Cerimonia di consegna dei diplomi 2020-2021 della Scuola Nazionale di Formazione Socio-Politica "Giorgio La Pira"

Berlusconi
Possiamo cominciare col vostro permesso
Sì
Va bene arrivati
Speriamo di essere
Tutti gli quantità voi ragazzi che siete qui
Per ricevere anche una testimonianza
Le mascherine quando si parla ci fu anche un lo lo vuole che la usi bene
Scusate
Sono stato ripreso e
E adesso però abbiamo già degli illustri ospiti che non ci sono nel senso che Luigi Di Santo che il vostro
Il vostro conduttore
E qui in attese da credo anche spasmodica in
In videoconferenza quindi lo vedete alle mie spalle
Perciò
Per cominciare a vedere do la parola a Luigi Di Santo che porta il saluto
Insieme agli altri
Amici di dei lavori
Delle vostre università
Porno abbiamo partiamo e poi passiamo abbattuto poniamo un sul tema che io dico
Roma contiene dell'Ulivo
Lo so
Con un'ironia con con l'idea ci sei Giombini leader ottima parole
Comunque Manni sorgente visionati hanno cioè ecco
Ok benissimo giallo tutti giorno tutti buongiorno
Come buongiorno a tutti mi vede almeno beh lo spirito vediamo bene
Anche incarnava bene sì
Ritorno a tutti
Potrebbe presiedere questa questa questa consegna dei diplomi come da programma purtroppo il Co-lead me lo impedisce quindi sono costretto a collegarmi ovviamente sono molto molto molto molto molto dispiaciuto naturalmente ponesse lì con voi
Saluto innanzitutto tutti tutti allievi del del due mila e venti del due mila e ventuno verso che il ma non vedo ma immagino che sono tutti lì
In Pannella hula
Quindi saluto ovviamente tutti e i relatori presenti che chiaramente insomma adeguati
Ho parlato nei giorni scorsi per i il professore Prosperetti Salvatore Martinez Enzo Carra Gennaro Curcio andava almeno quelli che vede inquadrati
Decreto penzola c'erano anche gli altri che non vedo in questo momento
E naturalmente saluto pignolo Ettore professore dell'isola
Professore recinto ancora oggi ci onora della sua della sua della sua presenza non delle professioni Miano
Dovrebbe essere con noi per i saluti
Troppi a presiedere quindi quindi lascio anche per i tempi molto stretti
Lasciarono subito la parola per i saluti cominciando dal dal dal lettore Marco dell'isola rettore Luiss agli studi Cassina relazioni rionale che ringrazio con tutto con tutto il cuore della sua presenza il suo primo anno diciamo così questa dalla Scuola viva nasce dal consorzio tra chiudo Maritain la larghissima lateranense la nostra università quindi come l'hanno issata come tutti come comunque come accaduto per tutti gli anni del nostro percorso il nostro rettore nel primo anno che con noi in questo momento e quindi lo ringrazio per il suo esordio per la sua vicinanza
Li lascio la parola a te Marco
Loro con loro tutti grazie per il vostro invitò un saluto
O tutte le attività presenti a capo di gabinetto ai docenti della scuola e appunto i docenti a cui oggi viene conferito il diploma si apre l'edizione due mila ventuno che in quella due mila venti che purtroppo opere la pandemia non siamo riusciti a dare l'opera da compilare o della della mia presenza che quella del primo anno voi sapete Misseri Casile molto vicina a questa scuola colazione tolto la Pira come diceva il professore Di Santo non solo per la partecipazione attiva degli Esine sfruttano docenti tra cui o che il professore Di Santo a cui poco gli auguri di una pronta guarigione ma dicevo e vicina soprattutto per l'interesse culturale ai temi che vengono trattati nella scuola
E quindi desidero porgere i miei complimenti al comitato scientifico gli organizzatori al presidente e anche a tutti negli sbocchi sui denti per avere conseguito diploma oggi così prestigioso che giungono a mai se non vado errato alla quarta edizione penso che ecco quindi questa edizione aspettato un tratto un tema particolarmente rilevante
Quello del lavoro e delle trasformazioni e ha messo in campo docente estremamente autorevoli in ambito multidisciplinare
Penso che il questo tema che sappiamo tutti essere centrale non solo della nostra Repubblica che vede nel primo articolo della sua costituzione il tema del lavoro
Ma lo è per la sua rilevanza lo sappiamo tutti per la sua rilevanza economica giuridica ma anche per alcune dimensioni spesso occulte soprattutto per la dimensione sociale ed esistenziale
Io penso per personalmente mi vengono subito in mente al problema del precariato alla disoccupazione del lavoro nero e anche dei fenomeni che sono strettamente connessi a quelli del lavoro come quelli dell'immigrazione e dell'immigrazione sono tutte tematiche che estremamente connesse alla al tema del lavoro e devo dire queste problematiche danno oltre l'aspetto sicuramente senta nel disciplinare giuslavoristico come spesso tecnicamente amiamo almeno nella dimensione mi ha direttore dentro il lavoro molto spesso ma tutte queste invenzioni vedo sono state approfondite in questa scuola in tutte le loro dimensioni io quindi veramente desidero fare i complimenti a voi tutti
E quindi auguro gli auguri inviato un buon lavoro e mi scuso fin d'ora per la concomitanza di un impegno che mi porta purtroppo doveva lasciare questa terra cerimonia di consegna
Grazie
Luigi
No
Gentile sì
Tutte non ringraziavo il eccetto le dimissioni di Cassino e con l'augurio di rivederci in presenza al nella prossima edizione del quindi al nostro quinto anno lascio la parola professore recinto capo di gabinetto Sardella
Le del ministero non esita lo ringrazio con particolare spettro della sua presenza stamattina
Grazie origine ovviamente unisco io pure di nuclei rurali qualche volta guarigione grazie Presidente gli organizzatori per questo opportunità di saluti che per me molto importante quello del ministero perché la vostra scuola rappresenta un modello di formazione Egidi flessione critica nei nostri giovani in una prospettiva al punto che quella caratteristica vostro socio politica rappresenta sicuramente una un'eccellenza i come diceva poc'anzi il lettore dell'isola sì alla quarta edizione ma devo dire sempre con risultati molto importanti e con un un ciclo formativo gli approfondimenti di riflessioni è un programma che davvero sciatto molto molto molto significativo io non posso fare altro che rivolgere soprattutto Unione allegramente gli auguri ai ai ragazzi che col conseguono oggi questo diploma all'esito o di questo percorso scelte diciamo così rilevanti nella loro allora nella loro o processo di Idi maturazione come come persone e il come e come cittadini da parte del ministero ministero Esteri circa tra a tutti gli organizzatori come dicevo al Presidente Comitato Scientifico e e anche autorevoli relatori che seguiranno nel dibatto di oggi il mio mio più un sentito saluto e un rinnovato ringraziamento per avermi dato l'opportunità interventi grazie ancora
Grazie grazie Giuseppe grazie grande rigore io dovrei cedere la parola al professore Miano non so sempre al collega dalla schermata non non lo vedo
Penso che ora si è collegato collegati al giudice
E eccolo qua allora cedo la parola alla alla professore Miano presidente del del dell'Istituto Internazionale Jacques Maritain
Prego Franco
Franco
Il cosiddetto bello della diretta
Forse ha qualche problema nella per la connessione
Facciamo così Luigi però Luigi
Luce
E allora sembra facciamo così diamo la parola vogliamo i cuccioli includiamo la parolaccia quindi comincia il introduzione
Piena allo sì e si signora qui
Perfetto allora tu nascevano ne mancano cinque anni Nuoto Domani come venivano facciamo intervenire nascono all'epoca abbiamo abbiamo una parola Gennaro Burgio
Che secondo programma introduce i lavori che speriamo Brevi anche utili mi questo dentro
E quindi la parola al segretario dell'istituto Maritain
Gennaro Curcio
Bene grazie
Suo
Un grazie particolare a relatori di oggi
Coloro che si sono impegnati ad essere qui quelli che sono con voi
On line
E soprattutto a voi studenti perché abbiamo vissuto un anno bellissimo attraverso delle relazioni attraverso momenti culturali Summer School corso Alti Studi
Che in qualche modo hanno fatto rifiorire anche no quella voglia di di fare politica
è ci chiediamo a che cosa possono servire ancora oggi
Una sorta di formazione politica secondo Maritain a ritrovare proprio il significato autentico della bellezza della politica cioè la politica è bella la politica è fatta di contenuti la politica e qualcosa che può sicuramente darci la meraviglia di costruire il bello e quindi attraverso cosa attraverso l'impegno non è un impegno teorico ma è un impegno concreto che si attua attraverso la responsabilità che a sua volta diventa libertà il politico
Una persona libera è una persona che costruisce Secondo responsabilità
Essa impegnarsi fino in fondo in questo e allora una scuola di formazione sociopolitica secondo ciò che anche lo stesso
Luigi apposto al centro per dare speranza a far fiorire attraverso quelle che sono le vostre azioni nelle comunità politica e civile in cui di impegnate secondo i principi i la Pira ma anche secondo quelli che sono i principi di di Chuck Maritain
è molto bello volevo riprendere questo passo in cui ancora si pone questa importanza della formazione politica attraverso quel fare di cui parla Giorgio la Pira sindaco della pace
Dicendo che questo fare deve essere attualizzato nella straordinarietà del suo significato giusto fuoco
E si chiedeva proprio quali sono le dimensioni mondiali del problema dei problemi della gente
Questo testo l'atteso a della povera gente e basilare
Per costruire secondo Giorgio la Pira la bellezza della politica c'è ascoltare la povera gente ascoltare ciò che si attende la povera gente
E ecco dice una domanda che si impone come preliminare a chiunque voglia con senso di responsabilità
Avere una visione quanto è possibile integrale della situazione economica sociale e politica di riflesso culturale e religiosa e storica del mondo e quali sono i problemi della povera gente
Qui viale eliminare la disoccupazione là sotto occupazione
Espandere la produzione industriale quell'agricola
Elevare i redditi sino a livello della sufficienza assicurare a tutte le
Calorie sufficienti ad un tenore di vita adeguato dare a tutti un minimo di sicurezza sociale ecco gli obiettivi verso i quali si muove con urgenza
L'intero meccanismo economico e politico del tempo presente io credo che queste parole oggi siano ancora imponenti importanti per costruire una bella politica ma soprattutto dare forza e speranza ai giovani e questo anno accademico come dicevamo si è concentrato proprio su questo sul sull'importanza del lavoro inteso come tecnica economica finanziaria politica
Utile alla dignità della persona
