Centenario della Fondazione del Partito Liberale Italiano

Tanto otto continua la sua opera meritoria dicono gli altri ce lo diciamo anche da soli e anche quest'anno faremo ma centodiciottesimo edizione questa volta ancora una volta purtroppo per certi versi in via unanime perché ancora non è possibile riuscire più gagliardo sì perché ormai quasi tutti ci siamo abituati a non scendere per un bottone stasera
Questa è una norma siamo ci siamo inviperiti però c'ha i suoi vantaggi tra l'altro i ragazzini ce n'è uno beh la delegazione è veramente vanno dal Manzanarre al Reno Michael ritroviamo tutte le parti dico sempre a tutti noi ce l'abbiamo tre nell'isola di Lipari e nessuno ci crede
Bene il nove sono qui solo per farvi il augurarvi il un buon buon del seminario
Ma cedo per la prima parte la la parola a chi ha avuto l'idea di fare questa cosa e ha insistito che ci ha costretto a farlo perché c'è sempre uno che rompe le scatole ma meno male che c'è perché se no avevo fatto assolutamente niente invece noi ricordiamo anche se non siamo gli unici perché Ettore Mo Mohammed si chiama Alessandro alle Aldo Aldo Aldo amore Aldo Alessandro Mola ha già fatto una cosa del genere
Tre giorni fa per parlare tutto il periodo del mille novecentoventidue pare che oggi a Roma hanno fatto altrettanto quindi una parte del partito liberale attualmente vigente
E e quindi non siamo diceva siamo molto contenti di essere tanti sarebbe bene rappresentativi nel mondo del mondo accademico e di questo ringrazio lasciando allude ecco qua sa chiede Lello Morbelli ed ecco subito il carcere
Ciampi ketchup delle avvocato ex sulle Ascoli realismo avvocato a Circi deriva cioè l'applauso e merita
Grazie allora io premetto che sono vivo no livornese nota per congresso storico che al congresso che ha segnato la nascita del Partito comunista d'Italia prima del pasto comunista diventato col Partito comunista taglia
Ho scoperto cuori Berardinelli danzato nel partito liberale poi successivamente Sean verbali nel novantaquattro nelle varie organizzazioni di carattere culturale che Alimonda si è svolto poi il secondo congresso del Partito Liberale innocente ventiquattro
Il primo si è svolto a Roma a Bologna l'otto ottobre mille novecentoventidue
E
Ritenevo doveroso che questa fosse ricordata anche se naturalmente a una un ecco molto minore rispetto a quella del gennaio del ventuno che ha segnato la nascita del Partito comunista d'Italia però insomma preferiva l'italiano e erede di una tradizione liberale viene com'è noto la tradizione risorgimentali ha creato alla quale si deve la creazione dello Stato italiano e
Ed è
Antesignani del Partito liberale
Rinato nella
Dopo il fascismo che ha comunque segnato nel suo piccolo perché purtroppo la forza elettorale avevamo stimabili unitaria contrassegnato la storia politica repubblicana non ricordo se Zanone impianto nuovo quadrato esponente incontri ravvicinati la riguardavano ad un partito governavano lungo termine contavano molto quando poi ha avuto un partito che sono i conti mano mano lesta rinnovi minoranza nel Paese
è vero però è anche vero che caratteristica nostrano del nostro ambiente va di frammentarsi non sono riusciti nemmeno a ritrovarci tutti uniti qui celebrare il centenario per ripararli e lo fa fa la sua corsa
A casa sua nel suo circolo ed Ernesto scoperto così informando l'imponderabile cospetto i
Va inerente accademici che prendeva a calci che abbiamo invitato io non sono un giurista quindi mi sono affidato a dicembre ed anche non so quanto sia attendibile però scoperto che venivano centodiciannove dimensioni politiche consistano pulsionale quindi elezioni politiche né alle nelle quali dovevamo presentarci nel inesorabilmente come partito
Ebbene Salus per presentare circa cinquantaquattro triste con diverse denominazioni
Tale e quale no no Partito liberaldemocratico partito monarchico liberale Partito liberale nazionale del partito democratico liberale blocco liberale e democratico
Io non ci faremo niente prova agenzia con nuovi lettori che si trovano a doversi aderenti a ritrovare un un un ambiente liberale così frammentate e bombati democrat con quarantuno liste anche se in parte liberale
Si arriva al ventidue gravi questo partito unico nazionale
Non so quanto voglia pianista affettivamente unificato tutta questa Milvia decisive liberali e questo lo chiederò ai nostri
Immanente accademici ai quali chiederei ma contenente loro hanno le loro relazioni che magari se c'è la possibilità mi riferisco nel luogo assunta presso le aziende pare appunto deriva Vivaldi nel parto e liberale ecco mi chiederei
Per i quali banalmente perché non si è fatto il paesone diciannove S sventato il ventidue posto che c'era già un sistema elettorale che giudicava disabili mentre per un artista quanto meno nazionale
E poi quanti Toni esistenti tutta questa frammentazione sia riuscita a confluire in un unico sentimento nazionale
E devo dire che le cose non sono cambiate molte agenda nell'istanza perché anche oggi il mondo liberale il mondo frammentato da frammentato tra l'altro non tanto su ragioni di carattere ideologico politico quando su ragioni personalistiche bilinguismo personale di di vanità
Non sono riuscito a far a far venire qua Raffaello Morelli Cina livornese come me
Non sono stata abile in parte personalità liberali
Magari a
Così la distanza i chilometri da fare rigore il mezzo di viaggio hanno magari però il problema che purtroppo siamo fatti così siamo individualisti niente noi tardivo
Non è non verificano male dico io abbiniamo ma in quel Comune di leadership prima di un partito troppo è stata la nostra creare
Come posso dire
Il nostro il nostro difetto forse più più grave che già reso anche elettoralmente meno e lo portino determinati
Quindi vi presento i nostri relatori San Giovanni Orsina che professore associato di stare qualche ora spero di non sbagliare scusatemi se faccio degli errori
Alla LUISS ordinario Corea del Sud è o non è aggiornato il sito del ministero sono accorpamenti e Barbara per
Poi tuttora spero non sbaglia non sia diventato mi pare professore aboliscono alieni venuti stati Roma Tre
Il professor Paolo Carusi sento degli stati nomade il fu reso pubblico a Marano pensa di Bologna e
Il professore Gilardoni golosi leghista di di Siena
Io vi chiederei di rimanere entro il tempo che gli ho dato ma per il semplice fatto che avere per avere un margine di tempo per poter eventualmente a fare un secondo giro voluto prendere magari sceglie un pezzo se
Avrò qualche curiosità davanti a soddisfare vi ringrazio
Avvocato mi spiace ma quando capita con gli accademici in libera uscita fuori questo è quello che è
Diciamo con spirito da gita scolastica come questo è quello che succede allora buongiorno innanzitutto a tutti fa molto piacere insomma che siamo riusciti a a vederci qui a vederci in cui oggi a ragionare spunto della fare aprire una prima riflessione storica sul partito
Liberale italiano poi insomma vedere anche poi di fare qualche ragionamento più ampio generale intorno al liberalismo a liberalismo italiano
Questa relazione sull'idea liberale di partito
Teoricamente dal piano originario non dovevo farla io vado a fare il professor Paolo Pombeni che ha dedicato moltissime energie a riflettere in proprio sul dibattito interno al liberalismo italiano e non solo italiano rispetto al partito
Paolo ha dei problemi di salute piuttosto serie quindi già un mesetto fa insomma ha detto che non se la sentiva di essere qui con noi oggi quindi diciamo lo sostituisco però in buona sostanza lo sostituisco fondando metteva ritenete sui suoi studi perché ha lavorato moltissimo punto su questi temi e quindi partirei proprio dall'idea originaria di Paolo in un certo senso qual è stato il suo contributo alla riflessione storiografica su questo argomento allora farla molto breve
La riflessione di convegni sul Partito Liberale sull'idea liberale di partito più o meno arriva a questo tipo di conclusione
Di hanno sempre detto che i liberali non avevano capito il partito
Che non arrivano diciamo ha avuto la capacità di capire l'innovazione legata al partito politico e quindi in un certo senso
L'interpretazione tradizionale ci dice che i liberali avevano un difetto analitico un difetto di comprensione e rispetto alla trasformazione della politica contemporanea
In realtà Pombeni rispetto a questo avendo studiato come i liberali riflettono sul partito brasiliane questo netto dei liberali italiani in particolare
Paolo discorso di natura diversa e sostanzialmente la sua il suo contributo alla riflessione storiografica si fonda sul fatto che i Liberali data al partito l'hanno capito benissimo è che non lo voleva
Cioè che dietro rifiuto da parte dei liberali del partito c'è una scelta politica consapevole non un difetto analitico ma una consapevole scelta politica
Una consapevole scelta politica legata a che cosa perché il liberalismo stiamo parlando naturalmente del liberalismo costumi variopinti immaginate insomma
Periodo che va dall'unificazione alla alla prima guerra mondiale sostanzialmente perché i liberali non vogliono il partito perché in buona sostanza i liberali pensano
Che l'organizzazione politica sia un qualche cosa che finisce per dalla quale finiscono per trarne beneficio i loro avversario
Cioè è un modo di far politica che tipico dei non liberali e se noi scendiamo su questo terreno in un certo senso legittimiamo questo modo di fare politica di fatto legittimiamo logoro e scendiamo su un terreno che non è il nostro sul quale loro sono già più forti e quindi finiamo tritati
Per cui dobbiamo fare un altro tipo di operazione dobbiamo in un certo senso rifiutare questo modo
Di organizzare
Il la politica perché non ci conviene quindi lo abbiamo capito benissimo di che cosa si tratta ma non lo vogliamo fare perché non ci conviene
Ovviamente tutto quanto questo si collega al problema cardine del liberalismo italiano che è quello di organizzare uno Stato liberale
Dentro un paese che a una società civile parliamo sempre dell'Ottocento che di liberale non molto e in particolare naturalmente una società civile dentro la quale agisce
Un attore molto importante che diciamo così dove misticamente scarsamente liberale in quella fase che si chiama Chiesa cattolica che organizza naturalmente che si struttura pezzi importanti di società civile italiana
Che ha
Una mente istituzionale una mente organizzativa cioè per la quale il partito politico a qualche cosa
Non di per sé ma diciamo come forma organizzativa un qualche cosa che ovviamente rientra molto di più all'interno della come dire tramonti più all'interno del modello e e quindi
Ammette consentire legittimare l'idea che la società civile si possa organizzare politicamente
Attraverso il partito per poi farsi valere sullo stato significa fondamentalmente aprire le porte dello Stato risorgimentale nientepopodimeno che ai cattolici e quindi non si fa si cerca di evitarlo
Dopodiché a fianco dei cattolici emerge anche il mondo democratico radicale
Che poi repubblicano perché poi con un rapporto non non proprio semplicissimo storicamente sul quale diciamo sorvolo in un certo senso finirà per dare di non per dar vita ma per lui non lo sfumare nel mondo socialista e anche qui troviamo
Un altro tipo di modello organizzativo che un modello organizzativo non liberale un modello organizzativo nei quali gli i liberali sono maestri e allora perché mai
Dobbiamo buttarci all'interno di questo di questo mondo
E quindi il liberalismo rifiuta il partito
Lo rifiuta
Perché non vuole che la società civile si organizzi politicamente e si faccia valere sulle strutture dello Stato perché quella società civile è una società civile illiberale per il momento
Poi i processi educativi della storia la liberalizzare hanno questa è la speranza liberale e quindi a quel punto lì si potrà fare entrare
Del resto immaginate
Diciamo anche
La riflessione costituzionalistica liberale
Che tutta una riflessione ovviamente da questo punto di vista diciamo il maestro assoluta Vittorio Emanuele Orlando colui il quale in un certo senso da l'interpretazione del sistema statutario
Che è un sistema nel quale il partito politico non può e non vede avere un ruolo
Perché perché innanzitutto l'elezione non è non costituisce un vero e proprio rapporto di rappresentanza ideologica ma il processo elettorale è la diciamo deve funzionare come designazioni di capacità
Cioè l'elezione serve a designare il deputato più capace il migliore ma non a costruire un rapporto ideologico
Di rappresentanza
E invece il partito è organizzazione dell'elettorato su base ideologico Turato ideologica chiamatela come volete ma non si fonda però su questa idea dell'elezione come designazione di capacità
Ma ancora di più il modello di governo dell'Italia liberale è un modello dualistico nel quale il governo deve sia vere la fiducia del Parlamento ma deve anche avere la fiducia del sovrano
E perché possano convergere la volontà del Parlamento con la volontà del sovrano
è necessario che il Parlamento sia entro certi limiti destrutturato
Se il Parlamento è strutturato in partito e il partito dice che Enrico Morbelli grazie al Presidente del Consiglio il povero sovrano non ha più discrezionalità nella scelta del Presidente del Consiglio
Quindi la strutturazione partitica è una strutturazione che irrigidisce il sistema e che sostanzialmente non è compatibile con il con il modello di
Con il modello costituzionalisti poco l'modo nel quale i liberali immaginano rappresentano pensano il sistema il sistema costituzionale italiano al sistema diciamo statutario
Quindi
E e ovviamente loro lo pensano in questo modo proprio perché questo è il modo per tenere la società civile il più possibile alla larga dalle strutture dello Stato cioè per proteggere lo Stato risorgimentale
Da una democrazia che impotenza in prospettiva dovrà essere costruita ma per la quale in questo momento non ci sono le condizioni che quindi è bene invece tenere
In mani strette diciamo tenere rispettando invece un modello di natura di natura sostanzialmente oligarchi
Questo vuol dire che i liberali sono incompatibili con leader di partito che il liberalismo è strutturalmente incompatibile con l'idea di partito
Ma se allarghiamo il ragionamento dal quadro italiano al quadro invece è più ampio
Ovviamente la risposta diventa molto più complicata cioè tutte quanti mesi discorso che ho fatto fino adesso ci spiegano per quale ragione di liberali italiani nella specifica situazione italiana non vogliono i partiti politici
Proprio a farla breve Bree
Per evitare di delegittimare i cattolici prima prego in primis poi dopo la cosa diventa ovviamente un po'più articolata però essenzialmente per questo questa è una cosa tipicamente tipicamente italiana
In realtà ovviamente come noi sappiamo uno dei primi partiti organizzati e strutturati della storia europea è nientepopodimeno che il partito liberale inglese
Che si struttura come partito a cominciare dai tardi anni Sessanta dell'Ottocento attraverso prima diciamo una cosa che già esiste prima esiste
Esiste l'etichetta di una cosa molto più fragile molto più belli molto più diciamo destrutturata però diciamo fra le due grandi riforme elettorali mille ottocentosessantasette mila ottocentottantaquattro ottantacinque
Il parlamento inglese si struttura i partiti inglesi si strutturano nasce la disciplina parlamentare e uno dei due partiti forse il primo anzi che si struttura e il Partito liberale
Che a tutte quante le caratteristiche di un partito moderno pure essendo liberale un leader molto carismatico accusato non poco anche di di demagogia delle strutture organizzative il concusso nella città di Brolin gamma dei una delle radici sociali molto profonda all'interno delle associazioni religiose
Dei non conformisti dei protestanti non anglicani
Un rapporto con una stampa di massa cioè tutte quante quelle cose che teoricamente non sarebbero compatibili con un liberalismo invece pensato come strumento e struttura di libertà individuale di razionalità
Insomma con anche una compiere componenti emotive anche fortissime all'interno del liberalismo anglosassone
Quindi diciamo da un punto di vista più generale da un punto di vista più generale
Non è necessariamente diritto che il liberalismo sia incompatibile con l'idea di partito nel senso che noi sappiamo che un partito di massa liberale c'è stato
