Manifestazione Nazionale per la Pace "Europe for Peace"

L'osso del corteo è ancora fermo a piazza della Repubblica quindi siamo tanti
Molti tantissimi grazie per aver accettato l'invito grazie per essere qui a piazza San Giovanni
Dopo otto mesi purtroppo siamo di nuovo qua dico purtroppo perché c'è ancora la guerra e ci sono ancora i morti e ci sono ancora le distruzioni però guerra cresce
E siamo arrivati al rischio della guerra nucleare
E il popolo ucraino è ancora sotto le bombe le città sono distrutte
Di milioni di profughi in Europa sfollati in Ucraina un aggressore la Russia una vittima l'Ucraina
Noi il popolo della pace del disarmo della nonviolenza in questi mesi abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare
Per sostenere la popolazione ucraina con le azioni di pace con le missioni dei corpi civili con l'aiuto umanitario con l'accoglienza in Italia in Europa va tutto ciò non è sufficiente non è abbastanza noi oggi chiediamo come lo abbiamo chiesto dal primo giorno di quella che è stata l'aggressione e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Putin chiediamo il cessate il fuoco subito
Chiediamo il negoziato il negoziato per la pace
Ripetiamo e confermiamo la nostra solidarietà con la popolazione Ucraina e con tutte le vittime delle guerre
E abbiamo lavorato tanto in queste settimane per riuscire a organizzare questa manifestazione che non era per nulla facile
Non era facile perché non si tratta solo di far venire la gente a piazza San Giovanni ma è che si tratta di costruire un'agenda di pace
Ed è il lavoro che hanno fatto tutte le associazioni i sindacati
Che hanno condiviso questa scommessa che sono impegnati per il cessate il fuoco e per la pace giusta qui siamo riusciti a costruirla questa agenda di pace e oggi le organizzazioni che hanno promosso questa iniziativa la leggeranno la racconteranno ci saranno più voci che diranno quella che è l'agenda di pace del popolo della pace riempire Ivo questa piazza
Che ancora non è piena ma sta arrivando il grosso del corteo noi però dobbiamo iniziare perché il tempo scorre inesorabile e abbiamo un'agenda molto intensa
Quindi a questo punto mi presento sono Sergio della Rete italiana pace disarmo e rappresento qui la coalizione Europe for Peace perché parliamo l'Europa perché l'Europa di pace che vogliamo e qui con me c'è Francesca Giuliana vispi lanciamo ci
E Francesca avrà il primo compito
Impegnativo di questa di questo pomeriggio di leggerci la piattaforma perché i giornali dicono di tutto e il contrario di tutto ma non leggono e non fanno conoscere quella che è la nostra più da forno all'agenda di pace che vogliamo consegnare al governo e vogliamo consegnano al Parlamento italiano perché cambi la politica e abbia una politica di pace di inclusione di giustizia sociale
Perché la guerra si porta dietro tutto quello che c'è di male
Prego Francesca a te
Aprire questo pomeriggio
La minaccia nucleare incombe sul mondo responsabilità e il dovere di listati fermare questa follia
L'umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati
La guerra ha conseguenze globali è la principale causa delle crisi alimentari mondiali ancor più disastrose in Africa e Oriente incidenti sul carovita sulle fasce
Sociali più povere e deboli determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta
La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future
Questa guerra va fermata subito
Condanniamo l'aggressore rispettiamo la resistenza Ucraina ci impegniamo ad aiutare e sostenere soccorrere il popolo ucraino siamo a fianco delle vittime iniziamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la non violenza
L'inaccettabile invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell'Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita
E il futuro dei popoli Ucraino russo e dell'Europa intera
Siamo vicini al solidali con la popolazione colpita
Con i profumi con i rifugiati costretti a fuggire ad abbandonare le proprie case il proprio lavoro vittime di bombardamenti violenze e discriminazioni stupri torture
Questa guerra va fermata subito
Basta sofferenze
L'Italia l'Unione europea gli stati membri le Nazioni Unite debbono assumersi la responsabilità del negoziato
è urgente
Lavorare ad una soluzione politica del conflitto mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale
Portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di chi abita di Mosca assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta
Insieme con papa Francesco diciamo
Tacciano le armi efficienti non le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre assoluzioni no le imposte con la forza ma concordate giuste è stabilire
L'umanità il pianeta Verona liberarsi dalla guerra chiediamo al segretario generale delle Nazioni Unite di collocare urgentemente una conferenza internazionale per la pace per ristabilire il rispetto del diritto internazionale per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari
Ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere oltre la povertà e di finanziamenti per l'economia disarmata per la transizione con logica per i lavori a dignitoso
Occorre garantire la sicurezza condivisa
Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano la pace tendono a diventare permanenti ed a causare sono nuove sofferenze per le popolazioni
Bisogna invece far vincere la pace
Ripristinare il diritto violato garantire la sicurezza condivisa
Non esiste la guerra giusta solo una pace giusta la guerra la fanno gli eserciti la pace la fanno i popoli
L'Italia la costituzione della società civile ripudia la guerra insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace sia da Pechino in ogni Stato europea ed internazionale per la sua piena affermazione
Grazie grati e Francesca sono più di seicento le associazioni e le reti che hanno aderito alla piattaforma questa agenda di pace adesso li vogliamo far vedere due due testimonianze che vengono dall'Ucraina e dalla Russia
Grazie grazie all'impegno al lavoro del movimento loro violento e di altre associazioni che lavorano a sostegno bella della società civile in in Ucraina e anche dei dissidenti alla guerra in Russia
Facciamo sentiamo la voce di Katia Sheshi io del movimento pacifista ucraino che ci parla da chi era
Sarà un video un videomessaggio con la sottotitolato un'ora in italiano prego con la regia
Rita Querzé
Ma nel Santa Caterina INIASA qualsiasi rilevanza credo esista il clima
Chi è il dieci così non lo svasso sottolineo smesso di eccitarsi siamo dimesso e Anna negli anni siamo immerso nell'azione pensava il secondo incarico nel settore ci prende Gatta recepito il matematico
Gli ha prestato nel San pazzi fisco ucraini
Gli ex ante si dicesse mai top troppo il programma
La ci credo che ce la si dirà
Peter Pan
Per anni
Mettiti eccellenti riceva Herz Nascetti il sedime conoscenza
Sì innalzare assemblea netti Jason dinnanzi ad uso interno
Sarà il Consiglio grazie
L'INAIL densa dunque esercitazione
Bono io non sta scivolando
Busek Conflict ma slavo esce Tremonti non sia
Sceglie il nazismo ci importa giunse alla stazione
Sono invece cresce Zazzera landing ship sinistri
Che è essenziale nei bis sinistra giacca cuoricino
Qui insieme
Sarà invece il singolo
Giudiziale
Così magari si annoia
Smentisce senza
Cerchiamo pulizia Corriere del nove Lizzie
Il Chelsea
Consulente
Senta Shlomo Amburgo degli
Pesce svolgono poco deconcentrazione
Stanno sempre più forte
Mostra poco corrette mosso dal prete devo
Viene richiesto è stanco
Venanzio Passion starebbe Nicolino As Nasty in aula sette esce il Seregno nuovo quotidiano esordiente e con opere vuote dopo sul sul nastri tipo
E a questa linea prezzi fischi Rocco in
Darsi un po'a Roma il sette
C'è poco da leggenda amava Prato nel segno di indurre il nuovo Piscopo esclusiva
Cioè voi sentite utilizzi pratici Moriero
E nella voce
L'Amatucci scrigni
Non Bolano sui visi detto Battisti
Lo pongo cenno col percorso nel verde
Noi no eh c'è pace cerco
Pretenda Prizzi fatte serate dovevamo Cornelio bene
Se tu ne stanno
A metà grazie
Sta pratici Mauro
Medico ci si sciacqua Nebula Caccamo sui rischi
C'è poi netting battersi coi solisti a questo in linea
Nel primo atto uccisi facendosi voci
Morirò moderno Craxi
Non gli era un mostro morboso svolgono
Voglio dire molto nella che lui riuscì politico con con fedeltà
Egli ha proceduto a scelte anche gli approcci machete tu in quota undici Arbore
Nasce della
Colma un vuoto
Nel Simo mantenne
C'è un mostro usufruire suonate conflitti asterisco
Sempre tende no quell'immobile
Siamo in Massimo io dessi quindi cretini ha dati in consumi distribuire attento e le ha trovate storici sì
E ciò aiuta tratto questo
C'era in stanno
Cosa ne occorre innalzare a sprangate un menu
La Champions potremmo
All'ANAS pratiche per un mondo
Sbarra cenere Schirinzi
La squalifica innesti
Il rischio Doucet
Da Crozza passi Petrenko
Gli aspetti faunistici umore
Scorrono asta ma ci credo
E questa
Grazie a Katia grazie a voi per l'applauso
Tanta solidarietà con tutte le vittime di tutte le guerre con i popoli che si sono
Cora oggi sotto occupazione sotto repressione sono ancora tanti adesso sentiamo Alex Belli un dissidente obiettore russo
Fuggito dalla Russia
Ospitato va ancora senza il diritto di asilo in Estonia e qui chiediamo anche all'Unione Europea
Di accettare con urgenza e con un rito immediato il diritto d'asilo riconoscere di sito d'asilo di chi fugge dalla guerra chi ripudia la guerra e chi è per la difesa non violenta prego il video va be'alla regia grazie
Ore quando afferma l'esempio dei confrontano lascia nome Cenci soggette a est and day agricole due organi o in Roma in ideali troppo order non voleva intendere stilisticamente Visconti ai seggi sia
A in fascia vasto Roma sui orfani della PlayStation
Va oltre tipo ex a ottobre aeroplani info al trentesimo service centro coi de perché specie anche indebolire quindi a no percorsi noto Otis vicenza aggravanti
Prego fresco ex ecologico antico Brescia va dei centri notti di papà e lui c'è anche il problema centri o Paolo terzo fa eco del raìs
Spetta ove colpire che si stenta quote application suicide tipo che
Anche i fratelli comando IST
And day a quanto coi UFO chiudesse il sequestro del ministro sente PTCP Céspedes by the European però poche licenze suggerisce
Con le stesse ce ne sono
Turca opporrà Jean della Russia a Cenci soggetta stoppa interno a esso in Europe
Seconda esce in is to the net sito avellinese scende
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Bene grazie Alexander è siamo tutti con te con coloro che rifiutano la guerra noi dobbiamo lobby col dovere di proteggere queste persone adesso passiamo
