La legge sul paesaggio di Benedetto Croce a cento anni dalla sua approvazione

Fa ingresso il Presidente della Repubblica
All'inizio il convegno dal titolo la legge sul paesaggio di Benedetto Croce accento anni dalla sua approvazione
Prende la parola il professor Piero Craveri presidente della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce
Otterrò inizialmente naturalmente ringraziare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella deve essere
Nuovamente è già stato nostre manifestazioni
La gratitudine che portiamo come cittadini eterno e dobbiamo aggiungere anche
Ringraziamento per l'attenzione che porta alla alle memorie che noi rappresentiamo
Ringrazio il presidente del Senato senatore Ignazio russe
E ringrazio che il quale ha confermato la
La destinazione di questa sala
Per il convegno ringrazio anche il suo predecessore dal senatore la senatrice Casellati che ne ha adattato la prima autorizzazione
Così come ringrazio
Il ministro dei Beni culturali che mi dicono che è presente Giannattasio
Desideravamo fare attivamente nella sede del Senato questo convegno perché e al Senato che Croce
Avvio o
La approvazione della legge che aveva presentato
Sulla difesa dei beni culturali e del del del paesaggio delle che il mobilio storico artistici e del paesaggio paesaggio e nominato nella legge
In modo esplicito mi sembra al secondo comma del primo articolo
Ed è la prima volta e in qualche modo una legge che conclude
L'epoca liberale del professor Settis del resto su queste si soffermerà io non intendo molto insistere
Voglio sono passati cento anni da quella legge altre se ne sono
Depositate a difesa del paesaggio
E sono settant'anni
Anche dalla
Morte di Croce
E sebbene non sia una data canonica quest'anno è stato un anno
Quest'anno e anche l'anno precedente per il futuro state anni di intensa attività intorno all'opera di Benedetto Croce io
Cito soltanto per le molte iniziative su riviste di convegni quello fatto dalla Università Sapienza dal Dipartimento di filosofia dell'Università la Sapienza ora è un un mese un mese e mezzo così come il riprendere
E la pubblicazione dell'opera di crociera
In Italia basta vedere il successo che ha avuto questo volumetto sul sito intitolato soliloquio
E all'estero di cui citerò soltanto una cosa che è significativa per la cappelle Rita con cui è diffusa l'opera di Croce
C'è arrivato pure un mese l'ultima traduzione dell'estetica dalla Macedonia in lingua macedone
La legge del paesaggio come le dicevo
Conclude l'epoca liberale la conclude
Superando quella che era stato l'ostacolo per sempre un po'incontrato la normativo in epoca liberale che era quello della proprietà privata un ostacolo provano apporre vincoli sulla proprietà privata ai fini della difesa del paesaggio
E la legge sto qui
E molto netta e precisa su questo punto
E naturalmente abbiamo
Fatto una giornata una mezza giornata
Nella quale oltre alla rievocazione di quella legge
Oggi i problemi sono diversi attorno a essere problemi
Regnanti
Riguardante il paesaggio ho letto sul giornale l'altro giorno che il ministero il ministro il governo Draghi ha cassato più numerosi divieti che nel sopra in tendenze avevano rilevato alla lo perché ci sono le rinnovabili le rinnovabili
Sono contraddizione diciamo dell'ambientalismo le rinnovabili sono tra le cose che maggiormente diciamo e
Confliggono diciamo col problema del paesaggio
E
Io dunque su queste cose si soffermerà comincerà a parlarne il professor Settis io volevo spoglio
Soltanto
Accennare a che come questo problema del paesaggio CE
Insito voi
Nella struttura del pensiero filosofico e spesso di Croce per e dialisi Testori cistico e come egli abbia sempre avuto una particolare sensibilità questo problema del Paese
Proprio recentemente mi recapitati sotto gli occhi
Il saggio che lui dedica
Alla sfortunata vita di una poetessa del Seicento italiano Isabella di Morra
E andò a visitare l'impegno Basilicata il castello dovere per era reclusa
E affacciandosi dal Sale feritoia di quel castello
Descrive il panorama Panorama che ha di fronte e lì si vede come la rosa di Croce famosa per essere così seccare
Razionale nella sua si illumina in qualche modo nella descrizione del paesaggio e nel mescolare il paesaggio e storia grazie
Paesaggio come storia eccome
Pilastro come egli dice stesso era lei nel presentazione dalla legge del identità nazionale
Con questo io darei la parola subito professor Settis
Per la ci fu la relazione la sua relazione su
Scusate
La sua relazione su
Benedetto Croce ministro la cultura europea la prima legge italiana sulla tutela del paesaggio
Grazie
Signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato signor ministro dalla cultura
Altre autorità senatori presenti in sala signore e signori la prima legge italiana sulla tutela del paesaggio fu promulgata dal re Vittorio Emanuele terzo l'undici giugno mille novecentoventidue e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale pochi giorni dopo
La contro firmarono come presidente del Consiglio Facta come ministro della pubblica istruzione Anile
Ma a buon diritto SI nota col nome di legge Croce fu infatti il grandissimo pensatore napoletano ad avviarne due anni prima l'iter parlamentare quando era ministro nel gol nell'ultimo governo Giolitti
Per parlarne degnamente nel poco tempo che mi è concesso e di questo onore e ringrazio la presidenza del senato della Presidenza della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce sarà necessario ricordare la temperie culturale europea
I precedenti nella legislazione pre unitaria e poi nel primo Novecento e infine il ruolo personale di Benedetto Croce
Concluderò poi con un rapidissimo accenno al perché della legge flotte ancora vive nella Costituzione della Repubblica e nella legislazione ordinaria
Nel mille novecentododici tre grandi intellettuali europei osservarono indipendentemente l'uno dall'altro che il paesaggio non è solo natura ma storia
Ed è per questo che lo vediamo attraverso il filtro della letteratura e dell'arte
Questo scrissero in Francia shiatsu la loro in Germania vero sembra in Italia Benedetto Croce tanta Sintonia credo si spieghi con lo spirito del tempo quando il i movimenti del per la conservazione del paesaggio si affermavano in tutta Europa e lo vedremo tra poco anche nella relazione di Benedetto Croce al Senato
L'intimo legame fra natura Arte e storia così ben espresso dall'articolo nove della Costituzione a reduci remote
A livello normativo la più antica menomata e l'ordine del re al patrimonio di Sicilia del ventuno agosto mille settecentoquarantacinque che per la prima volta credo al mondo dispose simultaneamente la tutela di un bene culturale
Le antichità di Taormina e di un bene naturalistico i boschi del Carpineto che ora or Castagno dei cento cavalli Parco delle no
Ma a uno stesso orizzonte di civiltà e di diritto si rifecero Gianni nell'Italia preunitaria le norme di tutela del patrimonio artistico e archeologico che come sappiamo sono le più antica del mondo
Pur nella suddivisione della penisola in varie entità statali queste norme si somigliavano molto da uno stato all'altro per il riferimento a una comune cultura giuridica che aveva le sue radici nel diritto Romano così non era però nel Regno di Sardegna lo Stato guida del processo di unificazione nazionale
Il nel nel nello Spinella nel Regno di Sardegna le norme di tutela erano molto più povere dello Statuto Albertino che dava esclusivo risalto al diritto di proprietà prevale la questo contrasto fra due opposte visioni spiega la lunga gestazione di una legge nazionale di tutela nel nostro Paese
L'esigenza di una tale legge fu avvertita sin dal breve governo Cavour troppo breve vorrei dire ma di tentativi si trascinarono per decenni i disegni di legge portano la firma di ministri come
Correnti mille ottocentosettantadue bonghi mille ottocentosettantacinque Francesco De Santis nel settantotto Coppino nell'ottantasei Villari nel novantadue
Tentativi falliti che si infransero contro un solo Scoglio sempre lo stesso la gerarchia tra pubblica utilità e proprietà privata
Per darne un solo esempio parlando al Senato
A fin e secolo un opuscolo che raccoglieva gli interventi al Senato sul tema dichiarava ne cito solo alcune parole assoluti entra scritte in prescrittivi perché emanati dalla volontà stessa di Dio i diritti del privato
Mentre l'idea di pochi qualsiasi limite veniva definita e rocce e infetta
Senza citare il fatto che gli Stati pontifici questo apre accadeva ormai da secoli questa questa limitazione
Le mie novecentodue entrò in vigore in Italia la prima debole legge unitaria di tutela
Nel governo Zanardelli ministro Nassi
Essa prevedeva per lo Stato il diritto di prelazione sulle cose d'arte di sommo pregio messe in vendita da Helen Cassino apposito catalogo quello fu mai fatto
Ma i costi dovevano essere coperti col provento delle tasse di esportazione all'estero di altre opere d'arte in altri termini per salvare poche cose bisogna venderne moltissime
Questa e altre fragilità la ressero inadeguata eppure in quegli anni
Sfugga nato la creazione del sistema di Soprintendenze territoriali con una legge del mille novecentosette
Il vero atto di nascita della disciplina italiana di settore fu la legge del mille novecentonove firmata da Giolitti al suo terzo governo dal ministro Rava che tre anni prima aveva presentato il relativo disegno di legge tre anni e ci vollero perché
Superasse nel parlamento le varie fasi
Davanti alle lentezze di questo iter si formò allora un forte movimento di opinione sfociata in una petizione contro le centosessanta firme
Tra cui quarantatré senatori incluso Croce e personaggi di spicco come Giacomo Puccini Gaetano Salvemini Adolfo Venturi Pietro Toesca
In un'assemblea del sei dicembre mille novecentootto Benedetto Croce allora quarantenne propose una mozione indirizzata alle Camere in favore del disegno di legge Rava
Non vasto ci volle il terremoto di Reggio e di Messina per smuovere le camere di allora e poche settimane dopo finalmente sì giudice sull'onda di quella emozione tra le girava del mille novecentonove
La Camera approvò per intero il disegno di legge Rava ma il Senato ne passò alcuni articoli e cito soltanto due principi
La tutti l'azione popolare
La tutela del paesaggio
Del primo che non è il nostro tema di oggi dirò soltanto che si rifaceva l'actio populares del diritto romano e quell'articolo se approvato non fu mai più ripresentato avrebbe consentito a ogni cittadino di cito agire in giudizio nell'interesse del patrimonio archeologico artistico e storico
Della nazione a molti cittadini piacerebbe che fosse così
Quanto al secondo principio esso era praticamente immutato in un comma dell'articolo uno della legge rapa che prevedeva la tutela di cito giardini foreste paesaggi acque e tutti quei luoghi ed oggetti naturali che avere interesse storico archeologico quale teologico o artistico
Per la direzione teneva conto della lottizzazione terribile di villa Ludovisi di cui vediamo ancora oggi gli effetti e al dibattito per la difesa di villa Borghese
Di cui se ne parla della cui possibile lottizzazione si era parlato e in questa battaglia per villa Borghese Croce si impegno in prima persona
La tutela del paesaggio non fu dunque sancita nel mille novecentonove dalla leggera ma il tema era all'ordine del giorno in tutta Europa in particolare nella Francia dove dal mille novecentosei era stata approvata la legge bocche
In Italia nel mille novecentocinque solo la pineta di Ravenna fu coperto da una legge speciale che Fontana Piero Giarda tutela sulla storia del sito dalla divina foresta spessa e viva di Dante a Byron a Garibaldi
Crescente era intanto la questione di associazioni protezionistiche come il Touring Club fondato nel mille ottocentonovantaquattro o l'apposita associazione nazionale per i paesaggi
Mille novecentosei fino alla costituzione nel mille novecentotredici di una sorta di cartello non so come definirlo meglio che includeva dieci associazioni di cittadini privati ai ministeri
Una cosa singolare fra cui la pubblica istruzione le Ferrovie dello Stato e altre istituzioni pubbliche intanto un deputato di Lucca Giovanni Rosati provava a rilanciare la tutela del paesaggio con un disegno di legge presentato ripresentato alla Camera cinque volte dal mille novecento dieci in poi
E giuristi come il procuratore del re a Napoli Giuseppe lustri rintracciavano argomenti e precedenti nel diritto romano
La tutela del paesaggio
Nuovo impulso a questi temi veneta Nitti che al suo primo gol nel suo primo governo istituì un sottosegretario alle antichità e belle arti quasi preannuncio del ministero dei beni culturali e poi della cultura
Reato
Molti decenni dopo Pompeo Molmenti primo sottosegretario veneziano nominò una commissione incaricata a preparare così
Decreto di nomina uno schema di iniziativa legislativa per la difesa del rispetto delle bellezze naturali d'Italia i tempi erano maturi tre mesi di lavoro bastarono per redigere un disegno di legge e riprese la proposta di Rosati e da preciso
E qui entra in scena da protagonista Benedetto Croce già senatore del mille novecentodieci e ministro della pubblica istruzione nell'ultimo governo Giolitti
E duro poco più di un anno dal giugno mille novecentoventi a luglio mille novecentoventuno a croce toccò anche dopo la fine del mandato ministeriale combattere con un Parlamento in crisi e riluttante per portare la legge all'approvazione ci volle molta determinazione pronto e presenta una legge il venticinque settembre mille novecentoventi al Senato ne ottenne l'approvazione prestissimo trasmesso alla Camera non dico tutte le date
Ma dopo le elezioni anticipate del quindici marzo maggio mille novecentoventuno la ripresento immediatamente talquale approfittando di quel breve momento in cui lui era ora ministro
Il governo venga prorogato in attesa di nominare il suo prossimo il suo successore che fu Corvino nel governo Bonomi e poi Anile nel governo Facta
L'iter proseguirà e il disegno di legge come ho detto fu poi promulgato dal re l'undici giugno del mille novecento ventidue
Nonostante queste tortuose vicende parlamentari relazione introduttiva di Croce per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico presentata al Senato il venticinque settembre mille novecentoventi
Merita di essere letta come il testo cardine di una svolta politica il culmine di un lungo processo e aveva attraversato cinque legislature e che giunse al termine solo col Trotti
Croce esordisce così
Che è una legge in difesa delle bellezze naturali d'Italia sia invocata da più tempo ed a quanti uomini colti e uomini di studio vivono nel nostro Paese e cosa ormai fuori da ogni dubbio e subito ricorda i due volti formulati in tal senso dalla Camera nel mille novecentocinque ed al Senato nel mille novecentonove ma erano passati più di dieci anni
Poi ricorda la legge sulla quindi per dire Ravenna le varie proposte di legge
Occorre dunque continua una legge che ponga finalmente un argine alle ingiustificate devastazioni che si va consumando contro le caratteristiche più nobile e più amate del nostro suolo e poi prevede la possibile obiezione e cioè il fatto che c'erano del potevano esserci delle ragioni economiche che milita sarò in senso opposto e cita un discorso fatto da Nitti come presidente del Consiglio secondo cui cito la necessità di difendere e mettere in valore nella più larga misura possibile
Le maggiori Bellezze d'Italia quelle naturali a quelle artistiche
Deve rispondere ad alte ragioni morali e non meno importanti ragioni di pubblica economica
Preambolo questo molto incisivo perfettamente congiungere il paesaggio alle antichità e delle arti ma anche l'esigenza della tutela e quelle dell'economia mostrando lo dirò di passaggio che la valorizzazione del patrimonio culturale non un'invenzione del nostro tempo come alcuno INCE come qualcuno ingenuamente dice
