"Le culture della sinistra nell'Italia della II Repubblica"

E alla festa nazionale dell'Unità di Modena
L'incontro che terremo questo pomeriggio sarà un dibattito sulle culture della sinistra
Vi presento immediatamente i nostri ospiti che anche a nome vostro ringrazio per aver accolto il nostro invito professor dalla mia destra il professor Stefano Rodotà
Paolo Flores d'Arcais che è il direttore di Micromega
Dalla mia sinistra invece l'onorevole Umberto Ranieri della direzione nazionale del PDS
Antonio la Forgia che il segretario regionale del PDS dell'Emilia Romagna
E qui al mio fianco Giancarlo Bosetti vicedirettore dell'Unità direttore dire sette
Che voi sapete è una nuova rivista che proprio delle culture della sinistra si occupa Giancarlo Bosetti al quale cedo il microfono per condurre questo nostro incontro
Vi ringrazio
Devo dire che la la quando mi è stata avanzata la la la la proposta di di di condurre di partecipare a una discussione su questo tema
Ancora più che negli anni passati tema delle idee della sinistra
La cultura delle culture della della sinistra
L'ho l'ho trovato quest'anno per per ragioni sulle quali poi mi sono interrogato sulle quali interrogo le le le persone che sono qui sedute con me
Sul fatto che mi appariva ancora più difficile ancora più pro problematico venire a capo del problema
Le idee della sinistra l'identità la cultura le culture
Perché io
O questa precisa sensazione che il carico di contraddizioni
E di difficoltà e di enigmi che ci è addosso a tutti quanti come come cittadini che pensano al futuro della politica al futuro della sinistra ma se vogliamo anche al futuro della destra al futuro della del del centro al futuro dell'intera vita politica è sento questo carico di contraddizioni sempre più pesante come un fardello sempre più difficile da
Da da aprire da come un nodo sempre più difficile da da sbrogliare ecco perché abbiamo innanzitutto ecco perché mi sono chiesto è e tento di dare alcune alcune risposte a questa alle ragioni di questo aggravarsi della difficoltà rispetto anche agli ultimi anni
Perché mentre il compito che ci sta davanti di una ricco è un compito che è un compito di ricerca dell'identità della della della formula delle delle delle strategie dei dei programmi anche degli uomini per una sinistra che voglia che voglia vincere si presenta come compito assai ardua assai lungo e i tempi della soluzione di questo problema
Appaiono molto appaiono discordi rispetto ai tempi che la politica impone e per la soluzione del problema politico italiano ecco il problema della della sinistra pare così complicato
Mentre il problema politico italiano appare così urgente
Questo è uno scarto è uno scarto grave più grave che negli anni passati
Nero dello stesso tempo nella nella situazione politica nel clima politico dell'Italia di oggi noi abbiamo i tempi di una crisi e di una di una in di una del del precipitare di una instabilità della della setta oli di governo di maggioranza che il Paese in qualche modo ha trovato con Berlusconi la lega Alleanza Nazionale e così via e sono attente che a volte sembrano far precipitare le cose in maniera rapida e dall'altra parte i tempi di preparazione di un'alternativa
Politica sembra assai più lunghi di quelli che potrebbero essere i tempi con probabili possibili di una di una crisi di questo assetto politico qui abbiamo una situazione politica assolutamente aperta incerta carica di interrogativi
Chi chi cerca certezze chi vuole certezze chi vuole risposte
Confortanti subito rischia di doversi contentare di discorsi consolatori inoltre molte delle parole che appartengono questi discorsi consolatori ci sono consumato in questi anni e non possiamo ripetercelo ecco voglio dire questo è chiedo a ai miei interlocutori se sono d'accordo su questo punto noi non siamo come qualche volta ingenuamente qualcuno e tentato di dire non siamo nelle condizioni per cui basterebbe levarsi le venderà il dagli occhi e scoprire la verità ogni tanto si alza qualcuno di noi e dice ma nessuno di voi ha capito nulla le basta recarsi dipende dal dagli occhi basta evitare certi errori che voi fate che io invece non faccio è la è la verità politica e la e le le soluzioni politiche riappare danno chiara davanti io non sono affatto d'accordo questo
Credo che le soluzioni politiche siano comunque complicate
Anche per coloro che le vende dagli occhi se le sono levate ci vedono bene io penso che la maggioranza di noi ci vede bene è in grado di valutare la situazione politica
è in grado di valutare le forze della della sinistra in grado di valutare le idee i programmi a disposizione eppure visto tutto questo la soluzione è lontana e non c'è
Diciamo una delle difficoltà per cui questa soluzione
La soluzione del problema politico italiano che coincida in larga misura con la soluzione del problema politico e forse anche culturale della della della sinistra una di queste difficoltà sta nel fatto che la forza maggiore della della sinistra il Partito democratico della della sinistra
Appare una forza vitale organizzata nonostante i colpi della crisi nonostante tutto quanto è accaduto quest'anno appare una forza viva insomma in grado di rinnovarsi e di continuare il cammino di una esperienza politica che ha delle radici
Dignitose e vive a anche esse ma non appare in grado di costituirsi come il portatore della soluzione del problema politico italiano ecco che il Partito democratico della della sinistra vivo e vegeto
è in grado di di di di affacciarsi e riaffacciarsi e di rinnovare la propria esistenza vigorosa sulla scena politica italiana ma non è in grado di risolvere il problema politico
Di questo di questo Paese cioè non è in grado di costituire
Una alternativa
Alla all'attuale assetto politico o non è in grado di farlo nei tempi che sembrerebbero necessari e possibile detto detto di questa difficoltà su cui vale la pena di misurarsi ad interrogarsi come mai in questa difficoltà come mai il PDS
Che è la forza più robusta dell'opposizione e che è una presenza rigoroso sulla scena politica
Non è
Una alternativa politica in quanto tale come mai il PDS non si può in quanto tale presentare come alternativa come mai siamo giunti alla conclusione che questo non è possibile e come mai è così faticoso il cammino per risolvere questo problema
Perché da questo stato di cose l'esistenza di un partito
Di di un'area di elettori che si riconoscono in una in una forza politica viva Possa da gli ultras mutarsi possa diventare il centro organizzatore il centro di di coagulo oppure una parte di questo coagulo possa facilitare la nascita di qualche altra cosa come mai a volte pare addirittura che i segni di vitalità di questa formazione politica siano di ostacolo
Al nascere di un'alternativa
Ammesso è che vogliamo esaminare l'ipotesi che un'alternativa
Sì un'alternativa politica a una soluzione del problema politico italiano posso venire da una da una sinistra
Che non sia costituita essenzialmente dalle dalle forze del partito democratico della sinistra ma l'altro
Questo è uno uno dei problemi principali che ci stanno davanti
E io credo però che non e sottopongo questi ha altri altri due punti altri due altri due temi agli interlocutori che parleranno dopo dopo di me e sono due punti sui quali e io allora oggi ho cercato in questi in questi mesi di di di sviluppare la discussione anche attraverso le sette ma ma non ama non m'ama non soltanto ecco i sono due punti
Grazie ai quali vale la pena di esaminare il problema politico italiano non soltanto come problema di geometrie politiche o di individuazione del punto perfetto di origine della della forza o dell'alleanza della capo della coalizione capace di vincere a dibattere la la destra ribattere Berlusconi e gli altri così via
Ma di guardare al problema italiano in modo più sostanzioso come problema di difficoltà che questo Paese ha nel cammino
Del nella nel suo cammino verso la civilizzazione verso la alla civiltà verso o il progresso civile di di se stesso ecco questo è un un Paese il nostro che segnala dei ritardi
Gravi relativi naturale di ritardi sono sempre relativi perché l'italiano dobbiamo paragonare agli altri Paesi sviluppati agli altri paesi che hanno condizioni economiche e sociali paragonabile l'Italia è in permanente ritardo tutto intero questo Paese è in permanente ritardo
è sotto sotto il profilo delle cose che fanno la la qualità di una civilizzazione cioè la qualità della della della scuola la la qualità urbanistica agli standard edilizi di questo Paese gli standard dei dei servizi il livello di funzionamento della giustizia lo stato del sistema delle delle delle comunicazioni di massa
Lo lo stato della della del sistema tele televisivo il livello di cultura di questo Paese il nome quegli indici che che costituiscono standard indiscutibili di qualità di vita sociale di un Paese il numero delle delle lauree il numero delle biblioteche il numero di copie di giornali quotidiani pro capite cioè sulla base di tutti questi stando all'Italia è un Paese in ritardo ecco allora se guardiamo le cose da questo punto di vista
La situazione politica attuale è anche espressione di questo di questo ritardo siamo forse ci appare meno meno drammatico che è anche una destra di questo genere così un un coacervo di forze così contraddittoria insomma che il grosso modo si qualificò come forze di di destra di centrodestra o di o di estrema destra post fasciste oppure opporrà fasciste o ex fascisti e vedere sì e questo questo il assetto così così così così precario però è espressione di questo ritardo allora se questo è l'idea di tardo
Diciamo che la il modo di di intervenire su su di esso per produrre un miglioramento impone un progresso
Purtroppo non non può trovare delle delle scorciatoie più che tutte quelle cose che occorre elencato sono sono cose che hanno bisogno di azioni lunghe deviazioni lunga per un per un miglioramento hanno a che fare con due parole
