Udienza pubblica della Corte costituzionale

Buongiorno buongiorno a tutti si chiamerà Camerano la causa nove
Finale Ligure Regione Liguria
Per Beaufort S.r.l. avvocati Mario Alberto Quaglia Paolo gadget ero Vanessa perderli per comune di Finale Ligure avvocati Massimiliano Rocca Massimiliano Pozzi
La relazione la professoressa
Grazie presidente giorno
La questione arriva dal TAR Liguria che con un'ordinanza del novembre due mila e venti solleva questioni di legittimità costituzionale
Su una certa disposizione l'articolo sette comma tre della legge regionale ligure numero due del due mila e otto come modificato questo articolo nel due mila e nove per violazione degli articoli tre e quarantuno e quarantadue della Costituzione
Questa intera legge è stata abrogata nel due mila quattordici con una certo articolo di una certa legge la legge trentadue
Che in altro articolo diverso da quello dell'abrogazione riproduce la norma oggi sospettata di incostituzionalità
Questa disposizione disciplina le residenze turistico alberghiere disciplinava nella norma contestata disciplina uno ora in quella che l'ha sostituita e stabilisce in particolare questa è la parte della disposizione che oggetto di censura che le nuove strutture sono le nuove strutture destinate a residenza turistico-alberghiera sono costituite da un'unica unità immobiliare catastale anche articolata in più edifici soggetta specifico lo vincolo R. TA
E non possono essere oggetto di successivi mutamenti di destinazione d'uso in residenza pure in assenza di opere edilizie
Il TAR racconta che questo immobile è stato acquisito dalla Bonnefoy S.r.l. che è costituita qui a seguito di una procedura esecutiva immobiliare che l'edificio era stato destinato con atto notarile dalla Dante causa della bozza ora a R. TA siti parliamo di un edificio sito nel comune di Finale Ligure e si dispone inoltre che è stato chiesto dalla odierna parte costituita mutamento di destinata autorizzazione il Comune di mutamento di destinazione d'uso che il Comune annegato
La diniego è stato impugnato dalla ricorrente davanti al TAR Liguria
La ricorrente di chi AN che questo articolo sette della legge trentadue del due mila quattordici quello che ha sostituito
Quello contestato allo scopo di impedire il mutamento di destinazione d'uso delle reti a mediante normali procedimenti e delizie non quello di impedire ai comuni di adottare una variante
Che consenta anche mutamenti di destinazione diversi da quelli non consentiti dalla legge poi su questo punto faccio anche una domanda se se mi autorizza a alla parte
Il TAR solleva questioni di costituzione dell'illegittimità costituzionale dell'articolo sette comma tre
Come modificato nel due mila nove come dicevo
Si si sofferma sulla rilevanza della questione e quanto la non manifesta infondatezza
Individua tre possibili lesioni costituzionali la prima riguarda l'articolo quarantuno della Costituzione il divieto previsto dalla norma
Nonna prevedendo alcun termine di efficacia né alcuna procedura di possibile svincolo introdurrebbe un vincolo a destinazione d'uso produttivo perpetuo illimitato e quindi irragionevole
Da questo proposito richiama sentenze di questa Corte che hanno definito all'ambito della libertà di iniziativa economica
E industriale quali desumerebbe l'illegittimità costituzionale della mancanza di un'adunanza ragionevole del vincolo
E contest contesta anche mette anche in discussione le ragioni di utilità sociale del divieto previsto dalla norma
La seconda censura riguarda la violazione articolo tre della Costituzione qui viene chiamato in gioco il diverso trattamento riservato al vincolo alberghiero che consentirebbe
La la cui disciplina consentirebbe una sua rimozione ciò che invece non è previsto per le reti a e la terza censura riguarda invece l'articolo quarantuno da due della Costituzione giacché questo vincolo comprimere bene in maniera non costituzionalmente tollerabile il diritto di proprietà
E qui te viene richiamata la giurisprudenza costituzionale in materia di reiterazione di vincoli particolare quella che riguarda i vincoli alberghieri
E la sentenza dell'ottantuno che aveva dichiarato incostituzionale la proroga del vincolo alberghiero
Si sono costituite in giudizio si sono costituiti in giudizio la Confort S.r.l. che
Sviluppa le sue censure riprendendo quelle che aveva già formulato nel corso del giudizio davanti alta
Osserva in particolare che la residenza è l'unica possibile destinazione non ricettiva del su cui ragionevolmente può
Mutare una R chi ha e quindi ci sarebbe un vincolo di destinazione produttiva non non
Intollerabile dal punto di vista costituzionale
Al analoghe voi censure del voce dolce sulle analoghe a quelle svolte nell'ordinanza
Costi non rileva anche con riferimento all'articolo tre e all'articolo quarantadue ripropone anche delle censure sollevate davanti al TAR ma nulla
Recepite da esso riporta su questo e la mia domanda magari se la parte vuole dire qualche cosa al riguardo
Attiene alla interpretazione che viene riproposta anche negli atti difensivi davanti
A questa Corte ha una possibile interpretazione della norma che legittimerebbe la possibilità per il Comune di discostarsi di di imprimere all'aria una destinazione diversa da quella a R. TA
Ecco a questo riguardo chiederei una precisazione perché qui la destinazione urbanistica secondo quello che risulta dall'ordinanza dell'area del comune di Finale Ligure è una destinazione che consente la mutamento consentirebbe in astratto il mutamento di destinazione in R. TA quindi anche un'interpretazione di questo tipo mi pare
Come di problematica ma forse la parte ci può dire qualcosa al riguardo anche il Comune svolge in questo senso le sue difese penso che essendo più lo può fare meglio di come possa riferire gli ha grazie mille
Allora la parola l'avvocato Gaggi vero
Grazie presidente
Per rispondere subito al quesito al quesito posto
Diciamo che la l'argomentazione su un'interpretazione costituzionalmente orientata della norma era stata indicata vedere per completezza il TAR la
Institut sede di giudizio di rilevanza la rigettata direi come dire in tutta sincerità inevitabilmente rigettata devo dire perché la norma francamente non lascia spazio a questa interpretazione poiché i legali come dire danno un al giudice
Una una gamma di possibile interpretazione ma devo dire che davanti a una norma che dice e non possono essere oggetto di successivi mutamenti destinazione d'uso in residenza pur in assenza di opere edilizie una norma di legge evidentemente la volontà del legislatore la lettera della della della legge tale per cui si vuole evitare che anche nella volontà del Comune addirittura per assurdo anche nella volontà della Regione in sede di copianificazione perché parli
O di un piano di mi scusi se la interrompo laico lei conferma che ha l'attuale destinazione urbanistica consente questo localmente infatti credo che
La Presley sufficiente penalmente senza del comune e anche la posizione processuale assunta dal Comune sia proprio coerente con il fatto che la pianificazione urbanistica comunale consente addirittura auspica o comunque consente che l'intervento e di mutamenti di destinazione d'uso in residenza biancorosso
