Toscana del due mila quattordici il governo del territorio prevede IST ah sì il limite del venti per cento del volume legittimamente esistente per l'aumento di volumetria utilizzabile ma non specifica che tale incremento possa essere effettuato una sola volta
Ciò ad avviso del ricorrente consentirebbe di calcolare di volta in volta l'incremento su come esistente libri finalizzate progressivi trasferimenti di volumetrica
Utilizzabili su edifici Jumpy atipico
Infine il ricorrente lamenta la violazione del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni e questo si collega con la seconda censura
In materia di ambiente paese
La difesa regionale poi naturalmente qui mi limito ad alcune cose reparti naturalmente qualche anno diffondere
Esponendo le rispettive posizioni la difesa della Regione Toscana
Fa rilevare in relazione al primo profilo di centouno di censura governo del territorio che nella disposizione impugnata sono comunque fatti salvi i limiti e le condizioni poste dagli strumenti di pianificazione territoriale urbanistica
Inoltre gli interventi consentiti dalla disposizione impugnata sarebbero accompagnati da una serie di limitazioni di cautele volte a garantire il rispetto
Delle condizioni previste dalla normativa statale sarebbe assicurato in particolare il mantenimento della destinazione agricola dei fondi
Il rispetto dell'indice di densità edilizia per zone agricole di cui al noto decreto del mille novecentosessantotto
Ad avviso della difesa regionale
Inoltre sarebbe rispettato anche l'articolo tre della legge statale sulla agriturismo poiché sarebbe consentito esclusivamente l'utilizzo di volumi derivanti da immobili già esistenti ma non la costruzione di nuovi edifici
La ratio dell'intervento sarebbe proprio quella di consentire il recupero l'utilizzazione per attività agrituristiche il patrimonio di edilizio già esistente nelle campagne Tosca quanto
Quanto al secondo profilo di censura quello relativo al paesaggio la difesa elettorale evidenzia che la disposizione impugnata
Sarebbe volta confermare la politica regionale
Condivisa con lo Stato nel piano di Indirizzo territoriale paesaggistico e la stessa vigenza di questo piano
Rappresenterebbe una garanzia ulteriore in quanto le disposizioni del piano prevalgono sulle previsioni
Contrastante contrastanti contenuti negli strumenti urbanistici ciò renderebbe non fondata anche l'ultima censura la terza relativa alla violazione del principio di leale collaborazione
Grazie presidente grazie al relatore la parola l'avvocato dello Stato di legno
La relazione ammontano assolutamente presidente parti mi ha mi ha anticipato la puntualità della relazione mi consente di essere stringato mi limito quindi soltanto due sottolineature
Una per ciascuno dei due motivi di ricorso che poi in realtà sono come dire due facce della stessa medaglia
Allora sotto il primo profilo che più prettamente urbanistico edilizio la difesa dalla Regione sostanzialmente
Si aggancia a due elementi da un lato la preesistenza
In area agricola dell'edificio che viene modificato dall'altro la preesistenza delle cubature che vengono spostate anche queste già in e secondo la richiesta alla Regione Toscana questo sarebbe sufficiente a ricondurre a legittimità anche nei confronti dei parametri che abbiamo ridotto
Nel ricorso ricondurre definita la norma la vettura in realtà non è così presidente perché le norme che abbiamo ridotto come violate
Miravano a come dire limitare gli interventi in area agricola al recupero del patrimonio
Nella funzione del recupero della funzione di recupero non vi è traccia le norme
Non vi è infatti all'esito dell'operazione che viene consentita come norma impugnata
Alcun legame fra il manufatto preesistente e il manufatto che piene realizzato allestito la modifica il venti per cento di cubatura e tantissimo
è tantissimo
Questo cosa vuol dire vuol dire che noi abbiamo spostato quella che l'attenzione della norma statale cioè al mantenimento dell'edificio preesistente in senso di valorizzazione
