Per una vera fase costituente: ricostruire il PD sulle fondamenta originarie dei valori dei Democratici

Buongiorno a tutti sia a coloro che sono qui in presenza alla sala Sassoli della direzione nazionale
Del PD sia tutti coloro che ci seguono in indiretta noi siamo indiretta su radio radicale e su Radio immagina il sui canali socio al del Partito Democratico
Sono collegati con noi il segretario del partito Enrico Letta che poi i dirà anche delle cose purtroppo indisposto una brutta influenza già da ieri lo ha colpito ma ringraziamo comunque perché abbia voluto e volere essere qui con noi a seguire questo appuntamento è già arrivata gli sci Line una delle tre candidate che saluto sta arrivando Paola De Micheli e Stefano Bonaccini è collegato da Bologna
Qui con me ci sono alcuni dei promotori di questa iniziativa e del manifesto manifesto per una vera fase costituente ricostruire il ricostruire il Pd sulle fondamenta originarie dei valori dei democratici
Come vedete cigli alla mia destra Marianna Madia Stefano Graziano Stefano Ceccanti alla mia sinistra Roberto Morassut stanno arrivando Debora Serracchiani che impegnata alla Camera con la manovra
E la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno
Altri due dei promotori Giorgio Tonini
E Graziano Delrio sono collegati rispettivamente da Trento e da Reggio Emilia
Sarà Stefano Ceccanti a riassumere in dieci rigorosi minuti il il senso di questo documento compito mio un po'quello di coordinare e di dire soltanto due cose
Noi vogliamo delineare una cornice e per noi la cornice trae i principi fondamentali nell'Ulivo del novantasei e nel Lingotto del due mila sette
Questi due punti cardinali
Sono secondo me secondo noi secondo i promotori sono diciamo gli assi fondanti rappresentano come si potrebbe dire la prima parte della Costituzione che per noi rimane punto di riferimento insostituibile
E poi la seconda parte della Costituzione ma anche radicalmente cambiata naturalmente ma questo il congresso i candidati lo diranno
Noi siamo di diversi percorsi sia in questi anni di Pd sia le nostre storie sono lunga alcuni di noi voteranno e lisce Lainati voteranno Stefano Bonaccini o Paola De Micheli
E quindi come vedete i percorsi anche le scelte saranno DiVersi ma siamo accomunati dal considerare questi due momenti l'Ulivo novantasei
Il Lingotto due mila sette come le basi che il da cui il Pd deve ripartire per ricostruire sia di costruire il proprio futuro
L'ultimissima cosa che tengo a dire
No in qualche modo oggi riaffermiamo il nostro punto di vista che però pensiamo che sia di tantissime persone nel Pd è fuori del PD di tantissimi elettori ne abbiamo persi sette milioni e mezzo circa dal due mila otto
La vogliamo ricco ridefinire e ricordare che c'è una cornice comune di valori una cornice d'ispirazione fondamentale
Poi saranno i tre candidati e le letti due il più Bonaccini candidate che certamente ognuno dipingere ogni udirono dipingerà il quadro che ritiene meglio più vicino alle proprie sensibilità alle proprie dei ma dentro quella cornice comune questo noi pensiamo che sia un contributo anche per oggi per il dibattito congressuale ma anche per il dopo perché il dopo secondo noi dovrà vedere un partito democratico speriamo nelle intenzioni di tutti rafforzato rigenerato e anche e anche unito
Mi fermo qui do la parola a Stefano Ceccanti grazie Stefan
Ci siamo grazie la domanda da cui siamo partiti per questo lavoro collettivo è la seguente
C'è bisogno di una vera fase costituente te punto i titolo anche del contributo per il Pd che aiuti anche la democrazia italiana il suo complesso che ha bisogno di un governo alternativo inattesa per così dire come si suol dire
Invece che una mera manutenzione dell'esistente
La nostra risposta sulla necessità di una vera fase costituente e positiva essi con tre criteri
Il primo è il senso del limite
Noi siamo nani sulle spalle dei giganti che hanno scritto i documenti fondativi
Possiamo cambiarli anche in punti delicati d'altronde qualche mese fa abbiamo cambiato la Costituzione italiana nell'articolo nove per la prima volta in uno degli articoli della prima parte sul diritto all'ambiente
Ma sapendo che noi restiamo nani e loro restano dei giganti
Dico restano sia per le persone che non ci sono più e che hanno rappresentato per noi
Un punto rilevante da Alfredo Reichlin a Pietro Scoppola Pietro Scoppola erano delle persone da cui ho imparato di più nella mia vita non solo dal punto di vista intellettuale
Quindi noi possiamo cambiare perché siamo sul loro spalle perché vari anni sono passati ma noi dobbiamo sapere che noi siamo in anni loro sono i giganti
Il secondo principe secondo criteri e che il tutto è superiore alla parte loro sono dei giganti sulle cui spalle possiamo poggiare perché avevano capito un punto fondamentale che nei due punti che diceva Walter sull'eredità dell'Ulivo e del PD del Lingotto
L'identità democratica trascende le precedenti con le quali i riformisti erano stati destinati a essere minoritari storicamente nell'euro do aree di riferimento della cosiddetta Prima Repubblica
Democratico resta la parola più comprensiva per descrivere la nostra identità nessun'altra sostitutiva o aggiuntiva potrebbe descriverla meglio
Il terzo criterio che come ricorda spesso papa Francesco il tempo è superiore allo spazio
I processi costituenti che si costruiscono con un nuovo consenso hanno bisogno di non cristallizzarsi troppo rapidamente
Specie se si sovrappongono alla ordinarietà di un congresso che porta con sé necessariamente giustamente conflitto e competizione
Da qui la proposta pratica il punto di caduta concreto che noi indichiamo alla fine del documento
Bene il lavoro istruttorio del comitato che sta lavorando bene il lavoro referente che l'Assemblea nazionale uscente a fine mandato sta sviluppando e potrà sviluppare bene
Ebbene ancora il lavoro delibera ante che dovrà svolgere secondo noi l'assemblea neo eletta
Quella lì quella scelta con le primarie aperte
Primarie aperte che sono sin dall'inizio il tratto distintivo non di un nuovo partito ma di un partito di tipo nuovo come sottolineava sempre Scoppola ma ancora di più direi
Giovanni Bianchi un altro dei padri fondatori che ha sempre avuto una particolare sintonia su questo con Walter Veltroni
E di cui richiamo brevemente una riflessione chiave per bianchi ogni partito a un mito originario esso è composto da due componenti
Un mandato appende un piccolo gruppo di avanguardia che lo lance lo rivolge la società il Pd diceva Giovanni Bianchi fa eccezione il suo mito originario composto diversamente il manifesto è stato scritto dopo la sua nascita dell'avanguardia composta milioni i cittadini elettori che si sono mobilitati per farlo nascere con le primarie aperte
Per questo chi volesse abolirle spezzerebbe il mito originario creerebbe un'altra cosa diversa irriconoscibile rispetto al PD
Proponiamo quindi ai candidati che si impegnano in caso di proprio Successo a procedere su questo terreno per consenso esattamente come nell'ultima revisione statutaria
Lavorata con pazienza all'unanimità è una posta Commissione POIN plenaria dopo le primarie che videro il successo di Zingaretti
Sapendo che la la fase costituente avverrà per consenso nei tempi necessari ne risulterà sdrammatizzare anche la fase congressuale
Per la quale facciamo i nostri auguri a tutti i candidati che dovranno correre anche durante le vacanze di Natale di anno nuovo grazie
Bene grazie Stefano è stato anche più rapido dei dieci minuti assegnati gli adesso di promotori in tre minuti ciascuno dei promotori dirà un suo perché è stato aderito anzi ha promosso appunto
Questo documento è queste iniziative inizierei con Marianna Madia
Insomma
Buongiorno a tutti a tutti noi di siamo qui riuniti per ribadire che i valori le ragioni della nascita del Partito democratico sono quanto mai attuali
E io vorrei farlo partendo dalle ultime elezioni quelle del venticinque settembre lezioni che noi abbiamo perso che la destra ha vinto
Ma elezioni nelle quali il Paese non è andato a destra perché in valori assoluti i voti della destra sono stati inferiori ai voti che ha preso
In senso largo il nostro campo ed anche perché ed esperienza quotidiana di tutte e tutti noi tanti Fini potenziali elettori del centrosinistra il venticinque settembre a votare non ci sono proprio andati
Quindi io credo che il nostro obiettivo debba essere uno
Quello di ricostruire una proposta politica che sia convincente da qui a un anno e mezzo dico un anno e mezzo perché il tempo che ci separa dalle elezioni europee
Per mettere in crisi la destra per mettere in crisi il governo Meloni
E per farlo serve un partito democratico primo partito del Paese un Partito Democratico che torni stabilmente sopra il venticinque per cento un Partito Democratico che c'è un partito democratico grande
Più vitale di quello che viviamo oggi
Più capace di quello che viviamo oggi di mobilitare i sentimenti passioni
Pulsioni emotive insomma un partito democratico noi c'eravamo vedono tanti amici eravamo tutti un partito democratico più simile a quello delle origini o ricordo quando nacque in quel due mila e sette che riuscì a intercettare necessità e bisogni ventisette amplissime di popolazione addirittura farsi prossimo simile
A tante persone
Ora io vorrei soffermarmi in questi pochi minuti che mi ha dato Walter Verini che ringrazio anche per la determinazione che ammessa nell'organizzare questo incontro su due aspetti che ritengo prioritari
Il primo
Ha un titolo chiaro
Ed è accetto medio io credo che questa debba diventare per gli obiettivi che dicevo prima la nostra ossessione
E lo dico a tutti coloro dentro e fuori il partito democratico che in questi mesi hanno ho pensato di vedere come causa della crisi che ne stiamo vivendo presunti accenti liberisti che avrebbe avuto il nostro partito
Ora io penso che se la soluzione è la nostra crisi debba essere quella di ricostruire una sorta di riedizione della sinistra dei DS con tutto il rispetto per quella storia di cui non ho fatto parte ma
Canasta grande storia di questo Paese ma in ogni caso penso che questa sia prima di tutto un errore storico
E che comunque sia un grande grandissimo errore di analisi perché c'è un principio di realtà noi non ci siamo mai ripresi in
Alla crisi del due mila uno che è diventata sconvolgimento nel due mila otto crisi a cui siamo arrivati pensando che la crescita sarebbe stata continua
