Critica e militanti

Buongiorno da critiche militanti voglio segnalare qui come ho fatto sul quotidiano il Foglio quello che considero uno dei libri più importanti degli ultimi anni in un libro dove si legge
Forse la migliore prosa sia narrativa che saggistica che aforistica e perfino storica che l'Italia degli ultimi decenni abbia prodotto Diario del Novecento
Di Piergiorgio Bellocchio uscito ora dal Saggiatore a cura di Gianni Damo uscito ahimè postumo perché come abbiamo detto a critiche militanti due mesi fa Bellocchio è morto in aprile questo libro antologizza
Parte dei quaderni che l'autore ha riempito tra il mille novecentottanta e il due mila cioè dopo l'esperienza dei Quaderni piacentini e in parte contemporaneamente alla redazione della rivista Diario scritta a quattro mani con Alfonso Berardinelli
I giornali al lo chiama dell'occhio diario di lavoro ma anche contro giornale per chi ama i libri che si possono leggere a spizzichi e bocconi
Senza rispettare l'ordine delle pagine è sicuramente un buffet succulento
I lampi Affori istrici si alternano ai racconti familiari le recensioni cinematografiche si mescolano i ritratti affettuosi ma mai indulgenti di maestri amici o persone umili Franco Fortini Grazia Cherchi la domestica metta e le polemiche sul costume italiano condotte da Bellocchio con l'aiuto costante di Pinocchio dei Vangeli convivono con le molte citazioni invece senza commento che strappandogli
Al modo di Kraus al contesto rivelano di volta in volta l'indecenza di una pubblicità di un titolo giornalistico magari di un avviso
Dell'azienda dei trasporti il montaggio dà come risultato quel libro sull'Italia del ventesimo secolo di cui il diario avrebbe dovuto essere solo la premessa
E che rimane inscindibile dall'autobiografia di Bellocchio
L'infanzia fascista l'adolescenza democristiana
La giovinezza libertaria l'incontro decisivo col popolo comunista e poi il progressivo isolamento in questo testo sono importantissime le immagini Bellocchio che al fiuto lo si è detto dello storico e anche dello psicologo sottile infatti uno straordinario interprete di volti e un maestro quasi insuperabile di eh frasi s'a noi una foto che ritrae quattro bambini poveri negli anni Cinquanta ad esempio può sembrare uguale a mille altre ma lui in con Lando la sul suo quaderno si accorge subito che si hanno gli stessi vestiti laceri di padri e nonni a differenza di loro però ridono e ridono disinvolti
Perché sono passati gli americani dice perché il boom è dietro l'angolo altrettanto sorprendenti sono le riflessioni con cui in poche righe che però presuppongono il vaglio di un vastissimo campo del sapere Bellocchio
Coglie un denominatore comune tra figure diverse o un'eccezione notevole all'interno
Di un gruppo omogeneo a un certo punto ad esempio per sostenere che la triste scienza non è la filosofia come vorrebbe Adorno bensì la medicina rileva che le pagine più sconsolata e del Novecento sono state scritte appunto da due medici Celine e band
Altrove elenca le precedenti professioni dei dittatori fascisti europei aggiungendo che solo uno non ne aveva alcuna e guarda caso proprio diremmo noi il più professionale Hitler
Macché parli di ideologia o di fumo di disegni erotici e di artigianato Bellocchio lascia aleggiare su ogni pezzo la stessa domanda come vivere critico molto dotato in politica in estetica può comunque sbagliare ma per la morale a una sorta di Oricchio assoluto
A premier gli ha infatti il confronto tra le idee professate e la condotta di vita
Lei è comunista me lo dimostri recita un suo formidabile aforisma lo interessano gli autori in cui l'essere l'agire non diventa numero tema letterario ma mettono in crisi la scrittura Tolstoj Kafka
Chi è Lorenzo Orwell Wittgenstein si mobile
Più in generale ritrae spesso Bellocchio gli artisti a un bivio etico ci mostra ad esempio manda che esita a condannare il nazismo o Gide che tergiversa civetta
Ma che messo al con le spalle al muro mostra la sua fondamentale integrità come nel reportage dall'Unione Sovietica e quando alla morte di Stalin Gaiden scopre che l'attore aveva ceduto al maccartismo collega subito questo cedimento alla sua facciata orfano dice orfano tempo umiliato il complice
Scrivendo che nel non esser se l'ho perdonato nel essersi perdonato questo cedimento sta il suo onore
Parola cruciale onore nel diario insieme la bontà e decenza e poi ancora
La sensi di la sensitività del moralista che costringe Bellocchio a vedere udire con quotidiana sofferenza le stonature stilistica cui nessuno
Sembra fare più caso come può si chiede a un certo punto quell'ex sessantottino
Usare i vecchi toni da ribelle ora che al governo colpi a sei
Non capisce che la rabbia si giustifica solo con l'esclusione del potere impone invece la calma dei forti e come fanno a inizio anni novanta le donne del PDS illustrare una loro l'iniziativa con i quadri di Tamara de Lempicka che la pittrice
Del mondo miliardario snob
Dati i presupposti
Non stupisce che parecchie punti del diario riguardino le espressioni gergali in quanto sintomi della civiltà nel mille novecentottantotto ad esempio Bellocchio ragiona
Sul fatto che non si dice più faccia di bronzo perché con l'inflazione degli impudente il bronzo appare troppo prezioso ma anche faccia di Tolla vista
La rivalutazione della latta non va più bene bisogna passare alla plastica annotazioni del genere fanno pensare a Gramsci così come quelle sulle catastrofi dovute a un progresso che avanza col pilota automatico riecheggiano Leo Pardi
Del resto è proprio il male biologico è l'esperienza precoce della malattia del suicidio in famiglia a proposito di Leo pare bisnonna avere sviluppato in Piergiorgio
La ghiandola etica come la chiama da veri di tolto ogni istinto arrivista ma appunto perché negli esami di coscienza è assai severo ammette tuttavia
Che se non ha sgomitato per emergere lo deve anche alla buona nascita borghese non dimentica ma insomma
Che militanti operai e contadini con cui ha condiviso anni di lotte non mangiavano suo stesso Panei sui soli letterali compagni dichiara nel novantatré
Sono stati ragazzi conosciuti nell'adolescenza letta
Come la chiama del comunismo naturale rotta la crosta del marxismo Fortini anno dopo l'esperienza dei coreani Piacentini in Bellocchio si rivelano qui via via più chiaramente due tendenze contrapposte complementari da un lato il rispetto per il meglio della vecchia borghesia di cui è figlio cioè per la scrupolosità e lavoro ben fatto dall'altro lato invece l'ammirazione per un individualismo di stampo anarchico e per le scelte coraggiose solitarie imprudente e gli stessi tratti uniti alla lezione dei moralisti francesi si trovano anche nell'unico libro che benché sia nato sotto una costellazione storiche ideologica molto diversa
Per schiettezza e per varietà di umori mi sembra paragonabile al diario i pensieri di un libertino di Arrigo Ayumi quindi il consiglio di oggi è il diario del Novecento
Il Pier Giorgio Bellocchio uscito dal Saggiatore a cura di Ciani dando a risentirci venerdì prossimo