Con due parole che voglio proporre ai nostri interlocutori per la discussione che che possono indicare dei problemi che sono la parola educazione educazione se volete più precisa di civilizzazione educazione civile di questo Paese
E hanno a che fare con il con la parola comunicazione ecco il livello dell'educazione lo stato del cammino di questo paese dalla
Dall'inciviltà verso la civiltà il il punteggio nella scala della civilizzazione di questo Paese a che fare è un problema di educazione il che ci porterà a ragionare di scuole al lo stato delle cose nel campo della comunicazione che è uno il sistema delle comunicazioni di massa che uno dei settori in cui più facilmente nell'epoca contemporanea nella nostra epoca si misura lo stato di civiltà di un paese ecco qui ci sono cose complicate lunghe da fare
Il che rende se se possibile la l'azione per l'individuazione per la ricerca di un'identità e di una cultura di culture delle sinistre ancora più complicata però non credo che possiamo aggirare questa difficoltà
Attraverso scorciatoie e colleghiamoci dalla testa che esistano delle scorciatoie la distanza che separa la qualità urbanistica dell'Italia dalla Germania o dalla Francia
è uno stato di cose che non si supera con con pifferai magici o con ricetta improvvisate o neppure con un leader per quanto per quanto possiamo immaginare un uomo eccezionale è qualcosa che si supererà con un cammino lungo che avrà bisogno di azioni politiche
Complesse
In grado magari anche di non dare risultati immediati ma di dare risultati in tempi lunghi allora nulla può sostituire
Nulla può sostituire concludo con questa affermazione nulla può sostituire la sinistra in un'opera di educazione civile in un'opera perché i programmi e le politici perché l'azione pubblica perché l'azione politica avvenga misurata
Su sui tempi di queste sui tempi lunghi di questo compito di civilizzazione vada al nulla può sostituire questo nessuna nessuna scorciatoia
Sulla scorciatoie e forse ecco diciamo il compito della della sinistra è quello di dire con realismo che fare dell'Italia un Paese migliore è una cosa lunga difficile e complicata e faticosa che non c'è da riscuotere troppo consenso subito
E che però non esistono altre via le altre le altre le altre proposte le altre magie che vengono suggerite rischia non soltanto di far Coppa come per esempio quelle suggerite dai programmi utopici irrealistici di improvvisati di Forza Italia degli altri sono sono delle magie che dalle quali Italia rischia di uscirà soltanto in condizioni ancora peggiori io volevo soltanto dire che quindi la la sinistra non può rinunciare alla sua azione costruttiva costruttiva
E di difesa di questi nessi di questi nessi logici e quindi la sinistra deve fare uso delle proprie risorse e questa è la mia opinione per investire tutte le proprie risorse umane intellettuali giura
Per questi compiti di sviluppo della civilizzazione ed in tutti in tutti i settori della della vita sociale
E che la sinistra fa male quando invece in disperde queste queste risorse
Come spesso ha fatto in in una direzione distruttiva
Distruttiva quando o cerca di inventare o di far o dissimulare delle delle scorciatoie che non esistono lasciamo questa queste terapie fasulle all'ala destra o quando addirittura contrasta ecco quando addirittura si propone di contrastare quest'opera di educazione e di civilizzazione non sostituibile attraverso dei diversi attraverso dei dei diversi di nulla può sostituire questo anche sulla base degli esempi di altri di altri di altri paesi se
La la sinistra non deve rinunciare alla fatica di questo compito cercando di cercando di portare consensi dalla parte di questa improba fatica del miglioramento del del paese questo volevo dire introducendo
E per passare adesso la la parola
Per la nostra discussione
Ai relatori che sono qui convocati io
Direi di cominciare da Stefano Rodotà
Il titolo di questo questa nostra chiacchierate come sapete le culture della sinistra
Se io avessi voglia con l'aria che tira per cui tutti devono essere un po'aggressivi e provocatori
Farei un tentativo di rovesciare un po'la logica del titolo
Perché emette le culture al plurale e la sinistra al singolare e direi invece molte sinistre e poca cultura perché credo sinceramente
E mi pare che in questo ci sia un immediato collegamento con le molte cose che ha detto Bosetti e molti interrogativi che ha posto ai quali non credo che si riesca nei tempi ridotti a dare tutte le risposte necessarie ma credo che ci sia un immediato collegamento ripeto con quello che diceva Bossi
Le vicende più recenti compressa la sconfitta elettorale del cartello dei progressisti il ventisette di marzo
Mi pare che siano strettamente legate a un forte deficit di cultura politica
Il che non vuol dire che nella sinistra non ci siano persone gruppi giornali istituzioni che stanno facendo e fanno danni eccellente ricerca
Ed eccellente cultura politica ciò che manca è la capacità di tradurre questo lavoro diffuso disperso
Più o meno sommerso o conosciuto in un chiamiamolo messaggio per usare la terminologia che prendiamo dal mondo
Dei mezzi di comunicazione cioè in un programma coerente e convincente sorretta da idee forti che consente poi da una parte di creare uno schieramento politico
E dall'altra di assicurare a questo schieramento politico un consenso perché questo è il punto essenziale
Proviamo a capire
Di corsa
Quali sono le possibili ragioni di questa difficoltà e di questa persistente difficoltà ma io mi meraviglierei dal conterà che la difficoltà non ci fosse perché badate noi siamo in una situazione nella quale si dice
Che di sinistra non si può parlare
Che ha la parola progressista la dobbiamo perdere per strada che forse può andar bene coalizione dei democratici io sinceramente questo discorso non lo capisco
Sì devo dire non lo capisco perché noi ci stiamo perdendo non solo dietro nominali insigni
Ma dietro a Libia e diversivi perché siamo su una cosa ma nominalistica mi preoccuperebbe fino a un certo punto ma invece di affrontare le questioni essenziali
E cioè quali sono le idee forza io non ho paura di usare questo termine
Le idee forza che ci debbono sorreggere in questa fase perché badate con tutto quello che si è raccontato sulla fine delle ideologie la debolezza del pensiero le culture
Deboli a loro volta in realtà non ci siamo trovati ad avere di fronte un avversario prima a livello mondiale Thatcher Reagan poi a livello italiano che hanno sostenuto idee forti
Ideologia corposa e su questo hanno dunque ci troviamo in una condizione di debolezza che la discussione sui nomi cerca di velare
Che la discussione sulle forme organizzative se la coalizione dei progressisti deve essere una federazione se questa federazione deve copiare lo statuto di Giscard in Francia o chi altro ossia sta distraendo l'attenzione su un punto fondamentale perché badate il cartello dei progressisti sarà stato o no una gioiosa macchina di guerra ma era a suo modo un piccolo miracolo perché mettere insieme quelle forze unirle trovare un simbolo comune portarla una battaglia elettorale
Insieme non era piccola cosa considerando la diversità agli interessi la storia di divisione della sinistra perché non ha funzionato
Perché è stato tutto puntato semplicemente sull'aspetto dell'organizzazione del mettere insieme poi vada come vada e non è andata e non può andare questo tipo di logica non la possiamo ribattezzare coalizione democratica ma siamo sempre allo stesso punto se non riusciamo a doppiare il Capo della cultura politica necessaria in questa fase badate in questo momento forse nel mondo chi si è liberato degni
Di tutte le preoccupazioni che avvolgevano la parola sinistra prima subito dopo la caduta del muro il giornale portabandiera del pensiero liberale decente cioè l'Economist l'economista non passa settimana che non ci spiega che alcune cose le può fare soltanto la sinistra
Usa la parola letto senza avere nessuno dei problemi che abbiamo noi in Italia e ci dice quali dovrebbero essere i programmi della sinistra di fronte l'economista ovviamente è affezionato assai al mercato ma conosce fallimenti del mercato e dice che solo la sinistra
Può essere attrezzata per fronteggiare questi fallimenti mette a confronto i grandi problemi legati ai fondamentalismi
Ne rintraccia alcune ragioni che non sono ragioni puramente integraliste ma sono fortemente radicate nel fatto che questi fondamentalismi per esempio quello islamico e anche portatore di un grande bisogno di solidarietà
E dice nell'Occidente la risposta ai fondamentalismi può venire soltanto da una sinistra che hanno nel suo patrimonio genetico un'idea di solidarietà che non la porta sui lidi dall'integralismo nell'ultima settimana di fronte ai molti che nel mondo dicono in questo momento
Non c'è possibilità di mettere insieme democrazia e sviluppo economico perché lo sviluppo economico richiede decisioni sbrigative e le procedure democratiche sono faticose le Kono miste
No l'unità dice no
La vera garanzia dello sviluppo economico sta solo in un sistema democratico in un sistema democratico all'interno del quale forza di sinistra di nuovo siano capaci di avere un ruolo
E allora di questo è mi pare il punto di debolezza della situazione italiana in realtà le molte forze che compongono questa galassia della sinistra e in primo luogo il PDS e ne parlo non solo perché siamo in casa del PDS ma perché come ricordava Borsetti e non solo
Una forza quantitativamente più grande ma quella più strutturata
Che abbiamo in questo momento in campo sul terreno dell'opposizione venne lei queste forze della sinistra e in primo luogo il PDS sono ancora prigionieri di schemi che non le consentono di muoversi in questa direzione
Perché
Perché ci sono schermi ripeto dai quali è difficile liberarsi che sono schemi che nascono da una contraddizione vera le contraddizioni che ha ricordato Bosetti una eh
