V Conferenza Nazionale AICI - Italia è cultura - seconda e conclusiva giornata

Fa
Buongiorno a tutti
In genere molto spesso nelle conferenze dei congressi vengono puniti i puntuali invece stamattina verranno puniti ritardatari perché come diciamo in in orario
E grazie anche alla presenza così tempestiva del ministro e intanto voglio ringraziarvi per i lavori compiuti ieri sia quelli in asse in plenaria sia nei cinque workshop che sono stati veramente molto ricchi di indicazioni e che appunto fanno poi parte della degli atti della conferenza che sull'esempio di quello che abbiamo fatto nelle altre volte
Cercheremo di dare alle stampe il prima possibile proprio per essere un materiale di lavoro e di studio
Bene
Nella vita della nostra associazione questo momento
Adesso non voglio essere presuntuoso un po'storico
Perché la prima volta che un ministro che il ministro dei Beni culturali partecipa direttamente ai nostri lavori e quindi credo che già di questo dobbiamo veramente fare un ringraziamento e un applauso al nostro ministro blasonato e
In genere abbiamo dovuto accontentarci di messaggi più o meno affettuosi più o meno calorosi naturalmente anche di opere positive che sono state fatte nella nostra direzione
Ma credo che la presenza del ministro sia una sanzione anche della validità di questo metodo di fare rete
Di mettere insieme le associazioni le fondazioni le istituzioni non farne delle monadi in comunicanti ma al contrario di fare degli agenti di condivisione
Di una rafforzamento della cultura all'interno del nostro Paese
Ne siamo orgogliosi ministro di questa associazione perché sta crescendo ieri abbiamo ha colto altre quattro fondazioni siamo arrivati a centootto
Non so se il ministro avuto il catalogo ma insomma troverà di tutto dall'Accademia della Crusca alla catena di Cortona che sono qui rappresentate fino a fondazioni associazioni più recenti anche se noi mettiamo il limite dei cinque anni di vita perché non vogliamo accogliere a occhi chiusi vogliamo prima avere la prova diciamo della validità e del serietà delle associazioni che andiamo che andiamo ad accogliere ma certamente centodieci centootto insomma associazioni poi altre si stanno già muovendo vuol dire che è stato recepito appunto questo messaggio
Noi dobbiamo scrollarci di dosso un'immagine di fondazioni in qualche modo polverose in qualche modo legata al passato
Ma dobbiamo affrontare con molto coraggio con molta forza ma insieme le sfide del presente e del futuro non vogliamo essere una fondazione le fondazioni ciascuno i nostri istituti è molto diverso dagli altri ognuno fa la ricerca che vuole ci sono fondazioni musicali
Ci sono fondazioni tutti i tipi
Quello che ne vogliamo e dare un terreno di valorizzazione reciproca
E quindi di potere presentare al Paese e questo forse è uno dei primi punti che prospettare al ministro Noè stiamo facendo del nostro meglio con un sito non so se lei l'ha visto il sito ci piace delle fondazioni si pubblicano anche loro programmi loro iniziative
Certo forse l'ideale sarebbe rapportarsi col ministero di Bush dei beni culturali con un portale che possa in qualche modo dare agli italiani l'idea precisa di che cosa avviene in questo mese quest'altro mese quali sono i convegni i punti d'attrazione delle cose
Questo anche perché noi abbiamo in questi anni e poi particolarmente recentemente sviluppato questa collaborazione molto positive molto proficua con la direzione generale delle biblioteche e degli istituti culturali
La terza volta che noi organizziamo insieme queste conferenze e questo è estremamente importante ma lo vogliamo dire con molta forza anche al ministro
Non ci dimentichiamo che fra le varie fonti di finanziamento per i nostri istituti e per le nostre fondazioni certamente il contributo pubblico molto importante di grande rilievo
è molto importante il quanto ma è molto importante anche il quando perché se io ho avuto uno stanziamento ma questo non mi arriva io non so se spendere non spendere senza aspettarlo non aspettarlo
E devo dire che grazie appunto ai funzionari della direzione del biblioteche degli istituti culturali il ministero dei Beni culturali si segnala per fare dei bandi che partono all'inizio dell'anno
Poiché escono a avere una commissione che decide a chi assegnarli e chi no naturalmente c'è chi ride un po'di più c'è chi piange un po'di più ma su questo io non posso entrare che decide le assegnazioni e entro settembre queste assegnazioni vengono liquidate
Di modo che le fondazioni sanno di scorsa possono contare non sono costrette a tutti quegli artifici strambi per poter in qualche modo reggere
Veramente molto positivo di questo voglio darne atto davanti a lei proprio a la direzione
Funzionari della direzione delle biblioteche dei degli studi culturali anche perché so che lei non ci può far niente su questo ma per esempio il ministero dei Beni del MIUR non per parlare male degli assenti non ancora assegnato l'annualità due mila diciassette visto che siamo nel due mila diciotto avanzate
Insomma credo effettivamente che è una situazione la situazione la mente vuole che abbiamo che non riguarda questo governo è pregressa ma comunque abbiamo prospettato anche a questo governo e che speriamo che con la buona volontà
Venga sanata
Noi abbiamo dato a questo conferenza il titolo Dell'Anno europeo del patrimonio culturale il passato incontra il futuro
E siccome e abbiamo accolto volentieri invito diciamo così del nei lavori preparatori dell'Anno Europeo del patrimonio culturale di analizzarlo in tutte e quattro le sue declinazioni
Il patrimonio materiale quello più immediato l'oggetto d'arte l'oggetto di libero il
Il tiglio e così via
Ma la punto più grande di frontiera il patrimonio immateriale
Cioè quello che è fatto di tradizioni di tendenze di aggregazioni di idee che circolano e che diventano può in qualche modo un elemento di coagulo di coesione di qualche volta anche di MiTo diciamo così ma che sono se avete positive e poi il patrimonio naturale e di drammatica evidenzia tra l'altro meglio che trattarlo a Ravello una dove c'è un misto di patrimonio materiale e immateriale
Il materiale penso per esempio alle tradizioni delle grandi visite dei grandi personaggi di cultura che si sono di musica che si sono succeduti a Ravello e sia nella anche quelli concorrono a dare una caratteristica incommensurabile di questo posto
E purtroppo però il patrimonio naturale quando non è rispettato si vendica
Lo dico anche da vecchio ministro dell'ambiente credo che quando non si non ci si interessa del patrimonio naturale non solo sia una perdita di valori ma sia poi dei disastri dal punto di vista economico e sociale
E i e poi il cui la quarta declinazione il patrimonio digitale
Anche su questo credo che ci potrebbero essere dei passi in avanti comunica potremo fare
Per esempio molte no delle nostre fondazioni nascono intorno alla donazione di un archivio alla donazione di carte alla donazione di
Documentazioni importanti su questo o quel momento quello tra quel passaggio della della storia italiana
E credo che una possibilità di fruizione
Combinata e organica
Degli archivi in particolare della storia della Repubblica credo che sarebbe di grandissimo sarebbe di grandissimo rilievo
Abbiamo fatto un'inchiesta sui nostri istituti e pubblicata in fondo a questi atti
E siamo riusciti ma se ne ne parlammo quando andai a trovare il ministro subito dopo la sua nomina e abbiamo visto che da un lato noi riusciamo a dare delle punti interessanti di ricerca e di lavoro ai giovani
Ma dall'altro lato si potrebbe fare meglio
Cominciamo da un punto preciso su questo veramente credo che un'azione comune sarebbe importantissima noi diamo le nostre forze fondazioni no se situazioni da o delle borse di ricerca
I risultati gli scritti di queste borse di ricerca sono per esempio già valutate dall'ANVUR
Ma i periodi
Passati presso le fondazioni ed istituti non sono valutati ai fini universitari
Allora è chiaro che ci vuole un po'il tiro ci vuole un elemento di giudizio Crivello potrebbe esserlo se Samburu e così via
Ma credo che questi periodi andrebbero assolutamente trovare il modo di previa valutazione di essere riconosciuti
Perché non sono affatto perdite di tempo diciamo elementi di non interi di non studio profondo o serio credo che sarebbe veramente estremamente importante
Il tema quindi dei giovani è un po'al centro dei nostri lavori ed è per questo che noi avendo dei mezzi molto limitati noi non possiamo rimborsare gli esponenti delle fondazioni che vendono le nostre conferenze
Ma diamo un piccolo rimborso a a quelle fondazioni che ci designano un un giovane sotto i trentacinque anni
Per farlo partecipare lei vede anche qualche dei visi qui presente devi giovanili per farlo partecipare ai nostri lavori per formarsi per dirigere le fondazioni e gli istituti di domani
Noi abbiamo visto nella nostra inchiesta che molte delle nostre fondazioni istituti sono nate fra il mille novecento cinquanta del due mila
Per motivi evidenti sono la storia e la Repubblica il post Costituzione
A volte sono dirette non dico dalle stesse persone che le hanno fondate ma insomma più o meno da diciamo da questo ambiente noi dobbiamo assolutamente prefigurare un nuovo passaggio nuovo step e credo che in questo senso questa nostra esperienza di fare vivere queste giornate queste conferenze
Insieme a noi ai nostri giovani credo che si sia rivelato estremamente importante
Certo che
Noi non abbiamo mancato di rilevare che la cultura viaggia sulla lingua
E come ha detto la Settimana della lingua italiana non punto tempo fa pochi giorni fa non siamo la quarta lingua studiata al mondo
E questo per il paese è un grande investimento a volte il Paese se ne rende conto a volte meno
Ma è chiaro che siccome la cultura viaggia sulla lingua e poi la cultura induce a studiare una lingua quello che noi si investe in cultura è qualcosa di molto molto importante ho visto che proprio ieri veniva recensito un libro nuovo
Che si segnala per questa analisi che cerca di dimostrare che ogni euro speso in cultura ne produce uno virgola otto come come reddito indiretto
Anche lei l'ha visto questa pagina ieri sulla degli sulla Repubblica di perché segnalava questo libro ma io per esempio ho citato la Camera di commercio di Milano per andare in posti più vicini a lei di Monza che due novembre ha diramato un un lo studio da cui si deduce che l'export italiano nel settore cultura e tempo libero
Più di tre miliardi
Insomma il Paese deve rendersi conto che l'investimento in cultura è un investimento produttivo
So che lei si sta battendo credo con successo ma poi ce lo dirà
I tagli alla cultura sono modesti a favore dello Stato ma sarebbe molto negativi per la cultura stessa cioè tagliando la cultura si fa pochi soldi ma si fa tanto male Ezio tanto male e quindi credo che anche questo deve essere ma poi c'è un'altra sfida
Noi sappiamo tutti che il punto di forza del nostro Paese risparmio privato la ricchezza accumulata i patrimoni e dobbiamo cercare di agevolare che una parte di questa risparmio privato vada attività culturali
La Borsa ha funzionato in questo senso però sarebbe importante avere forme di questo genere anche per le fondazioni e anche per gli istituti culturali capisco che per un imprenditore fa più immagine finanziare l'opera d'arte o il monumento che conosciuto
Però credo che andrebbe anche agevolato chi intende farlo creatività magari meno conosciute culturali meno conosciute ma di grande rilievo e di grande significato anche formativo
Tutto questo credo che possiamo farlo veramente insieme
Noi rappresentiamo bel nucleo di volontariato culturale
Perché le nostre fondazioni hanno delle strutture funzionaria ridotte veramente al minimo non vivrebbero se non ci fosse l'apporto disinteressato l'apporto del tutto volontario di tante persone di tanti uomini di tante donne
E questo è un patrimonio a cui il Paese deve guardare certamente con favore con d'avrà visto forse della mia relazione che ora siamo in presenza delle loro legge sul terzo settore
Non è chiara l'interpretazione per quanto riguarda il mondo della cultura è chiaro che c'è una l'articolo quattro del decreto legislativo che esclude
I gli enti vigilati per esempio del ministero dei beni culturali però c'è anche una specie di aree di mezzo che non è né vigilanza del ministero dei Beni culturali nei termini articolo quattro ma mal si presta ad essere inquadrata in una legge che si dirige soprattutto per volontariato associazionismo in campo sanitario e sociale
E quindi forse aveva anche proposto che abbiamo fatto un convegno vedo qui con i commercialisti al CNEL di grande impegno di grande anche con la partecipazione oltre che la dottoressa
Lì
Oltre a dottoressa Paola Passarelli anche del direttore generale competente del ministero del lavoro forse una circolare interministeriale un atto di governo che chiarisca
Bene l'ambito di applicazione credo che sarebbe veramente importante altrimenti ci troviamo in una situazione di incertezza se questa legge sul terzo settore impatta un meno sul settore culturale
E in che misura impatta mai se non voglio spaventare chiedendo cose anche che le ha avuto tanti anni di di vita ministeriale ma non voglio adesso ipotecare i prossimi cinque anni chiedendo una cosa dopo l'altra queste che ho detto
Mi sembrano veramente diciamo delle priorità degli elementi immediati insieme un'altra cosa che la nostra conferenza anche voterà un documento e cioè il recepimento l'approvazione parlamentare ma certo il Governo non può fare molto su questo
Della convenzione di fare o perché non si capisce perché l'Italia non l'abbia provata la cosa giace da vari anni
E naturalmente chiediamo l'impulso del ministero sul Parlamento ma verrà anche il presidente della commissione almeno annunciato il presidente la Commissione cultura della Camera questa è un'altra cosa che ora per non non per fare una lunghissima lista ma certamente noi le chiediamo
Di poter fare credo che lei si potrà abbia di a rendere conto della ricchezza
Delle iniziative che noi portiamo avanti del materiale che viene proposto mi ricordo che insieme parlammo del Dida fiorentino anche dell'Accademia della Crusca naturalmente la ricchezza ma anche di questo fatto che non ha non non diciamo così no no inibizioni a dirlo noi abbiamo avuto una grande trasformazione del sistema politico la morte di tanti partiti su due e così via
E credo che proprio anche rispetto a questo il fatto che vi siano delle fondazioni che possano invece tramandare la cultura del del ventesimo secolo la cultura della Repubblica che possano in qualche modo creare questo ponte fra passato e futuro credo che sia importante e credo che sia positivo è chiaro che se dobbiamo interpretare questa frase
Il futuro incontra il passato ma dove lo incontra nell'oggi
E l'oggi alla nostra responsabilità ecco perché abbiamo indetto queste conferenze che tanto sono di stimolo perché impariamo anche reciprocamente le cose migliori per ciascuna Fondazione cerchiamo quando io ho cominciato a occuparmi di circoli culturali se si faceva una conferenza con sessanta persone eravamo contentissimi era un grande successo oggi se questa conferenza non va in streaming e non la metti su You tube non è fatto niente sostanzialmente e questo è un uno stimolo anche reciproca evidentemente che cerchiamo di darci per questo siamo orgogliosi di questa associazione
Siamo contenti di questo lavoro e ringraziamo molto l'universo del presidente Alfonso Andria perché certamente la cornice di Ravello è stata una cornice che ci ha molto aiutato nel portare avanti positivamente i nostri lavori
E la ringraziamo davvero per questa sua avvenuta che ne avrà c'è solo la prima naturalmente e le auguriamo buon lavoro grazie
D'buongiorno a tutti
Beh sono molto contento di essere qua e là si tutto e volevo iniziare ringraziandovi appunto del del vostro tempo della vostra disponibilità alti
Di spendere qualche qualche minuto insieme
Gli Enti giù troppo che doveva andare via tra poco arte da quando faccio questo mestiere ha scoperto che liquidi si possono comprimere quindi diciamo non lo sapevo
E quindi a una serie di impegni che mi aspettano prima di arrivare prima di arrivare a sa
E beh innanzitutto volevo ringraziare inizio dal dal presidente dal presidente Spini
Che mi ha ingannato nel senso che mi ha detto faccio un breve una breve introduzione poi parla lei no quindi praticamente ha già detto metà delle cose che volevo dire
E di fatti io noleggiano alla relazione mi son preso degli appunti così facciamo una chiacchierata cioè ho cambiato in tempo reale quello che il focus del mio intervento lo ringrazio anche perché lo è venuto a trovarmi devo insediato da pochi si occupa di settimana
è venuto a trovarmi al Collegio Romano mi ha raccontato una storia a me questa storia è piaciuta
Mi ha interessato
E ed è la ragione per cui sono qua quindi volevo un attimo così raccontarvi
Come vedo la riunione di oggi come vedo un po'la vostra associazione quali possono essere degli spunti di riflessione di collaborazione ciò che ci per quello che riguarda il Governo in questo caso associazionismo dunque
Quando parliamo di ANCI parliamo di un corpo intermedio
Di un qualcuno che si fa già ricco di raccogliere filtrare moderare sistematizzare e trasferire quello che sono delle esigenze di soggetti in questo caso i soggetti sono istituti culturali a chi poi può prendere come nel mio caso decisioni di varia natura dei finanziamenti alla normativa la prima riflessione che faccio è che sono ancora più convinto da quando non solo lo predico umana sono passato all'operatività
Noi abbiamo bisogno di corpi intermedi
Quindi lo stato il governo ha bisogno di confrontarsi con articolazioni che sappiano incanalare quelle che sono le esigenze solamente così a mio avviso si riesce a fare un fruttuoso un dialogo a due vie che abbia un senso
Senza i corpi intermedi la probabilità di andare verso atti di tipo assertivo da parte di chi ha in mano il potere e che non necessariamente porta un qualcosa che abbia poi un significato è un valore per chi riceve questo atto del Governo è molto alta
Secondo me l'assicurazione non la garanzia maggiore di un dialogo di far qualcosa che abbia senso per le persone per l'istituzione per i territori è quello di lavorare insieme a quelli che sono questi questi soggetti tra cui tra cui varici
La CIA raggruppa mi hanno detto dal novantadue giusto dritto vanta due centootto associazioni istituti culturali
Allora la domanda perché mi sono fatto io va bene ma tu ministro cosa ne pensi degli istituti culturali allora non vi nascondo sapete anche voi che visto da fuori c'è un uomo come dire un'immagine di
Poco dinamismo mettiamola così
Che secondo me abbiamo l'opportunità di ribaltare
Trattato dal mio punto di vista io come Governo anzi sarà un po'più ambizioso come come Paese abbiamo bisogno degli istituti culturali
Come Governo di sicuro perché voi riuscite a fare delle cose che noi non dobbiamo fare
Si tratta di conservare la memoria si tratta di voi lavorate in un ambito molto molti dicono solo non siete tutti così per carità ma faccio riferimento alle fondazioni di cui parlava prima
Il Presidente voi lavorate in questi a in questi come dire utili interscambio tra quella che è la quotidianità e quella che è la storia
Cioè voi prendete un degli aspetti delle dinamiche le informazioni delle mozioni
Che hanno un valore anche emotivo molto spesso perché fa parte della storia quotidiana delle persone e lo consegnate lo sistematizzato e fatte un lavoro estremamente prezioso
Per passano a quello che poi sarà la ricerca storiografica no togliendo di quello che è il pulviscolo dovuto alla quotidianità e sulla lasciandolo depositare sistematizzato questo lavoro meritorio che probabilmente sette le istituzioni i soggetti migliori
In grado di svolgere
Stiamo parlando di specificità tutti voi avete una specificità molto forte magari non siete grandi come persona penso non stiam parlando no di realtà complesse e articolate organizzate
Con decine e decine di di addetti
Ma quei pochi che ci sono sono molto specializzate molto motivati vanno esattamente al punto che anche questo una cosa molto fondamentale
L'opportunità che abbiamo e quello e diciamo quello che vedo oggi delle persone che faceva il Presidente prima a mio avviso sono un punto molto importante c'abbiamo l'opportunità di dargli anche una dinamica quindi il fatto di avere tanti soggetti ad esempio tante nuove nuovi membri dell'AICE
Il fatto di avere nuovi soggetti che fanno domanda di finanziamento questo proprio nel parleranno la dottoressa Passarelli va be'puramente uno per cento in più
Cioè un trenta per cento uno su tre
è più bravo di me quel numerino così vi dico ma braccia invece decimale quindi adesso vi dice il decimo tenta
Ecco perché a lei fa i bonifici o no perché sennò io io arrotondo no è che io sono solo sarà sociale non si combina centoundici ecco cosa che dicevo per no questo segnale positivo attenzione vuol dire che il fatto di finanziare il fatto di interagire con l'amministrazione pubblica non è una sine cura non è qualcosa che accade perché ogni anno si fa così
