Presentazione del libro di Franco Corleone "Piero Gobetti e il logo ritrovato" (Menabò)

Nel giorno
Sono Pietro Polito al direttore c'è un uso di Piero Gobetti
E siamo coniglietti di ospitare nella casa di Piero Ada Gobetti la nella Sale laddove accelerava alla casa editrice
Accanto allo Studio di Piero Gobetti un incontro
Diciamo contenti e onorati la presentazione di un libro dedicato Vecchi Editore
Un libro
Il cui autore all'amico Franco Corleone
E
E sono con noi
Molti amici alcuni amici fra cui radio radicale che riprendeva in un
Questo incontro
Bruno Mellano Roberto Tricarico Daniele Gritti della vicepresidente sono è uno di Torino
Che non è che era un un piccolo saluto alla Mostra
Manifestazione io comincia lei poi diremo di più di questo libro
E con noi poiché uno dei nostri giovanissimi dalle del ferro
Giovanissimo senza una parola che sta Paolo Galassi su Piero Gobetti Risorgimento che parlerà del libro insieme a me e all'autore
Io comincerei con Ilaria Pretty all'accusa cui do la parola per un breve saluto
Prego viene ripresa immortalato nella
Grazie Pietro grazie all'autore spero di non di non essere troppo indegna nella nel fare nello svolgere questo compito
Che mi è stato proposto soltanto due giorni fa ho avuto tra le mani il il testo ieri e ieri sera mi ci sono mi ci sono diventata
Spesso sia innanzitutto significativo che questa iniziativa avvenga nella settimana in cui si celebra l'anniversario della Liberazione
Dalla dal nazifascismo
Come circoscrizione lo dico perché c'è stato un piccolo incidente di percorso non siamo sul programma della città ma svolgeremo la nostra consueta commemorazioni in piazza diciotto dicembre
Lunedì mattina alle ore dieci e con alla classica deposizione della corona di alloro è una piccola cerimonia di raccoglimento in onore
Dei caduti della della strage di Torino del mille novecentoventidue di cui quest'anno ricorre il centenario
E per iniziativa di molti soggetti tra cui alcuni consiglieri comunali della città di Torino e lampi e altre associazioni legate al mondo della resistenza se costituito recentissimamente un comitato che darà il via lo studio per come arrivare in maniera appunto dignitosa e e piena la celebrazione di questo di questo avvenimento
Le considerazioni che io farò rapidissime su questo su questo testo attengono più che non al al merito della ricerca anche filologica che che c'è stata alla base di questo di questo libro
Su alcuni altri diciamo così i fattori collaterali che mi hanno suscitato una serie di di pensieri il primo che in una stagione come quella della dell'inizio degli anni Venti del nostro del del secolo scorso per il nostro Paese
La politica era saldi stima mentre saldata scusate il bisticcio sono di una stanchezza imbarazzante
Alla ricerca intellettuale letteraria filosofica e filologica questo elemento è un elemento di cui noi tutti ci sentiamo orfani noi tutti intendo chi fa politica oggi in questo in questo scorcio di di secolo che si sia annuncia diciamo così come una certa corrispondenza rispetto a quello di esattamente cent'anni fa
E che però vede invece un impoverimento progressivo e molto rapido quasi esponenziale direi direi della vivacità intellettuale della politica e anche della curiosità intellettuale
C'è un po'un'ubriacatura di presente nella politica di oggi sembra che tutto con il mito della velocità si risolva nella nell'immaginare che i pensieri che il questioni nascano in un in un eterno presente che non abbiano un loro corso
Che non ci siano dei ricorsi con esperienze drammatiche anche precedenti che dovrebbero dovrebbero costituirci da monito
E quindi la prima considerazione è che io mi sento di fare questa quella sulla dramma di di un impoverimento
Della della ricchezza culturale della politica siamo arrivati quasi a stigmatizzare a demonizzare
Coloro che invece dedicano il loro tempo alla ricerca intellettuale
E anche alla mi permetto di dire alla complessità del pensiero perché non siamo in un mondo vinaio anche Stella semplificazione diciamo è una è un rischio che che coglie tutti noi ma noi dovremmo chi fa politica lo dovrebbe combattere il germe della semplificazione
E invece noi siamo intrisi assolutamente di di questo di questo dramma
Il secondo il secondo elemento che che è anch'esso frammento un elemento di Nostalgia
E l'elemento per cui alla politica serve serve tempo possibilmente servirebbe anche un tempo dedicato almeno per pezzi della propria vita una volta la politica aveva una un'impostazione completamente totalizzante
Oggi non è più così se non per pochissimi
Bene la politica anche a livello di base anche a livello di un municipio cittadino che comunque a i suoi ottanta mila abitanti non è proprio una un piccolo giocattolo
Avrebbe bisogno di tempo questo tempo non c'è più perché a colpi di populismo è stato smantellato un sistema di tutela della politica e di chi la politica la fa
Il terzo Laterza suggestione finisco e che accanto ai grandi pensieri
E alle grandi lotte Piero Gobetti è stato un grandissimo studioso un grande editore ma è stato soprattutto un grandissimo antifascista uno tra i primi che ha non ha esitato a denunciare
Diciamo il carattere eversivo e assolutamente inedito nella storia del Paese della del fascismo del fascismo italiano
Però
Lo dico con un elemento anche di tenerezza estremamente bello leggere come pure in un momento così drammatico pure in un momento così diciamo così
Preso dal dal turbinio della storia ci fosse ancora accanto al senso della storia il gusto per le piccole cose per la ricerca filologica e simbolica che ha portato atei carteggi deliziosi sulla realizzazione di una cosa che può sembrare assolutamente banale
