Il Centenario del Milite Ignoto

Benvenuti a questa
Nostra conferenza relativo a centrale del milite ignoto organizzata la senatrice Rauti che adesso mi raggiungerà qui sul sul palco e insieme al gruppo del Senato ma non soltanto di Fratelli d'Italia
Il centenario del milite ignoto è un appuntamento
Fondante fondativo della nostra nazione perché cento anni fa appunto qui a Roma l'Altare della Patria veniva tumulato questo soldato
Appunto ignoto
Scelto
Su un campo di battaglia con l'unica caratteristica che fosse sicuramente italiano ma non fosse in nessuna maniera
Appunto riconoscibile perché perché doveva rappresentare tutti quanti doveva rappresentare tutti quelli cavolo contribuito allo sforzo bellico della nostra nazione
Noi non sappiamo ovviamente quali fossero le idee
Dice quei poveri resti non sappiamo da dove venisse
Magari era nel Norditalia da dalla montagna dal mare o forse addirittura figlio di quell'emigrazione aveva portato via dall'Italia tantissime migliaia di persone
E che però molti circa trenta mila tornarono per combattere per la patria un po'ovviamente perché arrivò una cartolina precetto però
Noi sappiamo di volontari ad esempio e che tornarono contare i soldati che tornano dalla dal Cile per esempio che gli avrebbe mai presi no naturalmente preciso ritornare Perkin perché credevano in questo senso di patria
Questo senso di padre forse un po'romantico ma anche nel senso del dovere
Ecco io credo sia importantissimo ricordare il milite ignoto proprio perché il milite ignoto rappresenta tutti quanti
Non sono importanti le sue idee che ovviamente non sappiamo è importante che è purtroppo ovviamente morto sui campi di battaglia per la nostra nazione
Per senso quindi rappresenta il senso del dovere e naturalmente l'amor di patria
E poi perché la storia naturalmente non si ripete mai uguale ma qualche ma come dire ma sempre in maniera tale da raccontarci qualche cosa di importante bene il viaggio del milite ignoto si possono vedere i video su YouTube e quindi è molto facile
Fu un momento di unità nazionale perché perché dopo tre anni dalla fine della guerra
Comunque il dolore andava cioè andava come dire
è rappresentato e rispettato attraverso un simbolo
E poi uscivamo anche se all'epoca non se ne parlava particolarmente dalla fine della pandemia di spagnola che in Italia fece seicento mila morti circa lo stesso numero dei morti nei campi di battaglia all'epoca non se ne parlava tanto di questa malattia
Però voglio dire il milite ignoto rappresenta appunto come senso del dovere amor di patria e anche il valore della della pace perché naturalmente nessuno voleva morire in quella guerra compresi anche i volontari rappresenta però un'unità
Che nelle differenze riesce a trasformarsi in comunità e provare a cambiare a migliorare il mondo che ci circonda e credo che sia un grandissimo esempio per tutti quanti noi oggi
Lasciando la parola alla senatrice Rauti che ovviamente ringrazio per ma per lo speaker l'organizzazione dell'ospitalità riceverà oggi che fabbisogni grandi presentazioni comunque capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Difesa qui al Senato
Io credo che questi i momenti di storia patria siano fondamentali perché siamo qui a Roma quindi mi scuserete un'affermazione un po'retorica
Ma cui credo molto e credo di credono dal nome di di tutti quelli che intervengono bene c'è una parola che viene dal latino che commemorare che vuol dire ricordare insieme nel momento in cui ne ricordiamo insieme a prescindere
Dalle nostre differenze le nostre legittime sensibilità bene nasce una comunità più coesa e i momenti difficili come per esempio questo momento difficile questo senso di vicinanza su grandi valori bene non soltanto è utile ma è assolutamente necessario
Vi ringrazio e lascio la parola seduttrice Isabella Rauti
Allora buongiorno buongiorno a tutti
Guardo dall'Hōjō Cosimi dodici suonai i tempi voglio ringraziare moderne Merlino per questo incontro per questa conferenza stampa che peraltro è trasmessa anche indiretta perché come sapete i posti in cui sono contingentati e quindi abbiamo chiesto di poter anche fare la la diretta dei nostri lavori lo ringrazio per il suo lavoro costante
Che naturalmente non è solo di oggi ma e accorre a lui che si debbono una serie di iniziative di cui credo si parlerà anche anche dopo ringrazio voi relatori ringrazio i miei colleghi
Senatori che interverranno dopo dopo di me e tutti coloro che a titolo diverso oggi prenderanno
Prenderanno la parola
E noi lì in quell'evento di oggi ci inseriamo in una serie per fortuna robusta di iniziative e per commemorare appunto il centenario della tumulazione del milite ignoto
E c'è stato anche un crescendo di questi iniziative sono tutte belle tutte significative
E noi siamo dando il nostro contributo la differenza però che possiamo sottolineare che per noi l'impegno non si esaurisce oggi non è cominciato oggi siamo partiti tempo fa con la richiesta proposta
Emanuele né il diretto responsabile che quell'appunto di conferire la cittadinanza onoraria in più comuni al Milite al meeting al milite ignoto e oggi abbiamo quest'incontro nel pomeriggio presenteremo in un incontro pubblico ignoti militi ma qui c'è ed interverrà dopo di me quindi non devo anticipare nulla
Uno la curatrice Cristina Di Giorgi è una opera più mani in cui tranne la presenza per carità ben accetta di Merlino sono tutti i racconti scritti da mani di di donne per una trama è un ordito contro Comune poi su questo dirò qualcosa
E e poi c'è l'iniziativa di di di Verbania insomma questo per dire che oggi noi contribuiamo con un tassello ma che il nostro impegno
Di anche di partito un partito patriottico che ha fatto dell'amore della patria da sempre un elemento distintivo
Anche un elemento caratterizzante ogni nostra azione politica e istituzionale evidentemente non si esaurisce oggi non si esaurisce con le ricorrenze non si esaurisce con il quattro novembre non si capisce neanche con le dovute sentite le celebrazioni del centenario
Perché è un sentimento che precede tutto questo che attraversa tutto questo e che continuerà a caratterizzare il nostro il nostro impegno una parola sul libro la voglio dire ma poi laghée Cristina sarà più brava di me e poi oggi pomeriggio ripeto alle ore diciotto ci sarà una presentazione
Pubblica cui tutti siete invitati mi piace però a dire che anche questo libro è un contributo è un tassello
Perché è una narrazione come dicevo a più mani ma nonostante questo cioè nonostante il fatto che sia scritta a più mani vi assicuro che restituisce una rara armonia
Perché perché anche unità racconta una storia però in questo ordito in questa trama
E alla fine il comune denominatore che che è per questo che il libro è come dire restituisce un senso di armonia
è quello dell'amore patriottico è quello del rispettare il sacrificio di chi per la patria ha dato la vita
E anche quello di rendere omaggio a una madre in questo caso Maria belga Massa che come tutti sanno e come ha ricordato già Emanuele colei che ha perso un figlio tra le salme disperse che ha individuato tra le undici salme quella che poi è stata tumulata al milite ignoto qui all'altare
All'Altare della Patria
Il figlio perduto e disperso e Antonio Bontempelli ma in realtà la madre e il figlio sono due metafore
Sono due me Rapone perché Maria bergamasco era madre d'Italia e Antonio Bontempelli è il caduto disperso metafora di tutti i caduti rimasti senza nomi appunto
I militi ignoti uno per tutti una madre per tutte le madri
Che hanno perso un figlio in battaglia che è caduto per la patria sofferto la vita per la patria ed è anche simbolo questa figura femminile che richiama le madri le sorelle
Le mogli insomma tutte quelle donne che indirettamente hanno pagato il loro contributo esistenziale di dolore e di lutto
Alla battaglia in nome del dell'Italia e quindi per noi lei è la mamma d'Italia e suo figlio un figlio d'Italia come tutti coloro che sono che sono caduti
Al di là del di questo libro è evidente che noi stiamo vivendo una stagione in cui è bene celebrare non in modo rituale vuoto ma sentito il centenario perché questo sì dall'imporle o l'opportunità di comunicare anche le giovani generazioni quel senso di appartenenza cioè la patria che è la terra dei padri
