La cultura dei diritti umani fondamentali e inalienabili

Buonasera a tutti volevo cominciare l'incontro salutando il professor Carlo Fiorio che per impegni sopravvenuti non può essere con noi ma è stato da un incontro alle Camere penali di Perugia
Che tenuta l'idea di allargare l'incontro di parlare di giustizia riparativa era già nei programmi dell'associazione Nessuno tocchi Caino visitare le carceri e quindi lui è stato il motore di un conto per la prima volta aperto alla cittadinanza
Quindi nostro saluta Carlo Fiorio sperando che possa essere prestissimo con noi
Sono anche felice di vedere
Così tante persone che appartengono alla mia città sono felici di vedere in seconda fila una buona rappresentanza di artisti che illumina la comunità in cui vive e sono molto felice che si parli oggi di cultura del diritto
Parto da un antefatto molto più antico di quello che siamo abituati a nominare nel due mila e tre una regista sudafricana in via il far per prenderlo restia deve per raccontare il Sudafrica post apartheid
Di fronte alla sullo stesso non si riesce Commission a un certo punto la rischia di diventa il testo preferito dei giuristi
Le pagine più commoventi quelle più alte sono quelli che Pasolini nella sua traduzione descrive come il momento topico della tragedia quando per la prima volta si istituisce un'Assemblea un tribunale io se non l'avete letto vi consiglio di leggere queste pagine così toccanti
E soprattutto la cosa meravigliosa che contro questi sentimenti oscuri primitivi Rozzi primordiali quelli delle Erinni che si scontrano controllava la monarchia altrettanto rozza di Agamennone
Si erge uno strumento diverso l'Assemblea
Il tribunale
E questi elementi però così fastidiosi all'interno della comunità non andranno eliminati ma
Ria assimilati reintrodotti modificati attraverso la ragione
E allora proprio perché questa è un'Assemblea e qui si istituisce un'assemblea di cittadini penso che nessuno più del sindaco possa salutarci
E dirci che cosa veramente serve per risanare una comunità soprattutto quando sto sembra che ci siano tanti ostacolino nel suo sviluppo
Mi
Funzione
Grazie penso Lambeau stessi
E perché
Sennò al telefono mi costringeva a stare seduto mi alzo per segno di rispetto per tutto l'Auditorium e per le persone che oggi sono venute su un tema difficile no che colore abbia posto la coordinatrice
Come risanare una società malata parte veramente separata etico
Penso di no nel senso che ogni
Fase di una società è rappresentata da i buoni e i cattivi dalle regole che si danno ci sita insieme e del fatto che prendendo spesso il mancato rispetto poi no
Viene dai comportamenti da come quella quel
Quell'organizzazione della società le regole
E quindi la democrazia
La democrazia
Svolge il suo compito
E lo vediamo in tanti anni ormai poco e che sono tanti dalla costituzione repubblicana che abbiamo avuto una democrazia in Italia
Che ha come dire lavora lavorato tanto
L'espressione dei diritti ed espressione del rispetto dei diritti dei residenti
Protratta nel tempo che sia come dire amplificata nel tempo ha creato una società da una parte molto più aperta dall'altro pieno indubbiamente i gruppi anche di
Di contrapposizione questo no quindi è è evidente che
E la lavoro che c'è da fare è ancora molto abbiamo vissuto periodi
Pieni di conflitto
Ancora più di oggi se ricordo il passaggio degli anni settanta con
La contrapposizione ideologica che c'è stata in quel periodo gli anni di piombo come sono stati
Descritti e che oggi sono stati un po'dimenticati messi da parte no
è il primo periodo contro la diciamo la lotta repubblicana con anche un rischio perché c'è stato almeno centosettantaquattro con il golpe Borghese gli attentati quindi alla nostra repubblica no
è sono stati fortissimi
E oggi dopo come dire con l'epoca del consumismo con la poca della visione di una società basata esclusivamente
Lo possiamo dire
Sull'economia sul benessere
Sul fatto che le persone che non ce la fanno oggi mettiamo in piedi da da alcuni anni delle politiche di inclusione no perché ci siamo resi conto che abbiamo messo da parte una bella fetta della nostra società e ci dobbiamo anche rendere conto che come dire in una
Un passaggio che stiamo facendo per quello
Di arrivare a uno Stato europeo
Il tempo del confronto con gli altri i nostri Stati
Che abbiamo in Europa con una non solo democrazia differenti ma anche diritti differenti che vengono fedele riconosciuti alle diverse
Persone che abbiano in uno stesso stato duri viviamo in Schengen no ma quando ci trasferiamo dall'Italia
Alla alla Germania o all'Olanda o o o alla Francia abbiamo diritti differenti no
E questo è un tema cambia visto da affrontare da come dire ragionare senza rifiutare a priori perché la costruzione di questa nuova nazione clonazione nuovi nuovo Stato anche questo è anche se sarà federale lo potremmo chiamare come vogliamo e quello che ci è capitato nel corso del secco soprattutto nel mille ottocentosessanta quando abbiamo fatto lo Stato italiano
Lì oggi come dire oggi noi sì confrontiamo con la Corte di giustizia europea
No
E da un po'di anni in cui noi rivendichiamo i diritti che abbiamo persone comunitarie attraverso la la corte di giustizia europea che come dire è l'ultimo no baluardo rispetto alle come dire
Al confronto che già abbiamo a livello nazionale
E questa abitudine come dire
Solo per alcuni no perché ancora non tutti noi ci sentiamo prima di tutto cittadini europee a c'abbiamo questa differenziazione e il diritto come me insegna Nord giusta di
Giuristi della filiera no della la materia a un'evoluzione no e probabilmente si evolverà ancora di più io voglio essere cittadino europeo ma non perché non vi basta quello italiano ha perché credo una grande comunità dei quattrocento milioni di persone no sia più significativa nel confronto internazionale e che la stabilità come vediamo anche dal punto di vista
Delle
Guerre non ci aspettavamo possano essere siamo messa da una parte no e quindi come noi oggi no proponiamo in una visione europeista il diritto di casa nostra ecco credo che l'oggetto la discussione sicuramente sarà affrontato da chi meglio di me a proviene
Cura il diritto ma qui entrerà anche la politica no la politica delle scelte di essere lungimiranti di essere precursore anche dei tempi in cui la maggior parte non riesce a vederlo e quindi noi abbiamo ma anche come cittadini di una città che siamo dista dal punto di vista internazionale vogliamo che l'inclusione e la generazione di diritti sia per tutti e con questo vi auguro buon lavoro vi dovete scusare certo io certe volte al resto anzi il più delle volte adesso per ascoltare ma un'altra fa una commissione poi c'erano altre
Fare il sindaco e fare tante cose purtroppo e quindi
Da dell'emigrazione e buon lavoro
Ma
Telefonini perché c'era se non la Directa ha problemi di buono e di trasmissione quindi se potete per cortesia Spencer i telefonini spenti e ridati dei telefonini grazie
E
Il sindaco ha dato il benestare a questa Assemblea e vorrei passare la parola alla stessa ora Renzi che è stata anche lei la prima persona sposare in pieno l'idea di aprire alla cittadinanza un percorso di giustizia riparativa per introdurre la situazione Renzi io penso che la la questione fondamentale sia quanto il cambiamento del territorio più che quello della vita personale certe volte sia quello che fieristica e quanto sia importante invece venire insieme la comunità proprio perché non si disperda
Credo che questo non funzioni non ce lo passiamo solo per una questione di stimoli intanto si sente
Ok allora buon pomeriggio a tutti io ringrazio ovviamente per essere qui do il benvenuto da parte del dell'assessorato al benessere innovazione sociale
E e ovviamente per me è un grande onore aprire oggi alla cittadinanza questo incontro l'incontro che di solito viene riservato agli addetti ai lavori quando Porzia Mina
Contattato per cominciare ad organizzare questa giornata i fiori tenuto che fosse davvero di grande importanza per tutta la cittadinanza
E per dare un segnale perché Secondo me parafrasando una frase di banche nessun luogo è lontano è vero che ci sono gli strappi è vero che ci sono i territori da unire ma dove dobbiamo immaginare luoghi senza confini mi piacerebbe molto pensare l'ha citato un pochino il sindaco no con Schengen
Mi piacerebbe pensare che la cosa più importante la persona è la persona in tutte le sue sfaccettature la persona come portatrice di di sensazioni e di emozioni di difficoltà di storie di territorio e quindi proprio mi viene mi viene in mente questa frase nessun luogo è lontano perché noi dobbiamo cercare con la nostra attività di accoglienza
Di condivisione di accettazione di cura dell'altro questo secondo me è un pallino che la nostra amministrazione della cura dell'altro chiunque esso sia
E allora questo secondo me ci deve portare ad affrontare anche delle tematiche così importanti e così difficili come diceva il Sindaco ma aprire la cittadinanza a tutta una serie di sfaccettature come ad esempio questa che ci vengono mostrate molto bene in alcuni momenti dell'anno come ad esempio durante il festival io vedo qui Giorgio Flamini
E il dottor persino Gilli che ringrazio perché ogni anno si aprono le porte del Festival
E le porte del carcere per far mettere questi territori in Comune per capire che cosa che cosa succede noi vogliamo che queste attività continuino speriamo che questo sia l'inizio di una possibile prosecuzione delle delle attività e dei lavori perché vogliamo non solo curare ma eventualmente sanare nel caso in cui ci sia necessità lavorare insieme enti locali istituzioni
Parti Tribunale nessuno toccare Nessuno tocchi Caino penso che possa essere un valore aggiunto quindi veramente oggi c'è una grande emozione per quello che che mi riguarda
Speriamo di poter lavorare insieme e di dare adito a tante altre attività come questa o altro quindi vi ringrazio
Prima che
E in tra le istituzioni a mio avviso uno dei diritti realmente irrinunciabili quello alla cultura e quello che chiede infatti all'assessore cedente
Quanto ancora oggi è importante la cultura soprattutto nel suo generare il dissenso
Più che l'assenso eccome davvero no una pratica culturale corretta ci posso insegnare a costruirlo il futuro e non solamente ad aspettare che le cose cambino
Grazie buona monossido tutti ringrazio anch'io quanti io
Ci sono intervenuti qui per parlare di diritti umani e inalienabili
Non è semplice definire la la cultura cosa sia la cultura cioè darne una definizione univoca ed esaustiva perché racchiude molte esperienze significati molteplici come affermato in molti documenti mi riferisco in modo particolare a quelli deliberati nelle Commissioni UNESCO la cultura attiene alla dignità umana e ne espressione la cultura quindi è quel fenomeno sociale che si genera attraverso l'interazione degli individui e delle attività creative
E non parliamo solo della fruizione delle opere d'arte di spettacoli di conferenze di presentazione di libri
O di contenuti umanistici oltre alle arti alle lettere parliamo di modi di vivere di modi di di convivenza di un sistema di di valori di tradizioni di credenze
La cultura quindi deve essere considerata come l'insieme di quei tratti distintivi intellettuali materiali ma anche affettivi e spirituali
Che caratterizzano una società un gruppo sociale includono quelle scelte di vita che scaturiscono anche dal bisogno dello stare dello stare insieme di comunicare della socialità ecco perché la società e diversità culturale
Una diversità che dobbiamo proteggere perché presuppone Hitler rispetto dei diritti umani delle libertà fondamentali quali la libertà di espressione e di informazione e di comunicazione
E libertà di ciascun individuo di poter scegliere le proprie espressioni culturali
Dobbiamo fa percepire che la cultura qualcosa di necessario appunto alla qualità della vita di ogni individuo
Sia dal punto di vista sociale sia come possibile sviluppo di quel rapporto di continuativo e profondo tra soggetti operatori culturali
Per arrivare a quello che era un obiettivo fondamentale finale quello di fare arrivare la cultura più persone possibili e per ritornare alla domanda che che mi faceva la la coordinatrice
Se è questo ciò che consideriamo come cultura non è pensabile allora resti resti inattesa dobbiamo e quindi aspettare che le cose accadono ma dobbiamo essere noi tutti attori principali di un processo dinamico in cui appunto ogni azione contribuisce a fare cultura
L'avvocato Chiappero Modicani è il presidente della Camera penali di Spoleto
E da qui vorrei partire perché una delle istituzioni più importanti ed una degli scopi più importanti della camera penale è proprio quella di tutelare ingiusto ed ecco processa
Presidente quale ruolo e funzione c'è nella riparazione della pena e soprattutto ci può dire come l'evoluzione giuridica rispetto a questi cambiamenti sia a diversi mi classificata
Buona sera a tutti
Solo per una congiuntura temporale io qui sono ancora il presidente della camera penale
Christopher rassegnare le dimissioni perché da pochi giorni sono diventato presidente dell'ordine degli avvocati quindi approfitto anche per portare il saluto dell'ordine degli avvocati che ha criticato questo convegno ai fini formativi con tre crediti gli avvocati comunicazione di servizio devono firmare fuori ha lasciato il fogliettino fuori
Quindi intorno nella mia veste temporanea ti presidente della camera penale e vi do il benvenuto non pensavo di vedere così tante persone a un convegno che ha convegno Porzia non vuole che si dica e questo è un convegno contro a un incontro perché è un incontro non solo con i giuristi non solo con l'Accademia non solo con la magistratura ma soprattutto un incontro con la città
E dicevo mi fa piacere vedere tanti giovani
Buona parte
Meno giovani de parte di quella cittadinanza cui era era aperta questa questa nostra conversazione di stasera
Porzia parlava della camera penale
Che cos'è la Camera penale all'associazione di avvocati che si occupano esclusivamente o prevalentemente di diritto penale organizzata su base nazionale con un'unione di tutte le camere penali italiane
Giustamente ha osservato la nostra coordinatrice che
Il Focus
Della Unione delle camere penali
Il giusto processo e poi vedremo ma soprattutto che credo che sia quello che più conta in questa in questa riunione in questo incontro di stasera
La funzione di dialogo che
L'Unione delle camere penali le singole Camere Penali territoriali come la nostra
Debbono avere con la società
Per quanto riguarda
La cultura del processo la cultura del giusto processo la cultura
Del carcere nel caso odierno veniamo da una visita nel nostro nella nostra casa di reclusione di Magliano
E appunto la cittadinanza la società in questo caso ancora più specificamente con la città città che c'era