E dunque ci siamo arrivati pensando che si potessero abbassare le tutele sociali perché tanto c'era il progresso che teneva sul salari e che avrebbe dato copertura economica anche ai periodi di instabilità
Ed è da lì da quel due mila otto che si è rotto qualcosa e che io credo che il primo principale problema bruttura Ale del nostro Paese sia diventato l'impoverimento del ceto medio
E quindi penso che noi dobbiamo dircelo con grande
Trasparenza con grande verità
L'impoverimento del ceto medio riguarda la maggioranza delle persone oggi
L'impoverimento la precarietà l'incertezza la paura che il domani sarà peggio dell'oggi
Certamente riguarda le persone che ahimè vivono in situazioni di estrema marginalità sociale ma riguarda anche i giovani professionisti piccoli imprenditori gli esercenti i part-time involontari finanche coloro che noi per anni abbiamo definito garantiti i cosiddetti dipendenti e che oggi con i salari che ci sono e l'inflazione che c'è non sono garantiti dal nulla
Allora io penso che questo è il principale problema strutturale dell'Italia la risposta non possano essere ma risolviamo la cancellando il Giobatta
O risolviamo la riproponendo tutele astratte che non sono più nella realtà attorno o ancora non sapevo io vi proponiamo il conflitto di classe noi dobbiamo avere chiaro che c'è un'unica grande classe che il ceto medio
A cui noi dobbiamo offrire proposte che stanno proposte che arriva ne cambiano la loro vita quotidiana che siano proposte
Riconoscibili e penso principi penso
Che se questa è l'analisi io non pretendo di avere la verità in tasca ma e quello che penso
è quanto mai attuale la ragione per cui è nato il Partito Democratico
è quanto mai attuale persino quel discorso dell'indotto è ovvio che va aggiornato son passati tanti anni ma nasceva proprio da questa esigenza e io direi è quanto mai attuale ed è quanto mai parte della nostra stessa identità
Il secondo punto che dico rapidamente quello che riguarda l'Europa
Noi dobbiamo riessere in grado di mobilitare passione ed Energia intorno al progetto europeo
Perché è lì che la destra sopranista se inserita intercettando tanta paura di quel ceto medio
è lì che la destra sopranista sta inserita nella nostra in capacità di mobilitare passioni intorno al progetto europeo noi dobbiamo essere in grado di far capire alle persone e questo anche fa parte della nostra identità
Che c'è una comunità di destini tra l'unione europea e il benessere di ognuno e che isolamento sopra Nismo significa far star peggio le famiglie le donne giovanile in prese tutti chiudo per questo cosa serve un grande partito che torni a vocazione espansiva
Un grande partito a vocazione maggioritaria che riporti il centrosinistra al governo vincendo le elezioni io credo davvero ed è per questo che sono qui con grande convinzione oggi che o il partito democratico sarà questo o semplicemente noi non saremmo grazie
Grazie ma che hanno adesso è la volta di Stefano Graziano anche tu hai quei minuti che avevamo deciso buongiorno a tutti proprio ad essere sintetico
Salvo i tre minuti a tenere testa
L'obiettivo fondamentale sostanzialmente era detto in due parole in realtà provare attenere firme quelle che erano le intenzioni iniziale della concezione del partito democratico nel due mila sette
E quindi in due parole si direbbe sostanzialmente un un partita un partito che fosse da un lato interclassista e dall'altro pluralista perché se noi giochiamo
In funzione di queste due cose probabilmente riusciamo a tenere testa a quello che deve essere il PD
L'altra motivazione ovviamente
Per quello che ci riguarda dire tutti dai candidati alla segreteria
Ai candidati anche nell'Assemblea costruirla nella nuova Assemblea che ci sarà che c'è il PD e ci sarà il PD per loro e per continui
Perché questo è un segnale importante rispetto anche a quello che sta accadendo nel nel nei giorni scorsi è quello che accadrà perché non si può immaginari minimamente
Che ci fosse una condizione dentro la quale ci possa essere un eventuale divisione quindi l'obiettivo è dare una piattaforma partendo da da quella che è stata la piattaforma del dell'inizio dell'Ulivo e del successivamente del Lingotto per dire
Con chiarezza chi dentro lì dentro quel quadro ognuno può dipingere ciò che ritiene più giusto Icahn come candidati ma che e quella diciamo l'idea originaria
Sulla quale si fonda il PD anche perché il rischio di una condizione diverso da quella ovviamente porta a condizioni totalmente differenziati e dentro questa l'ultima cosa ci tengo a dirla
Il Pd deve essere un partito nazionale Partito nazionale che tiene conto e dentro il documento iscritto che tiene conto che della della questione corno
E che tiene conto della questione anche settentrionale
Quindi l'insieme di essere un partito nazionale di tenere insieme quelli due vicende quindi come possiamo chiaramente vedere leggere il documento un partito che abbia sia dal punto di vista delle classi sociali sia dal punto di vista geografica di vogliamo metterla abbia diciamo in testa un partito complessivamente nazionale grazie
Grazie al teste fanno adesso c'è arrivata anche Pina Picierno a cui dare la parola
Grazie Walter grazie a tutti e tutti voi grazie naturalmente le candidate e candidati presenti qui stamattina
L'esigenza di questa discussione della giornata di oggi ma anche del documento che ha prodotto questa discussione nascono fondamentalmente a mio avviso da due ragioni la prima ragione risiede nei toni
Della discussione congressuale che fino a questo momento abbiamo svolto e naturalmente anche dal risultato elettorale del venticinque settembre Scurti scorso molti hanno confuso
L'esigenza di una costituente di un del rinnovamento profondo del nostro partito scosso evidentemente da un risultato elettorale deludente come una la necessità sbagliata
Di riportarci indietro
Di mettere in discussione le ragioni fondative del partito democratico come se la storia potesse essere interrotta al tredici ottobre del due mila sette cioè il giorno prima
In un misto di Nostalgia per qualcosa che già prima
Della nascita del PD dimostrava tutta la propria inadeguatezza e del mito che spesso attraversa la sinistra dell'anno zero e della rifondazione
Io penso che sia necessario lo dico con molta chiarezza superare un'attenta azione che io vedo in questo dibattito congressuale probabilmente presi anche dallo scoramento e fatelo dire da una componente di pigrizia culturali forti e cioè quella di considerare
Esaurita
La funzione di un partito democratico capace di essere il campo il centro e il motore
Del cambiamento e cioè capaci di promuovere una nuova ragione di partecipazione io ho votato con convinzione e lo sapete l'idea di un congresso costituente costituente di una rinnovata connessione con il Paese con tutto il Paese
Non soltanto con un pezzo non soltanto con alcuni mondi non costituente però di un nuovo partito no non di un nuovo simbolo non soprattutto della cancellazione
Di quindici anni straordinari
Il sipario e di passione anche AN tanti errori che noi abbiamo commesso e la ragione per cui io penso che questo non possa essere lo dico con molta franchezza il congresso degli abiure
Tanto più se l'abiura riguarda o dovrebbe riguardare le ragioni che ci hanno indotto affondarlo
Su questo partito e la stagione di governo lo diceva Marianna di cui non siamo stati protagonisti e non perché si è andato tutto bene io non penso che c'è andato tutto bene ma tra il dire che è andato tutto bene e direi che è andato tutto male ci pazza uno spazio enorme che quello rappresentato dalla nostra storia
E dalla capacità di discernere con lucidità
E con chiarezza i limiti le sconfitte ma anche i successi di cui tutti noi di cui la nostra comunità è stata protagonista dunque
Non si tratta di negare gli errori degli ultimi quindici anni ce ne sono stati senza dubbio ma di affrontarli con inedita
E con i cambiamenti che sono necessari chiarendo però alcune cose da su tutte per ragioni di tempo
La prima miss su una e sottolineo nessuna della RAI delle ragioni che hanno determinato la nascita del Partito Democratico veri furbi del partito democratico e del partito di riformisti italiani è venuta meno
Siamo di fronte lo sapete ad un party ad un Paese che
Molto diverso
Rispetto a quello del due mila e sette un Paese più piegato su se stesso con fasce di popolazione poste ai margini che sono più anche con un Mezzogiorno ancora più indietro rispetto al resto del Paese ma quelle ragioni di riforma complessiva del nostro Paese non sono venuti meno anzi si sono accresciute proprio in risposta a quelle marginalità di cui parlavo un attimo fa
Ed è appunto questo per quel che mi riguarda uno degli eroi più grandi che non abbiamo commesso non aver dato compiutezza quell'intuizione del due mila sette anche nei nostri ospiti istituzionali di governo chiudo settanta parte di questo Paese ed il suo funzionamento è ancora ingiusto
E ancora inique ancora lenti ancora non libero il Pd resta lo strumento più utile per cambiarlo e chiudo davvero sulla seconda ragione che risiede mi consentirà un minuto in più Walter nell'attualità
Che ha scosso nel profondo la nostra comunità
Io l'ho ribadito naturalmente mi riferisco alla cosiddetta vicenda caro ritoccate righette le vicenda che sta sconvolgendo la nostra Europa in questi giorni io l'ho detto e lo ribadisco quanto a vicenda vergognosa
Fatemi dire che il PD non è nato
Assumendo il principio della superiorità morale verso gli altri ma assumendo il principio della moralità e della legalità come strumento essenziale di credibilità collettiva
Delle istituzioni e anche credibilità personale
Del mandato che secondo i principi costituzionali lo sapete lo sappiamo deve essere svolto con disciplina e con onore e allora coloro che hanno provato a disonorare disonorare
La nostra comunità le istituzioni devono essere espulsi
Dalla nostra comunità e questa costituente dovrà anche servite da monito a coloro che vorranno infangarmi
Sia le istituzioni che la nostra comunità dubbi sul futuro
Ecco io penso che queste riflessioni vadano svolte perbene senza infingimenti e allora e la ragione per cui noi dobbiamo fare un buon congresso che cambia quello che va cambiato e conferma
Quello che di buono tiene unita la nostra comunità a partire ovviamente verso i valori dalle sue ragioni fondative insomma