Noi abbiamo è la vecchia storia si può cambiare il o riparare il motore di una macchina in piena corsa noi siamo in piena corsa noi dobbiamo fronteggiare un governo che Silvia mostrato meno apparentemente insidioso di quanto non fosse è stato presentato al primo momento ma che ogni giorno pone dei problemi che possono richiedere anche soluzioni immediate
Nello stesso tempo però non nasce e non appare neanche una cultura realmente alternativa è un'azione politica realmente a alternativa ciò che questo Governo fa come si scioglie questo
Noto come si risolve questa contraddizione abbiamo bisogno di tempo per creare questa cultura ma il tempo non c'è perché il in ipotesi domani Berlusconi può cade e allora vedete qual è la reazione istintiva e tradizionale di forze in primo luogo del PDS
E dobbiamo essere cauti non possiamo fare delle proposte che caratterizzino con troppa forza la nostra identità per quale ragione perché altrimenti i nostri possibili alleati nella lotta a Berlusconi
Il Partito popolare di Buttiglione
La lega di Bossi che possono servire una fase transitoria si spaventano dicono che su questi terreni loro non possono scendere e quindi la possibilità dell'operazione a breve viene meno
Con questo bel risultato però che la possibilità di caratterizzare in modo moderno adeguato ai tempi e alla realtà una forza politica come il PDS viene sempre rimandata un domani che non può esserci perché saremo sempre stretti tra questo bisogno di tattica ella operazione strategica che richiede invece la costruzione d'una cultura politica badate che questa è stata la storia parlamentare che io ho vissuto per molti anni
Perché quando si diceva ma facciamo una bella proposta netta chiara su questo punto qualcuno rispondeva un momento
Perché in questo modo noi possiamo entrare in conflitto con quella parte della Democrazia Cristiana che invece oggi in Parlamento ci può aiutare per oppure con quella parte del partito socialista con la quale in prospettiva dobbiamo stipulare delle alleanze risultato non si presentava nulla
O le cose che venivano presentate
Anche importanti per carità venivano tenute nel cassetto sembrava che in Parlamento si producessero leggi proposte di legge per i futuri storici Careri troveranno negli archivi della Camera e non per la battaglia politica d'ogni giorno
Ecco c'è questo nodo difficile che credo noi dobbiamo cercare in qualche modo di scioglierli è possibile
Io credo che lo sia però dobbiamo affrontare con capacità nostra di individuare in prospettiva i temi le questioni che effettivamente abbiamo di fronte guardate io credo che Berlusconi abbia il agli occhi della sinistra acquisito due meriti incomparabili ci ha fatto scoprire che i mezzi di comunicazione di massa sono decisivi oggi
Nella lotta politica e che la proprietà è un tema ineludibile la sinistra riteneva che poi tutto sommato con qualche patteggiamento nella RAI la questione dei mezzi di informazione fosse risolta e che la parola proprietà per carità non si poteva più pronunciare perché poteva evocare al nella testa di qualcuno il problema delle collettivizzazione i di sovietica memoria mentre il tema della proprietà è un tema capitale
Che in Italia la sinistra non ha studiato ma studiato molto bene la Banca d'Italia guardate che dei cambiamenti di ruolo e oggi noi che cosa abbiamo di fronte
Il problema dei mezzi di informazione è il problema della proprietà quando si dice antitrust e cioè no ai monopoli un certo tipo di distribuzione dei poteri per l'utilizzazione di certe risorse siamo in pieno nel tema della proprietà chi è il proprietario quali poteri può esercitare c'è una funzione sociale della proprietà l'hanno scoperto
Pure editorialisti che queste norme della Costituzione non avevano mai lei ecco io mi auguro che non dobbiamo avere altri motivi di gratitudine
In futuro perché Berlusconi ci faccia scoprire tutte le debolezze del mercato i problemi dell'eguaglianza in una società avanzata i problemi della cittadinanza alle soglie del Duemila che sono esattamente le questioni
Con le quali una sinistra si deve misurare che cosa voglio dire per esempio quando tocco la questione della cittadinanza
No in questo momento
Quanti minuti io ancora
Ci
Va bene sono rapidissimo faccio alcune affermazioni dirà le questioni della cittadinanza mi servono
Per indicare un altro dei limiti che ha tutta la sinistra ha avuto in questi anni a un certo punto la sinistra
Di fronte alle difficoltà dello stato sociale stato del Benessere guelfe spetti chiamatelo come volete che sono difficoltà vere
Che in Italia sono state particolarmente accentuate aggravate da un uso dissipatori o delle risorse per cui noi abbiamo nello stesso tempo la peggiore sanità e il maggiore investimento per la sanità dell'Europa occidentale c'abbiamo sprecato risorse e quindi è vero che c'era un grosso problema però non ci si è resi conto di due cose che avrebbero invece dovuto costituire un punto di grande riflessione anche un punto di forza
In questo secolo è vero che ci sono stati i fallimenti del socialismo reale
Ma c'è stato pure l'unica vera grande innovazione nella forma di Stato rappresentata proprio dallo stato del benessere che viene dalla storia e dalle lotte della sinistra questo è un punto importante
E che quelli che sembravano semplicemente elargizioni benefici attribuiti a una parte della popolazione erano divenuti ormai parte costitutiva della cittadinanza oggi è impensabile pensare alla non è impensabile
Guardare alla cittadinanza soltanto nell'ottica del diritto di voto abbiamo scoperto che è un diritto di voto senso autodisciplina regolata del sistema dell'informazione un diritto inquinato in all'origine
Noi sappiamo che senza un sistema di educazione adeguato l'esercizio della critica che sta alla base dell'alternanza o dell'alternativa come io preferisco dire
E non c'è perché le persone non sono in grado di utilizzare criticamente le informazioni di andarselo a cercare di portarle in pubblico di discutere
Che senza un minimo di reddito non c'è libertà di voto
Questi non sono più elementi costitutivi dello stato del benessere che possono essere messi in discussione asseconda della congiuntura economica sono gli elementi costitutivi della nuova cittadinanza su cui si misura o meno la democrazia ad un Paese e quando io pronuncio la parola democrazia che poi la parola che ci piace perché abbiamo tutti amato il partito Partito democratico della sinistra
Diciamo oggi coalizione democratica dobbiamo pure intenderci su questo tema
è stato detto qualche tempo fa che la sinistra di nuovo qualcuno che non aveva paura fuori d'Italia
Altro giornale che non credo sia barrica diedero nel mondo ha scritto che la sinistra non aveva davanti a sé più il compito di di abbattere il capitalismo ma aveva di fronte a sé il problema della democrazia
Perché dopo la caduta del Muro il tema nella democrazia il tema capitale di questa fase sto e il tema della democrazia non significa soltanto rispetto di alcune procedure
Significa nella società complessa che abbiamo di fronte individuare quali sono in prerequisiti cioè le condizioni di base senza le quali il processo democratico neanche parlare
Che sono il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali e di alcune condizioni materiali che possono essere l'istruzione un minimo di lavoro
La possibilità di un'informazione adeguata che costituiscono la sostanza del processo democratico
Di fronte a questo c'è oggi in Italia grande timidezza all'interno della sinistra
E questa timidezza si converte
In un'opposizione che non è capace di fare la sua agenda di prospettare una i cittadini ma continua a giocare di rimessa magari bene in qualche occasione nel senso che arrivano le proposte del governo e si replica
Ma un'opposizione che voglia fare la sua parte oggi in Italia deve essere capace di indicare qual è la sua agenda politica quali sono le sue priorità attenzione
Noi avremo nella prossima primavera se non ci saranno incidenti di percorso
Tredici referendum
Per cui ci sono state alcune forze politiche che hanno dettato attraverso i referendum l'agenda politica dei prossimi mesi ed è un'agenda politica pesante perché da dalla cassa integrazione alla canone RAI alla pubblicità RAI
Fino a tutta una serie di altre questioni le licenze di commercio il sistema elettorale per la Camera e per il Senato perché la sinistra non è in grado di manifestare la sua identità dicendo
Non questo è il mio programma in astratto queste sono le questioni delle quali voglio che si discuta nel Parlamento e nel Paese oggi questa sensazione non c'è
Si replica Bossi si risponde a Berlusconi si valutano le mosse di Maroni ma questa visibilità ancora in questo momento non c'è noi abbiamo parlato molto di cultura di governo e anche a sproposito ma oggi ci troviamo all'opposizione e questa cultura che è una cultura istituzionale non c'è
E c'è un altro limite concludo con questo è un altro accenti
Abbiamo invece accettato due logiche che mi sembrano entrambe distrutti
Una la riduzione dell'intera questione politica la questione istituzionale
Ritenendo che ci fossero delle bacchette magiche grazie alle quali modificando una legge elettorale una norma della Costituzione tutti i problemi sarebbero stati risolti
Abbiamo modificato la legge elettorale oggi ci troviamo con problemi moltiplicati diversi più difficile
Si dice ma è una legge elettorale in completa badate ogni sistema ha dei margini di incompletezza sapevamo tutti
Insisto sapevamo tutti che saremmo andati a un passaggio che avrebbe comportato solo la modifica della legge elettorale non abbiamo avuto la capacità una buona ma abbiamo voluto valutare tutte le implicazioni sia istituzionali ma soprattutto politiche sociali di quel cambiamento una cultura rattrappita ridotta ingegneria costituzionale a una cultura debbo Secondo è una cultura della semplificazione