Come il luogo per una casa editrice e che invece denotano appunto il gusto anche per gli aspetti belli della vita oppure in un contesto così e così tumultuoso e difficile io vi ringrazio molto grazie all'autore che è uno dei pochi che nella nel panorama politico italiano di oggi pare sta per ancora coltivare il gusto per queste per queste piccole grandi cose vi ringrazio molto
Grazie asset in Italia
Entriamo nel merito del nostro incontro
Franco Orsi c'ha tenuto molto che
Questo incontro torinese si facesse qui
Nella casa di Piero Ada Gobetti
Effettivamente dove dove parlare dove presentare un libro come questo diciamo così
Di cui voglio dare tutti i dati c'è
Un libro stampato dalle Edizioni meno abbozzi di romanzi
è uscito sul finire doveva ventuno perché abbiamo voluto a tutti i costi che uscisse l'anno del sessantesimo anniversario della fondazione del Centro Studi Piero Gobetti
Per la generosità di di Franco Corleone esce con il patrocinio del percorso di Piero Gobetti di Torino
Ed è
Nasce con
All'interno delle iniziative
Della società della ragione
è un libro che si avvale di una prefazione
Del centro studi
è un racconto bello appassionante della storia del logo di cui poi ascolteremo
Il racconto dall'autore
Dopo le osservazioni di ieri considerazione di Dario
E ci sono tante immagini
C'è anche un'antologia che consente di di di
Confrontarsi direttamente con Piero Gobetti
E nel Complesso cinque una bibliografia documentata e quindi si avvale di una ricerca storie filologica
Da storico di mestiere
E non solo da da da appassionato
E ed è subito
Complessivamente uno strumento importante per da mettere in mano ai giovani
Per amici caldi a Piero Gobetti
Il programma di oggi prevede
Intervento preparato da dal ministero che ascoltiamo
Io poi anche una paginetta mia ma valutiamo sulla base del tempo poi ascoltiamo rancori non ci private qualche qualche domanda qualche domanda degli amici qui convenuti quindi Dario Del Pero come ho detto un
E e già un con collaboratore di di di del Centro Gobetti diciamo così al mondo di Gobetti
E siamo molto lieti
Giorno
Mozione
Culturale
Con
Grazie grazie a tutti grazie a Pietro per per avermi invitato alla presentazione di questo di questo piccolo libro che però devo essere sincero mi ha suscitato diverse diverse riflessioni
Il libero un piccolo lavoro di di biologia che ricostruisce appunto la storia del logo della Piero Gobetti editore
Credo che però l'avventura senz'altro piacevole di ricostruire il processo di formazione del logo della Piero Gobetti editore
C'è l'irrealtà su un piano più profondo da parte dell'autore la volontà di di gettare luce su su una figura del primo Novecento italiano
Che di cui avremmo più che mai bisogno oggi di recuperare da un punto di vista ideale
In questo libro si configura come una sorta di debito di riconoscenza a posteriori per il grande ruolo civile culturale svolto svolto da Gobetti un esempio magnifico di forte caratura morale di cui sicuramente l'autore apprezzato apprezzato la vita la sua breve esistenza
Ci si potrebbe una prima riflessione che che mi è venuta leggendo il libro in battendo Minella piccola antologia
Affondo del libro è questa ci si potrebbe chiedere perché la maggior parte dei giovani oggi non è mossa da quell'ardore anche culturale tipica del giovane Gobetti
E a chi muove questo genere di domande gli si potrebbe rimproverare di essere troppo pretenzioso addirittura una cronistico rispetto ai tempi
Ma io ribalterei dicendo che non esiste un tempo più o meno adeguato più o meno favorevole per raccogliere le sfide che ci si presentano davanti
Angelo d'Orsi che ha studiato esaminato il pensiero di Gobetti a fondo affermato che il pensiero di Gobetti trovo un posto peculiare nella fusione totale con l'azione dunque un pensiero che non è mai disgiunto dalla prassi dalla dall'ansia di fare un esempio pratico di quest'ansia di fare di questa voglia di incidere sul presente lo troviamo in un articolo di Rivoluzione liberale del mille novecentodiciannove
Che si occupa della riforma dell'amministrazione un esempio dunque di riflessione teorica che non elude le grandi questioni politiche del tempo proprio per per voler tentare di incidere sulla realtà
Penso che all'epoca odierna riprendendo e riallacciandomi anche al discorso precedente siamo sempre più immersi in ritmi frenetici
Che impegnano nostro tempo fino fino ad esaurirsi e occorre recuperare un'ansia di fare autentica che sembra che abbiamo smarrito
Che però e tipica e sta alla base di un Paese democraticamente avanzato dunque un'ansia di fare Cannon che non si stacca dalla dimensione etico etico civile
Non dimentichiamoci che la prima rivista di Gobetti energie nove
E sicuramente la rivista più acerba quella che Norberto Bobbio
Chiari alle ha definito il suo programma come il più effervescente che chiaro riflette però sin dal suo manifesto uno dei nodi fondamentali che muovono l'azione del giovane del giovane Gobetti
E cioè quello di creare una comunità capace di destare movimenti di idee in quella stanca Torino promuovere la cultura incoraggiare studi tra i giovani
Dunque le regie nove rappresenta l'incubatrice dei progetti futuri del giovane Gobetti e a mio avviso si possono riscontrare tre grandi insegnamenti da questa da questa rivista in primo luogo il valore del tentativo
In secondo luogo la rinuncia al timore entrato luogo l'unità della riflessione infatti dopo aver dato vita appena diciassettenne Como ricordata la sua prima rivista consapevole anche degli ostacoli a cui sarebbe andato incontro nel mille novecentoventi penso ad un silenzio onesto così lo definisce lo stesso Gobetti del suo periodico