Però secondo me emerge un'altra domanda centrale e con la quale con la quale diciamo cercando di affrontare la quale poi e poi chiudo
E che quel partito liberale guarda caso prende forma nel momento in cui il liberalismo è l'ideologia egemone
All'interno del contesto europeo e nel momento in cui diciamo il legame fra la Gran Bretagna e il liberalismo un legame strettissimo che fa della Gran Bretagna il Paese ingenuo né su scala mondiale
Ovvero diciamo quella fase lì è una fase molto particolare della storia nella quale il liberalismo a una spinta quasi religiosa è è un'ideologia in ascesa
Che ha un momento di successo straordinario e quindi nel quale il liberalismo si può proporre come base ideologica di un movimento di massa perché appunto a una forza attrattiva particolarmente particolarmente marcata
Noi sappiamo però che questa forza attrattiva questa posizione egemonica del liberalismo nel contesto europeo già dalla fine dell'Ottocento comincia comincia in un certo senso a perdere i colpi comincia a perdere colpi proprio non solo non soltanto ma anche sul tema dell'organizzazione delle masse ovvero la società liberale una società che ha avuto un tale successo
Che e il modello inglese un modello che si sta diffondendo a tal punto e le innovazioni tecnologiche sono andate avanti a tal punto che si sta costruendo una società sì
Liberale e con forti componenti liberali però anche una società che si vanno a significando sempre di più
E in un contesto di massa
Tu puoi soltanto organizzare se vuoi diciamo dei disciplinare gerarchizzare organizzare cioè devi cominciare a costruire delle strutture burocratiche che servano a gestire gli individui
Liberali e liberati all'interno di un contesto Massi ficcato nel quale però questi individui liberali liberati possono interagire funzionare soltanto se sono organizzati masselli organizzi la loro libertà la loro razionalità i loro spazi di autonomia inevitabilmente si riducono e qui veniamo ovviamente a tutte quante le critiche
All'organizzazione in generale alla burocratizzazione ai processi di ristrutturazione burocratica
Fine Ottocento e inizio Novecento fa partire da Max Weber ma poi veniamo a quelli che invece c'entrano in particolare sul partito politico
E Roberto Michels naturalmente Luisa di Ostrovskij i quali cominciano esattamente a dire ma questa struttura è veramente una struttura compatibile con una società libera
Oppure
Fare politica attraverso il partito significa inevitabilmente fare politica attraverso una struttura disciplinante e quindi ipso facto strutturalmente illiberale questo diciamo far rientrare un poi la il problema del rapporto fra i liberali del partito
Diciamo lo tira fuori dal contesto italiano e fa vedere come ci siano dei problemi in realtà strutturali che sono i problemi dell'organizzazione di una società di individui liberi
Di come fare agire insieme individui liberi in un contesto di massa senza che questi perdano la propria libertà
E ovviamente si collega alla crisi ideologica del liberalismo che si lega all'atmosfera spirituale tardo ottocentesca primo novecentesca
La Storia d'Europa nel secolo decimo il Benedetto Croce più o meno diciamo che il libro che che spiega questa crisi
Culturale e poi naturalmente precipita con la prima guerra mondiale e in fondo con la prima guerra mondiale abbiamo la crisi qui davvero chiudo
Dei tre elementi che ho cercato in un certo senso di presentare e poi così a proporlo spazio
Ai ragionamenti dei colleghi che entreranno più in profondità sul primo dopoguerra cioè dopo la prima guerra mondiale abbiamo il precipitare della crisi spirituale del liberalismo che è una cosa che avviene ovunque e anche in Italia non solo in Italia ma certamente anche in Italia
Abbiamo la crisi
Del modello costituzionale dell'interpretazione Orlan Diana
Del sistema costituzionale statutario
Che ovviamente non regge più di fronte al fatto che i liberali non hanno più una maggioranza in Parlamento e quindi devono vedersela coi popolari eventualmente in prospettiva magari anche con i socialisti ma sappiamo che non non ci si arriverà ormai
Entra in crisi naturalmente il modo di far politica dei liberali sul territorio
Cioè appunto quel rifiuto della struttura partito
Che loro avevano fatto avevano mantenuto per evitare di legittimare i propri avversari nel momento in cui la legittimazione ai propri avversari gliel'ha data sostanzialmente la prima guerra mondiale la rivoluzione bolscevica e quindi gli argini si sono rotti
I Berardi si trovano con un modo di far politica che ormai rispetto al alla storia rispetto al clima dell'epoca
Non regge più e l'unica soluzione a quel punto c'è poco da fare
è andare a cercare un qualcuno che ripensi ristrutturiamo sistema statutario in una forma più adeguata
All'epoca quel qualcuno si chiama Benito Mussolini sicuramente il sistema statutario ristruttura però non forma troppo liberale mettiamola così grazie
Grazie professor sino a del devo dire che
Sentir dire che la eccetto di liberarli non organizzarsi partivo per difendere la società civile celebrità dello Stato per difendere il l'ordinamento costituzionale vibrare dallo stato civile colpisce mi ha molto colpito una riflessione molto molto interessante
Che devo dire delle ragionando con gli occhi cioè con la con di un di un di un contemporaneo no pare quasi impossibile che civile svizzeri sentiamola io ma molto più avanzati nascita civile invece così arretrata
Sì adesso do la parola al dottor scuole ieri che invece ci relazionerà sul allora non ci sarebbe neanche ha rivoluzionato anzi va bene idealmente lo rinviamo Corriere eccetera Mastromauro si riducono attorno a
Allora questo ruolo Carusi che ci parla dell'impronta sognava sulla destra liberale dalla crisi di fin e secolo all'avvento del fascismo siriano pensato organizzarci mutuo anzi
Figuriamoci fatto un uomo forse veneti
Ecco
Allora come la storiografia a ben documentato
Il liberalismo italiano fu in buona parte eccentrico nel panorama europeo
Poiché costituì una famiglia politica nella quale convissero riformisti e conservatori
Le cause di questa peculiarità vanno ricercati principalmente nella collaborazione tra liberali e democratici nel processo ricostruì Sorgi mentale
Una collaborazione che vecchia quella generazione la convinzione di essere la naturale e immancabile garante delle istituzioni appena costituita
In quanto regista del processo risorgimentale il liberalismo posso quindi negli anni post unitari una tendenza centripeta
Che trovò forma indifferenti modelli il più vincenti dei quali furono il trasformismo l'unanimismo Crispino i giuristi su incapace in nome della difesa delle istituzioni dall'avanzata delle forze popolari di separare i riformisti dai conservatori il liberalismo non riuscì quindi ad innescare un virtuoso meccanismo bipartitico
Oltre che nella prassi delle formule di governo di Po e Ticino Spina e giolittiano questa tendenza trovò alimento dottrinale in diversi teorici tra i quali Sidney Sonnino può essere considerato per carisma e autorevolezza il più rilevante
La visione su un'indiana per quanto sistematicamente perdente dal punto di vista della prassi costituì un costante punto di riferimento per gli ambienti del centro e della destra liberale
Un punto di riferimento che si rivelò ineludibile fino al primo conflitto mondiale perché a ben vedere ancora nell'immediato dopoguerra fu capaci di indirizzare scelte e orientamenti di quanti di fronte all'incalzare dei partiti di massa ritennero non più procrastinabile dare liberalismo una struttura partitica moderno
Come è noto fin nei primi anni Ottanta dell'Ottocento sondino aveva elaborato una concezione secondo la quale l'edificio statuali non poteva ridursi all'insieme delle varie componenti sociali in conflitto questa visione settaria sostenuto dai rossi e dai neri provocava a suo giudizio una concreta minaccia non solo per la stabilità dei governi ma della stessa solidità dell'istituzione
Di qui nasceva in sol min. una visione secondo la quale il popolo nutriva naturalmente la necessità di rettifica sì in una suprema magistratura dello Stato variabili in un istituto che rappresentasse l'interesse generale della nazione
Tale istituto era ovviamente la monarchia garante della giustizia un diceva sul Mino concetto sintetico dell'interesse pubblico e dello Stato come un complesso e non con una riunione di interessi particolari
Fin dal mille ottocentottantadue dunque sono i nuovi auspicato la formazione di un unico grande partito liberale che in un avviso di organi cistica dello Stato rafforzata dall'investitura popolare espressa attraverso elezioni che i gli impacci
Nava con suffragio universale e con collegio uninominale rigettasse qualsiasi contatto con chi non accettava le istituzioni liberali
In base a questo assunto dunque e gli chiedeva pertanto di denunciare i dettami della cattedra secondo i quali di sistema dove articolarsi in una dinamica di partiti
Tale visione il principio del nuovo secolo sarebbe stata arricchita da due principali elementi la proposta di organizzare il grande partito liberale nella società e la volontà di aprire le porte di quest'ultimo alla componente legalitaria radicalismo cioè all'estrema sinistra delibera
Alla luce della recente svolta liberale impressa dal governo Zanardelli Giolitti infatti il barone toscano faceva cadere l'idea della necessaria scendesse istituzionale del grande partito liberale e accettare il principio che questo potesse trarre le proprie energie vitali dal contatto con la società
Scriveva Sonnino all'inizio ottenuto il nuovo secolo il secolo che comincia ad accennare ad essere il secolo che le vaste organizzazioni non resta dunque ormai i partiti costituzionali come condizione di vita altro scampo chi organizzarsi più validamente per conto loro indulge farlo indipendentemente da ogni aiuto del Governo
In base a questi assunti dunque che gli proponeva l'idea di un partito capace di operare nella società attraverso un modello di organizzazioni territoriali non troppo dissimile da quello delle forze popolari
Immaginava quindi per il grande partito liberale
Un assetto federativo basato su associazioni locali e comitati elettorali chiede sì volassero discussioni sui grandi temi politici
All'iscrissero il soccorso pubblico in caso di calamità naturali crearsi in uffici di patronato tutela economica per i propri promuovessero relativi di consumo delle città e consorzi agrari nelle campagne studiassero difficili soluzioni per le più rilevanti questioni sociali
Tutta questa materia sarebbe stata discussa in congressi regionali e nazionali irritando diceva Sonnino di dividersi per troppa smania di fissare i minuti particolari di un vasto programma invariabile completo
All'organizzazione del grande partito liberale avrebbe fatto immancabilmente seguito nella ottimistica visioni Sonia una forti opinioni pubblichiamo in virtù della quale gli individualismi avrebbero dovuto scriveva Sonnino
Per forza obbedire alla collettività del partito seguendo l'impulso generale e la tendenza comune e cercando di mantenersi ciascuno nel centro della corrente
Undici spariranno le meschinerie dei punti dei ancorché delle diffidenze personali o non riusciranno comunque a paralizzare la città e l'azione del partito scusate
Proprio in tema di attivismo della società risiedeva un ulteriore elemento proposto da sogno la nascita di un organo di stampa che non fosse un foglio di parte ma che desse voce all'intera famiglia politica liberale
Sto parlando ovviamente del Giornale d'Italia l'impostazione del quale ben esplicitata dalle parole che lo stesso Sonnino scriveva nell'agosto mille novecentouno a Pasquale Villari
Ai primi di dicembre uscirà il nuovo giornale d'Italia che mettiamo su il rum Rabbani amici e colleghi
Scopo nostro sarebbe di creare nella capitale un organo di congiunzione tra tutte le sparse associazioni monarchico liberale del Regno
Coordinando nell'azione il facendo convergere i lavori verso la soluzione dei principali problemi politico-sociali del giorno
Ancora più interessanti i giornali non deve rappresentare nessun gruppo speciale non più quello di Sonnino che qui lo dico di tutti gli altri ma devi abbracciare tutta una larga tendenza di opinioni tutto intero il partito conservatore liberale
La visione sull'Ina sarebbe rimasta sostanzialmente inalterata fino al mille novecentotredici e avrebbe visto progressivamente cadere sull'ultimo tassello
Quello relativo alla necessità di organizzare il partito liberale nella società più che altro cade perché sennò se ne si rende conto dell'impossibilità della realizzazione di questo fatta salva questa rinuncia
L'idea del grande partito liberale si sarebbe mantenuto afferma ed avrebbe avuto nei giornali d'Italia un costante punto di raccordo e nuovo regole cassa di risonanza
Dalle colonne del Foglio romano infatti sulla rete provveduto a mantenere viva la polemica contro le distinzioni all'interno della famiglia politica liberale ripetutamente rimarcati da Giolitti nel mille novecentotré infatti sommino scriveva
Questo passo che mi pare emblematico
L'onorevole Giolitti dagli anni a questa parte non ha voluto vedere la politica che sotto una forma punta dottrinale progressisti dall'alto reazionari dall'alto e i nostri amici dovrebbero secondo una sua idea fissa
Rassegnarsi a sollecitare i reazionari a fare la parte di chi per sistema si oppone al progresso
Noi non accettiamo questo sistema di artificiose divisioni
Il campo liberale nella sua visione era uno e nonostante la propria opposizione alla linea giolittiana presso l'intera sconsigliabile qualunque azione capaci rimarcarlo nettamente tra progressisti e conservato
Malgrado il duplice fallimento alla prova della prassi vale a dire al momento dei governi guida dal barone toscano nel sei e nel nove dieci
I postulati sono indiani erano per molti versi ancora attuali all'indomani del primo conflitto mondiale
Il partito liberale non si era costituito e ciò era avvenuto a causa di divisioni che potevano trovare una parziale composizioni in sede parlamentare ma chissà rivelano un elemento insuperabile sul piano politico sociale
Basti pensare che nel mille novecentodiciannove nelle prime lezioni tenute con il sistema proporzionale è stato appena ricordato
Il liberalismo non solo non riusciva a convergere su una sola lista come era naturalmente richiesto dallo spirito della nuova legge elettorale ma sì frazionava non in due non limitare ma in una trentina nei
Nel momento in cui l'avanzata dei partiti popolari destra e di sinistra rendeva indifferibile
La strutturazione di un partito dunque
Il liberalismo italiano si trovava ad affrontare ancora una volta il problema della propria drammatica frammentazione
Una frammentazione così profonda da rendere difficile riunirsi in un unico soggetto politico ma paradossalmente ancora più difficile dividersi in due compagini separate ed al discrimine conservatori e riformisti
Ho visti i fatti ha potuto documentare come gli sforzi organizzativi del dopoguerra conducessero a ripetuti fallimenti
Le posizioni gli interessi erano così disparati da poter trovare una sorta di camera di compensazione soltanto in sede parlamentare
Come era sempre avvenuto dunque la Camera dei Deputati rimaneva l'unico luogo nel quale far convergere scontrare e ricondurre gli interessi
L'unica sede nella quale poter individuare un significativo crinali di differenziazione tra una tendenza liberale e progressista ed una tendenza liberal conservatrice
La molteplicità degli interessi delle posizioni era tale però da non permettere ai gruppi parlamentari più rappresentativi penso a filo giolittiana democrazia liberale oppure al gruppo liberaldemocratico vicino Salandra di assumere una reale posizioni di leadership sulle due grandi tendenze
In tale situazione tornava di attualità l'idea su ogni anno del grande partito liberale se le divisioni infatti non permettevano la composizione di due soggetti diversi l'unica figlia era quella della unione nella differenza
Già nel luglio mille novecentoventi il Congresso versa un vero partito liberal democratico italiano si poneva cito le parole di Fabio Grassi Orsini l'obiettivo di promuovere la formazione di un grande partito liberale che avrebbe dovuto portare all'unificazione delle forze liberali dai radicali ai combattenti del partito del rinnovamento e i nazionalisti se il progetto di un grande partito liberale si dimostrò cito ancora Grassi Orsini una prospettiva non realistica rimase aperta l'alternativa della piccola unificazione fra liberali filo Sandrini il filo Giorgia