Perché e necessario tutelare il paesaggio Croce risponde così un altissimo interesse morale artistico legittima l'intervento dello Stato poiché il paesaggio altro non è che la rappresentazione immateriale invisibile della pazzia
Oltre ai caratteri fisici particolari con gli aspetti molteplici e Dari del suo suolo quali si sono formati e son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli
Ci nasconde qui una citazione della celebre formula attribuita Ruskin secondo cui il paesaggio è il volto amato della pazzia questo era stato lo slogan delle associazioni protezionistiche in Italia
Con altre città precisamente Ruskin come il vero iniziatore del movimento europeo in difesa della natura del paesaggio a partire dal mille ottocentosessantadue quando scrive Croce
Frasche insorse indifesa delle qui était valli dell'Inghilterra minacciate dal fuoco strepita anta delle locomotive e dal carbone fossile delle officine
Nella relazione Crozza lo visiterò mai abbastanza sul fatto che il riferimento a un quadro internazionale e vitale
E spazia dallo Heimat Shots tedesco ad altre esperienze europee in particolare Svizzera Austria Belgio alla legge francese già citata del mille novecentosei ai parchi nazionali degli Stati Uniti
Tornano insistiti nel suo discorso la connessione fra i paesaggi e lo sviluppo dell'anima nazionale così Croce
La necessità di sanzioni positive conclude ingiustificate spesso inutili manomissioni del paesaggio nazionale perciò scrive Croce è necessario che le bellezze naturali e panoramiche e gli immobili di importante interesse vengano assoggettati a limitazioni del diritto di proprietà
Per egli scrive contemperare le ragioni superiori della bellezza con i legittimi diritti dei privati
E continua così i vari interessi contrastanti devono essere composti con spirito di conciliazione avendo a mente ciò che in cima ai pensieri di tutti
L'economia nazionale e la conservazione del privilegio di bellezza che vanta l'Italia
Croce come era Daloui si preoccupò subito di cercare anche precedenti nella legislazione degli antichi Stati
Italia non cita l'ordine del re al patrimonio di Sicilia forse perché allora poco noto menziona però tre descritti borbonici degli anni quaranta dell'ottocento intenti a proteggere le più belle vedute di Napoli da Mergellina e Posillipo a Capodimonte
In questo esercizio si impegnarono anche senatori e deputati un deputato della Camera Augusto Mancini citò la servitù di veduta come precedente già prevista da Giustiniano nel sesto secolo per tutelare le migliori vedute di Costantinopoli
Conclude Croce su questi temi delimitazione la proprietà privata in null'altro consistono che cito in una servitù per pubblica utilità poiché e gli dice egualmente inammissibile deturpare un monumento oltraggiare una bella scena paesistica destinati entrambi al godimento di tutti
Per una petizione principi che a me appare superficiale che detto qualche volta che la legge Croce essendo cuocerli a vapore dell'estetica avesse un prevalente carattere estetico non è affatto così
Della legge Croce sono soggette a speciale protezione non solo le bellezze naturali ma anche altre cose immobili che abbiano così scrive la legge particolare per l'azione con la storia civile e letteraria
Sottolineando il paesaggio come veduta cioè sottolineando il potere dello sguardo
E della storia che vien coniando l'uno dopo l'altro il paesaggi mediante interventi dell'uomo sulla natura c'era è vero una radice culturale tipica del primo Novecento come ho ricordato con le citazioni
Del mille novecentododici dello stesso Croce di Pierre Zimmer e di charme Lalo che fecero riflessioni assai simili sulle bellezze di natura individuate attraverso il filtro dell'arte
Nel contesto della legge approccio tuttavia il riferimento specifico all'abito ulteriori panorami va intenso non solo sotto il profilo estetico ma sotto il profilo giuridico che era il punto capitale trattandosi per l'appunto di una legge parlare di vedute
Di bellezze naturali di panorami aveva in quel contesto davanti alle Camere che dovranno poi decidere il doppio vantaggio di assimilare il paesaggio un quadro cioè a una categoria di beni già tutelata dalla legge del mille novecentonove e di legare la nuova legge alla protezione delle vedute radicata nel diritto romano con qualche precedente nella legislazione delle due Sicilie
Il testo della legge non uscì inalterato non poteva offrire inalterato delle disavventure parlamentari che io evocato ma più che i singoli mutamenti
Importa ricordare il carattere fondante della legge Croce rispetto alla tradizione italiana di protezione del paesaggio
In particolare per il nesso tra emergenze monumentali e bellezze naturali per il loro comune riferirsi all'identità nazionale
Per il carattere al contempo estetico e storico delle bellezze meritevoli di tutela la legge Crotte si concludeva così la vicenda delle leggi di tutela dell'Italia liberale cominciata già intorno al mille ottocentosettanta e culminata nell'Est leggi del mille novecentonove del mille novecentoventidue
Due punti erano stati decisivi nell'argomentazione di Croce la priorità del pubblico interesse sulle aspirazioni dei privati e il richiamo al contesto internazionale
In particolare la ricca tradizione germanica che si era intanto espressa anche nell'articolo centocinquanta della Costituzione della Repubblica di Weimar mille novecentodiciannove secondo cui lo cito i monumenti dell'arte della storia della natura e il paesaggio sono soggette alla protezione e alla tutela dello Stato
Articolo che può fu poi citato in cui nell'Assemblea costituente da Repubblica
L'ho detto al principio la legge Croce venne promulgata nel giugno del mille novecentoventidue l'Italia era alla vigilia di prove durissime
La dittatura le leggi razziali l'alleanza con la Germania nazista e infine una guerra che portò alla morte nelle famiglie la devastazione nelle nostre città
Da quegli anni oscuri l'Italia sette riscattarsi con la Resistenza la Repubblica e la Costituzione
E nella nostra Costituzione per la prima volta al mondo la tutela del paesaggio del patrimonio storico e artistico entravano tre principi fondamentali di uno Stato moderno
L'articolo nove nella smagliante forma in cui fu approvato dalla Costituente era stato proposto da due membri dell'Assemblea il comunista siciliano Concetto Marchesi e il giovane Aldo Moro democristiano
Molti anni fa Sabino Cassese scrisse
E l'articolo nove della Costituzione va inteso come la costituzionalizzazione delle due leggi Bottari una sul patrimonio artistico e l'altra sul paesaggio approvate entrambe nel giugno del mille novecento trentanove
Questa affermazione può sorprendere per il contrasto fra il governo fascista di cui faceva parte Bottari e la nostra Costituzione repubblicana nata per l'appunto dalla Resistenza
Ma questa continuità si spiega perché le due leggi Bottai furono di fatto la rielaborazione i tre leggi dell'Italia liberale
E ho già ricordato quella sulle Soprintendenze territoriali mille novecentosette che venivano confermate precisate quella sulla tutela del patrimonio artistico nel mille novecentonove e infine la regia Croce per la difesa del paesaggio mille novecento ventidue
Anche la legislazione ordinaria vigente fino ad oggi incluso il Codice dei beni culturali e del paesaggio appartiene a questa linea di continuità spesso purtroppo non proprio sempre coerente con la nostra costituzione
In questa sequenza storica e dunque nell'articolo nove della Costituzione nella sua formulazione originaria Pulsano all'unisono Tre cuori
Quello del diritto romano
Quello della cultura civile giuridica e dall'Italia dei Comuni raggiunse le norme degli Stati preunitari in particolare gli Stati del Papa
Le due Sicilie la Toscana e infine ma non per ultimo il consapevole riferimento al contesto europeo internazionale necessario aggancio in cui il magistero di Benedetto Croce ebbe un ruolo determinante
Il nesso forte tra promozione dalla cultura e tutela del paesaggio in cui si incarnava lo spirito dell'articolo nove della nostra Costituzione investe i cittadini i parlamentari e i governi di una forte responsabilità
Responsabilità di togliere nella storia e nella valle e nella bellezza valori essenziali
La dignità dei cittadini e delle comunità per la solidarietà nazionale per la costruzione di un buon futuro per le generazioni a venire
Croce ben conosceva il principio iniziato da Tocqueville secondo cui per salvare un Paese dal dispotismo nulla vale quanto l'arma della cultura della consapevolezza storica trasmessa anche attraverso l'arte
Trasmessa anche attraverso un paesaggio come il paesaggio italiano carico di storia e di memoria
La concezione del paesaggio lanciata e difesa strenuamente da Benedetto Croce seppe essere insieme storica estetica e giuridica
Ma fu soprattutto io vorrei dire per concludere una concezione carica di valori tecnici
Ed è a questa sua anima profonda che dovremmo ancora oggi io credo essere fedeli grazie
Grazie professor Settis del resto credo che nessuno come il professor Settis
Conosca la storia della legislazione dei beni culturali e ne ha dato del resto
Documentazione in molte sue pubblicazioni
Do adesso la parola al professor Lorenzo Casini il quale terrà una relazione
Sulla tutela del paesaggio cent'anni dalla legge pronti bene gli strumenti e le procedure
A
Signor presidente scusi signor Presidente io la fraterna saluto ancora ringrazio vivamente per la sua presenza
Come no tanta
Grazie
Franco
Arriverebbe a
Casini qua
Se possibile
Sì
Al al presidente grazie
Cancellando acqua
Io scusate
Scusate io nel fare i ringraziamenti omesso di fare ringraziamento
E più dovevo fare che è quello al senatore Luigi Zanda il coiffeur e al quale trattare
Quale siamo riconoscenti perché senza di noi non avremmo messe insieme questo convegno grazie Luigi
La parola
Professor Casini
Grazie ringrazio perché l'invito a parlare a questo convegno
Iniziò leggendo poche righe
L'agonia di una strada
Sarà un'agonia più o meno lenta forse lentissima
Ma l'antica strada di porto è in agonia le nuove costruzioni del risanamento si avanzano implacabili e già ne hanno distrutto assorbito uno dei capi e sulle rovine si assiste alla nuova piazza Garibaldi o della borsa
O come altro la chiameranno affrettiamo sci a dare un ultimo sguardo di saluto al pezzo che ancora si divincola sì mi vivo
E ancora a concludere
La via di Porto non ha ora altre botteghe che di venditori di commestibili e canti Nieri età Bernari e chiama le frasi gonfio gli slanci lirici potrà dire che l'antica strada di porto dell'Olmo
Muore in mezzo a un'orgia povera orgia di soffritto zeppo le pizze e Melloni
E Benedetto Croce a scrivere nella Napoli nobilissima nel mille ottocentonovantaquattro addirittura non aveva neanche trent'anni fa voluto cominciare con questo brano perché dall'idea di quanto poi l'attenzione di Benedetto Croce verso la tutela del patrimonio storico artistico ma anche poi del contesto urbano artisti e ben prima dalla dall'intervento poiché ha ricordato prima Salvatore Settis
Con la lì la cosiddetta legge Roche dal G7 centosettantotto del ventidue
Nel mio intervento mi soffermerò su tre aspetti il primo è perché la legge Croce così importante
Il secondo è qual è il rapporto tra la legge Croce e i cento anni successivi di diritto del patrimonio culturale
Il terzo e ultimo è qual è il lascito e cosa c'insegna ancora oggi la legge Croce
Parto dal primo aspetto perché è così importante per dal punto di vista giuridico Salvatore Settis in parte lo ha già ricordato la legge cose si distingue per diversi aspetti il primo è quello di aver codificato le bellezze naturali le bellezze panoramiche secondo una terminologia
Con la dichiarazione di notevole interesse pubblico che troviamo non solo ancora oggi ma troviamo anche in altri Paesi a livello internazionale come dirò più avanti
Il secondo ed è stato prima richiamato è avere codificato l'interesse cosiddetto relazionale delle cose si faceva l'esempio dello scoglio di Quarto
Il fatto di avere un bene o una cosa che assume interesse per qualcosa che succede in relazione alla storia civile o letteraria
Che viene quindi per la prima volta espresso in modo così chiaro per in questo caso le bellezze naturali
Quando fino ad allora era stato un tema degli archeologi nel si discuteva proprio sul fatto di come i reperti dovessero essere esposti e classificati e qua eccome complesso di relazioni che legava i diversi reperti dovesse incidere anche sulla collocazione del reperto stesso
Il terzo aspetto è la tutela indiretta la legge crochet
Si preoccupa di intervenire con la possibilità hanno la possibilità l'autorità di prescrivere degli delle distanze delle altezze proprio a tutela delle bellezze naturali
Il quarto che dal punto di vista tecnico giuridico ha un valore enorme è la trascrizione del vincolo
Il fatto che il vincolo debba essere conosciute al pubblico per tutti inserito nel registro immobiliare nei catasti
Il quarto e ultimo che può sembrare un aspetto minore ma in realtà un tema che nella relazione lo si dice viene ripreso dalla Francia è quello di aver chiarito il divieto di affissione il divieto di mettere i manifesti o altro che vanno a turbare quindi la bellezza la bellezza naturale
E quindi provando a sintetizzare perché così importante la legge cross nel momento in cui viene approvata e come vedremo tra poco in quello che è stato il suo rapporto con il diritto del patrimonio culturale e successivi cento anni
Il primo è quello di aver recuperato un ritardo della disciplina delle bellezze naturali rispetto a la tutela delle cose di interesse storico artistico è stato richiamato prima
Nel mille novecentododici si riesce a estendere a parte i biglietti giardini la tutela dei raggi del mille novecentonove ma è indubbio che c'era un ritardo anche dell'Italia paradossalmente rispetto ad altre legislazioni
Mi sono state prima ricordate che già dal mille novecento uno
Fino al mille novecentotredici tra Francia Svizzera Baviera in particolare avevano apportato una tutela delle bellezze naturali in modo più forte il secondo punto e questo probabilmente dal punto di vista del diritto del patrimonio culturale l'aspetto più importante
Vengono messi al centro le cose
In che senso nel senso che per la prima volta si dice che non importa chi è il proprietario se persona fisica si persona giuridica questo aspetto che c'era invece nella legge sulla tutela delle cose interesse storico artistico ed è tuttora presenterà legislazione
Nelle bellezze naturali scompare la dichiarazione di notevole interesse pubblico si fa appunto chiunque ci sia non importa che sia pubblico o privato giuridico o persona giuridico personatus
E allora vengo al secondo aspetto qual è il rapporto tra la legge conosce e i cento anni diritto del patrimonio culturale che si sono poi li ha avuti dal mille novecentoventidue oggi e qui dobbiamo soffermarci sul più ambiti ce l'ambito nazionale ce l'ambito comparato ce l'ambito internazionale atto proprio da questo che probabilmente non viene sufficientemente ricordato
Se noi guardiamo la Convenzione Unesco del mille novecentosettantadue sulla tutela del patrimonio mondiale e andiamo poi a consultare le Operational guidelines che sono le linee che attuano la convenzione
Belli il meccanismo e l'impianto giuridico che noi troviamo è esattamente quello della legge truffa del mio novecentoventidue c'è una dichiarazione di notevole interesse pubblico quella che è la Declaration di un altro standing notevole
Universal vaglio dice il valore universale che giustifica il patrimonio dell'umanità si richiama il concetto di bellezza naturale proprio nei criteri che devono essere usati per per identificare il sito
Il criterio della National beauty della bellezza naturale viene richiamato anche quando si definiscono cosa sono i siti naturale d'altra parte un'espressione costava già lo stesso Ruskin