Il lavoro come si legge anche in un testo molto bello di Maritain e questioni di coscienza
Deve essere non solo azione morale
Ma anche azione contemplativa
Un'attività transitiva che avviene nel tempo e passando dal soggetto all'oggetto porta alla perfezione dell'opera e ha per scopo non solo l'utile materiale ma anche la vita spirituale
Il filosofo francese in una conferenza tenuta buona osai verso il mille novecento trentasei affermava proprio questo principio secondo cui ciascuno nel corpo sociale tenuto a fornire un servizio utile agli altri
Ma diversi sono i modi di essere utili il lavoro nella sua utilità non può essere esclusivamente un fine a se stesso fine a se stesso ecco in questo abbiamo un esempio straordinario che
Ha fatto diciamo lo stesso che ha portato avanti la la riflessione ma riteniamo proprio come imprenditore basti ricordare Adriano Olivetti però che riprendendo proprio tutta la riflessione ma riteniamo alla sviluppata poi all'interno del di quella che è stata la sua impresa è quella Moro nella prospettiva di ma ritenne e La Pira e allora una vera e propria missione
Guai per dare questo punto di vista cioè è vero
Il lavoro ci fa paura quando non è presente
Ma deve farci paura anche quando diventa solamente un utile per noi
Essere un'azione utile ma soprattutto vi Suta in una spiritualità profonda cioè nello star bene con noi stessi e nella relazionalità con gli altri
Ecco tanto per dare un picco una piccola riflessione sul lavoro fatto sta questi giovani durante le le le elezioni
Voglio concludere sarebbero tante cose belle da dire su questi due filosofi autori
La fila ma ritenne ma voglio concludere ecco rivolgendo via tutti quanti voi studenti della scuola della forma di formazione sociopolitica
Che siete seduti in un posto bellissimo straordinario dove ecco deve essere vissuto come il posto e il luogo della responsabilità politica
Perché io credo che attraverso queste riflessioni questa formazione che noi abbiamo vissuto con voi potete essere quei giovani quei quelle persone che si impegneranno
Nel futuro apportare una politica responsabile ma soprattutto vissuta nella libertà più autentica grazie
E l'Istituto Maritain
Francesco
Chi sei
Il palco dove non ci sente Francesco
Francesco
Sì
E il e Luís
Info poi lascerò
Scusate e quindi
Quando ride quando visivi istituisce l'uso della parola
Interviene il professor ogni anno io a questo punto avendo ascoltato l'introduzione del professor Curcio segretario generale dell'Istituto Maritain
Do inizio Ahlquist un nostro dibattito
Nel quale interverranno al quale interverranno non Vito servì sia Ritella
Del Pontificio Consiglio per il per i testi legislativi
Il professor Salvatore Martinez
Presidente del voi sapete del Rinnovamento nello Spirito
L'onorevole Flavia Piccoli
Che vedo essere arrivata
Deputata del Partito democratico
E il professor Giulio Prosperetti
Giudice costituzionale
A introdurre questo vede no velenoso poi
Insomma speriamo non sia così norme ma
Allora diciamo questo interessante dibattito
Chiederei a Davide Riondino
Che
Voi sicuramente conoscete come autore
Come
Cantautore
E come scrittore
Chiederei David Riondino di salire qui gli assalitori
E e ricordare
Non so se con parole misure
O come ma ce lo dirà adesso
La figura di Giorgio La Pira a cui è intitolato nostro dibattito
Grazie grazie ma lo ricordo Rossi magari alla fine qualcosa viene in mente da dire ma c'è un un volume da cui riprende un un dicono un intervento il presente volume riproduce gli interventi svolti in occasione della cerimonia tenutasi il venticinque febbraio due mila quattro
Nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio per commemorare Giorgio la Pira nel centenario della nascita vive da questa raccolta di brevi interventi leggera quello di Carlo Maria cardinale Martini
Arcivescovo emerito di Milano amore
Non farò una silloge come si suol dire non sarà troppo lungo sono tre paginette
Non ha letto ora del mille novecentocinquantaquattro La Pira scriveva non ha mai voluto essere né deputato né il sindaco vice hanno violentemente posto
Io non ho nessuna vocazione sociale non desidero riformare niente non ho nessuna dottrina sociale un metafisica ad annunciare
Sì un desiderio io possiedo è quello soltanto di stare con il signore nella pace benedetta dell'orazione della riflessione
Così dice Martini io ricordo Giorgio la Pira come l'uomo che lasciava trasparire una grande spiritualità e insieme una grande capacità di accoglienza di affetto e di attenzione verso ogni persona che aveva davanti
Non ci si poteva sottrarre al fascino che emanava dalla sua carica di umanità e di entusiasmo
Colpiva la sua sicurezza la sua certezza profetica il suo sguardo sicuro è ottimista sull'avvenire egli fondava le sue convinzioni su alcuni pochi testi tratti dalla scrittura
Quello per esempio di Isaia undici sei il lupo dimora era insieme con l'agnello la pantera si straniera accanto al capretto il vitello quelle un cello trascorreranno insieme un fanciullo li guiderà
E ancora il testo di Isaia due quattro for generando le loro spade ingombri
Le loro lance in falci
Un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo non si eserciteranno più nell'arte della guerra
Come pure il salmo quarantacinque dieci sarà cessare le guerre fino ai confini della terra romperà gli archi e spezzerà le lance brucerà con il fuoco gli scrutini e ancora un testo del Libro dell'Apocalisse
Terriera ogni lacrima dei loro occhi non ci sarà più la morte né il lutto nella mente Hosni affari Giorgio la Pira nella sua visione profetica vedeva queste cose avvenire nella nostra storia malgrado tutte le apparenze contraria
Volendo esprimere alcune coordinate di questo sogno di la Pira ricorderete seguenti uno l'unità del genere umano che tende sempre più irresistibilmente a manifestarsi due il carattere conflittuale di questo sviluppo
Tre la centralità della città quattro il concetto di tempi privilegiati e di mediatori storici
L'unità del genere umano come irreversibile irresistibile
Le profezie bibliche di pace e di speranza che già ho ricordato danno alla pira una percezione della direzione della storia presente e futuro
E se mostrano che la storia cammina su quello che lui chiamava il crinale apocalittico
Ed è entrata oggi non era radicalmente nuova Hitachi e unità della famiglia umana che esige una profonda riforma dell'economia e della politica
All'umanità non stava di fronte che l'autodistruzione o la pace universale profetizzato a da Isaia richiamata dalle guide illuminate delle nazioni guide che egli amava riconoscere in tante parti del mondo
Il ventiquattro ottobre del sessantatré parlando in occasione delle celebrazioni del diciottesimo anniversario dell'ONU ed è la giornata della FAO diceva noi siamo consapevoli della radicale novità
Sempre più crescente della storia del mondo
La tesi che ci fa luce nell'azione è così elementare così vera è la tesi tanto semplice tanto vere dell'unità a tutti i livelli e ricca di articolazioni della famiglia umana
Un padre celeste comune è una terra comune una famiglia comune una redenzione comune una storia comune una destinazione temporale ed eterna comune
Qualche anno prima aveva detto in un momento storico come questo
Occorre più che mai fare nostra la divisa darcele operosa di San Paolo spesso contrasta Emma
E spiegava che la speranza Teo locale quanto all'oggetto la città celeste intesa quale polo magnetico anche della città terrestri
Protesa a farsi suo specchio Ettore figurazione
Nella tensione dialettica io organica di tutte le speranze umanamente e dei loro singoli visibili cattedrale casa officina scuola ospedale
Era tracciato così un chiaro itinerario verso una pace vera e stabile verso l'unità degli uomini itinerario che comportava una pacificazione con Dio e con le idee ma veri che formano il tessuto di personale
Della civiltà umana e cristiana libertà
E lavoro
Si domandava è un'ingenuità no rispondeva è fede nella capacità di Dio di compiere ciò che non sa compiere la furbizia degli uomini è tutto nella profezia di Isaia il nostro ideale
Due carattere conflittuale di questo cammino La Pira era consapevole del fatto che l'itinerario di Tanzi Dadu intravisto passano attraverso contestazioni e rischi mortali non praticante usava l'espressione di crinale apocalittico
Sul quale diceva sono presenti quattro potenziali esplosivi di terrificante potenza distruttiva la minaccia nucleare la fame lo sviluppo democratico la collera dei poveri quella che chiamava anche la collera di Dio e dei poveri
Tre la funzione centrale della città in casa cammina necessarie conflittuale che consente l'assenzio a una stagione nuova vi è un punto di riferimento culturale precisa
La città una città intesa dalla pietà come metafora trascrizione documento vivente della storia e della civiltà umana
Nonché come casa domicilio humus della persona umana e non già Museo di reliquie in questo senso assumono valore il simbolo la casa dall'officina all'ospedale la scuola
E la cattedrale
La città di appare come uno spaccato esemplare della più vasta comunità umano e civile dove problemi tecnici economici e politici prendo contorni più elementari umani dove si deve assicurare un posto a tutti dove si prefigura in sintesi la Città di Dio
Dando un'anima alla moderna civiltà meccanico
Continuo paragrafo tempi privilegiati e mediatori storici vi sono e gli diceva tornanti nella storia cioè tempi privilegiati ed eventi favorevoli cari per il secondo la terminologia biblica
In cui si gioca il destino di molti uomini in questi tempi privilegiati emergono alcuni luoghi situazioni persone in funzione di mediatori di antenne di catalizzatori di un processo
Tra queste per la Pira si staglia certamente Firenze Firenze seconda Gerusalemme come amava chiamarla riprendendo l'espressione di Savonarola miniatura luminosa città in cui è esemplarmente trascritta
La teologia cristiana e che si fa a misura della civiltà cristiana integralmente umana
E lui ci tiene a sottolineare che non si tratta semplicemente di un'opera di restauro
Di un glorioso passato
Al centro dell'attenzione sono i pressanti concreti problemi umani dell'oggi il pane il lavoro la casa
Si tratta di cogliere il nesso vitale tra città umana e divina speranza teologica e speranze umane si tratta di compiere l'opera di trascrizione della rivelazione di Dio
Nella città dell'uomo che abbraccia cattedrale e uffici
Tali prospettive teologiche storiche culturali è un fatto di questo contemplativo di questo è un uomo semplice e povero e questo studioso come ambasciatore di pace nel mondo un sindaco appassionato