Del patrimonio edilizio frugale e l'abbiamo sostituita l'ha sostituita la Regione Toscana con la preesistenza delle cubature dovunque esse siano all'interno del Telecom comunale o meglio non solo il territorio comunale
Perché la norma consente perfino di spostare cubature purché all'interno la stessa magari azienda agricola particolarmente grandi anche fra territori di comuni limitrofi
Senza alcuna senz'acqua limite a questo punto di
Questo chiaramente comporta che questo tipo di operazione
Ma chiamata Polo col suo nome si tratta di delocalizzazione e la delocalizzazione pacificamente equivalevano costruzioni vietata
Quando dico pacificamente intendo dire che anche la Regione Toscana nelle interlocuzioni che ci sono state prove senza il Consiglio prima oggi il ricorso aveva ammesso che stipendi localizzazione ma comunque faceva riferimento comunque ha fatto le sue difese alla circostanza che all'interno della RAI Nicola si mantenesse comunque un saldo zero in termini cubature ecco non è questo lo spirito delle norme che abbiamo detto quindi risultano durate da questo tipo di
Vinterberg
Con riferimento al secondo profilo vicepresidente che è quello più prettamente paesaggistico e su questo profilo diverse volte già davanti a questa Corte ci siamo trovati di a a leggere le stesse difese delle regioni
Il piano paesaggistico è sovraordinato su questo non c'è ombra di dubbio c'è giurisprudenza che procedimento in più di me della corte che
Come dire ormai ma posso avete così la granitica
Non vi è la necessità di botta di richiamare la subordinazione piano paesaggistico quindi in sede autorizzatorio che singoli interventi bensì potranno verificare l'esistenza se la bioetica l'istanza di vincoli e quindi dare o non dare il permesso con gli effetti vitalizzare l'intervento
Ecco non è questo lo spirito e la logica che governa la pianificazione paesaggistica
Come abbiamo indicato nel ricorso ho ribadito in memoria
Il piano paesaggistico non si limita come dire a individuare o a limitare gli interventi modo parcellizzato ma valuta l'intervento complessivo dell'impatto
Non è un caso che l'articolo undici dobbiamo menzionato nel ricorso del piano paesaggistico faccia riferimento alla necessità di preservare i caratteri Boffo tipologici
Peraltro il piano del dal giogo scala a una parte introduttiva di relazione molto interessante perché si dilunga anche sulle sui precedenti storici sulla stratificazione quindi entrate e tutto questo ovviamente non entra minimamente in un tipo di valutazione meramente quantificato ora delle cubature nel momento in cui io consento di spostarle
Senza nessun tipo di vincolo purché all'interno del territorio del territorio agricolo
Peraltro peraltro vado a concludere Presidente
Questa questione della necessità di non considerare i paesaggistici come i singoli interventi è già stato oggetto anche di una pronuncia di procure sta cortese recente
Riferito al Piano casa la regione Sardegna
A ventiquattro del ventidue in cui sia proprio stigmatizzava in quel caso riposti un'incisione sui nuclei sparsi nell'angolo cito testualmente che si ripercuote aveva sospetti legati alla tutela del paesaggio nella sua dimensione storica e c.t. quindi gli interventi parcellizzati e spazi al di fuori di un quadro complessivo impattano frontalmente sull'onda del paesaggio così come declinata all'interno del piano paesaggistico
Io Presidente non aggiungerei altro e insiste nell'accoglimento di corso grazie la ringraziamo accanto alla padrona avvocato Cicchetti intelligenti grazie presidente
E ovviamente la Regione Toscana ha già esposto per iscritto le sue difese i suoi argomenti io non voglio ripercorrere ed entrare in questo gioco di scatole cinesi
Soprattutto diciamo ad opera del legislatore regionale che ha fatto una serie di rinvii
Indiretti e diretti all'interno della sua disciplina una novella di una legge che a sua volta rinvia alla legge regionale quadro sul governo del territorio
Non voglio entrare su questo vorrei offrire a questo collegio però diciamo una riflessione generale sulla sulle due questioni che sono state poste dal ricorrente
