Il ruolo del Mezzogiorno per la sicurezza energetica italiana ed europea

Riserve possibili mi stoccaggio di gas noi crediamo che come investimento di solo due miliardi di euro l'eros dopo potrebbe accanendosi quasi indipendenti due miliardi di euro all'anno di capacità di stoccaggio loro potrebbe smettere di dover competere con l'Asia venendo alla soluzione alla questione Ucraina è stato molto ben disposto nei primi tre interventi quelle che che che sono i dati qui secondo me la domanda di fondo e cerchiamo una soluzione italiana una soluzione europea perché è chiaro che l'Italia messa meglio degli altri Paesi l'Italia più stoccaggio abbiam detto l'Italia al TAR sono stati l'altro giorno Azerbaijan ora con il ministro Di Maio Gander soluzioni avrebbe possiamo contare più Gnl stiamo comprando come Smile
Un ulteriore rigassificatore possiamo ne parliamo tra un secondo anche immaginare di collegare la Spagna l'Italia con un gasdotto sottomarino che poi può portare l'idrogeno su Alitalia ha più stoccaggio del Paese messo nelle ma non lo teme che io nel due mila e sei ero alleni quando c'è stata la vera crisi del gas perché lì si si erano interrotte le forniture per qualche giorno
Quando bisticciavano russi ucraini
E vi assicuro che il almeno due Paesi euro responsabili tutto il portafoglio europeo quindi con attività downstream in due Paesi europei due ministri con approccio totalmente nazionalisti sono detto dal nostro Paese non potete più da domani mattina portare il casco e per fortuna la crisi si è risolta e e queste restrizioni ci sono risolte immediatamente
Ma se togliamo i giorni difficili dello sbarco dei migranti abbiam visto con che velocità si sono chiuse
Gli accordi di Schengen si sono chiuse le frontiere
Se
Immaginiamo come alcuni ministri dell'Energia di alcuni Paesi europei che stanno preoccupandosi solo di quello che viene a casa loro che si chiudono le frontiere del gas questo
è un enorme fallimento a livello europeo ci troveremmo con Paesi come l'Austria come tanti Paesi all'estero totalmente senza gas e altri paesi che magari addirittura bruciano gas produrre
Pimpa nell'industria con il paese vicino che e non anche a scaldarsi quindi il primo vero tema e di questo stanno parlando i nostri leader a Bruxelles e c'è una soluzione europea o c'è una soluzione
Domestica se se il punto è come se per una soluzione europea questo passo per forza di cose con un intesa con la Germania se non abbiamo incentivi identici sullo stoccaggio lo stoccaggio di gas stoccato in caso di scarsità si sposta anche se già stoccato in Italia velocemente verso la Francia se ci fosse un incentivo maggiore abbia già visto dei flussi di gas spostarsi in questo senso nelle settimane scorse quindi serve un approccio europeo serve un approccio molto integrato partire dalla Germania e poi
Serve
Quello che diceva
Francesco c'è serve fare servono massicci investimenti massicci investimenti credo che richiedono un modo diverso di Quintet prestare anche il ruolo delle aziende energetiche che devono diventare molto più imprenditoriali molto più veloci molto più io dico sempre simile a quello che fa Amazon che in sei mesi riesce a costruire ex novo un un grosso impianto di logistica mentre un'azienda come la nostra ci mette un anno e mezzo solo prevedere pianificare l'ingegneria quindi bisogna vista la crisi sfruttare il momento mettere in campo investimenti per fortuna impersonato la liquidità c'è ancora l'investimento si possono fare
Ma sarà un pomodoro approccio su cosa investire qui non abbiamo detto in tante sedi ci sono dieci cose Francesco ha già parlato delle rinnovabili devono del sud Italia il primo ci sono come ho detto acquisti comuni
Per poter gestire la crisi a livello europeo solo con una centrale acquisti che comprendesse addizionale da da stoccare
Serve un grande accordo con Stati Uniti o anche con l'Argentina immaginati in America il gas si produce quindici dollari non lo paghiamo centoventi
Per trasportarlo nel bastano cinque sette otto seconda di dove attore viaggio quindi l'Europa potrebbe costruire in un in un modo anche un po'provocatorio lei della capacità della rete di liquefazione nelle stazioni che in questo modo non avremmo il Ttf ieri la Borsa del gas europea ancorata a quella americana che ripeto a quindici dollari rispetto ai centoventi di oggi
Una quarta all'investimento a fare più pannelli solari il Nordafrica questi Paesi bruciano enormi quantità di gas
In cicli aperti in centrali vecchie obsoleta ma una crescita demografica che fa sì che continua a consumare crescenti quantità di gas fatto di Egitto parlo di Algeria parlo di Tunisia
Parlo anche di Lidia
Ogni dieci miliardi di euro di pannelli solari il Nordafrica libererebbero cinque miliardi di metri cubi di gas posso arrivare
L'altro verso i tubi si sente da noi per essere bruciati in centrali molto più efficienti con un doppio vantaggio già citato l'Inter con Ettore Spagna Italia e altri sbocchi gli aumenti che sono importantissimi in sesta posizione calma più stoccaggio
Molto più biometano piogge costa meno del gas
Il d'importazione risolve il tema dei rifiuti anche quelli Meridione è un leader potenziale in Europa e in Italia l'idrogeno che sapete mi sta a cuore l'idrogeno tra cinque anni costerà venticinque
Euro per megawattora rispetto ai centoventi euro per il gas senza tener conto del beneficio della CO due
Tutto questo ci porterà a immaginare dei deserti Stream per portare idrogeno dal dai deserti fino alle nostre fabbriche l'ultimo punto quello che citava Francesco Starace e ho visto anche oggi in un'intervista su presidente dell'Enea noi dobbiamo fare più fabbriche ed evitare gli errori fatti con i pannelli solari quindici anni fa
E lasciare la Cina al monopolio delle fabbriche si possono costruire in Italia fabbriche sia per i pannelli solari introducendo l'ENEL sia per gli elettori di giocatori preservando non solo creando così lavoro ma preservando un know how specifico che c'entra sfruttare appieno questo nostro vantaggio geografico
E abbiamo dividere nel Mediterraneo
Sono passati gli otto minuti mi taccio grazie grazie grazie davvero per questa panoramica che ci ha dato perché
Sono ancora ottimi motivi per considerare il Mezzogiorno una piattaforma strategica nel campo
Della transizione energetica l'idrogeno nella transizione a un ruolo importante come lei ha ricordato in questo ovviamente il ruolo di una madre centrale soprattutto centrale la sua capacità di dialogare
Con lei vari soggetti internazionali per esempio
L'accordo con la Spagna
Se si riesce a a trovare il sistema di collegare delle piattaforme potrebbe diventare fondamentale
Stefano dondolo un mangiatore delegato di Terna anche Terna già avviato
Percorso dell'ammodernamento e dell'ampliamento della rete però ovviamente con le cose che abbiamo detto e con le criticità del momento tutto questo
Va rivisto e probabilmente subirà un'accelerazione vediamo come con il dottore Donnarumma prego
Grazie buongiorno a tutti ho ascoltato con attenzione colleghi condivido veramente tante cose sull'approccio sulla informazioni che sono state date ripercorro solo alcuni dati fondamentali si parla di no guardi lì vorrei ricordare anche il tema dell'osso scioccante ma che in Italia sta iniziando ad approcciarsi ma bisognerà assolutamente gestire in maniera intelligente perché lo so può essere sicuramente interessante bisogna evitare che sia eccessivamente costoso o che sia magari inopportuno da un punto di vista della localizzazione geografica e non mi riferisco agli aspetti paesaggistici o quant'altro che non sono di mia competenza quanto a quelli delle reti e delle infrastrutture
è inevitabile che si si parla di infrastruttura rinnovabili fondamentale ed essenziale ripeto i dati dei colleghi che sono stati precisi
Si deve parlare
Assolutamente anche degli stoccaggi degli alcuni perché senza questi non si può effettuare una transizione energetica condirettore trainante elettrico laddove io sono tra i sostenitori evidentemente sin da da da molto tempo che il gas debba essere presente e fare da accompagnamento per molti anni alla transizione energetica così come l'idrogeno può essere interessante proprio anche su questo aspetto
Degli stoccaggi energetici non tanto per accumulare idrogenasi trasformarlo in energia elettrica cosa che io credo poco efficiente quanto invece per usi industriali che citava anche lo stesso Marco Alverà
Prima di lei io condivido fortissimamente il tema della supply chain e noi come Terna già lo facciamo Terna investe nei in questi cinque anni dieci miliardi di euro nel piano nazionale
In dieci anni fino al venti trenta almeno diciotto miliardi di euro l'infrastruttura e la nostra struttura militante deve fare il lavoro che serve per fare tutte le cose che abbiamo assolutamente raccontato però nel mentre facciamo questo noi stiamo comunque gradatamente sviluppando anche un settore industriale che sia coerente indeterminato intento obiettivi necessità si parla di componentistica di Potenza si parla di trasformatori si parla di carne si parla di tecnologie digitali
L'intento fondamentale quale quello che poi Francesco sarà prima citava che Marco avverrà richiamato quello militare che si debba diventare indipendenti anche in viale tre cose dall'estero cosa che purtroppo negli anni e successa allora io lo sforzo dei colleghi viene l'uomo prezzo molto non lo fanno esclusivamente sui pannelli
Stiamo cercando di fare anche lui secondo me bisogna fare sistema ecco forse la novità di questo dovrebbe essere porta ceduta pareti insieme allora
Felicità neppure cose che sono avvenute
Nel due mila venti noi abbiamo visto nello sbanda della primavera del due mila e venti un test fondamentale per la rete infrastrutturale elettrica italiana il teste fedele calo repentino inatteso dei consumi fino a oltre il quaranta per cento Cannizzo veramente è stato uno stress test per la nostra infrastruttura considerate che in quei giorni
Nel producevamo energia rinnovabile per almeno il cinquanta cinquantacinque per cento di determinate dove c'era una voce al due mila e trenta
In testa funzionato
Allora non è successo niente di grave di quello che si è visto il ruolo che non si è visto che è costato un sacco di soldi e chi conosce bene le regole di questo settore Sartor cosa io voglio dire ossia egli si faccia mente al posto di dispacciamento e di gestione insicurezza di quei momenti costa davvero tantissimo se l'infrastruttura non è ancora pronta quello per essere pronta bisogna fare il piano nazionale che stiamo facendo noi talaltra al sud Italia
Nelle regioni che citavamo abbiamo da tre miliardi e mezzo ai quattro miliardi solamente in questi cinque anni e quindi complessivamente il trentasei per cento del totale dei nostri investimenti è concentrato in quelle regioni e non a caso assolutamente non a caso però quello che bisogna fare è pensare appunto anche agli stoccaggi
Ora all'altro teste e quello che stiamo vivendo con la guerra tetto in testa di mix e di autonomia tutto questo ci porta in una se era che noi oggi definiamo urgenza
E che evidentemente però essendo di una pianificazione non ancora adeguata alle esigenze
Perché come hanno detto anche i miei colleghi determinate cose sono accadute già da diversi anni e noi li abbiamo osservate H dire forse non sufficientemente con quella determinazione
Come appunto il sistema che dovremmo quindi dovremmo pensare a prevenire io penso che per fare questo bisogna assolutamente operare sul mar sette Maisetti io mi sono identificato tre concetti quello culturale e quello etico quello tecnologico coloritura riguarda i cittadini fondamentalmente la nostra capacità come sistema energetico nazionale di dialogare e di spiegare bene ai cittadini i quali sono le cose veramente necessario affinché loro non si sentano di volanti ma si sentano tattici di un percorso permette di sicurezza in primis loro stessi e loro i loro nipoti l'altro aspetto sempre immanente sette quello etico che riguarda molto sia la politica delle aziende cioè le scelte che vanno fatto sono quelle giuste quelle assolutamente necessario quelle con degli enti e questo riguardante la nostra capacità di fare impresa in un certo modo amante a maggior ragione se siamo aziende partecipate dallo Stato e quindi in qualche maniera abbiamo anche un compito un dovere che anche istituzionale non è solo finanziario economico o industriale
E poi c'è l'aspetto tecnologico laddove abbiamo parlato e i colleghi l'hanno Benedetto di capacità italiana ventilando indipendenza