Questa mozione dovete ancora un suo forte appeal nell'ottobre ventidue se è vero che al congresso bolognese di fondazione del PLI
All'articolo due dello Statuto si parlava cito testualmente nella imprescindibile necessità che liberali democratici si uniscano in un partito unitario nazionale
Gran parte dei lavori del congresso come ampiamente noto alcun ascolteremo dagli altri relatori fu dominata dal problema del nome da dare al nuovo partito se dovesse chiamarsi liberaldemocratico o semplicemente liberale
Non si trattava ovviamente in una mera questione lessicale perché a favore della prima edizione stavano le correnti liberaldemocratiche che facevano capo al giuridici di cui i rappresentanti al congresso era il deputato di cui un ciclo Fazio
Mentre i liberali puri guidati da Salandra si ispiravano apertamente i alla tradizioni Sonia il dibattito dunque finalizzato a decidere se dovesse nascere una formazione di stretta osservanza monarchica oppure una forza che vedeva come depositari supremo della legge non solo non è ma anche il Parlamento
Su tale scelta si giocava anche la partita dell'alleanza lo schieramento di sinistra puntava ad un'intesa con tutti i gruppi liberaldemocratici anche i più avanzati mentre la testa auspicava apertamente un avvicinamento i nazionalisti dei fascisti alla fine delle tre giornate di discussione si dichiarava costituito il Partito liberale italiano sereno alla perfezione e veniva approvato un ordine del giorno i giovani contenente il suo indirizzo programmatico
In questo io noto partito si contestava il merito di essere stato il costruttore dello Stato unitario e dichiarava che l'ideale liberale aveva saputo mantenersi sempre saldo nella vita del Paese
A queste affermazione di principio si aggiungeva però senza percepire che l'aggressione fascista si sarebbe presto abbattuta anche sulle istituzioni liberali
Cito testualmente invano movimenti di classe tra venuti gli spiriti tentarono di sostituire la pratica liberale di suo pugno il sopruso e la violenza
E i regimi democratici la dittatura di pochi invano fu proclamata la figura di quelle istituzioni e le generazioni passate fecero trionfare con tanta altezza di pensiero e con così tanto sacrificio di sangue
Invano folle tra gli anatemi inteso distruggere l'opera secolare che ha sulla libertà edito paritario di cittadini
Partendo da questi assunti il documento programmatico riprendeva i principali capisaldi del pensiero Sonia invocava un indirizzo di assoluta laicità
Proponeva di organizzare l'istruzione scolastica con una forte attenzione all'educazione civile da impronta se la collaborazione tra le diverse classi sociali e soprattutto via fondando verso un inno del gennaio mille ottocentonovantasette
Dichiarando ora dichiarando raggiunta la pacificazione dello scontro politico ricordo siamo dell'ottobre del intimo auspicava apertamente un ritorno al regime costituzionale
Erano le tesi che sono i nuovi ha ripetutamente sostenuto ma che ora anche da una prospettiva profondamente l'estorsione apparivano irrimediabilmente superate nel loro contesto politico
Sul sarebbe morto circa un mese più tardi suoi il ventiquattro novembre il regime fascista si sarebbe presto incaricato di porre su quelle tesi una pietra tombale vi ringrazio
Trasmesso cause io comma Gallicus ricordo ha depositato anche cui nel secondo Ichino allora anzitutto sondino operare quindi Damiani attenzione e simpatia separate per ragioni di provenienza livornese ma mi ha colpito ecco scoprire offensiva se vogliamo anche posto l'avanguardia no il privato sociale qui riceve sussidi sussidiarietà che viene dal mondo cattolico del Sant'Oliva
Però sondino a inviato nelle pensare ad un modello di assistenza sociale non statuale ma su base proprio volontaria privata sarei curioso di sapere o morto a novembre non non so se ha partecipato ai lavori congressuali
Qual era quella sornione sul sul fascismo senso la cooperazione degli screening di massa io lo sappiamo ovviamente nessun congresso né tantomeno sul fascismo islamico usando ecco se ne impossessa vede per quale motivo c'era non si sa che l'adeguamento a una destra liberale reporter erano i suoi rapporti con forza beh sonoro
Solo rapporti strettissimi perché sostanzialmente Salandra è
Uno degli obblighi punta del gruppo sognavo fin dalla fine dell'Ottocento quando non ancora l'ossatura di un leader nazionale ma e già un uomo che molto vicino a quel gruppo ed è un uomo che nell'età giolittiana
Si caratterizza come uno di quei due tre pilastri del gruppo su linea di quel l'ex centro diciamo dell'ottocento sì di autodifende vivano ancora il centro no
Ma sostanzialmente è quella corrente che sostiene la visione sono ignara e che si distinguerà soltanto all'avvicinarsi della Grande Guerra però delle posizioni di apertura strategica più che altro verso il mondo cattolico che sul minimo non condivide
E nonostante qualche storico abbia detto il contrario ma secondo me non ha detto erroneamente
Diciamo Salandra a una attenzione in termini di
Visioni impronta
Conservatrice il più marcata comprende che il momento è decisivo per marcare il campo tra ingiurie intimismo che sta diventando la grande area liberaldemocratica
E necessario occupare l'area liberal conservatrice in questo caso ancora dieci secondi secondo me il tornante esatto è la le elezioni mia novecentotredici a Roma laddove Sonnino Irakli ancora questa impostazione di più raccontato
Decide di convergere sul candidato liberale che il candidato giolittiano
E in realtà i liberali di destra romani fanno versano per fatti loro candidano
Un redattore del Giornale d'Italia al quale Sonnino prega di non candidarsi lui accetta negli anni fu un secondo che e Luigi Federzoni verso marzo cioè parliamo di una grande figura e questo nuovo schieramento liberal-conservatore si riunisce intorno Federzoni con il sostegno dell'elettorato cattolico quindi
La prospettiva Salandra Sonnino che pativa rischiando sì in quel momento ma fino a quel momento sono diciamo sostanzialmente Salandra è il primo Alfieri del gruppo Sonia
Adesso
E ancora si chiama presentandosi paragrafo Gamberale nata
La famiglia promosso non abbiamo sentito senza tutti credo si sia già in Francia
Sono Pelican confuso già alla fine nel giardino non si trova il bandolo di una matassa
Le ultime cose dette da ma da Carusi sono problematiche tra l'altro c'è un aspetto di personalità nella leadership liberale che davvero decisivo un annetto toccato per capirci un incontro
Tra Giolitti e Sonnino a casa dei sogni
Giolitti è seguito da tutto suo Entourage ovviamente che si firma nel la sala
Fuori dalla come dire dalla biblioteca di sondino incontro Sonnino Giolitti
Dopo quindici venti minuti esce giuridica quest'incontro
Tutto il gruppo del venture manager lo segui riti non dice una parola anche se stava per tutti
Anche per strada continua a rimanere in silenzio
A un certo punto seduto a un bar con i suoi più fedeli qualcuno trova il coraggio di dire e allora che Giolitti risponde sono così troppi libri
Più chiaro di così cioè evidente a proposito del del sondino che dice Giolitti dottrinario che divide e ovviamente Giolitti ha visto questa biblioteca troppi libri non si fa politica così insomma questo
E questo è è
è un aspetto
Attraverso una metodo per capire la complessità di questa di questa matassa
Perché ecco io ovviamente ho a che fare con la guerra che rappresenta non spartiacque evidente per la per la storia l'Italia ma anche per il il mondo liberale ed perché a mio avviso diciamo con la guerra no non si dice mai abbastanza
Viene infine anche quell'idea
Diciamo la l'altro versante di quello che ha detto Giovanni poco fa Regione un una cultura universalista che il liberalismo a una convinzione che in fondo il liberalismo è l'ideologia destinata ad aprire successe a dominare in tutto il mondo attivate le difficoltà che si incontrano e dunque
Le la guerra e link per mettere fine anche a quella universalismo oltre a quello l'internazionalismo socialista oltre l'universalismo cattolico con la guerra viene meno anche
Diciamo il cosmopolitismo l'idea del del di questa cultura universale che hanno i liberali e non è un caso che dopo la guerra la riflessione sia
Si accentua sul sul problema del partito e interessante
Un un un annuncio per capire il clima com'è cambiato un annuncio sul Resto del Carlino
Pochi giorni dopo il il congresso ma per capire com'è cambiato il linguaggio
Certo punto l'annuncio dice
Che
Chiti gli squadristi
Della circa pur
Il della S. spaventa
Si trovino insieme domani mattina gli squadristi del perché chiaramente come dire è quella la cultura e l'idea di un linguaggio che funziona e per cui ma molto divertente legge gli squadristi della cicca Burger che le il massimo del e della S spaventa
Dunque esiste certamente
Il il dopoguerra ci presenta tutto un altro mondo tutta un'altra esigenza e la fine di questa illusione
Certo la guerra costringe sostanzialmente il mondo liberale a ricompattarsi attorno al alla alle due grandi fogli quella dell'interventismo e quella del veltronismo anche sì anche lì non in modo chiaro per i liberali i due termini
Semplificative i fenomeni ovviamente ben più complessi
Finiscono per riprodurre la mai superata divisione tra due grandi visioni della politica estera classe politica liberale cioè da una parte l'idea che l'Italia dovrà essere deve essere una
Grande nazione una grande potenza una cosa che emerge dopo ovviamente la presa di Roma che ha
Fulcro in Crispi
E dall'altra invece la componente che dice no noi dobbiamo cercare di concentrarci sui nostri problemi e diventare qualcosa diverso quello che Crispi chiamava politica massaia no in contrapposizione al
Al nomi che veniva data la politica Crispin anche alla megalomania per cui questi due aspetti che hanno a che fare con cosa deve fare l'Italia è una potenza uno
Alla fine trovano nel discorso della prima guerra mondiale un momento di di riflessione quasi addirittura l'idea che la prima guerra mondiale finalmente chiariva cos'è l'Italia
Sì un una grande potenza ognuno e e dunque l'esempio del cosa significa non essere grande potenza lo scrive
Della Belleli a Marco Minghetti nell'ottantaquattro dicendo bene l'Italia non avrebbe niente da temere qualcuno se si contentarsi di una posizione simile
A quella della Svizzera e del Belgio che è la più favorevole alla sicurezza e alla prosperità delle nazioni
Perché si lascia trascinare dalle anzi ovviamente la Triplice Alleanza compromettenti e pericolose che possono un giorno costarle caro
Esattamente il contrario di quanto pensava Crispi il quale nell'ottantotto dirà il giorno che l'Italia si avevo ad unità di Stato per la sua posizione geografica per le sue tradizioni
Per la sua missione nel mondo non poteva essere un grande Belgio in mezzo alle grandi potenze dunque esattamente il contrario no questa frattura all'interno del mondo liberale aderente trova nel quattordici e nel quindici nel conflitto neutrality interventisti l'occasione per essere ricomposta qualcuno
Deve
Vincere
In realtà questa cosa non funziona l'idea di immissione di provenienza mazziniana si tramandò in un'accezione di dominio al nazionalismo anti giolittiano
Prevedeva la guerra mondiale come opportunità appunto per chiarire questo dubbio
Evitare fratture come ovvio però e ha espressione di un un conflitto in politica interna in quanto prefigurava una scelta di campo
Tra semplifichiamo giolittiana in questo momento degli atti giudiziari guidati Lasalandra il sondino
Un dualismo che rifletteva e che si rifletteva anche nei grandi organi di stampa ovviamente la stampa il Corriere Frassati Albertini e che di fatto però sintetizza ecco dietro questa cosa
La questione dell'adesione oltre il rifiuto del processo di contaminazione democratica generato dal liberalismo giolittiano
Cioè questo è il punto questa cosa che abbiamo anche sentito questo è il tarlo allora
Erano effettivamente diversi progetti dei due leader liberali no da un lato Giolitti nelle sull'idea di sana democrazia di un partito liberale che integra il governo alle istanze dei socialisti e degli altri partiti popolari dall'altro Salandra
Erede di Sonnino
Che mette l'accento sull'autorità dello Stato preferendo un un collegamento diretto con i cattolici i i nazionalisti è un vero questo del quattordici quindici un vero e proprio reiterazione
Che recupera la linea di frattura della crisi di fin e secolo
Quella non è stata superate nel regolamento di conti tra i due punti del liberalismo italiano
Quello che intende ridurre il peso della rappresentanza politica qui non parliamo astrattamente di democrazia ma parliamo concretamente di quanto deve pesare la rappresentanza politica che nessuno vuole eliminare
Ma che di cui si deve ridurre il peso uno Giolitti sa governare questa rappresentanza politica non la teme e anzi ha il suo punto di forza
Per gli altri probabilmente un problema allora questo discorso la rappresentanza politica
Diciamo e è quello di sondino di Salandra contro invece l'idea che la prerogativa cavouriano della centralità del Parlamento deve essere preservate allarga
Scrive Fassa Frassati nel quindici quando sembra scongiurata
La
La la l'entrata in guerra quando Giolitti arriva è sembrato in qualche modo poteri sono la situazione scrive ma il nome di chi gli onorevoli Salandra e Sonnino avrebbero condotto il Paese alla guerra assicura
Il nome di chi non della Camera dei deputati dove non aveva maggioranza non del Senato
Non degli uomini politici che non sono al governo per cui i nomi di chi vedete come manca no dice Frassati la legittimazione politica in realtà
è un po'meno netta la cosa perché la pressione della piazza è quella del governo avevano assottigliato la pattuglia del tronista giolittiana Cameri famosi trecento biglietti da visita sarebbero certe ridotti in breve tempo
E anche in qualche fedelissimo dello statista si stava convertendo
All'interventismo uno su tutti Olindo Malagodi che poi dopo la guerra dinnanzi al fascismo trionfante si pentirà della sua scelta con sensi di colpa nei confronti dell'anziano
Giolitti però non è questa la sede ovviamente per tornare sulla rinuncia di Giolitti a formare il governo che era diciamo è stato il grande spartiacque invece aveva fatto pendere definitivamente la bilancia verso gli interventi questo bisognerà mai smettere di insistere perché evidentemente è stata una scelta che ha
Definito l'intervento poi il Parlamento ha ratificato su una situazione di violenza di piazza per cui chiaramente molti hanno parlato di colpo di Stato
E Prezzolini non non certo simpatizzante della sinistra ha detto chiaramente che il fascismo
Inteso come attacco alle istituzioni
In modo da
Decidere fuori dall'istituzione faceva la piazza nasce proprio nelle radioso giornate di maggio e dunque e un momento determinante non è questo il tema però però con l'entrata in guerra la sconfitta disse minore la crisi di fin e secolo era vendicata
La guerra avrebbe
Cancellato la centralità del liberalismo del sistema politico italiano non avrebbe sciolto il nodo per cui l'Italia era entrata nel conflitto noi siamo usciti con la vittoria mutilata per cui siamo tornati a non aprire chiaro il problema se eravamo potenza uno per cui sembrava dovesse servire a quella guerra non è servita a quelle non avrebbe però risotto per quello che ci riguarda il problema del significato della parola
Liberale
Unto di un problema che Giolitti aveva già posto cambia novecentoundici durante la discussione sulla proposta di legge del monopolio delle assicurazioni sulla vita guarda caso proprio parlando con Salandra
E proprio a Salandra che giudicava quella legge una misura come era una franca accettazione delle idee socialiste e comunque una misura non liberale
Giolitti nella sua ironica replica sintetizzo magistralmente il mezzo secolo di interrogativi onorevole Salandra sia detto liberale veramente siamo tutti liberali
Ma vi è molto il modo di intendere questa parola che è divenuta troppo ampia che poco comprensiva onde occorre trovare una parola più specifica egiziana per esempio
L'onorevole Salandra non credeva certo di offendere la libertà anche quando propugnava ed eseguiva i provvedimenti politici disposti dal secondo il ministero Pelù
E così sì chiusa la polemica grazie
Grazie grazie così come ma