Ma diventa veramente un rapporto un rapporto vivo dove a mio avviso si possono anche raggiungere delle si può anche stimolare quella che la dinamica interna di questa associazione e l'ultimo aspetto che ci tengo a dire per quello che riguarda il valore degli istituti culturali e il valore della diversità
Lo Stato quando si muove per sue per sua natura tende a essere Como Janet Zante
Perché la gente da fare cioè
Si cerca di capire la volontà politica si cerca di stare il più vicino possibile volontà politica e quindi è come se ci fosse un magari non è un qualcosa che viene deciso dal centro ma automaticamente c'è un po'di riallineamento riorientamento
Di quelle che sono no le attività della pubblica amministrazione
Bene questo non so se eliminabile onestamente questo penso che faccia parte delle umane vicende
Ma quello che è importante e che invece la società ma anche diversa nella società devono rimanere devono avere spazio soggetti che con governo non sono d'accordo
Soggetti che il governo magari non lo possono manco vedere perché sono distanti agli antipodi e dal punto di vista ideologico e questo è un valore perché la nostra società rimarrà vita democratica instabile
Se questa diversità viene mantenuta e voi ci aiutate mantenere la diversità di questa società quindi il ruolo degli istituti culturali è molto importante
Cosa possiamo fare dal dal ministero del chi diciamo nel mio caso si occupa del potere esecutivo
Beh la prima cosa dare attenzione
Ascoltarlo diceva di parlargli andare a qualche convegno
Metterci la faccia dialogare rispondere a quelle che sono delle domande che magari anche farne a nostra volta dialogo
Secondo me questo è un segno di attenzione che voli merita cioè il minimo a mio avviso che chi svolge un ruolo come mio deve fare nei vostri confronti
Supporto
Il supporto lo vedo in due situazioni per una immagino sappiate perché quello che vi aspettate ogni tanto qualche soldo aiuta
E torna quello che dicevo prima se io voglio guardate lo stesso discorso che faccio al cinema al teatro no all'editoria eccetera
L'uso della risorsa pubblica non deve essere dirò che non è posto al caso ma in generale non deve servire per cambiare le leggi di mercato
Deve servire per mitigare e leggi di mercato ne dovremmo esser la tettoia sotto la quale prosperare la diversità
Lasciate da solo le leggi di mercato in fondo anche nella cultura c'è questa possibilità si va verso l'omogeneizzazione ma dobbiamo garantire la diversità
E a volte per garantire la diversità qualche euro aiuta ed è la ragione per cui i soldi spesi in cultura inviso sono soldi più che mai spesi lato stato puro normativo
A volte lo trascuriamo volta pensiamo che basti un soldi non bastano i soldi ci vogliono anche delle norme il presidente ha fatto detto riferimento a ad alcune di queste su cui probabilmente sarà diciamo terremo di di analisi nelle prossime
Nei prossimi mesi ma le norme aiutano a far sì che questo sistema rimanga vivo rimanga vitale e funzioni per il meglio e ripeto questo vale per il sistema degli istituti culturali e per altri ambiti del
Diciamo del del del mondo culturale inteso in senso lato
L'ultimo aspetto che che ci tengono dello stimolo allora non
Penso che che dico che il mio ruolo debba anche avere un ruolo attivo
Quindi senz'altro ci vuole uno sportello diciamo a cui incanalare ricevere quelle che sono delle richieste più che legittime che vengono da chi si occupa delle vostre cose contemporaneamente però mi sento più che legittimato fare a mia volta delle richieste
Ad esempio è vero che noi diamo dei finanziamenti ma come la dottoressa Passarelli sa
Più o mente erano i soggetti più diciamo ci sarà attenzione a questo settore importante degli ambiti culturali
E più è logico che ci sia anche un minimo di sana competizione da parte degli istituti culturali nel mettersi in relazione con nove e penso che questa dinamica questa sana competizione serva ad entrambi
Serba a chi fa il mio mestiere banalmente per chiarirsi le idee perché la competizione deve essere fatta secondo certe dinamiche certe diciamo aree di preferenza e quindi il mio compito anche quelle di pensare seriamente
In maniera dialettica attraverso il confronto a quelle che sono delle degli orientamenti uno ve l'ho già detto cioè con valore per me è quello della diversità io voglio che questo sistema rimanga diverso
E se devo spendere quattrini affinché rimanga riverso bene saranno dei quattrini ed estesi ci sono delle altre delle altre attenzione naturalmente saranno e sarà compito nostro quello di esplicitarlo il più possibile
E l'ultima considerazione che volevo fare era va bene adesso abbiamo detto come vediamo gli istituti culturale detto cosa possiamo fare ma poniamoci la domanda delle domande ma perché lo stiamo facendo
Perché non ci dedichiamo ad altro perché invece al Ravello per carità sempre un piacere vederci ma insomma ci sono anche altre cose ma che si possono fare
Ed è allora qua la riflessione che volevo condividere con voi che cosa vuol dire democrazia
A scuola ci hanno insegnato che siamo in un Paese democratico va bene ma che cosa vuol dire moderazione a scuola ci hanno insegnato che abbiamo delle costituzioni
Più bella del mondo va bene ma cosa dice esattamente la nostra Costituzione mi sono segnato alcune cose dette chi fa il mio mestiere parte sempre dall'articolo nove
E senza di quello nero ci saremmo quindi e l'articolo nove naturalmente scusate metto gli occhiali da sole non riesco a leggere
Parla di sviluppo da cultura parla di ricerca scientifica e tecnologica tutela del paesaggio e patrimonio storico artistico dall'azione
Ma noi abbiamo anche un articolo ventuno che parla di libertà di pensiero
E che vuol dire che noi e allora chi fa il mio mestiere ha giurato sulla Costituzione quindi ho giurato che farò tutto il possibile affinché venga mantenuta la libertà di pensiero non è una cosa leggera e tensione
Parliamo di sviluppo della personalità individuale
E per me lo sviluppo della positiva della personalità individuale anche a che fare con le condizioni economiche perché è una persona che vive in uno stato di totale indigenza non è che gli sto dando la possibilità di sviluppare la personalità individuale
O se lo faccio faccio un falso ideologico perché penso di farlo ma era alta sto facendo esattamente il contrario
E parliamo di progresso spirituale della società
Questo l'articolo quattro quindi stiamo parlando di progresso stiamo parlando di qualcosa di nuovo stiamo parlando di generazione di nuova conoscenza stiamo parlando di generazione di nuove relazioni sociali
Dove si mettono in comunicazione gli individui con gli altri in modo da creare una rete di tipo sociale
Questa è la ragione per cui stiamo occupando di questo
Quindi senz'altro parleremo un po'di cose tecniche come quando facciamo i bonifici molto importante non è bar non è banale l'assunto
Uno degli impegni che ci siamo presi e di mettere a posto alcune cose del del comportamento del governo che in passato probabilmente erano state leggermente trascurate una di queste è la tempistica con cui la pubblica amministrazione fa i pagamenti
Perché ed è questo me lo sapete meglio di me siamo un po'matrigna no cioè quando vogliamo i soldi di solito siamo abbastanza puntuale nel richiederle quando invece dobbiamo restituire il favore a volte siamo leggermente come dire
Complesse
Ecco questo è un impegno è un'area di attenzione su cui dobbiamo lavorare seriamente perché alla fine nera dell'operatività delle persone
E ovviamente stiamo parlando di un settore e con questo chiudo che dobbiamo vedere all'interno del contesto europeo siamo partiti parlando del punto dell'anno europeo del patrimonio culturale
Certe parlato avete lavorato in questi giorni è stato di fatto il tema cosa principale su cui si è un discusso in questi giorni
Non siamo in Europa ne siamo parte dell'Europa lo siamo componenti del loro apparvero appare nostra
Quindi non qua ci siamo a pieno titolo siamo perfettamente in grado di come dire ragionare con l'Europa di che cosa l'Europa ha bisogno
Siamo anche in grado di proporre delle cose che magari non sono le stesse che in passato si facevano o si pensava che a nostro avviso sono indispensabili da inserire all'interno del contesto europeo e alla fine si parliamo di cultura stiamo parlando di un ambiente di un elemento che va a costituire quella che deve essere il complesso totale complessivo della cultura europea
Che deve rimanere una cultura diversa determina con la cultura articolata deve rimanere una cultura abbastanza variegata per permettere alle istituzioni il singolo alle comunità
Di scegliere e di fare delle scelte culturali di molti si sentano sempre a proprio agio e si sentono pienamente Patroni dicono che il loro destino denigrazione Corbola
Grazie al Ministro per questo intervento non formale no ma che veramente testimonia della volontà di un lavoro comune che è estremamente importante proprio perché il ministro ha riconosciuto il valore di queste corpi intermedi non sempre questo valore dei corpi intermedi era stato riconosciuto in questi anni
E quindi noi costituiamo appunto un lo di questi corpi nel rapporto che abbiamo con le fondazioni di istituti culturali
E ci offriamo quindi a un confronto che qua si svolgerà nella mattinata anche con altri soggetti di carattere imprenditoriale sociale e civile proprio perché riteniamo che la cultura sia un momento diciamo trasversale che debba attraversare le varie istanze del nostro Paese saluto anche l'onorevole Silvia Costa del Parlamento europeo che appena arrivata
E procediamo nei nostri lavori
Non so se arrivato direttore dell'Accademia dei Lincei il dottor Cagnazzo
Al momento non è ancora al momento non è ancora arrivato il presidente Giannola della Svimez eccolo se se si sente pronto gli darei la parola
Proprio Teresa ha studiato
Credo che tra l'altro il rapporto fra culture mezzogiorno e sviluppo del Mezzogiorno sia sempre stato uno dei suoi temi vero presidente quindi
Zanon meridionale fra
Saverio
Cercherò semplicemente sono un economista sono
Nomi meridionale però mi occupo il Mezzogiorno Ravello come dire una delle perle quale
Ma molto rapidamente abbiamo presentato l'altro ieri il
Rapporto Svimez ieri abbiamo respiro spiegando fa spiegarci spesso la nostra posizione sulla manovra in sede di audizione parlamentare commissione Bilancio
E credo che questo amante parecchio comunque a che fare con i temi di oggi
Senso io da economista il tema dei beni culturali quello che Conte presidente Spini poi organizzato organizza ogni anno a questa
Un po'
Scambio di idee per così dire e credo che sia uno per noi della Svimez
è uno dei drivers dello sviluppo dell'economia e evidentemente una delle
Condizioni di riequilibrio di perequazione del sistema
Del sistema Italia
Quindi io molto rapidamente cercherò di dare alcuni dei
Su quello che come un economista può guardare ora
A me non ha un patrimonio come quello dei beni culturali della cultura veneta
Nelle sue articolazioni più disparate io ho diretto per un parecchi anni la fondazione Istituto Banco di Napoli
Che è titolare del più grande patrimonio al mondo archivistico di tipo bancario
Che ha un uno spessore storico culturale e anche di per esempio di
Documentazione di come perché a Napoli è nata la circolazione cartacea nata moneta fiduciaria cose che non è da poco
Per cui per esempio chiediamo alla BCE perché non facciamo una storia della moneta europea e dovremmo partire da Napoli e dal sistema dei Banchi pubblici napoletani abbiamo avuto neanche un anno fa un convegno internazionale in cui il mondo anglosassone ha scoperto questa cosa e quindi ha dovuto retrodatare un po'
Certe cose non alla Scozia ma a Napoli quindi la cultura poi degli impatti molto importanti e basta coltivare una e qui c'è molto da coltivare
Io quindi
Molto rapidamente noi abbiamo presentato il Rapporto Svimez abbiamo per così dire certificato come facciamo ogni anno
Gli aspetti problematici del rapporto
Del sistema Italia un sistema sempre più diviso in due sempre più pericolosamente diviso in due anche perché qui c'è ministro credo che uno dei temi prossime che avrà molto impatto sulle prospettive sarà quella che mi auguro una discussione aperta franca e costruttiva sul tema delle autonomie territoriali
Che a nostro avviso e non bomba ad orologeria
Che prima o poi occorrerà
Affrontare e credo e qui sono molto sintonia con il ministro
Che dovremo affrontare leggendo attentamente e la Costituzione
E questo credo che ci dà una traccia importante per procede perché l'autonomia è un valore
Ma per così dire a doppio senso
Perché è a senso unico ci può essere più Tonya o meno autonomia in funzione
Di un disegno che il quadro della Costituzione
Beh Mezzogiorno quest'ultimo anno ne hanno e abbiamo poi proiettato fino al due mila venti
Una situazione il sistema Italia di forte divaricazione perché è vero che ripreso da una crescita
Lentissima praticamente insignificante al nord che al sud quindi queste cose indovini interessano tutte e due le parti al sud
Addirittura nella ripresa più velocemente che al nord come al sud aveva perso il quindici per cento del prodotto il Nord ha perso comunque l'otto per cento unica nazione in Europa a capire performances così brillanti
E qui si pone un discorso un problema di come trovare una soluzione
Purtroppo da due anni a questa parte nella prospettiva fino al due mila venti la soluzione non c'è nel senso almeno dal nostro punto di vista che non è un punto di vista localistico al contrario un punto di vista di sistema
Il nord sud divaricano crescendo pochissimo entrambi ma in questa minima crescita insignificante ripreso la diversificazione aumentar
E con una caratteristica che l'incremento dell'economia si accompagna nel Mezzogiorno con un peggioramento di tutti gli indicatori sociali dai diritti di cittadinanza dall'
L'immigrazione
In due anni ci sono andati via
Circa cento cinquanta mila residenti dal Sud per la metà sono giovani se non laureati sappiamo tutti quello che succede
E questa è una cosa che non può essere
Legata o confinata da sud perché questo implica qualcosa di tremendo per il sistema e cioè il fatto che da qui a vent'anni trent'anni nel secondo avrà perso cinque milioni di residenti
Il Nord sarà un po'meno
Popolato di adesso ma sostanzialmente tiene
Ma con un risvolto ma di un certo tipo che il prodotto interno lordo presso la Banca d'Italia che fa queste proiezioni sarà sceso del venticinque per cento
In Italia e del quaranta per cento del sud quindi avremo una realtà totalmente
Dipendente
Vecchie
E quindi le tentazioni di risolvere il problema per separazione
Se in regola secche reggiamo fino agli anni Sessanta sono già evidenti adesso e non è la soluzione di quelli che pensano di risolvere il problema
Per separazione questa la nostra interpretazione alla nostra anche credo documentazione per cui
La vera dico soluzione l'opzione che resta al Paese
E resta sa incapace capace di cavalcare l'ora
In modo efficiente ed efficace e di riscoprire che il Sud non è una periferia ma il centro di un mondo e del mondo mediterraneo e l'Italia è come dire tutti insieme il centro di questo mondo
E questo vuol dire delle scelte molto precise
E allora e qui in questo quadro la cultura i beni la logistica vanno inquadrati in una ottica di strategia e di opportunità
Senza le quali il sistema può esportare quello che vuole
Ma non vanno da nessuna parte perché oggi nel mondo globale il made in Italy non basta ci vuole un secondo motore è il secondo motore
Deve essere il Sud rimane sotto del non perché Napoli fa da solo ma perché Milano Trieste Genova invece rendono a calci anche Napoli Palermo e così via per farne il secondo motore del sistema perché da solo il primo motore non basta noi stiamo uscendo dall'Europa non perché
L'Europa è matrigna perché poi la voce a tutti i suoi difetti ma perché noi siamo marginali conteso saremo sempre di più
E quindi poi potremo battere i pugni quanto vogliamo rispetto invece giustissime e importanti richieste di modificare di evoluzione e di riforma
Che potremmo accampare se adottiamo questa prospettiva questa visione euro mediterranea dove noi siamo il centro
E non qualche un altro dove noi contro vi lanciamo nel nord del regno
Che domina la logistica con uno sano della Provincia che la deve creare
E qui cultura e i beni culturali sono un ENI aspetti io adesso semplifico al massimo non vedo
Perciò le tabelle
Su la spesa in cultura dal sud al nord dove vive
Il divario è enorme ma storicamente da oggi
Dove gli unici riprese sono attorno al due mila quindici perché c'è da finire
E il
L'Agenda due mila sette due mila quattordici e se non si perdono i fondi allora anche nella cultura troviamo la spesa pro-capite che aumenta soprattutto le spese in conto capitale che si avvicina ai parametri del centro nord del centro
Mezzogiorno è un patrimonio culturale che almeno il quaranta per cento di quello che l'UNESCO considera il più grande patrimonio
Culturale al mondo e quindi c'è una sperequazione anche di impegni di risorse pubbliche e private anche private perché poi il Sud non ha fondazioni bancarie ce ne ha quindici
Ridotte diciamo essere veramente marginali all'interno di un sistema importantissimo per il Paese che quello delle fondazioni bancarie che hanno un
Tra l'altro un significato molto preciso per la salvaguardia del sistema bancario italiano finché regge perché anche questo è in via di marginalizzazione
Quindi e in questo senso l'ora
Un concetto importante come economista su cui lavorare in prospettiva chiamava così molto pratica
L'Italia in generale è un bene posizionale per tutta una serie di motivi bene posizionale quel bene che in quanto tale solo lui può essere può avere quel ruolo perché perché a quella posizione perché a quella struttura
E questa è la posizione questa struttura che per molti secoli era uscita dal centro del mondo oggi è al centro del mondo
Noi quindi abbiamo una potenziale di rendita posizionale enorme
Non sfruttiamo niente
E cominciamo dall'economia qual è oggi oggi abbiamo a disposizione
Autostrade per rilanciare l'economia e non basta il made in Italy perché quello industria quattro punto zero al nord affatto credo già
Compiere il salto perlomeno per riagganciare l'industria quattro punto zero del mondo
Però Brescia ci dice
Che è ferma
Perché perché basta che l'economia mondiale rallenti
E non è certo che in media in Italia ci trascina a prescindere dall'economia mondiale e noi siamo uno spicchietto dell'economia mondiale
In contempo però noi abbiamo un Mediterraneo che è il centro del mondo degli scambi
E noi siamo niente in questo centro del mondo degli scambi
E non abbiamo fatto niente per essere qualcosa è questo centro del mondo degli scarti
Abbiamo Taranto in cassa integrazione abbiamo cacciato i cinesi da Taranto che si comprano il Pireo empireo diventa il cielo lardo logistico della Cina
Noi potevamo essere la logistico di tutto il Mediterraneo con Gioia Tauro con Taranto con Napoli e non abbiamo fatto niente in vent'anni per esserlo anzi e ho fatto di tutto evitarlo
Perché perché magari Trieste Genova non si colori coordinano e quindi c'è un problema di sistema
E oggi ore cuperiano questa realtà sistemica o io al nord e il sud in vie parallele con illusioni diverse escono da questo mondo globale che ci piaccia o meno
La cultura come è un bene posizione avrebbe noi parliamo come Svimez di drivers dello sviluppo
Una è la logistica valore
Oggi abbiamo lo strumento le zone economiche speciali che ancora attendono già ce ne sono due attendono il decreto sulla semplificazione sembra è ironica questa cosa
La semplificazione fondamentale per lanciare una zona economica speciale
Da un anno cioè ci sono queste due zone economiche speciali attendono una cosa fondamentale
A parte le nomine ministeriali oltre alle regioni e così via che anche quelle sono una complicazione ma ecco intendono un modello e il modello deve essere molto attentamente
Attendono quindi che si dia un anno alla ricostruzione dei retro porti perché la zona economica speciale come intesa giustamente abbia poggiata sui grandi porti per mettere in moto non il transhipment per mettere in moto la nuova manifattura digitale e così via nei suoi retro porti e così via
E questo è un pezzo della rendita che noi dobbiamo
Costruire e della quale dobbiamo fluire questa secondo motore per l'Italia
L'altra da un altro da verso è proprio il patrimonio culturale ma il patrimonio culturale non è la per così dire valorizzazione
Micro
Programmata nell'enorme patrimonio che abbiamo
Patrimonio culturale non lo valorizziamo se facciamo rigenerazione urbana generazione del metropolitana
Se affrontiamo il problema Napoli il problema Palermo due enormi patrimoni culturale che sono per dire in decadenza è dire poco Palermo di meno di Napoli non parliamo di Roma lasciamo perdere
Ma la rigenerazione urbana è un attività di enorme impatto economico di enorme impatto energetico di enorme impatto culturale
Perché parlare di turismo senza capire che turismo Liam qui presso il professor De Masi ci potrà dare illuminati indicazioni su cosa selezionare noi diamo il potere di selezionare perché siamo il meglio in questo in questa sfera abbiamo un codice dei beni culturali che
L'unione dall'ex Unione Sovietica che non la firma codici