E anche il suo lo nel quale si è nati si è cresciuti è un insieme di tradizione e di tradizioni
è un insieme anche di piccole padre perché l'Italia è anche ricca in senso bello di piccole patrie
Di piccoli campanili capaci però di sussidi superarsi in un sentimento comune che è quello di nazione e allora noi vogliamo contribuire da parte nostra come partito politico ma anche come lasciatemelo dire studiosi di storia vogliamo contribuire a queste celebrazioni che diventino non rituale
E vuoto celebrazione ma che sia messaggio educativo da lanciare giovani generazioni per insegnare una sola cosa la patria si rispetta la patria sia ama
è fatta di confini fatta di territorio
è fatta di generazioni è fatta di valori e di ideali è questo che dobbiamo difendere è questo che dobbiamo anche tradurre il più possibile
Mi una prassi politica e in un messaggio di appartenenza c'è bisogno di amor di patria
C'è bisogno dell'idea di una nazione che sia sovrana che appartenga ad un contesto europeo ma consapevole della sua identità ed identità
Sì fondato sulla propria storia io ringrazio perché ognuno di voi qui porterà o a Porta o è qui perché ha portato un suo contributo e soprattutto ringraziamo nelle Merlino perché è lui che ha tenuto insieme
Tutto quello che oggi si porta qui e anche quello che riusciremo a fare dopo grazie
Grazie
Dice Rauti il grazie ovviamente anche il leader per i ringraziamenti
E che ha voluto farmi il
Il milite ignoto rappresenta lo ribadiamo anche il senso del dovere allora ognuno Dinoi nel suo ambito o in quelli che ritiene i suoi ambiti
Prova a compiere il proprio dovere naturalmente ricordare lo strazio Oria
Continuo a pensare che sia uno dei principali noi principale perché il principale il vivere oggi pensare al futuro ma è uno dei principali doveri che tutti noi portiamo invitando sul palco il capogruppo cioè l'Italia in Commissione giustizia Salvatore Alberto Balboni
Che io
Il di leggo prima di rilasciarli la parola leggo
Leggo un testo che scritto nel mille novecentoventi da Giulio due che fu il vero ideatore no del pensiero del mille della tumulazione del milite ignoto e dice qualcosa che forse ritorna anche oggi
E che credo sia centrale un po'nel ragionamento dell'impegno ultimo del senatore barboni
Tutto sopporto e vinse il soldato dagli ingiuria gratuita dei politicanti De Giorgi giallastri alla calunnia ferocia scarico di una terribile responsabilità
Tutto sopportò e tutto virus da solo al soldato bisogna conferire il sommo onore
Ecco negli ultimi giorni c'è stata una polemica sul le grafiche che hanno ricordato il milite ignoto qualcuno avrà visto una grafica
In sé davvero molto bella se non fosse che rappresentava di soldati americani durante la guerra di Corea
E una cartina geografica altrettanto bella perché antica perché riguardava il Venezuela se non sbaglio quindi la mancanza di naturalmente di rispetto
E sia per barboni non solo ma principalmente ha denunciato tutto questo
Sì grazie
Buongiorno a tutti i complimenti
Sabella cauti e Emanuele Berlino per avere voluto e organizzato questo incontro doveroso
Perché
Non c'è dubbio che cento anni fa
La tragedia delle acque della prima guerra mondiale
Fu però anche per l'Italia
Un momento importantissimo per concludere il percorso del Risorgimento
Per portare a compimento non soltanto sul piano dell'integrità territoriale ma anche proprio dell'identità nazionale
Il percorso che ha portato l'Italia che oggi conosciamo la nazione italiana nasce anche nelle trincee della prima guerra mondiale
Dove gli studenti universitari combattevano a fianco dei contadini
Magari siciliani o i giovani artigiani del Triveneto o o della Lombardia combattevano a fianco dei borghesi dei professionisti degli impiegati o degli operai metalmeccanici quello fu il primo momento il momento più importante in cui
Tante generazioni provenienti da regioni molto diverse fra di loro con storie diverse con con esperienze diverse con cultura riversa
E con sensibilità anche tra loro molto diverse però comprese ero che era molto più importante ciò che li univa che ciò che di diversificata questo poi succedeva in tutte le nazioni europee
Che in quel tragico conflitto si scontrarono perché
Contrariamente a quello che pensavano
I marxisti di allora che oggi c'è lavorano i cento anni del partito comunista ma dimenticano di celebrare invece il milite ignoto che oggi invece noi stiamo giustamente ricordando e non ci fu una solidarietà di classe
Tratta e creata soltanto sulla base di un'ideologia che poi dimostrato tutti i suoi errori ma ci fu invece una grande solidarietà nazionale perché il sentimento nazionale che animava quei giovani
è la più grande bella eredità che anche noi oggi dopo cento anni e siamo qui per celebrare perché
Come giustamente ricordava prima Isabella
Una comunità nazionale non è composta soltanto da evidenti
La comunità nazionale molto di più di una comunità nazionale fanno parte ciò che sono vere coloro che sono venuti prima e ciò che hanno realizzato e fa parte anche di una comunità nazionale chi verrà domani perché la nazione non ha senso se no no
Nel momento in cui rappresenta le radici da cui poi poca può scaturire il nostro il nostro futuro il nostro futuro è ovviamente nelle mani delle giovani narrazione delle giovani generazioni quindi questa è
Questa è la nazione che è nata in quelle trincee
Questa è la nazione che nata dal sacrificio di quei seicento mila giovani che hanno dato la vita
Sapendo di combattere per qualcosa andava anche al di là della loro stessa esistenza fisica ed è il grande messaggio che noi dobbiamo oggi e celebrare ricordare perché
Guardate non è un caso che si fa questa manifestazione qui oggi
Questa sala intitolata i caduti di Nassiriya tutti i caduti di tutte le guerre sono fratelli
Vedete quel manifesto contro il quale io faceva riferimento Emanuele prima quel manifesto contro il quale io ho protestato tant'è vero che poi subito è stato
Cancellato dal sito
E non è offensivo in quanto rappresenta Soldati perché i soldati di tutte le guerre sono fratelli anche quando si sparano o o si combattono da una trincea all'altra perché combattono
Per dei valori che sono sempre e comunque positivi perché combattono per lavoro patria
Ecco in questa in questa sala che è dedicata ai caduti di Nassiriya noi anche simbolicamente tracciamo un filo che unisce i caduti della prima guerra mondiale i caduti delle altre guerre
E dell'Italia i caduti della Seconda guerra mondiale da qualsiasi parte si combattesse la nona importanza perché combattevano per ciò in cui credere
E riunisce anche ai
è caduto in Assiria perché anche questi caduti hanno combattuto per la pace per la sicurezza e perché l'Italia e tutto l'Occidente potesse continuare a prosperare
Nella civiltà nella libertà e nella democrazia quindi se noi oggi sappiamo
Operare questa sintesi fra valori di giustizia sociale fra valori di identità nazionale e fra valori di difesa della libertà ed erano tre della democrazia credo che così facendo prenderemo
Veramente onore a questi caduti a tutti i caduti e credo che questo sia il modo migliore per ricordare il loro sacrificio grazie
Ora invito intervenire il capogruppo di Fratelli d'Italia in funzione Difesa della Camera nonché responsabile dipartimento difesa del partito l'onorevole Salvatore De vita
E con
Riprendendo una una delle sue delle tante e aggiunse suggestioni salvare barboni no italiani da tutte le regioni e quando si parla di una guerra mondiale non si può naturalmente non ricordare il il sacrificio di tanti e di tutti ma anche se non in particolare naturalmente dei soldati che venivano dalla Sardegna
E con che avevano una caratteristica rispetto a agli altri che naturalmente non era il coraggio perché il coraggio era di tutti
Ma che e erano un po'come dire un po'più isolati rispetto agli altri perché l'accento sardo il
In lingua Libardo parla lo sa bene e quindi più difficile da comprendere per noi delle dei continenti eppure e pure per quanto non si siano incrociati all'interno forse nella stessa trincea
Il sangue ha fatto sì che fiorisce un'Italia diversa e più come giustamente si diceva illazione dovuto Risorgimento di pochi riferita
Decibel manovale ti ringrazio ringrazio anche Isabel il gruppo al Senato i miei colleghi al Senato tutti voi