Questa è una ha dopoguerra sinistra liberaldemocratica giolittiana labile
Bene grazie grazie a tutti voi grazie a Gerardo pericolosi dell'invito questo interessante convegno per questo interessante seminario
Nella storiografia italiana del secondo dopoguerra come è noto il liberalismo non ha goduto di una particolare considerazione da parte degli studiosi
E ciò schematizzando
Sia per la tendenza a considerare un indistinto blocco borghese che aprì la strada al fascismo sia per il per bandire in interventi volti a cercare le origini dei partiti di massa che dominarono la scena nel periodo repubblicano
E a partire dagli anni sessanta e soprattutto settanta del Novecento che il liberalismo cominciato ad essere analizzato con maggiore problematicità e con un approccio via via meno schematico
Dagli anni ottanta e per tutti gli anni novanta del novecento con sviluppi di rilievo anche l'inizio del nuovo millennio leaderismo ricevuto un'attenzione via via crescente
Ormai sono tanti gli studi che si sono concentrati su molteplici figure gli aspetti del periodo mille ottocentosessantuno mille novecentoventidue
Si è fatta strada una riflessione ad ampio raggio che ha preso in esame il legame tra leadership liberale territorio con lo studio di cambiamenti indotti dal sistema elettorale
Dell'evoluzione della lotta politica nei collegi nelle amministrazioni locali ma anche quello tra diversi progetti politici
Difficile comprende il periodo giolittiano senza analizzare in profondità le posizioni anche antitetiche di Julie Gelsomino
Ed è altrettanto difficile comprendere le vicende di liberalismo durante la guerra del primo dopoguerra senza soffermarsi sui gruppi che è il leader citati facevano riferimento
Nella relazione prenderò in esame il gruppo che faceva capo Giolitti in un periodo che va dal conflitto bellico
All'avvento del fascismo quando il gruppo assunse il nome di democrazia liberale e ci soffermeremo sui contrasti che si manifestarono tra Giolitti anni iniziali in quel periodo
Con la riforma del dodici e soprattutto con l'introduzione della proporzionale del diciannove sarebbe stato opportuno della classe dirigente liberale tentare un'organizzazione politica più adeguata
La classe dirigente liberale rimase legata per lo più ad una concezione localistica in municipio mistica della lotta politica i ricami regionale di sincrono più forti in molti casi i toni della militanza nello stesso schieramento politico in Parlamento
La classe politica liberale per dirla con due riuscì era interno alle istituzioni in qualunque esponente dello schieramento liberale si sentiva in qualche modo costruttori dello Stato
Gli altri partiti come è stato tradito anche dall'IMI predisposizione sulle preceduto erano considerati sostanzialmente anti-sistema o da combattere onda assorbire nella maggioranza parlamentare in maniera strumentale e possibilmente subalterna
Si potrebbe anche dire con Roberto Ruffilli che i liberali non compreso il passaggio da una politica come decisione che servivano incarnato a lungo senza particolari difficoltà
Se non intendo al proprio schieramento ad uno come mediazione
Nella primavera quattordic'novecentoquattordici dopo le prime decine suffragio universale maschile all'apertura della ventiquattresima legislatura si costituivano tre gruppi che riunivano più della metà dell'intero schieramento liberale alla Camera
La sinistra democratica che teneva le proprie origini
Dalle formazioni Zanardi gli anni del periodo mille novecento quattrocentotredici la sinistra liberal democratico composta da Giolitti anni e il gruppo liberale costituito dal deputati della destra
Ha tenuto un rischio rilevato che l'organizzazione i gruppi parlamentari
Per aumentare i ricevette nell'estate del quattordici una specie di sanzioni procedurale da parte della Presidenza della Camera
I liberali nel loro insieme faticavano non poco aggiunge ad un'organizzazione politica sufficientemente stabile per fronteggiare socialisti e popolari
Si presentarono all'appuntamento elettorale nonostante le ottimistiche previsioni del Presidente del Consiglio uniti con un organizzazioni inadeguata la nuova legge proporzionale la sconfitta per i liberali quindi ampiamente prevedibile ma non per questo meno clamorosa
Essi
Non ebbero più la maggioranza assoluta dei deputati alla Camera come ampiamente nove
Con l'approssimarsi dell'apertura della venticinquesima Legislatura i giornali ospitava un'organizzazione più forte di costituzionali nella nuova Camera anche se mamma non si rendevano conto che le difficoltà per giungere ad una piattaforma comune ruspe
Una sessantina di uomini confluivano agli inizi di dicembre in democrazia liberale
Erano minato un comitato esecutivo che avrebbe dovuto coordinarne l'azione guidato da De Nicola Facta Cioffarelli Amendola Corradini ed altri
Il gruppo aveva una serie di obiettivi ambiziosi ritagliarsi un ruolo non soltanto parlamentare lanciare il suo programma nel Paese e tentare di pomodori l'organizzazione illiberale
Il programma era di schietta impronta liberaldemocratica e spaziare in diversi ambiti dalla politica interna nella quale deve affermarsi l'esercizio della più ampia libertà con la garanzia dell'ordine
Nella vita sociale alla politica economica e finanziaria
Giolitti per il momento non aderì a nessun raggruppamento alla moglie Rosa supereroi dicembre diciannove dipingeva un quadro desolante della situazione parlamentare ed è ipotizzare tuttavia che lo statista piemontese attraverso alcuni suoi uomini
Corradini Facta ed altri seguisse le vicende di democrazia liberale ispirandomi programma
Voci e ipotesi di intesi tra i vari gruppi si rincorrevano per tutti i primi giorni di dicembre ma non si giunse ad alcun risultato concreto
Senatore liberaldemocratico maggiolino Ferraris dovette sostanzialmente di proporre il suo monito lanciato nel mille novecentonove
Costituzionali al bivio o rinnovarsi o morire aggiornandola la nuova situazione politica cambiando sulla fidelizzazione del mille novecentonove prima figlio centodiciannove insomma
Tra la fine di luglio i principi di agosto del mille novecentoventi
Come ci ha spiegato anche il Pd Giovanni Orsina si costituirono ufficialmente i gruppi parlamentari e le commissioni permanenti costituivano il sistema degli uffici si costituirono nuovi gruppi parlamentari democrazia liberale occupavo all'Ufficio quinto con novantatré
Deputati numeroso tra i gruppi liberali
I giornali liberali invero non dedicavano uno spazio particolare piena realizzare per realizzare quello che disse che più appariva essere una semplice modifica regolamentare la quale oltretutto prescrivendo i deputati di aderire ad un Gruppo parlamentare finiva con il limitare la libertà di movimento e contribuiva dirigibili le posizioni in Parlamento
Tra costrizioni organizzative
Libertà d'azione i liberali preservare una seconda resistendo occuparsi di profondi mutamenti intervenuti nel frattempo
Orlando si accostava al gruppo guidato da Giolitti ma precisava con una distinzione essenziale Victor Manuel urlando che riguardava il mantenimento della propria autonomia di pensiero indipendenti dalle eventuali diritti per il gruppo
Quindi subito siamo ecco non solo ma sentite questa in una breve intervista al giornalista elementi che aderiva al gruppo misto forniva una spiegazione laconica sono sempre rimasto fuori dei gruppi questa è la mia volontà
L'epoca al termine di una di un'indagine che aveva svolto nel luglio appunto del mille novecentoventi in un bilancio conclusivo scriveva sconsolato
Che nello schieramento liberale si parla della convenienza di unificare le forze ma il proposito rimane regolarmente in aria soprattutto per ragioni personali
Gli errori di giolittiana iniziali di fronte al fascismo nella casa della ventiseiesima legislatura il gruppo giolittiano di democrazia liberale poteva contare ancora su un'ottantina di deputati ma la conferma di una certa confusione che regnava dei gruppi liberali nell'estate del ventidue minimo un nuovo rimescolamento di carte con la nascita nel partito democratico italiano PD
Che comprendeva esponenti radicali legati e uniti insieme liberali di sinistra e che su Giolitti I già esponenti di democrazia liberale quindi una una comitiva una confusione come dire
All'indomani della marcia su Roma nella capitale si respirava un'aria apparentemente tranquilla
A guardar bene era invece cominciata la resa dei conti tra fascismo e vecchia classe dirigente compresi i direttori di giornali come Malagodi ed ex presidenti del Consiglio come Bono Minniti
Umili politici vicino a Nitti come Giuseppe Magno già pedinato dei fascisti da alcuni mesi anche se si nutrivano accetta ingenua fiducia sul neo presidente del Consiglio
Giovani Ciraolo senatori vicino ai radicali così scriveva niente il due novembre mille novecentoventidue si sono del
Pressanti annotazioni Roma è perfettamente tranquilla le squadre sono partite quasi tutte vedo del Messaggero che ieri notte è stata invasa da casa di Magno mando a chiedere notizie e a mettermi a disposizione del nostro amico
Lunedì Malagodi incontrato per via da una squadra fu invitato in una prossima farmacia dove gli è stata fatta venire una quantità di olio di ricino maggiore del suo bisogno
Anche i Bonomi è stato ricercato in casa sua e ivi atteso non ritornato gli dissi rubava gli si riservava una passeggiata per il corso con la giacca vestita rovescio
Il Presidente del Consiglio ha impartito ordini personali vigorosi perché la tua casa sia rispettata come la tua persona d'acqua fredda e credo che il tuo dissidenti darvi comunicato di una guardia fascista deve essere stato inseguito
Non si direbbe ieri
Anche l'abitazione romana di Nitti era presa d'assalto dei fascisti in Ciraolo come diversi deputati appare chiaro la fiducia appare chiara la fiducia verso un po'ossimori con un limite al potere come se il governo Mussolini fosse di transizione
Dalle varie corrispondenze emerge inoltre il clima di tensione esistente Virgo partiti liberali soprattutto tra giudiziari e mi piani
Ma i trentenni stessi e come l'avvento di Mussolini sia al momento considerato il mani in minore
Iniziamo Vincenzo Jon folla già esponente di democrazia liberale
Riteneva che in vari esponenti del PD Anguissola salire sul carro mussoliniano e prefigurava in tempi non lontani addirittura un avvicinamento uniti Mussolini
Tale avvicinamento sarebbe auspicato da quest'ultimo
Ian folla descrivevo poi Mussolini come una citazione passo umorale spaventosamente saltato dall'insperato inspiegabile successo
Egli ha un antiparlamentare non può reggere il lavoro al lavoro parlamentari più di due o tre giorni non ha nemmeno la cultura e l'attitudine necessari per fronteggiare anche improvvisamente una continua varia complessa discussioni parlamentare
Fine citazione Iafolla era convinta qui Duce era convinto che il duce non sarebbe rimasto a lungo sulla breccia ancora Iafolla non può perché cadrebbe glielo impediscono i suoi nervi la sua cultura
Riteneva inoltre che con l'attuale Camera sempre poi Iafolla capace di ogni bassezza indegno di un insulto
Atterrita dallo spettro delle elezioni e privata di ogni funzioni con i pieni poteri può andare avanti convocando la per due tre giorni a bimestre
Gli ha un folla era certo che la nuova Camera vorrà lavorare e luoghi in cui era
Lui era Mussolini
Tra gli esponenti più vicine Nitti figurava Bertola Pigna tra i fondatori del PD che appariva meno fiducioso di suoi colleghi di partito e maggiormente attento ai segnali preoccupanti lanciati da Mussolini
I segnali di una violente repentine ristrettezza degli spazi di libertà certo non mancavano il trentuno dicembre mille novecentoventidue La Pigna manifestava nitida proprio occupazione per la sorte dei giornali liberali romano come abbiamo visto
In precedenza l'epoca dominato dal Viminale per interposta persona la sua indipendenza lamentava la Pigna
Completamente e irrimediabilmente smarrita
Non ha mai realistico bilancio sulla situazione politico parlamentare è fornita da Edoardo Giletti radicale il leader del movimento liberista italiana italiano in una lettera uniti del marzo mille novecentoventitré sorridendo esclusione
Vessa si evince
Ancora una volta lo scontro Nitti Giolitti e più in generale le forti tensioni all'interno dello schieramento liberaldemocratico
Una certa miopia degli intonaci nicchiano era ancora viva nell'ottobre del ventitré allorquando si inserì Gabriele scriveva in termini piuttosto ottimistici al leader lucano citazione
è chiaro che il giorno in cui Mussolini si decidesse a separarsi dagli intransigenti per stringere accordi con la democrazia sociale e con quella giolittiana la dittatura sarebbe virtualmente tramontata
La possibilità dunque di una grave crisi fascista consiglia che vostra Eccellenza torni a Roma e ricomincia a partecipare alla vita parlamentare poiché altrimenti impressioni generale
La situazione maturerà a vantaggio di Amendola che guida la lotta contro il Governo e che lo stesso fascismo valorizza proclamandolo il suo maggiore avversario
Gli eventi non tarderanno Fini citazione dementi non tarderanno a riportare i liberali alla realtà
Di lì a poco infatti stiamo avviando a conclusione il ventinove novembre ventitré da Carla casa romana Dignity sarebbe stato nuovamente assaltato dei fascisti
Amendola subì una prima divisione di dicembre il ventitré morirà nell'aprire il ventisei per i postumi di una brutale aggressione subita da parte dei fascisti a Serravalle Pistoiese avvenuta nel luglio venticinque
Giolitti dal canto suo tuonava contro la proporzionale in una lettera Gaspare Ambrosini e gennaio ventitré la definiva mali ditta poiché il luogo della stabilità di governo aveva creato il caos
Il forse animato da questa convinzione che insieme a gran parte del suo gruppo di democrazia liberale avrebbe dato alla Camera il sostegno alla legge Acerbo nel luglio ventitré
Con l'approssimarsi con l'approvazione della legge Acerbo e le successive elezioni politiche indesiderabili ventiquattro il fascismo consolidò il suo potere a spese delle altre forze politiche
Nelle elezioni del ventiquattro gli equilibri i rapporti di forza tra liberali fascisti furono completamente e drammaticamente rovesciati rispetto al ventuno
Le vicende successive dice il ventiquattro sono moltissime così come l'emanazione di leggi fascistissime il venticinque ventisei che aprì la strada la dittatura viso aperto con i liberali ormai in una posizione evidenti subalternità grazie per l'attenzione
Schwazer bronzo rende aveva curiosità
Il il la sinistra della sinistra liberale
ISMU o slava liberismo
Sì
Che indossi reagiamo odierna pare rovesciata non sarà avesse una dicotomia a destra liberale l'inquilina sinistri per arrivare a cui tenevo evidenti raccordi tali radicali Minniti e i traslocare nella casa del grande gruppo diciamo che il giuridico e la resterà liberale quali erano in relazione alla politica non lasciarlo ribellismo trova più punti sfondo diciamo più più collegamenti più più condivisione verso l'ala destra o verso verso
Be'verso senz'altro Giolitti per continua della politica economica il problema era relativo quello che abbiamo detto che Giovanni aveva introdotto
I personalismi sono molto forte all'interno e liberalismo cioè sono più forti di qualunque come dire organizzazione che in politica e programmatica quindi diciamo se c'erano delle e affinità programmatiche immediatamente il personalismo subentrava quasi a farla da padrone
Quindi questo è un aspetto che io verificato sul campo lavorando su questi documenti tu Marchini personali i vari deputati piuttosto che far vincere
Il leader avversario si preferiva come è successo dare una possibilità Mussolini che comunque come dire
Gli ordinava faceva insomma l'azione del lavoro di limita o sull'ordine pubblico per poi ritornare diciamo e addomesticare i giovani in fondo se vogliamo dirla tutta io sono mi sono potuto concentrare ma l'ottica dei blocchi del ventuno i blocchi diciamo Giolitti under ventuno e l'ottica con la quale il più unitario affrontato uomini in Home i socialisti inizio secolo cioè gli facciamo entrare in Parlamento origini conosce diavoli riforme ritiene eccetera piano piano laddove siano minivertice per accontentare anche la base e Giolitti trasporta questo
Questa mentalità ventuno imboccano vista stessa funzione cioè quella di costituzionalizzare il fascismo del fascismo farlo sfogare