Per chiarirne meglio ruoli linee e le linee programmatiche che la rivista intendeva perseguire la sua è la dote del grande intellettuale editore un organizzatore in instancabile di cultura capacissimo creare momenti di a momenti di vera e spassionato cultura
La forza di tutte queste energie propulsiva non avrebbe avuto senso se però non fosse stata convogliata verso la costruzione di una comunità capace di di cimentarsi nelle sfide del presente dunque anche un obiettivo a mio avviso del tutto del tutto assente nelle linee programmatiche anche della politica oggi di fare rete di fare comunità
Un esempio della incredibile capacità di suscitare cultura tra i giovani ci viene da Elsa Dall'Oglio la quale nel mille novecentoventi parla di un metodo Gobetti e però risulta ancora manchevole né i giovani né i giovani di allora
La definizione che secondo me più coglie l'indole del giovane Gobetti e quella di artigiano della cultura ecco mi ha molto colpito questa espressione Gobetti a tutti gli effetti un artigiano della cultura
E sin dal mille novecentodiciannove Gobetti coltiva l'interesse di affiancare le sue riviste anche una casa editrice
Che poi appunto verrà fondata nel mille novecentoventitré e il libro si occupa proprio di scoprire attraverso dei carteggi un po'l'evoluzione e idea ideazione di questo di questo lo di questo logo che è stato tratto dall'Alfieri
Il logo emblematiche io ho tentato di analizzarlo nella sua dimensione simbolica ECOSOC fare io con gli schiavi
Ecco è simbolico perché in un certo qual modo intende operare una distinzione tra un noni un loro tra coloro che si sono chinati a regime tra coloro che si sono asserviti
E invece coloro che hanno tentato attraverso la costruzione di una comunità intellettuale vivace di resistere di non di non chinarsi e e di continuare l'esperienza intellettuale politica civile attraverso una forte una forte resistenza una tenace resistenza che che non avrebbe fatto sconti appunto alla all'ingresso parlamentare del fascismo
Dalla lettura del libro del del libro emergono a mio avviso tre aspetti che tratteggiano la personalità del giovane Gobetti il primo e l'intransigenza
Un'intransigenza che morale che si vede anche nel breve siparietto con Montale quando Montale giardino e come se fosse già già consapevole del fatto che non Gobetti non avrebbe ceduto sulla copertina bianca sulla copertina senza senza macchie perché il logo Gobetti voleva metterlo e così fu
Il se la seconda caratteristiche l'antifascismo celebre per esempio l'articolo elogio della ghigliottina in cui Gobetti rimprovera agli italiani magari in maniera molto dura di avere l'animo di schiavi italiani hanno beni animo di schiavi diceva Gobetti e il terzo punto è la sua militanza culturale e fa riflettere anche rispetto a cosa diceva la vicepresidente la circoscrizione poc'anzi perché oggi si parla tanto
E si tenta di recuperare una militanza politica non si fa mai riferimento la militanza culturale e secondo me il terreno più fertile per far germogliare poi quella che dovrebbe essere una buona una buona politica
Dicevo tre aspetti intransigenza antifascista antifascismo e militanza culturale
Questa triade e se osserviamo bene non fatica ad intrecciarsi non può esserci antifascismo senza intransigenza non può esserci un vero antifascismo senza una buona senza buoni anticorpi culturali
Ecco
Nel libro si dice che l'autore ha tentato di ripercorre la storia del logo anche per fare una sorta di omaggio a Piero Gobetti per mantenere un contatto si dice ecco io cambierei anche in questa espressione in senso ancora più radicale mantenersi in contatto con una figura intellettuale del Novecento da cui troppo spesso ci si distanzia o la si vede solo dal punto di vista ideale io penso che l'eredità vera di Piero Gobetti sia acquisibile da tutti sia a disposizione di tutti e possa essere un incentivo specie ai più giovani ma non solo per per ridestare un movimento intellettuale o d'azione che non si limiti appunto alla semplice erudizione ma che si proponga di incidere attivamente sul presente in cui ci si trova
Ecco penso di verdetto abbastanza volevo volevo ultimare il mio intervento facendo una domanda all'autore
E chiedendomi dato che Gobetti è stato un riferimento politico da Pannella da ultimo adesso con Calenda
Che senso ha rifarsi anzi più o meno adeguatamente Espresso diciamo che senso a rifarsi oggi alla figura di Piero Gobetti in ambito politico
Se può aver senso una ripresa culturale e politica
Perché appunto decide di addentrarsi nel nel mondo della politica oggi grazie
Allora prima di ascoltare
L'autore
Aggiungo qualche breve considerazione alla
Alla alla frazione
Ti ho scritto per il libro dove mi sono soffermato sul rapporto tra pace e democrazia
E a partire dai libri di Francesco Saverio Nitti e pubblicati da da da Piero
E e Piero pubblica di inizio in un libro intitolato la libertà e un secondo libro la pace è un libro che esce propone venticinque la parte
E poi pubblica anche un libro di Vincenzo Nitti sul padre l'opera di Francesco
Inoltre Piero
Quando si reca in esilio
Tra
Gli antifascisti che avevano già a Parigi
Incontra il limite
E
E aveva intenzione anzi propone a
Grande statista l'idea di pubblicare una lista intitolata la pace latte una richiesta in lingua francese
Su questo tema della pace che che che che che che è importante che ritorna spesso prepotentemente di ahimè purtroppo di di un'attualità
Non solo teorica Lerner ultimamente che tra le tante pagine che tutti noi abbiamo nel
Nel nostro computer rispetto alle Autonomie studiamo gliel'aveva un ne avevo una