Una volta caduta chiede all'Italia ma ci fa ci spiegate come trattare questo che per lui un mondo nuovo l'Ermitage io sono andata da a San Pietroburgo perché loro ci vedono così
Allora abbiamo una leadership di cui penso cito abbiamo una consapevolezza paga
Ma siamo i leader da questo punto di vista come leader del restauro e leader del dell'archeologia eccetera eccetera e quindi possiamo è un fossero è una cosa da anche da esportazione
Tutto il maglione del Nordafrica e così via
Molto più alta
Pronta ad accogliere la leadership italiana di quella francese tanto per intenderci anche nella cultura anche negli scambi
Diciamo ne siamo fissati col mondo anglosassone ma ne dovranno essere il polo attrattore della nordafricane che il col
Diciamo che il continente di domani dove l'economia cresce al cinque per cento e non c'è rendiamo conto vediamo solo i grandi problemi le tragedie non vediamo le opportunità
Da questo punto di vista e credo che la rigenerazione urbana
Un tema fondamentale perché vuol dire valorizzare quello che un patrimonio unico al mondo
People sarebbero dire perché abbiamo questo patrimonio quest'altro e per un economista cose interessantissime
E quella di capire qual è il modo di produzione che ha portato a quel patrimonio che non è per caso che l'Italia
Quello che
Ed è non è per caso che l'Italia non ha avuto l'Ing la rivoluzione industriale
Ma ereditato che è un modo di produzione di mantenimento di una collettività di tante collettività
E che sarebbe da capire perché oggi quel bordo di produzione ci ha consegnato un patrimonio che fruttifero
Dobbiamo renderlo fruttifero se capiamo esattamente qual è stato il processo che ci ha portato essere i titolari di questo patrimonio un'ultima considerazione
A nostra leadership
Credo che
Io non sono un tecnico non sono specialista di queste cose
è un valore enorme
All'interno di un mondo globale perché ne possiamo andare in Cina e possiamo andare
In in in qualsiasi zona ed essere portatori di qualcosa un modello di qualcosa ma la prima cosa essere modello da noi
E attuare quello che poi eccome i giovani che se ne vanno se ne vanno portando con sé ed è un patrimonio di cui noi abbiamo scarsissimo
Considerazione che poi una volta arrivati là dimostrano di essere leader all'interno delle università inglesi dell'Università americane e così via anche questa è una cosa che si dovrebbe fare accendere molte lampadine
Allora prima cosa farla da noi e allora una strategia
Per uscire dalla crisi
è una crisi di sistema non è una crisi congiunturale la nostra disoccupazione non è congiunturale è strutturale
Nel Sud mancano trecento mila posti di lavoro e crescendo all'uno per cento
Noi forse tra quarant'anni di temo potremo dirci soddisfatti perché perché avremo perso cinque milioni di persone prevalentemente giovani avremmo avvenuto la nuova piena occupazione di pensionati
Che l'obiettivo quello che io chiamo l'eutanasia della questione meridionale questa sta avvenendo
Ma questo non può essere accettato
Quindi
La prima cosa che
Diciamo un governo prendo del cambiamento
è la visione che deve cambiare perché se continuiamo a pensare a riforme strutturali a rendere più efficienti più efficaci ad accelerare i processi cosa fondamentalmente necessaria
Ma non abbiamo obiettivi da perseguire
Tant'è vero che
Oggi credo che sia molto difficile pensare che una clausola di legge che prevede che il cortili investimenti in conto capitale devono essere almeno per il trentaquattro per cento
Nell'area del mezzo almeno ce ne vorrebbe molto di più intatte le divari
Vuol dire che siccome non è applicata non sarà applicata né del due mila otto nel nel due mila nove nel due mila nel due mila diciannove nel due mila venti probabilmente
Vuol dire che non c'è neanche l'urgenza di perché si vive
Accelerando la spesa dei fondi strutturali per un due anni o riducendone
Quando uno c'ha l'obiettivo inverso che apice che la salvezza del sistema stanno trovare far di nuovo dell'Italia il centro e non la periferia di qualcosa e già abbiamo tutte le opportunità di farne il centro
Basta essere molto coraggiosi al Nord e al Sud e impegnarsi assieme
Per fare questa cosa e in questo la cultura la rigenerazione urbana la legge olistica valore lei Energia di cui noi siamo potenzialmente ricchi e siamo anche abbastanza avanti a livello europeo
Può essere una sono tutti elementi i nostri drivers per intenderci coerenti è una strategia
è fondamentale però che da tutti questi terminali di potenziali drivers si costruisca un discorso coerente
E in questo momento io credo
Che soprattutto a a partire da questi temi
Sì al momento di discutere di queste cose a Ravello
A Milano
A Bologna
A Trieste a Genova
A Palermo in un'ottica di rifondazione del sistema Italia
Che ripeto ha bisogno almeno di due motori quello che ancora ci tiene in piedi ma sempre più ci vede lontani dal resto d'Europa
Faccio presente la Lombardia ha perso trenta posizioni in Europa se andiamo a vedere le statistiche sul rango regionale
Emilia Romagna ne ha perse cinquanta tutte le regioni del Mezzogiorno sono le ultime sette d'Europa
Allora questo è un segnale importante è un segnale
Direi che è un allarme preoccupante
Che a maggior ragione ci deve fare trovare una convergenza su una visione possibile rione possibile sulla me ecco e questa da qui la capiamo perfettamente
Ed è un problema di capirlo anche magari nelle nebbie del nord nelle nelle torbide situazioni del sud grazie
Grazie veramente ringraziamo il ministro per la sua partecipazione per il suo saluto
Credo che si è impegnato nelle ville vesuviane se non erro
Grazie veramente
Avete visto che e accanto a noi anche il presidente della Commissione cultura istruzione della Camera il presidente Gallo avete tutti visto che arrivato il presidente di Confindustria boccia e anche questo è un fatto nuovo della vita dalla nostra associazione
è la prima volta abbiamo avuto voglio ricordarlo la presenza più volte di Alessandro Laterza quando era era responsabile della cultura in Confindustria è stato veramente un polo di dialogo molto importante per noi
Ma diciamo il massimo esponente della Confindustria non aveva mai partecipato ad una nostra riunione credo che sia l'erede veramente anche questo di buon augurio
Anche per il rapporto fra cultura impresa nel nostro Paese e dopo otto volentieri la parola al presidente Vincenzo Boccia
Grazie grazie presidente Valdo Spini grazie D'Alfonso Andria
Per l'invito e tra l'altro mi è servito molto un saluto il presidente Gallo chiaramente ascoltare il il mi devo dire che pur essendo io di Salerno
E arrivando stamattina quindi la mia gratitudine oggi doppia non solo perché permette ci permette come dire di parlare del pensiero non solo economico di Confindustria ma di aver fatto questo viaggio da Salerno al fratello
In cui in cui come dove ci si rimane sempre senza fiato e mi ricorda ecco se l'Italia partendo dalla costiera amalfitana
Quando entra in gioco l'armonia equilibrio e tecnologia entra in gioco l'Italia
C'è un problema
Che citava diciamo soggiorno la in maniera diversa e che è oggetto di un sondaggio
Che vede il nostro Paese insieme al Brasile gli unici due Paesi al mondo che ha una percezione di sé peggiore di come il mondo ce l'ho di nuovo
Questa è una dimensione
Di coscienza di consapevolezza o di assenza di consapevolezza
Che poi diventa un limite un limite
Nel dibattito delle potenzialità del
Apprezzato molto il ministro che richiama
La necessità della libertà di pensiero
Che significa da tutti i fronti dal partito del no stessi e quindi da Kipar
Chi vi sta parlando di accettare le critiche perché la libertà di pensiero parte da una considerazione in cui la reciprocità
Di comprensione delle cose di opinione parte da una reciprocità di dispetto
E quindi della importanza della istruzione dei giovani
E non solo l'idea di ritornare ai fondamentali d'Europa
E allora
I pro soggiorno la ci ricorda
Quello che conosciamo bene cioè la questione dei divari nel Paese tra persone tra territori tra Paesi di euro
Che è uno dei grandi dibattiti che stiamo affrontando anche insieme le Confindustrie europee
Che possiamo e dobbiamo risolvere innanzitutto
Sottolineando l'importanza che la politica riassume il suo privato
Che significa non cavalcare anzi è corta
Significa per esempio nel prossimo dibattito sull'Europa non perdono tempo dibattere Europa sì Europa Romaeuropa come
E ne siamo dentro uno scontro culturale
Ci sono alcuni Paesi nordeuropei che ritengono che la politica di coesione non abbia avuto alcun effetto e quindi non so che è la fine di euro
Se l'Europa deve ridurre i divari la politica di coesione di riavere dei fini sull'economia reale determinante possiamo dibattere in quali sono questi
Ma pensare che la politica di coesione conservando Europa perché altri stanno bene significa o che non vedono i divari o che non li comprendono forse hanno un'idea di un'Europa diversa o di un anno l'Europa non c'è bisogno di dire sì o no all'Europa
Basta eliminare la politica di coesione incrementare i divari e costruire un'idea totalmente diverso
Questa è una dimensione culturale prima ancora che politica
Questo ci fa capire
Che forse dobbiamo darci dei grandi obiettivi
Paese ed europei
Per ridurre e per costruire una società più inclusiva
Che significa però avere anche una visione europea di paese
Il rifiutare l'idea di un'Italia periferia d'Europa e qui c'entra
L'Italia e il Mezzogiorno e spesso se noi vogliamo costruire davvero una centralità dell'Italia tra l'altro fortunoso direi anche dopo Breaks Italia potrebbe diventare un grande ab di attrazione di investimenti centrali tra Europa e Mediterraneo
E allargassimo al nostro sguardo alla visione geografica del nostro Paese dobbiamo chiederci però poi come fare
Per realizzare questo grande progetto già economico nell'interesse dell'Italia e dell'Europa
Che significa avere chiara la differenza tra visione costatazione perché la visione che determina la realtà
Allora occorre rimettere il lavoro al centro dell'attenzione della politica
Occorre partire da alcune criticità che abbiamo di fronte a noi
Criticità che vengono dall'esterno prima ancora che dall'interno
Criticità che vengono da una Cina che ha deciso di diventare il più grande Paese esportatore al mondo
Che investe in maniera aggressiva su un'industria al pari di quello occidentale ad alto valore aggiunto dato incentivi sa intensità di produttività ad alta intensità di investimenti
E usa le infrastrutture le lotte della seta guarda caso per arrivare in Europa il mercato il più ricco del mondo questa un'altra consapevolezza che non abbia parliamo dell'Europa e delle sue rigidità non ci rendiamo conto di cosa abbiamo dentro lo sto facendo un'analisi storica la sto facendo per capire qual è il futuro
Perché costatare cos'è l'Europa o ringraziare l'Europa non serve a niente in questo bisogna capire cosa vogliamo fare dell'Europa nel futuro secondo più Stati Uniti d'America
Presente a Trump con i dazi cerca di difendere l'industria americana
Con il progetto vision indicasse invita industria americana le investire negli Stati Uniti d'America
Abbassa le tasse e l'industria americana e gioca sulle fonti energetiche chiaramente per gli americani molto più semplice rispetto all'euro per ora la domanda è Mario euro per l'Italia in questo contesto
Comi accettano la sfida con questi grandi player
Il ministro Moavero Milanesi
L'altro ieri ci ha fatto come dire il dono di essere con noi a Bolzano in un bilaterale con la Comindustria tedesca e ci ha ricordato che nel due mila trentacinque nessun Paese europeo compreso la Germania sarà presente nel G7
Se saremmo come Europa potremmo essere tra i primi
Cosa vogliamo essere al due mila trentacinque con la Germania che non sarà nemmeno nel G7 con i Paesi economicamente forti alcuni anche non troppo democratici quindi c'è anche una questione come di cultura di coscienza di Dio come creazione di economia
In cui il dibattito sul dall'Italia seconda manifattura d'Europa tra l'altro passa attraverso una idea in cui dobbiamo chiederci nel due mila trentacinque se vogliamo essere tra i primi in chiave europea oppure essere esclusi
Questo cosa significa significa nel richiamare l'idea dell'Europa del futuro e nel sottolineare l'importanza che occorre un primato della politica in Italia e in Europa lo dico perché a gennaio ci avviamo alla campagna elettorale sull'Europa e non vorrei che l'Europa diventi l'alibi per non affrontare le questioni italiane
Per dire che le colpe sono dell'Europa
E poi faccio qualche riflessione sulla manovra economica chiaramente
Perché un po'il mio mestiere me lo devo guadagnare quindi da presidente di Confindustria chiaramente quindi qualche cosa devo inserirla nella finestra anche quella cultura cultura economica quindi non vado fuori traccia comprendo Sorum
Il punto è possiamo noi definire in chiave italiana ed europea delle politiche delle missioni cioè dei grandi obiettivi europei
Per raccontare all'opinione pubblica europea che sogniamo e uso questo termine non a caso perché per me la politica esso la politica quella che dovrebbe Stra spalmare i sogni in realtà le speranze incertezza non dare anzi occulta
E quindi il luogo ideale per i giovani per l'inclusione per il lavoro per l'occupazione e per la competitività delle imprese per le infrastrutture
Mettendo anche dei numeri senza turbare i colleghi tedeschi con cui abbiamo avuto un dibattito forte in questi due giorni e gli abbiamo detto che devono stare tranquilli perché nessuno di noi vuole mettere insieme debito però se questa è l'Europa che deve accettare la sfida verso gli Stati Uniti d'America e la Cina
E dell'Europa ammesso Bruno condivideremmo dell'inclusione dei giovani del lavoro dell'occupazione
è in Europa che ha bisogno di una dotazione infrastrutturale transnazionale che colleghi l'Europa al mondo e che renda competitive le imprese devono ora non vuole mettere insieme il debito e questo non è il caso per evitare turbamenti degli altri però un eurobond a livello europeo per costruire una rete transfrontaliera e transnazionale infrastruttura oppure permettere ogni paese di sforare all'interno di un limite del rapporto deficit-PIL per una dotazione infrastrutturale purché sia transnazionali
Per questo le politiche delle missioni dobbiamo prima chiarire dovuti arrivare perché altrimenti poi uscì il deficit per altre cose e quindi giustamente poi gli altri si arrabbia perché mente debito chiariamo quali sono i punti e le regole d'ingaggio comuni
Per una idea di Europa che passa da un paradigma di pensione in cui come di nonostante
Molte criticità che noi esprimiamo in rapporto alla malevole economico c'è un punto di metodo che invece come dire un elemento di convergenza che sottaciuto
Che però ha bisogno di un elemento di merito successivo qual è l'elemento di Ventotene guardiamo con attenzione di questo governo
Ne stiamo dicendo e tra l'altro proprio ieri il nostro centro studi ha fatto vedere ai nostri colleghi tedeschi che in ventuno anni
Si è sforato ed apporto dei fittili duecentosettanta posti
Quattordici volte la Francia dieci l'Italia e se mi ricordo Marsella la Germania
Questo per dire cosa
Come è giusto sta dicendo non è importante tanto lo sforamento tanto l'Italia ha deciso di farlo e di accettare anche la procedura di infrazione Accame
E dice lo stesso Governo italiano io lo faccio però la crescita determinerà la sostenibilità di questa manovra
Il punto è questo
Se ne vogliamo dimostrare essere parte di una stagione riformista europea reale reale
In cui diciamo che occorre cambiare Paladin debba di pensiero economico europeo
E cioè trasformare il patto di stabilità e crescita impatto di crescita e stabilità
E quindi non intervenire immediatamente sui saldi di bilancio ma intervenire prima sugli effetti sull'economia reale che vogliamo realizzare può individuare provvedimenti quindi strumenti risorse poi
Saldi di bilancio all'interno di quella regola
Tanto per capirci vogliamo più occupazione più investimenti e cioè c'era già cosa fare eccetera eccetera
Evidentemente questo metodo potenzialmente condivisibile certo però se poi non hai la crescita
Con il secondo pilastro
Non dimostri che la regola stupida ma dimostri solo che sta aiutando in maniera furba
Una logica teorica
Che non è come che è condivisibile ma che però poi nemesi aumento solo deficit e debito questo il punto su cui dobbiamo aprire un confronto partendo dall'invito del Ministro della libertà di pensiero e lo dico perché lunedì saremo in audizione esprimeremo questa critica e non vorrei che la libertà di pensiero e monodirezionale Bertani pensiero comete multilaterale
Che ha proprio darsi che sbagliano siamo solo dicendo attenzione sulla crescita se ne stiamo più attenti quel metodo è condivisibile
Allora fare i conti con le potenzialità del Paese andare oltre il made in Italy e puntare sulla crescita del paese per rendere sostenibile la manovra ma privi una dimensione riformista in chiave europea è determinante
Però le domande sono alcune come possiamo né crescere se depotenziamo per esempio alcuni provvedimenti di industria quattro punto zero se dimezziamo il credito d'imposta per la ricerca e sviluppo sono elementi importanti oppure se chiudiamo addirittura i cantieri
Mi riferisco per esempio alle alle ore Torino a proposito di quel grave che richiamava Gianola logistica cantieri
Apertura del Paese al mondo
Che cos'è industria quattro punto zero la questione categoriale o un provvedimento di politica economica che da una svolta culturale al Paese perché industria quattro punto zero per la prima volta nella storia economica del paese
Interviene sui fattori di produzione non sui settori
Non chiede scambia la politica
Ma definisce delle direttrici in cui se investiti ENI premiato con un beneficio fiscale avendo noi un tax ha detto molto elevato consapevoli che dato il debito pubblico non possiamo domani mattina immediatamente ridurre le tasse a tutti
In una logica trasversale
Perché non esistono i settori del futuro ma esistono le aziende innovative no
Ma se questo è vero
Possiamo noi puntare a partire dall'Italia sull'industria ad alto valore aggiunto intensità di produttività di investimenti senza scambi con la politica dando questa direzione di marcia sanzionare di cui siamo tra l'altro Brigatti perché in Europa
Lavorando tutti con la stessa valute non avendo più diciamolo in meno male l'arma della svalutazione e la produttività che determina la differenza di competitività tra un paese è un altro
E possiamo allora guardare un elemento critico come potenzialità per il Paese qual è l'elemento critico siamo la seconda manifattura d'Europa nonostante le imprese pagano appaghi rispetto all'impresa
Tedesca il venti per cento di tasse in più il trenta per cento di energia in più abbiamo una dotazione infrastrutturale sicuramente inferiore Germani uno spread il più alto allora ribalto la questione perché dobbiamo essere positivi
Cosa potremmo essere sia di muoversi una parte di questi deficit di competitività i primi al mondo
Altro che made in Italy industria italiana e la prima al mondo in assoluto perché io sfiderà in qualsiasi Paese fare secondo con questo deficit di competitività secondo
Possiamo noi dare centralità al lavoro pur condividendo che i divari vanno eliminati
Nel nostro Paese dando centralità però all'occupazione al lavoro a partire da mezzogiorno dove abbiamo una disoccupazione del trentaquattro
Per cento pur condividendo l'impianto reddito di cittadinanza ma criticandone il processo mi spiego
è possibile dire
Che per perdere il reddito di cittadinanza devi rinunciare a tre proposte di lavoro in un mezzo giorno in cui la disoccupazione giovanile al trentaquattro per cento assetti arrivò la proposta John miracolo è questa una dimensione di realismo della politica italiana
Se corte
Settecentottanta euro per lavorare otto ore a settimana quando lo stipendio di primo ingresso in mille due mila e cinque dove la proporzionalità tra queste due cose terzo addirittura da quello che leggiamo
La proposta ti devi arrivare nei cinquantatré chilometri di distanza
Siamo in un Paese opulento a piena occupazione in cui l'elemento di questo tipo può essere elemento di valore o stiamo costruendo una pedagogia formativa che danneggia la centralità del lavoro e dell'occupazione
E in già posto ai giovani è il rapporto al futuro del Paese questa il dibattito su cui noi dobbiamo entrare in quel libero pensiero su quelle criticità per trasformare quello strumento in un ponte verso il lavoro e occupazione e non in un elemento che di Verga dalla questione lavoro e crisi solo diciamo altre dimensioni
A questo significa costruire la società non consociativa non categoriale non corporativa uscire dal presenti istmo da questa dimensione di perenne campagna elettorale e a partire diciamo da alcuni elementi essenziale in cui la cultura diventa un elemento essenziale perché la cultura significa gusto della sfida voglia dello studio senso dell'approfondimento
Capacità di confronto
Che non la fai con un tweet
Con tutto il rispetto per i gomiti ti siedi ti guardi medio
Qualcuno come dire può criticare certi guardandoli sempre negli occhi e articolando un pensiero complesso che solo grazie alla cultura della complessità
Che viene dagli studi dei nostri studenti fu idealizzare
