VII Conferenza Nazionale dell'Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane - Italia è cultura. Le sfide degli anni '20 - terza e conclusiva giornata

Ricordo Firenze ricordo Ravello
E che quindi siamo veramente contenti di avere con noi
Abbiamo affidato la moderazione che poi sarà anche una regolazione severa dei tempi ma la moderazione di questo incontro dei prestigiosi giornalisti e direttori napoletani
Ed è con questo spirito di gratitudine per la sua presenza anche per il modo in cui ci ha seguito veramente un modo molto caldo e molto diciamo partecipate perseguito i nostri lavori che inviterei il dottor Enzo d'Errico a assumere la presidenza di questa Assemblea
Prego dottor verità grazie grazie
Grazie grazie a tutti oggi
Discutiamo di coesione sociale e cultura che è un tema
Quanto mai di attualità per tanti motivi viviamo in un'epoca di crisi dove le crisi si intrecciano con una scadenza temporale mai viste prima
A addirittura bisognava aspettare generazioni prima di attraversare crisi
Una di queste crisi che invece oggi viviamo contemporaneamente qual è il ruolo della cultura
Che è appunto quella di favorire la coesione sociale però
Prima diciamo di addentrarci nel l'altro
Nel tema io credo che sia giusto dare la parola la professoressa Passarelli che come diceva appunto il presidente Spini era direttrice generale del Mibac per quanto riguarda le biblioteche quindi qui siamo a casa sua grazie
Quindi fa spento
Nel sostenere
Era quello
Buongiorno a tutti ecco ci sentiamo innanzitutto io lo sono veramente contenta di essere qui oggi
Che in realtà siamo appunto in una delle sedi più prestigiose delle biblioteche in maniera pregiudiziale chiaramente non posso che ringraziare il presidente Spini che ormai insomma danni
Organizziamo insieme anche voglio dire queste conferenze anche se quest'anno in realtà noi siamo il partner e la direzione generale
Della formazione degli istituti culturali però noi che siamo sempre stati vicini come direzione generale delle di note che non ci siamo chiaramente non ci potranno tirare indietro e quindi grazie alla disponibilità data dalla dottoressa Iannotti
Abbiamo ci siamo orientati appunto nel nello svolgimento della di questa conferenza in questo luogo stupendo
E
Voglio rappresentare che in realtà quando o inchiesta dottoressa Iannotti appunto di
Per svolgere questa conferenza in questa sede
In realtà non è più visto soltanto da parte della dottoressa una messa a disposizione dei locali mamme entusiasmo
Alla notizia
Perché tutto questo pescheria sita li biblioteche che noi abbiamo sempre visto o no come la videoteca come posto di conservazione del nostro patrimonio un posto di tela del nostro patrimonio
E questo chiaramente e tutto vero e la nostra mission istituzionale
Però bisogna pensare che in realtà
Grazie anche a tutti gli eventi
Stanno colpendo e hanno colpito
Il mondo individui parliamo dalla pandemia chiaramente
A agli eventi di di guerra
In realtà il compito della biblioteca non è soltanto quello di tutelare me quello di promuovere e quello di fari di cultura e quindi essere il muratore di promozione della cultura
E questo è talmente presente nell'intento di tutte le biblioteche statali e non solo e di tutti gli istituti culturali perché poi in realtà
La Michonne degli istituti culturali e chiaramente quello appunto di promuovere di diffondere la cultura
Per arrivare poi anche all'acquisizione sociale
Che cosa che cosa è accaduto in questo momento diverso rispetto al passato
Che gli alta intanto in qualche modo appunto si era fermato si era fermato però la cultura dove voleva aiutarci
A superare un isolamento sociale
Quindi l'obiettivo del ministero era
Diffondere la cultura in una situazione diverso sa
Prima primo pregiudiziale no argomento quale Stato
Quello di rendere legge biotech che tramiti chiaramente un provvedimento normativo servizio pubblico essenziali
Quindi le biblioteche sono aperte a prescindere le biblioteche sono equiparate agli ospedali
Perché è un servizio che
Di cui l'uomo ha necessità e imprescindibile
Dopodiché però qual è stato l'altro elemento bisogna intensificare la domanda
Bisogna fare tutta una politica di governo attuata poi dal Ministero pelle incrementare la domanda
E da qui ecco il ruolo della direzione generale biblioteche diritto d'autore quindi siamo intervenuti grazie a una linea dettata dal governo naturalmente
Colonna una serie di provvedimenti
Per sostenere la domanda
Allora a quel punto
è importante proprio evidenziarli quali sono prevedibili perché sono provvedimenti che interessano anche gli istituti culturali
Qual è quello che ha interessato più di tutti gli istituti culturali no
è il contributo
Che era partito attenzione come
Contributo emergenziale e quelli che noi definiamo un po'da tecnici
I contributi Covi do oggi con orgoglio dicono che il contributo alle biblioteche statali non è più un contributo corindone Tarantola dimentichiamo questa parola quindi da
Stanziamento straordinario qui dovrà essere una volta quanta in sia stato un arrivati allo stanziamento che essi replica negli anni trenta milioni di Euro ad appannaggio undici
Dividerli biblioteche per fare che cosa per l'acquisizione del patrimonio bibliografico
Quindi questo qual è l'effetto le tette che realtà vi è una reprimenda o del patrimonio e quindi
Presupposto principale Bastico ma è un effetto a catena che incide su tutti gli interlocutori su tutta la filiera editori autori scrittori traduttori tutti
E allora
Proprio perché questa è una cosa che
Ritenevo fondamentale grazie al presidente Spini con cui abbiamo fatto una riflessione su questa cosa
Siamo arrivati alla richiesta che questo finanziamento che nasceva esclusivamente terra le biblioteche pubblica quindi non statali pubblica
Invece se voi avete visto è stato inserito nel provvedimento che
Sì partecipo devono partecipare
Tutti istituti culturali di cui la tabella annuale o del contributo triennale
Perché perché la di istituti culturali
Comunali biblioteche
Va presento hanno il patrimonio no
Bibliografico italiano quindi è non era concepibile per me è chiaramente a maggio oggi quello Presidente il Spini che gli istituti culturali non partecipassero
E io che ho adesso insomma nel mio passato sono stata anche una una contabili ragioniere lavorando Ragioneria generale dello Stato mi piace Dalì di numeri trenta milioni di Euro dati chiaramente
Ogni anno perché non dei più un provvedimento copie d'
E di questo importo tre milioni di euro sono stati elargiti anch'istituti culturali
E e gli istituti della legge cinquecentotrentaquattro che quindi conoscete più di me addirittura quindi su centoventisei istituti un milione di clienti
Allora questo questo provvedimento avuto un effetto benefico
Superiore rispetto all'investimento finanziario
Ed è stato talmente
Apprezzato
Che l'Europa ce l'ha copiato
C'accodiamo la Francia ce la copiano la Germania
Che diciamo sono stati
Che normalmente non copiano particolarmente perché è stato un provvedimento perché in apparentemente non poteva sembrare sterile non essere lasciando contrari più libri alle biblioteche Gorelli affetto oltre che all'arricchimento no
Perché era stato immerso in moto tutta la filiera
Altri provvedimenti chiaramente insomma sempre ai fini della sostegno della domanda
Il tax credit e chiaramente con risorse finanziarie
Che sono che cambiate rispetto enormemente rispetto a quando questi provvedimenti sono state disciplinati ex legge
Ricordo per esempio il tax credit che parte comma cinque milioni di euro
Oggi il tax credit
A una copertura finanziaria pari a diciotto milioni duecentocinquanta mila
Vi dico ok il numero delle domande
Tutti coloro che presentano l'istanza riusciremo del beneficio
Quindi addirittura la copertura finanziaria ad oggi e superiore rispetto alle richieste
Altro provvedimento invece che sicuramente
Può essere elemento fondamentale per raggiungere l'obiettivo della questione sociale e casta della cultura
Casa della cultura una carta che verrà elargita
Alle famiglie
Con un parametro però di
Mettendo il parametro diciamo del dell'ISEE perché perché perché ha per ora per ora questa carta della cultura a ha una copertura finanziaria
Ma la mia la mia ambizione e di cambiato la completamente questa copertura finanziaria perché partiamo da un milione DR
Siamo arrivati a sedici milioni di euro per una sola annualità ritorniamo a regime con un milione di euro
Ho fatto
Dei meri calcoli da sempre da meno contabile abbiamo bisogno ecco di una copertura finanziaria al regime il sedici milioni di euro
E quindi verrà data l'infermiera che hanno veniva situazioni economica
Disagiata perché perché in realtà ci sono delle realtà specialmente assurdo
Dove l'acquisto di libri anche ad appannaggio i bambini
Per alcune famiglie non rappresenta la priorità
Ma non rappresenta la priorità non sussiste non perché sempre sia legato a una mancanza di stessi di sensibilità da parte della mia queste due cose non sono correlate spesso c'è sensibilità
Ma non c'è
La possibilità perché le priorità sono altre no
Più urgenti ma non meno importanti
Diciotto approva libri di qualità
Insomma tutti i sostegni chiaramente che ai fini di supportare di incrementare la domanda bene
Tutte queste misure solo confido che carta saranno misure
Stabilizzate
Saranno misure quindi che andranno al regime
Anche perché
Abbiamo visto appunto gessetti cioè voi dovete pensare che il mondo degli liberò
è uno dei pochi settori che mentre
In tutti gli altri settori la pallina comportato chiaramente di cali di fatturato
Il mondo del libro Augusto un amento dei fatturati
Quindi che cosa vuol dire che è vero che noi non veniamo letti
Le nostre per Cecco datata da parte diciamo dell'Europa come dei buoni lettori perché tristemente i nostri tassi di lettura sono bassi rispetto agli altri
Però in realtà invece che cosa è emerso
Che dobbiamo prendere tutta una fascia direttori
Che hanno la sensibilità macchina per situazioni direi a oltre non non sono state ingaggiate che queste queste queste categorie però invece hanno dimostrato mi momenti no
Di difficoltà anche invece la sensibilità di avvicinarsi alla lettura scena
E questo lo dimostra spesso la diciotto
Latte diciotto che voi sapete tutti
Unna Gyula la stragrande maggioranza delle risorse
Dell'attrice otto che invece l'asta noi dedicata ai diciottenni che possono contarsi anche il biglietto per andare allo stadio
O per andarsi a vedere il concerto la maggior parte di queste risorse vengono sospese invece per il patrimonio il libero
Quindi va be'io quello che in realtà ci tengo agire e che effettivamente per arrivare alla questione sociale
Il una delle strade e quello di fare chiaramente non solo l'incremento della domanda che ritengo una pregiudiziale
Ma fare in modo che il mondo biblioteche
E io con orgoglio lo dicono somala dimostrato che mi ha panni capace veramente ne è capace perché il mondo biblioteche quella che Gasparri agito per prima rispetto al blocco del mondo
Si è fatto trovare preparato
Quindi non dimentichiamo da dove siamo partiti non dimentichiamo tutto quello che abbiamo acquisito e quando mi si dice la quindi in realtà
La parte del digitale nuovo e sostitutiva rispetto al passato
Chiaramente in maniera scontata non è così però se io mi si mi chiedete se la parte digitale
Può accompagnare e valuta e spingere la parte documentale assolutamente sì perché effettivamente il monte in qualche modo additato di segnali diversi
Il videoteche sono pronte e quando parla di biblioteche io mi riferisco chiaramente anche alle biblioteche degli istituti culturali
Perché effettivamente ho visto che quando c'è Rete
Tra tutto il mondo delle biblioteche tra tutto diciamo lo scibile esistente
Chiaramente si raggiungono con risultati da ultimo e poi mi taccio voglio ricordare sicuramente l'avrà detto ieri la dottoressa Simonetta buttò alfabetica il portale quello che in realtà è secondo me una grande innovazione perché anche cioè io patrimonio no librario dal patrimonio unico a prescindere dalla titolarità a prescindere dalla nuova dalla specificità quindi avere in mano Sapri manoscritti a dire c'è una moltitudine di Stefano Báthory di di banche dati dice
Fermo restando che chiaramente la del congelata dal vetrate quindi banche dati esistono e hanno una propria autonomia individualità ma tramite alfabetica che quindi non è solo un motore di accesso contestuale a tutte le biblioteche a tutto il patrimonio gioco facile sarebbe stato facile quello invece siamo andati avanti alfabeti non rappresenta soltanto l'accesso contestuale
Ma rappresenta anche la capacità critica digitale di creare i Gianluigi Lentini discorsi quindi ho bisogno di una mano di un
Di un argomento la banalizzo naturalmente
Faccio una ricerca per materia per argomento e automaticamente c'è qualcuno che realmente
Ha già fatto in modo da delle urine con un risultato su tutti gli aspetti afferenti quelle argomenta che può essere storico geografico delle pulizie del della storia qualunque esso sia
Quindi
Ho letto con attenzione l'elezione del presidente vedo che insomma il presidente ha rappresentato concretamente proprio quali sono le iniziative che bisogna perseguire
E quindi quello che posso dire non sono chiaramente che non posso altro che concordare però io voglio veramente rappresentare la disponibilità che come direzione generale non ci siamo particolarmente e ci crediamo e quindi metteremo anche noi in campo
Tutte queste tutte le iniziative necessarie affinché si possa raggiungere in qualche modo appunto il risultato che confido appunto ci ci sarà e voglio soltanto chiudere con questa
Con questo pensiero
Che quell'appunto del la videoteca di va bene no quando è stato scritto perché invece la battaglia mia mozione ogni volta che la leggo l'ho letta no un po'di volte Radice quando si proclamò che la Biblioteca di Babele
Conteneva tutti i libri
La prima impressione fu la straordinaria fisicità oggi no io ritengo che e non può essere diversamente
Tutti gli uomini si sentirono padroni o di un tesoro intatto e segreto io direi adesso intatto è segreto ma invece assolutamente pubblicò utilizzato da tutti
Grazie
Allora la dottoressa passerelle ha messo diciamo sul tappeto un po'i temi che saranno quelli che guideranno il dibattito oggi ad esempio uno di questi è proprio l'indice di lettura quando parliamo di questione sociale e cultura basta guardare la curva dell'indice di lettura che appunto dal nord al Sud cala
Quasi come l'Appennino diciamo via via degrada
Fino a un dico quasi a scomparire ma insomma e anche l'altro tema molto importante e quello del presunto conflitto fra digitale e cartaceo qualche modo tra innovazione tecnologica e forme del sapere
Diciamo tradizionali che attraversa anche quello tutto il mondo della cultura e che nelle zone più deboli del Paese non trova facilmente soluzione
E proprio su questi temi credo che non alle persone più titolate oggi un po'a ad analizzare appunto
Questi conflitti che poi tutti i conflitti sono crisi e dalle crisi spesso nasce qualcosa di nuovo di positivo
Dicevo il professor Vittorio Emanuele Parsi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano chiamo sul palco grazie
Allora buongiorno
Il grazie
Per il e l'allora intanto devo scusarmi per essere non stato con voi ieri ma era un convegno a Pisa ed ora anche andare via quasi subito per perché un convegno a Bologna quel
Purtroppo veramente mi dispiace Pini nel quarto d'ora di marcia che qui serve perché no finora vanno assente da tempo è stata Stitch conosciamo nato apprezza quando il quindici maggio va allora va bene ok
Sì lo so però anche titolari per se volete Anna da rifondare un po'il microfono e sesso posseduto problema qui con i cunicoli microfoni quindi allora
Culturale e così ho e coesione e coesione sociale ha detto chi mi ha preceduto come lettura dottoressa Passarelli a Adrenaline è vero siamo siamo stati attraversati in questi ultimi anni da una serie di ha e venti piuttosto cospicui clamorosi che si sono concentrati che forse ci hanno fornito in maniera molto plastica hanno fornito soprattutto chi magari
A e meno attento diciamo così alle cose più lontane però hanno fornito in maniera piuttosto plastica la dimensione dell'accelerazione del tempo una cosa che tutti conosciamo di cui spesso parliamo
Ma che in genere paradossalmente parliamo con molta calma con molta lentezza dell'accelerazione del tempo
Come se avessimo tempo di discutere questo fatto invece non è così
E quando le crisi si susseguono questa percezione si viene proprio spade lata per così dire sulla fascia le cose sono state citate le grandi crisi di questo di questo periodo la pandemia che speravamo stendersi migliori e non c'è reso migliori
Troppo
Bisogna richiesta purtroppo comunque cresce né approvato né en ha migliorato dei servizi sicuramente cosa ci mancherebbe altro però la sensazione che nulla sarebbe stato più come prima forma magari sì però non io non aveva senso che intendevamo in qualche modo no
L'inflazione l'inflazione che tornata rampante in pochissimi mesi e che per molti aspetti è quello che andrà a fare incidere sulla sulle prospettive della coesione sociale
Ed è un'infrazione che probabilmente destinata a durare
E dell'infezione complessa perché le le cause dell'inflazione sono molto diverse e quello che servirebbe per cavo per curare una causa non funziona proprio per curare un'altra per molti aspetti siamo da questo punto di vista
Di fronte a uno scenario e lo dico non per terrorizzare nessuno è una specie del presidente meglio di essere cose e potrà presto cioè no ma siamo vicini a uno scenario anni settanta non tanto nera nella percezione dell'ipotesi di una stagflazione quindi inflazione alta alta disoccupazione alta
Ma nelle nella nella percezione che sta all'inflazione di natura diversa
Da quelle altre abbiamo conosciuto come fu appunto quella degli anni settanta che costrinse poi tutta la riflessione
Della dottrina economica per così dire a fare dei a fare a confrontarsi che a produrre idee nuove
Quindi probabilmente almeno da questo punto di vista diciamo le esternalità positiva di questa infrazione e che probabilmente Durando che essendo così massiccia
Accelererà la riflessione economica la riflessione della dottrina economica sul che fare una riflessione della dottrina economica che già in corso da da molti anni anche se è difficile farlo uscire no fanno uscire dai vandali la dalle pubblicazioni accademiche
Ed è difficile se ci pensate perché chi decide e formato normalmente su quello che ha imparato l'università e sui tempi
Che è deciso adesso stazioni
E quindi si fa fatica a capire perché in realtà la dottrina economica nata molto avanti le le crisi aiutano perché a quel punto chi decide e costretto a prendere atto che non c'ha strumenti e quindi vari cercare strumenti nuovi
Questo per mettere una nota una nota di ottimismo
Papà chiaramente c'è la guerra la guerra dall'aggressione della Russia e l'Ucraina è una cosa gigantesca perché a ritrasforma ATO l'Europa nel posto della guerra che è sempre stato per due mila cinquecento anni DOP dopo che per quasi ottant'anni era stato il posto della pace
Non può che gli essere umani fossero migliorati ma perché le istruzioni avevano prodotto
Contini piccoli cambiamenti la guerra interstatale in un ciclo dal mille novecentoquarantacinque
E dal mille novecentoquarantacinque drammi dal trentanove realtà che non c'è nessuno che invadono altro Stato per sottrarre un pezzo di territorio
è chiaramente che lo faccia uno stato che è membro permanente del Consiglio di sicurezza quindi un cardine del sistema non è la stessa cosa se lo fa in uno Stato canaglia qualunque
Stiamo parlando di una gigantesca né Potenza che pensa di fare questo e pensa di Fano non rispondendo una situazione di caso di crisi non c'era nessun caso nessuna crisi in Europa centrorientale né al ventitré febbraio del due mila ventidue
Ma per cambiare lo status quo usando la forza e la violenza
E questo è una cosa enorme
E questo è una cosa che avrà conseguenze permanenti
Un sistema internazionale sul modo in cui vivremo al a noi andremo incontro a un'epoca di ferro
Era molto meglio che non fosse stato così ma mentre la pace si fa in due la guerra basta uno per farla
La guerra è uno stupro
E non si può risolvere con un matrimonio riparatore che consegna lo stupratore la sua preda no la preda sessuale nel caso dello stupro
Il pezzo di terra in video di risorse vuole prendersi nel caso di una guerra quindi non sarà facile uscire da questo la palla sarà abbastanza lunga credo
E le conseguenze saranno pesanti durature non saranno immediate
Però come tutti voi sapete il problema maggiore è quello dell'attacco ai principi i principi che vengono sfidati sono i principi di un ordine internazionale che con tutti i suoi difetti è stato l'ordine internazionale che ha cercato di governare nel modo più gentile
