Presentazione del libro «Mario Pannunzio. La civiltà liberale» di Pier Franco Quaglieni (Golem Edizioni)

Buonasera con il quindici minuti di ritardo canonico umano ringrazio tutti di essere venuti a questa presentazione Mario Pannunzio la civiltà liberale il saggio il volume curato
Da Pierfranco quali ieri
Presidente del circolo Mario Pannunzio di Torino che tutti voi credo conosciate
Il libro Bach cercheremo di parlare spero in maniera esauriente spendo noiosa di questo libro perché un libro che meritiamo libero
Una raccolta di saggi e di interventi su un personaggio che nel bene e nel bene assegnato la storia di questo Paese
Dal diciamo dal dopoguerra in poi almeno non è Palermo intanto vorrei salutare tutti voi saluto l'autore di questo volume Pierfranco quel ieri saluto le due persone due relatori che ci aiuteranno a capire il libro è il personaggio
E parlo di Marina quali assise e di Corrado Ocone e dare innanzitutto la parola per una sorta di saluto di presentazione ricoverarmi presidente dell'associazione Lucchesi nel mondo
Lo dirà lui stesso Pannunzio era di Lucca e quindi ecco il primo riferimento
Buonasera a tutti
Il il ricordo del fatto che il padre che era un avvocato di origini abruzzesi quindi anche lui il suo sangue scorre sangue d'Abruzzo e poi lascerò la parola proprio relativo all'Abruzzo ma facendo presente che è vero che è nato Luca ma Luca
Devo dirlo con molto
Rammarico lo ricordo a fuoco tra i tanti Lucchesi importanti della storia e una delle figure insieme a Puccini in tutt'altro settore più grandi del Novecento anche perché lo percorre lungamente nasce nel mille novecentodieci si spegnerà
Nel mille novecentosessantotto quello che è interessante
Che lui deve venire a Roma perché il padre
Aveva subito già diversa pressione dal regime fascista e quindi sono costretti a lasciare Luca
I
A cosa dal podestà di Luca e tengono a Roma dove lui frequenterà le scuole
E soprattutto si lavorerà in giurisprudenza
La cosa importante in questi anni giovanili tra Roma riesce a frequentare ambienti dove nasce quella esperienze che farà sua e che insegnerà a tanti altri lo vedremo anche nel corso degli anni da parte dei relatori anche leggendo soprattutto il libero
Perché perché l'amore per la stampa quindi fare il giornalista curare vide curare l'attestato corale l'idea del nome la sua vita è piena di queste idee della nascita di questi giornali che io pur non non anziano ricordo alcuni sono arrivati a noi altri si sono persi ma nella storia del Novecento sono stati fondamentali
Anche con nuovi corsi rispetto all'oggi
Prima dalla guerra illogico del dopoguerra che il processo pubblicazioni
Tanti anni dopo oppure
Il mondo tende fra la figura quando uno pensa annuncio pensa il punto
Ma questo senza dimenticare il Risorgimento liberale quindi citandoli non nell'ordine ma per dire che lui aveva questo amore tra i giovani cresciuto in una Alestra la palestra che lui ha frequentato dal giovane diventerà un qualcosa che mi creda nella sede del mondo quando nel sessantasei finirà
La storia del di questo giornale
I giovani giornalisti che ne facevano parte per negli anni fine anni sessanta
Anni settanta e anche agli ottanta cresceranno alla luce di quello che avevano appresso in quello che era stata l'aria quindi dico proprio una palestra culturale
Questo secondo me aldilà per i partiti quindi Partito Liberale Italiano quel partito radicale dove troviamo un altro grande abruzzese
A me no quindi discorso di Teramo ma e dire che c'è un una politicità
Di elementi che fa la fanno diventare una figura di spicco
Ecco perché secondo me importante leggere questo libro che non è vecchio riuscita adesso ma il nuovo c'è anche una rilettura tra il transito tra lite legate al mondo cattolico al mondo marxista e poi via Lincoln Sanmicheli comincia a legare con altri aspetti
Quindi andando a vedere Salvemini ed altri
è una figura di grandi capacità quando si spegne non è avanti negli anni ma aveva profuso sicuramente con grande energia
Delle idee nuove
Delle idee liberali tutto scritto in maiuscolo e questo secondo me è una parte importante una figura che serve per meditare pensare io dico tra virgolette riprogettare
E adesso la parola alla cederei a l'accetto a Giugliano Ciocchetti segretario generale associazione abruzzese di Roma già Anicia anticipato perché c'è questa volta ricordiamo tre grandi abruzzese anche se poi si trasferisce a Napoli Benedetto Croce Pescasseroli
Il cui direttore Apruzzese
Quindi olimpiade abruzzese questo
Dedica proporre su
E ringrazio però
Gli amici piemontesi in particolare il segretario generale Ugolini ideatori e organizzatori di questo evento
Che è un intervento i associativo qui ci sono pari attenzione contributo atteso sotto questo profilo
Tra i fondatori del mondo proprio a Montreal Bruzzese
Benedetto Croce
Ennio Flaiano che Marco Pannella tra gli altri
Una rappresentano sormonto importante riaprono
Con questa citazione del libro utili cogliendo della civiltà liberale che è molto interessante i duecentoventi mila euro stanziati per il Comitato fanno anziano potrebbero quindi ad esempio essere utilizzati sempre nell'ambito dei beni culturali restaurando un monumento dell'Abruzzo martoriato dal terremoto
Anche in rapporto al fatto che Pannunzio di famiglia sì è stato già detto era una decisione mi disse un dirigente del ministero quegli parla alla sua memoria unica nella storia del ministero quella assunta dal Centro Pannunzio che rinuncio a priori ad un contributo già stanziato di oltre duecento
Pannella ringrazia subito a nome degli abruzzesi
Carissimo qua viene felicitazioni attiva tutto il Centro Pannunzio per la bellissima iniziativa che avete preso rifiutando con motivazioni che rianimano la tradizione radicali Pannunzi Anna e che nessuno può dubitare
Avrebbe reso felice Mario venne ringrazio personalmente Marco Pannella
E certo l'importanza del rapporto con Benedetto Croce è fondamentale passa filorusso tutta l'opera
Pannunzio
Il mondo fondato nel febbraio quarantanove
Per una visione della storia che Pannunzio del rivolto a Totti Miller Costa e Croce
Dentro c'era la filosofia della libertà e della democrazia occidentali
Pannunzio riuscì a raccogliere attorno a sé il meglio del pensiero liberaldemocratico tra cui produce Salvemini Einaudi
Nonché Panfilo Gentile che era Milano tutto sarebbe stato inutile Abbruzzese
Oggi è un inciso sta nel libro
Non la religione la filosofia non la religione della libertà in realtà produce la religione della libertà questo inciso poi verrà corretto in seguito ovviamente perché quello stesso Pannunzio
Viene messo in campo un altro abruzzese famoso non direttamente ma devo genio scalza dimenticando ancora più transitiva va bene
Due mila dieci si celebrava il centenario della nascita di Pannunzio Eugenio Scalfari che lo ha sempre considerato un leader dalle scriveva
Il Danubio attacco del filo
Gli scontri di no
Ma
E Silvio Spaventa
Questo contro dunque
In particolare parla di Spaventa libero commercio libero mercato ma anche regole che combattesse del Monopoli
Ripartisse proficuamente il reddito impedissero privilegi
Voglia
Il temibile attento l'accesso alle
A seguito dell'senta il maggiore teorico Italia dello Stato liberale dell'Ottocento in fondo
Senza
Nel mille ottocentottantasei
Questo
Associazione nella più antica associazione regionale del nostro Paese si sente
Questo liberale spaventa fu apprezzato anche da Norberto Bobbio
Il quale nel suo saggio quale socialismo rappresenta come dire guardate un po'che il volto a introdurre in questo contesto proprio questo statista famoso Silvio Spaventa Pannunzio che sul tavolo aveva una fotografia di Croce aveva colui uno straordinario rapporto
Il filosofo che aveva sposato una torinese amava profondamente Torino il vecchio mondo del Piemonte liberale che rivive nel centro che ne porta il nome
Risorgimento liberale che Pannunzio aveva fondato e diretto dal mille novecentoquarantaquattro al mille novecentoquarantasette
Col redattore capo Ennio Flaiano