Oggi noi protestiamo assai giustamente contro le pretese della maggioranza di prendersi tutto ma attenzione dietro questo c'è un vizio che anche la sinistra ha contribuito a in oculare nella società italiana
Non abbiamo forse detto che il passaggio al sistema maggioritario avrebbe comportato una radicale semplificazione
Una parte avrebbe governato dall'altra parte si sarebbe preparata alle successive elezioni
Cercando la rivincita con le sue proposte e noi abbiamo in questo modo in qualche maniera avvallato l'idea che chi vince si prende tutto
E che invece la maggioranza non è affatto il principio maggioritario non porta fatto conserva logica dell'asso pigliatutto
Che invece non l'altra abbiamo usato assai la parola liberaldemocrazia ma uno dei veri democrat liberaldemocratici in questo secolo che è un giurista austriaco che si chiama Hans Kelsen
Ha teorizzato è usato una parola che in Italia non si può usare quella del compromesso democratico ha spiegato che una delle sostanze della democrazia è che la maggioranza non può prendersi tutto e che lo l'opposizione non può essere tutto sacrificata e che il Parlamento è il luogo dove valgono le ragioni di tutti certo l'idea di compromesso oggi alle Gatta a pastette consociativismo i ma una cultura moderna deve portare avanti anche questo punto
Ultima questione
Abbiamo di fronte a noi ogni giorno delle cartine di tornasole che ci dicono se la sinistra è capace di giocare sul suo terreno posta sempre sulla difensiva e subisce le iniziative degli atti due questioni la scuola e lavoro
Io credo che su questi due terreni c'è una grande debolezza io mi rendo conto della come dire possibilità di utilizzazione strumentale di questi due temi grandissimi
Per agganciare un mondo cattolico che serve nella lotta all'attuale maggioranza però francamente credo che questa sia una scelta sbagliata e debole non pagante
Non per ragioni di laicismo tradizionale che pure mi sono particolarmente e personalmente molto care
Ma per una ragione di sostanza perché qui andiamo alle radici del modo in cui s'dobbiamo intendere la società attuale
La società attuale è una società molto ricca molto differenziata all'interno della quale si pone il problema di non avere interessi in eterno conflitto tra loro
La scuola è un luogo dove tutti devono essere educati a conoscere gli altri ai essere tolleranti a rispettare le idee altrui e quindi l'idea di una scuola
Di una che ciascuno si fa alla sua scuola
E i musulmani si fanno la loro i cattolici si fanno la loro e i comunisti che vogliono chiamarsi tali si fanno la loro e nordisti si fanno la loro scuola
La preparazione di una società del conflitto senza mediazioni possibili quindi non c'è nessuna idea di laicismo posizione
Al cattolicesimo c'è il bisogno di ripensare il senso di una scuola pubblica in una società come queste il discorso sull'aborto è il discorso sui diritti individua sul rispetto della libertà di coscienza ma anche sul rispetto della libertà di autodeterminazione
In questo caso delle donne non comprimibile ma in generale di ciascun
Individua di fronte ai grandi problemi che coinvolgono in primo luogo la propria coscienza il proprio destino e quindi il modo in cui si partecipa alla società comune
Questi sono temi sui quali la sinistra non può fare passi
E non può abbandonare un terreno che è stato poi quello dei grandi successi faccio un solo esempio chiuso io non dimentico mai che le grandi avanzate del settantacinque del settantasei
Della sinistra furono anche figlia del grande movimento di liberazione della società che fu innescato nel settantaquattro
Dalle ferendo sul divorzio che fu la prima libera uscita dei cittadini italiani e quella libera uscita dei cittadini italiani dopo una battaglia condotta senza nessuno schematismo
Gli integralismi erano dalla parte dei cattolici
Ho diciamo dei democristiani e dei cattolici integralisti produssero un grande risultato civile e insieme al risultato civile è un successo della sinistra io penso che un po'di memoria storica forse non guasterebbe in questa fase
Forza
Anche
Anche sei preso qualche minuto in più prima di dare la parola Paolo Flores
Marinato la foto volevo terapia farmacologia prodotta
Volevo chiederti
Io gli voglio chiedere ancora una cosa anche se ha preso qualche minuto in più gli voglio dire una cosa perché gli ultimi due tre punti del suo intervento sono stati molto chiara ma sul primo
Se se non pena Profiti troppo sul piano dei tempi volevo messi volevo no e semmai di fermo volevo supplemento di risposta perché perché è un punto che credo interessi interessi tutte non è un punto specifico tu hai detto nella prima parte del tuo intervento ai ai puntato diciamo mettere in evidenza la funzione della sinistra la la natura tese mi pare questa se la sinistra ha chiara come sono a te chiare hanno i chiare le ragioni che rendono la sinistra necessaria per risolvere alcuni problemi fondamentali della della società se questa cosa e chiara la soluzione politica seguirà in qualche modo Polito dice perché è invece Consei chiesto ma non hai risposto che perché invece la sinistra gioca di rimessa perché non impone la sua agenda te lo chiedo io non vedo sicuramente ma perché secondo te non impone la sua agenda perché non esce da questa condizione difensiva è un difetto di uomini è un problema di gruppi dirigenti o è un problema di forma e struttura della sinistra italiana da cui si dell'uscire io non come si dice non si deve abusare della pazienza e del tempo che poi degli altri
Io direi un po'tutte e tre le cose insieme
La sinistra italiana parliamoci chiaro
Il PDS si porta dietro una specie di problema di legittimazione e che intendiamoci non è che sia sbagliato perché abbia avuto tutto una campagna elettorale condotta all'insegna dell'anticomunismo
Che è qualcosa che sta ritornando in Europa perché in questo momento collo
Attacca i socialdemocratici tedeschi dicendo Dio mio state per alleare bio proponete di allearmi con i comunisti del PDS perché lì si chiama proprio così
Il partito costituito da
Bruno gru uno Gruppo erede in parte del vecchio partito comunista della Germania da Repubblica democratica tedesca però e quindi non è che sia un problema indifferente e quindi su alcuni terreni la preoccupazione che mi pare rimanga come residuo di questa storia che ha una storia reale io invocavo la memoria storica la devo invocare anche per questo a parziale giustificazione
Di chi ancora si muove con incertezza
Dice ma se io prospetto delle tesi troppo nette su alcuni terreni rischia di essere rappresentato come l'erede di tradizioni che qualcuno vorrebbe completamente cancellati
Io credo che in questo ci sia un errore sia perché oggi non si prospettano affatto
Le vecchie tesi ma c'è bisogno di una sintesi culturale e politica del tutto nuova partendo proprio dalla parola d'ordine della democrazia che non può essere Bressa pezzi e bocconi
Qualcuno sosteneva e sostiene ancora la democrazia si deve arrestare alle porte della fabbrica e aggiunge qualcun altro della famiglia no
Se l'hanno democrazia e quel valore che ha fatto crollare l'impero sovietico non si arresta di fronte a nulla in una società democratica
C'è un certo radicalismo democratico in questo che sto per dire
Forse sì
Ma credo che questa è la strada che la sinistra deve perseguire perché se a tutto campo dall'economia al sistema dei mezzi d'informazione alle modalità di costruzione del sistema
Dell'educazione si ispira questo tipo di logica credo che abbia la possibilità di prospettare una sua identità forte
Riconoscibile in questo senso può superare anche i timori di essere identificata con il passato perché i veri timori legati al passato erano quelli
Perché che poi avrebbero portato per esempio una compressione dei diritti individuali e collettivi che diritti del singolo sarebbero stati sacrificati in una generica
Costruzione sociale mentre oggi non sappia sappiamo che non è così
Che oggi anzi uno dei problemi della sinistra seriamente affrontati è quello di come si diffonde e siti redistribuisce il potere in un'organizzazione sociale non solo come si accentra quindi credo che c'è questo non voglio dire vizio c'è questo problema
Quindi è la risposta mi pare su cui dovremmo tornare per capire bene Keenan portatore insomma
E Paolo Flores che cosa che cosa pensa di questo vizio della sinistra
Io penso che noi ci troviamo di fronte a un paradosso abbiamo uno dei peggiori governi
Di questo mezzo secolo d'Italia
Che commette un errore dopo l'altro
Che delude anche chi lo ha eletto eppure non cresce l'opposizione opposizione organizzata e quindi questo governo rischia di durare
Questo paradosso è purtroppo un paradosso che ci portiamo dietro da alcuni anni perché tutta la crisi della partitocrazia del sistema di potere democristiano socialista
Si è svolto esattamente con questa andamento cresceva all'opposizione nel Paese contro quei partiti e quel regime ma l'opposizione nel senso PDS suoi alleati non cresceva tant'è vero che il crollo di quei partiti non assegnato la vittoria delle sinistre assegnato la vittoria di un'altra
Di un'altra destra
E allora siccome io credo che non possiamo rassegnarci a vivere in questo paradosso
E a lavorare come sinistra
Per i tempi lunghi e intanto i tempi brevi che sono gli unici nei quali si vive sono dominanti dalle destre a Berlusconi
Siccome non possiamo subire questo paradosso ma dobbiamo riuscire ad eliminarlo
è necessario che ci poniamo alcune questioni scomode perché se non ce le poniamo ANAS se non proviamo a risolverle anche se possono essere fastidiose scomode
Continueremo a regalare il potere ai Berlusconi
E allora innanzitutto dobbiamo aver chiaro che parlare di culture
Può essere una cosa seria ma può essere anche una cosa molto equivoca perché negli ultimi anni si è fatto un grande uso del parole culture per semplicemente dare copertura a dei pessimi giochi politici di piccolo cabotaggio