Sul giudizio di Piero Gobetti sulla guerra
Quindi volevo riproporre un po'questa questione prego
Anche per la discussione
Prima volevo però non lasciar cadere la suggestione dei aria diritti che questo incontro si fa il ventidue aprile
è un è un è un caso che accada il ventidue aprile però è importante collegarlo alla alla alla scadenza del
Coprire
E dentro questo questo mi dà l'occasione visto che questa è una casa di impiego inviata Gobetti
Di informare che
Domani domani ventitré aprire inizia un programma di attività che il Centro Studi dedica la figura di Ada Gobetti
Qui ci sono delle cartoline quei programmi i talenti di Anita
E
Il primo appuntamento domani e dedicato a Ada Gobetti alla letteratura ma voglio segnalare in particolare
Un'iniziativa questa sì pensata proprio per il venticinque Aprile
Invece mi scuso con Ilaria perché andavo andava andava segnalata la circoscrizione e farla insieme perché è una iniziativa che ne faremo in piazza Albarello lunedì venticinque aprile
Divisa in due parti una prima parte questa potrebbe essere un'anteprima Preview
Di una visita alla casa di privata non metterlo abbiamo un'adesione adesioni di un da quindici di di cittadini e cittadine e poi in piazza
Al bar trentanove che è quello che che che fa angolo con via Bertola ci sarà un'iniziativa una lettura dal Diario partigiano con una performance teatrale due attrici
Il tema della guerra aperta dalla guerra è una falsità brevissima
Che che che ho estratto stamattina in tuo onore mio computer allo fin dai primi scritti sulla rivista giovanile energie nove
Il grande tema se uno dovesse dire qual è il grande tema di Piero Gobetti cioè perché Gobetti diciamo così e rilevante dal punto come pensatore politico diciamo dal punto di vista della del del della teoria politica
Lo è perché
Go
In Gobetti noi troviamo delle riflessioni importanti sul tema del confine del conflitto del conflitto politico sociale e culturale
Religioso del conflitto in tutte le sue forme
La un modo di dividere la
Parliamo della del del pensiero politico occidentale la Storia del pensiero politico occidentale da da
Dall'attività in poi e quella di distinguo da un lato
I pensatori del conflitto selezioni e conflittuali Stiffi diciamo così
E l'altra è quella delle teorie organici Istica
Cioè quelle che insistono diciamo così dalla considerazione del programma politico più solida della distinzione
Della differenziazione della varietà della contraddizione
Della lotta da quelle invece che ne pongono più l'accento sul tema dell'unità dell'ordine
Dell'organizzazione della della della comunità eccetera eccetera Gobetti sta gli il posto di Gobetti
Nella prima dentro quello schema inevitabilmente ci si deve porre il problema
Se
Noi riteniamo come voi
Questo è un noi diciamo che estendo alla comunità Gobetti Anna Maria non a tutti i presenti
Che il conflitto è positivo
Che il conflitto nella società
Svolge una funzione positiva
Ed è la forma attraverso l'attuale questo non lo dico io vacante e così via
Sì
Svolge il progresso civile anche morale
Bisogna porsi il problema di una valutazione di quella della della della forma estrema dico o comunque distinguere questa cosa io non li amo conflitto da quella che va sotto il nome di qua
Su questa cosa su questo grande tema in Gobetti non c'è una riflessione
Approfondita
E adeguata però ci sono degli spunti interessanti che volevo richiamare dunque fin sin dal avverte il problema avverte la questione non nel senso che l'UI fin da subito fin dagli anni del regime nove
Distinguere tra forme di attività sono parole sue e conseguente lotta più viva e più proficue
Da forme di lotta chi non corrispondono più all'esigenza di lavoro e di progresso
A me queste sono i sensori importante
E quindi da abbandonare
Paolo dentro questa grande distinzione quindi tra le forme di lotta che
Possono svolgere una funzione positiva proficuo e quelle invece che che che che si rovescia nel loro contrario
E quindi da abbandonare
Sì possiamo chiedere a quale categoria di conflitto appartiene alla guerra
Ora se di questa cosa quasi la
Una valutazione non moralistica ma una valutazione
Come si potrebbe dire da da la scienza sociale
No non si può dire semplicisticamente che la guerra in quanto guerra o comunque che la fu la guerra e e ciò che caratterizza la guerra la violenza diciamo così nella forma
Che in quel caso si manifesta per come violenza degli eserciti
Ha sempre svolto una funzione negativa diciamo o svolge senza alcun sono negativi
Tanto è vero che stando nel perimetro di di Piero Gobetti
Ne possiamo distinguere
Momento iniziale in cui la guerra
Non viene accolta ma viene considerata nella sua espressione storica e quindi in quanto tale il termine di paragone di confronti imprescindibile nella ricostruzione del Paese quel fossato Soriano che aveva un ideale e poi l'imbuto del fascismo
è una valutazione
Di carattere generale che porta poi Gobetti a inserire la guerra tra le forme di lotta ad abbandonare questo a me sembra importante perché sono concetti che vengono detti tra il diciotto e il venticinque e da un pensatore non partecipi
Allora
Inizialmente Gobetti non è presente pregiudizialmente ostile alla guerra tanto è vero che anche se lui non partecipa alla guerra ma a a una l'atteggiamento generale e una posizione analogo a quello del maestro Salvemini Gaetano Salvemini
E quindi a quella corrente di pensiero dell'interventismo democratico che vedevano nella guerra fenomeno diciamo così come dicevo prima da non valutare
Moralistica né in più
Il conflittuali il modico Betti
Lo porterà poi
A dare una valutazione positiva
