Sono intervenuti: Bruno Ruggiero.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Armi, Libano, Servizi Segreti, Toni - De Palo, Traffico.
La registrazione audio ha una durata di 23 minuti.
Rubrica
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Radio radicale con la trasmissione di oggi inizia una nuova serie dedicata da questa emittente
Ad uno degli aspetti più controversi della storia della Repubblica negli ultimi anni il ruolo e la funzione dei servizi segreti con Bruno Ruggiero racconteremo no sei storie dei servizi segreti tre storie ancora attuali di inchieste e di indagini ancora aperte tre storie invece datate di qualche anno fa
Come sapranno i nostri ascoltatori magari per aver letto qualche cronaca sulle pagine dei quotidiani i servizi segreti molte volte sono in grati nella storia della cronaca nera nella cronaca politica di questo Paese quasi tutte le volte nel male qualche volta nel bene
Vogliamo cominciare quest'oggi con una storia di attualità
Riguarda la scomparsa dei giornalisti
Graziella De Palo e Italo Toni scomparsa avvenuta nel Libano è scomparsa che ha avuto recentemente degli e strascichi che sono stati ripresi da tutti i giornali in prima pagina e in particolare l'incriminazione del colonnello Giovannone
Incriminazione dovuta alla violazione del segreto di Stato è a diffusione di notizie riservate la prima domanda che rivolgiamo a Bruno Ruggiero che curerà queste sei storie che stesse trasmissioni è la seguente qual è stata la linea di difesa del colonnello Giovannone dopo il suo arresto
La linea di difesa di Giovannone è stata quella consueta di tutti militari di tutto il personale con le stellette che si trova coinvolto in una storia di questo tipo
Sostanzialmente io ubbidito ordini superiori oppure mi sono mantenuto costantemente in contatto con i miei superiori che sono quindi a conoscenza
Di qualsiasi risvolto della vicenda e che sono se il magistrato ritiene che le cose da me compiute nell'adempimento del servizio equivalgono estremi di reato di questi estremi di reato sono passibili anche i miei superiori
Mi lanciandosi poi anche sulla natura del operazioni Daloui condotte nello scacchiere mediorientale più in generale Giovannone ha sostenuto che si trattava di operazioni perfettamente lecite sia pure su quella Linea d'ombra
Che estremamente difficile classificare se se si tratti di una azione pienamente lecita o se si tratti di un illecito che comunque torna utile alla ragion di Stato e che rientra appunto nella a nella sfera di competenze dei servizi segreti
C'è da dire che fin dalle prime avvisaglie
Di questa storia che si preannunciava con una storia scottante torbida Giovannone a adottato questa linea di difesa possiamo qui in questa occasione riprendere una sua lettera inviata nel settembre del mille novecentottanta quando ancora il suo nome non veniva fatto in relazione alla vicenda
Toni De Palo e più in generale non si parlava ancora nei termini che oggi sono ormai di dominio pubblico della scomparsa dei due giornalisti
Nel settembre del mille novecentottanta i i due giornalisti erano già spariti dall'albergo di Beirut dove erano ospitati dall'Organizzazione per la liberazione della Palestina ma la notizia in quanto tale non era neppure rimbalzata in Italia e non era stata resa di dominio pubblico dalla famiglia né dalle autorità bene nel settembre del mille novecentottanta Giovannone prende l'iniziativa di rispondere a mezzo di una lettera al settimanale Panorama
Che aveva pubblicato un articolo in cui lo si tirava in ballo a proposito delle solite storie di forniture militari
Italiane a Paesi arabi
Di forniture particolarmente disinvolte di armi targate Italia che finivano
Dopo alcuni percorsi diciamo così istituzionali nelle diciamo nell'élite dirigenti di alcuni Paesi arabi finivano poi a movimenti di guerriglia movimenti di liberazione
Alla stessa organizzazione per la liberazione della Palestina armi che magari questa era la tesi
In che sostenevano i critici più accessi della prassi che era invalsa in certi ambienti dei servizi segreti e in certi ambienti del ministero per il Commercio con l'estero e più in generale in tutti quegli ambienti che sono interessati al mercato delle armi
Forniture militari che potevano anche fare la loro ricomparsa in Italia nel bacino del Mediterraneo in Europa occidentale in mano a terroristi