Ebbene ricordiamoci tutti quale capacità inventiva indicazioni di progettazione abbiamo d'Italia il quindi mettere insieme quelli che sanno pensare quelli che sanno fare che significa poi investita e fondamentalmente e Andrea ambiente scientifico insieme con l'industria e con il supporto della politica fare il percorso che dobbiamo fa quindi si tratta di operazioni di sistema quando Francesco Sala cioè prima citava il tema degli investimenti e dei costi mi complimento Francesco Italy centrato totalmente il punto e proprio così la transizione a un costo che un investimento quindi all'appello il figlio faccio solo un esempio
Pensiamo agli Stati Uniti d'America che competenti l'americano hanno stanziato qualcosa come quattro mila miliardi di dollari per far per trasformare un paese dove non ci mancano le risorse
Sono tempo dipendenti dagli altri eppure si pongono in tema dell'andare nella direzione il cui noi diciamo ci siamo avviati ma che dobbiamo fare degli sforzi per completa queste sono le cose fondamentali non mi dilungo nelle attività che vi potrei elencare che facciamo noi faremo noi nel Sud Italia rilievo tranquillizzare le facciamo le faremo sono in linea con quelle che sono le esigenze per il resto collaboriamo anche con i colleghi e le imprese che sono qui rappresentate con il ministero di governo per fare tutti quanti il meglio possibile
Grazie
Grazie dottor Bruno ventinove ci contiamo sul fatto gli investimenti saranno fatti soprattutto nel Mezzogiorno conosciamo nel piano di investimenti e sono più volte presentato ed è veramente cogliere considerevole
Fa parte del sistema che è stato più volte richiamate ricordato italiano che un sistema di eccellenza anche l'Italgas e abbiamo con lui l'amministratore delegato Paolo Gallo anche per lui nelle stesse considerazioni la luce delle cose che stanno accadendo che sono cadute come cambia la politica di investimenti e dicessimo Marco Italgas
Buongiorno grazie grazie per l'invito io vorrei riportare Polaris occluso sul Mezzogiorno mi risulta martedì questo dibattito partendo da quelli che sono gli obiettivi del padre you in particolare due
Che rendono al Mezzogiorno come dicevo prima i colleghi una un'area estremamente interessante ovvero gli obiettivi di produzione biometano di cui al due mila e trenta
Trentacinque miliardi di metri cubi la produzione di importazione di idrogeno venti milioni di tonnellate
PNR piena assegna circa un terzo delle risorse per lo sviluppo di impianti biometano al Mezzogiorno più di settecento e ottocento milioni di euro
Picco volo proprio concentrata in particolare sul gliene danno luogo
Delle infrastrutture gas in particolare dei distributori del gas
Il bonus iniziale che ha il il biometano nel nella del mezzogiorno e immischiato in circa da due tre miliardi di metri cubi annui di produzione quindi una nella produzione rilevante Clemente deriva dall'utilizzo sia della del Forsu quindi dalla dei rifiuti urbani sia dei rifiuti agricoli sia dal dei fanghi di depurazione
E quindi qui vengo aggiunto del ruolo che può giocare il distributore Italgas è fortemente presente in tutto in tutto il Mezzogiorno d'Italia
A ovviamente questi impianti di biometano saranno distribuite sul territorio quindi una produzione distribuita di biometano
Il ruolo del distributore di sviluppare una rete così capillare da poter raggiungere tutti questi punti un esempio viene per esempio dalla Francia oltre trecento impianti di biometano collegati alla Rete il novanta per cento collegata alla rete di distribuzione un altro dei temi per agevolare questi impianti di produzione di aumentano il costo delle connessioni oggi in gran parte sulla sulle spalle del produttore del del del produttore di Dio metano del proprietario dell'impianto con quindi stiamo lavorando molto per semplificare il costo delle connessioni
Non solo ma anche per garantire che una volta che l'impianto di via Nomentana noi connesso non ci siano problemi di missione cioè di sbilanciamento tra l'immissione di biometano al consumo locale per quale stiamo studiando delle soluzioni di cosiddetto Rover solo cioè di poter spingere il biometano una rete di distribuzione più esteso dirittura verso verso il il sommerso la rete di trasporto un fine
Quello che bisogno di nuovo garantire la qualità del biometano di nuovo è un ruolo che al distributore come punto di missione quello di garantire la la certificazione l'attualità nel biometano stesso
Analogo discorso si può fare
Relativamente alla produzione di idrogeno
Perché ricordavano prima i miei colleghi il potenziale di produzione da fonti rinnovabili e notevole nel Mezzogiorno
Ce la possibilità di risolvere il problema dello stoccaggio apra attraverso il il concerto del Parlamento gas quindi con la produzione d'idrogeno verde
E poi di utilizzo di questo vettore energetico che ha la possibilità di essere trasportato
Nello spazio ai DS utilizzato in tempi diversi e anche qui che un approccio che noi abbiamo e analogo
A quello del biometano quindi una capillarità delle reti che permette una connessione facile
Da punti di dimissione di idrogeno in più noi stiamo anche facendo sembra tra l'altro a mezzogiorno in Sardegna
Dei progetti di ricerche importanti per andare attestare la produzione di idrogeno introduce nuove e quindi da fonti rinnovabili per una molteplicità di usi abbiamo un progetto che è ormai in fase autorizzativa
Speriamo di avviare la costruzione già nel corso del due mila ventidue di una produzione di idrogeno verde in Sardegna da fonti rinnovabili dal fotovoltaico per politici andarlo a possono diventare in vari usi dalla mobilità all'utilizzo all'interno delle nostre miscelato insieme al gas naturale nonché anche quell'industria cosiddetta attualmente dove c'è maggiori difficoltà
Nella decarbonizzazione
Questo perché perché noi sappiamo e lo ricordavano prima i miei colleghi che dobbiamo investire in ricerca e sviluppo per mantenere una filiera all'interno della all'interno dei tagli anche nel ed avere quindi un ruolo nella produzione di Tronci
Il ruolo del distributore sia nel campo del mio metano sia nel campo dell'idrogeno
C'era prima loro è ancora più forte oggi nel momento in cui dobbiamo cercare di per ridurre la dipendenza ma dall'annunciare la luce negli obiettivi estremamente ambizioso come qualcuno ricordava prima in termini di prolusione locale di via il metano e produzione meno Genoveffa
Spero di essere stato minuti adesso è stato breve comunque cerca di dare una panoramica sul ruolo dal distributore dei distributore del gas su Pontormo del mezzo ciò grazie
Grazie grazie davvero anche le dottor Gallo e tutti quanti gli amici che sono intervenuti fino adesso per la loro capacità di sintesi la capacità di restare in mi min. che abbiamo a disposizione pur riferendo a raccontare cose davvero interessanti
Nei momenti difficili e voi ci vede quali sono le qualità e le capacità delle persone che gestiscono le risorse importanti stiamo capendo in questo momento cruciale al quadrato cruciale per le cose che sappiamo
E le cose che ci avete raccontato e cioè soprattutto nel Mezzogiorno si tratta di una possibile svolto di poter svolgere un ruolo davvero centrale nella politica energetica nazionale nell'intera europea perlomeno questo momento
Speriamo di riuscire a fare
Vorrei questo punto introdurre Giampaolo Cutillo ministro plenipotenziario Ministero degli affari esteri direttore centrale delle questioni globale e lo ringraziamo per la sua disponibilità sapendo qual è il momento
Oggi che stiamo attraversando le trattative che si stanno tenendo
E siamo lieti che sia anche ad accettare di essere con loro perché il suo ruolo centrale all'interno delle politiche nazionali ci può raccontare un po'a che punto siamo con no i vari Accordino con le intese o con le come dire
Intenzioni ecco diciamo così che Alitalia sganciarsi dalla
Dipendenza russo e trovare altre fonti di energia
Presso i Paesi disponibili prego
Si nutrono molte grazie per questa opportunità non inserisco al termine di una serie di interventi molto competente molto densi ovviamente ma non poteva che essere così da parte di alcuni fra i principali manager nazionale socio nell'energia
Proprio appunto per fare un po'puntuali situazioni su quello che sta facendo la Farnesina questa situazione
Noi come ha detto più volte ministro di Mario negli ultimi mesi anche prima sorgesse quest'ultima drammatica crisi consideriamo Croazia energetica Finmatica sia ormai da anni
Un asse portante della politica estera e questo quello che sta accadendo in questi giorni lo dimostra
A maggior ragione quindi la nostra azione di svolto cerca di svolgere un ruolo di sistema per tenere insieme la politica estera la politica interna chiaramente in stretta collaborazione con il Ministero della transizione ecologica e sotto la direzione politica di Palazzo Chigi e in chiaramente in grande sinergia con quelli che sono i grandi operatori dell'Energia Italia davvero costituiscono una ricchezza grandissimo per il nostro Paese per lavoro articolata rete di incompetenza sul punto punti di energia e quindi per la nostra sicurezza ma anche per la nostra transizione energetica ora numero degli sviluppi di queste ultime settimane più tardi
La linee lo scopo di queste ostilità Russia e l'Ucraina
Ciò uno sforzo eccezionale nella ricerca di una maggiore diversificazione delle nostre fonti non mi soffermo sulle statistiche perché ormai sono più o meno di pubblica conoscenza cioè quei famosi ventinove miliardi di metri cubo di forniture russe
Che in qualche modo bisognerà sostituire contempo in grandissima parte e niente a breve tempo possibile il ministro Di Mario già da alcune settimane impegnato in missioni incessante da questo punto di vista come sapete naturalmente
Si è recato Geri entrata diversi Paesi africani come l'Angola Mozambico in Congo questo fine settimana è stato in Azerbaijan altre missioni seguiranno e questo è appunto il nostro obiettivo nell'immediato
è stato sottolineato in vari negli interventi precedenti come ne abbiamo un punto di forza ne volessero centro del Mediterraneo ben collegato sul versante subito
Quindi inviata a tutti che oggi porta il gas dall'Algeria soprattutto è una grande risorsa e sono molto promettenti gli scambi
Da questo punto di vista dei contatti in corso con l'arteria ci sono state date il ruolo che Simoni ieri lo stesso presidente del Consiglio parlato con il presidente algerino e quindi certamente e uno veterinario principale circolare stiamo puntando trovano una una grande disponibilità da parte del ghiaccio e naturalmente la Libia che seppure in misura minore cioè conseguire tenuto conto chiaramente della all'ormai tradizionale stabilità di quel Paese e abbiamo ragionando con già nel breve termine
Grazie anche alla visita del ministro qui sabato scorso sappiamo che c'è un potenziale di almeno altri due miliardi di metri cubi che possiamo sfruttare nel bene e poi guardare in un periodo di medio termine al raddoppio che sta che si conferma un centro struttura importanza decisiva
Abbiamo quella versione del delle e lenti è stato sottolineato in un'area di interventi abbiamo una residua recita nel sistema comincia in tre angeli esistenti due nell'Alto Tirreno nell'alto Adriatico contiamo sulla collaborazione con i grassi con i nostri grandi operatori all'Energia sentivo prima l'intervento detto troverà
Quindi con il posizionamento di queste unità galleggiante mobili che ci porteranno i flussi addizionali molto importante da questo punto di vista i contatti sono con i tradizionali fornitori come è stata abbiamo naturalmente l'Egitto dagli Stati Uniti che si candidò nell'ambito di una coordinate costata con l'Unione europea accostare dei flussi addizionale molto con già che sullo sviluppo di risorse rinascita
Prima considerazione da questo punto di vista rissa il tema di questo incontro odierno ovvero il Mezzogiorno è evidente che il mezzogiorno e a una centralità assoluta in questo rispose il Mezzogiorno italiano un po'in generale mediterranea cioè i nostri partner europei nel nord Europa
Se si dovessero interrompere le forniture dalla Russia
Dovranno praticamente confidare unitamente su quelle del Mare del Nord minor pregio e però non sono sufficienti per tutti e poi in una capacità rigassificazione abbia ad oggi
Non è assolutamente adeguata sta pensando per esempio la Germania non dispone dei rigassificatori il Mediterraneo contrario una soluzione perché oltre a queste reti e infrastrutturali sulle quali possiamo contare innanzi Elia Libia marca Azerbaijan abbiamo rissa pensione del Gigli ma soprattutto erano e delle prospettive future per quelli viene in ballo anche la e sono anche la collaborazione essenziale all'interno del mondo mi giunge volendoli sintetizzare della Di Bartolo che molto tecnico molto complesso sono due al mio avviso
Uno è quello che determinazione di come dire un perito ai costi dell'energia oggi il cosiddetto price nella determinazione del gas è una cosa molto tecnica molto complicata sulla quale non mi sul serio che dovevano essere disgiunto dal discorso della solidarietà Stati membri quello della sua nei gorghi di solidarietà e poi reso possibile tecnicamente dal fatto che in Italia