Alla lettura di una lettera lettera del presidente della Cei cardinale Zuppi ci leggerà la lettera don Tonio Dall'olio carissimo amico che ci accompagna sempre in tutte le iniziative per la pace prego Tonio
Mi raccomando siamo in tanti ma dobbiamo fare spazio nella parte in fondo della piazza dovete venire avanti perché il corteo non riesce a entrare dobbiamo a dare l'impressione di essere veramente quello che siamo c'è una piazza piena una piazza piena di voglia di pace forte deve essere il nostro grido di pace prego Tonio grazie
Liberi insieme dalla guerra
Cara amica fu caro amico sono contento che ti metti in marcia per la pace
Qualunque sia l'attualità è condizione permettimi di darti del tu
Le guerre inizierò sempre perché non si riesce più a parlarsi in modo amichevole tra le persone come accadde ai fratelli Giuseppe che provavano invidia verso uno di loro Giuseppe invece di gustare la gioia di averlo come fratello così Caino vide nel fratello Abele solo un nemico
Ti do del tu perché da fratelli siamo spaventati da un mondo sempre più violento è guerriero
Per questo non possiamo rimanere fermi
Alcuni diranno che manifestare è inutile
Che ci sono problemi più grandi e spiegheranno che c'è sempre qualcosa di più decisivo da fare ecco desidero Pirozzi chiunque tu sia perché la pace e di tutti e ha bisogno di tutti che invece è importante che tutti i beni danno quanto è grande la nostra voglia di pace
Poi ognuno farà i conti con se stesso noi non vogliamo la violenza la guerra e ricorda che manifesti anche per i tanti che non possono farlo pensa ancora nel mondo ci sono posti in cui parlare di pace è reato
E se si manifesta si viene arrestati e allora grida la pace anche per loro
Quanti
Quanti muoiono drammaticamente a causa della guerra quanti i morti non sono statistiche sono persone
Non vogliamo abituarci alla guerra e lì a vedere immagini strazianti e noi quanta violenza resta invisibile nelle tante guerre davvero dimenticate ecco
Per questo chiediamo con tutta la forza di cui siamo capaci
Aiuto stanno male
Stanno morendo facciamo qualcosa non c'è tempo da perdere perché il tempo significa altre morti il dolore diventa un grido di pace
La pace mette in movimento e un cammino e per giunta cammino in salita sottolineava don Tonino bello
Che aggiungeva
Occorre occorre una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un dato ma una conquista
Non un bene di consumo ma il prodotto di un impegno non un nastro di partenza ma uno striscione di arrivo
Le strade della pace esistono davvero perché il mondo non può vivere senza pace
Adesso sono nascoste ma ci sono
Non aspettiamo una tragedia peggiore cerchiamo di percorrere noi per primi perché altri abbiamo il coraggio di farlo facciamo capire che da che parte sta vogliamo stare
E dove bisogna andare e questo è importante perché nessuno dica che lo sapevamo ma non abbiamo detto ho fatto niente
Non sei un ingenuo
Non è un realista di scrolla le spalle dice che tanto è tutto inutile
Noi vogliamo dire che la pace è possibile anzi indispensabile perché è come l'aria per respirare e in questi mesi mi manca tanta
è proprio vero che uccidere un uomo significa uccidere un mondo intero e allora quanti mondi
Dobbiamo vedere uccisi per fermarci
Quante volte devono volare le palle di cannone prima che siano bandite per sempre quanti orecchie devi avere un nuovo prima che possa sentire
La gente piangere quante morti ci vorranno finché non lo saprà che troppe persone sono morte quando sarà che l'uomo potrà imparare a vivere
Senza ammazzare
Io te e tanti non vogliamo lutti peggiori forse definitivi per il mondo prima di fermare queste guerre
Quella dell'Ucraina e tutti gli altri pezzi dell'unica guerra mondiale
Le morti sono già troppe per non capire e se continua non sarà sempre peggio
Chi lotta per la pace e realista anzi il vero realista perché essa che non c'è futuro se non insieme
è la lezione che abbiamo imparato dalla pandemia
Non vogliamo dimenticarla l'unica strada è quella di riscoprirsi fratelli tutti
Fai bene a non portare nessuna bandiera e solo te stesso la pace raccoglie accende tutti i colori chiedere pace non significa dimenticare che c'è un aggressore è un aggredito e quindi riconoscere una responsabilità precisa
Papa Francesco con tanta insistenza ha chiesto di fermare la guerra
E poco tempo fa ha detto chiediamo al Presidente della Federazione Russa di fermare
Anche per amore del suo popolo questa spirale di violenza e di morte e chiediamo al presidente dell'Ucraina perché sia aperto essa a serie proposte di pace questo ha detto Papa Francesco
Diedi quindi la pace e con essa la giustizia
L'umanità e il pianeta devono liberarsi dalla guerra
E allora chiediamo al segretario generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una conferenza internazionale per la pace per ristabilire il rispetto del diritto internazionale
Per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari
Ridurre la spesa militare in favore di investimenti che combattono le povertà
E chiediamo all'Italia
Chiediamo all'Italia di ratificare il trattato V-Day proibizione delle armi nucleari non solo per impedire la logica del riarmo
Ma perché siamo consapevoli che l'umanità può essere distrutta
Dio il cui nome è sempre quello della pace liberi fuori dall'odio riscrive scelte di pace soprattutto in chi ha la responsabilità di quanto sta accadendo
Nulla è perduto con la pace l'uomo di pace sempre benedetto e diventa una per il Signore per gli altri
Ti abbraccio fraternamente cardinale arcivescovo di Bologna e presidente della CEI Matteo Zuppi
Grazie
No iniziamo a livello
Interverrà caffè la qualità della presidenza nazionale dell'Anas
Io sono una della generazione pacifista degli anni ottanta cresciuta contro la guerra nucleare e per l'Europa unita poi nei conflitti del Medio Oriente e dei Balcani
Una generazione che vent'anni fa stava per promuovere la manifestazione più grande del mondo quella del quindici di febbraio del due mila e tre centodieci milioni di persone in piazza contro la guerra all'Iraq
Una generazione accudita da don Benettollo don Tonino Bello Ernesto Balducci Luciana Castellina Get qui e ai giovani perché ora il vostro turno mi permetto dunque di dare qualche consiglio
Non fatevi intimorire dati ogni volta rischierà con l'autocrate di turno sono loro che i dittatori li usano Lear mano ci fanno gli affari noi voi loro
State Sempre dalla parte delle vittime dalla parte delle vittime Sempre la storia vi darà ragione a noi è sempre successo
Non consentite che la guerra torni ad essere un valore che si torni al mito patriarcali Del Bue e che torniamo all'era della clava
Imparate invece a memoria il diritto internazionale che è il prodotto del lungo percorso degli umani per civilizzare il conflitto
Il diritto internazionale dà forza a chi non ha potere è la forza dei deboli
Per l'articolo cinquantuno della Carta dell'ONU i paesi invasi hanno diritto all'autodifesa
Per lo stesso articolo la comunità internazionale ha invece il dovere di ristabilire la pace di ristabilire la pace non di partecipare alla guerra non di farla proseguire non Diana Marra
Dobbiamo essere parte della soluzione non del problema
Questa guerra va fermata ora subito il cessate il fuoco deve essere imposto ora subito solo il negoziato internazionale vuole ristabilire la legalità e diritto
Giustizia non verrà da altri massacri dalla crisi alimentare ed energetica dal riarmo dal rischio di guerra nucleare e mondiale
Solo una soluzione politica può fare giustizia e questo il dovere e la responsabilità della politica questo solo questo e poi non dimenticate le lezioni della pandemia io sono al sicuro solo se tutti sono al sicuro la sicurezza è comune interdipendente
Ecologica e sociale ecco gli altri non contro gli altri
E dunque non rassegnati avvia a vivere in un Mediterraneo che come l'Est Europa è ridotto a periferia muro contro i migranti e confinano Amato
Noi siamo donne di contatto con altri popoli ed altre culture noi siamo pronti deve essere una ricchezza non una condanna
Date forza
Ha una cultura politica nuova è un'alternativa di società
Che al primo posto non abbia il profitto ma la cura la cura delle persone del vivente del pianeta le risorse ci sono se si ferma la guerra globale permanente dei ricchi contro i poveri e contro la natura
E in ultimo unitevi
Stiamo uniti abbiamo di fronte grandi avversari la nostra sulla forza e L'Unità solo Prodi spostiamo le cose e voi
Soprattutto i giovani ribellate di come fate anche ballando perché è giusto i volti più che cinquanta checché ne dica il governo
Ribellate ha vinto organizzate vip Nevada della vita della pace del pane e del pianeta cessate il fuoco subito negoziato ora
Basterà fare
Siamo in tante aiutanti per le persone che stanno venendo in piazza spostate verso la destra che la piazza è piena
Ed ora interverrà Emiliano Manzoni Daniela presidente delle ACLI
Be'siamo un po'più di cinquanta anni sembra oggi ore queste la piazza è la voce della piena della pace
La guerra il male che ricorre nella storia e ci corrode
Da quando la Russia si è assunta la responsabilità di invadere l'Ucraina e innescare la spirale d'odio e di violenza siamo stati tutti inghiottiti dal senso di impotenza e di smarrimento
Ma non è mai venuta meno la nostra vicinanza il nostro sostegno al popolo ucraino perché è morto sotto le bombe per chi fugge con la sola disperazione per chi resiste nella propria terra
Non siamo stati sul divano di casa twittare a criticare chi parlava di pace
Siamo andati in Ucraina siamo stati il volto della solidarietà della vicinanza dell'amicizia siamo stati l'unica speranza a cui aggrapparsi nel momento del terrore tanti di fronte a questo dolore hanno aperto le proprie case all'accoglienza
Ecco noi
Noi vogliamo rifiutare la logica della guerra questa piazza si rifiuta di credere che la soluzione del conflitto sia la guerra ma attenti la forza della guerra sta tutta la nel farci credere che sia l'unica possibilità che sia la cosa razionale e giusta da fare
Si fa assumere alla pace il volto della paura della resa urliamo Lo Forte che non è così la pace soprattutto coraggio perché è l'unico modo di guardare al futuro
La guerra scava l'abisso che separa gli uomini e le donne di ogni tempo corrode la fiducia nella nostra democrazia tinge di scuro ogni futuro
Non accettiamo la logica della guerra che tende ad allargarsi nei comportamenti nei pensieri nelle narrazioni né di San
Chimenti la pace l'unica via possibile il cessate il fuoco necessario per riaprire il dialogo e chiediamo con forza
Che il segretario generale generale dell'ONU si faccia protagonista convocando una conferenza internazionale di pace
Ma facciamo nostre parole di papa Francesco
