Intervista a Francesco Maggio, autore del libro "Post economia. L'utopia possibile di una società più giusta" (Armando Editore)

Era di radicale siamo con Francesco Maggio per a parlare di Poste economia all'utopia possibile di una società più giusta libro che viene presentato oggi qui a Montecitorio ed edito da Armando editore allora
Nelle nel libro immagino che lei tratti della della del della della ripresa e di come affrontare la risalita della nostra economia dopo la la pandemia allora che cos'è la posta economia e soprattutto come si supera il gap delle delle delle disuguaglianze in una società complessa come la nostra
Sicuramente il la posta economia è un è un'idea di economia dove davvero si possono combattere sulle alleanze si può prestare più attenzione
All'ambiente soprattutto ritorna centrale la persona
Con i suoi bisogni ma anche con anche con i suoi sogni non a caso e parla di utopia possibile perché non come utopia qualcosa di realizzabile ma con uno slancio ideale forte che ci vuole per modificare lo status quo economico
Oggi il sistema economico per come è congegnato di fatto produce disuguaglianze e c'è anche una diffusa consapevolezza di questa incapacità a migliorare le condizioni diffuse dei cittadini però nulla cade poco accade perché ci sono ancora troppe rendite di posizione che hanno bisogno di essere scalfita per fare spazio al nuovo allora in questo libro io nella prima parte fondamentalmente denuncio quali sono queste rendite di posizione cominciare anche dalla dal ruolo
Sempre più marginale degli economisti che chiusi nella loro torre d'avorio non riescono a leggere più la realtà perché hanno considerano la loro materia non una disciplina che si contamina con altre discipline ha quasi una sorta di come dire di enfatizzazione di strumenti matematici che si distaccano da
Quindi innanzitutto vado a sfatare tutta una serie di luoghi comuni è l'emblema di questa TV lo specchio di questa di questo modo di interpretare l'economia tra i gli studiosi insomma
Cioè con dei nomi e cognomi sì facciamo privati e proprio e poi con una scuola se lo vuole cioè gran parte dei manovali su cui oggi si studia nelle università italiane
Hanno come sterno una figura che l'home Economist CUS che è una sorta di feticcio concettuale tale per cui l'uomo dalla mattina alla sera cerca solo di massimizzare il proprio tornaconto e dice sempre razionalmente
Perché così diffuso pura non corrispondente alla realtà perché penso che tutti se ne rendano conto che comunque ogni persona l'impasto di contraddizioni e di altruismo di buonismo di capacità di donare oppure di massimizzare i propri interessi perché non viene continua ad avere così tanto seguito nell'accademia perché l'unico appunto mi mi permetto di ritornare sull'espressione che dice concettuale che permette agli economisti di utilizzare formule equazioni matematiche
E inevitabilmente si muovono secondo una logica deduttiva per cui io per poter spiegare la gente economico mi devo affidare a un soggetto economico che considero la mattina la sera dice solo razionalmente e quindi questo si allontana dalla realtà per fortuna ci sono anche grazie ad alcuni premi Nobel per esempio Thaler nel due mila diciassette prima ancora nel due mila e due Cannes che hanno cercato di che stanno cercando di mettere in in discussione questo approccio parlando di economia comportano cioè l'economia non può essere solamente giudicata come se fosse una sorta di scienza c'è anche un'espressione un po'divertente che dice che mentre la fisica con tre leggi spiega novantanove per cento dei fenomeni economia con novantanove leggi a stento riesce a spiegare tre per cento proprio perché non è una scienza semmai è una scienza triste come la definiva Thomas Carlyle la fine del Settecento
Secondo lei Draghi nel nello scenario della Poste economia che lei tenta di delineare nel suo libro come si presenta allora e soprattutto perché esiste questo luogo comune che Draghi viene definito con un banchiere
Ma perché loro comune è un profilo professionale per cui li ha svolto per tanti anni presidente Radici però com'è che la come profilo trovo benissimo perché le veramente un mix proprio di percorso professionale in cui a partire dalla laurea villa fatta con Federico Caffé
Questa si ricorda quel famoso economista che sia adesso sì e mia centrata sette che erano economista molto sociale molto attento agli ultimi no era anche un editorialista allora del manifesto c'è un famoso articolo della solitudine riformista quindi a Comit printing quello poi ha fatto degli studi approfondimento al Fondo monetario internazionale
è stato direttore generale del Tesoro quindi vede e studi diciamo sociali poi fondo monetario internazionale la visione diciamo molto finanziaria
Poi e anche tornato qui in Italia a occuparsi come direttore generale del Tesoro quindi un'idea di bene comune poi andato a lavorare Goldman Sachs in una banca privata quindi nel suo profilo professionale si incrociano tante esperienze e quindi io penso che oggi le sue capacità siano veramente molto versatili per affrontare le questioni economiche da da più angolazioni siano esse sociali siano esse finanziarie
E già si all'ente
Leggi di bilancio devono essere scritte e riscritte quindi dal mio punto di vista mi sento molto rassicurato alla sua competenza perché è una competenza
Poliedrica chiesto secca qual è la contraddizione della ripresa che stiamo couscous proponendo oggi si parla tanto di di ambiente di parità di di genere
Però non mi sembra che non ci sia stato un disegno per ricostruire la sanità allora trova delle contraddizioni più che contraddizioni e trovo una
Un'assenza di pelle di di di sguardo lungo di pensiero lungo se volessi definire la mia posta economia mutuando un'espressione di un grande giurista che il pilota Calamandrei no lì quando scrisse contribuì a schiera costituzione disse che la Costituzione verso una Costituzione presbite c'è che guardava avanti perché quello che loro scrivevano non c'era ma bisognava guardare a ciò che ci sarebbe stato dopo decenni quindi dovrà essere molto elastica per me la posta economia dev'essere prescritte
Quello che io di cui io constato assenza questa capacità di guardare avanti questa capacità di immaginare di avere una visione cioè per esempio
Mettere al centro la persona in economia non significa solamente prestare attenzione
Alla vita carne ed ossa dello stesso
Ma significa anche tener conto di come le persone sono produttrici di capitale sociale c'è di relazioni di buone relazioni che sono un prerequisito fondamentale
Di qualsiasi sviluppo economico le ha mai sentito parlare di capitale sociale nelle cronache e nei comuni no perché era elemento collaterale ma è un'infrastruttura immateriale fondamentale allora se noi rincorriamo il giorno per giorno della lo spostamento lo zero virgola cinque zero virgola tre
No non rivediamo anche tutta una serie di parametri che sono stati di fatto inventati come quelli di stabilità penso al tre per cento che veramente adesso non c'è tempo non si che viene fatto così a casa fatto sospetta caso qui da un consigliere dignità quando sì penso come facciamo a dare una regolata al
Al deficit francese loro ho pensato cento miliardi di cento milioni di franchi
Perché non si poteva quantificare in termini
Appunto quantitativi ci diamo una percentuale diamo il tre per cento del nostro deficit quel tipo di percentuale frequentata la nostra ossessione salta diventa è stato trasferito nei consessi europei perché ne abbiamo il tre per cento che ogni anno prima della pandemia vincolava
A lacrime e sangue che è stato inventato in quindici minuti in Francia nel mille novecentottantuno cioè
Senta io la ringrazio ringrazio Francesco Maggio Autore di Poste economia l'utopia possibile di una società più giusta edito da Armando che vi consigliamo di leggere
Per avere una visione diversa da quella che ci viene descritta tutti i giorni sul nostro futuro sul futuro dell'economia del Paese che deve essere un futuro anche sociale una prospettiva sociale grazie