Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti nella preistoria letteraria di Giorgio Bassani il narratore famoso di quel romanzo di Ferrara che comprende fra l'altro gli occhiali d'oro il giardino dei Finzi Contini
C'è una raccolta di cinque racconti più una poesia simili a quelle del suo libro L'alba ai vetri
Una raccolta pubblicata nel mille novecentoquaranta in tempi di leggi razziali
Con lo pseudonimo di Giacomo marchi si intitola una città di pianura e ce la ripropongono oggi insieme ad altri racconti giovanili le edizioni di Officina libraria in un volume curato in modo eccellente da Angela siciliano
All'inizio e alla fine di una città di pianura osserva la Sicilia non è l'introduzione troviamo due prose senza trama omaggio composta di ritratti
E il pezzo eponimo una specie di ironico mini affresco di costume dove la città è divisa tra uomini e donne come tra tribù
All'interno si corrispondono due racconti di maternità
Un concerto è storia di Deborah che diventerà poi di nelle Cinque storie ferraresi Lida Mantovani ed è il centro della raccolta cioè Rondò racconto della fine di un amore su cui pesa l'ombra dell'emarginazione ebraica
E su cui il lettore di Bassani proietta quella dei Finzi Contini
Quanto agli altri racconti in Teodoro la curatrice indica la riscrittura in qualche modo la risposta critica un racconto di Antonio Delfini autore che pure mette tutto all'insegna del ricordo
Poi c'è il racconto intitolato la calunnia gran pezzo al cui centro sta un rapporto di potere
E di umiliazione che richiama quelli di dietro la porta altro romanzo Bassani erano in un certo senso i racconti esclusi dalla raccolta del quaranta e qui recuperati sono più vivi di quelli inseriti in una città di pianura ma il problema di Bassani
Resta sempre la costruzione di una prosa data la sua obliquità di sguardo morbida e funerea prosa allegata dice la siciliano e si può aggiungere che si basa su un equilibrio precario il faticoso tra studi distinto tra alle mutamenti e improvvise incongrue increspature
Della punteggiatura
In un flusso un po'sonnolento di annotazioni spiccano un tratto dei memorabili inserti caste Cino omaggio ad esempio i lineamenti di un personaggio cito scuro come un saraceno sì che quando si metteva a ridere il rosso delle gengive sarei giovani riusciva come una scoperta
In fondo alla colonna è diritta e Bruno del suo o altrove una vecchia madre nel qui volto cito ancora gli zigomi dell'orgoglio stilavano fin quasi a buttarla la pelle giallastre risentita delle quali certo o è storia di Deborah che ruota intorno a una ragazza dalla rassegnazione quasi casso li hanno ecco la descrizione impressionante stupenda di un rapporto sessuale
Con il suo seduttore ebrea borghese cito al primo buio al primo Prato era rovesciata sull'erba e tremava quel gelo
E David saffici sta faccenda ma Sulley con una triste febbre e lei stava immobile mentre lenti pensieri le attraversavano il cervello teneva al vento sopra la spalla di lui per non vederlo più
Si lasciava andare con gli occhi spalancati la luna alta pendeva tra le rami dei platani spogli le nebbie passavano quietamente sopra finché quei pensieri le cadevano un tratto quando vicino a uno spasimo e appresa come da uno chiusa foglia di lotta
Nel David poteva mai resistere a questo la sua lunga e debole schiena si torce emessa allentarla sfinita lei vinceva furibonda lo gettava via strappandolo vi andasse sul prato
Ma sono squarci che si aprono in un tessuto narrativo descrittivo abbastanza opaco che chiede la materia a distanza la Siciliano parla della narrativa di Bassani come di un critica in atto di certi suoi modelli ecco la distanza
E riporta anche una Punto Bassani erano del quarantuno che ci sembra significativo significativo avevo bisogno scrive il giovane Bassani
Prima che l'immagine mi si precisasse e trovasse una sua espressione insostituibile avevo bisogno di vivere lungamente ripetutamente a distanza di tempo magari considerevoli le stesse situazioni gli oggetti dovevano diventare familiari al punto da Ubiali in me
Per la loro desolante consuetudine tutto doveva marcire mi dentro per nascere
E nella bozza di Ottavio Olimpia e detto che tutto deve essere scritto come chiedendo nel futuro testimonianza quindi con sequenze di imperfetti periodi cantati
In Bassani un tempo spinge sempre sull'altro in un oscillare continuo tra dissolvenza rievocazione
La sovrapposizione dei tempi il tentativo di redimere il passato con il presente diventa poi esplicitamente un tema è al centro ad esempio di un concerto dove la moglie di un conoscente placare il reattore il ricordo di un'altra donna
Facile fare il nome di quel Proust che a fine anni Trenta fecero conoscere all'Autore Claudio Varese Giuseppe Dessì
Dal Bassani giovane imitato in realtà volte il procedimento bassa mia non memoriale rovesciati in una composizione mortuaria alla Flaubert ma resa vaporosa incerta dei contorni si sente però soprattutto un'aria di famiglia con la narrativa più vicina delle riviste Solaria letteratura di allora degli anni Trenta dove pubblicavano i più anziani delfini
E Loria e dove Bassani portò i suoi sfondi padani gli argini del fiume i vicoli ferraresi Colli
Nel capoluogo bolognese la disposizione scontrosa e bizzarra delle masse descrittive dei primi racconti anche certi tratti insinuanti maligne loschi grotteschi fanno proprio per sanare
A quel grande autore dimenticato che è stato Arturo Loria e l'analisi di psicologi oblique in sincere con se stesse gesuiti che voluttuose del cede le psicologie di adolescente invecchiato vergognoso impotente ad agire
Ecco questa analisi riporta un clima storico abbastanza preciso così in certe pagine l'aria di festa malinconiche de qui poca di blando lirismo tra lirico il sinistro
L'atmosfera in cui tutto sembra sul punto di risolversi in una catastrofe che non avviene mai appare un'allusione all'impronunciabile dittatura fascista
Quindi il consiglio di oggi è una città di pianura e altri racconti giovanili
Del edizioni di Officina libraria a cura di Angela siciliano a risentirci venerdì prossimo