Di un aspetto particolare del pensiero di Marx e del marxismo
Che la lotta di classe
Che Gobetti lì le interpreta come conflitto sta movimenti culturali espressione di di gli strati sociali quindi do lo
Lo lo lo lo lo lo rielabora diciamo così di uno in qualche modo rispetto alla all'impostazione iniziale di cui dà una valutazione positiva qui lotta di classe
è un elemento di progresso civile
E nella lotta di classe del suo tempo lui sceglie una posizione chiara che quella del Governo per
Sulla base di queste
Premesse
Un altro elemento in cui un altro modo importante di ragionare sulla guerra
E anche su questa che che che critiche critiche in corso su che cosa lasceranno su quel cosa lascia nell'anno delle persone cosa lascio dal punto di vista morale
Poi da questo punto di vista c'è un riferimento interessante vi leggo tre citazioni come Tiana e poi diamo la parola Franco interrogandosi su gli effetti dalla prima guerra mondiale
Suggestionato dalle grandi lotte operaie che avevano avuto come principale teatro a Torino degli anni Venti
Ne indica uno positivo
Nella cui sede la storica lotta di città e campagna
Diceva Gobetti
Non si vive impunemente per quattro anni a contatto con la vita moderna con gli uomini della città durante un fenomeno che temo un fenomeno sto parlando della guerra
Che il moderno o almeno creatore di modernità per eccellenza la guardo
Tuttavia
Sia pure contraddittoriamente Gobetti avverte avvertiva che la guerra non svolge più semmai la svolta una funzione Bolt benefica
E che essa è un tipo di conflitto destinato ahimè no non non è andata così non andrà così gradualmente a scomparire
Ci sono due citazioni che io traggo da due testi
Lontani nel tempo che che che che che
Restituiscono questa questa questa questa questa attenzione diciamo così interna all'operare
E all'azione di Piero
C'è un testo la nostra fede
Che mi pare non so se l'aveva eletto il e il manifesto programmatico del primo cubetti di energie nove un testo che
Che pur Gobetti pubblicata il diciannove
Egli è un testo che non abbiamo pubblicato in edizione autonome in volumetto un libro molto l'altro oggetto raro e prezioso come questo di cui può in tv donata una copia a Corleone
Va be'chi diceva tra le forme
Le forme di lotta quelle quelle negative diciamo che non sono più vive nel né proficue tra queste forme di lotta
Noi comprendiamo la guerra
Mille novecento di cinque maggio del diciannove
La guerra per la guerra è saltata dai nazionalisti
Comprenderemo domani magari ogni forma di guerra come confluire di attività esplicando e si informi Bruno
Io leggo queste forme brutte lego questi diciamo lasciamo commentare a Gobetti diciamo così
Ciò che ci circonda
Poi ha scritto Gobetti una padella straordinaria intitolato Guerra e pace
Questa pagina Guerra e pace che che è un commento provar Guerra e pace di Tolstoj no
Ed è una pagina del tre gennaio del venticinque quindi questa che siamo all'inizio la passi del
Farsi stilizzazione famoso
Discorso del Duce
E quindi lontano dal clima di smaltimento anche spirituale che accompagna la fine di ogni guerra
E in questa pagina li fa una riflessione sulla letteratura italiana della crisi scrive
La guerra egli Vella Trichet di uomini
Dico stringe al ridursi alle esigenze primordiali
Considerata nella storia dei fatti spirituali
Rappresenta una stasi indispensabile Nastasi
Un bagno di barbarie di natura prima di ritrovare ai nuovi avviamenti e nuove speranze civiltà
Riportando questo ragionamento quindi facendo una domanda al nostro autore
E quindi al nostro libero
Questo il tema della guerra della pace e della guerra è uno dei grandi temi del Gobetti editore questi sono pagine
Diciamo del Gobetti scrittore politico ormai Gobetti editore al non tanto al tema della pace al tema della quel perché anche il libro inizi la pace univoco
Sì sì alla pace ma in realtà è un è un libro sulla guerra
Appena conclusa è uno dei grandi temi di di del Gobetti editore
Quindi la domanda che io aggiungerei a quella di
Dario e queste una
Generale perché hai scritto questo libro perché Roma è voluto
Così fortemente scrivere
E
Se ci fai un piccolo quadro che emerge dalle dalle copertine diciamo così no del che i libri dei principali di libri pubblicati dai da Gobetti che sono ritrovate nel libro
Degli interessi del Gobetti editore diciamo così della a questo dalla guerra e altri che Arthur giudizio
Vale la pena di chiamare in questa circostanza
Quindi io ringraziandoti lo
Così viene meglio
Ma Conference nonché presentato è questo piccolo libro
Nella sede
Del centro nell'abitazione di Piero Gobetti suscita
Un'emozione forte
E dei la
Non ripaga molto da per questa ricerca che che ho fatto
Che riguarda una figura straordinaria
I Gobetti anni sono
Costituiscono un filo sotterraneo
Ed è un figlio che non come abbiamo sentito dall'intervento di Dario Del Piero non è esaurito continua
E io ringrazio
Dario Del per Pietro Polito Hillary al Gritti e
è stato ricordato qui alcuni amici storici per mi
Bruno Mellano Roberto Tricarico Claudia Apostolo per
Essere assieme
A ragionare
Su a partire da questo tentativo
Di fare
Un documento
Che abbia un senso oggi non solo la ricerca bibliografica ma perché abbiamo senso
Non tanto
Sull'attualità perché
Difficile credo sarebbe improprio
Dire Gobetti cosa penserebbe a volti questo non si deve fare mai per nessuna
Autore
Però
Ci può aiutare la capacità
Di metodo
Che utilizza
Gobetti era capace di scandalizzare
Su tutte le vicende come è stato ricordato
Scandalizzare perché sceglie
Il rapporto con
Di amicizia e di collaborazione con Gramsci
Essendo lui liberale
Scandalizza perché sulla guerra nomina posizioni neutraliste