Competente dette nasce a partire da un certo semplicismo delle formule egli si è fatto sempre più consapevole della complessità del vivere civile contemporaneo e dei diversi strumenti e livelli di realizzazione degli ideali intravisti
Ma tutto questo veniva macerato interiormente nella contemplazione nel silenzio e anche nelle sue prove interiori
Vado a concludere citato suo testo del sessantasette che ha un sapore di profetica attualità
Perché non dare al mondo presente si domanda una prova del Grande fatto che specifica già l'attuale era storica del patto cioè che la guerra anche locale non risolve ma aggrava i problemi umani che essa è ormai lo strumento per sempre finito
E che sono d'accordo il negoziato l'edificazione comune l'azione la missione comune per l'elevazione comune di tutti i popoli
Sono gli strumenti che la Provvidenza pone nelle mani degli uomini per costruire una storia nuova ed una civiltà nuova
Quindi abbattere i muri e costruire ponti inizio simbolico della pace che viene aggiungeva e concludo che questa pace venga venga tra i due figli dello stesso patriarca Abramo essa sarà non solo la pace tra i figli di Abramo ma sarà altresì l'arcobaleno
Che annuncia per sempre per il mondo intero la fine del diluvio la guerra e l'inizio definitivo della nuova età storica del mondo
Grazie per la vostra attenzione Carlo Maria Martini
Poco da aggiungere
Ce ne fossero avrebbe da dire
Beh io come fiorentino mi sono diciamo molto consolidare a questa manifestazione a voi testate questi studi stecco della della città all'Apriliana che da piccolo col sì
Si sviluppò poi in maniera potente ancora fino all'epoca di Ernesto Balducci che di nuovo ribadì questa idea della
Firenze Piccola Gerusalemme in qualche modo Nuova Gerusalemme
Progressivamente questo tema avuto diciamo degli dei momenti di opacità ci auguriamo che futuro differenze sia davvero questo annunciato come giustamente dall'attività sarebbe davvero
Una una cosa importante un ho avuto attualmente sentendo parlare la pila di Roma delle delle città viene in mente che sarebbe un ottimo sindaco di Roma ha ritenuto comunque questa edizione parallela arrivederci
Grazie violino
Allora cominciamo cominciamo da questo tavolo
Dire in ordine se permettete
Scomporre un po'le cose cioè dando voglio privata
Alla all'onorevole Flavia Piccoli e poi attonito che chiedo come che vedo compostamente al primo banco come si usava una volta
E se permettete
Introduco con spero Brevi note sul sull'universo per la figlia
Perché
Anche ascoltando il ricordo che che argutamente molto con molta intelligenza Riondino affatto di rapida partendo dalla città
Ecco io proprio partito in una brevissima riflessione che so per per Scudellaro di
Proprio da da questa domanda
Quando parliamo di Giorgio la Pira
Ci domandiamo
Ci domandiamo dovremmo domandarci come lui insomma questa è una un suggerimento che Luigi Volpi che ci lascia ci lascia dalla sua morte dalla sua vita anzi
Le città hanno una missione
Hanno una missione da svolgere nella loro storia dalla Fondazione in poi
Possiamo rispondere che recita devono accogliere
Possibilmente far rivivere anche bene meglio di come lo fanno adesso
Quelli che rinascono quelli che arrivano per risiedervi
Quelli che vi sono accolti
E quelli che vogliono soltanto modi del Sele a scopi turistici e di di divertimento
è certo anche questo è un può essere umani è una missione
E sappiamo anche per esperienza diretta però che
Chi abita in grandi di città come Roma
E come Firenze
Si deve abituare a una vita grama
Di c'è di sporcizia
Perché assolvere al compito
Di amministrare
Questa città è sempre più difficile
E quando succede Cecchi divida al miracolo
Ma si sa i miracoli
Avvengono dire altro
Allora giudice un'altra domanda
Città di enorme importanza storico-artistica
Le tante città di cui l'Italia va giustamente fiera
Possono limitarsi ad essere musei e buoni e buone tavole
Possono limitarsi ad attrarre folle di forestieri
Scamiciati con eventi di alcuni concerti Tonino propone sublime nati loro malgrado dolus fondo magnifico
Delle nostre
Dei dei nostri di resti archeologici e monumentali
Questo su solo questo
E ciò che accade Danovi purtroppo
Nelle piccole nelle medie le grandi città
Possiamo infine dieci settanta bellezza
Ci sono c'è un film che va
Che è che è diventato una specie di di di di firma delle città italiane
Sì tante se questa grande se questa grande bellezza c'è stata regalata soltanto per sfruttarla a fini turistici
Oppure regia meglio
Se debba fare da scenario per grandi produzioni internazionali televisivi cinematografiche pubblicitarie
Insomma dobbiamo chiederci
E chiedere a chi li amministra
Semmai penso una cosa si nasconda nell'animo della città che amministrano
Che cosa c'è dentro
Che cosa c'è dentro quelle antiche mura
Che sono state costruite per qualcosa
Oltre che per qualcuno
Una vocazione all'incontro tra popoli e culture diverse e questo può essere una missione
Che non sia che non siano visibili profilate
Di capi di Stato di o di importanti leader stranieri
Che passano e vanno
Perché siano invece grandi momenti di riflessione di lavoro di soluzione di problemi gravi in i gravi problemi internazionali
A Roma per esempio è nata
è nata l'Unione europea con i Trattati di Roma
E non si capisce perché
Non solo Roma ma le nostre tante capitali italiane
Non possono ospitare eventi che aiutino la comprensione la pace fra i popoli
Ci guardiamo o altrove vediamo
In altre in altri capitali
Benissimo perché evita
Ma siamo proprio fuori di uno studio
Siamo nella storia delle del turismo mordi e fuggi che è diverso ottimale
Anche il ministro insomma allora i suoi risvolti positivi
Risolvere il problema dei rifiuti
Non può spegnere un'ambizione
Un'ambizione più alta che ha sempre accompagnato le nostre città fino al qualche decennio Urso
Giorgio La dire alle perfettamente chi è capito qui sul web restituito alla città di cui è stato sindaco per dieci anni in fondo dal cinquantuno al cinquantasette e dal sessantuno al sessantacinque
La sua vocazione
Prima i convegni dei sindaci dei capitali del mondo con un patto di pace circa
Poi colori per il Mediterraneo che sono andati avanti per tanti tanti anni
Il Comitato internazionale delle ricerche spaziali
L'iniziativa per il disarmo il simposio per la pace in Vietnam
Farebbe vuol dire che tutti convengo un quid ogni paese ma quella Firenze non era l'inferno era semmai un luogo di
L'incontro e di cachet
E apposta ci si andava
Comunque gli eventi organizzati a Palazzo Vecchio gli spianano spiano
Alla birra
Molti dei suoi progetti
Quelli sono andati bene e quelli che sono andati male
In Europa nel Mediterraneo in Asia
Sì è vero l'abilità
Può essere considerato un visionario un Prokom profeta
Ma anche un sindaco che ha fatto della sua città il luogo di eventi storici
Con tutti i protagonisti della sua ecco
E
Cito una sua
Una sua riflessione
Non ascoltate nulla finisce in resta
Davanti al Consiglio comunale di Firenze
Uscendo da da sindaco i momenti in cui non
Non è ha scelto ed era poi anche stato costretto per voi per altri motivi per motivi diversi
A lasciare il
Il il ruolo di sindaco salutando i consiglieri comunali di Firenze lui dice non ascoltate
Coloro che dicono in modo tanto superficiale
Bisogna interessarsi viene lampadine e non della pace
Costoro ignorano o dei chiederà Zariski perché cito anche costoro ignoro una cosa essenziale per il destino anche produttivo di Firenze
Il mio Orano cioè che solo aprendo le porte esterne della città è possibile aprire
E ampiamente quelle interne
Perché attraverso le porte esterne passano non solo i grandi ideali della pace e della cultura della spiritualità della bellezza della speranza
Ma passano anche i grandi flussi finanziari economici turistici commerciali che vengono ogni angolo della
Questo suggerimento di
Di rapina
Un consiglio che penso
Per chi lo vuole raccogliere
Valga anche oggi e naturalmente non solo per Firenze
Come si dice in questi casi mi avvio alla conclusione
Per
Soltanto segnalare che ovviamente le aprirà
Non è stato
E non è ricordato oggi in cura
Come il sindaco santo ma anche e come il profeta disarmato
Ma anche come un uomo che ha influenzato profondamente
La vita politica italiana
Degli anni
Tra l'altro tra la fine dei cinquanta e gli anni sessanta dello scorso secco
Lui non si è mai iscritto alla Democrazia Cristiana
Partito per il quale era stato eletto alla Costituente
Perché come identificazione periferia rilievo nel soltanto quella del battesimo
Ma del partitone Luiss era stato eletto
Anche successivamente come deputato del tre volte
è stato un ulteriore delle personalità più popolari
E discusse conviene
è stato lui a tracciare la linea dell'apertura a sinistra
Della democrazia cristiana una linea combattuta lungamente combattuta e difficilissima da percorrere da realizzare
E affiancato in questo
Il vero grande politico della sua famiglia delle Comunità del porcellino
Che si chiamava Amintore campani
E Amintore Fanfani e ogni piglio un po'diverso da quello di rapire tanto era
Niente
La Pira
Tanto era spavaldo diciamo sport Aldo Amintore Fanfani assorbe l'insieme anche per questo
Fanfani non ha mai smentito una parola sola
E un suo gesto di quanto abbia fatto la Pira anche quelli che al alle ai giornali
Alla stampa ai ai politici sembravano quasi delle preziose
E certo questa di cui si muove in una strada lunga
Perché questa dell'apertura a sinistra brevissimamente
Ma la strada è stata veramente lunga perché cominciando negli anni Cinquanta finisce
Con il primo con il centrosinistra organico
Per organico
Sì si definisce quel centrosinistra in cui i socialisti del PSI
Oltre quelli sociali e dei del pièce di lui Saragat e erano al governo entravano con propri ministri al governo
E questo succede soltanto nel mille novecentosessantatré cioè un'infinità di anni è vero ne veniamo da un trentennio in cui non è successo niente però stiamo bene comunque quindi vuol dire che però i vinti tredici anni all'epoca sembravano moltissimi sembravano delle delle delle ere geologiche
E il bello e che il primo governo di centrosinistra organico il SIS del sessantatré e poi guidato non da Fanfani ma da Aldo Moro
Perché come sta scritto Cecchi si mina
E che raccoglie
Nota a margine e quindi sul proprio fine
Ricordo il duro impietoso questo è bene che
Voi che
Che vede svolto un uno studio meglio approfondito dal momento può esservi utile immagino
Parlo dell'impietoso duello politico
Ma impietoso davvero
Del quale Giorgio La di riscatto uno dei contendenti
Mentre l'altro
Era il fondatore del Partito popolare italiano do Luigi Sturzo
Quindi due
Dunque storiche
