Meeting di Rimini 2022 - Crisi o ripresa: quali le chiavi dello sviluppo?

Crisi o ripresa quali le chiavi dello sviluppo è una domanda che è stata sottesa a tutti gli incontri di tipo economico politico del meeting perché
Anche ieri l'intervento del premier Draghi il dialogo con di leader di partito l'incontro con Gentiloni non moltissime incontri con ministri tutto il tuo oltre ad
Sul PNR lì la domanda che sta eh ma dove andiamo a finire cosa sta succedendo abbiamo avuto un
Veicoli Mestre positivi di crescita del PIL però si addensano grandi
Nubi di cui la più grandi di tutti senz'altro l'aumento del prezzo dell'energia terzo membro abbiamo sentito in molti incontri mette in discussione la gli utili e addirittura l'esistenza di molte imprese piccole e medie
L'ora questa domanda alla fine del meeting diventa interessante anche in prospettiva e ancora più interessante perché abbiamo un panel di relatori che completano proprio il quadro possono essere qualcuno che ci rispondere sul breve e sul medio periodo
E anche sul lungo innanzitutto Giancarlo Blangiardo presidente dell'Istat che ha in mano i conti degli italiani quindi ringraziamo parlare
Poi Marco Ceresa gruppo il chief executive officer Randstad Italia una delle più grandi imprese intermediazione
Roberto Giacchi amministratore delegato Italia on line che lavora sul campo pubblici ricitare quindi al quadro di cosa sta succedendo nel mercato
Che è un ospite e ormai da tanti anni del meeting Giancarlo Giorgetti
Oggi il ministro dello sviluppo economico
Che Bernardo Mattarella amministratore delegato in Italia che uno strumento di investimento pubblico e quindi ci può dire cosa può succedere su questo campo
Allora il dibattito si svolgerà in due ordini interventi
O un primo intervento di otto minuti il secondo di sette e che io saranno diversificati per ogni in del ognuno dei nostri interlocutori proprio in funzione del loro ruolo cominciamo col ministro
E appunto un ministro che però non è solo un ministro lo sviluppo economico la lunga esperienza di governo e politica allora vorremmo che rispondesse
Ho maturato da mille punti la prima parte crisi o ripresa cosa sta succedendo come può essere possibile se è una crisi superarla
Allora innanzitutto buonasera a tutti grazie per l'invito vengo sempre volentieri al Meeting
Anche se poi quello che dico quindi lascia strascichi sul sociale per anni e vengo accusato di cose incredibili tipo quello che non voglio medici di base queste cose qua
Evidentemente chi non segue più il dibatto io però gli ultimi interventi parto sempre dal titolo
Allora
Che ha ha immaginato questo momento ha detto crisi o ripresa va be'qui domande ammiratori perché non c'è risposta o meglio la crisi l'abbiamo la crisi derivante dalla pandemia l'abbiamo in qualche modo assorbita la ripresa c'è stata basta vedere i dati del Pil certificati anche
Da Blangiardo dall'Istat però il vero tema quello che c'è stato giunto dopo evidentemente
Quali le chiavi per lo sviluppo e che si congiungono secondo me inevitabilmente al titolo del meeting una passione per l'uomo
Perché questo perché io quando sono arrivato
Al ministero dello sviluppo economico la prima cosa che ho detto di cui sono assolutamente convinto e ancora più convinto adesso dopo un anno e mezzo che lo sviluppo economico non dipende dal ministero dello sviluppo economico
Ma è strettamente legato a quella figura misteriosa e che prende il nome di imprenditore c'è quell'uomo
Passione
Per passione con grande coraggio di fronte a tante difficoltà
In qualche modo li affronta
E le supera certo qualcuno ce la fa a qualcuno non ce la fa però e queste a la vera chiave dello sviluppo economico
Che infatti ho concluso una delle ultime riflessione che mi sono fatto nel momento di lasciare le stanze di preparare lascia le stanze
Ecco mi sono detto bisogna passare dal ministero dello Sviluppo economico al ministero dello Sviluppo economico come lo sviluppo economico in qualche modo si concretizza e si concretizza in tempi come questi in cui effettivamente siamo di fronte una grande discontinuità della storia della storia economica perché tante dei parametri chimiche davamo per scontati
Soltanto pochi anni fa sono venuti a cadere uno dietro l'altro a cominciare da quello che la globalizzazione che sicuramente
In qualche modo rimarrà ma non nelle forme che abbiamo conosciuto
Negli anni scorsi è l'esempio dato il tiro sembra una creatura un mostro che gestiva tutte
Una sedici Simone che in poi impattavano duramente sulla vita dell'impresa verso e quasi scomparso non ne parla più nessuno non so se si riuniscono ancora faccio delle battute però questa è la realtà
E la realtà che ha capovolto i paradigmi di chi in questa sala magari studiava sui testi che ho studiato in università macroeconomia cicli riempivano la testa di tutt'altro che dalla domanda invece io
Dall'anno scorso ha cominciato a picchiare sul tema che oggi abbiamo un problema
Di offerta non di domanda che va riscritta completamente riscritta completamente proprio nei suoi fattori elementari della produzione a cominciare dal fattore umano e cioè esattamente dall'uomo di cui parla
Il titolo del meeting quest'anno se io dovessi fare un'analisi oggettiva della situazione che partendo appunto dalla quello che
Secondo me
Il dato che incontrovertibile cioè lo sviluppo economico non fanno questi questi spiriti animali ma nel senso di imprenditori non dei consumatori ecco questi imprenditori oggi hanno di fronte delle montagne da scalare
E le montagne da scalare in qualche modo
Sono dettate
Da tutto quello che ci ha lasciato in eredità la pandemia ma soprattutto da quello che ha generato il conflitto in Ucraina questo tema
Che ha messo in crisi quel questo questo questo fatto questo conflitto messo in crisi veramente tutti i postulati a maggior è in con maggior forza ancora rispetto la pandemia rispetto ai temi dei prezzi delle materie prime della disponibilità di materie prime
Di Prezzi dell'Energia ed eventualmente disponibilità dell'energia
E in qualche modo è venuta a incrociarsi con altre decisioni che invece abbiamo in qualche modo se volete
Inevitabilmente assecondato uso questo termine inevitabilmente assecondato che sono la rivoluzione digitale la rivoluzione ambientale la transizione energetica
Che sono decisioni assunte lo ricordo prima dello scoppio del conflitto e che unite allo scoppio del conflitto le conseguenze sugli in tema di energia rendono
La dimensione del problema effettivamente esistenziale per la sopravvivenza delle imprese
Su questo io vorrei spendere un attimino di tempo un minuto perché
Nel momento in cui uscendo la pandemia affrontavamo una ripresa che sembrava impetuosa estremamente positiva poi quello che è successo oggi rischia veramente di mettere in difficoltà tutto il sistema non soltanto sociale delle famiglie ma delle delle imprese quello che io ho detto dall'inizio che che a me sembrava inevitabile lo ribadisco qui che noi entriamo in una fase di guerra non di guerra militare ma di guerra economica
Con la Russia abbiamo dichiarato guerra economica la Russia con le sanzioni
E non potevamo in qualche modo non valutare lo dico alla cara vecchia Europa non poteva non valutare quelle che sarebbero state le conseguenze
Nel nostro sistema economico di alcune regole che ci siamo dati nel passato
E che magari nel passato avevano senso e che oggi in realtà sono controproducenti perché sono le principali alleati esattamente della guerra commerciale sulla case da parte di Putin e parto in particolare regole europee
Che in qualche modo d'Italia messo in discussione
E cioè la nostra richiesta del price cap e quello di disaccoppiare ripreso energia rispetto presto massimo del gas se l'Europa non capisce