Ebbene supporto di Benedetto Croce di altre personalità del mondo liberale il giornale con il più celebre confratello il mondo ed è molto in comune non solo moltissime firme ma anche lo stile giornalistico anticonformista e di controtendenza
Purtroppo
A purtroppo sia nella storia del giornalismo sia in quella della vita di Pannunzio giornalista politico che tenne a combattere a battesimo il partito radicale l'esperienza del quotidiano che vide la luce in epoca di clandestinità se parla di Risorgimento liberale
è sempre stata completamente dimenticata
Il mondo che stava nascendo era davvero figlio Risorgimento liberale
Ma il gruppo che diede vita al mondo era uscito dal partito liberale italiani nel mille novecentoquarantasette e un articolo Pannunzio con una Corato appello in difesa dei giovani
Cresciuti tra le due guerre citata indirettamente quando aveva affermato Benedetto Croce qualche settimana prima sempre sullo stesso Risorgimento liberale
E non mancava nell'articolo di Pannunzio la menzione di alcuni autorevoli caduti nella lotta antifascista tra cui le convenienze burqa confinato politico in Abruzzo nel mio paese di nascita
Io rapporto con questa famiglia con i figli con Natalia Ginzburg proprio per questa occasione in definitiva della presenza di di leone Ginzburg e anzi approfittando di una mia carica istituzionale che sono anche stato sindaco di questo paese ho fondato un centro culturale intitolato allevo nella teoria insomma
Che il carteggio Croce Banti Pannunzio mille novecentoquarantacinque mille novecentocinquantadue rappresenta un documento importante per capire il rapporto tra il filosofo il direttore del mondo
Il giornale di cui Croce fu ispiratore del collaboratore tre più autorevoli
La lettera di Mario Pannunzio che seppe è decisiva per capire quale fu uno spirito di Pannunzio di fronte al fascismo e al comunismo che il direttore del mondo combatte i compari fermezza
Pannunzio aveva aderito al Manifesto ispirato da Croce Europa culture libertà nelle elezioni del mille novecentoquarantotto contro il fronte creato da comunisti e socialisti
Una prima pagina del quotidiano liberale del dodici aprile novecentocinquanta riporta questa lettera la ringrazio caro senatore mentre si riferisce a croce ovviamente
La ringrazio della sua affettuosa lettera sono felice e l'abbia colto il nostro invito ad aderire alla manifestazione per la resistenza
Noi tutti ci siamo preoccupati trattando con le promotori di mettere bene in chiaro qual è il significato della nostra azione
Da parte comunista era evidente la manovra di monopolizzare l'antifascismo
Era necessario che tutti coloro che avevano lottato contro il fascismo oggi lottano contro il comunismo spenta sennò quell'insidioso proposito
E nel maggior numero possibile qualificati si dichiarassero pronti a partecipare alla manifestazione per rivendicare il carattere fondamentale della lotta contro il fascismo testate ma ancora oggi lotta per la libertà
Ci siamo sentiti liberali accanto a lei durante il fascismo
Lo stesso siamo stati dopo la liberazione e lo siamo ancora oggi con le quali fervore confortati dalla sua ispirazione nel mio i miei più affettuosi omaggi e i miei ringraziamenti suo Mario Panucci
E ecco da se c'è una testimonianza di Pannella Mario Pannunzio quando quella mattina lo incontra Marco Pannella
Se accade questo fumano Kilgore un dialogo fatto più di silenzi e di sguardi che parole ma s'intendono anche settanta e sono le differenze di età di carattere sensibilità entrambi sono grandi borghesi un il culto di Benedetto Croce liberali nel senso più ampio e autentico del termine si conoscono e frequentano da tempo così diversi così in sintonia
Ci siamo salutati sempre Pannella e non so perché racconta
Ho avuto il presentimento che non l'avrei più rivisto
In effetti qualche giorno dopo quel fortuito incontro Pannunzio muore stroncato da una fibrosi polmonare appena cinquantasette anni e il dieci febbraio del mille novecentosessantotto
Pannunzio giornalista politico lascia un patrimonio culturale molto attuale
Grazie
Grazie adesso inviterei Marina Valensise giornalista saggista già responsabile del Centro italiano di cultura a Parigi Corrado Ocone mentre si avvicinano qui al palco due piccoli lo posso dire lentamente se me lo consentite
Il primo va be terra d'Abruzzo anche Ignazio Silone
è stato uno dei suoi grandi firme
Il passaggio relativo prego paesaggio relativo a Pannella stiamo parlando di un Pannella che incontra la stazione Termini
Mario Pannunzio perché all'epoca tutti e due grandi fumatori solo alla stazione Termini erano domenica trovavano un tabaccaio dove potersi rifornire e quello è il contesto dove Pannella incontra Pannunzio appoggiata questa colonna e poi il racconto
Che ci è stato fatto molto vivo
E adesso Mario Pannunzio Mario Pannunzio innanzitutto un interrogativo che mi ponevo venendo qui è stato un grande maestro del giornalismo lui assieme ad Arrigo Benedetti fondatore dell'Espresso tutte e due di Lucca tutte e due devono più di qualcosa
Ha un grande giornalista che si chiamava Leo Longanesi
Che rischia di essere poco conosciuto
Direttore della latitante l'italiano ma poi del del primo borghese
Forse proprio da Leo Longanesi
Sia Pannunzio che Benedetti hanno ha preso l'arte del giornalismo il gusto del giornalismo di un certo tipo di fotografia di come tagliare la fotografia
Di titoli insomma
Tutto quello che un giornalista dell'epoca doveva imparare e io temo che nelle scuole di ogni diversità di giornalismo Mario Pannunzio non venga studiato i suoi articoli non so se vengono letti e riletti
Rari però quando dico i suoi articoli perché tutto il mondo pur non avendo la sua firma era intriso di Luís perché non faceva altro che ispirare e praticamente costringere tutti i suoi collaboratori a suonare la musica che lui immaginava i famosi taccuini pubblicati sul Mondo
Erano praticamente forse la trascrizione orale
Di quello che lui diceva ai vari Panfilo Gentile Enzo Forcella eccetera
Il più
Quello che credo manchi
è la capacità straordinaria di quest'uomo di mettere insieme anime diverse due del mondo se spogliamo quelle andate qui mi permetto di dare un primo aggancio pure naturalmente i relatori sono più che liberi di andare e di tale contributo che voglio dal Libano e al suo contenuto e un personaggio che riesce a tenere insieme
Sturzo Salvemini Benedetto Croce Ernesto Rossi Gaetano Salvemini B solo per questo è straordinario perché Renato personaggi tra loro diversissimi sì accomunati da un'unica
Matrice l'idea che la libertà però insomma quella declinava da Motorola una cosa che mi piace molto segnalare poi chiudo è la copertina del libro di Nespolo ed è di giace molto di di di Pannunzio se guardate c'è una sorta di ripresa delli del disegno di Maccari dove si vede un Pannunzio che ha dato vita e condizione il partito radicale e poi c'è il mondo con il suo simbolo ecco Nespolo credo abbia ben colto i due aspetti fondamentali
Di questo straordinario personaggio l'aspetto politico la fondazione del primo partito radicale con altri personaggi che purtroppo meriterebbero di essere ricordati molto più di quanto lo siano
E e poi appunto la sua creatura il mondo per una sorta di vicinanza dare il microfono a Marina Valensise se integra quello che ho creduto di dire o se invece insomma
Grazie grazie Valter Vecellio
Io sono felice di essere con voi stasera in questa occasione per parlare di un libro importante
Mario Pannunzio la civiltà liberale a cura di Pier Franco
Quelli di pubblicato da Golem edizioni è un libro importante per più motivi perché è una raccolta di saggi come ha detto Walter scritti intorno alla figura di Mario Pannunzio
Ed è un libro che si può leggere in molti modi intanto perché è una storia del giornalismo italiano come diceva Walter è una storia di questo prodigioso protagonista della giornalismo italiano il fondatore del mondo un settimanale fondato nel mille novecentoquarantanove