Chiediamo al Presidente della Federazione Russa di fermare anche per amore del suo popolo questa spirale di violenza e di morte e chiediamo a presidente dell'Ucraina che se aperti che sia sempre aperta a proposte serie di pace
Che si torni a Porta a parlare di abolizione di armi nucleari che ci si faccia carico della riduzione delle spese militari testati impedendo gli arsenali di tutto il mondo
E chiediamo all'Italia ai Paesi europei all'Unione Europea di assumersi la responsabilità di un dialogo
Per un cessate il fuoco e di non investire in armi ma in cooperazione e sviluppo sì lo sviluppo perché la pace
Che è un aggeggio artigianale non lo si costruisce in un giorno è tregua dialogo patto tolleranza condivisione la pace è sorella della giustizia quella che vogliamo per l'Ucraina e quella che vogliamo per il popolo russo ingannato da una propaganda feroce la pace si costruisce giorno per giorno sta nelle nostre relazioni nelle interazioni tra popoli sovrani la pace sta nelle equa distribuzione delle ricchezze la pace da cercare è nella giustizia sociale
Nel ripensare il nostro rapporto con la natura perché la pace o integrale o non è
In questa pace in questa piazza c'è il sentimento più profonde autentico dell'Europa
Nata a nuoto nuova vita dopo l'atrocità del nazifascismo e della guerra mondiale vogliamo che da Roma parta un movimento popolare che faccia sentire l'urlo della pace in tutto il continente anche nella Russia dovere pre se la libertà siamo convinti che tutti i popoli europei senti non ciò che sente che sentiamo noi che vogliono liberare le nostre terre e le nostre menti dalla guerra tra l'Europa e convivenza l'aggressione all'Ucraina è un attacco ai suoi valori rinunciabile la guerra minaccia l'Europa nella sua stessa identità
La pace è il fondamento della civiltà nella quale ci riconosciamo ed è un'illusione pensare che siano le armi a riconquistare la pace
Solo un Europa continente di pace di cooperazione dove l'idea di sicurezza è fondata sul riconoscimento dei diritti e delle diversità può essere di aiuto e di equilibrio in questo mondo che corre sempre più veloce da una crisi è un'altra
Allora non cediamo all'impotenza dobbiamo essere ogni giorno costruttori di una pace integrale chiediamo alla politica di ascoltarci di ascoltare le altre piazze che risponderanno a questo uno di Roma a questa preghiera di pace
Ed ora diamo la parola a Gianfranco Pagliarulo presidente nazionale dell'Anpi
Perché siamo cui
Siamo qui per urlare
è il nostro grido sarà più forte del fragore delle bombe
Sarà più forte se saremo sempre più uniti
Se in Europa nasceranno altre piazze come questa
Il nostro grido può imporsi se diventa grido di un popolo Grito dai popoli
Il nostro grido squarcia il silenzio della diplomazia condanna la mancanza di negoziati ripudia la guerra riconosce fratelli tutti
E nessuno dica che siamo equidistanti è incancellabile la responsabilità di chi ha avviato questa guerra e continuo a perseguirla la federazione russa la federazione russa responsabile del massacro corso ma chi chiede di vietare la rappresentazione di opere russe alla Scala di Milano semina soltanto odio basta sangue basta odio
Su qualche muro vero Sheva e Nagasaki vi sono ancora le ombre delle persone vaporizzato
Ebbene in questi mesi di delirio mortale è stato infranto un tabù la guerra atomica per la prima volta si parla dell'uso dell'atomica non come di una frontiera invalicabile non come di un'aggressione al genere umano ma come una possibilità reale
Si parla dell'arrivo in Europa e in Italia di nuove atomiche in sostituzione di quelle già stoccate
Come se cambiassimo in frigorifero o l'automobile
Si susseguono quelle che chiamano esercitazioni di deterrenza della Russia e della NATO cioè simulazioni di guerra atomica credono di essere forti ma solo solo pazzi
Dicono
Solo allarme nucleare tattico
Armi nucleari tattiche
Ma sono più potenti degli ordini che rasero al suolo le città giapponesi e le parti si rimpallano la responsabilità tutti i Lazzi l'uso della bomba allora anch'io no sei tu che minacci l'uso della bomba allora anch'io
In questo balletto macabro c'è qualcosa di ripugnante
Scrive la poetessa giapponese Kurihara Sadako
Sedici Hiroshima affinché aggiunga il dolce rimando a Hiroshima dobbiamo prima a lavare le nostre mani sporche
Noi noi abbiamo le atomiche ad Aviano e piedi Il Sole ventiquattro Ore ha affermato che vi sono cento ordigni nucleari quante basi NATO in Italia ufficialmente centoventi
Si sappia che queste basi questi luoghi da Sigonella vicenza non sono solo avamposti militari sono bersagli
Nella nostra vita quotidiana
Nella nostra vita quotidiana hanno fatto irruzione due parole insanguinate guerra odio non ci stiamo
Dalla bare detta evasione del ventiquattro febbraio l'avvio del massacro del Popolo Ucraino
L'escalation di sangue bombe armamenti ecco l'allarme rosso che era già Boggi un sottile velo ci separa dalla guerra in Europa alimentata da una corsa agli armamenti senza pudore
E da una rievocazione della bomba atomica senza dignità ecco le le mani sporche
E tutto ciò avviene mentre alle Nazioni Unite sembrano inerti mentre il Parlamento europeo
Con una incredibile risoluzione approvata il sei ottobre getta benzina sul fuoco senza mai pronunciare la parola negoziato
C'è un'altra strada
C'è un'altra strada il cessate il fuoco la trattativa la conferenza internazionale la messa al bando delle armi nucleari
E la strada dei popoli della vita del sogno di un altro mondo meno infelice e la strada dei partigiani di oggi Partigiani della Pace partigiani dell'umanità
Grazie Gianfranco
Una raccomandazione a tutti veramente quelli che sono in fondo nella piazza s'dovrebbero spostarsi il più possibile all'interno della piazza perché se vedete il corteo e ancora lungo via Merulana
Ed è deve entrare ancora da via Filiberto
Quindi per cortesia proprio per fare in modo che tutti possano essere nella piazza grazie
E adesso abbiamo una testimonianza una testimonianza molto importante
Che viene da lontano viene dal Giappone c'è la legge razze la introdurrà e c'è la leggerà Lisa Clark Marche che è la portavoce della campagna Italia ripensarci a cui tutti quante le associazioni che hanno aderito a questa stupenda manifestazione partecipano e collaborano per la ratificazione del trattato per la proibizione delle armi nucleari a livello globale prego Lisa
Grazie
A nome della campagna Italia ripensarci che sostiene il trattato per la predizione delle armi nucleari
A cui l'Italia non ha ancora aderito c'è tempo Italia ripensarci le diciamo la nostra campagna italiana fa parte della campagna globale
Che ha vinto il premio Nobel per la pace nel due mila diciassette la campagna per la messa al bando di tutte le armi nucleari
Dal due mila diciassette oltre duecentoventi consigli comunali di vedete i sindaci qua sotto molti di loro aderiscano a questa campagna
E centinaia di associazioni nazionali e migliaia di comitati legati locali aderiscono a questa campagna e spingono affinché il governo italiano ratifichi
Nel giugno scorso la prima conferenza degli Stati parti di questo trattato
Approvato un piano d'azione di disinvestimento dalle industrie coinvolte nella produzione di armi nucleari è una nuova parte della nostra azione
Come sottolineato nell'appello globale al settore finanziario
Promosso dal gruppo Banca Etica italiano
La nostra cara amica sette su corsa lavoro una di Bacco usciamo cioè sopravvissuta al bombardamento di Hiroshima
Insignita del premio Nobel per la pace nel due mila diciassette proprio per il suo ruolo nella campagna globale
Manda tutte e tutti i nuovi voi questo messaggio che ora vi leggo in italiano lei non va scritta in italiano
Quando i capi di Stato e delle alleanze militari si dichiarano pronti a usare le armi nucleari in un'azione di guerra per me queste non solo vuote minacce
Avevo tredici anni quando un'unica bomba atomica distrusse la mia città di Hiroshima
Decine di migliaia di persone furono uccise all'istante altre decine di migliaia morirono in seguito a causa delle radiazioni
Le morti continuano come persiste innocui il trauma e l'angoscia in noi IBA Kushan che viviamo sempre con il ricordo di quel giorno
La splendida luce di un mattino di sole oscurata d'un tratto dal fumo e dai detriti dell'esplosione
Fiumi spettrali di figure irriconoscibili come esseri umani bruciati anneriti gommisti
Questa era il suo ricordo
Non dobbiamo permettere che diventi normale parlare Dio di opzioni tattiche è un strategiche per infliggere una sofferenza come quella le armi nucleari odierne non uccidono migliaia ma milioni di esseri umani all'istante
Le armi nucleari hanno il potere di radere al suolo intere città in pochi secondi e di avvelenare il pianeta per millenni scatenando l'inverno nucleare e la carestia generalizzata
E poi a quale scopo
Sappiamo tutti che la guerra nucleare non può essere vinta
Non ci saranno vincitori solo distruzione inenarrabile che porterà alla morte del pianeta e di tutti e tutto ciò che amiamo
In questi tempi di incertezza e di diffuse minacce nucleari i miei ricordi di Hiroshima si sovrappongono alle terribili immagini della sofferenza del popolo ucraino
Possa questa manifestazione così piena di speranza incoraggiarci a riflettere sulla realtà del nucleare
Che ci aiuti a prendere coscienza della nostra responsabilità collettiva dobbiamo agire affinché finisca essi cancelli anche dalla memoria umana Lera nucleare
Grazie Lisa
Bene
Non solo siamo contro la guerra ma siamo contro le dittature
E vogliamo ospitare e dare voce alle alla protesta e alle giovani donne ai ragazzi e ai lavoratori e alle lavoratrici che in Iran stanno portando avanti una lotta pacifica contro una dittatura feroce quindi chiedo a Fagin sei mi
Rileggerci un brevissimo messaggio che vuole esprimere la nostra solidarietà Pretto fasi Eraclea buonasera aggiuntivi
Ringrazio dalla parte della comunità iraniana presente in questa piazza tutta questa organizzazione per metterci a disposizione queste Pérez questi preziosissimi minuti per poterli leggere un messaggio questa piazza esprime solidarietà con le donne i giovani lavoratori e lavoratrici dello lottano pacificamente per i propri diritti e la libertà
Condanniamo la repressione in corso in Iran dopo la morte della ragazza giovane ragazza iraniana Bassanini c'è una rivoluzione in atto in Iran dove le notizie che ci arrivano infatti parlano di culture disumane infetta i detenuti che è la loro colpa è solo partecipare a queste manifestazioni
Il governo iraniano all'obiettivo di estorcere confessioni di reali di nel reatino realtà con comizio con commessi allo scopo di intimorire la popolazione