Sturzo che viene dal dal Partito popolare pre fascista
Ma è comunque la personalità di deferimento del partito della democrazia cristiana di De Gasperi
L'abbigliamento
Insieme a Dossetti Fanfani e altri
Una specie di di pattuglia di di incursori del del del dei dei nuovi tempi
Pensiamo anche al Concilio che e di quegli anni il Concilio ecumenico Guetti Vaticano secondo di quegli anni
è insomma che però sono già importanti sulla scena politica e sociale del nostro Paese
Ecco due cattolici
Sturzo e e le pile
Che hanno due modi opposti due modi opposti di vivere la politica di interpretarla di pensarla di di volerla svolgere
L'onere
Penso alla realizzazioni totalmente diversa
Quando per esempio la Pina luoghi è suo credo lo dite studiato lettori riconosciuto
A un certo punto
Di fronte alla chiusura di una fabbrica fiorentina dal Nuovo Pignone
Prego vedrete che lascia per strada centinaia di lavoratori fiorentini
Ottiene pretende e ottieni dal suo amico Enrico Mattei il fondatore dell'ENI
Che quella fabbrica venga
Rilevata e fatta vivere
Dall'ENI
In questura arriva dall'altro più credo comunista e che iniziano all'epoca le cose non erano tanto chiare
Tu che statalista anzi diciamo meglio piuttosto che iniziano ma
Su un solo chiama
Lo statalista della povera gente
E
Sul Giornale d'Italia del tredici marzo del tredici maggio del cinquantaquattro
Don Sturzo avverte
Certi cattolici che
Dovrebbero finire il con il vagheggiare una specie di Merckx Isma'spurio
Buttando via come certi panne l'insegnamento cattolico sociale della coesistenza e cooperazione tra le classi
Da pirati ed ognuno intimorito risponde pochi giorni dopo
Sullo stesso giornale dormiva
Inter classismo bene ma scusi si rivolge su su i TIR classismo non significa certo di fisica dei membri di una certa classe quella forte
E non difesa dell'altra grasse qui la debole
La questo non è che un episodio dello scontro
Tra due visioni del mondo di uomini che hanno in comune l'intero la stessa
Capire a un certo punto per difendersi e attaccare don Sturzo
Si rivolge addirittura al suo capo alta tra
Il primo maggio del cinquantotto scrivere a più dodici
Pio dodicesimo che è gravemente malato morirà in nell'ottobre di cinquantotto
E dovete sapere che la via questo lo sapete probabilmente e un fondo
Scrittore di Epistole
Aiutati Pineschi del mille novecento di cui mille duecento soltanto a Montini
Paolo sesto
In questo battendo di gran lunga Santa Caterina da Siena ieri scritte soltanto trecento anche se molto importanti per la verità è molto ben
Ma lui scrive molto molto
Facundo
E e scrivendo a a Pio dodicesimo
Il comuni se lo dirà che sia che sarebbe da aprire
E spiega innanzitutto al padre chili tossico della civiltà
La causa del comunismo
Siamo nel cinquantotto quindi il comunismo è forte non soltanto in Unione Sovietica ma anche in Italia
E l'Espresso ed è contenuto in questo tessuto di norme illiberali
Che hanno come radici il bellum Hong Myung conta
Omnes Omo hobby lupus
E poi una volta alleggerito ci di questo di questo pensierino sulle norme liberali cioè sul su libri del medesimo
La birra va al sodo cioè a don Sturzo
E lo chiama direttamente in causa
Verdissimo padre quando don Sturzo scrive i suoi articoli su giornali d'Italia
Articoli astratti scritti da chi non conosce che la sua camera da studio e da chi non conosce che certi schemi
Nord mentali scambiati viene principi
Noi sentiamo un'amarezza profonda
Ecco quindi amarezza di di
Di vedere un uomo cui Sturzo che parla di cose che non conosce il che non è vero naturalmente
Qualche mese dopo
Nel marzo del cinquantanove
Pensate occluso davvero all'abilità risponde Luigi Einaudi
Luigi Einaudi è stato immagino che lo sappiate prima il secondo presidente della Repubblica italiana questa un professore di economia un grande economista liberale è stato un grande giornalista un grande divulgatore
Ed un uomo perbene
Privatamente
Anche
Si può dire
Andavo a messa
Bene
è stato dopo il Quirinale tuona dal suo lavoro
Napoli e in una lettera aperta a bollore su Milani
Riondino prima accennato
Ad altri personaggi di quella Firenze e quelle Firenze c'era anche don Lorenzo Milani
Con esperienze pastorali e altro
E qui non allenterà dentro ad un rilancio Milani a cui rimprovera una serie enorme di di di errori economici sul campo economico nel campo della gravi della visione dell'economia de italiana di quel periodo
Chiede a don Lorenzo Milani retoricamente come sia avvenuto
Che un romanista
Traduco uno studioso di diritto romano
Da tutti stimato
Come il PD
Di CAI faccia le sciocchezze che la pubblica voce da anni di attribuisce
è veramente incomprensibile chiude Einaudi
Quello che invece è del tutto comprensibile e per noi motivo di rimpianto e di viene perché qui il dibattito pubblico si sviluppa tra personalità del calibro di gli appigli per Fanfani da una parte e da non su un suo e Luigi Napoli dall'altro
E che di quel dibattito non si perdono le tracce anzi ne beneficiano per lunghi anni tutti gli italiani
Con tutte le sue esperienze le inevitabili polemiche
Quel dibattito diventa un patrimonio di tutti
E serve a fare avanzare un popolo
La sua cultura
E la sua democrazia
E scusate e adesso
Non mi ricordo del già non tanta annunciato perché amo un l'onorevole Claudio
Piccoli Nardelli piccolo
Va bene prima bene comunque bene anche vincoli va bene comunque
Dunque ci sono nuove regole alla Camera per cui in teoria sia in aula sia in Commissione possiamo parlare senza mascherina e in questo caso specifico voi siete degli ospiti venite da fuori quindi noi vi chiediamo di tenere la mascherina ma normalmente parlando possiamo esercita credo questo privilegio di parlare senza una schedina di saluto io ringrazio Enzo Carra per questo invito che mi ha fatto particolarmente piacere anche perché io ho rappresentato nella cerimonia del due mila diciannove per la consegna dei diplomi
Del dell'anno precedente del due mila diciotto il vicepresidente della Camera Ettore Rosato che amico caro di tutti noi della dell'istituto Maritain eccetera quindi per me è un ritornare e apprezzare il fatto che questa scuola è andata avanti che sta portando avanti con responsabilità il compito che si è assunta cioè di far rivivere quello che è lo spirito ma riteniamo no e lo spirito di tutti coloro che a Maritain comunque hanno fatto riferimento
Io vengo da una vecchia storia
Di tradizione di cattolicesimo politico perché per vent'anni sono stato il segretario generale dell'Istituto Sturzo cosa che Enzo sa benissimo per cui parlare del conflitto Sturzo
La Pira perché tornare fa a vecchi studia vecchie tradizioni ma soprattutto è far riprendere un concetto a metodologico che io credo sia essenziale per tutti voi cioè quello di contestualizzare il sempre quello che è l'espressione di un di un'idea di un pensiero ecco ma noi hanno insegnato esattamente questo vero Enzo cioè che il contesto
Fa parte fondante di quella che è un'analisi politica di quella che è una posizione politica e lo dico anche perché in quella tradizione non si comincia mai un dibattito se non si darà un'idea di contesto di politica estera
Come dicevo si cominciava con la politica estera e si cominciava con la politica estera nella concezione di un'Italia che era uscita da un conflitto Moni
Viale chi era in una situazione drammatica di bisogno di povertà di mancanza di lavoro di mancanza di punti di riferimento
I punti di riferimento c'erano pensiamo alle idee ricostruttive della Democrazia Cristiana del quarantatré di De Gasperi niente erano punti di riferimento che erano stati anticipati con grande lungimiranza ma che dovevano trovare in un contesto completamente diverso dei riferimenti alti bene
Forte di questo riprendo il pensiero di la Pira e lo ritengo da questo punto di vista perché perché voi sapete benissimo e lo faccio molto rapidamente
Che abbiamo alcuni punti alcune date che sono delle date significative per la Pira perché nel quindi nell'agosto del cinquantanove voi ricorderete che la Pira
Era stato a Mosca
Che era stato Mosca naturalmente superando contestazioni di ogni genere che c'erano state che avevano però per mi si dice che dobbiamo anche qui stare con la mascherina quindi peggio che in aula comunque che le le le contestazioni c'erano state che la Pira era stato a Mosca che e la cosa molto interessante
Nel sessantotto avrebbe dovuto tornare a Mosca
Avrebbe dovuto tornare a Mosca per un viaggio che all'inizio era stato pensato nella stessa data
Nello stesso mese di quello del cinquantanove era un viaggio che era stato pensato facendo riferimento alla Madonna quindi con delle indicazioni con un'ispirazione molto particolare molto precisa sappiamo che Piero
Non si va che la Pira rinuncia ad andarci
E rinuncia ad andarci per un motivo molto semplice perché nella notte fra il venti e il ventuno agosto i carri armati dell'Unione Sovietica
Per di ribrezzo emersa invadono la Cecoslovacchia entrando dalla Germania dell'Est e mettendo fine alla Primavera di Praga
La Pira rinuncia ad andarci e dice
Vi sono momenti della vita privata e pubblica nei quali bisogna con estrema fermezza dire no all'oppressione che opprime il debole
è molto interessante
è molto interessante anche perché
La Pira era stato eletto l'anno prima
Presidente della Federazione mondiale delle città gemellate
E in quello stesso anno avrebbe dovuto svolgersi nell'ottobre un convegno Prada su questo su quella senso di città di cui Enzo Carra gli ha dato ampia testimonianza di che cos'era la città ma anche di che cosa sono i tornanti della storia quei Cairo i di cui La Pira era estremamente consapevole costerà un tornante della storia anch'tenete conto che nel sessantacinque La Pira era andato
In Vietnam
Quindi che ci sono una serie di elementi una serie di viaggi che la Pira fatte non sono viaggi ma ci sono testimonianze evidentemente di un di un modo di essere e di pensare di credere bene
Perché vi racconto questo perché qualche giorno fa la settimana scorsa è stata presentata a Firenze da Palazzo Vecchio col sindaco quindi con Dario Nardella ma con testimoni dell'epoca la P Haryana perché c'era Giovannoni
Perché c'era Primicerio cioè coloro che hanno accompagnato io poi certo che hanno accompagnato la Pira nei miei i suoi viaggi e quindi dei testimoni d'eccezione ancora
Che hanno presentato questo volume
Tre i volumi in realtà tre tomi di due mila pagine che per la prima volta ritratto scritto da due giornalisti fra l'altro un lavoro estremamente interessante perché riprendono per la prima volta delle fonti io sono molto attenta alle fonti storiche delle fonti che non erano state fino ad ora messe a disposizione degli storici