Disponiamo di una rete Glass che va innanzi emerso ovvero l'importo può portare indifferentemente il gas da sud verso nord e da nord verso sud intima essenziali e quindi sono due aspetti di uno stesso problema
Ovvero discutere su come si intrecci con un Renzi
Ma anche i limiti vicendevolmente in soccorso quando vi sono dipinti di domande delle crisi quindi da questo punto di vista dell'Italia nella sua interlocuzione con i nostri a nato a partire naturalmente dalla Ternana
Alassio ce l'ha ce lo meritiamo va be'ci sono i paesi come la Francia la Spagna eccetera
Ha un ruolo molto importante quello è un discorso complessivo che si sta facendo e che andrà avanti anche nell'ambito dei famosi dieci punti indicati dalla Commissione europea questa comunicazione rimangono Juden pure è stata citata esistono con la prospettiva rossiniana
Ridurre questa dipendenza dalla Russia ma allo stesso tempo per procedere speditamente sulla strada della transizione energetica quindi Bianchi bilaterale quello europeo e c'è un piano multilaterale più ampio che sentiamo dalla Farnesina e che rimarrà in relazione all'interno delle grandi agenzie che si occupano di Mina pratici
Quindi l'Agenzia Internazionale dell'Energia Parigi di cui molto si è parlato in questi giorni ad esempio per la precisione nel rilascio non sto strategiche di petrolio cioè l'agenzia delle energie rinnovabili avuta dura il cui direttore generale tra l'altro italiana
Ebbene solo importante proprio nel Mediterraneo che Lissner interregno andava solo un un po'quello che avendo anche l'Italia tra i Paesi fondatori mi unisce tutti i grandi produttori di gas del ministero Tarquini Gitto
Grecia Cipro Israele c'era Giordana però avvicinasse entrata anche la traccia perché sono i Paesi che stanno cercando di sviluppare le risorse in quella parte del mondo anche al netto
Nel problema geopolitico conseguito insomma dalle differenze dall'indicazione su tratti di mare da parte della Turchia
Tutto questo discorso non vere naturalmente farci dimenticare un evento anche lo stesso presidente del Consiglio Mario e in pessime giorni
L'unica strategia fondamentale lungo periodo Elvidio fuori da questa situazione effettivamente lo sviluppo delle fonti rinnovabili ed una vera transizione energetica
Può sembrare una contraddizione che ne questo momento in questo momento stringe appunto da un'emergenza geopolitica drammatica
La ci portiamo Liverani cercare consumare maggiori fonti fossili però in realtà lo sforzo che stiamo crescendo innanzitutto per diversificare
Non dimenticando che la vera libertà e la piena sovranità come dire economica i strategica Pomentale Unione Europea la primo andato in sviluppato questa transizione da quel punto di vista gli obiettivi reso annota
Abbiamo delle scadenze fissate al due mila trenta quelle di lungo periodo due mila cinquanta per lanciare ematica ma naturalmente vogliamo restare protagonisti anche perché sul piano diplomatico sembra ormai un tempo remoto ma solo nel due mila ventuno abbiamo guidato con gli incidenti un esercizio quanto mai ambizioso da questo punto di vista abbiamo avuto una partnership con il Regno Unito e sulla ventisei insomma vomitare ci siamo continuiamo a fare non sul ruolo
Vorrei dire non si tratta come dire di una sorta di esercizio o un sottilissimo vuol dire non dimentichiamoci nel clima nel momento in cui abbiamo delle emergenze che Luciano come dire i i casi dei nostri vicini nel cuore dell'Europa
Non è è un'imposizione molto razionale anche in chiesa perché se ne vogliamo inserire nella nell'equazione della sicurezza generale perdono per il nostro Paese
Il tema uccelli come farvi fronte una minaccia e quella che stiamo vivendo più in queste ultime settimane c'erano le linee uno dei temi con i quali Francia eppure c'è quello della difesa promette che non non ci compete questa sede ma c'è il problema delle inerzie length indipendenti
Sviluppare ministro tedesco ha definito come le energie della libertà e davvero così il discorso quindi mi ha una necessità oggettiva azionare impallinati una convenienza economica esattamente per fare fronte a questa sfida Simona concludo compreso
Anche il discorso con il gioco politico dicono e le dissi ridefinire le nostre partnership nel cuore del Mediterraneo si pensi che abbiamo citato così e possono essere l'Algeria la Tunisia la Libia
E preservano il cuore del problema noi ci troviamo costruire delle partnership di lungo periodo che devono rendere l'Italia un ponte tra la sponda sud del Mediterraneo Europa continentale proprio per la produzione il trasporto di fonti rinnovabili si è parlato dell'idrogeno si è parlato di interconnessioni elettriche grazie alla alla senta Terna che è intervenuto prima di me quindi il progetto che c'è l'interconnessione elettrica con la Tunisia c'è già quello chili poi basta abbiamo un genitore sono questi temi davvero cruciali ci consentono di assicurare presa con intimità sud del Mediterraneo e non dell'Europa comunitaria centro senza dimenticare il ruolo che le nostre partnership per scienza e anche con dei Paesi africani e derisione o quello che si diceva in uno degli interventi iniziali cioè la presenza di un miliardo di persone che ad oggi non ha accesso all'energia sono localizzati in Africa
E nessun peso proprio stiamo lavorando abbiamo delle anticipa e grazie al nostro sistema industriale e quindi è uno solo parte proprio dell'immediato gesta crescita non tanto in questi giorni che ancora purtroppo per pidiessini si ci vedrà impegnati che però deve basarsi anche su una questione strategica dove le esigenze di politica interna pure di politica estera anche a livello europeo ma naturalmente contrarsi grazie
Grazie grazie davvero per questa panoramica così chiara se risolutiva
Ministro coccodrillo ovviamente noi ormai lavora l'abbiamo catturato nella Rete quindi sarà un nostro interlocutore anche nei futuri similari nei futuri eventi che faremo dal momento che abbiamo può dire molto apprezzato
La sua disponibilità e anche la sua chiarezza nell'indicarci quali sono le occasioni del governo italiano in questo momento complicato
Ovviamente puntiamo che non sempre a Ingrid evidenziare la centralità del Mezzogiorno nella politica energetica nazionale che uno dei punti diciamo di attacco di questo consesso
Io direi di cominciare con le domande da parte del pubblico
Non è ancora non abbiamo come come ho detto in premessa siccome la giornata un po'complicata alcuni dei nostri amici ci son dovuti di scommettere stanno
Noi impegnati nei vari ministeri sono stati convocati quindi appena si libereranno ci hanno detto che ce lo faranno sapere si collegheranno e quindi partiamo con a le domande da parte del nostro pubblico
Non più di due minuti se
Esatto già troppo rigidi girate nel il vostro cavaliere in maniera tale che possiamo prendere le le prenotazioni chi vuole intervenire per primo chi vuol fare una domanda Gino Nicolais prego
Grazie grazie moltissimo per l'invito principalmente o anche per l'interessante presentazioni che sono autori ci sono aule stamattina io credo che in generale lui
Dovremmo imparare più del guardando il passato per poter via veramente progettare il futuro pensiamo che in meno di cento anni fa
Per noi il carbone l'elemento essenziale per produrre energia e in quell'epoca ci siamo lamentati perché non avevamo possibilità di grosse miniere di carbone dovevamo importare i Carbone
Questo ovviamente indica la necessità di puntare sempre di più sulla ricerca e sull'innovazione anche nei momenti di emergenza io parlando di innovazione
Sesso sesso dico che le piccole e medie imprese si ricordano di fare innovazione quando il bilancio sarà diventando io Ruscio
Ma quello è un è troppo tardi l'in la ricerca e l'innovazione viene avviata molto prima che sia finita qui
E questo vale per tutto quello che succede nel nostro paese nella nel settore nel nucleare nel settore nucleare è vero che abbiamo fatto un referendum non D'Alema
Già drogare in cui si questa possibilità ma è eravamo i leader mondiali nella ricerca sul nucleare oggi avremmo potuto forse partecipare a questi gruppi di lavoro
Molto importanti per un nucleare di nuova generazione
Parliamo anche di di fotovoltaico fotovoltaico c'è stato in questi anni
Una politica altalenante del supporto e del non c'è un porto del fotovoltaico anche questo credo che sia una forte necessità
Di guardare alla problema energetico nella nella sua completezza oggi ci innamoriamo delle batterie per cui tutti ci muoviamo nella direzione di auto elettriche totalmente elettriche ma abbiamo immaginato che ne facciamo del di delle batterie dopo il loro uso abbiamo immaginato come costruiamo le batterie e indice che miniere che materiali a abbiamo bisogno e che problemi geopolitici abbiamo nell'acquisizione di questi materiali
Io penso che il problema energetico è un problema globale
Che va affrontato cercando di investire molto di più in ricerca e qualche volto usare la ricerca per l'innovazione non è sempre necessario fare questo perché avvolta
A volte bisogna avere questioni diciamo un'ampia questa ricerca sviluppata in modo tale da essere pronti per un'innovazione ma non necessariamente doverla utilizzare immediatamente e a ricerca innovazioni sono due processi totalmente diversi
E questo secondo me è molto importante
Io debbo dire che i cambiamenti vanno affrontati molto prima denuncia un esempio della Philip Morris per esempio con i quali noi collaboriamo
Che vede loro scomparire sempre di più del business tabacco esista avviando a diventare un'industria farmaceutica
Questo ovviamente è un segnale di visione abbiamo tutti bisogno nel Sud ma in tutto il Paese
Di avere una visione del futuro e guardare al sistema in maniera globale non fare delle piccole soluzioni di alcune equazioni
E non cede tener conto di tutte le equazioni
Il
Intere sapendo che poi queste equazioni danno delle istituzioni variabile in funzione delle condizioni al contorno
Questo è quello che sta succedendo e questo è quello che noi dobbiamo tiene presente nell'affrontare il problema energetico sicuramente il fotovoltaico all'eolico
A potrebbero avere uno sviluppo enorme ma anche le normative per poterle mettere giù
Questi impianti sono così complicati e sono così difficili sono tanti problemi psicologici legati al fatto di vedere una pala eolica che si muove oppure da vedere un impianto fotovoltaico che molte volte in tutto è bloccato in questo momento di transizione come il saldo giustamente detto anche da Francesco Starace
Dobbiamo investire non possiamo immaginare
Che avremo una transizione a costo zero questo è impossibile e quindi dovremmo investire su tutto quello che noi possiamo fare è vero che l'eolico il fotovoltaico e discontinuo possiamo usarlo per produrre idrogeno possiamo usarlo nei momenti di picco per trasferirlo ovviamente sulla Rete oppure per produrre idrogeno tutti parliamo dell'idrogeno ma la produzione di idrogeno richiede energie e allora questi energia potrebbe essere parte dell'energia fotovoltaica anche in questa parte del mondo
Potrebbe essere sicuramente ottenuta
Più facilmente percepibile grazie
Grazie grazie Luigi Nicolais la parola Rossella Pagliotto
Nelle cantine e nei due minuti vi prego di tenere divenuti faccio solo una carrellata di domande velocissima
Si è parlato di questo importante una cosa grazie per per l'invito grazie a Marco oggi non e alla Fondazione matching energie
Si è parlato di importanti investimenti nelle infrastrutture necessarie questa diciamo emergenza energetica ovviamente condivido quello che ha detto Gino queste cose si programmano vent'anni prima trent'anni prima
Dieci anni prima non quando domani mattina non sappiamo se dalla Russia ci chiudono i canali del gas dal quale attingiamo approvvigioniamo l'Italia abbiamo sentito al settanta
E seicento non ho sentito parlare di mercato delle materie prime che voi tutti conoscete negli ultimi sedici mesi Vimercati
Che riguardano l'approvvigionamento delle materie prime sono impazziti e c'è una volatilità pazzesca e tutti sappiamo che dalla costruzione di un gasdotto alla costruzione di un di un cavidotto alla costruzione di un impianto fotovoltaico occorrono rammento ferro e quant'altro quindi hanno scelto sono cresciuti i prezzi in una maniera sconvolgente quaranta sessanta per cento salgono scendono e non c'è protezione di sorta per le imprese che devono fare questi investimenti così capitali intensi da secondo non si è parlato bene di supply chain cioè in questo momento trovare alcune componenti impossibile lo scontano per esempio in maniera eclatante il mercato dell'Automotive vano