Che durò pubblicò appunto uscì fino al mille novecentosessantasei diciassette anni e che segno non solo la transizione la alla alla cultura democratica e liberale di tutta una generazione che aveva vissuto sotto il regime fascista
Ma segnò anche la formazione la palestra come diceva prima il nostro amico di una serie di giornalisti di firme importanti che vanno da da Corenzio ad Alberto nonché ai autori di di storia come vittorie di Caprari disse
Saggisti come Enzo Bettiza fotografi come Lorenzo Cappellini canti tanti altri che hanno segnato la storia del giornalismo e credo anche della cultura italiana
E poi l'interesse di questo libro sta nel fatto che non è il solo una storia una biografia non da solo gli strumenti per i costi una biografia di un di un personaggio che fu protagonista e la cultura del novecento almeno del primo Novecento ma da anche gli strumenti per
Cogliere alcuni passaggi alcuni snodi essenziali nella storia politica italiana nella storia culturale italiana
Io per esempio sono sempre sorpresa di leggere il modo in cui da più parti in modo diverso si tratta della di due episodi chiave nella vita di di Pannunzio
La il distacco dai liberali da parte di Perahia benino alle non il quarantasei nove ma nel nel cinquantuno
E quindi prevenuto fu il preludio alla fondazione del Partito Radicale
E poi la polemica Rossi Piccardi all'indomani della pubblicazione del libro di De Felice gli ebrei italiani sotto il fascismo
Che fu una pubblicazione con una forza di deflagrazione straordinaria in quanto ruppe delle consolidati consolidati rapporti personali ruppe persino un'amicizia e sono molto sono stata molto sorpresa di scoprire attraverso uno dei saggi di questo libro l'assoluta intransigenza di Mario Pannunzio che pur avendo vissuto durante la dittatura e quindi avendo conosciute do
La forza del regime la la pressione del regime fascista non ebbe alcuna
Reticenza nel dire
Piccardi è responsabile di aver partecipato direttamente alle a campagna razziale alle leggi antisemite e questa è una colpendo in spiaggia ora pensare che un liberale
Come Pannunzio che era figlio è stato citato il padre ma non è stato citato il fatto che il padre compositore del regime quanto bolscevico non in quanto liberale
Era un uomo di una estrema duttilità intellettuale culturale perché esordisce
Nel mille novecentotrentasette a ogni bus che è la rivista una delle liste più importanti del primo Novecento italiano fondato da il genio che fu Leo Longanesi come critico cinematografico mente
Sarnico
Benedetti era il critico letterario ed era l'uomo che si era tenuto a recensire i romanzi di ieri Alessandro Pavolini per esempio quindi è interessante notare come questa figura che diventerà un faro nella cultura liberale riformatrice e terzista della cultura italiana
Nonostante avesse conosciuto e subito di persona
L'oppressione del fascismo non ebbe alcuna non ebbe ripeto alcuna
Indulgenza nei confronti di quella che poteva essere la pressione morale la pressione politica e soprattutto e il il il la la costrizione all'obbedienza nei confronti di una persona
Con cui era amico come impiccarci queste un aspetto che mi ha molto colpito perché è un aspetto che conoscevo in parte Marche rileggerlo ritrovarlo attraverso l'analisi di uno di questi saggi che sono uno più bello dell'altro perché sono saggi di persone che hanno conosciuto D'Annunzio direttamente di persone che hanno vissuto sotto
Sotto la sua influenza che hanno conosciuto direttamente il nodo in cui aveva il digiuno di lavorare il modo di pensare in modo anche lo stile lo stile personale le gite per esempio il saggio bellissimo ce sono almeno due
Almeno tre citerei quello di Indro Montanelli
Che come voi sapete era un amico di Longanesi era un amico alla che amava e odiava Longanesi e che in questo saggio racconta come si assume lui
Critichiamo
L'onore il il merito di averne rappacificato
Pannunzio e Longanesi pochi giorni prima della morte di Longanesi avvenuta anche saper improvvisamente e i due infatti erano erano sulle linee opposte Longanesi del dopoguerra che aveva questa era intatto era più vecchio di di Pannunzio ma aveva soprattutto questa
Fama di fronte di chi giornalista frontista di fascista però però critico eccetera nel dopoguerra sì
Porrà su posizioni completamente diverse perché avrà un atteggiamento di di von Cocco con il borghese di tipo molto diverso da quello militante radicale di Pannunzio Pannunzio viceversa con Flaiano e con tanti altri attraverserà questo
Periodo di di revisione critica e di distacco dall'origine dall'imprinting fascista che lo porterà su posizioni opposte a quelle di Longanesi e e da qui il dissidio il conflitto insanabile tra i due ed è interessante notare come Montanelli che in fondo è l'erede di entrambi perché è in quanto anticonformista o paladino dell'anticonformista un militante le reti di di Montanelli ma anche in quanto liberale in quanto attaccata ai valori dell'indipendenza dell'individuo e anelli attaccata ai valori antidivo logici e antichi diciamo terzisti cioè contraria a ogni forma di indottrinamento cattocomunista
Si troverà a fare non dico da paciere perché poi forse non sappiamo nemmeno se è stato un paciere ma fare da tramite tra queste due figure notevoli che erano supposizioni opposte e a raccogliere anche le confidenze di Pannunzio che pare lo abbia ringraziato per avergli consentito
Attraverso la sua insistenza attraverso l'incontro con una mesi di rappacificarsi con Leo Longanesi
E poi l'altro aspetto che vorrei sottolineare
E che altri due saggi sono stati per me molto interessanti da Lecce rivelatori uno e quello di Mario Soldati Mario Soldati
è un immenso scrittore oramai completamente negletto trascurato fossi anche ignorato alle giovani generazioni
è un grandissimo scrittore intanto lo scrittore torinese che può può fondamentale nella Costituzione
Culturale dell'identità di una città come Torino perduto una volta perduto il rango di e capitale sarda
E poi è uno scrittore importante perché uno scrittore iper contemporanei per modernista che conosceva l'America che conosceva il cinema che scrive a per il cinema
Ebbene soldati a delle parole fantastiche per per Mario Pannunzio di cui fu amico con cui fu col con cui collaborano e di cui ci spiega come mai il Centro Pannunzio strano no per una per un uomo di origini abruzzesi
Che ha è nato per caso a Lucca ha vissuto tutta la vita a Roma ritrovare la sua eredità cioè il suo archivio tutti i documenti che ne segnano la vita resistenza intellettuale a Torino
E Mario Soldati torinese spiega
L'identità di Torino che è la città più panno anziana
D'Italia e sono pagine molto interessanti per me che conosco un po'la storia di nascita avendo la strozza tutti attraverso la fibra di Luciana Frassati che tra l'altro era un'amica
Di soldati il quale soldati era il compagno di ITT liceo del fratello di di Piergiorgio Frassati è stata è stata molto interessante e poi un altro saggio che voglio segnalarvi acceso altri due
Quello di Antonio Maccanico Antonio Maccanico anch'egli è stato una figura importante nel come punto di riferimento dell'Italia laica liberale dell'Italia e del mondo che poi ha segnato tutta la storia della Prima Repubblica
E Dante appunto dal dal dopoguerra fino fino agli anni agli all'inizio degli anni Novanta Maccanico racconta in questo saggio la sua fascinazione giovane funzionario di alla Camera dei Deputati lui orbitava nella redazione di via Campo Marzio
Dice qualcosa signora
No
E orbitava nella redazione di il mondo in via Campo Marzio e racconta il modo e l'atmosfera in modo di lavorare l'atmosfera che regnava
In questa piccola redazione con che si riunirà tutt'intorno assicura carismatica di Mario Pannunzio all'epoca
All'epoca giovane muri a cinquantasette anni nel sessantasei quindi all'epoca non aveva nemmeno quarant'anni e ed era appunto una redazione fatta di giovani di di persone che e si si ispiravano seguire alla lettera le indicazioni
Delle delle di d'Annunzio severissima qua il severissimo si aggirava con famoso spago perché all'epoca non c'è al computer come oggetti da il numero delle righe il numero delle battute il numero dei segni ma c'erano