Perché oggi celebrare il milite ignoto mi dà un grande orgoglio per l'obiettivo forse qualche anno fa quando incominciato a far politica era impossibile tutte le forze politiche
Da sinistra a destra si sono inginocchiati possono andati onorare il treno dove che ha trasportato il milite ignoto e oggi sono tutti unanimi nel ricordare questo soldato tutti caduti
Di quella grande guerra bisogna ricordarlo il quattro novembre
Ha consegnato l'Italia a attratto l'Italia ci ha dato l'Italia ha unito l'Italia
Serve anche è questo il nostro obiettivo da tempo nel raccontare la storia di chi senza nome poi non purtroppo non non non può essere tramandato come eroe
Della della Grande Guerra come eroe nazionale ma anche di chi uno ma c'era è che la la storia deve consegnarlo Alberto Riva Riva di villa Santa che l'ultimo caduto della Grande Guerra
Come dicevamo era Attilio Deffenu
Persone diverse ragazzi diversi che venivano da ceti sociali diversi Alberto Riva Santa da famiglia borghese piemontese trasferito a Cagliari Attilio Deffenu sardista sindacalista completamente diverso
Uno ucciso Deffenu quando poteva andare in licenza ucciso purtroppo
Era un poeta anche quando invece andare licenza rimase in trincea Alberto rivale dirà Santa quando era l'ultimo l'ultima mitragliata prima per la fine della guerra
E queste sole purtroppo in nei nostri tempi vengono dimenticate e quando qualcuno dice i nostri ragazzi sono stati costretti migliaia di vittime
Per perché è cosa ci si dimentica lo scopo che avevano quei ragazzi che orgogliosamente come ha detto partivano minorenni per andare in trincea velivolo rispediti indietro perché nessuno li costringe a passare minorenni
Contro la loro volontà e loro conclude alloro la al compimento del diciottesimo anno ritornavano andavano a combattere per quell'Italia per il sogno italiano e allora quel sacrificio
è doveroso ricordare il milite ignoto ricordo
Ricordare che i militari la forza armata
Non non amano la guerra non amano
Andare a uccidere non amano la violenza
Non lo so loro fanno il loro lavoro per farci vivere in pace
Loro lo fanno ieri come oggi
L'Italia si è difesa
L'Italia è andata a combattere per difendere degli italiani ma sono andati in non siamo andati noi o ad offendere un altro popolo nera andiamo mai come ieri come oggi in altri Stati ad offendere a conquistare e andiamo aiutare quando sono finito direi nel ritiro dall'Afghanistan
Che è stato tutto inutile è una grande bugia perché ho conosciuta ragazza afgani di Pantani che hanno potuto vivere è conoscere la pace grazie ai nostri militari
E chiedo di prendere un qui in Italia sugli nelle università raccontando che a loro non mancava niente
Certo non era un ambiente sereno era ambiente pericoloso dovuta agli attentati alla presenza sempre i talebani
Ma non potevano studiare e venendo qui i conti sono stati costretti perché le forze alle attese sono andate son tornati talebana
Ah quindi ne dobbiamo quello che noi il messaggio che lanciamo oltre onorare la memoria riscoprire la storia raccontarla com'era
è come è stata scritta
Dopo quei giorni una vittoria di un popolo perché da sardi
Nessuno qualcuno in Sardegna qualcuno sa vuole raccontare un'altra storia
E vuole raccontare quasi che fossimo costretti ne sono atti a combattere orgogliosamente per costruire l'Italia Brigata Sassari andata sapendo benissimo cosa andava a fare a costruire l'Italia
E nessuno accorcia costretti e questo non non vuol dire che non siamo orgogliosamente sardi ecco la nostra lingua e col nostro non abbiamo scelto di essere italiani
Ne abbiamo i nostri genitori i nostri nonni hanno scelto di essere italiani e hanno combattuto per per questo
E in questo modo noi dobbiamo in tutta la terra da tutte le regioni dalla Puglia la Sicilia quindi non è
Assolutamente un'esclusione e infatti fa commozione ne fa commuovere che ancora oggi in quelle montagne ritroviamo i resti di quella battaglia
Con tutta una storia ancora da da scrivere ed a costruire una storia che dobbiamo tramandare ai nostri figli il messaggio che lanciamo al governo
Del quattro novembre il quattro novembre deve ritornare ad essere una festa che non vuol dire darsi alla pazza gioia vuol dire essere orgogliosi di quel di quello che hanno fatto voglio un Milan con le donne voler famiglia perché oltre agli uomini che combatterono sacrificio un anno fa agli altri e hanno fatto alle famiglie che li lasciavano partire
è purtroppo non li hanno visti tornare
Un sacrificio di tutti quindi anche il ma se l'altro messaggio quando parliamo dei nostri militari nelle missioni internazionali o lavoro che fanno i tutti i giorni ricordiamo di portare rispetto perché loro lavoro sembra oscuro non lo vediamo tutti i giorni ma veramente difficile per loro e per le loro famiglie grazie
Saluto Salvatore la pietra che ci ha raggiunti e invitando il senatore Luca De Carlo
Che è anche
O forse prima di del resto alpino
Una
Una suggestione
Sul come dire sui militari che combattono perché devono perché giusto ma non perché vogliono farlo
In Veneto non soltanto in Veneto ma intendo c'è forse il più importante c'è un segreto militare in volo sul Monte Grappa e benissimo naturalmente e insieme ai soldati italiani ci sono i soldati di quelli che all'epoca erano i nostri nemici non una tomba accanto all'altra ma all'interno dello stesso posto perché perché chiaro che all'epoca ci si sparava contro eppure come si diceva anche prima si combatteva per delle patrie e e anche una volta finita la guerra si può trovare tra chi sia combattuta
Grazie grazie Manuele e grazie anche ai colleghi che mi hanno proceduto oltre ovviamente Isabella per aver organizzato anche questo momento di di di conoscenza di riflessione né di memoria parto da quello che dice Emanuele cioè io che vivo sono cresciuto insomma in mezzo tra quelle montagne che sono state teatro di tante epiche battaglia insomma il Col di lana e grappa
Il Monte Paterno la Marmolada cioè tutte cime che rievocano sempre prima guerra insomma la stazione stessa del mio Comune Calalzo è una stazione viene costruita per la guerra il punto terminale di tutte le derrate alimentari che alle persone che arrivavano duecentocinquanta capi bovini al giorno per poi rifocillati le truppe quindi abbiamo vissuto la guerra i nostri avi in prima persona le cicatrici sono ancora presenti su su tanto territorio non le trincee ma anche la montagna le montagne scavate dilaniata e poi da da dalle mine e dalle dalle bombe
E poi ricordo anche quando tre anni fa alla Camera insieme al mio amico Sasso onorevole Deidda abbiamo per il quattro novembre meno centodiciotto per ricordare il quattro novembre ne novecentodiciotto abbiamo in aula commemorato punto quella data srotolando la nostra bandiera insomma due le nostre bandiere
E quale fu ce lo ricordiamo sono arricchiamo del presidente fico che disse levate lo striscione
E questo fu per noi un un un un'offesa grandissimo sopra il te il tricolore non è uno striscione
Il tricolore non è un un un banalissimo striscione il tricolore è qualcosa di più e la ci siamo resi conto di come fosse difficile
Commemorare Centanni della fine della guerra
E da lì abbiamo iniziato un percorso difficile dove sempre noi siamo stati protagonisti no ricorda anche altre battaglie che abbiamo condotto semi da soli come quel sulle foibe oggi è patrimonio culturale di tutti a conoscenza memoria di tutti ma noi abbiamo lavorato tanto continuavo a lavorare presso a Merlino con il Comitato dieci febbraio mai tanti esuli insomma gente che si è messa a disposizione non per fa farne una memoria di parte
Ma per rendere la memoria disponibile a tutti ed è questo il nostro scopo è la stessa cosa che abbiamo iniziato a fare noi
Tre anni fa con quello con quella con quella bandiera assoluto latta in aula e da lì poi una costante continuo richiamo i nostri valori alla pace e alla sua difesa convinti come siamo
Che esista ancora una patria e soprattutto convinti come siamo che il sacrificio di tante persone non solo come citava giustamente e Sasso prima non solo quelli che sono stati al fronte
Ma anche quelli che hanno potuto patito nella mia terra per esempio Landella femm quel famoso anno nel quale gli austriaci sfondarono e i nostri veniva rimasero praticamente senza senza mangiare io noi perdemmo la mia famiglia perse il suo tris no il mio tris nonno perché veniva pagato con un panino lo portava i nove figli e lui non mangio mai