Con quindi ne parliamo di tutte queste diciamo fantastiche realizzazioni test sembra siano a portata di mano nei prossimi ventiquattro mesi
Peccato che mi invita andare a cercare sul mercato un pannello se non un pannello fotovoltaico se non apprezzi astronomici
Ho detto è stato detto concludiamo la burocrazia va bene ma la burocrazia in questo paese uccide l'impresa quindi lo ridico con forza veniamo sempre conto ora ho sentito parlare in tasca forza regione per regione
Sono contenta l'importante è presentaste borsa non siano poi costituite da burocrati perché altrimenti passiamo da un tavolo all'altro mai problemi noi sbagliamo nel frattempo noi dobbiamo fare i conti
Corno un momento drammatico ecco allora dobbiamo come sempre imparare anche a guardare in casa nostra
E a pensare anche diciamo a come poter soddisfare la domanda di energia abbiamo visto che tante industrie si stanno fermando per esempio quelli che producono le mattonelle perché sono grandi consumatori di Energia
Abbiamo visto che gli autotrasportatori non vogliono per trasportare le merci il caroprezzi diciamo della
Del combustibile e allora probabilmente dobbiamo avere un piano di emergenza che riguardante comportamenti responsabili probabilmente normare molte si sono i consumi sottraendo però quella che è una discrezionalità anche negli usi domestici
Questo sicuramente può contribuire infatti è stato detta nota in pandemia c'è stata una riduzione importantissima dei consumi ovviamente eravamo tutti a casa per carità
Però noi siamo oggi al quattro aprile
Carenze oggi facciamo un sondaggio sul piano nazionale per verificare quante persone sono con i riscaldamenti accesi perché girano la manopola della caldaia e si approvvigionano di gas metano probabilmente scopriremo
Che diciamo è ognuno si si dice tanto da questo pannello redassero Chirac scaldarmi
Per cucinare mi però e poi finiscono gli stoccaggi probabilmente dobbiamo accendere foche nello ecco quindi magari anche un intervento che riguarda in comportamenti sarebbe importante e anche è un comportamento
Nelle norme che possano in qualche modo non sottrarre l'Energia a quelle che sono le aziende del sistema Italia perché questo ci danneggerebbe gravemente nella competitività sicuramente favorirebbe tutta una dobbiamo dirlo un mondo che in questo momento e in forte cambiamento soprattutto nell'assestamento diciamo di una geopolitica che vede prevalere e sicuramente non l'Europa
Ma aree del mondo alle quali noi siamo fortemente condizionati e compagni farebbe piacere
Ascoltare qualche parola ma che possa risentire queste dismissioni grazie
Grazie Rosella la parola Mario Martone Mattioli
Grazie mi associo vittima relatore presenti confidarmi insomma
Grazie a sponsor mostrando le qualifiche per andare più veloce ma insomma non come vedremo mi fa venire la cosa era nell'aria ma anche le verifiche mi associo ai ringraziamenti che hanno fatto tutti ho assistito o l'interessantissimo dibattito io rappresento un settore particolare che è un settore considerato difficile da abbattere quel quello del trasporto marittimo per tutta una serie di motivi
Non ultimo le distanze e non ultimo il fatto che la nostra infrastruttura di fatto è l'acqua ed è difficile riuscire a immaginare in acqua una serie di punti di ricarica ad esempio per diciamo il il l'elettrico quindi è un settore che circonda cd costringe tra virgolette ad essere molto volatili su quelle che sono le nuove tecnologie devo dire che innanzitutto c'è un tema che bisognerebbe affrontare e cioè si esistono delle regole mondiali
Perché in alcuni casi le regole diciamo di continenti ad esempio nel caso dell'Europa diventano più stringenti di quelle che poi gli stessi Stati hanno firmato a livello di mondo quelli questo nel trasporto marittimo e estremamente importanti quindi ci vorrebbe una normativa che fosse veramente una normativa a livello mondiale ed evitare che ci fossero delle diciamo così regionalizzazione i dal punto di vista delle regolamentazioni in alcuni Stati che creano sicuramente una grossa difficoltà la cosa importante che abbiamo sentito oggi che innanzitutto come diciamo evitare no questa grossa dipendenza che abbiamo si è parlato moltissimo del ruolo diciamo di quelli che sono i punti d'accesso del nostro paese cioè dei porti che conosciamo
Abbastanza bene anche qua bisogna fare una riflessione forte cioè i porti
Sono fondamentali non dimentichiamoci che la legislazione sui porti prevede una grande autonomia diciamo regionale e soprattutto dei porti stessi qua stiamo parlando di situazioni che invece invece sono una questione specificamente nazionale quindi probabilmente andrebbe anche un attimo rivista da questo punto di vista questa situazione che abbiamo noi abbiamo quindici autoritari sistema portuale fondamentalmente ogni Regione vuole fare tutto di fatto nessuna regione specializzata nell'ambito diciamo di alcuni settori questo ha creato diciamo che difficoltà di essere porti attrattivi ed infatti l'Italia un fortissimo detto logistico che non è stato in grado di mettere al centro diciamo un sistema per arginare quello che invece sono successi e Nord Europa quindi qua è una riflessione estremamente importante e cioè quella di avere una maggiore pianificazione si è fatto giustamente riferimento al fatto che queste regole
Per queste opere vanno pianificate con anni e decenni di anticipo quindi oggi noi siamo sempre sull'emergenza sull'emergenza si riescono a mettere le toppe ma non a fare sicuramente delle politica importante quando il riallaccio ed erano in grado per concludere su una cosa si è parlato tanto di fare sistema si è parlato tanto di crescita si è parlato tanto di modello italiano ecco io lo vorrei vedere
Messo all'opera noi abbiamo tante competenze oggi si parla tantissimo di rigassificatori si parla d'anticipo di gestione e poi di conduzione di questi impianti di rigassificazione
Che già oggi esistono ne esiste uno Ilaria Livorno poi ci sono altri due rigassificatori uno in Veneto e uno in Liguria molto antico quello là della Liguria
Dal punto di vista tecnico la gestione e la manutenzione la conduzione di questi impianti non è nelle mani d'Italia voglio dire non perché ma anche di competenza ma perché da un certo punto di vista per qua
Chiudo su un tema è molto difficile da lì dalle fare affari con gli italiani sembrano dieci sia qualche cosa sotto quindi si preferisce all'estero allo a questo punto io abbiamo sentito tante enormi grosse aziende è importante fare
Crescere in maniera forte quella filiera importante che c'è in Italia che può essere in grado di dare un grosso supporto in questo anche per evitare di trovarci poi in situazioni come abbiamo visto dove voi siamo dipendenti dal dall'estero quindi questo è un messaggio importanti io vorrei lanciare grazie
Bene grazie Mario proposi porge sul ruolo dei porti impolverati
Nel contesto del PM RR una delle domande che ci viene dal pubblico e che quindi poi IG diamo e se ce le porti possono avere un ruolo di accelerazione del processo di transizione e indipendenza pubblico va ci si dal pubblico la perché ne stiamo raccogliendo anche un po'risolutamente le cose più importanti le mettiamo in fila se ci sono delle ripetizioni inviamo allora sì c'è un intervento di Giuseppe Alfano poi Vito Grassi infine Amedeo Lepore o e di Nicola Giorgio Pini non se non sbaglio allora regoliamo circa direi di dare la parola Guido Grassi vicepresidente nazionale di Confindustria e poi proseguiamo
Grazie a Mark Claudio per
Per quest'invito per questo pannello che non ce ne dovrebbe essere dei dei migliori per trattare un tema strategico per l'industria italiana
Per la quale voi potremmo Matthew glielo con delle proposte insomma in linea con quelle già fatte però dalla da quello che abbiamo ascoltato emerge chiarissimo che la transizione
Energetica e ambientale ha un costo altissimo era già chiaro nelle negli stanziamenti del del delle comunità europee
Ricordo solo per raggiungere il il traguardo intermedio il cinquantacinque per cento al due mila e trenta ha stimato
Due mila cinquecento miliardi ne ha stanziati solo mille quindi mettendone a carico del resto ai privati
Mettere a carico ai privati e alle grandi aziende ovviamente come abbiamo sentito ci volle innanzitutto certezza dei tempi e questo secondo me è il quadro che poi su su cui
Il tema su cui ruota un po'tutto il quale che abbiamo abbiamo ascoltato dal dall'inquadramento iniziale
è chiarissimo ma solo del lucidissima di Massimo De Andrè sul Messico modi di sino a mente ci siamo arrivati per affrontare la la transizione non c'è altra strada che utilizzare tutte le fonti disponibili in particolare quindi si è data dignità anche al ruolo del metano inizialmente quasi bandito se non altro abbiamo sentito i processi di accumuli di transizione per accumulo però a abbiamo sentito e secondo me ha fatto piacere a tutti sapere che sulle show ringraziamo lavorando in Sicilia per la produzione di pannelli tutte le altre materie a a questo tavolo fa piacere sapere che il ruolo del mezzogiorno e già strategico che produce il più dell'ottanta per cento della rinnovabile ma vive anche fra tante criticità le ore evidenziarne tre in particolare sul Gnl a Napoli non siamo stati capaci di fare un depose il Gnl già deliberato a Brindisi stanno facendo la guerra per il degli impianti di rigassificazione già costruito è così voglio dire tutti alla al ministero dell'ambiente si stanno ferme autorizzazioni per
Un po'rigidi ovattati di non voglio dire un numero sbagliato ma il girovago giro Wh di
Di autorizzazioni richieste che non vanno avanti proprio per l'interfaccia colle con le infrastrutture non si non ci stanziale garanzie travolto teorizzato Cocer infrastruttura per per trasferire quindi bisogna fare quadrato il fare sistema il il tema è mondiale come diceva pure Nicolais ci voglio sull'emergenza l'emergenza metano chiudo chiudo con questo l'emergenza gas anche querele un'emergenza viene da lontano non è che le scelte strategiche ce ne accorgiamo adesso dell'Italia dipende dipende dall'estero
Lenglen porto dalla Russia o mancato nel momento in cui in Medioriente era più rischioso aprire approvvigionarsi di gas metano ma nel nel processo di di in prospettiva la la transizione energetica va ancora più spinta perché già risponde a questa strategia d'azione ricerca pensione diceria permette al punto di essere più indipendenti dalle fonti fossili e quindi per l'Europa una buona notizia per l'Italia ancora di più per il Mezzogiorno ancora di più
Nella né nel breve periodo come tutti i problemi che cosa chiediamo chiediamo che venga sostenuto all'industria italiana delle industrie italiane quelle produce il prodotto interno lordo
Ci consente di non riandare in una affermare economia le industrie italiane chiede quello che è già stato fatto in Francia e in in Germania dove si sono dedicate delle riserve di energia
Per l'industria
In Francia è più facile collegi erogare già hanno ovviamente più facilità ma comunque il il cento per cento il famoso industriale garantito per i prossimi anni a un prezzi quarantadue
Euro MWh in Germania c'erano un po'più difficoltà ma l'anno garantiti dallo stile anni a un prezzo vicino al sessanta noi oggi lo stiamo pagando centoventi centotrenta
Quindi significa che da seconda manifattura facilmente scali qualche posa indietro ma soprattutto tutto il sistema industriale italiano perde competitività
Già
Penalizzato sul settore auto moto e come anche abbiamo sentito
Perdo su tutto il resto significa veramente rischiare rischiare di fermare economia per noi se non è il tetto del gas da questa proposta l'abbiamo condensa condensata sintetizzata in una approvvigionamento di venticinque ed era al GS riceve già delle rinnovabili che sembrava una soluzione
In via di approvazione ma che invece ancora ristagna al ministero grazie grazie evito conosciamo le preoccupazioni di Confindustria che sono stati espressi anche di recente dal presidente
Carlo Bonomi che tu hai condensato riassunto in maniera molto utile per questa platea hai ricordato il settore che sta particolarmente soffrendo quello dell'automotive e per quindi do la parola Amicone Giorgio Tino di un suo importante esponente
Buongiorno Buongiorno grazie a tutti
Senta
Io sono un metalmeccanico e quindi mi piace ragionare sui numeri
Ogni
Si consuma dell'Italia circa trecento terawatt
E la produzione di duecentosessanta terawatt facendo dei calcoli in proprio per la terra io penso che nel due mila e trenta del mille trentacinque non abbiamo bisogno del doppino
Dieter avanti per sostenere sia la poca crescita che penso sia l'auto elettrica
Questo
Il problema Pickford cinquantacinque
Che obbliga hanno produrre più dal due mila e trentacinque Autera a combustione interna e quindi ha indirizzato specificatamente sull'elettrico