Scandalizza per che ha un linguaggio che
Duro
Non è solo
Ironia
E questo accomuna Gobetti e Gramsci non hanno solo una capacità di ironia ma un sarcasmo
E una durezza
In alcuni casi Gobetti pagò duramente e questo sua linguaggio
Intransigente se vogliamo ma
Che dimostra che il
La fiducia nella parola
Questo è il il tratto
Non ne la politica ritta a cui siamo abituati oggi insiste nel nei programmi televisivi no è un'altra corsa
Fiducia nella parola anche dura per farsi capire e per comprendere la realtà
Questo mi pare quindi una
Noi abbiamo avuto una sbornia giovanilista negli anni scorsi
In cui
Si dovevano uccidere i vecchi
E però
A me è piaciuto invece a ricordare
Un giovane Lecce straordinaria
Perché se pensiamo che in una fitta che
Vorrei resistenza venticinque anni
Ha fatto
Un mare di attività
Essendo
Sul piano della politica
Sul piano della cultura
Sul piano delle relazioni altro che la sua rete non è come si dice oggi facciamo rende no no lassù farete era erano relazioni con le personalità più
Intelligenti
E prestigiose del Paese
Luigi umanissimo
Viene
Fatta
Con Salvemini che era già Salvemini
No e con appunto altre personalità molto autorevoli
Cioè un'autorevolezza innata se vogliamo
E che è stata la ragione di questa capacità e che cosa ha fatto
Il
La fiducia che è straordinaria in un mese in un momento in cui lo noi viviamo la crisi della carta stampata dei giornali delle riviste lui aveva fiducia che la politica nascesse dai giornali
E che è stato bene ha ricordato
Dario Del Piero il primo tentativo di uno studente con energie nove
Ma
Lui quando scrive io ho riportato un
Un brano
Del ventidue dov'
Titolato Non siamo intellettuali
In cui far riferimento alle riviste che per lui erano un punto di riferimento
La voce di Prezzolini
Che mostrò la sua forza ed efficacia nella campagna contro il nazionalismo e per la guerra
L'unità evita di Salvemini sulla questione dalmata
La prova di maturità per la rivoluzione liberale è stato il fascismo
Questa sulla fiducia
Nelle riviste merita riflessione sentirlo dire da questo
Interventi che ho sentito
Stamattina verrebbe voglia di fare una seconda edizione
Arricchire volto che
Non c'è in questa
In questo volume
Lui è scrittore
Polemista
Editore poi vedremo ma editore è veramente la caratteristica
Forte
Pregnante
Poi
Politico
Lui è traduttore
Dal russo con la moglie traduce opere
Lettera
E
Scrive dei saggi di introduzione a opere
Pubblicate da altri editori che non c'entrano niente
La sua casa editrice
E però questa casa editrice a un tratto
Cioè la casa editrice nasce Congo un accordo fra uno stampatore Pitta abilità
L'UE
E Casorati
E che mettono le risorse per iniziare
Credo che lui metta meno dipinta partecipino e Casorati
Che inizia questa questa avventura
Uno dei libri importanti della casa editrice e la sua biografia di Casorati
Lulli
Un uomo anche colto e che ama l'arte
Sul Ordine nuovo lui fa le recensioni degli spettacoli teatrali che c'era una Torino
Che sono stati poi raccolti in un volume edito da Corbaccio
E
Quindi in questa
Rappresentazione
Noi abbiamo un giovane appassionato a tutte le forme d'arte
La casa editrice oltre a questi testi che voi vedete portati qui nelle copertine io ho scelto quelle politiche
Addirittura c'è di Curzio Malaparte Italia barbara
Che
Nella prima pagina Luís spiega perché l'ha pubblicata anche se Curzio Malaparte un avversario
E che però dice è un punto
è un interlocutore anche se è un avversario e quindi
Ho messo Ossi di seppia perché è un obbligo ma sono decide
Le
Opere letterarie di polizia
Che sono pubblicate fra i centoquattordici volumi col pensate in due anni
Poi prosegue le edizioni Baretti ma insomma
Centoquattordici volumi con una cura
Lui spiega cosa deve fare l'editore dalla correzione delle bozze andare alla stazione occuparsi della spedizione e in questa cura dei dettagli
è straordinario
Perché
E anche sulla amministrazione
Lui
Chiedeva agli autori
O di acquistare delle coppie
E poi faceva su l'appello ai lettori di Rivoluzione liberale per prenotare
L'acquisto avendo uno sconto
E la casa editrice servetta anche su questa capacità di governo economico del club impresa un'impresa straordinaria se vogliamo
Editore ideale questo è il volume curato da
Franco Antonicelli in cui ci sono queste sue illustrazioni di cose la crisi del libro l'editore
A me affascina insomma questa questa figura però
Sulla questione della guerra che ha posto Pietro Politt
Nella
Nel giro di Rivoluzione liberale c'è una grande discussione
Perché Augusto Monti che era
Credo avesse vent'anni e più di Gobetti e che quello che scopa
Il
La frase di
Alfieri
Ottimismo i dubbiosi che ho a che fare con gli schiavi
Che poi sarà disegnata da Casorati in quell'ovale
Il
In questo Gobetti
Ha un riferimento
Di amicizia con Augusto Monti ma anche di discussione perché Augusto Monti che era stato un interventista
E Augusto Monti polemizza su rivoluzione liberale con Salvatorelli proprio sulla questione della guerra dell'interventismo democratico
Salvemini vera interventista così come tanti altri
Combattenti della prima guerra mondiale da
Da parte di Ernesto Rossi
Io in un altro libriccino più accurato racconto la storia del maggiore dei fratelli Rosselli Aldo Rosselli che muore nel mille novecentosedici nelle montagne della Carnia
Famiglia Rosselli era
Mazzini Anna
E interventista certo poi dopo la guerra c'è una riflessione anche di Carlo Rosselli sulla guerra sul senso
Lo seguiva combatterli
Quindi difficile dire no cosa sarebbe stato
Però la discussione sulla
Prima guerra mondiale
è una discussione che
Che va fatta seriamente
Perché ha cambiato vita
E questo è il problema come ha cambiato polli Europa
