Assemblea nazionale di LibertàEguale - "Ora ci sarebbe tempo per tutto. Biden, NGEU, Governo Draghi: per i riformisti, l’occasione è adesso" (Prima giornata)

Cioè Benvenuti Orvieto per questa assemblea nazionale noi cominciamo adesso i lavori con la relazione introduttiva del presidente
Di comunico che la relazione è già disponibile sul sito di Libertà eguale quindi potete eventualmente leggerla subito dopo l'esposizione o addirittura se preferite scorre urla durante
Se avete bisogno diciamo della password per il Wi-Fi
Sedici zero sette venti ventuno così eventualmente potete collegarmi sì sì
Sedici zero sette venti ventuno
La password per l'accesso al Wi-Fi se volete collegarmi comunque lo ripeterò anche dopo quindi
Sedici zero sette venti ventuno ovviamente i cellulari però tenete li silenziato e quindi
Usate lì per leggere ma silenziato agli
A questo punto diamo inizio ai lavori dell'assemblea nazionale di Libertà eguale la parola Enrico Morando per la relazione introduttiva
Buongiorno a tutti
Questa
Sarà la prima assemblea di Orvieto di Libertà eguale in cui non prenderà la parola
Emanuele Macaluso
Il vuoto che ha lasciato tra di noi e per noi
Tanto grande quanto il contributo che ha saputo dare
In questi lunghi anni di lavoro politico culturale a ognuno di noi ha la nostra associazione ogni volta intervenendo ad Orvieto
Ha iniziato ringraziando Libertà eguale perché per usare le sue parole
Questa organizzazione a la vocazione del confronto del consenso e del dissenso
Mentre i partiti hanno perso questa vocazione queste le parole di Emanuele e ogni volta
Ci ha sospinto ad affrontare a viso aperto i nuovi problemi proposti alla sinistra e alle forze popolari dal vorticoso modificarsi della realtà
Senza coltivare nostalgie per il passato per positivo che quel passato egli considerasse
In troppi dopo la morte hanno descritto Macaluso critico verso il presente solo perché impegnato nell'acritica esaltazione della straordinaria vicenda politica del PC e della sinistra del passato no
Emanuele criticava duramente il modo in cui era stata gestita l'innovazione politica specie dopo l'ottantanove non certo la scelta di innovare
Perché dell'innovazione aveva visto tra i primi l'esigenza sempre sforzandosi di indicare le difficili strade che si sarebbero Rho dovute percorrere per condurla verso l'esito sperato
Vorrei dare prova di questo mio giudizio facendo parlare Emanuele in due occasioni molto lontane tra di loro nel tempo la prima è una sua relazione in verità un vero e proprio documento vero Giovanni
Che custodito gelosamente per fortuna quello che quel documento per una riunione dell'area riformista del PDS nell'ottobre del mille novecentonovantaquattro
La seconda è l'intervento di Emanuele alla nostra Assemblea del due mila diciannove qui ad Orvieto l'ultima a cui la sorte ha voluto che potesse partecipare
Nell'ottobre del novantaquattro Emanuele è il coordinatore dell'area riformista del PDS svolge cioè un decisivo ruolo di dirigente politico del nuovo partito pluralista nato dalle radici del PC
Lungi dall'aver come pure è stato scritto lasciato alla sua quotidiana attività di dirigente politico con l'ottantanove Emanuele dunque dirige una delle più importanti correnti interne al nuovo partito
Ma ecco la vocazione ad innovare a governare il cambiamento propone ai suoi membri
Sono sue parole di valutare se esistono ancora le ragioni di una presenza come aree o se è venuto il momento di rinnovare la dialettica interna al partito due le ragioni di fondo della proposta di Macaluso la prima il limite di cultura politica della stessa area riformista dove sono parole sue è mancata una riflessione più generale su cosa possa essere il riformismo nell'epoca attuale con classi sociali del tutto diverse
Da quelle in cui si formò una cultura riformista socialista in Italia e in Europa
Un'epoca prosegue Macaluso in cui sono emerse nuove forze e culture che in Italia e in Europa costituiscono e possono costituire un arricchimento della tradizione socialista
E la seconda ragione è questa l'emergere scrive Macaluso nel PDS dopo la sconfitta del novantaquattro di una critica al segretario D'Alema non già per aver allacciato un rapporto col centro che invece Macaluso approvava
Ma per averlo fatto queste sono le sue parole in un'ottica tradizionale una sinistra legittimata a governare grazie ad un accordo col centro mentre conclude Macaluso non c'è un'iniziativa per fare del PDS un partito che abbia in sé medesimo parte di questo centro sinistra