E che conosce conosceva bene e quindi con bellezza naturale cosa che i francesi non avevano fatto nel mille novecentosei perché parlavano di pittoresco non parlavano di bellezza naturale
La legislazione italiana sostanzialmente introduce questo concetto che ritroviamo nella disciplina UNESCO sia nel meccanismo di dichiarazione di notevole interesse pubblico sia nel meccanismo di auto di
Quindi sia del meccanico dichiarazione dell'interesse pubblico dell'outstanding sia nel meccanismo ogni richiamo alle delizie naturali
Ma in realtà se andiamo a vedere in in ottica comparata c'è un caso che non viene probabilmente ricordato anche questo sufficienza che quello delle cosiddette aree Harry a scopo stendi National Beauty nel Regno Unito
E cioè siamo nel secondo dopoguerra si approva la normativa che identifica proprio delle aree con un criterio che è prevalentemente di tipo estetico Appio condivido ci arriverò a breve
Quanto diceva prima Salvatore Settis su una lettura superficiale che attribuisce solo valore estetico a la legge del ventidue ma questo stesso dibattito si è avuto il sia nel Regno Unito tanto che il Milan nel mille novecentonovantacinque
Quindi dieci anni dopo la nostra legge Galasso cui parlerò a breve
Sì modifica alla legislazione sulle è rimasto postemi National beauty per introdurre degli elementi più a carattere naturale o ambientale esattamente con un percorso simile a quello che ha caratterizzato la legislazione italiana
E teniamo quindi al contesto nazionale
In che modo quindi possiamo ricostruire il rapporto tra la legge conosce e dal l'Italia dal punto di vista giuridico qui è importante distinguere due filoni il filone della legislazione e il filone della giurisprudenza costituzionale
Perché come vedremo proprio in questo secondo filone si può percepire forse in modo ancor più evidente qual è stato l'impatto della legge Proust
Parlando legislazione
Vanno ricordate diverse tappe io mi limiterò ad alcune ovviamente le leggi del trentanove Salvatore Settis prima le ha richiamate in particolare va ha ricordato il nome di uno dei massimi esperti di difesa delle bellezze naturali DG Parpajola
E Luigi barcaiolo e era membro della commissione preceduta da Rosati che lavorò alla legge truffe
E allo stesso tempo è anche membro della commissione che predispose la legge mille quattrocentonovantasette del trentanove sulle bellezze naturali prende il due leggi imporla la legge del ventidue legge trentanove ma soprattutto appena viene pubblicata la legge truffa appena viene approvata
Pubblica un lavoro sulla difesa delle bellezze naturali in cui noi leggendo lo troviamo esattamente perché Parpajola si sofferma su questo quello che Croce sostanzialmente ha modificato rispetto al testo che la commissione aveva predisposto e quindi che ha come un dibattito su le modifiche che erano state fatte direttamente dal ministro una volta che la commissione tecnica aveva lavorato e bisogna vedere come Parpajola realtà
Poi negli anni forse in maniera anche eccessiva perché poi ci fu la primo convegno a Capri già nel mille novecentoventitré cioè sì cominciò a a lamentare quasi un'insufficienza della legge Croce rispetto alla tutela delle bellezze naturali che era richiesta
Motivo per cui si arrivò poi era legge del trentanove di cui in cui però l'impianto esattamente quello della legge Croce con la dichiarazione di notevole interesse pubblico con le bellezze naturali con le bellezze panoramiche
Chiaramente un momento diverso ed è un momento in cui la presenza delle due leggi quella sulla tutela delle cose interesse storico-artistico e quella delle bellezze naturali in qualche misura sposta sulla
Sì Pina delle cose di interesse storico artistico non ancora beni culturali perché il termine arriverà soltanto alla fine degli anni Quaranta
Però sposta verso le cose di interesse storico artistico quell'interesse relazionale e ma e così intelligentemente nella legge Croce compare ossia guardare una tutela di una cosa per il suo significato nella storia civile
E letteraria cioè il passaggio dalla Costituzione che Salvatore Settis ha ricordato io faccio un salto e vado direttamente al mille novecentottantacinque la legge Galasso
Ora qui secondo le parole dello stesso Calasso nella sua relazione HP nel mille novecentonovantatré proprio ricordando anche il la legge crochet e la tutela del paesaggio
Ecco lo stesso Calasso dice che la lite la sua legge si differenzia dalla legge Croce per tre aspetti
Per i criterio e sottolinea e qui condivido quanto è stato detto prima un criterio storico che si sostituisce a quello estetico qui secondo me andrebbe fatto un discorso un po'più articolato
Il secondo aspetto è un criterio globale e sostituisce quello puntiforme
E il terzo è l'introduzione dello strumento della pianificazione come mezzo per regolare i vincoli paesaggistici attenzione strumento realtà già introdotto dalla legge del mille novecentotrentanove il piano paesistico
Nel momento in cui per la prima volta viene dato contenuto alle bellezze panoramiche tra legge Croce evocava ma che non aveva ancora disciplinato le menzionava senza poi ancora poter articolare il modo in cui queste bellezze dovevano essere effettivamente tutelato
Ebbene in realtà sì rispetto a questa classificazione della legge Galasso se non andiamo a leggere il testo originario della legge Galasso perché poi oggi lo ritroviamo nel Codice dei beni culturali si parla di aree tutelate ex legge sappiamo in alcune diciamo similitudini che sono state offerte per capire il significato della legge Galasso c'è quella di un bambino che prova a disegnare l'Italia la lavagna no e quindi disegna le Alpi e gli Appennini le coste
I laghi fiumi e questi beni trovano immediata tutela nella legge Galasso
Ecco però se leggiamo il testo originario in realtà da un punto di vista tecnico a leggere all'altro non fa altro che portare tutte quelle cose dentro
I vincoli della legge del mille trecentotrentanove
Cioè dice sono sottoposte a vincolo della legge mille quattrocento novantasette trentanove tutta una serie di cose quindi da un punto di vista del criterio in realtà e leggendo la relazione soprattutto la prima relazione di Croce quell'al Senato no quella leggermente emendata alla Camera ma si coglie perfettamente
Qual è il tipo di cose di beni che potevano già essere tutelati dalle bellezze naturali allora con questo chiaramente io è evidente che c'è un presupposto diverso per la legge Galasso rispetto alla legge
Rocce però è allo stremo intermini di sostanza nessuno di quei beni elencato nella legge Galasso non poteva già trovare tutela utilizzando la legge settecentosettantotto ogni anno centoventidue
Quindi la la vera novità è nello strumento e nell'aver sottratto alla valutazione dell'amministrazione
Il vincolo ma in termini di colse e in termini di bene e il passaggio che ha ricordato prima Salvatore Settis evidenzia in modo particolarmente forte non parliamo di cose differenti
Ma spostiamoci sulla Corte costituzionale perché qui ci sono due sentenze
Una nel mille novecentosessantotto l'altra nel due mila undici e a mio avviso confermano quanto è stato enorme l'impatto della legge professor diritto del patrimonio culturale
La sentenza a cui mi riferisco cura del mio novecentosessantotto è quella che in maniera Forte però possiamo dire ha salvato le finanze dello Stato italiano e la sentenza numero cinquantasei in cui si dice che quando si va a limitare la proprietà di beni culturali o beni paesaggistici non spetta alcun indennizzo al proprietario
Non è un concetto scontato la legge mille quattrocentonovantasette del trentanove prevedeva un indennizzo quando si andava a porre un vincolo paesistico Soirée vincola e la commissione di studio Franceschini degli anni sessanta aveva proposto un indennizzo
Per i vincoli paesaggistici in altri Paesi del mondo gli Stati Uniti ma anche in Spagna se si va a limitare la proprietà in modo radicale per un vincolo di interesse paesaggistico spetta un indennizzo al proprietario
Invece la Corte costituzionale sviluppo una teoria per cui quell'interesse appartiene alla cosa
E qualcosa che è già lì è qualcosa che ci si limita a riconoscere e dichiarare
In questo la corte si collega direttamente la legge Croff non lo dice esplicitamente ma in termini concettuali
Non c'è un ricco legamento con la cent con la legge mille quattrocentonovantasette il trentanove c'è un collegamento con la legge Croce che addirittura prevedeva la possibilità di intervenire sulla tutela delle bellezze naturali anche ove non fossero state dichiarate di notevole interesse pubblico
Quindi a conferma di quanto quell'interesse fosse già presente e non c'era quindi necessita di doverlo attribuire e questo dal punto di vista giuridico a salvato le finanze italiane perché immaginate se per ogni vincolo fosse stato necessario indennizzare il proprietario
La seconda sentenza è la sentenza
Trecentonove del due mila undici è una sentenza in cui peraltro il attestata su una delle primissime sentenze quell'udienza pubblica ha preso parte l'attuale capo dello Stato presidente Mattarella che era stato appena nominato alla Corte
Eletto alla Corte al Parlamento
In quella sentenza la Corte costituzionale per difendere le competenze dello Stato
In materia di paesaggio la competenza legislativa esclusiva
Richiama espressamente il passaggio letto prima al Salvatore Settis Salvatore Settis sua rappresentante la presentazione materiale possibile della patria
Per dire il paesaggio e la forma del territorio la nazione una e quindi solo lo Stato che può intervenire sulla forma del territorio non può essere demandata ad altri
La legge conosciamo è una legge non in vigore che non solo in quell'anno ma anche nell'ottantasei la corte cita due volte
Non era frequente
Avere una legge non in vigore che la Corte Costituzionale richiama ci fa capire qual è il peso che avuto a conclusione di questo punto e poi rapidamente chiudo sul terzo e ultimo aspetto bisogna dire che negli ultimi anni
La legge Croce ha mostrato ancor di più la sua validità di impianto perché e però lo dico in termini preoccupati si è assistito un po'un ritorno al puntiforme
A una si guardiamo la tutela della legge Galasso la tutela della legge croce la tutela della legge Galasso sta perdendo terreno numerosi interventi normativi oggi addirittura non tutte erano più certe aree che sono dentro la Galasso si concentrano invece su quelle dichiarati di notevole interesse pubblico secondo il meccanismo della legge procederà leggere trentanove
è chiaro che su questo ritorno al puntiforme bisogna fare attenzione Piro
Le mie ultime parole vado alle conclusioni
Quindi qual è il lascito all'insegnamento alcune cose gialla ricordate Salvatore Settis il primo insegnamento ed è il motivo per cui la relazione è un testo da leggere non solo l'università ma nelle scuole e l'attenzione alla comparazione
L'attenzione a quello che succede nel mondo a quello che succede negli altri Paesi c'è una dovizia di particolari sulla legislazione degli altri stati che ahimè oggi virato troviamo in un testo normativo
Il secondo è quello di aver chiaramente affermato una pluralità di criteri e di interessi nel momento in cui si deve tutelare il paesaggio e le bellezze naturali e quindi c'è un collegamento forte e questo lo stesso Calasso lo riconoscerà proprio in quella in quella relazione tra la tutela del Beni culturali e la tutela delle bellezze naturali e del paesaggio un collegamento fortissimo che c'è nella legge Croce che ancora oggi abbiamo la terza e ultima il rispetto per le bellezze naturali per il paesaggio e qui ecco il mio caveat conclusivo che si fa riferimento al ritorno al puntiforme
Nella recensione ad Antonio Gramsci le lettere dal carcere Benedetto Croce a un certo punto si difende nota alcuni aspetti sul materialismo storico e cita gli scavi di Pompei i cui atterrito crociere un appassionato
Dicendo di come lui nel materialismo storico fosse passato dal metodo predatori io al metodo scientifico
Metodo predatorio degli scavi e quello di prendere i pezzi pregiati e non preoccuparsi del contesto il metodo scientifico è quello di raccogliere tutto archiviato per studiarne la storia contesta ecco facciamo attenzione questo ritorno al puntiforme perché ragionare sul paesaggio soltanto in termini di Outstanding in Italia temo che possa essere un ritorno al metodo pre predatorio dimenticandoci il metodo scientifico grazie
Grazie professor Sen Casemi
Per questa relazione così puntuale su tanti aspetti addirittura non avevo mai pensato che l'UNESCO abbia non dico una origine ma comunque una decisione ai concetti della rete di Clos ce la pregherei di prendere posto qua alla presidenza mentre do la parola
H Claudio Descalzi amministratore delegato dell'ENI
Grazie per scherza
Che tiene una relazione
Sul paesaggio industria nella trascrizione energetica e il tema di questi giorni grazie
Franco volete funziona resta sì grazie Presidente buongiorno a tutti
Diciamo una relazione un po'troppo diciamo che cambierò qualche idea qualche punto su quello che stiamo stiamo attraversando sullo diciamo o o in questi giorni sulla sulla sicurezza energetica ma chiaramente su così un po'di questa transizione tradizione che parte per ragioni ambientali ma soprattutto quando noi parliamo di Regione ambientare il nostro mestiere parliamo delle emissioni
Poi c'è una componente molto importante che l'ambiente ma il paesaggio
I siti storici
Per questo soprattutto quando si lavora a terra più che a mare
Questa fra questo conflitto fra preservare l'ambiente in senso conflitto questa questo questo possibile scontro tra preservare l'ambiente in senso proprio allargato quindi parlavo ambiente proprio come atmosfere missioni e poi tutto quello che invece di cui stiamo parlando oggi
Che è il paesaggio il senso storico la forma la terra
L'uomo
Ecco questo questo si scontra con cosa si scontra con una visione d'industria aggressiva nel parlavamo di puntiforme prima puntiforme oppure un'immagine più allargata
Aggressiva che deve essere completati competitiva che deve creare
Occupazione
Che deve far crescere il Paese perché quelle componenti sono tante ora in questo momento
Questo contrasto diventa ancora più evidente perché siamo in un momento in cui non c'è sicurezza energetica l'industria ormai l'industria dagli anni Ottanta in Italia industria primaria è un comitato a scendere a calare essere meno invasiva
Però c'è ancora un'industria importante trasformazione un grande mercato che occupa spazio
Il discorso dell'ambiente in generale lucido diceva prima nel presso il professor Settis Dennett generale si la risposta è stata le rinnovabili
Però mentre le rinnovabili a parte che non danno una continuità energetica
E noi ne sviluppiamo molte come anche convegni danno continua energetica
Hanno una densità energetica molto bassa e quindi deve occupare tantissimo spazio uno spazio che ovviamente aiuta le emissioni però non aiuta
Alla conservazione non non solo del paesaggio siti dell'agricoltura quindi del territorio in senso lato
Quindi le rinnovabili sono una soluzione non completando triste energetico e in grande conflitto
Con tutto quello che le ho detto fino fino adesso quindi con con la forma con la terra con deciso di un territorio con la faccia di un territorio che deve essere preservata e non può essere né sfregiata
Ne è cambiata perché nulla possediamo
Ma e la possiede da possiede il senso Ratto il nostro Paese non è fosse dove posseduta avevano allora come si può conciliare è una transizione energetica una necessità per necessità di Energia
La necessità dei essere competitivi di creare impiego di creare reddito
Di non intaccare nell'ambiente nel ventisei sì e l'altro del territorio
E nuovamente energia quindi è un'equazione estremamente complicata perché tutti hanno torto tutti hanno ragione però poi quando non ci sono soldi non si può mangiare e ci sono i falchi esistenziali