Che deve cambiare quelle due regole e in qualche modo fa esattamente il gioco della Russia in questo tipo di guerra e in secondo luogo se proprio queste regole non si possono cambiare perché qualche grande Paese europeo si oppone
E non possiamo in qualche modo cioè evitare di porre un tema del cosiddetto scostamento di bilancio di come noi in qualche modo
Possiamo aiutare famiglie e imprese a superare quella che rischia di essere il prossimo settembre il prossimo ottobre un passaggio veramente mortale
E per fare questo l'Europa in qualche modo deve considerare come ha già fatto peraltro in nell'epoca del Loch dame della pandemia in modo leggermente diverso quello che eventualmente lo scostamento di bilancio
Rispetto a quello che prevedono le regole pizzi e non riusciamo a fare questo
Credo che ai nostri poveri
Eroi civili cioè gli imprenditori che si sono in qualche modo cimentati che con l'aiuto dello Stato e grazie alle risorse del PNR sono pronti e stanno affrontando questa sfida della rivoluzione
Ambientale del negozio digitale ecco non sarà per loro oggettivamente possibile farlo e per questo motivo io penso che
Rispondendo questo tipo di
Sollecitazione che mi avete fatto
L'unica risposta che posso dare è che io ho grande fiducia grande confidenza la capacità del sistema
Economico imprenditore italiano nel superare questa crisi però noi dobbiamo in qual modo creare le condizioni affinché queste capacità queste potenzialità possono essere spiegate
Se invece in qualche modo
Non riusciamo come politici a creare le condizioni affinché questo possa avvenire dovremmo essere tutti molto preoccupati scritto il mio tempo mi fermo qua grazie
Per rendere ancora più preoccupati aggiungiamo una variabile di lungo periodo Gian Carlo Blangiardo
Che è il presidente dell'Istat
E di professione demografo e da tempo parla della tema demografico come un tema fondamentale non solo esce ma anche sullo sviluppo economico italiano di breve e di medio di lungo periodo quindi a te la parola Giancarlo per
Grazie Daccico stock intanto grazie per l'invito è sempre un piacere venire così raccontarvi He-Man umile sperano spaventarmi coi miei numeri ne ho qui un po'
Cosa succede cosa sta succedendo cosa succederà dal punto di vista demografico
Capito qualche formazione allora al primo giugno del di quest'anno non rinnovo insomma residente in Italia cinquantotto milioni ottocento settanta mila persone
Fra dieci anni
Primo gennaio diciamo pure del trentadue cinquantasette milioni e seicentoventotto minaccia abbiamo perso un milione e duecento mila persone tenete presente che dal due mila quattordici a oggi quindi mi riferisco al passato ne abbiamo già persi un milione e tre
Se andiamo a cinquantadue fra fra trent'anni perdiamo rispetto ad oggi cinque milioni di persone sì andiamo al settanta cinquant'anni tanto per però perdiamo undici milioni abbondante di persone ora un grande paese noi vogliamo essere un grande paese beh è un grande Paese deve avere anche una popolazione numerosa il Lussemburgo
è un Paese ricco ma non è un grande Paese
Ora noi oggi siamo a livello mondiale me lo sono segnato al ventiquattresimo posto nella graduatoria dei Paesi del mondo
Bene fra trent'anni e noi saremmo scesi al trentottesimo posto
Ora questa è la dinamica questo è rimessa all'impresa ma la popolazione le persone per le persone sono anche ovviamente produttori consumatore alimentano anche ovviamente il sistema economico
Dice ma perché succede tutto ciò
Qual è la causa diciamo che è una delle cause fondamentali di saldo naturale negativo cioè più morti che nati ma non solo per la pandemia duecentodiciannove mila morti in più rispetto in atti ne avevamo anche nel due mila diciannove e non c'era la pandemia
Pito qualche numero sulle nascite
Parliamo dei primi cinque mesi perché abbiamo i dati dei primi cinque mesi del ventidue quindi possiamo confrontarmi bene nei primi cinque mesi del due mila e otto nasceva in Italia duecentotrentadue mila bambini
Nei primi cinque mesi del ventidue sono nati in Italia cento e quarantanove mila bambini
Ne sono spariti cento mila
La mediazione del trentasei per cento
Quartiere son dati reali
Dice mai la pandemia non è solo la pandemia ma magari ci ritorniamo in seguito cerca di capire come mai tutta questa roba succede certo
Fa diminuiscono anche le donne in età feconda perché perché perché scontiamo gli affetti
Degli anni in cui nascevano pochi bambini e quindi questi pochi bambini sono come poche potenziali mamme e sono anche pochi potenziali lavoratori oggi abbiamo una lacca serietà dai venti ai sessanta sei anni abbiamo trentasei milioni di persone potenzialmente attivabili
Fra dieci anni ne avremo trentaquattro milioni cioè due milioni in meno
Fra trent'anni ne avremo ventisette milioni cioè otto milioni in meno
Allora quel discorso è bisogna rimescolare le carte
Perché ci sono le conseguenze no
Parliamo del PIL no giustamente ricordava prima ministro
Il Pilade ho preso una bella botta nella nel venti però della bella botta abbiamo in qualche modo rialzato la testa stiamo anche rialzando la testa quindi abbiamo dimostrato di essere un Paese reattivo e questo è sicuramente un elemento a favore che va sottolineato dico spesso guardiamo anche il mezzo bicchiere pieno non solo quello vuoto
Ora gli effetti sul Pd queste dinamiche demografiche a parità di altre condizioni quindi partecipazione al mercato del lavoro tasso di occupazione produttività eccetera immaginano che tutto quello a resti l'attuale non cosa succede per via del cambiamento del numero di abitanti e nel cambiamento nella struttura per età della popolazione
Ebbene vi do qualche numero allora il PIL di oggi siamo sul mille otto circa miliardi nel settanta
Avrei miliardi cioè cinquecento miliardi centosessanta miliardi in meno
C'è un trentadue per cento di piedi meno solo per il cambiamento di carattere demografico intendiamoci lo si può compensare in tanti modi al potrei come tavola produttività l'occupazione la partecipazione top le donne che non partecipa partecipano poco mercato lavora in Italia quindi ci sono tante possibilità per per cercare di venirne fuori però certamente questo è un elemento importante
Da mettere in conto sapendolo per tempo magari riusciamo a trovare una qualche forma di soluzione l'altro elemento importante la domanda c'è chiaro che se mi cambia la popolazione
Magari anche cammin termini struttura quindi una persona anziana compra certe cose che magari non compra un giovane viceversa e poi anche il numero ovviamente al suo rilievo ora ne abbiamo fatto degli dei giochini degli esercizi quindi nulla di particolarmente come significativo sul piano scientifico però per dare un'idea
Bene io ho provato a prendere la la struttura dalla popolazione il numero di famiglie e applicare dei parametri che sono nell'OCSE cioè si dice il primo lo adulto in famiglia Valle uno poi secondo adulto vale zero cinque e tutti gli altri adulti valgono zero cinque
E poi i bambini valgono zero tre per definire un po'la l'intensità delle potenzialità di consumo dalla famiglia
Ecco allora se uno fa questo gioco e determina le unità di consumo della popolazione nel suo complesso ebbene siamo passati da quaranta un milione centoquarantatré mila unità
Nella prospettiva due mila quaranta quindi fra vent'anni dietro l'angolo a quaranta milioni duecentoventotto cioè perdiamo il due virgola due per cento a livello nazionale della potenziale di consumo semplicemente per il cambiamento demografico
E la cosa diventa drammatica perché due virgola due in meno va be'dice non è la fine del mondo se andiamo a vedere in termini territoriali
Perché vi do qualche numero nelle isole questa variazione di potenziale di consumare meno sette per cento sotto il mezzo
Nel Sud meno sei al centro meno zero cinque al Nordovest meno zero due al Nord Est più zero cinque quindi la vivacità rimane in Italia tutto sommato provincia di Bolzano soprattutto nel Nord-Est