Crea grossi problemi
A me mi piace molto quel di quello che ha detto la transizione può essere ordinata o violenta
Sull'auto penso che si stia facendo una transizione violenta
Non capisco perché l'Haute cuisine criminalizzata voi sapete che l'Europa partecipa al diciotto del mondo per l'otto per cento e l'auto e l'uno per cento quindi di cosa stiamo parlando
Due il parco italiano auto che si potrebbe risolvere il problema basta solo cambiare di tutte le vetture euro zero euro uno dove che producono molto più due con Euro sei
E si risparmiano il settanta ottanta per cento del cielo vuol quindi quell'uno per cento potrebbero ma riduce a zero uno zero due
Invece si insiste su questo ma io se facciamo questa transizione in questo modo quindi violenta io dico che nel due mila e trentacinque bisogna anche ad inventare il parco auto italiano che sono quaranta quarantacinque milioni di auto e occorrono almeno cento centoventi megawatt
Io chiederei a tutti perché qui parliamo di tanti di eolico eccetera eccetera come facciamo a produrre questo Energia necessaria per sostenere il docente le auto e che così io credo che nessuno parla tutti hanno timore di parlare del nucleare no sembra che sia un tabù
Allora signori tremendamente analizziamo i dati il solare Leone o è un Energia intermittenza l'abbiamo detto sì non risolviamo il problema dello stoccaggio questa roba qui serve parzialmente
Chiaramente che nella transizione ingrassa e quello dieci ad un e che ci aiuta
Ma il futuro se vogliamo veramente essere autonome pare direi tutte del Paese dobbiamo avere il coraggio di parlare anche di il nucleare della terza generazione e non mi si dica che ci vogliono anni anni perché vedo che la Corea del Sud ha fatto delle centrali in cinque anni ora lo siamo assegni siamo lenti dieci anni
Ma nel due mila e cinquanta possiamo arrivare
A questo tetto tradire acque
Questo obiettivo di a vere la transizione
Veramente portare a zero tutti ma se non ne parliamo bisogna partire subito quelli veri
Già per il solare leone invece credo miei colleghi si dannano no perché con la burocrazia non riescono a mettere ieri a parte il fatto coi
Quello che dobbiamo impegnare come quelli che dobbiamo inventare perché ovviamente il neolitico Hong solare sulla crisi solare venticinque per cento della potenza installata per poter andare e quindi se non troviamo lo stoccaggio e l'omicidio troppe ecco io vorrei chiedere nel due mila e trentacinque del dobbiamo raddoppiare la produzione di energia elettrica vale a seicento settecento terawattora come lo facciamo
Questa è la mia
Grazie grazie domanda molto impegnative comunque grazie per aver rotto il tabù ne abbiamo parlato mila anche nelle relazioni precedenti però lei è stato molto ma molto chiaro nel porre sul campo il tema del nucleare Amedeo Lepore economista della difesa Romitelli della Luiss amico della prima ora sia della Fondazione Nencini Energies Candy merita
Sì grazie due battute la prima insieme al pm RR è giusto che vada rimodulato in relazione agli obiettivi che si sono svolte dall'emergenza noi avremo di qui all'estate anche un altro strumento il fondo di sviluppo e coesione
Con il quale poter affrontare i temi che ricordava Nicolais della ricerca e dell'innovazione che sono di fondamentale importanza ma anche quelli delle infrastrutture degli incentivi alle imprese da questo punto di vista in particolare due strumenti il credito di imposta per gli investimenti e i contratti di sviluppo che verranno rilanciati da questo nuovo testo
Serviranno a puntare verso quattro direzioni in particolare
Nel senso con rulliere opporsi e dei porti per gli approvvigionamenti e non solo per l'esportazione
Mi pare industriale dismesse per fare una transizione che tenga conto anche delle esigenze energetiche labile economie la transizione energetica come punto prioritario di approccio in questa nuova fase poi le quattro questo però naturalmente non basta no serve al Mezzogiorno ma io credo che precede moriamo lungo una linea stretta e quella del rapporto tra le misure a livello europeo e quelle a livello nazionale è chiaro che questa via stretta passa per l'Europa
E allora io credo che da questo punto di vista e necessarie ridire una iniziativa a livello europeo perché se sui temi dell'energia
E sui sui temi della difesa vi è già un chiaro segnale di impegno sui temi dell'energia necessaria che a breve e medio-lungo termine vi sia questo impegno la domanda è questa
Se stoccaggio e acquisti oggi a livello europeo sembra profilarsi una soluzione possano essere fatte c'è anche la necessità però su tecnologie e in particolare su tecnologie proprietarie infrastrutture
E sulla produzione di metano ma anche sulle semplificazioni a livello europeo nazionale
Fare dei passi in avanti per avere una policy sistemica a livello europeo
Nell'immediato e dal punto di vista delle semplificazioni Claudio De vincenti sono puro ricordare visto che ha studiato il problema c'è un tema di grande importanza anche la regolamentazione dono significa Parma
Che una regolamentazione necessaria ma che al tempo stesso va modulata in relazione alle esigenze possibile fare questo e non farlo diventare un vincolo per un ulteriore precipita dei passaggi burocratici e a lungo termine infine io credo che la transizione la guerra che è un acceleratore oltre che a produrre distruzione umane materiali la guerra ci obbliga a fare un ripensamento della transizione per accelerare gli obiettivi della transizione ma per renderla come diceva Giorgio Pino ordinata
Da questo punto di vista allora una scelta di puntare sulla ricerca e se possibile sulla cui azione Consolo del mix di commodities ma anche di un utilizzo razionale del nucleare credo che sia molto importante così come è molto importante avere nuove partnership ci sono state indicate negli interventi di questa mattinata e anche approvvigionamenti fonti e reti che possano disporre di politica si dal punto di vista strutturale non solo emergenziale
Tese a risolvere una volta per tutte questo problema che il problema centrale dello sviluppo del nostro Paese del Mezzogiorno la mia domanda è come possono essere raggiunti questi obiettivi
Grazie Amedeo abbiamo l'ultimo intervento risale all'ultima domanda e Giuseppe Alfano imprenditore nel campo della impiantistica tre Giuseppe
Buongiorno a tutti innanzitutto ringraziamenti per l'invito e soprattutto per la qualità della della giornata io vorrei solamente fare una riflessione immediatamente delle domande
Parlare di sicurezza e sostenibilità senza considerare il consumatore è un errore
In questo particolare momento urge rassicurare il consumatore quando intendo consumatore naturalmente mi riferisco alle aziende
Oggi quest'anno bellissima giornata manca un interlocutore importante in questo settore che lo Stato io vorrei solo ricordare a tutti voi Cossa incide nella nostra bolletta nella nostra fattura energetica
Dodici euro e cinquanta megawattora e solo per le accise dieci Euro dapprima a gennaio
Due mila ventidue sono dei costi che sono stati aggiunti per la capacità e abbiamo venti euro al megawattora e però neri di sistema
Tutto questo naturalmente è stato edulcorato dagli interventi dello Stato che questi quasi diciamo trentacinque era megawattora intervenuta con i vari decreti a sostegno dei costi del dei ribassi d'asta energetici
Quindi probabilmente dal primo agosto ci sarà se questi rimangono i prezzi vere aziende ulteriori aggravi dovuti agli oneri sistemare abbiano
Poi una domanda che vorrei fare a a mamma e questa i gli assegni stoccaggi del gas sono andate deserte e quindi io non andrei tanto lontano io sarei molto preoccupato per l'assaggio per l'inverno prossimo
E quindi quali sono le preoccupazioni degli interventi che SNAM ed altri diciamo soggetti si stanno preoccupando per quest'evento abbastanza critico poi l'altra Roma e l'altro diciamo apprezzamento che faccio oggi da imprenditore da con cooperatore del settore nel Mezzogiorno e che la buona notizia che nel che questi investimenti vanno sulla Rete dove ricorda a tutti voi che nel Mezzogiorno necessario l'intervento sulla Rete il finale cioè proprio prima del contatore perché le aziende avvertono questa esigenza di qualità della Rete
Quindi la mia domanda tutti interlocutori se tutti questi investimenti sicurezza sosterà Breda possano generare querele un risparmio sulla fattura Energia degli imprenditori grazie
Grazie Giuseppe e non abbiamo terminato il giro degli interventi qui dalla postazione della stazione marittima un'altra tra le domande che ci sono pervenute dal nostro pubblica distanza riguarda il ruolo delle comunità energetiche
Se nel Mezzogiorno possono essere centrale nel processo di transizione vice si pensa a semplificare la procedura per la loro d'attuazione io chiederei di nuovo agli amici che sono collegati a distanza di intervenire nuovamente
Hanno i loro tre quattro minuti per poter rispondere alle domande che hanno ricevuto quello insomma le domande che per le quali desiderano rispondere comincerei con Marco Alverà amministratore delegato di Snam
Cioè
Però collegato fino qualche minuto fa se non c'è
Passiamo a Gallo Ramiseto delegato di Italgas Paolo Gallo ieri con il buon giorno mi sentite sì sì benissimo
Allora mi domani ce ne sono state tante da qui magari cercherei di coglierne al comune più di una
Mi sembra in particolare ci sia stata un po'su varie domande il tema nella ricerca e sviluppo dell'innovazione come non delle una delle leve importanti anche per agevolare la concezione coinvolgono Bodiroga condivido
E e lo trovo trovo questa questo vigile estremamente importante faccio un po'il caso di targa sopportare un po'ad esempio ne ho già parlato
Il Progetto parlar tu gas
Che nel caso di un bando in Sardegna partendo da impianti fotovoltaici per andare a provare attestare lo stoccaggio di idrogeno e poi il suo utilizzo su vari su vari su vari musei da quello viene industriale attualmente a quello della mobilità quello del Moulin lunghe
è un modo per portarci avanti sulla transizione energetica e poi per essere pronti su quello che sarà di utilizzo dell'idrogeno anche all'interno delle nostre reti
La trasformazione digitale delle reti di cui forse non si è parlato molto ma che per noi è fondamentale per rendere le reti disponibili ad accertare gas diverso non soltanto il gas metano come dicevo prima libico mentale ritrovo già la di nuovo in un ambito di ricerca e sviluppo la partnership con le industrie porto di nuovo un caso specifico non sono e abbiamo un accordo di collaborazione con una nei settori attualmente Buzzi-Unicem
Dove siamo studiando insieme a loro come riutilizzare la CO due che loro cattura alcuno dal processo produttivo per produrre
Il gas sintetico metano sintetico quindi Gasti sintesi di nuovo attraverso la tecnologia paure tu gas
Queste iniziative a queste iniziative però dobbiamo accompagnare non soltanto in un ambito di ricerca sviluppo ma anche nello sviluppo di quelle competenze di cui noi proprio su questi temi qua abbiamo giornalmente il bisogno di lì non ci dobbiamo dimenticare li abbiamo bisogno che di uno sviluppo di competenze parlo per esempio di competenza intanto digitali Nesta facciamo fatica a trovare sul mercato delle persone bensì della nostra azienda
Che abbiano quelle competenze digitali di cui abbiamo bisogno ma anche altri competenza i tifosi sono soltanto dimenticare delle competenze tecnologie sui materiali sulla chimica di base sono essenziali
E concludo la ricerca sviluppo e l'innovazione si possono fare
Attraverso partnership in investimenti importanti
Da parte delle delle industrie ma anche con una stretta collaborazione con le università quei centri di di sviluppo per sviluppare quelle competenze di cui abbiamo bisogno
Grazie
La parola Stefano Donnarumma amministratore delegato di Terna anche per lui molti spunti dalle domande del pubblico prego P se allora io il
In molti casi si è parlato di supply chain in materie prime componentistiche
Poi si è passati al tema della filiera italiana sostegno all'industria italiana solo leggendo fra rinvenivate dalle alle domande indubbiamente io penso questo che attività come prima dicevo nel mio intervento in quota parte lo ha vinto anche Starace nel suo
Credo che l'attività delle nostre aziende sia anche un'attività proprio perché sono aziende che hanno anche uno scopo istituzionale oltre che industriale e economico-finanziario sia anche quello di supportare questo percorso
Di crescita e di adeguamento
Senta
Produttiva nel nostro Paese indeterminate direzione anche perché troppe volte abbiamo visto perde queste capacità prima Paolo Gallo ha detto giustamente che si fa fatica a trovare ad esempio determinate competenze no specialistiche specifiche infatti io sono anche un po'preoccupato da questo aspetto