Non un congresso che diventi un lavacro per presunti peccati originali che non esistono ma una costituente di una rinnovata forza Grifo riformismo italiano ed europeo ho chiuso grazie per qualche minuto in più
Grazie piena grazie sì no io sono abbastanza rigorosa perché i tempi sono quelli che si sono adesso dovrebbe essere collegato in dopo le iniziali la parola da Reggio Emilia Graziano Delrio ci sei Graziano
I tre mi sentite come ci siamo mai camorra allora io starò nei tre minuti per cancelletto tutto gli amici è escono riascoltare candida soprattutto perché quello che volevamo l'abbiamo scritto
Se siamo convinti tutti noi partecipiamo a questo congresso che non ci sia bisogno nuovo partito perché il nuovo partito c'è già
Del partito democratico che non è la somma di identità distinte che ogni tanto si mettono d'accordo per strumenti di potere ma è una cosa nuova
Come dicevo ieri sera gli ai circoli di Reggio Emilia siamo una cosa nuova siamo una sommatoria ma riuscita di identità passate sia una cosa nuova nel senso che portiamo con noi le aspirazioni delle culture di provenienza cattolico democratica la socialista democratica laico repubblicana li portiamo con noi
Queste aspirazioni ma per dargli significati nuovi è questo il senso di un percorso come quello cardiaco segretario dare significati nuovi a valori sempre
Uguali però a principi sempre uguale al valore della democrazia liberale al valore della partecipazione del popolo perché il crampo perché abbiamo né problema del Partito Democratico e il problema dei partiti in generale
Del senso della democrazia ingenera fondi come trovare gli strumenti perché la nostra democrazia italiana diventi sempre più compiuta questa l'aspirazione di Morgan Berlinguer far partecipare le masse alla democrazia perché questo è l'unico antidoto contro le degenerazioni della democrazia
E questo è l'unico antidoto contro diciamo
Il fatto che la politica venga ridotta da a un ruolo ancillare rispetto all'economia esempio
Rispetto allo strapotere un Totti poteri sovranazionali quindi noi dobbiamo non siamo la ricerca di un nuovo partito l'abbiamo già ce lo teniamo stretto e siamo alla ricerca di una nuova declinazione dei candidati nei loro sensibilità e recepita potranno aiutare il partito di strutture di questa nuova formale ma il valore hanno gli stessi e per questo che il percorso costituente tra virgolette come viviamo nel nostro documento non va affrettato ma va continuato ieri sera per esempio gli amici dei circoli mi hanno chiesto di poter partecipare mente verrà fuori dal comitato costituente dico che scelte continuare successione perché come come declinare il valore del lavoro in questo secolo non è semplice come declinare il principio dell'uguaglianza in questo secolo semplice abbiamo bisogno d'intelligenza di tutti e soprattutto di un'alleanza con la società
Che la nostra vera forza come partito democratico perché non siamo per non forma partito un leader siamo Roma ho capito il popolo
Che segue anche una leadership forte c'è ma che però parte cinquecento quindi io credo che questo spirito cioè quello che chiediamo oggi venga ceduto nella libertà poi riproposta dei candidati e lo mettiamo servizio perché ci sentiamo comuni firmatari una vera comunità sappiamo clinici non sono ben sappiamo che gli avversari non sono dentro il Pd che dentro il Pd ci sono tante intelligenze e capacità semplicemente devono essere lasciate
Crescere e e armonizzate in un lavoro comune in un'amicizia comune
Al punto da come deve fare una vera comunità politica quindi questo è il messaggio del credo che siamo tutti contenti che i tre candidati segretario oggi abbiamo presenta onorare questo nostro sforzo unitario e di tentativo di approfondimento e il ritrovamento delle nostre radici con l'ansia di volerle sempre nuove nel rinnovare e rendere più attuali il nostro
Bene grazie grazie a Del Río e abbiamo sei minuti per gli interventi dei tre candidati dei delle candidate del candidato
Abbiamo adesso Tonini Giorgio Tonini da Trento credo sei Giorgio
E poi ho alte ok poi dopo interni Debora Serracchiani quindi vai Giorgio
Ma guardano detto tutto gli altri quindi che io non posso che che associarmi dico solo una cosa in più
Le elezioni ci hanno consegnato un campo del centrosinistra diviso in tre pezzi così non vinceremo mai e senza un Pd forte che fa suo come ha sempre fatto
Il grande slogan dell'unico dell'Ulivo uniti per unire e quindi senza obblighi che faccia da federatore
E da perno diciamo così del centrosinistra di un centrosinistra che vuole essere competitivo e tornare a guardare governare il Paese non ce la faremo mai
E se abbiamo conosciuta una sconfitta una sconfitta pesante no perché abbiamo fatto cose sbagliate al governo del paese intendo dire anche in questa legislatura c'era il governo Conte due e il Governo tragica hanno fatto cose straordinarie per il Paese
E non le avrebbero potute fare senza il PD che è stato determinante tutto posso dire io che non sono più a Roma da tanto tempo
è stato determinante per segnare una svolta che ha riformato la politica
Economiche sociale del nostro Paese nel contesto europeo noi abbiamo segnato cambiamento profondo dell'Europa
Siete in linea salatissime è intitolata al nostro grande amico David Sassoli che è il simbolo di questo cambiamento che c'è stato in Europa
Il problema del ferite non ha saputo come dire elaborare un pensiero condiviso con gli alleati su questa straordinario cambiamento di cui siamo stati protagonisti
E il paradosso è che adesso sembra che le rette di questa grande stagione sia una forza politica Fratelli d'Italia che se collocata all'opposizione
Di queste politiche
Allora insomma c'è tanto da ripensare tanto da ricostruire ma non per rinnegare le cose straordinarie che questo partito ha saputo fare sulla base proprio della suo patrimonio genetico
Ma bisogna costruito Erchie attorno un pensiero un pensiero condiviso e allora la fase costituente deve essere questa non
Come dire trasportare la dialettica troppa candidati
Per per portarla metterebbe in discussione le radici ma esattamente il contrario partire dalle radici comuni vive per una bella competizione che ci che ci consegna un partito più forte più arricchito dalle sue diversità e sono tutte parte della di un'unica ricchezza questo credo che sia l'impegno che abbiamo davanti e questa è l'appello che noi con quel testo e con questa iniziativa di oggi rivolgiamo tutti grazie Walter
Grazie sono devo dire per essere comparso dalla montagna con quel barbone ho pensato se nostro Mauro Corona
Poi
Ecco io la tua lucidità e anche la tua lucida anche il tuo contributo che hai dato all'indotto e a questo documento ma detto no no quello è proprio Tonini bene Deborah vai
Buongiorno a tutti mi scuso per il ritardo ma come sapete alla Camera si è impegnati sulla sessione di bilancio ma veramente due parole perché credo che il documento che in qualche modo a avviato questo nostro incontro di oggi ci ha portato oggi qui abbia già detto molto io posso soltanto raccontarvi quella che che ho avvertito come un'esigenza e dopo la sconfitta del venticinque settembre era indubbio un necessario e doveroso direi anche opportuno che si avviasse quella che abbiamo definito appunto la fase costituente rendendoci conto
Almeno per quanto riguarda me che effettivamente in questi anni quel partito che è stato veramente una grande forza innovatrice aveva bisogno quanto meno di un tagliando perché insomma dopo quindici anni le cose erano molto cambiate ma soprattutto credo che il nostro partito quando è nato nel due mila sette due mila otto pensasse di avere di fronte a sé
Fide diverse anche una situazione un contesto anche politico diverso quali cose sono cambiate ed è giusto quindi che anche noi accettiamo diciamo così la sfida del cambiamento
Quello che però mi ha molto colpito e sorpreso che francamente dalla fase costituente siamo passati alla fase della liquidazione
E questo onestamente credo che sia non solo ingiusto ma che sia sbagliato e che sia veramente un errore che commetteremmo in una fase invece così delicata del paese dove c'è assoluta bisogno assoluto bisogno
Del partito democratico della forza sulla base dalla quale è nata dei principi sulla base dei quali è nato il Partito Democratico
E l'appello che mi mi permetterete di fare altre persone che considero tre amici di cercare di raccogliere i valori profondi del Partito Democratico certamente per adattarle alla sfida del cambiamento ma non per metterli da parte
Metterli da parte sarebbe veramente un grandissimo errore io ho abbracciato il partito democratico di Walter Veltroni
Sono rimasta a quella logica perché credo che quella logica sia stata la forza costituente di un partito
Che poi ripeto ha fatto un percorso sta facendo un percorso e come diceva benissimo a Giorgio Tonini non va buttato via tutto anzi sono tante cose che abbiamo fatto e se non c'eravamo naturalmente non sarebbero state fatte e oggi il Paese sarebbe ahimè credo e temo in una situazione di maggiore difficoltà
L'appello che faccio però a cercare di
Risolvere un partito che irrisolto
Sapendo però che la soluzione non è il segretario
Nel senso che abbiamo preso delle scorciatoie in questi anni pensando che l'identità del partito democratico fosse quella del segretario di turno morti che quando il segretario ha lasciato si è portato via il pezzo di partito che più gli somigliava o semplicemente ha dovuto come dire ha lasciato un partito che quelle identità non avvertiva più quella scorciatoia non possiamo più permetterci di prenderla
E io credo che il lavoro sia stanno facendo i comitati in questo momento debba essere un lavoro istruttorio che viene affidato al Congresso che viene affidato il segretario ma che dovrà andare avanti anche dopo le primarie del congresso nazionale del partito democratico
Con anche qui una piccola puntualizzazione mi taccio
Io francamente credo che sia fu una cosa sulla quale rischiamo di non essere credibili quella di dire che la soluzione sia cambiare il segretario e cambiare la classe dirigente
Credo che cambiare la classe dirigente del partito democratico significa prima di tutto capire che cos'è il partito democratico dove vogliamo andare chi siamo e a chi vogliamo parlare