Per anni si è discusso se la sinistra dovesse avere una cultura socialdemocratico una cultura liberal socialista però poi non è che si intendesse con questo o Rosselli o Gobetti o i grandi uomini della socialdemocrazia ma si intendeva che la cultura socialdemocratica erano Craxi e Formica la cultura liberal socialista erano Giuliano Amato e Martelli
E con questo ragionamento poi siamo arrivati ai paradossi dell'ultimo fallimento
Della sinistra di Alleanza democratica che appunto ragionava così mettiamo insieme delle culture voleva mettere insieme dei pezzi di vecchio
Regime si continua a ragionare in questi termini perché si continua a parlare di cultura liberale intendendo non tocca Wilma Berlusconi si continua a parlare
Di cultura radicale intendendo non Salvemini ma Pannella e Taradash allora noi dobbiamo aver chiaro che il discorso sulle culture può essere semplicemente la foglia di fico per le peggiori operazioni di piccolo cabotaggio politico e dobbiamo invece avere chiaro che la cultura di un politico sia un individuo sia un gruppo la cultura di un politico è il suo fare quella che è la cultura di un politico si misura non da quello che dice ma da quello che agisce da ciò che e e se vogliamo
Dalla coerenza fra ciò che dice e ciò che fa al di fuori di questa cartina di tornasole che l'agire politico non ne esiste cultura politica esiste solo uso mistificatorio delle delle culture
Questo lo dico perché purtroppo questi discorsi e incominciano a circolare anche nella sinistra ma che non fa tesoro di tutte le sconfitte del passato ma sembra desiderosa di ripetere tutti gli errori e allora appunto si sente per esempio appunto per una persona come Giuliano Amato che rappresenta la cultura Giuliano Amato rappresenta il braccio destro di Bettino Craxi per alcuni anni non si può più un ragionare in questi termini e quando allora si dà spazio all'idea
Che la sinistra per essere forte deve non già rinnovare so che ha che è il PDS più poco altro
Di organizzato i molto altro nella società ma non organizzato ma invece sì riprendono in forma di farsa le vecchie tecniche frontista è il PDS più sei partitini praticamente inesistenti e si dà spazio sulle prime pagine
Dell'unità a in nome delle culture che essi rappresenterebbero a personaggi del vecchio regime che non sono più nulla siccome io sono abituato a penso che non si debba mai dire il peccato ma i peccatori perché i peccati son sempre gli stessi quello che interessa sono i peccatori per capirsi quando si apre un grande dibattito tu su la nuova sinistra centro e poi gli interlocutori sono i Valdo Spini e persone di questo genere cioè ciò che non è che non esiste e che per ciò che esiste rappresenta i cascami del vecchio regime di chi a dato un alibi al craxismo noi continuiamo a ripetere gli errori che abbiamo fatto gli errori che abbiamo fatto in passato
Quindi da questa idea delle culture
Come foglia di fico per rappresentanze politiche più o meno inesistenti dobbiamo radicalmente e liberarci queste la prima operazione culturale
Da fare perché se non lo facciamo noi vorrà dire che legittimiamo il fatto che poi anche Bossi possa parlare di cultura del federalismo ora per me la cultura il federalismo e Cattani non non non Bossi
Ora
La sinistra certamente ha bisogno di una pluralità di culture non di ritrovare una cultura ma questo non significa che tutte le culture che abbiamo di fronte vadano messe sullo stesso piano servì valgano siano siano tutte egualmente egualmente buone
Io credo che dobbiamo capire anche gli errori culturali per cui per esempio la sinistra non ha voluto ragionare in termini di regime quando si trattava di craxismo e di Andreotti sul perché sono passati pochi anni ma ancora due tre anni fa
A sinistra non si poteva parlare di regime partitocratico chi parlava di regime partitocratico veniva considerato uno sciocco estremista che non sapeva usare le vere categorie per interpretare la società se alcuni anni fa ma non molti anni fa cinque sei anni fa
Sette a proposito del craxismo si parlava di nuova destra si veniva accusati di nuovo di essere degli estremisti degli intellettuali astratti
E naturalmente è sulla base invece di quelle analisi che ci si sarebbe potuti apprezzare per rappresentare un'alternativa radicale al craxismo e oggi
E oggi trarre i frutti della sconfitta di quel regime noi non l'abbiamo saputo fare non l'abbiamo voluto fare a questo punto dobbiamo però domandarci il perché e il perché consiste nel fatto che le varie culture e le varie pratiche politiche della sinistra
Poi elenca elencherà quelle principali
Sono state tutte
Profondamente inquinate dal così detto realismo politico
Che poi altro non è stato che opportunismo politico che mancanza di fiducia in se stessi e mancanza di fiducia nella capacità di rinnovarsi e quindi di rappresentare una alternativa credibile per la maggioranza degli italiani
Noi abbiamo avuto varie forme di cosiddetto realismo politico nella sinistra
Nel negli ultimi quindici anni diciamo
Diverse fra di loro ma tutte che finivano per essere culture del compromesso dalla subordinazione
A la sinistra cosiddetta di governo cioè alla nuova destra di Craxi
Abbiamo avuto il miglio Rismondo
Che ha utilizzato
Una filosofia americana di stampa accademico io credo molto sopravvalutata scarsamente interessante
Per rinnovare le vecchie idee socialdemocratiche proprio in un momento in cui la socialdemocrazia in tutta Europa
Chiudeva il suo ciclo vitale e quindi abbiamo proposto dissociato democratizzare la sinistra italiana quando in tutta Europa la socialdemocrazia viveva
I suoi gli ultimi momenti di declino
Questa cultura
è stata di fatto una cultura
Di craxismo nell'ambito della sinistra d'opposizione inutile nasconderselo non è il gusto delle polemiche retrospettive la necessità di capire dove abbiamo sbagliato per non li riproporre errori analoghi
Mi dispiace che qui non ci sia Salvatore Veca che aveva promesso di venire perché altrimenti gli avrei chiesto per quale motivo alle ultime elezioni le penultime elezioni comunali di Mila no
Lui che pure era membro del Partito comunista insieme a tanti miglioristi del Pci
E
Socialisti lancia un appello per votare per Pillitteri questo pochi mesi prima che scoppiasse tutto quello che sappiamo e che naturalmente era stato denunciato da
Perché nell'idea della cultura migliorista c'era la necessità assoluta di un
Ma unità delle sinistre e la cecità assoluta di fronte al fatto che il Partito Socialista non aveva più nulla a che fare con la sinistra era semplicemente la nuova destra populista e illiberale in Italia
Ma questa cosa è continuata perché noi ormai l'accelerazione tale e la memoria diventa così corta questo è un tema che sarà essenziale la rimozione costante in cui vive la sinistra la memoria sempre più corta che abbiamo e che invece dovremmo recuperare
Che ancora un anno e mezzo fa
Gran parte della sinistra italiana
Puntava alla rinnovamento della sinistra
Nell'idea che questo rinnovamento andasse affidato ai signori la Malfa e Martelli questo pochi giorni prima che l'uno venisse incriminati che ambedue venissero incriminati mono del due per ragioni molto più gravi
Allora non possiamo semplicemente ricordare queste cecità dobbiamo capire che cosa le generasse ed era appunto il cosiddetto realismo politico
E l'idea che comunque vi fossero delle forze politiche che rappresentavano in modo più o meno distorto corposi interessi sociali non era più vero
Quelle forze politiche rappresentavano solo loro stesse e il loro sistema di corruzione quindi semmai la capacità di ottenere consenso attraverso la corruzione ma non rappresentano più interessi legittimi in questa società e non lo si è voluta vedere
La trasformazione della democrazia in partitocrazia la degenerazione della democrazia in partitocrazia
Sì è l'anno lasciato questo tema la lega con le conseguenze che poi sappiamo che quando il regime è crollato il partito P il PDS non una ereditato
Da quella sconfitta voti e consenso ma si è ritrovata esattamente nel condizioni in cui era prima a questo cosiddetto realismo politico hanno partecipato culture della sinistra in apparenza opposte al miglio ritmo penso all'opera Isma'di pronti
E in parte a l'esperienza che fece anche laboratorio politico che guardava in alcuni suoi esponenti alla sinistra democristiana come al referente essenziali io ricordo che proprio a una conferenza organizzata laboratorio politico io conobbi vidi per la prima volta un tale D'Onofrio che oggi è il ministro integralista della pubblica istruzione
Che però veniva portato in palma di mano
Dai compagni
Opera i visti
Perché veniva considerato il rappresentante della cultura e degli interessi sociali del mondo cattolico
Noi abbiamo avuto quindi per molti anni
Nella sinistra in sostanza tutte culture di subordinazione ad altri
Di culture che pensavano di doversi leggi di dover legittimare la sinistra attraverso l'alleanza con altri la sinistra che non sentiva di poter essere legittimata in quanto tale allora
O con Craxi e Martelli o con De Mita
Attraverso queste alleanze si veniva legittimati a potersi proporre come forza di governo noi oggi paghiamo tutto ciò noi oggi non veniamo considerati una credibile alternativa perché troppo spesso pur senza partecipare a regime siamo stati subordinati alle forze di quel regime e ci siamo divisi solo fra coloro che ritenevano che ci si dovesse legittimare attraverso l'alleanza con la sinistra democristiana e a tre o attraverso l'alleanza con i socialisti ma io ho l'impressione che su scala ridotta stiamo ripetendo lo stesso errore perché di nuovo
Si incomincia a pensare che dobbiamo rilegittimare ac attraverso le alleanze
Non più con la sinistra cattolica ma addirittura con ciò che rimane la Democrazia Cristiana