E quindi questo quaderno diari Dio
Che la Pira TNT giorno per giorno e che dà conto di quelli che sono i suoi pensieri quella che è la sua riflessione quello che appunto è il Grande Progetto in cui la Pira si ritrova
è un grande progetto e quello è il contesto cui noi dobbiamo fare riferimento no così come un grande Progetto era quello Porziano Elena odiano
Rispetto a un collocarsi all'interno di una realtà che era una realtà fatta di un mondo internazionale fatta di un'Europa fatta d'Italia tenete conto che è un momento sono quegli anni fra il cinquanta e il sessanta in cui da un punto di vista di politica estera ma anche da un punto di vista di grande progetto ideale
L'Italia si muove su più strade ma con uguale forza con uguale determinazione con persone che ci credono fino in fondo
Vi dico questo perché perché appunto come ricordavo prima
Il contesto internazionale era a giusta ragione a mio avviso il modo in cui si impostava Sempre nella politica di tradizione a cui Enzo Carra fa riferimento e di cui fa parte di cui anch'io mi onoro di aver fatto parte
Ogni ragionamento politico
Ma vengo al al tema del mio della mia testimonianza
La Pira voi sapete benissimo fa parte dei costituenti svolge un ruolo fondamentale la Comunità del porcellino è un punto di riferimento straordinario in cui dibattiti all'interno di questo nucleo di di di grandissima preparazione ma anche capace di confrontarsi reciprocamente di influenza si reciprocamente svolge un ruolo straordinario all'interno del mondo dei costituenti
Che cosa e poi naturalmente lui fa il sottosegretario al ministero del lavoro nel del nel ministero Degasperi quindi entra in quello che è davvero il problema
Che ogni politico si trova di fronte perché ogni politico
Naturalmente a mondi ideali di riferimento e poi questi mondi ideali di riferimento li deve confrontare con le decisioni operative che vanno prese vanno portate avanti
Il mio mondo di riferimento avete capito quale il mio mondo operativo invece in questa diciottesima legislatura di cui io faccio parte è la Commissione cultura della Camera
In cui io rappresento il partito democratico in cui fatto il capogruppo fatto il presidente della Commissione nella legislatura precedente e in cui adesso noi stiamo affrontando dei problemi voi avete lavorato sul lavoro
Quello che io posso darvi è la testimonianza di come noi abbiamo affrontato questo tema
A commissioni riunite con la Commissione cultura che ha lavorato con la Commissione lavoro su un tema molto specifico voi sapete che negli ultimi anni non siamo passati dal due mila otto e dalla crisi recessiva del due mila otto a un recupero nel due mila quindici dal due mila quindici in poi ve lo dico per il mondo della cultura quindi per i lavori che sono relativi al mondo della cultura ma che poi trovano riscontro in quella che è la situazione del nostro Paese
E e ci siamo trovati di fronte negli ultimi anni
A tre cambiamenti sostanziali che incidono pesantemente sul mondo del lavoro
Che sono come evidente il problema della pandemia
Il problema di un Pnr re che sta modificando le regole del gioco comunque sta introducendo nuove regole del gioco
E il problema di una digitalizzazione fortissima che modifica anche questa quello chiede la situazione in cui noi ci troviamo che dobbiamo affrontare
Allora come impattano queste tre realtà
Sul mondo di chi lavora per la cultura per i beni culturali per la scuola di ricordo che la Commissione cultura si occupa quindi beni culturali
Si occupa di scuola si occupa di ricerca si occupa di università si occupa di editoria quindi tutta quella che consideriamo la filiera della cultura quando la consideriamo in termini più ampi e più generali e in cui ognuno di questi elementi ha dei riflessi pesanti sugli altri
Perché noi non possiamo parlare di beni culturali senza pensare a come costruire la domanda per i beni culturali
A come uscire da una visione elitaria della cultura che ci portiamo dietro se non lavorando sulla scuola capite
E non riusciamo pensare a una formazione per la scuola se non lavorando sull'università
Quindi ve lo dico perché sono talmente interconnessi in queste realtà che noi dobbiamo sempre considerare che un investimento su uno di questi settori deve trovare riscontro anche negli altri due o comunque deve trovare degli impatti che considerino tutti e tre
Allora molto rapidamente
Il quadro di riferimento e lo sapete
è cambiato in piena pandemia perché in piena pannelliano ci siamo ritrovati con un mondo della cultura che ha rivelato e un mondo della scuola che hanno rivelato delle fragilità pesantissime precedenti
Che se volete erano coperte dalla gestione quotidiana ma che in piena pandemia hanno rivelato le le problematiche che c'erano
Per i beni culturali la difficoltà di ricondurre il lavoro un lavoro che è un lavoro particolare pensate al lavoro degli attori che ha un lavoro episodico frammentario in cui le prove non vengono riconosciute
Ma non c'è attore che non vi dica che momento delle prove diventa fondamentale per quello che è la sua produzione artistica e via dicendo quindi cosa abbiamo fatto abbiamo cercato di tradurre quella che è la fragilità che noi abbiamo trovato in quel settore che ci ha fatto impazzire
Nel momento in cui sono stati erogati tantissimi contributi pensate che si è arrivati a circa cinque miliardi di contributi che sono stati dati al mondo della cultura
Ma
Il problema era definire a chi dargli queste risorse quali erano i paletti parametri per definire determinate professioni perché non erano definite e quindi abbiamo trasformato quella difficoltà in un'opportunità
E
Ieri la Commissione cultura c'è Michele Anzaldi qui con me che fa parte della commissione cultura e che può dar vita estimo e Ansa di quello che è stato il lavoro soltanto di una giornata
Tipo della commissione cultura ma in cui questi problemi diventano fondamentali in cui noi abbiamo incardinato una legge delega sul FUS e quindi sul fondo unico sullo spettacolo in cui un capitolo forse il capitolo più importante un capitolo nuovo che definisce le nuove
Formule del lavoro di chi la voce di chi è impegnato in questi in questo tipo di lavori quello dei Beni culturali quello dei mestieri del del del cinema del teatro dello spettacolo dal vivo
Considerando appunto le forme di sostegno alla previdenza le forme di riconoscimento di diritti eccetera quindi stiamo abbiamo cercato di trasformare la pandemia in un'opportunità ma noi abbiamo un'altra opportunità che il pm RR
Che ci impone di accettare delle regole
Che sono regole europee che nel nostro paese hanno avuto conflitti i ritardi pesantissimi
E penso a un decreto specifico penso al decreto trentasei
Al decreto legge trentasei che in questo momento è in discussione al Senato
Voi leggete i giornali
Quindi voi sapete quali sono dibattiti in questo momento che ci sono il decreto trentasei riguarda il metano ebbe la riforma della scuola
Perché riguarda la formazione il reclutamento la valutazione degli insegnanti
E voi sapete benissimo che noi non riusciremo ad avere una scuola degna di questo nome o capace di reggere quelli che sono i parametri medi europei se noi non riusciremo ad affrontare a superare questo tipo di problemi quindi vedete come queste cose si tengono
E perché noi stiamo affrontando questi temi che avevamo affrontato nella buona scuola e che il governo giallo verde
Billè il primo di questa legislatura aveva cassato nella buona scuola c'era il FIS cioè la formazione degli insegnanti e era stata la prima cosa che la lega aveva tolto
Proprio nella consapevolezza che un principio di questo genere è quello che regge tutto l'impianto della scuola ovviamente
Finisco molto rapidamente
Digitalizzazione
Perché perché noi ci troviamo in una situazione che in una evoluzione continua
Chi è in un cambiamento che rende difficile definire delle regole certe
Che ci impone di essere continuamente attenti a trasformare delle crisi in opportunità
Ma anche a saper cogliere quelli che sono delle prospettive di tendenza
Sapete benissimo che questo discorso del digitale nella pandemia è stato sperimentato nella David nella formazione a scuola
Che ha salvato la presenza della scuola nella vita dei ragazzi
E che è stata colta prima come una salvezza e poi come spesso accade nel nostro Paese è stata caricata di responsabilità pesantissime ora evidente che la data da non è né buona né cattiva un metodo è un metodo che bisogna conoscere è un metodo che non può risolvere da sola i problemi ma è un sistema che accanto alla formazione in presenza offre straordinarie possibilità e quindi questo di nuovo metodologicamente ci deve rendere avvertiti sempre
A tener conto di quelle che sono difficoltà ed opportunità insieme da portare avanti tenete però anche conto che se noi questo discorso del digitale lo riportiamo sull'altra faccia cioè sull'università
Non c'è più università
Che non hanno via un settore telematico
Mentre le università telematiche noi abbiamo cominciato la pandemia con una crisi delle università telematiche che erano sottoposte a una serie di criticità di di di problematicità molto pesanti noi finiamo la pandemia
Con tutte le università tutte che hanno un settore ovviamente telematico perché perché in un Paese come l'Italia ovviamente i problemi di trasporto i problemi di il della presenza residenziale in determinate realtà
Eccessivamente costoso quindi offrire delle possibilità di università telematica naturalmente da una carta in più a chi alla deve superare determinati problemi finisco con questo discorso del digitale sui beni culturali cioè sul patrimonio culturale lì voi sapete ci sono stati dei cambiamenti straordinari perché perché
Il mondo del teatro ha naturalmente protestato violentemente perché solo in presenza il teatro può esprimere quelle che sono le proprie potenzialità ed è vero
Ma noi sappiamo anche che il il digitale a comunque arricchito anche quello che è il teatro in presenza ma non solo questo voi sapete benissimo che ha creato delle affezioni e disaffezione mi che facciamo fatica ancora adesso ad affrontare il cinema
Non si riesce a riempire l'abitudine a usare le grandi piattaforme è qualche cosa ormai di dato il mondo della lettura retto mondo della lettura eretto in piena pandemia il cartaceo e le piccole librerie di quartiere hanno ritrovato una loro dimensione una loro dignità
Ma dove il digitale in questo è entrato è entrato nella distribuzione perché Amazon ha consentito un paese come l'Italia in cui metà Paese noi non abbiamo librerie non abbiamo biblioteche se non a macchia di leopardo