Un dato accertato quello che ci informa che dieci giorni fa sei giovani manifestanti sono stati arrestati a seguito di un processo fittizio sono è stati condannati a morte
Noi chiediamo chiediamo a gran voce all'ONU al Consiglio per i diritti umani
Di far sì che la Repubblica islamica renda conto delle responsabilità anche attraverso l'invio di una delegazione predisposta al controllo delle carceri mediava agli iraniani
Ripetiamo i nomi di questi giovani condannati condannati a morte ripeto solo per aver partecipato alle manifestazioni in corso per fermare i loro assassinio possente azzardate
Sai vicino a Dini Mohammad umani solidarismo essendo somma ma ne Rachidi Mohammad a dopo
Affinché all'odore del petrolio non copra l'odore del sangue dei giovani iraniani che avvengono turisti dati per sosterrei sostenere la libertà e per la pace del mondo dividiamo tutti insieme siamo vicini alle donne la comunità iraniana in questa rivoluzione donna vitali liberta
Ed ora diamo la parola a Rossella Migliaccio presidente di Emergency che parlerà anche a nome delle associazioni delle maneggi italiane
Gino Gino sarebbe felicissimo di vedere questa piazza oggi
Però però è andato via ci ha lasciato con questo cruccio
Con un questa domandai risposta che è una domanda che nel cinquantacinque c'avevano fatto Russell anche Spagna e tanti altri scienziati metteremo fine alla guerra
O l'umanità
Sarà spazzata via dalla guerra
Ce lo dicevano nel cinquantacinque delle menti sicuramente più lucide forse di quelle che ci governano oggi
Ecco sono passati tanti anni e non questa risposta non ancora l'abbiamo data non ancora siamo riusciti a scegliere da che parte stare
Forse qualcuno non è ancora riuscito a scegliere noi sì noi da Sempre Emergency ma tutte le ONG che si occupano di cooperazione di diritti umani di aiuti umanitari sanno da che parte stare
Perché a essere contro la guerra vuol dire in primis
Essere da una parte dalla parte delle vittime
E anche in questo caso noi siamo chiaramente dalla parte delle vittime delle vittime ucraina che stanno subendo bombardamenti torture persecuzioni delle vittime di tutte le guerre perché non ci dimentichiamo che la guerra che le Nazioni Unite avevano definito un flagello
Da cui difendere le generazioni future e oggi è diventato il primo strumento con il quale si risolvono i problemi fra Stati a cono e ci opponiamo fortemente a questa scelta
Chi ha parlato di pace in questi ultimi mesi è stato criminalizzato ridicolizzato tacciato addirittura di azzera la parte di dittatori Iacono ai queste queste accuse le ricitiamo fermamente perché parlare di pace vuol dire essere dalla parte della nostra Costituzione l'alito udiamo la guerra e siamo orgogliosi di farlo
Non le facciamo tutti i giorni i nostri ospedali Emergency ne appurate oltre dodici milioni di vittime di guerra e siamo davvero stanchi di doverlo fare
Siamo davvero stanchi di continuare a vedere a sentirci dire che la guerra è una necessità lavora non è un altro necessità è una scelta è una scelta che si fa investendo sulle armi e non sugli aiuti umanitari non sulla costruzione dei diritti ed è per questo che chiediamo oggi con forza cessate il fuoco Bastarni finché parlano le armi non può parlare la diplomazia
è giunto il momento che parli la diplomazia multilaterale non quella di un'alleanza militare contro un'altra alleanza militare pace in Ucraina per l'Ucraina per tutto il mondo
Crediamo confortanti cessate il fuoco basta con il riarmo investiamo sui diritti investiamo sulla diplomazia su un percorso di pace vero per tutti Grazia
Sì
Se non attivo secondo a dire che oggi
Questa manifestazione è veramente trasversale ci siamo tutti laici cristiani la comunità di religione islamica le comunità buddhiste i sindacati davvero tutti vuol dire che la pace enti tutti il mare è in terra
Grazie Rossella
Io diamo la parola a Giuseppe De Marzo coordinatore della Rete dei numeri pari
La pace la priorità di tutto e tutti e per la pace bisogna essere sempre pronti ma la pace senza giustizia è una finta pacificazione che lascia intatte la semina della violenza e della guerra
Per questo la pace richiede in peggio collaborazione pazienza cambiamento l'antidoto alle guerre sono i diritti
Non possiamo aspettarci un mondo in pace quando i diritti umani vengono violati ancora in troppi luoghi dobbiamo lottare per costruire diritti praticare i diritti far nascere la consapevolezza che la guerra si può solo che abolire
C'è un legame indissolubile tra i diritti umani la giustizia sociale è la pace
Dobbiamo innanzitutto riconoscere dignità a tutti i membri della famiglia umana è il fondamento della libertà della giustizia e della pace nel mondo
Ed invece oggi i diritti vengono violati
Crescono diseguaglianze miseria e ingiustizie a troppi ha negato il diritto a una vita dignitosa
Ha un lavoro ha una casa all'istruzione Palasalute in una parola il diritto alla giustizia sociale all'inizio del nuovo millennio non vi sono diritti per tutti Massolo privilegi per pochi
Pagina a fare la pace si chiede che a lottare per la giustizia sociale
Nel nostro Paese invece da troppo tempo abbiamo dichiarato la guerra ai poveri abbiamo istituzionalizzato la povertà abbiamo scaricato sui più deboli la responsabilità e le colpe
Abbiamo iniziato il conflitto nei confronti dei migranti non abbiamo riconosciuto le nostre responsabilità storica e politica nei confronti dei Paesi del Sud del mondo
Così non si costruisce la pace ma la guerra siamo dinanzi alla più grave crisi sociale della Repubblica aumentano la povertà il lavoro può però sfruttato il welfare mafioso che vediamo nei nostri quartieri la corruzione la dispersione scolastica
La pandemia nostra vita messo in ginocchio il Paese
Aumentano gli sfratti per morosità incolpevole mentre mancano politiche sociali efficaci e il welfare è considerato un costo invece con un investimento è un obbligo della Repubblica come ci ricorda la Costituzione
Eppure
Pure
In questo Paese dinanzi a questa catastrofe cerchia il coraggio di attaccare il diritto al reddito di cittadinanza ancora una volta attaccando i poveri baldoria
Che attacca i diritti sociali investe decida di ricandidarmi nemico della pace
Se vogliamo la pace dobbiamo costruire un'economia di pace
Perché è il cuore del problema il modello di sviluppo
Insostenibile socialmente ambiente al dente
Significa che dobbiamo sganciarsi dalla Dark economi dagli interessi che muove nei settori delle armi del fossile
L'unica strada che abbiamo per rimettere insieme il diritto al lavoro con il diritto alla salute garantendo il coinvolgimento delle comunità e dei territori dei lavoratori in progetti in cui c'è vera necessità
Significa chiedere al governo che i soldi del Pnr padano nella riconversione ecologica eh no per il gas e il carbone il nucleare
Sì perché era per non aver capito nulla di quello che sta succedendo
Invece all'Italia il nostro Paese sta andando nella direzione sbagliata siamo il sesto più grande finanziatore di combustibili fossili al mondo
Più dialogo esaurite Russia
L'Italia non sta mantenendo gli impegni presi presi alla Coop ventisei e domani si apre la top ventisei la conferenza sul clima in Egitto avevamo l'impegno di mettere fine al finanziamento pubblico per i progetti sui combustibili fossili
Invece stiamo con due continuando a investire nell'East Capital nell'aumento delle diseguaglianze
Doppiato a cambiare strada perché non c'è più tempo ce l'hanno detto le Nazioni Unite abbiamo raggiunto nuovi record per la concentrazione di gas nell'atmosfera
Sul clima traiettoria che porta alla catastrofe hanno detto le Nazioni Unite l'emergenza energetica innescata dalla guerra in Ucraina sta inducendo paesi a riprendere l'utilizzo di fonti fossili
Siamo in una condizione di guerra permanente questo sistema economico è la più grave minaccia per la razza umana e ha dichiarato guerra Madre Terra va cambiato prima che sia troppo tardi perché la vita è una rete di vita interconnesse
Dove ciascuno dipende dall'altro la Kia
Ed è l'evoluzione sta nella cooperazione che massimizza il risultato per tutti no nella competizione la guerra in Ucraina per concludere rafforza l'imperativo di rivedere i nostri orientamenti filosofici
Politici
Dobbiamo rimodellare urgentemente le basi per una grande riconversione
Verso una pace duratura è un'ecologia integrale dalla guerra sia esso investendo sull'economia di pace
Promuovendo giustizia sociale ambientale riconoscendo diritti alla natura non finanziando un'economia di morte per quaestor noi continueremo a lottare non per noi ma per tutte e tutti
E
No Tajani elastico allenatore nella nascente lussi sì
C'è
C'è una parola
C'è una parola che voglio pronunciare per prima ed è grazie grazie a tutte le donne e gli uomini bambini gli amministratori locali tutte color gli insegnanti che hanno deciso di esserci
Che non c'è e si metta mano nella coscienza
Stiamo vivendo un momento operando attento ringraziamo tutte le donne e gli uomini che si stanno prendendo cura delle vittime di questa guerra in Ucraina
Quelli che ci fanno dei persona non quelli che strapparlo dai salotti televisivi
Era aiutatemi a mandare i grazie al più grande a un uomo papa Francesco
Un ringraziamento speciale fa papa Francesco per la luce cioè continua alimentare nella notte iperteso umanesimo che stiamo vivendo
E poi un saluto lasciata cadere a tutte le giornaliste i giornalisti che non si sono ancora bensì l'elmetto
Che non stanno lì a commentare questa manifestazione soli gli occhi con le leggi dei partiti qui c'è l'agente la gente che sta facendo un gesto di coraggio
Sapete perché coraggio
Perché siamo qui a a parlare a della gente è sorda che non vuole ascoltare che non vuole a sentire
L'idea è la sola idea che c'è un'altra strada
Che c'è un'altra possibilità
E allora grazie io però voglio dire anche a Marco Talal Tarquinio direttore di Avvenire perché per primo ha imboccato e ha lavorato questa manifestazione
E poi la Federazione nazionale della stampa piccolo ventuno tutti quanti quelli che hanno dato una mano
E ancora ringraziò gli amministratori locali gli abbiamo lasciati sul palco spalla gente dove il loro luogo di lavoro
Perché la cura della comunità è la priorità che noi oggi ci dobbiamo assumere
La cura delle persone che sono vittime di questa guerra e la pace ricomincia ad Alida comincia dalle nostre città
Ecco noi non siamo qui a chiedere la pace
Siamo qui a dire al parlamento e al governo due cose chiare da fare nei prossimi giorni la prima è assumere un'iniziativa di pace per cercare la pace
Perché non c'è sappiamo che è difficile ma va cercata
Basta delegare
Alle armi basta con il suicidio la la politica la politica ritrovi se stessa Non c'è pace senza una politica di pace e noi dobbiamo ricostruirla e la seconda cosa