La politica internazionale degli ultimi due mila cinquecento anni niente è stato così rispettoso dei diritti individuali come ultimi settanta anni da della nostra storia vuol dire che è stato perfettamente rispettoso che è stato un mondo ideale per nulla
Ma tutto al tutto il resto è stato infinitamente peggio quando addirittura non si è posto neanche il problema
Quindi questo è un grosso problema perché dovremo
Lottare per mantenere la fu
Ora sarà vitalità dei principi della democrazia che se ci pensate solo per un attimo sono gli stessi che informano le istituzioni internazionali
Le istituzioni internazionali conto come ridotte
Non ho grandi istituzioni anche culturali hanno trasmesso in questi settantotto anni da quando esistono
La cultura delle democrazie
Perché le istituzioni internazionali funzionano come le istituzioni come le istituzioni delle democrazie per la buona ragione che sono stati inventati dalle democrazie
Anche se hanno ammesso
Nell'ordine loro nel nel nel loro membership quelle che democrazia e non si sono ma l'ONU funziona esattamente come funziona la democrazia e così tutte le altre istituzioni
Ci hanno portato la loro culture hanno diffuso non solo localizzazione del mondo che le democrazie uscivano meglio dire delle non democrazie a capire mano diffuso la percezione durata fino all'altro giorno
Che il cannone del riferimento il cannone politico del mondo contemporaneo fosse il cannone democratico
Ora tutto questo
Frontalmente messo in discussione da chi sostiene che le democrazie hanno fatto il loro tempo
E che le autocrazie li devo creature come le chiamano con un atteggiamento ipocrita funzionano meglio per gestire il ritmo e la velocità della modernità dell'ultrà modernità
E se c'è mai stata una sciocchezza esattamente vero il contrario la politica fatica a gestire il tempo rapido nel cambiamento
Ma la politica democratica fatica meno
E ne avete avuto una dimostrazione durante la pandemia
Quando durante la pandemia quello che ci ha salvato non è stata nessuna pari pianificazione autoritaria che ci dicesse dovete studiare metterli a lavorare sui vaccini dovete studiare metteva lavorare su questo su quello prima
Ma è stato il fatto che la libertà facendo fiorire la società civile facendo sì che ognuno facesse quello che riteneva più
Diciamo così
Idoneo più coerente con i propri interessi questo per capacità sviluppasse una capacità non specifica mano capacità di costruire capacità rapidamente
E quando la pandemia arrivata gli stessi che prima facevano altro di molto meno utile strategicamente ma di molto più profittevole in maniera rapida ci hanno dotato di quei vaccini che ci hanno fatto uscire dalla crisi acuta della pandemia
Ci hanno ricordato che adattarsi all'UDR agire adattarsi all'obiettivo essere rapidi nel capire il cambiamento è una cosa che infinitamente più importante
Della corretta pianificazione
E lì che si fa la differenza non è nel pianificare in più vuol verificare tutto arriverà sempre l'imprevisto e quindi deve essere capace di avere una qualità diversa
Che essere capaci di reagire a quello che neanche lui previsto
Quello che su un campo di battaglia si chiamerebbe la riserva strategica
Quella Csilla si inventò e si teneva lì sul campo di battaglia le corti a disposizione del condottiero non quelle destinate a intervenire sull'ala sul centro sulla retrovia già pianificando se li fanno sfondamento le metto lì no o un nucleo Miglio
Dove la Vecchia Guardia di Napoleone a disposizione perché non sai mai cosa potrà succedere la democrazia fa questa democrazia consente di avere questo tipo di risorse spreca molto nell'ordinario
Ma è molto efficace dello straordinario
Come la sua natura
E avremmo razzia
Magari ci produce governi che non ci piacciono con una certa frequenza ore dir
Magari si produce governi che litigano con ancora maggiore frequenza
Ma fa una cosa rende civili le successioni di poter rimettere le transizioni di potere chi perde non muore
Quindi può lottare a non uccidere per cercare di non perdere e chi vince non trionfa per sempre
E in tutti i sistemi un momento critico la transizione di potere dei tempi di Caino e Abele
Arrivare fino a oggi senza
Quindi la guerra è un elemento gigantesco con cui fanno i conti ma tutto questo non toglie che poi ci sono le altre cose che che ci sono che ci sono sempre state
Strategiche che c'erano prima e che continuano a esserci il cambiamento climatico c'era prima continua a esserci neanche ha smesso di esserci perché noi siamo occupati con una cosa più urgente
All'innovazione tecnologica con i gessetti devasta devastante di sesso con uso effettivi devono essere governati perché senno di governi l'innovazione tecnologica non cesserà di esistere
E la disuguaglianza che di queste cose in da queste cose in parte e ampliata ma che c'è a prescindere perché appunto sistema democratico e l'economia di mercato capitalismo se vogliamo usare un termine più preciso
E con tutti i suoi difetti meglio del resto
Ha una spinta agli insetti incredibile in questi trent'anni abbiamo discusso tanto sulla crescita della disuguaglianza sulla perduta la capacità della democrazia di tenere sotto controllo il mercato e in fondo in fondo la grande scommessa appunto delle di questo ordine di ottant'anni
Era proprio quello non perdersi in shock e allora ciò che in antiche idee mantenere l'equilibro tra le grandi potenze del mondo si sono fatti più morti per mantenere un estrarre l'equilibrio che per conquistare il potere assoluto al sicuro
Ma tenere a bada il demone della sommità degli Stati
Con gli spiriti selvaggi del capitalismo
E viceversa
Questa era stata la grande intuizione usare due cose diverse di natura diversa per quanto la si avvicenda due cosa che esistevano già non darei costruirle
In questo senso c'era molto liberalismo c'era molto pragmatismo salato cosa molte illusioni sul funzionamento del mercato
In termini di capacità di produrre la pace di capelli del funzionamento delle delle svanita democratiche in termini di capacità di evitare che gli oligopoli potessero diventare oligarchie però siamo sempre nel campo del possibile
Le altre alternative fino adesso
Sono state peggiori Patrizio ancora quattro minuti
Ok Fadini solo concludere un punto su la cultura e e la guerra beh allora per unire in questo momento occorre separare
Partiamo da questo concetto
Però unire bisogna separare
Ovvero per unire le persone bisogna separare le cose
Fare un po'di esercizio di pulizia quello che può fare la cultura Nissan che far passare il messaggio che conoscere e distinguere
Conoscere non è buttare tutto in un unico gestore unico calderone mai dividere separare analizzare distinguere per poter poi andare a sintesi che non siano
Il mucchio selvaggio come avrebbe detto Clint Eastwood se ricordo bene grazie
Mai avventurarsi citazione di cose non si conoscono se ha ragione
A e lo vedete molto secondo me si vede molto bene secondo me né il tono del dibattito pubblico su una questione così importante come la guerra
è ovvio che la guerra Pola Rizzi se non polarizzata guerra va be'può arrivare il derby non sono io no il più importante mi sembra di poco magari tratti importante
Ed è normale che le persone abbiano paura della guerra perché è un fatto straordinario se uno non ha paura della guerra un pazzo sostanzialmente ma la paura non è mai un buon consigliere per il ragionamento
Se le persone hanno paura quelli che fanno il mestiere come il nostro tutti i nostri mestieri devono contribuire a
Portare razionalità
Nell'argomentazione mostrare che anche davanti a un problema enorme che può la Rizzi si può sempre e comunque fare ricorso alla nazionalità
Non per andare verso la soluzione obbligata perché primo sforzo la razionalità e dire che non esistono soluzioni obbligate e non esistono soluzioni migliori in assoluto l'assoluto scusate
Ma esistono soluzioni possibili o impossibili attraverso determinate concatenazione di fatti inquadrate all'interno di visioni che noi abbiamo e di principi Candia intendiamo realizzare
E portare razionalità pacatezza argomentazione in una discussione così politicamente feroce e le l'elemento fondamentale dobbiamo cioè uscire sostanzialmente dalla modalità Schettino
Per cui la nave sta affondando tutti sono preoccupatissimi che vanno dal comandante il comandante dice il vero moriremo tutti allora dato che moriremo Remo tutti per forza unica certezza dalla nascita alla morte che è un pacco purtroppo ma non ha non abbiamo potuto sceglierà iniziò a noi
Detto ciò quello che possiamo fare
Nella nostra funzione di ecco Baggini ufficiali di comandanti quello che volete voi di questa grande costruzione che una società e dare un contributo di
Razionalizzazione combattere l'isteria
Ma combattere isteria ripeto non per dire si fa così così fa cosa nata poter dire guarda queste cose stanno insieme e danno questa possibilità queste cose stanno insieme danno questa possibilità
Queste cose messe così non stanno insieme quindi non hanno nessuna possibilità tonico D'Amico se voi vi faccio un disegno
Scegli tra le prime due
Ma che sia una scelta razionale argomentativa il problema è che e concludo però per tornare alla questione del tempo che il tempo corre e quindi correndo il tempo dobbiamo correre anche noi
Dobbiamo correre come correvano e continuano a correre quanto mi risulta Itala umana per la tribù messicana che fa tutte le cose spostandosi di corsa ecco noi dobbiamo correre ma senza perdere
La direzione in cui dobbiamo andare noi dobbiamo correre ma senza avere paura di stancarci noi dobbiamo navigare non per andare in un porto sicuro
Ma nella consapevolezza che la democrazia è navigare un viaggio continuo e comunale ha continuamente manutenuta anche questa l'hanno ottenuta
E come si naviga consegnati da con le buone condizioni meteorologiche si naviga anche con le avverse Bondi Matthew perché non esiste porto in cui al ridicolo democrazia si senta in navigazione
Ma i voli marinai sanno che come passano nelle giornate passano anche le brutte giornate l'importante attrezzarsi grazie per l'attenzione
Grazie professor Parsi
Allora io Hugo diceva nella la la nevrosi è la cura quindi in qualche modo si riallaccia discorsi e stiamo facendo sulle crisi sulla possibilità di uscire
Da queste ombre Napoli ne agli inizi degli anni novanta era appunto sprofondata in uno dei tanti abissi che puntualmente scandiscono i suoi il suo cammino era una città completamente
Abbandonata priva avvolte in alcuni giorni anche dei servizi essenziali
Fu proprio la cultura e in particolare una fondazione a quella di Napoli novantanove
A ricreare un clima di tensione sociale di cittadinanza attiva di partecipazione destini e la città
Questa fondazione aveva il volto ha il volto tuttora di Mirella Barracco che chiamerei qui sul palco come relatrice grazie
Grazie
Allora oggi si parla di diffusione della cultura e coesione sociale quando noi e abbiamo cominciato quarant'anni fa come Fondazione Napoli novantanove abbiamo detto la cultura sarà il nostro strumento di azione in sempre solo che a Napoli quando abbiamo cominciato vi devo raccontare i due episodi Raffaele la Capria disse ma Mirella tumore andare ad affrontare la foresta vergine con un temperino la cultura era il temperino a Napoli
Un altro episodio andammo a Londra dove c'era una presentazione di una mostra da Caravaggio
Luca Giordano
E lì c'era lo sponsor che era la Martini e Rossi rétro scusate ma perché non lo fa per Napoli rispose Napoli è una palude non è Venezia
Quindi voi tramite capite quando noi abbiamo cominciato dovevamo da allora
Fare partire veramente di con delle difficoltà e invece la cultura è fissata la nostra azione che ci ha dato un rivelazione perché ancora oggi non abbiamo cominciato con i restauri i restauri dei più grandi monumenti soprattutto quello dell'Arco di Trionfo da Alfonso d'Aragona a Castelnuovo
Quando lo completa molto con una ci fu l'inaugurazione con il presidente una lezione all'aperto torni in piazza con il Presidente della Repubblica Cossiga il soprintendente si svelò
Il lavoro fatto e la città scoprire
Il qualcosa di cui non aveva conoscenza di di essere orgogliosi di essere nella sua storia ed allora abbiamo continuato però abbiamo smesso di fare i restauri perché l'anno dopo ci fu una vandalizzata sessione un siccome all'interno c'era nella sala dei baroni il si teneva il consiglio comunale ci fu una manifestazione buttarono delle umore atenei di vernice rossa su per cui questo meraviglioso appena restaurato fu come se macchiato di sangue
La città che aveva cominciato a essere preparata
Ma con i monumenti porte aperte che avevamo cominciato a fare
Essere responsabili ci fu fu uno choc
Ed è allora noi capimmo basta restauri dobbiamo lavorare con il giovane generazioni e li abbiamo cominciato la scuola adotta un monumento un pronunciamento straordinario che quest'anno il ventidue compie trent'anni
Per cui abbiamo portato al presidente manterrei lire il libro con tutta la storia di questo coinvolgimento di tre mila scuole e trecento mila ragazzi sei
Sa che non si sono mai fermati e continua ET e guarda avanti
Perché proprio l'altro ieri a Palazzo Reale abbiamo fatto una pala una cerimonia di premiazione col cinquecento ragazzi che venivano da tutta Italia
Da Trieste a Sant'Eufemia d'Aspromonte in Sardegna e Sicilia quindi noi continuiamo a lavorare e usare la cultura come mezzo strumento che chiede se c'è viva la Campania come strumento di azione e arriviamo do tutto sconfessare il pessimisti sull'argomento
Poi continuiamo adesso con altre iniziative anche perché la scuola adotta un monumento e diventata
Anche attiva a Buenos Aires e Porto Alegre dure
Zone di comunità italiane per cui quando si svolge la tutte le scuole che partecipano al prodotto a un monumento
Devo c'è anche una convenzione con l'università
Per lavorare sulla lingua
Italiana quindi come vedete son tutte cose come una palle di neve che camminando cresce cresce e diventa sempre più grande e quindi cominceremo a fare ora gemellaggi ISO che si possono fare anche on line tra le scuole italiane e quelle dei Paesi del Sudamerica
Quindi noi proseguiamo siamo non facciamo molti convegni ma facciamo molte attività ecco quindi coesione sociale la cultura riesce a fare cose che non si sarebbe mai potuto pensare meno dentro molto per strada grazie mille
Grazie Mirella
Allora adesso invece chiamerei Renata De Lorenzo presidente la società napoletana di storia
Patria e permettetemi un piccolo inciso personale proprio
Ricordando la società napoletani storia patria di fare di ricordare una figura importantissima per la città e anche per me e per il Corriere mezzogiorno il professor Giuseppe Galasso grazie
Allora sotto mi scuso per non essere stata presente nei giorni scorsi ma avevo altri impegni e quindi sono molto felice invece di prosperare oggi la mia testimonianza la società napoletana visto da parte da poco che ha fatto domanda per entrare le associazioni ieri ad altro è stata recepire la domanda era stata fatta prima comunque mi sembra estremamente opportuno che entri in questo momento la società napoletana di strappare per la quale parlo ma in realtà io parlo anche per il popolo degli istituti culturali minato anche perché questa simbiosi di istituti culturali della storia pare mi consente di fare una serie di riflessioni in merito al tono della nostra discussione
Cioè una serie di riflessioni e anche al al l'argomento che quello di questa tavola rotonda cioè diffusione della cultura e coesione sociale ma è quello che mi preme affrontare come problema ediz prospettare questa coesione sociale con una simbiosi
Io l'aspetto istituzionale di un aspetto sociale in senso stretto
Cioè noi rappresentiamo e la Società napoletani strappati al Polo che unisce cinque studi culturali napoletani di alta cultura napoletana per cui oggi credo ho presente Marta perché rappresentante di uno di questi istituti Marta Herling
Allora vuol dire che noi come istituzioni sappiamo benissimo che se dobbiamo sopravvivere possiamo sopravvivere e perché Cipro abbiamo dei problemi di coesione sociale che è questione culturale coesione sociale e implicito non mi piace scindere i due aspetti l'aspetto istituzionale
Dalla ricaduta che l'istituzione in quanto tale proprio perché istituzione deve avere sociale e quindi questi questi mondi che sembrerebbero essere istituti di alta cultura intanto hanno senso e possono sopravvivere perché hanno il problema sociale io per esempio come società di storia patria di cui sono presidente mi pongo il problema di tante istituzioni antiche
Della storia della città
E non solo della città ma io direi che il paese del Mezzogiorno e del Paese perché le istituzioni antiche sono quelli che di fronte a queste sfide che vengono affrontati oggi sono quelle che hanno avuto l'obbligo di riciclarsi maggiormente
La Società di Storia padre è stata creata nemico tace
Il settantacinque sopravvissuta per un sacco per moltissimo tempo con molte difficoltà alcuni anni fa per problemi di economici Samo addirittura per chiudere ma quali sono le sfide di queste istituzioni queste sono i problemi più sono quelle antiche
Cioè di dover mantenere un ruolo istituzionale forte anche di punto di riferimento di aggregazione culturali che riguardano nel nostro caso non Napoli ma le Province napoletane
E quindi naturalmente un ruolo antico che si ripropone nel presente e che poi moglie e comprende la storia di questo territorio dell'antico regno contemporaneamente ma profondamente integrato nel contesto unitario
E quindi appunto
Le istituzioni anticicliche le istituzioni antiche che devono sopravvivere come possono sopravvivere sono moltissime queste istituzioni noi a Napoli abbiamo tante
E qui è la prima esigenza da cui non supremo partire anche come associazione quella di monitorare il nostro territorio io voglio sapere sempreché
Dove agisco con chi mi trovo a confrontarmi
Così al nel anche qui anche qui ma non solo quella di Napoli qui abbiamo un Mezzogiorno così intenso
E come il Mezzogiorno e come la Provincia meridionale altre Province perché i dovunque innovato posso trovare piccole realtà di biotech che libri
Che non sono in Rete che chiedono di essere messi in Rete allora il nostro compito secondo me non è soltanto quello di agire sulle istituzioni di vertice come possono essere nostri centri di eccellenza che hanno anche un riconoscimento da parte della Regione da altri enti
Noi dobbiamo esserci perché dobbiamo sapere tutto quello che esiste e io che mi vanto di essere non nel strettamente napoletano ma una provinciale
Perché consolante a Napolitano
Sento esercitavano fondamenti come Emilia
Tuttavia credo che esiste una territorio periferico in cui la periferia protagonista allora è su questo che secondo me bisogna puntare cioè le istituzioni culturali non siamo solo noi grandi enti che hanno la loro storia chiamo la capacità di agire naturalmente più forte che possono rientrare i finanziamenti più consistenti
Ma se non ci poniamo il problema di un territorio estremamente variegato che tuttavia patrimoni perché magari ci sono le piccole biblioteche
Provinciali oppure ci sono più pratiche che raccolgono fondi importanti dei cross intellettuali ignorano i Kushan moda questa autoreferenzialità anche a un certo senso mette in pericolo le istituzioni culturali di spessore
Quando altra cosa invece ora intervenire su un intervento della della Passariello allora è vero tutti quelle prospettive sono stati importanti però non dimentichiamoci che c'è il lavoro
Mi dispiace che non si sia fatto riferimento a questo
Cioè quello che è importante la lira della collezione del libro dei finanziamenti o ci vengono dati i finanziamenti adesso è legato al fatto che si formano le persone a lavorare su questo io sono stata una docente adesso sono in pensione
Però so benissimo ogni ogni esigenza che le persone che si instaura un in lettere non trovavano lavoro ma io sono consapevole invece perfettamente che lavoro fai
Ma ci deve essere una realtà un finanziamento che miri su queste allusione fatto cenno e importante io so soltanto che oggi noi in C contendiamo nella città di Napoli catalogato
Ce ne sono pochissime soprattutto pochissimi formati bene lo possiamo vivere in questo sapendo che abbiamo un patrimonio da mettere in rete non abbiamo le persone quindi contemporaneamente si si finanzia un insetto
Bisogna finanziare la formazione su quel settore non mi basta decidiate sicuramente i soldi voi dovete darci una prospettiva di lavoro contemporaneamente i soli anzi vincolati a quest'investimento il fatto che il fidato e delle risorse quindi giusto per una piccolo riferimento anche qui rapporto tra il digitale e la documentazione certa una di tutti che soprattutto abbiamo attraversato varie fasi generazionali siamo benissimo il fascino dell'impero posseduto però io vi dico questo che io che però cominciato a studiare in un periodo in cui il digitale non esisteva