Ospitato caccia colto attraverso il sindaco e i suoi assessori città alla quale
Io ma credo tutti rivolgeremo o un invito al termine di questa di questa giornata
Dicevo
Un ruolo di dialogo bene questa parola tornerà tornerà spesso immagino
In questo in questa serata
Il dialogo il logos
Tra i popoli diceva il sindaco prima
Ma comunque è alla base del processo
Oggi è alla base del processo il dialogo il logos la dopo l'introduzione della articolo centoundici della modifica il giusto processo che risale ai primi degli anni novanta
Viene introdotto proprio questo concetto per cui ci deve essere un dialogo
Paritario tra l'accusa e la difesa
E allora
Mi chiedeva la nostra amica Porzia
Mi chiedeva qual è stata l'evoluzione del sentire rispetto a questo concerto di esito processuale che alla prima il
Diciamo che
Il sentire si si evolve
Si modifica
Si rapporta con quelli che sono i tempi
Diciamo che il modello più più antico che ritroviamo il modello retributivo della pena cioè dove il la il focus
Della giustizia confine retributivo
E quello dell'intento punitivo dello Stato
Torneranno spesso ieri rimandi alla tragedia greca perché oggi parliamo di cose
Moderne arriveremo a parlare dei nostri giorni però tutto questo
Non è nuovo
Tutto questo nel nuovo perché già quattro secoli prima di Cristo nella tragedia greca
Si parla di questo
L'accennava appunto Porzia
La furia vendicativa delle Erinni
La furia il il desiderio di vendetta
La pena come vendetta
Cosa indetta della comunità organizzata dello Stato
E quindi
Scusatemi
Con un intento punitivo con un soggetto
Scusatemi
Che il
Il soggetto principale che lo Stato
Che vuole esplicare la funzione
Di guardiano guardiano della legge guardiano delle convenzioni
Guardiano
Del contesto sociale
Tutto questo sopravvive per secoli questa concezione anche se come ho già detto
C'ha dal tempo dalla tragedia greca
C'era
Un altro sentire di sottofondo
Altro sentire che era quello
Poi introdotto in forma compiuta definitiva con un grande salto temporale
Ma sul finire dell'Illuminismo con con Beccaria con famoso dei delitti e delle pene non a caso nel simbolo dell'Unione camere penali c'è l'effige di Cesare Beccaria
Con Beccaria
Il focus
Della pretesa punitiva dello Stato dalla pretesa punitiva dello Stato si sposta su quella del soggetto che ha commesso il reato cioè sul sul criminale si sente l'esigenza
Di
Dare valore e
Anche a questa parte
Di creare un dialogo
Anche con questa parte dialogo che è quello che è stato introdotto
Da appena
Nell'ultima della delle ore stelle rumeni di
Quando per giudicare di Oreste reo confesso
Di aver ucciso
La madre
Istituisce un tribunale
Un tribunale dove vengono ascoltate le due le due versioni
La versione dell'accusa
Delle rinvii
E la versione
Del criminale di quello che era semplicemente colui a cui doveva essere irrogata una pena che fosse
La più esemplare possibile
Per eliminare secondo questa concezione il pericolo della recidiva
Bene Atena non per niente la dea della saggezza
Istituisce un tribunale che mette a confronto le ragioni di chi ha commesso il reato e di chi pretende di punire quell'azione delittuosa senz'altro delittuosa
Perché Oreste ammette di essere colpevole ma spiega le sue ragioni
E al termine di quel processo
Oreste viene assolto
Oreste viene assolto
Perché c'è stato un dialogo perché c'è stato un confronto tra l'accusa e la difesa
Perché c'è stata un'applicazione venticinque secoli fa di quello che noi abbiamo introdotto nella Costituzione soltanto poco più di venti anni fa
E questo modello
Di che a rotazione della pena che tiene conto
Del criminale del reo
è un modello che
Possiamo definire riabilitativo nel senso che tende ha come fine scritto anche nel moto della polizia penitenziaria
Redimere
Il colpevole cioè
Cercare di far comprendere
Lo sbaglio che si è commesso cercare di migliorare
Il colpevole cercare di aiutarlo a reinserirsi nella società
Affinché
Non Possa compiono recidive con un duplice aspetto il primo per la sicurezza sociale
Il secondo
Per una riabilitazione del soggetto che altrimenti sarebbe un soggetto perso per l'utilità collettiva per la e per la società
Diciamo che
Il percorso riabilitativo della pena e quello che anche in Costituzione
Il fine riabilitativo della pena anche in Costituzione
Ha colto tutelato
Però se noi andiamo
A osservare
Quali sia il soggetto che non viene considerato
In questa dinamica
Che si è allargata prima da un solo soggetto che era lo Stato che voleva la pretesa punitiva poi si allarga reo per cercare di redimerlo dire inserirlo
Ci accorgiamo
E ce ne siamo accorti relativamente tardi
Che nel processo nel fatto criminale
Nella
Vicenda del delitto
C'è un terzo soggetto che non è meno importante dei primi due
Che alla persona offesa
La persona offesa
Che
Spesso
Quasi sempre
In un processo
Intra
Soltanto
Per rendere la sua testimonianza
Al massimo per richiedere il risarcimento del danno
Ma che non viene
Prese in considerazione per quella della sua esigenza
Di
Sanare il vulnus che ha subito
Perché certamente il risarcimento in forma pecuniaria
Che è quello che offre il processo
Essi qualcosa
Oppure molto dipende dei punti di vista
Ma molto spesso
La persona offesa dal reato
Nonostante la punizione del colpevole
Continua a percepire
Nel suo animo
Un'offesa che non è stata sanata
Dall'azione dello Stato
O dalla riparazione processuale
Sulla base di queste idee si inizia a diffondere la cultura del modello ripartivo della pena
Spostando l'attenzione dei primi due soggetti che abbiamo visto
A il soggetto terzo la persona offesa
Considerando anche che
Appena ci ha insegnato
Che il dialogo che sana
è il colloquio il confronto
Siamo
Ad un livello diverso da quello per l'erogazione della pena che per carità deve essere certa deve essere effettiva tutto quello che vogliamo
Siamo a livello differita dell'anima
Mazzarino dell'anima che il colpevole redento sente
Alla stessa maniera della persona offesa
E che
Alcuni studi ci dimostrano anche l'esperienza empirica di questi ultimi anni ci dimostra
Che attraverso il dialogo attraverso il confronto attraverso condotte riparatoria fra la persona offesa dal reato è il soggetto che ha commesso il reato
Riescono a sanare
Questo
Questa ferita questo conflitto che rimane tra le due parti
Questo è importantissimo
è importantissimo
Non solo
Perché la persona offesa viene esser parte di questa dialettica
E
Riesce
Perché ci sono tanti esempi dei degli ultimi anni per esempio delle vittime
Dei figli i parenti delle vittime
Dei gli anni del terrorismo che son riusciti a placare il loro la loro ferita interiore dopo essersi confrontati con lei gli autori di quei delitti
Ma non è utile solo a loro
è utile anche nel fine della
Redenzione della riabilitazione della correttore inserimento della società di chi
Ha commesso il delitto
Ora queste sono concezioni che inizierà a partire lo ricordava un pochino prima Porzia negli anni novanta
Siamo ancora in una fase molto sperimentale di questo
Alcuni ordinamenti europei ma io non entrerò in questioni di diritto perché ci dovrà essere professor Fiorio Teresa avrebbe dovuto farlo
Molto molto meglio di me ma c'è anche il dottor Gian filippica che lo farà evidentemente dopo di me e non voglio rubare lo spazio la mia voleva essere soltanto una riflessione poi alla fine un invito
Altri ordinamenti europei già da qualche anno hanno accolto una visione
Non solo europei anche anche se questa visione di un modello riabilitativo della pena
E noi ci stiamo
Avventurando stiamo iniziando in questi giorni veramente in questi giorni perché
Questa concezione viene introdotta per la prima volta nel nostro ordinamento con la riforma Cartabia
Che è entrata in vigore
Da un mese e mezzo
E che introduce
C'erano degli embrioni nella legislazione precedente senz'altro non voglio di nuovo rubare qui il tempo a chi seguirà di embrioni che erano
Quelli procedimenti di messa alla prova nel processo minorile la messa alla prova che era stata introdotta qualche tempo fa nel procedimento penale
Però
La
Impronta forte di questa nuova concezione si introduce
Con delle norme che dobbiamo ancora iniziare ad applicare perché sono entrato in vigore da pochissimi giorni
E quindi siamo di fronte a una sfida a una sfida storica siamo di fronte
Pure in un momento in cui i sentimenti della società o perlomeno quelli che che traspaiono
Dalla società civile sono di un momento di di giustizialismo
Perché
Questo a me sembra siamo in un momento in cui la cultura giustizialista sia abbastanza
Per lo meno
Diffusa
Come notizia
In questo momento al contrario noi stiamo
Aprendo una sfida
Aprendo una sfida alla dove
Il dialogo il logos le erinni che diventano rumeni di al termine tragedia e quindi un il bene
Il ristoro
Devono prevalere e devono essere il nostro segnale di guida
Per tornare a quello che
Poi il fine anche di questa giornata la visita al carcere la cultura
La città
Come può una comunità come la nostra
Una città come la nostra con la città votata all'arte alla cultura non per niente siamo in lizza
Tra le dieci città che possono essere nominati copie capitale europea della cultura
Come può una città come la nostra venire incontro a questi concetti
Io credo
Che tra tante comunità forse siamo una di quelle
Che un po'più di vantaggio lo può sapere proprio perché siamo una città dove l'arte di cassa
L'arte la cultura possono essere il mezzo perché una parte importante sempre della nostra città la Casa di reclusione di Magliano la Casa di reclusione di Maiano una parte importantissima di questa città
Non solo
Perché tanti di quei detenuti
Al termine del loro percorso
Vengono a formare parte integrante del tessuto sociale della comunità
Ma anche perché è
Un luogo dove
Centinaia di nostri concittadini
Svolgono il nostro il loro lavoro secondo
Idee indi Rizzi
Coerenti con quello che io ho detto
La testimonianza stasera ce la porterà al comandante diversi Gelli
Il carcere di Spoleto è parte di una comunità di questa città
E allora
In qualche maniera un'istituzione così importante sotto tanti profili deve essere
Aiutata
Dalla città intesa come amministrazione
E coloro che chiedono di reinserirsi nella nostra società cittadina avendo terminato il loro percorso
Di riabilitazione all'interno di questo carcere devono essere aiutati a reinserirsi è una delle chiavi
Deve può e deve essere l'arte e la cultura perché non siamo la città dell'arte e della cultura grazie
Pietro anni enunciato tutto quello che c'è da dire per i prossimi interventi
Si è parlato di dialogo oggi ne abbiamo assistito in carcere e per me era la prima volta nonostante io abbia conosciuti laboratori di Maiano
In cui ho assistito a quello che significa il dialogo cosa sia effettivamente creare un dialogo e questo grazie all'associazione tocchi Caino perché eravamo tutti intorno allo stesso tavolo
La persona che parlerà adesso credo non abbia bisogno di essere introdotta in alcun modo credo che Rita Bernardini sia l'incarnazione della testimonianza vissuta credo che a Rita dobbiamo fatti e diritti storici della nostra società
E e Rita speso e sta spendendo la sua esistenza al servizio di un'intera comunità
Oggi ancora terrore tutti me dell'associazione Africa in particolare hanno trovato il tempo di ascoltare le storie di documentare le storie e di far sì che le storie non rimanessero durante la visita al carcere l'isola Terna venissero qua
Per essere condivise con voi e come se oggi nel costituirsi mo'un'Assemblea tre livelli ci sono tre mondi quello della città dell'arte e della cultura quello di chi fatta trait d'union
E quello della città del carcere e a questo punto veramente cedo la parola Rita perché questa è l'assemblea fondamentale per costituire un nuovo schema sociale
Grazie grazie forse anche per queste parole
Allora si è parlato di cultura
Che è fondamentale
Dentro in carcere ma io credo in qualsiasi posto della nostra società
Eppure noi sappiamo che ci sono interi zone del nostro paese
Dunque per esempio proprio se vogliamo andare
Sugli esempi più negativi
C'è un'auto abbandono scolastico
Se noi andiamo nelle periferie delle grandi città
Se noi andiamo in alcuni alcune località del nostro Paese ci rendiamo conto che lì si andiamo a vedere i tassi di criminalità
Caso strano in quei luoghi sono più alti io vi sfido a guardare le statistiche
Che ne so di Tor Bella Monaca
A Napoli a Scampia
E insomma a Palermo quartiere Zen eccetera eccetera lì
Andiamo a vedere quali sono le statistiche della commissione dei reati più svariati
Aggiungiamo acquisto
Il fatto che i ragazzi
Che vengono da una famiglia e quindi dovuti Riba Bini i ragazzi che vengono da una famiglia duplice un genitore
Che è stato costa in carcere
Hanno un'altissima probabilità
Di
Delinquere nella loro vita e quindi di conoscere a loro volta il carcere
Allora ecco qui che noi dobbiamo sentire anche un altro tipo di responsabilità che è una responsabilità dello Stato
Che è una responsabilità dello Stato che
Spesso e volentieri
Noi questo lo dopo commentiamo vignola la sua spessa legalità
Lei diceva lo Stato cane da guardia
Guarda tutto ma non guarda a se stesso
Perché le violazioni dei diritti umani che noi riscontriamo sono veramente tantissime certo oggi abbiamo visitato un carcere
E che magari nelle visive che noi facciamo in tutta Italia perché sono centottantasei gli istituti penitenziari italiani dove ci siamo un po'rilassati
Con il comandante Marco piercing civili abbiamo anche spesso scherzato fatto battute perché perché l'atmosfera del carcere il look consentiva perché i rapporti che c'erano fra il personale penitenziario sia quello adibito alla sicurezza che quello ha detto al trattamento i rapporti erano veramente molto cordiale cioè il comandante li conosce sono quasi cinquecento quante sono quattrocento
Quattrocentocinquantacinque li conosce praticamente tutti
E questo già e qualcosa di molto significativo perché perché se li conosce come ha dimostrato bruma durante il giro che abbiamo fatto nelle celle vuol dire che è attento
A quello che capita in quell'istituto perché dico ci siamo rilassati ci siamo rilassati perché e in quel carcere ci sono molto intanto è un carcere dove c'è tutto mancano solo le femmine
Cioè non c'è il reparto femminile però per il resto non si fa mancare niente cioè il quarantuno bis cioè la nostra sicurezza
C'è la sezione protette c'è la media sicurezza Arcella reclusione e c'è il reparto isolamento cioè il transito c'è tutto l'osservazione psichiatrica atti vi manca il Tsai inside sarebbe l'ex eccidi ti servizio di assistenza intensificata
Al quale è a Parma hanno dato un'altra definizione
Sai
Uguale sai che poi Moro vecchie lì ricevere le cure è è un po'difficile
Detto questo
Celli si lavora sono centottanta che ha turnazione lavorano fanno lavori qualificanti
Ultrà i lavori interni al carcere non abbiamo visto a falegnameria già abbiamo visto dei lavori la mostra il fabbro