Morì di fame di stenti e quello fu un combattente vero
Al pari di quelli che combattevano in cima a Monte Piana
E quindi vedete è anche solo per loro se oggi avessimo un dubbio sul perché commemorare quella data e questa data
Noi dovremmo pensare che nelle nostre famiglie ognuno di noi anche quelli che oggi sono più reticenti anche quei marxisti che citava prima Alberto Balboni giustamente che sono oggi arresti
Avere una memoria condivisa condiviso e a parlare di patria
Quella stessa padre che consente anche a loro oggi vi siete magari nei banchi sia del Senato che della Camera
Perché è grazie al sacrificio di quei tanti uomini di quelle tante donne che oggi noi possiamo qui essere qui ad esercitare la democrazia e quindi è nostro dovere ricordarli ma ricordarli proprio quale usando una forzatura quali strumento di costruzione della patria
La patria
Ci costruire
Con quest'ultimo tassello che era la fine del Risorgimento e che vede appunto persone di Seti diversissimi e di località diversissime combattere sulle mie Dolomiti
Se andiamo a vedere i sacrari anche quello di Cortina sono sepolte persone che vengono da qualsiasi punto d Italia
E in un contesto anche difficile come quello veneto come quello bellunese che per un po'di tempo oggi le cose stanno cambiando grazie a Dio grazie agli uomini di buona volontà per cui ci siamo anche noi
è stato un posto dove il tricolore dava fastidio dove qualcuno invitava a buttarlo nel cesso per noi non ci siamo dimenticati
Noi non ci siamo noi continuiamo ricordare che noi invece quel tricolore lo abbiamo sempre onorato
Dobbiamo onorato e quest'anno approfittando de L'anniversario del milite ignoto da coordinatore regionale del Veneto ho proposto a tutti i consiglieri comunali del vento e tanti sono stati quelli che hanno conferito la cittadinanza al al milite ignoto tantissimi da tutte le province da Rovigo a Belluno
E con anche la stragrande maggioranza delle dei voti a volte anche all'unanimità a dimostrazione di come li nostro amor patrio che lo stesso More patrio
Di quelli che che cento anni fa combattevano per noi stia penetrando nella società
Perché è vero noi siamo figli di questa patria questa patria dei confini le conosciamo quali sono i nostri confini ma abbiamo sempre visto i nostri confini come un'opportunità mai come un muro noi non abbiamo mai
Esercitato la la nostro amor patrio contro qualcuno semmai sempre per far capire agli altri che ci visitava Tivoli tornerà da noi quali fossero i nostri ideali mai siamo stati chiusi rispetto a ciò ed è giusto che oggi nelle scuole nei comuni le amministrazioni pubbliche e le scuole soprattutto si è riappropriato di quella che una vera vera vera identità nazionale che ha i suoi singoli
Il milite ignoto e uno di questi
Le montagne Dolomiti sono uno di questi il cappello d'alpino per me è il massimo di tutti questi ma anche e soprattutto quel tricolore che per noi resterà sempre un vessillo e mai uno striscione grazie
Senatore
De Carlo ha citato il il tema della cittadinanza onoraria
Lo dico in doppi in doppia veste insieme a al Dipartimento difesa del partito ma tutti quanti tra l'Italia a insistito con i propri eletti affinché venisse concessa la cittadinanza onoraria al milite ignoto ma non soltanto
Non l'ha fatto soltanto Fratelli d'Italia anche se insomma a volte i confini sono labili ma in realtà esistono ma l'ha fatto anche citava prima con Alice Braga il buio essere presidente insomma meno tra poco ne parleremo
Però questa questo impegno sulla cittadinanza ma milite ignoto nasce prima ancora dal gruppo Medaglie d'Oro e dall'Anci
E quindi chiedo al vice sindaco di Rieti ma anche avvilisce presidente regionale dell'ANCI vedere Sinibaldi fritto
Grazie intanto ringrazio chiaramente Emanuele per lietissimo invito e la senatrice Rauti Cravero organizzato questa piacevolissima importante momento di riflessione di ricordo
Io dico subito che come ha già detto Emanuele l'Anci nazionale già dal due mila venti a sostenuto aderito ad una ad una proposta del gruppo Medaglie d'Oro al valor militare
Sostenuto anche dalla dal Consiglio permanente delle associazioni d'arma di conferimento di proposta non un progetto che si chiama
Mi divenne noto cittadino d'Italia che è stata stato di proposta del conferimento alla cittadinanza onoraria in tutte le municipalità italiane
è stato un lavoro abbastanza duro anche perché si è inserito in due anni non perfettamente diciamo facili con tutte le situazioni che abbiamo vissuto con la pandemia tutti quanti e con la le gli adempimenti e responsabilità restringimenti e soprattutto i sindaci hanno dovuto diciamo gestire sui propri territori però tantissimi di quegli otto mila comuni quasi otto mila quasi la totalità fa parte del dell'Associazione Nazionale dei Comuni hanno conferito sono sempre di più quelli che stanno conferendo la cittadinanza onoraria al milite ignoto
Chiaramente mi onoro di rappresentare la città degli editti
Ma qualche settima settimana fa ha conferito a Chiesa la cittadinanza onoraria al milite ignoto questo perché non soltanto per un discorso di rappresentanza o di diciamo pura
Commemorazione ma perché quando si riceva Emanuele prima quando si commemora si celebra qualcosa
Lo si fa anche ricercando uno spirito diciamo identitario e e quelle piccole patrie qui si faceva riferimento prima sono i nostri otto mila comuni in cui dappertutto c'è una chiesa
Stessa la stazione dei carabinieri una scuola e quasi sempre un monumento ai caduti
Quel monumento rappresenta nella vita delle comunità locali soprattutto di quelle piccole e piccolissime quel momento durante l'anno in cui si ritrova ci si riconcilia con quella che è la storia anche locale
E che in qualche modo conferisce anche orgoglio alla comunità territoriale che ha dato magari anche spesso uno due o tre o qualche decina qualche volta di caduti alla patria in momenti in momenti significativi e fondanti della nostra nazione quindi credo che sia stata sia stato un bene che l'associazione dei Comuni
Si sia aggiunta a diciamo acque alle sollecitazioni di vari gruppi e chiaramente lo ha fatto soprattutto attraverso gli eletti di Fratelli d'Italia Minetti di Fratelli d'Italia all'interno delle varie municipalità e che fanno parte come Mendel delle delle strutture regionali o nazionali
Dell'ANCI hanno chiaramente sollecitato e spinto affinché affinché anche la sua azione azione dei Comuni riconoscesse questo importante momento
E sostenesse questo progetto che è stato proposto già dal due mila venti ci sono state alcune resistenze ma purtroppo spesso accade ma penso che ormai questo centenario possiamo dire sia stato veramente partecipato da da stragrande maggioranza delle municipalità italiane e che in ogni città si si si è proposto ossia conferita la cittadinanza onoraria a Mila ignote a questo secondo me è un fatto molto significativo anche perché in un momento e chiudo in un momento in cui lei comunità territoriali sono chiamati ad un ad una ripartenza sono chiamate anche a ritrovare uno spirito
Per ripartire dopo un anno e mezzo molto difficile sicuramente aria affondare a ricercare la forza di quello spirito di ripartenza nelle radici storiche e culturali e bagnate con il sangue di quello che è stato un momento fondativo della nostra nazione sicuramente e e certamente io un atto che incoraggia e da e da la forza e l'energia necessaria per ripartire grazie davvero
Grazie Salvi sì tanti comuni hanno deciso di non c'è la cittadinanza onoraria al milite ignoto
E tra questi comuni c'è il Comune di Verbania perché qui comuni Verbania ci sono varie motivazioni da prima perché lo dico ovviamente come dire in maniera autoreferenziale e con la soddisfazione nasce anche e soprattutto grazie all'impegno nel comitato dieci febbraio locale
Che io ho l'onore di guidare a livello nazionale ma anche perché come diceva Sinibaldi
Questa comunque il conferimento cittadinanza onoraria non è stato soltanto una scelta di comuni di centrodestra e infatti il comuni di Verbania direttora sindaco di Partito Democratico
E qui abbiamo a nome del comitato ma soprattutto del Comune di Verbania