Tuttavia leggo ormai libri influente quindi questo deve significare qualcosa significa che comunque dobbiamo adattarci ad una nuova lettura chi ci consente anche di a dialogare con le generazioni più giovani perché naturalmente sono quelle che vengono prevalentemente impedita io mi sto abituando omonimo avrei la possibilità di avere l'impianto disposizioni ma ormai molte cose molti testi esame le nostre biblioteche ironico su internet incita linciati idealisti dalle università americana
O godere biblioteche università americane inglesi prevalentemente allora ecco che ci sono molti passaggi se noi come istituzioni di cultura e come centri di cultura istituzioni che vogliono dialogare Favero bisogna affrontare
Ultima sancì che ci dicono che ci consentano di fare questo discorso di coesione che deve passare appunto attraverso un attenzione ai giovani cucino dimentichiamo mi sembra strano che va be'non ci sono state dei giorni scorsi che non si sia fatto riferimento a queste se non investiamo su queste persone sul punto possibilità occupazionali di laureati soprattutto in lettere sono questi in praticamente quelli che dovrebbero essere ossia interlocutori che abbia una preparazione scientifica
Senza distinguere tra scientificità di un insetto settore del sapere e invece l'umanissimo dell'altro settore perché questa visione non esiste puntiamo su questo secondo me in qualche modo il senso delle nostre istituzioni del fatto di confrontarci oggi qui
è forte e può continuare a essere forte proprio perché il nostro dovere è quello di vedere come uscire dal quegli gap che sono stati evidenziati a non si esce solo col danaro io sono dell'opinione
Che il danaro sulle cose di qualità
Prima o poi viene dato il dato sulle cose che prospettano un futuro in fondo noi siamo qui per prospettare un futuro comune
Grazie
Introduciamo un pizzico di giorno
Su occupazione per far giungere condurre
Sì ma comunque introduciamo proprio un pizzico di giornalismo e facciamo rispondere in Diretta alla dottoressa Passarelli
Allora per quanto riguarda la mancanza di e professionalità in questo momento nel concordare però voglio comunque rappresentare anzitutto perché questa cosa si è verificata si è verificata semplicemente perché ne abbiamo avuto un blocco del turnover i dieci anni quindi avendo un blocco di turn over i dieci anni la pubblica amministrazione non assunto
E consequenzialmente le diversità che invece carta sono sempre in Eccellenza le università italiane che quindi hanno sempre offerto corsi di studi importanti hanno avuto poche iscrizioni invece per quanto attiene appunto alle materie letterarie ma per il semplice motivo che proprio perché non vi erano a una domanda assunzionale
Oggi però e e questa importante non è più così
Solo un anno ormai che in realtà non c'è più blocco assunzionale nel pubblico impiego anzi c'è una gravissima carenza di organico
E quindi della macchina pubblica si è messa in atto ricorda da ultimo il concorso pubblicato tre giorni fa per il ministero della cultura
Che verrà esplicato la Ford mezzo dove ci sono tutte le professionalità tecniche bibliotecari archivisti e storici dell'arte
Architetti
Quindi in realtà quando c'è domanda che adesso domanda scene
Di queste professionalità
Sicuramente le università sono in grado di dare le eccellenze perché comunque perché sia chiaro dal punto di vista tecnico dal punto di vista di bibliotecari archivisti e non solo l'Italia rappresenta inevitabilmente l'eccellenza
Grazie
E allora per tentare di fare una sintesi di questi problemi chiamerei sul palco la dottoressa Rosa Maiello che Presidente e l'Associazione italiana biblioteche grazie
Grazie buongiorno a tutti e grazie della sinistra alla professoressa De Lorenzo e alla dottoressa Passarelli
Perché è chiaro che e il tema della qualificazione professionale dei bibliotecari e prima ancora della presenza dei bibliotecari in Italia
E molto forte noi lo avvertiamo moltissimo perché come comunità patrimoniale né siamo aderente a dai sì abbiamo la biblioteca di di di storia dei bibliotecari italiani delle biblioteche italiane più ricca d'Italia anche se è una piccola biblioteca
Ne siamo consapevoli la nostra è stata una tradizione illustre abbiamo Espresso molto anche come dire una voce internazionale forte perché i bibliotecari sono abituati a ragionare in ambito anche molto ampio e cooperare per come dire fa araba avanzare al progresso delle conoscenze però appunto rischia questa professione di estinguersi per mancanza di mercato
Mancanza di mercato non perché non ci sia bisogno di biblioteche o di bibliotecari ma mancanza di mercato perché per lunghi anni è prevalsa una visione del mondo
In base alla quale le biblioteche erano un fenomeno residuale ma parlo di biblioteche potrei parlare di tutti gli istituti
Della memoria diciamo così destinato al passato perché con opere di massiccia digitalizzazione si sarebbe potuto supplire in realtà poi
Proprio la pandemia ha mostrato a tutti ciò che era già evidente da tempo che le biblioteche sono uno strumento di un welfare culturale fondamentale
Come luoghi oltre che come ambienti digitali se sono progettati e modellati
Dal punto di vista scientifico
In maniera adeguata ad essere accoglienti con a linguaggi e capacità di raggiungere intercettare i bisogni di pubblici sempre più diversi senza diventare però dei Calderoni inutilizzabili come qualche volta sembra di vedere nella consultazione di portali per questo servono grandi team ma naturalmente però le biblioteche storicamente sono state o no
Strumento come dire anche di innovazione scientifica e tecnologica notevole quando riflettevano appunto su come dovevano essere gestite meglio
E ci sono prestiti che la biblioteconomia preso dalle scienze sociali e da quelle dure ma che in qualche modo ha restituito potrebbe restituire ancora di più
Se ci si mettesse seriamente al lavoro in Italia noi crediamo
Da molti anni che in Italia non manchino le capacità
Le potenzialità capacità e potenzialità che devono però trasformarsi in sistemi in a infrastrutture forti perché appunto le infrastrutture messe a disposizione dal ministero sono come dire poco popolate già negli organici dei del ministero ieri ho ascoltato la bella relazione di di di di Maria Iannotti direttore di questa biblioteca che è una delle principali in Europa non non a Napoli ma una delle principali in Europa
E che può dal nostro punto dal mio punto di vista che possono anche napoletana
Dovrebbe essere il centro il Paolo centrale attorno al quale ruotano tutta una serie di iniziative di infrastruttura e che dialogano poi con la nazione con il mondo
Tutte queste infrastrutture quelle locali quelle territoriali eccetera sono poco dotate
Mediamente non possiamo imputare lo né alla dottoressa Passarelli né a tutte le componenti del ministero dei beni culturali che ci lavorano perché è chiaro che loro fanno
Del loro meglio ma dobbiamo imputarla una visione della cultura come qualcosa come dire che riguarda l'Init pieno
Che riguarda le nicchie di quelli che proseguono negli studi per esempio quindi assicurata la formazione di base neanche quella perché abbiamo anche il problema come dire dell'abbandono scolastico precoce
Assicurata la formazione di base liberi tutti realtà no appunto le nostre sono strutture di apprendimento di confronto di dialogo interculturale che dovrebbero essere messe a disposizione del pubblico
A ICI è una riflessione l'ho fatto durante l'assemblea solamente in parte ma che vorrei
Riportare qui perché mi sembra importante è una comunità patrimoniale nel linguaggio della convenzione di fare una comunità patrimoniale delle comunità patrimoniali
Nel senso che ecco abbiamo avuto anche stamattina testimonianza di diversi istituti che approfondiscono la conoscenza e la custodiscono per restituirla al mondo
Su oggetti che per loro sono rilevanti nell'insieme a ICI che mette tra l'altro insieme anche
Le principali istituzioni e fondazioni che curano la storia documentano la storia dei partiti politici in Italia quindi il cuore della democrazia
Nell'insieme ai CEO un modello di democrazia e abbiamo detto che è una associazione fondamentale per
Condividere esperienze e competenze sulla gestione anche per stare a bocca sì in maniera più significativa e ottenere attenzione presso però è anche una un luogo di democrazia partecipativa perché ci si confronta qual è il passo però ulteriore che tutti siamo chiamati a fare che secondo me per dirla con le parole del sindaco di Milano che è una città che investe sulle biblioteche come tassello cruciale dell'innovazione ho partecipato ha un bellissimo convegno sulle biblioteche pubbliche chiara a Milano qualche giorno fa dal quale vari sindaci e perché dal quale sono uscite insomma dichiarazioni di impegno di vari sindaci a investire sulle biblioteche Napoli è una città piena di biblioteche speciali
Dalle numerose università e quindi biblioteche di università le biblioteche di prestigiosissimi e fondamentali istituti culturali quello che manca come sappiamo è il tessuto delle biblioteche civiche mancata
Parecchio tempo allora io sono certa che l'amministrazione comunale ieri abbiamo sentito anche le belle parole del sindaco di Napoli che viene dal mondo della cultura
Sta facendo il del suo meglio per investire però appunto vorrei segnalare qual è può essere Hinault contesto come quello diverso da altri paesi diciamo così a biblioteconomia avanzata a biblioteconomia applicata alle biblioteche avanzata quale può essere il lavoro che insieme pubblico e privato possono fare perché nessuno riesce a salvarsi da solo sappiamo palesemente che insomma se stiamo vivendo una crisi economica in cui certo
Noi spingiamo perché la cultura sia prioritaria perché trasversale al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile al superamento delle diseguaglianze alla pace alla pace
Vorrei vantare anche il fatto che lied fa parte di fila della federazione internazionale
Delle associazioni e istituzioni bibliotecarie dove sono rappresentate pressoché tutte le nazioni del mondo nonostante tutte le guerre che attraversano il mondo
Compresa la tragedia dell'invasione dell'Ucraina ecco
Questi come dire quando Valdo Spini ieri diceva noi rappresentiamo una buona parte della società io credo che il nostro mondo
E le nostre comunità patrimoniali questa metà comunità patrimoniale che quella che crede nella valore della cultura per l'avanzamento
Delle civiltà
Sia come dire vero sia siamo effettivamente una parte che costruisce tra le altre cose non solo benessere ma anche ma anche pace
E e quindi vorrei appunto ricordare uno slogan che potrebbe essere fatto proprio da slide
E cioè il sindaco di Milano nel saluto introduttivo concludeva il suo discorso dicendo Winnie the more poiché c'erano ospiti internazionali Gwynedd More live Loris Moldova i blairiani con questo auspicio
Grazie
Allora appunto Napoli dispone di tantissimi luoghi del sapere alcuni prestigiosissimi più prestigioso forse questo dove ci troviamo oggi ci sono anche gli archivi l'archivio storico che è un uovo straordinario l'archivio per esempio del Fondazione Banco Napoli insomma
Quello che mancano come sottolineava appunto prima la dottoressa Maiello forse sono le biblioteche civiche ecco su questo punto mi piacerebbe che si soffermasse o comunque Illica sì un po'di tempo anche il prossimo relatore che un illustre docente universitario Andrea Masutti che in questo periodo e anche consigliere culturale del sindaco di Napoli che età hanno Manfredi quindi proprio di queste cose si sta occupando e potrà darci qualche risposta in merito
Cioè il professore
Professor ma zucchine
Non c'è contumace
Va beh ce lo darà forse più tardi un cenno di presenze fra speriamo qualche risposta
A allora chiamerei invece un l'esponente un'altra realtà molto importante sul territorio che appunto Andrea Popp fornirò oli della cooperativa Dedalus grazie
Sì buongiorno a tutti tutte grazie di quest'invito anch'io mi purtroppo mi mette nella lista di quelli che ieri non hanno potuto partecipare Manni motiverà piacevole perché si è lavorato mio figlio ieri a Torino e quindi non potevo non essere presente con lui
Mi avete chiamato credo per guardare il tema di oggi dal punto di vista io dopo gli interventi colti che mi hanno proceduto io proverò a mettere un po'a terra il tema di oggi
E e quindi guarderò il tema del nesso tra coesione sociale lavoro sociale cultura dal punto di vista di un operatore che da quarant'anni
Lavora sulle marginalità dure sull'immigrazione sulle diseguaglianze fino a trentacinque anni in Piemonte e da ventisette anni in questa città con la cooperativa Dedalus
E lo faccio però con una premessa
Perché mi sembra essenziale perché non basta dire che coesione lavoro sociale cultura si devono intrecciare
Ma lo possono fare meglio in una cornice che guarda al Welfare con alcune caratteristiche
E quindi il tempo non è moltissimo quindi vado un po'con con l'accetta
Intanto un'idea di lavoro sociale che non si basa sul far del bene
Ma su tutelare e promuovere i diritti
Intanto un lavoro sociale che guarda le persone con cui lavora non come soggetti precisi Passigli a cui offrire soluzioni ma come attori protagonisti delle loro storie le loro biografie
Un lavoro sociale che non si pensi a come la cosa di nicchia prima qualcuno diceva la cultura è sempre vista come la cosa di nicchia anche lavoro sociale sempre visto come Cosolini che riguarda gli ultimi ma i numeri delle povertà delle diseguaglianze dell'abbandono scolastico in questo Paese ci dicono che senza occuparsi di questi temi non c'è neanche benessere collettivo e non c'è benessere neanche per i primi a dire un po'
Quarto punto che il welfare non è per questa ragione
Esito dello sviluppo
Ma il presupposto stesso di uno sviluppo giusto
Ultima cosa
Che questa non è soltanto dare risposta ai bisogni ma anche fare ricerca azione denuncia quando quei bisogni vengono inevasi e quindi anche costruzione di politica
In questa cornice allora diventa ancora più necessario sconfinare per chi fa il mio lavoro intrecciando in maniera forte i servizi gli interventi i presidi con la proposta culturale con l'offerta di bellezza di formazione di piacevolezza relazionale di costruzione di bellezza anche degli spazi con cui vengono gestiti i servizi
Ed è in qualche modo anche come dire non soltanto perché attraverso la cultura qualcuno lo diceva prima le persone hanno maggiore consapevolezza rispetta i propri talenti e le proprie possibilità e quindi imboccano non soltanto perché accompagnate processi di emancipazione ma perché scelgono di stare in quei processi emancipazione
Ma anche perché senza questo intreccio non c'è possibilità oggi per un lavoro sociale di farsi carico della complessità dei bisogni che portano le persone che si rivolgono ai servizi
Se questa è la premessa io voglio soltanto farvi adesso coi arrivano a conclusioni ma un po'più di cornice
Alcuni esempi
Di come in questi anni con la cooperativa Dedalus in questa città abbiamo provate intrecciare in maniera forte la tradizione dei servizi con l'oggetto cultura bellezza
Relazione
E faccio degli esempi di questo tipo qualche mese fa in un laboratorio a Licola Mare che un quartiere di Giugliano in Campania
Dove per capirci hanno scelto di girare il film documenta che non c'era un altro quartiere così brutto che potesse rappresentare bene quella storia che peraltro autore di cronaca romana ma ambientata Nicola
Un ragazzino di terza media in uno workshop con degli educatori rispetto al suo quartiere la povertà educativa ci dice
è vero
Questo quartiere fa schifo
Le case spesso non hanno le fogne selettiva di monnezza tutte le parti
Però io quando gioco in cortile con i nemici in mezzo a questi palazzi ritrovo bellissimi
O voi operatori uscita vedere questa bellezza non ci siete utili
In qualche maniera Cia ribaltato uno dei dei limiti che da sempre avuto lavoro sociale cioè pensare che noi siamo quelli
Dei bisogni delle mancanze ma esami ricercatore di mancanze quel ragazzino getta no guardate se volete essere utili dovete anche ricercare la bellezza di talenti che rimangono schiacciati da quei bisogni delle mancanze
La scoperta che i talenti ci sono sempre
E che possono essere attivati se vengono in primo luogo riconosciuti
E questa cosa è capitato a me secondo esempio Bovio Colletta una delle scuole a Porta Capuana una delle scuole più dure di questa città un istituto comprensivo
Che sia un numero rilevante in una delle poche di alunni competerà migratorio e soprattutto a tantissimi alunni che vengono da famiglie assolutamente in situazioni di degrado e di quella zona
In quella scuola c'è una classe
Alla scorsa la seconda di quest'anno è la terza dei patata quattordici ragazzi e ragazze quattro ettari quattro incombeva migratorio e otto italiani
Ognuno con una mappa
Familiare terribile
Dove c'era tutto
Il contrario di tutto una classe dove non voleva entrare nessuno
Neanche i supplenti vuole mandare in quella classe
Una classe completamente anarchica
Ebbene lì con una scelta coraggiosa dei docenti della dirigente insieme a due educatrici che hanno lavorato in quella classe praticamente a tempo pieno come insegnante aggiunto
Si è riaperto un rapporto positivo tra quei ragazzi alla scuola attraverso che cosa attraverso l'abbellimento della classe attraversa il restauro di mobili della classe che erano abbandonati
Attraverso la messa a diciamo a disposizione degli alunni delle elementari di uno spazio abbandonato che è stato ridipinte risistemato dei ragazzi
La bellezza l'arte la percezione che quei ragazzi e quelle ragazze che erano gli ultimi che nessuno voleva vedere che hanno avuto la percezione che attraverso la la bellezza dell'arte riusciva ad avere un ruolo positivo ed erano riconosciuti nella scuola
Ha ribaltato completamente prima di tutto nelle loro teste la loro nella relazione con la scuola
Terzo esempio
Al centro interculturale officine gomitoli e un centro aperto cinque anni fa porta qua panna dentro le stanno inficiano
Poi ci tornerò su questa in un
Due laboratori artistici hanno Penta hanno consentito a dei ragazzi di tirar fuori storie pesanti che non ve li maggiore dei servizi laboratorio di fotografia stattene fotografica
Col fotografo Spada
Le ragazze pachistane attraverso quella d'oratorio hanno tirato fuori la questione dei matrimoni forzati
Che non veniva fuori in nessun modo
Attraverso l'uso della fotografia ed è raccontare la loro vita con la fotografia è emerso questo bisogno da cui poi è nato un servizio da cui è nata una relazione con le mamme oggi siamo serviti in quel centro che si chiama il The delle ragazze in cui le figlie e le mamme pachistani e bengalesi discutono dei matrimoni forzati
Altra storia primo giorno di un laboratorio teatrale
Un ragazzino minore straniero hanno accompagnato che arrivati in Italia come quelli che oggi respingiamo perché sono scarti residui
Posizioni che ha visto morire il fratello e nipote sul gommone con cui stava arrivando
Ospitati in una casa famiglia gestito dalla cooperativa
Per sette mesi non ha parlato della sua storia
Il primo giorno di laboratorio teatrale si è alzato
E davanti agli altri ha raccontato il momento esatto in cui ha capito che la famiglia aveva investito su di lui per il viaggio
Raccontando la percezione che ha provato quando uscendo dalla doccia nell'asciugamano lasciato dalla mamma ha trovato il passaporto e mille dollari per il viaggio
E l'ha fatto di nuovo attraverso questo strumento che avvilita competenze che ti fa riconoscere la possibilità di raccontarti in altro modo ma come se normalmente viste non solo come l'ultimo che ha bisogno del servizio di noi operatori onnipotenti
Che presentiamo soluzioni preconfezionate a qualcuno che li trepidante del nostro aiuto non è così
Se facciamo così facciamo danni e la cultura ci ha aiutato hanno in sé hanno gli operatori operatrici uscire da questa gabbia e in ultimo e questo è l'ultimo esempio che voglio fare dicevo prima il centro interculturale officine gomitoli perché una cooperativa
Che da quarant'anni lavora sull'immigrazione a un certo punto decide di aprire un centro interculturale dove si fa arte cultura dove ci si diverte c'è un incontro piacevole in luoghi belli
Perché ci siamo accorti che anche a Napoli
In anche in una città accogliente come queste
A forza di schiacciare verso il basso milioni di persone
Anche qui incomincia ad emergere il conflitto
Perché quando i gradini per la scala sociale sono di più bassi sono sovraffollati non c'è più cultura dell'accoglienza che tenga
Anche in questa città e ha tenuto molto più di altre io sono molto orgoglioso di da piemontese di vivere in questa città da ventisette anni
Però anche qui nascevano queste cose e allora ne abbiamo detto ma è possibile per una cooperativa come la nostra che appunto non lavora per tamponare qualche situazione
Ma lavora per creare emancipazione possibile lavorare in un ambiente in uno spin un contesto ostile e diffidente
Quale emancipazione possiamo garantire così ne possiamo fare un servizio anche bellissimo
Ma se e quando le persone escono da quel servizio si trova in un contesto in cui quelle persone vengono allontanate quale ma in situazione abbiamo determina