E quindi non e difficile
Cioè per esempio secondo me è una semplificazione dire che dalla prima guerra mondiale ventitré
Non è così
Dal diciotto al ventidue son passati quattro anni
In quei quattro anni c'è stato un una rivoluzione fallita
Qui a Torino
Cioè quindi non c'è un legame diretto ancora
Movimento di Mussolini quando si presenta alle elezioni piglia
Nulla piglia poche migliaia di voti
Il problema è che non si vuole dire perché gli errori
Della sinistra sono stati tali che andrà poi facilitare
La reazione che ha portato alla dittatura
Il va be'questa vicenda di Gobetti appassionata tanto tempo una cosa appunto
E quella ponti
Da bibliofilo
Perversione penso no quindi queste riedizioni Gobetti che ho raccolto negli anni
Ma poi a un certo punto
Ho trovato da in una
Galleria d'arte giorno
Quadro incorniciato che riproducono che c'era una
Edizione di Gobetti
Con l'immagine della cicala di Carlo Levi perché
Gobetti a un certo punto nel ventidue pubblica due tre libri importanti peraltro poi però si pone il problema di avere un logo
E chiede agli amici presumibilmente Augusto Monti fa quella proposta e leggi invece
Propone la cicala
Carlo Levi amava gli animali
Quindi spiega in una pagina che ho riprodotto perché la città no
E
E poi dice va be poi però ci vorrebbe anche una scritta che devi fare tu eccetera
Questo disegno Dini
Non so come Carlo levi aveva preso come il titolo venti poesie di Bongiovanni e costruisce questa cosa
Questo disegno di lady era scomparso quindi io l'ho trovato
Facendo finta di niente non dire che mi interessava particolarmente perché avrebbero alzato il prezzo dedicato a va bene dico faccio Nestore questa galleria Larkin nera a Roma
L'ho acquistato e su questo l'ottenuto
Però ho pensato che
Era il caso di far sapere perché negli epistolari che sono curati dagli studiosi si dice sempre che non c'è traccia di questo disegno è invece l'abbiamo trovata e lo mostriamo e la cosa curiosa perché io dico e che quando nel quarantanove Calamandrei
Pubblica numero del ponte dedicato al carcere e alla tortura
E chiede a tutti gli antifascisti di scrivere saggi sull'esperienza delle galere fasciste del confine quindi
Carlo Levi scrive una poesia sul buffo
E
Un disegno del gufo in cella
Con gli artigli per
E questo disegno viene addirittura usato da Calamandrei per l'asso copertina
Decreto di io ho
Un po'scherzando dico dalla Cicala rifiutata fasulle Buffon invece pubblicato e a propositi il gufo ci permette di entrare un po'nell'attualità della domanda che
Dario Del perirono affatto
A parte appunto la sbornia giovanilista e poi questo epocale sempre il buffo
Come
Una figura per minacciose invece il buffo
Alla capacità di vedere nella notte nelle tenebre e quindi ecco un'importante quella motivo per cui Carlo Levi scettiche
Di chi fa apre in un saggio cioè lui non fa un saggio ma dipinge questa cosa e perché
E quindi
Io
Penso che
Qual è la caratteristica
Che dovrebbe aiutarci
A una rivoluzione
E la concezione della cultura
Gobetti su centoquattordici non ho fatto il conto ma forse la metà sono opere letterarie di poesia
Quindi e
A Montale che voleva la copertina senza il logo eccetera gli dice non non se ne parla no e Gobetti cioè e Montale accetta l'intransigenza anche su una piccola cosa ma perché
Perché
La polizia
E il fare se non ricordo male
Ricerche
Poi esiste
Fatte e quindi il per lui anche la Poesia e cultura e politica
Cultura e politica questa è una cosa che oggi non esiste
E quindi la crisi della politica e la crisi della cultura
Commessi rimedia mi pare molto molto difficile quindi io oggi non non troverei chi si può intestare l'eredità
I di Gobetti
Ma
Eppure c'è bisogno
Di tornare a questa capacità di analizzare i fenomeni
E di scandalizzare comprenderli
Per esempio
Forse bisognerebbe fare un ragionamento sugli iscritti di Gobetti a favore dell'approdo legge proporzionale legge elettorale proporzionale
è un filone no interessante certo perché la critica al Giolitti Isma'e al potere dei prefetti
Proprio su oltretutto su collegi uninominali ristretti eccetera
Teniamo conto che dopo la guerra cella pittorica dei socialisti e dei popolari
Sprecata
Questo che mi ricollego a quello che dicevo prima
Un successo travolgente e che viene buttato
Alle ortiche questo
Altro che problematiche
E allora io penso che
La caratteristica
E l'intransigenza
Di di confetti intransigenza morale politica la durezza
Questa capacità poli di
Inventare
Parole frasi l'elogio della ghigliottina dobbiamo costituire la Compagnia della Morte cioè in un momento ma perché questo perché Gobetti giovanissimo giovane giovane
Capisce eccome ha detto bene
Ilaria Grittini capisce la differenza del fascismo rispetto a prima
E non tutti lo comprendono
Egli infatti la sua polemica e durissima con quelli che pensano che col fascismo si possa trovare qualche scorciatoia
Come si mettevano in crisi governi precedenti con manovre di palazzo lui dice no questa è cambiato tutto
Non non si affronta Mussolini con
E per esempio Louise fa
Un'analisi
Del cambiamento e lo fa a partire dalla figura di Matteotti ecco se c'è un eroe per lui
Matteotti
Fra i socialisti Louis salva solo Matteotti
No e poi salva
A me in zona
Liberale
E in aumenti
E Croce questi sono il suo Pantheon e questo
Ma e come vedete queste figure hanno a che fare con la cultura lo studio
La ricerca
Ecco quindi io penso che questa detto bene Pietro il conflitto cioè teorizzare il conflitto perché dal conflitto
Cioè nasce
La forza digli de di rappresentazioni originali e mi pare che il una
Questo vedete anche un titolo come addomesticati e ribelli secondo me straordinario non