Ci sono regioni italiane la Basilicata perde l'undici per cento di potenziale produttivo
Il Molise l'undici per cento anche lei il la Sardegna il nove la Sicilia lotto la Puglia e sette
Quindi vedete come dietro al cambiamento demografico
Si vanno a prospettare tutta una serie di elementi che sono tutt'altro che marginali pensate al discorso del PIL di prima il rapporto debito PIL coi con la variazione dei numeri che in qualche modo abbiamo prospettato se il debito rimane quello ovviamente poi debito nell'arco di un po'di anni
Potrebbe anche modificarsi
Quindi per concludere
Allora noi abbiamo davanti degli scenari che non sono fantascienza sono realtà non gli ho fatto vedere ripeto il quattro e mezzo per cento di variazione dei nati nei primi cinque mesi del ventidue
Nel ventuno abbiamo avuto trecentonovantanove mila nati il solito valore più basso di sempre trecentonovantanove mila se ci fosse questa variazione del quattro e mezzo anche nel ventidue
Completo dato annuo rispetto ai quattrocento mila dell'anno scorso non arriveremo ad avere trecentottantacinque mila nati cioè continuiamo a scendere a stabilire i record al ribasso ora è evidente che qualcosa va fatta perché l'alternativa è quello di non riuscire più a sollevare la testa il sul piano economico ricordava il ministro abbiamo fatto qualcosa organo democratico non ancora c'è molto da fare ecco l'auspicio è che con una serie di interventi di cui magari se mai se è il caso per la remissione di Toma
Conoscere interventi qualcosa a mio parere si può fare bisogna crederci e rimboccarsi le maniche grazie per l'attenzione
Allora il mercato del lavoro varare un aiuta ostacolano
Come può incidere sulla crescita generale anche perché la crescita riguarda le persone
Certo deve prima di tutto grazie mille perché ogni volta che vengo qua ascoltando imparo tante cose nuove mi serve poi per ragionare ragionare all'interno dall'azienda sul sul da farsi il mercato del lavoro fino ad oggi il PIL cresce ma il PIL cresce anche perché diciamo le le persone lavorano
Un dato di fatto che nell'ultimo anno e mezzo il numero delle persone che noi abbiamo messo al lavoro non solo come era stato ma in generale aumentato la difficoltà forse era quella diciamo di trovare le persone che avessero le competenze per poter svolgere quei lavori che le aziende stavano cercando
Non è un segreto che Speroni due ordini che riceviamo riusciamo a fornire ai nostri clienti solo una persona perché le altre mancano per cui grande sforzo è quello di ricercare le persone e poi formarle
E questo è diciamo quello che abbiamo fatto diciamo nel nell'ultimo anno e mezzo allora
Cosa c'è di fronte non lo sappiamo se vogliamo essere guardare il Breve lo stesso mese di agosto vediamo che c'è una crescita delle richieste rispetto all'agosto dell'anno scorso per cui sembra che non ci sia davanti a noi questa grande crisi da un punto di vista lavorativo però è vero che le cose possono cambiare molto velocemente per cui non sappiamo quello che succederà diciamo da a settembre in avanti
Quello che è importante è che le persone devono diciamo rimanere molto attente e non pensare che la continuità lavorativa o meglio la continuità del loro e i loro stipendi del loro in campo
Dipenda dai contratti perché è un mondo molto variabile molto flessibile lo vediamo ad esempio nel mondo dell'automobile no adesso ci sono delle fabbriche che producono pezzi per motori diesel
Il motore diesel il consumatore non lo sta cercando più stanno cercando piuttosto le le macchine con motori elettrici
E tu puoi avere qualsiasi contratto che vuoi che devi riuscire diciamo a fare in modo di essere comunque interessante la tua competenza deve essere interessante
Ma oltre ad essere interessante la tua competenza ci deve essere un sistema Paese che rende interessante le multinazionali investirei in Italia perché diciamo è il compito della multinazionale il compito del del nostro Paese rimanere diciamo un Paese che riesce ad attrarre investimenti
Perché è vero che solo gli imprenditori ma sono anche diciamo le aziende che le multinazionali che decidono dove andare a investire dove invece non non investire
Quello che stanno cercando le persone però diciamo una stabilità
Lavorativa ma anche una certa dignità lavorativa
Perché è vero che la percentuale ad esempio di contratti
Non a tempo indeterminato sta crescendo ma rimane diciamo ancora abbastanza abbassa ma quello che le persone stanno punto cercando diciamo anche una dignità
Quello che abbiamo visto in questi ultimo anno anno e mezzo che gli stipendi in Italia non sono aumentati come sono aumentati negli altri paesi europei
E questo ha dato diciamo una grande competitività alle nostre aziende di fatti la crescita della domanda che noi vediamo in Italia
è superiore alla crescita della domanda di persone negli altri paesi
Ma bisogna vedere fin quando non riusciamo a mantenere questa competitività e riusciamo a tenere questi stipendi con inflazione che cerca anche perché diciamo una delle cose che abbiamo visto e che se si aumentar no gli stipendi diciamo si perde competitività per cui si vanno a diminuire poi le persone che lavorano mentre se si riesce a rimanere competitivi diciamo Investimenti re restano alti e perciò diciamo si può continuare a offrire tanto lavoro alle persone
Ora
Cosa cosa possiamo fare diciamo quello che noi possiamo fare ad esempio come agenzia per il lavoro come aziende fare una grande attività di orientamento perché è solo mettendo limiti Massimo numero delle persone al lavoro che si riesce a sosta tenere il PIL
Gli aspetti demografici sono lì quello che abbiamo visto è che l'abbiamo visto all'interno della nostra azienda
Dando più soldi alle persone che hanno figli si incentiva la nascita dei bambini
Però non è sufficiente dobbiamo andare a capire ancora che cosa permette al di là dei soldi
Di far nascere più bambini in Italia noi come era stata paghiamo diciamo i gli asili nido a alle ai figli dei nostri dipendenti
Per sei anni
Diamo un contributo significativo di di mille euro diciamo a per per ogni bambino che nasce per i primi sei anni della loro vita per cui stiamo tentando
Di fare il tutto possibile affinché le nostre persone noi abbiamo l'ottantadue per cento di donne che fanno parte di Rasta per cui facciamo tutto il possibile
Abbiamo visto un piccolo aumento della natalità nelle persone di Randstad
Ma non è ancora una cosa diciamo così il forte ed importante perciò dovremo andare ad analizzare che cosa si può fare
Per diciamo non dico risolvere il problema da demografico ma dare una mano alla nascita anche perché una cosa che a me fa sempre mi fa sempre pensare è che come diceva prima il professore
Insomma circa il cinquanta per cento dei nati sono bambine no e fino ad oggi diciamo solo le bambine che possono fare dei figli per cui tra trent'anni quando saranno in età di per fare i figli
Ci saranno duecento mila bambini e bambine che potranno fare dei figli per un Paese con duecento mila e e sempre di più per cui si apre anche il grande tema dall'immigrazione
E il tema di riuscire a trattenere le persone migliori all'interno del nostro Paese
La cosa che ci dà grande fiducia il Pnr R che cita anche la direzione degli investimenti formativi su cui noi dovremo andare a continuare ad investire no
Uno fra tutti tutto il mondo del digitale dell'informatica perché se oggi digitale informatica è visto come un una branchia asse all'interno del lavoro di ognuno di noi sempre di più invece farà parte integrante del lavoro che noi dovremmo fare il Controller sa dovranno saper diciamo creare i loro programmi ma anche chi lavora sulle macchine utensili dovrà riuscire a creare i suoi i programmi perciò riuscire nella scuola a inserire dei momenti formativi su tutto il mondo digitale informatico secondo noi è un aspetto estremamente importante