Nella forma integralista che sta dando alla democrazia cristiana Rocco Buttiglione filosofo del Papa pure che dobbiamo inventare perché si tratta di inventare delle forze socialiste che non esistono più e una volta che avremo dato a queste etichette una parvenza che vada al di là degli zombie potremo allearci con loro per dimostrare che non siamo noi i soli noi continuiamo ad avere paura di essere la sinistra
Perché però continuiamo ad avere questa paura perché non abbiamo il coraggio di fare l'operazione più difficile ma l'unica che può essere vincente e che consiste non già nell'inventarci alleanze con forze inesistenti
Ma consiste nel cambiare radicalmente noi che attraverso questo cambiamento radicale coerente poter parlare alla maggioranza del Paese e conquistarla
Questa operazione è possibile ma siccome la più difficile la più dolorosa noi preferiamo continuare per vecchie strade che sono già state fallimentari
E poi di nuovo a ci prepariamo organizzare dibattiti dopo le nove sconfitte per le carceri le ferite ora io a questa politica e a questa cultura della rassegnazione non voglio adeguarmi io penso che sia invece da imboccare la strada del radicale cambiamento nostro per conquistare il Paese non di nuove forme di nostra subordinazione ad altri alleati in che cosa deve consistere questa nostra radicale
Trasformazione
Dal punto di vista culturale io credo nel mettere al centro della cultura della sinistra l'individuo e la legalità
Cioè credo che questo possa essere
La democrazia preso sul serio è un tema che ha già toccato Stefano
Per motivi di tempo lo posso solo accennare ma l'individuo preso sul serio non l'individualismo che è un'ideologia che con gli individui realmente esistenti e la loro eguaglianza di chance non ha nulla a che fare ma gli individui realmente esistenti ciascuno di noi uno più uno più uno
L'eguaglianza di ciascuno di noi nel campo dei diritti
Ma di tutti i diritti
Di cittadinanza
Che sono anche diritti sociali ormai andare verso
Le quali chance di ciascuno nella competizione
Questo di per sé sarebbe una tale rivoluzione che non si capisce perché invece la sinistra abbia sempre oscillato fra il ritenere questa scelta troppo borghese troppo poco e poi però nei fatti
Di acconciarsi a scelte politiche infinitamente più compromissorie nei confronti dell'esistente c'è una carica invece di radicalismo nel prendere sul serio l'individuo i suoi diritti quindi nel prendere sul serio la democrazia che fa aldilà
Di tutto ciò che la sinistra è stata in Italia in questo dopoguerra quello che io propongo quindi non ne
Di
Essere di rinunciare a essere rivoluzionari per
Compromettersi di più con l'esistente ma di capire che l'ideologia rivoluzionaria è stata solo una copertura per una politica che di rivoluzionario non aveva niente che finiva per andare alla ricerca di subordinazione i che ci legittimasse la governare
A questo punto noi dobbiamo agire in prima persona con i nostri programmi ecco la nostra capacità di essere convincenti
Perché il discorso sul centro e l'ultimo dei discorsi mistificatoria non si tratta di allearsi con un centro che di per sé già esisterebbe rappresenterebbe i ceti moderati in questo Paese
Perché quando si perde a Mirafiori a Sesto San Giovanni è evidente che la destra è stata capace di conquistare
Anche consensi che tradizionalmente erano nostri
E invece laddove abbiamo saputo essere coerenti penso per esempio alle elezioni a Napoli abbiamo conquistato direttamente non già un mitico centro ma ceti popolari
Che pochi giorni prima magari avrebbero votato per le destre quindi si tratta semplicemente di essere convincenti non di fare compromessi con il centro essere convincenti
Oggi vuol dire due cose avere programmi coerenti
Che non pretendano di accontentare tutti che sappiano che se si difende qualcuno si si toccano degli interessi e quindi ci si fanno dei nemici
E di avere organizzazioni e dirigenti altrettanto convincenti rispetto al Paese
So che questo è il tema più scomodo
E però se non lo si tocca
Francamente continueremo a passare di sconfitta in sconfitta ancora oggi la sinistra
A i ceti dirigenti
Tranne una persona cui è stato fatto pagare per tutti ma che non era responsabile più di altri
La sinistra a il ceto dirigente degli anni delle sconfitte
Fino a che non sia il coraggio
Di capire che si tratta davvero di fare una rivoluzione interni di aprirsi alla sinistra che è nella società
E di portare questa sinistra che nella società a partecipare di nuovo alla battaglia politica
Fino a che non si fa questo io credo che si continuerà a fare un'opera di onesta resistenza
A ciò che avanza del vecchio perché non è il nuovo che avanza e ciò che avanza del vecchio che oggi è al governo
Avremo sempre più riciclaggi avremo in sostanza il regime Craxi bis perché questo è il berlusconismo avremo che di fronte all'opinione pubblica gli unici oppositori a Berlusconi sono i Maroni
E non la sinistra
Vivremo cioè una vita parallela ed innocua
Ma noi non possiamo adattarci e rassegnarci a diventare una sinistra innocua che si ritrova ma che ha in fondo all'animo sacche rimarrà sempre minoranza io
Voglio partecipare a una sinistra che si decide avvincere che si decide a candidarsi a vincere in questo Paese
E che per farlo è disposto ad andare fino in fondo in un'opera di rinnovamento di programmi e di uomini che fino ad ora è rimasta a metà
O troviamo questo coraggio oppure
Queste cose poi che feriscono il nostro patriottismo e lasciamo da parte ma allora non vinceremo mai e invece
Sappiamo attrezzarci a rappresentare davvero l'alternativa a Berlusconi grazie
Grazie Paolo Flores
Continuiamo conteniamo fiduciosi nonostante la pioggia ringraziando Paolo Flores per il suo intervento devo dire che
è stata evocata
Non Bloody Pilliteri e dell'alleanza che portò per diversi anni Pillitteri a fare il sindaco di Mila no devo dire per onore del vero che che non fu soltanto Veca diciamo da appoggiare
E lo dico non lo so perché lei che è assente non fu soltanto lui ad appoggiare la giunta di Pillitteri perché ma e fu il dato di fatto può politico e storico che purtroppo possiamo dire parlando di Milano forse non purtroppo parlando di altre realtà purtroppo fu l'intero partito comunista allora a sostenere l'alleanza
L'alleanza che dette luogo le giunte di di sinistra da sola sulla no ma sulla cui chiede di votare gli quando le esperienze
Chiusa e cioè per il Pillitteri che poi fece
Quasi techno insomma quella quell'esperienza di alle ancora di di comunisti e socialisti a Mila no dato luogo per la per un decennio a una Giunta a una giunta di sinistra l'intero PC
Ecco fu allora coinvolto in questa alleanza in queste amministrazioni sulla cui sulla cui natura
Sono venute poi in chiaro le cose le cose che sappiamo ecco
Io
Dando la parola ad Antonio la Forgia segretario regionale della del partito democratico della sinistra
Ora gli chiedo se
Diciamo guardando alla passato recente ricollegandoci quindi alla discussione sulla cultura della della della sinistra e con quella quel genere di alleanze
è qualche cosa che dobbiamo considerare interamente sbagliato ma è una domanda utente non la faccio con lo spirito di di pregiudizio diciamo dico
Perché ho l'impressione che venne in qualche tratto qualche passaggio dell'intervento di Flores il tema della legittimazione venisse sovrapposto quello dell'alleanza cioè l'alleanza politica un terreno di compromesso che non sempre lo stesso terreno dell'identificazione della legittimazione di chi e di chi fichi si allea per esempio per esempio anche la elezione dei sindaci nel dicembre scorso la stessa elezione di Bassolino è il frutto di alleanze il frutto di alleanze con il Patto di Segni con i Verdi eccetera
E non non per il fatto di essere alleanza diciamo hanno del delegittimato la la forza politica che ha rappresentato i sindaci che gran Psa
A a Napoli ma altre forze molte altre altre forze altrove ecco sembra quasi che il terreno spesso le alleanza con altre forze sia diventato sia diventato impraticabile ora questo dal punto di vista di la Forgia come
Ma io su questo difendo un attimo Flores nel senso che non mi pare che Paolo stia dicendo che il terreno delle alleanze è impraticabile
Mi pare che stia facendo un'affermazione se non è sua me ne assumo io la responsabilità ma in questi termini la condivido
Un'affermazione persino ovvia molto ripetuta ma non sufficientemente praticata
Secondo la quale i programmi gli obiettivi le cose da farsi vengono prima della costruzione degli schieramenti della costruzione appunto
Delle delle alleanze
La citazione di
Di Veca che ho trovato anch'io se Paolo però consente leggermente eccessiva nella polemica
Nei confronti di un assente
Però la voglio usare strumentalmente anch'io per dire che questo sta a mostrare in modo persino palpabile
Come nel corso degli anni ottanta sia accaduto qualcosa di più che uno sfondamento politico ma appunto uno sfondamento culturale una messa in crisi in difficoltà in affanno su posizioni difensive
Io la visione della politica il fatto che noi in Emilia
Io dico fondamentalmente per ragioni di rapporti di forza
Molto più favorevoli al Partito comunista italiano prima e al PDS poi si sia riusciti a resistere a questo sfondamento ma già uso questa parola che sta appunto a testimoniare una difesa e non
Quel tanto di più che sarebbe stato bene auspicabile il contrattacco lo spostamento la ridefinizione della del terreno
Il fatto che noi in Emilia si si è riusciti a resistere a questo sfondamento non a non modifica ecco non toglie via dal tavolo della discussione
Il problema la dico in modo un po'forse persino un po'demagogico
Ma quando noi abbiamo
Nei mesi scorsi negli anni scorsi giustamente criticato i riconoscimenti così tardivi
Che venivano alla denuncia berlingueriana della questione morale
Romiti
Beh insomma che nel corso degli anni ottanta noi stessi parlo per quanti Dinoi erano allora nel Partito Comunista Italiano