E poi guardate c'è stato un altro è una ricerca un paio di anni fa di alcune fondazioni europee che ha lavorato sulle percezioni che i popoli europei hanno rispetto all'immigrazione ed è venuta fuori la cosa interessante sull'Italia
Adesso vado velocemente è venuta fuori quella ricerca che in questo Paese c'è il venti per cento di militanti dell'ospitalità
Naturalmente noi
Quelli che sono ospitati a prescindere
Poi c'è un venti per cento di militanti della cattiveria
Di quelli che invece agiscono in modo consapevole Ricchiuti e l'allontanamento
Ma la cosa preoccupante che in mezzo c'è un sessanta per cento di indecisi
Che in questo momento i più attratto dal rancore piuttosto che dalla cura
E allora o noi parliamo con queste sessanta per cento o non c'è nessuna emancipazione che tenga per esempio sull'immigrazione
Perché quando vediamo il sindaco della cittadina del Nord che non dà da mangiare i bambini migranti perché le mamme povere migranti non pagano la mensa
Non ci basta dire che questi indaga razziste
Io sono preoccupato delle mamme italiane che temendo i loro figli per mano dicono che il sindaco ha ragione
Eh sì io non parlo con quelle mando persa in partenza
Perché i diritti degli ultimi non si contrappongono mai a quelle dei primi
Vanno costruite delle momenti di confronto e mediazione allora oggi abbiamo aperto fine gomitoli perché abbiamo detto
Per una volta l'incontro tra ragazzi italiani a ragazzi stranieri può diventare un'occasione di bellezza di cultura di divertimento di offerta culturale e non un problema
Abbiamo ribaltato
E guardate non è stato facile un operatore a cui voglio molto bene
Un giorno quando discutevamo di questa cosa ma detto tu mi hai tradito dagli antipodi Ugo occupare più di sfiga
Cosa c'entriamo noi con la cultura
Cosa c'entriamo noi con la bellezza noi siamo quelli degli ultimi e dell'operatore bravissimo
Quindi sono esclusione pesante anche all'interno del mio della mia impresa cooperativa
Però oggi siamo diventati un riferimento di quartiere perché in quel posto abbiamo incominciato per a creare anche non soltanto spazi culturali ma l'intonazione ha creato occasioni di lavoro
Stiamo producendo mica economie
Siamo stati un po'cinici perché chiaramente i due bar di fronte si porta al cinquanta caffè al giorno e quindi son contenti di noi garagista di andiamo parcheggiare le macchine
Abbiamo costruito delle alleanze cinicamente positive con i soggetti del territorio che prima erano infastiditi di quei migranti oggi che invece li vedono come risorsa
E poi facciamo gli spettacoli proviamo a portare lì dentro anche cultura anche accessibile alle persone di quel quartiere
A volte anche con delle delle sorprese a stiamo partecipando dei processi rinviati turbare abbiam fatto alleanza con i musei del territorio con gli artisti che sono abitanti quel territorio ricami laboratori con i ragazzi insomma
In qualche modo abbiamo sconfinato intrecciate in modo forte il lavoro sociale con la diffusione culturale evidente abbiamo trovato un altro modo di immaginare il fare guai fare in questo Paese un welfare per tutti e non soltanto per gli ultimi insomma intanto abbiamo trovato coerenza
Con la percezione che abbiamo e cioè che il nostro lavoro o e politico culturale o non è
Pone
Due stiamo provando a portare la cultura dentro un territorio che normalmente non viene interessato
Dalla cultura perché attenzione tutte le cose che ha ben detto questa mattina consentito stamattina non possono continuare a rimanere questione da benestanti
O noi troviamo le forme per rendere accessibile la cultura chi oggi e troppo provato da quotidiani duri per essere interessata questa cosa oppure rimane questione di élite
E quando le liti non parlano con i sottostanti succede quello che è successo in questo Paese negli ultimi anni in tutta Europa
E quindi il tema di oggi profondamente politico
E profondamente politico
E culturale
E in ultimo grazie perché attraverso l'incrocio con la cultura e quindi anche grazie agli operatori culturali come siete voi
Noi operatori abbiamo imparato una cosa che ci ha insegnato un grande intellettuale italiano Alessandro Bergonzoni
Che nell'ultimo suo spettacolo dopo la pandemia ha invitato suo pubblico io lo prendo come invita anche agli operatori dicendo la prima competenza che noi dobbiamo avere oggi in quella velocità dello spaesamento che è stata raccontata anche stamattina
Ognuno di noi deve avere una prima capacità cioè quella di guardare il mondo con occhi mai indossati prima grazie
Grazie grazie ad Andrea
Questo lungo applauso sottolinea che la realtà sempre la cosa più forte di tutte
Che irrompe ovunque sul allora prima una comunicazione dallo stato di contumace il professore ma Zucchi passa allo stato di latitanza
Cioè nel senso che non non sappiamo perché mai Suma aveva altri impegni
Precedenti sopravvenuti e via di seguito dal novantesimo minuto prima che la partita scadesse ci ha ci ha avvisati che non che non potrà essere presente
Allora chiamerei però un altro illustre docente universitario che il professor Sergio Scaramucci dell'Università degli studi di Torino grazie cominci scusa
Grazie nel mio intervento e sul rapporto tra ricerca inclusione sociale quindi si ricollega forse un po'più a quello di parsi o a quello di o alcuni della senta della giornata di ieri però credo che sconfiniamo tutti più o meno sulle stessi luoghi e sulle stessi concetti
Allora il mio punto di partenza è questo l'affermazione a livello internazionale e ora anche in Italia di movimenti partiti leader di estrema destra e di regimi anche otto autocratici nel mondo
è una sfida anche per il lavoro culturale di istituti come quelli dell'AICI
Una sfida che possiamo confronta Giare credo bene
Con sufficiente coraggio e determinazione grazie al nostro elevato pluralismo culturale grazie alla libertà di ricerca che c'è tra di noi e dentro ciascuno dei nostri istituti
E e questo anche indipendentemente dall'oggetto che sia la cultura politica che sia la cultura scientifica quella letteraria e linguistica o quella geografico territoriale
Perché tutte in qualche modo sono come cercherò di dimostrare UV molto brevemente e quindi mi scuso di essere un po'Bracchi logico ma volevo stare anche nei dieci minuti
Allora è una sfida molteplici
Io credo di averne individuate almeno quattro dissidenti
La prima è la conoscenza della cultura di questo estrema destra non più solo italiana
Un intellettuale come Marcello Veneziani ce ne fa conoscere da decenni le idee guida in Italia però poche sono ancora le sistematizzazione delle manifestazioni attuali ed estere oltre alla nota opera visti bene non molto di più il patchwork di parole d'ordine strettamente politiche e contingenti
E qual è il problema l'antifascismo ha visto un nuovo avversario in questa cultura ma attenzione bisogna essere Fini lo specchio rischia di essere deforme di oscurare alcuni aspetti
E quindi questo specchio va riformulato
Anche questo specchio gare formulato grazie a una migliore conoscenza della cultura di questa destra
La seconda sfida nella evidente situazione critica delle culture neo liberale e ordo liberale
Conseguente proprio i loro successi
Hanno infatti animato le politiche che hanno favorito le diseguaglianze in crescita abbiate pazienza sono sociologo quindi dico questa cosa
Che hanno favorito le diseguaglianze in crescita la globalizzazione finanziaria
E le delocalizzazioni selvagge così motivando il disagio sociale e lo spostamento a destra o verso l'indifferenza perché questo è il dato dominante in Italia di tanti Aliprandi tanti elettori
Ma c'è anche una situazione critica delle culture della sinistra
Da quelle più radicali alternative che però non sono mai uscite dalla loro nicchie culturali e sociali
All'Ipsos al liberalsocialismo
Associa alla socialdemocrazia anche versione terza via di Brera
E anche al cattolicesimo sociale
Hanno assicurato buoni governi a cominciare da quello d'unione europea e governabilità
Ma non hanno contrastato e corretto adeguatamente le conseguenze ingiuste della diseguaglianza e della globalizzazione
Con qualche correzione solo durante l'emergenza Cold Wind e forse adesso con la contrasto le crisi energetiche
Hanno quindi perso anche queste culture il consenso delle vittime di questi processi Servando solo quella dei beneficiari che ci sono il nord geografico e sociale più istruito e competitivo
Nell'innovazione
Categoria nord non è soltanto territoriale in questo caso
Allora queste culture politiche insieme con l'ambientalismo vanno rilette era interpretate in modo selettivo in tutta la loro storia
Se abbiamo a cuore minore diseguaglianza e maggiore coesione sociale accompagnata magari da innovazione sviluppo sostenibile e in cui e inclusivo
Ma come vedete la strada
Non è facile
Terza sfida terza sfida e la crisi della società multiculturale
Cioè della prospettiva ideale a cui hanno contribuito rinnovamento ecumenico delle culture religiose col particolare impegno della Chiesa cattolica di Papa Francesco e l'istituzionalizzazione di rapporti con l'Islam meno integralista
Viene invece progressivamente rafforzato
Lo vediamo un clima di calcio al Clash alla Summer tanto intorno
Grande politologo americano che alimenta una ridefinizione dell'Occidente come atlantico e cristiano contro il resto del mondo West allora versus resto lo scritto quasi trent'anni fa
Adesso diventato qualcuno ideologia mescolandosi al nuovo sovrano Nismo antiglobalista
Abbiamo anche un teorico italiano del sovrano Isma'Valditara da leggere e a un meno tradizionalismo che si avvale di una versione magico integralista della religione cattolica come bandiera
Anche la culla del multiculturalismo
Genericamente inteso mi scuserete antidoto del conflitto tra culture del calcio cresce l'Inghilterra
Ho mai ce ne offre un'esperienza meramente elitaria che il sindaco il presidente di Londra il presidente del Governo vengono dalle ex-colonie
Ma sono anche alcune miliardari forse ci dice qualche cosa mentre invece lì e ovunque il conflitto sull'immigrazione è invece un tema centrale di mobilitazione di base coltivato correttamente da élite politica
Allora cosa possiamo fare noi intellettuali abbiamo nuove definizioni convincenti dell'Occidente e in esso dell'Europa a fronte delle convinte definizioni dissi
Dell'autocrazia russa cinese ormai anche di quelli indiana e di tutti quanti quelle foto quelle pensato e che si ricollega no a queste visioni
Forse sì
Io ne sono convinto ma dobbiamo formularle estenderle con urgenza ansia straragione abbiamo poco tempo
Estendere le con urgenza per spegnere una guerra pericolosissima come quella dell'Ucraina e della Russia almeno a livello delle sue presupposti culturali
E in prospettiva per muoverci anche culturalmente nel ritorno degli imperi felice titolo di un bel libro di Maurizio Molinari
Dobbiamo restituire senso e significato anche culturale
A geometrie variabili di territori a governi multilivello ad alleanze accordi non ingessata in da definizioni di patria e nazione obsolete e non corrispondente il alla realtà
Ce ne sono e le abbiamo forse delle definizioni invece migliori
Dobbiamo rivisitare le a fronte di questa nuova realtà
Però attenzione queste visioni così obsolete così non corrispondente alla realtà se vengono Rain poste con la forza diventano profezie che si autodenunciano
Quarta e ultima sfida
La quarta sfida è l'anti intellettualismo l'antincendio all'artrite patologia preconcetti che ce ne sono che per le varianti
Ci sono atteggiamenti simmetrici a un certo techno scentismo deterministica cieco ideologico o anche a una visione tutta politica della scienza
Ebbene sono caratteristiche storiche Lante del turismo della vera cultura di estrema destra almeno in alcune sue manifestazioni di nuovo studiamo distinguiamo guardiamo bene
Che si salda per una parte della popolazione e qui è il problema alla protesta sociale Mindy Novak sono tutto
Al clima di pregiudizio e all'immaginario libertario che però odia e non rispetta gli individui soprattutto se sono altri
All'indifferenza per la avanzate catastrofe Hubbard ambientale al naturalismo tre tecnologico sulle biopolitica
In Italia questi tempi e qui sta la sfida nostrano
Sono cumulate su forte diseguaglianze e povertà culturale in che vedono come tutti sapete una modestissima alfabetizzazione letteraria scientifica digitale di una buona parte della nostra popolazione
Con considerevoli squilibri territorio differenze territoriali
Allora in questa situazione la lingua italiana di questa popolazione resta quella corrente resta anche estremamente limitata
Questa povertà culturale arrendere per rendere le persone accessibili soltanto studi lavori consumi anche quelli culturali e mediatici molto semplici ripetitivi
Esecutivi no ma qual è la cosa più pericolosa chelante dette turismo legittima l'accoglierla puntuale
Delegittimati contrasta la povertà culturale e questo sì e molto molto pericoloso e la legittima anche agli occhi degli stessi poveri di cultura
è un tema concede brutta culturale interessante l'hanno inventata inventato un mio collega antropologo Francesco Remotti studiando gli effetti del colonialismo sulle culture proprio precedenti è un tema trasversale ai temi prima c'è natiche ovviamente investe scuola assiste né dei di dei media lavoro sociale come quello bellissimo che abbiamo sentito prima ma non può non diventare una sfida per i nostri istituti la risposta richiede un loro rinnovato impegno nella diffusione della cultura con mezzi nuovi
Fatte salve minacce che riceviamo o qualche e vuole essere facile bersaglio
Per facile bersaglio di guerre simboliche
Richiede anche la salvaguardia delle basi materiali della memoria necessaria elaborare una vera innovazione e originalità evitare stanche ripetizioni con tanta tanta ricerca ma è e questa è la mia conclusione preliminare a tutto questo sforzo quello che ci può portare a rispondere a tutte e quattro le sfide che ho cercato di individuare il tentativo di ricomporre in visioni ampie e coerenti inclusive e non esclusive
I frantumi del senso comune disperso diffuso nella popolazione ma anche in parte dell'élite
Anche prima di catalogarlo di sinistra o di destra reazionario
Fare cioè esattamente il lavoro dell'intellettuale come lo intendeva Antonio Gramsci e lo praticavano molti e poi nomi dei nostri istituti grazie
Grazie professor Camuzzi
E allora punto ci avviamo alla conclusione
Il lavoro sul territorio di cui ha parlato mirabilmente prima Andrea Morini Roli
Illustro come appunto la cultura possa essere un'arma di coesione sociale potente però non solo perché crea nuova cittadinanza nuovo consapevolezza nelle fasce più deboli della società ma anche e questo secondo me non è sempre sottolineato dovere crea anche nuove figure di intellettuali prima abbiamo citato Giuseppe Galasso morirò lei ha citato Mario Spada non so quanto di quanti di voi lo conoscano Mario Spada è uno straordinario fotografo un
Che fa un lavoro sul territorio che produce anche arte con la sua fotografia quindi Luís ma come tanti altri forse l'incarnazione di una nuova figura di intellettuale anche probabilmente di un cambiamento
Della composizione delle élite di cui si parlava poc'anzi e siccome appunto Giorgio Gaber un altro intellettuale non sempre riconosciuto diciamo come tale ma che secondo me lo era anche tra i più importanti diceva la strada e l'unica salvezza e di strada
Ne ha fatta tanta il movimento operaio anche sul fronte culturale quindi chiamerei a chiudere
Questo ciclo di interventi è questo
Variegato ventaglio di opinioni che a mio avviso è stato molto molto interessante chiamerei Vincenzo vita che è presidente del chili io
Audiovisivo del movimento operaio e democratico che io ricordo come responsabile dell'editoria del PC
In anni passati va be nessuno è perfetto e razionalizzare
Editoria comunicazione in una stagione in cui il tema ma sta ritornando adesso
Era uno dei grandi Problemi
Della
Modifica della società italiana ma io intanto mi aspettavo di fare un flash grazie
Questo onore imprevista sarò molto breve perché il tempo corre inesorabile intanto volevo non per retorica complimentarmi con Valdo Spini
Con la sua relazione molto precisa
Ci sarà poi da chiarire bene la questione terzo settore ma questo non non è oggetto di dell'incontro di adesso
Mio vecchio amico Strinati che sempre operosissime un po'qui devo credo anche questo inserimento Lucca nel dibatto e la bella relazione dirò su queste due parole interruttore sorpassare lì no io perché ho chiesto di parlare perché al netto della condivisione dei pressoché tutto quello che ho sentito quasi insomma la la la ITC è una bella esperienza utilissima da rafforzare da valorizzare anche perché coordina molte attività no io volevo anch'proprio per notifiche tu prima hai evocato qualche esperienza passato e tuttora
Scriba che in materia
Superman mi brevissimamente sul tema consumi culturali
Il loro mutamento negli dentro quella che viene chiamata all'Info sfera cioè nella nuova stagione della comunicazione che qualche cosa di più e di diverso ovviamente
Dalla comunicazione di massa di cui per anni abbiamo parlato
E proprio per dire
In modo stringatissimo
Quale secondo me il tema
Da affrontare
E queste due stiamo assistendo sostanzialmente alla formazione
Di due società tra di loro
Molto distinte spesso non relazionale
Cioè un'élite diffusa non è piccolissima però è un'élite per chiamarla Scamozzi ecco sociologicamente che è quella che
Legge venti libri all'anno
E quella che sostiene l'industria
Del libraria editoriale perché spende persino un po'di più ma a fronte però di una parte maggioritaria che invece non legge neanche un ritorno quarantanove ci parla già che non arriva a leggere un libro all'anno
Abbiamo una trasformazione anche delle modalità di consumo
In quella che chiamammo la televisione fado velocissimo però persino la tv generalista
Ha perso un paio di milioni di
Spettatrici e spettatori perché lei tv specializzate nato devo dire specializzate che però hanno un loro prezzo che quindi selezione hanno l'utenza in una parte che ha possibilità di Spesal
Le
Piattaforme di vario tipo pagamento è una parte che invece si deve accontentare della
In televisione più classica
Che peraltro qui non faccio polemiche le ho fatte passaggio nella legalità
Nel dei Time che quello che conta di più perché la sera c'è un pubblico più avvertito che guarda magari Talk al netto della noia della quantità infinita
Più dura ma del dei Time che quello che plasma la cultura di Maso di bassa la televisione sempre accesa
Nel dei Time
Mediaset vince sulla RAI
Voi direte che problema c'è no è che io che sono un tele dipendente perché uso come alibi il fatto che ci scrivo super riguardare anche un poco lo zapping ed è quello che viene offerto al pubblico durante il day Time è qualche cosa che ha a che fare con
Gli elementi preoccupanti di cui si parla in queste giornate sulla formazione dell'opinione pubblica sulla cultura di massa
Ma non voglio rubare tempo però un tema enorme dei in tutto questo
L'avvento inesorabile dei soci alla cultura degli algoritmi con la dittatura dell'istantaneità per cui il tempo di consumo oggi soprattutto le generazioni più giovani c'è chi ci ha studiato sua
Io riferisco
è spesso di un paio di minuti se va bene
L'intelligenza artificiale che ormai è ritratta grande stile ci sono situazioni tu lo sai Guardian
Fece una volta un articolo sull'intelligenza artificiale che suscitò una grande discussione nel mondo mediatico che era scritto dall'intelligenza artificiale fu un uno sberleffo ecco questo è un pezzo scritto nelle serie televisive entra in scena l'intelligenza artificiale state proteste discusse cioè le serie hanno un'evoluzione narrativa che cogliere in anticipo il desiderio il desiderio non è solo quello che viene espresso sentito anche negli interventi di prima questo punto importantissimo quello che viene espresso che viene raccolto ma quello che ancora noi non sappiamo di avere ma che viene indotto mi fermo qui però teme ora
I limiti della scienza
Viner Touring Cini Maccacaro dobbiamo riprendere questo tema non tutto quello che è scientificamente possibile si deve fare per forza
Cioè non arriveremo
Un punto in cui la Dialettica il conflitto tra umano e post umano potrebbe vedere l'umano soccombere
E questo è un argomento su cui si stanno esercitando i
Settori più evoluti della riflessione più evoluti parlo
In questa sede senza anche qui polemica
è più ad evoluta la riflessione del mondo cattolico civiltà cattolica dedicato
Ampi numeri su questo argomento la cultura laica balbetta preso tra un certo determinismo tecnologico per il come è bello oppure il rifiuto rifiuto antico Francoforte già diciamo così accidente negli USA contro qualche decennio fa
Insomma c'è un filo e chiudo che su questo punto mi premeva sottolineare raccogliendo un lo spunto della dottoressa Passarelli