E noi come azienda stiamo collaborando con diverse altre aziende anche con il mondo della scuola e dell'università per cercare di migliorare proprio questi percorsi formativi ed è creare competenze soprattutto nelle discipline stemma che sono molto molto necessarie indispensabili Tidei per i percorsi transizione che sta lento da un altro punto di vista coinvolge già la catena di fornitura anche con delle verticalizzazioni delle integrazioni verticali
Ne abbiamo fatta alcuni anni fa ritorno delle altre abbiamo in mente delle partnership ovviamente delle delle mini in questa direzione perché io credo che anche questo sia fare sistema
Ovviamente il nostro scopo e anche fare del bene al nostro soggetto giuridico e quindi creare nuove opportunità di di quaranta intero fondamentalmente tutto il settore non core fraz
Che gestisce terrà e un settore che è orientato a supporto del percorso industriale di Terna cose fraz quelli della realizzazione delle infrastrutture cioè non ci vogliamo distrarre da quello ma vogliamo supportare a catena del valore
Per fare in modo di mettere in sicurezza il più possibile i piani decennali che sono così importanti per questa transizione
Si è parlato e è chiaro che quando si parla di a materie prime ed è per noi evidentemente che sostanzialmente abbiamo bisogno
Dida come di trasformatori e di altre componenti gli accordi sono pluriennali sono gare molto importanti con valori molto importanti considerate uno dei principali produttori di Cali per il nostro la nostra tipologia e Prysmian produce per lo più in Italia quindici una vicinanza al di là di tutto che deriva dalla mancanza di interlocutori
Il numero significativo in questi ambiti e inoltre non ci siamo comunque integrati verticalmente una parte dei cavalli fabbrichiamo estesi oggi in Svizzera ma in realtà anche prospetticamente potrebbe anche essere in Italia
Quelli sostegno all'industria viene da un'operazione di sistema poi ci sono altre domande di guardoni costo dell'energia finale corso Venezia finale lo dice ma se io che Starace fondamentalmente più si va verso la transizione più quei costi si ridurrà cambia parlando di investimenti che servono a ridurre il costo cioè quando si pensa all'immediatezza no non è così immediato pelo il percorso ha un effetto immediato cioè si vedono questi aspetti già dai nemici gavardesi Stallone pensate solamente che oggi noi mediamente produciamo il trentacinque per cento delle regie la fonte rinnovabile se fosse stato già il quaranta e il quarantacinque già l'impatto del gas minore
Quindi non serve raddoppiato per accorgersene c'è i risultati importanti si raggiungeranno il tempo dopodiché qualcuno ha parlato di nucleare io personalmente non ho idiosincrasia verso nessun tipo di tecnologia purché insicura e purché adeguata vedo che lo studiare le soluzioni sia obbligatorio
Obbligatorio a livello diciamo sistema Paese è obbligatorio a livello di sistema il prese
Noi stiamo come Terna
Hanno una sorta di osservatorio su queste tecnologie innovative che non sono sul nucleare passano anche Liedholm è pacato perché abbiamo il compito come sistema Operator di candeline cosa parliamo
E di cercare di orientare le possibili certe scelte che vada regolatorie
Mi fa alla alla pianificazione di sistema e quindi cerchiamo di capirci ovviamente non siamo coinvolti nella generazione quindi non sarà mai un tema mostruoso però sicuramente credo che gli interessa le nuove tecnologie sia doveroso
E che la ricerca sia sempre un elemento di forza
Per un Paese come l'Italia peraltro in passato mi ha fatto un uso diciamo prestito corretto e ha raccolto dei benefici negli anni passati su questo
Dopo tutti credo che ci sia un tema a sempre nel ricordare quando si parla sentito persone in sala che hanno richiamare un'attenzione che ci vorrebbe verso i produttori italiani industria italiana vi ricordo che però su certi temi non siamo vincolati a gare internazionali perché la norma prevede che sia così e purtroppo la competizione con il resto del mondo c'è esiste quindi non va l'idea sbagliata sarebbe che possono essere aziende come le nostre a risolvere questa competizione lo dico banalmente comprando dagli italiani dei chiedo agli atti ma non si può fare in questo modo bisogna come Italia essere più competitivi e quindi è molto di più discorso sistemi cotti ma anche dall'attività delle azioni di governo fino a quelle del comparto industriale
Fino a quello del comparto tecnologico e di ricerca dove il nostro supporto può essere quello che dicevamo prima una sorta di interesse nella verticalizzazione del visto
Grazie dottor Donadio mai devo dire che anche dal pubblico dipendente richiesta al Pubblico on line molte richieste di diciamo una particolare attenzione per l'industria italiana le ha risposto ovviamente però non è il il tema è molto sentito non soltanto qui sale in presenza ma anche dal nostro pubblico on line
Vuole verificare se si Rico Nisso l'amministratore di ENEL qua Francesco sarà cioè colori perfetto ci contavano sul fatto che si potesse ricollegare non so se ho avuto modo di seguire o i suoi assistenti le hanno detto poco esenzione svolta alla nostra discussione
C'ho sentito alcuni pezzi pubblico come sanno gli sta accanto quindi in un nono non ho completamente presso il in tutte le domande e quindi o se qualcuno mi vuole fare un piccolo se volete che
Cerco di ho capito bene c'è parlato un po'molto molto anche sulla mobilità elettrica sulla possibilità di rendere poi efficiente questa legge poi è stata la domanda di di un imprenditore un grande imprenditore nel campo dell'automotive
Dice se noi dobbiamo andare avanti sulla strada dell'elettrificazione ci sarà bisogno di raddoppiare la potenza come si pensa di poterlo fare in poco tempo
Dunque ma sulla mobilità elettrica risentono tante cose non da un lato penso ormai si è superato il punto di non ritorno per cui tutti quelli che dicevano che
L'auto elettrica non sarebbe mai diventata una realtà ormai si sono rassegnati e l'auto elettrica sta diventando una realtà visto che l'intero settore automobilistico mondiale ormai deciso di fare così
Per noi il tema e più che altro sono due riflessioni primo penso per un orizzonte l'intera cinque per almeno i prossimi cinque dieci anni la evoluzione della tecnologia delle batterie all'interno dei sistemi di trazione continuerà a progredire in maniera impetuosa e quindi questo si trascinerà
Il continuo cambiamento delle metodologie ricarica delle potenze ricarica velocità dei ricarica con la necessità di continuamente adattare l'infrastruttura di ricarica all'evoluzione delle automobili
L'automobile continuerà ad evolvere per cronologicamente da questo punto di vista e Linate al infrastrutture di ricarica e che magari sono state già realizzate dovranno continuamente severi
Elaborate modificate finché non si arriverà a un pochino l'equilibrio su questo ci siamo fatti ormai un po'la ragione quindi stiamo progettando e realizzando infrastrutture che poi però siano in grado di evolvere nel tempo perché se non ci pensa e fa vedere in punti di ricarica messi cinque anni fa
E non sono più adeguati alle automobili che circolano adesso come quelli che mettiamo adesso saranno coerenti e adeguate per cinque anni queste è un tema di obsolescenza dei infrastruttura
Il capitolo sconce poco da fare cioè dovremo semplicemente adattarci
Che succede che oggi c'è un e in fasi sono infrastruttura pubblica che diciamo riguarda più che altro un un un ostacolo psicologico all'acquisto dell'automobile sapendo poi che di fatto quasi sempre imperiese all'auto elettrica alla ricarica quando parte
Prima di partire e poi quando è arrivato a uno quasi mai lungo la strada
Però vuole sapere che se succede che qualcosa va storto si deve poter fermare caricare un Golia Plebani
Infrastruttura pubblica così come non siamo abituati a vedere una nel due mila otto benzina o diesel pecca per quanto riguarda l'atletica ha una valenza se vuole un po'diverso
Molto più importante la ricarica a casa o in ufficio con i punti di destinazione dove invece l'auto viene ricaricata nessuno
Fa il pieno a casa sua per la con la propria automobile non abbiamo questa abitudine per fortuna quindi c'è un cambiamento che nel tempo verrà fuori ed è per questo che è importante che le tecnologie si adattino
Alla alla evoluzione delle macchine e anche l'evoluzione del comportamento dei consumatori
Non è un tema di Potenza credete vincere il l'Inter è una con i nativi carità anche quelle ad alta intensità diciamo cinquanta kW cento che omaggia il primate che ora non sono cose impossibili Sam parliamo che un ristorante mediamente ha una potenza impegnata da cinquanta kW cioè a una dimensione normale
Non è che ci preoccupiamo di quanti ristoranti si aprono chiudono in Italia dei giorni no liriche sono tranquillamente in grado di assorbire il numero di colonnine di punti di ricarica necessari benché gradatamente stanno emergendo beni non credo in questo un problema di limite la delimitazione la diffusione dell'automobile piuttosto come ho detto
Gli operatori devono rassegnarsi e noi siamo il primo ad essere rassegnati al fatto che ci devono tornare sopra nel tempo perché le auto continueranno a cambiare e quando dico auto intende unico intendo dire anche autobus
E a e camion perché è chiaro che anche sui camion ormai il tema è indirizzata in quella in quelle dei cervelli saranno a banchieri anche loro
Sul tema del sui quali non posso dire una cosa su quello che riguarda il diciamo l'impatto sul
Sull'Italia per quanto riguarda le forniture di beni e servizi no
Allora l'Italia una incredibile capacità di produrre cose ingenerare servizi intelligenti ed è spesso molto competitiva più di quanto si si pensi Tampere altrimenti non saremmo Juan parlare
Con un sistema industriale italiano che nonostante tutti gli strappi colpite riceve ancora tempi peritale è in grado di funzionare
Noi investiamo in Italia mediamente negli ultimi tre anni parliamo del passato abbiamo investito mediamente tre miliardi in premi
Su ogni anno re su sulla sull'Italia
Ma abbiamo comprato beni e servizi da fornitori italiani per circa il doppio circa sei miliardi all'anno
Perché perché i produttori ed i beni e servizi italiani sono competitivi anche all'estero non soltanto in Italia se noi dovessimo farli lavorare solo sull'Italia
Il loro giro d'affari sarebbe la metà quindi è meglio pensare che i Alitalia a un'economia e un sistema industriale e imprenditoriale ben al di là molto più molto più grande del Paese spesso che la ospita
Noi lavoriamo bene perché stiamo in un Paese che ha una proiezione industriale al di fuori di sé
Dimensioni molto grandi ed è per questo che quando noi andiamo a comprare in giro per il mondo spesso compriamo da fornitori italiani perché sono competitivi quindi lei l'Armani nella nella dell'industria italiana
Non è tanto soltanto limitata al territorio dell'Italia ma al mondo quindi la competitività sul mondo alla fine prevale e questo che vi invito a fare cioè non cercate di non guardare in futuro dell'industria italiana soltanto sull'Italia perché poi il secondo ma per un passo ulteriore riguardano soltanto all'interno della propria Regione allora io è meglio che andiamo tutti a casa
Lui non si lavora con queste dimensioni di Collina
Non stiamo facendo uno sforzo per esempio a al di intervenire sul PNR re che è abbastanza interessante quando del partito del premier Renoir intorno investiremo il doppio rispetto a quello che facevamo in passato nel periodo che va da qui al due mila ventisei perché di fatto c'è il Pnr
Questa volta però l'investimento va in Italia perché il pianeta era italiana
Ci sono i soldi ci sono i progetti
Si tratta di trasferire i soldi in progetti per fare il quale la qual cosa ci servono le forze lavoro le persone che traducano lo sforzo economico in cose fatte
E abbiamo visto per esempio che soltanto sul settore delle reti elettriche
Il sistema che già e lo sa benissimo mi accorsi da Stefano e già fatica a stare dietro al volume di investimenti normale in termini di occupati di addetti capaci di fare le cose dimostra di avere un deficit di circa cinque mila cinquecento sei mila
Ma detti tecnici
Non tanto su su di noi mediamente mille cinquecento dove manca ma un indotto un delle aziende che lavorano per noi
Ci siamo impegnati a fare un processo di formazione in questi cinque mila cinquecento persone per il partito quest'anno capitolina fine dell'anno scorso anzi
Insieme ad ellisse una serie di incentivi formazione che abbiamo creato in giro per l'Italia abbiamo in questo momento fatto partire una campagna di informazione
Sono in questo Ente impegnati in corsi di formazione circa mille novecento persone la cosa interessante è che la richiesta e risorse è concentrata