Senza comprendere nel frattempo c'è stata la guerra santa solo c'era stata una contrapposizione in una come dire
Violenza grave si era diffusa nella società italiano italiana ed era dedicata sono nel conflitto bellico che va modificato completamente le le le regole riuniamoci solo che invece quindici e i nazionalisti precisano prenderei di tempo in Parlamento in oculistica tradizione che cent'anni quindi succede questo nelle sue giornate c'erano già invasioni del Parlamento per andare a prendere i deputati gli imputavano
Ecco contro la guerra insomma quindi è stato del quindici figuriamoci dopo la guerra non esprimerà completamente cambiato giudiziaria visto ventiquattro a funzionare questa funzionare perché era la piccoli dell'alleanza rapporti investiti no del ventidue erano i liberali in qualche modo guidavano i blocchi
Anche se io gli ho fatto uno sostituisce il ventuno Gianni ventuno nazionalisti sono forti in tante realtà vittima i rapporti competenze rovesciati liberali servono come
Con la coccarda si passi il termine entro ricovero sarda sostanzialmente se i risultati sono massima il discorso era legato a quello che rappresentavano l'impero di blocchi nulla più nomi che comunque
Si adattavano alla nuova situazione questo è un po'la pressione degli studi fatti ecco del sinistro cinque emersi ecco
Terza mano sul tuo intervento professore ordinario di valorosi presso élite di atteggiamento
Grazie invece volevo ringraziare Enrico Morbelli questo visto
Che si è sobbarcato anche buona parte dell'organizzazione questa iniziativa
Venne dedicata alla nascita del Partito liberale che che le dunque nel momento congressuale in realtà non è non è che poi sia stato molto studiato dalla storiografia questo tra le altre ragioni se sono due sostanziale uno ed è questa
Vischiosità storica del rapporto che c'è tra liberalismo italiano il partito di Puglia ha parlato Giovanni Orsina ne è un'altra ragione che sentiva mente il percorso del primo PLI
Dal ventidue al venticinque coincide con una fase di fiancheggiamento al fascismo e questo ha scoraggiato diciamo molti tentativi di ricostruzione storica ovviamente che non fossero delle condanne senza appello per la storia divenne italiano dal ventidue al venticinque questo ci vuol dire anche per gli storici di area liberale e liberaldemocratica
Al contrario invece di quanto avviene nel partito perché quando il partito si riorganizza dopo il fascismo e dopo la guerra
Si riunisce nel suo primo congresso nazionale di duecentoquarantasei numerandolo terzo congresso del PM quindi rivendicando diciamo una continuità
Rivendicando orgogliosamente una continuità comunque il momento fondazioni
Quindi questa è una buona occasione non per confutare quella che c'è quella dei tempi John entro i confini fu confutare quella che è ormai una consolidata
Verità però atto ma per ritornare un po'un clima generale in cui si svolse il congresso e anche sulle ragioni
Che determinano quella scelta ovviamente lo faremo sinteticamente compatibilmente ai tempi che ci sono stati assegnati quindi allora tanto il dato che emerge con grande evidenza è questa
Grande Bastagli amento delle forze liberali Monti conflittualità già latente prima
Della Grande Guerra anche la Grande Guerra non fa che a cui dà in questo senso l'intervento professor Cammarano è stato eloquente
Ecco però si nota diciamo a partire dalla dalla fine la Grande Guerra una tendenza all'aggregazione delle varie componenti che per iniziativa soprattutto del centrodestra Sonia Alessandri
Quindi nel periodo che va da diciannove al ventidue
Ci sono ripetuti tentativi di incontro
Di questa componente con quella giolittiana tentativi che falliscono l'idea rimanendo che rimane quella della fondazione della formazione di un grande partito liberale
Come strumento per fronteggiare l'avanzata dei partiti popolari il periodo come sappiamo è scandito da tre momenti elettorali che hanno una incidenza dure diretta su questo processo le elezioni del diciannove che sanciscono il trionfo delle forze popolari le amministrative del venti e quelle del ventuno che invece diciamo mostrano dei questa tendenza questa ricerca di una aggregazione quelli nelle elezioni che blocchi nazionali sono diciamo una un segnale di questa possibile aggregazione favorendo anche tra l'altro l'ingresso dei primi fascisti alla Camera quello però che si nota che nonostante questo sforzo le fratture persistono
Anzi si acuiscono nella ventiseiesima legislatura tra il giugno del ventuno in luglio del ventidue i gruppi parlamentari della famiglia liberale aumentar no
Piuttosto che diminuire cioè si nota un ulteriore scomposizione dei due gruppi di riferimento quello giolittiano
è quello Sandri nel caso del gruppo giolittiano fondazione del Partito Democratico italiano di avendo redditi e di quello Sandino per esempio c'è un gruppo di democrazia liberale di Belotti De Nava grazie
Quindi è su questo sfondo diciamo che collochiamo questo primo congresso che si svolge a Bologna l'otto ottobre e si apre con una buona attenzione da parte della stampa nazionale primo luogo il Corriere della Sera
Grazie anche alla presenza del senatore Albertini
Sono dei buoni numeri duecento congressi sino a settecento delegati è presente anche una milizia di partito le famose squadre
Le non molto famoso diciamo così scuola squadre d'azione liberale con una divisa kaki
Quindi gruppi giovanili Linden bandiere ecco uno scenario che sicuramente degno di un partito di massa tra i parlamentari si nota una una una certa prevalenza degli appartenenti ai
Dei deputati e dei senatori del centrodestra Sonia facciamo qualche nome Ginosa Rocchi sul quale ritornerò in chiusura poi Belotti cattolico-liberale che era stato Sandrino poiché
Passa in questo gruppo diciamo più o meno un tono Giuseppe Mazzini che è un influenti Simone
Presidente della lega dei che del dell'industriale piemontese esposi ritroverà anche nel periodo della transizione nel nell'immediato post fascismo è che era il segretario del partito parlamentare sarà entrino
Poi l'agrario divani tra i senatori oltre ad Albertini
Il generale Alfredo Dall'olio e Giuseppe Canali che era stato sindaco di Bologna almeno centocinque mila centoundici di famiglia liberale di tradizione risorgimentale è già deputato per due legislature
Nella testa tra i promotori dell'iniziativa spiccati gli intellettuali economista liberista Alberto Jona Giovannini che è l'elaboratore del programma
Assieme al piemontese GAI al toscano Mascagni età giolittiana ritroviamo sole il giovane Soleri altri giovani piemontesi
Ben due deputati di non molto peso come Michelino Coggi pietrosi da quindi il dibattito la ricordavo Paolo Carosi è vero si concentra prevalentemente sul sul nome cioè se è partito liberale senza alcun'altra
Specificazione un partito liberale democratico però lo ha detto anche Carusi non è semplice e disputa nominalistica ma e tutta relativa al tema delle alleanze perché a destra
I liberali puri facevano intendere di non di non di non avere alcuna intenzione di avere a che fare con i i democratici perché devo grande democrazia era diventata sinonimo di demagogia quindi
Bisognava respingere assolutamente le coccole demo sociali e devo nicchia
Partito liberale invece era un'etichetta che i democratici rifiutavano per non essere confusi con quelli che già chiamano
Reazionari attenzione questo luogo il mio mio centoventuno con i blocchi invece tu c'era stata c'era stato questo tentativo
Elettorale di aggregazione
Molto interessante la caratterizzazione geografica delle differenti posizioni perché il Piemonte era diviso in due tendenze a Torino e Cuneo e qui non poteva essere altrimenti diciamo nelle terre di Giolitti prevaleva la sinistra diciamo liberaldemocratici
A Novara la destra Lombardia e Veneto erano prevalentemente a destra così come il Lazio l'Italia meridionale soprattutto le Puglie che la tela di Santa nelle isole in Liguria prevaleva la tendenza liberaldemocratica la soluzione liberale pura intransigente era caldeggiata spiccatamente in Toscana e in Emilia soprattutto nella città di Bologna
E a differenza di quello che avveniva
Nelle Romagne
Ora se si segue con attenzione il dibattito ecco il problema principale rimane che comunque presente dei motivi di interesse
Il problema rimane quello della unificazione dei vari componenti liberali però qui emerge la consapevolezza di una crisi drammatica dell'istituzione
Uno Stato incapace di imporre l'autorità urgente necessità di difendersi dalla minaccia della violenza massimalista
Il congresso mi sembra che possa essere visto come uno punto di quei momenti
Di un percorso di ricerca cioè di una strategia esaudire esistenze di riscossa borghese che inizia nel mille novecentodiciannove
Basta guardare la vicenda personale di molti congressisti primo far prima fra tutti quella di e Giovanni e giovani nel suo discorso di apertura
Respinge ogni possibilità di apertura alla democrazia cita espressamente Giovanni Amendola lo critica dicendo era un liberale nazionale è ora invece sostiene un collaborazionismo indifferente a destra e a sinistra
Giovanili invece escludeva ogni possibilità di collaborazione qui sottolineo che
La possibilità di un'apertura detta ventidue è presente in Amendola io ricordo di essere stato presente a un convegno su va aver partecipato a un convegno su Amendola
Partecipo Bedeschi
E disse qualcosa a proposito alcune dichiarazioni di Amendola a favore del fascismo tra virgolette ma insomma di accondiscendenza diciamo nel mezzo de di una necessità di apertura è successo un po'il finimondo ci fu una sollevazione dei tra i quali anche il mio maestro spessissimo
Però per il rischio lo ha riscritto la sul foglio qualche settimana fa però in effetti io un po'sospinto andando a cercare un po'di carte in effetti non aveva torto già in questo arancione dette al ventidue
E qui c'è presente una lettera di giovani ma balbettii ad Amendola che Ri ritorna su questo punto c'è possibilità di aggregazione che a destra che a sinistra e quindi in collaborazione anche con i fascisti ed importante scrive e che i fascisti non diventino Stato
è che non diventerà un partito di massa perché altrimenti il partito di massa ucciderebbe lo Stato questo è
Questa è l'idea quindi poi al ventidue adesso è proprio nel giorno di c'è una lettera del dei primi di ottobre il ventidue quindi poco prima del congresso
Giovanili invece esclude ogni possibilità di collaborazione a sinistra il nome del vero liberali dovrei Giovanni destra da una definizione in quella precisa fase storica significa antitesi alla degenerazione della sinistra è ripristino dei valori politici dello Stato
La strategia ereditata chiaramente i liberali vedevano il fascismo un dissidio interno tra una tendenza rivoluzionare una legalitaria
Un dissidio non ancora risolto per cui un partito liberale unito aveva la sua ragion d'essere facendo in modo che la frazione di Alitalia avesse il sopravvento
Ora queste Giorgione diceva qualcosa occorre che ci sia un partito liberale forte il quale esatte disciplinare queste fosse cioè i fascisti nel grande alveo della legalità affinché l'Italia abbia forza
Sono e questa è un'idea ampiamente condiviso cioè il fascismo era visto come apertamente da più parti una soluzione inevitabile e necessaria per il ripristino della legalità
Giovanni Borelli presente a a Bologna fece un grande discorso molto prodigo di Fini a Bologna il fascismo come una bene sita iradiddio
Il fumo Giuseppe Mazzini che abbiamo citato prima in un'intervista al Resto del Carlino affine congresso in cui sosteneva in realtà aveva molti dubbi che si potesse essere liberali fascisti nello stesso tempo però era chiarissimo c'era il fascismo sta salvando l'Italia
Addirittura un delegato di Ancona dichiarava che il fascismo non poteva rientrare nella legalità se non andando al potere
Cioè e questa è una un un concetto che ritorna in altri congressisti cioè l'arrivo di Mussolini al potere significava
La sua costituzionalizzazione
Quindi la sua ecco quindi ecco e poi il fascismo si sarebbe esaurito
E ci sarebbe stato insomma un po'il trionfo delle idee liberali altra illuminante testimonianza
E quella di Quintino Piras segretario organizzativo del primo PLI
In un opuscolo del ventisei scriveva cito la marcia su Roma spiritualmente combattuta Danone liberali attraverso il martirio del diciannove e del venti e del ventuno nelle piazze nelle vie d'Italia con il congresso di Bologna
Che voleva dire soprattutto rinnovamento della nostra vita politica parlamentare restaurazione d'imperio della legge e dell'autorità
Dello stato
Ciò però attenzione ribadisco non significa identità sostanziale con il fascismo i liberali precisando di volere rimanere tali si sarebbero serviti del fascismo per il ripristino dell'ordine sicure appunto in una sua costituzionalizzazione è un intervento eloquente quello del senatore Albertini in un editoriale del Corriere
Del giorno della vigilia dell'apertura è compreso il sette ottobre
Che era un bell'articolo in risposta al discorso di Mussolini
Che aveva pronunciato ammirano il quattro ottobre in cui aveva decretato il fallimento dello Stato liberale bene Albertini rispondeva che una cosa erano i governi liberale un'altra cosa era lo Stato liberale
Indubbiamente stanno fallendo i governi a causa di una degenerazione demagogica della libertà e tutto ciò offuscato allo Stato liberale nato dal Risorgimento
Nulla di male quindi se i fascisti fossero andati al governo perché ha la volontà del popolo dove avrebbero provveduto all'opera cito all'opera di disintossicazione dell'Italia ufficiale dalla democrazia dalla demagogia cioè la ricetta era molto semplice la rivoluzione la risoluzione fascista e lo spirito liberale quindi in sostanza una questione di metodo non di sostituzione di principio
Ecco è ed è indicativo che diciamo questa concezione strumentale del fascismo emerga
Al congresso di Bologna nel primo cioè si è è esemplificativo il primo punto del programma di cui ha parlato anche Carusi del programma congressuale
Cioè primo punto allora ed è del programma restaurazione dell'imperio della legge dell'autorità dello Stato inteso come Stato democratico difensore degli interessi di tutti i cittadini che era la formula di che aveva preso ripreso verbatim
Piras nel suo opuscolo
Quindi ecco congresso si conclude con una secessione delle componenti piemontesi quelle che sostenevano la soluzione liberaldemocratica la stampa considera ciò come un insuccesso con un fallimento
Cioè non partecipavano le componenti vice quelle più vicine a Giolitti è d'altronde però nonostante diciamo gli sforzi per comporre il dissidio
Il programma se si legge attentamente diciamo contiene alcuni a spetti che suonavano come anti giolittiano i punti sei e sette
Erano chiare enunciazione di liberismo economico massima libertà d'iniziativa privata deregolamentazione riduzione spese pubbliche riduzione delle funzioni statali
è passato dei servizi pubblica amministrazione privata laddove fosse stato economicamente conveniente da questo punto di vista credo che si possa dire che l'apertura di credito nei confronti del fascismo era un ulteriore modo diciamo sbarazzarsi definitivamente di Giolitti ed Giolitti
Da questo momento il fiancheggiamento al fascismo del PLI è istituzionalizzato e dura sino alla crisi del delitto Matteotti delle star del ventiquattro dopo quella crisi anticorpi lo ha ricordato l'avvocato Cianci si svolge un secondo congresso che invece voterà il passaggio all'opposizione vincerà una mozione cioè si spacca in realtà partito perché comunque vince la maggioranza viene ottenuta viene raggiunta su un odg di centro Fossombrone minori
Secondo la formula né fascisti né antifascisti ma liberali è è un passaggio l'opposizione comunque netto ed ecco confermato dalla viva reazione che si registra in più parti al discorso del del tre gennaio mille centoventicinque di Mussolini che viene considerato il vero colpo di Stato cioè il vero attentato alle libertà costituzionali conquistate con il Risorgimento che era visto come già un segnale incontrovertibile nelle intenzioni di costruzione di uno Stato di uno Stato
Autoritario ora io qui serve acquisito inizia un'altra storia dei dei liberali italiani di fronte al fascismo e senza entrare senza scomodare diciamo le vicende dei grandi leader poi forse sicuramente conosciute ritrosia di Napoli