Il tema proprio questo cioè il tema del rapporto tra la legislazione che pone un vincolo perenne non rimovibile addirittura non rimovibile neppure in sede di pianificazione di Kohl pianificazione da parte della stessa regione
Diciamo davanti a una relazione così esaustiva non aveva molto da aggiungere anche perché abbiamo scritto sia con i riferimenti giurisprudenziali sia in generale non spiegare qual è la fattispecie la questione sul capolista della rilevanza credo che non abbia necessità parte questa puntualizzazione che la mi ha chiesto di ulteriori indicazioni perché è pacifico che se non vi fosse questa norma l'intervento diciamo Prato è oggetto di stanza di titolo edilizio potrebbe avere corso
Quindi non non vi tedio sulla rilevanza del giudice ha fatto una fu sintetica alpino analisi che però mi pare come dire sufficiente e comunque di fatto inconfutabile perché è la norma che preclude l'intervento
Per quanto riguarda la fondatezza come
Come è stato come è stato a questo proposito per un po'di nuovo perché visto che abbiamo questa facoltà all'udienza serve anche a questo
C'è un problema di disposizione colpita no la disposizione che il giudice colpisce
è diversa da quella vigente il giudice mostra riconoscerne entrambe giacché proprio nell'ordinanza sì esordisce riferendo sì alla che diciamo
Come non lo Gia il diniego è venuto in essere in vigenza della previgente a disposizione
Del il giudizio si è già come dire
Incardinato e poi ha avuto corso in presenza della nuova no mi scusi il diniego non si è realizzato indigenza disposizioni il il titolo edilizio il titolo edilizio senza beh è un po'diverso no ma delle oggetto del giudizio
Il il titolo edilizio avuto corso in presenza della prima disposizione vincolistica
Invece poi le il diniego il il il giudizio si sono incardinati sulla base della nuova disposizione che esattamente riproduttiva di quella di quella inizialmente operante d'altronde ipotizzando un'eventuale accoglimento della questione è chiaro che la riedizione del procedimento avrebbe luogo sulla base nuova norma quindi via rilevanza anche sull'eventuale incostituzionalità della nuova norma perché se ipotizziamo che questa corte dichiarasse incostituzionale il TAR accogliesse il ricorso il De il procedimento comunello dovrebbe definire sulla base della normativa oggi vigente quindi è chiaro che la questione di costituzionalità si traspone come come come mi pare dalla dalla relazione mi pare di aver capito si traspone anche alla nuova identica no
Nel
Mi pare di avere più più
Non non rileva in questo momento forse può proseguire nella sì sì certo era solo per
Per rispondere al quesito allora
In sintesi mi pare che tutte le tre questioni connesse di costituzionalità che vengono che vengono sollevate dal TAR sì
Sì sì sì sì sì si incardina nulla nel tema dei dei vincoli alla proprietà privata ed è la natura di questi vincoli che
Come
Come la giurisprudenza di questa Corte insegna partiva e pelli finché esiste sentenze sessanta cinque sessantasei mille novecentosessantotto si distinguono i vincoli come dire
Unto logici che sono legati alla natura del bene alla loro dalla sua localizzazione un vincolo paesaggistico un vincolo di rispetto ferroviario vincolo cimiteriale invece quei vincoli che possiamo definire
Opzionali vale a dire che
Compito non solo connaturati alla all'Alpine stesso alla alla all'intima natura del bene ma sono appunto legati a una scelta legislativa o amministrativa quando si tratta di pianificazione
Pare che per tutta la giurisprudenza di questa corte a partire da quelle sentenze che poi sono state attualizzate recentemente con la duecentosettantasei del due mila venti la novantanove due mila ventuno anche in rapporto a questo diciamo all'incidenza su questo tema della Convenzione europea dei diritti dell'uomo ci dicano che questi vincoli sono compatibile con la Costituzione se sono temporanei o rimuovibili con un pure impervio procedimento amministrativo che consenta
La rimozione e quindi non è che in questo contesto si scrivono sia al tema del vincolo ricettivo sia al tema in generale dei vincoli del alla proprietà
D'altronde dopo la sentenza dell'ottantuno di questa Corte non a caso il legislatore nazionale con la legge quadro sul turismo la legge duecentodiciassette dall'ottantatré gli articoli cinque e sei sancisce espressamente che i vincoli e ricettivi in quel caso alberghiero ma comunque parliamo vincolo che ha la stessa natura in questo caso siano rimovibili con un procedimento amministrativo che consenta alla parte incisa dal vincolo di ottenerne appunto la rimozione quindi questo il quadro nel quadro di riferimento diciamo costituzionale di principi in cui con questa eccellentissima corte deve Giuggiù giudica di questa previsione costituzionale e questa previsione legislativa regionale che davvero mi pare non risponda a questi criteri nel rapporto all'articolo quarantuno
Nel rapporto l'articolo quarantadue in relazione anche all'articolo tre e ai principi sia di uguaglianza come la relazione evidenziato rapporto alla presenza di un vincolo alberghiero invece rimovibile legislazione ligure sia ai principi di proporzionalità di ragionevolezza che sono est diciamo sono immanente all'articolo tre della Costituzione
Sull'articolo quarantuno non sono davvero niente da aggiungere perché la la ragionamento a torto o ragione lineare nel senso che il
La la la l'argomento
Di possibile criticità della norma che RAI dalla giurisprudenza costituzionale che poi è stata sviluppata da molta giurisprudenza amministrativa che abbiamo citato in memoria è quello per cui la diciamo il vincolo alberghiero è un vincolo
Che può incidere se non temporanea non rimovibile sulla libertà negativa d'impresa mi pare che su questo non vi sia nulla da aggiungere tutto è stato scritto se no rimarcare come diciamo non non pare a me crea spostare nulla la surrettizia diciamo un po'più furbesca dal giorno che vista interprete operazione del legislatore ligure che invece Campolo vincola alberghiero
Un vincolo aree RTA non appone un vincolo a non divenire residenza per un eretti a come abbiamo evidenziato una eretti a francamente non poche divenire una residenza dal punto di vista strutturale e comunque tutte le altre destinazioni d'uso oggi canonizzato e dall'articolo oggi cade canonizzata dal Testo unico sull'edilizia l'articolo ventitré ter sono delle destinazioni che comunque implica l'attività d'impresa quindi se un tema di obbligatorio attività d'impresa che sine die non rimovibile eh
Incostituzionale questo questo tema via ugualmente anche nella particolarità di quest'anno Riva Ligure che ripeto non vincola eretti a ma impedisce di distogliere le anti avverso la residenza
Per l'articolo sull'articolo quarantadue presupposto del ragionamento come come ho accennato è quello per cui certamente un vincolo di questo tipo non è un vincolo connaturato alla da al diciamo alla la tipicità del bene ma è un vincolo conto potrei definire opzionale quindi soggetto ai limiti del giurisprudenza di questa Corte a partire dalla sentenza cinquantacinque del sessantotto per passare la centosettantanove del novantanove sulla reiterazione dei vincoli e quindi che deve essere scandagliato in relazione alla sua temporaneità e questo non è temporaneo e alla sua rimovibili età e questo non è rimovibile mi pare che non vi siano dubbi da questo punto di vista