I tipografi che lavoravano su questa dimensione completamente artigianale misurando la la lunghezza di un articolo attraverso la attraverso un piccolo spaghetto che appunto tra Pannunzio teneva teneva in mano e e infine l'altro l'altro saggio che vi voglio assolutamente a comandare quello di Carlo Laurenzi Carlo Laurenzi un altro grandissimo giornalista vitali l'italiano del del del primo Novecento
è anche uno scrittore russo scritto sopra fino che in pochi tratti disegna caratteri schivo ma anche tormentato
Di Pannunzio e disegna l'eclettismo culturale
La lungimiranza D'Annunzio dovete pensare che è un uomo che in pieno fascismo si mette a leggere con Stone otto file
E sulla base di questi classici del liberalismo francese costruisce la sua identità la sua visione politica
Ma è anche un Lucchese un anche un uomo molto legato alla dimensione culturale tant'è vero e questo lo si evince da uno degli tanti saggi che ha raccolto per Franco fa quel Dini
Che dedica una strepitoso ritratto uno delle prime cose che gli fa scrivere Longanesi nel trentasette ogni Brusca
è uno strepitoso ritratto biografico di Puccini e qual è la cosa l'aspetto più interessante di questo immenso
Conterraneo immenso lucchese che era stato insomma che lui aveva forse incrociato chi lo sa qual era la storia fantastica di questo di questo rapporto tra tra Pannunzio e e Puccini descrivere la ditta di un genio grandissimo artista che che che attingeva ogni giorno nella vita quotidiana rapporto con le persone semplici coi lumini
E io penso che in questa dimensione in questo aspetto della della vita vera dell'attenzione per la il valore proprio fondamentale ad esigenze del dell'esistenza che quello della verità
Delle persone della verità dell'esistenza dell'umanità ci sia il tratto in fondo più irriducibile e più importante della personalità di di di Mario Pannunzio che noi dobbiamo celebrare e ricordare e onorare soprattutto perché oggi il giornalismo
Non esiste più come come come quello che già Nunzio che Pannunzio ha praticato è un giornalismo diverso è un giornalismo che non anni scoop nessuna nessuna attenzione verso
Verso questi aspetti artigianali immersa degli aspetti estemporanee un giornalismo come voi sapete che molta tributaria delle delle nuove tecnologie
Ricordare quindi in un in un contesto come quello attuale la dimensione artigianale la dimensione umana
E l'irriducibile
Forza di carattere e di severità e anche l'irriducibile diciamo pessimismo di danno di di Pannunzio è un un un tratto importante che va sottolineato soprattutto per avvicinare a questa figura fondamentale anche le nuove generazioni
Grazie
Un intervento civile diceva una volta pubblicazione pubblicazione quindi la ringrazio per quello che ha detto
Prima di cedere la parola occorre bisogna ricordare non solo Pannunzio il mondo ma anche Pannunzio e il Risorgimento liberale che è stato un po'l'anticamera di questo settimanale
E ieri era il giornale quotidiano del Partito liberale era comunque un giornale sicuramente l'arco liberale nel senso più alto
Del termine e non stretto nella gabbia
Partitica
Di battaglie coraggiose dico una sola
Beh in quei tempi doveva facile sollevare la questione Dei delitti nel triangolo rosso eppure Pannunzio col Risorgimento liberale affronta la questione denuncia appunto questa questa problematica
Faccio un inciso si è parlato del dissidio Pannunzio Piccardi e di conseguenza Pannunzio Rossi Ernesto Rossi
Amicizia tra Pannunzio Ernesto Rossi era un qualcosa di di unico forse che però viene messo in crisi
Questo trascorso di Piccardi la sua partecipazione a un convegno di studi giuridici
A Berlino nella Berlino nazista ora francamente non saprei dire se è stato fatto per quell'occasione quella nota a margine nel libro di Renzo De Felice
O se invece magari è stato il pretesto perché c'erano due anime del partito radicale che in qualche modo si confrontava né si scontravano certamente credo Montanelli nel saggio ospitato da da da quali ieri riferisce che viene detto ma guarda che anche Piero Calamandrei
Non solo è uno di quelli che non dei tredici che non ha giurato fedeltà al fascismo ma poi e Pannunzio risponde sì però lui l'ha fatto in termini tecnici se non ricordo male mentre invece fa mentre invece
Come si dice piccante era proprio la questione etica alla questione morale e la scena quando ci fu questo
Scontro tra Pannunzio ed Ernesto Rossi in questa sala cercate di immaginare una sala affollata i convegnisti tutti gli amici del mondo il mondo il partito radicale praticamente vado simboliche era un tutt'uno
Ernesto Rossi che nella sua che vi aveva raccolto tutta una serie di documentazioni di vecchi articoli di Pannunzio scritti riviste fasciste e durante l'epoca fascista
Si alza in piedi dice che ha scritto legge un periodo che ha scritto questo l'ha scritto Mussolini l'aspetto c'hanno l'ha scritto l'uso che no va scritto Pannunzio
E poi leggere Mantova insomma fa una requisitoria dove praticamente rinfacciano l'amico
Tutte le cose che lui aveva scritto ma chi è chi di noi non è nei suoi archivi articoli dove a rileggerli forse rimane un attimo dice forse non lo scriverei più e poi bisogna fu uno scontro molto violento è molto duro tra i due e poi Ernesto Rossi abbandona fonderà la scuola d'insieme a Ferruccio Parri
Per dire come quest'uomo una volta che aveva preso una posizione ben ce ne voleva e se è vero quello che dice Pannunzio è quello che dice Montanelli che uscito in qualche modo negli ultimi giorni non so se agli a pacificare Maria avvicinare
Pannunzio
A Longanesi
E bisogna dire che forse Montanelli aveva delle capacità non solo affabulatoria ma anche di convincimento notevole bisogna dargliene merito però insomma fa parte di quello che racconta quelli veri adesso può recedere
Cento anzi non vorrei cedere la parola Corrado Ocone prego
Cosa grazie come al solito all'associazione degli abruzzesi
Per questa ennesima occasione
Di confronto di dibattito
E e soprattutto per l'opportunità di ripensare una figura così importante come quella di
Mario Pannunzio grazie caldi però di Pier Franco quartieri
E che un libro che sostanzialmente una silloge
Degli interventi fatti da esponenti delle istituzioni della cultura della cultura politica italiana
Che ognuno ha parlato un po'a ruota libera
Del suo Pannunzio e qualche volta
E forse anche io si caldissima alicette chiedo il mio Pannunzio perché la figura di Pannunzio effettivamente è molto interessante
Negli ultimi anni sostanzialmente si assiste il primario interesse per Pannunzio è stato ovviamente è sempre quello per la rivista
Da lui fondata nel mondo che è stata giudicata come un unicum nel panorama giornalistico politico culturale italiano
Sia per la qualità degli articoli per la fattura sia per le firme importanti che ha ospitato e che poi hanno segnato la storia del giornalismo italiano
Però ultimamente gli studi su Pannunzio si sono Slam Gatti
In una duplice direzione
Prima di tutto è stato messo anche a fuoco il Pannunzio politico
Che anche se non sbaglio proprio Montanelli che nel suo intervento dice
No Maccanico Pardo che nel suo intervento dice come politico non era un granché ed ha però come giornalista era un gigante
E però diciamo non è inessenziale questa attenzione al
Alle
Pannunzio politico quindi al Pannunzio militante
E al bando e e si ha sbandato dal mondo alle Risorgimento liberale soprattutto con i saggi di Mirella serva eletti Nicolosi
Gerardo mi sembra si chiama questo di colossi
E e questo largamente o dell'attenzione mi sollecita molte riflessioni Mita molti spunti di ragionamento
Perché il Risorgimento liberale era sostanzialmente un organo di partito anzi si può dire che il partito liberale sia rinato
Perché era stato vecchio liberalismo molte nel venticinque diciamo con la messa fuori legge dei partiti da parte di bruscolini
Lì nasce attorno a questo organo che si stampa subito dopo l'otto settembre