Vorrei però qui esemplificare attraverso due personalità già citate che erano a Bologna nel ventidue giro salotti Alberto Giovanni e sono due percorsi diciamo dagli esiti differenti
Salotti Gino sarò chiaro deputato eletto per la prima volta il mio centotredici interventista animatore del fascio parlamentare difesa nazionale elemento di punta del Sandri ISMU in Toscana uno dei promotori appunto del congresso di Bologna
Viene rieletto nel ventiquattro viene diventa ministro dei lavori pubblici nel rimpasto di governo dopo la crisi del delitto Matteotti e diventerà il leader di un gruppo liberale nazionale che poi confluirà quasi totalmente
Nel fascismo quando romperà anche un il vecchio maestro Salandra che invece volterà le spalle a a a a Mussolini e quindi sanno che diventerà un organico del fascismo nominato poi senatore del minore centoventinove Alberto Giovannini invece primo segretario del PLI
Fu eletto deputato nel mille centoventiquattro sostiene convintamente il governo Mussolini che lo convince convinceva soprattutto sui temi della restaurazione dell'autorità dello Stato e non poteva essere altrimenti è soprattutto sui temi del liberismo
è che in questo caso giovanili guardava soprattutto al ministro De Stefani
Dopo il congresso di Livorno passa all'opposizione prima moderatamente poi convintamente dopo il discorso del tre gennaio del venticinque è andò a far parte di quella pattuglia di liberare gli opposizione
E non partecipa all'Aventino e che avendo però il vecchio Giolitti
Il suo rappresentante in più più autorevole il venti giugno il mio centoventicinque prende la parola alla Camera
Contro il disegno di legge che consentiva al Governo di emanare norme giuridiche
E perché considerava questa questo atto una mortificazione del Parlamento è un bellissimo discorso molto vibrante molto coraggioso ricordo che siamo dopo il delitto Matteotti
è un discorso in cui entra direttamente in diverbio diciamo con rotto poi addirittura un Mussolini al quale dice apertamente le speranze di quei liberali che avevano posto la fiducia del suo governo erano rimaste deluse
Chiude il suo il suo discorso invece rivolgendosi a Rocco in questi termini
Noi facciamo opposizione a questa legge perché onorevole Guardasigilli anche i suoi atteggiamenti precedenti di uomo politico di scienziato garantiscono della sarà assertore di uno Stato onnipotente invadente
Questa concezione politica accompagnata dalla facoltà di emanare decreti legge che sottraggono all'escussione del Parlamento anche materie politiche essenziali rendono grave e oscuro L'Avvenire beh era stato
Buon profeta da allora da quel momento giovani servirà la sorte di molti liberali che rimasero in Italia subendo le miserie del regime fascista
Grazie
Grazie così le mie non sono innanzi melenso ringraziamenti di rito ho ascoltato con grande interesse le considerazioni impegno però comune bene per una loro pubblicazione speriamo di poterlo fare su consumi
Veramente sta spero di potervi importunare i quattrini a ottenere quel sito magari di ammenda
E adesso passo testimone a favore Morbelli per la seconda grazie
Allora nella reale al tavolo
Richiamo otto Balzani dell'Università di Bologna garantire una volta dell'Università di Pisa sarà con chiarezza a nome della scuola le diciamo e la relazione invece rimanere un'azienda battere non sono siano prevalgono le va bene Giovanni visto che siamo una colonia vorrei ricordare che Giovannini poveri nei quarantacinque giorni del governo Badoglio fu chiamato a redigere il Resto del Carlino cioè quelli con riguarda cinque giorni lui erano i famosi nemmeno io minore avevano una nuova popolazione silenzio avrei cinematografico per vi ricordo che vengono del reato di frode in automobile percorrere sarei così ecco poi dopo cibo invece la guerra civile
Dobbiamo aspettare il principali ci siamo contenti quasi più o meno manca manca chiarezza
Dare spazio a chiarezza
Entrando
L'ho visto allora e risente visitarono subire rinunciare nel primo che viene no coordinatore La sette no io sono il coordinatore anche Chang coordinatore del reparto confermano racconterà tutto è pronto l'ordinanza Igor Budan cose eccetera invece il movente allora non ha cominciato a porsi in altra parte undici pure qua così riteniamo in una sorta di continuazione
Di quello che si è detto in questa in questa carrellata molto rilevo Montesano e di tante cose per quanto noi fossimo tutti quanti volevate andiamo malinconia ma delusi nel nome sono intervenuto ieri quindi credo che il consiglio i dodici anni di stampare infatti genitori
Ci penserà Rubbettino naturalmente con i soldi del Sinai ormai allora professione paesaggio prevista va in televisione poi viene pure convegni a e maggior cui conferire quindi dovrà insomma pene a Rosina
Ma l'abbiamo incastrato allora sinonimo parola
Possiamo Susa
Sarà il giornalista di professione una comandava Elena risente il nemico ordinario comandava l'autore inserisce governare la parola no no no ragionevole
Va bene allora qui morì dopo aver fatto questo questo bilancio del bilancio questo ritorno indietro di un secolo
E per la prima volta non ci sono protagonisti davanti dato che il passato un secolo sono dei liberali presenza è riuscita ad arrivare siamo tutti un po'maturi ma nessuno ha superato i cent'anni
Ebbene in effetti c'è stato questo questa cosa che è stato mosso inserimento storie svolge un periodo che nessuno aveva mai affrontato ma certo perché tutti quanti erano come dire allora noi eravamo più precisi non c'eravamo
E allora facciamo passettino nero ancora più indietro perché nessuno di noi Granato ma i nostri genitori sì quindi qualche cosa ce l'avevamo in testa quando
Abbiamo affrontato questo argomento cioè il fatto che che con tutto quello che era successo era successo come reazione onerosa che
Era inimmaginabile fu inimmaginabile in Inghilterra inimmaginabile negli Stati Uniti cioè tornarono Val d'altronde ufficiale non sputa chiari in piazza cioè apre dalla sorella Santarelli cioè
I ragazzi Morbelli ed al Paese andavano a scuola Angelo Mai a Genova dal ponte del Carignano
Videro libero gli ufficiali che scappavano inseguiti da indiano e viene ecco quindi erano era il ritorno erano il ricordo dei reduci
Questa cosa scatenò una relazione d'areazione ecco quindi siamo in quel clima quel clima è un periodo che grazie a Dio abbiamo già alle spalle nessuno per fare dei paragoni paragoni casomai sono quando c'è ci sono quarantacinque gruppi liberali alla Camera che uno dice o ma guarda un po'e guarda mi sembra di sì se mi sembra di e adesso il visto viene diviso la diretta dal Parlamento in questi giorni cioè tutte queste soprattutto i famosi personalismi bene leviamo Martinazzoli verso l'originaria vediamo parte questa questa nostra gioia di spaccare il capello in quattro diversi ogni volta che ci troviamo in tre perché dobbiamo essere due contro uno perlomeno ecco allora di fronte a questo quale il liberalismo futuro che si può pensare in Italia tra liberalismo e italiana ci sono stati bene o male
Con un secolo e mezzo di storia piena eccetera adesso volevo dire quasi due secoli ecco sono due secoli che hanno costruito l'Italia no
Ma non hanno lasciato una traccia nella popolazione nella cittadinanza tale per cui oggi da ultimo siamo dieci liberale Belice come già diceva dettare Giolitti è stato citato digiuna da tutti si dicono liberali siamo
Liberale lo ricevono anche dove avete sentito ecco anche oggi
Dj Maggi ci fosse uno che dice di non essere liberale
Bertinotti addirittura dice Luigi ricomincia tutto da capo a piedi quindi vuol dire che invece un voltafaccia abbiamo lasciato a sé tutti oggi si dicono liberali così come quando noi avevamo i calzoni non dico corti Masoala tutti quanti dicevano siamo tutti democratici amichevoli
Oggi non si dice più di essere tutti democratici gli deve essere tutti i liberali ora via di mezzo per accontentare gli orecchiabili tutti liberaldemocratici
Oggi siamo tutti liberaldemocratici e vero
Ecco e questa è la domanda di partenza
L'ho tirato ovvero allora io sarò ormai da una cosa telaio Europa usate Roma nove
Allora visto che devo cominciare
In realtà come ho detto non è
La relazione prima l'ho fatta perché stavo sostituendo un collega quindi proprio nel seno non è che l'idea era di partecipare prevalentemente alla tavola rotonda e poi lasciare invece che il professor Pombeni parlasse del tema dei liberali il partito perché appunto è l'unica ha dedicato moltissime riflessioni questo però conto visto che che siamo qui riprendo un po'il discorso che non avrei dovuto fare ma che ho fatto in precedenza
Allora molto molto rapidamente diciamo è molto schematicamente
Questo tema del rapporto fra l'Italia e liberalismo
Diciamo secondo me insomma ci sono due elementi sui quali possiamo ragionare nel momento in cui si sta ci chiediamo un certo senso quale sia stato il ruolo del liberalismo in Italia e quale sia il rapporto fra l'Italia e liberalismo cioè il primo elemento è un elemento che ha a che vedere con le oscillazioni del liberalismo su scala globale
Cioè nel negli ultimi due secoli ne abbiamo avuto dei momenti nei quali liberalismo era un'ideologia che aveva una forza egemonica a livello globale
E invece ci sono stati dei momenti nei quali liberalismo non ha avuto un momento di fortuna prima diceva Enrico adesso tutti si dicono liberali questa è una frase che secondo me si poteva dire trent'anni fa
Adesso non mi pare che tutti si dicono liberali adesso mi pare invece che il clima sia in clima nel momento nel quale i valori del liberalismo sono in difficoltà quindi perché ma perché il liberalismo punto ha una sua storia
Come diceva come si diceva prima
Non lo diceva prima anche Fulvio Cammarano insomma il liberismo ha una sua spinta universalistica fortissima
E in un certo senso la storia di liberalismo per certi versi è la storia della modernità politica cioè la storia dei nostri ultimi due secoli di vita che sono punto due sei gol segnati fortemente dalla dal tentativo di costruire un ordine liberale appunto in alcuni momenti questo tentativo è stato trionfante il liberalismo è stato un'ideologia egemonica metà Ottocento tutti guardavano la Gran Bretagna liberale perché ritenevano che quello fosse il modello vincente e in fondo la capacità britannica di esercitare l'egemonia a livello mondiale certificava
Questo questo trionfo
Già dalla fine dell'Ottocento l'inizio del Novecento lo dicevamo prima questa ideologia invece entra in difficoltà certamente gli anni Venti e Trenta sono momenti nei quali il liberalismo Tuca probabilmente il suo punto più basso
Per poi riprendersi dopo il quarantacinque
Che secondo me tutto sommato segna un nuovo Periodo di predominio liberale certo c'è un guasto a stento incerto Ceccherini sisma però essenzialmente l'ordine politico post quarantacinque
Nella sua essenza fondamentalmente è con la liberal democrazia economia capitalistica poi contanti elementi diciamo che entrano per per definire questo quadro essenzialmente un momento di di predominio liberale
E poi appunto il momento post mille novecentottantanove nel quale di nuovo abbiamo un momento di rilancio fortissimo
Del liberalismo bisognerebbe ragionare su quello che il periodo degli anni sessanta e settanta perché lì invece c'è un altro momento diciamo di lacerazione storica quindi da un lato c'è un'ideologia che a momenti di fortune momenti di sfortuna
E dall'altro lato c'è un'Italia che all'interno di questa storia che partecipa a questa storia che vide in momenti di fortune di sfortuna dell'ideologia liberale
Avendo un rapporto essa stessa molto compresso con il liberalismo ma era diciamo riprendo appunto il discorso che che stavo facendo prima per quale ragione ma perché in Italia si cerca di importare un ordine liberale impiantando lo su una società civile che scarsamente pronta e scarsamente adatta che non ha proposto un ordine liberale dal proprio interno il liberalismo è un prodotto di importazione è un'idea di una classe dirigente piuttosto circoscritta con dei rapporti complessi con il territorio diciamo con con la base
è un'idea di una classe dirigente che cerca di usare questo strumento del liberalismo come strumento di modernizzazione per il quale il bel per la quale il liberalismo è diciamo lo strumento che serve a portare un'Italia arretrata
Sulla strada del progresso della modernità e rimetterla in pari colme di grandi Paesi dell'Europa settentrionale il liberalismo in Italia essenzialmente nasce in questa forma
Quindi nasce con un'idea con un impianto
Fortemente giacobino cioè con l'idea che c'è una operazione top down perché dall'alto si porta il liberalismo la società civile che è scarsamente adatta e quindi in un certo senso la la si liberalizza
La si trasforma cioè l'inverso di quello che accade nel mondo anglosassone invece liberalismo sale dal basso è una società civile già liberale che Ruth INCE un ordine liberale nel contesto italiano invece il discorso è chiaramente
Chiaramente l'opposto è un ex è un'élite liberale che cerca di liberalizzare
Il Paese e cerca di liberalizzare lo nel momento in cui l'ho l'unificata insomma tutto il discorso abbiamo fatto finora i Sandrini giolittiano il rapporto col fascismo la frattura interna al mondo liberale
è relativa al fatto che noi abbiamo alla radice del liberalismo italiano non una parola libertà ma due parole libertà e nazione
E le parole non è che sia necessariamente compatibili in maniera spontanea no io sono uno di quelli che ritengono che non siano necessariamente incompatibili però
Devo bisogna lavorarci per le per renderle compatibili per farli rivivere per far rivivere insieme ed è ben evidente che lo sforzo della classe dirigente liberale e le tensioni interne alla classe dirigente liberale Ford citato più volte la crisi di fin e secolo la crisi dell'interventismo ma poi dopo
Antonio scorre io Eni Paolo Carusi sale il sale Andrini giolittiana Gerardo Nicolosi tutto il tema del rapporto col fascismo cioè è uscito costantemente questa tensione interno al mondo liberale
Fra l'idea di nazione l'idea di libertà e il fatto che nel momento in cui a livello globale
Il liberalismo perde la sua funzione egemone cioè con la prima guerra mondiale molto semplicemente questo rapporto si lascerà si Stratta
E da quel momento in poi c'è poco da fare insomma il liberalismo italiano
Vive con lo stigma si porta sulla sulle spalle lo stigma di non essere riuscito a sanare quella questione sopravvivere
A quella svolta storica che è lo stigma riposi porterà anche dopo il mille novecentoquarantacinque dopo il mille novecentoquarantacinque liberalismo
Un'ideologia che viene percepita come storicamente sconfitta
Non soltanto in Italia ma certamente anche in Italia sono quelli che non sono stati in grado di impedire l'avvento del fascismo sono quelli dell'anno in un certo senso aiutato fiancheggiato cioè sono quelli che non sono riusciti a gestire
Ivi processi di modernizzazione questo esempio lavorando sull'Internazionale liberale
è molto evidente
Dell'Internazionale liberale sono furibondi nel quarantacinque quarantasei quarantasette perché dicono cioè percepiscono che si stava ritornando a un mondo liberale però loro non beccano un vuoto
Cioè il il modello liberale lo stanno ricostruendo i conservatori laburisti i democristiani ma non i liberali perché lì c'è una sensazione del fatto che quelle un'ideologia che alla prova della storia non è stata in grado di produrre questo a livello globale è infatti coi partiti liberali qua non ovunque
Ma quasi ovunque in particolare in Europa restano partiti minoritari
Restano partiti d'élite restano appunto testimonianze
Di un altro momento in un di un altro momento storico e questo naturalmente vale moltissimo in Italia
Dove questo segno dell'idea che tu il liberalismo non ce l'hai non ti viene dal basso non ti viene dalla società civile ma in qualche cosa che devi costruire dall'alto rimane ovviamente
Fortemente integrato dentro la cultura politica nazionale
Che ha una cultura politica che resta dirigista concettualmente cioè nella cultura politica italiana ritiene che la politica sia più avanzato della società civile e abbia il diritto e il dovere di intervenire sulla società civile per educarla