E in qualche misura in qualche maniera collegati con frange dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina
In questo articolo panorama tirava in ballo per l'ennesima volta Giovannone ecco collocandolo al centro di questo complesso intreccio e Giovannone con una tecnica
Tipica di un agente dei servizi
Scriveva in questa lettera di aver appurato che l'autore dell'articolo sì che si firmava con uno pseudonimo era in realtà un giornalista con un altro nome un altro cognome del settimanale e che il Breve box il breve riquadro
All'interno del quale c'erano le informazioni c'erano le notizie che riguardavano Giovannone era frutto di un colloquio avuto da questo giornalista con l'onorevole Falco Accame all'epoca deputato del Partito socialista
E grande esperto di problemi riguardanti il traffico d'armi a livello internazionale e uno dei critici più accesi appunto di un certo mercato delle armi e di Giovannone in particolare in questa lettera oltre a respingere punto per punto le affermazioni che il settimanale faceva
Nei suoi confronti Giovannone in un paio di punti anticipava in un certo senso se così possiamo dire quella che sarebbe stata la sua linea di difesa una volta chiamato apertamente in causa per il la vicenda Toni De Palo
Nel primo punto Giovannone si preoccupa di
Chiarire dal suo punto di vista
Non c'è nulla di illecito nei rapporti intercorsi anche attraverso la sua persona fra dallo Stato italiano e certi Paesi arabi per quanto riguarda te con lo scambio di tecnologia di e di armi
Perché si tratta di forme di collaborazione
Con i servizi di taluni Paesi così scriveva Giovannone disposte o da autorizzato dagli organi competenti e sviluppate da elementi dei nostri servizi
Che operano alla luce del sole sulla base di intese interessanti i settori della sicurezza dell'antiterrorismo e del controspionaggio
Esattamente la stessa cosa che Giovannone a sostenuto adesso una volta in manette
Per chiarire che niente di meno che limpido c'è stato nei suoi rapporti con i vertici delle organizzazione per la liberazione della Palestina e con i dirigenti delle varie frange delle varie componenti che sono ospitate sotto la sigla onnicomprensiva dell'OLP e che anche qualora Luís si è trovato a fornire determinate informazioni che potevano tornare utili a queste forze è sempre stato nell'ambito di un rapporto di mutuo soccorso di mutuo scambio che aveva alla base una la salvaguardia di un esigenza superiore di sicurezza del nostro paese del sistema di alleanze in cui il nostro Paese è inserito quindi sostanzialmente
Se informazione se scambio di informazioni c'è stato per quanto riguarda Giovannone le informazioni che lui ha fornito non sono servite a
Armare in senso lato magari dei terroristi ma disarmati a disattivare cioè a prevenire azioni e alleanze che i terroristi nostrani potevano allacciare con terroristi dello scacchiere mediorientale
Nel secondo punto
Proprio per quanto riguarda il problema invece più strettamente mercantile Giovannone sempre nella stessa lettera sostiene che mai nel corso del periodo da me trascorso in Medioriente questo è un passo che citiamo anche qui testualmente ho trattato con chi che sia argomenti che si riferissero a forniture di materiali militari
Destinate a governi organizzazioni militari e paramilitari e movimenti di liberazione
Quindi una linea di difesa che viene ripercorsa pedissequamente anche oggi nella mutata condizione di Giovannone che oggi è un imputato per per di più detenuto
E che comunque ha avuto una singolare anticipazione proprio agli albori di questa vicenda
Ecco Bruno possiamo dire che Giovannone si fa forte di una specie di codice di comportamento che regola le azioni degli uomini dei servizi segreti che diventa normativa all'interno dell'attività di servizi segreti magari spesso normativa diversa da quelle che sono le norme che invece regolamentare il diritto nel nostro Paese ma anche a livello internazionale ma oltre al nostro agente a Beirut
Quali altri uomini dei servizi segreti entrano in questa vicenda e con quali responsabilità
Beh prima delle incriminazione di Giovannone era stato formalmente
Imputato in questa io stessa istruttoria dal sostituto procuratore armati dal giudice istruttore Squillante l'ex capo del servizio informazioni sicurezza militare il SISMI
Il generale Giuseppe Santovito morto alcuni mesi fa