Quindi i lavori e importanti e spesso nei lavori di ristrutturazione anzi quasi sempre sono i detenuti
La manodopera
Quindi non si prende dall'esterno si utilizza la mano d'opera detenuti poi i corsi scolastici sono tantissimi
A me ha colpito anche il fatto che ci siano mi pare una trentina di studenti universitari di due due al quarantuno bis
Ed è difficilissimo per questo
Accada in altri istituti
Però poi c'è anche il reparto e questo voglio dire perché poi in ogni carcere cerca perché causa cifre parto della media sicurezza
Ma che succede il comandante ce l'ha spiegato siccome quelli della Toscana il Provveditorato della Toscana cioè l'amministrazione penitenziaria toscana gli sono più furbi di quelli dell'Umbria
E periodicamente gli riversano fanno li svuota menti delle carceri e e riversano
Detenuti magari quelli che vanno qualche rapporto disciplinare eccetera invece tenersi rimandano in Umbria
Per cui nella sezione di media sicurezza abbiamo incontrato il doppio dei detenuti che potrebbe contenere quella sezione ritenuti difficili
Detenuti con le storie familiari anche difficili con figli minori e lontani dalla famiglia insomma che non riescono a seguire
Insomma ebbe rapporti anche con i parenti che molti stranieri per cui che stanno in Marocco piuttosto che in Tunisia o in altre parti
Quindi i effettivamente occorrerebbe un intervento particolare non è possibile perché se anziché
Quanti erano quarant'una quarantina se
Ce ne fossero stati venti evidentemente
Ecco ci sono quaranta detenuti in ventiquattro posti se
Il carcere di Spoleto avesse avuto ventiquattro detenuti avrebbe potuto seguirli meglio evidentemente sia dal punto di vista dello studio che dal punto di vista del lavoro già una regola
Elementare no
E quando non lui ci arrabbiamo
Sulle sovraffollamento
Spesso non veniamo fraintesi no perché si pensa ai metri quadrati no e il sovraffollamento significa che quelle strutture penitenziarie
Non hanno il personale sono strutturalmente inadeguate perseguire più detenuti di quelli che sono previste
Nel carcere di Spoleto dove tutto quasi tutto sembra filare per il meglio però io ho saputo che ci sono quanti educatori che sette virgola sette di cui è uno che però ha l'hanno mandato la ragioneria perché serve
Anche gli amministrativi sono scarsi per cui Comandini
Per cui senti quelli della media sicurezza ma anche altri che ti dico la difficoltà di parlare
Con gli educatori non parliamo degli assistenti sociali chi li ha visti tra gli assistenti sociali sono e questa è una casa di reclusione sono quelli
Dell'ufficio per l'esecuzione penale esterna che avrebbero anzi hanno il compito istituzionale di entrare in carcere verificare quali sono i problemi
Anche familiari
Di quelle detenuto cercare delle soluzioni chi accompagnare il detenuto al
Nel reinserimento del nella società questi assistenti sociali siccome hanno dei compiti immensi che adesso sono ulteriormente aumentati
Con la benemerita parte della riforma Cartabia che si occupa dell'esecuzione penale ancora di meno lit vedremo in carcere
E non si sa come saranno però sono è questa la realtà con la quale ci dobbiamo confrontare spesso si capiscono meglio le cose quando si fanno degli esempi
Oggi abbiamo incontrato
Un ragazzo di ventitré anni
Che è entrato in carcere quando ne aveva quattordici
Quindi
A proposito delle zone in i suoi due genitori stanno tutte e due in carcere proposito delle zone questo proviene dalla Sicilia eccetera quindi affatto
Allora da quattordici anni insomma non credo che avesse delle culture un quattordicenne
è insomma entrato in carcere Italia fatto tutta fino all'università no
E adesso Spada a Spoleto
Che cosa succede
Che questo ragazzo intanto c'ha messo della buona volontà perché passano gli anni credo che abbia si sia diplomato in carcere
è un ragazzo mite a vederlo
Gli mancano
Quindi manca un anno e tre mesi al fine pena
Cioè di una pena lunga perché quattordici anni c'era ventitré
Gli manca un anno e tre mesi alle fine pena io adesso vorrei chiedere al dottor
Gian filippini che io al duro perché fra i magistrati di sorveglianza è quello che cita le sentenze non solo fondate dal punto di vista giuridico ma che aprono che ti dimostrano che cos'è la Costituzione italiana nel vivo
Vorrei chiedere al dottor John Filippi che fa parte del collegio dei tribù giusto del tribunale di sorveglianza che mi è stato meritoriamente presidente
Cioè viene rifiutato il permesso premio a questo ragazzo perché ha fatto la domanda all'Ufficio di Sorveglianza
Allora questo ragazzo fra un anno e tre misti esce
E capita sempre più spesso che questi ragazzi escono a fine pena senza mai aver potuto usufruire di un permesso
Premio viene sbattuto fuori no quello che fa non ci ha più i genitori non ce l'ha riferimenti sul territorio mi piacerebbe quale sapere secondo a mente
Di chi fa queste cose li mette in pratica quale dovrebbe essere il futuro di questo ragazzo
Poi dice è tornato a delinquere se uscendo fuori gli unici che si danno lavoro sono i criminali vorrei sapere gli unici che ti danno magari un tetto
E poi è facile no che persone di questo tipo compri da me completamente avulsa dal tessuto sociale siano avvicinati proprio succede con gli stranieri
Siano avvicinati proprio dalla è criminalità più o meno organizzata
Eppure se a questo ragazzo
Fosse offerto un posto di lavoro
Mi che dico che deve andar fa lo scienziato avanza
Può andare che ne so a lavorare in un bar pare affari caffè
Questo potrebbe iniziare un percorso perché i legami con se si è già con la criminalità son sono Dozza otto anni che sta qui in Umbria
Non ha più alcun rapporto e questo è certificato con i propri familiari di qualsiasi tipo quell'aura caccia ventitré anni
è un ragazzo recuperabile però per recuperarlo occorre anche il lavoro
Di tutta la collettività
Occorre il lavoro delle istituzioni
A volte guardate basterebbe quasi molto semplicemente mettere in pratica quello che già prevedono le nostre leggi
Perché una cosa per la quale con Nessuno tocchi Caino ci battiamo
Riguarda le parti dell'ordinamento penitenziario che sono completamente disattese
Proprio
Dimenticata
Se voi prendete l'ordinamento penitenziario andato a vedere in internet di leggete gli articoli dal settantaquattro in poi
Consigli di aiuto sociale
Che dovrebbero essere stati istituiti dal mille novecentosettantacinque
Presso ogni circondario di tribunale
Questi consigli di aiuto sociale
Debbono costituire dovrebbero perché non ci stanno dovrebbero costituire una Rete formata da chi
Formata dalle istituzioni locali e quindi pensiamo alla Regione al comune al tribunale spesso al tribunale di sorveglianza all'istituto penitenziario all'ufficio
Dell'esecuzione interne ma poi alla società civile
Alle associazioni di volontariato
Alla Confcommercio comunque al commercio comunque si organizzato nella città all'impresa comunque sia organizzata
E nella città qui proprio accompagnare la persona ad uscire dal carcere con una qualche tipo di sì un qualche tipo di sistemazione che a questa è lattina Lita possiamo dire che gli articoli che più si avvicinano
All'articolo ventisette della Costituzione
Questi articoli dal settantaquattro in poiché in Italia non sono mai stati attuati va bene non è che hanno io ho finito non è che hanno previsto qualcosa di alternativo no non sono stati attuati e basta l'unico consiglio di aiuto sociale che esiste e a Palermo
Ma sapete quanto è stato istituito un anno fa
Perché il presidente Antonio Balsamo assentito radio radicale sentito io che Oswald Ornago insieme a Rousseau rivive ho detto ma possibile che dal settantacinque abolite lì se non servono a niente fate altro
Ma non siate così ipocriti
E alla fine lo ha detto sai che faccio ha detto il dottor Antonio Bozzo lo faccia pure adesso c'è un altro appuntamento fra pochi giorni ed è si è creata una sinergia molto importante
Fra l'università e i detenuti che credo
Molto sarà molto fruttuosa
Questo per dirvi che la strada
Spesso è più semplice di quello viene complicata viene completata complicata anche da mezzi di informazione
Che sollecitano ogni giorno
Il telespettatore o in radio ascoltatori e poi non parliamo di internet a
Fare giustizia sommaria
Cioè ti danno due-tre elementi no quelli più
Scabrosi e tutti i santi giudice e dice io a quello io scippare Ray
In testa perché ha fatto questo questo e questo però è con la sollecitazione e non è qualcosa di Complesso che entra nell'animo nel rapporto umano Larsson
Citazione a quello di fare giustizia sommarie io credo che questo è quello che dobbiamo cercare di evitare e siamo qui insieme a voi anche per questo
Grazie
Rita ha magistralmente introdotto il
Il magistrato di sorveglianza uno dei magistrati di sorveglianza del tribunale di Spoleto Fabio Cianchi Lippi che è salito all'onore della cronaca per un dialogo molto interessante con l'avvocato Caforio garante dei detenuti
Di solito ne sentiamo parlare di magistratura Tribunale di sorveglianza per delle cose terribili inquietanti c'è questa sembrava quasi una narrazioni antica meravigliosa
Solo il diritto alla sessualità sul diritto all'affettività
Succede nel nel giorno diciassette gennaio due mila ventitré che tutte le agenzie ribattono questa notizia riguardo ad un magistrato di sorveglianza ed un garante dei detenuti abbiamo la fortuna di avere nella nostra regione
Che sollevano una questione di legittimità sulla norma che vieta alle persone detenute di a vere rapporti sessuali in carcere
La cosa meravigliosa
Che ci si rivolge alla Corte Costituzionale io ho scritto all'articolo all'articolo diciotto e spero di non fare una brutta figura e questo no
La cosa meravigliosa è che a un certo punto in questo dialogo
Il garante dei detenuti avvocato Caforio dice sì giusto io l'ho tolto perché questi sono diritti
Inalienabili come quello al cibo all'acqua alla salute alle cure
Cioè quello della sessualità e allora quello che io chiedo e vorrei tanto invitare l'avvocato Caforio sedere fra di noi siamo finalmente a quello che si dice non è che stiamo cambiando la giustizia no non ce n'è una nuova che soppianta la vecchia ma stiamo utilizzando gli strumenti del legislatore che ci porta ad un diverso ordine di di considerazioni e soprattutto prima perché dal dottor Ciampi liti e poi a lei come la possiamo narrare
Facendola comprendere praticamente questa questione che sembra solamente un'capriccio riguardo ad un diritto in qualcosa che invece tocca tutti noi tocca restare della nostra società raffinazione dalla parola lei è
Grazie
Allora intanto buona sera tutte a tutti grazie a Nessuno tocchi Caino al Comune di Spoleto
La Camera penale
Tutti quelli che hanno voluto questo momento di incontro io sono molto diciamo contento di essere qui l'Ufficio di Sorveglianza di Spoleto a pochi passi diciamo da questa sala
Porto tra l'altro il saluto
Dini tra Restivo ringrazia Manganaro che oggi non sono qui non non potevano essere presenti siamo in tre l'Ufficio di Sorveglianza di Spoleto come le altre realtà che hanno parlato anche io spendo trenta secondi per per parlare di questo ufficio che si occupa di un territorio
Più vasto di quello del Comune perché si occupa dei circondari
Di Spoleto e di Terni e quindi a in realtà ha giurisdizione su tre istituti penitenziari oltre che sui libri relativi quelli di Spoleto io da molti anni non mi occupo più della Casa Reclusione di Spoleto
Mi occupo di quella di Terni che l'altro istituto conta adesso cinquecentotrenta circa detenuti
Nel territorio appunto nel circondario del Tribunale di Terni e poi ancora Orvieto che è un istituto una casa di reclusione
Di dimensioni più piccole intorno centinaio di di detenuti quindi una diciamo un bacino di molto importante e che è un po'rappresentativo anche di una caratteristica
Propria di questa regione che una regione ad altissimo tasso penitenziario in rapporto alla sua popolazione
E con delle peculiarità che rendono veramente preziosi dei momenti di ascolto di dialogo e di confronto come quelli che stiamo svolgendo oggi la peculiarità di avere un
Una popolazione detenuta che in larga parte non proviene dai territori nei quali vive il che significa da un lato ovviamente la lontananza dagli affetti familiari dai centri di interesse
Familiare e sociale ma dall'altro significa anche enti territoriali che non riconoscono e che a volte fanno fatica a riconoscerli come cittadini come persone che hanno bisogno di servizi e quindi come istituzioni che si rapportano con il carcere per supportarlo e rendere possibile che si crei veramente una una rete in grado di sostenere una realtà che non può essere una parente sì nella vita delle persone ma che è un pezzo un pezzo significativo della vita di chi è recluso e quindi penso alla tutela della salute che è così importante vedere radicata con i territori
Non parliamo della salute mentale che sempre all'ordine del giorno tra le criticità
Più rilevanti ma penso anche ai servizi della cittadinanza che sono quelli tipici degli enti locali il riconoscimento del figlio che a volte così complicato abbiamo fare dei permessi per gravi motivi per portare i detenuti neri all'esterno per poter avere quello che è ovviamente un diritto
Come quello e tanti altri sono i profili in cui davvero è prezioso questo questo rapporto ed è chiaro che qui in questo un la presenza anche del garante regionale
Fondamentale grazie professor Caforio che mente per tutto quello che può fare ben al di là di quello che possano fare i magistrati di sorveglianza che si occupano dei singoli casi che vengono portati allora esame oltre alla ovvia sorveglianza sulla idealità della pena
Ho preso troppo tempo per questo primo inizia ma
Anche perché sono molti i temi che mi offrite Massaro cercherò di essere il più possibile concentrato sulla sulle questioni principali che vogliamo trattare anche se ho avuto una serie di input anche
No da chi mi ha preceduto sui quali verso la fine cerco di dare anche qualcosa mi astengo invece dal parlare
Della questione relativa alla sessualità ritenuti non perché non ne voglia parlare ma semplicemente perché il magistrato diciamo che propone la questione di costituzionalità tutto quello che ha da dire lo ha scritto in quel provvedimento dopodiché io credo che sia più opportuno che stia zitto in attesa che la Corte costituzionale faccia
Diciamo le sue valutazioni ma naturalmente il il professor Caforio potrà confà Ger libertà di me
Commentare su quel tema dico solo e così la chiudo su quest'argomento che ovviamente magistrali sorveglianza arriva a proporre una questione di costituzionalità quando una disposizione normativa che deve applicare gli risulta non applicabile perché posta in rapporto con i principi costituzionali dubita che quella norma di legge