Per capire qual è la costruzione di futuro che decadere in un grande paese
Che si chiama Italia e basta fare un giro da Ravello a Salerno per capire dove viviamo lo dico diciamo da salernitano c'è un conflitto di interesse metto a parte
Grazie
Grazie al presidente boccia perché sto benissimo l'intervento e non voglio trascurare anche di ricordare anche il contributo che ha dato a questo convegno la Confindustria sa lo ricordo anche la calma di commercio di Salerno qui rappresentata dal presidente
Dottor Prete e adesso darei la parola
A sociologo professor Domenico De Masi prego
Mentre De Masi prepara vorrei dire che se l'associazione delle istituzioni culturali sta forse dando anche luogo ad un confronto più ampio e più libero e spregiudicato
Di quello che a volte sia nella società esterna e quindi anche questo forse un merito di questa riunione ha messo a confronto varie voci sta mettendo a confronto varie voci parlano il presidente Gallo la presidente posta varie voci che forse è un contributo anche questo che possiamo dare al nostro Paese prego Domenico
Già
Dunque il presidente bocciarli chiamava alla complessità io ricordo che il grande scultore Brancusi diceva la semplicità è una complessità risolta
Quindi dovremo cercare di risolvere queste complessità questo ci si aspetta dalla classe dirigente
Dunque per quanto riguarda la cultura sono facilitato dal fatto che abbiamo appena terminato una ricerca
Imponente diciamo sul sul futuro della cultura promossa proprio dal presidente Gallo
Per capire come evolverà la cultura italiana da qui al due mila e trenta
Cioè cercando di fare un minimo di prospettiva e di capire dove stiamo andando
Praticamente i i capitoli di questa ricerca sono di più o meno di questo genere
Anzitutto una distinzione tra i settori culturali
Voi sapete che negli anni cinquanta ci fu un famoso scrittore sono che scrisse un libro che ebbe un enorme fortuna intitolato
Le due culture dove contrapponeva alla cultura non contrapponeva paragonava la cultura umanistica con da con quella scientifica per capire come
Funziona luna come funziona l'altra quale la testa dello scienziato il quale di solito si vanta di non sapere chi è Shakespeare e qual è la protesta del dell'umanista e quale non sa la seconda legge della termodinamica quindi questa reciproca non conoscenza
Che porta poiché britanni enorme rispetto alla cultura politecnica che era propria del Rinascimento
Poi c'è stato un altro autore cantante il quale aggiunto una terza cultura con un libro dieci anni dopo intitolata appunto le tre culture
Cioè disse alla cultura umanistica e alla cultura scientifica bisogna aggiungere la cultura sociale
Cioè discipline come economia come sociologia come psicologia come psicologia sociale che hanno paradigmi completamente diversi che sono comunque fondamentali per capire un Paese e la cultura del paese esprimo un'analisi molto approfondita delle ambizioni mensa tra le tre culture a differenza tra uno scienziato sociale uno scienziato
Discese fatte cosiddette e uno è lo scienziato di tipo umanistico
All'incontro tra umanesimo e scienza esatta è venuto incontro il fatto che le scienze esatte hanno scoperto di essere inesatte
Grazie a una serie di autori straordinari che a a cominciare dalla fine dell'Ottocento hanno arricchito questo questo dibattito come ricorderete che proprio nel mille novecento
Firmato il l'interpretazione dei sogni di di Freud che distrugge tutta la certezza e la psicologia praticamente pochi anni dopo nel mille novecentosette Picasso espone Waseda mignon e distrugge tutta la certezza della pittura fatta attraverso il il sistema di Piero della Francesca cioè della prospettiva nel mille novecentocinque Einstein
Pubblica la Teoria della relatività distrugge tutto ha una certezza della fisica nel mille novecentoundici Stravinskij esegue la sagra della primavera praticamente tutta la musica tonale viene e in competizione con la musica atonale del mille novecento quindici le Corbusier
Enunciare il modello Domino con cui l'architettura non procede come è stata questa per esempio la villa in cui ci troviamo dalla base ai vertici ma si dà per per spigoli e poi arriva arriva Joyce con l'Ulisse pensate che gli ultimi le ultime venti pagine sono addirittura senza punteggiatura e quindi si distrugge tutto a voce queste risoluzioni certezza hanno accomunato nella incertezza praticamente i vari rami della cultura dagli antropologi hanno cercato di fare un certo
Un certo
Ordine ma lo scontro è rimasto io ero preside presente mentre erano un ministro della pubblica istruzione sia la Gelmini sia sia la Moratti ero presidi la facoltà di quindici mila studenti quindi molto e se due ministre volevano Domenichino insegna si trendy queste tre I erano in internet inglese
Imprecisa
L'inglese gli studenti lo sapevano più dei professori internet non ne parliamo sapevano di gran lunga di più non si capiva che cosa avrei dovuto insegnare io ai miei studenti sull'impresa si poteva fare qualcosa però tutto questo era diretto al lavoro
Cioè la scuola che deve interessarsi esclusivamente del lavoro essere finalizzato al lavoro
Ora un mio studente ventenne che cosa ha davanti a sé un ventenne praticamente si domanda se almeno sessanta anni di vita
Sessanta anni sono cinquecentotrenta mila ore
Quante ore lavorerà immaginiamo che lei lo faccia non lavorate da venticinque anni subito dopo la laurea fino a sessantacinque
Senza interrompere mai così impossibile l'occupazione sono quarant'anni di lavoro milanesi lavoro mille settecento cinquanta ore all'anno ma immaginiamo che sia
Un grande manager come i grandi manager lavorano molto di più lavora due mila ore all'anno due mila over quaranta sono ottanta mila euro
Allora il mio studente quello al quale la Gelmini che la Moratti avrebbero voluto che insegnasse soltanto quelle tredici dedicherà delle sue cinquecentotrenta mila ore nel migliore dei casi ottanta mila ore al lavoro
Cinquecentosei nemmeno tanto fanno quattrocento cinquanta
Cosa farà il mio studente
Nelle quattrocentocinquanta via ora che gli restano immaginiamo che dorma otto nove ore al giorno cioè dediti anche qualche altro alla all'amore alla insomma quello che gli inglesi chiamano che sono duecentoventi mila ore
Restano ancora duecentotrenta mila ore di totale il tempo libero
Allora se lo dicessi ho visto che il lavoro è un settimo della vita
Che tutta la scuola deve interessarsi del lavoro e basta gli altri sei sette i miei genitori naturalmente varia interessa assolutamente niente dell'educazione dei figli l'affido hanno i professori
Le istituzioni non ci sono più praticamente sia si avrebbe una persona che per un settimo è istruito e per sei settimi e autodidatta
E infatti questa e la situazione italiana in questo momento questa è la situazione la cultura su cento diplomati quaranta passano all'università solo quarant'di questi quaranta solo ventuno arrivano alla laurea triennale e solo sedici arrivano alla laurea quinquennale
La nostra percentuale di laureati adulti in Italia del ventitré per cento cioè giusto un terzo della California è giusto pari pari il ventitré per cento del Camerun
Quindi non stiamo parlando di cultura senza tener conto che siamo bravi cultura di un Paese analfabeta
Perché non avere una laurea oggi è come non avere la quinta elementare alla fine dell'Ottocento tale e quale né più né più né meno
Allora cosa hanno cercato di fare gli antropologi riaggiustare tutto questo dicendo che però resistono tre culture in tipo orizzontale mentre quelle erano di tipo verticale
La prima coltura sarebbe la cultura delle idee
Il patrimonio culturale costruito costituito dalle idee sono la lingua sono gli stereotipi sono tutta quella serie di elementi che
Praticamente governano il nostro approccio alle cose che diceva prima il presidente boccia cioè quello della comprensione della sintesi dell'analisi così di seguito
Poi c'è un altro bagaglio culturale
Che il bagaglio della cultura materiale cultura materiale è l'opposto di quello ideale cioè l'insieme dei manufatti che ci circondano presidente questo tavolo questo microfono questa villa e così di seguito lecita le strade
Tutta a Massa patrimoniale che abbiamo ereditato dal passato che uno voi
Aggiungiamo poi c'è un terzo tipo di cultura che la cultura sociale cultura sociale l'insieme degli usi e dei costumi
Comprese le capacità organizzative capacità conflittuali che caratterizzano un certo gruppo sociale
Anche in questo abbiamo differenze noi vedere se ha vissuto alcunché enorme rispetto all'orto pensiamo la Campania
Abbaia una regione molto bella ce lo diciamo sempre dalla Regione al centro del Mediterraneo che significa al centro tra l'Est e l'Ovest del mondo dal centotré il nord e il sud del mondo ragione
Presidente Giannola quanti ci ricordava che non ci può essere insieme del Paese senza di noi
Però c'è da dire che noi meridionali facciamo di tutto per scoraggiarli settentrionale a considerarci parte della stessa regione perché facciamo di tutto perché
La campagna al centro del Mediterraneo cioè cinque milioni di abitanti c'ha duecento mila studenti universitari c'ha sette mila professori di università sono numeri sbalorditivi se pensate che tredici persone hanno fatto la liberazione di Cuba
Qui i duecento mila giovani pensata se li coltiva Asimo anziché tenerli in queste baracche che sono le nostre università cosa potrebbero essere e poi con un patrimonio culturale come la Campania
Che ci hanno lasciato quindi tra il Padreterno che ci ha messo la natura e i preti degli antenati che ci hanno messo i beni culturali siamo al centro bene abbiamo un prodotto interno lordo che è meno della metà del prodotto interno lordo pro capite della Lombardia
E qua qualcosa Presidente
Di nostro OC alla ce lo stiamo mettendo non so se è chiaro io mi son sempre un poco d'altro a fare del sud ma vedo che è molto più difficile fare delle cose nel Sud che altrove
E e nel Sud chi è che fa da ostacolo a fare le cose illumini del sotto
Ecco una Divina Commedia che diceva Ennio Flaiano la Divina Commedia l'altra quella massa di italiani che rompono le scatole altri italiani fateci caso vi leggete la Divina Commedia in questa chiave lo troverete e quindi lo diciamo una Divina Commedia praticamente permanente
Tutto questo come si riflette sulla classe dirigente
Bene il Governo precedente quello dell'amico Paolo Gentiloni è stato il governo che dal mille ottocentosessanta a oggi
Ha avuto la percentuale più bassa di deputati e senatori laureati
Io essendo professore di università naturalmente non posso non dire che la laurea una cosa importante altra parte i non laureati di trovo sempre un poco più impreparati dei laureati quando li incontro per cui tutto sommato non farebbe male
Anche la laurea che so per un ministro della pubblica istruzione perlomeno in quel caso lì insomma sarebbe bene avere magari un ottimo master presi in un'ottima università straniera non sarebbe mai ce ne sono centinaia in Italia laureati con master ad Harvard eccetera
Non sono stati chiamati a fare i ministri della Pubblica della pubblica istruzione questo governo attuale è il numero due in questa graduatoria di assenze di laureati
Cioè superato solo dal governo precedente
Qui sono arrivato un altro po'di giovani e i giovani in qualche modo hanno aggiustato aggiustarsi fa per dire la graduatoria abbia una massa dei
Classe dirigente di un analfabetismo totale
C'è di meglio da fare quando dico classe dirigente intendo dire il il Sindaco il presidente della regione non di questa Regione anche di questa regione carica ma e e e in genere è così per esempio i beni culturali significa Paesi strepitosi pensate Portofino Capri Ravello
Bene questi Paesi debbono scegliere il sindaco nell'ambito degli abitanti del paese
E non sempre un paese piccolo può esprimere chessò un sindaco un assessore alla cultura all'altezza del Paese perché sono piccole stelle lunghi luminosissima
Che appartengono all'umanità e non possono essere lasciate voi all'insegnante del Paese alla banca del Paese annotate paese che magari in una visione non adeguata alla qualità del Paese nel suo insieme
Un ultimo accenno al problema della crescita
Perché vedete qui c'è un equivoco sul rapporto tra crescita e occupazione tra crescita e sviluppo dei beni culturali
Non sono assolutamente in concordanza l'anno scorso il pianeta in pianeta nel suo insieme produce tra il tre e il cinque e il cinque per cento in più all'anno la ricchezza immensa come potete immaginare dallo scorso il pianeta prodotto il tre virgola otto in più
Quindi la ricchezza immensa l'ottantacinque per cento di questa ricchezza immensa è andata nelle mani di mille duecento persone
Allora queste mille duecento persone naturalmente dicono a tutti gli altri bisogna greci è ottimo
Traducibile non loro il risultato che la crescita ma chi ha lavorato visto che hanno lavorato sette miliardi di persone per arricchire queste mille duecento persone perché dovrebbero essere attratte dalla Grecia
Perché dovrebbero faticare in più per crescere
E vediamo un attimo la situazione italiana due mila sette inizio della crisi
Anzi anticipo alla vigilia della crisi se dieci famiglie hanno una ricchezza di tre milioni e mezzo di italiani le dieci famiglie più ricche
Passano dieci anni si dice che la crisi sta per finire le scrisse dieci famiglie hanno la richiesta di sei milioni e mezzo di italiani
Ce l'hanno raddoppiato la loro ricchezza e contemporaneamente e raddoppiato il numero dei poveri
Qui mi piacerebbe poi con il grandissimo amico presidente della Confindustria parlare un attimo il reddito di cittadinanza ma diciamo in altra sede perché non c'è tempo
Ma pay abbiamo situazioni in cui non c'è coincidenza assoluta tra la crescita e la distribuzione
Della ricchezza che schiarisce mi disse Havel grandissimo drammaturgo Presidente della Cecoslovacchia in un dibattito che facevo alla RAI
Proprio il giorno in cui cade il muro di Berlino mi disse guarda che il
Capitalismo il coprire il capita il comunismo ha perso ma il capitalismo non ha vinto
Perché il comunismo sapeva un po'distribuire la ricchezza ma non lo sapeva produrre
Il capitalismo sa produrre la ricchezza ma non la sa distribuire presto il problema e quando non distribuisce la ricchezza l'ultima cosa che fa nel distribuire la ricchezza è ricordarsi dei beni culturali della cultura
Ma questo lo fa lo stesso industria
Guardate che le industrie le grandi industrie
Avevano le più belle scuole di management che c'erano in Europa
Pensate cosa della ma ventinove della FIAT cosa era Castel Gandolfo per l'ENI cos'erano vetrate per la IBM erano scuole straordinarie il Formez cinque scuole nel Sud che erano dei capolavori
Le aziende danno chiuse a uno a uno a uno
Mi ricordo Lal la discussione con Bernabé che era amministratore delegato e materico quando chiuse
L'Aquila una scuola strepitosa Varese Lodi
Quindi a cominciare dalle aziende non hanno a cuore assolutamente la cultura e meno che mai e poi c'era ancora in uno stato nel suo insieme
L'ultima cosa che dico e che negli ultimi sette anni in sette anni
Il numero dei professori di università in Italia è ridotto del venti per cento venti per cento qualunque professore va in pensione non viene sostituito a cominciare da anni
Ma mia cattedra non non so stato sostituito
Perché non essendoci soldi naturalmente non si sostituiscono i professori è considerata quasi un fatto meraviglioso se ho professore va in pensione così finalmente non si spendono soldi non so se è chiaro il venti per cento dei professori in in sette anni e di tutti i governi
Hanno dei Presidenti del Consiglio dei vicepresidenti che vanno in televisione dicendo che loro hanno a cuore la scuole stanno aumentando i furti invece li riducono anche questo governo sta riducendo e in cui ci sono al governo amici carissimi debbo dire Sarli duecento i fondi i fondi per la scuola
Allora concludo dicendo
Se voi guardate dirimpetto lì oggi pagare si vede poco però non comunque si vede del
Uno una lingua di terra che finisce con Punta Licosa giusto dirimpetto c'è una zona che sia mai Elea
Lì c'era un signore diceva Parmenide
Lì c'era un signore che si chiamava Zenone non so se è chiaro
Io dalla mia finestra quadre state vedo la terra dove c'era il sei nove dove c'era talmente bisogni presocratici
Quindi noi non è che sia una cosa qualunque non siamo una sì in una situazione straordinaria
E in questa situazione straordinaria una cosa è sicura ne parlavamo con il presidente Giannola venendo da Napoli che le riforme non bastano più
Guardate le riforme sopra una fregatura le riforme sono delle risposte a delle domande che quando sono date le risposte dello Panzano già cambiata
Per cui non servono annullata
Nel due mila e crea alla al Festival allora ero direttore della contrazione invitai qui al a Rovello Steve Jobs sette tre giorni qua e quindi tutta la cavalla la la fortuna dedicò debbano facendogli vedere queste cose
E perché lui che devo evitare la quando costo questa roba le spiegavo che il PM la e in Italia soprattutto nel Sud le cose sono gratis
Perché in cassa solo solo ieri solo i ricchi si posso permette di farsi pagare però gli spiegavo
Cos'era stato Parmenide la sera e e lui diceva ma come mai non è venuta a voi in mente l'idea dei microprocessori
E io spiega perché a noi non può venire in mente
L'idea dei microprocessori di dalla a a lei è mai venuto in mente di fare una nuova grappa
Modera Bobo venir in mente solo in Tirolo non c'è niente da fare
Perché e gliele e la situazione impregnata di questa cui siamo impregnati di una certa cultura che la cultura che oggi si stanno accorgendo tutti che mancava
E vi dico la verità io propendo contro gli Stati Uniti
Perché ho tutti i miei parenti a Philadelphia loro per primi si rendono conto che gli manca proprio quel tipo di cultura umanistico
Filosofico estetico Dinoi di cui noi potremmo essere Ravello prese potrebbe essere la Silicon Valley di tutto questo
Se ci vediamo in testa che il dosso futuro sono le nuove tecnologie no poi dobbiamo saper usare benissimo
Ben venga industria quattro punto già ci mancherebbe altro si doveva fare anche prima siamo in ritardo su quello dobbiamo sapere usare benissimo questi sistemi io per anni non ho avuto rapporti continuano usava internet perché mi faceva perdere tempo
C'è una mia collega di Salerno che viene protestante
E dice mi dicevo queste strade ma vedo che tutti gli vengono un sacco di idee tue ex studenti almeno avviene nel suo udito parete lo dico io perché tu scrivi angolo con la penna stilografica
Tu a questi ragazzi li fai schifo
Non so se non è possibile che dopo è ancora così allora dobbiamo usare tutto questo però essere apprezzati e sulla base delle cose di cui siamo siamo forti sotto questo aspetto concludo come ho iniziato
La semplicità è una complessità risolta vi ringrazio
Grazie Domenico De Masi per questo brillantissimo intervento
Che verrebbe voglia di commentare anche a caldo dicendo che un tempo c'era qualcuno che ne distribuiva il capitalismo un tempo c'era qualcuno previsti pure al capitalismo
E che sembra un po'tramontato purtroppo ma forse è una riflessione potremo fare ma almeno una cosa la voglio dire nell'ottantaquattro dopo essere stato nella Silicon Valley avevo proposto ai Pratesi di cominciare una riconversione industriale
Basandosi sull'informatica
Ma naturalmente all'epoca l'industria tessile non era ancora della crisi in quell'andata e mi trattarono fece arrivare anche un consulente
Mi trattarono con sufficienza pensare che occasione persa perché quello era un atipico esempio di un distretto che poteva recepire ma non voglio abusare della mia posizione di detentore di un microfono mente grazie per questi spunti adesso avremo due interventi proprio di carattere politico cioè ci ha raggiunto il presidente Gallo presidente della Commissione Istruzione Cultura della Camera dei deputati con cui tra l'altro mi sentirei anche di richiedere
Se magari citiamo in audizione quando fa l'esame del bilancio come ANCI vedremo vedremo
Non lo facciano in Commissione
Non solo ma quando stamattina del in quando c'è una possibilità per e volentieri a cui seguirà poi la presidente Silvia Costa del Parlamento europeo prego Presidente Galan
Buongiorno a tutti io credo che questo
Questo incontro ecco questa possibilità di mettere insieme tante personalità diverse proveniente da diversi mondi siano sia un'occasione più unica che rara
Perché
Il rischio a volte che punto il tema del il TT e mi culturali siano rinchiusi all'interno di uno spazio molto ristretto quasi come se fossero di nicchia mente sempre più spesso
Forse anche con con lavoro che abbiamo fatto di due anni con De Masi con la ricerca cultura venti trenta ci accorgiamo che la cultura rappresenta forse la nuvola
Che ingloba tutto il resto perché voi atteggiamenti culturali che provengono poi da i cambiamenti che ne stiamo vivendo basta per esempio pensare cambiamenti in ambito tecnologico che ci fanno utilizzare questi e ci portano all'interno di tutti
L'utilizzo di termini determinato Social Point comportano una modifica
Dei dei nostri atteggiamenti quotidiane quindi una modifica anche dei dei atteggiamenti culturali che abbiamo