Capisce Zucco che è vicepresidente del consiglio comunale
Un giorno a tutti
Il sono Katiuscia Zuko sono membro del Comitato dieci febbraio di Verbania
Ed è una grandissima emozione e con immensa onore che mi trovo oggi qui davanti a tutti voi
Per promuovere con orgoglio questa magnifica manifestazione
Sono consigliere comunale di Verbania e oggi in tale veste rappresenta la mia città lì sul sindaco e la sua amministrazione
Sono inoltre una volontaria della Croce Rossa di Verbania delegata dal suo presidente Ettore Franzi a porgervi con rammarico le sue scuse per non essere potuto venire a presenziare a qua
Verbania ha dato i natali a illustri personaggi in ambito artistico sportivo e militari
Come il generale Luigi Cadorna senatore del Regno d'Italia che noi onore Remo il sette novembre prossimo ricordando anche i soldati caduti
Raffaele Cadorna capo di stato maggiore e poi senatore della Repubblica italiana
Generale di corpo d'armata una figura illustre della guerra di liberazione
Paolo tuba ex poi noto scultore
Che ha rappresentato in tutto il mondo la Belle Époque lasciandoci in eredità alcune delle sue più prestigiose opere che sono visibili appunto nella nostra città
Per finire ad oggi Verbania vanta sportivi di livello mondiale europeo e nazionale come Filippo D'Anna ed Elisa Longo Borghini campioni olimpici mondiali di ciclismo
Finalista all'impianto mondiale e Carlo Tacchini per la canoa ed infine per la boxe il campione italiano nella categoria supermedi Ivan Truffaut
Concludo onorando il milite ignoto il tuo nome e anche Verbania
Che il tuo ossia un ricordo indelebile nel tempo
Ringrazio Emanuele per questo questo invito per me è stato molto importante ho approfittato allentare un po'i giovani che in questo momento sono per lui di fondale fondamentale importanza
Tre e invito tutti voi a venire a trovarci a Verbania io agirò molto un po'o mangiarla
Sono molto orgogliosa anche per aver l'opportunità di di conoscerete la senatrice Rauti e tutti voi
E grazie grazie a tutti
Giudice grazie per l'intervento ha anticipato un un progetto
Davvero bello nel solco del di quello che si diceva prima e anche durante gli altri interventi cioè il fatto che il milite ignoto rappresentò rappresentare davvero un momento di unità
A prescindere dalle differenze allora lì a Verbania domenica sette ci sarà questo grandissimo evento a cui partecipano
Quarantuno associazioni quarantuno associazioni tra associazioni d'arma soprattutto che sono praticamente tutte quante rappresentate e e altre associazioni insieme per ricordare questa cosa è curioso e che a un evento curioso è giusto è un evento di questo genere participi tra le varie associazioni dico riconosciute associazioni d'arma anche quella di del Piemonte dell'Associazione nazionale partigiani
E che insomma CIA stupido
Parte volendo partecipare al all'evento ma come è giusto e doveroso sia allora per presentarlo Purple Progetto e la situazione invito Francesco Sirtori che del comitato vicepresidente Cominardi nel bagno
Buongiorno a tutti sono Francesco Sirtori vicepresidente del Comitato il dieci febbraio di Verbania innanzitutto desidero ringraziare tutte le autorità civili presenti in questo luogo istituzionale il Senato da la Repubblica sono emozionato e lusingato di poter partecipare a questa conferenza stampa in un ruolo così importante
Inoltre intendo ringraziare il nostro presidente nazionale del Comitato il dieci febbraio il dottore Emanuele Merlino
Il presidente del Comitato dieci febbraio di Verbania il signor Fabio volte e tutto il direttivo abbiamo organizzato una grande manifestazione
Chiedo scusa
Abbiamo organizzato una grande manifestazione con la preziosa collaborazione del Comune di Verbania che ora vi illustro
Il comitato il dieci febbraio di Verbania ha chiesto infatti ai consiglieri mai più morbide Katiuscia giunco che venisse portata in Consiglio comunale all'ordine del giorno
La proposta di attribuire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto anche a Verbania si ringrazia dunque il sindaco di Verbania la dottoressa Silvia Marchioni la giunta del consiglio comunale per aver accolto la nostra richiesta il concomitanza del centenario del Milite Ignoto desideriamo ricordare tutti morti nella Grande Guerra prima identificati anche Verbania al suo milite ignoto
La memoria della prima guerra mondiale rimane diversi aspetti nella storia del nostro territorio
Con l'occasione desideriamo quindi rendere onorevole vittime di una guerra che costò la vita a seicentocinquanta mila italiani
Con il milite ignoto si commemorano tutti quelli che hanno combattuto per la padre per il cui corpo non è mai stato identificato
L'Altare della Patria a Roma ospita al suo interno la tomba del Milite Ignoto
Elemento fondativo dell'identità nazionale italiana questa importante manifestazione ha avuto il patrocinio di via del comune di Verbania della provincia del Verbano Cusio Ossola e della Regione Piemonte e di numerose importantissimo associazione d'arma però grazie alla vostra cortese attenzione Francesco settori
Grazie alcolica presidente
Grazie vede grazie alla senatrice lauti
Ovviamente per chiudere il momento dedicato a Verbania
Ribadisco è già stato fatto l'invito naturalmente intervenire domenica domenica sette lì sul lago Maggiore
è un posto dove fa un freddo epocale ma di un come come gran parte dell'Italia naturalmente ma è un posto bellissimo e tra l'altro proprio perché da lui che avviene generale Cadorna tutelarlo maggiore costellato di monumenti bellissimi dedicate alla a sacrifici ai nostri soldati alla prima guerra mondiale tra l'altro ripuliti anche ultimamente proprio da allora per chiudere questo questo momento lascio la parola lo ringrazio ovviamente per essere qui per l'organizzazione del tutto
A Fabio volte che il nostro presidente locale
Buongiorno a tutti grazie alla senatrice outing grazie un ringraziamento particolare anche al nostro Presidente nazionale Emanuele Merlino ma sicuramente per noi essere Poggi è un grandissimo onore perché ovviamente non siamo abituati ad essere Operation istituzionali così importanti
Voglio ringraziare il sindaco Siviglia marchio Niene perché da subito c'era dato quella fiducia per portare avanti una commemorazione così importante
Generalmente nelle altre città queste commemorazioni vengono portate avanti dalle associazioni d'arma a Verbania è stata un'associazione culturale civile quindi noi abbiamo un peso maggiore una responsabilità maggiore rispetto a tutte le altre città
Milite Ignoto il tuo nome anche Verbania
Un nuove perché perché Verbania con il battaglione Pallanza battaglione intera
Adatto parecchi figli di quell'Olocausto pone anzi i col sacrificio
Noi non abbiamo avuto campi di battaglia direttamente nella nostra città ma abbiamo detto incide quella famosa linea Cadorna
Che ancora oggi e di chi è visibile no scuole vanno visitare studiano è appena stata tra l'altro ristrutturata dal Comune di Ornavasso
E possiamo capire immaginare cose una trincea la vita
Il soldato come dire
Vite di giovani
Che avevano davanti in futuro
Anche un segno semplice amore per la propria fidanzata con le proprie famiglie spezzati
Per un amore più grande che è quello dell'approvazione
Quindi veramente
Milite Ignoto autonome anche Verbania abbiamo voluto creare questo il Magus manifestazione forse l'unica in tutta Italia diciamo anche con un minimo di orgoglio lavoro svolto perché abbiamo iniziato molti mesi fa che porta quarantacinque patrocini
Quanto cinque
Tra l'altro anche ANCI ringraziamo anche il presidente della regione Piemonte
Costavano tutto Corsaro
Il la Regione Piemonte con il governatore Cirio
Quindi veramente una manifestazione che ha voluto coinvolgere e vedo invero Banja Emanuele una città che si è stretta
A questa manifestazione così importante e nuovamente voglio ringraziare il Comune per averci dato questo questo onore di portare avanti
Una manifestazione solenne perché non capiterà più e portato avanti quel nome il Comitato dieci febbraio pernottano nuvole grazie a tutti
Grazie Fabio c'abbiamo la conclusione di questo lungo momento di emozioni di condivisioni
E si è detto prima il il passato ci fa essere definibili ma deve spingerci a finire a lavorare impegnarsi nel presente naturalmente nel futuro e allora