Abbia cittadinanza nel nostro ordinamento quindi non le propone diciamo perché ritiene che siano temi rilevanti magari né ritiene molti rilevanti ma ma la come dire quelle che può portare all'attenzione della Corte nascono dai reclami in questo caso un reclamo oppure da diciamo da da procedimenti nei quali qualcuno gli vi sottopone le difese che hanno in questo ruolo molto importante o lo stesso interessato
Come succede nel mondo penitenziario in cui c'è un diritto delle persone detenute di proporre le proprie stanze anche a prescindere da un difensore tecnico no grandi diritto che semplifica la vita a chi non ha la fortuna di aprire un un difensore
E in questo caso quindi la questione è stata posta in questi termini
La corte costituzionale si è già occupata dieci anni fa aveva detto che il legislatore avrebbe dovuto prendere seriamente in considerazione l'intervento in questi dieci anni un intervento non si è avuto da questo nasce una questione che appunto ripeto ripropone all'attenzione della Corte costituzionale
Una un problema di costituzionalità dell'articolo diciotto più in generale l'assenza di spazio nella legge penitenziaria per degli incontri intimi
Con le persone detenute da parte dei loro familiari in libertà trentadue Paesi del Consiglio d'Europa
Hanno già questa possibilità
Qualche parola sulla giustizia riparativa visto che è un tema che oggi ci impegna macché ci impegnerà io credo sempre di più in futuro
Comincio con una citazione che in realtà è la conclusione di un bellissimo libro di Grazia Mannozzi lodigiani sulla giustizia riparativa citazione da Alda Merini
E dice non ci perdiamo a volte meno sono scritta perché nel peccato della disconosce Enza di noi stessi ma con un gesto calmo della mano con un guardare volutamente buono
Non ci possiamo sempre ricondurre sulla strada maestra che lasciamo e nulla è più fecondo e più stupendo di questo tempo di conciliazione
Quel libro si conclude così perché la giustizia riparativa evoca questa necessità che la società io credo sente moltissimo di conciliazione
Che cerca legittimamente al sempre cercato anche nel processo penale
La giustizia riparativa risponde ad una domanda
Che lì cittadinanza alla società si pone e che non ha trovato fino ad ora una piena una compiuta risposta nella nel processo penale e nella pena così come noi la conosciamo
Come vedremo tra brevissimo il meccanismo che è stato ora introdotto ricordato l'avvocato Monicelli come ora abbiamo una disciplina è organica della giustizia riparativa poche settimane in realtà con il decreto legislativo centocinquanta del due mila ventidue finalmente c'è una una normativa vere e proprie ma al di là di questo naturalmente
La ristorati Justice ha una sua storia una storia più antica
Di sperimentazioni e ora il sistema che è stato prescelto un sistema che non mette da parte il processo penale ma che vive in una quella che è stata descritta dei primi commentatori come una complementarità
Quindi il processo penale con le sue con le sue garanzie con le pene resta ma a fianco viene inserita una possibilità che ha la sua grande forza della volontarietà dell'accesso nella spontaneità di questo accesso e che quindi deve essere maneggiata con molta cura perché mai può diventare invece qualcosa di strumentale all'ottenimento di qualcos'altro perché questo farebbe perdere il significato originario
Alla giustizia riparativa maceriamo in pochissimo comunque grazie di aver chiesto magistrato di sorveglianza di esserci su un tema così non soltanto per quel confronto ma perché
è evidente come diciamo sia interpellata la magistratura di sorveglianza ad interrogarsi sulla figura sul sulla domanda di giustizia delle vittime non ora
Che c'è la giustizia riparativa ma in qualche modo da sempre evidente che la magistrale sorveglianza abbia una visione reo Centrica della sua del suo lavoro al centro cioè il condannato la necessità che secondo l'articolo ventisette della Costituzione si rispetta i suoi diritti fondamentali
E si costruisca un percorso che lo riporta verso l'abisso la società risocializzazione come diciamo con una parola che ci piace forse di più della rieducazione no che come indicata nella Costituzione ma questo significa
E quindi al centro a solo una di quelle le figure delle quali prima parlavamo ma non si può dire che fino a oggi invece la figura il ruolo della vittima le fosse ignoto perché la costruzione dei percorsi di socializzazione intanto hanno senso
In quanto conducono all'esterno persone che siano in grado di restituire alla società qualcosa attraverso un ruolo attivo propositivo
Questo è l'articolo ventisette che ce lo chiede e ce lo chiede ricordandosi sempre che nessuno è soltanto il reato che ha commesso
E dobbiamo lavorare su tutto ciò che questo reato non è valorizzando nella persona tutto ciò che il reato non è per restituire all'esterno alla società ferita dal reato qualcuno in grado
Di dare il suo contributo
E questo è un contributo offerto evidentemente anche alle persone offese offerto alle vittime
Che non scompaiono da quell'orizzonte di conoscenza è questo che non rende possibile la magistratura di sorveglianza concedere sempre misure alternative alla detenzione concedere sempre benefici penitenziari
Le valutazioni sulla pericolosità che sono valutazioni individualizzate
Rispondono a questa esigenza certamente nell'esiguo diciamo della Garanzia della sicurezza dovrebbe essere più presente nell'opinione pubblica l'idea che anche le alternative al carcere i benefici penitenziari il lavoro della magistratura di sorveglianza e di tutto
Il mondo penitenziario perché la polizia penitenziaria gli educatori le direzioni tutti lavorano in questa direzione la direzione per tutti la risocializzazione le difese
Tutti i lavori questa di socializzazione è un percorso che riduce che riduce la pericolosità
Riduce quindi il rischio della recidiva nel reato crea sicurezza è uno strumento che fa sicurezza si legge di meno sembra contro intuitivo ma in realtà vada in quella direzione
D'altra parte le pene in quanto tali è da molto che sono una specie di bevanda zuccherina di cui sembra sempre di aver di sogni no se ne ha bisogno sempre sempre di più ma come tutte le bevande zuccherine a differenza dell'acqua non riducono la sete la aumentano ce n'è bisogno sempre di più e questo fa determina volte una escalation nella richiesta di penalità che però continua non confrontarsi con quel bisogno che vede spesso le vittime indifferenti rispetto alle tecniche vengono e si
Unite pene che soprattutto sono inutili quando non mettono al centro la necessità della risocializzazione che sono inutili se sono tempo vanno in cui la persona poi viene restituita all'esterno uguale se non addirittura in qualche caso peggiore rispetto a quello che era che era un tempo
Dice Nicola Lagioia in un bellissimo liberò la città dei vivi
Dovremmo compiere un doppio percorso bisognerebbe amare la vittima senza bisogno di sapere nulla di lei
E questo ci viene molto difficile quante volte invece accade che la vittima si trovi sottoposta a quello che chiamiamo vittimizzazione secondaria con un processo alla stessa vittima della quale alla quale chiediamo tanto molto più di quello che invece non sia legittimo chiedere
Bisognerebbe sapere invece molto del carnefice per capire che la distanza che ci separa da Luís è minore di quanto crediamo questo secondo movimento che si impara il primo è assai più misterioso e mi trovo assolutamente d'accordo ne possiamo imparare questo rispetto per le vittime
Dobbiamo però anche muoverci in quella direzione per riconoscere che appunto chi commette un reato non è il mostro che diverso da noi
E molto più vicino in questa prossimità che ci può spaventare riconosciamo però e dovremmo tutti riconoscere un po'prima del reato quello che può condurre al reato
E allo stesso tempo essere pronti a riaccogliere chi ha intrapreso veramente un percorso di cambiamento con maggior fiducia
All'interno del contesto sociale
E d'altra parte il secondo elemento e che spesso noi ci sostituiamo le vittime
Noi non vogliamo farle parlare pensiamo di sapere cosa
Le vittime vogliono invece è giusto che si ascoltino coloro che hanno subito il fatto di reato che possano avere uno spazio per esprimere ciò che hanno vissuto il dolore che hanno subito
Non con altri che si che parlano al posto loro ma attraverso la necessità di dialogo che loro stesse molto spesso sento a queste necessità così difficili
Cerca di rispondere quel percorso di giustizia riparativa della quale parliamo se avesse avuto più tempo che avevi detto che questa attenzione alle vittime la sorveglianza fino a oggi la declina Traverso gli istituti chiara
I posso solo citare ma le misure alternative alla detenzione già prevedono degli spazi che non sono giustizia riparativa
Ma che conducono a dei comportamenti riparatori
Il risarcimento del danno naturalmente ma anche condotte di riparazione nei confronti della collettività penso
A anche per esempio al lavoro di pubblica utilità che abbiamo sperimentato anche ai nostri territori ma che non è ancora giustizia riparativa una cosa diversa e trattamento
E trattamento ottimo trattamento che può aiutare a costruire percorsi ma che non è ancora quello che è la giustizia riparativa c'è nella liberazione condizionale la più ampia delle misure alternative
Se possiamo chiamarle così che noi abbiamo quella che è concessa persino all'ergastolano non ostativo ormai dopo la le leggi recenti anche lì abbiamo una possibilità seppur molto difficile di arrivarci ma attraverso la nozione di ravvedimento che si abbevera anche al rapporto che ha il condannato con il reato che ha commesso come risarcimento ancora una volta dei danni ma anche con condotte rivolte nei confronti della persona offesa della vittima quindi ci sono tanti istituti ma
Ancora non siamo alla giustizia riparativa introdotta dal decreto legislativo centocinquantadue mila ventidue tre minuti per dire qualcosa su questo perché so che se lo merita
Due minuti
è davvero difficile però voglio almeno di questo nel paradigma della giustizia riparativa
Persona offesa vittima meglio definiamola così e
Si parla di colui che è indicato
Come autore del reato perché e si tratta di un istituto che è applicabile anche nel corso del processo penale e quindi dobbiamo fare molta attenzione a non confondere
Il reo così possiamo chiamare solo all'esito della condanna definitiva con colui che invece nel corso del processo
Stabilendo ancora una fase in cui è innocente fino a prova contraria si possono confrontare con la presenza necessaria terza di un mediatore che non è il giudice che non è un assistente sociale che non è il difensore che è una figura professionale centrale
Rispetto alla quale dobbiamo tutti fare un passo indietro perché quello che poi accadrà all'interno di questa bolla che il il momento del percorso di Paratico sta da un'altra parte rispetto al processo penale
Gli esiti riparativa i sono la grande novità
Del decreto legislativo perché questi esiti riparati vi hanno un'incidenza anche nelle vicende
Penali ed è lì che delicatissimo preservare quella momento che abbiamo descritto di volontarietà con il momento invece delle conseguenze che possono avere nel corso del processo penale
Una serie di conseguenze che possono condurre a delle soluzioni anche vanno a come dire conducono ma solo e se in termini positivi a una attenuazione una una modifica diciamo così dei percorsi proprio il processo penale nella parte più esecuzioni e penale che è quella di cui io mi occupo più direttamente avranno la possibilità di essere valutati
Dalla magistratura di sorveglianza ai fini della concessione delle misure alternative
Mai potendo però essere valutati in negativo ove il percorso vada male
Ove il percorso non cominci ove soprattutto non si incontri questa volontà di dialogo che deve sempre incontrarsi tra la persona offesa
E l'autore del reato entrambi devono volere questo momento di incontro senza il quale non riusciamo a costruire altro
Io vorrei dire molto di più ma non c'è il tempo e quindi vi ringrazio di questa pazienza
E dà la parola all'avvocato
La
Mi veniva in mente un'altra dei diritti forse quello che è stato esercitato è stato un diritto all'ascolto principalmente no all'ascolto di una esigenza
E poi le le pongo un'altra domanda una persona che stimo ha detto che probabilmente è molto meglio subire anche un carcere duro ma non umiliante
Sì buona sera a tutti grazie di questi invito perché
Nelle funzioni tipiche del garante che appunto quella di tutelare i principi costituzionali nella nell'ambito di coloro che subiscono limitazioni alla propria libertà
Un primo obiettivo quello di di far crescere la cultura intorno
Alle carceri perché ha ragione Rita Bernardini quando dice c'è un atteggiamento un po'così
Di una forma estrema riferita alla alla alle persone che fanno nel nelle carceri posso Mariano anche i mass media danno queste notizie
Io sono stato male l'altro ieri credo uno due giorni fa quando ho sentito quella ergastolano che ammazzato con le persone perché il commento popolare devono sta dentro buttare le chiavi
Questo veramente in antitesi con quelle che
La le fondamenta di uno stato civile quindi queste occasioni di dibattito sono sono importantissimi la questione del diritto alla sessualità dei detenuti credo che siano il frutto di un percorso culturale
Dottor Gian Filippi è stato lungimirante nel porre la questione alla Corte così male che l'unica deputata che può rivalutare un testo normativo e darne anche
Ho una
Cassazione ecco
Una lettura interpretativa diversa ma certamente il frutto di un percorso culturale in cui la società oggi attraverso occasioni come questa è riaperta anche a discutere credo che se questo tema fosse stato proposto quindici anni fa venti anni fa sarebbe stato ho subito tacciato di intempestività sicuramente valutato con altri occhi come oggi che sicuramente attuale
Il tema dell'ergastolo statico proprio visto come la corte
Non se l'è sentita di
Assumere decisioni ha fatto un po'un gioco al rinvio evidentemente alcuni percorsi telefono devono maturare poi ognuno di noi si porta dietro le sue esperienze io ho scelto di
Svolge questa funzione provengono da tutt'altra formazione perché ho sentito il bisogno di dare il mio contributo alla società e vi faccio due esempi
Mi scuso se lo sono esperienze dirette ma rendono l'idea anche di quello che è il tema
Di cui ci stiamo occupando cibo il primo tema che mi è piaciuto molto e l'educazione come sistema di prevenzione bene io sono cresciuto in una città ad alta densità di mafia Brindisi quando è esplosa la sacra corona unita il mio vi faccio anche l'avvocato sono docente universitario il mio primo interrogatorio da praticante mi ero iscritto a Brindisi l'ho fatto sono andato al carcere accompagnando il mio dominus
Era credo il terzo quarto giorno solo nemmeno che andavamo a sentire dice guarda hanno arrestato uno si parla di un'associazione era il mille centottantanove