Allora si dimentica tutto
Purtroppo
E quindi dobbiamo riuscire a non arrivare a un punto in cui si di nei
Il tutto dimenticare tutto vuol dire dimenticare la l'ambiente in senso dell'articolo sei Dimissioni paesaggi e tutto si torna a uno stato quasi Barbaro perché la pubertà va al di sopra di ogni cosa
Allora quello che noi stiamo facendo ormai da sei sei sette otto anni è proprio quello di aumentare il contenuto tecnologico per coloro che almeno penso che io che l'unico modo per risolvere un'equazione che ha così tante variabili che in matematica portare a infinite soluzioni
E quello di avere delle tecnologie e utilizzare delle metodologie che riescano a S mantenere un Paese competitivo mantenere quindi era anche l'occupazione però non distrugge l'ambiente non distruggere l'atmosfera
Ora quello che stiamo critico quello che stiamo facendo ormai del due mila e quattordici
Attraverso una investimenti importanti su tecnologie proprietarie abbiamo investito circa sette miliardi di euro in sei anni
Sì avevamo centocinquanta ricercatore del suo abbiamo mille cinquecento ricercatori erano sette centri di ricerca
E abbiamo più di settanta accordi con atenei e centri di ricerca a livello mondiale quindi ci stiamo trasformando in una sua stretta
Tecnologica che fa della Technogym una trasformazione industriale
Ora il primo punto che abbiamo diciamo messo in campo per soprattutto nonna andare contro tutti i limiti ambientali
è stato quello di trasformare istituti industriali già esistenti neo raffinerie abbiamo impianti chimici
E quindi abbiamo fatto delle trasformazioni in siti già esistenti senza occupare nuovi terreni l'abbia fatta per iniziare ambiente particolarmente sensibile abbiam fatto eccetera sono faremo a Livorno
E cosa abbiam fatto pianta sull'atto delle Raf raffinerie tradizionale dicevo sono idrocarburi petrolio casa entrano importare non non non ne abbiano quindi strette costoso sempre in perdita
Dobbiamo trasformate indubbio raffinerie cosa vuol dire chiuso sostanze organiche
Diciamogli vegetali ma soprattutto ormai con il cambiamento e la tecnologia usano rifiuti
Rifiuti organici per produrre un olio Piro che non viene da idrocarburo trasformando con l'ecologia è una tecnologia nostra trasformando questi siti
Lo stiamo facendo l'abbiamo già fatto perché già produciamo siamo i secondi produttore al monitor ma al mondo di biocarburanti che non vengono dei proponenti
E sul ciclo globale si risparmiano circa ottanta novanta per cento delle missioni ma soprattutto si abbina il fatto che non prendiamo territori nuovi è un fatto fondamentale
L'altra cosa e quello appunto della economia circolare tecniche circolare che noi applichiamo nella chimica se Silvia Noè perché son troppo tecnico arbitro comunque perché apre la chimica nella raffinazione soprattutto per andare verso una chimica verde però anche in questo caso stiamo utilizzando
Tutte le nostre diciamo tutti i nostri impianti chimici
FIAT fra manchi chiudere visto che struzzo perdono solo soldi ma proprio per non quindi impattare positivamente l'ambiente in termini atmosfera ma soprattutto non toccare
Nuovi territori e quindi
Alla fine poi può bloccarci oppure danneggiare il territorio ora questo lo stiamo facendo articolo rinnovabili che è un fatto estremamente nuovo
Ci noi abbiamo più di quattro mila cinque mila ettari da bonificare terreni bonificati sono terreni non utilizzabili su terreni puliti ma non sono utilizzabili per nulla
Diciamo che sono dei terreni che non posso che sulla terra anche per l'agricoltura quindi tutte queste questi questi terreni di stiamo usando per le rinnovabili
Abbia cosacco quindi è un'associazione semina associazione con Cdp e stiamo usando i nostri terreni loro terreni
Che non sono altrimenti utilizzabile per mettere in una di queste multe nulla ottimizzazione di tutto quello che c'è sul territorio
Per non andare a a intaccare
Territorio nuovo
Non non anche se non è un sito culturale anche se però come dicevamo bah a in quel palline completa
Che dice che gli e diceva prima il il professore che non è solo un fatto puntuale maldestro un fatto molto più allargato
Quindi terreni bonificati per rinnovabili
Raffinerie tradizionale di raffinerie chimica tradizionale per chimica chimica verde
E poi c'è tutto il grande processo
Della qualche fila un questo Schumacher quindi della trasformazione dei rifiuti
E anche questo perché i rifiuti impatto nei territori perché rifiuti le discariche a cielo aperto
Che vediamo hanno un impatto sul territorio che va al di là del fatto industriale
Allora tutta la tutte allo sforzo tecnologico che stanno facendo è quello proprio e ci sono già dei processi che lo non è la termovalorizzazione una cosa diversa è il rifiuto organico il trattamento di rifiuto organico
Che diventa biocarburante diventa acqua mineralizzati demineralizzata
Oppure il tra il la trasformazione dei polimeri completi che sono quelle plastiche complesse fino possono anche essere bruciate che si ossigenate si trasforma in idrogeno
Che idrogeno pulito perché ha già e mantenuto ha già catturato il suo contenuto di C o due ora tutto queste e tecnologia
Quindi la tecnologia verso queste sono ovviamente dal suo Rosella questa tecnologia a processi nuovi prodotti nuovi
Ha un impatto ovviamente positivissimo sul territorio e sulla sull'ambiente in termini di emissioni atmosferiche ha bisogno anche di una politica che segue perché ci dovrà essere nuove norme
Di indicare nuove politiche riconoscere nuovi prodotti per poter anche in questo modo però non solo a parole
Ma anche con i fatti
Aiutare l'ambiente perché è facile dire Potito con l'ambiente e poi se ci sono tecnologie che fanno nuovi prodotti e dire aspettare dieci anni
Perché c'è un riconoscimento beh questo è un modo per attaccare l'ambiente non proteggerlo quindi ecco perché
I fatti teconologici che sono sempre nuove sempre avanti devono e questo è compito nostro devono essere seguiti da una politica accorta che abbia veramente nei fatti non sono nella parole a cura la care a curare l'ansia ma a cuore l'ambiente
E questo è uno sforzo non indifferente perché parlando di rinnovabili
Su terreni i nostri su bonificati già tutti diciamo indistinta punti industriale definiti per poter mettere i perenni solare e ci sono anche tre anni di attesa
E una quarantina di autorizzazione quindi chiaro che la protezione dell'ambiente
E legata anche a una o uno stelline snellimento è una lotta contro la burocrazia romana la burocrazia crea immissioni
Proprio perché all'UE crea omissioni e danneggia i territori
Perché gente passiva che non è interessata
A quello che si sta facendo come tutela come tecnologia e quindi dobbiamo ovviamente avere anche
Una politica
Delle norme
Processo c'era insegnata perché è stato ha visto le cose
Bene dentro prima di tutto quello che poi dal punto di vista non solo industriale potesse popoli insuccesso quindi dobbiamo avere diritto una politica che riesca abbia vedere con lungimiranza e mettere insieme i fatti tecnologici fatti economici la sicurezza energetica hanno sostenibilità che tenga insieme tutto questo
Per far questo ci cosa ci vuole sono competenze ci vuole lavoro ci vuole passione ci vuole
Amore vero
Per per noi stessi per il nostro Paese per la nostra per il nostro territorio e per la nostra salute ringrazio
Moltissime grazie al dottor De Scalzi
C'era spiegato molto bene
Qual è la complessità degli interventi che occorre fare per rendere il più possibile compatibile diciamo così l'aumento dell'attività energetica con i problemi
Del paesaggio
Debbo dire che riguardo
Ad esempio uno degli ultimi punti terrà i toccava
Cioè come le rinnovabili
Possono incidano anche sull'attività agricola naturalmente e a questo proposito do la parola alla senatrice Elena Cattaneo che parlerà appunto di paesaggio agricoltura la tradizione di oggi e l'innovazione di ieri
Tesi difesa debba trarre
Grazie
Si è attivata sì aziendale tirava aria sana grazie senatrice
Grazie mille che innanzitutto di di questo invito grazie alla Fondazione Croce grazie a Luigi Zanda ha ottenuto davvero in maniera particolare a questo a intervenire a questo convegno anche se devo dire che è lontanissimo
Dal mio ambito di ricerca abituale io studio una malattia del cervello alla Statale di Milano ma da anni
Mi mi interesso mi mi affascina il tema del dell'innovazione in agricoltura e della sua sostenibilità in questo mi sembra un tema ovviamente fortemente legato ma a quello del troppo del paesaggio e naturalmente in studio l'agricoltura anche avvalendomi
Anche avvalendomi del supporto di numerosi gli specialisti in tutti i suoi settori e devo dire che lo studio perché lo ritengo un tema assolutamente strategico ma non solo per il nostro Paese ma anche a livello
Globale e lo studio anche perché affascinante dal punto di vista culturale perché se ci pensate il tema dell'agricoltura
Includere tanti degli aspetti della rapporto tra l'uomo e il mondo
L'agricoltura parla della storia della nostra storia e in ogni fase storica no c'è la sua innovazioni in agricoltura che poi diventa tradizione nella fase storica
Successiva nel tema dell'agricoltura ci trovate gli aspetti scientifici gli aspetti ambientali paesaggistici psicologici economici politici
Della sovranità alimentare data intendere a mio avviso unicamente come raggiungimento dell'autosufficienza
Del ruolo delle grandi cooperazioni delle grandi multinazionali lì dentro si parla di natura dell'importanza del cibo e nel nostro Paese dell'importanza del buon cibo
Ecco mi sembra che quindi il tema diventa davvero una palestra formidabile
Per capire se è possibile ragionare laicamente su un tema cruciale appunto per la vita ed economia delle nazioni
E come ragiona il nostro Paese
Ma il suo no
Secondo me malissimo
Il nostro è un Paese che sull'agricoltura da vent'anni insomma la messa un po'sotto anestesia
Sostituendola con narrazioni bucoliche costringendola a rinunciare all'innovazione fino ad arrivare
Sull'orlo del baratro nella scorsa legislatura con il rischio di a ballare con una legge dello Stato pratiche francamente esoteriche
E ed essendo affascinante e strategico il filo conduttore che vorrei tenere con voi in questa presentazione qual è questo cioè l'idea che lo studio del paesaggio non può prescindere
Dall'agricoltura dall'innovazione del in agricoltura Eqerem
L'agricoltura è una grande alleata del paesaggio
E se nel paesaggio è contemplata l'agricoltura allora non si parla solo di bellezza il professor sesta Settis già lo citava nelle parole di venerdì Benedetto Croce non si parla solo di bellezza ma anche quel paesaggio diventa funzionale a specifici scopi produttivi e quindi deve dire obbedire a requisiti di sostenibilità economica ambientale il sociale
E mi ricordavano i miei colleghi della del mio ateneo a Milano l'UDC Mariani Osvaldo fai Osvaldo Faiella
Che questo meraviglioso paesaggio dei terrazzamenti della Valtellina nascono nel mille seicento quindi un bellissimo paesaggio nascono durante la dominazione dei Grigioni
Per la valorizzare una viticoltura commercio
Alle che esportava già a quei tempi gran parte del prodotto e doveva superare le minacce e le limitazioni imposte dal rigido prima alpino
E quindi ecco che appunto c'è c'è un un paesaggio no che viene modificato
Per in modo stupendo per soddisfare delle necessità economiche e possiamo immaginare che insomma dietro a questi paesaggi insomma mi viene anche in mente ci sono immani fatiche umane fatiche disumane per creare questi paesaggi mi vengono in mente anche
Il quaranta mila chilometri di canali irrigui della Lombardia tutti costruiti a suon di pala piccone carriola
Fatiche immani veramente per realizzare e tutelare e proteggere e rendere produttivi appunto questi paesaggi
Ecco perché insomma grazie all'agricoltura
A queste fatiche disumani e grazie a questo che l'uomo gestisce il territorio da millenni e modifica il paesaggio per Fini
Che tante volte a me sembrano in primis funzionali alla produzione di cibo e di bene di consumo
Con l'esito questa però è una mia interpretazione che in agricoltura perso quel che è funzionale è anche bello
E
E e e lo stesso cuocere non si era citato prima in tutto lì questo legame inscindibile no tra paesaggio e attività economiche auspicando la difesa del paesaggio per altre ragioni morali e non meno importante ragioni di pubblica economia ma per entrare sempre più in tema
Diventa importante anche riferirmi a questo articolo uscito sul Corriere della Sera del ventitré luglio del mille novecentodieci nel quale Luigi Einaudi un titolo un titolo ironico
No il tema del titolo l'Italia cultivar troppo grano be insomma Luigi Einaudi in realtà sì diceva l'Italia coltiva troppo grano ma in modo sbagliato
Cioè l'Italia sbagliava a coltivare il grano perché infatti Larry si erano bassissime si occupava attentissimo territorio ma venivano occupati degli areali non bocca atti alla coltivazione del grano si poteva vengano in montagna o in alta collina e quindi era disastrose Loewe Sarezzo queste parole che qui non leggo bene no dice De sono fatti deplorevoli meravigliosa questa cosa no che un fatto un'evidenza una prova venga definita
No deplorevole sotto appunto il prolifico del profilo della pubblica utilità
Sociale
Qui c'è c'era proprio un errore e lui diceva no bisognava concentrare i bisogna concentrare la produzione nei distretti più vocati quindi e pianura e bassa e bassa collina
No e la politica del regime fascista tuttavia espanderà ulteriormente la coltivazione dei frumento negli areali convocati quindi davvero non ci andava da nessuna parte dovranno passare altri trenta anni per vedere in azione un grande agronomo sperimentale Nazareno Strampelli The pensate nel giro di dieci anni tra Aldo novecentoventidue il mille novecentotrentatré
Porterò grazie no agronomo comincio ad incrociare i frumenti a selezionare libre de quindi portò il metodo scientifico
In agricoltura portò la produzione del calo prima somma raddoppiarla poi di
Poi appunto sì quanto implicò
Ed è addirittura se guardiamo a questo grafico
Possiamo dire che se il sogno di Napoli sia vera ma si avvera a partire dal secondo dopoguerra guardate questa è la produzione di frumento guardatevi dopo
Il secondo del Polo dopoguerra Nazareno Strampelli arriva fa le sue scoperte le sue iniezioni di tecnologie prima appunto si parlava di un'equazione contanti variabili anche l'agricoltura lo è contante variabile ma una però condizioni importante per portare l'equazione a compimento le proprie di iniettare lo studio il metodo il ragionamento e guardate appunto le rese le rese che cambiano i destini delle nazioni cambiano
No nella visibilità lo stato sociale e politico
No l'inclusività e non solo guardate questa diapositiva è fenomenale quindi si alza la Pro aumenta non le rese di frumento in Italia e guardate cosa succede contemporaneamente
Alla superficie agricola utilizzata però alla perché se innocui segnali un'agricoltura produttiva userà mai meno territorio e cosa succede al paesaggio se migliora l'agricoltura innova e si riduce il territorio paesaggio succede lo vedete qui che aumentano ad esempio le superfici forestali quindi aumentano i boschi perché libera
Sì libera territorio quindi pensate in quella equazione con tante variabili pensate se subentra una variabile sbagliata come no diceva Einaudi si coltiva in una reale è sbagliato ma tutti questi grafici
Fanno ovviamente verso del
Ha destini negativi quindi è un fatto contro intuitivo se ci pensate l'applicazione del metodo della scienza aumenta la produzione agricola riduce il terreno usato
E aumenta le foreste disponibili
Ci deve dire qualcosa ci deve insegnare qualcosa
Insomma e tutto questo è misurabile visibile guardate queste come il caso di Cortina d'Ampezzo anelli ad Ampezzo nel mille novecento nel cinquantotto e nel due mila e quattro ventisette