Aso ma prima Candace ammende poi nella Roma liberata quando diventa addirittura quotidiana e appunto al nucleo dei redattori di questo giornale sostanzialmente Cattani Carandini e Soleri
Appunto lo stesso Pannunzio
Che si riforma il partito di terra
Il Partito Liberale si riforma
Sotto soprattutto sotto
Nel la protette da protezione diciamo tutelare i diritti di Benedetto Croce anche quando che è presente anche quando non è presente
In aula di aveva già compiti molto importanti
Sicuramente c'è pure Einaudi in questa vicenda però è croce il grande nume tutelare anche perché e era diventato con gli anni un riferimento non solo per i liberali ma in sostanza per tutti gli antifascisti basta leggere le memorie
Dini Giorgio Amendola di Vittorio Foa insomma di tantissimi altri
E
Ed è e quindi è molto importante molto importante per capire il rapporto Croce
Gruppo del Risorgimento liberale Partito liberale
è molto interessante per capire appunto molta storia poi dell'Italia successiva
Storia intellettuale soprattutto di cultura politica intellettuale
Perché Pannunzio si è sempre riferito dove c'è sempre definito un crociano e
Sicuramente doveva doveva direi anche per la misura Pezza del suo liberalismo per interessi per autori appunto non radicali quali potevano essere Tocqueville costa per tre l'amore che qua vieni ricorda per Caputo e di cui aveva dietro la scrivania unificato anche nello studio di direttore al mondo eccetera
E quindi c'erano molte cose che accomunavano
Che accomunavano i due
Ma c'è da qualcosa anche di molto sottile che cominciava a dividersi e cominciava a dividere il Croce un po'da tutti
Da molti importanti intellettuali
E liberali spesso suoi allievi così ovviamente non era un universitario però aveva tanti allievi ideali ma con questi allievi ideali arrivato a un certo punto come abbiamo detto l'altra volta quando presentavamo Willem Prodi
Il professor De Rienzo Croce si sente sempre più distinto e distante
E a volte anche di fustigare anche ferocemente penso
Ad Omodeo nelle pagine dei taccuini ci sono delle parole molto dure con quello che comunque era un suo allievo contro De Ruggiero
E e per non dire di quelli che avevano fatto delle scelte ancora più radicali
Che e avevano cominciato a militare addirittura nel Partito Comunista penso al lusso per intenderci
Critico letterario dice Russo non non Giovannino che è presidente dell'assillo eccetera
Cado compianto Giovannino Russo
E quindi chi è questo qualcosa che doti rideva cerchiamo di capirlo
In questo modo allora il partito liberale si forma
Si forma attorno a questo nucleo dirigente
E
Però né e nello stesso tempo si fonda anche al sud un partito liberale che fa capo
A un beneventano come mia peccato
Che il partito democratico liberale si chiama
Che monarchico
Conservatori
E
Sky due partiti c'è poco diciamo in comune
Direi anche forse come
Statura umana del dei diversi
Dei due diciamo
Degli omini che li componevano però forse in qualche modo impone Carandini
Ideali a Libonati a tutto il gruppo e a Pannunzio
La fusione
Fra questi sei fra questi due nuclei liberali e da lì nasce il partito di Pera
E questa fusione in sostanza
Eh foriera di un ed una sempre maggiore distanza del gruppo Pannunzi hanno che si esplicita una prima volta nelle quarantasette
Poi nel cinque zitti entrano sono il cinquantuno per uscite poi definitivamente con l'avvento di Malagodi
Ma perché tu perché c'era questa
Che cosa stava succedendo
Allora diciamo l'abbiamo detto da altra botta gli intellettuali italiani in qualche modo
Leggo lo vengono diciamo le produzione politica culturale post fascista in un senso progressista illuminista il periodo in cui appunto anche come corrente filosofica
Vincere è forte nell'Illuminismo peducci Edo
Pubblica i suoi saggi con il titolo
Il secondo della ragione che ovviamente la ragione illuministica
Carlo Antoni parla di un ritorno del giusnaturalismo quindi
Diciamo c'è i liberali di questo gruppo
Illiberale è illuminista progressista
E però e anche coerentemente liberale
Quindi prima di tutto non è azionista
Non ha nulla a che vedere con l'azionismo Pannunzio annullabile con l'azionismo perché mentre la sionismo aveva in qualche modo un pregiudizio favorevole al comunismo
Che dispetto all'altro totalitarismo il fascismo
Che il mondo su questo sembrerebbe impreciso i due i i totalitarismi sono sono due vanno combattuti entrambi
Etò e quello di cui non si accorge questo gruppo come la più parte d'Italia e degli intellettuali italiani formatisi alla scuola di Colucci
E di quelli che sono e i nuovi equilibri mondiali e del fatto che in questo momento il vero pericolo
Non è più il pericolo
Nazi fascista fascista il pericolo comunista perché comunisti guidati dall'Unione Sovietica hanno addirittura vinto la guerra
Si spartiscono il mondo con gli Stati Uniti quindi il mondo del liberalismo mondiale si di calibro in questa nuova ottica
Tanto che si parla dei cosiddetti liberali della guerra fredda che studiano le origini comune dei due totalitarismi
Anna avente tal mondo sto tutt'Ajaccio con la via della servitù sono tutte opere che escono in questo periodo
E Croce
è perfettamente inserito
In questo in questo diciamo
Pubblica di gli equilibri giudicabili pre amento della posizione liberale
E pienamente inserito tanto che
Non solo a livello diciamo di contatti personali
Viene invitato però manda Antonio in sua vece alla prima riunione della Montpellier in society
Con esca contribuisce insieme a Silone a Chiaromonte a creare l'associazione per la libertà nella cultura
Che si
E
Sì perché occupa senza riuscirci per far pubblicare anche in italiano l'opera di Hayek la via della servitù agli atti e di cui probabilmente don condivide l'impianto teorico e la qualità del suo liberalismo ma capisce che quelle un'opera di battaglia politica che nasce in questo nuovo contesto
E de Croce anche sincrono a questo movimento Monti
A questo movimento mondiale del liberalismo da un punto di vista culturale perché nel quarantadue c'è una vera e propria frattura
Nelle nello evoluzione del pensiero crociano
Croce in quest'anno scrive tre saggi dove divide radicalmente la posizione su
Ti aspetti non importa anti della vita culturale e politica prima di tutto
Il cristianesimo
Quello che nella logica veniva visto come un esempio chiaro di mitologia diventa nel quarantadue del perché non possiamo non dirci cristiani
Che li vede il giudizio sul comunismo quel cross che si era detto figlio ed erede
Del realismo politico marxista mi aveva definito Max il Machiavelli del proletariato o da giudica il comunismo come l'Anticristo
E ed è proprio questo giudizio che gli fa parlare di una barbarie di tornante
Sulle orme del suo maestro Vico e poi c'è il il fatto che lui capisce subito la natura
Non coerentemente liberale dell'azionismo
E che comincia la battaglia la sua battaglia contro l'azionismo comincia proprio nel quarantadue con dei saggi che pubblica sui Quaderni della critica
E quindi Croce in qualche modo
Pur essendo ormai molto anziano
Pur
E
E molto più tra virgolette
Legato al tempo presente alle dinamiche internazionali
Di quello che siano tanti suoi allievi anche liberali quali invece appunto o aderiscono direttamente ai partiti di sinistra comunisti marxisti eccetera oppure come chi non fa questo pazzo come liberali alla Pannunzio diventano illuministi
Che significa l'illuminismo che cos'è l'Illuminismo di Pannunzio lo dice molto bene Dino Cofrancesco deve il suo saggio che insieme a quello di Nicolosi sono quelli che mi hanno più
Sono tutti belli ovviamente i saggi però poi ognuno interessato
Più a del insomma ha degli spunti più da alcuni facce piuttosto che da altri allora sostanzialmente quello che dice
Quello che dice
E cioè la filosofia di pedale di Pannunzio si può
Insomma da chiudere in due movimenti
Modernizzazione
Nel Paese dell'Italia
Quindi d'Italia il ritardo
Verso la modernità
E deve riacquistare rapidamente
Insomma riprendere il passo con i Paesi più avanzati dell'Occidente
Antitotalitarismo appunto
E e modernizzazione che significa significa fiducia nella scienza nella ragione umana nella ragionevolezza