Manco non si capiva nemmeno cos'era stata tra corona unita perché è una mafia giovane che in effetti è stata qualche modo fermata subito
Bene mi sono ritrovato all'interrogatorio il mio compagno di classe delle scuole elementari con cui ho fatto tante cose insieme collegato tantissimo non sapevo che l'avevano arrestato non sapevo che era un affiliato e ho avuto la percezione netta
Della differenza che fa la cultura potevo essere io al suo posto ma c'è mancato tanto
E lui poteva essere al mio abbiamo fatto due percorsi ci siamo separati al liceo io dando da fare il liceo che lui è andato a fare il delinquente perché dopo c'è una lunga storia mafiosa
Ecco cosa significa l'educazione e la cultura che può creare queste zolle di indoor io ho molti amici che sono nelle patrie galere
Cresciute nella mia adolescenza che hanno avuto percorsi e che non dovevano stare lì c'erano persone
Che potevano benissimo fare mille lavori avere una vita normale ma che il contesto in cui sono cresciuti Ilia portati a questa devianza
Allora una cultura che viene diffusa
Porterà mente prevenire la criminalità e questo è il primo esempio che mi ha indotto a dire bisogna lavorare in questo perché possiamo salvare veramente migliaia di ragazzi da percorsi sbagliati
L'altra cosa che riguarda proprio Spoleto
Secondo me ce ne sono anche docente universitario capita soprattutto per quelli della massima sicurezza che si iscrivono all'università di andare a fare gli esami Tino in carcere e a me è capitato di farlo qualche anno fa sono venuto a Spoleto a fare l'esame ad un ragazzo
Del quarantuno bis sacra corona unita ma l'ho saputo dopo perché non sapevo nemmeno chi era il carcere mi dice negando a fare l'esame
Si siede questo ragazzo apro libretto una sfilza di trenta peraltro i docenti molto più cattivi di mezza tra e ho cominciato a parlare scopro che era di Lecce
Nasce un'empatia parliamo un po'in salentino dopodiché gli dico ma perché stai qua riguarda mi attribuiscono una trentina di omicidi Chiuro e ha detto
Sette non so nemmeno tutti cioè questo era un pluri Criville articola scusa perché fai questa cosa e mi dà una risposta che mi è rimasta in mente che poi diventata proprio mentre la sentita anche loro perché voglio vedere una luce in fondo al tunnel
Cioè voglio avere un un obiettivo perché altrimenti mi dovrei suicidare de
Questo elemento un altro elemento che mi ha convinto dell'importanza di occuparsi di questi temi noi dobbiamo dare una luce in fondo al tunnel
Ai carcerati che non è solo per colui che è stanca nelle Picasso ma anche per quello che fa cinque anni sei anni prima sentivo esce dall'esperienza che racconta esce dal carcere dove va la maggior parte dei colloqui che io faccia nelle carceri
Quelli più delicati sono per coloro che sono al fine pena che dopo anni anni dicono ma io adesso che faccio dove vado
Ma non è soltanto un problema spesso non hanno nemmeno i soldi per il treno e malgrado il ciò hanno perso tutto hanno perso tutte le relazioni sociali hanno perso tutti i contatti si sentono delle nullità ma proprio in senso e voi capite quante vicina e comoda
Allora il rischio di una ricaduta nella nella nella criminalità piccolo o grande che sia pene una società civile deve dare un'opportunità io non posso soltanto pensare alla sanzione quindi far scontare la pena se poi non mi poco non mi preoccupo della Fathers nel finale che il reinserimento
Che può essere di qualsiasi tipo perché se non ci riempiamo di parole riabilitazione e rieducazione risocializzazione tutto verissimo però poi bisogna concretamente dare un'opportunità
Perché altrimenti sono soggetti che abbiamo imparato sa questa parola con la pandemia fragili molto più fragili di quelli della pandemia perché basta un niente basta un niente
Perché
Io ho raccolto l'angoscia di chi sta per uscire dal carcere l'angoscia cioè è un paradosso
Tra coloro che magari hanno passato anni in attesa di quel giorno ma quando quel giorno si avvicina diventa realtà quel fine pena fa veramente veramente paura allora bisogna
CRI immaginare sempre in un modello di società civile se ideale forse un po'utopica
Ma noi non possiamo soltanto occuparci della esecuzione della pena in senso stretto
Ma di tutto il percorso del detenuto anche nella prospettiva di un reinserimento e anche lì ancora una volta la cultura la formazione sono fondamentale alcune carceri speri
Sono attività lavorative importante
Chi fa il cuoco chi fa il falegname ci sono esperienze significative a Orvieto anche Perugia fa fa delle cose importanti perché l'unica via per riuscire a superare questa situazione di ghetto che io costato quotidianamente nelle dinamiche quindi sicuramente di sognare ripensare la modalità di esecuzione della pena nel rispetto ovviamente delle parti offese perché questo fecondato insopprimibile
E sono convinto che una giustizia riparativa atto necessario ma che non un po'essere in conflitto coi diritti inviolabili anche del detenuto che ha sbagliato deve pagare appagato ma la Società gli deve consentire la possibilità di uscire ovviamente
Non tutti i detenuti sono uguali sono consapevole un vorrei fare apparire come un discorso così un poco sognante ci sono detenuti che francamente ho avuto modo di constatare che sono irrecuperabili però quelli rappresentano fortunatamente una minoranza e su quelli ovviamente
Ci si regolerà come più opportuno ma la stragrande maggioranza ve lo posso assicurare aspettano veramente che la vita gli dia l'occasione che gli ha mancata magari quando erano ragazzi grazie
Adesso interverrà il segretario dell'associazione nessuna tattica in asset io Sanasi sanato di
Giustamente allora per saggia secondamento rimanevo nati tra la bellissima del libro di giudice della Corte Costituzionale sedate canali Sat
Questi non libera scandito dal titolo la vendetta incentivi edizioni lotta per la libertà
Subisce un attentato resta mutilato resta Ceccon e decide che la sua vendetta quando i compagni dicono a noi ti vendicheremo noteremo pure d'idee sarà invece costruire uno Stato di diritto uno Stato democratico uno stato difesa Sergio ha fatto tappa della gentilezza della non violenza del dialogo quello che rende l'associazione Nessuno tocchi Caino possano in quale mi piace a essere partecipare
E quindi lasciati no gentilmente per la libertà
Avverto anch'
E grazie forse a grazie Pietro presidente della camera penale o tumori Chelli il sindaco che ci ha lasciato
Per i suoi impegni ma uscendo ha deciso di far parte della nostra associazione descritto lui l'assassinio due assessore
Querci hai fatto questa città citazione straordinaria che nel libro di Marta Cartabia quella straordinaria lectio magistralis lei pronuncio all'inaugurazione dell'anno accademico di Roma tre e che noi abbiamo pubblicato come appendice al libro di Nessuno tocchi Caino no era il viaggio della speranza
Gli Nessuno tocchi Caino
Parla di una storia di riparazione di riconciliazione
Stato una tragedia immane anzi due
Particolarmente che hanno proprio lacerato diviso
Comunità Paesi Monti
Mi piace oggi essere qui
Il luogo del Festival dei due mondi la città del mondo in senso lato ma quale migliore il luogo per parlare di due mondi quello del delitto è quello della pena quello della vittima è quello del carne del dialogo possibile
Perché la giustizia che riparta non separata e una giustizia che fa confrontare due mondi
Come dire in comunità come si fa far comunicare Delitto e castigo la vittima e il carnefice
Sì Africa esce da quell'immane tragedia dell'apartheid e decidere di non costituire un tribunale
Penale no
Dei delle vittime nei confronti dei dei carnefici di coloro che le avevano perseguita per riparare i compensi sana pareggiare i conti per sanare per sanare le ferite no Desmond Tutu soprattutto che convince Nelson Mandela a creare invece una commissione quindi non tribunali e l'ha chiamata verità e riconciliazione
Io capisco il senso straordinario di quelle aspre esperienza narrata in un altro Paese lacerato addirittura da un genocidio parliamo di due tre quattro milioni di morti secondo alcune stime stime in Ruanda
Nel giro di trenta giorni una parte della popolazione si arma di machete per distruggere
Per mutilare per assassinare l'altra parte di hutu e Tozzi
Arriva un presidente salva il suo popolo i giudizi non istituisce il tribunale c'è il Tribunale penale internazionale dice ma se io dovessi
Come dire portare davanti al tribunale
Internazionale
Un milione due milioni di assassini indica lunedì cinque sarebbero stati i tempi della giustizia in quel tribunale
Decise di fare
Anche lì una sorta di commissione erano le corti cacciarci
Caccia già significa erba Prato
Riuniti
La comunità
Al centro del villaggio quindi in contemporanea c'erano una mini via via dei processi tribunali internazionali tutta la sua quello suo fanno tutto alla sua storia avrà fatto una decina di processi
Lui ha fatto
Decine di migliaia di processi e Licosa Cerciello ecco che i due mondi
Che dialogavano si confrontano che aveva subito il torto
Ho i parenti delle vittime
Uccisi
E dall'altra parte la gli autori di quel torto
E i due mondi si sono messi a comunicare
Ecco io un'immagine
Per me è quasi una contraddizione in termini parlare di giustizia e poi aggiungere riparativa forse ci aiuta a capire quello che voglio dire
Le immagini iconografia no il mito no storiche altri tempi come dice Marta Cartabia in quella straordinaria lectio magistralis che parla vero no istinto una storia d'altri tempi che parla tutti i tempi
Cose che immagino abbia della giustizia platea della giustizia
Nella mitologia greca dice dice
Che ha in una mano la spada
E nell'altra una bilancia con impianti sfalsati impari
Come fai a conciliare
Questa idea della giustizia questa dea della giustizia che ha
Il mare una spada
No con invece una possibilità di riparare
I piatti sono infatti sono impareggiabili
Come si fa appare Giare
Il dolore di una vittima che ha subito una perdita grave il figlio o la figlia il marito la mamma no a pareggiare quello impareggiabile e il rap Tarantini se se noi abbiamo una concezione della giustizia che è quella di di che è irreparabile Isetta
Allora Mandela Tutu
Parlo decisero di fare verità riporta dico la verità
Quella è una m'informa in quel giardino riparazione
La verità ero a salvare salvaguardare la memoria delle vittime
Questo la riconciliazione da salvare salvaguardare il futuro del Paese
No
Se come sarebbe potuto succedere
Dopo quella tragedia dopo quella partita e di un nuovo soldati ruoli fondare sulla vendetta suppliche sulla giustizia
Retributiva è impossibile
Allora verità
Per il passato
No riconciliazione per il futuro
Del paese e di una attualità straordinarie
Straordinaria
Quindi la giustizia un'immagine io posso avere quell'allora di una dea che tempo Spata
E che nell'altra mano pareggia il piatto
Mi pare faccia
Eccome possibile pareggiare
Se la pensiamo in termini di delitto e castigo impossibile
Chi ha compiuto in delitto può riparare in una maniera diverso da quella del danno che arrecato
Non può essere comma insuperabile come si fa convenzionate
Un delitto con un cast l'incommensurabile
Quindi la la riparazione e tutto a un altro mondo e tutta un'altra storia
Noi facciamo dei laboratori che abbiamo chiamato spesso il conto spende piaciuto all'immagine del tunnel Caforio no della luce
In realtà io la cosa che ho scoperto che quel tunnel si è illuminato indicato una via di uscita piedi dallo scuro dall'umidità dalle tenebre del proprio passato
Quando la luce non gli è stata progettata dall'esterno mai stato una proiezione interiore e la luce interiore del cambiamento che illumina il proprio percorso quindi io non credo dice bisogna andare a sperare bisogna aiutare io credo molto nel fatto che il cambiamento ore un'esperienza interiore e quindi la luce che si proietta la propria Falco alla propria coscienza
Il tribunale più terribile della di fronte al quale ho dovuto rendere conto
Un detenuto
Erga ascolano nel film di Ambrogio Crespi spesso contro spese
Certo io sono andato davanti a tutti i tribunali per tutti i delitti che racconta ma quello su che più ottenuto con il quale ha dovuto fare i conti quello con cui cioè che mi ha salvato status tribunale della mia coscienza
E l'Argentario che nulla
Espulso
I detenuti disperse quanto spende noi abbiamo cinque laboratori nelle carceri di massima sicurezza quindi parliamo delle sezioni S uno persone che hanno fatto l'esperienza del quarantuno bis
Fa se caduto
Loro
Ci sono a cui ho fatto esperienza straordinaria io non posso vietare
Non posso neanche chiedere perdono
Perché la ritengo un'offesa nei confronti della vittima se io chiedo perdono il perdono un atto e Umberto gratuito unilaterale non può essere esatto non si può esigere
Io posso ripagare solo
In una maniera diversa cioè andando laddove io da ragazzo frequentato il contesto
E parlare io oggi dopo trent'anni dal mio reato ai ragazzi che hanno oggi detta che io avevo allora quando l'ho compiuto per raccontare la mia storia
Quanti quanti omicidi evento
Si ripara in una maniera diversa ma forse anche queste incommensurabile
Per una vita il più torto io parlo a ragazzi ai quali magari ripongo guardate me guardate la mia vita come ho distrutto non solo il prossimo ma anche questa è la mia famiglia
I miei figli
Quindi non seguite l'illusione di questa dia facilmente apparentemente fragile tregua durante la degenza
Un discorso di quel genere di fatto a Scampia fatto nelle periferie fatto di occhio sono leccese
Quale
Monteroni il Paese Monteroni il Paese al più alto tasso di criminalità credo nel mondo
Tu vai a monte sedimentario Monteroni se il Sindaco dovesse fare un incontro con la propria comunità va a bordo
Come si chiama San
Al carcere di Lecce quel tutti quelli della sua età di Monterone stanno tutti
No
E quindi
Evitare che qui Regazzi stiano lì
Ma non posso non può andare Ciampi Lippi non può andare Sergio D'Elia non può andare Rita Bernardini non può andare presenta Camera ci devono andare quelli che da lì vengono a riparare in maniera diversa il danno che loro hanno salvare vite
Salvare non è possibile restituire quello che non è possibile fare l'abito tolta un alto se ne salgono altre nel incompleto questo il la mia concezione quello che io vedo
Per la giustizia all'aperto ed equiparati anche il dialogo fra mondi diverse
Per ha contato la storia io c'ho la mia dalla con
Fare servirà a Massimo De Pascalis facevamo scuole alle medie insieme con la bicicletta doposcuola io posso anche ossia Guido maglie se non sbaglio
Da maglie ci trovammo in campeggio grande giocatore di calcio Massimo più un pochino più scarso giocavamo insieme
Poi ci sono dieci va bene post
Tra gli altri è un dato prove guardia
Lo usò come metafora il comandante so che non si dice guardi c'è poliziotto per penitenziario facile ci siamo incontrati a scudetto