Appunto questo spostamento dell'agricoltura il sogno di inaudite che modifica in modo indelebile in modo positivo aumentano i boschi appunto questo lo vedete chiaramente
In queste in queste fotografie
Quindi sì l'innovazione in agricoltura tutela il paesaggio ma mi verrebbe da dire fa addirittura di più può addirittura fare prevenzione nella tutela del paesaggio
E vorrei riferirmi al caso abbiamo della Xi Lella di questo batterio questo vedete questa immagine
è quello che succede quando il metodo e lo studio non vengono applicati cioè quando ci si rifà a complotti ismi e narrazioni una pratica purtroppo molto frequente nel nostro Paese quindi vedete nel rifiuto di trattare scientificamente come possiamo perché non ne abbiamo la capacità di trattare scientificamente le epidemie di Xi Lella
Con l'abbattimento delle piante infette Noli nella zona di Gallipoli per una fascia di poche centinaia di metri erano poche piante infette e il metodo diceva dei di esser radicare
No l'intorno per impedire a questo insetto la spuntatina no di passare di piante in pianta
è insomma si è chiuso il metodo scientifico la conoscenza e in un cassetto si è voluto dare spazio appunto ai complottismo i alcuni parlamentari addirittura hanno preso residenza sotto un ulivo no per ed evitarne
L'abbattimento quindi quando si agisce in modo emotivo il tutti perdiamo e qual è stata appunto la conseguenza vi ricordo scusate che in quel caso addirittura a noi stessi si crearono delle commissioni per non per capire quale è stata no il comportamento della politica non perso o una situazione del genere ma addirittura per me sotto accusa licenziate no accusati o di essere loro appunto a
Responsabili di questa di questa infezione quest'opera l'Ulivo zero
Beh insomma oggi da Gallipoli quell'epidemia ha cominciato a viaggiare in tutto il Paese sopra lo sappiamo purtroppo come la nostra Puglia oggi
E l'infezione arrivata fino a Bari viaggia a trenta chilometri all'anno ma è una cosa scassi perdono sì si perde tutto e serve anche economia non si perde solo paesaggio meraviglioso
Millenario ma guardate sì perdono centosettanta mila ettari di uliveti cinquantatré mila posti
Centodue Orifici uno virgola sette miliardi di euro quindi pensate delle scelte sbagliate iniziali in un settore dell'agricoltura che il Patto hanno a livello economico e a livello di paesaggio
Ma potrei anche adesso chiudo
Citare e il caso del mais davvero è una ferita nel cuore
Parlare con i nostri mai scultori no che ti spiegano che fino a quarant'anni fa eravamo autosufficienti
Ecco la sovranità alimentare dovrebbe essere intesa per tornare a no ad essere un Paese che è in grado di provvedere alla propria sussistenza alimentare eravamo autosufficiente per la produzione del Miles è un'attività nel cuore è una lacerazione pensare che oggi invece il cinquanta per cento del Maisch viene importato
Pensare che oggi il nostro mais
Difficile anche quello che riusciamo a produrre difficile da con commercializzare perché contaminato Duff la tossine perché la la situazione dell'Italia e Cuesta perché la situazione climatica e qual è questa quindi si sono ridotte sempre di più le superfici coltivati a mais
Dimezzando le prima eravamo autosufficiente reso dicevo ne importiamo
De importiamo la metà perché perché non vogliamo introdurre l'innovazione e quindi ad esempio questo mais BT OCM sicuro per l'ambiente certificato dal Sant'Anna di Pisa sicuro per la salute
Umana e quindi noi non lo coltiviamo noi lo produciamo però appunto il paradosso italiano stiamo tranquilli lo importiamo OCM insieme alla soia insieme al cotone dagli altri Paesi e quindi voglio dire che la nostra bilancia economica
No commerciale agricola è è in con miliardi di Euro veramente ogni anno
Che vanno verso via altri Paesi invece di sostenere i nostri imprenditori e la nostra ricerca che appunto viaggia a mani legate chiusa chiusa in un cassetto
Quindi quali sono le conclusioni
Penso ma c'è molto da fare
Però noi possiamo fare soprattutto dopo cent'anni c'è un rapporto ormai chiaro di maturità del paesaggio come il bene costituzionale
Aggiungerei che l'agricoltura mi sembra che svolga un ruolo insostituibile di tutela del paesaggio attraverso quella cura quell'innovazione quella fatica ed è auspicabile che con un atteggiamento laico scientifico verso l'agricoltura possa essere perseguito riducendo lo spazio alle narrazioni
E alle suggestioni autarchiche e abbiamo un grande strumento che è quello del metodo scientifico
Che può fornirci la chiave per tutelare contemporaneamente l'ambiente il paesaggio la produzione agricola e quindi la pubblica economia grazie mille
La ringrazio la ringrazio senatrice Cattaneo
Anche per la severità con cui lei ha trattato le politiche agricole insufficienza delle politiche agricole di fronte ai problemi che via via si fanno ponendo e per avere individuato nel progresso dell'agricoltura la strada
Una delle strade fondamentali per difendere
Il paesaggio adesso vorremmo discutere sponda era la domanda ma lo facciamo fra mezz'ora perché facciamo una breve sospensione la sospensione
Riprendiamo alle undici mezza
Con la relazione e la professoressa Anna ottavi
Votano in cabina che ci dirà
Mettendo a confronto con quella che è sono le la pittura Lea le arti italiane
Qual è la continuità che noi abbiamo nella storia del nostro paesaggio come gli stessi riflessa appunto nelle arti italiano ha più a a sospendo a cui è una merce vale a dire una cosa
Scusate mi una una notizia di tipo organizzativo ametiste agiatezza da abbiamo questa pausa di mezz'ora che effettivamente una pausa Luca e non siamo in grado di offrirgli un caffè
Perché per ragioni di sicurezza per la presenza del presidente repubblicano non è stato possibile allestire
La seconda parte del collega molto importante
Si concluderà con all'intervento del
Detergente Gentiloni sull'importanza del pedaggio d'Europa
E io penso che forse il primo vuole andarsi a prendere un caffè Altan per far fronte alle
Alle undici e mezzo grazie mille alcuna
Oggi serviva
Radicalica
Ora
Un secondo secolo professoressa del ministero
La professoressa annata ricca Lina Parreira Italia dipinta il paesaggio la sua percezione percezione e nel dipingere e anche la devo ancora ringraziare per per la scelta che abbiamo fatto sulla base delle sue indicazioni del
Grazie grazie proprio ed è un dipinto di un artista danese Consulting acconsente e di fronte alla luce scoperta dalla luce del sud propone delle immagini bellissime delle ville attorno a Roma
Quella e la Mattei dalla quale si coglie la città sullo sfondo
Posto come la prego anch'io ringrazio tantissimo per quest'invito non solo di Roma e quindi lo considero veramente un privilegio
Ogni volta tornare in quest'occasione particolarmente poi grazie speciale a Pietro e ha Benedetta Craveri e hanno costruito questa giornata
Cioè in coda interventi molto
Mirati anche molto autorevoli e io intendo con la prospettiva se vogliamo laterale
E quella che riguarda gli artisti e il loro rapporto con il paesaggio e che comunque in questo momento forse può offrire qualche elemento in un tempo come questo
In cui la responsabilità storica e grande e le scelte sono veramente molto importanti
Il tema che con l'aiuto delle immagini
E mi scuso perché le indagini
Che per noi hanno un magnetismo straordinario in questa bellissima sale in questa stupenda luce sono un po'diciamo impari impedite cioè non hanno quella forza cromatica quella che la proiezione sopra al buio permette e quindi a nel si leggono un po'a bassa risoluzione insomma mi dispiace per questo però ecco lei il diciamo il tema che io colei telematico introdurre non è il paesaggio ma è piuttosto la sua immagine riflessa nella pittura quindi il paesaggio dipinto e non è mai lo specchio della realtà il paesaggio dipinta esempio paesaggio se sempre un paesaggio di liberi
E in quanto gli artisti catturano servizio erano stralciarlo dalla natura
Sequenze diverse nel suo DNA e la rende e le rendono a un certo punto memorabili
E io creo a volte arrivano perfino a plasmare in certo modo l'idea che noi abbiamo del paesaggio italiano
Molti stranieri attraversano le Alpi lungo secoli vengono in Italia
La lettura già con il filtro attraverso il filtro di alcuni artisti pulsanti hanno diciamo o Piranesi che hanno divulgata in Europa una certa idea dell'Italia
Paradossalmente quindi si potrebbe dire che
Grandi pittori italiani da Ambrogio Lorenzetti e Piero della Francesca Giovanni Bellini acquistare Canaletto Piranesi coro abbiano contribuito a costruire quel luogo d'immaginazione della memoria che noi chiamiamo Italia
Scartando per ragioni di tempo facciamo questa carrellata sul paesaggio dipinto tali ettari ci mentale meravigliosa dove grandissimi artisti anche Piero della Francesca mentalmente a una lettura d'avanguardia lenticolare
Non soltanto questo tempo quando attori italiani ancora una cultura fortemente antropocentrica e quindi il paesaggio fa ancora da sfondo fra da Corniche alla raffigurazione
E l'uomo del ritratto della scelta ecologiche storica diciamo apro con alcune immagini del Seicento con due immagini una il momento in cui peraltro il sette a Roma nella prima metà alle seicento e dipinge sulla sinistra il giardino di villa Medici con questa meravigliosa
Diciamo se finiana di marmo e quello straccio abbandonato nel centro che di preparati perno della composizione è alle spalle questi obelischi vegetali che sono tutti i cipressi che sto uno le stigmate del nostro paesaggio laziale o toscano
E accanto ancora un altro Paese al Seicento cioè nel secolo in cui il loro rapporto con la natura che si instaura per via del scienza insomma questa nuova relazione l'uomo con il mondo una attribuisce al paesaggio una riscatto è una Iman citazioni anche una lettura laica
Termini pensiero e questo è pulsante che racconta che cosa racconta la bellezza atemporale fortemente idealizzata e questo cercherò di dirlo più volte cioè uno scarto di norme
Tra la rassicurazione del paesaggio e quello che allora era la desolazione dell'arte l'agro romano che questi artisti quindi esiste insomma una lettura che è una lettura per fortuna interpretativa della realtà
Tutto questo tra il fatto che un artista volte Dialuce un'impronta al paesaggio e poi questo paesaggio noi e loro riconosciamo a volte attraverso queste immagini non è una cosa che accade solo in Italia
Per esempio credo che colpisca sempre quando si
Attraversa in macchina e la Provenza estivi corre lungo l'otto tra l'otto bottiglie e di sulla destra ci sono sempre questi cartelli stradali che sono marrone in Francia arrivati nei pressi di ex Alonso
E costa Pratello marrone davanti al massiccio precario della montagna San Vito a non dice Montand San Vito al scrive pesa del si espande come se diciamo a materializzarsi di quei paesaggi fosse stato a un certo punto a rivelare gli annui fosse stato lo sguardo di un pittore che per sempre e a a diciamo fissato una certa immagine
E perché degli artisti
Facciamo questi cioè hanno delle antenne che colgono l'essenza di un luogo e nel forgiare il margini di una città o di un Paese ne plasmano a volte anche il destino
Inoltre penetrare e definire i caratteri identitari di un poco e questo è molto importante hanno spesso so grandi letterati scrittori pittori
è un è un passaggio essenziale per concorrere poi alla salvezza del luogo è una presa di coscienza che preliminare molto importanti
Nei pochi minuti che ho scelto in cui potrà raccontano i pochi minuti di auto in cui potrei raccontare
Diciamo tanti luoghi emblematici dell'italica in questo e quanto abbia raccontato la lettura molto soggettiva che alcuni artisti hanno dato in quei luoghi per imprimere un destino a quei luoghi
Ho scelto avrei voluto o certe case diciamo di Venezia
Ma dovrebbe esserci Agrate cercano di farlo velocemente Venezia come paesaggi urbani interne è un paesaggio sì al paesaggio che ai sensi paesaggio urbano o il paesaggio
Naturale ecco perché la storia e
Ci dà anche una così in una vena di fondo di positività e di ottimismo e Chievo ed è una sì in condizioni molto attuale oggi e poi mi sento lusingata perché è un po'il nodo di noccioli di questo racconto è stato anticipato da Salvatore Settis sempre molto brillante prima ricollegando quella che è stata la funzione così culturali di Croce nel suo rapporto con il mondo culturale europeo e internazionale in particolare contro Ruskin e e quindi questa collocazione insomma del pensiero italiano in una più larga mondo insomma è cosciente e quindi vorrei raccontare in pieno Ottocento questa condizione di delle sia e e di John Ruskin quali ci troveremo iniziò la frase
La sua attenzione
Verso presente una sensibilità che oggi diremmo quasi gli ambientalista
Lui scrive il paesaggio fino ad ora è stato per lo più trascurato ora sembra che ci stia fuori perché preistoria straniera siamo nel mille ottocentoquarantacinque
In questa
La sequenza molto breve largo voi vedete subito anche dalla pianta divertente che Venezia città assolutamente anomala nel palmo nel panorama italiano perché
La perché ha una pianta ecco volevo anticipare che quello che mi mi preme di cogliere sarebbe da un lato quanto l'immagine costruita dagli artisti
E dagli artisti abbia determinato la nostra percezione del paesaggio italiano città in campagna paesaggio urbano il paesaggio naturale
E quanto questa percezione abbia poi concorso alla presa di coscienza del paesaggio come un patrimonio che deve essere saltato
In questo caso prima abbia visto questa pianta così isotropa così ieri irregolari questo Continuum spaziale
Che Venezia cioè un razzista non disegnata massica dai contorni così netti
Poi proietto adesso un'immagine che si data mille ottocentodiciannove come tutti hanno riconosciuto evidentemente è una delle
Di come una del iconografie notte diventa quando grandissimo pittore romantico inglese contro una scende all'elezione del foglio bianco e da lì lavora sulla città e ci lascia una sequenza di immagini insomma dovete immaginare che il blu e molto più intenso ma comunque al di là di questo noi introduce una immagine di Venezia che fino a quel momento non era affatto alla percezione corrente della città
Per la città di che potrà rappresenta
E una una Venezia di acqua di cielo diciamo da di questa così immateriale e termina scarna nata ed un non disegnata un'immagine oggi per noi quasi ovvia perché e questa la Venezia che non diventato un cliché che quasi insomma l'immagine da cartolina ma questa idea di città così erano cosa dalla nella forma
Che per noi è così naturale sembrare quasi scontata
In realtà non esiste più una dittatura se c'è una città che non è molto cambiata nel tempo e che in fondo recita sempre la stessa quello che cambia profondamente invece R. portapacchi l'interpretazione la lettura che ne dandogli gli affitti e questa città che tra racconta in questo modo questa idea particolare di Venezia di cui coglie queste fornì dissolte nello spazio questi di crescente di Palazzo Ducale c'è una città di acqua di cielo di luce di silenzio
Così il guida è la città che poi transita in tutta la grande racconto di Venezia dell'Ottocento naturalmente
Sarà la città molto amata dagli impressionisti che la lei tornò ad attenuare fino a Monetti la leggo appunto in questi termini
E poi alla fine della seconda metà del secolo nell'Ottocento il racconto
Diventa quello di una città di una bellezza straordinaria insidiata dal tempo luogo di decadenza ponte privilegiato verso Bisanzio verso
E questi e dipinta prevaricante la percezione della città questo mondo che naturalmente gli scrittori
Non so cariche a Thomas Mann Hugo von offre al a proposta offre e fino Clint e fino al naturalmente anche nella musica da devi Silla o più questa Venezia un lutti fino a Britten
Ora voglio dire che questa per noi è quello che
Ci appare una delizia fino ad allora
Non era mai stata raccontata in questi termini Venezia nella nell'indagine del più grande reporter del Settecento che Canaletto e che produce un'infinità di dipinti