Ecco
Dice come va
La pubblicità perché la pubblicità diciamo
Lo specchio di come vanno le in prese allora la parola a Roberto Giacchi che lavora in questo campo come come vede la situazione
Allora grazie buona sera anche da parte mia parte anche dal titolo come come ha fatto il ministro concordo che alla domanda la risposta non c'è o meglio c'è una risposta diversa e cioè che crisi sviluppo convivono quindi oggi sono due termini che promette diversamente dal passato vanno a braccetto
E questa domanda però anche un'appendice importante che non dobbiamo dimenticare e cioè visto che c'è dello sviluppo dubbia
O anche vedere Chicco lo sviluppo lo sta prendendo chi sta beneficiando effettivamente dello sviluppo che stiamo avendo e credo che il settore della pubblicità sia un settore molto esemplificativo da questo punto di vista perché negli ultimi due anni e mezzo da quando parte partita la prima emergenza quella sanitaria per poi arrivare alla seconda quella della legata all'invasione dell'Ucraina sono chissà successe tantissime cose in questo settore ovviamente abbiamo avuto due crisi e che due crisi
Per un settore fortemente legato all'andamento macro economico come quello che la pubblicità sono importanti
Tuttavia non è accaduto solo questo abbiamo avuto un continuo percorso di di di digitalizzazione che non è stato così intense così dirompente come in altri Paesi
Ma comunque è stato molto presente e molto presente anche da noi
E abbiamo avuto anche un terzo fenomeno
Non favorevole e cioè il fatto che si sono consolidate si è consolidata la forza competitiva il posizionamento competitivo
Delle grandi piattaforme internazionali delle grandi piattaforme globali che tipicamente non sono italiane non sono neanche europee e nella maggior parte dei casi sono americani
Allora questi tre fenomeni che cosa hanno fatta cadere nella pubblicità hanno fatta cadere che il due mila e venti il primo anno di pandemia ha colpito duramente gli investimenti pubblicitari nei media tradizionali quindi televisione cinema radio carta stampata il mercato è significativamente diminuito
Nonostante questo però nel due mila venti gli investimenti sui media digitali si sono mantenuti sostanzialmente stabile Hans hanno sono riusciti a chiudere l'anno
Seppur con un numero piccolo ma con un eroico più davanti
Il due mila e Ventura è stato l'anno della ripresa è stato un anno in cui entrambi sia gli investimenti pubblicitari messe né i media tradizionali che gli investimenti pubblicitari dei media digitali sono significativamente cresciuti è stata una crescita che ha rafforzate enormemente il settore degli investimenti digitali che veniva comunque da un anno di tenuta e pur robusta ha fatto sì che il di scalo avuto nel due mila e venti
Degli investimenti pubblicitari sui settori tradizionali non sia stato pienamente compensato quindi ne abbiamo chiuso un due mila ventuno con un mercato tradizionale in diminuzione rispetto al perito pre pandemia e un mercato digitali in aumento complessivamente il mercato è ritornato ai valori pre pandemia
Ora
Tutto bene no non sicuramente non tutto bene tutt'altro perché questo mercato profondamente diverso e un mercato dove gli investimenti pubblicitari nel digitale oggi sono enormi rispetto a quelli che erano prima e la quota crescente di questi investimenti
Oggi va a finanziare in prese a pagare stipendi e a pagare tasse di conseguenza di Paesi che non so nel nostro Paese quindi c'è stato comunque
Anche in un ambito di sviluppo come il nostro un'enorme trasferimento di ricchezza da impresa imprenditori italiani
A in prese aziende di altri paesi
Il due mila ventidue come sta andando il due mila ventidue è un anno che complessivamente è partito bene
Da abbiamo avuto gennaio e febbraio tre sono stati due mesi effettivamente di grande ripresa
Dopodiché inevitabilmente per l'effetto dell'incertezza legata allo scoppio della guerra per l'aumento della pressione inflattiva chi ha colpito innanzitutto la piccola media impresa che è finanziariamente più debole rispetto alla grande impresa
Per l'ulteriore ulteriori difficoltà legate agli approvvigionamenti di alcune industrie come ad esempio quella dell'automobile piuttosto che quella del food gli investimenti hanno cominciato a rallentare
è un anno che stiamo vivendo è un anno che stiamo costruendo è difficile
Prevedere quello che sarà il numero finale se sarà un più in ogni caso molto piccolo se sarà addirittura un meno questo sa dipenderà da come evolveranno questi tre aspetti quindi l'incertezza l'inflazione gli approvvigionamenti la supply chain a livello internazionale
Tuttavia non dobbiamo dimenticare che anche in un settore come quello della pubblicità che comunque riesce a tenere un percorso di crescita in particolar modo nel settore digitale ci sono situazioni di crisi
Perché parte di questa ricchezza parte del benessere che viene costruito oggi non è più qui non è più da noi ma si sta trasferendo in altre imprese e in altri Paesi grazie
Allora abbiam detto molte volte in questo meeting che veniamo da anni di diciamo di neo Robbery siamo selvaggio tutti ormai pensavano che l'economia fosse diciamo la capacità di autoregolarsi di un mercato senza più bisogno di interventi diciamo di tipo keynesiano dello Stato ecco invece Bernardo Mattarella dirige uno di questi
Strumenti Invitalia che dovrebbe proprio intervenire per supportare guidare aiutare l'economia secondo una metodo tradizionale allora la domanda che gli faccia ma cosa co.co.co. rispetto al quadro che abbiamo sentito con come
L'agenzia che lui guida stalla Morando e può influire su quello che sta succedendo
Grazie ragazzi dal grazie del dell'invito grazie della vostra presenza grazie anche alla domanda perché e molto interessante innanzitutto
Sottolineare che anche
Per favorire l'iniziativa privata e quindi
Il la diciamo la la la l'economia che sia che si genera l'intervento pubblico che crea un ecosistema favorevole è sempre è sempre necessario
La cosa che importa soprattutto nella nella nostra visione in questo momento è con quale spirito con quali valori
Si affronta questo tema lo shock io ciò che gli ultimi due anni tra la pandemia e
E la guerra e nacque e la guerra in Ucraina ci impone di vedere tutto e di svolge la nostra azione
Assolutamente in un in un framework totalmente incentrato sulla sostenibilità che s'che poiché deve essere sostenibilità economica sociale
Ambientale
E già da tempo che lo lo facciamo a almeno all'interno della nostra organizzazione da amministratore delegato
Prima di questa esperienza del Mediocredito centrale noi abbiamo nel due mila diciannove emesso un prestito obbligazionario un social bond proprio per essere costretti a utilizzare queste queste risorse per il sostegno di iniziative che avessero ricadute positive in termini sociali e quindi in termini di di sostenibilità sociale
Un altro tema molto in molto interessante per il che che che che che che richiama un concetto che ha espresso prima il ministro
Come dicevamo diciamo al l'ambiente in cui opera l'imprenditore che è questo che è il poi il centro della nostra attenzione perché se non ci fossero Di Pietro ci saremo anche noi
Un ambiente in cui l'imprenditore non può assolutamente lavorare è un ambiente informato alla paura
E mi ha fatto mi ha colpito molto l'intervento che ha fatto
Il cardinale Zuppi qualche giorno fa parlando della delle paure che nascono dall'individualismo e quindi dalla Espress prendo il concetto che abbiamo tante paure e ci sentiamo sempre più fragile correlazione di fragilità
L'impresa difficilmente riesce ad operare tra l'altro spesso non si tratta di individualismo ma di isolamento pensate alla alla alla contraddizione che c'è nel termine social