Quando il bue Bombrini io il suo si sono incontrati verso il biologo straniti e dunque
A fare le foto dei ragazzi delle scuole perché quel direttore avevo scelto di mettere sul maglietta della squadra calcio dello Spoleto nessun nuovo cittadino
è stato il momento più deve leggere tra grazie Massimo diverse volte
Abbiamo parlato di tanti diritti no no parlata della cultura del diritto però ci sono anche situazioni casi nei quali esercitare la cultura fare cultura non è più un diritto anzi viene punito
E io voglio citare i casi dei registi già far parte a Nanchino emotivamente da solo peraltro tra su uno fa oggi è stato scarcerato
Loro hanno delle storie toccanti perché
Il coraggio degli artisti che difendono non solo la loro libertà di parola ma quella dei loro colleghi
Questi artisti sono stati imprigionati scarcerati privati dei diritti privati dei passaporti non hanno potuto viaggiare costantemente ciclicamente dentro uno fuori un altro aspetto a tu adesso tocca a me
Voto Tete trovare le storie e molte storie diverse da quelle che la stampa ci offre sul sito di Nessuno tocchi Caino c'è una profonda mento sull'Iran ed una sugli Stati Uniti che sono curati magistralmente da Valerio Fioravanti
Riguardo al caso di era solo fra lui vince il premio a Berlino l'Orso d'Oro
Nel due mila venti non può ritirare questo premio però il mondo restava colpito colpito dal messaggio il suo messaggio è semplicissimo noi tutti allontaniamo la responsabilità pensiamo sempre che dobbiamo seguire un ordine che è stato qualcun altro non potevamo fare niente non c'erano le condizioni invece era solo dice in quattro storie diverse non possiamo dire no
Quello che è meravigliosa che la forza è quella di dire no e quello che scoprendo che ci insegna come sia semplice tessere quella rete che ci porta verso la disumanità e invece siamo restii a tessere quella che ci porta verso l'umanità
Di questo mi piacerebbe che ne parlasse l'avvocato Elisabetta Rampelli presidente dell'Unione italiana Forenza
Grazie faccia il tema
La domanda che mi fai via domanda che ha moltissime implicazioni saluto tutti ringrazio tutti per questa splendida giornata
Che permette cominciata questa mattina
Nel carcere
E che finirà questa sera tardi
Ma che è stata una giornata
Direi commovente è dire poco
Perché da una parte ho visto
Come molti detenuti
Sono accuditi
Nell'ambito della pena che devono scontare
Come invece ce ne siano altri che non vogliono proprio essere accuditi e che conservano un risentimento incredibile nei confronti di tutto e di tutti come sia compito nostro
Che crediamo nel fatto che all'interno di ciascuno di noi c'è una scintilla di Dio e che quindi a quella scintilla che noi dobbiamo alimentare
E quella scintilla che dobbiamo tentare di coltivare negli altri che ci troviamo di fronte quindi come sia compito di ciascuno di noi
Cercare di migliorare
Quello che è il sistema di diciamo redenzione chiamiamolo così
Del autore di reato
Ma dobbiamo migliorare soprattutto attraverso la cultura io ho apprezzato molto Hillary l'incipit del sindaco o apprezzato molto l'incipit dell'assessore
Degli assessori di entrambi gli assessori che hanno voluto presenziare a questo incontro perché è proprio attraverso la possibilità di far comprendere
Che cosa noi dobbiamo
Portare avanti come missione della vita di ciascuno di noi attraverso l'insegnamento attraverso il recupero delle cose belle attraverso in un certo senso la preghiera che non necessariamente ha un contenuto cristiano
è la preghiera che non ha una religione
Ma che comunque eleva eleva perché al posto della tua materia pone il tuo spirito ed allora attraverso la possibilità di coltivare lo spirito attraverso la possibilità di rivendicare quello che è quella parte non materiale della nostra esistenza non riusciamo a far capire a tutti coloro che oggi invece sembrano in gran parte giustizialisti colpevolisti che vogliono quel sangue così come qualcuno prima di me ha già detto
Che in realtà non è quella la strada che porta a ristorare una ferita subita da qualcuno che ha commesso un reato
Perché da nessuna parte c'è diceva prima il magistrato chi Bevilacqua con lo zucchero ha voglia sempre di più di bere acqua con lo zucchero no
Noi siamo abituati a quei fumetti che vanno di moda adesso per cui chi beve il sangue vuole sempre più sangue c'è è una belva assetata per l'appunto non la cui sette non si placa
Non è il discorso inverso quello che noi dobbiamo fare
Perché non è incentivando nell'opinione pubblica nelle persone che sono vicino a noi questa sete di vendetta che riusciremo a dare una soluzione al problema reato
Quindi al compimento di reati
E allora
In questo contesto tutti coloro che che combattono e che cercano di portare una un incipit diverso nell'ambito di queste tematiche
Devono non solo del Semerari ovviamente ma devono combattere
Devono combattere perché oggi siamo in minoranza c'è oggi mentre fino più o meno alla millennio scorso chiamiamolo così era un crescendo di conquiste sociali
Da un certo momento in poi anche nel nostro Paese abbiamo cominciato a scendere latina no e per cui è restato appannaggio di pochi soggetti eletti quello di pensare e ripensare alla coesistenza sociale in maniera un pochino diversa
Tutti quelli che mi hanno preceduto hanno chi più chi meno individuato alcuni esempi no
Io voglio dire che per quanto mi riguarda
Abbiamo due punti di vista diversi che dei quali dobbiamo assolutamente parlare
Uno e quello che implica lo svolgimento della vita all'interno di un istituto di detenzione
L'altro è quello che implica il concetto di giustizia riparativa sono due cose diverse ovviamente
Perché nell'istituto è chiaro che lo dobbiamo spingere affinché l'arte come diceva Porzia prima
La cultura
Il lavoro
Possano essere appannaggio di tutti perché sappiamo benissimo tutti che nell'ozio che si radica di vizi e che nell'ozio che coloro che magari non hanno uno spirito troppo delinquenziale all'interno del carcere poi invece entrano le bande criminali
Lo sappiamo tutti che è così è una storia che conosciamo che chi avvocato come me ha visto e rivisto più volte
C'è chi entra in carcere per uno sbaglio e lì diventa un criminale non gli è questo che dobbiamo scongiurare
Lo possiamo scongiurare soltanto attraverso l'impiego
Delle attività e delle giornate dei detenuti all'interno del carcere
Perché è giusto perché è corretto perché oggi mi ha colpito uno di loro quando mi ha detto io per dodici euro al giorno non voglio lavorare per loro
Preferisco non fare nulla
E ho trovato che questa affermazione fosse dal mio punto di vista scandalosa perché io senza far nulla non ci sarà restare
E allora
Anche se io prendo dodici euro al giorno in regalo il resto della mia giornata
A chi sta vicino a me
Io esco ogni giorno di unico da quel posto
Ed invece questo disprezzo nei confronti del dono del proprio lavoro nei confronti di coloro che stavano vicino allude stanno vicino a Lourdes perché lo stiamo sempre parlando di
Attività che vengono svolte comunque a beneficio di altri detenuti che stanno insieme ante
Questo disprezzo
A mio avviso deve essere curato
Perché si parte da un presupposto sbagliato e cioè il fatto che io ho diritto invece no
Io essere umano sono a servizio dell'altro essere umano che vicino a me
Quindi il concetto di servizio di ciascuno nei confronti degli altri è un concetto che deve essere recuperato
Ed è quello che poi ti avvicina alle cose belle
Siamo andati lì e siamo stati accolti da una fisarmonica
Detenuto anche da quello che mi hanno riferito autore di tutti quindi abbastanza sostanziosi
Che aveva questa capacità veramente incredibile di suonare la fisarmonica gamma Ayala c'è richiamava come fosse un flauto magico no che tu sta dall'altra parte i santi questa notte ti avvicini perché sei
Attratto
E quindi sono queste le cose che noi dobbiamo cercare di e implementate all'interno del carcere perché noi abbiamo questa possibilità in Italia ancora di graduare di aiutati e di rieducare
Ma quegli artisti di cui parlava Porzia quelli che sono in Russia purtroppo perché non abbiamo dei ricercatori italiani e stranieri russi ancora non valgono le processati né rilasciati danni abbiamo gli iraniani gli avvocati Damiani che sono in carcere solo perché difendono i primi che furono arrestati ancora prima che cominciasse il moto delle donne italiane
Scusate
Sono stati arrestati perché difendevano gli artisti per coloro che cercavano di dare libero spazio
Ma le proprio capacità creative ma creavano in maniera difforme rispetto a quello che era il desiderio del regime
Ed allora solo perché difendevano questi artisti hanno cominciato ad arrestare gli avvocati
Avvocati che poi sono entrati in sciopero della fame insieme agli artisti che sono anche morti quindi ricordiamoci e di che dobbiamo cercare di apprezzare quello che abbiamo
Non gli avvocati dobbiamo essere vigili sentinelle di quello che c'è per cercare di fare in modo che tutti i diritti che la nostra Costituzione prevede siano rispettati
Ma dobbiamo anche vigilare affinché la Costituzione sia correttamente la Costituzione sia correttamente interpretata
Perché oggi io vedo da osservatore Esterno
Che c'è un restringimento del concerto di diritto hanno quindi da una parte norme come la giustizia riparativa che allo stato
Non hanno ancora diciamo gli strumenti per poter essere portati avanti no quindi io faccio una legge che entra la già in vigore ma non so come la devo applicare
Nel senso che so che esiste un mediatore so che il mediatore deve mettere in contatto il presunto autore del reato ovviamente e la presunta vittima
So che deve cercare di fare in contrada loro volontà per arricchire l'uno e l'altro perché l'uno perdona l'altro si rende conto di quello che ha fatto non quindi già è un risultato perché di fatto quella ferita
Che certamente non potrà mai tornare come prima però si ricuce e quindi la società esce arricchita da un meccanismo del genere dall'altro però
Io non so questi centri presso i quali dovrebbero essere inviati sia la vittima che il presunto autore del reato come questi centri funzioneranno perché ancora non lo so
Ancora non so
Quale sarà il risultato quali sarà diciamo la capacità delle vittime di accettare questo discorso se non c'è una preparazione adeguata cioè chi ha che prepara colui che magari è stato scippate vuole vedere sbattuto il carcere l'autore dello scippo a riconciliarsi con lo scippatore
Cioè sono discorsi che implicano una maturità culturale nel popolo
Che non si può raggiungere dall'oggi al domani cioè non è che siccome entra in vigore una legge diversa io ho
La soluzione a portata di mano
Io debbo avrei dovuto preparare progressivamente al concetto del perdono il popolo e non l'ho fatto
Perché finora è stato dato spazio a giornali che non hanno fatto altro che incitare contro gli autori del reato
Senza farsi il problema per esempio delle condizioni di cui qualcuno prima di me ha parlato che hanno
Portato hanno generato
Il crimine in quella persona
Senza domandarsi perché chi è che ha mancato quando qualcuno per l'appunto e Nisida è pieno di ragazzi che ci danno degli esempi meravigliosi
Di capacità di recupero di tornare nella società
Arricchiti loro ma soprattutto applicando la società perché la società è quel meccanismo che li ha salvati a quel meccanismo che gli ha consentito non soltanto di poter espiare ma soprattutto di poter uscire rinnovati
Uscire con una capacità di lavorare uscire persone nuove che sono in grado poi di donare agli altri quello che è stato il risultato della loro esperienza
E allora questa preparazione che manca
è quella di cui noi che viviamo in questo mondo ci dobbiamo far carico
Ed è attraverso incontri come questo nel quale ognuno parla dice incontri aperti alla cittadinanza
Che viene messa al corrente delle esperienze di ciascuno e che viene chiamata a riflettere sul senso vero della parola espiazione a seguito di un reato
Sulla senso vero di quello che succede all'interno del carcere di come siamo esposti non soltanto i detenuti ma anche le guardie penitenziarie
Che vivono oggi io ho visto una persona che mi ha detto io sono nato
E cresciuto nel carcere perché sono figlio
Di una guardia carceraria
Stiamo parlando di quarant'anni fa quando si chiamava ancora così e poi oggi io non so che sta per andare in pensione
Ed allora poniamoci il problema di tutti e due gli aspetti per quanto riguarda il momento della detenzione e poniamoci il problema delle tre parti che saranno quelle destinatarie della cosiddetta giustizia riparativa
E poi poniamoci il problema del resto
Chi non può
Aderire alla giustizia riparativa dovrà finire nel carcere e da allora è attuale questo carcere questo modo di pensare il carcere
Io l'esperienza che ho avuto oggi a Spoleto come quella goduta opera quando siamo andati a Milano
Dico che quello è il modello al quale noi dobbiamo guardare c'è un carcere che ispiri
Alla rieducazione alla redenzione ma che anche lasci
La possibilità di diventare un artista
Perché si diventa artisti se si riesce ad essere liberi quindi insegnare la libertà da dire anche all'interno di un carcere
Ma altri istituti esenzione non sono così
Quindi l'impegno che un altro degli impegni dobbiamo assumere e proprio quello di fare in modo che tutti gli altri istituti che invece sono
Come li chiamiamo
Non ho idea di di come chiamarli perché comunque mi piace rispettare anche loro anche questi altri istituti che non sono all'altezza di quelli che abbiamo visto oggi tolto il carcere di Opera o di altro o di altre situazioni così diciamo che rispondono al nostro modo di vedere la detenzione possano cambiare ed essere modificate con essi quindi quella riforma penitenziaria che sembrava arrivata ad un passo dall'essere approvata e che invece ancora giace siamo udiamo quindi ditteri poterla prendere in mano grazie
Siamo
Cardinale adesso io vi presento Elisabetta Zamparotti carte sedere di Nessuno tocchi Caino
Elisabetta per me Espace contrasta Emma
Cita sempre
Questa frase di Aldo Moro
Una società che non cerchi un diritto penale migliore ma si adopri per qualcosa di migliore del diritto penale
Elisabetta ha fatto un intervento bellissimo per un incontro cioè Cina dicendo che tutti ne abbiamo il diritto alla speranza ma molto di più non abbiamo il diritto di essere speranza e per metà queste sono le parole per introdurre Elisabetta
Grazie davvero Porzia grazie davvero a tutti voi che siete presenti in questo che stiamo parlando di giustizia riparativa
A me è in fondo un incontro di comunità la comunità e parte integrante anche dei processi di giustizia riparativa e noi qui stiamo comunità c'è chi rappresenta la
Il carcere la
Personale la polizia penitenziaria c'è chi rappresenta la magistratura di sorveglianza ci siamo noi che entriamo visitare il carcere e cioè l'amministrazione cittadina sette