Che gli stranieri cantieristiche gestori ci vogliono tutti portare a casa se andate ancora adesso nella residenza del duca di Bedford nella sala da pranzo ci sono ventiquattro elica RAI
Che rappresentano proprio l'immagine la città e code cioè un città disegnata costruita tangibile il solida una città di gente che lavora ci sono
I racconti canaletti marmorari astanti dal e si danno da fare che sono gli indici stracci gli intonaci c'è una città quella che i diretti chiama una città di Castori un questa gloriosa Repubblica di Castori che lavorano immensamente quindi esistente a un certo punto
Siamo poi concerne una temperie romantica una svolta e propone della città una immagine di questa diciamo natura anfibia che può avere la città di Venezia propone un'immagine profondamente diversa
Da adesso qui in fretta voglio vedere che va andrà verso poi una assaggio di quella carico dopo quando addirittura i canali si tendono
Rio terra degli assassini è appunto un canali di Venezia interrato quando la città vuole somigliare alle altre città
Di allora e ma in realtà nell'ottocento prevale questa idea di una città dissolta di una città che queste un'immagine bellissima detta Presa dalla
Era lo stende un popolo in quel momento esibire il per il San Marco a Venezia ma dove tutto è completamente
Diciamo sul sull'orlo utili
E i dolci tra meravigliosa razionalmente che arriva fino ancora voglio CIPE
Da queste torte classiche perché verissimo illustratore francese che Medicus quando lui racconta la parabola di la venisse sale spot ancora questa città via qua e la città appunto
Che domina naturalmente la città a che in quegli anni non so anche citi recente rullatura come Brodskij chiamava Venezia era mia personale forma di Paradiso terroristi città al mondo possa superare battere Venezia
E quindi quello che metterebbero momento diretta anche guardando così detta postmoderna di Interiors
Lui crede che in un da un certo punto di vista
Vogliono notare come gli dica identità di un uomo possano modificarsi nel tempo attraverso una elaborazione di questo mondo da parte degli artisti
E il secondo punto molto rilevante e a un certo punto come la coscienza letterario assicurativa insomma della identità di un paesaggio poi concorreva alla stregua diciamo saldezza
Siamo alla seconda metà dell'Ottocento e vi sono contenta di rilanciare un tema che
Salvatore Settis ha introdotto con grande diciamo lucidità
Riconoscendo a croce questa sua collocazione in un mondo internazionale e e un un un rapporto fra i primi due di accogliere alla radice di una certo pensiero insomma la presenza di John Ruskin
E questa città che nella seconda metà dell'ottocento
Una città in Cina
Crisi economica finanziarie quindi affinché questo inglese che viene Adele è che a metà degli anni Cinquanta
Da un lato a questa anoressia di ma pari all'intera città di disegnarla tutta prima che sparisca e dall'altra
Queste il muro dell'Arsenale Pete ha raccontato fuori e dall'altra
Scrive quattro volumi che sono le sto sponda in essa e poi più tardi sa dalla insomma architecture eccetera testo nel cinquantaquattro e ci sono all'origine
Di una movimento di risonanza che e quello che è meraviglioso è che un movimento culturale si apre ma che poi diventa un'azione politica
E che quello che ci auguriamo tutti che accada ancora sempre di fronte ai problemi delle nostre città quindi voglio dire prestiti ad una Venezia meraviglioso suggestiva affascinante decadente in realtà il controcanto di una situazione reale traumatica
Perché questo è un altro dove un poster e tutti conoscete perché l'hotel Gritti a Venezia
E che allora era pazzo Britti Badoere queste nostre sia del mille ottocentoquarantacinque i primi dati erano tipiche e voi vedete che le finestre sono tappate stanze sono puntellate fuori cioè non c'è più cioè la perdita di coscienza di quest'di cosa era stata questa città
E ancora di più oggi noi diamo la Ca'd'Oro dopo che il barone Franchetti e ne ha fatto un restauro
Meravigliosa all'inizio del Novecento ma la Cadoro
Era utilizzata come cava per a capricci Penati al diritti e Taschin scrive al padre il ventitré settembre del quarantacinque non può immaginare che triste giornata passato ieri davanti alla Ca'd'Oro tentando inutilmente i disegnarla
Mentre il venti manovali la stavano abbattendo a martellate
Venti maledetti che caricavano Trapani e le sbattevano contro quei muri frantumando le modanature il cosa cioè qui è proprio la perdita della coscienza della città e chiede
Ti viziata ed è una cosa prima dico perché poi c'è stata una risposta a tutto questo e quindi oggi che viviamo una situazione in bilico
Ecco è un'altra cosa che miracolosa se si va per esempio in questa parte del
Nel mille disse dove abitava Ruskin e debiti la cosa ossessiva al minuto diciotto volte in Italia pensata cosa voleva dire attraversare la manica la Francia poi il Monte Bianco Olmo Cenisio oppure il Gran San Bernardo sulle prospettive con la neve tutte le e poi disegnare perché i dati al Pd cominciano allora a disegnare ossessivamente questa città che stava sparendo
E questo è un disegno stupendi dalla Cadario
A alla carta evitando che quasi solo astratte queste intarsi marmorei dipinti e questa appunto tentativo di ma pare una città che è destinata a allora esserci più
Allora
Perché questa era queste a cosa che commuove sempre tanto è una piccola scatola e si conserva la Pirlo manca all'Aprica
Dove dentro ci sono delle piccole tessere musive dei alimento di San Marco in particolare la coda di pavone di un dettaglio dei Papi Pinto mosaici
Il Santini del quinto secolo che naturalmente Carlo frantumati rovinati e che all'dura la battaglia di Ruskin e appunto con tantissime cose
Ma soprattutto anche contro questi restauri profondamente aggressivi le vecchie pietre sono andate non si salva facciamo tutto nuovo e quindi ben vengano smantellati
Parte del pavimento di massa e la battaglia di Ruskin
Soprattutto contro questo quindi questa la trovo una cosa che sta veramente
Non ricordo più cosa ci dopo ha detto la dedico a Salvatore Settis dopotutto qualcuno
Dovute dicevo poi la battaglia di John Ruskin in questi libri poi in tutti i suoi interventi ecco contro quello che traendo culturale del momento
E cioè Venezia stanno aprendo l'equazione era così detto sta morendo perché non è una città moderno non può diventare opacità moderna non è una città come le altre
è una città dove dice tra costui ferrovie ponti un gigantesco ponte che Colletti strade carrozzabili un gigantesco ponte che colleghi Sammarco ripetete il piano regolatore alla città di San Giorgio alla scusate all'Isola di San Giorgio
E abbattere tutte le vere da pozzo di un bar Tanini tutto quello che è in realtà
Disco la singolarità della diventa sì alla battaglia di Ruskin è di difendere una città che non è classicazione rinascimentale diventa nella sua un città de e quindi contro questo tipo di restauro dico che
Il punto che mi ha colpito prima è stato appunto che
Sentendo intaccare il Salvatore Settis che ha scritto un libro bellissimo e se muore diciamo mi ha mi ha colpito allora
Quando no
Sì ecco no allora quanto appunto
Anche tu i prezzi dire anche perché anche per me la percezione era lo stessa
Ai collocato
Diciamo l'interesse di dirà e di Croce versa Paschi proprio
Perché avete identificato in Ruskin addirittura un precursore che in era moderna potremmo anche quasi diete una sensibilità ambientalista una sensibilità diciamo ecologica
E e questo è un acquarello straordinario dipinto da taschino e che è un tramonto
Tramonto adatto dal Concilio che era la sua residenza ai bordi dov'erano i parenti alle ai vuoti di Londra allora un borgo incantevole oggi la periferia industriale
Ma se voi leggete questa è una denuncia drammatica di questo effetto spettacolare chimico che sono le prime fabbriche di ceramica alcun e quindi questa minaccia diciamo di cambiamento dell'ambiente
La scritta dice tramontare fino vista attraverso il fumo di Londra mille ottocentosettantasei quindi e questa coscienza che appunto Chen Ruskin che la natura
E l'uomo devono vivere in una rapporto dialogo estremamente intenso solitamente nei suoi disegni questa è questa Foglia DR foglie di quercia gelata è scolpita dal gelo su questo così gruppi su questo blu di Prussia del fondo molto più intenso se lo vedete ancora Ricci
E Luljeta scrive se sai dipingere una foglia sarà il dipingere il mondo come dire che nella natura insomma questo equilibrio questo rapporto i deriva appunto ritrovato
Ricreare questa armonia mite sicurezza non ho il tempo di raccontare come gli artisti
Hanno
Il celebrato indifeso e capiti in anticipo non solo per la bellezza diciamo
Così sublime di Napoli il Vesuvio ha scatenato questa senza di bellezza innata ma anche
Le il dato diciamo di una architettura assolutamente povera di un archivio di la bellezza il tuffo dei materiali di queste geometrie della cultura italiana di questi intarsi
E così perfetti per cui l'artista come appunto era Thomas Jones mille settecentottantadue questo sembra un dipinto senza argini e senza al di fuori tempo sempre un frammento e non ho il tempo di raccontare qua quanto gli artisti hanno
Colto la ricchezza immensa infinita di Napoli ma come
Lo stesso può valere per altri luoghi emblematici e del sottolineando sempre come alla fine
Loro hanno oltre una bellezza che non corrispondeva in quel momento alla realtà ma che poi ci ha aiutato a inseguirla in qualche modo
Questo è un dipinto di questa che racconta questa intimità religiosa di Matteo
E l'Angelo all'interno di un paesaggio e quello dell'Acquacetosa nel su questa andava a cavallo nella campagna romana si ternaria ma poi dipinge qualcosa che se noi diamo gli storici agrari del tempo che hanno studiato con gli anni ci mostra che la campagna romana tornerà fa questa un poco di atemporale delle c'era un uomo di acquitrini di malaria i coltivazioni
Diciamo abbandonate di fallibili ma non ebbe al perché allo stato brado e specialmente nel processo di risolverli da
Io non è che pratici del Seicento
Ma questa diciamo idealizzazione questa idea di una bellezza oltre il tempo che
Questa introduce farsi tennis uno più parte aria al PD venendo dal Maragna dal nord dalla Scandinavia se non avendo negli occhi questa idea della campagna romana che sarà con voi uno gli elementi il recupero di Tivoli del paesaggio Brindisi so bischeri i pittori hanno celebrato al di là del detterà apre della desolazione del di queste terre
Questa apologia del fretta due tre immagini queste sono le cascate di Tivoli raccontate De Marchi in foto e questa apologia del vero che senza più racconto cioè il paesaggio futuro
L'attentato quindi si capisce perché l'artista come Thomas Jones appena ardita scrive nel suo diario i tappi Magicland accenni apparso il paese incantato
Perché le proporzioni i geometri la dolcezza dei Colli Senesi cioè nella natura italiana a intensità questa idea straordinario di bellezza
De queste per far vedere come lavoravano gli artisti
Questa e anzi finisca Hegra amico di coro tira sempre fuori dalla campagna romana col suo seggiolino
E le le cartelle per disegnare accanto a Corot spinge il ponte Nomentano come vedete nel vuoto e poi siccome per dipinge si comincia dal fondo il fondo d'attualità
E naturalmente la prima parte in proscenio molto spesso non è finito in maniera molto libera più tardi confronto in aggiunge due foglie insomma con una quello che conta è la
Via dei paesaggi queste questa racconta ed è villa Mattei una delle tante vittime oggi il parco di villa Celimontana e e si vede prestare a Roma ancora non dove l'urbanizzazione ovviamente non era sulla destra sinistra lettera
L'Acquedotto Claudio dall'altra parte la porta senza
Ecco io credo che chiusura io vorrei dire che non è possibile
E sarebbe del tutto antistorico
Oggi salutare un paesaggio diciamo in comune alla modernità immaginare che il litorale di Napoli
Possa essere come l'aveva dipinta standard cioè di una oppure che all'insenatura di paia queste un dipinta non finito benissimo di lusinghieri
Siamo nel mille settecentottanta il iniziato Livaja possa essere questa luogo silente con questa pineta pensiamo questo perde dilagante della pineta questi vascelli ritagliati nella giungla non non è questo che noi possiamo pensare c'è da sempre il paesaggio italiano è la risultante di un dialogo con l'azione dell'uomo che ridisegna la realtà e la innova continuamente e pesa tuttavia io credo che abbia
Ha un'anima il suo DNA un imprinting particolare che va rispettato e quindi si tratta
Di costruire nuovo equilibrio a partire alla modernità
Perché e qui uso le parole di Croce che sono sempre lapidario e definitive e che la bellezza del paesaggio italiano stante la sua particolare in relazione con la storia civile letteraria
Io addirittura io aggiungiamo figurativa
E però posso insospettire questa idea così di Viacard ma il processo diciamo di modernizzazione
Che oggi poi
Non può essere molto influenzato dalla pittura sull'isola sono molti molti altri pezzi quelli che comunicano un'idea di paesaggio dicevo il processo di modernizzazione non può realizzarsi oltrepassando certi
Mi chiedo capitalizzando fino a un certo punto il paesaggio naturale come per esempio accade questo luogo dopo stupendo che l'Umbria dove c'è il ponte di Narni questo è un dipinto di coro mille ottocentoventisei che racconta un nuovo disabilità
Alla lontano da Terni fuori in silenzio assoluto uomo vergine
Col dottore questo ponte dell'età di Augusto Ponte Romano crollato bellissimo perché come dicevano più vere della purché la botte e la Pomintella botte cioè la la rovina a mantenuto una sola arcata sulla destra
Beh qui io trovo che questa arcata che voi definite è stata utilizzata per il passato dall'Eurostat cioè in un luogo dove non c'è niente c'è una a volte ci sono delle violenze veritieri al paesaggio che forse si potrebbero diciamo evitare perché il principio che dovrebbe ricordare questo rapporto tenendo conto tutte le esigenze della modernità sono insopprimibili
è qualcosa di cui parlava ancora nel Cinquecento Giorgio Vasari e voglio usare la parola sua il diceva e non si deve smarrire il senso di quella a mista che vuol dire amicizia
Tra il Paese naturale e l'azione nel dell'uomo che nei secoli questa rivista è stata diciamo la nostra linea-guida e quindi
Diciamo
Bisogna appunto riflettere il fronte a questa bellezza sorprendente colti armonium cosa vi tutto il paesaggio italiano che appunto uso le parole di Croce per salutare
Che appunto altro non è che la rappresentazione materiale invisibile e la parte
Grazie professoressa pane Carlina
Si dice quantificare Collotti euro di
E in questo caso sì ha spiegato come guardare con l'occhio
Diciamo tra pittura i paesaggi gli impegni paesaggi
Porta molte sorprese
Per certi versi positiva nel senso che il generica distratta Venezia avevo visto migliorare le cose e per altri versi naturalmente le modifiche profonde e da tutto ciò produce
La ringraziamo moltissimo modo pur svolto questo tema complesso
E ora la parola a Raffaella
Posso e Anna Migliaccio
Io mi scuso con loro ma sento per loro della sovrintendenza archeologica Belle Arti e paesaggio di Napoli non so se chiamarli dottore o architetto perché sarà senza veniamo
Troppo attento ok qua e i quali le quali la loro
Il tema i provvedimenti di tutte ai sensi della legge Croce a Napoli
Del resto ed efficace bisogna mandare prima l'altro Power Point
Bongiorno tutti e grazie alla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce per l'invito Sabelli iniziativa
Pur muore la fondazione e all'autorevole consesso il saluto del sovrintendente Di Napoli stampatore Bonomo
Ingabbiare contributo nuove dal punto di vista del funzionamento di festivo la ricognizione riscontro mi scuserà interrompono aperte volevo dire perché l'idea di questo convegno viene da voi eccetera a colpirli piene della sovraintendenza e l'abbiamo colta al volo naturalmente sporca scuse correttamente amplificati