E non credo che la soluzione sia quella come sinteticamente spesso viene detto buttiamo via il bambino con l'acqua sporca perché francamente non ce lo possiamo permettere e dico che non se lo può permettere il campo del centrosinistra che sicuramente frammentato anche perché il partito democratico purtroppo in uno di quei diciamo obiettivi che seria dato di unire il partito il campo del centrosinistra oggettivamente fallito per il contesto nel quale questo è successo e anche perché nel frattempo sono nate delle forze alternative che in qualche modo impongono anche a noi una diciamo così un'identità forte che ci faccia riconoscere in quel campo
E la crisi della sinistra indubbiamente una simile una crisi mondiale non è soltanto la nostra non è soltanto italiana non è soltanto del partito democratico
Dico però che dobbiamo fare i conti con ciò che siamo e mi affido diciamo così alle ai candidati o ai candidati che verranno perché penso che questo lavoro
Sarà un lavoro veramente chirurgico serio determinato spero razionale ma ecco vorrei che uscissimo oggi dalla fase della liquidazione siamo alla fase della alcuni la chiamano rigenerazione costituente costitutiva chiamatela come volete volete
Ma pensare che il partito democratico possa sparire dalla con testo della politica italiana soprattutto a causa nostra cioè per la nostra incapacità di capire quanto sia necessario invece esserci e riprenderci quello spazio politico sarebbe un errore che fa che Remo molto in là negli anni
Bene grazie Deborah sanno puntuali con i tempi adesso è l'ora dei tre candidati io suggerirei glielo ha scritto ieri non ho avuto obiezioni di seguire un banale ordine alfabetico quindi abbiamo Stefano Bonaccini che è collegato da Bologna qua a cui darei la parola Stefano ecco siccome eccoti qua
Grazie Walter grazie a voi saluto e abbraccio è lì e Paola mi scuso di non essere lì Maio tra poco dopo quando importante iniziativa all'ospedale Sant'Orsola di Bologna
Per una volta non vado a braccio scritto per stare nei tempi non essendo fisicamente lì il risultato del Partito democratico l'elezione di tre mesi fa si inserisce in un lungo ciclo di sconfitte o di non vittoria
Per la prima volta però come avete scritto anche voi io condivido integralmente il documento il partito democratico vede insidiata la sua stessa funzione di perno e di baricentro riformista di un'alternativa di centrosinistra di governo per la prima volta ci sono nel campo delle opposizioni alternative competitive che possono rendere minoritaria e quindi irrilevante questa è la mia preoccupazione la funzione stessa del PD per come l'abbiamo costruito evoluto peraltro è successo già in altri Paesi europei
La prima domanda a cui rispondere allora è questa sono ancora valide le ragioni per cui fonda mo'quindici anni fa il partito democratico perché dalla risposta discendono anche le considerazioni che possiamo fare sull'identità dunque i di sulla fase costituente sulle piattaforme dei candidati la ricomposizione il giorno dopo le primarie e ogni altro argomento
Anche nome e simbolo del PD
Io no no e non avrò mai tabù dipendono da questa risposta a meno che il problema non sia meramente tattico e di marketing o se vogliamo di forma anziché di sostanza
La mia risposta è sì
E non è il frutto di un moto di orgoglio di appartenenza eppure ho quando si parla della nostra storia
Essi perché costruire una grande forza progressista riformista e come è stato richiamato in condivido europeista risponde oggi non meno di allora ad un interesse nazionale dare all'Italia uno strumento di partecipazione cambiamento democratici così come previsto dall'articolo quarantanove della Costituzione che attraverso la partecipazione delle persone persegua quegli obiettivi di cambiamento economico sociale e ambientale
Che occorrono al nostro Paese
Siamo in primo luogo progressisti
Perché il cambiamento che promuoviamo il segno del contrasto alle disuguaglianze sottolineano disuguaglianza economica sociali di genere et
Alle generazioni e infine territoriali e tiene insieme
Guai non farlo l'avanzamento dei diritti civili e sociali di tutte e tutti se la sinistra non sa dire in primo luogo questo contrasto le disuguaglianze sinistra non sarebbe in natura
Siamo però anche riformisti perché il cambiamento che proponiamo avviene nella dimensione di governo avere cultura di governo per me non significa governare e sa che fare politica abbia come fine il governo ebbene che può può fare per me politica da un'altra parte
Il governo può essere un mezzo per cercare di cambiare le cose e soprattutto renderle migliori perché più in difficoltà
E su questi presupposti che abbiamo unito le culture riformista di questo Paese è quando giustamente ci riproponiamo di rafforzare l'identità del Pd se siamo coerenti dobbiamo farlo rafforzando questi muri per me maestri
Parliamoci a mente avverto anch'io pulsioni ad un cambiamento che hanno invece connotati regressivi
Rigurgiti identitari cui sbocco appare più un ritorno alle casematte precedenti
E non una sintesi aggiornata e più avanzata rispetto ai mutamenti che sono intervenute negli ultimi quindici anni ecco con utilità e nel mio piccolo io contrasterà Ò questa tendenza che sarebbe la fine del PD
E che ci porterebbe su binari minori strutturalmente minoritari totalmente incapaci di costruire un'alternativa a questa destra meno che non la si voglia governare per i prossimi trent'anni ripeto
è già successo in altri paesi europei a noi vicini il rischio stavolta c'è anche qui non evoco spettri provo a praticare vincente positive ed è anche per questo che mi sono messo in gioco
Ci sarà nelle prossime settimane il tempo per definire meglio i contenuti delle cornici politico programmatiche
Il tempo che ci avete assegnato non consente giustamente che un rapido accenno i muri portanti vado per telegrammi il primo siamo il Pd e dobbiamo tornare a fare il vivi fino in fondo
Riprenderci cioè lo spazio politico elettorale di un partito più grande a vocazione maggioritaria
Nessun autosufficienza figuratevi lo dico da Emiliano Romagnolo governo da otto anni
Una regione che ha una coalizione che se sto ai riferimenti nazionali vada Calenda Renzi fino a Fratoianni Bonelli non abbiamo avuto una mezza giornata di crisi ma anche nessuna delega ad altri a rappresentare la sinistra e i moderati
Anzi guai a fare noi la fotocopia come da qualche parte leggo né dei Cinquestelle né del terzo polo perché se facciamo le fotocopie la gente sceglierà l'originale
Secondo in questo congresso si discute di noi rispetto al Paese non delle altre forze delle future alleanze quelle verranno dopo il nostro compito e arrivarci da una condizione di forza e non di subalternità terzo siamo una forza laburista nel senso che assegniamo al lavoro e ai lavori una funzione di cittadinanza democratica come dice la nostra Costituzione parliamo però di lavori perché siamo nel due mila ventidue
Non nel mille novecentosettanta e il nostro compito è quindi rappresentare il lavoro dipendente e autonomo contrastare la precarietà che colpisce soprattutto i giovani
Il part-time involontario che coinvolge anzitutto le donne migliorare le condizioni di lavoro di tutte tutti in termini di retribuzione diritti e sicurezze
E l'impresa quando è seria e sana per noi ha un valore sociale perché crea lavoro senza impresa non c'è sufficiente lavoro sento ogni tanto in questo dibattito di queste settimane
Riproporre contrapposizioni tra capitale e lavoro come se fossimo all'inizio del secolo scorso come se le grandi piattaforme o i fondi finanziari fossero la stessa cosa delle nostre imprese che investono invece in innovazione ricerca occupazione sostenibilità ambientale qualità del lavoro e questo per me è semplicemente surreale
Quarto anche perché se quell'analisi fosse vera con chi faremo quella transizione ecologica ad esempio quella digitale Conti organizziamo e gestiamo le politica industriale quelle di formazione per accompagnare il lavoro nella doppia transizione digitale ed ecologica peraltro pilastri diverso invece new
Stiamo parlando di una rivoluzione che va assunta fino in fondo e tanti accelerata se vogliamo mettere in sicurezza il pianeta il nostro territorio
La qualità dell'aria che respiriamo dell'acqua che beviamo e anche qui però dobbiamo essere una sinistra progressista riformista fino in fondo la tradizione esiste se qualcuno la conduce non solo se la sia evoca oggi senza i casi rigassificatori non si fa la transizione si mettono al freddo gli italiani si chiudono le imprese senza i termovalorizzatori non c'è l'economia circolare ci sono i rifiuti per strada usi chiamo in giro per l'Italia o per l'Europa quinto
Ci sono beni comuni che non possono essere lasciati mi al mercato né alla libera intrapresa ma che richiedono in via Appia unitaria il pilastro del ruolo pubblico dello Stato perché i diritti correlati siano assicurati a tutti
Istruzione e salute in primis perché noi non tolleriamo la distinzione tra ricco e povero o regione di provenienza
La scuola dai media la formazione terziaria
Deve ad esempio tornare ad essere quell'ascensore sociale che assicura reali opportunità a tutti è la funzione prima della sinistra e il diritto alla salute deve tornare assieme adesso il perno della nostra battaglia sociale rispetto ad una destra che colpisce la sanità pubblica un crudo
I diritti civili e sociali si tengono combattere il part-time involontario delle donne per i congedi parentali o per lo stesso salario e questo ne di diritti civili e sociali
La sinistra riformista è amica dell'autonomia e non ha mai centralista sento anche su questo terreno vantare posizioni approcciano che non vorrei che fossero regressivi e che non condivido neppure quando diventano la sacrosanta reazione ai disegni sbagliati della Lega
Con Francesco Boccia i colleghi delle altre regioni
Avevamo raggiunto un punto di equilibrio avanzato anche in materia di autonomia differenziata per stare la materia più controversa ora che Francesco guida la mozione Dl non ovviamente cambiato idea ripartiamo insieme da lì e soprattutto riprendiamo noi un punto di vista sulle autonomie locali e il governo locale perché sarebbe un paradosso
Su quello la sinistra fece le battaglie più grandi del secolo scorso se ci trovassimo scavalcati dalla destra sopranista infine il partito noi non siamo un movimento
Abbiamo scelto di chiamarci Partito partito perché attraverso i partiti che vive si organizza la democrazia