Ecco diciamo probabilmente insomma e questo liberalismo illuministico ripeto coerentemente antitotalitario quindi non progressista perché comunque crede nel mito del progresso
Che è un mito tipicamente illuministico come staccavo comunque questo tipo di con la modernizzazione in qualche modo si sarebbe combattuto lo stesso lo stesso totalitarismo sarebbe scomparso ma mano che illumini
E quindi la libertà
Si fa conoscere si afferma per sua forza Croce invece che ha comincia ad avere una visione molto più tragica della stessa libertà umana
Che legate ad esempio la vitalità a questo concerto anche anch'esso con balli e l'ultimissimo Croce Anci Peter e qui non è seguito da dai suoi allievi e non è seguito nemmeno nemmeno da Pannunzio e su questa base ideale e poi si ma tutela anche il conflitto di Pannunzio con più politico questa volta con Malagodi
Perché perché Malagodi che perché ecco diciamo della della visione illuministica che aveva a Pannunzio i nemici erano il comunismo
E il fascismo
Senza però accorgersi che il comunismo è un pericolo molto reale del fascismo che l'ormai è stato sconfitto ma anche il criticatissimo
E da questo nasceva una dal proprio anticlericalismo una insistenza sul Pinzi e poi vai tocca a botte
Portava né a non vedere pure diciamo gli elementi liberali che possono esserci nello stesso cristianesimo e perché ha detto e o addirittura e anche nel cattolicesimo
E allora politicamente scegliere Malagodi
Annovera come propri nemici crea dico fascisti e quindi la DC viene che viene vista come un amico nemico della modernizzazione mentre la DC il partito cattolico
Ha molte facce mia sostanzialmente due una Dossetti Anna
Sicuramente
Scrivi bile ma anche c'è anche un una forte c'era allora una forte avrà pure liberale nella stessa DC Malagodi capisce che quella della terza forza cui Mita
Pannunzio acque Milano Pannunzio Sami c'è una pura utopia è una minoranza politica che non potrà mai avete un ruolo perché appunto non si può sono partiti minoritari in quel frangente
Che ha degli
Quindi e quindi diciamo me e quindi mentre questo precludersi la collaborazione con la DC che invece Malagodi auspica proprio perché anche Malagodi a una missione internazionale atlantista capisce qual è adesso
Il vero gioco politico
Segna proprio la profondo odio che il saggio di di di Cofrancesco documenta molto bene fra i due
Quindi come vediamo vediamo ci sono tante sfumature nelle culture politiche
Liberali e non liberali italiane cioè l'azionismo
C'è il liberalismo progressista
C'è un nel della Lisbona conservatore integralista che a quello a cui l'ultimo Croce sicuramente da scrivere e con cui poi si ricollega
Malagodi
Che altro di idee però ecco nonostante questo bisogna dare atto nonostante questo insomma questo fatto in quella situazione dell'Italia penso pure i convegni e gli amici del mondo
Serviva anche questo insomma la storia non si può giudicare in astratto per carità però ecco in tutto questo sicuramente mantenne la forza del mondo era anche nella capacità che ha detto
Di cui ha parlato Vecellio di
Che aveva ecumenica fra virgolette almeno in ambito liberale
Che
E attiva
E che aveva Pannunzio e che quindi riusciva mettere insieme a fonde diversi anni infatti sarebbe stato insomma già solo pensare che Croce Salvemini potessero appunto scrive sulla stessa del di pista
Considerato appunto diciamo
L'astio personale che c'è da fare due
Fu sicuramente un'impresa diciamo questa capacità laico medica
Secondo me ce l'hanno solo due impianti intellettuali nel Novecento
Uno nella sua esperienza giornalistica che fu appunto Pannunzio l'uno ce l'aveva avuto prima la sua esperienza editoriale stenta strano a dirlo ma così è Piero Gobetti perché l'edizione di Gobetti
Beh che aveva una visione molto precisa radicale e rivoluzionaria di molto poco liberale però dedizione nelle sue dicevo di Gobetti ospitava chiunque da Malaparte
Sturzo
Beh etichetta anzi forse ancora più radicalmente aperto di Pannunzio
Cioè questo era un pregio che forse oggi in un periodo di faziosità di e quindi di in questo senso anche di antichità dico perché evita di guardare tutto dialogo fra i diversi in qualche modo è andato perso forse l'esperienza più bella del del mondo
Poi c'è tutto il problema qui qual vieni fa riferimento nella sua nel nell'articolo inizia nella sua prefazione che quello delle verità contesa si ovviamente tutti si contendono Pannunzio
Ma
Bisogna anche dice
Per i quali ieri tenersi lontani da questi vedi interessati fin troppo interessati
Pannunzio rappresenta un'epoca un epoca
Sicuramente
Interessante dal mio punto di vista anche per la formazione della cultura politica predominante in Italia
Questa cultura politica predominante Pannunzio la come per certi aspetti poi il partito radicale l'aspetta nel nel la rappresenta nel e l'aspetto minoritario addirittura oppositivo però tutto interno quel gioco
Ed è un gioco che però sostanzialmente tiene fuori dai Italia da quello che è
Evoluzione del liberalismo a livello mondiale di questo bisogno dirlo chiaramente bisogna tenendo conto forse gli unici italiani che
Che
Che furono all'altezza di questo momento storico furono Silone e Chiaromonte
E Tempo presente non è una rivista secondo me inferiore anche per la sua prospettiva internazionale
Con gli articoli di McDonald's di
Pianamente che pubblicavano
E che pubblicava non è inferiore nel tempo presente
A
Al mondo e quindi il mio il mio diciamo suggerimento finale as lascio ghetti e di organizzare un bel convegno su Silone e Tempo presente visto che è anche lodo erano
Ha processi
Grazie curato come posso dire una lezione che ci ha regalato
E utile purtroppo son già alle sette e trenta
Va beh c'è una cosa prima di cedere la parola al curatore del volume
Pierfranco quegli ieri che sento il dovere di dire non stiamo parlando dico soprattutto agli ascoltatori di radio radicale
Di un volume che si chiama Mario Pannunzio la civiltà liberale a cura di Pier Franco quel ieri Golden editore e siccome mi piace fare pubblicità ai libri tenete anche presente pure ascoltatori che quelli
Ho solo
Io ringrazio di questa opportunità di parlare di un libro che
Nato nel per primo lo da un
Quindi non ha potuto circolare adeguatamente perché fondato a presentarlo nella scorsa estate
Alla Versiliana in Liguria
D'altra parte i ma
Poi ci siamo dovuti bloccare e quindi nomine c'è stato sulla possibilità
Di
Voglio dedicargli un pensiero affettuoso e commosso
Però messo questi
E è stato costituito in Piemonte Centro Pannunzio
Pannunzio è stato a Torino una sola volta in vita sua
Cioè quando sir riunificò il partito liberale
Per cinquantuno ecco
Ma certo aveva dei legami ideali con la Torino del Risorgimento il fatto che tenesse il famoso ritratto di Cavour dietro le spalle lo sta a testimoniare
Ma anche direi direi l'attestato al Risorgimento liberale e una testata che riecheggia la testata che il Sud del conte di Cavour col quale il conte esordisce nel suo nel suo impegno
Politico
Ecco queste associazioni in modo specifico
Secondo me sono
Un qualcosa di molto importante
Nell'ambito proprio
Della del figura di Pannunzio
Perché
Io velocissimo appuntato
è stato affermato giustamente
Che
Lucca
Lo ricorda poco o lo ha ricordato o poco io a questo riguardo voglio
Ricordare che c'è una studiosa
Dell'Università di Firenze che Lucchese che ha studiato in modo approfondito
I rapporti va in un mondo culturale Lucchese e Panucci ed è Carla Soldini io vorrei gradito avere come come ospite
Perché e a Carla Soldini che si terre questa riscoperta delle radici Lucchesi che non sono occasionali non sono affatto occasionale
Perché la maggiore di Pannunzio apparteneva a una delle più antiche famiglie aristocratiche Lucchesi quindi quindi se non ci fosse stata la la si fossero state le squadracce fasciste come ogni probabilità Pannunzio sarebbe rimasto Lucchese
Al al Lucca Stato ricordato molto più poco ed ero questo
E
Non voglio
Affermarlo per rivendicare un merito del Centro Pannunzio ma può sembrare una cosa paradossale