E questo vale anche per il post quarantacinque con l'idea che in quel caso lo strumento educativo è lo strumento del partito è il partito che educa gli italiani alla diciamo a essere moderni essere a vivere in una democrazia ma questo vale anche per per per diciamo per i per i mass media quella famosa frase attribuita Bernabei che la televisione doveva servire a far uscire l'Italia la fa scendere gli italiani dagli alberi
è una frase piuttosto emblematica cioè questi è una banda di babbuini noi adesso con la televisione finalmente di trasmettiamo la civiltà poi uno dice perché vent'anni dopo trent'anni dopo gli italiani appena c'hanno l'occasione votano per Berlusconi fondatore e proprietario di una tv commerciale decidetelo perché perché può a un certo punto i babbuini si incavola soprattutto perché capiscono che vengono trattati da babbuini però
Il punto è quello cioè il punto è che c'è una cultura politica che pensa che la società civile italiana sia immatura sia inadatta all'auto-governo il cui indie che debba essere governata dall'alto
E questo che apparteneva anche alla tradizione liberale continua continua su tradizioni che liberali non sono più a questo punto negli anni Cinquanta e Sessanta il liberalismo è un partito di minoranza ma ciò nonostante a maggior ragione diventa ovviamente
Una forza compressa è considerata un po'
Definitive insomma come dire un elemento di testimonianza di un'epoca che ormai che ormai è passata ormai trascorsa che è stata che è stata superata e da qui ovviamente tutto quanto lo sforzo di Malagodi di ritrovare una funzione di ricollocare il partito
Dopodiché però se entro pure Malagodi no finisco più quindi a questo punto mi taccio restituisco la parola ora
Accelera negli anni cinquanta miliardi sono un po'non so se ci sono dove aveva chiesto veniva dato in streaming
Parliamo dei figli in vetroresina giovani dentro il vecchio amico dalla sorella risolva una volta nel nella
Nella produzione di apertura di una del cento sottosuolo disse
Ai tempi in cui quand'ero ragazzo si esotici studia perché ci troviamo in un raid avermelo nevose sui aveva dovuto poi invece eccolo qua
è venuto fuori a scuola di Vienna il i nuovi orizzonti liberali del dieci virgola cioè cessato il rinnovamento o no
E io che sono voglio andare a un lungo che nuvoloso che e Roberto Lanza emerge un risultato record sicuramente la violazione della minoranza
No da
Pezzuto grazie per l'invito è stata una bellissima occasione per vedere molti avvisi che non ritengono di e info e quindi non so se riuscirò a esporrà la sua domanda abilitante in maniera pertinente intanto volevo inserirmi nella traccia nato in realtà da Giovanni e c'è un bellissimo libro di un nostro collega pubblicato alcuni anni fa che s'intitola il comando impossibile e qual è il comando impossibile dei liberali
Dopo l'unità d'Italia andare dagli italiani e dire sia libero
Puoi dire una persona devi essere libero se non la sente lui cioè l'illusione di questa classe dirigente ma anche la grandezza e quella di riuscire come si diceva a stabilire una diciamo una una forma mentis liberale attraverso l'organizzazione di governo che era il anche naturalmente con tutte le altre ramificazioni istituzionali che consentisse
Alle persone di percepire questa libertà interiore metabolizzare le epoche restituirle col tempo
Quindi comincia così il nostro il nostro ragionamento ma il liberalismo italiano cioè quello quando non ci sono sulla sulla tavola né gli inglesi né i francesi che cosa aveva prodotto perché qualche forma di liberalismo c'era stato fino al mille ottocentoquarantotto e questo liberalismo bisogna dire non era andato molto il laccio che cosa avevano prodotto gli italiani
Al via cosiddetto liberalismo Alitalia avevano prodotto il municipalismo
Rivendicazioni municipali le monarchie consultive i sovrani assoluti che io avevo non li consulta il primo Minghetti tutti questi che chiamiamo liberali di prima
I quali non avevano assolutamente nella loro mente il Parlamento l'organizzazione costituzione
Tale tira fuori dal loro rata questo era quello che c'era stato in Italia che non sappiamo che la grande come dire grande passo in avanti
Lo fa il Piemonte con la Mer con la scelta monarchico censita aria libera costituzionale sulla base dell'individuazione del soggetto i lettori cittadino lettore non il Municipio non la comunità non la corporazione
Il cittadino il elettore per ma per censo che diventa capacità poi il secondo in secondo luogo ridiventa il soggetto della politica in questa è la grande frattura nel Risorgimento chi segna
Dopo il mille ottocentoquarantanove una storia diverso in questo Paese non dobbiamo dimenticare questo Paese nonostante racconto che è stato fatto di un Risorgimento coerente non è per niente coerente questa scelta diventa vincente dal momento in poi
L'incrocio vincente in un Paese dopodiché da quel momento l'importo che rimane lo statuto in campo tutti coloro che vorranno scegliere la libertà il Partito della Libertà dovrà per forza se vogliono vincere
Applicarsi e scegliere questo tipo di modello questo per dire che
è vero che la scelta e di questa scelta che viene fatta da Cavour
E che viene diciamo confermata con la guerra di Crimea livello internazionale è una scelta occidentali sta perché questo è il punto nevralgico del nostro liberalismo il nostro liberalismo occidentali fin dall'inizio
Quando Kabul fa la discorso per dire noi dobbiamo andare con i francesi
E gli inglesi in Crimea contro i russi
Lo dice sulla base di un'idea quelle sono le potenze occidentali che rappresentano il mordi rappresenti costruire la libertà costituzionali come vogliamo anche al quale non vogliamo partecipare quindi una scelta occidentale
Questo occidentalizzazione dell'Italia questa modernizzazione occidentale rimarrà storicamente la base del liberalismo anche successivamente fino ad oggi diciamo che questa è stata una delle grandi vittorie del liberalismo nella sua forma partito e anche in quella culturale cioè andando voglia toccare negli altri partiti pensiamo perché aspetta prima della democrazia cristiana dopoguerra non andando a inserirsi dentro quelle quegli ambienti
Per quello che riguarda la domanda
Ecco io per rispondendo facendo riferimento al contesto del mille novecentoventidue
Una una cosa che secondo me è da diversi e che rende così diciamo il liberalismo italiano del diciannove ventidue sembra una gabbia di topi ballerini no per cui questi topi cominciano ancora tutte le parti come se fossero soggetti a correnti elettriche non sanno dove andare non sanno non sanno così impattano delle istituzioni bisogna restituire lo statuto la libertà economica ma dice è un problemone grande come una casa che il ruolo dello Stato
Dopo il mille novecentodiciannove lo Stato è lo strumento con il quale si costruisce piaccia o non piaccia la modernizzazione modernizzazione incorporata in gran parte dei Paesi d'Europa Aime
Ma anche dove siamo nei paesi del liberismo del o liberale come la Francia come l'Inghilterra come gli Stati Uniti il tema comunque di un rapporto fra stato il cittadino non più fra nazioni ma proprio con lo Stato
Diventa decisivo il vento di e di queste persone è drammatico perché ovviamente essendo diciamo nella loro mente lo Stato un'entità minima come abbiamo visto anche nel programma di Giovannini
Fortemente diciamo deprivata il più possibile di funzioni
In un'ottica di apertura nel momento in cui i Comuni non hanno più soldi perché parliamo di questo mille novecentoventuno ventidue la Cassa depositi e prestiti aveva finito di dar soldi comune quindi non si fanno più lavori pubblici
Poi impossibili quindi problemi di amministrazione pratica realtà che sono dominate dei liberali dei socialisti dei cattolici soltanto quattrini
Problemi di infrastrutture che non ci sono che sono finite saltano le banche la Banca di sconto che saliscendi novecentoventuno
Problema finanziarie perché doveva essere un mercato che si auto governa no in teoria non ci doveva essere la mano dello Stato saltano le banche quindi gli elettori liberali anche a livello territoriale
L'idea che lo Stato debba essere forte ma un forte che reprimere soltanto i rossi che hanno un'idea di Paese diversa da Noè ma per aprire delle risposte politico-sociali ha problemi reali dell'amministrazione
Cominciano a considerarla inedita
Quindi quello che si perde è l'elettorato liberale
Quindi è chiaro che per molti di questi deputati di collegio sì vengono la regionalizzazione funziona finché c'è un rapporto personale che tiene ritiene una legislatura
Una ma quando finiscono i soldi con l'inflazione che porta Piras valutazione porta via il settantacinque per cento del valore della lira in tre anni
C'è il problema del caro vivere per cui se non arriva lo Stato che dice che bisogna adeguare gli stipendi non arriva neanche Marivaux neanche comprare il pane va bene
Non riescono a rifarsi sulle sui sugli affitti perché gli affittuari non riescono più a pagare per sopravvivere parlo dei proprietari e quindi in molti casi debbono pendenti si crea la piccola proprietà non a caso sulla quale far della che farà le fortune del Partito popolare ai danni dei liberali
In questo contesto come fanno nessuno di questi anni errata
Una risposta convincente al drammatica precisa del di centralità della scena politica dello Stato
E questo è una grande risorsa di Mussolini del dopo il mille novecentoventidue che non è soltanto una perché la parte come repressiva dell'estrema sinistra
Ma poi nella realtà è la costruzione di un modello statalista
Fortemente statalista del nostro Paese perciò antiliberale ma i liberali né il ventidue la risposta non c'è la prima questo è il punto da cui partirà questo è l'aspetto per cui anche dopo la guerra il rapporto il liberalismo diventa ai fa partita se non
In alcuni con lei di tipo accademico a a emergere come tentativo di far convivere l'elemento statali con quello della libertà economica che quello diventa la chiave di volta è noto in tutto il dibattito all'interno del liberalismo postbellico che non è più il problema nazionale quello è stato risolto diventi il problema
Di come facciamo a ridurre diciamo l'intervento dello Stato in un contesto non più drammatico come quello di crisi dopo la prima guerra mondiale o dopo la seconda mantenendo una libertà io dico
Per concludere che liberalismo italiano un carte ce l'aveva da giocare come è stato dimostrato in un'occasione una carta per riaccendere un rapporto che era quello dei diritti civili della persona
E ci riesce nel mille novecentosettanta con la legge del divorzio e con la grande campagna i fortunata Simini non dobbiamo indicare dove il liberalismo torna nelle piazze
Il liberalismo torna nelle piazze essere un interlocutore di tutti gli italiani badate bene questa battaglia viene lasciata all'estrema sinistra
Questa battaglia i liberali dopo il mille novecentosettantaquattro la parte cioè l'idea di che cos'è l'individuo nella società contemporanea
Che non è più solo l'elettore non è più soltanto colui che tale per ragioni di censo di capacità ma diventa il consumatore
L'interlocutore di un potere che può essere anche violentemente limitante per le scelte individuali questa questa partita che è la grande partita di libertà degli individui e lo ha tuttora
Purtroppo non non la segue è un'operazione che in parte fanno i radicali spiegò che stanno dentro la famiglia se vogliamo in una una posizione ambigua ma sono comunque una radice del liberalismo ma è lì ma liberalismo poi non riesce più a intercettare e quella poteva essere un'altra strada la strada per ritornare non dico a essere il partito di massa
Ma partito di quelle Italia moderna il cui partito liberale era stato ed è assolutamente il costruttore e su questo però bisogna dirlo credo ripeterlo anche fuori quello grazie
Grazie
Jenson alla conclusione ma bisogna dargli un organo che cosa il partito liberale soltanto un documento decentrati grigio
Non sono né come il proprio amore le stelle e quindi Pierluigi Barrotta spinto da una storia del Antinori dalla nel domani
è giusto non senza rimanendo lasciando poi giunti perversi ma nell'ultimo capitolo non ho parlato di quella mozione che questo poi è un gioco di parole di con tutte le le cose che vengono dai dai legulei da quelli che riguardano il ma che non solo grazie al cielo venne puoi raccontare quello che
Ma io vorrei invece fa riferimento almeno all'inizio alla alla prima domanda che fatto cioè qual è il futuro del liberalismo
In particolar modo il liberalismo che avrebbe dovuto muovere Englaro ma il fascino della sua coerenza chiarezza e poi esportato delle nuove
Siano chiarezza che ho condotto potrò rispondere a tutte le domande in maniera che conoscenza
Avrei una cosa vorrei dire come premessa
Come tutte le dottrine le grandi dottrine politiche è chiaro che il liberalismo correre tantissimi interpretazioni
In parte inconciliabili compatibilmente dei famosi quarantacinque gruppi liberali non mi sorprende anzi mi sarai sorpreso del del contrario io su questo ho una concezione personalmente molto ecumenica
Non esistono vivamente liberalismo ortodosso io rimango perplesso Sergio quanto mi dicono ma di urinare non era liberale a un socialista ma no rinvio insomma provento abbastanza
Non ho trovato mai un solo rigo in cui lui sosteneva
La socializzazione dei mezzi di produzione etici se in quel periodo non sosteneva l'associazione socializzazione esecuzioni domando come FAS considerato socialista
Qualche perplessità in più devo dire io gli anarco capitalisti perché la giuria liberale sul salotto dello spaccio non dell'estinzione dello Stato però siamo in questo atteggiamento ecumenico accettiamo anche gli anarco capitalisti
Però rimane sempre ovvio importante il dibattito tra questi interpretazione del liberalismo
Il gli aspetti clinici
I vantaggi la maggiore o minore attualità
Quaestor rilevante per capire la storia
Dei liberali in Italia
Perché purtroppo l'abbiamo visto nel periodo tra le due guerre possiamo vedere anche dopo nello stesso partito sono colecistite interpretazioni del liberalismo difficilmente compatibile con nella prassi dell'azione politica
Amico Gerardo Nicolosi ha citato il terzo congresso del Partito liberale primo delle del dopoguerra
Andatevi a leggere la relazione di Carandini
Carandini vedeva fallimenti del mercato comunque un allievo di ben felici di carenza
E quella è gente aveva nell'azione di Corbino che vedeva riunisce armonia dappertutto il mercato cui faceva una coesistere queste due interpretazioni ai fatti coesistevano piuttosto male relative
Ce ne sono
Manca Carandini si logora Scimone nel anchormen record virologia anche un po'personali Solaro poi un carattere abbastanza eccentrico e fu Mino diremmo vivevano in Toscana
Il
Questo si vedeva anche per le strategie politiche vero conosci l'azione che io ho visto nella storia del partito liberale
All'epoca
Continua a parlare del dell'immediato dopoguerra
Sia la sinistra liberale che la destra erano asceso mentre
In maniera radicale anticomunisti
L'antico e il comunismo continuismo viscerale
Però avevo strategie molto diverso
La sinistra liberale guardava alla cosiddetta terza forza sull'alleanza comuni
Partiti laici che ai prospettiva produco includere anche i partiti sul partito socialista e questo per il solare il il il Partito Comunista l'avvocato neanche stalinista vi sarete stalinista e consolidare le basi di una democrazia liberale
Quelli conservatore una strategia completamente opposta giorno avevano allearsi con l'uomo qualunque cosa che poi hanno fatto per fare concorrenza alla democrazia cristiana
Che la lista non sufficientemente affidabile nella lotta con il comunismo
Questo oscillazione ovviamente riaggiornata
Collocate in contesti storici e radicalmente diversi la vediamo in continuazione poi si vedrà che non ha mai acquisito un centro di gravità derubati ad un centro di gravità permanente sarebbe stata oscillante no e e questo è stato se nuovamente ad una debolezza
Del del Partito liberale e rivolgimenti politici liberatrice
Adesso mi sembra che le cose siano cambiate
Io cambia dieci Cremlino percepisco una maggiore chiarezza
Ci sono alcuni liberali che si definiscono liberali conservatori col legittimissima che vanno verso il centrodestra Forza Italia
Alcuni anche in Fratelli d'Italia ora vera si definiscono liberali conservatori loro sono in quella posizione
Dall'altra parte stare qualcosa d'interessante dicono d'altra parte perché fu
Devo dire onestamente mi sento più vicino a quest'ultima parte sta qui