Siamo ormai l'unico partito che fa congressi andiamo orgogliosi che ha una vita democratica non si affida un capo
Ma proprio per questo dobbiamo innovare le nostre forme altrimenti non ci capisce più nessuno io non credo che gli italiani capiscano ad esempio perché ci vogliono mesi mesi e mesi per eleggere il nuovo segretario il nuovo gruppo dirigente
è un problema così come è un problema se quando guardo da noi non percepiscono quella tensione ideale morale dei nostri padri penso in primo luogo ad Enrico Berlinguer e a Benigno Zaccagnini
Non credo che una fase costituente di questo tipo possa risolvere tutti questi nodi anche per questo ho detto che dovrà proseguire essere larga e partecipata che ci aspetta una traversata nel deserto si ma per uscirne con un nuovo Pd un partito della sinistra europeo perno di un nuovo centrosinistra perdo la base militante i territori circoli sindaci amministratori ogni giorno ascolta e risponde alle persone grazie
Grazie Fornovo il papato undici minuti adesso è la volta di Paolo De Michelis
La moglie
Dicevo che non ho il dono della sintesi chiedo scusa Stefano Ceccanti sono arrivati in ritardo perché era stato un tranello di Verini che mi ha scritto di venire alle undici e un quarto ma leggero visto rischi che mi hai mandato il tre interamente lo leggerò solo alla fine di questo nostro incontro grazie per questa opportunità io così condivido con voi alcune alcune riflessioni prima
Una premessa io mi sono astenuta sul percorso costituente in direzione e non ho partecipato al voto sulla delibera delle modifiche statutarie in assemblea
Perché quando non capisco con chiarezza quali sono le modalità di decisione come si articola la partecipazione di coloro che ancora generosamente sono iscritti a questo partito e decidono di dedicare il loro tempo libero e a volte anche qualche risorsa personale alla vita di questa comunità
Diciamo che mi preoccupo
Ho chiesto in più sedi chiarimenti il risultato è questo attuale percorso costituente
E che credo abbia stia dimostrando alcuni limiti oggi parliamo di quelli legati ai contenuti io credo che ce ne siano anche alcuni di metodo tipo la bussola che assomiglia di più a un sondaggio che ha una discussione partecipate decidente
Delle nostre dei nostri iscritti delle nostre scritte premesse invece di contenuti non ho mai mai mai nemmeno nei giorni peggiori e forse questo tempo che stiamo vivendo fa parte di quelli pensato nemmeno lontanamente che il Partito Democratico avesse esaurito la sua funzione storica mai non lo penso e credo che avremo nei prossimi mesi la possibilità di dimostrare che questo assunto è corretto
Penso però che sia finita un'epoca i primi quindici anni un pochettino di più direi di un tagliando e come diceva prima Deborah
Forse abbiamo bisogno di risolvere le cose che anche per una questione di necessità e per attenuanti generiche legate le responsabilità che ci siamo assunti in questi quindici anni non abbiamo risolto ma certamente finita un'epoca
Io credo che il problema fondamentale lo troverete nella mozione nel libro che anticipa la mozione che dobbiamo affrontare nei prossimi mesi sia legato al fatto che dentro alla promessa democratica
Che è una promessa di progresso
Di lotta alle disuguaglianze di spinta un po'più in su per tutte e per tutti dentro a quella promessa democratica noi abbiamo avuto alcune fasi di ambiguità
Ambiguità di scelte nei contenuti e di ambiguità nei comportamenti e quindi di metodo la promessa democratica che in questi in questo tempo viene messa anche in forte discussione
Da situazioni nazionali ed internazionali che fanno credere alle persone che che poi si astengono che la democrazia non sia risolutiva
Per la propria condizione materiale per la risposta ai propri bisogni di miglioramento della propria condizione ecco dentro a quella promessa democratiche io credo che la sinistra
Avrebbe dovuto con più continuità e coerenza in questi anni rispondere al bisogno di combattere tutte le disuguaglianze non cristallizzato le in alcune fasi della nostra storia
Per Stati di necessità interni ed esterni
Metodo
Viene spesso sottovalutata una questione permane che a quella dei nostri comportamenti individuali e collettivi
Io invece credo che sia determinante per fare in modo che qualunque gruppo dirigente quello attuale e quello successivo quello dopo ancora
Possa avere la garanzia dell'autorevolezza e della riconoscibilità
Ci sia bisogno di una seria analisi dei nostri comportamenti individuali e collettivi
La percezione vi cito una frase di un di uno dei tanti padri nobili del nostro partito con i quali ho avuto il piacere di dialogare in questi giorni la percezione che il nostro obiettivo sia quello di non cambiare mai di raccontare un cambiamento che concretamente non avviene mai
Un cambiamento nella modalità di partecipazione noi abbiamo persone centinaia di migliaia di persone che in questi anni sono iscritti al partito democratico e non hanno deciso niente
La partecipazione è fine a se stessa allontana spinge nell'indifferenza
Le persone che generosamente si dedicano alla vita del partito la partecipazione deve essere decidente una partecipazione che decide la competitività
Sulle idee e sulle persone io stesso ho vissuto un tempo di unanimismo finto non autentico dove le vere questioni tardino non venivano fuori nei luoghi preposti
Ma dove ci siamo mancava di un unanimismo ai sotto alla cenere si lavorava per fare altro noi abbiamo bisogno di una vera competitività tra le persone tra le leadership nazionali locali territoriali
Dove volete voi e una competitività tra le idee nella diversità nella ricchezza della diversità che la nostra carta fondativa
Che l'iniziativa di oggi vuole difendere valorizza come uno dei valori fondativi della nostra esperienza
Il riformismo condiviso
Quarato io lo dico anche per esperienza personale nelle istituzioni ogni qual volta caliamo dall'alto un cambiamento senza agire un percorso di reale condivisione con le persone che quel cambiamento lo devono vivere
O con le persone che devono vivere le conseguenze di quella scelta di cambiamento noi non riusciamo ad arrivare all'obiettivo riformista che abbiamo in testa anche quando nobilmente ci facciamo carico di un cambiamento che vorrebbe essere utenti
Contenuti
Io spero di riuscire in questi giorni a completare un documento un piccolo documento di contributo all'assemblea qua alla comitato costituente perché nonostante non abbia condiviso il percorso essendo una donna di partito
è una militante convinta anche quando vengono prese delle decisioni che non condivido io agisco alla partecipazione in maniera concreta e sempre e spero di poter inviare ai sottocomitati un piccolo contributo su tre punti dal nostro manifesto fondativo
Originario sulla sul tema della globalizzazione delle grandi transizioni in particolar modo sull'approccio al lavoro e ai lavori io ho fatto una proposta molto concreta riscriviamo lo statuto che diventi lo Statuto dei lavori che si riconosca la novità del mondo del lavoro oggi lassi Regoli
Eccoli
Perché è le meravigliose parole sospese sul cambiamento e sulla globalizzazione del nostro documento fondativo
Hanno cozzato contro l'esigenza di protezione e di riconoscimento di nuovi diritti sociali che non sempre siamo stati capaci di leggere e di realizzare e allora quella parte su quella parte
Io credo che sia necessario arrivare alla concretezza di una proposta riconoscibile da coloro che vogliamo rappresentare ovvero tutti coloro che a vario titolo e compaia modalità lavorano vogliono lavoro cercano lavoro sanno che la promozione individuale e collettiva passa dal lavoro come riconosciuto dalla nostra Costituzione
Femminismo
Io credo che nella una delle modifiche da apportare sia legata alla concretezza alla profondità di questo concetto
Che ha consentito a quelle come media arrivare qui oggi con voi
Ma che ha bisogno che tante altre non vivano più una condizione concreta sostanziale materiale di disuguaglianza da quando sono candidata sono travolta dalle donne
Che mi raccontano le loro esperienze personali se ai figli non puoi neanche partecipare alla selezione interna di grandi aziende
Dissi tattoo
Per fare la dirigente sostanziale il femminismo e non formale come spesso è accaduto anche dentro a questa nostra comunità
Ecologia integrale io
Aderisco abbiamo fatto un percorso culturale insieme un'associazione rigenerazione democratica esattamente su questo io aderisco all'impostazione di papa Francesco prima le persone del nuovo umanesimo
Attorno alle persone agli esseri umani sia realizzare ai loro bisogni sia realizzano le prospettive di transizione per proteggere il nostro pianeta
E io credo che su questa questione ci sia troppa superficialità nella nostra discussione e che correvano il rischio di essere pura realizzata questa superficialità
In una Magna in un atteggiamento manicheo che trascura le conseguenze che le nostre affermazioni e speriamo in futuro decisioni tornando al governo determina nella vita delle persone
Farò di tutto farò di tutto in questa campagna elettorale per dare una mano a tutti a tutti a rimettere il principio vitale che è venuto meno nell'aridità della discussione di questo ultimo ultima fase della nostra vita
Dentro alla percorso congressuale
Il principio vitale che anima ancora entusiasmo credibilità speranza consapevolezza che cambiare è possibile anche noi stessi
Che cambiare i comportamenti individuali le politiche dentro un quadro di riferimento valoriale sempre valido della storia del nostro Paese dell'Europa sia concretamente possibile
Rispondo sul rischio di liquidazione che è stato paventato da più da più di uno oggi qui io credo che il congresso fondativo se sarà autentico e vero avrà bisogno di molto più tempo di quello che gli abbiamo dedicato mentre la scelta del nuovo gruppo dirigente abbia bisogno di essere accelerata per l'urgenza di quello che sta accadendo in questo nostro tempo
E non sono non ha parlato del Qatar Get solo perché qualcuno prima di me l'ha fatto meglio Dima ho fatto una proposta per anticipare il congresso all'ultima domenica di gennaio alla fine diciamo all'inizio di febbraio
Ho fatto una proposta concreta e coerente con la mia mozione coerente col nuovo modello che organizzativo che io propongo per questo partito ovvero di celebrare immediatamente le primarie