Sorpresa nella parte del nord la disponibilità delle risorse è invece concentrata al sud Italia
Però credo che questo sorprende nessuno
Un pochino messi perché alla fine siccome poi il grosso dell'Europa sud Italia le imprese del Sud Italia sembrano non capirlo mentre quelli del nord Italia noto non l'hanno capito si stanno attrezzando per soddisfare questo fabbisogno quindi ci sono delle scelte che non non riescono a proiettare perché non sono bravo fare queste cose pesano come dire questa richiesta che viene soprattutto dal centro nord
E le candidature che vengono soprattutto dal Meridione
Quindi si vede si ripete un pochino ed io per questa volta non devono emigrare perché devono lavorare a casa loro cioè il lavoro e lì
Però la formula dell'imprenditore è quella di non preoccuparsene se non all'ultimo momento
Per questo che noi abbiamo fatto questo questo sforzo di formazione che dovrà mettere a disposizione delle nostre non deve non Dinoi delle aziende che lavorano per noi
Cinque mila e cinquecento persone che saranno necessarie nei prossimi due anni
Noi non sappiamo lo sanno tutti
Però la formazione va fatta e non abbiamo cominciato a farla nuovi e verranno fuori
Alcune delle persone che hanno già fatto il del corso sono già state assunte sta piano piano riprendendo con prendendo quota questa questo programma lo dico perché lei
Ricadute alla fine sono nell'occupazione che poi nel rugby dove l'occupazione del genere mi chiaramente tante persone sono occupati tanto più se persone consumano e tanta più l'economia del meridione si riprende
Ripeto il nostro mestiere un pochino quello tra scaricare verrà Progetti attraverso la formazione delle persone
Tutto quanto
Grazie Storace iniziative come queste servono anche a far conoscere queste opportunità speriamo di essere come di un pungolo per i nostri amici imprenditori per la classe imprenditoriale
Del Mezzogiorno grazie anche ai colleghi giornalisti che ci daranno una mano nel difendere chiamai richiede crescere e ora cresce abbiamo tanto bisogno di farlo nel Mezzogiorno dove lei sa
Anche in termini soprattutto in termini di occupazione
Legata ai giovani l'ora dovrebbe essersi collegato Lapo Pistelli il direttore le permette a fare ed ENI vediamo se è vero cioè poi con i è stato impegnato abbiamo detto in una riunione al ministero però aveva promesso e sarebbe collegato non appena libero dagli impegni la discussione che abbiamo fatto è stata molto ampia
Però il giovane ci limitiamo con lei a chiederle un aggiornamento su quello che sta facendo l'ENI legni indenni
Nei termini della politica energetica nazionale dopo di lei chiederei di chiudere il ciclo degli interventi a distanza al ministro Giampaolo Cutillo che prego quindi di aspettare ancora qualche minuto prego
Allora innanzitutto mi scuso perché intervenire all'ottantottesimo minuto di una partita non è mai bello mi dispiace non aver ascoltato i colleghi saluto e gestire in modo in Borsa in pochissimi minuti già il titolo del vostro seminario diciamo tiene conto delle novità delle di stralcio che si sono create negli ultimi mesi apparente prima dal dal caro della Commodity legata la ripresa post pandemia e poi chiaramente ha gravato dal conflitto in Ucraina
Cosa stiamo facendo voi sapete che il gruppo diciamo opera la la grande parte delle sue attività all'estero unitaria
Però in Italia siamo sempre stati diciamo da porle due attività dei due distretti il Distretto settentrionale basato a Ravenna e per quanto riguarda il il maggioritario e il distretto meridionale che ha il suo epicentro in Val d'Agri
Quello che stiamo cercando di fare negli ultimi mesi in un enorme sintesi è quella di tenendo conto delle necessità
Del sistema Italia seconda manifattura continentale grande presenza di indusse energivore
è un'abitudine che io devo dire rivendico del verità storica all'utilizzo del gas naturale prima anche per i consumi domestici usi civili pret fatemi avere una parentesi io avevo due anni quando avvenne l'alluvione di Firenze
E c'è tutta una diciamo storiografica legata al tema degli angeli del fango a essere più precisi gli angeli del fango nove di più che altro Angers Granata perché al tempo tutti riscaldamento andava in Italia con pestilenziale inquinanti caldaie a nafta kerosene eccetera dopodiché la diffusione capillare
Di una Rete libri di liberalizzazione ha permesso come dire di utilizzare con molti anni di anticipo
Rispetto ad altri Paesi europei gas naturale che se già oggi è considerato fonte fossile transizione venti o trent'anni fa era addirittura all'avanguardia rispetto all'uso in molti altri Paesi europei di andare a carbone cosa che noi invece abbiamo fatto come il Paese
In misura assolutamente minimale
è chiaro che ebbero davanti alle alle emergenze degli ultimi giorni alle necessità di differenziare sganciarsi quanto prima possibile dalla dipendenza russa qui da un contratto che l'Italia attivo fin dagli anni cinquanta è partita una caccia diciamo così alle risorse
E stiamo continuando a fare in queste settimane di viaggi virgolette della speranza qua e là Catanoso viaggi della speranza ma viaggi di Paesi con cui siamo fatti da molti anni per cercare di accelerare un processo
Che comunque andava fatto ma anche in tempi ordinari non sarebbe stato fatto questa rapidità in una battuta il nostro sistema dal punto di vista della sicurezza energetica in tempi ordinari disposti Times sarebbe devo dire
Particolarmente bene ben provvisto perché al momento dell'avere fatto la scelta contraria al nucleare al netto della del fatto la scelta legittima e giusta difesi nano dal carbone
Questo è un Paese che aveva due grandi dubbi di fornitura non verso nord-ovest due tubi da sud Libia d'Algeria
E una ricevo recente tubo che intatta che ci collega con l'Azerbaijan quindi cinque corridori d'importazione cui si aggiunge una capacità di stoccaggio e insieme a quello della Germania fare il cinquantadue per cento degli stoccaggi Rubei
E anche dei rigassificatori che stante la saldezza delle forniture ordinarie viavai gol hanno più o meno funzionato aridi abbastanza ridotti Maya capienza completa
Cosa stiamo facendo dunque vino e birra chi rapidissima sintesi ci hanno cercando di potenziare
Le forniture dei nostri clienti abituali soprattutto dal Sud
E questo sarebbe il punto di conclusione in nella fattispecie dall'Algeria
Romano Prodi in un intervento di oggi o di ieri richiama giustamente per come sono i Chiariglione ragion politica anche quando la la l'Algeria comincio a fornire in modo consistente gas all'Italia
Anni novanta se ne denunciò la fragilità politica oggi in realtà siamo a trovare come dire l'Emilio Vescio nell'analisi fragilità viene dalla Russia è stata così cent'anni fornitore abituale e l'Algeria Serbia dall'ultima grande risorsa
Disponibile dove unici significativi vino lo stress ok cose arriveranno da rinvia poche cose per la Libia potrebbe fare tantissimo veramente tantissimo ma non è in condizione oggi di aggiungere volumi aggiuntivi ma insomma già questo permette di trovare forse un terzo delle risorse mancanti se venisse interrompersi la fornitura russa
Dobbiamo saturare al massimo la capacità dei rigassificatori esistenti che sono tre
Sapendo che euro quello di Panigaglia dei limiti tecnici di ancoraggio delle navi non posso portarvi a dargli un abile Pumas quelle importanti con grandi carichi di leggi e come sapete partita insieme Aslan la ricerca per uno o più rigassificatori flottanti da mettersi abbanchino dove sorge oltre allo sblocco delle autorizzazioni
Per diciamo richiesta di rigassificatori che hanno già previste ma sostanzialmente archiviate come tante infrastrutture energetiche in questi ultimi anni
E questo sicuramente voterà nell'arco di qualche annoverare dando anzi di infrastrutture a de rigassificazione stoccaggi ma se siamo a parlare di sicurezza lei branda sia un concetto che intrinsecamente legato alla sicurezza bisogna sempre avere più alternative più forniti nel quale cercare di cuocere diciamo il nostro pane
E l'ultimo ma non ultimo tutte queste infrastrutture quindi rigassificatori e stoccaggi eccetera hanno bisogno però di fornitura di volumi e in questo caso DLG visto che i buy abbiamo già esauriti ed è per questo che in queste ultime settimane
Per la appunto Algeria anche di LG Egitto dove abbiamo evidentemente delle forze attività coi andando in subsahariana Congo Angola Mozambico Azerbaijan Qatar si tratta di sostituire quella parte consistente dei volumi che arrivano invece dal Tarvisio attraverso il tubo che in questo metodo verso l'Ucraina che anche alla luce degli ultimi eventi
Di queste ore il i massacri nelle città ucraine sembra far prevedere una escalation delle sanzioni che arriverà io non dico se non dico quando ma prima egli ai prodotti libidine voi al gas
In tutto questo e chiudo sperando che sia rimasto in un tempo diciamo confinato io volevo enfatizzare con voi visto la natura del seminario quanto il Mezzogiorno d'Italia giochi
Una posizione strategica
Cioè se noi siamo abbiamo una positiva anomalia nel nostro essere sud d'Europa e dell'avere un sud dell'Italia ecco di avere esattamente una proiezione su paesi fornitori di energia
Che evidentemente molti altri paesi d'Europa continentale non hanno e sono infatti oggi in qualche modo aggrappati o alle forniture nel Mare del Nord sistema inglese o norvegese Mari del Nord o alle forniture di LG che potrebbero arrivare dagli Stati Uniti
Noi abbiamo dei dubbi tutti i nostri questo un po'il concetto da Paesi con cui siamo partner dal giorno dell'indipendenza e abbiamo anche attività speriamo che il benessere che consenta di produzione aggiuntiva di gas domestico nel Canale di Sicilia evidentemente l'ultima cosa che voglio dire che nella produzione di energia tipo quell'acquisto facendo riferimento il dibattito politico deve scherma essi dal suo andare ad Abel da un cioè in buona sostanza non è possibile
Chiedere dall'oggi al domani di riattivare produzioni di gas
Dopo aver negato la legittimità o l'autorizzazione per dieci anni nel senso non sono con produzioni che si attivano con un click un girando un rubinetto hanno bisogno di investimenti di un certo lungo termine che son stati scoraggiati negli ultimi anni
Dal mio punto di vista la scelta di riattivare questo produzioni per quanto marginali rispetto al consumo nazionale è una scelta intelligente
Per sostanzialmente viene a Gioni la quella che ho già detto cioè spiazza un'importazione che può derivare da criticità geopolitiche secondo crea ricchezza in Italia invece che aumentare il prodotto interno lordo dei Paesi da cui compriamo
E aggiungo che dal punto di vista e visivo e climatico la produzione nazionale non li possiamo verificare annullando
Le emissioni scopone scopo due mentre un gas che viaggia in condutture La sette mila chilometri di distanza
Al momento ambientale del pianeta a nome dell'Italia è molto molto molto primissimo del gas che noi potremmo produrre a casa nostra quindi spero soltanto che questa crisi abbia fatto anche diciamo riflette che da da un certo punto di vista sulla necessità di gestire la transizione assieme al tema della sicurezza energetica e in qualche modo con quel principio di non di neutralità che spinge a considerare ogni singola fonte fossile o non fossile
Per il tipo di contributo dito di soluzioni di domanda alla quale si rivolge pisolino immagina di potere non so far decollare un air bus e ottanta in modo elettrico nessuno di noi immagina di mandare all'aria la macchinetta del caffè a idrogeno servono vettori diversi e fonti diverse per consumi diversi
è la intelligenza ad una strategia che mette insieme più fondi più vettori più consumi e ci potrà transitare rapidamente dal sei nel giro
Grazie grazie non è io penso che questa consapevolezza sta investendo l'intero Paese
Anche le famiglie in famiglia sensazioni siamo diventati un po'tutti NRG manager pende capaci di gestire molto meglio molto meglio che fondono ieri revisione ideologica e oggi tutti energetici però ripetere sei partite nelle gambe
Stiamo facendo esperienza dalle difficoltà che stiamo incontrando allora per chiudere il ministro Giampaolo Cutillo che ringraziamo per essere stato con lui l'intera mattinata
E colori prego sì no sono io che ringrazio voi per questa interessantissima discussione
Cioè io cerco di tirare qualche cifra conclusivo ovviamente che non ha a che vedere col personale sia di politica interna
Comunque regolamentare certe cose molto importante che sono state sottolineate più volte durante questo dibattito vorrei formulare fosse riunire punti di quelle che sono invece l'insieme di politica estera in qualche modo gioco richiede e gioco Nokia se noi guardiamo all'attualità semplicemente negli ultimi sette otto mesi e potremmo ricordarci bene Laura