Grazie
Il mio contributo dicevo muove dal punto di vista del funzionario riflessivo che quotidianamente si occupa di tutele pianificazione pesanti
E al contempo dalla convinzione che per svolgere al meglio questo lavoro sia necessaria una piena consapevolezza della storia della tutela del patrimonio culturale nel nostro Paese
In Campania un'occasione importante per riflettere sull'eredità culturale della legge cruciale fornita dall'elaborazione in corso del nuovo Piano paesaggistico
Regionale lì quattro soprintendenze campane supportano la direzione generale artralgia Belle Arti paesaggio e Segretariato regionale e le attività copianificazione con la regione Campania
Fornendo un contributo operativo ad una delle attività previste dalla pianificazione paesaggistica di nuova generazione vale a dire la puntuale e completa ricognizione dei beni paesaggistici regionali
Il codice dei beni culturali e del paesaggio stabilisce che alla base della pianificazione paesaggistica della gestione amministrativa del paesaggio vi sia una giornata ed esaustiva conoscenza del sistema delle tutele presenti in ogni territorio i così detti vincoli al fine di identificare delimitare rappresentati univocamente le diverse tipologie di dispositivi di tutela che si sono stratificati sui territori negli ultimi cento anni e dunque dai dalle aree di evitare e gli immobili dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi della legge Bottai
Alle aree tutelate o Peleggi sei senza di della legge quattrocentotrentuno dell'ottantacinque che la cosiddetta legge Galasso e inclusi ovviamente i vincoli derivanti dall'applicazione della legge conduce del ventidue
In quanto efficace a tutti gli effetti ai sensi dell'articolo centocinquantasette del citato
Gino Chierici soprintendente dell'arte medievale moderna nella campagna nel suo testo del mille novecentoventicinque intitolato programmaticamente per la tutela delle bellezze naturali della Campania scrive
Nessun uomo poteva quindi prestarsi meglio di Napoli ad è sperimentare l'efficacia della legge undici giugno mille novecentoventidue per la tutela delle bellezze naturali
E a studiarne le possibili applicazioni pratiche attraverso le più svariate e inattese difficoltà
Le ragioni che legano Napoli
A ai e i suoi dintorni alla storia italiana della tutela del paesaggio sono molteplici
Non solo in forza della sua felice posizione geografica e della sua storia urbana millenaria ma anche in ragione del ruolo che Napoli riveste nella storia della pittura di paesaggio del vedutismo
Numerosi studi hanno messo a disposizione un vasto catalogo relativo all'iconografia dei pestaggi della capitale del legno e dei suoi dintorni a lungo meta di viaggiatori del Grand Tour tra la sensibilità culturale per il paesaggio in particolare per il panorama il Gran Teatro della natura per richiamare il titolo di un bel testo Massimo visone sulle perizie del Tribunale civile di Napoli
Insipida e già ampiamente diffusa nella Napoli borbonica
Come è noto nella relazione
Al suo disegno di legge Benedetto Croce richiamerà l'eredità degli iscritti borbonici del mille ottocentoquarantuno mille ottocentoquarantadue mila ottocentocinquantatré con i quali il Consiglio edilizio della città arriva inteso garantire il pubblico godimento del panorama di dando ai privati dedicare lato mare lungo via Posillipo e successivamente lungo due altre arterie panoramiche
La strada per la reggia di Capodimonte e l'abbiamo fatto il campo l'arteria costruita dai francesi
Che dal centro urbano conduceva al cimitero di Poggioreale a Campo di Marte
La centralità attribuita da Ferdinando secondo il rapporto trarre infrastruttura stradale godimento del panorama diventa ancora più strutturata in occasione della costruzione del nuovo tracciato Maria Teresa l'attuale corso Vittorio Emanuele
Che corre a mezza costa lungo la collina del Vomero e da qui è possibile godere l'esperienza percettiva dinamica dello straordinario panorama nel golfo di Napoli
Gli iscritti borbonici saranno assorbiti nel periodo postunitario dei regolamenti edilizi della città di Napoli
Il regolamento del mille ottocentonovantadue vietava di alzare fabbriche le quali tolgono amenità e veduta lungo le vie Mergellina Posillipo Campo di Marte Capodimonte corso Vittorio Emanuele
Tale norma di tutela sarà confermata dal successivo regolamento edilizio del mille novecentoventuno
Conoscete appunto la prima legge di italiana di tutelare il paesaggio in questo contesto anche in questo contesto consapevole che i regolamenti edilizi menzionati risultavano sempre più inefficace nei confronti dell'espansione edilizia incontrollata in danno ad arie di pregio naturale e panoramico è questo il momento in cui inizia l'espansione la città
Sulle colline dava Posillipo al pubblico
I primi vincoli apposti in applicazione della legge Brusciano Napoli tra il mille novecentoventidue mille novecentoventiquattro risultano di tipo puntuale di su ad essere tutelate sono principalmente le ville storiche con giardino connotate da un distorto rapporto con loro grafia collinare e il paesaggio marino
Insieme di questi primi dispositivi di tutela restituisce l'immagine di un vero e proprio sistema costiero ville affacciate sul golfo
Che a Posillipo prende la forma di una sorta di Miglio d'Oro di architetture concepite in stretta relazione con il paesaggio
Un ulteriore categoria di vincoli di quel periodo e riferite alla tutela puntuale singole alberature fidati e giardini all'interno del tessuto urbano
Dal Settecento Napoli aveva registrato una progressiva densificazione urbana a discapito degli spazi verdi di pertinenza di palazzi monasteri l'azione puntuale di tutela della recitazione muove pertanto dalla necessità di assicurarne la protezione ove possibile a fronte di una situazione c'è allora fortemente compromessa
E anche in ragione degli orientamenti gente igienisti allora dominanti
Il salto di qualità indicazioni di tutela Napoli si registra tra il mille novecentoventiquattro mille novecentotrentacinque sotto l'azione del soprintendente Gino Chierici come già è stato scritto
L'analisi dei dispositivi di cella riferibile a questa fase permette di cogliere una metodica e una precisa strategia
Chierici predispone per le arterie ad elevato grado di panico mare panorami cita di piani vincolistici per le bellezze naturali
Chiediamo in questo modo le procedure della legge Croce propri utenti
Sovente la manualistica attribuisce alla prima legge di tutela del paesaggio un approccio a macchia di leopardo cosiddetto macchia di leopardo dunque inefficace perché non sistemico
A Napoli piegando con non poca fatica la legge del mille novecentodue
Mille novecentoventidue ai propri obiettivi
Civici procede da subito alla tutela di ampi brani di paesaggio di rilevanza naturale e panoramica
Composti da decine di particelle catastali annotando con precisione in sui quadri d'insieme per ogni appezzamento dati confini e nomi dei proprietari
Solo successivamente la legge Bottai introdurrà la distinzione tra bellezza individui bellezze d'insieme prevedendo una procedura più snella per la tutela di ampi brani di pesca su
I primi dispositivi di tutela delle aree collinari napoletani approntati da chierici sono costituiti da gruppi di terreni liberi da costruzioni disposti lungo le principali arterie panoramiche della città
Gli a tasso via Manzoni chiarirlo Falconidi a Posillipo corso Vittorio Emanuele a partire dagli anni trenta la Soprintendenza estenderà la propria azione anche ad altre zone panoramiche da Posillipo al Vomero fine Camaldoli del San Martino a Capodimonte
Tale operazione ideata da chierici come vincolo limiti all'attività edilizia incontrollata verrà in seguito estesa anche a brani del paesaggio dei Campi Flegrei delle coste campane e delle isole del gruppo
L'operato di chierici a Napoli risulta contrassegnato da un approccio alla tutela del paesaggio già di tipo estensivo e sistemico che anticipa il metodo della pianificazione introdotto dalla successiva legge Bottai
Senza tuttavia il fondamentale corredo di norme e ricorrendo alla valutazione caso per caso proprio tale aspetto si divideva era un punto di debolezza la carta dell'Istituto geografico militare del mille novecentocinquantaquattro cinquantasette
Permette di rilevare nel perimetro dei brani di paesaggio tutelati tecnici la presenza diffusa di edificazione
Gli analisti di tipo territoriale condotte con i sistemi informativi geografici evidenziano che oggi una parte dei beni paesaggistici napoletani tutelati ai sensi della legge produce
Risulta coperta da ulteriori successi dei beni paesaggistici individuati ai sensi della legge Bottai
Nel secondo dopoguerra altri brani di paesaggio tutelati negli anni venti e trenta risultano non coperti da alcuna tutela
Al riguardo sono in corso i necessari accertamenti anche in ordine alla questi commenti ricorsi che ci sono stati per
La ricognizione in corso dei beni paesaggistici napoletani per questa sede solo possibile accennare costituisce un utile strumento di affinamento delle conoscenze anche grazie alla ricca documentazione testuale grafiche fotografica dell'epoca
Fornisce nuovi strumenti di lettura del palinsesto territoriale locale in rapporto agli effetti concreti sostituita diversi approcci alla tutela susseguitesi nel tempo
Consentendo di cogliere elementi di discontinuità e linee di continuità tra le diverse stagioni normative anche in prospettiva delle scelte future
Un utile contributo alla migliore conoscenza di questa fase della tutela proviene da ricerca universitaria in atto e qui va un doveroso ringraziamento al professor Fabio Mangone del Dipartimento di Architettura di Napoli
Malgrado le ingiurie i dispositivi di tutela provenienti dall'applicazione della legge Croce a Napoli rimangono oggi componenti strutturali del paesaggio imprescindibile ai fini della elaborazione l'inefficace
Strategia paesaggistica per la città
Secondo un approccio al alla pianificazione del paesaggio innovato multidisciplinare ed integrato e allo stesso tempo consapevole della storia unica e ormai centenaria della tutela del paesaggio
Del nostro Bel Paese che come ha mirabilmente evidenziato l'intervento della professoressa tali Carlina appartiene a tutta l'umanità
Mi unisco Anna nel ringraziare la Fondazione per aver raccolto quella che era non solo una nostra proposta un'idea abbastanza generale averla trasformata in questo bellissimo è interessante convegno l'ufficio vincoli della Soprintendenza di Napoli di cui io sono responsabile
A nel due mila ventuno avviato un lavoro di riordino e analisi dei fascicoli relativi ai vincoli della legge settecentosettantotto che si è avvalso peraltro nelle sue fasi iniziali dell'acqua preziosa collaborazione della dottoressa
Alessandra Caputi che poi c'è anche adoperata a fare da tramite tra la nostra soprintendenza la fondazione di Croce
In primo luogo mi sembra opportuno evidenziare che i materiali d'archivio in oggetto sono già per se stessi beni culturali
E che per la loro valenza storica e in alcuni casi estetica devono essere oggetto di cure particolari tanto più che abbiamo detto che si tratta di documenti ancora in uso stante la vigenza della legge settecentosettantotto sfogliando questi fascicoli si tocca con mano la particolare relazione con la storia civile menzionata nell'articolo uno della legge stessa
Vediamo qui la una delle prime notifica
Ancora scritta antenna con sul retro come sempre accadeva il testo completa della legge vediamo questa bella notifica di villa vile con onestà
Per noi è un po'anacronistico diciamo ancora a tutela delle piante elencate pianta per pianta una cosa che non si fa più insomma all'epoca aveva una porzione di grande rilievo e poi vediamo questa bellissima
Purtroppo stinta forse si parlassero alla luce carta di di Aniello Falcone
Vedete anche un dettaglio che perimetrato il faticosissimo vincolo sugli e nella Falcone è nato nel mille novecentoventicinque
La Soprintendenza ha pertanto in animo di progettare un intervento di restauro e digitalizzazione dei documenti che ne continui a garantire l'utilizzo come strumenti di lavoro preservando al contempo queste preziosissime copie cartacee
Dallo spoglio dell'archivio emerge in modo evidente il carattere concreto protettivo e vorrei dire quasi militante delle azioni di tutela che derivano dall'apposizione dei vincoli ai sensi della legge cruciale
I provvedimenti ben lontani dall'alimentare quella rito etichetta a base di Golfo e colline fiorite contro cui si lanciava da quarant'anni prima
Matilde Serao mirano a incidere in maniera diretta immediata sulle trasformazioni urbanistiche in atto assumendo un ruolo decisivo che quello che lo stesso Croce
Nel suo discorso di presentazione della legge
Il Parlamento indicava come il dissidio fra le ragioni per bello e l'interesse pratico
Lungo le dorsali collinari del Vomero di Posillipo come la collega Anna Migliaccio ha già evidenziato i decreti di vincolo seguono con sorprendente prontezza alla costruzione delle nuove assi dei novizi stradali
In cui si vedeva il rischio dello sviluppo di attività speculativa per cui si costruisce via Manzoni si vincola l'area di via Manzoni si costruisce Aniello Falcone immediatamente quasi rincorrendo i cantieri urbani
Archi Chierici appone il vincolo qui vediamo ad esempio questi bellissimi
Disegni fatti a matita su carta intestata della sovrintendenza ha probabilmente dallo stesso Chierici di redatti durante la costruzione dell'attuale asse via Petrarca via Manzoni a Posillipo
La dichiarazione di interesse pubblico di queste aree fu contestuale all'avvio dei lavori e disegni a matita su carta intestata vanno letti in uno con gli ostinati e a lungo inascoltati solleciti di Chierici al genio civile
Affinché gli fosse inviato il progetto della strada
Gino Chierici scriveva praticamente ogni settimana questo progetto non arrivava perché chiaramente non c'era interesse acché parlasse il vincolo
A proposito di tale decreto in una nota inviata al ministero nel trentadue in occasione di un ricorso presentato dalla Società di costruttori Gino Chierici afferma che la Soprintendenza aveva agito per evitare che la nuova strada un'eventuale sfrenata speculazione apportasse danni irreparabili come quelli ad esempio che hanno irrimediabilmente distrutto la bellezza panoramica di alcuni punti di Cafasso e del corso Vittorio Emanuele
E l'idea che la legge settecentosettantotto giù giungesse appena in tempo come un estremo rimedio per salvare un paesaggio già molto compromesso traspare da diversi altri documenti gli archivi in una relazione del venticinque denunciando il taglio degli altri annosi pini di villa sterilità Capodimonte
Il sovrintendente dichiara che la Soprintendenza non mancherà di agire con ogni energia per impedire eventuali danneggiamenti a alle superstiti bellezze naturali di questa città questa parola superstiti
Si dovrebbe fare come una specie di campionatura analisi tale perché compare moltissimo nel carteggio che nei nostri archivi
Relazione si legge la conservazione degli alberi dei trattati dei giardini esistono tuttora dentro Napoli o alla periferia e una questione di capitale importanza per l'estetica e per l'igiene
Colpiscono in questa dichiarazione l'inclusione delle periferie tra le aree meritevoli di tutela
E soprattutto riferimento congiunta all'estetica e all'igiene come esigenze umane correlate tra loro che precede l'attuale e discussa distensione tra tutela del paesaggio salvaguardia ambientale
Tre decreti che invece investono intere a reali e quelli più puntiformi colpisce poi un vincolo un po'atipico del ventisei sui lastrici di copertura di un edificio in via Crispi
Motivato con il suo importante interesse pubblico per il libero godimento panoramico e che mi piace citare qui perché sembra quasi una premonizione