Facendo partecipare gli iscritti con un voto che vale doppio e gli elettori con un voto che vale uno discutendo così nel Paese sulle mozioni congressuali consentendo di andare avanti al lavoro della nostro comitato costituente ma anche facendoci carico della richiesta che le decine centinaia migliaia di persone che ancora credono nel Pd
Ci stanno facendo di urgenza e profondità urgenza e profondità per amore di questa comunità che a me e a tutti noi ha dato tanto e alla quale dobbiamo restituire subito grazie
E adesso è la volta di Alice l'aglio
Problema logistico
Buongiorno a tutti e buon giorno a tutti grazie anzitutto grazie
Alle promotrici promotore di questo momento di confronto perché cita un'occasione forse anche la prima tratto noi candidate e candidati di di discorre discutere insieme a voi insomma di qual è la prospettiva congressuale che abbiamo davanti io credo che il documento che ci avete fornito sia ricco di stimoli molto importanti lo dico
Lo dico perché c'ho letto alcuni elementi
Rilevanti di analisi su quello che è accaduto in questi anni soletta elementi di analisi sulla dimensione transnazionale delle sfide cruciali per il nostro futuro che ci chiamano anche capire che noi se davvero vogliamo restituire la sovranità al popolo come vuole costituzione di fronte a queste sfide che sono tutte sfide per cui non sono sufficienti i confini nazionali
E noi abbiamo bisogno di restituire quella sovranità ad un livello altro ad un livello sovranazionale
Rafforzando quel processo di integrazione che è stato ostacolato dagli egoismi nazionali
E che invece deve proseguire e deve rafforzarsi in senso federalista c'ho visto
Anche degli spunti importanti sul fatto di essere una forza davvero aperta tra partito e movimento
Che punti su nuove forme partecipative perché nel due mila ventitré occorre che ci chiediamo come facciamo a fare partecipare le persone il mondo è cambiato intorno a noi
E noi dobbiamo capire come intrecciare quelle spinte quel formicolio che attraversa la nostra società perché non è che non c'è stata partecipazione in questi anni molto spesso c'è stata altrove
C'è stata in altri sedici è stata nell'associazionismo c'è stata nei movimenti civici come facciamo a rintracciare quei fini su alcune battaglie comunico in qualche modo sono legati strettamente ai valori fondamentali che avete richiamato al centro di questa iniziativa
E allora il punto è capire come fare in un mondo che è cambiato riallacciare i fili dell'ascolto quei nostri mondi di riferimento
Con quella vivacità che c'è anche nell'associazionismo laico così come in quello religioso con cui ci siamo affiancati in questi anni ma che troppo spesso sono rimasti solo affacciati alle forme organizzate della politica questa è la sfida a ricostruire quel ponte quell'intreccio che nei momenti fondativi che avete ricordato c'era
Perché era un partito accogliente era un partito umile e che voleva essere utile alla società ed è questo che dovremmo ambire a ricostruire attraverso questo processo
Io vedo che comunque anche nella non mento di difficoltà che ridiamo perché veniamo da una durissima e atroce sconfitta
E da lì bisogna partire quindi intrecciare temi di questo congresso a quelli dell'opposizione che serve al Paese anche a fronte di una manovra che colpisce i poveri che aumenta la precarietà
E che anzi strizza l'occhio a chi evade certo che dovremmo intrecciare questi temi ma se vogliamo partire da lì noi io credo non dobbiamo perdere l'ambizione di fare sintesi
Tra le culture e provenienze diverse ma dobbiamo anche avere il coraggio Franco di dirci che quelle intuizioni sono rimaste in parte incompiute e allora forse bisogna portarle avanti anche con metodi nuovi
Quindi con uno sforzo si di riattualizzazione dei metodi del linguaggio di analisi dei cambiamenti poderosi che hanno spaventato le nostre società
E che oggi tutte le culture di provenienza devono interrogarsi in questa importante storia su come reinterpretare ecco io l'ho interpretata così questa fase
Cioè quel tentativo di capire un po'come possiamo aprirci e in questo io voglio ringraziare la comunità democratica perché non era scontato se ci pensate è l'unica che si è messa in discussione dopo una sconfitta che non abbiamo subito da soli ed assurde
E quindi ha aperto questa fase proprio con l'idea di rimettere in discussione quello che è andato storto dove si è rotta la connessione sentimentale con coloro che vorremmo rappresentare e quando io sento di aderire a questa fase e poi anche di avanzare
Una candidatura ho detto che non siamo qui per fare una resa dei conti identitaria ma per fare un'operazione molto più difficile che è quella di costruire il nuovo Pd e farlo insieme tenere insieme questa comunità salvaguardare il suo prezioso pluralismo
Ma al contempo non rinunciare più ad avere una visione chiara un'identità che è comprensibile alle persone che incrociamo nelle strade nei luoghi di lavoro nelle scuole nelle nostre case
Questa è l'attenzione che dobbiamo tenere insieme io da voglio ringraziare gli altri candidati perché mi sembra che in questa dibattito congressuale che si è già avviato comunque non sostenuto nessuno di noi mette in discussione che tutte e tutti partecipiamo con lo spirito di essere aperti ad accettare qualunque sia l'esito di questo congresso a lavorare insieme il giorno dopo
Coniugando l'unità sì
Ma anche alla coerenza di un profilo che deve essere netto distinguibile non deve essere fotocopia sono d'accordo
Ma deve anche fare i conti con il fatto che quelle persone che volevamo rappresentare forse non c'hanno più ascoltato se stiamo qui a discutere di come abbiamo perso quei milioni di elettori
Posso fare un po'd'acqua scusa
Pausa teatrale
Riprendo per dire che
Questo questa missione di tenere insieme ecco lo dicevo quando mi sono candidata
Non va letta secondo me
In una semplice divisione tra quanto riformismo e quanta radicalità ci serve ma come tutte le culture di provenienza si sentono investite a dover rispondere ad un quesito ineludibile e cioè come cambiamo modello di sviluppo che non funziona più
Cioè che si alimenta delle diseguaglianze e al contempo consuma in modo insostenibile pianete guardate che su questo vedo intorno a noi una riflessione importante indo neanche innovativa che intreccia da un lato nuovi punti di convergenza di una consapevolezza che si muove già nella società di quanto la giustizia sociale e climatica siano inscindibili
Lo vediamo nel pensiero accademico lo vediamo nel pensiero filosofico
Lo vediamo nel pensiero religioso nell'enciclica lodato sì che dice richiama ad ascoltare insieme il grido della terra il grido dei poveri lo vediamo nelle nuove mobilitazioni delle generazioni che si sono intrecciate esattamente su questo crinale
Come teniamo insieme il contrasta le diseguaglianze che sono aumentate per effetto della crisi economica e poi della crisi pandemica
Con la necessità di ritrovare un equilibrio col pianeta che la risorsa fondamentale e la responsabilità più grande che abbiamo verso le prossime generazioni a cui dovremmo restituire questo pianeta che oggi soffre ecco su questo crinale io vedo davvero la possibilità di fare convergere mischiare le nostre storie nostre appartenenze ancora più di prima
Dalle culture che hanno dato vita all'importante storia di questo partito che si possano arricchire ancora di più di stimoli nuovi che attraversano la società e dei movimenti ecologisti di quelli femministi che prima Paola richiamava insomma questa è la portata della sfida che abbiamo di fronte perché lo sappiamo queste cose si tengono insieme sono esattamente i buchi se ci pensate
Del discorso del governo di Giorgia Meloni che non parla di diseguaglianze perché evidentemente vivono in un altro Paese che non parla di precarietà perché evidentemente mi sta bene così a questo governo
Gli sta bene così
Avere tre milioni di lavoratrici e lavoratori poveri avere il sessantadue per cento dei lavoratori più giovani che hanno contratti precari ecco li dobbiamo riservare anche la nostra battaglia anche questo condivido sia con Stefano che con Paola un partito che metta il lavoro i lavori al centro della nostra riflessione della nostra battaglia quotidiana
Ma se ci pensate lotta alle diseguaglianze vuol dire anche intrecciare quelle riflessioni quel fiorire di iniziative con cui noi possiamo e dobbiamo dialogare
Prima la comunità la commissione guidata nella scorsa legislatura da Livia Turco ma anche il patto per la non autosufficienza ecco riuscirà a riscrivere un nuovo welfare di comunità
Con questi mondi che metta al centro la difesa dei beni comuni della sanità pubblica universalistica che metta al centro la questione dell'istruzione della scuola come primo fondamentale strumento di emancipazione sociale lotta alle diseguaglianze ecco su questi terreni noi dobbiamo ridarci e ridare un luogo che intercetti proprio quelle spinte Ecopass a renderci di nuovo interlocutori di quelle spinte di questi mondi
Io credo e vado verso
Le conclusioni che noi se facciamo questo lavoro insieme ci rendiamo conto che il PD non è nato per mettere insieme culture anche diverse perché poi ci dividessimo supposizioni caricaturali
E nato per provare a sfidarli su alcuni temi concreti che dobbiamo condividere e io credo che questa sia esattamente quello che noi possiamo fare attraverso questo processo perché è vero serve una sintesi ma sarebbe una sintesi che oggi metta al centro quello che è rimasto indietro diseguaglianze clima e lavoro
Ecco su questo terreno penso che potremmo indicare le prossime settimane perché alla fine stiamo dicendo la stessa cosa guardate voglio ricordare anch'io con un po'di emozione in questa sala David Sassoli che tra le tante cose oltre a essere il nostro straordinario collega ed amico e anche la persona che mi convinse ad occuparmi di alcuni temi che ancora non avevo frequentato come quelli della cooperazione internazionale l'ultima volta che ci vedemmo con David abbiamo rifatto fatto una riflessione proprio di come l'Unione europea stia facendo passi avanti su questo nuovo crinale
Il lavoro digitale e cioè la necessità mentre l'innovazione tecnologica facilita i processi le nostre vite
Di capire che se non è guidato da politiche redistributive produce un aumento dei divari e un aumento della precarietà e quindi in quegli stessi giorni era il dicembre dell'anno scorso