E quindi io parto da una coda un tema che credo è stato trattato è stato da partire dal ministro De Masi presidente Svimez hanno in qualche modo toccato forse non hanno non hanno detto in maniera piena a mio avviso c'è la possibilità attraverso la cultura
Di costruire un nuovo modello economico
Cioè la cultura e anche aggiungo l'ecosistema il le le leggi dell'ecosistema quindi diciamo
L'approccio l'approccio di guardare il mondo dal punto di vista naturalistico e paesaggistico possono delineare anche un nuovo modello di fare economia lei abbiamo ospitato nel convegno di presentazione della cultura venti-trenta Salvemini
Che diceva esattamente questo dicevano i non possiamo ad operare distesi modelli che adoperiamo magari in generale per le per alcuni processi economici a processo economico della cultura
Cioè già ed è deve esserci devono esserci alterego Lecco ecco è come non possiamo mettere il Managers cosa che purtroppo a volte è stato fatto il manager diciamo che due giorni prima gestiva la Coca Cola
A gestire il una fondazione culturale o le mostre in all'interno di un museo perché non funziona l'assessore allo stesso modo e quindi è questo che mi fa dire che esiste
A mio avviso la possibilità di costruire un modello economico con altri tratti
Che tenga attenzione di di questo questo può essere una una delle sfide perché ad esempio tra lei per il tram alcune previsioni del due mila e trenta del nella ricerca dell'occulto cultura venti-trenta che abbiamo svolto cioè questa ad esempio che dice la cultura resterà un business nonostante l'apparente inconciliabilità dei due termini questo è stato uno dei temi di grosso dibattito cioè sono inconciliabili non sono conciliabili fosse il problema è che va creato il modello che che li tenga insieme in in maniera diversa e forse a quel moderno serve anche paradossalmente agli altri settori
Esterni che vengono considerati a alla cultura
Questo su questo io voglio a partire da un esempio concreto che noi in questi in queste settimane in questi mesi ma poi anche in questi anni si è lavorato che quello per esempio del del distretto
Grande bellezze che c'è a Pompei
Lì si è partito dal due mila e tredici quando si è fatto una legge che partiva sull'utilizzo dei fondi POR ed europea e sapete l'utilizzo di migliorare gli e potenziare tutto quello che era da recuperare all'interno degli scavi di Pompei però si è detto in quella legge ragioniamo anche e al distretto cioè ragioniamo anche distretto che c'è intorno inglobando dal quattro undici Comuni quindi da Portici a Castellammare di Stabia perché porto questo esempio
Perché secondo me e quello l'esempio che ci può far ragionare in termini olistici del sistema culturale cioè noi
On
Cosa che fino adesso non è stato ancora fatto perché e partito l'idea per ora è partito l'idea di un piano strategico per quell'area
Ma ad esempio c'è la candidatura della buffer Zonno all'UNESCO della buffer zone di Pompeo all'UNESCO che sarebbe molto interessante su questa candidatura fosse accettata
Perché per la prima volta si si dice che è tutto collegato perché come noi avremmo potuto a bere gli scavi di Ercolano e gli scavi di Pompei senza il parco senza il il Vesuvio e quindi il Parco nazionale del Vesuvio
Non avremmo potuto avere così come non avremmo potuto avvenire
Quegli scavi senza l'insediamento di Carlo terzo di Borbone su quell'area che al che alloggiava nella reggia di Portici Kensuke sul territorio e quella reggia di Portici ha portato un insediamento dei nobili attraverso tutta una serie di ville che sono su tutta la costa quindi è chiaro che noi o riusciamo approva a proiettare nel mondo una logica che che tutto esiste in un bene che sembra magari l'unico grande attrattore solo se esiste tutto l'insieme intorno
E quindi uno scollegamento forte allora Cossa abbiamo fatto ma in queste settimane nella Commissione cultura abbiamo detto
Dobbiamo non partire dai singoli progetti all'interno di quell'area mano ed non dobbiamo partire da una grande opera all'interno di quella re ma dobbiamo partire dal dare l'idea che esiste un distretto
E quindi con un investimento diffuso sulle ville borboniche
Con un'intera investimento diffuso sul recupero di altre aree perché ne abbiamo altre aree dove si recuperano degli spazi che danno una nuova dimensione a quegli scavi per esempio perché c'è tutto una zona che e e sulla costa
Che potrebbe essere recuperate di nuovo di nuovo nascere con una nuova visione
è dare un progetto e costruiti Progetti immateriali necessari per dare la possibilità di guardarla come distretto quell'aria e di accederci come distretto in quell'area
Oltre poi a posizionare tutta una serie di snodi tutta una serie di spazi dopo che permettono di arrivarci e interconnettere il distretto
La la fa la famosa mobilità allora questo secondo me e l'impegno non è solo un impegno è un impegno anche per cercare di costruire un modello che possa funzionare anche in altri luoghi può funzionare anche in un luogo come Ravello può funzionare in qualsiasi lo altro luogo
D Italia se in qualche modo incominciamo a decodificare lo e vediamo che alcune strategie hanno funzionato le possiamo replicare di portare in altri posti sicuramente esistono cluster
Culturali e turistici in altre parti parti del del paese che hanno funzionato
Ma è ancora poco diffuse circolata diciamo questa questa capacità
E io per
Per concludere alcuni punti del del alcuni previsioni della la ricerca cultura venti-trenta le voglio
Segnalare perché ad esempio se c'è questa questa antica e se questa diciamo Paolo scontro incontro tra economia e cultura in realtà c'ha un suo c'è un pezzo che attrae che che dice che è importante riuscire ad avere nuove abilità di gestione
Che che del del del patrimonio culturale e che quindi è uno di quei versi d'incontro per cui diciamo fu probabilmente la gestione quel che è stata svolta fino adesso non è stata quella la migliore possibile
E
Altri punti importante secondo me sono tutti positivi che dicono come si svilupperanno determinati settori
Teatro e danza sono settori che stress cresceranno la la richiesta di di esperienze di quel tipo
Le arte visivi andrà andrà avranno un altro enorme sviluppo questo coniugando luogo diciamo con l'innovazione sicuramente la tecnologia
I musei e le mostravano una nuova vita una nuova forma anche di di esperienze e di espressione all'interno di di quello che che potrà
Svilupparsi in questo settore
Però tra gli ostacoli uno voglio segnalare oltre ai ai classici che ci possono essere la burocrazia senza l'assenza dei grandi investimenti che sono gli ostacoli di di uno sviluppo pieno di questo
Però uno di questi che secondo me è fondamentale e l'assenza di visione
Cioè uno degli ostacoli e che non aveva senza divisi cioè avere un'assenza division cioè io come voglio Portese sviluppare quel quell'fronte culturale in un in un ampio mettendo appunto come abbiamo detto prima in connessione con con tutti gli altri
E poi lì in una delle sfide e l'innata diffidenza nei confronti di occupazioni non direttamente relazionate con la produzione di oggetti di consumo materiale
Questa è uno dei dei degli ostacoli che solitamente vengono fornite allora o Finiper Mino con diciamo una delle buone notizie della della legge di stabilità e che c'è il fondo istituzione del fondo degli investimenti enti territoriali di tre miliardi
E che stanziati per il due mila diciannove e che sono previsti interventi per la valorizzazione dei beni culturali ambientale tra le femmine finalità di di questo fondo e l'altra l'altro dato che voglio citare
è un dato che riguarda sempre il il distretto di cui parlavo prima buffer zone di Pompei perché ha analizzando una ricerca che è stata con commissionata da Invitalia per quel distretto
Si evince che si produce nell'intero Paese a partire solo da da quel da diciamo ma quell'occupazione cioè dalla dall'attrazione culturale di quel luogo di quel distretto si producono due miliardi di euro di prodotto lordo
E sedici mila cinquecento occupati a tempo pieno
Considerando che lo stesso studio
Tra l'altro dice che era la la la la recettività all'interno di quel distretto e occupata per il cinquanta per cento abbiamo come minimo a partire dallo stato attuale la possibilità di un raddoppio di queste cifre e di questi occupate questo secondo me sono gli aspetti che vanno tenute in conto diciamo nelle prossimi progetta e nelle prossime analisi e visioni culturali che dobbiamo a mio avviso sempre di più connettere e magari possono essere d'aiuto anche a nuove politiche di e modelli di sviluppo economico grazie
Grazie
Veramente grazie per questo intervento e come dicevo c'è il primo prova di stare in dialogo con la Commissione cultura istruzione della Camera
Volevo salutare la presenza del dottore Ermanno Guerra segretario generale della Fondazione Ravello che ringraziamo nuovamente per l'ospitalità in questi locali veramente grazie
E come ho preannunciato ora dare la parola al presidente Silvia Costa e non è per captatio benevolentiae se vi dico che arriva da Lipsia dovuto fare veramente un viaggio difficile per essere qui con noi in una
In una calato esiste ancora
Notizia evoca i canali
Allora intanto sono felicissima di tornare l'anello di essere qui con Amici cari stile come
Presente Valdo Spini come Alfonso ampia
Se tutto molto anche presa Passarelli ho visto presente Gallo e soprattutto il mio carissimo amico Gerardo Bianco posso fare per lui una particolare e pensione hotel Cornello dei Tomasi per non elenco più perché se no non non finire io sono molto felice essere qui anche perché è stato scortato molto interesse sia l'intervento del Centre boccia che del preso Giannola e di maschile Masi perché credo che certamente introdotto insomma in modo diverso ma molto molto in acuto
Su quella che ho con la dimensione sulla quale siamo tutti confrontati guardate l'agenda italiana l'agenda europea ormai come l'abbiamo finalmente capito magari anche un po'in negativo ma l'abbiamo capito sono totalmente allineate nel senso che le grandi questioni
Che oggi sfidano anche il tema del patrimonio culturale della dimensione cultura dello sviluppo
E su questo vorrei dire perché presto tracce nato al PIL si parla di Agenda venti trenta no globale i europea prova e questo è l'orizzonte e io sono come dire una fautrice di una tesi per la quale talvolta anche quando si parla della sostenibilità dello sviluppo si trascura la il pilastro che chiamo il quarto pilastro che quello dell'educazione della cultura
Senza la conoscenza senza l'accesso alla patria alla conoscenza del patrimonio culturale materiale e immateriale oggi diciamo anche digitale senza la pratica de la libertà di espressione culturale senza la ricerca la cultura non si rigenera
Di questo si parla poco sembra che la dimensione e le dimensioni della società sono soltanto quelle portanti insieme ambientali economiche sociali si trascura questo che poi è l'aspetto più importante d'investimento nelle risorse umane
Che porta anche punto all'innovazione a società che hanno gravano pensiero critico e sappiamo anche questo lì con molta franchezza che in questo momento abbiamo anche nel nostro Paese purtroppo anche un attacco non solo per colpa del sociale alla alla cultura scientifica e all'atto alla cultura come come coscienza della complessità che a mio giudizio meriterebbe invece una forte capacità di resilienza e laici in questo sul dato delle ho visto degli obiettivi molto ambiziosi il richiamo già questa iniziativa bellissima la quinta edizione di questa conferenza Italia è cultura ma anche la freelance frase che ho letto il suo intervento di ieri
Caro Presidente e tu dici giustamente che la laici volere come ispirazione è quella di costruire una rete per la condivisione della cultura al servizio della democrazia
Ecco forse la relazione fra culture democrazia oggi è una delle questioni più spinose e più importanti
Basti pensare a come oggi su queste discussioni valori fondamentali anche dello stare insieme in Europa anche dei valori che abbiamo faticosamente costruito generazioni prima di noi
Anche presso la citazione guerre per arrivare a determinare quello che comunque più grande spazio di libertà di rispetto per l'del dei diritti umani Titti di modello sociale europeo
Di una concezione economica in funzione anche sociale e saputo del del ruolo della è stato il diritto questo credo che sia qualcosa che oggi è responsabilità di consapevolezza di approfondimento e anche di denuncia laddove questo non viene non viene come dire difeso ed è un compito della cultura ed è un compito degli istituti come voi siete una ricchezza straordinaria centootto mi pare ormai siamo vissuti culturale quindi un bellissimo traguardo ecco io penso che oggi la comunità culturale scientifica imprenditoriale
Deve al sentirsi investita di un ruolo che quel di connettere di più la cultura alla processi democratici questo è un tema che sta difetti struggente anche molte relazioni in Europa e che in questa in questa percezione così ma realizzata della di una democrazia illusoriamente detta diretta
E in realtà e che rischia l'autoritarismo o quello che oggi vengono otto sottorete definite dagli stessi protagonisti democrazie illiberali
E almeno due conclamate ci sono in Europa io penso questo sia una questione sulla quale non possiamo pensare no che non ci sia anche una il ruolo degli intellettuali diciamo
Non vi è dubbio che
Noi siamo di fronte ad una scadenza molto vicina tu che ha avuto un'esperienza importante e ne permettono che però se Atene che questi sei mesi che precedono la prossima scadenza è tra le significa anche un'accelerazione di alcune scelte importanti e dobbiamo fare in un clima molto complessa un po'più in clima nel quale non c'è bisogno che ve lo dica e ce la prezzi perché è una minaccia
Che sappiamo bene c'è abbiamo di fronte il fatto di crescita DTT ITT di di governi euroscettici e anche di nazionalismi e insomma c'è un clima per il quale certamente dal punto it proprio delle istituzioni anche così politiche quindi anche europee la sfida è altissima ne siamo in una fase nella quale abbiamo dire ai fatti in questi anni questo penso ci sia riconosciuto e con l'aiuto fortissimo di questa rete che un po'creato conto ma con tante situazioni come la vostra contante associazione con la vostra abbiamo cercato di dare una prospettiva di dimensione culturale al progetto Rho-Pero senza qualcos'altro per non ha futuro non è facile
In parte siamo usciti in parte no
Però abbiamo cercato il più in parte questo l'abbiamo temuto di rimettere al centro dell'agenda politica ora paella
La dimensione culturale diciamo oltre a essere molto sintetica tracciata attraverso alcune strategie concrete che abbiamo attivato insieme anche alla DG cultura della commissione educazione fusione e con alcuni commissari più sensibili fra cui la Mogherini parlo impartiti della ricerca e parlo in particolare di tre grandi strategie che state attivate in quest'ultime snatura
E che i laici ha sempre seguito molto da vicino accompagnato e c'è stata anche molto di conforto con suggerimenti e anche con una partecipazione molto attiva la prima è quella di avere ottenuto sembra una cosa piccola ma è stata una cosa enorme un anno europeo dedicato al patrimonio culturale
Quella che si può anche un po'ironizzare perché insomma gli anni europei quest'anno però io so io la sono reduce da Lipsia fatti o mi scuserete non sono lucidissima Esopo stavolta ha fatto la settima non può complicata ma comunque un vari fusi orari però dico questo la novità assoluta è stata che ne abbiamo fatto ho deciso di aprire abbiamo ottenuto con il parlamento di aprire una governance diciamo
Dell'anno non affidata solo al dato burocratico della e come Sylos no solo la DG cultura questo per dire all'approccio trasversale e la cultura come dimensione orizzontale di tutte le politiche
Ma abbiamo oggi la sua estrazione di dire che accanto alla Direzione cultura cultura educazione sono diciannove le direzioni generali coinvolte dalla commissione penso già dove non si è mai successo nel passato dalla DG Ricerca
E infatti per esempio il nostro cenere tanti sì sì istituti di ricerca il Mibac ha fatto moltissimo su questo hanno sviluppato molto di più il tema presente ricerca
Digitale il patrimonio culturale Conte le prospettive importantissimo che stanno aprendo e che porta allo sviluppo portano occupazione portavoce di qualità e portano anche attività dei territori che posso di questo beneficiare
Penso che non era mai successa nel passato sto quest'anno una grande conferenza di alto livello con i tre commissari ricerca digitale e su questo sono impostati delle cose Pellissier fra l'altro nel pane c'è uno dei nostri
Esperti siede cenere che distrutti dei beni culturali di altissimo livello e lì quando diceva
Insomma lei aveva detto nel partito Gianola le nostre eccellenze in questo campo se c'è una cornice europea che consente di fare di questo un settore un driver questo viene esaltato e non c'è bisogno di avere altro che di potersi esprime di poter sentì perché far vedere c'è un'altra direzione che abbiamo preso che è stata quella di rafforzare tutto il tema della tutela e del patrimonio culturale come beni universale
E anche dopo le drammatiche distruzione di Palmira faccio solo questo nome ma sapete quante altre Ninive a Mosul eccetera noi abbiamo in conclusione cultura dato vita ad un'azione che ha portato a una direttiva importantissimo saperi c'è stato genetta Rulli
Quella per che affitta dimostrato nota eccellenza italiana solo noi abbiamo un corpo militare dedicato a questo tema siamo i primi nel mondo
Non ce la raccontiamo io sono molto lo dico fra parentesi piccolo sfogo io molto su cercato un po'inutilmente anche con servizio pubblico televisivo
Perché non raccontate l'eccellenza italiana ma perché non raccontate queste cose perché non date la voce così protagonisti
Ci sarà spazio fra qualche
Cresce tremendo salotto televisivo o qualche sguaiata trasmissione ma insomma questo capisco che oltre cuochi non se riusciamo ad andare vorrei però dire che su questo c'è una di c'è un convitato di pietra Chocolate pietra perché il sistema dei media italiani non aiuta questo processo
Questo purtroppo devo riso arte alcune fantastiche perle no non può esserlo soltanto alla pur brava tandem dei padre e figlio e scienziati devo crescenti Fici
Penso che questo è un tema molto grandi allora questa è stata un'altra importante azione perché perché da questa pesa di coscienza
In cui abbiamo chiesto che il Tribunale penale internazionale ritenga la distruzione intenzionale del patrimonio culturale un crimine contro l'umanità e non un crimine di guerra
Questo è stato un processo che avviato tutta una serie di azioni fra cui per esempio di faccio solo un esempio PIL satellite europeo Copernico per la prima volta avuto come missione anche quella del monitoraggio di tutti i siti culturali nel mondo questa la missione che poi ne sappiamo tenne in queste ore ci siamo spero con adeguati interlocutori nella nell'ASI ora la terza linea che abbiamo lanciato e quella che ha visto finalmente riconoscere il ruolo del patrimonio culturale materiale in materiale attraverso una dimensione diciamo più attenta agli ricadute io sono contrario ma può a una concezione per la quale che sia imposto molto negli ultimi anni un po'come prima si chiamava da parte di Masi sull'educazione in funzione stretta del lavoro col fiato Breve no
Cioè una consulta una persona economicistica del palmo della cultura dobbiamo distingue la cultura un valore inseriti è un bene prezioso alla risorsa di umanità verso sa di comprensione socio intelligenza e di futuro e di libertà
Ma la cultura anche naturalmente un effetto diretto indiretto sull'economia l'abbiamo non è moltissimo estivo moltissimi studi voi ne avete fatti vostri sì tutti anche prima si parla dello Svimez a sua ci sono moltissimi studi su questo
Io ho chiesto nella come nel nella era protettiva di inserire presenterò nel rapporto in Commissione cultura il venti novembre perché sono relatore del ancora l col programma trattativa ventuno ventisette programma che riguarda cultura
Che attività e audiovisivo
E abbiamo chiesto che si vada finalmente definì un osservatorio europeo sulla gli indicatori della cultura e della creatività con tutto qui rischi ci sono ma il il io dico che si rischi di non c'è nessun monopolio in questo senso che di pensiero ma in Rete con i centri di eccellenza europei in Italia ne abbiamo alcuni straordinari lui così ci sia spazio anche per un lavoro
Della vostra Prete
Perché perché tutti gli studi ci dicono che ormai c'è un impatto positivo non solo sull'occupazione di qualità non solo sullo sviluppo dei territori in modo filiera e non solo sulla DG sulle condizioni anche addirittura di salute piuttosto che di benessere ma anche indiretti perché è chi ha è evidente che la dove c'è un'Offerta una partecipazione però al patrimonio culturale attiva c'è anche una riduzione della criminalità c'è una riduzione della di Stella della abbandono scolastico e c'è anche una maggiore cooperazione fra le diverse agenzie formative territoriali quindi questo è un bene che non possiamo dimenticare e una grande ma per il e l'altra grande strada che abbiamo percorso sulla pace note risorse in più nei prossimi anni e quella delle imprese culturali e creative che sono sia di produzione che di servizio per l'innovazione