Non solo non è rimovibile e non è neppure in alcun modo scalpo esibire come la relazione il diciamo il quesito
A acutamente ha rilevato da parte di una pianificazione addirittura regionale nel senso che anche la stessa non è diciamo il gli enti a cui ha affidato l'interesse pubblico a questo mantenimento d'offerta alberghiera che potrebbero essere alta Del Piero ricettiva
Che potrebbero essere il Comune e la Regione non posso in via amministrativa incidere minimamente su questo vincolo quindi mi pare che se è un vincolo non ontologico sentenza cinquantacinque e non cinque se cinquantacinque non cinquantasei del sessantotto e seguenti
E quindi deve essere temporanea deve esser rimovibile questo vincolo francamente non mi pare che abbia i canoni di compatibilità con la Costituzione perché non vi è modo di rimuoverlo
E un soggetto che ha un R. TA oggi in Liguria per sempre deve temere necessariamente un RTI ha e non può andare alla residenza
D'altronde che sia un vincolo che soggiace a tale chi me anche se non è un vincolo specifico aderenti a Manon divenire residenza Ling apporto all'articolo quarantadue della Costituzione anche alla pop articolo quarantadue dalla Costituzione sembra che derivi dal fatto che una lettiga può ragionevolmente diventare solo una residenza certamente non qualcosa di produttivo
E comunque che ha un vincolo così penetrante quello di non poter diventare residenza arriva il cade sotto i come dire le le le le necessarie da necessaria compatibilità con l'articolo quarantadue come appunto
Illustrato dalla giurisprudenza in punto di temporaneità e di necessaria possibile rimovibili ditta
D'altronde nero e chiudo anche in rapporto all'articolo che laicità della Liguria posto come terza possibile criticità costituzionale il diciamo il terzo comparazione esche la disciplina corretta come giudicata corretta anche dalla giurisprudenza amministrativa che infatti non l'ha mai rimessa la Corte costituzionale proprio perché corretta sul vincolo alberghiero anzi in realtà l'aveva rimessa poi dopo una modifica legislativa come ho scritto in memoria è stata giudicata non più rilevante a seguito di una rimbalzo da parte di questa quota al Consiglio di Stato proprio perché il vincolo alberghiero oggi in Liguria rimovibile con un po'impervio procedimento amministrativo se invece abbiamo una
Vincolo di legge assoluto il primo non rimovibile senza senza limiti di tempo e in cui alcun modo Scalchi bile
Siamo anche in una come dire violazione del principio di proporzionalità di ragionevolezza che immanente all'articolo tre perché con un vincolo
Diciamo rimovibile al pari del vincolo alberghiero sarebbe ugualmente perseguito l'interesse pubblico il mantenimento dall'offerta ricettiva in un quadro di compatibilità costituzionale il rapporto sia l'articolo tre sì appunto all'articolo quarantadue
Che impedisce a mio sommesso avviso vincoli di questo quindi insisto per l'accoglimento
Al paese se non ci sono altri altri quesiti grazie
Grazie grazie avvocato allocato Rocca
A chiedo scusa
Una precisazione in merito quanto il collega esposto con precisione e completezza
Nell'ipotesi in cui la norma aggravata resistenza questo giudizio di costituzionalità il ricorso probabilmente sarebbe respinto
Perché nell'ordinanza che ha rimesso
La norma a questo giudizio chiaramente si dice del comune non poteva che applicarla in questi termini
Proprio per questo io vorrei portare la vostra attenzione
Su un aspetto teleologico che ritengo che non sia marginale
E che non è stato trattato negli scritti agli atti
L'aspetto tecnologico è questo il vincolo è stato pensato negli anni settanta ottanta dalla Regione per ritengo per cercare di limitare il processo di urbanizzazione selvaggia che ha avuto il nostro territorio questo significa che l'offerta alberghiera e l'offerta quindi ricettiva si è
Contratta a favore di un fenomeno di seconde case quindi con una squalifica della vocazione turistica che ha naturalmente la nostra regione
Di fatto quindi se questo è l'aspetto teleologico a parte il vulnus alla nostra competenza pianificatoria di fatto però si traduce in una desertificazione del territorio
Perché gli operatori se ritengo non conveniente lo svolgimento dell'attività ricettiva chiudono
Questo è il problema
E proprio per questo Comune se costituite o per cercare da un lato di garantire l'offerta ma al tempo stesso di impedire che Ted il territorio si impoverisca anche perché queste strutture normalmente sono posizionate in centri vitali della nostra offerta ricettiva
Questa questo è tutto
Se non ritiene
Le
Buongiorno
Si chiami la causa numero due
Ordinanza centosettantasei del due mila ventuno ordinanza ventisei gennaio due mila ventuno Tribunale di Roma Camera di Commercio industria artigianato e agricoltura della Maremma dei e del Tirreno contro Presidenza del Consiglio dei ministri e altri
Per Camera di commercio industria artigianato e agricoltura della Maremma del Tirreno avvocato Alfonso Celotto avvocato dello Stato Federica Varrone
La relazione del presidente Buscema
Sì presidente allora il tribunale ordinario di Roma ha sollevato il riferimento agli articoli tre cinquantatré novantasette cento diciotto da Costituzione
Per traccia di principi di ragionevolezza proporzionalità buon andamento sussidiarietà orizzontale
Questa è la dicitura costituzionale io quelle norme godette di contenimento succeduti il tempo chiama e particolare per il versamento all'Erario dei risparmi conseguiti a seguito dell'applicazione di tali norme
Secondo il giudice a quo le norme censurate sarebbe in contrasto appunto cui articoli io prima citati
Anche sotto il profilo della proporzionalità tra i sacrifici imposti alla gamma di commercio il beneficio correntemente conseguito dall'erario
Frustrando gli interessi tutelati da Taliente precedenti capo elettivi iscritti rintracciando la corretta ed economica gestione dei compiti amministrativi spettanti alle Camere
Sostegno all'avvocatura che la questione sarebbe inammissibile
In quanto il pentito mo'si si presenterebbe incerto privo di specificità e deve la testa in quanto non sarebbe chiaro l'intervento che il giudice a quo richiede alla Corte recente indicato in modo chiaro e univoco la soluzione auspicata
Nel merito sarebbe comunque infondata ritiene di appunto che la scelte legislatore di imporre di il versamento dei risparmi di spesa all'entrata del bilancio statale
Non sarebbe ragione sotto il profilo del bilanciamento
Di valori costituzionali ma al contrario sarebbe rispettosa del deputato all'articolo novantasette la Costituzione che richiede alle amministrazioni pubbliche di assicurare l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità e il debito pubblico
Sottolineo natura tributaria di diritti camerali consiglierebbero entrate proprie dello Stato
Aggiungete nel caso che il pool cui si ritenesse che le censure scende sarà a tutti gli enti tenuti al versamento delle somme più cure sono censurate
La delegato di costituzionalità e dette norme comporterebbe uno stravolgimento dei saldi di finanza pubblica e di obiettivi di incontri di contenimento della spesa pubblica già raggiunti perfetto dei versamenti già effettuati dagli enti