Noi stessi non abbiamo svolto tutte le conseguenze con la necessaria determinazione di quella denuncia questo è un dato io credo di verità che nel momento in cui si avrà il modo e la possibilità di ripercorrere la vicenda degli anni ottanta sicuramente dovrà essere
Portato in luce sicuramente verrà in luce ma detto questo io vorrei approfittare per la partecipazione a una discussione come quella di questa sera
Per potere parlare con un tono leggermente diverso da quello che devo necessariamente usare abitualmente facendo
La politica forse dire come professione troppo come mestiere
E cioè per un attimo sottrarmi alla necessità di usare un linguaggio asseverativo affermativo
Esortativo
E consentirmi di lusso perché il tema lo consente quindi tornando agli interrogativi di Bosetti
Il lusso di alcune considerazioni esse stesse dubitative
E la prima cosa che voglio dire
E un po'in controtendenza con un con l'applauso travolgente che ha sottolineato le ultime parole di Rodotà
E che io non sono per esempio del tutto d'accordo con l'approccio con il quale Rodotà ha affrontato la questione
Vedo nella nell'approccio di Rodotà il rischio di un atteggiamento diciamo consolatorio
Io credo che noi dobbiamo avere la pazienza di continuare a guardare in faccia un grande vuoto che si è aperto nelle culture o nella cultura della sinistra quantomeno
Di quella sinistra alla quale appartengo io cioè di quella sinistra dalla tradizione del movimento operaio e del Partito Comunista Italiano in Italia
E il grande vuoto che si è aperto a che fare precisamente con il tema essenziale del mercato
Io credo non il fatto che questo vuoto fosse annunciato
Non toglie almeno a me un qualche senso di vertigine anzi forse aggrava il giudizio
In fondo i due grandi filoni di cultura politica della sinistra hanno pensato di affrontare il problema del mercato
Ho nel nelle forme della sua soppressione e della sua sostituzione con gli strumenti della pianificazione
Usare cioè il potere politico per sostituirsi all'anarchia del mercato
Ho nell'altra componente quella socialdemocratica alla quale la prassi del Partito comunista italiano è sicuramente più vicina ha affrontato il problema del mercato
In termini di ingresso del potere politico attraverso strumenti propri nel mercato
E non abbiamo mai affrontato questa questione nei termini in cui per esempio ai quali per esempio Rodotà ci richiama e credo che debba essere sottolineato come vogliamo dire al solito il ritardo
La colpevolezza
Di giungere soltanto ora nella sinistra italiana ad affrontare i temi decisivi come quello dell'Antitrust
Non dobbiamo interrogarci ma la risposta è semplice non dobbiamo però prendere consapevolezza di questo
Che è la questione della appunto della costruzione di una nuova cultura
Che guardi al mercato e quindi ai meccanismi di produzione della ricchezza ai meccanismi di costruzione delle relazioni sociali
In termini di governo attraverso lo strumento delle regole il coordinamento delle forze piuttosto che dell'intervento diretto non dobbiamo
Dirci che questo è il problema che dobbiamo fronteggiare
Rodotà è poca il tema
Di fronte ai quali io non ho nessuna reticenza delle idee forza
Io penso però che infondono e possiamo anche dire che alcune essenziali idee forza probabilmente non esaustive
Del campo necessario ma molto robuste le possediamo le abbiamo le abbiamo disponibili una l'ha pronunciata Flores
L'obiettivo delle AA eguaglianza nelle chance delle opportunità
Con tutto ciò che questo significa in termini di garanzia e di disponibilità di beni pubblici per il cittadino in quanto tale indipendentemente dai suoi rapporti di forza
Economici e sulla sul mercato
Uno le aggiungo e aggiungo io non per fare una scoperta ma per continuare su questa strada
Un valore speciale io credo almeno io questo penso che noi assegniamo al lavoro
Non soltanto come prezzo necessario da pagare alla produzione e riproduzione della società ma come strumento tra quelli essenziali di formazione di realizzazione della persona dell'individuo appunto
E l'altro il tema della dello sviluppo
Conseguente programmaticamente insoddisfatto della qualità della democrazia
E la qualità della democrazia conduce alle due parole che ci ha messo davanti Bosetti
Se la qualità della democrazia dipende dalla qualità della consapevolezza del cittadino elettore del cittadino nell'esercizio del suo potere politico sovrano
E beh la qualità della sua consapevolezza dipende sicuramente se non solo certamente in modo determinante da quelle due parole che evocano educazione e comunicazione
Idee forza sì
Io credo che ne abbiamo disponibili e possiamo anche un poco arricchire e completare questo universo vederne meglio le relazioni interni
Io trovo che il punto di debolezza nostro eh riguarda
Appunto la parola sarà un poco un poco consunta ma insomma riguarda l'impianto programmatico il come
Queste idee forza attraverso un'azione che si propone come un'azione di governo possano essere realizzato
E penso allo stesso Guelfa
E anche esso è stato chiamato è stato chiamato in crisi
E il fatto era stato chiamato in crisi in Gran Bretagna era stato chiamato in crisi in Germania è stato chiamato in crisi anche in Italia perché noi di questo parlavamo nella campagna elettorale
Di come riorganizzare e rendere autenticamente universale il welfare italiano e ciononostante anche in Italia abbiamo perso su questa su questa piattaforma e anche qui mi domando con una mi sembra una consistente risonanza con le affermazioni
Che faceva Flores mi domando se il punto debole della nostra impostazione non sia stato proprio nel non essere in grado di far vedere fino in fondo come il welfare a cui pensiamo noi
I diritti universali dei cittadini il sistema dei diritti universali di cittadinanza cui pensiamo noi
Non sono una necessaria collettivizzazione nella soddisfazione di bisogni ma solo una piattaforma uno zoccolo una una base sulla quale innestare appunto una libera espressione della dell'individuo
Io ho sempre dato molta importanza nella discussione successiva al ventisette marzo il fatto che l'impianto programmatico dei progressisti
Abbia vinto non ho resistito io dico vinto all'analisi del dato elettorale precisamente nelle regioni rosse
Precisamente cioè nelle regioni in cui l'organizzazione del dello stato sociale aveva avuto caratteristiche se non del tutto in assoluto soddisfacenti ma assolutamente incomparabile credibili rispetto
Rispetto ad altre ad altre situazioni
E allora e mi avvio a concludere perché
Non ho titolo diciamo a
Uscire eccessivamente dai dai tempi di questa di questa discussione
Se il problema è questo la priorità programmatica ne viene molto fortemente di conseguenza
Il che non significa naturalmente marginalizzare il tema delle alleanze ma significa mettere il tema delle alleanze sui piedi dell'impianto dell'impianto programmate
Come mai pur dicendo queste cose non da oggi
Ma quanto meno dal mille novecentottantanove e poi dal mille novecentonovanta nella dichiarazione di intenti e poi nel congresso di nascita del PDS
Come mai ancora queste cose non non dico siano giunte ad un esito compiuto e vincente ma segnano il passo al punto che dobbiamo di nuovo ripetere
Con ansia con con affanno problematica mente
E io credo che qui si debba dire che il Processo a Pearl otto
Dalla trasformazione del Partito comunista
Quell'idea di fare della trasformazione del Partito comunista non solo una trasformazione di quel partito ma una trasformazione del sistema politico italiano
Noi non siamo riusciti a condurla
Con la forza con la determinazione con la determinazione necessaria e allora sei oggi
Anche a me danno fastidio le soluzioni e nominalistiche i giochi di parola quando mostrano un poco l'accordo
E c'è il rischio quando si parla di coalizione democratica di coalizione dei democratici di cadere nello minimalismo come segnala Rodotà
Ma semmai coalizione dei democratici dovesse essere il nome sintetico che vogliamo usare prendere in mano per dire la ripresa di quel processo
A fronte di un principio di realtà così drammatico come quello che ci è stato imposto dalla sconfitta che abbiamo patito ad opera di Berlusconi allora me parlare di coalizione dei democratici
Sta bene e allora penso che il congresso che si prepara a fare il PDS possano essere il luogo
Non per chiudere questo ragionamento perché sarebbe contraddittorio con quello che sto dicendo ma per riaprire un ragionamento che si è interrotto e che ha avuto una fase una fase di letargo
Grazie Laforgia
Adesso a Umberto Ranieri l'onore diciamo di parlare per per ultimo ma anche l'onere di contenersi nei tempi notti
Ma le cose sono
Sono complesse e il tema è arduo
Le culture della sinistra oggi quali culture della sinistra
E poi che ne è stato della della cultura della sinistra
è andato tutto alla malora
Non c'è dubbio come hanno ricordato
Intervenendo
Compagni la cultura della sinistra e crisi in difficoltà
Lo è in Europa che pure e il luogo della più
Avanzata esperienza
Condotto dal movimento operaio di costruzione della cittadinanza sociale
Certo è in crisi prima di tutto
L'idea di una sorta di progressività del movimento della storia
E in crisi l'idea di una
Possibile previsione di una capacità di previsione in grado di di accompagnare il movimento della realtà
E in crisi la filosofia della storia che sosteneva in in profondità la cultura della sinistra
E di quanto senso della storia anche pesante fosse impregnata la cultura della sinistra
è stato già detto ampiamente
Il processo storico
Si costruiva aveva delle tappe delle scadenze successive
E collocati all'interno di quel processo
C'era la sicurezza di di conoscere la strada da percorrere per raggiungere una metà
Le cose non stanno così
Ma se le cose non stanno così allora
Con quali strumenti con quali culture