Ci siete voi quindi siamo davvero anche il corpo di ciò di cui stiamo parlando e su cui stiamo riflettendo
A la visita che abbiamo fatto oggi a al carcere di Spoleto ha avuto degli aspetti più positivi rispetto ad altri visite che abbiamo fatto in altri istituti e in particolare quello cui mi ha colpito è stato davvero
A l'attitudine l'approccio della polizia penitenziaria perché fondamentalmente la visita l'abbiamo l'abbiamo fatta a con voi
Ma
Una un un'attitudine e una tendenza a a cercare di avere delle significative relazioni umane con con i detenuti
E questo è l'apporto più importante che si possa dare Accili è privato della libertà personale il nelle condizioni in cui versano le carceri del nostro Paese ma non ci sono
Perché non è che soltanto in Italia gli istituti penitenziari versano nelle condizioni soprattutto materiali di dite grado di difficoltà
Che noi vediamo è un dato che con nota le carceri quanto meno di tutto anche di tutto il Consiglio d'Europa perché voglio anche sfatare il mito delle carceri che in Svezia piuttosto che in Norvegia sono migliori sono idilliaco che insomma non è così il carcere e carcere in tutto il mondo potranno esserci condizioni materiali migliori indubbiamente ma a l'aspetto punitivo resta a un aspetto e una dimensione preponderante
L'uovo si spiega bene anche la denominazione di questo istituto in Italia ma a traduzioni analoghe anche in altre lingue noi ancora li chiamiamo istituti penali noi ancora i chiamiamo penitenziari la parola inglese con nota quello che lì dentro si vuole che accada e che accade prevalentemente punizione
E sofferenza perché questo è quello che che succede nella comunque
Apporto di costruzione di significative relazioni umane
Del personale che oggi abbiamo riscontrato nel carcere di Spoleto
C'è anche un tentativo di costruire all'interno anche dello stesso personale che vi lavora una maggior possibilità di comunicare
Mi è stato fatto vedere in particolare un software che l'ispettore Daniele Rosati in particolare sta seguendo che cerca di mettere in relazione anche tutto quello che attiene alla gestione al governo di questo istituto che effettivamente è anch'esso
Uso l'espressione di Marco Pannella una comunità penitenziaria perché non è che ci sono solo i detenuti ci sono anche quelli che
Marco Pannella chiamava di dette menti e nel darmi a tutta una serie di informazione mi ha fatto vedere in particolare uno schema sull'andamento della del personale che lavora in carcere ed è un andamento che a parte uno un momento felice per cui non c'erano particolari carenze tra gli anni due mila e diciassette ventuno
O successivamente però ogni inadeguatezza del personale rispetto alla popolazione detenuta
è venuta ad aumentare fino ad una proiezione sul prossimo anno a particolarmente ecco grave perché dico questo dico questo perché e e anzi lo lo dico qui ma diciamo lo ripeto perché io l'ho già detto
Io penso che anche a fronte di questo dato ci sia al di là del vociare del parlare come stiamo anche assistendo in questi giorni di di carcere che forse più che un parlare uno sparlare
C'è molta confusione secondo me quando c'è confusione in realtà non c'è serenità di pensiero e non c'è neanche visione non c'è neanche convinzione di ciò di cui si parla
Io penso che
Si è aggiunto tempo in cui
Nel carcere non ci si crede più
Perché non lascerebbero gli istituti penitenziari versare nelle condizioni materiali e non solo
Così come noi vediamo noi oggi siamo
Qui in Umbria in questa prima tappa di un giro che ci porterà poi a visitare anche il carcere di termini e poi di Perugia ed è parte di quello che noi abbiamo chiamato viaggio della speranza
Che l'anno scorso ci ha portati a vivere sui trecentosessantacinque giorni all'anno duecento in giro per visite
Negli istituti penitenziari Girotti e completeremo quest'anno per monitorare o per cercare di osservare ciò che accade in tutte le carceri del nostro Paese che come sapete
Hanno raggiunto l'anno scorso anche un numero record di suicidi e anche questo dato esemplificativo di un malessere generale
Sì allora siamo arrivati secondo me a un punto critico
Tant'è che iniziamo a parlare di giustizia riparativa
Perché forse c'è la soglia oltre la quale i sistemi devono trovare la forza per cambiare e diventare sostenibili
E io ho a questo proposito noi ne stiamo parlando oggi in questo incontro la ministra Cartabia ha introdotto una riforma che prevede anche percorsi di giustizia riparativa ma non è che siamo come dire delle monadi noi qui in questo convegno la Cartabia che tanto illuminata euro ispirata da questi ideali ha fatto quanto prodotto questa riforma
è in realtà un processo ma Moni mondiale quello della giustizia riparativa non è un caso che nel due mila ventuno
Fu muto sempre da Marta Cartabia a Venezia si sia tenuta una conferenza dei ministri della Giustizia del Consiglio d'Europa parliamo ancora dei quarantasette Paesi c'era ancora
La Russia che ha adottato all'unanimità una risoluzione sulla giustizia riparativa
Che attesta come questi percorsi abbiano ricco riscosso un interresse crescente e che la giustizia riparativa costituisca un'opportunità
E una sfida a migliorare i sistemi di giustizia penale e qui questa risoluto questa dichiarazione dice una cosa secondo me importantissima
Perché dice che questi siti miglioramento dei sistemi di giustizia penale
Dovrebbe essere considerata parte importante del processo globale di sviluppo sostenibile di sviluppo sostenibile
Per quanto riguarda in particolare un obiettivo che è quello della costruzione di società più giuste più pacifiche e più inclusive cosa si dice quando si parla di sviluppo sostenibile
Si parla della necessità proprio giù cambio di paradigma di un passaggio da un modo di pensare e poi di agire poi di impattare usare l'ambiente
Dico ambiente per dare
L'ambiente esistono anche le relazioni umane e ciò che il mondo in cui siamo immerso ecco il passaggio da un paradigma violento perché noi siamo immersi in un paradigma violento non ci rapportiamo con l'ambiente che la natura sono le risorse naturali
Ma sono anche le risorse umane che ha Brollo le relazioni umane relazionale più o meno buoni che abbiamo
In un modo prevalentemente violento e quindi il laggiù strizza riparativa ci impone una riflessione è intanto già riflettere già pensare o cercare di pensare in una maniera non violenta in una maniera che anziché punire Calipari
Cerchi di riconciliare senza dimenticare quello che è successo perché i fatti gravi accaduti ci sono restano ma non ci si può fossilizzare su quello cristallizzarsi su quello e non riuscire ad innescare un processo di rielaborazione e dunque di cambiamento di chi ha compiuto quel fatto
Anch'io dico di chi ha subito quel quel danno
E perché in fondo in fondo quando noi ci chiamiamo Nessuno tocchi Caino abbiamo tratto questo nome da da un testo sacro da un asse
Pura che possiamo dire oltre che alla religione appartiene alla mitologia perché Caino non è fatto attinente soltanto alla nostra religione è una figura riconosciuta anche in altre religioni e in altre culture non quando diciamo Nessuno tocchi Caino non è che non vogliamo occuparci di Abele diciamo semplicemente
Che occuparci Dittaino con una attitudine con una modalità con un modo di comportarci che non sia vendicativo significa trattare con maggiore o umanità anche a belle anche a belle e quindi in questo senso la giustizia riparativa
Può aiutarci a a innescare un cambiamento che ci possano portare innanzi tutto
A cercare di risolvere i problemi sociali perché quello che poi troviamo nel carcere noi è fondamentalmente un ammasso di problemi sociali cioè chi ci troviamo lì dentro ci troviamo i tossici ci troviamo gli extracomunitari che per varie ragioni hanno combinato qualcosa ci troviamo gente e la criminalità organizzata oggi come oggi è fondamentalmente traffico di droga
E quelli sono problemi sociali però stimiamo accollerà fu affrontare pensare di risolvere col diritto comune del sistema penale qui tu hai un problema sociale introduce il reato
E da questa logica occorre occorre uscire in questo senso più che un diritto penale migliore qualcosa rimanendo del diritto penale
In questo senso più che carcere miglioria io voto sempre i più spinto a pensare nel carcere possa essere migliorato
E sempre più penso che dobbiamo c'è questo detto no per conoscere la civiltà di un Paese vai a visitare le carceri io sempre più mi convinco che per conoscere l'attività di un Paese bisogna uscire dal carcere
Ridurlo a è chiaro che servono forme e istituti di conti alimento di chi ha oggettivamente è pericoloso e va fermato
Però nel momento in cui il pericolo è disinnescato qual è il senso qual è il senso qual è l'utilità qual è il significato di continuare a mantenere una persona in queste condizioni di privazione
Non soltanto della libertà personale ma giustamente anche il dottor Gian Filippi ha posto la questione dell'affettività della sessualità come un diritto che invece dovrebbe non essere ha toccato da da queste forme di di punizione
E quindi dico i concludo mi sempre più del computer che per un verso insomma il carcere rischia di essere un po'come genitore che vuole educare il figlio non dire le parolacce insultandola e prendendola a male parole
E dico anche leggendo un passo di questa dichiarazione di Venezia e che riguarda anche quello che abbiamo discusso oggi
Un passo non di questa dichiarazione che dice che la giustizia riparativa non è solo uno strumento per migliorare appunto i sistemi di giustizia e di giustizia penale
Ma deve essere considerata come una cultura più ampia
Che dovrebbe permeare il sistema di di giustizia
E quindi è un fatto di cultura è innanzitutto un fatto di pensiero se noi non cambiamo il modo di pensare e dobbiamo partire innanzitutto da noi non possiamo
Pretendere che cambi il modo di pensare soltanto il detenuto dobbiamo cambiare in modo in cui Penske lo pensiamo e lo guardiamo
E questa è la via per liberarci
Dal sistema penale dal diritto penale dal carcere e per costruire come dice questa dichiarazione bellissima Società più giuste più pacifiche e più inclusiva grazie
Adesso sarebbe importante ascoltare chi fa parte del mondo
Della collettività diverso quindi volevamo sentire un commento del comandante Marco che sigilli e un commento del dottor De Pascalis
Come prima il provvedimento più difficile come il suo prezzo all'orale
Va be'ottobre
Non è mia abitudine stare troppo alla microfono intanto buonasera a tutti grazie
Delle delle dagli interventi proprio
In virtù degli interventi che mi hanno preceduto e della sensibilità che
Sociale e giuridica devo dire il nostro magistrato di sorveglianza si distingue sempre per capacità giuridiche
Eccezionali
Che dico quello che andrò a dire
Cogliendo un po'le conclusioni di Elisabetta sulla
Sul
Superamento del carcere intanto io comincerei a pormi la domanda se c'è una parte a una percentuale una porzione di carcere inutile
Oggi e devo dire che questa porzione io l'ho persino misurata quando ero vice capo dipartimento proponendo all'allora ministro
Anche un disegno di legge che avrebbe consentito di fare uscire dal carcere
Più di dieci mila detenuti e
Questa mia indagine statistica attraverso anche dati raccolti sul territorio
Diceva che
Dieci mila detenuti
Molto vicine ai dodici mila detenuti dovevano scontare
Una pena residua quindi detenuti condannati
Una pena residua inferiore a due anni
Di questi
Dodici mila detenuti l'ottanta per cento già fluiva come dire di misure
Chiamiamole alternative di permessi di libera e di liberazione anticipata quindi già giudicati dal sistema come
Avviati a un'opera di risocializzazione
Sarebbe stata una risposta importante no perché avrebbe alleggerito notevolmente le condizioni di sovraffollamento che si vivevano
Avrebbe
Dato maggiore dignità alla all'esecuzione della pena per quelli che rimanevano in carcere
E non certo sempre so sarebbe stata pure una risposta a istituzionale normativa a quelle che Rita porta avanti da sempre lo sa quanto io la pensi el come lei sull'amnistia sull'indulto sulla liberazione anticipata sarebbe stata una risposta concreta no
Amnistia l'indulto e la liberazione anticipata avrebbero potuto trovare risposta in questo in questo disegno di legge che non c'è stato
Perché dico questo perdonatemi sono veramente due minuti ma ho bisogno di dirlo
Un grande una grande porzione
Di spazio per ridurre
La Fleet imita del carcere no
Rendendola essenziale proprio chi ti riferivi privarci per chi è essenziale
Ma io aggiungo anche di più io forse sotto il profilo sociale ma soprattutto politico
Qualcuno dovrebbe rivedere il concetto di
Tempo Hess spazio della pena no
Se
La pena intesa Dini
Quella comminata dal Codice penale senza riferimenti concreti a quello a quell'altra persona se la pena non contenga in sé è un eccesso di afflittività
Rispetto alla cognizione del tempo
Oggi si sparano vent'anni trent'anni come se fossero caramelle l'ergastolo come se fosse un qualcosa di
Semplicemente ha fatto il reato conti condanna all'ergastolo allora forse la fritti vita ridurre l'afflittività ridurre il bisogno del carcere
è un
Una responsabilità politica
Sono ottimista e soprattutto in questo momento però diverso mi sento di dire per gli interventi di grande sensibilità che ci sono stati prima
Forse un grande senso di responsabilità politica sarebbe quello di eliminare l'ergastolo
E rivedere le condanne penali no che risalgono Huff sappiamo a quando risalgono risalgono a cent'anni fa
Per molti reati
Allora
Questo
Concetto di lì ridurre la Fleet evita coinvolge certamente e trasversalmente ne l'opinione pubblica sicuramente ma io non aspetterei di convincere l'opinione pubblica per togliere da solo altrimenti l'ergastolo non lo togliamo mai
No soprattutto
Ascoltiamo i i media fuori da questi convegni un po'delicati insomma c'è sete di sangue ecco perché accennava prima
L'avvocato
Allora questo sento di poter consegnare
Dopo quarant'anni
Io ho lavorato all'interno del sistema penitenziario non mi sono sempre considerato un operaio se gli operai russi di non si offendono
All'interno del quale questo sistema tendeva tendenzialmente sia sotto il profilo normativo sia sotto il profilo gestionale
Tendeva a a ridurre il peso della afflittività
Il peso dell'affettività
Oggi mi domando se questo sistema
Sia ancora in grado di portare avanti questo tipo di politica e di gestione all'interno degli istituti penitenziari impegnandosi anche su quelle riflessioni sull'ergastolo sul tempo e lo spazio della pena
Presidente
La parola comandante lei nel
Comandante intanto grazie perché è stato bellissimo essere veramente come diceva Elisabetta una comunità la comunità dentro la comunità fuori la città e quindi un momento siamo alle conclusioni venti terminasse