Che la via
Mario Pannunzio a Luca a Roma a Milano in altra città è stata
Fatta sul proposto del centro palleggio ma almeno quella Lucchese ecco avrebbe dovuto avere un origine
Da qualche lucchese da qualche autorità Lucchese c'è stato qualche sindaco
Di Luca che è stato più sensibile di altri ma per decine e decine e decine di anni i lucchesi averlo dimenticato Pannunzio
Solo nel due mila dieci per il centenario Pannunzi dando a Lucca venne inaugurata una lapide sulla casa
Di Pannunzio
E poi io a scrivere
La le attese
Quindi
A me fa immenso piacere
Aveva avuto la possibilità ma credo anche in futuro di
Approfondire questo rapporto
In quanto
In quanto
Ecco l'associazione dei lucchesi
Che sia tra i promotori
In questa
Presentazione per me è un fatto estremamente importante
Così come estremamente importante
L'associazione degli degli abruzzesi in Abruzzo
Credo il nome di Pannunzio sia stato completamente dimenticato cioè al Lucca in qualche misura ecco sì una via
Bel pochi anni
Ma in Abruzzo credo che non ci sia nulla anche perché e il madre di Pannunzio che e abruzzesi
E attorno alla figura del a dare sì ci sarebbe da fare tutto una serie di osservazioni che
è stato un marxista ortodosso
E che ha vissuto una vicenda che va ricordata
Cioè
Intanto il padre di Pannunzio era in amicizia con Lenin Andone l'anno nella Russia bolscevica
Rischio di essere fucilato
E solo l'amicizia con gli elementi gli salvo la vita ma cosa incredibile al ritorno talora questa terribile avventura
Il padre di Pannunzio scrisse un libro di esaltazione dei soviet
Di esaltazione del sud dei soviet
Leone Cattani che è stato un amico importante
Di Pannunzio è stato un collaboratore del del Mondo di Pannunzio
Di diceva che la citazione io no scritta nel libro che in qualche misura per capire
Il Pannunzio anticomunista e il Pannunzio
Laico bisognava andare al puzzle di Pannunzio da un lato e alla madre che apparteneva a una delle famiglie più aristocratiche Lucchesi ma anche più continente nuclei killer Calì perché non dimentichiamo che Luca
Anche dimenticato Pannunzio appartante decine rallenti proprio perché era una città
Temo che spiana ecco
Ha detto
Chiaramente quindi quindi Pannunzio era un qualcosa del tutto estraneo
Siamo all'assurdo voluto voglio citare che
Sì è stato poi successivamente
In tempi recenti una targa che è stata scoperta qualche anno fa
Alla Luca di Sant'Antonio
Insieme ad ristorante Lucchese
Proprio per ricordare che Pannunzio andava a cenare il rito ecco per cui ci sono ricordati i proprietari di un ristorante molto meno molto meno le autorità Lucchetti
Ecco io ho ascoltato con interesse quello che è stato tetto sulla figura di Pannunzio sul
Su questo che è un tentativo è un tentativo
Di
Far sentire
Attraverso tantissime testimonianze
Anche fortemente contraddittorie anche con volutamente
Contraddittorie far sentire le diverse interpretazioni della figura di Pannunzio nel corso degli anni
Ecco infondo al libero se un qualcosa di
Significativo a mio modo di vedere perché e difficile da rintracciare
C'è c'è tutta una serie di articoli che sono stati pubblicati sui giornali italiani nel mille novecentosessantotto cioè quando Pannunzio e mancato e poi c'è ancora qualche articolo
All'indomani della chiusura del sessantasei
Del giornale di Pannunzio ecco io li ho messi in fondo ovviamente perché non potevo iniziare con
Questi articoli ma questi articoli andrebbero riletti in per capire
Come si è creato il mito Pannunzio
Perché in quell'occasione soprattutto del sessantotto del della scomparsa di Pannunzio si è creato il mito di Pannunzio
Un mito
A cui non ha contribuito ovviamente il Partito comunista perché io pubblico l'articolo del L'Unità
Dove Maurizio Ferrara
Non dico che offenda la figura di Pannunzio Mazzetto la sotto all'UPA completamente ma tutti gli altri da Scalfari ha tantissimi Indro Montanelli e via discorrendo
Contribuiscono a creare il mito di Pannunzio
Il maestro di giornalismo e via discorrendo
Il mito di di Pannunzio però lo dice uno che ha dedicato una parte consistente dalla sua vita agli studi pronunciarli
Questo Vito entro quanto ormai da moltissimo
Parte che io non ho mai creduto negli elogi postumi
Di Eugenio Scalfari nei confronti di Pannunzio perché come forse qualcuno sa comunque nel libero se ne parla
Pannunzio nel verrebbe Periodo passato in clinica
Circa dieci giorni
Ebbene disse a Carandini e a Cattani di vietare la presenza scalpore ai sulle reali
Perché annuncio aveva già
Ben chiara la fine imminente
Questo vi dice i rapporti di conflittualità che si erano creati
Tra quello che poteva essere un allievo di Pannunzio
Un allievo negli anni cinquanta e che poi via via si è allontanato
Tappa annunzio
E qui si pone un problema se vogliamo
E stato più significativo Pannunzio o Scalfari io vi dico come direttore del Centro Pannunzio e come persona che non ama Scalfaro e anzi
Uso il conformismo
Per non usare un'espressione
Più forte e io credo che si debba riconoscere in termini storiografici ormai che Scalfari che più importa è stato e più importante ditta rinuncia
C'è poco da discutere cioè quel settimanale il Mondo ha rappresentato una certa epoca ha creato attorno a sé
Un'élite intellettuale ma certo il quotidiano Repubblica ha avuto un ruolo
Per me lega attivissimo nella storia politica italiana e anche nel giornalismo che però sarebbe da sciocchi non riconoscere
Dicevo il mito di Papini cioè infranto
E talmente infranto
Che io vi racconto un episodio non recente perché io negli ultimi due anni non ho più preso un pullman per lei evidenti ragioni di prudenza
Ero a una fermata
Do spettava il pullman
Una signora diceva a un'altra
Ecco può scendere
Alla fermata
Centro Pannunzio
Non alla fermata Pannunzio perché perché a Torino
Che fu la prima città che
Che
Ebbe una via Pannunzio
Una via che il sindaco comunista Diego Novelli
Accettò di dedicare sia pure in mezzo ai prati perché
Se voi andata a vedere il limite già un numero civico
Soltanto
Via Pannunzio uno dopodiché non c'è altro
Questo era il modo con cui i comunisti celebravano ricordavano Palmizio non potevano non intitolargli una via
Perché erano passati i dieci anni prescritti e avevamo intitolato senza i dieci anni prescritti delle via Tizio Caio o Sempronio
Per cui furono costretti a dedicare a Pannunzio però è una via inesistente inesistente c'è una fermata c'è una fermata in questa via Pannunzio
Ebbene non lo voglio sottolineare per elogiare il Centro Pannunzio perché Centro Pannunzio De Rossi curo io che lo conosco da vicino ha commesso mille errori nel corso della sua attività
Di oltre mezzo secolo
Tuttavia voi capite che se una persona non certo
Colta
Dice di scenda alla fermata al Centro Pannunzio vuol dire che il nome Pannunzio entrato nella
Nella
Nel linguaggio Beatz diciamo delle persone ma non nel modo in cui doveva entrare
Cioè quello del Centro Pannunzio il che il che purtroppo e un segno di invito oblio nei confronti di Panucci ma al di là di questo episodio che esso non ha importanza io credo che
Il vero oblio nei confronti di Pannunzio del giornalismo rigoroso di Pannunzio
Sia legato proprio al decadimento del giornalismo italiano
Cioè
Vent'anni fa si parlava
Di un'eredità contesa
Da uno o dall'altro
Oggi questa eredità di Pannunzio non la contende più nessuno perché nessuno ha un titolo per contendere anche sia pure lontanamente perché il giornalismo italiano nella sua almeno questa è la mia opinione nella sua volgarità
Nella sua faziosità e proprio vista antichissimo dalla lezione di Pavia
Che magari può anche uomo di scelte molto precisa e molto radicali ma aveva un'eleganza aveva un'indipendenza di giudizio aveva una posizione che io vedo molto difficile
Individuare nel giornalismo italiano i dodici la lezione di Pannunzio è una cosa lontana viene da un'esperienza
Per altri versi che è stata unica
E la dimostrazione del fatto che l'esperienza di Pannunzio è stata unica
E che
L'amico forse più affezionato
Di Pannunzio
Arrigo piena getti Lucchese anche lui
Riprese le pubblicazioni dal mondo l'anno successivo