Partendo aiutato dalla ratio complessiva dell'impugnativa lo è l'impugnativa
Che il Governo ci propone è un'impugnativa che fondata fondamentalmente sulla timore
Che questi interventi
Diciamo di addizione volume ricordi trasferimento volumetrico introdotti dalla norma censurata possano comportare dei rischi attenzione questi interventi non solo tutti per stessa ammissione della del Governo che ha impugnato questa questa norma non solo tutti in violazione dei parametri che sono stati invocati però c'è un rischio leggo testualmente a pagina otto del ricorso il rischio di un'indiscriminata proliferazione di volumetrie nelle aree agricole con consequenziale superamento dei suddetti limiti di densità mediante trasferimenti anche extra fondo di cubatura e ancora a pagina nove
La il legislatore regionale ammette interventi che possono potenzialmente cagionare Effetti gravemente pregiudizievoli per il territorio quanti doni a determinare una grado
Del carico urbanistico edilizio nelle aree interessate come si è sopra evidenziato la proliferazione di volumetrie nelle aree agricole con esiti arbitrarietà giorni comizio c'è il timore che tra questi interventi ammessi dal legislatore regionale ce ne siano alcuni che impattano ovviamente che lei dono i parametri interposti imboccati ora a nostro avviso
Do questo rischio è privo di fondamento cioè questa il legislatore regionale nella mettere questi interventi non ammesso interventi non ha acconsentito interventi in contrasto
Con i parametri interposti vocale perché
Beh intanto facciamo una premessa questi interventi trasferimento di volumi Trio audizioni monumenti che ci sono tutti i soggetti ha permesso di costo
Non siamo in edilizia libera non siamo nemmeno a titoli semplificati siamo ha permesso di costruire
Quei questi interventi non si possono realizzare se il Comune non rilasciati
Questo titolo è condizionata espressamente dalla stessa disposizione attenzione non quella
Censura dacché è una novella ma nella lettera c in cui viene inserito dell'articolo diciassette comma uno in cui viene inserita la norma censurata
Si apre questa lettera Cicconi salvo i limiti e le condizioni previste dagli strumenti di pianificazione territoriale urbana
Cioè c'è una clausola espressa
Che condizionerà l'ammissibilità di questi interventi alla conformità al piano editoriale il famoso Peter piano paesaggistico
Italiane e Anna pianifica lo strumento urbanistico comunale
Attenzione questa clausola di salvaguardia
Di conformità agli strumenti urbanistici al piano paesaggistico la troviamo anche nelle norme rinviati
Lei nord ora non le sto a ripetere ma le norme degli articoli settantuno e settantadue della legge quadro sul governo del territorio regionale
Richiamo espressamente fermi restando i limiti e le condizioni previste dagli strumenti di pianificazione territoriale urbanistica tutte
Allora la domanda è questa se ci sono queste clausole di conformità necessaria per questi interventi
E attenzione le norme interposte statali invoca e sono tutte norme che si rivolgono direttamente agli strumenti pianifica
Vittoria
Le norme che ha invocato il il governo ricorrente sono norme che conformano gli strumenti di pianificazione territoriale e Urbani
Quindi intesi quegli strumenti devono essere Confort
Alle norme statali invocato Pappalardo
E allora però uno più uno fa due se gli strumenti di pianificazione su cui si dovranno misurare gli interventi e che condizioneranno l'assentibilità di quegli interventi
Devono essere conformi alle norme statali vocata parametro interposto per dovrà il legislatore regionale ha vincolato la sensibilità questi interventi alla conformità alle norme statali invocata a Parma pochi
A me sembra una conclusione assolutamente
Palese
In vocali le innegabile
Ora capite bene che da questo punto di vista la seconda censura quella violazione il piano paesaggistico non ha ragion d'essere