Di garantire e di assicurare comunque una consegna di richieste di libri a tutto il Paese in tempi molto rapidi quindi e Amazon voi sapete che è considerato un Moloch negativo non però pensate davvero a come e questo è il pensiero che volevo trasferirli di come non c'è mai
Una realtà che si possa definire secondo dei parametri che sono parametri di bene o di male di certezze e di incertezze dobbiamo essere davvero sempre come erano i costituenti reale
Chi da una parte e chi dall'altra ma consapevoli che vivere nella vita quotidiana vuol dire essere anche capaci di cogliere tutto quello che ci circonda ecco rendere cittadini avvertiti credo questo sia il compito che voi dovete porvi
Nel vostro lavoro
Grazie
Grazie all'onorevole Baldelli
Prima di dare la parola annata Giolito
Vorrei dico devo dire lo dovremmo dire velina che questi lavori sono trasmessi da Radio radicale indiretta
Info dietro anche successivamente del che data la data l'importanza e l'interesse di questo dibattito immagino radio radicale ne farà un giusto uso e noi ringraziamo radio radicale
I Alessio Falconi voi
E Palazzo e Leandro va dal solo hanno consentito questa tratta questa messa in onda voglio anche ricordare voi perché siete giovani
E quindi con tutta
In tutta la passione decisivo mettere in questi casi
Che forse voi sapete che in quest'aura che era leggermente diversa
Non so se più bella
Comunque queste moderne attrezzata per per apparecchiature moderne
E quell'anno in quest'aula nel febbraio del settantotto Aldo Moro
Ha pronunciato il suo ultimo discorso ai gruppi parlamentari
Per aprire
Per convincere i più riottosi
Al voto sul governo
Di solidarietà nazionale è stato il suo ultimo il il posto nel quale
E lo ricordo bene perché uscì con lui dal da un
Da un
Un ascensore Lino piccolissimo
Il in quando stavamo uscendo perché era brevissimo tragitto c'era con noi Guido Quaranta che era un importante cronista dell'epoca che Lissi Eraldo macché dieci beh secondi sentirai
Non posso dire contatti adesso quell'obiettivo parlo molto lungo
Ricordo che molti dei deputati e i deputati e i senatori erano qui in
Alla fine l'indice perché nonostante tutto una politica di Chirac commuovere
Questa è un po'meno
Donvito deve alzarsi e non può mettersi sullo per più giusto perché e poi tra l'altro Donvito anche il vantaggio che essendo
Ma una Lega del Pontificio Consiglio per i testi legislativi a un raro dono della sintesi
Ringrazio gli organizzatori un saluto a tutti
Cordiale veramente salutare il mio ai relatori così illustre permettetemi dei ringraziare di cuore il professor Di Santo che mi ha invitato e porgo i saluti del cardinal Coccopalmerio che è stato
Collega fatta una prolusione iniziale per il corso due mila ventuno
Chiedo un anticipo di simpatia perché sono solo tre Castellan ente rispetto coloro che ne succederanno parola modalità uno punto cinque devota cose leggiamo più volevo velocemente
Un grande politologo italiano diceva
Il compito fondamentale del nostro tempo e il rigetto dell'individualismo e la fondazione di un ordine civile fondato sulla socialità cioè sulla presa di coscienza
Che l'uomo raggiunge la pienezza dell'umano solo come uomo sociale
L'ordine civile umano
Infatti cresce si perfeziona con il tempo ma in modo omogeneo alla natura dell'uomo l'uomo che è persona diceva San Tommaso sub esistenze in razionale natura e possiamo aggiungere anche in relazionale natura
E della politica strutturare come Old orazioni in sé la società umana
La politica così come la definisce Rosellini e l'arte di dirigere la società civile verso il suo fine
Mediante quei mezzi che sono di pertinenza del Civile governo e l'arte del buongoverno può con verità de nominarsi meccanica sociale bella questa definizione della politica come meccanica sociale
Con una bella metafora Rosmini afferma che il meccanico nel senso ottocentesco del termine
Che vuol trasportare un masso da un luogo a un altro deve calcolare quattro cose considerare il luogo a cui gli ha imposto di spingere il marzo
Porre attenzione alla natura alle forme e al peso del mastro da trasportare calcolare le forze delle leve e degli altri utensili a disposizione infine conoscere le leggi del moto
Nello stesso modo il politico o meccanico sociale deve dirigere la società civile conoscendo il fine legittimo per il quale la Società civile fu istituita e al quale fine deve essere spinta poi conoscendo la natura di essa Società la sua costituzione
Calcolando le forze che sono fatte a muovere la società e quali appartengono alla natura delle cose infine meditando le grandi leggi del movimento o progresso sociale
Queste quattro regole supreme costituiscono la logica politica sono criteri che persistono nonostante le turbolenze e le tribolazioni alterne della vita
Tuttavia sì abbiamo sottolineato con forza i concetti di logica conoscenza ordinazione e natura rerum e perché c'è un vulnus
C'è un cancro in Occidente come ha denunciato il filosofo mi Vittorio Mathieu nel titolo di un suo libro
Questo cancro deriva dal giacobinismo per cui ci si disabituati dal far fronte alle proprie responsabilità tutto deve essere fatto dallo Stato o per conto dello Stato infatti Mathieu sostiene che è tipico del giacobinismo
Che l'individuo non debba volere che si debba attribuire la colpa delle classi che nessuno debba rispondere di nulla che tutto debba essere voluto per legge anche Sturzo diceva queste cose
E le conseguenze sono evidenti sempre per il medesimo autore lo Stato e contro se stesso e per essenza nemico della propria esistenza
E tutto questo tutto questo si evince da tre parametri
L'elefantiasi legislativa le leggi aumentano sempre di più la limitazione delle imposte e l'inflazione
Per rimediare a questo cancro a tutte le sue conseguenze occorre ritornare alla convergenza sul primato del realismo e della razionalità allargata che implica quel primato della persona come voleva La Pira anche in un suo testo famoso La Pira affermava
Perché l'edificio sociale sia saldo bisogna appoggiarlo su altre basi quelle che rivela la mediazione lo minata intorno alla natura dell'uomo
Questo primato della persona implica che un progetto di società presupponga anzitutto un'idea di uomo una questione antropologica nessuna costruzione sociale per la birra pur pari a meno di una base teoretica che le dia forma
A mio avviso questa idea di uomo questa base teoretica Cida attraverso una osmosi tra etica diritto e politica come a darsi intercomunicanti
Premesso che non bisogna mai stancarsi di cercare ciò che vale per tutti gli uomini
Cercherò di rileggere questi tre termini in senso ontologico
Sull'etica
Essa non è una variabile dipendente neppure esistere senza verità perché i mali di cui soffre la nostra società sono soprattutto mali morali diceva
Un professore professor Nicola Petruzzelli is
Se l'iter se l'etica deve mutare ad ogni scoperta scientifica o ad ogni invenzione tecnica o ad ogni ideologia dominante
Non sarebbe più orientamento normativo dell'azione umana ma l'espressione di un disordine e di e di un disorientamento
Sul diritto
Nella sua concezione realista
Il diritto inteso cioè come ciò che è giusto
Occorre comprendere meglio cosa è diritto naturale ovvero qualcosa che si scopre nella coscienza che lo esige nella razionalità della natura umana
Così come la menzogna non cancella l'importanza della verità
Così l'ingiusto l'illecito l'illegittimo ancorché paludati e consacrati da tutti i crismi di una legalità vuota e formale sempre Petruzzelli s'non sopprimono l'esigenza l'idea e l'ideale del diritto e del giusto
Santomaso che era del Medioevo diceva che una legge ingiusta o contraddittorie alla ragione non è legge ma corruzione della legge
Non ERIT lex sed collocazione di Franco Medioevo e vediamo quanto è attuale anche in certi dispositivi di legge recenti
Sulla politica
La tesi liberale che invoca meno Stato non è a mio avviso corretta perché si dovrebbe intendere meno Stato burocratico
Nicola Petruzzelli se nel mille novecentocinquantacinque quindi a sette anni
Dalla nascita della Repubblica
Denunciava non per populismo ma solo per un'indagine teoretica puramente la degenerazione patologica del parlamentarismo
E diceva che consiste in questo nel distacco individuale dei parlamentari dal paese nel loro estraniarsi dalle reali e profonde esigenze della nazione e quindi del bene pubblico nel costituirsi cioè a casta
Prima di altri libri famosi
Concludo il mio intervento complimentandomi con i neo diplomati a questa scuola di formazione politica perché solo l'effige l'efficacia dell'educazione personalistica e integrale neutralizza le forme eversive o apertamente di solo tredici della società e dello Stato grazie
Tutto bene sta committenti
Non sarà dimostrando di essere all'altezza del suo
Difficile compito
Alessio do la parola
Al professor Salvatore Martinez
Che presidente
Anna
Dini Rinnovamento nello Spirito
Che tutti conosciamo cioè di un movimento
Importante
Nel ne il grande mondo
Fede gli attori
Sì
Grazie Enzo grazie Flavia
Grazie Vito
Rivedo amici oggi e mi mi rallegro perché la pandemia tra i diversi e insetti che ha prodotto ci ha tolto il gusto di stare insieme
Sovviene il penultimo discorso di Paolo sesto conclusione nel concilio ecumenico Vaticano secondo quando si congedava lì i padri
Conciliari
E cioè il il bisogno di scambiarci lui diceva il bacio della pace
C'è di riconoscere che le nostre vite le nostre storie abbiamo sentito e un episodio di come i duetti i cristiani
Due santi il la Pira e Sturzo possano anche a parere apparire conflittuali nelle loro tesi nelle loro dinamiche di testimonianza cristiana stare insieme ci fa bene
Ringrazio anche Luigi Di Santo o uno scrupolo nel cuore perché ci siamo visti in campagna io ero relatore nella sua diocesi credo che proprio all'indomani di questo grande evento di popolo lui abbia
Contratto il coprite dunque mi dispiace profondamente S i siamo stati in qualche modo a causa di questa tua sofferenza e vorrei augurarti una pronta guarigione sapendo quanto e la tua assenza oggi fin qui ti pesa ti costa ma vorrei salutare in modo particolare i giovani qui presenti i familiari gli amici che che accompagnano
E faccio la scelta di rivolgermi direttamente a voi mi occupo di formazione in Italia e nel mondo ormai da venticinque anni
Sono stato giovane come voi chiamato giovanissimo la responsabilità ecclesiali sociali
E dunque non vi inganni l'apparenza o sufficiente esperienza
Per eccitare Teresina di Lisieux dottore della Chiesa che era solita dire so per esperienza so per esperienza ciò che scrivo ciò che dico vorrei dire anch'io la stessa cosa ringrazio intanto Davide Riondino per aver recitato una pagina memorabile del pensiero di la Pira che fa il paio con un'altra pagina memorabile di don Luigi Sturzo al quale io sono più profondamente legato per estrazione per cultura
