KUM! Festival 2022 - Di chi è la mia vita? Intervista a Luigi Manconi

Luigi Manconi che ha dialogato appunto con don Vincenzo Paglia che abbiamo appena ascoltato parole quelle di Vincenzo Paglia che in un sonno parole della chiesa
Ma che comunque bisogna riconoscere la chiesa di avere fatto molti passi avanti ma tu dicevi anche settario
Perché già nel cinquantasette erano state espresse delle chiarissime parole e proprio così nel mille novecentocinquantasette
Un Papa considerato espressione del cattolicesimo più conservatore e cioè di Pio dodicesimo
Aveva posto la questione in termini molto lineari e lei cito
Per sedare il dolore somministrare dosi sempre crescenti di farmaci la cui
Conseguenza fosse l'accelerazione della morte
E la risposta di Pio dodicesimo parastato essi e moralmente lecito in sostanza Pio dodicesimo aveva adombrato quella situazione
Che esattamente sessant'anni dopo è diventata legge all'interno della normativa sulle dichiarazioni anticipate di trattamento nella forma della sedazione profonda e Palli attiva oggi quella sedazione profonda palliativa cioè sospendere determinato eppure incrementare il ricorso a analgesici
Di conseguenza accelerare il fine vita è considerata una scelta legittima
Quindi c'è da rammaricarsi del fatto che per sessant'anni questa ipotesi è stata esclusa dalla gerarchia ecclesiastica in
Colleghi esito accerto indiretto ma concreto concretissimo di
Produrre più sofferenza nei pazienti che in ossequio ai dettati della teologia morale non ricorrevano a quella forma di sollievo rappresentato dalla sedazione
Profonda
Comunità momenti che sono apprezzabili ma che e dici non sono ancora capaci di considerare la concretezza della ditta perché
Perché esiste un tabù ora io sono l'ultimo a voler criticare i tabù i tabù sono delle convenzioni sociali
Che possono avere un fondamento teologico comunque di tipo morale e che sono importanti perché rappresento dei limiti
All'esercizio incondizionato della volontà degli umani che talvolta può essere una volontà ostile negativa crudele quindi esiste il tabù della morte e fortunatamente ed esiste per i credenti e per i non credenti nella Chiesa questo tabù e particolarmente forte
A seguito di un sillogismo che resiste ai decenni dire esce con i adesso gli oggi sumo il seguente la vita è un dono di Dio e solo Dio può disporne
Allora questa affermazione vero
Comma contraddizione Lugi come filosofica molto acuta perché sarebbe la prima volta nella storia dell'umanità
Che si presentasse und o uno la ditta che rimanesse spero sempre proprietà del donatore e non fosse invece nella disponibilità di chi quel dono ha ricevuto
Ecco in questo affermazione della Chiesa che comunque in un modo o nell'altro vuole perpetuare questa
Assunto c'è e per un verso la preoccupazione e non può che essere condivisa
Del fatto che non sia abusi
Del principio dell'autodeterminazione il fatto cioè che l'autodeterminazione non debba essere Assur Lucchetta
Cioè non debba precipitare in una condizione di solitudine del morente
E io su questo sono d'accordo perché la morte il solitudine anche quando auto determinata e certamente una condizione
Disperante ma bisogna essere molto lucidi su questo tema io vorrei vivere il mio fine vita in una dimensione di socialità ricca affitta affollata di Dei
Quindi nel rapporto con i miei cari con Kimi Amato con le persone che io ho amato con i miei amici però voglio rivendicare Ospina dementi che all'atto estremo quando
Il dolore la degradazione del mio corpo
Sì è arrivata alle estreme confini ecco allora devo essere io e solo io a decidere spero attraverso un processo dialettico
Di conversazione di correlazione
Con i miei cari con i miei figli ad esempio ma voglio che quella decisione poi si è mia e solo mia in base a un principio elementare che il dolore e resta solo e incondizionatamente Miglio
Da ultimo hai affermato decidere Sufyan evitandone Indirizzo come non è un diritto in servizio volontaria di gravidanza
Mi rendo conto che questione complicatissima soprattutto da esprimere in poche battute
Io credo che quello all'interruzione volontaria della gravidanza così come quello all'interruzione volontaria della propria vita non siano propriamente diritti
Perché i diritti sono l'affermazione di una facoltà la qualunquista di una obiettivo la realizzazione e della piena personalità individuale
In questo caso si tratta di qualcosa di diverso si tratta di quella che chiamo libertà negativa cioè la possibilità di sottrarsi e con la parola chiave di sottrarsi a una imposizione d'autorità io attraverso un atto di libertà negativa mi sottraggo a una
Gravidanza non desiderata io attraverso un atto di volontà di libertà negativo
Mi sottraggo a un dolori imposto mi dalle circostanze o da uno Stato che non vorrei conoscere mio diritto all'autodeterminazione guardate non è materia di lana caprina
Non è una disquisizione puramente lessicale e molto importante questa distinzione perché in un caso la piena affermazione di un diritto
E qualcosa che
Si dà come scellerata eccome assolutamente incondizionata
Ovvero l'affermazione il mio diritto ha un lavoro
Nel caso invece di queste forme di libertà negativa noi abbiamo qualcosa di diverso abbiamo la necessità di disporre di strumenti che possano emancipati armi
E mance par mi dà qualcosa che mi ha imposto libertà appunto perché emancipare mi dà un'imposizione è un atto di libertà negativa è perché si indirizza contro una dispositivo autoritario
Che riguardi l'obbligo di una gravidanza non desiderata o riguardi l'obbligo del proseguire una vita di sofferenza
Che attraverso un attore negativo cioè l'accusa come intestazione non l'affermazione della contestazione di una situazione di in posizione
Grazie grazie a Luigi Manconi con lui e con Vincenzo Paglia abbiamo parlato dei temi che hanno contraddistinto il dialogo ci ha tenuto oggi qui sabato qui a ad Ancona sabato quindici
Il titolo era di chi è la mia vita