Vs sociale
Quanto più una cosa è social spesso e volentieri tanto più è alienante ed è
E porta all'isolamento dell'individuo che che che che operano in quell'ambito spesso e volentieri addirittura diciamo
Protetti dall'anonimato con linguaggio volgare in Danny e denigratorio che spesso anche che che che che il più delle volte tra l'altro crea l'opinione pubblica e quindi ha un impatto sulla qualità della nostra democrazia
Ecco
Tutti questi punti gli choc che noi abbiamo vissuto
Ci devono portare a pensare ad affrontare queste cose in maniera più sociale e meno social probabilmente anche per evitare quella che è sempre don Matteo chiamava la desertificazione spirituale che poi diventa desertificazione
Reale sociale ed economica
Per superare questo dobbiamo rimettere
E qui il titolo del del meeting il tema di questo meeting fondamentale devo rimettere al centro l'uomo quindi ritrovare la passione la passione per l'uomo che dal dal nostro punto di vista dal nostro punto di vista professionale
L'imprenditore e il lavoratore oltre a essere l'essere umano che vive insomma
Tutti i giorni sia nelle nostre nelle nostre nelle nostre società
Un'attenzione particolare che noi abbiamo sempre avuto
Anche perché i nostri strumenti lo lo ci portano fra a questo
Lo sviluppo dei giovani lo sviluppo imprenditoriale nell'ambito nell'ambito nell'ambito giovanile
Noi abbiamo anche un un'età media
Abbastanza giovane all'interno del del dell'universo di Invitalia siamo intorno ai quaranta quarantadue anni
Abbiamo tra l'altro cinquanta per cento di
Siamo esattamente divisi al cinquanta per cento tra generi
Per noi la nostra ben noi siamo consapevoli che che le nuove generazioni ci chiedono sempre più
Soluzioni non tanto sicuramente che possono gestire il presente ma che ci consentano di costruire il futuro perché mi piace sempre anche citare una una bella frase di Simon's Bay che diceva che il futuro non ci dà niente non ci porta niente siamo noi che per costruirlo dobbiamo dargli tutto quindi il futuro dobbiamo dobbiamo farlo noi
Questo ci porta anche a diciamo ad avere un'attenzione particolare per
Per tutti i soggetti che operano nel terzo settore
Dal dal da qualche
Da qualche giorno è stato firmato un decreto direttoriale proprio dalla da parte del ministero dello sviluppo economico Checco che stanzia duecento milioni di euro per iniziative
Tra cento mila e un dieci milioni di euro singolo singolarmente
Dini di
Attuate da da da imprese sociali creative e culturali che possono avere impatti sociali di un certo di un certo livello tutto questo viene fatto
Dal gruppo in dal gruppo Invitalia che soltanto per citare qualche numero nel nell'ultimo anno a sostenuto investimenti pubblici e privati
Per quasi venticinque miliardi di euro ha sostenuto
Più di seicentotrenta mila aziende
Ha immesso sia attraverso strumenti di intervento diretto sia attraverso le garanzie che sono che sono gestite da medico io centrale ha immesso acconsentito l'immissione i nel sistema economico di liquidità
Per oltre novantasei miliardi di euro
E che con agli strumenti
Gli strumenti
Come i contratti di sviluppo che sono quelli che sostengono i grandi investimenti
Nel corso degli anni ha sospira salvaguardato ho creato oltre centodiciassette mila posti di lavoro
E che con gli strumenti di finalizzati alla che alla alla nascita di nuove intese soprattutto giovanili penso arresto Sud noi imprese a tasso zero su Marte starter a contribuito a creare oltre sessanta mila nuovi posti di lavoro soprattutto come dicevo in in ambito
In ambito giovanile
Ripeto però tutto questo deve essere fatto e siamo saremo obbligati a farlo in un in un framework assolutamente i ispirato alla alla sostenibilità
Economica sociale e ambientale
Allora testo
Con una encomiabile precisione di tempi abbiamo avuto un quadro della situazione sintetico ma esauriente allora la seconda domanda è evidentemente con lo si può fare e come e come si può far sì che non sia crisi ma sia sviluppo nel prossimo Periodo comincerei
Da giacché chi ha parlato del del del passaggio di di di diritti reddito ricchezza da imprese italiane a estere con lo devono fare le imprese italiane per essere motore di sviluppo ed evitare questa
Trasferimento di ricchezza e reddito
Allora
Di diamo in uno dei Paesi occidentali con il contest
Sto più ad un terzo a fare impresa no però per un attimo dimentichiamocelo questo no per un attimo immaginiamo che siamo come tutti gli altri Paesi e che quindi non c'è uno svantaggio competitivo
La parola magica per un imprenditore crescita
Non esiste in un'impresa una stagnazione felice o peggio ancora una decrescita felice un'impresa sana cresce un'impresa che non cresce non è un'impresa sana
Ci sono Effetti poi indotti ovviamente della crescita di un impresa questo significa maggiore produttività stipendi più elevati destabilizzazione di lavori precari
Quindi c'è un beneficio che si può diffondere
Rispetto al l'ottenere questo risultato
Ecco togliamo l'altra cosa dal tavolo non parliamo del contesto
E non parliamo neanche del fatto che bisogna lavorare di più per crescere perché non è vero perché ne siamo già uno dei paesi con il numero di ore lavorate per addetto tra i più alti dell'Occidente
Lavoriamo di più di quanto si lavora in Germania che un po'un punto di riferimento però cresciamo di meno cresciamo siamo cresciuti se guardiamo ovviamente in un orizzonte temporale
Distante nel passato siamo cresciuti molto di meno come produttività come valore della produzione quindi il problema non è quanto lavoriamo il problema è come lavoriamo quindi evidentemente ci sono dei modelli di lavoro c'è un modo con cui l'impresa e fanno lavorare i propri dipendenti in altri Paesi che più efficace di quello che riusciamo a fare in Italia
In altre parole in Italia si lavora peggio di come si lavora in altri paesi perché con un numero di ore lavorate maggiore si ottiene di meno
Allora a cosa serve sempre immaginando un contesto o no che non non abbia detto e competitive rispetto ad altri Paesi io credo che la risposta vada
Su due elementi fondamentali uno sono le idee la capacità d'innovazione
Noi non è che non sappiamo innovare
Però noi siamo bravi complessivamente come Paese ovviamente
Perdonate la generalizzazione ci sono sicuramente delle eccezioni però complessivamente come paese noi siamo bravi a fare un in un'innovazione incrementale rispetto a quello che già facciamo facciamo più fatica a generare discontinuità nell'innovazione che facciamo
E un esempio è proprio il settore della pubblicità
Che ed è una delle cause per cui noi pur avendo un'offerta digitale noi come sistema di titoli italiani pur avendo un'offerta digitale
Sul mercato prendiamo una quota degli investimenti dei clienti inferiore rispetto a quella di altre aziende
Perché ne siamo entrati nel Cdg tale ma nella stragrande maggioranza dei casi non siamo entrati nel digitale facendo più o meno le stesse cose che facevamo prima nel mondo fisico
Facevamo gli editori nel mondo fisico e siamo di diventati editori digitali con modelli molto simili
Oggi gli investimenti in questo settore vengono attratti da chi ha generato una di una una una innovazione in grande discontinuità con quello che veniva fatto prima
Aziende come Google come Facebook come Instagram come tic toc hanno creato modelli hanno creato prodotti hanno creato un'offerta che prima non c'era quindi il primo punto che io mi sento no anche come responsabilità come primo attore che primo persone chiamate in causa rispetto a questa esigenza di crescere di più è dobbiamo migliorare la nostra capacità di generare un'innovazione discontinua rispetta quello che facciamo
Il secondo aspetto è l'aspetto delle competenze
Io sento spesso la frase