C'è un filo nero nero non ha connotazioni politiche un filo nero che congiunge il fatto che si studia di meno università perde matricole
Che a sua volta
Si segmenta in aree di e letta anche lì diciamo con delli dei costi notevoli su questo è uno dei grandi temi dalla mancata riforma in Italia seria dell'università
La diffusione appunto del di piattaforme con quello che questo comporta nel rapporto con la conoscenza un tema
Sì sensazionale nel suo rilievo viene poco dibattuto nei nostri mondi la crisi della carta stampata
Relata refero io sto leggi occhio su questa materia si sostiene sa parroco e gradevole che nel due mila e trenta c'è lo switch-off
Cioè si chiude l'età della carta stampata e tutto sarà on line attenzione però l'on line non va così bene
Gli ultimi dati sulla lettura dei giornali digitali non sono incoraggianti anche perché l'Italia è la maglia nera in Europa sulle culture digitali
Abbiamo recuperato un pochettino sulla connessione ma non cui per esempio nel Mezzogiorno
Con la banda larga e ultralarga ma le culture digitali ci vengono abbondantemente in fondo alla classica quando patì parliamo di digitalizzazione come ieri l'ottimo gruppo di lavoro fatto le ho sempre considerare questo aspetto
C'è una quota elitaria dove l'Inter non ha alcun valore
Diciamo dal punto di vista qualitativo ma dato statistico
Che in grado che fa anche si orienta bene poi c'è un'ampia parte che rischia di essere la seconda società
Quando fa Alberto Asor Rosa scrisse negli anni ruggente il settantasette le due società vi parlava d'altro ma qui dei due società se stanno riproponendo in modo inquietante
Ecco io penso che la incide per lavorare su questo sto chiudendo presidente della nostra stessa debba lavorare proprio su questo cioè riusciranno i nostri eroi un film di Ettore Scola né andato ovvio che sono parse che ha citato perché
Riuscivo cito Scola riusciranno i nostri eroi a fare quell'enorme lavoro democratico che è la ricongiunzione tra le due società
Che la democrazia è cultura come recita la ITC ma se non avviene questo attraverso una riscossa culturale
Che eviti che dopo l'età della tv generalista
Che ha occupato il nostro immaginario l'età degli Over the Top degli algoritmi occupi tutto il nostro corpo con il capitalismo della sorveglianza perché ne siamo dentro questa mattina anche nemmeno Ruello supponeva lontanamente ecco se non c'è una riscossa culturale
Adeguata
Con una lotta perché è un conflitto
Prego lo spostamento di poteri non è una passeggiata tramite amici è un conflitto
Contro nuovi poteri enormi abnormi che vanno molto al di là dei governi politici
Che forse non sanno neanche di queste ma non che io sappia e non solo leggiucchiate mi ha colpito e finisco su questo che l'attuale governo perché non faccio politica però perché non ha più il ministero
Della transizione digitale
E mentre si parla di digitale anche al bar
Io mi sono dato forse una spiegazione che malevola può darsi che io sia smentito dai fatti
Forse nel pragmatismo con i Pariani mi i presiede questo governo si suppone che sia al tempo perso perché tanto chi decide non sta al Governo non sta a Palazzo Chigi decidono gli oligarchi della Rete che stanno altrove
Ti influenzano le elezioni in tutto il mondo e che hanno una capacità di intervento una forza d'urto che forse varrebbe la pena cominciare perlomeno a descrivere poi pensando villa si parla comunque grazie per questa opportunità d'archivio fa quello che può raccoglie digitalizza materiali e cerca di tutelare la memoria che è fondamentale per capire quello che succede grazie
Grazie
Per uno solo un minuto perché sono stato tirato in ballo allora uno
Speriamo che il due mila trenta non sia proprio la data fissata e a questo potete collaborare anche voi comprando i giornali
Che costano quanto poco più di un caffè e fanno sicuramente meglio di un caffè e
No no anche perché noi ormai abbiamo preso questa abitudine che entriamo in un bar e non ci curiamo di sborsare quell'euro Chico State che offre quando andiamo di fronte un'edicola e Abe non fa niente giornali non lo compro eppure costone
E non si trovano neanche più le edicole infatti secondo me i lettori andrebbero premiati con ogni giorno con una medaglietta insomma
Pare ma questo è un discorso molto molto complesso che non abbiamo assolutamente il tempo di fare eccetera per una cosa ci tenevo allora
Il digitale come giustamente
Diceva Vincenzo vita sì sicuramente la strada del futuro anche per l'editoria ma in Italia è una strada diciamo che poi condurrà fatalmente
Contro un muro perché non dimentichiamo mai che l'italiano ha in un mercato globalizzato quale quello del digitale per l'editoria la rilevanza in dialetto africano insomma niente di più niente di meno ovviamente sul sul mercato globale l'editoria vincono i linguaggi che conoscete in primo luogo la lingua inglese e poi di presso spagnolo eccetera quindi l'italiano a un mercato fatalmente circoscritto che non potrà andare oltre
E quindi questo ci pone di fronte un problema fondamentale la cultura e a questo punto parlo anche di informazione che mettono allora
Nella cultura
E un valore che dobbiamo difendere a tutti i costi senza un'informazione libera senza un pensiero libero che si esprime sui media
Noi perdiamo sospette importanti della nostra democrazia questo è un valore che non è sempre molto chiaro
Perché cioè diciamo una specie sia da parte del potere politico che da parte per potere economico c'è una certa riluttanza oggi al confronto con la stampa e con l'informazione
Però se noi cittadini riusciamo invece a mantenere
Intatto il valore dell'informazione conserviamo la nostra capacità di essere decisivi nelle scelte nel nostro Paese soprattutto difendiamo la democrazia grazie a tutti per essere stati qui grazie
Grazie al direttore del ricco di averci dato questo tempo sappiamo tutti che quando uno dirige un giornale i tempi sono strettissimi della giornata e quindi veramente grazie di questa solidarietà grazie
Nel
Abbiamo cercato nel nostro piccolo di dare il nostro contributo
Ai media ai Potì di anni ai media su stampa napoletani quindi abbiamo avuto la Repubblica abbiamo avuto il Corriere del Mezzogiorno e ora tocca un giornale Napolitano ma di rilevanza nazionale come il mattino
E salutiamo e d'accordo col suo direttore che pure saluto se abbiamo chiesto a Ferdinando Santonastaso a Nando dando andando Santonastaso
Di moderare questa riunione e quindi dice diamo lo scettro nella moderazione ma della regolazione perché i rispetto dei tempi ecco perfetto grazie grazie presidente grazie
Dell'invito
No ho detto Fernando perché effettivamente nome Fernando però scoperta ormai da anni che prende nome il diminutivo di Ferdinando ma è un nome a parte che si destreggia Pechino il tredici giugno va bene allora in questa tavola rotonda che prevede un'ora di tempo quindi lo dico a chi interverrà di restare in questo range questo timing e noi ci occupiamo di Pnr R che al di là della difficoltà di pronunciare l'acronimo che comunque la cosa più importante che il nostro Paese sta affrontando a parte i problemi ovviamente
Di carattere congiunturale di problemi di carattere Siemens specificamente economico per il prossimo futuro il piano di nazionale dei riprese resilienza eh l'autostrada che dovrebbe guidare il nostro Paese non ha dimensione un po'diversa da quella alla quale siamo stati abituati e voglio ricordarlo in premessa
è stato concepito per ridurre le disuguaglianze e soprattutto perché il divario nord-sud
Trovasse finalmente una sua linea diversa e quindi in qualche modo iniziasse a ridursi lo dico perché spesso e volentieri si dimentica che la matrice di tutto questo sforzo del la Commissione europea insieme ai governi italiani che le hanno affrontato diciamo i contenuti
A questo puntava e questo è quello che dobbiamo fare il compito che ci aspetta è di realizzare i progetti soprattutto le riforme legate nel Pnr R entro la scadenza
Del due mila ventisei non è soltanto una questione come immaginate di carattere economico o semplicemente politico ma è anche una questione importante perché attraverso il PNR della riduzione delle disuguaglianze che non sono soltanto nord-sud ma anche all'interno
Dei territori dovrebbe acquistare finalmente una sua diversa come dire interpretazione soprattutto dovrebbe essere come diritti materiali numero uno attraverso il quale gli enti locali le istituzioni il Governo puntano ad un obiettivo dell'Obiettivo torno a ripeterlo perché spesso ce lo dimentichiamo è quello di ridurre la la dipendenza diciamo del del dell'Italia da una sola locomotiva come è stato finora e invece capire che senza lo sviluppo del Mezzogiorno inteso non solo come crescita come direbbe giustamente il mio amico Adriano Giannola ma come sviluppo vere e proprie diventa l'altra fondamentale locomotiva per dare una prospettiva questo Paese lo dico perché questo Paese non cresce da più di vent'anni i suoi margini di crescita annuali sono irrisori
Rispetto a quelle degli altri partner europei e aggiungo che questo scettro diciamo questa locomotiva che è stata per anni attribuita al nord sta perdendo colpi
Come ormai da tempo la Svimez e non soltanto la Svimez stanno sottolineando qui non c'è nessun tipo di rivendicazionismo o di altri ragionamenti che francamente non appartengono né alla mia cultura né alla storicità
Di questo luogo però è importante dirlo perché anche la cultura all'interno del Pnr acquista un significato particolare non soltanto perché alla cultura sono stati assegnanti
Cinque miliardi settecentoquaranta milioni più o meno questa è la cifra
Messa nella nella nel tra le missioni tra i target di spesa del Pnr la perché come il come sappiamo la cultura è talmente trasversale a tutti i processi di crescita e quindi tutte
Le risorse che sono state messe in cantiere da essere fondamentale per aiutare questo Paese appunto a ridurre le disuguaglianze a crescere in maniera nettamente più forte nettamente più veloce
Di quello che è stato finora lo dico perché io mi occupo soprattutto di economia e quindi in questo per su questo passaggio dall'economia un contesto molto più culturale io ci vedo questa chiave di lettura e dato che non possiamo permetterci di perdere tempo
E quindi io riduco abbondantemente queste mie parole se c'è una cosa che deve contraddistinguere anche il nostro Paese la sua capacità di innovare la sua capacità di guardare al futuro e quindi di guardare la digitalizzazione
Che uno dei non a caso uno dei punti fondamentali del Pnr RC sono due asset importante era tra lo stesso
Pone digitale e la transizione ambientale
Senza la transizione digitale questo Paese rischia di rimanere dove e quindi perdere colpi e perdere soprattutto possibilità di crescita e di sviluppo e quindi io chiamerei subito Laura Moro
Direttrice dell'Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturali la digitali delle ormai abbiano imparato a conoscere così che ci fa un bilancio di quello che è stato uno sforzo importante perché il piano nazionale per la digitalizzazione che il Pnr vedrà altre chiamato a realizzare nei prossimi anni
Ha preso finalmente una sua dimensione prego dottore architetto
Non lo sballo sentiamo
Ah fossero spie
A questo che non vedevo
Bene allora buongiorno a tutti grazie per questo invito mi fa molto piacere essere essere qui perché è sempre necessario confrontarsi e verificarsi sul percorso che viene intrapresa dalle istituzioni
Allora il PNR R. cultura è stato appena ricordato un ampio programma di investimento che riguarda tanto gli attrattori culturali quanto il patrimonio diffuso e anche il patrimonio digitale
E il piano è entrato nella sua piena operatività sono state allocate tutte le risorse quindi sono stati i fatti i bandi sono stati insomma è stato il piano adesso in questo momento è operativo debbono partire i progetti molti progetti sono
Già partiti quelli dell'amministrazione centrale lo sono e il Progetto sulla digitalizzazione eh
è partito adesso piano piano si avvieranno anche tutti i cantieri sul territorio
Devo ricordare ma insomma è già stato accennato dal dal nostro moderatore che il Pnr R è un programma particolare non è finalizzato al sostegno delle varie realtà che hanno sofferto durante la pandemia
Per questo ci sono state e ci sono ancora delle misure specifiche
è un programma finalizzato a creare le condizioni affinché possano crearsi nuove occasioni di sviluppo per le prossime generazioni
Quindi bisogna ricordare che non siamo noi i destinatari del Pnr R sono quelli che verranno dopo di noi le future generazioni e questa è la sfida più grande
Cioè uscire diciamo dal dal focus sul presente e provare a immaginare quello che accadrà tra qualche anno alla fine di questo vasto programma di investimento
L'investimento
Sul digitale che ma appunto il nostro ministero a voluto inserire all'interno del programma è quello che maggiormente ha il compito di disegnare questi scenari futuri
Perché nell'ambiente digitale l'abbiamo sentito anche poco fa che si stanno sperimentando le nuove forme nuove forme di interazione sociale e anche individuale
Che si stanno sviluppando nuovi spazi di mercato e nuovi modelli di business anche questo è stato ricordato
Che si stanno aprendo nuovi modelli di dialogo tra le istituzioni e i cittadini
E anche nuovi modi di interazione tra i vari pubblici e il patrimonio culturale e anche nuove forme di apprendimento cioè l'elenco potrebbe continuare
Tutto questo pone appunto delle sfide perché nel digitale tutto va molto veloce perché noi siamo sotto le spinte che ricordava benissimo vita poco fa
Siamo sotto delle spinte che vengono da fuori da noi e quindi noi dobbiamo governare queste spinte lo dobbiamo fare in modo molto veloce
L'obiettivo è l'ambizione del ministero su questo fronte è massima non si tratta infatti più di pensare
I luoghi della cultura come Monaldi autosufficienti tante Arche della memoria
Tu ognuna delle quale naviga da sola nel mare periglioso teste del tempo
Non non non è una sfida in solitaria l'idea è quella di promuovere un progetto collettivo che consideri singoli luoghi della cultura come componenti di un ecosistema un ecosistema che digitale e culturali insieme
Questo il termine Ecosistema un termine che va molto di moda viene utilizzato sempre in tutti i documenti ma lo dobbiamo fare diventare qualcosa di concreto una degli elementi essenziali dell'ecosistema e l'interdipendenza che è l'esatto contrario dell'individualismo e noi dobbiamo saperci stare in questa dimensione e dobbiamo capire anche in che modo si sta in questa dimensione
Per questo obiettivo che potrebbe sembrare a prima vista insomma un po'valgo abbiamo ogni generico diciamo più che vago abbiamo messo in campo però delle azioni molto concrete
La prima azione è stata ricordata il piano nazionale di digitalizzazione che va inteso come non un piano finanziario che distribuisce risorse ma come un piano strategico
Che cerca proprio di tracciare la strada per questo percorso che durerà qualche anno
E che ci restituirà
Probabilmente diversi da da come siamo al momento di partenza
E che appunto una visione strategica attorno al quattordici cui ciascuna istituzione culturale nella sua realtà nella sua dimensione è chiamata poi a declinare le proprie traiettorie di trasformazione digitale
Questo piano è stato redatto nella sua prima versione pubblicato on line e cominceremo adesso una serie di iniziative di discriminazione sul territorio una delle prime tappe sarà proprio Napoli
Il secondo con il secondo progetto il secondo investimento riguarda la creazione di un'infrastruttura nazionale di dati della cultura badate bene non è un'infrastruttura digitale per i dati è proprio un'infrastruttura di dati
I dati che ormai abbiamo prodotto copiosi in trent'anni di informatizzazione degli istituti culturali
Che oggi sono dispersi in centinaia se non migliaia di repository che sono poco efficienti ormai proprio per quella velocità
Di cui parlavo prima
Che molto poco comunicanti tra loro
Ecco questi dati diventeranno la base per abilitare un ecosistema di servizi digitali non ci basta più l'accesso al dato
Questi dati debbono produrre altri contenuti attraverso dei servizi appunto digitale che mettano al centro
I lutti e gli utenti e soprattutto l'incontro degli utenti sul patrimonio ce ne dobbiamo spostare il nostro sguardo dall'interno delle istituzioni verso quello che avviene fuori altrimenti non riusciamo a incontrare
Quel
Quella realtà di cui si è fatto cenno anche in uno degli interventi precedenti
Abbiamo cominciato a lavorare sulle infrastrutture anche che è ovviamente un'infrastruttura tecnologica
Cercando di guardare a quello che è stato fatto fino adesso per non ripercorre vedi ieri ma per lui non si fare gli stessi errori per fare qualcosa che abbia diciamo un certo respiro verso il futuro
Il terzo punto è un vasto programma di formazione e aggiornamento delle competenze necessari Simo per poter restare in questo nuovo ambiente digitale non basta saper maneggiare una riforma per conoscere
Quali sono tutte le i risvolti di essere in un ambiente digitale
Che è un ambiente di sorveglianza e creato la giovane vita quindi noi dobbiamo essere consapevoli devo capire come come starci al meglio quarto punto un vasto programma di digitalizzazione del patrimonio culturale pubblico
Su alcuni assi portanti quindi non finanziamenti a pioggia ma abbiamo fatto insieme all'interno del ministero e con le regioni uno sforzo per capire degli dei filoni che possano farsi che possono essere utili la cui digitalizzazione ovviamente può essere utile ma che possono farsi da tramite
Da traino a tratta tramite da traino per comprendere il nostro presente come guardando quello che c'ha perché abbiamo appena lasciato alle spalle quindici concentreremo molto sul patrimonio novecentesco
Non solo ovviamente
Quinto investimento questo quinto settore d'intervento sono le piattaforme di accesso a tutto questo mondo di conoscenza piattaforme di accesso che come dicevo
Dovranno mettere al centro l'utente e non essere più vetrine delle istituzioni ma essere pensate a servizio di chi poi si vuole avvicinare
Alta altri modi o culturale o alla conoscenza che è stata prodotta su quel patrimonio culturale abbiamo la possibilità di lavorare su entrambe queste dimensioni
Ultimo filone di investimento
Ultimo per quello che interessa questo discorso di oggi è un network disservizi
Digitali che coinvolgano le intese le imprese del mercato perché la creatività l'innovazione non avviene
Solo dentro le istituzioni le istituzioni devono essere innovative per capire quali sono le migliori condizioni per consentire che il mercato faccia innovazione lo deve fare in modo intelligente
E questa forse è la diciamo sfida più o più grande
Allora questo programma ha bisogno di tempo per realizzarsi e per radicarsi
è necessario mantenere nel tempo un programma che dura cinque anni è necessario mantenere nel tempo una chiara visione mantenere l'indirizzo considerando che il nostro presente però muta in continuazione
E quindi dobbiamo avere diciamo lo sguardo bifronte che guarda al presente ma continua a guardare verso il futuro e quindi tutto quello che accade oggi va Bamba gestito è un programma attrazione pubblica come tutto il Cnr bene dove i prima i privati vengono chiamati a fare la loro parte e ad occupare il loro lo spazio che gli è proprio in relazione alle proprie
Competenze
Se in questo senso ecosistema non è una cosa è un piano attrazione pubblica ma l'ecosistema comprende tutte le dimensioni
è un programma culturale ovviamente
Nel senso prima di tutto non non solo perché si o quasi patrimonio culturale ma perché ha in sé una visione di futuro ed è per questo primariamente che un programma culturale
L'ho l'ho già detto e lo ripeto non è un programma di sostegno ma è un programma di sviluppo
è un programma con culturale che mette in gioco nuovi valori del patrimonio culturale
Cioè il patrimonio culturale proprio come generatore di valori mettete l'aggettivo che volete accanto a valori sono valori sociali possono essere valori denti Tahrir malori esatta relazionali valori locali ma anche valori universali
La sfida del digitale che di per sé neutro
Anche se poi nelle applicazioni non è mai neutro ma di per sé il digitale neutro cita la possibilità di avere delle vetture plurime
E questa è quello che forse più di tutti ci serve in questo momento è l'abbiamo sentito anche dalle relazioni che mi hanno preceduto
Perché contesti cambiano gli orientamenti politici cambiano gli equilibri internazionali cambiano quindi non ci dobbiamo abituare delle lezioni ha delle letture plurime il digitale questo se ben governato lo consente
è un programma che dovrebbe ridurre i divari esistenti adesso qui non mi addentro perché non è il mio campo
E sappiamo che il digitale ha una grande potenzialità di riunire il divario masse non governato bene il divario invece lo può aumentare
Mi permetto solo un piccolo commento sul tema della riserva del quaranta per cento al sud che è uno dei vincoli del PNR R.