E cioè la nota della adorazione fatta a poca distanza da qui alla Basilica dei Santi dodici apostoli subito dopo la
La firmai dunque la formulazione del famoso Appello ai liberi e forti sono due pagine che si avvicinano profondamente e che ci dicono una verità fondamentale dalla quale io vorrei partire avete sentito
I la Pira dice chi sono io e si definisce nei modi più inconsueti io ad un certo punto ci dice una verità fondamentale sono un uomo di preghiera parla dell'orto della preghiera
In un altro scritto però dirà che da questo orto concluso della preghiera noi cristiani abbiamo il bisogno di uscir fuori alla stessa maniera Sturzo in questa pagina nella quale egli rivede tutta la sua storia
Mi dispiace non ho non ho modo di interagire
Con ciò che ci ha detto Enzo Carra ma citava una lettera del cinquantaquattro di la Pira Sturzo è rientrato dall'esilio e senatori a vita per iniziativa del presidente inaudito poi avete sentito nel cinquantanove lo dipenderà e nel
E nel momento in cui don Luigi Sturzo muore sostanzialmente che questa questa lettera viene viene scritta
Ebbene Sturzo dirà la stessa cosa
Guardando la mia vita la parabola della mia esistenza un'esistenza ecco perché dico
Mi dispiace contestare in qualche modo le parole di la Pira ma certamente tutto si può dire di don Luigi Sturzo tranne che di astratti schemi mentali
Che contraddistinsero il suo impegno fusti fu sindaco prosindaco di Caltagirone per quattro per quattordici anni
E ancora lei ventiquattro anni di esilio ventidue anni di esilio non si stancava di scrivere alla sorella gemella melina dei problemi della gente di Caltagirone per capire il popolarismo struzzi hanno e per capire tutte le grandi innovazioni di questo genio
Le dobbiamo assolutamente postulare
Il la sua fondamentale massima dall'idea dall'ideale al fatto il pragmatismo il realismo politico di don Luigi Sturzo rimangono ancora oggi un esempio luminoso
Per tutti i giovani che come voi desiderano decidono di impegnarsi i nella Società con ruoli di responsabilità o se possibile ancor meglio in politica
Abbiamo sentito Enzo Carra postulare la necessità e P. La Pira che parla di una città di una città Cesare Pavese avrebbe scritto in un suo libro un paese ci vuole e qui verrebbe da dire una città ci vuole una città degli uomini una città pensata secondo Dio papa Francesco ci è venuto in soccorso
è un discorso che vi invito a riprendere se viene sfuggito di mano perché non ha avuto l'enfasi necessaria fatto proprio a Firenze nel due mila quindici è uno dei suoi primi discorsi programmatici
Nei quali nel quale dice una massima anche qui fondamentale i credenti sono cittadini
I credenti sono cittadini e ci dice una verità fondamentale che accomuna la Pira accomuna Sturzo che li spinge ad assumersi l'uno da sacerdote l'altro da da da studioso da professore responsabilità sociali e responsabilità politiche
Avete sentito uscire dall'orto concluso della fede
La sede deve avere evidenza e rilevanza pubblica
Guardate l'insignificanza dei cattolici in politica la loro irrilevanza non deriva dal fatto che si siano divisi
E si rappresenti nuovo in realtà diverse fra loro finanche contrapposte
L'irrilevanza inizia quando perde di significanza la sede dei cristiani
E il contenuto morale direbbero rapire Sturzo insieme ma lo direbbe Lazzati lo direbbe Dossetti lo direbbe De Gasperi il contenuto morale la rilevanza morale della loro fede
Vi rinvierei volentieri sono stato il dai tempi di Giovanni Paolo secondo consultore dei laici del Pontificio consiglio per i laici che l'organismo al quale fanno riferimento evidentemente tutti laici associati e non c'è un discorso fondamentale di Benedetto sedicesimo all'indomani della sua uscita pubblica la sua visita a Cagliari siamo nel due mila otto
Consegnata noi consultori sui cinque criteri che bisognerebbe individuare per il capire se una persona può impegnarsi in politica e farlo con un'ispirazione cristiana parlo da cattolico
Falli in omaggio cioè alla propria fede
E tra questi tra questi ce ne proprio uno che dice coerenza con la fede professata
La Pira e profeta Sturzo il profeta perché non hanno fatto sconti alla loro sede diremmo oggi e la fatica di credere o la fatica di attendere la Pira diceva che la crisi è crisi di attesa
Ma ogni attesa come ogni parto come ogni generazione richiede una gestazione richiede una fecondazione e sono questi semi che stanno mancando finanche alla cultura come ci è stato detto
Sant'Agostino dice che se una fede non è pensata vale nulla
Se la fede non è pensata vale nulla è un altro dei grandi deficit che oggi stiamo conoscendo il proprio il deficit di cultura cristiana il deficit di identità cristiana
Giovanni Paolo secondo forse alcuni di voi giovani non erano ancora nati perché parlo del mille novecentottantaquattro parlando di leadership dirà l'istituto Borromeo di Pavia i leader non si improvvisano soprattutto nel tempo della crisi
Occorre preparare nei tempi lunghi è con severità di impegno gli uomini e le donne che la crisi vorranno risolvere
E dal due mila otto che ormai in Europa e nel mondo si parla di crisi la pandemia la conclamata ancora ancora di più ha messo ancora più al nudo tutte le diverse forme di crisi che stiamo vivendo umana prima
La più profonda la madre di tutte le crisi è una crisi spirituale c'è un deficit di identità cristiana che grida dinanzi a Dio
E bisogna comprendere voi che avete partecipata questo corso volto a questa scuola di formazione politica quale vuole essere l'ispirazione del vostro impegno
La domanda fondamentale da porsi è qual è il Criterium ispira anche del vostro intende a quale patrimonio Poletti attingere di quale identità volete farvi Interpreti i capi però i leader non si improvvisano
Vi dicevo del discorso di Papa Francesco siamo nel due mila quindici a Firenze
Anche qui c'è un omaggio alla pira come lo hanno fatto recentemente nei mesi scorsi i nostri vescovi invitando anche i sindaci del bacino mediterraneo così come immagino La Pira questo discorso sull'umanesimo cristiano da cui deriva la laicità cristiana da cui dischi che discende dalla fede cristiana te tenete conto di di questo di questa progressione
C'è un umanesimo cristiano c'è una laicità cristiana c'è una fede cristiana lo spiega in un modo memorabile papa Francesco proprio in questo discorso del novembre del due mila quindici e si rivolge ai giovani
Con una discontinuità generazionale che facciamo fatica ad accogliere
E a promuovere dopo avere spiegato che la società cristiana la società ispirata cristianamente a un metodo si costruisce dice lui se si fanno dialogare tutte le ricchezze che hanno fatto grande il nostro Paese le elenca
Popolari accademica giovanile artistica tecnologica economica politica media i media ecco perché dico abbiamo bisogno di stare insieme
Papa Francesco dice il metodo e tornare a far dialogare tutte queste ricchezze che quando l'umanesimo cristiano esporlo della identità cristiana uno originalità senza pari
Non troverete una religione una fede più umana e umanizzante del cristianesimo Nora cercate perché non la trovate ce lo dice la storia ed ebbe questa storia l'Italia il nostro Paese
Avete sentito in che modo
L'onorevole Carra esordito dipingendo un modello di città dipingendo un modello di Civitas
Usiamo più questa espressione che la polis della civitas ci sono significati molto più profondi e molto più vicini legati alla professione della nostra fede usiamo più spesso la parola all'appartiene più la dimensione della civitas
Bene quando papa Francesco dice allora i credenti sono cittadini dice ai giovani ai giovani esattamente queste parole faccio appello a voi
Vi chiedo di essere costruttori dell'Italia e di mettere via l'Ital lavoro per un'Italia migliore impegnatevi invero agente di nell'ampio dialogo sociale politico e siate liberi poco prima aveva detto forti adesso dice liberi
Di accettare le sfide di oggi e soprattutto di vivere i cambiamenti e le trasformazioni
Tra le tante crisi tra le tante trasformazioni nelle quali oggi bisogna immergersi quindi libri prendendo e nelle mani l'aratro
Ce ne sono alcune che certamente non giocano a vostro favore e di cui noi umilmente dovremmo chiedere perdono
In primo luogo la crisi delle rappresentanze
Sono tutte decadenti
L'eclissi delle paternità costituite sono tutte rigettando i dubitative
Non ben specificate dentro leader identità quando parlo di paternità io parlo del parroco come del padre come dell'insegnante come del politico tutti coloro che hanno una forma di autorità la scarsa incisività dei corpi intermedi che erano i luoghi del pre politico dove ci si formava dove si faceva selezione di classe dirigente dove si riceveva la testimonianza Sturzo era chiamato maestro
Paolo sesto dirà gli uomini accettano questa dicitura a condizione che i maestri siano dei testimoni
La progressiva insignificanza di tutte le nostre memorie che hanno fatto grande l'umanesimo cristiano memorie sociali memorie culturali
L'elenco sarebbe lungo
Ma i cattolici non sono mai stati estranei alla storia italiana anche quando si sono sentiti traditi o accusati di averla tradita sono parte di questa storia
E hanno una riserva di speranza che non trovate da nessun'altra parte perché soprattutto nel tempo della crisi sono portatori di una speranza creatrice queste sono parole di Giovanni Paolo secondo
Sono siciliano e quando venne in Sicilia soprattutto nei momenti più drammatici della vita della nostra isola diceva sono venuto a portare una speranza creatrice che significa essere portatori di un destino di giustizia di misericordia
L'efficacia o l'inefficacia della nostra presenza nella società e nella politica dipende certo dalle condizioni generali della vita di un popolo certo
Ma soprattutto lo ripeto dalla capacità di rendere visibile udibile esigibile il valore il contenuto rinnovatore ed edificatore della nostra sede
Io devo concludere ma due cose vorrei dirvi prima di concludere sentite come le cose che io vi ho detto delle avrebbe dette in un modo ancora più diretto ed esplicito proprio Giorgio la Pira
Non si dica la frase poco seria la politica è una cosa brutta
Sturzo avrebbe detto una cosa sporca commentando che poi la sera ci si lava le mani l'espressione Mani pulite di don Luigi Sturzo
Uno l'impegno politico cioè alla costruzione cristianamente ispirata della società costruzione cristianamente ispirata della Società ricordate Papa Francesco è un impegno di santità