La tecnologia distrugge posti di lavoro ecco io sono profondamente in disaccordo con questa frase
La tecnologia non distrugge posti lavoro la tecnologia distrugge le competenze orrende inutili delle competenze
E di conseguenza rende inutili delle attività legate a quelle competenze
Ma la stessa tecnologia richiede genera competenze che prima non è vista esistevano che di cui oggi c'è un grandissimo bisogno
E quelle competenze magari vengono trasferite quelle attività quei posti di lavoro magari vengono trasferiti da un'altra parte
Quindi il secondo aspetto che io mi sento di sottolineare per crescere quello della lotta sulle competenze noi abbiamo bisogno di avere le competenze che oggi servono le competenze che sono approva di futuro e che ci consoci possono consentire in prospettiva di andare noi a prendere quella ricchezza che si genera Erra con lo sviluppo perché lo sviluppo ci sarà sicuramente anche nel in un periodo come gli ultimi vent'anni in cui abbiamo gestito una in innanzitutto una crisi terroristica poi una crisi finanziaria poi una crisi dell'immigrazione poi una crisi climatica
Poi una crisi sanitaria e adesso una crisi bellica comunque si è creata ricchezza comunque c'è stata
La crescita
Ecco quella crescita quella ricchezza oggi la prendono quelli che hanno idee e innovazioni in discontinuità con lo status quo e possono contare su competenze
Che sono più scarse da altre parti ecco lo status quo anche se ci vede vincitori temporaneamente anche se ci vedi numero uno
In un determinato momento deve essere vissuto come una gabbia un'ala una gabbia dalla quale cercare continuamente di evadere per andare a prendere l'opportunità che sta nascendo ecco questo credo che se la responsabilità delle imprese
Allora inevitabile le politiche del lavoro perché abbiamo sentito come il mercato del lavoro ma cosa auspica
O Marco Ceresa per il prossimo futuro avanti
Allora cosa auspico la prima cosa che auspico che va be'dobbiamo ragionare sia su delle cose che servono adesso nei prossimi mesi e poi le cose che servono diciamo più a lungo respiro ma
La prima cosa che auspico perché il nuovo Governo non arrivi rivoluzioni
Il nostro mercato il mercato del lavoro mercato dove la legislazione è molto importante nodo dove influenza molto
E spero che non faccia delle grandi rivoluzioni ma che diciamo vada a migliorare delle cose a incrementare delle cose
Che possono veramente essere utili per dare lavoro alle persone dare persone alle aziende
Alcuni esempi si parlava prima che ci vuole maggior partecipazione di giovani donne persone del Sud almeno al nel mondo del lavoro devono lavorare di più uno
Ecco poter confermare lede contribuzioni su o quelli del Sud sono state confermate ma sui giovani e sulle donne sarebbe importante no per riuscire a incentivare le aziende ad assumere questo questo questo queste persone
Poi credo che in una fase come questa sia importante fare come hanno fatto in Francia e in Spagna cioè rendere in qualche maniera obbligatorio quello che si chiama l'outplacement il la formazione delle persone che escono da aziende che sono in crisi no per cui riuscire a
Far sì che queste persone non si trovino da sole a doversi cercare un lavoro
I essere nelle mani ma parlo anche di Ramstein sei mani di per di di aziende che dicono ok o questo ordine per cui ti offro questo lavoro
Che va bene ma ma ancor meglio dire e i sei rimasto senza lavoro vieni ti aiuto con della formazione ti aiuto con dei suggerimenti affinché tu possa trovare della Moro chiaramente queste sono tutte delle cose diciamo
Abbastanza semplice no
Ma sono appunto incrementali rispetto alla situazione che c'è non sono rivoluzionarie
Ci sono anche delle cose ancor più piccole si parla qui ad esempio capito rifacendosi al discorso demografico una cosa che trovo incredibile che il sistema bancario
Italiano non da mutui a delle persone che hanno un contratto a tempo indeterminato
Tramite agenzia e questo veramente non riesco a capirlo ne abbiam parlato con tantissime anche con l'Abi e così via ma dico
Noi che ci sentiamo di assumere delle persone a tempo indeterminato perché sappiamo che queste persone se non lavorano nell'azienda possono lavorare nell'azienda di e se ci sono dei momenti in cui queste persone non lavorano
Possono diciamo comunque avere un reddito da parte nostra ecco questo non lo capisco allora quello che auspico è che ci siano del degli interventi a livello così micro
Che permettano di risolvere delle dei dei dei problemi e che diano diciamo il maggior numero di persone la possibilità di lavorare
Poi a livello invece più di lungo respiro secondo me è importante guardare un attimino a tutto il sistema scolastico no adesso sta avendo un grande successo l'ITS noi abbiamo fondato un ITS
Siamo partecipi in Diversity essi e devo dire che è un'esperienza molto positiva perché assieme alle aziende riusciamo a creare nel giro di un due anni delle persone che non devono fare i quattro cinque anni di università ma subito dopo il diploma possono iniziare a lavorare
ITS che non si limita solo a formare delle persone giovani subito dopo il diploma ma anche delle persone che devono diciamo apprendere determinate competenze nel giro appunto di di di breve tempo tramite i DS ma poi bisogna andare a vedere anche la scuola molto importante anche la scuola parlavo con un'amica che appena ha vissuto a Dubai per tanti anni è tornata in Italia e i suoi figli dicono cavolo ne spendiamo tantissimo tempo
Per imparare a memoria i Babilonesi
Anche dire romani e così via
E invece di si inizia a parlare di storia dal mille novecento in avanti allora non dico che non si debbano studiare i babilonesi e così via però secondo me secondo noi riuscire a avvicinare ancor di più
Il mondo della scuola con anche l'alternanza scuola lavoro
Non tanto per insegnare delle competenze ma per far capire alle persone ai giovani
Che cosa vuol dire lavorare all'interno di un'azienda che cosa vuol dire lavorare con altre persone che cosa vuol dire trovare nel lavoro
Un motivo anche per riuscire a vivere serenamente a far vivere serenamente la la famiglia
Ecco io penso che ci siano queste cose sia nel breve che nel lungo che debbano essere fatte ma soprattutto non grandi rivoluzioni un'ultima cosa reddito di cittadinanza visto che allora ci son delle persone che quando vengono le nostre filiali dico mamma mia come dove lo metto questo
Lo le proponiamo anche alle aziende e non riusciamo a a farli assumere
Queste persone in re in effetti devono essere aiutate perché se no non so dove vadano a sbattere
Però c'è anche da dire che ci sono tante persone che dicono ma chi me lo fa fare a me di lavorare quanto io posso stare a casa
Credo anche qui che non ci voglia un colpo di spugna non ci vogliono rivoluzione ma bisogna lavorare per farsi che chi può lavorare lavori e chi invece proprio non ce la fa insomma in qualche maniera riesca a sbarcare il lunario tra
Allora andiamo avanti con Bernardo Mattarella perché è interessante la sua apertura sul intervento pubblico ma allora dobbiamo rifare l'IRI o qual è la linea di medio lungo periodo di Invitalia
Ieri per chi non lo sapesse era
L'istituto che nella ripresa ha reso pubblica interveniva direttamente nell'economia fino all'era un certo punto quasi il cinquanta per cento dell'economia in suo possesso delle imprese in suo possesso
Ma allora guardi se se se servono nuove io no non cioè non sta a me dirlo
Quello che abbiamo detto prima è quello insomma che che che ho detto prima che sicuramente serve un intervento pubblico nell'economia l'importante è che abbia un approccio rigoroso limpido e ordinato
E ripeto rigoroso limpido e ordinato
Questo questo intervento va declinato secondo poi le esigenze congiunturali che che si hanno di fronte in questo in questo momento anche per dire quello che farà Invitalia oltre alla gestione diciamo ordinaria