Che dovevo chiedere finito il mio tempo è di tagliare le spese militari tagliare le spese militari perché nessun soldo
Deve essere tolto alla cura dei giovani delle persone che non ce la fa ad o dei chi è in difficoltà dei Chiefs fragile dei che sta crescendo e ha bisogno di una educazione e che viene lasciato Torino nel Mediterraneo
E allora di saluto con le parole di una Donna un'amica Madina Barretta una donna un'insegnante un'amministratrice locale che ci ha lasciato nei giorni scorsi e che noi ricorderemo ad Assisi il prossimo ventisei di novembre di un'Assemblea degli enti locali per la pace
Come una vera artigiana della pace
Sentire queste parole che ha scritto pochi giorni prima di morire
La pace
E la cura sono nelle nostre mani
Come un artigiano l'asma la sua materia cercando di dare una forma la sua creazione anche noi oggi siamo chiamati a pensare ma anche ad agire con gesti concreti per ricostruire una coscienza
Una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura dell'umanità e del mondo restiamo insieme continuiamo a camminare insieme prendendoci cura gli uni degli altri le une delle altre perché la cura è la nuova parola la nuova via della pace grazie davvero a tutti voi di essersi
Grazie a Flavio grazie a tutti voi io continuo sempre con l'invito che se la piazza cioè chi è dietro si sposta un po'alla propria sinistra rischiamo fare entrare ancora il corteo è incredibile ma abbiamo ancora il corteo che sta marciando chissà se arriverà in piazza tutta la gente che è venuta qua
Bene non perdiamo altro tempo invito Nicholas Burns Solino
A darti la sua testimonianza
Nicolas nel due mila tredici ha avuto un incidente un incidente che non è casuale purtroppo
Un Effetto un effetto delle degli ordini offerto delle armi delle mini delle degli ordini inesplosi ma sarà Nicola sarà contabili tutto prego Nicolas
Ciao a tutti
Uomini e donne ragazze e ragazzi di piazza San Giovanni grazie veramente per essere qui tutti cerchiamo di rendere utile questa parte questa piazza che questo messaggio possa arrivare in tutto il mondo di questa guerra si possa fermare mi chiamo Nicolas dieci anni fa in Val di Susa in Piemonte insieme a Lorenzo Stefano due miei amici lavoravamo la terra per Seminar ci delle patate quando abbiamo trovato un oggetto rossa argentato molto curioso
Prendendo in mano si è rivelato una bomba a mano della seconda guerra mondiale portandomi via la mano destra completamente la vista e va riferito il corpo e ad altri a Lorenzo anche lui completamente la vista
La guerra e chiaro fa male per tanti anni dopo la sua fine
Faccio parte dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra per cui parlo
Oggi in Italia siamo quasi ancora ottanta mila vittime civili di guerra e contate che gli artificieri italiani tolgono sessanta mila ordigni Lando sul territorio italiano e venti mila in mare
Ci sono dai quindici ai venti casi all'anno di incidenti solo questa estate due persone sono morte e altre sono state ferite per ordigni bellici della Prima e della Seconda guerra mondiale
Quindi pensate voi ragionate cito solo per quanti anni le armi lasciate partendo dalla Bosnia all'Afghanistan e mi dimentico i nomi da quanti ce ne sono arrivando in Ucraina per quanti anni faranno male per quanti anni inutile Ranno dite
Vi voglio vi voglio ricordare che l'associazione nazionale nazionale vittime civili di guerra insieme a Rete pace disarma e Campagna italiana contro le mine
Sta portando avanti una dichiarazione politica a livello internazionale con la rete in più che verrà firmata adesso Dublino il diciotto novembre
Per lo stop dell'utilizzo degli ordigni bellici nelle aree popolate perché si sa che dalla seconda guerra mondiale poi il novanta per cento delle vittime delle guerre sono i civili
Cioè bisogna per salvarsi bisogna fare il militare praticamente no e che non ne possiamo niente finiamo sotto le bombe
Volevo analizzare brevemente perché c'è poco tempo con voi quattro parole che per me sono essenziali la pace
La pace è stato detto prima che è un percorso in salita ma costruito di vero perché non può la pace non è l'oppressione dei popoli la violenza
Non è il voler accaparrarsi risorse Geo strategiche territori non è dominare sugli altri parla proprie mia
La pace principalmente l'amore come c'è scritto nel Vangelo la pace e la solidarietà verso gli altri la compassione il saper capire gli altri e magari qualche volta fare delle rinunce reciproche
Cessate il fuoco
Cessate il fuoco perché io l'ho provato sulla mia pelle cosa fa una Katz di bomba a mano della seconda guerra mondiale
Immaginate un una in marzo un missile americano lanciato sul Donbass o un Chiesa russo lanciato su chi ebbe un missile del genere non esploso lo trovo un ragazzino ma voi pensate che danni possa fare con la roba
E per quanti anni per quanti anni una testata nucleare potrà funzionare e creare danni alle popolazioni
Cessate il fuoco perché l'unico modo per fermare una guerra esperto e e e e mettere a posto i fucili
Favorire la pace attraverso delle trattative perché gettare benzina sul fuoco come è stato fino adesso stato fatto in aiuto per l'Ucraina dal dallo Stato italiano dei governi europei dagli Stati Uniti di inviare armi non rende nient'altro
Che gli ucraini carne da cannone e non si fa così per salvare un popolo
Trattative le trattative ma fine ai tempi degli antichi romani se non prima e non il comodo un trattato di pace per finire una guerra non c'è altro modo bisogna tornare al diplomazia l'ha chiesto il Papa
E più un'autorità più alta del Papa chiede bisogna sedersi a un tavolo parlare e soprattutto dare poi i diritti alletti vittime civili di guerra che ci saranno nei prossimi anni in Ucraina ce ne saranno tante
Ultima cosa e concludo
Il disarmo umanitario in particolare con la tonico
è stato ricordato da prima dal presidente della dell'Anpi che abbiamo chiedi che abbiano e inoltre anche il porto di Trieste dove transitano transitato navi e ordigni nucleari
Queste armi sappiamo benissimo cosa possono fare
E detto sinceramente io la fine del topo non la voglio fare quindi vogliamoci tutti attiviamoci come società cerchiamo di fermare questa guerra e quindi io chiedo veramente
Con tutto l'amore del mio cuore chiedo
A Giuba idem a Putin pazze lesti al nuovo governo Meloni per favore mettete in un tavolo parlate fermiamo questa guerra fermiamo i morti fermiamo la violenza e distruggiamo le armi grazie a tutti
E no vediamo Banca Giampiero Castano segretario generale Comunità Papa Giovanni ventitreesimo ecco a Linate non è nella richiesta tornava
Dov'è l'Europa dove l'Europa ci hanno chiesto i civili mentre le loro case e vite derivano devastate dalla brutalità della guerra
A pochi giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina mentre il primo milione di persone cercava di sfuggire alla devastazione delle bombe
La Rete Stop the war un'auto ha attraversato la frontiera in senso contrario ed entrati in Ucraina
Recarsi in zona di guerra non era per curiosità o impegno giornalistico in coscienza
Ma perché da ormai trent'anni la Comunità Papa Giovanni ventitresimo attraverso il proprio corpo civile non violento sceglie di mettere i propri corpi a servizio della pace
Sceglie di abitare il conflitto sceglie di schierarsi dalla parte delle vittime sceglie di stare dalla parte di quei civili che possono solo sperare di non essere colpiti dalla furia delle armi
Questa scelta precisa di entrare in forma non violenta e disarmata
Ha sin da subito coalizzato una rete di oltre centottanta Soggetti piccoli e grandi gruppi associazioni di ONG movimenti cristiani e sindacali
Differenti fra loro ma tutti uniti dall'unico desiderio di non lasciare nessuno a soffrire da solo
Ad un mese dall'inizio della guerra abbiamo realizzato la prima carovana di pace
Oltre settanta automezzi partiti dall'Italia duecentocinquanta civili ci siamo diversi di diretti verso l'Ucraina per portare il nostro messaggio di vicinanza di pace e di solidarietà
Siamo partiti nonostante la precisa contrarietà delle rapide i rappresentanti delle nostre istituzioni che chiaramente ci hanno chiesto di fermarsi di non partire
Di non giocare con le nostre vite in luoghi di guerra
è di non mettere ancor più a rischio equilibri geopolitici internazionali che noi non possiamo
Potremmo mai comprendere
Da quella prima esperienza di popolo di pace e di corpo di pace oltre cinquecento civili italiani e non solo hanno partecipato alle iniziative nonviolente in Ucraina
E tutt'oggi
Mentre noi siamo qui in questa piazza a chiedere insistentemente la pace
I nostri amici e giovani di Stop the war andavo sono ad Odessa e amico RAI sul fronte e proprio in questi istanti sono chiusi nei rifugi perché stanno incessantemente bombardando
Ma non sono da soli nei rifugi perché solo con Maxim con Olga Colluto mila e tanti altri nostri fratelli che ci hanno chiesto restate insieme hanno voi
Amico laici ringraziano per quanto stiamo realizzando per risolvere per il problema dell'acqua potabile che non c'è più come gli aiuti che doniamo
Ma ti chiedo di offrire loro qualcosa di più
Restati insieme hanno voi perché avremo meno paura ed affronteremo con più coraggio la tachicardia da bombardamento
Questa presenza non violenta e alle volte anche silenziosa
Non sarà certamente in grado di realizzare un piano di pace ai massimi livelli
Ma sta tessendo significative reti e relazioni
Sta cercando di lenire le ferite costruire dal basso piccoli ponti di dialogo stop lavora sostiene le realtà civili ucraine
Che cominciano a comprendere che le armi potrebbero non essere l'unica soluzione penso in particolare al gruppo di obiettori di coscienza Ucraini ma altrettanta quelli russi che si rifiutano di diventare carne da macello per i loro generali
Per loro chiediamo che possa essere riconosciuto quanto prima lo status di protezione e asilo politico in Europa
E concludo
Ricordando la domanda insistente che la gente ci si rivolgeva ai primi giorni in Ucraina dove l'Europa
Ma loro intendevano l'Europa che dei caccia supersonici dei missili super potenti degli eserciti che potessero spazzare via ed annientare l'invasore
Ma l'Europa che noi conosciamo con tutti i suoi limiti è quella della difesa dei diritti umani dei diritti civili del costante impegno la pacifica convivenza
Allora ti ripeto ancora ma l'Europa e in particolare anche l'Italia non si concentri su dove trovare i soldi per aumentare la spesa militare
Ma piuttosto si raggiunga l'obiettivo dello zero settanta per la cooperazione internazionale per la pace quel su questo deve lavorare
E ancora dove l'Europa