Nel giudizio a cuore che pervenuto opinione scritta amici curiae
Da parte di Unioncamere sotto ne deve peli Evo dico un forte legame di commercio sarebbe ragionevole anche in considerazione del fatto che le Camere commercio operano in regime di autofinanziamento
Riprendo le proprie risorse prevalentemente ai diritti annuali dedite segreteria a carico delle imprese iscritte i Peleo disposto dalle norme in questione avrebbe carattere continuativo fisso e non correlato al realizzazione economica l'effettiva capacità contributiva dei soggetti obbligati
Implode verrebbero legittimo a doppia tassazione delle imprese riguarderebbero obbligata a versare i diritti annuali in più ci vedrebbero sottrarre info delle rare una quota rilevante
Del solo se collettive paese alimentate che sarebbero così distolte dalla fornitura di servizi generali e individuali da parte dei cammei commercio
Col verso il presidente può richiedere l'alle parti chi vuole dare una risposta se è stata presa in considerazione e il la modifica intervenuta
Nelle definanziamento delle camere di commercio nel due mila sedici cioè in altri termini il il articolo uno comma uno lettera r il decreto del dio venticinque novembre due mila sedici
Doveva diciannove appunto che ha portato una riforma di stiamo definanziamento ometti questo non ce n'è traccia nella della dell'avvocatura vuole chiedere anche se su questo profilo le strategie in considerazione tutto qua gli atti Presidente
Parola all'avvocato c'è l'atto
Presidente grazie grazie
Risponderò anche alla domanda del relatore che ci ha illustrato l'intera vicende in maniera molto chiara quindi non non sarò molto lungo nella mia spiegazione ma mi intratterrò soprattutto su tre punti presi dalla dalle memorie dell'Avvocatura dello Stato dorme qui stiamo parlando di un taglio di spesa
Un taglio di spesa del due mila otto perché nel due mila otto il decreto legge centododici ritiene che tutti gli enti nell'elenco Istat devo aprire questo taglio di spesa in maniera semplicistica
Nella prima memoria l'Avvocatura dello Stato ritiene che questo taglio non sia più applicabile alle Camere di commercio perché la legge di bilancio per il due mila venti commi da cinquecentonovanta cinquecento novantaquattro l'avrebbero reso non applicabile alle Camere di commercio
Questo purtroppo non è vero io peraltro ho qui
Potrei anche depositare i versamenti del due mila ventuno del due mila venti e del duo due mila ventidue degli ultimi tre anni della Camera di Commercio di Livorno e della Maremma di Grosseto per quattrocentotrentatré mila euro annui quindi ancora sta versando quattrocentotrentatré mila euro
Mi lascio copia cancelliere alla fine dell'udienza
Demandato nota Campana nulla incontriamo sono peraltro sono atti pubblici presi dal MEF
Quindi il taglio è ancora attuale è ancora vigente
Sempre l'avvocatura
Nella memoria ultima invece da dei dubbi sul Petite un ma cioè su sei la richiesta del giudice a quo sia di e sono in rare dal contributo soltanto la Camera della Maremma quindi Livorno e Grosseto e la Maremma del Tirreno o tutte le Camere di commercio
Qui secondo me la risposta nella sentirne la vostra sentenza la sette del due mila diciassette quella sulla Cassa dei commercialisti perché il caso è assolutamente analogo a questo quindi e in quel caso c'era anche lì un taglio di spesa per una cassa previdenziale e mi permetto di dire
Le casse previdenziali sono molto simili alle Camere di commercio quanto finanziamento perché non ricevono contributi dallo Stato certo le casse previdenziali
Hanno l'obbligo di solidarietà di mutualità interno che ben conosciamo però anche le camere di commercio si leggono soltanto sul contributo
Delle imprese e non sul finanziamento statale su questo la sentenza sette del due mila diciassette dichiarò l'incostituzionalità per il solo ente ricorrente quindi per la in questo caso sarebbe per la sola Camera di Commercio
Per cui si potrebbe anche fare una sentenza che lo chiarisce poi voi lo sapete bene
No che dichiara l'incostituzionalità non in via generale ma solo per l'ente ricorrente anche se a nostro avviso come poi anche l'amico oscuri e sosteneva il taglio e diventato illegittimo per tutte le camere di commercio e qui mi ricollego la domanda del relatore
Il finanziamento delle camere di commercio allora le camere di commercio
Sappiamo che la legge quadro e del mille novecentonovantatré la cinquecentottanta l'articolo diciotto finanziava le camere di commercio con il diritto annuale che è pagato dalle imprese e poi c'erano altre due voci che erano contributi a carico del bilancio dello Stato Lettera a e la lettera di entrate contributi derivanti da altre leggi statali regionali convenzioni per l'attribuzione delle Camere
Questi due finanziamenti che quindi sarebbero gravati sul bilancio dello Stato sovrastati entrambi abrogati il primo nel due mila dieci col decreto legislativo ventitré e il secondo proprio come chiesto dal relatore
Dal decreto legislativo duecentodiciannove del due mila sedici quindi oggi l'articolo diciotto della legge cinquecentottanta del mille novecentonovantatré
Chiarisce che le entrate delle camere di commercio sono essenzialmente solo il diritto annuale quindi in questo senso le camere di commercio si finanziano senza gravare direttamente sul bilancio dello Stato
E per questo somigliano le casse previdenziali della sentenza sette del due mila diciassette cioè non è un'entrata che va sul bilancio dello Stato ma la sulla platea dei beneficiari sulle imprese
Ultimo punto la memoria dell'avvocatura ritiene che un'eventuale incostituzionalità produrrebbe effetti a dir poco abnormi sul bilancio dello Stato allora
Io qui stiamo parlando di un taglio di quattrocentotrentatré mila euro annui per dodici anni della Camera di Commercio di Livorno e della Maremma
A livello di sistema per tutte le camere di commercio i hanno versato circa quaranta milioni di euro
è una cifra considerevole però sappiamo anche che la spesa pubblica dell'ultimo anno mille miliardi per lo Stato italiano quindi è veramente una buccia minima ma a mio avviso ad avviso anche del dell'ente interessato questo contributo non è originariamente incostituzionale ma è evidente che diventato incostituzionale in questi anni
Ed è diventato incostituzionale da quando dal due mila sedici da quando è sicuramente un finanziamento che non grava sul bilancio dello Stato
Poi c'è un secondo punto voi in tante sentenze l'avete detto l'ha detto molto chiaramente i tagli di spesa devono essere transitorio
E questo invece è un taglio
Perpetua non è un taglio transitorio sono passati ormai quattordici anni dà la misura del due mila otto e il taglio continua ad applicarsi
è inutile che cito la sentenza sette del due mila diciassette o tutte le sentenze sulle pensioni sono note sulla transitorietà su questo un contributo di solidarietà nascono proprio in quegli anni
Con la crisi Lehman Brothers alla fine degli anni del primo della prima decade di questo millennio e quindi sono ormai diventati anacronistici ancor di più
Gran parte di questi tagli sta venendo meno