Bene grazie innanzitutto grazie perché all'associazione perché stamattina se presentate abbiamo fatto una visita eccellente devo dire perché il tratto di tutti i punti di vista perché non si è centrali con pregiudizio
Questo è già è una grossa importante quindi noi siamo stati normalissimi come sempre e quindi avere visto ovunque un gruppo di persone che entrambi sito senza pregiudizi per me questa è stata una grande forza l'altra cosa che volevo dire sono d'accordissimo dottor De Pascale sull'ergastolo perché bisogna sempre dare la speranza sin dal primo giorno che entrano in carcere e non vi deve essere subito
Compressa con una compressione verso il basso
E l'altra cosa che volevo dire grazie alle parole venerdì nei miei confronti ma è vero non lo conosciamo uno a uno i detenuti
La domanda che mi è stata fatta stamattina dalla venerdì versato a chi avete qua
La prima domanda che mi ha fatto
Io purtroppo avuto risponde noi qui abbiamo tutto
Invece a me piacerebbe rispondere noi siamo un istituto specializzato appelli inserimento sociale perché siamo una casa di reclusione
Quello che fino a oggi non c'è stato mai permesso di fare perché avete visto benissimo che noi abbiamo già tutti i reparti detentivi tra i quarantuno bis ovviamente
Tutti sono grande armonia siamo arrivati alla sezione media sicurezza due c'è un super come posso dire
Divenuti e vengono non da Spoleto pensare quella era una sezione per il territorio
Quello nasce con una sezione per gli arrestati del territorio sia inappropriato la provvederà alla ragionare nostro e ovviamente quando hanno dei problemi di gestione detenuti particolare dalle dalla Regione Toscana vengono trasferiti a Spoleto e così via vengono messi lì perché per non disturbare le attività trattamentali era vengono fatte dagli altri degli altri dagli altri e si gode adesso quello che dico io una cosa soltanto
Voi avete visto come organizzato c'è una informatizzazione ovunque
Ci sono delle Camere ovunque allora io dico oggi siccome la scuola io ecco speravo che parlasse prima Flamini perché Flamini spiega spiega perché lì dentro è stato dei momenti anche un po'importante dentro a quella nacque dove sta il che parla a colori
Colleghi incontro coi media sicurezza no è stato un momento anche un po'un po'di indirizzi poco rispetto anche di voi che siete entrati perché poi avete visto chi erano insomma ecco quei detenuti il lato sono con
Sì lo sapete perché perché noi non riusciamo a dare una questione trattamentale come gli altri perché purtroppo bisogna superare dottor De Pascale sa anche la questione dei Circuiti perché ormai Circuiti sono abuso levi sono vecchi
Non servono più cioè voi pensate che io devo tenere separati in sette Circuiti previdenziali all'interno del carcere sette diviene incontra tra gli organi si possono incontrare a cosa assurda
Ma io dico una cosa soltanto per le scuole per il lavoro che sono gli elementi fondamentali
Delle attività tra vanità ma perché ci deve essere questo divieto incontro fermo restando il quarantuno bis ma tra l'alta sicurezza la media sicurezza che i reati sono per lo più le stesse lo diceva poco fa lei
Con la l'intervento era dottoressa che sono per lo più stesso chi organizzava e chi spacciava perché questo voi il sistema quindi perché questo divieto di incontro almeno in queste due forme di attività
Sia la scuola che per il lavoro
Perché secondo me diventerebbero leggermente proprio civili anche quelli che avete incontrati voi alla media sicurezza se frequentassero Puiatti bordi della delinquenza secondo me dal mio punto di vista all'interno del carcere ecco questo era voglio concludere in questa maniera perché voglio che parli anche un po'perché sulla versione scorrevole purtroppo non è che divenne da noi ne facciamo le richieste Napoli docente sempre gli stessi non riusciamo a dare
Quel quella possibilità e di studiare ancor più anche a questi devono chiaramente sicurezza ecco questo secondo me se si potesse sul superare un attimino e poi si è persa una grande occasione dottor De Pascali una specializzazione degli istituti penitenziari
Ognuno deve avere la sua specializzazione c'è troppa confusione cioè io a Spoleto adesso abbiamo in rotta
Abbiamo il media sicurezza saranno sicurezza protetti dell'alta sicurezza Progetti quarantuno bis la tua sicurezza tre mancavano solo latte sicurezza uno e stavamo completi approvvigiona mancava nulla insomma ecco questo
Personale l'ultimo sul personale i dati che gli ha dato l'ispettore lo assale
Devo dire che sono positivi rispetto a quello che sarà perché sarà ancora peggio
Perché vedete nel mille novecentottantadue il qui presente dottor vera Scalise non so come fece sinceramente
Però fece un accordo con l'amministrazione Renzi aria due praticamente tutti coloro che si a Rho lau no
Nella zone Spoleto Foligno Perugia credo che se lo deve dire vengono trasferite porta dopo un anno due anni insomma in Ascoli dopo quindi si è creato
In quegli anni la diciamolo lotte Sokolov della della polizia per iniziare disponeva cosa succede oggi che ovviamente
Compresso io
Perché io il primo febbraio due mila ventiquattro ma di pensione ovviamente dire a me vengono settantadue persone
Adesso è impossibile signori miei
Che anche se a ruolo non mille mille cinquecento persone l'anno suddivise per centottanta istituti è impossibile che le amministrazioni vasca a rimpiazzare settantadue persone quando ad oggi c'è una carenza di organica di meno cento
Rispetto al due mila tredici
Quindi voglio pensare che nel primo febbraio due mila ventiquattro sarà ci sarà meno centosettanta unità quindi le previsioni di Rosati sono ottime
Sono troppo ottimistiche e le dico anche un'altra cosa che in quelle chiudo in quelle centosettanta unità ci sono quaranta che possono fare domanda di pensione
Grazie
Di di educazione e di formazione si occupa in carcere un momento
Allora nel settantuno diciamo inizio più distante dell'ottantadue nel settantuno e la città di Spoleto che dà il terreno per la costruzione di Maiano
Ovviamente poi nell'ottantadue tutti sappiamo quello che succede ovvero che viene trasferito finalmente dopo ben due attentati dopo aver sparato all'architetto perché nel carcere di Spoleto avuto bene due attentati uno al tritolo una bomba molotov troppo è stato sparato Sergio Lenci due maggio del mille novecentottanta per poco ci rimette la vita no viene finalmente aperta la Casa di reclusione di Spoleto
A ecco delle viene aperta la Casa di reclusione di Spoleto e diciamo in quella in quel transito proprio De Pascalis era vicedirettore poi diventerà direttore eccetera
Allora oggi no dopo diciamo venticinque anni di istruzione superiore per gli adulti perché siamo stati anche tra i primi carcerieri hanno avuto l'ingresso della scuola noi abbiamo praticamente coperto completamente l'altra sicurezza e diciamo grazie anche ad un accordo e di intesa perché noi entriamo da fuori
No abbiamo sempre anche se io faccio parte sempre per lo Stato sopra io sono comunque un dipendente del ministero dell'Istruzione abbiamo sempre un rapporto diciamo col ministero di Giustizia perché siamo comunque degli ospiti
All'interno della casa di reclusione e vi garantisco che quello che avete visto oggi è frutto sicuramente di tutto intanto di tutto il mandato del comandante del sigilli ma dove è stato come avete notato se Prodi un settore dedicato alla scuola c'è un settore anche dedicato all'università ci stanno delle Aule
Bellissime che verranno aperte prossimamente perché è stato creato anche un polo universitario quindi diciamo la il lavoro che si fa all'interno dice dal punto di vista dell'organico l'organico ci viene dato no se rispetto alle classi e non è dell'amministrazione penitenziaria la competenza va be'anzi nei del Papa né del DAP ma bensì dell'Ufficio scolastico regionale
Quindi la possibilità anche di altri ambienti eccetera per il momento non è assolutamente possibile parlo unicamente invece di un'altra attività che si fa all'interno di Magliano
No anticipando il fatto che saremo al Festival dei due Mondi e che quest'anno il cinque
E il sei del di luglio abbiamo già fatto partire i corsi di teatro quest'anno il il titolo sarà Sogni di una notte di mezza estate insomma sarà uno Shakespeare
Rivisitato e stiamo anche aprendo ai protetti la possibilità di fare teatro sono esperienze quelle dell'arte della cultura dove l'accesso del detenuto deve esserci
Assolutamente poi se la la scuola e la cultura sono centrali nel sistema trattamentale
Questo ancora io non penso che sia proprio centrale però se assolutamente la scuola il lavoro l'università devono essere un diritto alienabile per i detenuti
Grazie a
Torniamo al nostro focus giustizia riparativa la comunità e allora questo conto credo che sia bellissimo che ci siano tre interventi
Veramente aiutano a far risplendere questa comunità e io chiamo le persone che hanno preparato questi interventi ascoltando con attenzione tutto quello che si diceva
Ve lo metto in ordine di uscita Angela Davis Epicoco per cortesia strettissimi che poniamo alle conclusioni grazie
Essenzialmente l'entusiasmo di aver partecipato a un incontro di questo genere finalmente aperto e quindi poter ascoltare condividere anche approfondire determinate tematiche che sembrano essere insomma urgenti e per quanto riguarda me e la mia esperienza lavorativa nel teatro di di comunità posso dire che al teatro che è evidente che faccia bene alle persone
Perché comunque estremamente attento alla crescita umana e a quella sociale interpretandola anche da un punto di vista artistico concerto Rosa benissimo
E e diciamo che è una cosa che mi sta a cuore perché ha potuto constatare poiché sì basale sua fondamentale trova in dei principi che sono inalienabili come quello del diritto individuale del dell'inclusione ma anche del rispetto delle delle differenze quindi diciamo che il teatro di comunità
Non è soltanto un percorso che attivo ma diventa che fattivo perché poi da un punto di vista anche di questo gene di percorsi fatte all'interno degli istituti di pena
I detenuti vengono coinvolti in maniera estremamente attiva in un percorso che sembra solo esclusivamente artisti Europa realtà e rieducativo
Profondamente
Perché in realtà falsi falsi si crea una comunità diversa all'interno della quale più semplice riconoscere ma anche riconoscersi e quindi poi ci si apre di più si diventa più consapevoli e quindi dissi
Interpreta la società probabilmente anche in modo più più completo e fattivo questo è quello che posso comunque dire velocemente grazie mille
Emiliano al fondo
Allora buona sera a tutti quanti grazie Porzio di averci invitati come rappresentanza dell'arte
E abbiamo sentito volevo dire tante cose ma sono state dette tra tantissime cose anche molto vicini a quella che è la nostra dimensione quello che voglio dire che abbiamo sentito parlare di vittime carnefici costantemente questa sera
E e la mia riflessione cresce un pochino fuori da tutto quello che mi ero un pochino immaginato e che effettivamente pensandoci bene nell'arte
Che non è altro che un atto creativo dettato dall'istinto non riconosce la vittima e non riconosce il carnefice su questo questi due piatti della bilancia
Asta a livello artistico siamo allo stesso identico livello
Non abbiamo altro da al centro
Rita Pampaloni
Buonasera a tutti grazie forse grazie a tutti
Dunque io ho sentito parlare citare durante questo incontro fratello restia del
Per me è un fatto nuovo perché come attrice mio ne sento parlare o comunque è un lavoro e ad appannaggio teatrale
Mi fa molto piacere che voglio tornare su una delle delle frasi di Atena che in qualche modo per i suona con quanto è stato esposto oggi dai diversi relatori e vorrei leggerla molto breve
Chi siete
Mi rivolgo a tutti
A questo straniero acquattato accanto alla mia statua
E a voi in cui non ravviso forma di creature
Gli ebrei non vi vogliono dare e umanamente non siete
Ma pensare male di chi ancora ci è ignoto non è atto di giustizia
Non è il giudizio sereno
Ecco le parole di Eschilo danno voce a tutte le nostre fragilità e vulnerabilità
Ma senza giudicarle invitandoci invece a raccoglierle e ad includerla
Così come le Erinni vengono reintegrate in uno schema sociale
Noi tutti attraverso il teatro legislativo ad esempio possiamo sentirci di nuovo integri ed inclusi in una comunità che direi sana ma anche sanata
Vi ringrazio grazie
Un momento abbiamo agli atti conclusivi allora prima di tutto voglio ringraziare
L'amministrazione comunale e l'associazione Nessuno tocchi Caino ma soprattutto la dirigenza e l'amministrazione penitenziaria della Casa di reclusione di Magliano che riso all'incontro possibile
La comunità di Spoleto resta ed alla comunità di Spoleto che viene affidato il proseguimento
E quindi dipenderà domani da ognuno di noi far sì che la giustizia riparativa o che la cultura della nostra città prenda un profilo reale e concludiamo
Con una lettera che arrivata questa mattina dal Dipartimento di lettere Lingue letterature civiltà antiche moderne dell'Università di Perugia a firmate la professoressa Emanuela Costantini
Questo chiuderà il nostro incontro questo sarà inizio del nostro incontro cari uditori e carica di tricicli scusa per non poter partecipare ad un incontro in quei tre tenuto ad essere presente ringrazio molto l'organizzazione per avermi invitato scrivo da docente da storica
Per definizione lo storico studi ed analizza i fatti sociali politici ed economici delle comunità e società nel corso del tempo non solo riguardo ai grandi eventi
è importante che oggi a Spoleto si parli di giustizia riparativa in un circolo aperto alla cittadinanza
Non ha senso continuare a confinare la nelle aule dei tribunali e delle università la sua radice affonda nel quotidiano come opzione di risoluzione complessa
L'identità culturale che il teatro di comunità riesce a raccontare è quella che aiuta a preservare creare nuovi schemi culturali sociali da abitare
Gli altri sono uno strumento essenziale nelle pratiche di giustizia riparativa relazione Rispetto responsabilità riparazione era integrazione sono i suoi cinque Cardini
Stiamo assistendo ad un momento storico nel quale intere comunità sentono l'esigenza di condividere ed avere giustizia rispetto al trauma storico di essere state relegate sullo sfondo
Ma rappresentate totalmente ignorate nel consesso artistico politico di giustizia ed equità sociale
è il momento storico giusto per costruire sanare relazioni creare connessioni dare voce alle persone dalle intere comunità
Auguro pertanto a questa prima Assemblea aperta di essere l'inizio di un percorso condiviso che faccia della cultura una nuova forma di diritto
Spero di poter essere con voi nel prossimo futuro Emanuela Costantini
Costruiamo insieme una nuova cultura nella no
Mostra città ringrazio Francesca Mambro per l'organizzazione augura a tutti noi un buon lavoro