Il dramma afgano che abbiamo vissuto in piena estate pedoni su un'altra ondata di conto che tutto quello che ne è conseguito però mimesi da poco più di un mese son cugini messi in questura tragedia felina quindi può sembrare marginale rispetto a quelli che sono le emergenze drammatiche d'accordissimo e nel momento quelle che sono le sfide così di lungo termine accezione energetica la transazione ecologia il due mila trenta del due mila cinque poco sembrare certi momenti che non ci sia neanche il tempo sufficiente per concentrarsi rispetto sfide
Bene più impellenti che cita un caso giorno per giorno in realtà c'è addirittura chi alla luce di tutti gli sviluppi che abbiamo visto in questi ultimi settimana s'interrogano se possiamo considerare addirittura chiuso un ciclo della globalizzazione economica no così come l'abbiamo nessuno nell'ultimo ventennio di fronte alle sfide dell'inflazione della dell'offerta globale pedagogisti tali criticità dalle macerie i primi prime i minerali notifica servono per le rinnovabili il problema delle sanzioni delle difficoltà commerciale guerre valutarie
E basta pensare semplicemente alla richiesta di un sogno di pagamento degli assoluti e via dicendo sono tutte cose chiaramente di una tale attualità Natale senza impegni penso e ci sono in genere ma allora cominciamo sovraincisione energetica o la sanzione di colore
Io credo che proprio questo sia invece il momento di mantenere una prospettiva come dire organica strategie da divorare anche un po'in avanti e non solo come d'altro canto necessario fronteggiare le sfide del momento quindi sul piano normativo ne abbiamo uno strumento nazionale Lolita ma di ripresa resilienza cioè un piano integrato energia clima naturalmente che necessiterà i conti aggiornamenti e messe a punto da qui al due mila tre abbiamo degli obiettivi europei e abbiamo degli obiettivi al due mila cinquanta
Climatici il minimo storico prima sono quelli allo soprattutto degli accordi di Parigi in questo congresso è chiaro che il discorso della dell'agire uniti anche sul piano europeo diventa una un tema alta
La comunicazione della Commissione sin qui solo anticipato sui allora you di cui vedremo meglio nelle prossime settimane gli sviluppi contiene sicuramente delle tracce dei sul consenso ogni e impostare il lavoro da subito che il discorso degli acquisti collettivi di stoccaggio obbligatorio ad integrazione della delle reti gas Elettriche la minore dipendenza dalle fonti fossili la diversificazione di fonti rotte e quindi anche il ricorso generi o di una Sandro l'accelerazione sulle rinnovabili e la componentistica temi essenziale come l'efficienza e non ricordo niente come definito costantemente davanti all'aria pone il primo fu il primo comma carburante quindici dobbiamo aprire l'efficienza consumare in maniera più efficiente quello che ci serve
Per mandare avanti i nostri sistemi e poi naturalmente le azioni contro il taglio gira per le famiglie dell'impresa questa sfida prima prima accennava un ambito europeo terminazione dei pezzi del dello sganciamento del legame tra il gas ed elettricità
Ora tutto questo ci pone davanti naturalmente a questa prospettiva di come integrato visto che siamo a Napoli realmente oggi
E qui dobbiamo integrare il gli interessi del nostro Paese in quanto colore dell'Italia nel Mediterraneo un attore prioritari o dipingono questo asse nord-sud credo che sia una delle risposte possiamo una perché lungo questa collaborazione facendo riposo le emissioni
E noi abbiamo sul Mediterraneo di risorse di cui disponiamo dobbiamo integrare sul piano dei fondi esistenti oggi del cast cioè delle interconnessioni rinnova guardando verso il futuro nel rapporto anche con la questi sono momenti come dire dobbiamo tenere sempre presenti e che poi rivelando le nostre scelte politiche industriali ed economiche con vorrei concludere diciamo ricordando una un'espressione dolce di Giorgione governatore della Banca d'Italia disco in una conferenza dei abbiamo avuto con lui connesso sì ma Italia lei diceva che il tema della transizione energetica oggi può essere un poco nuvoloso appello attrezzate sul quale ci troviamo seduti quindi in maniera tutt'altro che pomodori uno sgabello e quello della sicurezza della prevedibilità i nostri riforme e con il tema sociologi promosso buttano acqua urgenza cioè si fa veramente dei prezzi inquini il secondo la seconda gamba di questo scalo per i prezzi dell'energia sono diventa uno una componente essenziale del proprio per per per il nostro sistema economico le nostre famiglie e naturalmente il tema della transizione il tema della transizione il terzo dobbiamo mettere insieme queste tre cose io non mise le energie geometri lemma emergenti Pozzi
Non è affatto facile però sappiamo bene che questa è l'unica via d'uscita e quindi da questo punto di vista dobbiamo ragionare prospettino strategica e questo è un po'quello che almeno questa sino a quando non se la richiesta di ci proponiamo di fare nel definire al punto da politica la diplomazia energetica prima come un asse fondante della nostra politica estera
Grazie ancora per l'attenzione buona giornata a tutti
Grazie a lei ministro come ringrazio ringraziamo tutti gli amici che sono intervenuti questa mattina distanze che abbiamo sentito eventualmente con noi Laure di poterci vedere prossimamente erano veramente tutti da vicino e tutti in presenza siamo veramente alle conclusioni Marco una una una tua una valigetta lavoravo avvenuta telegrafica molto contento ringrazio veramente tutti credo che siano emerse delle cose molto interessanti e non ci neghiamo la difficoltà che stiamo vivendo in questo momento e che ovviamente affligge il sistema delle imprese
Le ovviamente anche quello delle famiglie quindi l'economia del nostro Paese però abbiamo focalizzato una cosa molto importante non dobbiamo perdere di vista la prospettiva come diceva il ministro e la strategia che andiamo avanti in questa prospettiva di in questa perseguimento di strategia credo che l'Italia si è messa bene e a maggior ragione emerso in maniera è chiaro che ruolo del Mezzogiorno è un ruolo determinante gli investimenti saranno importanti ingenti non sarà solo un un posto di transito e questo significa che consentirà una crescita superata l'emergenza del PIL nel Mezzogiorno che è fondamentale per il riequilibrio della posizione diciamo generale del nostro Paese e conseguentemente del nostro Paese nell'Europa quindi direi al di là delle preoccupazioni contingenti uscirei con una prospettiva di positività che speriamo Guido speriamo poter accedere quanto prima grazie ancora a tutti
Grazie Marco e allora per le conclusioni di questa interessantissima mattina che no spero che speriamo sia stata utile per tutti Claudio De Vincenti bene però non le conclusioni che sarebbero
Come dire impossibili il tema è stato così ampio
Sviscerato in tanti aspetti non è però diciamo un'ultima considerazione un po'come come ha già indicato anche Marco mi fermo su due punti soli toccati dal dibattito il primo
E la crisi che stiamo vivendo drammatica dovuta alla guerra in Ucraina
In realtà ci spinge
Non ha non a frenare ma ad accelerare la transizione
Accelerarla su almeno due temi per un verso le rinnovabili
Dobbiamo sbloccare
La la capacità di in costruire impianti di rinnovabili di aumentare la quota delle rinnovabili all'interno della produzione di energia italiana
E in particolare questo coi molto importante come sostituzione progressiva dei combustibili fossili in particolare nella produzione di energia elettrica anche se non su contemporaneamente abbiamo bisogno questo è emerso dagli interventi ci sono stati oggi
Abbiamo bisogno per tutta la fase di transizione del gas naturale poi di sviluppi di gas sintetico biometano e così via fino speriamo all'idrogeno
Ed è un altro terreno con cui accelerare accelerare per esempio nella consentire a settori lo diceva prima Mario Mattioli attualmente cosiddetti di passare verso combustibili al minore emissione di CO due
Di
E infine è stato accennato resta un po'sullo sfondo il tema del nucleare su cui credo che sia ragionevole in questo momento stare molto dentro la ricerca in particolare sul grande tema della fusione
Che valorizzare il fatto che comunque per quanto il nostro Paese sia uscito dal nucleare noi abbiamo grandi capacità tecnologiche in questo settore a cominciare per esempio da quello che fa sorgere nei in altri Paesi del mondo più ancora che in Italia che appunto da noi
Però ricordiamoci le difficoltà su questo terreno non non da poco
Secondo grande tema che è emerso è che è collegato con le cose diciamo prima abbiamo bisogno di infrastrutture di accelerare finalmente sbloccare una serie di interventi infrastrutturali
Sia sul versante degli impianti di rinnovabili sia sul versante dei rigassificatori e della interconnettività con l'estero elettrica di gas naturale
Qui il grande tema l'ha toccato l'hanno toccato un po'tutti i vostri interventi adesso in particolare ho in mente Vito Grassi ma anche altri interventi
è quello delle autorizzazioni
Mi permetto di segnalare una cosa
Quello che stiamo discutendo oggi era presente sostanzialmente pagano duramente
Le cose cambiano evolvono nel tempo anche in funzione del del crisi e delle difficoltà che si vivono però erano era già molto presente nella Strategia energetica nazionale varata dal Governo Monti nella primavera del due mila tredici esattamente le linee di cui stiamo parlando oggi in chiave più accelerata e allora vorrei dire che se certe cose non si sono fatte per esempio il rigassificatore di Porto Empedocle non è perché la il governo non le volesse fare essendo io testimone in prima persona ma del Kenya ostacoli ce ne sono stati in molti li stiamo vivendo adesso per esempio sul blocco degli impianti delle rinnovabili non si riescono a fare non perché non ci toglie il gettito ma lei non abili
Sono ragni di panini non hanno bisogno di importanti incentivi hanno bisogno di autorizzazioni che non si fa perché non si fanno in partendo di azioni censiva hanno detto del Pala Rossella pali otto imparare atteggiamento ideologico qui citerò una cosa il Paese concludo in parte c'è un tema di maturazione politica
Io sto diciamo la alla in e fosse in questo mette Lissa dove dire questa cosa la drammaticità della situazione stiamo vivendo potrebbe farci accorgere che organi questa maturazione politica la maturazione politica sta nel fatto che Isis di comitati che si sono messi in piedi per bloccare dalle rigassificatore di Porto Empedocle quello di Gioia travolta e così via
Ce ne sono stati tanti la tappe siamo riusciti a portarla imposto con una difficile battaglia
E no al rigassificatore di Porto Empedocle faccio autocritica ragione Francesco Starace non ci siamo riusciti anche responsabilità al governo non riuscirci non ho dubbi
Però dobbiamo sapere che se vogliamo sbloccare oggi tutta la vicenda delle autorizzazioni abbiamo bisogno di un salto politico di consapevolezza e di con capacità di capire perché il punto è come diceva cito ancora
Francesco Starace
Energia per crescere e non tende a crescere infelice
Ultima battuta in tutto ciò molto importante quello che è stato segnalato da vari interventi l'importanza di averi in Italia tecnologie
Per affrontare le innovazioni di cui c'è bisogno e come diceva Marco Gildone adesso alla fine credo che abbiamo le carte in regola
Per muoverci in questa direzione e abbiamo una posizione sia strategica geo politica sia di capacità industriali ora per dare all'Italia e al suo Mezzogiorno il ruolo centrale che deve avere per garantire la sicurezza energetica
Italiana e dell'IGM dell'Europa grazie a tutti ancora gli interventi di altissimo profilo condiviso questa discussione appassionante
E allora solo diamo i nostri amici che ci hanno seguiti hanno lavorato con noi a distanza siamo davvero grati per aver trovato il tempo e il modo di dedicare tempo a questa a questa nostra iniziativa nonostante la giornata complicata che conosciamo
Per gli amici che sono in presenza c'è un light lunch che ci aspetta nella sala accanto
Diciamo che amo che la prossima volta lo possiamo condividere anche come mi dice che sono a distanza che purtroppo non possono condividere con noi l'esperienza di un basso napoletano però ci auguriamo che di poterlo fare il prima possibile Energia vuole ha pandemia permettendo ma siamo sicuri di di riuscire a superare
Anche queste difficoltà grazie ancora
Ci rivedremo nove ovviamente perché proseguiremo con la fondazione di mare come cinge GIS e con la Fondazione preceduta da sia pure in maniera onoraria la cioè la Giuseppe Signorello ma in maniera onorarietà Claudio De Vincenti
Sì alla prossima
Sì cinque
Nelle