Sappiamo che è stato toccato il tetto al pubblico impiego col maxiemendamento alla finanziaria di quest'anno sappiamo che ieri il Parlamento ha approvato quell'emendamento che ha creato tanto scandalo che togli il tetto per tutta una serie di categorie
Apicali del pubblico impiego ci fa capire che è diventata la cronistico il tetto al Pubblico impiego sappiamo e del due mila dodici
E quindi anacronistico poi ci sono tutta una serie di altri enti che per legge sono fatti escludere da questi tagli nelle in Consolo alcuni legge di bilancio del due mila venti le casse previdenziali ancora legge di bilancio del due mila venti Regioni ed enti locali
Legge di bilancio del due mila diciotto la RAI
Una legge del due un decreto legge del due mila diciotto musei e istituti di autonomia del ministero del Mibac dei beni culturali ancora legge di Bilancio due mila ventuno links sono tutti enti che erano assoggettati ai tagli del due mila otto e oggi non lo sono più
Quindi a nostro avviso questo taglio è diventato veramente superato e anacronistico ed è per questa ragione che noi insistiamo per la dichiarazione di incostituzionalità grazie
Sì e l'altro farà l'avvocato dello Stato Varrone
Buongiorno grazie
Sai io vorrei prima di tutto proprio partire da una RAI una brevissima replica sulle ultime considerazioni
Dette dall'avvocato se l'opposto perché Celotto Nabil Colle collega oggi lamenta l'illegittimità del Palio ma in realtà oggetto dell'ordinanza di rimessione
Non è il taglio cioè il giudice rimettente dice che pagliuzze corretto e legittimo
Non fatemi sentire
Il taglio se e corretto sciolto il giudice rimettente contesta ad un ente paio ma all'obbligo di versamento di queste somme oggetto di taglio delle casse dello Stato liberarlo quindi il problema un po'diverso rispetto a quello sommessamente ritengo a quello che ha esposto il collega
E per quanto riguarda Minniti mi riporta gli scritti difensivi vorrei richiamare l'attenzione sul per il pool innanzitutto insisto nel ritenere che la questione inammissibile perché per molti pc ragioni di inammissibilità
Il l'ordinanza di rimessione non è affatto chiaro il giudice dell'emittente
A praticamente un anno ci sono delle contraddizioni già nella parte dispositiva dell'ordinanza con la cava con la quale si auspica una pronuncia di tipo caducato Orio
E nella parte invece motivazionale nella quale si auspica una pronuncia di tipo cognitivo manipolativo
Peraltro pronuncia che non sarebbe nemmeno ammissibile perché qui non ci troviamo in un campo in cui la scelta costituzionale una scelta obbligata mai un campo in cui c'è la descrizione del registratore e quindi una sentenza di questo tipo secondo la giurisprudenza della Corte non sarebbe nemmeno ammissibile
Ma poi come dicevo il pentito mo'dell'ordinanza incerto perché non è chiaro se il giudice remittente intende chiedere Lalla codesti eccellentissima corte è che la norma non trovi applicazione soltanto nei confronti di questa specifica Camera di Commercio
Ma questo punto si porrebbe il problema di tutte le altre camere di commercio che hanno partecipato all'accorpamento volontario qui è fatto brevissimo inciso la necessità dell'accorpamento della Camera di Commercio si è sviluppato attraverso due tipi di percorso le camere di commercio occhi come appunto alla Camera di Commercio
Della Maremma e del Tirreno ha volontariamente anticipato questo percorso attraverso l'unificazione della Camera di Commercio di Livorno e di puro di Grosseto e quindi quelle camere cosiddetti virtuose che quindi hanno anticipato questo accorpamento le camere di commercio che invece poi successivamente sono state accorpate attraverso delle previsioni successivo quindi c'è una differenza anche e quindi ciò che la mente tra la Camera di Commercio nel giudizio principale ci è stato fatto proprio dal giudice
E che proprio perché questa è una camera virtuose che quindi quei tagli erano stati applicati già dalle camminare
Appunto divorzi di Grosseto perché dovrebbe trovare applicazione nel traffico pronti quindi questo discorso non potrebbe valere rispetto ad i confronti delle altre camere di commercio che viceversa invece non sono state accorpate su base volontaria
Quindi c'è una a confusioni di fondo in quest'ordinanza di rimessione cioè non si capisce esattamente qual è l'oggetto il petitum
Ma ancor di più si potrebbe addirittura immaginare che il giudice auspica un'abrogazione tout cour della norma e che quindi ritiene illegittimo
Questo ogni versamento nei confronti di tutti gli enti pubblici e quindi che fanno appunto che sono dotati di autonomia finanziaria e che quindi sono tenuti a questi riversamenti del bilancio dello Stato e quindi con degli affetti che non posso che ribadire effettivamente molto pesanti rispetto alla sostenibilità finanziaria anche perché la pronuncia avrebbe un effetto ex e altro profilo di inammissibilità manca non c'è il rispetto del principio di autosufficienza cioè il giudice si rimette agli scritti difensivi delle parti cosa che secondo la giurisprudenza della del tipo di Fatih Terim tizia corte non è ammissibile che una che la corte può andare a leggere gli scritti l'ordinanza di rimessione decadere una propria autosufficienza sulla sulla motivazione della rilevanza tra l'altro alcuni parametri in particolar modo i cinquantatré centodiciotto sono meramente bucati
Ma non c'è poi una spiegazione sulle ragioni per cui ci sarebbe l'incostituzionalità della norma di speck a questi parametri
Quindi questo è il primo aspetto su cui appunto volevo focalizzare l'attenzione poi un altro errore di fondo e che il giudice rimettente ritiene che questa causa possono trovare applicazioni principi
Che
Questa Corte a appunto testé esplicitato nell'Eneide la nota sentenza sette del due mila diciotto
Quell'appunto citata anche dal collega che si riferisce alla cassa di previdenza e di assistenza dei dottori commercialisti
E ancora una volta qui dal punto di vista della presidenza del Consiglio c'è un errore di fondo perché c'è una differenza sostanziale tra la cassa e le Camere di commercio
La cassa è una quella cassa in particolar modo la casta dei dottori commercialisti è una Fondazione di diritto privato
E leggendo la motivazione della sentenza sette del diciassette ciò che era di mio canto
E la funzione di tipo mutualistico dirlo a casa
Questo è l'elemento centrale su cui ruota tutto il ragionamento dal nostro punto di vista fatto in quella sentenza cioè la funzione mutualistica di quella cassa
E quindi in quel caso specifico effettivamente Shammah strettissima correlazione tra i contributi che vengono versati dagli iscritti e le finalità di prestazioni previdenziali e assistenziali
Che devono chiedeva appunto erogare la caraffa favore degli scritti e quindi in quel contesto specifico effettivamente è stato ritenuto forzoso il prelievo ed è stata considerata incostituzionale ma
Ma quei principini
Ritengo che non possono valere nei confronti della della della delle camere di commercio
Perché c'è una differenza appunto proprio fondamentale non c'è quella strettissima correlazione come appunto dicevo nei confronti delle Camere di commercio
E qui mi vorrei soffermare sull'aspetto del diritto annuale cioè il diritto annuale