Anche qui non è il mio campo non non posso fare un discorso organico su questo però vi posso dire come lo stiamo interpretando noi allora da un punto di vista finanziario
è una regola chiara il quaranta per cento degli investimenti vanno alle regioni del Sud fasce si fa con la calcolatrice si fa veramente con la calcolatrice non con i fogli di calcolo però non basta questo no per diminuire questo divario
Vanno
Vanno condivisi modelli i modelli sia i modelli di gestione che modelli operativi
Tanto più nel caso del patrimonio culturale digitale perché il patrimonio culturale è di per sé universale e il digitale e di perseguirlo banale quindi noi siamo per riuscire per avere successo dobbiamo necessariamente
Sforzarci di portare avanti un
Progetto collettivo che tenga conto dei divari che esistono noi abbiamo istituito un tavolo permanente con le regioni ci vediamo ogni seguo ogni mese solo per il digitale e poi anche per tutte le altre misure la dottoressa romano lo sa perché viene diciamo stressata con queste riunioni continue e abbiamo un osservatorio del abbastanza chiaro no delle dinamiche tra le regioni e i divari non esistono solo tra tre giorni del nord e regioni del Sud esistono tra regioni del Nord esistono tra regioni del sud ed esistono anche all'interno dei settori delle stesse regioni quindi non ci dobbiamo abituare a concepire i divari come qualcosa di molto più interstiziale che per grossi blocchi e allora come gestirlo stando tutti insieme cioè noi facciamo queste riunioni tutte insieme dove è chiarissimo che ci sono delle realtà più avanti delle realtà Pignero come ci sono delle persone che individualmente sono più avanti e persone più indietro però è solo stando tutti insieme riflettendo tutti insieme condividendo i modelli operativi condividendo le i modelli già
Generali condividendo le buone pratiche che si procede tutti insieme questa è abbiamo di fronte una maratone da questo punto di vista e se noi vogliamo controlla avere diciamo un governo non dico controlla rimanere un Governo di questo nuovo mondo digitale dobbiamo farlo tutti quanti insieme
E questa è la vera sfida e in questo senso diciamo lancio un po'ripeto non è mio tema nel mio campo lancia un po'un una riflessione come coniugare le specificità che i territori esprimono con questa visione collettiva di lungo termine grazie
Grazie grazie a lei architetto Moro condivido
Per quello che può valere soprattutto questo messaggio di unità anche mi pare sarà un po'il filo conduttore anche negli interventi che che seguiranno le ricordo che il digital Divided
è uno dei nodi purtroppo ancora irrisolte d'che Dean dividono il Paese e che permettono che impediscono meglio al mezzogiorno di essere ancora competitivo in quella che ovviamente la frontiera sulla quale appunto il digitale ci chiama tutti quanti e impegnarci a lavorare
è vero che siamo un po'migliorando le cose che non so se voi seguite ogni tanto la banda larga si sta finalmente estendendo anche nei piccoli comuni in attesa di capire come finisce tutta la storia sulla Rete eccetera eccetera però mi pare che siamo ancora un po'di ritardo tra l'altro se ho interrogate gli imprenditori meridionali in qualsiasi contesto loro vi diranno che investimenti in innovazione non è ancora la principale fonte di investimento sulla quale dovrebbero invece andare questo quello che si è anche un fatto culturale l'architetto mora ricordato che per la sfida con le imprese
E una delle cose più importanti del nuovo piano
Ho detto un po'di cose che adesso chiamo Giampaolo D'Andrea al al podio che è stato tante volte sottosegretario adesso è soprattutto presidente Vianini questa prestigiosa associazione che si occupa di di mezzogiorno e a tale un'esperienza del settore dei beni culturali che è stato fino a poco tempo fa consigliere dell'ex ministro ma poi anche una competenza specifica in materia perché mi pare che sta venendo già fuori un po'Nolli indicazione di questo di questo dibattito è stata una rotonda il Pnr R per ridurre le disuguaglianze ma alla ricerca anche di una visione perché poi non basta dire ci sono le risorse così
Buongiorno innanzitutto sicuramente sì poi dirò perché ma desideravo prima sottolineare il valore di di queste giornate di riflessione faccio
I miei complimenti a Spinea coloro che hanno organizzato questi sono reading partendo
Da un piccolo accenno che faceva il nostro moderatore a me è capitato molte volte di partecipare alle giornate della IC
In rappresentanza istituzionale
Questa volta sono in rappresentanza associativa diciamo così
E sono lieto di essere in rappresentanza associativa
Perché
Secondo me la prima è fondamentale risposta alla domanda
Relativa alle realistiche possibilità
Di un risveglio del protagonismo anche meridionale
Nell'ambito delle strategie del TM per
Passa attraverso la mobilitazione delle realtà associative che cosa voglio dire
Già abbiamo sentito ora poco fa nei progetti di digitalizzazione
Che c'è una parte chiaramente istituzionale
Ma c'è una parte associativa
Il mondo parto da questo il mondo dalla diciamo dagli strumenti forse più diffusi
Del sapere
Della conoscenza e della partecipazione culturale che sono i libri
Le nostre biblioteche sono una straordinaria ricchezza
Ci dobbiamo dire che dopo una fase
Campeggia nella quale era molto centro della preoccupazione
Delle politiche generali di sviluppo non c'entra non c'entrano i beni culturali
Le biblioteche di quartiere le biblioteche che servivano a rafforzare i livelli di istruzione quelle che su drogavano la mancanza di istruzione
Aiutando a sviluppare l'educazione degli adulti qui tocco anche uno dei temi della tradizionali dell'attività dell'anime Piano piano sembrano aver perso invece questo ruolo
Con l'illusione di essere sostituito dai mezzi nuovi di di trasmissione del sapere
Ma quelli sono mezzi
Se non gli dai il contenuto
Quei mezzi non trasferiscono sapere e qui nasce l'altro tema
Come li trasferisce il contenuto
Con la digitalizzazione cui farlo solo attraverso il patrimonio delle biblioteche pubbliche primo interrogativo se poco poco conosciamo
Una ricchezza straordinaria del panorama culturale culturale italiano dobbiamo dire che non è possibile
Bisogna farlo anche attraverso le biblioteche
Ma un pubblico
Sesso anzi
Poco per la verità aperte al pubblico quindi di difficile accesso da parte del pubblico ma non per cattiveria ma perché mancano gli strumenti e manca
Una visione di sistema
Che non è un problema settoriale non è
Competenza stretta del ministero dei beni culturali
Molte di queste biblioteche interloquiscono più facilmente con le amministrazioni civiche locali nella tradizione che con la struttura centrale ministeriale molte collezioni private biblioteche private
Ancorché conservate meritoriamente dagli eredi ed ai familiari giacciono inutilizzate come aveva un deposito in banca e non andare a riscuotere mai gli interessi può essere
è il meccanismo che noi finiamo con l'avere davanti ai nostri occhi
Per cui io sono fortemente convinto che Sensi riparte mettendo in moto il meccanismo della partecipazione tra virgolette sociale associativa
Noi possiamo ottenere un effetto più rapido di risveglio di crescita di consapevolezza del Mezzogiorno
E da affrontare anche attraverso questa strada Santonastaso
L'interrogativo
Bastava erogazione delle risorse evidentemente no
Non basta per il pubblico figurati se può bastare per le realtà associative e necessaria è necessario sviluppare una visione se volete ma perlomeno la organizzazione di un intervento per comparti e per obiettivi che pur avendo soggetti attuatori distinti sia sottoposto ad una regia molto forte ma soprattutto ad alcuni vincoli operativi e di realizzazione di tempi e di risultati
Che solo possono determinare una condizione di modificazione della realtà soprattutto se
Sì si coordinano questi tempi in maniera tale da determinare un effetto sui territori che sia significanti
Allora io non a caso sono partito da questa risposta parziale keniota e di metodo e quindi è generale come tutte le risposte di metodo
Perché finita la prima fase ne abbiamo discusso tante volte con con Giannola imita la prima fase del Pnr dove poteva anche valere l'idea che si faceva quello che si poteva perché si trattava di mettere intanto
In moto alcuni meccanismi finanziari abbiamo tutto il tempo
Per sviluppare una seconda fase
E soprattutto per svilupparla anche in connessione con un altro strumento europeo di cui si parla spesso
Devo dire
Senza conoscerlo
E ancora più spesso per denigrare quello che è quello dei fondi strutturali
Non vede nei perché
Sì denigrare e sistema europeo per auto assolvere la insufficienza di gestione o di risposta anche nazionale
Alla utilizzazione di queste risorse e invece noi questa volta
Dovremmo fare lo sforzo di utilizzare quello strumento come
Complementare un po'di più perché quelle di più di un piano complementare
Sappiamo tutti credo che forse anche aveva c'ha accennato un minuto ma nei giorni scorsi probabilmente è venuta anche qui la notizia sappiamo tutti che verrà riconosciuto ancora anche questa volta dopo l'esperienza positiva fatta l'altra volta per il nuovo per il nuovo ciclo di programmazione comunitaria
Uno pongo cultura
Vedete io non
Posso dire di essere uno degli esperti di in materia di utilizzazione dei fondi comunitari per antica esperienza prima regionale e poi nazionale
Non è vero che
Si devono fare per forza solo gli elenchi di progetti gli elenchi di intervento anzi
In realtà quella alla richiesta europea e che e che deve fissare il quadro complessivo del tuo piano
Gli obiettivi che voi raggiungere i tempi gli strumenti e vincolare a quello la scelta de dei singoli
Capitoli da finanziare poi nasce tutto il problema del del raccordo tra virgolette tecnocratico burocratico cioè della individuazione dei soggetti attuatori di carattere amministrativo o gestionale
Che siano coerenti con il tipo di scelte e anche coerenti con la filosofia che hai dato al piano ma questo è un problema di cui sicuramente parlato Giannola io non non ne parlo in Puglia esperienza per per poter dire molto su questo
Mi interessa invece recuperare la visione complessiva
Allora sei non cultura ha una visione complessiva coordinata si può elaborare c'è un indirizzo di piano già diffuso che non c'è male
Come cioè può essere utilizzato bene se se si vuole ma soprattutto
Secondo argomento che in Italia facciamo fatica a digerire
E questo lo dico anche da ex parlamentare europeo perché quando facevamo le discussione nella commissione politica regionale del Parlamento europeo vedrà Andrea lei giunti Buontempo dirà la stessa cosa noi notava poche
La gestione dei dei fondi strutturali che fa l'Italia era tutta per parti separate era ed è tutta per parti separate
Chi ve l'ha detto che noi non dobbiamo fare come ponga un'operazione come scusate come fondi strutturali come l'intero ciclo
Con comuni di di programmazione comunitaria un'operazione tutta interdipendente cioè in cui mettiamo insieme
Gli obiettivi del dei del PON
Bene culturale cultura ce ne saranno anche altri di altre amministrazioni di por mano detto non lobbisti ma non hanno detto
E tutti il porto
Ma possibile che dobbiamo continuare a fare
Il sistema della utilizzazione quando ci arriviamo dei fondi strutturali nelle regioni Sempre per riprogrammazione perché sbagliamo il piano iniziale
Perché non non riusciamo a capire i tempi e la realizzabilità delle cose che facciamo e andiamo in un in programmazione per non perdere le risorse comunitarie
A quel punto allungando ulteriormente la fase delle scelte del tutto casuale
è una cosa che non può finanzia non può più funzionare così
Non poteva funzionare privare la pandemia e a maggior ragione non può funzionare in una fase successiva alla pandemia con questa necessità di mettere in valore le risorse poche o molte che siano che da questa fase si è riusciti in qualche modo ad ottenere per evitare disastri economici e disastri e catastrofi sociali perché nel Mezzogiorno il disastro economico e voilà una catastrofe sociale lo capiamo Casoria significa aumento della emigrazione dei più giovani significa aumento della della della delle famiglie che stanno al di sotto di una soglia di povertà significa dover riorganizzare servizi tutti di altro tipo ecco allora
Anche da questo punto di vista e concludo raccogliendo l'invito alla conclusione ma mi premeva sviluppare questo tipo di ragionamento più per il metodo che per il contenuto anche da questo punto di vista
Il protagonismo dell'associazionismo culturale
Può essere notevole sia come presa d'atto sia come consapevolezza sia come attivazione di proposte
Ci sono alcuni strumenti che già esistono nel Pnr che valorizzano il partenariato con che i soggetti sociali utilizziamolo bene non utilizziamolo con una cosa occasionale noi come associazione
Ma anche i nostri interlocutori
Il tema del parto navigato e chiudo sociale fondamentale e strumenti di intervento come questi
Perché solo da un'integrazione tra l'attivismo il protagonismo della società e l'efficienza delle istituzioni potremo raggiungere risultati utili
Che lascino il segno che devono lasciare in una fase come questa basta
Allora grazie a Giampaolo D'Andrea che nell'arco complessità del tema dei fondi strutturali europei comunque delle politiche di coesione ci ha fatto capire come invece si dovrebbe andare oltre a volte le sterili polemiche li spendete non li spendete spendete bene quando li spendete eccetera eccetera incanalare questo ragionamento in una dimensione molto più operativo e il tono culture effettivamente può essere un'occasione chiedo ad Adriano Giannola intanto la raccomandazione ovviamente sui tempi et le ossa
E il presidente della Svimez di un economista soprattutto i ci tengo a sottolinearlo che da anni ci racconta come anche attraverso le scelte di carattere governativo o di carattere europeo insomma i divari non sono certamente diminuiti possono Reger mente leggermente ridotti
Ma in ogni caso la mancanza di visione torno al ragionamento che faceva D'Andrea resta purtroppo sono sullo sfondo e questo anche da un punto di vista culturale lo diciamo qui a Napoli perché non vorrei che passasse tosse rubo una battuta a Giannola il messaggio che insomma se laici sceglie Napoli vuol dire che il progetto di avere una visione d'unitaria del Paese anche da questo punto di vista quello culturale mi pare fondamentale
Certo
Grazie anzitutto laici presidente Spini per questo invito il verme Roma è una non dico una consuetudine ma nella terza stavolta che intervengo in queste giornate prezioso dell'ANCI perché poi
Aprono scenari problematiche le riflessioni che sono ben al di là di un tema così culturale in senso generale
Beh per prima cosa vorrei precisare che i divari non sono diminuiti sono aumentati
Enormemente aumentati
Sì siamo tornati agli inizi degli anni Cinquanta come divari interni ma il divario che più preoccupa
La Svimez che si tratta del Mezzogiorno ma nell'ottica dei destini del paese e l'enorme divario che sta venendo tra il nord e il resto d'Europa
Quindi non illudiamoci che abbiamo il regioni che trainano
E lo verifichiamo adesso con riemerge della questione dell'autonomia rafforzata che altro non è che il tenta in tv di regioni in crisi
Dinamiche vengo Vernate ma che al confronto stanno avvicinandosi
Penso al prodotto Piemonte toscana Umbria e Marche già lo sono a essere Mezzogiorno in Europa
E l'Europa è preoccupata di tutto ciò eccita duecentonove miliardi
Per salvare il Paese quindi questi dovrebbe essere
Il dotato di fondo su cui ragionare
Quindi le quote del quaranta e del cinquanta e del sessanta io interpreto anche al contrario quelli sono tetti
Rispetto le esigenze
Noi dobbiamo guardare ad esigenze e alle strategie
Nazionali perché il PN le è un piano nazionale che va declinato con tutti gli altri strumenti a partire appunto
Dai fondi strutturali della politica di coesione che di per sé non può ridurre i divari se non c'è una politica nazionale coerente con le politiche
Strutture del della coesione sociale non a caso i divari sono aumentati enormemente aumentata
E dov'è che ho meritano nella negazione dei diritti di cittadinanza e qui torniamo all'autonomia rafforzata e a cosa serve serve semplicemente a legittimare una situazione data nella quale i diritti non vengono rispettati non si rispetta la Costituzione non si rispetta la legge di applicazione fatta da Calderoli
Del due mila nove di attuazione del centodiciannove che è la chiave del discorso
Per così dire della perequazione che garantirebbe i diritti fondamentali che il centodiciassette riconosce
Allora parlare del centosedici comma tre
Come dice anche autorevoli esponenti di torte
I partiti è nella Costituzione si deve attuare peccato che si dimenticano di leggere l'ultima ricca di quell'articolo centosedici che dice
Nel ristretto del centodiciannove che a sua volta rinvia al centodiciassette
Che rinvia il rap eccetera eccetera quindi c'è un meccanismo che noi stiamo infrangendo dal due mila uno
Che continuiamo a infrangere che oggi vogliamo legittimare queste un rischio enorme
Per chi pensa di salvarsi comunque sto cioè il tutte le locomotive c'è a partire dalle migliori regioni italiane dalle più avanzate da quelle diciamo mitteleuropee
E questo è l'altro elemento di Errore fondamentale l'integrazione e riguarda la Mitteleuropa che ormai il raccapriccio ostenta ed esco è finito con la guerra
E deve guardare e non a caso ci danno duecentonove miliardi anche per questo deve guardare a sud
E il sud che cose
è il Mediterraneo e chi è il Mediterraneo è l'Italia e cos'è l'Italia oggi non eviteranno è un ospite non è più la regista
Di neanche di cose marginali arrivano i russi carico né i turchi perde flessibili
Di questo l'Europa ha cominciato a preoccuparsi grazie al cielo
Noi non ci preoccupiamo di questo parliamo di autonomia rafforzata
è una follia che stiamo mettendo in campo
Detto questo
La cultura e questa è cultura
Questa è cultura di base io dico che aver fatto a Napoli in questa condizione queste riunione questo convegno è molto importante anche per svegliare Napoli
Noi siamo in doppio regime di intervento straordinario quello che l'Europa fa quello che faceva un tempo la Cassa per il Mezzogiorno per l'Italia
Cioè che programma di fare come nel governo come cita De Gasperi programmo
A casa per salvare per no per salvare l'Italia rimettendo in moto il Mezzogiorno mettendo per la prima volta nella storia unitaria al Mezzogiorno
Oggi l'Europa lo fa dicendo all'Italia io ti finanzio perché tu faccia questa operazione di salvataggio del tuo sistema altro che
Tutta l'Italia non il Sud
E dicendoci le condizioni perché tu possa fare in questi aiuti
Ti certifico aveva fino lo farà comunque quale che sia veramente diciamo in modi si trovano
è che tutto riducibile i divari cioè rispetti la Costituzione detto in parole povere
E aumenti la tua coesione sociale perché in Italia si sta disgregando socialmente
Queste due cose tradotte in italiano sono nord sud tradotte in Europa io sono al nord sud verso l'Europa
L'Europa l'ha capito noi sembra che stentiamo a a comprendere la durezza di quello che
Il messaggio europeo perché poi dopo questo cioè il commissariamento
Non ci fanno uscire
All'Unione Europea
Detto questo la cultura Napoli è io direi la capitale italiana della cultura del può la cultura la conosciamo bene il Rinascimento dove per Repubblica mareali perché sono nate come nasce il Mend al Mediterraneo
La poi la l'enorme ricchezza culturale di questo Paese le sue radici eccetera eccetera però poi guardiamo un po'la situazione in Veneto da solo ha molti più turisti di tutto il Mezzogiorno ha messo assieme
E qual è il patrimonio culturale del Mezzogiorno B e almeno il cinquanta per cento volendo essere proprio degli
Così i bei contabili molto occhiuti di quello italiano allora c'è un problema
è si farà prima delle associazioni
è importantissimo che dal basso
Sì ritiene di un tessuto che nel campo culturale ma nel campo culturale è economia scienza poi sia è tutto che basta capire vedere Napoli che cos'è è né in questo schema di un nuovo intervento straordinario dove lo straordinario dell'Europa e non più il governo italiano c'è l'altro elemento di straordinarietà del Patto per Napoli
Si salva Napoli ed è un altro intervento straordinario ne siamo lo straordinario dello straordinario in una realtà che la capitale
Tra virgolette poi è chiaro Firenze romane sono avrebbero diciamo anche non è questione di questo io voglio ricambiare ricordare che ieri
Questa questo consesso si è unito
All'Istituto Banco di Napoli io lo chiamo ancora Istituto Banco di autoradio si chiama Fondazione Banco R nove eravamo chiamato Istituto Banco Napoli Fondazione
Che ha il più grande patrimonio al mondo
Di storia archivistica perché ecco nell'archivio bancario del mare che i francesi
Quando avevo riunirono in un unico banco il banco dei poveri che è la sede dell'istituto lì c'è tutta la storia non solo
Di Napoli del Mezzogiorno e no e perché quella raffinatezza di cocktail fa documentazione tale che ti consente
Di avere una storia che si andrebbe digitalizzata è impossibile io credo nel digitalizzare in senso
Se vogliamo stretto ma che impone un enorme sforzo di messa
A disposizione di tutti perché volevo un patrimonio di una collettività di una collettività e di una civiltà importantissima io non so napoletana quello sono del Nord eccetera eccetera
E quando scoprì queste cose
Le porti
Al mondo
Ne abbiamo fatto un convegno in cui sono inutili grandi della storia della finanza per controllare che quello che dicevamo era vera e cioè che la circolazione monetaria nasce a Napoli nel Quattrocento e Cinquecento
è diversa la il ruolo dei banchieri genovesi e fiorentini perché quella era quello che oggi chiameremmo finanza a Napoli nasce il credito e il per la prima volta la Cina probabilmente non lo so
Una cosa quali strumenti avessero
Qui si faceva lo scoperto di conto corrente e così via che formalmente nasce in Scozia del mille settecento e tanti panel mille quattrocentocinque mille cinquecento già era diciamo operativo
Tanto per capire il significato la banca centrale nasce a Napoli
Il sistema del clearing nasce a Napoli
Allora questi elementi dimenticati da Napoli come tante altre cose dimenticate da Napoli Leopardi sta tutto qua in una sala blindata
E qui potete far portare a Silvia rivengono i brividi a vederlo
Quindi il patrimonio culturale
Italiano in generale specifico di Napoli enorme
Ed è enorme ed ha un valore nazionale fortissimo quando Filangieri scrive
Scienza della legislazione Beccaria gli scrive sento in te R. occorre e vedo intenti la nostra nazione italiana