E che hanno dimostrato una vitalità voi sapete i dati dicono che siamo oggi a circa il cinque per cento del PIL europeo e fatto da queste in paese
Che hanno contenuto culturale o creativo sono circa dodici milioni di addetti e ci sono state anche più al più forti nel momento della della recessione però bisogna dare a questo gambe
Ne abbiamo previsto in orari insomma il Europe perché il prossimo nove sarà un rasoio Rock non era non era sua venti venti una l'idea di due milioni di Euro dedicata soltanto a questo oltre ad altre spazio c'è un'altra grande sfida che sono il piano europeo per le competenze digitali ne abbiamo ottenuto
Che il Direzione cultura educazione inserisse dentro questo piano la parte che riguarda le come son cambiate come stanno cambiando tutte le professioni
Che sia con del patrimonio che si occupano delle competenze appunto anche creative
E attraverso il digitale sarà presentato questo rapporto affittante
Tra Venezia il ventidue ventitré novembre
Perché avere se ci sarà una la la conferenza europea diciamo un po'di conclusione dell'anno in Italia dedicata alla qualità
Degli interventi sul patrimonio e poco dopo sarà seguita da un'importantissima Conferenza sempre nel quadro come voi dell'Anno Europeo dell'OCSE
E a Venezia sulla proprio il risvolto all'impatto economico della della sfida culturale e l'altra linea crediamo e quindi diciamo innovatrice partner definito in questi ultimi tempi per foglio di una prostituta era partita perché come la richiesta
è quella della diplomazia culturale europea che non si può dire così non è politically correct si dice la cultura nelle relazioni internazionali dell'Europa non sono sanno solo in una direzione
Beh questo significa molto significativa non ci sarà più non potrà esserci nessun accordo bilaterale Europa al mondo
Paesi terzi se non ci sarà dentro dimensione culturale educazione e ricerca allora i drivers con tanta fatica prima un tiro non crediate che sia così acquisito facilmente le le le risorse destinate alla cultura in Europa continuano a essere ancora troppo basse
Però c'è qualche novità primo Horizon diventerà di cento milioni di euro nel prossimo settennio e cioè più chiaramente definita un'attenzione più importante alla Richer come mistica e a questi settori che vi dicevo prima compreso patina culturale
I fondi strutturali politiche di coesione il relatore è un colleghi Braga italiano Cozzolino
è stato molto sensibile abbiamo inserito nella base legale perché se non c'è una base legale non si può finanziare
Di tutti i fondi strutturali europei che ne vogliamo ben tenerci stretti perché se usati bene sono la vera solidarietà per verso la convergenza dello sviluppo in Europa
Non è che l'Italia non è stata per la prossima settennio l'Italia non è stata danneggiata dalle nuovi parametri perché abbiamo i sempre nuovi parametri sono più affini alla a nostra società e questo però purtroppo sono negativi sono i parametri della dispersione scolastica e della disoccupazione giovanile questo non ci fa onore
Io penso che su questo parlare d'Italia ha ragione sente bocciano l'avete detto in tanti
Non è che non è giusto non è trasparente dobbiamo parlare purtroppo di diverso Italia
E penso che il nostro lavoro il lavoro spero che di questo governo per far convergere lo sviluppo delle due Italia sia debba essere su talmente otto centrali di quello che mi sembra finora aver visto anche perché mi pare che sia sbagliato soprattutto la cultura l'istruzione l'università
E anche il l'alternanza scuola-lavoro che mi sembrava una cosa molto innovativa non mi sembra che stiano in questa direzione ma adesso non è questo il mio ruolo chiudo su invece sul programma di cui sono relatore perché delle novità ci sono sulla cultura
E penso a Matera diciannove no che che sarà prossimo anno ed estesa un incubatore che immagino di tantissime cose noi stiamo lavorando per per per per avere anche una chiara piano d'azione post Anno europeo
Dove stiamo approvando l'agenda europea per la cultura che finalmente dà il disegno per i prossimi anni perché l'ultima Gender del due mila sette quindi mila diciotto all'agenda nuova per la cultura prevede propone dimensione intrinseca del varo della cultura la dimensione sociale economica internazionale
Chiudo su cui su era parte attiva e molto ingloba tutte per perché attiva è un programma molto che è cresciuto negli anni ma prima era soprattutto leader era la parte audiovisiva oggi sia molto più sviluppata la parte culturale e creativa
Si tratti noi io poco proposto il cui se ne Baggio e del Parlamento per Fortunato sa che non è faccenda d'accordo con la Budget ha dato lo stesso tipo indicazioni di raddoppiare i fondi cioè sarebbe il primo arrivare a due otto Roma uno irregolari
Questo significa che ci sarà più possibilità naturalmente di avere dei dei risultati importanti sono alla patetica non partecipano come anche Erasmo son partecipano soltanto i paesi ventotto ma perché ci sono trentatré Paesi e adesso sulla base dei e sulla base di accordi bilaterali potranno partecipare altri Paesi per la prima volta grazie a un certo ma un impegno che penso per soprattutto sviluppato io
Per la prima volta la Tunisia partecipa ed è il primo Paese la prosa di Mitterrand mio di quella di quella sponda importantissima per noi e sapete ha avuto un effetto straordinario sono faccia un lavoro straordinario
Cosa abbiamo migliorato saluto le tre cose che penso sia interessante e chiudo e lo Strand cultura questa volta tre tipi di azioni un'azione una è per le aste per i settori e ringrazio il presidente Gallo che mi ha invitato anche una audizione in commissione cultura istruzione della Camera tempo fa per illustrarlo
E una una la par una al signor Rizzon tali quindi sono i progetti di cooperazione vi segnalo perché penso che molti istituti laici partecipino ai tanti che c'è adesso scarica dicembre tutti mi permetti segnalarlo punta importante bando sulla cooperazione
C'è e prevede reti europee e perché non pensare su questo non so a che punto si attendono se inflessione che immagino che a seconda delle vocazioni dei singoli istituti siete già in tante reti immagino europee
Però insomma un ragionamento si potrebbe fare perché le reti europee sono reti consultate sono reti permanenti e sono reti che possono essere Mediaset europee
E lei c'è già una grande rete io penso che questo problema Jonas
Oppure piattaforme per forme sono importanti perché sono bandi per poter partecipare
A vuol dire progettare con altri soggetti europei delle azioni di innovazione nei vari Campiotti innovazione nel talenti ore dopo o di altro tipo
E e la novità che viene inserito sul mia insomma richiesta che come stende rapporteur è stata quella di avere per la prima volta partirà già dall'anno prossimo
Un progetta un programma finalmente di mobilità europea internazionale degli operatori professionisti culturali e degli artisti
Ne avevamo sull'Erasmus che però dura soltanto fino al bivio della formazione queste posta quello di cui c'è bisogno anche per far crescere la dimensione europea della cultura della ricerca e della e dell'educazione e l'altra cosa importante sono i invece e questa è la novità assoluta
E in la la le azioni settoriali una dedicata alla musica che si chiama music Mussi euro quindi un settore che può essere veramente molto più sostenuto patrimonio e architettura per la prima volta dentro in modo autorevole compresa tenderebbe al tecnico oltre a tante altre altri soggetti design e turismo culturale
E poi ci sono il premio richiesto di ripristinare e lo dico a Alfonso il premio europeo per il teatro che era stato abbandonato Pippo e soprattutto l'associazione per esprimere i dirmelo direbbero che l'orchestra il prete giovani sarà permanentemente perlomeno per i prossimi sette anni avrà un suo finanziamento
La cosa interessante anche quella dell'editoria e di libri che sono molto insoddisfatta di come oggi promuoviamo in Europa la circolazione dei diritti dei libici e cerchiamo soltanto traduzioni tra l'altro verso le lingue minori
è giusto ma non basta di certo sarà un'azione molto più strutturate molto più importante e poi naturalmente c'è molta più attenzione alla digitalizzazione anche degli archivi cosa che abbiamo inserito ricordi quando facemmo una volta un'azione con che ha già dato che ancora allora Occhiuto ne chiediamo che cosa tre cose la prima che rimanga l'esperienza positiva di un di un anno dedicato che ha visto otto mila fra e venti nazionali e tra stazionari l'Italia è la prima la seconda come numero di eventi che con la col quadro col framework col brand
Dell'Anno Europeo
A come diciamo valorizzato svegliato e attivato anche la consapevolezza cessato a partecipazione
Notevolissima non ci basta non può essere un anno e quindi ne chiediamo Elisa Commissione che rimanga un sistema di governance multilivello stakeholders
Direzioni generali della della commissione coordinatori nazionali che deve son Pora forzato secondo me il coordinamento presso il ministero rispetto forse l'attuale e e Parlamento questa è stata una cosa positiva che ha fatto lavorare in questa energia il venti diciannove venti la mia commissione farà una conferenza interparlamentare con i parlamentari questo invitato anche gente Gallo di tutti i parlamenti nazionali però per dire cosa vogliamo fare per la prospettiva l'altra cosa è quella che io chiedo fortemente è quella che ci sia da parte del governo italiano in primis al mio governo e Governo del nostro Paese e di tutti i governi per cui che voi che siete pure dire gli interlocutori principi questo
Di quest'interesse e ci sia una forte spinta di piani pubblicati agli addetti ai lavori di stakeholders
E anche dei parlamenti perché il Consiglio dei ministri che si fece il ventisette
Faccia esattamente come ha fatto noi in Parlamento chiede il raddoppio delle risorse perché altrimenti gli abbiamo scherzato quindi chiediamo due otto per l'Europa creativa e triplicare i fondi per Ras
Queste sono le scelte oltre cento miliardi che abbiamo tenuto per la Horizon
No
Questo perché perché poi l'obiettivo qual è l'obiettivo è quello di far prendere reale effettiva le ha l'Europa
Quel viso insomma diciamo la faccia più più bella dell'Europa e quella che c'era un po'persi per strada durante la crisi e durante un approccio che era stato quasi necessariamente molto più centrato sull'unione bancaria sulle sulle portare fiducia nei mercati fiducia risparmiatori ovvero quella della dimensione culturale il progetto europeo senza recuperare i valori e la cultura
Da cui diciamo tutto nasce penso che si era sarà molto molto asfittico eppure guardate che i i programmi più amati sono esattamente questi i cittadini le persone normali i i giovani che non posso nemmeno immaginare che non l'hanno conosciuta un'Europa con le frontiere con i muri ci guardano come marziani quando se ne parla e sono i più naturali alleati di una campagna elettorale però il futuro dell'Europa secondo me sono i primi a sono quelli che hanno chiesto in tutti i contesti questionari fatti che ci sia più attenzione al alla alla cultura all'educazione alla ricerca all'innovazione
Alla l'occupazione di qualità questo è un nostro dovere condivido l'analisi è stata fatta che senza le potenzialità le straordinarie risorse umane e creative del sud
Il non l'Italia ma l'Europa non reperisca di a di avere non avere futuro quindi questo è un punto su qua dovremmo essere proprio tra intransigenti però penso che questo disco servizi molto anche le capacità anche delle delle delle Floriani settori
Territoriali e delle di tutte le forze però io penso che la nostra prospettiva è quella di costruire un Europa dell'educazione della cultura
è stato detto e chiudo rispondendo a questa domanda
Dovremmo riconoscere Thule immesso nella tua relazione
Si è chiesto da molti in questo dei lavori che avete fatto e riconoscimento dei titoli enterobacter allora noi abbiamo buttato poi querelato dell'ostacolo stiamo in questi giorni abbiamo approvato una risoluzione Parlamento perché la commissione finalmente ha fatto un passo avanti
Nessun riconoscimento automatico dei percorsi fatti all'estero e di studio prima anche dell'università oltre quelli universitari e dei diplomi e dei titoli
Sue forme stesse professionale ormai è stato fatto questo percorso con nei repertori
Ma sul resto no e entro il venticinque l'aria dell'educazione debba essere completata anche qui lo scoglio con la può essere pare paesi che non sono d'accordo noi speriamo che ci sia una forza e di chi è interessato a questo processo che superi le chiusure e le paure di altri
Grazie scusate fa soffrire
Grazie come molti sanno noi abbiamo anche provato a partecipare a progetti europei e questo comunque ci ha dato un espertissimo adesso cercheremo di ripetere
E volevo chiedere al l'ingegner Prete che non solo presidente alla Camera di Commercio di Salerno ma anche presidente regionale e vicepresidente nazionale di camere di commercio di portarci il suo saluto e si preparino al dottor Di Santo dei dottori commercialisti
Grazie grazie dell'invito giornata assolutamente interessante visto il livello dei degli interventi quindi ringrazio il presidente spetta Valdo Spini la l'amico Alfonso Andria che mi ha invitata questo bellissimo è interessantissimo convegno alla mia ovviamente una breve riflessione riguarda un po'ovviamente l'ambito locale nel quale serve preserva Camere di Comercio di Salerno anche lì con diversa Salerno quindi o il mio a Nicola Izzo Boccia che mi ha preceduto che assicura vende che di dirle del quale condivido integralmente all'intervento
Sulla aspetto più diciamo di visione globale delle nostre quello che pensiamo io voglio entrare solo nel merito di una qualche riflessione sulla lo sviluppo economico che sposa la cultura
Allora questo territorio perché queste di questo territorio che vorrei parlare è un territorio ricchissimo lo diciamo tutti va detto il professore Giannola ha detto il professor De Masi
Un territorio che ricco di paesaggi e ricco di opere d'arte ricco di archeologia allora uno dice ma perché tutto questo non si traduce poi una ricchezza concreta nella che si riverbera è una ricchezza del diciamo di chi lo abita questo territorio
Bene allora facciamo una riflessione anche perché qualche cosa va detto che qualcosa cambia
Noi negli ultimi anni abbiamo avuto un incremento significativo del turismo uniti un momento veramente importante
Questo già subito a valle della crisi ma anche diciamo una leggermente prima che la crisi in qualche maniera durante il periodo della crisi nell'ultima fase del perito alla crisi una delle tendenze in che ha dato che i primi segnali di ripresa è stata quella del turismo il turismo all'inizio nella cresce il turismo abbiamo immaginato che fosse legato in Italia alla paura di andare altrove
Paura di andare in paesi pericolosi mettiamolo così molto banalmente quindi fondamentalmente la incremento del turismo nasce e tutti lo vediamo perché in qualche maniera ritorniamo rimaniamo a casa abbiamo nelle nostre terre o il gli stessi europei preferiscono non uscire dai confini europei
Detto questo alla fine percepiamo che questo probabilmente non è la sola ragione
Io vedo e credo e sono certo perché l'ho toccato con mano che una delle ragioni dell'incremento del turismo eh la voglia di conoscere imposti la voglia di vedere luoghi belli la voglia di vedere
Paestum Pompei che si è incrementata tantissimo e lo dimostrano i dati di affluenza in questi siti in abbiamo avuto affluenza importantissime nei siti archeologici e artistici della nostra regione e questo lo dico la dice lunga bassa pensarle code a Napoli d'per vedere il Cristo velato quindi
Tendenzialmente ne abbiamo percepito che la le persone qualche risparmio ha cominciato a spenderlo girando
Andando a visitare posti e i nostri oggettivamente non sono seconde a nessuno
Vi dico un esempio che mi ha colpito qualche settimana fa sono andato una domenica per motivi di lavoro
Ho preso l'aereo per Venezia dove andare in Veneto benissimo io sono arrivato la mattina arrivava l'aereo da Venezia ha scaricato un mare di gente a Napoli Lelio che tornava a Venezia era stracolmo di persone che andavano in Veneto
La sera riprendono a Evian a Venezia per tornare a Napoli stracolmo di persone che arrivavano a in Campania e quando sono sceso c'era una marea di gente che risaliva su quello se serio che tornava in Veneto
Allora la percezione che giustamente le famiglie hanno cominciato a dire non abbiamo molti soldi spendiamoli bene andiamo incido utilizziamo guarda guardiamo la nostra Italia usufruiamo dei beni culturali di cui abbiamo questo però mi porta a dire una cosa
Che se noi vogliamo implementare perché la Regione Campania in tutto sommato nello nel nell'ambito delle tante regioni italiane come turismo credo al settimo ottavo posto
Perché perché ovviamente c'è il Veneto che la fa diciamo con Venezia e Verona
Poi c'è il Lazio può c'è la Toscana con Firenze la stessa Lombardia allora fondamentalmente è un problema di potenziare le infrastrutture e qui vengo a quello che diceva prima il presidente boccia
Noi se vogliamo implementare la Campania a oggi un Solario porto che quello di Napoli che in qualche maniera primo poi viste le dimensioni non può crescere oltre
E abbiamo l'opportunità che quello della Rio porto di Salerno che di fatti lo dico perché da rappresentante locale non posso che ovviamente rimarcarlo che difatti è
Oggi Salerno Costa d'Amalfi è nel comune di Pontecagnano onorevole Bianco però dove vive tra l'altro il presidente boccia Ray aveva Salerno e quindi dico a Salerno alla Sala Casella Rocco
Il problema è che quella Rio porto che il presidente Andrea conosce bene la storia qui non la rifacciamo ovviamente
Però oggi è a e lì perché è stato fatto l'accordo concessa ch'è quindi quello che prima non era sosta sostenibile dal punto di vista economico oggi lo è che l'aeroporto di Napoli gestite in maniera più che efficace ed efficiente quindi in sostanza abbiamo una grande opportunità che cosa manca per dirla Breve manca la firma
Del ministro che dia la concessione totale all'aeroporto di Salerno per cui si possa partire con la fusione tra Geza che quindi tra Salerno e Napoli e America un unico attore che gestisce la riporto di della Campania perché la Campania seconda regione per popolazione d Italia alla fine a un Solario porto che quello di Napoli contrariamente al Veneto alla Sessa Puglia
Al Lazio alla la Lombardia che era hanno più di qualche sito aeroportuale ma non solo le aeroporti perché non cambiamo non dimentichiamo che c'è la alta velocità che arriva fino a Salerno quindi in qualche maniera copre a a sufficientemente la regione Campania certo solo il periodo estivo arriva fino nel sud del Cilento
Però è un'infrastruttura che ha cambiato il modo di vivere degli italiani e soprattutto anche di modo di viaggiare oggi con facilità in cinque ore si vada a Salerno a Milano
E c'è chi lo fa tranquillamente e
Perciò io certe volte poi mi stupisco quando qualcuno infatti vedo con piacere che oggi ci stanno leggevo decine di migliaia di persone a Torino che manifestano per lassità vado in questo momento proprio nel momento che siamo qui nel convegno mi dispiace che il presidente Gallo sia andato via
Perché bisogna dare questi segnali perché noi abbiamo bisogno di infrastrutture perché anche il turismo che ricchezza anche usufruire dei beni culturali che ricchezza
Ovviamente lo possiamo fare meglio se le infrastrutture ci sono e quindi voglio dire l'alta velocità Rosa è l'unica infrastruttura serie che questo Paese ha realizzato negli ultimi venticinque anni questo è
Mi fermo su questo argomento voglio dare però uno spunto visto che faccio il presidente della Camera di Commercio e quindi o anche qualche ruolo
Lei la riforma delle camere di commercio ci sono stati dati due input di curare turismo e cultura non a caso allora che cosa abbiamo fatti io voglio citare due iniziative ma lecito però per dare il senso di di come vogliamo vedere le cose in maniera diversa
A Salerno come cani commercio non abbiamo più finanziato iniziative Alfonso lo sa fatte da altri abbiamo provato a fare le cose lui perché ci sembrava giusto quest'estate scorsa abbiamo fatto
Una programma di musica di di alto livello con il maestro Bollani maestro boss eccetera
Facendo cosa dando o innanzitutto queste manifestazioni sono stati fatti nei siti alla Certosa di Padula templi di Paestum
Abbiamo dato voucher gratis agli alberghi che gli hanno prenotati perché potessero darli ai loro clienti che in quel soggiornavo le facevo le vacanze il nostro territorio per usufruire
In quelle serate gratuitamente di una manifestazione di altissimo livello
E vi assicuro che è quella di Ezio Bosso all'iter ai ai templi di Paestum è stata commovente lo stesso maestro ha detto Kent che non ha mai provato una sensazione così forte
Tra l'altro veniva abbia dato appunto essere ospite dal Parlamento europeo di pochi giorni prima quindi credo che questo sia un una testa in un modo di operare positivo che abbiamo intese che rap riprese ripeteremo
Un'altra iniziativa che in come sistema delle camere di commercio della Campania
E in