Il commissario smetterà della Commissione europea aveva fatto una proposta rivoluzionaria cioè quella di dare trasparenza gli algoritmi e di riuscire al contempo a stabilire una presunzione
Una presunzione di rapporto di lavoro subordinato per quei lavoratori e lavoratrici digitali che oggi non hanno alcuna tutela
Ecco io credo che lì si dimostri come anche i valori che vengono da tradizioni e culture diverse possano convergere su una riflessione nuova il mio impegno è questo io vi ringrazio di questa iniziativa perché sono convinta che ci serva insieme il coraggio di cambiare il modello di sviluppo e anche di cambiare questo partito
Di cambiarlo nelle sue forme di dare maggiore voce alla base di scoprire quegli strumenti democratici già previsti peraltro dallo Statuto che possano permettere agli scritti di condividere alcune scelte fondamentali
E come dicevo in questi giorni non ci serve né un partito nostro degli eletti né un partito delle correnti ma un partito che poi serve dare voce a quella di tale base di comunità democratica che guarda caso è il motivo per cui poi ne siamo nelle istituzioni a fare le battaglie del partito
Ecco
Questi sono i temi e io vi voglio ringraziare perché nell'ultimo appello che avete fatto
Voi chiedete hanno i candidati un impegno a non trascinare nella competizione congressuale anche i valori fondanti guardate io non penso che sia compito di un i candidati e candidate entrare nel lavoro del comitato costituente perché le due fasi sono state pensate per permettere prima una discussione sui nodi e poi sui nomi
Però facciamo la fino in fondo questa discussione perché fuori il mondo è cambiato e dobbiamo cambiare anche lui e dobbiamo riuscire a intercettare queste nuove spinte io
Sono alla fine dei conti
Una nativa democratica nel senso che non mi sono formate nessuna delle importanti storie precedenti e culture che hanno contribuito a fondare
Questo partito siamo figlie
E figli e quindi di una cultura politica già ibrida che ha molta fame di allargarsi ai nuovi stimoli che derivano dall'osservazione
Dei cambiamenti sociali quindi abbiamo una gentile ma ferma convinzione di Al vere in questo percorso costituente qualcosa da dire
E anche di saper trovare nel partito nel Paese chi ha voglia di dirlo insieme a noi e quindi credo anch'io che l'impegno che dobbiamo prenderci insieme
E di far proseguire questa fase costituente così importante per aprire e allargare la base di partecipazione anche oltre Po il congresso grazie
Bene Garzelli ci avviamo alla conclusione prima di dare la parola al segretario Enrico Letta abbiamo chiesto a Roberto Morassut
Di tirare anche lui brevemente di tirare un po'i fili di questa mattinata di confronto tra dal punto di vista di noi promotori dei dei candidati Roberto
E grazie ma io non non tirerò delle conclusioni perché anzi ringrazio soltanto Walter Verini e gli altri promotori di questa iniziativa di avermi concesso qualche minuto in più
Non c'è da concludere diciamo il discorso contributo conclusivo sarà naturalmente il segretario sono intanto contento che però iniziativa sia riuscita nei suoi presupposti cioè quella di raccogliere le le linee dei segretari cani dei candidati segretari intorno ad un principio cioè il principio che abbiamo voluto mettere in luce della validità
Ancora delle basi fondative del partito democratico mi sono riletto in questi giorni necessariamente con più attenzione i documenti fondamentali che sono stati alla base della costituzione del PD e cioè la carta dei valori il Codice etico e anche lo statuto e francamente non ho trovato distanze abissali
Dalle grandi questioni dell'oggi
La nostra costituzione materiale la ritengo ancora valida tranne accenti che possono essere posti in alcuni punti ma il problema non è se noi ci dobbiamo allontanare da quei contenuti ma quanto ci siamo allontanati
La costituzione materiale resta valida la carta dei valori la carta dei valori la Costituzione la Costituzione del PD
Non è un programma politico è una descrizione dei nostri valori fondanti d'altra parte ancora valida perché l'idea della della nascita di un soggetto riformista di massa
è stato il grande problema della democrazia italiana nel dopoguerra l'assenza di un soggetto riformista con attitudine di governo
Ma con forti radici di massa è stato il grande problema irrisolto della democrazia repubblicana e resta ancora oggi tanto più in un Paese dove vota la metà dell'elettorato
E all'interno della metà dell'elettorato che vota ce la stragrande maggioranza degli elettori che vota populista senza distinzioni adesso non è il caso per il tempo breve di entrare nelle analisi tanto più resta valida l'esigenza di un soggetto riformista di massa che si ponga l'esigenza del governo in una chiave europea ma con forti radici di massa
Però non c'è dubbio che qualcosa non è andato bene
E cioè che la costituzione materiale forse ho fatto un po'confusione con i termini prima ci ha portato su un terreno molto distante dai principi e dai valori
E dalle idee di fondo che sono scritte in quei documenti che restano secondo me sostanzialmente valide e lo hanno ribadito anche candidati e mi fa piacere
Quali sono le questioni da un lato che la storia nata da un'altra parte
Dalla sottofondo e dallo scenario che noi avevamo nel due mila e sette per molti aspetti andata da un'altra parte
Che è anche la storia italiana e da da un'altra parte perché l'idea della rifondazione di uno Stato
Con una modifica della Costituzione con un sistema bipolare
E con una possibilità di partecipazione più ampia degli elettori non soltanto degli iscritti del Pd ma degli elettori di cittadini la cosa pubblica non sia realizzata che oggi le regole del gioco sono profondamente diverso dall'idea che avevamo e questo ha contribuito alla riduzione della partecipazione all'essiccamento di alcune radici democratiche compreso il Pd
Che questo perché la funzione del Pd come soggetto delle alternative promotore del sito
Del sistema delle alternative e base di una delle alternative non si è realizzata perché noi siamo stati costretti e se non lo avessimo fatto il Paese sarebbe forse oggi non esisterebbe più
Ah svolge una funzione di governo innaturale che ci ha per un verso staccato dalle masse
E ci ha costretto anche a fare spesso delle politiche che non erano proprio propriamente dentro i nostri programmi
Quindi Itema che noi abbiamo di fronte come recuperare questo rapporto con le nostre radici in forme nuove prendendo atto delle distanze che si sono determinate secondo me lo sapete come la penso la Costituente andava fatta molto prima
Perché già nel due mila e sedici era chiaro che la nostra funzione promotrice era esaurita che un certo ciclo si era concluso ma non per nostra responsabilità per un quadro che si era determinato in sede nazionale del Paese ed europeo
Ci arriviamo adesso
E utilizziamo il percorso che ci siamo dati per renderlo utile penso questo che la Costituente io non mi sento di tirare delle conclusioni organiche perché qui ognuno la pensa un po'come vuole ho finito
Penso che
Suggerirei ai candidati segretari di assumere l'impegno di fare in modo che la Costituente cioè l'idea di costruire e ricostruire un partito
Che tenga conto anche del fatto che le modalità di partecipazione all'interno del partito sono molto fragili
Sono molto povere e che quindi noi abbiamo bisogno di una fase costituente sia sui contenuti sia sulle nuove contraddizioni
Che sono cambiate si sono accentuate dal due mila otto ma anche sulle forme di partecipazione
Il sito sono diventati un'emergenza non è un problema organizzativo è un grande problema o politico di come la gente si sente parte di un grande processo siano queste le basi di una vera costituente
Cioè di una costituente come lo diciamo il documento che con il tempo giusto con il tempo adeguate con il respiro necessario di rapporto popolare e di relazione anche con i mondi intellettuali della cultura delle grandi componenti sociali del Paese possa rimettere al centro questo partito perché il tema delle alleanze concludono e non lo risolveremo
Con un dibattito con un ping pong tra i nostri possibili alleati interlocutori da una parte o dall'altra non voglio citare per non dare la sensazione che ci sono delle delle priorità ma lo risolveremo soltanto se noi rimetteremo al centro questo grande soggetto riformista e daremo all'Hui restituire ma al al PD la grande capacità di essere un attrattore e non un soggetto che va subalterno in maniera subalterna ad essere una ruota di scorta di alleanze di necessità negli enti locali o a livello nazionale o nelle regioni questo grande punto alla fine dobbiamo afferrare il toro per le corna che un toro soltanto nostro
E questo non poche farlo un gruppo dirigente che però si ponga ho concluso davvero
Si ponga anche il tema di una fortissima e radicale innovazione delle forme partecipative cui il problema non è l'aggettivo democratico che raccoglie finalmente dopo quasi duecento anni l'insieme dei diritti individuali e dei diritti collettivi in un orizzonte ideale anche utopico di cambiamento della società il tema è il sostantivo ed è una domanda la mia non affermazione basta oggi l'idea e la pratica del partito so che tocco una corda sentimentale che anche mia
Profondamente mia basta l'idea del partito con le sue forme consolidate con la sua morfologia che è dentro il nostro DNA
A suscitare quel senso di partecipazione in forme di di democrazia che oggi sono completamente cambiate che dal sessantotto per stratificazioni successive hanno messo in campo soggettività autonome
Soggettività che vogliono partecipare conservando la propria autonomia
E forme di partecipazione che non non abbiamo mai conosciuto nel corso del secolo questa grande domanda radicale alla quale noi dobbiamo rispondere non è una domanda organizzativa non è fare una conferenza di organizzazione un grande problema umano
E io quindi
Concludendo questo contributo pongo questo tema l'attenzione dei candidati segretari in tutto il suo spessore in tutta la sua serietà che significa non allontanarsi da quelle radici ma inaffidabile ancora
Rendere ancora più vive e fare in modo che essi siano ancora la fonte di un grande partito che lotta contro le disuguaglianze lotta per una società più giusta