Ma una cosa a me aveva affascinato sempre questo scritto che lui fa quando
Gramsci viene eletto deputato
E gli dedica un articolo su rivoluzione liberale
Gobetti studia i risultati elettorali e dice che anche quando vince il fascismo in realtà al nord aveva vinto la sinistra ancora
E gran uscire eletto a Padova
E quella risultato elettorale sarebbe da studiare e lui dice hanno il fascismo ha vinto al Sud al nord ancora pur
Ormai capitolazione eccetera però ancora vinta e lui questa frase secondo me bellissime quando dice
Antonio Gramsci va alla nuova Camera fascista come rappresentante degli operai del Veneto
Poi non
è il primo rivoluzionario che entra a Montecitorio eccetera va be però questa immagine pensate che
Non c'erano i microfoni
Da Carlo no
E lui dicesse Gramsci parlerà a Montecitorio Gramsci fa un solo intervento
Su una legge
Del fascismo per chiudere
La Massoneria
E l'unica critico verso quel provvedimento liberticida
Spiegando che cose in realtà alla linea di continuità di della Massoneria accorta Cristina insomma non come strumento di potere e dicesse Gramsci parlerà a Montecitorio vedremo probabilmente i deputati fascisti
Raccolti e silenziosi a udire la sua voce
Sottile Desirée e nello sforzo di ascoltare
Parrà loro di provare un'emozione nuova di pensiero condurre è una frase straordinaria ecco questo di un
No io mi immagino questo no
Montecitorio in cui si ascolta i fascisti ascoltano Gramsci B e per veramente l'ho fatta troppo lunga ma la passione e forte
E voglio dire che
Gli azionisti
Sono in rivoluzione liberale nella rivista compreso Carlo Rosselli perché Socialismo liberale
Che sarà pubblicato in Francia
Inizia sul rivoluzione liberale con il titolo liberalismo socialista
Questo
Che dire io penso che il
Questa vicenda
Può essere anche per i giovani
Uno stimolo a studiare
Non so se Grande invitasse a studiare se non ricordo male ma venga sì abbiamo non violente farò intelligente se e quindi questo è la caratteristica straordinaria mi pare di questa figura che
Qui a Torino esiste grazie a questo luogo
Con
Pietro Polito oggi abbiamo deciso che si deve recuperare
La scrivania di Gobetti
Che che
Dobbiamo trovare nel bar un ebanista o un piccolo finanziamento per ripristinava bella scrivania di Piero Gobetti
Che
E penso che il ci sono molti filoni ancora da da studiare per non per l'attualità ma proprio perché quegli anni sono stati decisivi sono stati anni di un corpo gioco di vedi esperienze e quindi da lì si trovano molte suggestioni
Il mi pare che
C'è da lavorare molto
Questa figura dell'editore
E centrale
L'anno prossimo saranno i cento anni della casa editrice quindi forse stamattina con Pietro Polito dicevamo hanno prossima al Salone del libro ci dovrà essere forse una pensione a questa figura ti editore ideale
Grazie
Vorrei concludere leggendo un'altra una pagina da libro non potevi fallo tu
Ma se c'è qualche amico che vuole dire qualche parola se no chiudiamo con questa lettura
Che spiega perché
Più tu puoi la domanda una risposta perché Corleone ha scritto questo libro e la risposta è una risposta alla nel libro
La risposta che L'Unità
Mi sembra istruttiva diciamo così si appelli giovani che
Si avvicinano a Gobetti anche per i politici che in un qualche modo ma vogliamo fare politica
Richiamandosi anche a Piero Gobetti no
è un sono cioè questo questo libro Franco diciamo pensato a un dono quindi e concepito come un dono
Rivolto a donato da donare giovani che vogliano celasse furbetti politici
Che non hanno conosciuto Piero Gobetti che non potendo vogliono conoscerlo e anche ai politici che hanno fatto parte della tua storia di cui oggi qui abbiamo
Qualche amico allora si dice
E bella perché restituisce
Come si potrebbe dire in un modo in cui ha fatto politica Piero Gobetti forse non potrei farti tra la più omaggio più grande di questo il modo come hanno fatto politica alcuni giovani
Negli anni settanta di cui Franco altri che sono qui presenti l'hanno fatta intesa e un modo di fare politica di cui abbiamo sentiamo tanto la mancanza ma che è presente ma che è presente perché secondo me bisogna reagire con forza l'idea che tutta la politica che e senza ideali tono pure senza cultura ci sono delle espressione della politica che che
Che su questo terreno noi incontriamo con cui si può dialogare
Dunque ho pensato a un dono suggestiva suggestivo per coltivare il valore della memoria
Destinato alle amiche e agli amici alle compagne e compagni per ricordare le passioni di una vita
E per confermare l'impegno del non mollare
Non è ancora il tempo per fare un bilancio personale e politico per valutare successione successi e sconfitte entusiasmi e delusione
Ho partecipato a tante battaglie per i diritti civili e sociali vinte anche appartiene la sinceri di minoranza e l'agenda per il futuro che è ancora lì
Un segno quasi un vezzo per manterrà mantenere un legame con un'esperienza straordinaria del Novecento
E aver rielaborato il logo di Piero Gobetti per la collana dei libri della Società della ragione
Questo il punto io questo omaggio richiamato anche dal prodotto
Cultura intelligenza e amore per la libertà e sono parole di Gobetti
Sono parole preziose e costruiscono davvero per me per noi speriamo molti insieme a noi
Il fondamento per far vivere la nobiltà della politica
Quindi io ringrazio
Franco Corleone
Per averci fatto questo dono
Che poi è stato del trentun dono chiesti al centro lo mettete in reale stato la vediamo ai presenti quindi invito
Lo diceva ciascuno nel proprio dono del libro
E arrivederci alle corse Occasio
Bene
Doniamo a
Sociale tra eccetera
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