Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti effimero novecento il costume degli italiani è una raccolta di saggi pubblicata dal Mulino e curata da Lorenzo Benadusi Claudio Giunta e Elena Papadia
Il sottotitolo socio leopardiano risponde a una citazione in quarta di Calvino che sprona invece Sciascia fregarsene del costume citazione dunque beffarda anti Calvini Anna
Il trucco immagino sottolineo polemico di Giunta che come me preferisce lo scrittore siciliano assai più attento alla concretezza dei contesti regionali
Il libro è composto oltre che dai saggi dei curatori da quelli di Irene Piazzoni Daniele Balicco Bruno Bonomo Fabio Andrea Sandra Minutes Anna Baldini se il Novecento ricorda l'introduzione letta degli estremi insomma genocidio democrazia di massa
Però anche il secolo dei mutamenti minuti e rapidi del costume nella vita quotidiana per molti gli anni di piombo sono stati soprattutto anni di welfare canzoni prime vacanze
Sulla sua storia scuole importanti di storici hanno molto puntato eppure manca una sintesi sull'evoluzione del costume nell'Italia del Novecento ecco allora che la raccolta prova a dare una Bozzo inquadrando il periodo tra la fine dell'Ottocento gli anni sessanta e usando in particolare appunto
La fonte del giornalismo di costume spesso affidato alle donne Brin Cederna Fallaci Aspesi
Certo più concreto del giornalismo ufficiali o della sociologia ma ci si può chiedere se a volte non si è anche più fantasiosa ingannevole della fiction così la dicotomia italiana tra mito del primato arretratezza riaffiora qui obliquamente o dal basso
A pagina si occupa del d'Annunzio ennesimo che si diffonde nelle nuove classi medio urbane e anche nell'industria pubblicitaria larvate stesso alimentata offrendo
Poteri di estetismo di popolarismo che mascherano la prosa eccita dell'esistenza malattia insomma di preziosi ridicoli che sarà mirabilmente fissata in un racconto di Brancati in molte pagine di Savinio
E attraverso cui la letteratura diventa brand l'eroismo sport il tutto Kitchen
Piazzoni coglie invece la borghesia tra le due guerre nella fase del gusto novecento di una cultura che corre parallela al fascismo essa americani insomma che convive pure con il vecchio molto coinvolto Commenda attoriale
Lo confermano prime novello le due facce di Longanesi tanti ritratti di surrealismo addomesticato
Che sotto la radio cinema le auto il razionalismo svela non le anticaglie nazionali
Quelle di cui Baldini descrive l'involuzione nei conservatori degli anni Cinquanta messi di fronte alla democrazia dei costumi e dei consumi e di cui Bonomo indica il velleitario rinnovamento nei parchi e nelle ville bachiane del secondo dopoguerra
Andreatta Benadusi e Minosse rappresentano poi l'immaginario
Di questa Italia che dal divismo irraggiungibile del grande schermo scivola verso l'uomo qualunque della tv
E i mutamenti anche sessuali del volume riflessi nella nuova Stampalia vicino Playmen con immediato il tipico passaggio dall'arcaico al consumistica mente omologato
A raccontare il trapasso dal fascismo dopoguerra nella cultura considerata più nobile sono infine giunta e Balicco Balicco
Spiega come dagli anni Trenta alcune aziende Olivetti Pirelli ENI Finmeccanica chiamino i letterati via via per le campagne pubblicitarie o le riviste Sinisgalli Fortini Sereni Bertolucci
E come nasca di quinoa formazione di compromesso tra tecnologia umanesimo che dopo il boom verrà spazzata via dal modello delle agenzie pubblicitarie americane
Formazione di compromesso forse troppo lo date che mi ricorda un passo dovevo del nel dice che i moderni possono riuscire sia nell'estetico che nell'utile ma quando provano a unirli diventano improbabili pochi c'è quanto aggiunta descrive l'esplorazione del paesaggio nazionale dalle il servilismo alla stagione dei reportage
Proponendo da una parte il soggettivismo levi del Cristo si è fermato a Eboli concentrato tutto sull'immobilità iper espressivo miti Zhang e dall'altra il viaggio in Italia di Piovene
Che invece fonde sapientemente i dati oggettivi nel racconto che punta assolutamente urbano e mantiene un dettato di trasparenza veneta
I letterati italiano si sa si strugge per la fine del mondo contadino mentre ne denuncia le ingiustizie perché la modernizzazione tradisce la rivoluzione a volte veri Giorgio Bocca non è meno Trimalcione dei parvenu che ritrae a volte tenta una sintesi di umori e informazioni al caso di Cancogni Antonio Cederna Scotellaro Sciascia dolci esposti Montaldi cassone Bianciardi e a volte come il Bianciardi degli anni poste Grosseto diventa un magnifico critico nella nuova cultura di massa dal pubblico però sempre meno certo anche perché come conferma un suo aneddoto ricordato dal Minozzi mass media sono più forti di qualunque critica o ideologia
E gli anni Sessanta diceva Cesare Garboli novecento preso coscienza di se stesso abbandonato le maschere del secolo precedente per vivere spudoratamente il suo culto dell'intelligenza come male del successo come volgarità sessanta anni dopo dire le metamorfosi del d'Annunzio ennesimo restano tra noi aspettiamo quindi un seguito di questo libro assai utile a risentirci venerdì prossimo