Santovito era stato da prima interrogato come teste poi era stato raggiunto da una comunicazione giudiziaria quindi era stato colpito da un mandato di comparizione si era dovuto presentare davanti
Al giudice istruttore Squillante nella veste di imputato in questa stessa veste Santovito era stato messo a confronto con alcuni suoi subalterni dell'epoca
Fra i quali Giovannone e proprio in occasione di questo confronto era stato apertamente clamorosamente sbuccia dato tanto che l'imputazione a suo carico
Era rimasta più che mai in piedi
E avevano cominciato a chiarirsi alcuni contorni di questa vicenda connessa alla scomparsa dei due giornalisti italiani in Libano nel ai primi di settembre del mille novecentottanta contorni che poi
Per una lenta opera di
Erosione del fronte di omertà
Che era stato calato pesantemente su tutta la storia ha portato voi recentemente alla all'arresto di Giovannone
Il fronte dell'omertà si è sgretolato sia per il venir meno di quella
Solidarietà fra virgolette che legava i comportamenti dei membri dei servizi rottura di solidarietà apertamente manifestatasi in occasione di quel confronto che abbiamo appena ricordato
Ma l'omertà si era già infranta
Per quanto riguarda un altro aspetto è un altro protagonista della vicenda avevano cominciato a sfilare davanti ai magistrati romani che indagano sulla vicenda Toni De Palo anche alcuni esponenti
Dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina o di frange interni a questa organizzazione
Che avevano cominciato ad ammettere
Gli scambi di informazioni e di servigi anche poco ortodossi o al limite della della illegalità con Giovannone da qui poiché è scaturita l'incriminazione
Abbiamo detto di Santovito morto però alcuni mesi fa quindi prima che i magistrati potessero nei suoi confronti portare ancora avanti quell'opera di di persuasione che forse avrebbe potuto chiarire ulteriormente questo mistero legato alla scomparsa dei due giornalisti ricordiamo fra gli altri
Funzionari gli altri agenti di rango dei servizi ascoltati come testimoni sono stati parecchi il colonnello Armando sportelli un nome su tutti responsabile
Del dipartimento delle operazioni internazionali del SISMI quindi un organismo di cruciale importanza un organismo a cui è demandato anche sembra sembra grottesco che queste cose corrispondano a incarichi e organigrammi ufficiali alla luce del sole ma al Dipartimento di sportelli competono anche compiti di spionaggio in altri Paesi
E il nome di sportelli era ricorso già in un'altra vicenda non compiutamente formalizzata in una istruttoria ma diciamo così sorta Emma manifestata sia all'interno di un di un procedimento per fatti di terrorismo ci riferiamo
Alla inchiesta sulla sequestro e la successiva liberazione del generale americano dodici era avvenuta Padova
Nel alla fine di gennaio del mille novecentottantadue ad opera dei reparti speciali del ministero degli Interni il generale americano vicecomandante delle forze di terra
Della NATO sequestrato dalle Brigate Rosse bene fra e in tanti tentativi attivati da la il Governo italiano in maniera avesse o in maniera sotterranea per riuscire a arrivare alla liberazione dell'importantissimo ostaggio
Un ostaggio di peso qualitativamente superiore a tutti gli altri che fino a quel momento erano finiti nelle mani dei brigatisti perché qui si toccava uno dei grossi calibri dell'Alleanza atlantica e gli americani evidentemente tenevano molto alla liberazione
Del loro graduato uno dei tanti tentativi attivati è passato proprio per l'ufficio di sportelli che nell'ambito dei suoi compiti d'istituto ma anche qui
Bisogna vedere fino a che punto voi un appartenente ai servizi può spingersi
Senza uscire dalla dall'ambito della legalità
Aveva contattato anche esponenti di Cosa nostra e della mafia internazionale ci sono pareri controversi sulla utilità
Sull'uso frutto di questi di questi tentativi di questi contatti per i responsabili dei nostri servizi si è trattato di semplici sondaggi che non hanno prodotto nessun risultato perché poi alla prigione delle Brigate Rosse si arrivo per canali investigativi classici
Ci sono altri personaggi come il faccendiere multinazionale Francesco Pazienza che invece si fregiano del merito di aver messo in contatto i nostri servizi segreti con la mafia internazionale e di essere riusciti essenzialmente per quella via