Insieme alla Regione Campania abbiamo in atto che s'è prossima essere inaugurata
Allora abbiamo fatto questo ragionamento noi dobbiamo fuoriuscire la nostra terra terra dai anche dai luoghi comuni dagli stereotipi che spesso ci assillano
L'abbiamo tantissime eccellenze tantissimi settori che sono all'avanguardia e dove abbiamo aziende di grande qualità in tantissimi settori
Abbiamo pensato quindi di immaginari immaginare abbiamo fatto che voi vi racconto al nel dettaglio perché ci tengo a dirla questa cosa perché prossima a essere come riattivata
Abbiamo preso una sede a Milano perché Milano perché Milano è la capitale italiana economica perché la città più europea d'Italia soprattutto perché Milano è sede di una serie di manifestazioni fieristiche
Importantissime che durante tutto l'anno danno lustro alla a al made in Italy e non solo
Allora la sede l'abbiamo presa a piazza Fontana nei locali dell'ex Banca Nazionale dell'Agricoltura quindi quella sarà la sede della Unioncamere Campania è regione Campania in quella sede stiamo facendo i lavori quindi praticamente
Apriremo spero
Prima di Natale certamente e vogliamo portare lì le nostre eccellenze Celli devono essere in mostra in maniera ovviamente
Seguendo una anche un calendario fieristico le eccellenze dei nostri territori sarà anche utilizzata dalle imprese che poi secondo un bando che non sto qui a dettagliare potranno utilizzare la sede per utili per presentare i propri prodotti incontrare i propri clienti
Ma soprattutto avremo l'opportunità atti in ogni manifestazione fieristica che a Milano sapete se ce ne sono alcuni di grande interesse di avere il nostro
Fuori salone nella sede della Regione Campania dei prodotti del nostro territorio
Penso alla mobile design'alla Fiera del mobile penso alla alla Fashion Week che non abbiamo una camera dalla modo Campana che non ha nulla da invidiare penso ovviamente al food penso al turismo penso alla allo SMAU pensa a tutti quelli ai sa Artigianato in Fiera
Quindi avremo in questi la sede l'occasione di mostrare anche diciamo di promuovere le nostre le zone di promuovere i nostri prodotti di far promuovano sei aziende e far vedere che in Campania ci sono tantissime eccellenze che probabilmente non sono note a tutti e soprattutto che non riguardano esclusivamente la parte food che ovviamente molte volte quella che più viene in qualche maniera segnalata dei nostri delle nostre produzioni ecco questo per dire concretamente come in qualche maniera come sistema camerale vogliamo essere utili al territorio grazie
Grazie all'ingegner prete noi proprio procederemmo così adesso il dottor Di Santo ci riporterà i nostri problemi del rapporto abbiamo un bel rapporto col gruppo come cultura dell'unione dei commercialisti ai nostri problemi sul finanziamento della cultura
Poi se credete mi lasciate dire due parole non dico di conclusioni che non esistano ma insomma di ringraziamento del qualche considerazione poi Alfonso ampia lavorato su un documento due documenti finali che vorremmo
Che la di cui la nostra conferenza prendesse atto anche perché non abbiamo avuto delle presenze molto significative e non è che vogliamo che il discorso finisca con queste presenze ma che discorso possa continuare con questi attori prego il dottor Di Santo
Buongiorno a tutti ringrazio ringrazio davvero molto
Il presidente Spini per l'invito a questa occasione di discussione davvero interessante
Io provo un piccolo imbarazzo dopo l'intervento del professor De Masi il quale ha demolito le riforme e siccome uno dei punti primi punti che io dovrei affrontare la riforma del terzo settore comincia ma credo proprio che il professore unisce chiede tutte le riforme sono inutili
Però professore le garantisco dedicherò pochissimi minuti diciamo l'argomento allora
Appunto il primo punto di questo mio un breve intervento il proprio cercare di delineare in parte lo abbiamo già fatto a Roma al CNEL insieme alla esci
E quale il percorso del quale l'impatto per le organizzazioni culturali in Italia rispetto alla riforma del terzo settore
è un impatto che noi abbiamo definito rilevante perché la riforma e il terzo settore ridisegna in maniera abbastanza incisiva
Il il ruolo le possibilità all'inquadramento giuridico l'assetto normativo delle organizzazioni non lucrative in Italia
Lo fa
E questo è l'elemento io vorrei qui tentare di insomma porre al centro della discussione lo fa in realtà costruendo ogni innovazione giuridica che imprenditori realizzerà in maniera abbastanza evidente le organizzazioni non lucrative
Un un processo che è stato molto lungo in parte non è ancora concluso
Ma nella sostanza giusto per dare dei insomma spunti alla al problema
Immaginate l'associazionismo culturale così come noi l'abbiamo conosciuto in Italia in realtà quella forma tendenzialmente scompare scompare e viene sostituita lo dico chiaramente sacrificando molti dei dettagli
Ma viene sostituita da due entità che saranno le principali entità
Delle organizzazioni non lucrative in Italia da una parte l'impresa sociale e dalla l'altra parte gli enti del terzo settore che saranno associazioni o fondazioni che
Nella misura in cui svolgono un'attività economica dovranno dovranno acquisite una natura di tipo commerciale quindi queste questi due pilastri che saranno un po'comitive l'architrave delle nuove organizzazioni non lucrative e la scomparsa anche delle Onlus che pure nell'ambito culturale lo vediamo anche nella Elvidio che abbiamo dietro alle spalle molte delle fondazioni anche dell'Anci hanno quella qualificazione che quella di ONLUS in realtà quella qualificazione scompare
E dunque il mondo delle organizzazioni culturali dovrà fare i conti nei prossimi mesi o forse nel giro di pochissimi anni con questo impianto normativo nuovo
In realtà
Lo dico diciamo con sincerità dal dal mio punto di vista è una riforma che in parte recepisce quello che nell'ambito delle organizzazioni culturali in realtà è già in atto cioè una
Capacità anche di impresa de di queste organizzazioni ma dall'altra parte
L'onorevole Costa forse un po'a seguito anche i miei lavori anche le mie critiche su questo tema
Dall'altra parte in realtà rischia di sacrificare una parte dell'organizzazioni culturali di tipo associativo che pur essendo molto preziose pur svolgendo un lavoro molto prezioso soprattutto nel Mezzogiorno di rischiano di non Abn la capacità di agganciarsi
Ad una strutturazione più complessa come quella delineata nell'ambito del terzo settore
Però voglio dire voglio continuare su questo ragionamento affrontare subito il secondo punto
Chiaramente il primo punto richiederebbe diciamo ben altri approfondimenti ben altre tempi si chiama il secondo punto invece e che nella legge di bilancio due mila diciotto il legislatore ha continuato a legiferare su questo aspetto
E ha introdotto una una una figura giuridica molto interessante che riguarderà che pure avrà un impatto sulle organizzazioni culturali che è quella di impresa culturale e creativa
E guardate che ad oggi questa qualificazione e demandata la disciplina di questa qualifica demandata Haddon intervento regolamentare da parte del ministero
Dei beni culturali che noi attendiamo con grande diciamo che seguiamo con grande attenzione che che attendiamo con particolare interesse perché darebbe la possibilità alle organizzazioni culturali chiese svolgono diciamo un'attività d'impresa
Di a vere un riconoscimento e di entrare all'interno di un ambito selezionato di soggetti nei confronti dei quali potrebbero essere allestite dire quello che noi ci auguriamo una serie di politiche specifiche per chi esercita in questo Paese attività imprenditoriale in campo culturale
E devo dire una delle a prime applicazioni che chiaramente avrà la qualifica di impresa culturale quella di allestire un pacchetto di agevolazioni fiscali alcune sono già contenute nella legge di bilancio chiaramente si attende sempre di
Definire la procedura per l'acquisizione di questa qualifica
Devo dire e approfittando degli spunti enormi che sono stati offerti questa mattina
Dal presidente Giannola dal presidente boccia dalla da tutti gli interventi compreso chiaramente il brillantissimo intervento il professor De Masi
Uno delle applicazioni sulle quali ne potremmo ragionare
E e che è stato oggetto di un
Diciamo proposta proposta
Sulla quale io ho sto spendendo molto molto molto energica
E quella di a realizzare nel Mezzogiorno perché i numeri che noi abbiamo scortato sono effettivamente i numeri particolarmente allarmanti ma Allo stesso tempo allo stesso tempo
Noi registriamo nel Mezzogiorno un'affettività e una capacità di innovazione impressionante abbiamo io opero prevalentemente nella città di Napoli
E vi dico che il Napoli negli ultimi nell'ultimo decennio ha registrato dei fenomeni di imprenditoria culturale dis di volontariato culturale di spontaneismo culturale
Che ha raggiunto dei risultati estremamente confortanti
E che hanno condotto a processi di rivitalizzazione del patrimonio culturale straordinario immaginiamo
Solo quello che è accaduto per esempio alle catacombe di Napoli che oggi sono un po'accento diciamo del dibattito
Cittadino ma non solo nazionale
Dico la galleria borbonica dico il la Gagliola o un lusso dico anche
Altri esempi di secondo me di utilizzo diciamo di beni comuni dico respiriamo l'arte tutto il processo che quell'associazione ha realizzato di comete in croste repressione ne abbiamo tanti ne abbiamo tanti esempi non solo a Napoli
Io sono stato in in Sicilia o dei rapporti di collaborazione è chiaro che stiamo parlando di numeri diciamo non non ma stiamo parlando però di esperienze che hanno dato un segno e hanno lasciato un segno importante su quei territori
E che sono come dire un esempio importante un esempio importantissimo ok essendovi non protegge siamo qui presi di noi non solo come dire
Ammazziamo una buona parte diciamo delle speranze di quei territori
Ma dal mio punto di vista e invece la protezione di questi presìdi di cultura diventa diciamo una speranza imprescindibile per il nostro territorio
E e dunque arrivo al punto una delle proposte sulle quali io mi sono esercitato fortemente nei mesi scorsi sui e quella di realizzare
Una zona Franca della cultura a partire dalla città di Napoli
Allora noi erano citati prima li ha citati
Il professor Giannola sono stati richiamati la presidente boccia noi nel nostro sistema normativo abbiamo due due strumenti le zone franche urbane che sono state sperimentale realizzate in Italia secondo me i con risultati tutto sommato modesti
Poi abbiamo le zone economiche speciali che prima il professor Giannola
Io continuo a chiamarlo professore perché è stato il mio professore di economia monetaria all'università di Napoli e quindi quanto diciamo non o con un core con un buon con un buon esito e dovunque questo
Mi
Dicevo questi due strumenti
Noi invece ne abbiamo immaginato sulla scorta quindi senza fare troppa diciamo creatività giuridica ma sulla scorta diciamo di questi strumenti in particolare il primo che ho citato le zone franche urbane
Un la possibilità di allestire un laboratorio
Nel Meridione del paese che potrebbe essere un laboratorio in Europa
Per la creazione di un'aria fiscalmente agevolata in ambito culturale che significa in parole molto semplici
Dare la possibilità alle imprese che operano in campo culturale in alcuni distretti territoriali definiti
Ok che si caratterizzano per una serie di indici chiaramente tra cui
Il la presenza un'alta concentrazione di patrimonio culturale una capacità d'innovazione importante come può per esempio nel caso di Napoli potrebbe essere il contesto di Napoli Estra
E in questo territorio immaginare la possibilità di garantire soprattutto per i giovani
La creazione di imprese nel settore culturale e dell'innovazione garantendo un periodo diciamo non quindi a vita ma almeno un periodo di totale totale diciamo defiscalizzazione e come giustamente richiamava ancora il professor Gianola di dei
Sburocratizzazione importante di semplificazione guardate che nel campo culturale il tema della burocratizzazione e centrale e decisivo lo vediamo anche in questi giorni sulla questione
Del diciamo delle catacombe di Napoli
In Italia chi gestisce un sito culturale e lo fa
Sulla base di un uno schema diciamo giuridico che può essere di diverso tipo dalle convenzioni ai comodati o all'altro tipo a una quantità e norme enorme diciamo di problemi da affrontare una delle invece innovazioni interessanti che che che invece questa si porta alla riforma del terzo settore la possibilità di concedere
In concessione i beni immobili culturali dello stato di tutte le ore articolazioni territoriali ai soggetti del terzo settore che operano in ambito culturale
Se noi riuscissimo professore lo so che lei è un po'pessimista diciamo su questo su questo tema però se noi riuscissimo a a
Mettere insieme queste cose
Costruire una grande anagrafica del patrimonio culturale inutilizzato nelle nei nostri territori
E dare la possibilità di riattivato di beh siamo pieni pienissimi di giovani con incompetenze importanti in ambito culturale
E queste esperienze che io ho citato ne sono solo una piccola dimostrazione ma c'è tanto diciamo fermento in questo in questo ambito
Se noi riuscissimo a garantire però anche a questi giovani che hanno un capitale enorme che il nostro patrimonio culturale ma di riattivarlo con una forma di agevolazione importante perché non si può immaginare che un'impresa culturale in in questo Paese con tutti gli oneri diciamo che essa comporta e anche con
Considerando la fragilità della diciamo del del settore economico possa da sola diciamo senza un aiuto soprattutto nelle aree del Mezzogiorno poter consolidarsi se noi riuscissimo a fare questo
Non costerebbe tantissimo non costerebbe tantissimo considerate che l'arto bonus che ad oggi è costato oltre
I duecento milioni di euro nel meridione d'Italia sono finiti
Atti nella come agevolazione sullo il tre percento dei furti in tutto il Mezzogiorno solo il tre per cento dei fondi sono
Stimati utilizzati sono stati destinati diciamo a
Soggetti culturali che operano nel nel Mezzogiorno il novantasette per cento dei fondi sono stati interamente destinati alle aree del centro nord e questo è un dato gravissimo chi non fa che confortare il ragionamento che faceva prima il professore siamo di fronte ad un divario anche nel campo culturale che rischia di diventare molto preoccupante
L'idea delle zone franche della cultura
Nei distretti diciamo territoriali del Mezzogiorno
Potrebbe non solo dare l'occasione per diciamo consolidare e stimolare diciamo questo processo di crescita economica in ambito culturale
Ma potrebbe consentitemelo di dire essere anche un esempio di laboratorio di politiche fiscali per la cultura
Nel in Europa
Grazie
A me a me il compito di dare qualche linea no non possibile di di fare una conclusione di un dibattito così vinco ma qualche linea di riflessione anche per l'operatività successiva
Punto primo
Ci siamo trovati di fronte a una nuova situazione politica al nuovo governo
E paradossalmente avvenuto che per la prima volta abbiamo avuto la presenza del ministro dei Beni culturali alle nostre riunioni precedentemente l'avevamo cercato in tutti i modi ma non era stato possibile realizzare questo
E le parole del ministro devo dire sono state piuttosto chiare piuttosto precise a difesa del pluralismo a riconoscimento del ruolo critico e di i discussione che la cultura deve poter avere nel nostro Paese
E devo dire che da questo punto di vista noi un primo risultato l'abbiamo conseguito credo che il dibattito di queste ore sì è stato un dibattito a un livello più alto di quello che di solito si trova Giro nelle vicende del nostro Paese
Perché mi sentirei di potere riprendere quello che diceva il presidente boccia molto spesso non ci rendiamo conto del differenziale negativo della produttività del lavoro all'interno del nostro Paese
E sia l'intervento di del professor Giannola sia l'intervento del professor De Masi ci hanno richiamato con forza a una serie di insufficienze strutturali del nostro paese della sua preparazione universitaria e culturale
Molto spesso si tributa alla cultura un tributo d'occasione magari legandola al turismo la cultura importante perché da un po'di turismo per carità verissimo
Ma il tema è tutto un altro e cioè è un tema strutturale non di consumo abbrevia il tema strutturale che in una società in profonda trasformazione in incessante trasformazione
In cui sono venuti meno tanti punti di riferimento un'alta preparazione culturale è un'altra disponibilità alla flessibilità culturale è un elemento importantissimo di competitività di quella società
Ecco allora perché noi siamo un pezzo di società civile caratterizzato da larghe zone di volontariato le nostre fondazioni i nostri istituti si reggono molto sul volontariato
E credo che possiamo entrare in dialettica proprio con con una situazione di questo genere in cui molte ricette tradizionali o molte ricette consolidate sono entrate in crisi e c'è bisogno di fare una nuova ricerca
Qui io in dividerei alcuni punti ma ovviamente a titolo del tutto personale punto prima d'Europa lo dico con molta franchezza andare a captare qualche cede decimetro qualche decimale dire di deficit in più
Non rischia qualche volta di evitare che si ponga all'Europa i problemi veri della trasformazione della politica locale questo mi sembra il punto
Che la politica europea debba trasformarsi evidente ora riso riveste un attimo le le le vesti di ex politico non c'è stato un governo che abbia resistito che abbia seguito le le le le idee dettami della politica d'austerità
E che abbia resistito pensiamo al sì come si chiamava Samaras quello che governava in Grecia Nadal da lì in poi ora anche la Merkel ha i suoi guai
Allora che cosa vuol dire evidentemente che il tema della stabilità e però della ripresa dell'investimento andava riproposto
Io ricordo per esempio i tempi aure incrociati Dell'Orto proponeva una piano d'investimenti materiale e immateriale finanziata con tasse contro l'inquinamento
Piano se vi ricordate bloccato dal vento dal veto inglese anima del generale de Gaulle batti un colpo naturalmente
Ma voglio dire l'Europa ritornerebbe convincente se riuscisse a offrire alle sue opinioni pubbliche un vettore di sviluppo convincente
E non vorrei appunto che evidente che l'Italia deve difendere i suoi interessi deve evitare politiche che possono portare a arretramenti e così via ma non vorrei che semplicemente il porre il problema italiano non vada a detrimento del porre il problema di una vera modifica della della politica europea ma questo lo dico a titolo del tutto personale però certamente un punto su cui credo che il dibattito si sia assolutamente si sia assolutamente sviluppato
Credo che dobbiamo prendere assolutamente sul serio le cose che ci sto state dette sul fatto che se talune tendenze continuano ci troviamo fra alcuni anni veramente in un vicolo cieco
E questo forse dovrebbe portare anche al ad un dibattito diverso all'interno del nostro Paese ma teniamoci all'argomento cultura l'argomento che ci riguarda noi abbiamo cercato di definire un quadro una rete perché guai se noi pensassimo di essere una fondazione delle fondazioni cioè di dire ai nostri soci adesso quest'anno studiata la prima guerra mondiale piuttosto che l'anno prossimo inverte invece ieri il rapporti no ognuno è libero di fare quel che gli pare deve essere creativo
Però ci siamo resi conto che c'è un'interruzione di comunicazione fra la cultura del Paese
E che se o mettiamo insieme in Rete naturalmente non solo noi non siamo ma con le associazioni imprenditoriali abbiamo avuto nelle scorse vicende nelle scorse conferenze partecipazioni sindacali anche importanti o rimettiamo in Rete
Questa capacità di diffondere la cultura e di anche ristabilire un rapporto fra generazioni che oggi sembra piuttosto difficile oggi valide ai giovani fai certi nomi che per noi sono scontati
E trovi che questi giornalisti non meno proprio non non non li conosco non li ricordano per carità si può vivere lo stesso però in realtà non sappiamo molto bene che non c'è società che non si appoggi anche sulla considerazione del passato pensiamo gli Stati Uniti l'orgoglio di rivendicare ora insomma sottrazione un po'diversa l'orgoglio di rivendicare Washington di rivendicare l'incontro di rivendicare una storia
Cioè non c'è nessun Paese che possa avere una diciamo respira una visione degli obiettivi se non a alle spalle anche un'identità e la cultura consente di avere identità e condivisione
Perché la cultura non può mai essere un elemento di separazione di chiusura o di mancanza di dialogo e di comunicazione quindi la cultura dal tempo stessi d'entità è condivisione che forse quello di cui abbiamo bisogno in questo momento
E certo stimolo alla ricerca forse a a a Lucca ma non tutti c'erano mi viene di ricordare che la regina Elisabetta rompendo il suo tradizionale riserbo quando inaugurò il qualche anno fa al London School anno accademico della London School of Economics
Rompe mise da parte un attimo il discorso e disse ma possibile che nessuno di voi premi Nobel economisti ne nessuno di voi abbia previsto la crisi del due mila sette due mila otto