E possibile rimettersi a pensare a ad agire per una trasformazione della società
Per il suo miglioramento per fare le riforme di cui c'è bisogno
Una considerazione mi viene da fare se rifletto sui compiti che stanno dinnanzi alla sinistra oggi
E sulla sfida alla sua cultura
Noi stiamo assistendo in questo scorcio di secolo che si va concludendo
Ad una sorta di paradosso
Lo ricordiamo da tante parti si sosteneva che la crisi
Di quello che è definito l'iceberg teorico problematico del marxismo
La crisi del pensiero utopico
Insomma la esperienza disastrosa di realizzazione dell'utopia nella storia
Cui abbiamo assistito con il tracollo del socialismo dispotico
Avrebbe non solo fiaccato ogni volontà di di mutamento
Ma avrebbe condotto a
Come è stato efficacemente detto
Ad un abbassamento delle pretese degli uomini e delle donne nei confronti del futuro
E si spianava quindi la strada al pragmatismo moderato
Lo dico grossolanamente schematicamente veniva il tempo delle idee
E del pensiero deboli
Alla luce di quanto sta accadendo la mia impressione è che le cose stiano diversamente soprattutto per quanto riguarda la natura e la portata dei
Dei dilemmi che si stagliano all'orizzonte di questa di questa o conclusione del Novecento
Noi assistiamo all'irrompere di grandi domande di interrogativi
Di problemi che assillano gli uomini del nostro tempo
Da un lato quelli derivanti dallo spaventoso a differenza di di benessere
A livello planetario
La morte la fame da un lato e l'opulenza dei nostri Paesi dall'alto
Ma anche nelle nostre società
Insorgono domande di senso
La responsabilità nostra con le generazioni future
Dall'ambiente alla previdenza
Il rapporto con la tecnica nel lavoro e nell'informazione la vita alle nuove tecnologie riproduttive i dilemmi della moda della medicina dinanzi alle fasi terminali dell'esistenza dei degli uomini
Io non vorrei sbagliare ma ho la sensazione che
Sì sì alla ricerca di una ossatura morale nelle società più evolute dell'Occidente
E la mia convinzione torno al tema della nostra discussione
Trovo questo la questione decisiva insomma
Che se le società liberali dell'Occidente e se la sinistra che opera all'interno di queste società
Manifestano un atteggiamento sprezzanti o di sufficienza verso queste domande di senso
Di valori di regole queste nostre società possono franare
E può espandersi e diventare egemone il fondamentalismo il fondamentalismo religioso etnico il fondamentalismo in tutte le sue versioni
Se l'Occidente siringhe Serra nella cittadella dell'individualismo radicale cresce e si diffonde il fondamentalismo
Qual è la risposta a Loreto
Stare frettolosamente nuovi codici etici e né di recuperare certezze lontane e perdute per sempre
Prima di tutto io credo che non sia possibile pensare come
è stato detto a lungo in questi anni alla storia come
Un processo privo di Hans
Sì di riferimento la scelta non è indetta dalla storia a sei Tica
Ne tra una nuova filosofia della storia
Ma è quella di recuperare e queste un tratto indispensabile di una cultura della sinistra di recuperare nel processo storico
La funzione di una soggettività di una soggettività consapevole della propria limitatezza ma attiva ed opera
E inoltre
Quali culture della sinistra quale cultura della sinistra io sono confini convinto posso sbagliare ma insomma
Io sono convinto che i valori e i principi che in questo secolo hanno modellato politiche e istituzioni miranti a scopi di giustizia distributiva Diego i diritti di cittadinanza questi valori mantengono intatta la loro funzione di bussola preziosa nel nostro mondo
Io penso che noi dobbiamo esercitarci nella critica ai metodi non ai valori
Nel ridisegno delle politiche delle Ebridi è verso una società più giusta
Insomma non si tratta di revocare alcuni filmini della sinistra i metodi sono negoziabili non credo siano i valori
E penso che su alcuni valori si ricostruisce la cultura della sinistra io sono dell'avviso che il valore dell'uguaglianza nelle opportunità di vita
Il valore della solidarietà costituiscono sempre una polarità nella dialettica politica dei nostri paesi
Penso ad una sinistra che non si opponga al liberalismo ma si opponga all'individualismo c'ha l'idea di una competitività sfrenata in cui i più forti sopravvivano
La società per la sinistra non può essere la somma di individui egoisti nella società c'è un obbligo di solidarietà dei più forti e dei più abili verso i più deboli
La questione sociale resta un caposaldo della cultura della sinistra certo il programma massimo del socialismo marxista ci ha messo su una pista sbagliata non è abolendo il mercato la proprietà privata o centralizzando la guida dell'economia che si risolvono i problemi ma la questione centrale la questione sociale deve restare al centro che la preoccupazione che la sinistra
E la questione sociale allude al tema della compatibilità tra capitalismo e democrazia del rapporto tra democrazia e capitalismo onde la compatibilità della rapporto tra democrazia e capitalismo e quindi al tè
Ma della riforma del capitalismo
Non è caro Paola un tema secondario diciamo è il cuore della esperienza delle grandi socialdemocrazie europee
Dalla Svezia all'Europa centrale ai Paesi anglosassoni e l'esperienza quella della riforma del capitalismo che ha consentito il raggiungimento di uno dei più alti gli esiti di civiltà in questo angolo di mondo e da quest'
L'esperienza settori del PC del PDS hanno guardato
Voglio concludere sul PDS io penso che intorno a questi io a queste direttrici di ricerca culturale il PDS deve lavora
Il PDS deve ritrovare fiducia nella propria cultura nel proprio ruolo di forza della sinistra e voglio aggiungere il problema che noi abbiamo oggi non è tanto non è solo quello delle alleanze politiche non c'è un problema di legittimazione non abbiamo bisogno di farci coprire sul versante moderato da qualcuno non è più così
Il vero problema è anche il problema di dimensioni congressuali perché da esse dipende l'avvenire del PDS se il PDS deve ridursi a una sorta di forza residuale e limit tanta nelle proprie ambizioni o invece deve essere forza centrale della costruzione di un'alternativa
Noi dobbiamo proporci come PDS in piena autonomia e diretta mentre
Di com'di stare strati popolari e settori intermedi quello che occorre è una
Innovazione ulteriore di cultura politica programmatica per una nuova espande si oppone del PDS cioè il PDS come forza della sinistra
Che si ispira socialismo delle libertà socialismo dei diritti dei valori rispettoso dell'autonomia individuale capace di Carlo quindi anche i valori con i valori dell'etica cristiana la questione della vita io non sono mica per
La preoccupazione sulla vita per De legarla ai cattolici il tema della Rete è un tema che percorre tutte le culture politiche e la vite fondamentale di per sé
Se i per una forza di sinistra ispirazione socialista liberale per una forza come la nostra quindi io penso che c'è un grande compito per il PDS c'è una grande prova arricchire la propria cultura di forza di sinistra arricchire le proprie idee i propri programmi per dare a questo partito il profilo pieno di forza dico perno affidabile e sicuro questo io credo che sia la sfida certo i tempi non sono molti dinanzi a noi ma la sfida da condurre per il Partito democratico della sinistra grazie
Noi siamo
Io non credo credo che non abbiamo più tempo per una serie una seconda serie di interventi soltanto credo che ero dotati ha diritto a un minuto direi la lega alla Ford no io non voglio replicare a Laforgia io trova
Molto bello il suo intervento e potrei dire che lo condivide al cento per cento se io sono stato consolatorio lo volevo un può essere perché credo che in questo mondo della sinistra ci siano stati in questi anni Italia tanti lavori contributi anche nella forma di proposte di legge che c'è un patrimonio che in questo momento una grande forza si deve prendere il compito di valorizzare ma non nel senso di dire Tizio è bravo ma di avere una volta si diceva una grande sintesi politica sono d'accordo su un punto e permettetemi una battuta perché è una cosa che ha detto la porge il fatto di stare a Modena mi ha fatto ricordare qualcosa che mi ha molto colpito nella campagna elettorale prima del risultato Laforgia richiamato molto bene l'attenzione sul fatto che nelle regioni in cui la sinistra aveva governato e quindi aveva proposto uno stato sociale diverso dagli altri e dove quindi anche le proposte però che armati di assumevano un altro senso si è vinto bene io durante questo mi ha fatto ricordare che io durante la campagna elettorale in vanno o detta una serie di autorevoli dirigenti del PDS che è per replicare ai templi
Canti di Berlusconi che andavano a recitare le loro giaculatorie in televisione bisognava mandare a spiegare che cos'era lo stato sociale Accito ci Rinaldi che io non ci
No perché sono a Modena ed è stato sindaco di Modena ma perché è stata la mia compagna di banco per tutta la legislatura novantadue novantaquattro imparato un sacco di cose ho visto come solidarietà a socialità di di
Di diventare un fatto reale e vissuto e allora bisognava dire agli italiani che da una parte c'erano alcuni signori che predicavano e dall'altra c'era diciamo una donna per trovare un emblema forte in una situazione di questo genere che in quelle cose ha già fatte penso che in un momento costi delicato forse ricordiamoci pure di queste e non è una piccola ruffiano Elia è perché adesso io non faccio come Paolo poiché non ci sono peccatori se volete vi faccio anche i nomi dei quali era andato Press ai quali era andata a postulare un nobile intervento di Cicci Rinaldi alla televisione durante la campagna elettorale
Si è anche a nome dei compagni noterete Alfonsina Rinaldi a questo riconoscimento che il sia dato oro Stefano Rodotà ringrazio a nome vostro i nostri ospiti e vi auguro un buon proseguimento di serata nostra festa dell'Unità