E il milite ignoto
Medaglia d'Oro al Valor militare di mio figlio di una stirpe prova da prove e di una millenaria civiltà resistette inflessibile trincea di contese Prodi con suo coraggio nelle più cruente battaglie cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria
Io
L'ho pensato oggi abbiamo pensato di invitare una persona che naturalmente non può essere accostata al sacrificio alla prima guerra mondiale ecco questo è chiaro
Ma al come dire al sacrificio nel presente all'impegno nel presente allora nel il ventiquattro aprile del due mila undici un
Terrorista chiamiamolo chiamiamolo così insomma sarebbe da spiegare meglio sarebbe più lungo troppo lungo da spiegare si alzò in piedi all'interno del volo Parigi Roma con un coltello con una lama lunga dieci centimetri
Per dirottare l'aereo portarlo a Tripoli che forse a Tripoli un ci sarebbe arrivati mai comunque ma sicuramente la vostra presa in ostaggio
Avrebbe come dire ha sofferto molto più che un semplice
Dettagli taglio sull'agorà se non fosse intervenuto un uno Stewart dell'Alitalia nella fu all'Italia naturalmente a sventare la il tentativo di dirottamento per questo Ermenegildo Rossi che invito a prendere posto sul palchetto ha ricevuto la medaglia d'oro al merito civile e che è un onore enorme intimando di Daloui
E qualcuno forse se lo ricorderà questo episodio non tanto per l'episodio in sé fortunatamente senza ti come dire drammatici ma perché nel due mila diciassette sei anni dopo quando gli venne concessa la medaglia e anzi l'anno successivo su vari giornali in particolare sulla verità
Uscì un va Luciano vari articoli è uno l'intervista a presidente Giorgia Meloni
E che aveva un titolo le ROI di cui l'Italia si vergogna perché il la Medaglia d'Oro Luigi Dossena dovete prendere da solo senza nessun tipo di cerimonia non è come dire questo in contrasto per raccontare perché è successo questo
Ma per raccontare invece al contrario
Quanto gli esempi del passato siano in grado di come dire spingere molti a fare gesti eroici o quanto meno enormemente solidaristici al costo della vita anche nel presente
Grazie allora sinceramente onorato di poter essere qui in questa Assise
Lasciatemi ringraziare la senatrice altri Emanuele Avellino e tutti i presenti senatori parlamentari tutti voi che più ascoltato
Perché sicuramente questo è un momento importante
è un momento importante perché si parla di milite ignoto ma si parla di valori quei valori che ci sostengono sempre comunque nella vita di tutti i giorni che lucano i giovani per un futuro migliore
Io ho ascoltato prima dal dal senatore De Carlo il nome di un monte del Monte Paterno ci sono molto molto affezionato coinvolte perché nelle mie come dire delle mie passioni c'era anche quello di andare in montagna
E quel Montello scalato
Come dire
Ho trascorso dei momenti importanti su quel monte perché perché logicamente quando si parla della prima guerra mondiale si parla della trincea tra italiani austro-ungarici
Non ci si sofferma a come dire a riflettere su quello che è realmente accaduto in quel monte completamente come dire segnato da cunicoli cunicoli che sono stati
Piccola ti ammazzano
E su quel monte come in tutte le Dolomiti esce la pietra viva
Quindi immaginare questi ragazzi questi diciottenni questi ventenni in un freddo incredibile pensiamo semplicemente all'inverno
E vestiti in una maniera sesto non idonea non comunicati che oggi si possono avere per fare alpinismo
Vedete articolare quei cunicoli dove la loro altezza più o meno dico metri due metri e mezzo con larghezza di due metri non hanno come dire proprio perché ti ha tradito proprio perché si utilizzava il piccone
Hanno questa pietra dove ci sono il segno ancora delle picconate
E queste gallerie create semplicemente per arrivare sempre più vicino al nemico o addirittura permettere una dinamite per cercare di vincere la battaglia
Beh immaginare questi giovani che morivano su quelle montagne che morivano proprio perché gli altri facevano la stessa cosa
E quindi chissà quante persone sono morte
Dentro le macerie di una montagna o semplicemente perché sono scivolate perché i sentieri erano quello che erano e comunque ci sono delle pareti da da da dover in qualche modo attraversare
Bene quelle morti
Dove quel cortile in pratica
Non ne abbiamo più nemmeno visto non la loro scomparsa che cosa determina non soltanto la morte di un valoroso soldato ma la nascita di tutti quei valori che hanno creato l'Italia
Che hanno creato la nostra educazione che hanno creato i nostri valori
Vedete
Più volte mi sono chiesto in quel momento che narrava Emanuele
Perché ho fatto quel gesto
E a volte all'inizio mi ero dato la risposta ma per l'educazione familiare ricevuta
Perché la mia famiglia mi ha fatto capire quali sono i valori
Ma io penso che tutto questo non basta c'è dell'altro
Cioè che nascere in questa patria in questo Paese studiare la storia riflettere esattamente come oggi come siamo arrivati ad oggi e grazie a chi ciò ha portato fino ad oggi a vivere comunque dei momenti più serenità penso che questo è intriso dentro di noi in ognuno di noi quindi un gesto di salvare qualcuno diventa la normalità
Per chi si sente dentro questi valori
Ed è per questo che molto probabilmente in quel momento oppure come dire fatto quella cosa perché dall'altra parte non si poteva prevedere una
La vita
Che magari stava come dire in grandissima difficoltà mettiamola così
Quindi oggi parlare del milite ignoto significa parlare delle nostre radici significa parlare di un'educazione civica
Che purtroppo si questa se ne parla sempre di meno se ne parla sempre di meno nelle scuole perché vedete non basta a mio avviso dire a un giovane questa è la storia e la tua storia
Io credo che sia importante fermare quel giovane far capire effettivamente quello che è accaduto quello che quelle vite hanno sofferto il partito in quel momento
E quindi credo che questi valori noi li dobbiamo sottolineare sempre e forse in un mondo in completo cambiamento dove i vari popoli stanno cercando di unirsi magari proprio non certi valore ma comunque di unirsi non dobbiamo assolutamente dimenticare le nostre origini non le dobbiamo dimenticare perché ogni popolo è diverso dall'altro per la sua storia perché come ad oggi è arrivato a vivere la sua storia
Quindi come ho detto all'inizio
Veramente onorato di poter di poter stare qui di poter parlare del milite ignoto e di proibire che l'Italia grande grande semplicemente perché è stata creata in quel momento in cui sono morti da delle grandi persone grazie
La storia fondamentale conoscerla
Per prendere spunto per non ripeterla nelle tragedie traspare anche bisogno di emozione di narrazione il racconto il per qualcuno ricorderà quella famosa frase la sua canzone ha fatto più di un generale dedicato alla leggenda del Piave
E quindi di raccontare le nostre storie significa raccontare quel che è successo rendendolo vivo in un libro che forse verrà citato pubblicato nel due mila diciotto sempre dalla casa editrice idrovolante invito l'editore né dell'orco
E veniva scritta la storia vera di un soldato proveniente da Pomarico che è un piccolo paese della Basilicata e lui scrive aveva scritto ai genitori tra l'altro e di origine mio borbonica diremmo noi oggi ha scritto che era andato a combattere per fare più grande d'Italia anche perché tra le sue letture c'erano quelle non di ma capace di rendere coraggio e valori di Emilio Salgari e nelle storie che abbiamo vissuto
Contribuiscono a fare quello facesse quello che siamo però c'è bisogno di Marrazzo c'è bisogno di racconto c'è bisogno di mozione di volontà di farlo
L'idrovolante l'ha fatto con gli eroi durante nel due mila diciotto dedicata alla fine della prima guerra mondiale lo rifà oggi con ignoto un limite che è sempre una raccolta di racconti grazie all'editore l'orco che ringrazio
Grazie a Emanuele giorni permette graffi del tu grazie alla senatrice ad altri per per l'invito grazie all'autorità presente senatore gli onorevoli e amministratori locali
Come anticipava Emanuele Merlino poc'anzi questo nostro volume torna diciamo così sulla scia del Progetto di eroi appunto che nacque nel due mila diciotto in occasione dei cento anni dalla fine della della Grande Guerra e forse con un pizzico di rammarico