C'è la nazione italiana esisteva da sempre
E si doveva incontrare l'illuminismo che la grande elemento di incontro
Il primo incontro che porta a tragedie tremende del mille settecento novantanove tanto per capirci nasce a Napoli
E si collega con quello più o milanese cartario per secoli quindi questo assegno d'oggi lo dobbiamo ricostruire se vogliamo usare il Pnr R mente non dibattere
Tra la regione vorrei che vuole una scuola una regione che vuole funzioni nella sanità abbiamo visto come hanno funzionato bene
Le regioni
Senta e così via e invece avere le regioni che coordinino che lavorino insieme a una uno Stato centrale che funzioni che deve funzionare da regista
Non da arbitro come ideologicamente ormai da trent'anni lo Stato non si devo occupare
Lo stato d'Heaven
Se fa se a un isolamento
Straordinario come quello che sta vivendo
Neve essere un regista aveva vere un'idea del paese rimanere un'idea di dove andare e il Mediterraneo eh
Il destino dell'Italia che lo vogliamo o meno e noi siamo il centro mite e questo vuol dire parlare d'Europa con chiarezza Rotterdam Laurent Cantet non possono essere quello che sono oggi perché
Il saldo il ranch
E qua
E la prospettiva e qua la globalizzazione è qua il Mediterraneo è un guaio c'è erano non è più una tale una un mare di transito è un quasi nascere no dove si incontrerà l'Africa l'Asia in Europa
Allora questo del del stia in queste altro che cultura sì
è
L'esigenza di interiorizzare questa missione nelle forme più civili più partecipative più dialoganti che si possa fare ma averlo in mente come un fattore di incontro
Oggi che il mare Mediterraneo è una barriera deve diventare invece non più una frontiera ma un mezzo di connessione come nei fatti è
C'è da sue ex deve arrivare in Sicilia non tocca andare Amburgo e Rotterdam
Prego a meno che la destinazione di quello che si porta e i venti mila e contendere che stanno sulle mega navi non siano appunto Rotterdam il nord Europa e così via ma se a Milano deve arrivare la merce da Rotterdam c'è qualcosa che non funziona e quindi Genova e Trieste non si devono sentire
Le depositare ieri come dire dei fondi dei porti strategici
Stone gli strateghi sono i porti della Sicilia e della Campania che cosa di Genova Trieste è il sistema Italia che deve ricostruirsi su questa consapevolezza comune
E questa è cultura altro che ed è una battaglia che le istituzioni culturali debbono fare
Conoscendo e andando fino in fondo a scandagliare il loro patrimonio
Io punto sono conosco quello vero
Napoletano in parte parzialmente lui c'è un enorme patrimonio e che ogni tanto si scopre non è non è patrimonio che va rimesso
Al centro dell'attenzione dei napoletani per primi
E poi del paese e poi dell'Europa
E in questo ripeto io penso che ci sia in questo momento è un momento drammatico è magico al contempo
Perché se venisse un marziano da Marte in Italia ci direbbe esattamente questo è evidente però è il vostro destino cosa dovete fare voi dovete essere quelli che aprono l'Europa
Al che aprono l'Africa all'Europa
La sponda sud del Mediterraneo all'Europa che integrano la Turchia
L'abbiamo bloccata quel processo era in corso è stato boccate oggi ce la troviamo informe ben diverso
E quindi è un questa è una veramente una non rivelazione mamma
Riacquisizione culturale fondamentale a mio avviso senza la quale poteva avere tutti i soldi che vogliamo possiamo fare tutti i tentativi che vogliamo
Avremo l'autonomia e avremo un sistema di venti regioni che nel credo non
Cinque o sei di queste di essere stati non è neanche federalismo ecco un federalismo prega Renzi e dei diritti dei propri cittadini che vuol dire
Uscire dalla Costituzione e non rispettare la legge noi oggi dobbiamo rientrare posizione è la legge è nella legge
Proprio in funzione di una grande operazione culturale è fondamentale che in questo momento ci si confronti in questo gorgo scusate se è poco
Grazie veramente grazie presidente Giannola la sua voce libera autonoma indipendente è sempre un piacere ascoltarlo a questo credo di poterlo dire anche a nome degli organizzatori e allora vorrei chiamare la dottoressa Rosanna Romano anche responsabile della direzione regionale per turismo e cultura della Regione Campania de che abbiamo ascoltato naturalmente non non le accettò di occuparsi autonomia perché Rizzato là che non credo rientri nelle sue competenze ma possiamo anche dire però che forse anche favoriti
Dalle condizioni meteorologiche e quindi a un certo come dire non è stata che non è mai finita se vogliamo anche la giornata di oggi lo conferma la Campania si è trovata nella condizione di poter utilizzare le sue opportunità culturali e turistiche forse meglio di tante altre regioni e meglio di te alte altri anni come si mantiene tutto questo percorso e non lo si lega solo al buon vento ma è consonante
Sì grazie grazie per questa domanda per aver diciamo centrato poi quello che un po'più intervento così delicato chiedo se mi mi mi sono mi faccio aiutare da alcune slide se
Se sono disposizione ecco
Per capire dove siamo dobbiamo capire da dove siamo partiti
Dove siamo oggi e dove stiamo andando come giustamente diceva il professore Giannola
E chiaramente diciamo
Cina è una questione non soltanto di
Di Investimenti
Ma di scelte e strategie come diceva anche la collega Moro
Le strategie
Nazionali che poi ricadono sul livello regionale e la Regione come struttura ente intermedio
Deve attuare
Queste strategie e deve a attuare le sue scelte per dirle da dove partiamo nello scorso quinquennio la Regione Campania investiti in cultura oltre cinquecento milioni di euro
è un dato
Quello che vediamo oggi nelle nostre città ha ormai i nostri quartieri Musei
Nel nostro territorio non è nato per il sole per la pizza o per
Il mandolino ma nasce perché c'è una strategia precisa che viene da lontano e che ha costantemente
Investito e individuato obiettivi metodologie e soggetti
Soggetti con cui creare e partenariati e e realizzare con creare ecco e coprogettare
è poi verrò a chi sono i partner di tutto questo ovviamente
E quindi tutto il sistema delle imprese culturali e creative che abbiamo valorizzato anche con i fondi europei
Il sostegno al cinema
Questo assegno lo spettacolo dal vivo la digitalizzazione come diceva prima la dottoressa Moro con cui finalmente con il ministero stiamo interloquendo anche con un riferimento unico
Che non è diciamo da poco non è scontato
Sostenne agli istituti della cultura dopo vedremo quanti e quali sono gli istituti di cultura che vengono sostenuti dagli investimenti regionali sostegni ai musei alle biblioteche all'editoria regionale
Ecco cosa deve fare una Regione no come si colloca la Regione e cosa quali sono gli interventi che la Regione deve compiere per consentire quel processo di democrazia e di partecipazione di cui parlava il professore Giannone prima
Cioè consentire la parola giusta e consentire favorire facilitare noi non dobbiamo sostituirci agli istituti di cultura la dobbiamo come istituzioni pubbliche
Anche Utari agevolare facilitare la vita
Democratica la partecipazione è libera partecipazione democratica delle istituzioni culturali alla vita del Paese e del nostro territorio la Costituzione
Mi sembra che diciamo cerchiamo di Nardi gridare seguito a questi dettami
Non c'era una legge sul cinema in Regione Campania voi dite che cosa
Che cosa interessa istituti culturali no credo che voi lo sappiate Consalvo può significare no la vita di un cioè raccontare narrare in luoghi storie
Paesaggi del nostro territorio a livello nazionale e internazionale stiamo vivendo una grande bellissima stagione della regione Campania durante la pandemia sono a detta del ministero Italia Direzione dei cinema durante la pandemia nel due mila venti la Regione Campania aveva il più alto numero di Sette aperti
Nell'estate due mila venti abbiamo attivato processi di protezione di facilitazione
E abbiamo consentito nuovo diciamo la possibilità in luoghi anche ma non la Biblioteca nazionale Palazzo Reale San Carlo istituti culturali
Che hanno ospitato le grandi fiction commissario Ricciardi bastardi di Pizzofalcone l'amica geniale
Cioè questi sono lavoro che non cela perché era c'era ma era piccolo diciamo era
Sulla buona volontà delle produzioni sulle capacità delle film Commission la film Commission di individuare le giuste location nel creare il match tra la produzione nello Deschamps oggi a un investimento seppi dell'investimento Sandler che attrae
Attrae produzioni questa una strategia e cui essa una scelta ben precisa ecco cosa deve fare una Regione abbiamo detto sulle imprese culturali e creative è un altro settore abbiamo sperimentato con il POR due mila quattordici due mila venti questo primo allestimento con cento progetti per l'impresa e cultura e creative
Fondazione Banco di Napoli una di queste realtà che hanno aderito a questo progetto l'istituto Carbone
E e e tantissime altre realtà per fare alcuni esempi
Questo per dire qual è la distribuzione di questo lavoro sul territorio e che ieri tra l'altro l'investimento gli acquisti e servizi carico di delle attività in vita dovuto sullo stesso territorio regionale
Ancora
La definizione di linee di indirizzo che di cui la Regione in Campania si è dotata per facilitare la vita delle imprese culturali e creative
Linee di indirizzo che credo siano siamo una della prime umano tra le prime Regioni che si è dotata di uno strumento di facilitazione e di accompagnamento alle imprese culturali e creative che anche le imprese culturali e creative contribuiscono alla crescita e al B alla bene al benessere del nostro territorio
Poi abbiamo la nostra legge sette quella che il che riconosce il ruolo delle imprese e delle istituzioni culturali
E che nasce da lontano ma anche ovviamente è sostenuta finanziata potremmo fare ancora di più sicuramente ma su quello su cui stiamo lavorando ormai insieme da danni
A davvero creato un la ecco quell'arco corre creazione quella coprogettazione per la facile via tentazione della vita
No della sopravvivenza stessa di questi istituti in questi anni con contributi annuali speciale e straordinari
Vado velocemente sono il quaranta treni i clienti
Iscritte all'articolo sei della legge su la coltura e poi trentotto sull'alta cultura quindi complessivamente sono ottantuno i soggetti che beneficiano delle risorse dedicate alla legge solo tra il due e il due mila e diciassette due mila ventinove sono stati erogati circa dieci milioni
Facilitare la vita delle istituzioni culturali qual è lo scenario prossimo per da realizzare ce lo siamo detti abbiamo lavorato insieme a loro per creare una piattaforma è pensare insieme quali possono essere gli obiettivi futuri
Oltre all'armonizzazione delle norme esistenti
Su questo comparto anche calibrare dei risorse in base proprio alle caratteristiche dei soggetti incremento delle risorse e non ci sta mai nati
E inserire stabilmente anche istituti culturali nei programmi comunitari che possono ovviamente diventare nostri interlocutori stabili
è incrementare l'ecosistema digitale per la cultura di cui parleremo anche tra poco
Vado velocemente ecco qua questo come il nostro ecosistema diciamo come mettere io ordine no capire cosa c'era nel nostro territorio in questo arcipelago pure Galassia diciamo di tanto ma tanto tante istituzioni che potevano essere diciamo potevano intinto essere inserite nel nostro ecosistema digitale
Creare una piattaforma unica una cassa
Una casa unità o lavoriamo oppure l'abbiamo chiamato anche Arca
Perché a tutto il significato di salvare di mettere in sicurezza e e
E trasferire no la conoscenza pezzi piccoli pezzi di conoscenza del nostro territorio per potervi trasferì al maggior numero di persone che oggi ne forniscono ma probabilmente ne fruiscono in minima parte perché non c'era a conoscenza perché non c'è diciamo luogo debuttato dove andare a ad attingere l'informazione perché la galassia enorme
Perché l'arcipelago diciamo che stiamo cercando di costruire oggi appunto e questo è quello che diciamo faticosamente abbiamo ostruito commentò sistema digitale per la cultura
Questi sono solo alcuni dei attrattori che hanno partecipato attivamente a questa sperimentazione che è nata nel due mila diciotto alcuno minimi mi guardava diciamo con occhi di da folle perché come dire per trovare una casa unica R non è non era semplice trovate questo la dottoressa Moro lo sa trovate in giro tantissime bellissime esperienze di ecco diretto preposito di singoli dedicati ai musei dedicati alle biblioteche ma non trovate una piattaforma che tiene dentro tutte quante i domini e tutte quante le infezioni dell'avvocato
E poi archivi e biblioteche anche nella nostra vibrata questo per farvi giusto una sintesi degli enti pubblici e privati che hanno collaborato con noi a questa grande casa della conoscenza
Che e poi il Pnr e non mi voglio sottrarre a nessuna domanda diciamo era il tema della discussione però nel nostro piccolo uguale
Quale
Diciamo al contributo a innanzitutto si è vero si prevede si prevede un importo un impatto importante
Un impatto importante con almeno il diciamo al quaranta per cento destinato al sud del PM
Questa parola almeno professore che vuol significare vuol significare minimo
Ma senonché deve essere il quaranta per cento
Ma per per tutti i motivi che il professore ha già detto bene meglio di me
E quali sono per esempio alcune delle linee che fanno capo a questo tema sono quasi alla conclusione
La linea Borghi
L'architettura rurale i giardini storici giardinieri dartelo poi abbiamo questa fase importante torna alla dottoressa Moro della digitalizzazione a livello centrale che diciamo vedrà coinvolte tutte le regioni quindi un'altra azione ma quali sono i problemi
Di queste coppie nel rene di questa percentuale almeno del quaranta per cento sono i problemi che conosciamo tutti quanti benissimo la carenza di organico a tutti i livelli nella pubblica amministrazione nella gestione perché io posso parlare della parte gestionale sono sono un un dirigente che si occupa di attuare le linee strategiche
Ma quali sono i problemi dell'attuazione sono i problemi di ma un blocco del turnover e che in questi anni in questi ultimi quindici anni tutti quanti abbiamo affrontato o no un pensionamento che diciamo bene perché è riuscito ad andare in pensione male per chi resta perché si deve prendere lavoro anche di queste persone
Però ecco è un tema su cui devo dire il governatore sta facendo la sua personale battaglia cioè quella di i a professionalizzare e di incrementare e il il personale e allora non vorrei che accade
Accade poesia o no lo si si sono delle misure chiede di Totò e ha messo a disposizione nel caso in cui le risorse non vengono sospese va bene sono misure tecniche
Che si possono spostare da una parte all'altra ma fondamentalmente qua c'è un problema appunto di scelte strategiche quanto nel sud è il Meridione può essere strategico per il raggiungimento di determinati obiettivi e noi noi diciamo dirigenti della pubblica amministrazione sentiamo il peso e la responsabilità di tutto questo ma soprattutto abbiamo bisogno dei gli strumenti per poter operare
E per per strumenti a contende intendo non soltanto pronta alta professionalità specifica ma soprattutto non vogliamo che all'ultimo momento
Le decisioni di centralizzazione della gestione degli interventi del PM verde come quelli per la cultura non era quindi no a voi alla scadenza all'improvviso ad essere assegnato alle Regioni
No perché voi non ci sono più le condizioni a livello centrale di seguire l'attuazione in in livello di dettaglio morti queste decisioni poteva essere fatta
Ammonta nell'anno quando esce la scadenza e sta arrivando dietro la porta e quindi voi ci dobbiamo industriale con soluzioni come dire creativi
Professore io vorrei tanto diciamo che il suo grido venga ascoltato perché non vorrei e veramente non vorrei
Essere e lo dico perché le sue parole ne hanno veramente ricordato una foto che forse non so quanti di voi hanno visto ma anche personalmente mi ha molto turbato
Quest'estate quella
Quella immigrato che dal balcone cercava di raggiungere le nostre coste
Con il bambino con la maglietta rossa sulle spalle non vorrei che quello sia il Sud per l'Europa non vorrei che il Sud sia quel bambino che arriva morto
Alle nostre sponde
Nel caro caro presidente devo dire che in questa questa tavola rotonda o comunque secondo i voti a un raggiunto dei livelli ben decisa a mente molto molto alte per il contributo di tutti la qualità anche dalla dottoressa Romano posso testimoniare lavorando sul territorio che tutte queste cose ho soltanto una parte di quello che si fa per rilanciare questa vivacità culturale
Cari a Flavia nastri li piccoli le tocca un po'ricostruire cosa io le varie multe da Pierino perché ormai questo è il mio ruolo Enrico immagini quando si parla di modificare il Pnr senza sapere dove andare a parare io temo che così uno dei grandi problema delle grandi incognite divi prossimi giorni circa cercheranno di chiarire ma non sappiamo mai se ci riusciranno prego
Allora naturalmente ringrazio il moderatore
E esercito il privilegio di essere l'ultimo relatore di questa mattinata tagliando moltissimi e di quelli che erano i punti del mio previsti dal mio intervento perché per fortuna sono stati ampiamente trattati da altri
Nel mille mito soltanto a richiamare
Due cose importanti secondo me noi oggi abbiamo avuto uno straordinario quadro di cultura politica secondo me e e l'abbiamo avvertito tutti
Perché gli istituti culturali hanno il privilegio di essere delle realtà piccole che vanno avanti faticosamente a volte ma di aver dei grandi protagonisti che le hanno guidate e che le guidano e e quindi credo che questa necessità che è emersa di operare con generosità e con lucidità insieme
Sia una caratteristica che gli istituti possono tranquillamente sostenere
E e sono caratteristiche a mio avviso che ci riportano ICI riuniscono in una specie di quadro ideale
A quella celebrazione che laicista oggi
Riportando a Napoli quello che quest'incontro
Con quell'incontro di trent'anni fa che io ricordo quando la Fondazione Basso si riunirono Stefano Rodotà Gabriele De Rosa
Il professor Margiotta Cappelletti
Gerardo Bianco
Spadolini in rappresentanza di una serie di fondazioni che mettevano insieme diverse esperienze diverse culture politiche
In quel momento che cosa fu quella fu un'intuizione l'intuizione è generosa e lucida
Nel capire che cosa occorreva mettere insieme che cosa occorreva fare occorreva costruire per il futuro di questo Paese mettendo insieme le esperienze trovando un metodo di lavoro comune
Ed è quello che gli istituti hanno fatto sono riusciti a fare dovranno continuare a fare io credo
C'è una cosa che mi preme dirvi no voi
Tendiamo a dimenticare o rischiamo di dimenticare
Che cosa sono stati negli ultimi anni che cosa è stata l'epidemia
Via pandemia e che cosa è stato costruzione del Pnr tre nella nell'ansia della guerra nell'ansia
Di questa crisi di governo di queste elezioni politiche di questo cambio di una cultura politica
Tendiamo a dimenticare quelli che sono le grandi lezioni che quello che è stato ci hanno dato perché perché la pandemia
è riuscita in un momento di grandissima difficoltà a farci cogliere però anche delle cose straordinarie che sono emerse per esempio ieri nei nostri lavori degli workshop quando noi abbiamo visto le difficoltà del lavoro nei beni culturali
Quelle difficoltà nel lavoro dei beni culturali sono emersi dalla pandemia sono emerse dalla difficoltà di parametrare di definire quelli che erano le caratteristiche del lavoro culturale
E il risultato cos'è stato è stata una legge che a metà del guado
E che noi dobbiamo portare a termine sul fosso sul fondo unico dello spettacolo
Che prevede un'attenzione specifica quello che è il lavoro intermittente a quello che la Mondial la modalità diversa che noi dobbiamo contemplare per lavori di questo genere così come oggi
Paola Passarelli ci ha dato un quadro di cui io sono vi confesso orgogliosissimo a su quello che è il mondo del libro e della lettura e delle biblioteche e di quello che è andato in controtendenza in piena pandemia
Portando un settore di questo genere a diventare a rimanere un settore vivo vitale importante
E su Vienna RR la stessa cosa
La dottoressa Morozzo oggi ci ha dato un quadro di una chiarezza esemplare
Di come anche il problema della digitalizzazione deve essere capovolto deve essere riportato all'utente
A quello che è la necessità e e il bisogno che l'utente ha e che può essere tradotto naturalmente col digitale ma col digitale che è neutro
E che può essere portatore di valori che sono i valori che noi possiamo attribuire a queste realtà
Così come emergeva da quella lezione di cultura politica che noi abbiamo avuto da Giampaolo D'Andrea e dal posto dal presidente Giannola
Allora
Io sono convinta che questo discorso dell'associazionismo questo discorso che i nostri istituti sanno e possono portare avanti recuperando
Credibilità recuperando quelle caratteristiche quei valori di cui ieri ha parlato così bene Paolo Baratta non quando ha parlato della credibilità che è uno dei valori fondamentali che i nostri istituti hanno
Della autonomia che gli istituti debbono garantire della capacità di rispondere
Andata parlando continuamente la propria realtà i cambiamenti che si propongono che è quello che passi diceva oggi
La il pregio della democrazia cos'è la capacità di rispondere a un mondo che cambia dei problemi che si pongono e che sono diversi uno dall'altro
Ecco io credo che gli istituti questo lo possano fare lo debbano fare lo stiano facendo
Sono anche convinta che ci sia un dato che io vi devo riportare
è un dato che nella mia qualità di membro della Commissione cultura della Camera per due legislature ho vissuto con particolare disagio
è quello per cui ieri
Il dottor Pagliaro Pagliarini paglierino che uno dei rappresentanti della direzione Ricerche Istituto culturale ha ricordato a proposito della tabella che stiamo difendono in questo periodo quella del ventuno ventitré in cui la Commissione cultura hanno
Alla fine ha approvato la tabella
Ma mettendo una nota che io considero fondamentale e voglio riportare della perché risponde alle cose che diceva la dottoressa romano ma ci dicono anche che cosa noi dobbiamo fare per cambiare
La commissione ha evidenziato chieda un esame delle duecentodieci domande ammesse al contributo della tabella triennale
Appena ventotto istituzioni culturali risultano operanti nel Sud del Paese
Preoccupa quindi diceva la Commissione