L'Europa è qui questo pomeriggio è qui in questa piazza a chiedere di fermare la guerra Stop the war Now
Ed è nella carta presidente nazionale essi
In tanti venendo qua ci hanno chiesto perché gli scout tra la risposta è semplice perché questa è casa nostra
Questa piazza è casa nostra casa di ognuno di noi
Grazie grazie di una piazza che non è oggi un insieme di sigle di bandiere di colori
Una piazza che va oltre che mette insieme le persone e le proietta fuori dalle singole appartenenze individuali le posiziona lontano dai nostri individualismi mio qui per portare una condanna forte ad una guerra ingiusta
Ma dobbiamo dircela in maniera chiara in maniera franca siamo tutti colpevoli di un silenzio prolungato di un'inerzia di una lentezza non tanto nello scendere in piazza che seppur importante non può e non deve essere esaustivo
Ma nel far sentire la nostra voce di fronte ad un'ingiustizia che avrebbe dovuto richiamare noi in tempi non sospetti nel nostro essere cittadine cristiani ad esserci sempre ad esserci comunque
Essere di parte essere artigiani di pace vuol dire questo
Vuol dire richiamare il tempo drammatico che viviamo e che richiede un passo ulteriore per contrastare la cultura della menzogna della violenza con l'obiettivo profeti così profetico di cancellare le guerre dalla storia
Vuol dire spogliarsi talvolta in maniera complicata della retorica vuota degli slogan mettendo al centro la persona umana e la sua dignità
Sporcando seri imboccando sì le maniche promuovendo l'incontro anche scomodo con il volto dell'altro attraverso esperienze autentiche forti
Consapevoli che i conflitti e tutte le guerre
Trovano la loro radice come diceva don Tonino Bello nella dissolvenza dei volti
Ci ricordava Paolo sesto che in questo cammino siamo tutti solidali a tutti perciò abbiamo voluto ricordare la vastità del dramma e l'urgenza dell'opera da compiere l'ora dell'azione è già Sonata
Ecco è proprio qui il volto che mettiamo al centro il volto dei bambini dei ragazzi dei popoli in fuga delle famiglie distrutte un volto ferito che non poche richiamare le nostre coscienze le nostre appartenenze
La costruzione della pace vedete amici non passa soltanto nella rinuncia né ripudia la guerra Non c'è pace senza cultura e cresce a delle persone
Non esiste un Dio nel nome del quale possa essere prevista una guerra un conflitto tutto il messaggio laico e cristiano e dimesso il valore fondante dello scoutismo è per la pace a favore di ogni possibile terreno di incontro
Vedete la nostra esperienza educativa con milioni di ragazzi e di ragazze in tutto il mondo ci fa dire che i bambini non sapendo che esistono le cose impossibili le realizzano
Sono gli adulti che devono ritrovare questa dimensione siamo infatti tutti chiamati a compiere passi anche apparentemente impossibili per uscire dei vicoli ciechi di situazioni problematiche ed errori di chiunque che nel tempo si sono stratificati
L'educazione delle persone per noi oggi rivoluzionaria è un atto profetico partire dall'educazione conduce a scelte valoriali non conflittuali dal quotidiano dal personale all'infinitamente grande
Noi siamo lì ogni giorno con fatica con difficoltà apporre questi semi ad aiutare le persone a trovare delle soluzioni non irrimediabilmente conflittuali nelle loro vite
La nostra speranza non può quindi che basarsi solo il nome di generazioni questo è il primo passo da compiere
Tra pochi anni quelli che sono i ragazzi di oggi diventeranno uomini dei loro rispettivi Paesi ed è qui che lo scoutismo è questa piazza con il suo tessuto di vite di relazioni umane avrà l'occasione di contribuire a dare al pendolo
L'oscillazione contraria
Facendolo tornare dalla pratica del buonsenso e della comprensione reciproca
Abbiamo Rismondo infine di un bar fraternità mondiale che si faccia reale
Di mettere al centro la pace con urgenza educativa e di uscire dalla logica conveniente talvolta facile
Della bellezza delle manifestazioni che nel loro colore però esauriscono la spinta propulsiva concentrandosi questo sì in maniera errata su loro stesse e non costruendo passi concreti per formare veri ambasciatori di piace
In questo periodo e chiudo sentiamo tutti la mancanza di un grande uomo qual è stato David Sassoli un grande europeista un grande presidente del Parlamento europeo una persona che oggi probabilmente sarebbe stato in questa piazza
E vedete David ci ricordava in uno dei suoi ultimi auguri
Un augurio nostra speranza che altro non è che un invito a mettersi in cammino e nel porsi nei confronti del futuro in maniera adulta consapevole e responsabile Toshi dei nostri errori
Ma con quel sorriso che forse oggi può sembrare fuori luogo ed è invece la conta la speranza di contribuire a questo mondo in maniera profetica auguri alla nostra speranza grazie
Grazie Francesco
Bene e la piazza che resi ancora ormai si è riempita anche dietro ma abbiamo ancora degli spezzoni che stanno arrivando è incredibile e stiamo andando verso la conclusione di questo pomeriggio a questo punto invito qui sul palco Don Luigi Ciotti
Presidente di libera
Andrea Riccardi
Fondatore della Comunità di Sant'Egidio
Maurizio Landini il segretario generale della CGIL
E invito anche i rappresentanti delle associazioni che hanno promosso questa stupenda manifestazione
Siamo tutti insieme è come se fossimo tutti sul palco cosa che impossibile materialmente ma il cuore di tutti i paté qua forte
Credo che chiedo a don Luigi di iniziare e dazi il suo saluto
Allora
Allora
Dobbiamo dirci con forza
Che la pace possibile
La pace è possibile
E lasciatemi ricordare già altri hanno fatto ma lo voglio fare anch'io
Il grande Tonino bello
Quando nel mille novecentonovantadue
Profeta
Deve essere
Di essere preoccupato
Di una Europa
Sempre più cassa comune
E invece di casa comune
Un'Europa sempre chiusi per l'Italia tempo Ketil fratelli la profezia di Tonino Bello
Ma Tonino Bello aderisce anche
Ero ancora a tutti voi
Di essere malati di pace
Vi auguro di essere malate di pace
Perché la malattia della pace
è davvero una patologia
Che auguro
A tutti
Dalla quale non bisogna guarire
Perché è una malattia che ci rende più umani
Malattia che vuol dire passione
La passione della pace forza la passione della pace
E passione per la vita
Della vita come bene comune
Come relazione egli contro della vita come unità come diversità
Per tenere viva la passione o la malattia della pace sono necessari
E i conflitti
Della nostra coscienza
Con l'attuale dobbiamo essere capaci anche di litigare
Il motto accessi con la nostra coscienza
Alleate alt della pace sono le coscienze inquiete
Che scelgono come compagni
I dubbi
E non le certezze poco sono preoccupato di quanti cento che ci sono certi
E invece Agorà me Aurora voi Tsr sempre accompagnata dai dubbi
Quei tubi
Che ci sono porte aperte al confronto al dialogo alla ricerca comune di un bene superiore
Del chiediamo
Detto lecco
Diffidiamo delle conoscenze pacificata e sedute sulle loro certezze
Nella incoscienza dei propri limiti
Del Tiziano degna aiutarli Trotta vi sono i neutrali nel nostro Paese
Diffidiamo
Vi chiediamo
Diffidiamo
Dei più pericolosi
Che sono il Moro nuovo tanti quelli che sanno sempre zitti ma poi salotti è in altri volti giudicano pretendono il solo intorno e non fanno nulla non fanno nulla
Attenzione
Vi prego
Le coscienze pacificatore sono le madri dei conflitti
Dell'uso indiscriminato della forza allora si per promuovere la pace
è necessario garantire giustizia sociale e giustizia ambientale ma attenzione già altri hanno detto ma dobbiamo diciamo ancora una volta che l'attuale sistema economico porrò dolce disuguaglianze e ingiustizia dedicherà danni
Ho e i diritti e imprendibile ai vicini
Da noi circa la logica competitiva
Del mercato economico
Non sei che è l'anticamera di quella competizione tra vincitori e vinti tra aggressori e aggrediti chiamata guerra ma davanti Camera è quella lì
Le guerre meno visibili
Quelle economiche
Della finanza
Di quell'economia che uccide la libertà e la dignità di tante persone sono guerre queste
Meno visibili una guerra non dichiarata ma ancora più pericolosa ipocrita nascosta subdola
Allora voi me lo insegnate
Quando il valore del denaro
è superiore al valore della vita si è già in stato di guerra e di conflitto
Ma voi mi insegnate anche
Cioè l'economica
Senza mai generalizzare e mai dimenticando le cose belle positive ma quando l'economia dei grandi monopoli
E che le grandi ricchezze
Queste economia
Non è mai innocente
Non è mai innocente questa economia
Allora la pace è possibile
Ma non è possibile scusati
Non è possibile
Tre ter che i tre sole multinazionali governo no il sessantatré per cento
Del mercato delle sementi
è il settantacinque per cento degli agrofarmaci
Hanno i berretti
Mettendo milioni di contatti nella totale disperazione
Non è possibile
Cioè i francesi
Che noi abbiamo ricevuto
Le case farmaceutiche nonna non sblocca attorno è la politica non ha sbloccato quei brevetti
Nel Paese uomini e li faccio io non ci sono o sono ridotti all'osso
Avere togliamo è una vergogna questa emorragia di umanità
Bottino
Mi porrei Gokyo
Il cibo
La fame
Si muore di fame
La fame perseguita grandi parti del mondo
Determina
Con le altri cinquantanove guerre migrazioni epocale
Otto centoventotto milioni è l'ultimo dato serio delle persone che soffrono da fame ma anche tra le possibile
Due miliardi trecento milioni debbano all'insicurezza del Montale
L'accusa potabile è solo il due per cento sulla faccia del pianeta e quattro miliardi di persone hanno poco accesso all'acqua allora c'è un'altra guerra
Che arriva a Brema che arriva da lontano
Che ci fa dire con forza anche qui su questa piazza che la fa bene è che vi vi nasce ma attenzione
Attenzione
Quando il volo dei Berlino è stato abbattuto ci sembrava una grande gioia
E dopo quel volo quello di Gorizia in Italia
Oggi e i valori nel mondo
Solo settanta
Altri sette sono in costruzione
Equivalgono oggi a quaranta mila chilometri e i valori e fili spinati
E qui valgono proprio la circonferenza della terra
Ci sta andando indietro nuovi davanti
Allora la pace possibile ma non è possibile a tutto questo
E le organizzazioni criminali
Le mafie
Vanno a nozze
Riescono a fare i loro affari
Veri vano come le industrie delle armi sulla guerre sui conflitti
Allora
Sia anzi la nostra voce
Ma dobbiamo anche dirci per piacere ma voi lo fate voi lo vedete
Dobbiamo dircelo con forza
Che la povertà è un reato contro la dignità delle persone
La povertà è un crimine dissi vinta
Concreti della povertà
E allora
Dalla speranza non è reato
Dunque l'immigrazione non reato
Non è reato
E voi capite
Il diritto e il diritto alla vita
è il diritto fondamentale quello che rende possibile tutti gli altri diritti