Degli incentivi e delle sue partecipazioni sia ha di core business sia industriali quello che serve in questo momento attuale il Pnr la cosa è la cosa fondamentale su cui su cui tutti gli attori potenzialmente utili vanno coinvolti del PNR ricordiamoci che si tratta di investimenti
Non soltanto pubblici ma di un Buster anche per gli investimenti privati
In questo momento noi
Al al dati a luglio del del due mila ventidue
Allora siamo dando supporto per iniziative che che che assommano in totale
Per il Pino invoca un totale di sessantacinque miliardi di Investimenti a valere sul PNR
Ventidue oltre oltre quasi ventidue miliardi e mezzo e il valore delle risorse che Invitalia gestisce direttamente come le come interviene Invitalia
Fondamentalmente facendo tre cose gestendo incentivi
Sono già diciannove gli incentivi messi in campo
Da Invitalia per circa quattro miliardi e mezzo sette sono in un inattivazione sono in pipeline attraverso strumenti di investimento sarà di sostegno agli ai grandi investimenti come contratti di sviluppo attraverso strumenti per favore l'imprenditorialità
Femminile attraverso il fondo di garanzia gestito da Medioevo centrale e gli accordi di Roma per l'innovazione sempre quelli eccessive Amedeo centrale
In più attraverso la controllata Infratel sta attuando investimenti infrastrutturali per la banda larga e ultralarga per circa sei miliardi di euro
E attraverso la fusione di supporto agli investimenti pubblici
Diamo su diamo supporto tecnico-operativo a quattordici amministrazioni centrali locali che sono che sono state già conventio convenzionate
E che
Per le quali sono già stati pubblicati
Bandi di gara
Dalla nostra centrale di committenza di Invitalia per oltre sei miliardi sei miliardi e mezzo
In questa in questa questa attività noi
Appunto facciamola centrale di committenza ma diamo anche supporto per la progettazione di strumenti agevolativi facciamo il programma non c'è mentre l'assistenza la progettazione al monitoraggio la rendicontazione controllo di investimenti pubblici e inoltre la su iniziativa del ministero della Pubblica amministrazione da da poco prima dell'estate
è un Line alla piattaforma cosiddetta capacity Italy che insieme a ma Cassa depositi e prestiti e la nostra controllata Mediocredito centrale da un supporto on line per alle alla pubblica amministrazione soprattutto le pubbliche amministrazioni locali che spesso non hanno
Andranno non ha avuto bisogno del passato e quindi non hanno capacità di per la progettazione di interventi di di interventi straordinari sugli investimenti
Tutto questo
Ricade sempre però come dicevo prima nel nella gestione
Di un approccio nei giorni in una gestione diciamo comunque un approccio sostenibile
Finalizzata ad esempio alla alla alla messa in atto e l'attuazione delle due transizioni che noi stiamo vivendo e che siamo e che sono state alla cui accelerazione è stata resa necessaria dalla non lo so pandemico e della la transizione ecologica erogazione digitali che poi sono diciamo il cui il cuore da cui il il nucleo da cui parte
Il proprio il programma Next Generation you
E allora sempre per completare il nostro percorso
Ma c'è speranza sul piano demografico
Come possiamo sperare
Ade adesso ve lo dico no io credo che le leve siano attivabili in da tre punti di vista in atti
L'immigrazione la mobilità chiamiamola così poi vediamo come e discorso dell'invecchiamento che non è detto che per forza di cose debba essere un elemento negativo allora parto da in atti
Come rilanciare natalità allora la diagnosi è chiara i motivi per cui non si fanno Stiffi idee perché i figli costano i fili vincono portano via tempo prendono la mamma una tassista che deve portare il bambino ovunque
C'è incompatibilità spesso trama trenta e lavoro ci sono difficoltà di vario genere ci sono gli aspetti tecnici è stato ricordato prima
C'erano nel due mila otto quattordici milioni di donne inetta produttiva oggi siamo arrivati a undici sette milioni
Fra dieci anni sarà Manzano dieci milioni e quattro fra trent'anni saranno otto milioni e nove nove milioni quindi mancano le mamme
Tant'è che ne abbiamo fatto una una simulazione mista il numero di figli per donna oggi uno virgola ventiquattro immaginiamo che nel tempo si salda uno e cinque no comune ventiquattro figli per donna in prospettiva faremo duecentocinquanta mila nati follia
Salendo a uno e cinque nell'arco dei prossimi cinquant'anni faremo trecentocinquanta mila nati quindici quattro mila in meno di oggi pur aumentando la fecondità
Vogliamo arrivare a due figli per donna quindi andiamo forte a livello progressivamente arriveremo a due figli per donna e bene paella ma cinquecento mila quindi mancano le mamme
Perché perché scontiamo come è stato ricordato le bassa natalità del passato primo aspetto tecnico allora le cause sono note c'è un elemento tempo di fondo diamoci da fare non aspettiamo cinquant'anni a far aumentare la fecondità ai due figli per donna se riusciamo a farlo in dieci in quindici anni forse qualche pezza ce la possiamo anche mettere anche questo è un primo passaggio quindi riversiamo avete tane sono sedute di arrivare a a livelli francesi che non però insomma qualcosina in più possiamo farla e le manovre le attività sono varie se posso immaginare sono ben note non sto a ripetere cose che già conoscete l'altro elemento la mobilità ci sono due cose da un lato c'è l'immigrazione e ne parliamo c'è anche l'emigrazione
Ce l'ha con sacco di giovani giovani formati giovani con l'abbiamo investito i soldi per Falerio al dottorato che prendono valigie dicono dove voi non mi date qualche mi interessa elevata prendono in Inghilterra o in Germania o negli Stati Uniti
E noi abbiamo investito abbiamo formato delle persone poi vanno a lavorare per la concorrenza
E questo non è bello
Sull'immigrazione nessuno nega l'importanza dell'immigrazione però le previsioni di cui parlavo prima avevano centotrenta mila immigrati netti all'anno quando dico
Mancheranno dodici milioni di persone nei prossimi cinquant'anni nonostante centotrenta mila immigrati inetti ogni anno
Quindi non possiamo compensare i dodici milioni che mancano con l'immigrazione perché aggiungeremmo a centotrenta mila altri duecento e quaranta mila
Allora trecentosettanta mila migrati netti all'anno non sono facilmente integrabili qualche problema nasce quindi un'immigrazione importante ma ben regolamentata squame poi sull'elemento da tenere in considerazione e richiama l'invecchiamento
E chiaro che con con quel che succede la struttura per età alla popolazione la famosa piramide non è più una piramide un triangolo o no la base larga tanti giorni via via sempre meno in alto ma diventa un fungo cioè tanti anziani via via no
Oggi sono ottocento mila le persone con almeno novant'anni le persone con almeno novanta anni ho detto almeno novanta fra fra vent'anni
Saranno un milione sette
E fra cinquant'anni saranno due milioni e due di ultranovantenni in un Paese di quarantasette milioni di abitanti vedete voi cosa ne viene fuori ora è un problema però attenzione non è solo qui allora cerchiamo e da un messaggio di speranza cioè l'invecchiamento della popolazione è ovviamente difficile da gestire
La famiglia è più debole ci sarà un welfare familiare più debole perché è figlio unico insomma poi lo si può dar da fare ma più di tanto non può fare
E quindi ci sarà bisogno anche di interventi esterni e questo è un elemento delicato però l'invecchiamento e anche nel Silver economi
Cioè non dimentichiamo che c'è tutta un'economia che i lavora per la componente sa Lepido lette integrative perde a essere più scattanti dalla prima una sciocchezza oltre che il viaggio in crociera nei mari del Sud