Abbiamo azione che fa riferimento a al gruppo di New Europe che si dice liberale che ha avuto il sette per cento del movimento che servì in crescita se aggiungiamo più Europa arriviamo un dieci per cento verso sua cifre che il movimenti politici liberali non hanno mai avuto non ho mai avuto nel dopoguerra impone degli c'è una prospettiva a livello ovviamente si tratta di movimenti politici nuovi abbastanza Acerbi che devono maturare è ma su questo proprio devo dire il momento
Intellettualmente e politicamente interessante perché io non non credo che gli intellettuali che in genere quanto fanno politica sono un disastro
Possono dire dare indicazioni però certo un'area culturale è molto ampia secondo me potrebbe veramente indirizzare e aiutare a definire maggiormente approfittare maggiormente in senso liberale questi questi soggetti politici
è un momento di Rifondazione si spera congettura
Un arguto conversare al tavolo Franco dopo cent'anni ci ritroviamo al punto di partenza ma io spero di no visto che arriva Giorgia Meloni alla presidenza del Consiglio spero che l'analogia funziona solo fino a un certo punto
E il punto in cui spero che funzioni proprio questo di una rifondazione di un movimento politico liberale che finalmente dopo tanti decenni eventi di avere quelle ambiguità quelle incertezze che hanno sempre invece caratterizzato il liberalismo in Italia
Agganciati a questa considerazione
I volontari Pierluigi ottimista per il futuro occupano quando dall'altra parte io pensavo andasse a invece non
In questo momento quel paio di ex no liberale di nero dell'isola scomparsa o no ma per il futuro parte di deliberare deve parlare un gruppo come Renzo Arbore e non è
Ma voleva fare una allora zafferano afferma il pm di c'è sempre il momento rigore domiciliazione dovremo ricordare qualcosa esce fuori una una ragazzina nuda oggi Franco Chiarenza
Esattamente lontane dove
Tocca a noi indicare le linee all'interno naso la formulazione dell'articolo liberale cioè ottantotto no no giorno volta otto
No allora io vuol dire cioè proprio consigliere c'era esulino insolubile legale non significa difetti fin da ragazzo io
Legame con le Partito liberale allora Gioventù liberale quasi e quasi indissolubile no per la verità può essere sciolto molte volte perché nella piena tradizione di ordine liberale che si rispetta io ho fatto tante decisioni
Però Enzo va bene un padre presente nello stesso ambito mi ritrovo alla alla mia veneranda età che sempre nell'ambito liberale sono ecco porre il problema è questo l'ambito Ribeirão del la cultura liberale
Perché io ho sentito oggi tutte le cose di un interesse straordinario mi ha fatto molto piacere davo per scontato
Che questa sarebbe stata più una cerimonia così diciamo così celebrativa piuttosto che in un approfondimento tematico e indifferente
Con ignora non sorpresa una soddisfazione ho imparato tante cose bensì imparano cose anche alla mia età
Il Ernesto con una grande problematica il fondo che non riesco risolvere ed è quella che lana il problema di questo Paese non è di non avere un partito liberale ma è di non aprire una cultura liberale
Ripeto cose che sono state scritte da quando si parla per ultimi sia un pochino questo problema che diventa inevitabile della direi cose che altri hanno già detto e che quindi sono un po'scontato
Quindi io farò solo qualche breve osservazione
Partendo dal principio che
C'è sempre questo punto fondamentale della compatibilità tra un partito politico le sue scelte la sua organizzazione liscio rigidissimi vincoli la sua disciplina
Perché è un partito ribelli partito è uno strumento che nasce sicuramente in un contesto non libera impartiti non sono un prodotto dalla cultura liberale
Sono un prodotto di altre culture che liberali non sono uno e Hangul poi i liberali si sono dovuti in qualche modo adeguare quello che è successo ventuno è sostanzialmente questo
E le ventidue cioè che il partito liberale di fronte a un assalto sterno
Nei confronti del liberalismo nei confronti della cultura liberale che prima di allora era data per scontata
Era data per scontata rompere il partito come l'aveva definito poi tentò di definirlo Benedetto Croce era una cosa che doveva appartenere a tutti all'interno del quale poi c'erano le distinzioni per le le politiche propriamente dei dei socialisti
Le differenze sull'intervento dello Stato sulla politica economica sulla politica sociale
Con un testo la cornice era quello che nei paesi anglosassoni non si sogna nemmeno di mettere in discussione
Perché nella cultura libera
Che è una cultura di intolleranza degli altri delle opinioni degli altri
Vuoi per la capacità di ascolto
Nel concepire la politica non come una contrapposizione
Ma come una dialettica che sono cose profondamente diverso questo non è nella nostra cultura maggioritaria per carità c'è ma ci mancherebbe che non c'è posto
Ma manteneva una piccola parte degli italiani dopo il Risorgimento alla borghesia a una certa borghesia e manco tutta
Una parte dei ceti medi avevano introiettato questa cultura che c'entra Cavour comma figura emblematica
Che però ha dovuto combattere strenuamente per tutta la sua vita anche con altri che si dicevano liberali per per porre questo suo modo di concepire il liberalismo
Allora io credo che questo sia il problema dei problemi
E mi permetto di chiedere
Ci viene in aiuto biancorossa straordinaria che noi non avevamo previsto non rendere la mia generazione ma anche quelle immediatamente successive
Le nuove tecnologie della comunicazione
E io mi sono occupato di comunicazione per tutta la vita
Anche perché poi io non solo ho lavorato per molta parte dalla mia esistenza nella RAI ma anche perché poi il destino ha voluto che andassi ai insegnare storia dalla comunicazione alla Sapienza per un certo numero di anni
Quindi insomma
Ho capito che la storia dalla politica la storia della società
Si intersecano se per con la comunicazione nella storia della comunicazione c'è tutta la storia comici noi abbiamo una rivoluzione comunicativa
Per la prima volta dopo l'invenzione dalla stampa
C'è un rivoluzione comunicativa del cui tutti possono comunicare con l'interattività non era mai successo
Non vicino lasciamo distrarre dar modo magari sbagliato magari Contestabile con cui queste tecnologie vengono talvolta utilizzate
Guardiamoci bene da demonizzare comunque vengano usate perché sono una rivoluzione in se stessa
Di voi non si potrà non fare conto ma contro sul serio per le prossime generazioni
Io credo che una rivoluzione appunto come quella che stiamo vivendo non l'abbiamo vissuta da molti temi secoli in futuro si dire si dirà da quel secolo lì poi in poi le cose sono cambia e allora questo Sorrento straordinariamente liberale
Perché la possibilità di comunicare al di fuori di intermediazioni obbligate dalla tecnologie passate
Consente una liberazione
Che su cui si può costruire forse domando una nuova cultura liberale
Richiede cultura liberale qui mi taccio del futuro io non so come sarà ma non è una riproposizione della cultura liberale del passato
Salvo alcuni punti fondamentali sono quelli che abbiamo detto alla cultura dalla tolleranza la cultura del dialogo cultura dell'ascolto
Ma riforme in cui queste culture prenderanno vita saranno profondamente diverse noi forse non riusciamo nemmeno a immaginare
Così come
Se andiamo a vedere quello che scriveva un secolo fa ci rendiamo conto come le generazioni passate non erano in grado nemmeno di sospettare quello che poi è successo nelle nostre generazioni
Beh non siamo così presuntuosi da perché ridere che noi riusciremo le diciamo oggi a capire cosa succederà domani
Ragazzi in giro meno insegnanti il futuro
E degli altri sono nel nostro non ci riusciamo mai ad azzeccare quattro cerchiamo di capire come sarà perché poi sarà in modo diverso compratori lo abbiamo emarginate
Quindi ecco io penso che con questa riflessione la open Society la Società
Questa idea che sapeva di liberalismo di una società che arriva a questi dubbi e alla libertà chi può portare
Con tutti i suoi limiti perché la legge della legge sempre che la propria libertà si ferma di fronte alla libertà degli altri
Ma in questo che rende il passaggio ci sono molte possibilità e i nuovi mezzi di comunicazione potrebbero essere la chiave di volta
Prima di concludere e io debbo ribattere a una affermazione riportata del mio amico Giovanni Orsina perché vero
Come diceva Bernard Henry cioè il vero scusate qua dall'avvento del bene eh è un bandito dette di provocazione anche perché ciò convissuto per quarant'anni della libertà
Sì forse
Alla televisione ha contribuito a fare scendere
Italiani dagli alberi
Una contribuito come la concepiva lui a fare risalire italiano
E abbiamo corso un brutto rischio
Quando un certo integralismo cattolico si era impadronito della televisione e volevo utilizzarlo proprio a questo fine per far risalire agli aquilani sugli alberi non per farne discendere grazie
Ma mentre tornava a termine perfettamente amico non so se lo ricordano il generale Caligaris no non non vogliamo parlare dei calmanti ma del fatto che Caligaris era il pronipote di Siccardi
E quindi quando parla di queste di questi tentativi un po'un po'troppo cattolici automaticamente a scuola sulla sul ecco che ed è quando lui venisse ma lei mai vista la la stele che c'è a piazza San Bovio dove a Torino Canzolino sono andato caso Savoia c'è una una colonna conta iscritti tutti i nomi di paesi dei paesi che hanno votato contro la legge circa per la legge Siccardi perché allora era una forma di il plebiscito fatto attraverso i consigli comunali chiamiamolo così e io ho trovato io sarei del paese mio padre Carbonare pare geniali e quindi era prima della prima della dell'Unità d'Italia quindi io sarà ce n'è una sola oggi ricorso avverso alla Bovisa dei bulli di carbone generoso uno adesso ce ne sono quattordici ecco quindi è che era una B
Mi sono ritrovato in un momento in cui è in cui stavamo quasi tutti sugli alberi forse se non c'è la Siccardi
Ci saremmo ancora è forse ci saremmo ancora ecco allora Obrador gravosi incarichi bravo soprattutto Caligaris vecchio amico di lei gli amici ma ce ne sono anche tanti altri uno vuole portare dei saluti un altro Luciano idea e certo che se però è distratto io non vogliamo la compagnia è sempre francamente permanentemente esatto se vorrei portare un saluto vorrei parlare di dire una cosa giusta
Come basta già ci si è arreso allora passa allora niente alleniamo ringraziamo per il suo intervento brillante
Terrore compagna la parola invece autorevoli Facchetti ne ha facoltà vieni
Facchetti è lo sponsor ufficiale no no sarà brevissimo vai sempre dritta
No benissimo perché voglio parlare nella mia veste di
Uno degli sponsor magari a nome anche degli altri
Ma mi permetto di pensare a nome anche un po'di tutti
Per ringraziarli perché avete fatto voi vi siete qui questa seconda tavola rotonda pericarpo avvistato l'abbiamo avete fatto veramente un servizio a tutti noi e acqua evidenziano scortato da lontano è stato un bellissimo convegno diamo alleato
Ai promotori di un altro medico Corbelli che sa essere frutto
Bellissimo insieme a quelli che con la scuola di realismo inventato qualche mese fa c'è un partito
E tra i promotori appunto
E quindi davvero davvero grazie perché siamo venuti con un po'di prevenzione naturalmente questo congresso U
Primo del partito liberale del dove e del ventidue ci sembrava si un angolo da illuminare perché indubbiamente non se n'è mai quasi parlato il tema non se ne parlerà neppure tanto in questi stessi giorni però però alla fine abbiamo capito che è stato o un punto anche perché era un po'oscurato l'otto ottobre viene oscurato dal ventotto ottobre sono messo venti giorni per per per passarci sopra
Però voglio dire è stata col vostro contributo abbiamo capito che è un punto sì anche un po'di arrivo soprattutto di un mondo liberale
Che ha cominciato declinare con la guerra mondiale poi dopo il diciannove e il venti dal diciannove al ventidue tutti fatti anche e incresciosi di Napoli così che sono accaduti quindi un punto di passaggio no non tutti i liberali erano presenti ma le voci liberali c'erano e in questo queste cose che ci avete raccontato davvero valgono la pena lo dico subito dopo di essere mantenute nel tempo
Uno degli aspetti più interessanti che son venuti fuori oggi ma indirettamente cioè ci sono illuminati impone la nostra testa ogni tanto R&S certi con relazioni col mondo di oggi quel fatidico anzi questa frammentazione di cui avete parlato
Impressiona era impressionante allora quarantacinque partiti liberali noi siamo qui ora settanta ottanta persone ci sono settanta ottanta
Visioni diverse del liberalismo naturalmente allora erano quelle che che avete ricordato e che solo alla al centro anche di problemi molto gratuita emersi nelle ultime elezioni politiche di pochi giorni fa e sono fatti che che ci fanno già anche delle parole per a parte la la strana questione che per la prima volta un governo di destra destra il più governo a destra largo Paesi
Lascia curati dell'epoca anche se non si possono fare paragoni per carità ci mancherebbe non e non sono infatti uno storico in questo senso
Ma certo è un po'impressionante mila centoventidue due mila ventidue eccetera anche se oggi l'abbiamo la serenità riconsiderare le cose
Grazie a una maturità democratica abbiamo pure conseguita in questi in questi decenni e quindi di accettare meglio o di o ma rivolgersi con maggiore fiducia quello che potrà succedere speriamo nel prossimo nei prossimi mesi fa ma oltre a questo non so si è parlato di Crimea sparsi per l'atto di di Crimea Cavour che va in Crimea e lacrime oggi c'è un ponte che è saltato e e e dietro c'è un signore potete il quale nel giugno del mille nel due mila diciannove fa una bellissima intervista chiarissima e dice il liberalismo è obsoleto
E a differenza di Bertinotti che ha detto che così ben liberalismo luglio detto console ha detto chiaro Salento netto quando legge non grosso mi fa rifà un potere paura perché ha detto quella cosa e poi ne ha tirato le conseguenze siete molli rassegnati siete corrotti non siete in grado scappate dall'Afghanistan anche quell'ostacolo momento pronto per lucide ecco l'Occidente
Letto adesso l'ultimo relatori venuti con l'autore l'occidentalizzazione del liberalismo cioè è una cosa interessante la Russia che stava là
I riferimenti di Cavour Francia il Gran Bretagna e Inghilterra cioè cose che ritorna e che fanno vedere come la la storia va avanti
E si assomiglia un po'lo detta Lodedo troppe cose la seconda che volevo dire invece una disponibilità troppo bello questo convegno per non essere pubblicato non mettiamolo nelle le mani diossina nelle finanze diossina
La sua pubblicazione sarò io sono no io sono sono solo Pinto per dire qui lo dico e qui lo nego
Ma sempre come il presidente del Centro Einaudi mi sento di dire e siamo a disposizione per pubblicarlo Rosemarie offre forse fosse necessario perché libriccino
Che credo valga la pena di fare di fare girare nel due mila ventidue
Per ricordare quelli novecentoventidue questi questi Christine Cristina questi questi questi signora i nostri predecessori che avevano la barba lunga illegalmente non so come erano
Vestiti non so dove erano in questa colonia
Se erano lontani Vucciria qui perché stavo al Teatro Comunale si sono riuniti si sono incontrati incrociati hanno raccontato tutti i loro problemi noi diamo visto che s'assomigliano un po'
Liberali cento anni dopo
Però insomma hanno aperto anche loro una strada io che ho partecipato non al terzo ma Fossa quinta sesta e poi tutti gli altri congresso del Partito liberale di fondo sono poca coloro ma soprattutto sono grato a voi relatori grazie grazie grazie
Bene e ringraziamenti vi faccio pure io a nome di tutto lo staff che ha organizzato questa questo incontro e quindi nell'ordine di apparizione come a teatro o ringraziamo Orsini nato
Siccome Scornaienchi ma non ed ancora nel non non mi scioglie bene in bocca questo questo cognome caroselli Cammarano Nicolosi
Anche Ciardelli naturalmente Bassanini Perrotta chiarezza e da ultimo di nuovo Orsi Grazia devo ringraziarlo radicale grazie all'ordine generale Cristiano registrati dovete tra l'altro ci permetteranno di avere di avere la registrazione di questo incontro non so a chi faremo un'estrazione
Giochiamo a carte chi perde si becca la la la traduzione la dovrà dovrebbe indirizzare lungo tutto il nostro bene grazie ancora vederci