Ad arrivare i cui ambienti di trafficanti di stupefacenti che hanno condotto con una soffiata alla liberazione del generale americano quindi e il colonnello sportelli è un personaggio di questa fatta
Tu ricordavi pazienza implicato nella P due ma lo stesso Santovito se non sbaglio il nome è stato ritrovato nell'Elenco di Gelli a Castiglion Fibocchi e Santovito è stato eletto al vertice dei servizi segreti
Durante il periodo dell'unità nazionale quando ministro degli interni del partito comunista era Ugo Pecchioli ma torniamo alla vicenda Giovannone in qua lei altre inchieste questo colonnello dei carabinieri
è entrato e quale responsabilità quale accuse gli sono state mosse in altri inchieste
Per un'altra inchiesta importante nella quale Giovannone entrato ma non come imputato ma come testimone anche se poi la l'affollarsi degli appuntamenti di Giovannone con i magistrati di varie parti d'Italia
E la precipitazione delle ultime settimane con la sua cattura con il suo arresto nell'ambito dell'inchiesta Toni De Palo può non può apparire anche non casuale ma invece il frutto di un accavallarsi di notizie di emergenze processuali sul suo conto che poi sono sfociate nel provvedimento della magistratura romana
Comunque un'altra importantissima inchiesta in cui Giovannone era entrato come testimone aveva deposto davanti al giudice istruttore è quella condotta Trento
Tra fasi alterne dalla giudice istruttore Carlo Palermo e che riguarda il mega traffico internazionale di armi e droga un'inchiesta che qui dai microfoni di radio radicale abbiamo trattato a più riprese gli ascoltatori sono stati tenuti costantemente informati delle alterne vicende di cui facevamo menzione prima
Attraverso le quali è stato costretto a passare questo coraggioso magistrato
Che vede in pericolo anche in questi ultimi giorni anche mentre parliamo
Vede in pericolo la sua inchiesta l'edificio che è riuscito a costruire fino a questo momento perché sono parecchie le pressioni e gli interessi che sono entrati in gioco per portare via dalla sua sede naturale l'inchiesta di Trento comunque proprio nell'ambito dell'ultima parte di questa colossale inchiesta la parte che riguarda la cosiddetta pista politica quella che ha portato il giudice istruttore Carlo Palermo a Roma nelle sedi di alcune società in qualche modo è attraverso alcuni legami diretti e personali
Collegate con i vertici del partito socialista
è stato proprio nel corso di questa ultima parte del suo grande lavoro che il giudice Carlo Palermo ha interrogato un un uomo d'affari di osservanza socialista Ferdinando Mach
Nel corso dei suoi di uno dei suoi interrogatori Mack parlando della sua conoscenza con pazienza e qui c'è anche un legame con l'urto un collegamento con l'ultima parte del discorso che facevamo prima
A proposito dei suoi rapporti con pazienza macché ha detto
E l'ho conosciuto nel mille novecentottanta mi fu presentato da Calvi d'dal banchiere Roberto Calvi cioè come il suo più stretto collaboratore i colloqui sono stati numerosi pazienza mi disse di avere rapporti stretti con le autorità americane citando il segretario di Stato Alexander Haig
Di avere una persona il colonnello Giovannone del SISMI che aveva accesso alla casa reale saudita quindi l'oggetto dell'interrogatorio a cui Ferdinando ma che è stato sottoposto riguardava il il traffico di armi lo scambio fra armi e droga nel panorama mercantile internazionale
Si parlava di faccendieri di uomini d'affari di ambienti militari che a qualche titolo potevano entrare in questa ricostruzione che il magistrato andava facendo nell'ambito di questa ricostruzione di questa chiarificazione il teste tira in ballo Giovannone che è stato poi puntualmente sentito
Dal giudice Carlo Palermo poche settimane prima di finire coi in carcere su disposizione tra magistratura romana nell'ambito dell'inchiesta toni da tanti
E con questo Bruno si conclude la prima puntata di questa inchiesta di radio radicale si servizi segreti la prima storia che vi abbiamo proposto da una storia di attualità
La storia della colonnello dei servizi segreti colonnello dei carabinieri Giovannone la prossima puntata sarà di un
Agente dei servizi segreti in forte servizi segreti molti anni fa ma il nome di questo agente è apparso recentemente molto recentemente sulle Krone che di tutti i giornali
Parliamo di Licio Gelli agente dei servizi segreti
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