Della morte di Pannunzio
E questo settimanale il Mondo
Debenedetti no
Pene detti non confondiamo
Teme eletti
Lo tenne in piedi per circa un un un anno approssimativamente poi lascio
Poi questo
Giornale
Lo diressero almeno cinque sei giornalisti e anche di un incerto Armando
Feltrinelli ad esempio ma nessuno di questi giornalisti al di là della capacità giornalistica riusciti a far risuscitare il mondo di tanti
Da un lato credo perché il Mondo di Pannunzio fosse collegato a un periodo storico che il sessantotto in modo irrimediabile aveva chiuso
Cosa aveva a che fare
Il mondo
Como l'autunno caldo pongo il terrorismo con queste cose non l'aveva il nulla
A tal punto che
Io lo lo ricordo spesso
Tra i firmatari di quell'infame manifesto contro il commissario Luigi Calabresi che armò la mano per i suoi sicari
Non ci furono
Tra i firmatari oltre ottocento persone collaboratore del Mondo di Pannunzio o almeno collaboratori coerenti con la scelte il Palmieri
Si era tutto il mondo intellettuale accademico italiano politico e via discorrendo ma tra le firme non c'erano
Quelli che erano rimasti vicino a Pannunzio dopo aver collaborato a quel giorno quindi il mondo era già sopravvissuto a se stesso nelle varie riedizioni nessuno riuscì a ritardi lo smalto che solo Pannunzio era riuscito a dare al settimanale e poi finito tragicamente la cosa perché diventò addirittura un giornale economico finanziario che veniva regalato insieme al Corriere della Sera
Alla fine poi la storia
E giusta e dei giustizieri perché anche l'Espresso ha fatto la stessa fine cioè viene impacchettato insieme alla alla Repubblica quindi ma
Il Mondo di Pannunzio
La Rizzoli lo aveva trasformato in un qualcosa di assolutamente irriconoscibile un giornale economico
Finanziario cioè il giornale di Croce di solventi Einaudi ridotto appunto a una pubblicazione che veniva o Mozart
Dopodiché
Quell'esperienza sì chiusure in maniera definitiva
Cosa resta di Pannunzio io non lo so cosa avrei
Ne succede si andare spesso di girare o meno il passato perché in questi due anni non ho più avuto la possibilità ma io sono andato in giro per l'Italia
A fare tantissime iniziative ricordo in modo particolare per il centenario di Pannunzio mi ha fatto molto piacere chi ha parlato
Del gesto del Centro Pannunzio che ha rinunciato un contributo ministeriale e ha retto però
Il centenario perché
Abbiamo fatto decine decine decine di iniziative
In quasi tutte le città italiane più importanti
Io già allora nel due mila e dieci nel centenario
Ho sentito andando in giro che parlava di Pannunzio in molti casi era difficile perché si stava parlando una in più di quel modello di giornalismo che noi vediamo negli articoli commemorativi di Pannunzio che io ho raccolto in fino in fondo
Ma forse questo
E
Un dato
Oggettivo
Sono passate sono passati i decenni
E Pannunzio a
A mio modo di vedere
Un limite
Che
Lodi fa Renzi attacca
Buona parte anzi direi dalla stragrande maggioranza dei giornalisti e degli intellettuali italiani
Cioè quello di non firmare quello di non scrivere
Lui ha fatto il direttore di Risorgimento liberale scrivendo un po'di articoli un po'di editoriali
Ha scritto su Omnibus la rubrica cinematografica quindi abbiamo un Pannunzio precedente
Alla caduta del fascismo
Però poi non abbiamo
Delle cose significative io qui ho ripubblicato l'unico saggio simili significativo
Di Pannunzio quello sotto qui le passioni di Tocqueville
Con
Un complimento Brizzi Rollo Ruocco torneo
Che è stato non solo un grande amico ma anche un grande collaboratore del sottoscritto perché abbiamo fatto delle cose insieme piuttosto importanti
Voi capite che
Il fatto che noi ci ritroviamo qui
A parlare di un libro su Pannunzio o a parlare
Su ti Pannunzio
E laicamente un fatto miracoloso perché chi non ha lasciato un no Tara
Di un qualche significato
Non può essere ricordato attraverso gli elogi funebri di Tizio o di Caio
Questo è il limite del discorso
Possiamo metterla come vogliamo ma
Questa è la realtà ceppo annuncio a affatto il lavoro per registrare
Cioè ha fatto il direttore del SISDE di un settimanale che ha segnato la vita culturale italiana ma siamo tanti anni fa quando
Arrigo Olivetti mi propose
Di fare un'antologia
Del Mondo di Pannunzio
No io non ad un'ammonizione un po'gli studiosi
E alla fine
Concludemmo che non si poteva fare un'antologia del Mondo di Pannunzio perché perché veniva un qualcosa di Speed annunciato
Perché i collaboratori erano un numero immenso da un lato e come fare a dare un'idea di di di un'orchestra di di di di di migliaia di persone
Se noi ci limitavamo a Croce Einaudi a Salvemini e via discorrendo noi facevamo un discorso sbagliato
E per altri versi noi abbiamo avuto
Fintanto che il mito di Pannunzio ha retto
Oggi non accade più
Anche perché questi non ci sono più
Di gente che
Ha scritto quattro cinque articoli sul mondo
E ha sempre esibito nel proprio curriculum collaboratori dal Mondo di Pannunzio
Solo la pubblicazione degli indici di degli indici mondo che noi abbiamo messo su internet sul sito del Centro Pannunzio quindi chiunque può andare a vedere
Attraverso la pubblicazione degli indici di
Del settimanale e allora viene fuori
Quali erano i veri collaboratore il rispetto a quelli che collaboratore
Lo lo erano fino ad un certo punto e vengono fuori anche delle sorprese
Nicola Tranfaglia che nessuno penserebbe l'accusatore implacabile di Renzo De Felice quello che ha tentato di massacrare mediaticamente Renzo De Felice ebbene
Ha esordito sul Mondo di Pannunzio e ha scritto un numero abbastanza significativo di articoli sul mondo di parmigiano sito queste queste esempio perché è un esempio che io ho voluto scrivendo di Tranfaglia che è mancato nulla luglio scorso ebbri deliziare quindi vengono fuori dei collaboratori che nessuno penserebbe
Che
A abbiamo avuto delle origine di quel tipo
Vengono anche fuori
Quelli che hanno millantato una collaborazione che non hanno nella realtà
Oggi credo ci sia la possibilità
Di storicizzare la figura di Pannunzio
Il mio libro è un tentativo di storicizzata perché il saggio introduttivo che ho scritto
E un tentativo di storicizzare la figura di Pannunzio vedendo l'ha cominciato distacco accerto non potete chiedere a me
Che io ho dedicato una parte consistente della mia vita di avere un totale distacco nei confronti di Palin un giorno
Posso farlo oggettivamente
Però
Il mio libro è un tentativo
Di
Indicare un una strada
Ben sapendo però che
Di fronte alla ghigliottina della storia
Il nome di Pannunzio secondo me non è destinato a sopravvivere questa è la mia opinione forse sono troppo pessimista ma credo che il fatto di non aver scritto abbastanza lo condanni necessariamente all'oblio
Grazie
Grazie professor quelli ieri io spero che il suo vaticinio sia smentito lei contribuisce smentirlo però appunto con il suo libro che voglio ancora una volta poi paga andare per chi ci ascolta radio radicale Mario Pannunzio la civiltà liberale Pierfranco qualifiche il editore governo
Grazie
Prego
Ecco
Non vorrei essere così pessimista
Ecco Pannunzio a mio modo di vedere all'esame
Rigoroso
Termini storiografici non è destinato a rimanere ma quello che io auspico invece e che la civiltà liberale
Rimanga e rinasca perché noi oggi abbiamo più che mai bisogno della civiltà
Liberale quella di Pannunzio o di altri ha poca importanza ma la civiltà liberale
è un fatto
Che può davvero cambiare
Il presente e il futuro dell'Italia
Grazie ancora per l'integrazione ringrazio chi è convenuto con noi intanto Marina Valensise ringrazio Corrado Ocone ringrazio Enrico Ragni
Presidente dell'Associazione Lucchesi nel mondo conciliando Sacchetti segretario generale dell'associazione abruzzese di Roma grazie a voi che siete stati qui con noi
E che avete ascoltato
Io ripeto l'ho già detto pubblicazione pubblicazione pubblicazione spero che questi vostri testi se lo fui dichiara anche in maniera scritta prima o poi e non solo in maniera come si può dire a uditiva come ci può assicurare radio radicale
Buonasera