E i diritti significano riconoscimento giuridico di uguale dignità
Che vergogna
Che nel Paese che noi andiamo perché noi abbiamo il nostro Paese
Non si riesce a fare una cosa semplicissima riconoscere la cittadinanza piena a quei bambini che sono nati cresciuti qui
Terroristi tutte quelle
L'inclusione sociale
Dalla base
Della democrazia della libertà della dignità di tutti
E io mi auguro
Io mi auguro meno solidarietà
è più giustizia sociale
Si apre tiravano sia ben chiaro
Non verrà mai meno
Non valeva di meno lascio ordinarietà
Ma noi non vogliamo fare l'Ortopedia sociale occupato il volto i popoli negli ultimi certo che ce ne occuperemo sempre ma chiediamo alla politica tutte faccia la propria parte
Dalla giustizia sociale
Allora la pace
Come e dove si costruisce
La pace si costruisce
E innanzitutto nel pensiero
Occorre pensare la pace
Cioè pensarla possibili
Dobbiamo fargli spazio alla pace dentro di noi
Si costruisce anche nel linguaggio
Oggi c'è troppa aggressività
Già nel parlare
Se tanti che semplificano
Servono parole chiave
Serve ascoltare e studiare
Abbiamo bisogno anche di silenzio di riflette
Perché il tenente di fregata
Mara Pace si costruisce nelle pratiche i veri pacifisti sono e costruttori di pace
Che concretamente si sporcano le mani
Per realizzare i diritti la giustizia la libertà e la dignità per ogni essere umano
Pacifisti sono i medici che coprono le persone
Sono le ONG
I naviganti che salgono emigranti e glieli costruttore di pace
Sono i religiosi
E le religiose che portano il Vangelo non come credo ma come pratica di vita fare i disperati della Terra
Sono i portuali che ritardi rischiano il lavoro per non caricare cognitariato con le armi
Sono
E i giovani
Lei giovane che coltivano le terre sottratte alla violenza mafiosa
Solo gli insegnanti gli educatori
Keynes derivano nei giovani
Non conoscenze prefabbricate
Ma il desiderio di una conoscenza da fabbrica s'
Sono gli artisti
Gli scrittori i musicisti cantanti quelli sportivi e sereni
Che non usano l'arte soltanto come il piccolo di bellezza
Ma anche di riflessione sul presente
Sono gli esponenti
Del pensiero disarmato
E non violento
Che rischiano la vita
Perché si oppongono le oppressioni alle guerre all'ingiustizia sono quella meraviglia di donne
Lei donna ancora una volta grandi protagoniste
Sulle piazze del mondo cioè lottano per la democrazia è per la loro libertà
La ritualità di tutti siete voi giovani
Sono i giovani
Voi siete i portatori di vita
Di una diversità di vista
C'è bisogno di voi
Ragazzi e ragazze c'è bisogno di voi appassionati sensibili curiosi ribelli
Portate voi una nuova linfa
E infine
Una proposta
La rete della pace del disarmo
Chiede al Parlamento e il varo di una legge
Per istituzione cioè dipartimento dalla difesa civile non armata e non violenta
Col padre Alex Zanotelli
Con Gesualdi
E tanti altri amici
Occhio una proposta di legge
Che contenga
L'opzione fiscale
O si la possibilità di destinare
All'impresa out a una realtà
Il sei per mille della propria IRPEF
Allora lo slogan questo senza sei per la pace sette del mille
La libertà dei potete scegliere che le nostre tasse vadano nella direzione di essere usata però no a tagli poveri
Per produrre lavoro Purple veementi Berretta identità la libertà di scegliere non vogliamo che i nostri soldi vanno nella direzione sbagliata
Forza amici
Serve e chiudo ornati cade cambiamento
Senza un nuovo umanesimo
La guerra
Con le sue catastrofi umanitarie
Sociali ambientali
Continuerà ad essere se non c'è un cambiamento vero
Continua ad essere un fuoco
Che continua ad ardere sotto le braci di baci finte
E di chi occasione
Allora questa piazza meravigliosa
Ma deve giungere un segnale
A quei neutrali
A quegli molto comodi sulle poltrone
Ma anche a quanti che non hanno potuto venire
Che i loro chiediamo alle istituzioni che facevano parte
Ma abbiamo bisogno dal basso
Sardegna sulle barricate per lottare per la vita
Per la vita di tutti per la pace
Grazie grazie a Luigi
Grazie Luigi anche se i tempi sono andati mai la pace che arriva
E adesso continuiamo
Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant'Egidio
è bello
è molto bello
è molto bello essere qui in tanti e mi dispiace per tutti quelli che non sono riusciti a entrare nella piazza e vi saluto di tutto cuore
Perché noi siamo qui per dire che la pace deve essere possibile
Ognuno di noi
In questi otto mesi terribili ha portato dentro di sé un'angoscia per la guerra in Ucraina talvolta in privato
Con la fatica di parlare di pace tra di noi ma oggi questa sera in questa piazza
Mettiamo insieme le nostre speranze e i nostri pensieri e non abbiamo paura di dire con forza la parola pace
Lo diciamo
Con accenti Diversi
Ma sentiamo tutti come la pace l'obiettivo centrale perché senza la pace in futuro in terribile senza la pace non c'è futuro
E così siamo in tanti a pensarlo e continueremo a dirlo ovunque
Pace
è parola che diciamo prima di tutto pensando all'Ucraina l'Ucraina violentata aggredita dalla Russia i morti i feriti i bombardamenti le violenze le sirene
E poi tanti profughi
Non dimentichiamo i profughi ucraini dieci milioni su quarantaquattro milioni di abitanti quasi un quarto del Paese ha dovuto lasciare la propria terra
Ma la parola pace è soprattutto per le donne ucraine
E ce ne sono molte tra di noi
Che vivono in Italia o che si sono rifugiati in Italia
Le donne ucraine
Che hanno
Lasciato il Paese io ne ho viste
Coraggiosamente con i loro figli
E con il loro anziani doversene andare dalla loro terra
E i loro uomini
Ci sono rimasti in Ucraina e hanno mostrato un coraggio insospettato dagli invasori russi
Cari amici però la pace è stata troppo archiviata da troppo tempo la guerra è stata riabilitata come strumento per risolvere i conflitti forse perché noi italiani europei abbiamo goduto di una grande pace e l'abbiamo considerata scontata la guerra era qualcosa degli altri dei popoli non europei
Forse perché è scomparsa la generazione che portava la memoria dell'orrore della guerra mondiale e i testimoni della Shoah che ci dicevano
Come nella guerra possono avvenire le cose più orribili o come in guerra si sviluppino i sentimenti più terribili l'odio l'antisemitismo il disprezzo
Ma io voglio ribadire
I testimoni della Shoah sono stati i miei maestri i nostri vecchi ci hanno insegnato l'orrore della guerra
Io da parte mia figlio di un Paese che ha goduto di decenni di pace ho conosciuto la guerra in giro per il mondo in Medioriente in Africa e lì ho capito
Come non si può disprezzare la pace non si può dimenticare il valore della pace la forza della pace
Eppure
Diciamolo
Con incredibile leggerezza si è rinunciato alla ricerca della pace
Si è parlato della ricerca della pace come il velleitarismo come buonismo e ancora peggio come tradimento
Invece
Se non si cerca la pace
Per l'Ucraina si tradisce un popolo intero certo la pace debba essere giusta assicura
Ma ogni pace in pura non lo dico io l'ha detto un leader di un grande Paese occidentale il presidente francese Matterhorn la pace in pura
Perché la pace nasce dalla guerra che è la cosa più sporca
Sporca di sangue e di odio il peggio che esiste al mondo
Proprio per i popoli che soffrono la guerra
Non possiamo dimenticare la pace è l'obiettivo di fondo di ogni politica degna
Non c'è politica degna che non abbia la pace nella sua agenda altrimenti è indegna
Troppi
Durante la guerra in Siria si sono voltati dall'altra parte ma cui in mezzo c'è gente e ne conosco tanti che non hanno dimenticato il dramma siriano
E li ringrazio per la loro memoria
Ma in Siria la guerra che dura ancora oggi ha rappresentato le prove generali de la guerre in Ucraina
Abbiamo visto l'assedio di Aleppo la brutalità di russi le prove generali
Perché cari amici oggi le guerre cominciano ma non trovano fine e come in Siria oggi si vive poca diplomazia tanti interessi molti i guadagni
Le guerre non finiscono e i popoli si spengono
Vogliamo questo per il futuro dell'Ucraina vogliamo che il popolo ucraino venga soffocato da questa guerra iniqua
Sarà così se non troveremo la via della pace e pace vuol dire
Risparmiare tanta vita ante vite anche quelle dei tanti giovani russi che combattono malvolentieri
Giovanni
Che se ne vanno dai loro Paesi apriamo accessi in Europa a quelli che fuggono e abbandono la guerra perché è una scelta coraggiosa
La pace
Deve essere possibile lo ha detto don Ciotti è un sogno di anime belle
è un'utopia no noi giri voltiamo contro la logica della guerra c'è rigida e prepotente vogliamo
Sognare e pensare costruire la pace
Non possiamo lasciarci sequestrare
Dalla propria impotenza di chi militarizzare il pensiero la via della pace
Ci vuole un nuovo investimento su una diplomazia che cerchi efficacemente la pace bisogna investire di più sul dialogo sulla diplomazia
Perché solo il dialogo e la diplomazia
Si daranno la pace coinvolgendo la comunità internazionale le Nazioni Unite gli Stati Uniti l'Europa che deve avvenire una sua politica di pace
Io credo che questa piazza dice
Che non va sottovalutato il dramma della guerra in Ucraina e che va cercata con urgenza
Una via della Pace che la minaccia atto dica
Non è un fantasma evocato ma è una realtà che può essere possibile
Papa Francesco e noi siamo con lui
Ha scritto la guerra il fallimento della politica
è il fallimento dell'umanità è una resa vergognosa è una sconfitta di fronte alla forza del male noi come Papa Francesco non siamo neutrali
Noi siamo schierati per la pace
Non siamo neutrali siamo schierati per la pace e noi
Chiediamo
Applicazione del diritto di comporre i conflitti senza violenza
è stato detto molte volte in cui e io ripeto l'appello accorato del Papa al Presidente della Federazione Russa perché per amore del suo popolo faccia uscire la Russia dallo spirare della guerra e al presidente dell'Ucraina perché sia aperto a serie proposte di pace
La pace non debolezza noi crediamo nella pace dei forti
Non della pace degli intimiditi nord della pace dei paurosi
Non della pace di quelli che si voltano dall'altra parte e dopo che abbiamo detto pace incoraggi eremo tutti i percorsi di pace
E la comunità internazionale
Può
Può e deve trovarli e i soggetti internazionali gli Stati addormentati nel sonno della guerra
Debbono risvegliarsi cari amici ci vediamo intanto il cui noi continuiamo
Noi vogliamo la pace
E c'è bisogno dell'audacia di ciascuno
Perché la guerra non ci travolga tutti ci vuole una pace dei forti una pace chiesta con forza grazie grazie di essere qui
Grazie grazie Andrea anche per i tempi e anche noi incontriamo e conteremo
Dopo l'oligopolio lo dico perché Parrello adesso
La parola a Maurizio Landini segretario generale della CGIL
è davvero