Per giurisprudenza della corte cioè la sentenza che è stata pronunciate in occasione di una questione sollevata da quando erano state rimodulate gli importi del diritto annuale dalla una Thousand promosso dalla Regione Siciliana e in lì è stato detto che il diritto annuale ha natura di tributo
Tra l'altro di meno un tributo locale ma un tributo statale e che alla caratteristica però di essere direttamente riscosso dalla Camera di Commercio quindi già questa è una differenza molto netta c'è una differenza molto netta rispetto alla situazione dei appunto del del del della Di Scalzo della sentenza sette del di del due mila diciotto
E per quanto riguarda poi il merito della questione come dicevo all'inizio come accennato all'inizio
Trattarsi
Di una previsione chi ha appunto quella finalità di migliorare i saldi di finanza pubblica
Quindi il giudice rimettente non contesta come dicevo il fatto del risparmio lo considero assolutamente ragionevole proporzionato
Ciò che conta è specchi questo risparmio debba esservi versato nella casse dello Stato nelle radio
Ma questo sono dei tasselli indissolubili cioè per il raggiungimento di queste finalità di contenimento della spesa pubblica inevitabilmente quel risparmio non poteva essere lasciato a disposizione
Degli enti in questo caso della Camera di commercio perché si sarebbero avute due posti o la casta poteva liberamente allocarlo
In altri bilanci e quindi il risparmio di spesa sarebbe stato modificato oppure diversamente aveva doveva bloccarlo quindi non poteva utilizzarlo e quindi di fatto nella sostanza l'effetto lo stesso che riversato uno
Nel nell'erario e quindi questa è la ratio e ritengo pertanto che i parametri tra l'altro come dicevo cinquantatré centodiciotto puramente avvocati ma intatti formato l'articolo tre don la norme assolutamente ragionevole non c'è una disparità rispetto alle situazioni appunto indicate punto quali quella della della della cassa di assistenza e previdenza anche la differenza rispetto ai comuni
Cui appunto evocati dalla dal giudice rimettente e quindi per queste ragioni riteniamo puntualmente la Presidenza del Consiglio che la norma regga alle censure di incostituzionalità
Nel due mila ventuno Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Veneto per presidente del Consiglio dei ministri avvocato dello Stato Danilo Del Gaizo per Regione Veneto avvocati Giacomo Choir Netti Andrea Manzi
Aspettiamo solo momento che rientri il collega Antonini
Prego
Sta arrivando
Penso si possa intanto dare la parola
Alla professione sana ecco
Confessa Navarrete per la relazione
Grazie presidente
Lo stato con il ricorso quarantanove impugnato l'articolo sette del legge della Regione Veneto numero diciannove del due mila ventuno h introdotto nella legge
Precedente ottantacinque del sessantuno all'articolo novantatré bis
Da qui rubrica recita stato illegittimo dell'immobile tollerante
In particolare questa disposizione si autoqualificato come norma attuativa dell'articolo nove bis comma uno bis del testo unico in materia edilizia che a sua volta disciplina lo Stato legittimo degli immobili
E la relativa documentazione amministrativa
Cosa prevede l'articolo novantatré bissa al primo comma stabilisce che per gli immobili che sono stati oggetto di variazioni non essenziali risalente epoca anteriore al trenta gennaio settantasette
Che siano nella proprietà o nella disponibilità di soggetti che non abbiano effettuato le variazioni
E
Qualora gli immobili sono dotati di certificato di abitabilità io ho agibilità lo Stato legittimo dell'immobile vada identificarsi con l'assetto documentato da questi documenti da certificati di abitabilità
Fatta salva l'eventualità di interventi successivi con i relativi titoli abilitativi
Il secondo comma dispone che gli immobili realizzati in epoca antecedente al sessantasette sono esterne ai centri storici al di fuori delle zone espansione dove erano previsti i piani regolatori
Se hanno immobili per i quali lo Stato legittimo va identificarsi con l'assetto dell'edificio realizzato entro quella data e adeguatamente documentato
E aggiunge non assumendo efficacia all'eventuale titolo abilitativo rilasciato anche in attuazione di piani Regolamento e provvedimenti d epoca precedente
Quali sono le censore son due gruppi di censure la prima riguarda l'articolo centodiciassette terzo comma la materia al governo del territorio
Questa censura si lamenta la violazione proprio dell'articolo nove bis comma uno bis del testo unico in materia edilizia che viene qualificato come principio fondamentale della materia
In estrema sintesi la disposizione statale prevede che lo Stato legittimo del mobile sia documentato in regola titoli abilitativi o se l'immobile elettivo è stato realizzato in un'epoca in cui non era obbligatorio il titolo abilitativo o manca il titolo braccio un principio che prova
Allora lo Stato legittimo risulta dalle informazioni catastali o ad altri documenti probanti
Salvo APPA interventi successivi è relativo titoli edilizi
Secondo gruppo di censura quindi si lamenta con il primo gruppo di censura il contrasto fra questa norma che conterebbe un principio fondamentale e il contenuto della disposizione regionale
Con il secondo gruppo di censure invece si lamenta sempre riferimento all'articolo centodiciassette terzo comma la materia Abukar quando il corretto che agli articoli tre centodiciassette prima il settimo comma della Costituzione
La circostanza che questa disposizione regionale e introdurrebbe elementi di difformità rispetto alla disciplina vigente nelle altre parti del territorio nazionale in materia urbanistica ed edilizia posto che lo Stato legittimo così motiverà il corso
Dallo Stato legittimo dipenderebbe anche ai fini del rilascio di titoli nuovi titoli edilizi la qualifica degli immobili in termini di regolarità va be'esibita questo veramente in estrema sintesi il problema
Ecco un un riporterei ora le due domande che ho anticipato soprattutto rivolgendo le alla difesa regionale
E che riguardano due aspetti chiederà in particolare le difese regionali se poche chiarire o approfondire un pochino quello che emerge dalla seconda memoria che è stata depositata
Che con riferimento alle variazioni non essenziali effettuati nel periodo antecedente la legge Bucalossi
Sostiene che queste versioni quanto non erano come sappiamo ancora disciplinate
E erano in realtà diciamo nella prassi per così dire tollerate e e non c'era bisogno di un atto autorizzatorio
Leggo testualmente che se il Comune si limitava a prendere atto in occasione del sopralluogo previsto dall'articolo duecentoventuno del di del regio decreto il trentaquattro finalizzato al rilascio del certificato di abitabilità
Ecco chiederà se ci può spiegare meglio in che termini e diciamo si può attestare questa prassi come in qualche modo da si può ritenere tali da legittimare
La disciplina disposta dalla dalla regioni definito la seconda richieste queste a seconda domanda si si sofferma su questo era stata già dichiarata costituzionalmente illegittima da questa Corte con la sentenza
Settantasette del due mila ventuno una precedente legge della Regione Veneto lacci gli articoli due e tre uno e due era stata anche estesa ad altri articoli di legge cinquanta del due mila diciannove
Che diciamo per qualche profilo evoca un pochino i contenuti di questa nuova legge quindi chiedere un pochi