Il fatto che in determinate aree insistono pochissime se non quasi nessuna istituzione culturale con tutto ciò che comporta questa assenza in termini di mancate occasioni di crescita socioculturale dei territori
I dati sono pesanti
Degli oltre diciannove milioni di euro complessivi diciassette milioni e mezzo arrotondo le cifre naturalmente vanno alle regioni del Centro-Nord con ben centodiciotto istituti è solo un milione e settecentosessanta mila euro va al Sud con appena ventotto istituti le regioni su cui opera il maggior numero di istituti sono come voi sapete benissimo il Lazio la Toscana eccetera eccetera
Ma conseguentemente il parere espresso dalla commissione chiedeva l'inserimento della seguente osservazione si promuova virgolette
Particolarmente nel Mezzogiorno ogni azione necessaria diffondere la consapevolezza dell'importanza di raccogliere riordinare e valorizzare rendendole fruibili le fonti del patrimonio culturale esistenti sui territori
Anche per questo prima io credo che noi dobbiamo acquisire questa consapevolezza dobbiamo essere
Capaci di far sì che queste straordinarie risorse
Di questo straordinario patrimonio cresciuta e possiede venga organizzato dal Sud venga gestito dal Sud ma non solo per il Sud per questo Paese intero questo è secondo me l'obiettivo che noi dobbiamo porci
E quindi io concludo
Un intervento che per forza e Brive
Dicendo che naturalmente in due
Porta su un quaranta per cento al Sud sono estremamente interessanti il secondo che è uscito nel mese di ottobre che riporta i dati di giugno ci dicono che la situazione migliorata è cambiata
Perché perché l'impegno di quegli ottantadue miliardi quasi completamente realizzato naturalmente io da membro della
Commissione cultura vi dico anche ci dovrà essere un'attenzione di Governance fortissima perché ci dovrà essere un'attenzione laddove i bandi
Non vengono non c'è risposta sufficiente e lo dico per un'esperienza specifica la questione dello zero sei per gli asili
Per la scuola il il bando ritiene tre e sulla cultura ma per le cose che interessano il nostro mondo anche fortissimamente sulla scuola
è inutile che parliamo di problemi come la dispersione scolastica come sappiamo tutte queste cose le viviamo
Allora però è evidente che Governance attenta significa anche bloccare il bando operare persero sollecitare sensibilizzare le realtà ad ad inserirlo e questo me lo dovremmo fare con un'attenzione continua
Credo quella regia di cui parlava il presidente Giannola sia fondamentale
Ma e chiudo davvero dicendo riprendendo quello che diceva Parsi
Quando diceva che è il momento delle transizioni quello che più delicato no e noi siamo di fronte a un avvicendamento di un governo che io mi auguro non sia un avvicendamento di cultura no
Ma che venga invece visto come un lavoro complementare
Rispetto al passato
Così come è accaduto devo dirvi
Nelle ultime due legislature in Commissione cultura mai accaduto anche nelle legislature precedenti perché lo vediamo negli atti
Dove sui temi chiave del Paese spesso i gruppi parlamentari hanno saputo trovare le necessarie convergenze
Quindi il mio è un auspicio
Perché io credo dobbiamo trovare un metodo di lavoro che sia un metodo di lavoro che ci consenta davvero di affrontare quel titolo che Valdo Spini ha messo al nostro incontro di oggi perché è un titolo che io trovo particolarmente azzeccato
Le sfide degli anni Venti
Anni venti del secolo scorso perdute
Anni Venti di questi ultimi anni ancora tutte da giocare
Grazie
Bene Caravà grazie a Flavia Nardelli piccoli credo che adesso siamo alle conclusioni io ringrazio personalmente ascolto dall'altra parte anch'io le conclusioni del presidente Spini prego fanno paura e poi maniere negli anni
Beh dovessi fare tutti i ringraziamenti che sono necessari una mezz'oretta credo di terreni
Ma vorrei semplicemente dire che quando nel primo giorno ringraziato Valerio Strinati ho citato Andrea Mura sa proposito
Del libro sui trent'anni che molto bene Flavia ricordato trent'anni l'associazione dietro c'è tutto il nostro contributo credo che la grafica vi sia cresciuta e quindi il nostro Berardi che si occupa anche del nostro sito
E poi le due addette stampa che sono battute veramente con grande valore per darci il risalto che era necessario nostra conferenza cioè Isabella Di Nolfo e Monica Catia Briganti
A tutti questi poi dimenticavo al sistema congressi che è la agenzia che c'ha assistito e credo che dobbiamo tutti lamentare quella scena terribile che abbiamo avuto ieri molto negativa veramente grazie grazie veramente di cuore per quello che hanno per quello che hanno fatto
Però c'è un ringraziamento credevo davvero fare
Credo che ci sia un errore veramente un fatto esemplare di cultura di governo di cultura civica
La massiccia presenza di dirigenti e funzionari del ministero della cultura che abbiamo avuto alla nostra conferenza cioè a dire l'esposizione al dialogo e al confronto e ha caratterizzato
Guardate che questo non è una cosa normale o facile credo che sia veramente anche il frutto di un tanti anni di lavoro comune
E che possano consentire da un lato a chi ha responsabilità all'interno della struttura del ministero
Certo di essere perseguitato dalle singole fondazioni che chiedono questo qua e l'altro ma di preferire il metodo collettivo cioè dire di preferire un incontro in cui si mette a disposizione il know how il panorama di quello che viene fatto a livello ministeriale i tutti quelli che intende ne vogliono confrontarsi credo che sia un patrimonio importantissimo ed una delle decisioni per attive che penso dobbiamo fare
E quella di dar vita forse un giorno fisso del mese in cui facciamo anche Vieri remoto il punto su una particolare situazione di fatto le abbiamo fatto spesso con l'architetto Moro ci siamo trovati ma se forse diamo proprio una scansione
Di un incontro mensile quello del Po del presente suggerito da D'Andrea sul pone assolutamente decisivo e quindi magari da qui alla prossima conferenza decidere una decina di incontri su cui ci mettiamo a disposizione delle fondazioni per affrontare questi problemi perché il punto politico è questo a me è piaciuto molto quel che ha detto Giannola
L'Europa non è chiara stanziato centonovanta miliardi più perché innamorata della pastasciutta o della paglia di Firenze o quant'altro la stanziata perché sa che determinante cruciale per l'avvenire dell'Europa quello che avviene in Italia in Italia è stato detto
Ancor prima della crisi del due mila due mila sette c'era una situazione di differenziale della crescita assolutamente negative
Il Censis al fatto una bell'immagine la ruota quadrata che non gira
C'è stata questa ripresa Fosco vide testimoniata nelle cifre del PIL e delle altre vicende il tema è come rendere strutturale anche in presenza delle conseguenze della guerra delle sanzioni le contro sanzioni
Il tema di come rendere strutturale
Questo processo e non di farlo ciclico
E di come all'interno di questo processo è fondamentale vincere la battaglia per il Mezzogiorno nelle sue differenziazioni che Giannola a bene messe in evidenza
Allora lo vogliamo avere come anche un ruolo in questo certo non dipende da noi se il Pnr avrà successo o meno
Ma può dipendere da noi dare un contributo importante nel settore della cultura per quanto riguarda le nostre istituzioni
Ma essere anche di stimolo a livello culturale globale nei confronti della politica del nostro Paese perché questa operazione che è determinante abbia veramente successo
Ecco noi dobbiamo fare tante cose occuparci tante cose ma forse se ci diamo questa indicazione politica
Credo che faremo una cosa molto importante per noi e per il nostro Paese vedete ieri sono cercato di girare fra i vari workshop e a un certo punto sono stato presente a quello sull'occupazione giovanile
E sentivo
La Alessandra Vittorini che diceva noi daremo quaranta mila certificazioni di formazione in ambito PNR che sono aperte a tutti anche a voi
Ecco questo è un primo punto concreto
La forse noi abbiamo giovanili non giovanili punti delle di formazione in questo delicatissimo settore fare fare questo salto in avanti alle strutture dei nostri istituti qui non c'è da chiedere le porte ci sono
Sono spalancate vogliamo approfittare di questo fatto che per la formazione nell'ambito del PM RR c'è questa possibilità che è aperta a tutti faremo del nostro meglio per diffonderne
In più sappiamo che il alcuni bandi cominciano a essere già aperti anche nell'ambito piene RR ma abbiamo una sfida al nostro interno quella di riuscire a fare un progetto Arici
E da questo punto di vista c'hanno lavorato in particolare
Fondazioni scienze religiose cioè Ruozi infermieri Francesca Cadeddu ma un gruppo di lavoro che deve essere evidentemente aperta a tutti
E non è che tutti i soci dell'hashish parteciperanno parteciperanno quelli che sono interessati e che ne hanno voglia ma certamente un progetto I ci potrebbe essere di stimolo per tutti
Voglio dire che il Pnr R. non è soltanto una predica che dobbiamo fare alle istituzioni al Governo e quant'altro ma sarà anche per le nostre strutture un salto di qualità che se non viene fatto si torna indietro ho sentito molto bene quello che diceva Flavia nell'ambito del differenziale culturale di presenza di istituzioni culturali fra Nord o centro nord e sud e ce lo siamo posti anche noi ma come si può fare
Ecco forse una veniva in mente mentre sentivo parlare dottoressa Romano forse un'idea noi abbiamo cercato un contatto con il coordinamento delle regioni sapete che nella Conferenza Stato-Regioni c'è anche un coordinamento cultura che viene valorosamente svolto dalla Regione Liguria con cui abbiamo avuto un confronto della conferenza di Parma
Ma potremmo forse chiede la dottoressa Romano se ci aiuta a mettere insieme le strutture delle cinque regioni meridionali con questo scopo
Individuare quell'Est istituzioni culturali che non hanno fatto domanda e laici perché o non la conoscono perché non si sentono incoraggiate o perché pensano che sia in qualche modo un club chiuso
E vedere se si prendono questi cinque regioni e si fa un grande salto nella possibilità di adesione all'Aci vedete ieri noi io e l'altro abbiamo ha colto la deputazione
Napoletane di storia patria insomma dico nulla però erano abbiamo accolto tre tre abbiamo scovato colto tre istituzioni nuove laici una valorosi sì ma delle mezzogiorno e due del Nord e quindi il divario a quel punto non l'abbiamo evidentemente superata
Ho sentito venuto Fabrizio Tatarella dirmi ma perché non si vede l'anno prossimo a vari no perché noi dobbiamo osservare
Una però la prossima volta che veniamo al sud dell'idea di Bari prende fra due anni sarebbe assolutamente un'idea importante e positiva la prenderemo in considerazione però ecco prenderei
Il siccome la dobbiamo riprendere perché c'era per abbiamo avuto la notizia della sua partecipazione un po'soltanto all'ultimo momento però è stata una bellissima partecipassero se ci aiuta
A mettere insieme o gli assessori
Difficile perché ora va di moda anch'io posso parlare liberamente sono al di fuori della politica diciamo in senso stretto anche se sono politico non Cavassa semper Abbas ora usa molto che i presidenti di Regione ai sindaci
Fanno anche gli assessori alla cultura lo dico perché anche il presidente della Regione Toscana lo fa
Il sindaco di Firenze da poco ha nominato un assessore alla cultura ma poi pensava di farlo
Io ho fatto l'assessore alla cultura del Comune di Firenze per nove mesi
Perché io uso questa tecnica no non uso Mela usano purtroppo di stare poco nei posti di responsabilità così mi ricordano per le cose positive che ho fatto e non per quelle che non sono riuscita a fare su cui la giustificazione
è che sono stato poco non è poi una vocazione un po'me l'hanno anche imposta alle volte
Ma quindi dicevo io sono stato assessore alla cultura del Comune di Firenze e so che cosa vuol dire che un tramite fra il sindaco il presidente della Regione e diciamo la realtà culturale assolutamente utile ma comunque sono ricicli e le mode del momento quindi vediamo se individuiamo fra assessori fra responsabili di funzionariato
Delle cinque regioni meridionali e facciamo veramente uno sforzo per avere una serie di nuove adesioni che vengono dal Mezzogiorno ho detto prima
Che non sia per questa disponibilità anche di carattere nazionale vorrei sottolineare poi troveremo il modo di diffonderlo
E quello che è stato detto oggi da dottoressa Passarelli per quanto riguarda le videoteche dove veramente sono state messe a disposizioni delle nostre istituzioni dei fondi per potenziarle che sono estremamente utili
E poi la notizia di questo bando per cinquecento
Occupò per un'occupazione di cinquecento operatori addizionali nell'ambito delle videoteca di tutti i generi che è molto importante da questo punto di vista una sottolineatura politica necessaria e cioè che il blocco che è stato operato nell'ambito della cultura del lontano dall'essere superata c'abbiamo possibilità occupazionali per giovani enormi che vanno sfrutta
Io da quando non sono più esposto politicamente
Mentre ero molto contrastato nell'assumere posizioni quando era sovrano esposto politicamente ora mi vengono addosso quindi sono nel Consiglio degli Uffizi sono nel vicepresidente il Teatro del Maggio sono il consigliere DS
Vi posso fare esperienza degli uffici per non andare lontano quando va in pensione la responsabile servizi amministrativi è un dolore
Perché si deve aspettare che eventualmente si riesca ad avere il passo le il permesso di trasferire da un'altra struttura culturale una signora che naturalmente impoverisce la la struttura che lascia ma fino all'ultimo momento non si sa se dovremo ipotesi assurde naturalmente chiudere gli Uffizi perché mancherà la responsabile dei servizi amministrativi ma è possibile
Ma è possibile di fronte invece al fatto che per esempio di uffici ad un sacco di soldi e se avessero autonomia potrebbero tranquillamente fare procedure assumere emettersi questo tema dell'occupazione culturale dei dei adesso leggeremo il governo nel farlo nel spinte potrebbe essere veramente una stagione nuova della immissione di tante giovani tanti giovani nella cultura sia a livello del ministero sia a livello delle regioni abbiamo sentito quello che ci ha detto la nostra so che quello che ha detto il direttore Turetta sul piano dei il degli enti del terzo settore ha sollevato qualche problema per la verità la colpa è mia perché io gli ho aperto la strada con una relazione in cui dicevo le cose che lui ha detto forse con maggiore energia
Credo che però se questa volta il ministero dei Beni culturali adotterà una politica che dia una salvaguardia precisa fermorestando che chi è andato con del terzo settore col ministero del lavoro va salvaguardato e non va assolutamente penalizzato ha fatto una scelta del tutto legittima non è che dobbiamo passare al contrario
Ma credo che dobbiamo creare le condizioni per chi vuole invece rimanere legato al ministero la coltura di poterci rimanere
E non dovere rischiare quello che già si comincia a vedere una specie di trattamento differenziale negativo rispetta chi ha passata ronzio di la metterei così e farei in questo senso contenti tutti certo molto dipende ora per decisioni che prenderà il ministero a culture sia questa idea di fare un registro un albo si darà veramente si darà è veramente veramente seguito
E questo è un punto credo che il possesso delle assolutamente sistemato ma cercando di creare davvero le conclusioni perché io ringrazio chi è rimasto fino all'ultimo in segno di amicizia che apprezzo molto
Noi abbiamo svolto la nostra conferenza è vero in un momento di transizione politica rilevantissimo nel nostro Paese
Oh Dio
Abbiamo avuto anche altri momenti io mi ricordo quando viene a Ravello il ministro Bonisoli eravamo tutti incerti se ci avrebbe preso sul serio o non ci avrebbe preso sul serio se in cui il governo allora era
Voglio vedere bene i colori giallo verde non avrebbe avuto un atteggiamento negativo qua nel confronto erano state alta e poi vedemmo che invece le cose è stato un breve periodo ma che le cose tutto sommato hanno funzionato egualmente
Io mi rendo conto che il ministro appena arrivato a tante altre cose da fare l'avvenire la nostra conferenza e poi forse vuole anche come dire però darsi conoscere eccetera
Ma credo che il messaggio che possiamo trasmettere da questa conferenza nazionale e che è stata un grande successo
Perché perché in una situazione in cui spesso la il confronto politico ma non solo in Italia in tutta Europa e gli Stati Uniti spesse un confronto politico molto lacerante è un confronto politico di grossi affronta venti diciamo così
Be'laici credo che si segnali per essere uno spazio alta in possesso di dialettica
Di diversità ma al tempo stesso di coesione e di convergenza ed è un patrimonio che dobbiamo mantenere in queste condizioni
Dobbiamo rimanere così e sviluppare naturalmente ma rimanere così perché proprio la libertà del nostro confronto affatto oggi che abbiamo potuto affrontare temi Sco tantissimi come quello droni e differenziata
Ho traggo buona cosa cercherò di tirare
Per la giacca il nostro Presidente della Regione Toscana che ha tentato di accodarsi all'Emilia Romagna perché ormai fa trend no essere per le autonomie differenziate trendy trionfo di tenerlo per l'errata se ci riesco naturalmente
Perché i lo dico qui da Napoli il tema della perizia dell'autonomia differenziata è un tema che può veramente ulteriormente aumentare il divario fra Nord e Sud se non gestito bene
Se non gestita positivamente ma abbiamo potuto affrontare temi così importanti gli anche divisivi
Perché nessuno può pensare che non li strumentalizziamo nessuno può pensare che noi non li affrontiamo se non con la ricerca di andare all'essere al Ponte delle problemi e come ha detto Parsi cercare di conti confrontare due razionalità stata bellissima la sua relazione quando ha detto non dobbiamo aver paura ma confrontare
Due diverse razionalità
Vedo davanti a me la direttrice Maria Iannotti e devo dire che anche il suo staff se praticata dal della Serbia non ringraziata insieme ai consulti culturali napoletani a Martelli gli alleati che sono stata ma lo staff anche perché e mica sempre lei comprese bene questi lavori addizionali che arrivano perché della brava gente ha deciso di riunirsi e di turbare il normale ritmo dei nel tempo libero delle sale occupate non occupate
E qui va detto una cosa io non entro perché non sono cittadino napoletano e campano sul dibattito sebbene trasferire nazionale o o no non c'entra
Quello che voglio dire che molti mi avevano detto ma guarda sono edificio storico non ci sarà il posto per fare bene workshop non si troveranno le sale ma no ci vuole qualcosa di più moderno guardate ci siamo trovati benissimo abbiamo articolate le nostre sale nostri sciocco con grande successo almeno questa testimonianza fra loro
Quindi noi non vogliamo semplicemente avere passato tre giorni molto belli a Napoli vogliamo veramente creare così come abbiamo fatto con le altre realtà in cui siamo stati dei rapporti che siano duraturi
Anche perché è stato veramente nello spirito almeno cercato anch'io di farlo nella mia introduzione ma nel dibattito di oggi fino arrivare all'intervento di Flavia che noi consideriamo davvero non per fare retorica Napoli e il Mezzogiorno
Il pezzo in un pezzo importante e decisivo non della cultura meridionale ma della cultura nazionale assolutamente io poi da Ferentino potrei ricordare che quando si trattò di trasferirla Catella capitali da Torino
Che Torino prese male peraltro sapete che si fronteggiano due ipotesi quella di Firenze è quella di Napoli siete al corrente penso sapete perché Napoli fu scartata
Perché esposto avendo il porto bisogna pensare ai termini geopolitici e strategici dell'Ottocento avendo il porto poteva essere eventualmente sposta ad una offensiva eventuale della Marina striato o di altre marine diciamo una capitale più vulnerabile
Mentre Firenze a distanza di cento chilometri dal mare era eventualmente una città tu difendi però è interessante vedere che quando appunto si decise non si poteva ancora andare a Roma ma di spostarsi da Torino le due
Alternative che furono soppesate furono quelle di Firenze di Napoli e poi anch'io sono innamorato dell'archivio del Ford istituto Banco di Napoli non devo dire niente in proposito allora io credo che noi possiamo avere come focalizzazione
Vogliamo contribuire al successo del Pnr R. in tutte le sue declinazioni settoriali e territoriali
Questo mi sembra un impegno che possa esservi assunti di tante cose che abbiamo detto
Vogliamo essere elemento di collegamento ecco perché il CNR c'ho scelto come interlocutori ma so che c'è anche Giampaolo D'Andrea del portale delle fonti della Repubblica abbiamo fatto una convenzione vogliamo essere interlocutori così e guardate che noi siamo pronti a farne altre convenzioni
Per esempio oltre per l'appunto il CNR per esempio nel campo della formazione sì è possibile fare una convenzione quadro col ministero e sembrerebbe molto utile cioè andare avanti con questa potenzialità People culla con questa moltiplicazione la potenzialità delle nostre istituzioni
Io ho fatto prima nell'introduzione ad esempio non vorrei essere in questo caso potrebbe se non rispettosa vedere questi nostri siccome tante cavallette che si muovono nel territorio nazionale cercando di fare il iniziative cultura e quant'altro
Ma insomma in qualche modo l'impressione quella l'idea è quella siamo in tanti che cercano di muoversi ma se facciamo reti
E se ci mettiamo insieme con l'Aci abbiamo visto che non è tempo perso ma che potenziamo tutto quello che noi possiamo fare insieme
Questo è poi il significato per cui laici nata trenta fare trent'anni fa da un'intuizione veramente molto positiva di chi l'ha fatto io non c'ero a quell'epoca
Devo dire che quando mi chiesero di fare il presidente si la mia fondazione la Fondazione Circolo Rosselli era iscritta ma io non l'ho mica ben chiaro che cosa fosse laici ma son fatto spiegare prima di accettare
Bene da allora credo che effettivamente ormai costituiamo un patrimonio veramente rilevante nel nostro Paese e quindi credo che il ministero debba tenerci come interlocutori
E credo che possiamo essere un interlocutore prezioso un momento di collaborazione molto molto preziose credo che Napoli ci abbia fatto fare un ulteriore passo avanti
Abbiamo fatto delle conferenze di grande riuscite in tante altre città ivi comprese la mia Firenze mandano esitazioni a dire
Che con questa abbiamo fatto un ulteriore passo avanti abbiamo fare Rizzato ancora qualcosa di più grazie veramente a tutti voi a tutti voi che siete stati con noi e avanti grazie
Spero ci baciamo cerimonie dello però