Una bellissima piazza
Rete uno nuovo re e anche una grande emozione
Parlare qui oggi
Vorrei innanzitutto
Dargli una notizia
Darvi una notizia precisa
Ad occhio e ve lo posso garantire da cui questi tra piazza vede più di cinquanta persone radunate
E vorrei garantire tutti che non siamo pericolosi anzi siamo qui per garantire la pace e la democrazia e i diritti di tutte le persone nel nostro Paese e nel mondo
E vogliamo mandare un messaggio molto preciso
Chi ha parlato prima di me
Ha già detto tante cose importanti io ne vorrei ribadire una che credo sia la ragione per la quale siamo qui oggi tenori tutti insieme
Non ci vogliamo assolutamente rassegnare alla guerra non solo alla guerra in Ucraina ma tutte le guerre che oggi sono coinvolte e che sono presenti nel mondo noi non ci vogliamo rassegnare
Perché
Il mondo
Il mondo
Non può vivere
Senza la pace
E questo non è semplicemente un fattore Toriko
Ma è l'elemento di novità con cui siamo chiamati a fare i conti quello che sta succedendo
E lo dovremmo capire tutti avendo alle spalle il Novecento con la sua storia
Con i suoi orrori con quello che dovrebbe insegnare a tutti quello che è successo nel Novecento
La guerra rischia di generare solo altra guerra e oggi siamo di fronte a tre elementi chiarissimi
Che il rischio della guerra nucleare non è una semplice minaccia che può venire già in queste ore nel Mediterraneo
Circolano sommergibili carichi di testate nucleari e siamo di fronte a un fatto che con questa
Dinamica e con questa dimensione non era mai stato vissuto prima siamo cioè al rischio
Che siano gli stessi uomini che mettono a rischio l'esistenza del genere umano sul pianeta
E allora
Noi no nessuno di noi può voltarsi da un'altra parte
E no non può fare finta della gravità della situazione che stiamo vivendo e l'ho detto in modo molto forte e lo posso dire proprio per il valore di questa bellissima piazza
E cioè che è il tempo della politica del tempo della mediazione
E il tempo di prendere cura delle persone del tempo di rimettere al centro la persona la dignità della persona come elemento centrale
Di regolazione dei rapporti e deve essere non l'utopia
Ma il realismo del due mila che è quello di assumere l'obiettivo di cancellare la guerra come strumento di regolazione dei rapporti tra le persone tra gli Stati
è una piazza come questa una giornata come questa
Si dice che lo possiamo fare
Perché guardate
E la bellezza di questa piazza
E l'unità tra tante diversità che sono state capace di mettersi assieme e di assumere un obiettivo centrale che è quello della pace
Senza la quale non c'è futuro per nessuno
E se ci pensiamo queste è una cosa che va oltre la semplice solidarietà
Perché la solidarietà
è l'elemento che è capace di mettere insieme diseguali e di fare avanzare anche quelli che stanno peggio io penso che questa piazza e in grado di affermare un valore in più quello della fraternità
Quello cioè di mettere assieme le diversità
E di dire basta alla guerra per un negoziato più avanzato
E lo diciamo
Perché come veniva ricordato da chi ha parlato prima di me e lo dico perché in queste giornate in questi giorni chi ha parlato di questa manifestazione prima di vederla continuava a dire che noi saremmo equidistanti
Lo dico con calma
Ma con fermezza non hanno capito assolutamente nulla e ci guardino noi non siamo equidistanti e non solo siamo per la pace siamo contro quelli che hanno voluto questa guerra
E siamo qui perché affermare il diritto del popolo ucraino vuol dire affermare la pace buonasera fermare il negoziato beh dovremmo imparare tutti cioè dopo otto mesi il rischio se non di parte la diplomazia ed è quella della guerra nucleare non è quella della pace
E allora questo lo diciamo con forza e lo diciamo con grande determinazioni
E voglio anche dirlo
Cioè il fatto che possa parlare io questa manifestazione a nome del movimento sindacale confederale
Perché il mondo del lavoro non è qui per altruismo ma sta vivendo sulla propria pelle che per poter affermare la libertà nel lavoro di diritti nel lavoro la giustizia sociale c'è bisogno della pace
Per terra guerra quella che distrugge vi direi che il lavoro la democrazia perché stiamo vivendo anche in questi giorni sulla nostra pelle cosa vuol dire la guerra la guerra sta arricchendo una parte sta aumentando le diseguaglianze alla povertà dall'altra parte
E quando si dice che sarebbe un'utopia
Quella di pensare che si può superare nel due mila l'idea stessa dalla guerra io penso esattamente l'opposto
Siamo noi quelli più realisti perché noi abbiamo a cuore il destino del futuro dell'umanità delle persone
Noi non siamo qui per un tornaconto personale non siamo quelli per il profitto noi siamo qui per la libertà per la dignità per il futuro dell'umanità
E tale per cui è stato chiediamo un obiettivo molto preciso ci sono delle cose pratiche
Bisogna superare
Ed eliminare le armi nucleari e allora ce lo vogliamo dire in italiano
C'è un solo modo
Per affermare e praticare questo diritto quello di fare una battaglia per ridurre e superare di Investimenti in armamenti non c'è un'altra strada
Non c'è un'altra strada
E ce lo vogliamo dire
Siamo di fronte al fatto
Cioè non solo la guerra sta mettendo in discussione l'esistenza del pianeta
Ma ce lo vogliamo dire anche qui con responsabilità questo chiede un cambiamento a tutti anche a quello che gli sta parlando
Siamo di fronte al fatto che è il nostro modello di produzione del nostro modello di sviluppo che si è affermato in questi anni certamente
Do a rischio l'esistenza sterza del pianeta per il livello di inquinamento dei sfruttamento del sole della terra dell'aria di quello che respiriamo
E allora è venuto il momento
Che è la nostra intelligenza l'intelligenza collettiva delle persone
Sia usata non per rispondere al profitto e al mercato Marsia usata per rispondere alla giustizia sociale per
Rispondere alle bisogno delle persone di andare avanti Petrarca diciamo basta con la spesa sulle armi
Perché noi abbiamo bisogno di investire essendo ancora dentro ad una pandemia nella sanità nella cura delle persone abbiamo bisogno di investire nella scuola nella conoscenza
E allora è necessario
Che sia ratificato il trattato ONU che proibisce la possibilità di produrre armi nucleari e deve essere una battaglia detta una manifestazione come questa così partecipata così grande
Mi permetto di dire che dobbiamo rivolgerci anche alle altre capitali del mondo parte interessi andando in piazza nel momento che le persone dieci Tatini prendono la parola
Non possiamo rimanere inerme può guardare da un'altra parte
Dobbiamo ognuno di noi metterci la faccia per rispondere anche a quelli che verranno dopo di noi perché il futuro del Paese non ce lo regala nessuno
Dipende anche da quello che ognuno di noi fa non un domani ma oggi e anche nei prossimi giorni perché noi non possiamo fermarci a questa manifestazione
Questo deve essere l'inizio di un cammino che non si ferma fino a quando non si è fermata la guerra beh non si ferma fino a quando il popolo ucraino avrà il diritto di vivere in pace sulla propria terra
E questo è l'elemento che dobbiamo mettere in campo e questo deve valere per tutte le battaglie da lotte sulla giustizia che azioni NATO dalle donne in Iran alle battaglia che si fanno nel mondo per l'affermare i diritti per affermare la parte
E quando diciamo piacere anche a delle scelte concrete che dobbiamo fare
E che il movimento sindacale non è qui semplicemente per altruismo mai perché questa situazione questa guerra state per minando già adesso un peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro quando ho detto prima della guerra richiese una parte e mette alla fame un'altra parte del mondo abbiamo ben due situazioni che lo rendono evidente
Da una parte stiamo vedendo come questa guerra
Rischia di affamare una parte del mondo
E lo voglio dire in modo molto chiaro
Proprio perché noi che siamo qui in questa piazza
In questi mesi abbiamo lavorato e tanti di noi si sono impegnati sia per accogliere i profughi ucraini sia per mandare aiuti noi lo diciamo in modo molto chiaro
Chi scappa dalla guerra chi scappa dalla fame è un nostro fratello
E non c'è colore dettagliate di nazionalità
Età inqualificabile
Che non si aiutino quei ragazzi quei bambini quelle persone chiesto non sulle navi nel Mediterraneo è inaccettabile
E lo diciamo in modo molto chiaro
E dall'altra parte c'è un'altra cosa che non è accettabile
Che ci sia quelli cioè stanno guadagnando lucrando facendo profitti sulla guerra e allora c'è un unico modo e lo diremo anche al governo la prossima settimana
Gli extraprofitti vanno redistribuiti per aumentare i salari le pensioni per aiutare quella impresa persone in difficoltà
Perché gli extraprofitti esistono perché c'è la guerra Calcaterra speculazione
Non perché qualcuno è più bravo può più furbo e proprio alla crisi ambientale
Si pone la necessità
Di un cambiamento del nostro modello di sviluppo e allora è necessario fare investimenti che cambino questa situazione e che determina un cambiamento e allora voglia andare verso la conclusione perché ne avete già sentite tante e rischierei di ripeterli io su un punto voglio insistere
Sulla giornata di oggi sul valore della giornata di oggi sul fatto di essere stati tutti assieme capaci di mettere qui in piazza un messaggio forte questo Paese
è già abbastanza diviso contrapposto frantumato
Una piazza di questo genere è una piazza che dice che è l'unità è possibile perché se si vuole ricostruire la fiducia c'è bisogno di ridare la parola fa le persone
Ed è una piazza che chiede un cambiamento e allora noi non dobbiamo fermarci dobbiamo proseguire e dobbiamo rivolgersi anche agli altri cittadini dell'Europa perché l'Europa o ai l'europa della pace o è l'Europa dei popoli o è l'Europa della libertà o non va da nessuna parte ed è questa
La funzione che noi dobbiamo svolgere e allora non so come chiamarli sei amici compagni fratelli come volete voi ma noi dobbiamo continuare insieme fino a quando non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo non solo perché abbiamo ragione ma perché abbiamo la forza per poterlo fare grazie di essere qui e continuiamo fino a quando non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi
Grazie di cuore fa tutti è un grande apparato
Non va bene gran grazie a tutti è vero lo ricordiamo ma abbiamo contato bene si hanno più di cento mila in questa piazza
E non è ancora entrato tutto il corteo grazie a nome di tutti quanti i tutte le associazioni che si sono unite attorno all'Europa di pace a questa piattaforma ho ascoltate tipo cessate il fuoco fate negoziato fate la pace
Tutti quanti assieme pace
Pacelli
Ma cioè ma cioè ma c'è ma cioè ma cioè