E anche per un ambiente per un mondo più sana che salti le generazioni che vengono dopo di noi
Bene ringraziamo Roberto Morassut l'ultimo per i promotori ad aver tirato un po'i fili adesso per le conclusioni diamo la parola a Enrico Letta che ringraziamo ancora nonostante l'influenza però di aver seguito questo appuntamento di voler
Dire adesso le sue parole carico ci sei
Grazie grazie Walter grazie a tutti voi non mi metto in piedi o perché dopo che è definito Giorgio Tonini Mauro Corona nelle condizioni in cui sono oggi non so bene che definizione degli stipendi Vito e della soltanto sentire
La voce
Credo che sia importante che si sia oggi rilanciato con forza in tutti gli interventi l'orgoglio Pizzi
Questo orgoglio Pitti nostro partito attaccato da più parti
Attaccato da parte di coloro che sono con noi all'opposizione che sembra che abbia come obiettivo principale fare l'opposizione hanno non l'opposizione al governo
Eppure siamo noi chiaramente come lo si è visto in parlamento in queste ore penso a quello che stanno facendo i nostri colleghi alla Camera siamo noi che stiamo facendo l'opposizione al governo stiamo noi che fa stiamo facendo sì che il la costruzione dell'alternativa per esempio nelle due regioni più importanti che votano a febbraio la Lombardia Lazio e attorno a noi che si può costruire l'alternativa alla destra
E questo è il senso anche della centralità che noi abbiamo nonostante le nostre difficoltà
è evidente che la vicenda dello scandalo europeo eh gravissima ed è una vicenda rispetto alla quale dobbiamo reagire con tutta la forza che possiamo noi siamo una comunità di gente perbene siamo una comunità di militanti di attivisti di amministratori fa tanti gente che vuole pulizia che vuole soprattutto che da questo scandalo
Venga fuori la trasparenza la trasparenza più totale lo dico perché le nostre proposte di una commissione d'inchiesta il nostro costituirsi parte lesa che ci sia la massima trasparenza le voglio ribadire anche io ho come sapete accettato il ventisei settembre di accompagnare un percorso che porti a un ricambio quindi a un nuovo gruppo dirigente
Questo percorso è stato portato avanti in modo sostanzialmente unita fino adesso io l'ho accompagnato tenendo conto delle idee di che cosa stava venendo fuori
Tenendo conto anche soprattutto necessità di allargamento cioè di andare a recuperare anche fuori dal nostro partito
Energie e forse che sia nella lista con la quale siamo andati alle elezioni c'è anche oltre potevano trovare un percorso comune con noi
Oggi credo che le parole che abbiamo ascoltato tre tre che fino adesso sono candidati lo dico perché è possibile che ci siano anche altri candidati che si aggiungano alla Stefano a Paola lì però le parole che hanno detto mi dicono che il percorso che abbiamo scelto è quello giusto cioè un percorso in cui si fa una riflessione costituente
Ma questa riflessione costituente serve anche a farsi crede di
Visioni tre candidati stiano dentro un quadro il più unitario possibile
In questo senso
Mi sembra che la iniziativa che avete messo in campo sia stata positiva perché questo percorso costituente ha bisogno di che cosa
Di essere riempito di contenuti e di volontà innanzitutto di contenuti dovuti a un libero dibattito che voi per esempio oggi avete lanciato io mi auguro che questo libro dibattito sia portato da tante voci e da tante esperienze
Che ci sia un protagonismo degli aderenti io difendo la bussola
Che già diverse migliaia gli aderenti hanno riempie tono compilato e molti circoli e molte relazioni realtà territoriali hanno usato come
Guida alla discussione perché la bussola questo doppio compito quello di far sì che ogni aderente posso dire la sua e che la voce di ogni aderente sia poi tra virgolette tracciabile cioè dia un risultato attraverso i meccanismi oggetti di esame delle degli autocandidati della della bussola sia sia un modo per aiutare la discussione sui territori quindi anzi invito tutti a farla farla fare usarla importantissimo sorda
Poi la discussione
Sul manifesto dei valori e di principi molte cose le avete dette qui oggi credo che sia molto importante Elio voglio valorizzare bene il lavoro che è in corso è stato caricato Rizzato questo lavoro ed è sbagliato farlo farne un e li cattura perché invece un lavoro molto positivo e molto approfondito chi ti vuole ha partecipato può essere testimonianza
In quel filo rosso che sta venendo fuori in fatto di lotta alle disuguaglianze di sviluppo sostenibile basato su una sostenibilità che tiene insieme la sostenibilità economica sociale e ambientale a mio avviso queste due dinamiche
L'opera uguaglianze e questo sviluppo sostenibile sulle tre sui tre assi
Rappresenta mi sembra una sintesi importante del lavoro che tutti fare sapendo anche questo lo voglio dire anche rispetto in diciamo in continuità con quello che ho ascoltato che noi non dobbiamo riscrivere un programma e ed è evidente che questo non è punto ma dobbiamo sapere che in questi quindici anni cito qui tre questioni chiave l'impatto della tecnologia nelle nostre vite nella politica nell'economia il fatto che la vicenda climatica è diventata la prima urgenza e il tema delle disuguaglianze che sul conosciute e della questione sociale che è diventata ancora più centrale sono oggettivamente in questi quindici anni questioni che ci portano dover riscoprire centralità alle conseguenze di questi temi anche dal punto di vista dei principi e dei valori quindi io non ci vedo nulla di male
Se rispetto a queste novità noi approfondiamo e aggiorniamo la nostra riflessione
Ma per esempio la questione che voi avete posto e sulla quale i tre candidati hanno dato un giudizio positivo ma io non posso che essere contento di questo cioè la questione diretto facciamo sì che la fase costituente abbia un respiro più lungo rispetto al congresso e approfondisca ulteriormente anche dopo il congresso che a me sembra cosa
Giusta e ragionevole io ci aggiungo un altro tema
Che a mio avviso per l'esperienza che ho fatto in questi mesi è urgente cioè la necessità di uno Statuto rinnovato per il nostro partito perché lo Statuto che abbiamo abortì limiti in questi limiti sono emersi anche in questa fase congressuale
Difficile sì però ecco questo tempo ma quindi come dare più respiro alla fase costituente io non posso che dire io accompagna questo processo quindi se c'è un consenso largo perché questo respiro più importante alla fase costituente ci sia io lo sono soltanto contento di poterlo poterne prendere atto e di accompagnarlo termino dicendo
E sono convinto che quello che avete detto quello che hanno detto i tre candidati è la dimostrazione che il nostro congresso rilancerà il nostro partito
Perché è la dimostrazione che l'intuizione che abbiamo avuto tutti insieme il ventisei settembre cioè che non potevamo far finta di nulla aspetto risultato elettorale come tutti gli altri dei partiti hanno fatto finta di nulla in particolare i partiti che hanno perso insieme
A noi
Hanno fatto finta di nulla chi ha fatto finta di nulla pagherà pegno dopo
Chi come noi ha deciso come avete detto di approfondire le ragioni della sconfitta e che a vedere questo processo purché ci rilanci
Avrà al momento opportuno cioè sia alle elezioni europee sia pure le elezioni delle politiche nazionali prossime avrà la forza per poter giocare una partita che sia quella della costruzione dell'alternativa a questa destra che già in questa prima legge di bilancio sta dimostrando di non essere all'altezza quello che è accaduto in queste ore voglio terminare su questo in Parlamento
La dimostrazione che la destra non era pronta
Il primo messaggio di campagna elettorale che ci hanno dato che hanno dato al Paese siamo pronti era un messaggio fallace perché non erano minimamente pronti lo si è capito da una legge
Di bilancio che è stata quanto mai pasticciata la più pasticciata credo deve in tutti questi ultimi vent'anni e ancora oggi non sappiamo bene quale sarà il testo che verrà votato in questi prossimi giorni
Allora vi ringrazio di questa iniziativa vi ringrazio del percorso
Che avete voluto qui sotto gli indico e avete avuto piccione all'importanza voglio soprattutto che questo concetto di orgoglio Pitti
Sia al concerto con quale ne facciamo tutto il lavoro da adesso in poi valorizzando le nostre radici e io sono il primo ad essere assolutamente assolutamente
E di considerare assolutamente che la centralità delle nostre radici deve essere alla base di tutto andare alle sorgenti per noi vuol dire trovare le motivazioni sia per via dei giganti di cui parlava Stefano
All'inizio e io sono tra quelli che ha avuto la fortuna di lavorare con alcuni di loro
E di trarre ispirazione da alcuni di loro sia soprattutto per la forza alla modernità delle ragioni che hanno fatto nascere il Pitti
La forza e la modernità delle ragioni che hanno fatto nascere tutti sono tantissime oggi motivo per il quale sono convinto che attraverso questo processo costituente il ricostituente
Il gruppo dirigente che prenderà Hill al posto mio e dell'attuale gruppo dirigente farà meglio di me e Dinoi
è questo l'augurio che io do loro è questo l'impegno che io metterò nei prossimi giorni nelle prossime settimane ad accompagnare la fine di questo percorso che ci porterà al congresso
Che ci porterà quindi all'elezione tra ormai poche settimane e di con una nuova segretaria nuovo segretario nuovo gruppo di ricette che son convinto faranno del Pitti il perno di un'alternativa che arriverà presto grazie
Venne grazie grazie davvero segretario ai raccolto bene il senso il clima di questa di questa iniziativa ringrazio tutti i partecipanti in particolare i tre candidati Stefano Bonaccini Paola De Micheli egli Shine
Credo che ha lo ha detto da ultimo Roberto Morassut lo scopo dell'incontro credo che sia stato raggiunto
Chiudo con una piccolissima biografia personale io nel novantasei salire su un pullman quello dell'Ulivo il padre Prodi faceva ticket con Walter Veltroni
E nel due mila sette stavo al Lingotto a collaborare da vicino con quella fondazione assieme ad altri naturalmente ecco uniti per unire lo diceva l'Ulivo
E poi l'inclusione e l'incontro oltre ai riformismi del Lingotto nel suo piccolo era un po'lo spirito che animava questa iniziativa che credo grazie anche agli interventi dei candidati
Abbia raggiunto il suo scopo a risentirsi arrivederci e grazie ancora radio radicale radio immagina