Un impegno di santità
Dove devono convogliare preghiera meditazione virtù giustizia carità così lui definisce la nostra vocazione sociale e in ultimo
Citando proprio l'Appello ai liberi e forti ho scritto un libro su questo mi sono occupato nel due mila diciotto
Di libertà religiosa rappresentando il nostro Paese all'OSCE nella dimensione tre quella che si occupa della cultura dei diritti umani riprendendo l'importanza di ciò che Flavia Nardelli ci ha ricordato all'inizio cioè la politica estera vi assicuro che il tema fondamentale dell'agenda di politica estera e oggi prima di ogni altro il tema della libertà religiosa
Da cui deriva la cultura dei diritti
Che è stata totalmente infranta nei nelle nostre democrazie per cui attenzione non si può pensare che si risolvano i problemi della guerra
Pensando di tutelare i diritti genericamente intesi se non ci si impegna tutelarmi uno ad uno
E il tema della libertà di coscienza libertà di pensiero libertà religiosa
Che nella prospettiva del legislatore ricordate la Dichiarazione universale e unica libertà seppure tria articolata per fondarne in tale per lo sviluppo pacifico dei nostri popoli
Sturzo lo compresi assai bene e l'ottavo punto dell'Appello ai liberi e forti parla proprio della libertà del magistero spirituale della Chiesa
Libertà che egli definiva il presidio
Il presidio di ogni possibile e ascendente progresso della vita del Paese
Ecco difendete la difendiamo la riprendendo la parola se siamo stati costretti a tenere la mascherina non permettiamo che sia messo un bavaglio alla nostra fede non permettiamo che la coscienza rimanga erronea sopita addormentata questo è l'augurio che io vorrei farvi
Immaginando ospitando che molti di voi vogliano davvero non limitarsi alla formazione
Ma dopo avere dato forma all'azione entrare da terminazione
Grazie
CGIL una dobbiamo lasciare questa cura
Quindi do subito la parola al professor lo spirito di per le sue conclusioni bene allora molto brevemente io a partire proprio dalla frase che ha ricordato il professor Martinazzoli
Su questa vocazione sociale di la Pira il quale dice che
Non dobbiamo guardare banalmente alla politica come un qualche cosa di sporco ma dobbiamo e invece pensare che il cristiano deve impegnarsi in politica
La Pira
Non era portatore di nessuna particolare ideologia lui pensava che l'unica ideologia fosse il cristianesimo applicato a livello sociale
Faceva una constatazione che dal possiamo sempre verificare condividere cioè che qualsiasi ideologia di matrice laica ha fallito in tutte in tutte le in tutti i contesti in tutte le diverse
Situazione
Oggi a proposito del del dalla dialettica tra Sturzo la Pira liberalismo o intervento nell'economia
Ricordava
Carra
L'intervento di
Lì la pigra sulla Società Pignone
Che
Andò andò in crisi Perona
Per una prospettiva economica sbagliata era stata acquistata dalla SNIA che faceva tessuti e quindi voleva riconvertire tutta l'attività di questa importante azienda metalmeccanica per fare i telai mai telai non erano concorrenziali perché c'erano quelle statunitense che funzionavano meglio quindi quindi ci fu il crollo si tre mila persone che temevano il più perde il posto di lavoro ci fu un licenziamento di mille settecento persone a Firenze
E in questa situazione
La Pira si rivolse un
Con l'avvocato che lo consigliava
E trovo che una legge dei dell'Ottocento consentiva alla requisizione dei imprese
L'impresa è stata e lui come Sindaco adottò questi provvedimenti contingibili e urgenti ma
Solo
Negli anni credo novanta il Consiglio di Stato ha detto che questi poteri spettano solo al prefetto ma all'epoca si riteneva che il sindaco li potesse usare e attraverso questo diciamo éscamotage legale pre-crisi l'azienda dopodiché tramite la mediazione di di Fanfani contatto abbattere i veleni eccetera
E riuscì a a fare acquisire questa azienda
All'ENI
Che la ristrutturò e la riportò alla sua originaria funzioni di
Di metallurgia pesante
Bene
La la mia generazione è nata nel mito della economia mista
Cioè un'economia
Pubblica ma che si svolge che si svolgeva con gli strumenti del diritto del diritto privato della libera concorrenza anche tra aziende anche tra aziende pubbliche
Pensate che
Ancora negli anni Settanta il settantacinque per cento della dell'economia dello Stato era pubblica
Erano pubbliche tutte le principali banche tutte le casse di risparmio
Avevamo o tutte lei principali industrie erano del gruppo IRI
C'era il gruppo Efim l'ENI che ancora sopravvive
L'ENEL
Frutto della razionalizzazione del sessantadue dell'area industria elettrica il settore telefonico
Si calcola che il settantacinque per cento dell'economia italiana in quegli anni fosse pubblica
Oggi abbiamo il merito del
Della concorrenza del libero mercato eccetera ma
Nessuna
Nessun principio nessuna regola nessun modulo
Sociale
Può vivere senza un bilanciamento determinata eccezioni la nostra Costituzione ancora prevede che
Attività privata debba essere svolta a fini sociali
Che
Che anche ancora prevista nella nostra Costituzione una possibilità di estetizzazione dente rese d'importanza strategica
Bene anche noi come corte costituzionale spesso ci siamo trovati ma anche nostro malgrado a dover applicare queste regole della concorrenza che ci impongono i trattati internazionali
Per cui anche
Mi ricordo una legge regionale che aveva stabilito due giorni di chiusura solo Natale Pasqua di chiusura dei negozi da abbiamo dovuto dire che era violazione rispetto il principio di concorrenza già quindi è una materia che dovrà essere
Rivisitata
Perché
Noi abbiamo impresso e sottoposte al dumping che internazionale eccetera ed è un delitto chiuderle
Invece di né poterle in qualche maniera sostenere
Io avevamo la mia tesi che una delle sue può sostenere i lavoratori delle imprese in crisi integrando alle retribuzioni in un mix tra salario sociale
E e salario di scambio ma questa è una è una mia e alla mia tesi per conciliare
Una attività che consente il mantenimento di determinate produzioni
In Italia ma non solitaria nell'Europa del benessere a fronte di una
Selvaggia delocalizzazione
Delle delle imprese quindi aiutando i lavoratori di imprese poco produttive
Invece che dando il finanziamento diretto alle aziende che come sapete è un aiuto di Stato hanno
Non non consentito si potrebbe comunque per questa via cercare di
La libertà di di di riprendere una dimensione sociale
Della della
Dell'economia
Questo
Ora
Ritengo che sia in in linea con l'insegnamento di la Pira con questa sua frazione che all'epoca fece scalpore fece fece fece discutere
Perché non tutto quello
Un forzatura del del libero mercato va attribuito ideologia marxista
Nel pragmatismo anglosassone
Gli Stati Uniti hanno fatto
Degli interventi a sostegno delle loro impresa da parte
Dello stato
Molto penetranti che in Europa adesso con le attuali legge sulla concorrenza sarebbero inimmaginabili
Sono stati
Per
Adesso sovvenzionare delle piccole banche gli Stati Uniti hanno dato risorse pubbliche superiori a tutte quelle spesse nella seconda guerra mondiale quindici Stati
Interventi nei di di di larghissimo spessore che da noi in questa situazione sarebbero incomprensibili quindi l'idea che una diciamo così tra virgolette ideologia cristiana
Posso tornare a diciamo a informare tutta la realtà anche dal punto di vista economica io penso che sia una cosa fondamentale e che l'esperienza politica sociale di la Pira debba illuminare in questo senso è tra
E beh io ringrazio il professor Giulio Prosperetti
E ringrazio gli altri relatori
Soprattutto le indicazioni della pazienza
Che però naturalmente anche
A anche un premio perché adesso servite
Chiamati per dice io i diplomi implicite guadagnati col vostro corso
E quindi
Io direi al l'onorevole Flaiano e belli
Al professor Giulio Prosperi
Di
Consegnare i diplomi adesso il professor Curcio in in qualità di segretario
Stavolta il segretario nel senso stretto del termine
Grazie
Ecco qua
Uno
Cominciamo pure
Sì vengono qui certamente kazako quando venite chiamati le sfilate qui davanti paga nella foto
Ecco quando mette dei beni impose
Obama
Termometri
Dall'insistenza
Proprio per
Questo
Cioè
Ma il
Morena getta
Sì
Spero di averlo pronunciato correttamente sotto a destra complimenti Patrizia Giuliano
Dottoressa
Alessio Marra
L'otto
Buon lavoro grazie
Luca Maria Mastrangeli
Complimenti
Giovanni Luca Montesarchio
Complimenti lettera il buon lavoro
Elena Piero Graglia
Interessa buon lavoro grazie complimenti
Lucia Mazzotta
Una brutta presso e complimenti
Sabrina Rossi
Complimenti
Federica Villani
Un
No ma Zoo indio
Giulio toccate fra poco
Complimenti
Allora io consegnerà i diplomi nel corso del due mila ventuno
Siccome sono in ordine alfabetico pregherei di
Grazie
L'arresto
Pubblico
Maddalena banditi
Andrea Barbato
Altri
Dico Mauro Barbato
Certo grazie no
Marianna Caio
Roberto capoposto
Ma
Marta Capraro
Lo Stato tanto
Anna Chiara Carcano
Posso
Grazie
Martina l'appunto
Va bene al ritiro sembra da doc interno
Maurizio e Gabriele
Antonella Elia e ma
Valida la sala
Salvatore lettera
Gabriele Lo Vecchio
Michelangelo Luciano
Grazie
Carolina Morra
Giuseppe faraone
Senza forme attraverso le loro collega qualcuno ha tu dicevi da
Io il petitum d'uscita
Mandorli Obama
Invece di essere Pinocchio due così
Salvatore Maria Pisacane
Verso sarà sul
La riserva di approvata
Trasmessa dal favorire
Ok
Angelo Tarquini
A Fideuram reperiti più se semplice semplice
Federica turco
Contro
Quand'era Maria vitelli
Luca delega amministrazione e con la Z apriamo con come chiavi scenari dunque il coordinamento costumi
Bene per il retro del compiuto un piccolo saluto da parte
Sono insieme
Ecco che a conclusione
Chiamiamo Luigi Di Santo
Eccole qua conosci sentenzia
Mi sentite ecco uscire
Si è invece un volevo dolosa sullo è vero è vero sì
Sì appena uscito dal curabile Mancini ad un qualcosa a conclude
Vi dovessero richiedere quindi siete ancora in ancora svegli dopo dopo queste ore di di studio
Luigi
No volevo solo salutare tutte ringrazierei tutti professore Prosperetti Salvatore Martinez l'onorevole Piccoli Donvito Enzo
Per Naro tutti tutti tutti
Mi dispiace non esserci soprattutto ringrazio tutti i nostri studenti
Ho una sola cosa ci devo li troveremo sicuramente l'anno prossimo con di annuncio già del prossimo tema dell'anno dell'anno che partirà probabilmente a settembre sarà le questioni della pace
Quindi quindi un tema che come dire insomma attuale che ovviamente entra appieno a piene mani e le cose che tutti voi diceva ricevuto tutti vi abbraccio forte Lazio a tutti
Illimani ancora così facciamo la foto hanno gioca e opposto