Mi verrebbe da dire che è ancora oggi ancora questo libro ignoto militi come lo fu però nel due mila diciotto uno dei pochi a mio parere prodotti editoriali pubblicati in Italia in occasione di queste di queste ricorrenze e riprendendo anche un pochino il filo del discorso di Ermenegildo Rossi che mi anticipava poco fa da editore operatore culturale mi viene in mente effettivamente di sottolineare quanto il nostro lavoro il senso del nostro lavoro debba essere proprio quello di portare riuscirà a portare questi contenuti culturali all'interno di alcuni dei consessi in cui in questo momento purtroppo non non arrivano Ermenegildo Rossi citava le scuole
E oggi almeno perdono nostra
Esperienza Emanuele Merlino potrà confermare visto che c'ha accompagnato da alcune di queste di queste pubblicazioni è diventato fin troppo complicato entrare all'interno di alcuni dei consessi come quelli dedicati agli ai giovani e quindi alle alle scuole addirittura i social network no gli strumenti di comunicazione di massa che tutti i giovani utilizzano anche in tenera età tendono a come dire rende inappropriati c'è questa parola che circola alcuni contenuti
Dedicati appunto alle vicende belliche che fanno parte in qualche modo della della nostra storia ed è successo anche succede tuttora talvolta anche con alcune con alcune alcuni indicono alcune poesie con alcuni contenuti culturali dedicati al al soldato sconosciuto che il che è paradossale no se pensiamo che la musica tratta tra i giovani
Anche minore di diciotto anni va per la maggiore mentre alcuni contenuti di questo genere alcuni linguaggi associati a una realtà com'è stata quella della della guerra cento anni fa che non sono così tanti poi se vogliamo
Cento anni quattro generazioni fa cinque generazioni fa sia diventata inappropriata quindi si è diventato complicato cercare di diffondere alcuni di questi messaggi attraverso proprio i giovani che sono invece i depositari del del ricordo o quanto meno dovrebbero dovrebbero esserlo quindi la nostra attività
Vorrebbe essere volta proprio a questo tipo di sensibilizzazione perché in una sala come questa ricca di patrioti sembra quasi ridondante nodo verrà andare a Rio a rivangare rimarcare alcuni dei concetti che sono già stati espressi benissimo da da chi mi ha preceduto perché per noi alcune di queste cose sono scontate sono la normalità
Quello che invece diventa sempre più complicato con il passare degli anni e cercare di fare in modo di fare entrare all'interno dei consessi che sono di tali per il mantenimento della memoria condivisa alcuni di questi messaggi è un libero
Con questo codice comunicativo come lo fu il codice comunicativo dirò e quindi con il racconto talvolta ispirato alla realtà talvolta narrato a modi di fiction o ma comunque aderente dal punto di vista storiografico a quella che fu la realtà crediamo possa essere il mezzo più efficace per arrivare al cuore dei giovani con dei messaggi che sono fin troppo eroici no alla sembrano quasi mitologici ma invece sono stati la realtà che ha caratterizzato un'intera generazione di giovani nella prima metà del del Novecento in questo caso durante la la Grande Guerra quindi questo è nostro scopo e questo è quello che auspichiamo di poter continuare a fare
Con le prossime obbligazioni e nei prossimi mesi con questa pubblicazione che vorremmo cercare di portare all'interno delle scuole più allungo possibile a prescindere dal dall'occasione dalla ricorrenza e da questo importantissimo centenari grazie
Grazie delle quello delle scuole
Il il tema ovvero perché il chiaramente come giustamente dicevi noi qui in gran parte condividiamo gli stessi valori sedi ferimenti e e quantomeno conosciamo
Abbastanza la storia quel che è successo nelle scuole necessario raccontarla di più raccontarla sempre meglio questo libro è un libro davvero importante
Forse mi è sfuggito quindi ma ripetere non fa mai male arricchito dalla prefazione della senatrice Isabella Rauti che non so se prima l'ha detto ma omonima contributo davvero importante Busato con importanti tutti i racconti
E importante naturalmente il lavoro che c'è stato dietro portata avanti dalle due curatrici bianca Pennabilli qui con noi oggi che sia di giorno
Non ricordo se tu poco fa o qualcun'altro nei dei vostri interventi ai testi capaci di fare i tuoi manualetto sarebbero scrive a inizio ha visitato la leggenda del Piave
Molto molto probabilmente quando la scritta Parole in musica
Non più di trent'anni fa nel mille novecentodiciotto Ermete Gaeta non immagina che è un autore napoletano non immaginava meglio noto con il nome d'arte viene a Mario non immaginava che più di cent'anni dopo il suo lavoro sarebbe stato ancora così tanto conosciuta conosciuto e amato
Credo che ciascuno di noi tutti quanti almeno una volta nella vita hanno ascoltato la leggenda del Piave l'anno e l'hanno canticchiato da e ne conoscano almeno dei paralleli almeno una strofa
Non pur non sapendo magari non riuscendo a dire quando dove e come l'hanno imparata come se si trattasse di qualcosa che che è innato in noi che abbiamo sempre saputo e conosciuto
Composta come dicevo prima nel mille novecentodiciotto la da leggenda del Piave
Per un periodo e credo che sia in questa sede opportuno in questa circostanza
Costasse detrazione ricordarlo per un certo periodo dal do subito dopo l'otto settembre del quarantatré e fino al a a tutto il mille novecentoquarantaquattro è stata inno nazionale italiano
Perché come significato come spirito come come i valori che evoca a un radici profonde nella vena farmi la facilitazione nel nell'unità nazionale
è stata in nazionale e come altri anche opere come altri brani di di a Mario tra cui il la bellissima il soldato ignoto che abbiamo il cui castello abbiamo riproposto in appendice della di ignoto militi
Sottolinea concretizzare mirabilmente invertiti l'importanza di di una palazzina storica che in molti molti trovassi interventi è stata citata e cioè che è quella della dell'eroismo della della capacità di di sacrificio di molti giovani italiani il trincea durante la guardia durante la Grande Guerra
E una cantina queste pagine queste di sangue di valore di coraggio che sono mirabilmente sintetizzate da un simbolo che è appunto il il soldato ignoto
Il soldato ignoto e e il figlio prediletto di quell'Italia che per recitare ancora una volta la leggenda del Piave short segnali al vento un'Italia vittoriosa
Perché è vero l'Italia nella dopo nella grande guerra assopito e da ed ha offerto sangue e giovani vite ma questi giovani che hanno come come avete diciamo più volte ricordato hanno contribuito a costruire l'Italia ma Unitalia viva forte e vittoriosa
La quell'Italia avesse altri viali al vento l'abbiamo e ci tengo a ringraziarlo e l'abbiamo mirabilmente rappresentata in copertina ignoto meriti
è un'Italia con le ali spiegate
Che vola anche grazie al sacrificio del del soldato ignoto un'Italia che cento anni fa esattamente cento anni fa accompagnato il il viaggio della Del Soldato ignoto in treno no guidati da Roma
Assi e quando si in in tutti non solo non solo nelle città e nelle stazioni
Ma dunque tutti i binari del del che il treno del che trasportava il milite ignoto a Roma per la tumulazione attraversato
C'è raggiante di tutte le età di tutti i ceti sociali
E di tutte le convinzioni politiche mi ha colpito studiando perché diciamo coordinando il lavoro delle degli autisti
E dei dei brividi che hanno contribuito a realizzare ignoto vide abbiamo anche tutte molto studiato letto studiato e ci siamo documentate
Perché fare narrativa non è solo un un divertimento diciamo ma piede anche serie soprattutto se riusciremo come ospitava Daniele io credo che riusciremo ad entrare anche nelle scuole è importante non solo che i ragazzi che le abbiano le nostre strade si divertano ma che studino che vengano perlomeno stimolati a studiare ed approfondire non l'abbiamo fatto
E leggendo appunto studiando sul a proposito della del treno che degli Emmy del mille novecentoventuno
Se era anche un sindaco socialista ora non ricordo di quale Paese dell'Emilia-Romagna sicuramente che ha rimandato ha rivendicato nonostante la la diciamo l'opposizione tra virgolette ideologica c'era già da allora