Dalla di ferocia e di evidenziare se gli eventuali profili invece di differenziazione della nuova legge
Rispetto a quella precedente grazie
è credo che si possano nel corso che non sia interventi rispondere alle domande ed approva l'avvocato dello Stato gaiezza
Signor giudice dove non abbiamo molto da aggiungere a quello che abbiamo già scritto perché riteniamo di aver confutato le tesi della regione anche
Nella memoria illustrativa che abbiamo presentato davanti alla Corte quindi non non ripeterò le considerazioni che sono state fatte negli atti difensivi mi limito semplicemente a una puntualizzazione relativa appunto alla tesi della Regione che come ha rappresentato il la la relatrice il giudice relatore
Quella secondo cui
La normativa regionale sarebbe meramente attuativa della norma statale in quanto l'istituto delle varianti in corso d'opera non era disciplinato prima della legge Bucalossi
E i in base a questo le varianti in base a questa circostanza le varianti non essenziali ai progetti già dotati di licenza edilizia
Venivano per prassi semplicemente considerate non soggette ad atti autorizzativi e e il comune si sarebbe limitato a prenderne atto per in sede di rilascio del certificato di abitabilità
Beh ci pare che anche questa affermazione non comprovi assolutamente
Il fatto che la normativa regionale sia conforme ai principi affermati dall'articolo nove bis della Testo Unico edilizio né che sia meramente applicativa dello stesso
Innanzitutto la norma regionale impugnata non limita la sua portata alla sulla legittimità delle variazioni non essenziali
Allo stato dell'immobile ma Fini dice che poi in presenza di queste variazioni non essenziale lo stato dell'immobile nel suo complesso è rappresentato dal certificato di abitabilità ora come sappiamo l'articolo nove bis dice chiaramente che lo Stato legittimo dell'immobile e attestato dalla titolo edilizio dal titolo abilitativo
E quindi evidentemente
La portata della norma a riguardando lo Stato legittimo dell'immobile nel suo complesso non corrisponde neanche all'interpretazione restrittiva che tenta di darne la Regione in secondo luogo la prassi citata dalla difesa regionale non è non risulta da nessuna da andando a nessun elemento concreto non solo ma e anche ampiamente smentita dalla giurisprudenza dalla stessa giurisprudenza che la difesa regionale città a suffragio della sua tesi
In questa giurisprudenza si dice certamente che il titolo abilitativo costituisce presupposto per il rilascio del certificato di avere
Abitabilità
Ma per affermare semplicemente che legittimamente quando le opere quando il riscontro diciamo dello Stato all'immobile
Dei termini che questo difforme dal titolo edilizio è possibile revocare
O annullare il certificato di abitabilità o non rilasciarlo ma non vale l'opposta cioè la questa giurisprudenza non afferma la
Ecco opposta conseguenza alla quale crede di pervenire la Regione ritiene di pervenire alla Regione e cioè che e allora basterebbe semplicemente il certificato di abitabilità dimostrare lo Stato legittimo dell'immobile
Per questo insisto per l'accoglimento del ricorso in entrambi i motivi che la
Sì la parola avvocato Choir Minetti
Buongiorno illustro il seguente buongiorno illustre giudice
Nel illustrare le nostre difese vorremmo inizialmente soffermarci su un aspetto di inammissibilità del ricorso che ci pare evidente rispetto al quale riteniamo che l'avvocatura dello Stato abbia nella memoria presentata in vista di questo di Enzo ha cercato di correggere il tiro rispetto a quello che è il ricorso
Iniziale
Sappiamo infatti che è giurisprudenza pacifica di questa Corte che vi deve essere una piena corrispondenza fra la deliberazione con cui loro cono che ha deciso di Citi ma torna a proporre l'impugnazione
Il contenuto delle ricorso spesso stante la natura politica di questi impugnazione
Da ciò consegue che l'omissione l'omessa indicazione del parametro all'interno
Della delibera con cui è stato deciso di impugnare proporrò ricorso in via principale comporta inammissibilità del ricorso qualora questo parametro si è indicato
Nel ricorso giurisprudenza nota granitica niente mi limito a citare una sentenza recentissima centosettantanove del due mila ventidue così come la centosessantasei del due mila e uno
Ora nel caso di specie
L'abbiamo detto in sede di memoria di costituzione abbiamo cercato anche di ribadirlo che abbiamo visto che la l'avvocatura ha cercato di correggere in parte il tiro nella memoria
La delibera del consiglio dei ministri era molto chiara
E aveva un contenuto che non è del tutto compatibile con quello di ricorso perché
La delibera diceva alla luce del suo esposto e considerazione le disposizioni del cui l'articolo sette della legge regionale in esami definendo un diverso regime giuridico dello Stato legittimo dell'immobile rispetto a quello delineato dal legislatore nazionale
Si pone in contrasto con la disciplina di principio costituenti il parametro interposto di cui l'articolo nove bis DPR tre ottanta con conseguente violazione articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione con riferimento alla materia del territorio
Ora se questa era la delibera che gli era chiaro la guarda la violazione del centodiciassette terzo comma e come norma interposto soltanto l'articolo nove bis
DPR tre ottanta
Se questo è il contenuto
Della delibera del consiglio dei ministri è evidente però che non c'è una piena e perfetta corrispondenza come richiede giurisprudenze quest'ultimissima curte rispetto rincorso
Il quale fa riferimento è stato detto anche richieste nelle individuare col per quanto non si riposa anche a una violazione del primo e del settimo comma della Costituzione
Questo non non vi era nella delibera quindi pianta intatti Ivo parte in sede di corso di ampliare quelli che sono i parametri ma soprattutto a leggere bene il ricorso più quella memoria depositata in vista di questa udienza il corso incentrato non tanto sull'articolo nove bis ma soprattutto sull'articolo trentasei del DPR tre ottanta del due mila e uno
E questa discrasia rende un po'intelligibile il ricorso ripeto il ricorso non la memoria
Che privo di quei requisiti di completezza esaustività specificità perché perché innanzitutto ci troviamo di fronte
Ha una motivazione delle cosche contraddittorie sappiamo che la motivazione soprattutto nel ricorso in via principale deve essere più pregnante quell'India
Pucci dentale ora si fa riferimento a parametri il primo settimo comma del centodiciassette che non sono contenute nella delibera ma soprattutto il ricorso sì incentra quasi ed esclusivamente sull'articolo trentasei del DPR per ottanta non a caso
Viene richiamati il precedente di questa corte la la sentenza settantasette del due mila e uno
E si dice che allorché con l'affermazione relativa al condono edilizio perché questa è la tesi questo sarebbe un condono edilizio ma pienamente estensibile la fattispecie in esame a norma avrebbe
Prodotto cito un meccanismo di Ray rogo lamentazione di regolarizzazione degli abusi edilizi che a ben vedere quindi dice il ricorso e quindi mistero punto su ricorso formalmente perché il ricorso punte né un attese che in parte sembra quasi smentita