Devi andare cioè ma ed deambulatore tanto per prendere delle cose un po'più concrete e altre a me Miccoli simili Hall apparecchi acustici cioè capite che c'è un sistema ora il nostro Paese noi e i giapponesi è un po'i tedeschi siamo stati i primi al mondo a sperimentare l'invecchiamento
Abbiamo anche delle imprese che hanno anche capito come farà l'apparecchio acustico
Allora io dico sfruttiamo la perché anche gli altri invece erano anche la Nigeria un giorno avrà negli alla Cina la Cina fa un po'di tempo quando si porterà avanti la caduta delle nascite avrà una marea di anziani
Non abbiamo l'esperienza e le nostre aziende c'è l'anno della vera dei prodotti che in qualche modo soddisfano questa nuova domanda ecco loro valorizziamo le e in più e vado a chiudere negli ultimi trenta secondi
Beh non votiamo rivisti per che anziane cioè c'è anche un discorso di anziano attivo
Oggi non c'è bisogno che i muscoli ma stare nel cervello che gira e allora diamo una mano a valorizzare queste risorse perché sarebbe altrettanto stupido come mandare dei nostri giovani fuori far sì che persone che sanno fare delle cose che potrebbero fare potrà può dare un importante contributo vanno a giocare a bocce io credo che sia importante
Credo che il è stato approvato da persone che non sono giovanissime
Dicevo no è importante che questa cosa avvenga in maniera ovviamente volontaria e incentivata tutto quello che volete voi si può fare io credo che si possa veramente fare e c'è anche la volontà di Jo continuare a giocare
Non solo nel volontariato ma anche nel settore produttivo ecco è una è una è una leva sulla quale conviene agire grazie grazie
Allora al ministro Giorgetti cosa suggerisce al prossimo ministro dello sviluppo economico al prossimo governo magari sono ancora Luís quindi
Dopo tutto questo quadro cinque anni davanti per investire per il nuovo sviluppo italiano ma in Egitto gli suggerisco di essere più bravo di me che sta aveva no allora io credo che questo
Bisogna partire da un dato è il dato quello che ho detto prima cioè Italia e un grande paese
Dobbiamo smettere in qualche modo di commise l'Arci pensare cioè Italia la seconda manifattura d'Europa è un grande Paese e girando e incontrando le imprese uno si rende conto della forza che queste e ma non è che tiene in qualche modo in piedi tutta una struttura diciamo così
Se noi partiamo da questa considerazione ed è vero quello che ho detto prima cioè che lo sviluppo economico lo fa l'imprenditore allora passiamo la seconda valutazione che è quella che oggi è un tempo di cambiamenti
E i tempi di cambiamenti sono i tempi di Investimenti
Il tempo del cambiamento è quello che richiede l'investimento ma l'investimento chi lo fa o lo fa soggetto privato o lo fa il soggetto pubblico
La scelta che in qualche modo sottende diciamo così anche la scelta se volete culturale e che l'investimento lo deve fare l'imprenditore l'imprenditore privato
Aiutato evidentemente in una situazione come questa di cambiamenti epocali
Dallo Stato perché in certi casi dei momenti grande discontinuità anche nei grandi Paesi come gli Stati Uniti d'America lo Stato non è che si è sottratto a creare le infrastrutture su cui poi si è innescato lo sviluppo capitalistico
E allora questo è diciamo così lo scopo con cui nasce IP RR che questa roba qua
Individuando diciamo così quelle sono le direttrici dello sviluppo allora
Il governo il futuro ministro dello sviluppo economico
La politica deve interrogarsi esattamente su questo cosa fa il PNR PNR mette ingenti risorse ad esempio sulla formazione per rischi l'aggio per in qualche modo far sì che le forze e che escono i lavoratori che nasconde settori maturi in qualche porto possono essere re impiegati nei settori del futuro
Tante risorse oltre quattro miliardi metterò un diciamo così una mole di risorse che è superiore a tutta quella degli ultimi vent'anni sicuramente dalla ricerca nelle università per promuovere innovazione per tenere qui tutte quelle risorse intellettuali dei giovani che in purtroppo negli ultimi anni sono immigrati hanno depauperato il paese del loro capacità mette tantissime risorse su quelle che sono le due
Direttrici più volte richiamate che sono accusati pilastri del PNR la rivoluzione digitale e la rivoluzione ambientale
Ma facendo quaestor deve fare
La politica esattamente il proprio mestiere
E cioè capire che cosa c'è dietro poi queste rivoluzioni per non commettere gli errori che abbiamo fatto nel passato quando parliamo dell'evoluzione digitale dobbiamo anche pensare in qualche modo chi avrà il controllo del cloud
Perché due di esse diciamo così e rivendicare la sovranità quando questa si può esercitare e qui le scelte che faremo oggi sono scelte in qualche modo nel futuro e nei decenni a venire in qualche modo diranno della nostre dipendenze erano sotto una mia quando discutiamo
Dell'evoluzione ambientale di transizione energetica e questa è una battaglia che come Ministero non abbiamo fatto e che rivendico perché quando si parla ad esempio dalla rivoluzione che connessa l'Automotive sua non è questione di difendere motore endotermico rispetto al motore elettrico ma noi non possiamo ignorare che grande parte delle materie prime e di tutto quello che entra in un'auto elettrica come diciamo così in tante
Intanto diciamo così
Altri in industria del del della tradizione genetica dal fotovoltaico e quant'altro arriva da precisamente da un Paese che avrà il controllo di queste materie prime per le materie prime rare
E se oggi ci lamentiamo che siamo in qualche modo dipendenti dalla Russia per quanto riguarda l'ideologia non possiamo io come politico non posso non dire estendiamo a occhi bendati in un'unica direzione
Senza i condividere principio della tratta dentro una logica tantissimo vent'anni qualcuno si sveglierà e dirà o siamo dipendenti dalla Cina se la Cina deciderà in qualche modo di fornire a non fornire
Determinati
Determinati semilavorati o prodotti e materie prime anche il fotovoltaico non lo potremo fare anche lì però se non lo potremo fare ma vogliamo discutere anche di questo o non vogliamo discutere
Allora o minuto ma quello che voglio dire che forse
Più che le risorse più risorse economiche finanziare quello che deve fare la politica oggi e creare un valore inestimabile per l'investitore per l'imprenditore che devi investire
E che cioè
L'ottimismo la fiducia un clima che si proietta nel lungo periodo e che cementa le aspettative
Senza queste o qualsiasi tipo di ci sono investimenti in qualche modo viene preclusa
E allora
Proprio per finire visto che siamo in campagna elettorale giustamente legittimamente
Tutti i politici me compreso oggi ad una decina di brevissimo termine cioè trenta giorni cioè il nostro obiettivo e portare a casa più voti possibili venticinque settembre
Il mio auspicio che il ventisei settembre si abbandoni tutta la politica del breve periodo e si ragioni e si decida e si governa guardando al lungo periodo e per le future generazioni la
Allora ringrazio i nostri interlocutori che sono state lette ebbe tiro solo due brevissime battute uno che il pm era stato al centro del meeting protagonista del tuo oltre in cui l'ultima puntata sarà fra quaranta minuti qui con la Tinagli
Mario Mauro
Moavero Milanesi e
Calenda
Ma secondo che questo tema dell'ottimismo della positività del fatto che non c'è niente di deterministico
Il filo rosso di questo meeting Draghi ne ha parlato ieri è stato un punto interessante di tutti i leader di partito
è il filone di zuppi di tanti incontri dove siamo qua per dire che un popolo in azione è un popolo con cui l'intelligenza e la ragione o cambiare la storia
Quindi è nelle nostre mani
Il percorso di evitare che sia crisi e che sia sviluppo
L'Italia è sempre stata come diceva prima il ministro un Paese che quando all'attacco perde ma quando in contropiede vince questo momento di questo tipo grazie