Bella del suo partito l'orgoglio di essere presente in quanto sindaco di sinistra socialista al passaggio della del treno del milite ignoto questo treno ed è stato veramente incredibile
è stato diciamo la il viaggio del tram da quella che a Roma è stato riproposto adesso in occasione del centenario con un treno della memoria io che è arrivato ieri mattina alla stazione Termini
Io ieri mattina da Rutelli e devo dire che trovare le parole per raccontare lo sbuffo di niente
Da lontano il vedere lo sbuffo della della locomotiva a vapore che è una riproduzione di quella di quella di cent'anni fa avvicinarsi piano piano dal dalla sul binario uno all'inizio all'ente all'ingresso della stazione Termini accompagnata con dalle note della della leggenda del Piave
Peraltro cantata da da da molte delle persone tra essi molti giovani e devo dire che questo è stato veramente un bel segnale
Assiepato sulla sul sulle massicciate dei degli altri binari anche è stato è stato veramente bello in quei momenti come dicevo difficilissimi da da tradurre in parole
Era ho ho pensato tante cose euro una una su tutte l'orgoglio e la la fierezza della felicità la gioia di essere presente lì
Non solo per me ma anche a nome di tutte le le donne che hanno firmato iscritti decompongono ignoto militi
A questo punto l'occasione di ringraziare la senatrice Rauti sia per l'invito di oggi
Sì va bene tagliato
La prefazione alla a questa questa raccolta di racconti tutte le autrici
Che hanno che hanno composti racconti e anche la postfazione e anche ovviamente Emanuele che ha in qualità di presidente del Comitato il dieci febbraio forse anzi sicuramente a parte Armando in in appendice all'Unità Tiziana lui sei L'Unità
Firma maschile ci ha regalato appunto ha spiegato come avete illustrato anche voi prima l'iniziativa del Comitato diversi febbraio
Che sostiene diciamo appoggiarla la richiesta del conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto e tutta la città d'Italia
Come dicevo e vado a concludere ero lì ieri mattina alla stazione Termini e sono stata felicissima di a nome di tutte le di tutte le autrici de di ignoto nitidi
Diciamo deporre simbolicamente metaforicamente ovvero una una rossa composta da dalle parole che con che fanno che quel che costruiscono i nostri racconti ai piani del dei soldati ignoto una metaforica rosa d'amore che è fatta di di di di appunto di amore per l'Italia tiene il milite ignoto rappresenta da sento anni continuerà sempre a rappresentare valori e i ragazzi che sono caduti sul Grappa sul Pasubio sul Montello sul senso il Monte Cengio per chi perché ne conosce la storia è teatro di una delle pagine più più incredibile più eroiche della della storia del dei dei militari italiani ma non solo io ho citato solo alcuni contesti storici di tutti i ragazzi sia di quelli di tutti i ragazzi che hanno combattuto la prima guerra mondiale un Arossa fatta da poi costruita
Metaforicamente simbolicamente i ragazzi Dynasty racconti
Che ha deposto ai piedi della dice accanto alla alla bandiera che è quella originale che cent'anni fa avvolto la bara della Del Soldato ignoto
Come omaggio a Luigi all'Italia che lui rappresenta finale la sua S e e ed esse ed è e sarà sempre anche la nostra
Grazie
Grazie Cristina prima di lasciare la parola dice Rauti per concludere questo momento forse il fatto che le parole di le ultime parole di Cristina fossero incrinare dalla commozione rappresenta magari meglio del resto no il significato di questo nostro di questo nostro incontro io
DR conclude nel lasciare appunto la parola sulle dice Rauti
Credo che ci sia un episodio visto Dinacci Cristina citava e a Mario uno dei nostri più importanti parolieri cui insomma c'è una passione credo comune per tutti quanti noi chi è che non ricorda quel film
Che ebbe un successo incredibile mila centocinquantacinque per poi Don Camillo e l'onorevole Peppone con il hanno capito che fa partire le note della leggenda del Piave e il comunista Peppone che si ritrova come ragazzo del novantanove no come momento di unità come momento fondativo a prescindere da tutto quanto il resto oggi forse fin troppo diversi
Però nel mille novecentoventuno
Quando e a Mario viene convocato da Vittorio Emanuele terzo come per ricevere l'onorificenza
E a Mario che è un personaggio incredibile
E che leggendo il Piave poteva essere l'inno d'Italia se non fosse che lui rifiutò le proposte di De Gasperi e quindi fu scelto forse anche giustamente tanto italiani Goffredo Mameli anche giusto così quando incontra i tre lo guardava gli disse ma stai glielo devo dire io sono repubblicano
Così e arredo guardo e rispose tanti i repubblicani hanno fatto molto per la monarchia anziché l'impegno per dire proprio che il sacrificio era il sacrificio di tutti e quindi un momento fondativo un momento di unità un'ultima l'ultima citazione era un po'che mi veniva in mente questa frase rispetto al milite ignoto
O meglio la nostra storia e poi ho capito il senso e tra l'altro in maniera abbastanza incredibile ma non è incredibile Cristina ha citato il termine Rosa allora mi mi è venuto in mente un verso famosissimo
Che essi ovviamente precedente al milite ignoto che che lo racconta meglio di tutto quanto il resto non è un'affermazione
Politica ma è credo la definizione più giusta del di questa nostra storia ed è un terzo tratto dai Shakespeare
Cosa c'è in un nome ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo e anche se non sappiamo quale sia il nome del milite ignoto il suo nome comunque Italia
Non ci sono conclusioni da da attrarre ne vorremmo vorremmo farlo anzi
Il sentimento di patria in divenire e quindi oggi noi abbiamo soltanto voluto ricordare contribuire ma come dicevamo all'inizio è un percorso e infinito che viene da lontano e che ci porterà lontano sono noi almeno i nostri figli ai nostri nipoti e i figli dei nostri nipoti che non finirà mai
E io ringrazio tutti coloro che sono intervenuti perché ognuno ha dato il suo contributo
Ringrazio manovale Merlino per l'incontro di oggi ma anche per il Progetto di conferimento dalla città avanza oraria nei comuni italiani al mi dite ignoto che è un progetto che deve andare andare avanti sempre di più i comuni vi aderiranno
E ringrazio anche il signor De Giorgi che ha senza di lei non ci sta non ci sarebbe stata questa carrellata di racconti
Scritti da mani di donne dedicati al milite ignoto
E pur non volendo e non potendo attirare nessuna conclusione
Voglio leggervi quattro righe per la prefazione al libro rinnovo oggi l'invito alla presentazione pubblica alle ore diciotto in via della Scrofa ringrazio anche Verdi e l'editore che è intervenuto il Milite Ignoto è una sepoltura simbolica di tutti i corpi non identificati e rappresenta idealmente ogni giorno e per Sempre le salme di tutti dispersi ed una memoria nazionale
Una russa imperitura come il ricordo di chi è accaduto per la patria
I monumenti funebri celebrano più spesso i condottieri gli eroi di cui si conoscono le gesta la storia e le generalità
Il milite ignoto invece sede Brad onora i soldati ignoti una moltitudine sconosciute senza nome
Che si è sacrificata per l'Italia mi permetto di ragiona perché parte della prefazione che che ho scritto e con questo vorrei soltanto sottolineare che noi oggi
Siamo celebrando un valore eterno
Oltre quello che il sentimento patriottico un motore interno che è quello del sacrificio l'immortale di chi ha combattuto nei campi di battaglia in trincea al fronte
E lo ha fatto sempre con onore e con coraggio questo naturalmente non riguarda soltanto la Grande Guerra ma riguarda come è stato detto
Tutti coloro che sono caduti però quello che voglio trasmettere insieme a voi oggi e che le ha la commemorazione del centenario che rischia appunto di esaurirsi nell'ambito di questa settimana invece noi dobbiamo come dire vivere letti mo'che è contenuto nella parola perché commemorare significa ricordare insieme chi è immemore che non conosce la storia del proprio passato non annulla da celebrare esattamente come nona nulla da trasmettere quindi chi immemore senza storia non può commemorare commemorare ricordare insieme lo può per lo deve fare
Chi è portatore e conoscitore della storia che ci precede né diciamo i figli d Italia tutti ed è questo il sentimento con cui dobbiamo camminare e agire grazie