Un aspetto sostanzialmente analoga a quella della censurato dalla predetta s'pronuncerà settantasette del due mila e undici consistente e qui cito perché queste sono parole che sta sono state detenere corso nella regolarizzazioni di situazioni non conformi alla vigente normativa organistiche di rischia facendo ricorso a titoli abilitativi non previsti dalla legge statale e comunque al di fuori dell'ambito di efficace di questi ultimi
Quindi è evidente che il ricorso riteneva il parametro dall'articolo trentasei questo punto perché è una sanatoria cioè una regolarizzazione mediante titoli edilizi
Ma questa non è la norma
A cui
Di cui stiamo in esame la norma non prevede un titolo edilizio Manni ricorso sì sosteneva questa tesi che la norma avrebbe ho l'ho citato apposta perché nella regolarizzazione situazioni non conforme la vigente normativa facendo il corso titoli abilitativi quindi il parametro quindi non è più il nove dell'articolo tre ottanta ma è l'articolo
Trentasei che non era stato però indicato nella delibera del consiglio dei ministri quindici
Riteniamo ex il rito mi fermo concede la parola al collega Arcole Camanzi sul merito anche per la risposta ai quesiti che non a caso i quesiti riguardano appunto un'altra vicenda cioè la sentenza settantasette nel due mila ventuno
E una legge regionale che si prevedeva un titolo edilizio e non a caso abbiamo un quesito che riguarda altre fattispecie appunto perché il ricorso in maniera contraddittoria indicava
Si basa su una prospettazione della norma che non è quella che si in esame
Soprattutto non raggiunge quei quel nella sua contraddittorietà intrinseca quella soglia minima di chiarezza di completezza
Ma quei supporti nata l'ammissibilità di una impugnazioni in via principale
La parola l'avvocato Manzi
Grazie presidente nel merito e che nessun che sui quesiti
Anche se diciamo che già nella sia nella nell'esposizione della relazione sia anche nella illustrazione da parte del dello Stato è emersa quella che diciamo la linea interpretativa ricostruttiva della norma
Che assolutamente quella che già in qualche modo risponde al primo quesito mancano due due passaggi forse per completare la risposta e cioè il primo è che l'articolo dunque premesso appunto presupposto che parliamo di una fase temporale in cui non è non vi era una disciplina delle varianti non essenziali e che però queste varianti non essenziali è sotto gli occhi di tutti che venivano apportate che insistono sugli immobili
Che che che che sappiamo che vediamo
Già all'epoca l'articolo duecentoventuno del testo unico delle leggi sanitarie prevedeva per il rilascio del certificato di abili abitabilità una ispezione una ispezione
Ad opera di un ingegnere dalla quale e di un ufficiale sanitario dalla quale risultasse che la costruzione sia stata eseguita in conformità del progetto approvato
Conformità del progetto approvato il progetto approvato perché all'epoca già ovviamente era necessario un titolo era provato se era conforme ovviamente alla disciplina urbanistica di qui il passaggio
Il rilascio del certificato di abitabilità
Aveva all'epoca un un apporto collaborativo rispetto alla certificazione anche della conformità dell'immobile questo non lo diciamo soltanto noi lo dice
Questo devo dire in in contrapposizione a quello che ha riferito il collega anche la giurisprudenza e in particolare non abbiamo citato giurisprudenza nella nostra memoria non sto qui a ricordarla tutte le sezioni del Consiglio di Stato che nel tempo ci sono occupate della materia urbanistica lo hanno affermato ma vorrei in particolare ricordare invece una pronuncia della Cassazione perché anche il giudice ordinario lo ha detto
La diciassette mila quattrocentonovantotto del due mila dodici seconda sezione della Cassazione che ha proprio sottolineato questo profilo di cui sto parlando cioè che nel regime dell'articolo duecentoventuno
Del testo unico delle leggi sanitarie si dava atto delle ispezioni che aveva accertato la conformità del porto al progetto e pertanto è questo il punto fondamentale il permesso assolveva entrambe le funzioni
E che comunque la conformità era implicita nel rilascio del permesso di abitabilità
Quindi
Chiedo scusa Chandra quindi ci sta potrebbe con sopra una sorta di infungibilità fra il certificato il titolo anche a prescindere dalle pezze non essenziali perché in generale si faceva il controllo
Beh diciamo si affiancava ora il problema non si pone se non ci sono variazioni
Se non ci sono variazioni c'è il titolo se ci sono variazioni rispetto al titolo si va a vedere il certificato di abitabilità e si vede che il certificato di abitabilità e rilasciato previa verifica evidentemente di conformità
Questo è il senso e questa è il perché della risposta
Non vi è una norma tuttavia la norma la norma di appoggio dell'articolo duecentoventuno
Nel testo unico leggi sanitarie nella interpretazione data da questa giurisprudenza che abbiamo ricordato che io ho cercato di di sottolineare
Sul secondo quesito il collega già già anticipato siamo in una fattispecie completamente diversa rispetto alla alla controversia avente ad oggetto la legge numero cinquanta del due mila diciannove
Che ha dato luogo alla vostra la vostra sentenza settantasette mi sembra sì settantasette del due mila ventuno in quel caso
Via era anzitutto sì accorta ritenuto un regime di sanatoria sostanziale vi era una definizione un'individuazione puntuale
Dei limiti della natura e della consistenza della difformità dell'opera con limiti quantitativi di volume di superficie e tutto quello che la corte ha visto nella nella norma
All'epoca impugnata ma soprattutto vi era una regolarizzazione a mezzo di presentazione di scia
Pagamento di una sanzione ecco pecuniaria e punto fondamentale che ha
Che costituito il il fulcro della motivazione di codesta Corte
Il rilascio di un diverso titolo abilitativo cioè nella nella vostra motivazione si dice proprio il titolo originario stabilito dal legislatore statale è sostituito dal nuovo Titolo conseguente alla presentazione della Scia
Tutto ciò che ovviamente nella fattispecie che consideriamo oggi
Non vi è qui ci si limita a dire che e l'assetto del dell'immobile e costituisce assetto legittimo come risultante anche dal certificato di abitabilità costituisce assetto legittimo dell'immobile
Io qui potrete eliminare non si è parlato del secondo comma
Riguarda se non per ricordando diciamo i termini essenziali della questione sul secondo comma mi limito
A ricordare anche qui noi abbiamo citato della giurisprudenza molto chiara che stabilisce che eventuali regolamenti condominiali è questo il senso della disposizione del condominio scusa comunali chiaramente
O pianificazioni che si ponesse ero in contrasto con il principio della legge urbanistica che stabiliva che per le zone Esterne ai centri abitati
Non occorreva il titolo edilizio
Sarebbe cedevole che sarebbe da disapplica arsi questo è nella giurisprudenza pacifica del del giudice amministrativo che si riferisce costantemente alla vostra sentenza numero trecentotré
Del due mila tre in punto proprio di rapporti di competenza fra legge statale e normativa locale
Credo grazie non ci sia altro da aggiungere grazie tutti se non ci sono altre domande direi che l'udienza è conclusa
Grazie buongiorno