Era un esempio di come oggi voglio dire bisogna veramente rimboccarsi le maniche
E ricercare
Abbiamo per molto tempo detto che non andava bene un mondo con degli squilibri un nord-sud così prolungati l'abbiamo detto ci siamo anche soddisfatti di averlo detto chi lo diceva si sentiva bravo buono e così via
Oggi queste masse vengono da noi dicono voi avete tutto noi non abbiamo niente se è un po'come si viene a condividerlo
Con tutti i problemi i politici economici e sociali che questo avviene quindi da questo punto di vista intanto tornerei a un attimo la B al discorso precedente dobbiamo cercare se Silvia ci aiutate ci aiutano
Possedere non esistano in Europa altre associazioni dello stesso tipo in altri Paesi e cercare di fare dei legami di fare assolutamente delegando e credo sarebbe cioè rendere a questo livello e poi prima di arrendermi all'idea che in un mondo in cui appunto si rischia che la Germania non faccia più parte dei G7 del due mila trentacinque
Ma è veramente buono dare ragione a Trump a Putin che questa Europa la dissolta o si deve uscì dobbiamo pensare un attimo sopra
Beh io prima di dargli ragione oltre ci penserei farei assolutamente uno sforzo qui devo dire le cose che ha detto Silvia sono importantissime però forse il cuore del problema e e nei giovani indubbiamente questa esiste perché non c'è una coscienza comune europea della storia
Perché per esempio il Rinascimento e non viene sentito come fatto europeo comune forse dovremmo concentrare gli sforzi nel dire che cosa c'abbiamo in comune nella nella nella storia il Paese Rinascimento
E qui certamente l'Italia un ruolo formidabile io sono stato avuto la fortuna di essere presidente del Comitato fiorentino per le celebrazioni del quinto centenario del principe della scrittura del Principe di Niccolò Machiavelli sono state invitate in Cina parlarne e di a parte le dimensioni della vicenda seicento studenti che mi ascoltavano eccetera mi hanno portato a vedere un tavolo in cui avevano disposto tutte le opere in cinese che parlava di Machiavelli erano ottanta libri
E poi per dire come la cose vanno avanti non c'entra molto grosso argomento ma non mi freno
Loro stessi ma ho detto queste sono stampate a Taiwan quindi pensate come come le cose sono viene noi avremo avere un ruolo veramente di rilievo è veramente enorme intanto se bisogna che una certa parte della società istituzionale e politica la smetta di considerare il tema della cultura come una specie di lusso o di orpello per la domenica
Cioè a dire sì ogni tanto si dà dimostrazione di sardi che si interessa la cultura no in questo quadro con questa eccellenza italiana la cultura mi sembra veramente un fattore decisivo
Certamente è molto importante che fosse cosa stabilire anche un rapporto con Confindustria un vettore che insieme ad altri può effettivamente modificare certamente la svantaggio comparativo della dei fatti e competitivi certo detto questo al Sud assume un particolare
E carattere
E non siamo molto contenti non so se che ci Colorno forse non tutti ci conoscono noi facciamo questo percorso
Facciamo queste conferenze
Annuali e vi assicuro che un bello sforzo farle perché non abbiamo particolari strutture
Abbiamo fatto Torino poi conversando in Puglia poi Luca nel centro abbiamo ricominciato dal Nord Trieste oggi siamo a Ravello
Vi faremo la prossima del centro cioè abbiamo questa sistematica cosa di portare a giro le nostre conferenze di alternarle fra Nord Centro e Sud
E devo dire che qui per esempio abbiamo riferito verificato che Ravello ma lì al centro studi amalfitani c'è naturalmente un la forte presenza però siamo rimasti per esempio lato da colmare
Abbiamo in questo momento a Napoli solo socio che l'Istituto storico fondato da Benedetto Croce
Perché perché anche noi abbiamo le nostre regole dopo cui alcuni anni di di che non si fanno le quote non ci si può stare e questo ci ha privato del filosofico del professor Marotta ma mi dicono che oggi però forse si potrebbe riconquistare un rapporto noi siamo a disposizione
Per sviluppare una presenza capillare nel Mezzogiorno e nelle isole
E soprattutto con questo taglio che abbiamo cercato di dare sapete che lo dico perché non era presente prima scusate chi chi l'ha già sentito si annoia noia quel pochi soldi che abbiamo finanziamo la partecipazione di under trentacinque
Perché imparino a gestire le fondazioni e le istituzioni culturali
Perché la maggior parte delle nostre fondazioni istituzioni sono state fondate dal mille novecentocinquanta al due mila circa il settantacinque per cento sono quindi figlie della Repubblica e sono più o meno gestite da quella rigenerazione lì
E lo o noi diamo evidentemente Helmand diciamo il testimone d'eccezione successiva o rischiamo che bare delle nostre fondazioni in qualche modo avranno dei problemi e avranno delle difficoltà allora fondamentale e rapporto con ministero dei beni culturali e non a caso le facciamo insieme grazie
A palla Passarelli e grazie a tutti Nicola Mattia e tutti gli altri funzionari
Perché solo con l'appoggio del ministero si può arrivare veramente un portale delle fondazioni a far sapere che cosa si fa
A che cosa si mette in moto certamente documenti come quelle prospettive due mila trenta devono essere diventare veramente elemento anche di di dibattito e di discussione
Ma abbiamo bisogno di questo rapporto con le le zone intermedie m'ha fatto piacere sentire il ministro che ha detto
Le organizzazioni intermedie servono perché chi ha detto che non servivano abbattuto un po'il naso diciamo la verità ecco un ripensamento servono servono eccome
E io non ho più poteri che facoltà di avere una voce politica ma dove sia bella direi che sarebbe il momento di un patto fra produttori all'interno del nostro Paese del tipo di quello che sia pure parzialmente se realizzato in Germania
Poi nel passato è venuto diversamente da una parte e dall'altra ma di fronte a questa difficoltà e credo che sarebbe interessantissimo contro un governo che potesse dare una cornice o un vero e proprio fatto di produttori nonché risolverebbe tutto ma insomma sarebbe evidentemente un fatto avanti
Poi sulle su perché non ci si è arrivati ce n'è per tutti e su perché non ce n'è per tutti ma vi faccio ovviamente grazie delle mie considerazioni critiche però se voi accettate questo rapporto con delle conferenze che certo dicono al Ministro non toccarci contributi
Che cerco di te lo dico al ministro darceli in fretta che certo si lamentano col MIUR dove mancava la laurea se non ho capito non ce li hai dati in tempo non ce li ha dati in tempo certo dicono questo ma pongono anche dei problemi diciamo generali di struttura e di prospettiva all'interno del nostro Paese perché guai
Se la cultura si chiudesse in una sorta di Torella di coro d'avorio e non ponesse questi problemi
C'è un articolo alla Costituzione che ci piace molto anzi una fondazione bancaria mi ha invitato recentemente a un ciclo le parole della Costituzione e naturalmente a me e al dottor Bolpagni non so se c'è della Fondazione Ragghianti
E toccato l'articolo nove quello che la Repubblica è stata un'iniziativa bellissima soprattutto bellissima Verona sala strapiena di gente ma sala strapiena di gente
Ecco quindi noi ci muoviamo in quest'ambito della Costituzione e in quest'ambito voi avete sentito oggi delle voci politicamente molto diverso una dall'altra
Però la soddisfazione diciamo che il confronto non è stato becero lo dico alla Fiorentina sapete cosa vuol dire prescelti è stato un confronto in cui ciascuno ha portato la sua impostazione ma si è misurato con i problemi
E ogni tanto anche qualche aria in cui si possa parlare ecco mi sembra mi sembra importante non ci faremo carico
Fino in fondo e allora come pensammo pensiamo di fare noi i nelle passato abbiamo fatto queste conferenze vorremmo fare quest'anno una
Piccolo passo in più
Votare un documento non perché ci sia niente di divisivo e vi perché poi non avremmo forse più numero legale molti se ne sono andati
Ma credo che una sorta di carta di Ravello che adesso poi il presidente andarci proporrà potrebbe essere utile anche proprio per legarci
Io oggi esto al presidente Gallo convocarci della commissioni quando fa le le audizioni comparso in commissione lo faceva la la collega Nardelli prima quand'era presidente della Commissione
Istruzione ed erano confronti interessanti
Credo che
è chiaro che il presidente
Bocce venuto qui grazie anche l'amicizia del presidente Andrea grazie al fatto che siamo a Ravello
Ma vorremmo continuare questo rapporto vorremmo renderlo veramente intenso poi naturalmente riprenderemo anche quei rapporti che abbiamo nei confronti del sindacato
Ma vorremmo fare della associazione delle istituzioni culturali italiane
E questo lo dissi quando accettai la presidenza dico attenzione io un po'di Lodi ve la faccio e questo è il lavoro che è giusto però non vi faccio solo questo vi voglio fare anche cultura perché se non si fa cultura non siamo un'associazione di istituzioni culturali
Ecco porsi anche come stimolo porsi anche come momento di crescita di un dibattito culturale e civile del nostro paese l'accettazione dei nostri inviti
è stata veramente importante perché abbiamo avuto degli inviti a a tutto tondo è stata veramente significativa
Diciamo che un crudele con un piccolo documento credo che abbia proprio il significato di dire questo dibattito e questo confronto continua di questo possiamo certamente essere molto lieti
E naturalmente anche ringraziare non so se patrimoni materiale o materiale ringraziare Ravello perché senza questa cornice meravigliosa probabilmente non avremmo avuto un dibattito così ben indirizzato in parte patrimonio
Materiale ma lo dicevo prima in parte il matrimonio patrimoni mettere in materiale
è vero che c'è la pre sette
Ma senza le due famiglie inglesi la Reed per villa Ruffolo
E l'altra famiglia per vi lasci drone
Senza nell'Ottocento queste due famiglie inglesi forse non avremmo oggi nell'attuale Ravello
E allora viva Dio mi dispiace per loro ma dimostra che l'Europa esiste è dimostra che l'Europa esisterà una cultura europea esiste che l'Ottocento avuto anche questo cosmopolitismo europeo che dobbiamo assolutamente rivendicare
E quindi in una Ravello così europea che noi possiamo dire abbiamo svolto con Greco insuccesso con grande impegno i lavori della nostra conferenza grazie
Mancava un solo ringraziamento quello all'ai cinema ha sopperito l'applauso quindi già ho il compito alleggerito io non devo ringraziare altri che tutti quanti voi
Quanti hanno dato vita hanno qualificato con la loro presenza questo incontro noi come Centro di Ravello abbiamo fatto di l'impossibile
Tutto con molto piacere per cercare di agevolarlo sia dal punto di vista organizzativo e logistico sia poco naturalmente abbiamo già detto della Fondazione Ravello dell'assistenza
Preziosa che abbiamo ricevuto cioè qui ancora il direttore di villa Rufolo Secondo Amalfitano che saluto e ringrazio
E devo dire che abbiamo poi cercato di collaborare anche alla stesura dei contenuti vado quindi subito al dunque
Cercando appunto del possibile di recuperare le innumerevoli suggestione che sono emerse anche dai pannello della giornata di ieri che sono state in una efficacissima articolazione
Dal nostro lavoro cinque panel tematici che abbiamo svolto nel pomeriggio ecco allora di nuovo grazie soprattutto a Valdo Spini alla struttura Vincenzo Morreale segretario generale dell'ACI a tutto lo staff
Parimenti allo staff del Centro Universitario Europeo per i beni culturali segretario generale dottoressa Eugenia precedo dottoressa Valiante a signora deriso da signora
Ma Langone ecco tutte quante comprese Maria Carla Sorrentino hanno dato veramente il massimo per cercare di agevolare il vostro lavoro nel merito delle questioni ecco c'è un ringraziamento forse senza forse dobbiamo farlo perché abbiamo avuto grazie alla qualificazione del Progetto e alla sua efficace realizzazione una copertura da parte della stampa come si dice in gergo veramente notevolissima questa corte quindi che va dal Sole ventiquattro Ore Repubblica al mattino alcuni giornalisti sono ancora in questo momento presente alla città e cronache del Salernitana alle emittenti locali al TGR
Genere campare eh radicale della ripresa dulcis in fundo
Parlavo per un attimo degli on line che hanno fatto il loro lavoro altrettanto efficacemente
Abbiamo il denaro punto it presente col suo direttore ma appunto abbiamo avuto costantemente radio radicale
Presente e quindi tutto ciò che è stato detto è stato diffuso in tempo reale questa presenza è molto significativa ed è stata molto apprezzata e c'è molto utile poi nel momento tra l'altro della raccolta dei dati
E di quanto dovremo ancora successivamente elaborare
Direttore Passarelli adesso verrà diciamo una fase ulteriore di approfondimento noi vogliamo esaurito la adesso per accomiatarsi con la lettura di queste considerazioni finali che danno vita al patto per la cultura
E che abbiamo battezzato per l'appunto patto per la cultura la carta di Ravello perché pensiamo che appunto
Presidente boccia
Sì siamo amici personale perché salernitani ma boccia e Confindustria sono amici della cultura e e lo hanno dimostrato durante tutto il percorso di presidenza boccia
E con aperture notevoli che l'impresa avuto nei confronti della della cultura né tra l'altro ne abbiamo anche direttamente beneficiato sia con Ravello Lab come il presidente questa mattina affermato sia condanna conferenza
Che quest'anno è toccato a noi organizzare Arici e così come Camera di Commercio di Salerno quindi li ringrazio entrambe
Confindustria presidente boccia Andrea Prete prete come presidente della Camera di Commercio per avere accompagnato anche con un sostegno
Economico questo nostro sforzo ecco allora posso passare sicuramente alla lettura
Della della carta di Ravello ma diciamo chiamiamolo così come si chiamava in origine patto per la cultura poi terremo insieme queste due perché la vendo tutto sommato forse da una spinta ulteriore
Per le sue vocazioni per le tante considerazioni che abbiamo svolto in questi giorni la quinta Conferenza nazionale della i C Italia e cultura
Riunite a Ravello nei giorni otto dieci novembre due mila e diciotto è dedicata l'anno europeo del patrimonio culturale
Consapevole del significato della sua intitolazione al patrimonio culturale come luogo in cui il futuro incontra il passato in termini di coesione sociale di identità aria
Da un lato e di stimolo all'innovazione al progresso e all'apertura della nostra società dall'altro
Riafferma l'importanza dalla ricerca culturale della sua valorizzazione della sua condivisione ai fini dello sviluppo civile economico e culturale del nostro Paese
Sottolinea il valore dell'esperienza compiuta della collaborazione try ci deve essere generale biblioteche di istituti culturali del Mibac centro universitario per i beni culturali Ravello
E degli altri istituti culturali partecipanti con l'intervento di esponenti delle istituzioni dell'associazionismo imprenditoriale sociale e civile decide di procedere alla stesura di un vero e proprio patto per la cultura la carta di Ravello che possa coinvolgere tutti i soggetti interessati del nostro Paese
Il patto per la cultura avrà come obiettivi prospettare al Paese l'importanza dell'investimento pubblico in cultura e dell'incentivo della facilitazione del percorso del risparmio privato nei vari settori delle attività culturale
Recepire in tutti i loro risvolti tutte e quattro le articolazioni del patrimonio culturale
Patrimonio materiale patrimonio immateriale patrimonio naturale e patrimonio digitale sviluppare le conseguenti azioni organiche programmatiche in materia
In quest'ambito prospetta le azioni più urgenti
Rapporti tra istituzioni culturali università riconoscimento della ricerca dei giovani
Le intense relazioni di fatto tra istituti culturali questo quindi è un primo paragrafo che riguarda appunto le più urgenti prospettazione le intense relazioni di fatto tra istituti culturali università esistenti da decenni trovano oggi una opportunità di formalizzazione necessarie a dare ad esse un futuro nella terza missione trasferimento di conoscenza non esperti con divulgazione pubblica ed engagement with Says
Da parte della dei ricercatori di ricercatori universitari
L'Amburgo censisce e in prospettiva riconosce queste attività dei docenti
Svolte finora su base volontaria individuale si apre la opportunità di formalizzarlo e organizzarle meglio con accordi istituti dipartimenti valutati anche su questa base ma altre opportunità potrebbero essere colte tra l'altro
I risultati della ricerca degli istituti stessi scusate i risultati della ricerca degli istituti e gli istituti stessi potrebbero essere valutati da Amburgo non in regime di consulenza privata
Le borse di studio per la ricerca erogate dagli istituti con procedure paragonabili a quelli universitari potrebbero essere riconosciute come equipollenti ai fini dei concorsi universitari
L'attività culturale
Le attività culturali con valenza formativa svolte dagli istituti e i relativi tirocini formativi potrebbero trovare riconoscimento universitario in forma di crediti inserzione di altre attività
E stage degli studenti in un quadro regolamentato più uniformemente di quello attuale gli istituti culturali potrebbero collaborare efficacemente organicamente all'autore professionalizzanti e generaliste coerenti per finalità
Tra cui la proposta in gestazione presso il CUN della laurea in promozione di beni culturali nonché e altri più nonché altre scusate già vigenti nel campo dei beni culturali archivistici bibliotecari e in altri affini domani chissà
Comunicazione digitale Scienze politiche storia della scienza e Science and Technology Sadness
I musei di ateneo
Siano ulteriore luogo di collaborazione da valorizzare
Sarebbe utile generalizzare l'esperienza dei cataloghi di accessibilità comune tra biblioteche di Ateneo e degli istituti culturali
E relativi a possibilità di consultazione e prestito che costituiscono esperienze già realizzate in alcune regioni come il Piemonte
Un tavolo di consultazione Mibac MIUR ai ci pare la sede più adatta per individuare le soluzioni utili e condivisibili a livello regolamentare
Recepimento della convenzione di fare un altro
Capoverso la convenzione
Ha sottolineato l'esigenza di superare la rigida e schematica distinzione tra patrimonio materiale patrimonio immateriale
E di evidenziare valorizzare immesse le connessioni
Tra a
Tangibili ITA e intangibilità dei diversi aspetti del patrimonio culturale comune europeo che vanno un solo salvaguardato e custodito ma anche integrato e sviluppato cogliendo nelle peculiarità di costruzione progressiva sui valori di libertà uguaglianza democrazia diritti fondamentali delle persone dei popoli è questa l'eredità comune dell'Europa da valorizzare trasmettere alle nuove generazioni secondo la formulazione dell'articolo tre della Convenzione del Consiglio d'Europa faro ventisette ottobre due mila quindici
Due mila cinque per la verità
Che comprende gli ideali i principi e i valori dico testualmente derivanti dall'esperienza
Ottenuta grazie al progresso e facendo tesoro dei conflitti passati che promuovono lo sviluppo di una società pacifica e stabile fondata sul rispetto
Per i diritti umani e la democrazia e lo Stato di diritto la conferenza sollecita la rapida approvazione ratifica parlamentare della convenzione da tempo sottoscritta dall'Italia
E allora c'è poi un successiva parte
Che è un contributo particolare offerto dal presidente Bianco che ringraziamo
Che reca un po'il come dire il il messaggio che ha dato attraverso il suo dell'intervento di ieri Progetto per mediterranei Zare l'Europa ed europeizzare il mediterraneo
Si promuova un progetto europeo decennale
Per coinvolgere tutti i popoli mediterranei in un quadro di aiuti economici nord-sud che liberi mediterraneo dall'attuale condizione di destino finale di migliaia di migranti
Sì
Proponga all'Unione Europea un progetto di tutela e manutenzione del complessivo patrimonio archeologico Mediterraneo il più grande del mondo piano quinquennale
Si completi il progetto di valorizzazione della via Appia avviata dal precedente Governo su impulso del viaggio razziando di Loomis ecco allora a questo punto
Per parte di come si dice
Da qualche parte poniamo in votazione se mi autorizza questo appello faccio le veci del Presidente Spini
Tutto il blocco iniziale del documento
Lo facciamo per alzata di mano io da socio ai sì penso che non dobbiamo contare don dobbiamo considerare il numero legale perché chi è rimasto significa che anche la delega di chi per le proprie ragioni ha dovuto lasciarci con qualche minuto d'anticipo
Grazie facciamo anche un applauso
E penso ci sia condivisione anche della messo costituito appunto dal documento bianco che è d'accordo alzi la mano per contrario chi si astiene e allora approvati entrambe condanno unanimità
Allora io vi comunico e spero che il cosa sia condivisa che la prossima Conferenza nazionale avrà luogo a Firenze
Abbiamo avuto un primo finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio e su quello costruiremo un evento che spero non sarà all'altezza dei cori Ravello ma che spero sia comunque in qualche modo simile vicino grazie grazie