Delle due l'una io ho sentito dire ma il piano paesaggistico contiene un contiene le cubature contiene come dire che le linee di indirizzo sul territorio però delle due l'una o viene siccome la censura eh avete violato il contenuto del piano paesaggistico regionale approvato d'intesa con lo Stato allora o lo abbiamo violato uno l'abbiamo viola non lo abbiamo violato per il semplice motivo che c'è una clausola di conformità al piano paesaggistico territoriale questi interventi possono essere assentiti solo se conformi al piano paesaggistico attenzione
E ai piani urbanistici che a loro volta devono essere conformi al piano paesaggistico
Dunque lo capisco dove stia la violazione del piano paesaggistico e quindi dei parametri dei furti centotrenta cinquecentoquarantatré e centoquarantacinque del codice dei beni culturali e del paesaggio compresa la leale collaborazione mi permetto quindi fare un inciso la leale collaborazione che il Governo nazionale richiama costantemente in questa impugnazione
Rammento riguarda soltanto come dire l'obbligo di approvare intesa impianti statistici regionali
Per quanto riguarda i beni paesaggistici l'auto
Qui bisogna ragiona a mio parere quando si imbocca la leale collaborazione a violazione della leale collaborazione e il principio di copianificazione bisognerebbe a vere come dire la puntualità di specifica che stiamo ragionando di un contenuto pianificatorio che a cui si è imposta
Perché ci sono beni paesaggistici la copia
Cosa vi ricorre per un altro
Per quanto riguarda la violazione
Delle diciamo dei parametri urbanistici ho già detto
La conclusione è quantomeno la possibilità di un'interpretazione costituzionalmente orientata di questa legislazione
Di questa norma censurata che faccia lei attenzione nuovo sulla semplice disposizione censurato
Ma sul Complesso di disciplina comprensiva di quelle clausole di salvaguardia che ho indicato che impediscono in radice qualunque violazione dei parametri interclusi vocati dal ricorrente
Per queste ragioni insisto perché ricorso sì ha rigettato grazie grazie a lei ci sono domande no posso chiederei una domanda con implicazioni filosofiche ma cosa vuol dire entrambi in prossimità ci può spiegare meglio questa nozione di prossimità
Allora
Interventi trasferimento del volume in prossimità
Siena in tre anni
Ma e allora qui si sarà significa in prossimità significa che questi volumi sono ricavati da come dire sedili Miché sono prossimi a quello esistente
Certamente immagino sia questo però il punto dirimente ai nostri fini ai nostri figli a capire
Se un intervento di questo tipo quando un intervento di questo tipo Possa
Porsi in violazione dei limiti di densità edilizia qui sono stati diciamo queste ho questo è il punto allora però i limiti di densità edilizia sono ovviamente intensi rispettati dallo strumento urbanistico cioè io intesi o uno strumento urbanistico un piano urbanistico comunale che quei limiti di densità edilizia leghista
Di talché potrò sentire un intervento del genere se è conforme al piano urbanistico altrimenti dovrò non rilasciare il permesso di costruire la mia domanda era indirizzata a tutti e due quindi se lei avvocato
Beh presidente no in realtà la norma ripeto la possibilità non per quanto riguarda come dire il luogo in cui vado a prendere la cubatura Marivaux in cui a terra come cittadini tecnici la cubatura quindi io la la cubatura da prendere
Ovunque allarme chiaro su questo proprio peraltro l'osservazione è assolutamente pertinente corretta
La mancanza di una certezza nella poteri valutare in termini concreti
Quale sia la possibilità la prossimità impatto ancor di più su quello che ho detto nel mio intervento cioè sulla possibilità sulla impossibilità di vedere nel nuovo manufatto un legame un collegamento con il vecchio
E quindi anche la difficoltà di rimandare a un processo autorizzatorio come fa controparte
La valutazione di un concetto che indeterminato prossimità oggettivamente un concerto indeterminato
Bene grazie se non ci sono altre domande signora decisa l'udienza si conclude qui grazie a voi grazie