Della decennale battaglia ingaggiata tra gli anni quaranta e cinquanta dalla famiglia produce così ben raccontato nel volume di Elena Croce
Alla lunga lotta per l'ambiente
Nei carteggi d'archivio incontriamo però non solo il lessico della tutela ma anche quello della sua controparte imprenditoriale per trentaquattro
Alcuni documento fa vediamo gli schizzi per la definizione del vincolo di Parco Grifeo sul corso Vittorio Emanuele
Nel mille novecentotrentaquattro a margine del vincolo
Sulla parte alberata di Parco Grifeo la Soprintendenza applica l'articolo tre della legge croce prima citato dal professor Tesini e sospende i lavori di sbancamento del costo netto fattaccio del corso Vittorio Emanuele
Che erano servivano ero propedeutici alla costruzioni di alcuni fabbricati che si trovavano sulla rampa di accesso al parco e non aria si badi bene non vincolata
Pappa di questa era la grande l'elemento innovativo dell'articolo tre della legge promossa dalla Soprintendenza poteva sospendere i lavori anche in aree non vincolate salvo poi naturalmente come prevede l'attuale codice la posizioni di un vincolo
Entro un un mese questi sono i palazzi a tutti
Noti perché stancano vedete la collina tufacea che si vede in quella cattolica ancora colorata
Eccoli qua
Allora ecco quanto scrive nel suo ricorso il costruttore
Risulterà quindi una sostituzione vera e propria dell'attuale informe parete di tufo con delle case ariose e confortevoli questo contribuire a a migliorare l'estetica
Quindi mentre la tutela di alberi e giardini poteva essere ancora culturalmente accettata non si sosteneva facilmente l'idea che la morfologia ad un vecchio costone di tufo potesse costituire un elemento di pregio la cui tutela si frapponeva all'avanzare di una confortevole modernità e vengono in mente le riflessioni di Croce recentemente pubblicate soliloquio in cui però ci si chiede se è meglio stare nel grembo
Di annosi vecchi e difficili oppure preferire le larghe strade e le ben disposte case moderne e per Croce da par suo storicizza questa dissidio addirittura facendolo risalire all'Impero romano
Purtroppo i documenti d'archivio testimoniano anche il fenomeno di erosione della portata dei decreti ai sensi della legge brucia
Il procedimento tipico appare la richiesta di revoca del provvedimento di tutela per singole particelle i particelle facendo parte
Nelle aree vincolate che secondo un'interpretazione spesso capziosa del dettato del vincolo sarebbe stata motivata dalla loro mancanza per o sopravvenuta perdita di interesse
Per esempio villa Petrilli
Tante scuse
Villa Petrilli a Capodimonte vedete questo è tutto la reale vincolato quella parte che vedete tratteggiata nell'angolo viene nel mille novecentoquaranta
Diciamo svincolata perché la Società per l'aveva costerà qui ma acquistata
Ritiene che sia venuto a mancare l'interesse estetico di questa particella
Si trattava della Cooperativa Fondiaria regionale quindi chiaramente ci voleva costruire e anche in questo caso la presenza di Speroni tu fasce i non coperti da vegetazione e invocata da ricorrenti per ottenere il decreto di annullamento
Un altro esempio molto eloquente di cui mi sono occupata proprio con Alessandra Caputi
E quello di villa Doria al Vomero
Sottoposta a tutelare il ventisei quella circostante area alberata nel quarantasei la dicitura area alberata interpretata alla lettera e la zona verde ma priva di alberi della villa la vedete lì in lungo
Viene liberata dal vincolo è attestata da un costruttore nei primi anni Sessanta anche la villa poi viene abbattuta è questa
Questa è la villa all'epoca
Poi la vedete tutta invasa dal cemento e questa è la situazione attuale dell'edificio colpe patti alberi che voi vedete lì che paradossalmente tutti circondati da Canada edifici moderni sono ancora tutelati ai sensi della legge sette sette otto
Ancora nel cinquantotto una delle particelle dell'arteria circostante dell'area circostante la strada Arenella Panzani vincolata nel mille novecentotrenta viene esentata dal vincolo
Essendo venute a mancare i requisiti richiesti dalla legge mille quattrocentonovantasette la revoca fu peraltro autorizzata dalla commissione provinciale del paesaggio che addusse come motivazioni la sua la posizione depressa della particella rispetto abbia Domenico Fontana
E la presenza tutto attorno di alte costruzioni che avevano già modificato lo stato dei luoghi
La particella era stata acquistata da una società immobiliare che vi era essa tre grandi fabbricati in archivio conserviamo queste foto dei fabbricati in costruzione inviate alla Soprintendenza dalla popolazione locale chiaramente ai cittadini che insomma zero
Contro questo ennesimo speculazione edilizia come diceva primario architetto minacce in molti altri casi fortunatamente i decreti ai sensi della settecentosettantotto sono stati recepiti e inglobati da provvedimenti successivi costituendo in in qualche modo il nucleo originario
Talvolta piccoli lembi del territorio rubano restano vincolati esclusivamente ai sensi della legge produce che continua dunque a esercitare la sua azione di tutela e grinta
Scusami
Ringrazio molto
Raffaella borsone Anna Migliaccio
Di questa relazione
Il Croce si occupò molto di una era una preoccupazione sua costante è stato anche un per un brevissimo periodo membro del consiglio comunale
Proprio ai fini di seguire
Olio solo ricordare
Halloween molto si è dedicato al trasferimento della biblioteca perché Carlo terzo quando porto libri e tutta la Pinacoteca
Che adesso è a Capo di Ponte rapporto nel palazzo che attualmente
Viene il museo Archeologico di Napoli
Da lì queste alla Biblioteca fu trasferito e produce ebbe un ruolo molto importante nel trasferimento della biblioteca
Lo sottolineo perché voglio aggiungere una preghiera non mobilitata l'ho un'altra volta come vedo nei progetti le biblioteche perché mobilitare del biotech oltre ai costi di diciamo nel sempre
Sì insomma crea moltissimi problemi
Semmai se c'è un problema di spazio mi permetto di dire riducente i vostri ospiti che sono lì a Palazzo Reale se armati fatto è questo quanto ma non la riduzione a Damiano partenza saluta un amico dalle sacre per rapito ad Alessandro rettore dell'università proprio sull'Africa
Da scusatemi volevo fare questa preghiera voi che siete operazione
Dovremmo dare la parola a Paolo Gentiloni
Per gli screening forse gialli
Sì
Grazie
Buongiorno buongiorno
Buongiorno Murgia di avere all'occupazione Croce
Che Sorbolo Burchiello a tutti voi
Questo dell'incontro di oggi abbiamo sentito
Diverse prospettive soffermarsi sul valore del paesaggio come patrimonio comune meritevole di tutela
E questa tutela che per la prima volta viene riconosciuta nella legge voluta da Benedetto Croce
E che sarà come sappiamo bene successivamente elevata dai principi costituzionali nel
E l'articolo nove della della Costituzione
Nella relazione introduttiva alla legge Benedetto Croce ricollega l'origine della questione alla rivoluzione industriale
E al modo in cui le tecnologie iniziarono e imprimere strettamente al Fai sa
Rapidi e irreversibili Lucan
Conosce l'orgia in movimento a favore della conservazione delle erbe
Presenze naturali che diceva nella relazione sorse in difesa delle etnie fallire l'Inghilterra
In acciaio bene dal fuoco stretti tante delle locomotive e dal carbone fossile delle officine
Benedetto Croce come è stato appena ricordato riteneva che non poteva non determinarsi un dissidio
Rispetto
Alle antiche tradizioni e il bisogno di far luogo alle cose nuove
Le ragioni del bello e l'interesse pratico
Sua un suffisso
Otto contemporaneo speech era che attraverso quella legge potessero essere composti con spirito di conciliazione i vari interessi contrastanti
Ovvero l'economia nazionale conservazione del privilegio di bellezza CheBanca! vita
C'è dunque nella visione di conoscere il riconoscimento della dialettica tra le ragioni della conservazione del paesaggio
E quelle dello sviluppo economico
Ed è una dialettica più che mai attuale
E sappiamo che talvolta oggi questa dialettica produce anche un venti dieci sterile contrapposizione pensiamo ai dibattiti degli ultimi anni sulla realizzazione di diverse opere infrastrutturali Miglio ricordo nella bella stagione
Del mio governo ad esempio le difficoltà legate alla al gasdotto tatto ma insomma ci possono essere tanti esempi di questo genere della nostra storia recente e contempo la sfida dunque quella di comporre questi diversi interessi diceva Benedetto Croce
E di superare se possibile le sterili contrapposizione
Nel superare le cambiando un po'la prospettiva e credo che
Questo senso siano utili in quel punto il primo
Tutela del paesaggio e sviluppo economico non si escludono a vicenda anzi
Tutela del paesaggio è sviluppo
Il secondo è che la più grande minaccia al nostro paesaggio oggi non è dettata solo da uno sviluppo economico sregolato
Ma in particolare
E soprattutto al cambiamento climatico
Lo sviluppo economico declinato nel senso di una crescita sostenibile
Semmai determinante la tutela del nostro patrimonio naturale e cultura
Le bellezze del nostro territorio i nostri paesaggi sono una risorsa straordinaria solo il motivo per cui italiane prima nel mondo per il sì miei per l'UNESCO sono la ragione che spinge milioni di visitatori a scegliere ogni anno in Italia
E sono una fonte economicamente i posti di lavoro ricordiamo che il turismo vale e al nostro Paese circa il cinque per cento del PIL uno dei valori più alti tra i Paesi del G7 agibile
E ricordiamo che rappresenta il turismo indirettamente il quindici per cento dell'occupazione
Italia
Quindi la bellezza forse non salverà il mondo a è sicuramente uno dei punti di forza dell'economia
Prendersi cura di questo patrimonio comune recuperarlo valorizzarlo
Deve essere dunque una parte integrante della strategia di crescita del Paese su questo si focalizza uno degli Investimenti previsti dal ha mosso I n r r il piano di di di ripresa
Che assegna circa seicento milioni di euro per la tutela e la valorizzazione dell'architettura del paesaggio rurale
E se i seicento milioni di Euro mirano a stimolare una riqualificazione sistematica degli edifici rurali storici e di tutela del Paese
Su questo obiettivo
La prima parte del cioè l'adozione da parte del ministero dei beni culturali e la cultura
Del decreto nell'allocazione delle risorse da impiegare i singoli interventi in questa prima parte è stata Giuba già nella prima metà quest'anno ha ora arriva la parte più impegnativa come sappiamo bene
Cioè portare a termine per il Milan opere di tutela e valorizzazione dell'architettura rurale del paesaggio tre mila e ampliarne altre novecento entro la firma del due mila venticinque
Una sfida che e chi conosce ovviamente il funzionamento della nostra
Amministrazione è una sfida complica ma è anche una grandissima
Opportunità dicevo un secondo punto oggi per inquadrare la prospettiva di una composizione di questi diversi interessi
è il riconoscimento del fatto che il pericolo numero uno per la tutela del paesaggio in fondo oggi è rappresentato dal cambiamento climatico
Gli effetti dei cambiamenti climatici
Vanno ad aggravare i problemi storici di conservazione del territorio e del paesaggio
Il sesto idrogeologico la scarsità idrica
Vince
Veniamo da un'estate
In cui
Di cui abbiamo ancora le immagini negli occhi al voi in secca al prologo del seracco della Marmolada
Tale tragiche alluvioni Marche agli incendi che hanno divorato ettari dei posti in Sicilia in Puglia insomma
Il cambiamento climatico come minaccia oggi e Nacciah contemporanea per il nostro paesaggio
è un cambiamento che si combatte con la transizione ecologica
E con l'affermazione di un modello di sviluppo più più sostenibile questa è un po'lo sforzo
Della strategia europea che chiamiamo di di Grilli
I quattrini ci sono nel senso che la quota più importante dei fondi
In Italia per il pm RR proprio quella diretta a questa transizione ecologica
Ho settanta miliardi cinquecento totali
E di questi quindici miliardi sono destinati proprio alla tutela del territorio
Dunque il PNR io lo ripeto forse un po'troppo di frequente ma e anche il mio mestiere è un'occasione
Che non possiamo perdere di rilancio
Chiaro insostenibile e la corsa contro il tempo per attuare questo piano
Prosegue
E proseguirà la collaborazione nostra della Commissione europea con le autorità italiane Pistelli spettare questi obiettivi obiettivi ai quali si è andata aggiungendo in questi ultimi mesi l'emergenza energie
E di nuovo l'emergenza energetica ci imporrà ci impone di accelerare lo sviluppo
La diffusione delle energie rinnovabili sul territorio
Il né scampo nuovamente delle possibili tensioni perché si tratta di nuove infrastrutture
In modo anche se diramate alle energie rinnovabili
Pensioni queste nuove infrastrutture e l'impatto sul paesaggio e quindi di nuovo la sfida di come comporre questi interessi perché è chiaro che si deve riascolto alle comunità i territori
E e bilanciare le esigenze di tutela paesaggistica o l'interesse pubblico ad vere
Una sostenibilità ambientale se siamo convinti che dalla minaccia
Ambientale viene forse oggi il pericolo principale per un territorio un paesaggio così fragile come quello italiani evento sempre presente che anche l'inazione il non fa
Ha un costo
Pensiamo e dell'ambiente provocati regolarmente dai gli eventi climatici estremi
E che il modo migliore per conservare la bellezza del paesaggio di fronte a queste sfide è cogliere le opportunità
Rilanciare una crescita più sostegno
In conclusione
Direi che abbiamo da un'auto constatazione banale cioè
L'orgoglio la ricchezza
Costo costituita per noi italiani è davvero straordinario patrimonio del Paese
Se siamo stati capaci preservarlo fino ad oggi è anche merito della legge sulla tutela voluta da Benedetto Croce
Lasciare questo patrimonio in eredità alle prossime generazioni un compito che spetta alla società nel suo insieme
Oggi abbiamo bisogno di una tutela che non vieti ma accompagna il cambiamento
Sapendo perfettamente che l'unicità del paesaggio italiano
Non è la natura incontaminata ma la sua forte antropizzazione il modo in cui l'uomo nel corso della storia modellate la componente naturale del territorio nel corso pensione alla comune di Venezia non è un ambiente
Incontaminato e selvaggio è un ambiente fortemente antropizzato con un equilibrio ecologico delicatissimo che occorre preservare
Ma preservando naturalmente la sua
Però negli USA realtà sto e insomma il territorio vittoria in Italia testimonianza di storia e bicicletta
E pertanto non deve rimanere fermo ma deve continuare a evolversi per far fronte alle sfide di oggi e Vito edito e vi ringrazio
Il presidente Gentiloni mi ha fatto certamente una bella relazione
Toccando tutti i problemi
Metto credo e fare le conclusioni ma francamente non mi è facile tirare conclusioni e non credo di poter soft per tirare conclusioni perché e il tipo diciamo di giornata in mattinata che abbiamo organizzato e quello di porre i problemi ma naturalmente non risolve ma soprattutto a mettere l'accento che il problema c'è e anche per la relazione del presidente Gentiloni questo emerge perché
Lui ha detto che occorre non tanto non solo tutelare entra in basso pronto accompagnare diciamo la modificazione verso l'accompagnare la codificazione francamente e alle discorsi che si sono fatte io oggi dall'agricoltura recitare
Io credo che un problema aperto c'è mi sembra che anche Gentiloni in qualche modo non ha evitato di sottolinearlo
E che quindi diciamo la mattinata di oggi trasmette un messaggio ok il messaggio che si rifletta su queste cose altri prendono iniziative più complesse coinvolta giungere delle conclusioni per indicazioni più precise su questo tema grazie signori e ringrazio moltissimo Della Porta presenta si è attestato relatore siti sia chi naturalmente è tenuto ad ascoltare arrivederci
Era perché