Ora
Conclude Macaluso su entrambe queste due fondamentali questioni nel PDS nella sua area di influenza ci sono personalità e forze che hanno una visione vicina a quella dell'area riformista
Che per questa ragione deve essere pronta a sciogliersi per lavorare
Con altri alla determinazione di una cultura politica
A quei cambiamenti di cultura politica e di linea politica che consentono al PDS di svolgere davvero la funzione che si era allora assegnato di asse dell'alternativa di governo al Nuovo centrodestra costruito da Silvio Berlusconi
Dunque con parole chiare e senza ambiguità
PDS partito esso stesso di centrosinistra
E non autosufficienza della cultura politica del riformismo socialista a fronte dell'emergere di nuove sensibilità individuali e sociali liberaldemocratiche radicali come quelle del femminismo e dell'ambientalismo
Questo è il Macaluso che noi abbiamo conosciuto Amato
Impegnato fino all'ultimo respiro con o senza tessera di partito a progettare il nuovo senza cedimenti al nuovismo propagandistico e di maniera ma lontanissimo dal conservatorismo nostalgico
Della sinistra che vive per testimoniare la sua alterità sistemica
Con lo stesso spirito molti anni dopo nel diciannove nel due mila diciannove Emanuele ha posto un problema a cui Libertà eguale ha dedicato gran parte delle sue energie quello dell'asse della cultura politica del centro sinistra
Vediamolo e ascoltiamolo proprio qui ad Orvieto due anni fa pregherei
Be maggioranza e oggi non è così ecco perché io e vado verso la conclusione
Volevo fare quasi
Antonio di nel suo partito democratico che è l'unica forza oggi fino a Kfar Saba sarebbe da stupidi non capire è un sapere che oggi è l'unica forza
Che democratica
No normale non la definisco Bovicelli strana centrosinistra
Crea una consistenza tale da poter
Giocare un ruolo nella corsa
E allora questo coltello organo appartata il problema io vorrei parlare
Empire
Più che è un partito a mio avviso
Idee e i primi dieci tanto un aggregato un aggregato politico elettorale ma non un partito
Perché dico questo perché un partito retta iniziamo masse politico-culturale accettato tuttavia
Ognuno anche in posizione diversa ma ci deve essere un assist politico-culturale
Che
è quello su cui e migliaia e anche gli elettori alcun riferimento
Ecco quale secondi culturale
Un asse un asse leggibile
Ecco
Ci vuole ci ha detto Macaluso anche per costruire un radicamento sociale e per fondarvi il superamento della drammatica contraddizione in cui il Pd si dibatte tuttora
Tra la sua fondamentale funzione politica di governo che ha salvato l'Italia diciamo le cose come stanno dal baratro in cui sta la stava precipitando il governo dei due populismi l'esiguità questa la contraddizione del consenso elettorale del partito democratico
Ci vuole un asse politico culturale che con le parole di Macaluso il Pd nona che si condivida o no questo giudizio è comunque evidente che anche in questo caso Emanuele non indulge ad alcuna Nostalgia non ci dice classe politico culturale in cui di cui ci si deve dotare
è per l'essenziale quello sul quale a e abbiamo camminato nel lontano passato come se bastasse qualche aggiornamento dello spartito e qualche interprete più giovane dello stesso spartito
No ci sollecita invece ad uno sforzo ulteriore di innovazione perché un asse di cultura politica ci vuole e perché per trovarlo
La conoscenza e l'esperienza del passato possono soltanto aiutarci a non ripetere gli stessi errori
Per questo anche in omaggio ad Emanuele voglio cominciare da cui dal nuovo paradigma della sinistra liberale
Che ci fosse bisogno di questo di un nuovo paradigma teorico di una nuova agenda della sinistra latu lato senso socialdemocratica avremmo già dovuto capirlo alcuni decenni fa
Alla fine dei trenta gloriosi del Novecento quando i nostri sforzi per difendere le conquiste del passato in tutto il mondo non risultarono efficaci denunciando la nostra impotenza contro l'indebolimento progressivo del ritmo di crescita
Contro l'inflazione che conviveva con la stagnazione da rallentamento della produttività
La disoccupazione che diventava strutturale non sembrava scalza fibrille con le manovre di spesa pubblica in deficit a sostegno della domanda aggregata all'inizio paradossalmente non ci aiutarono a capire che la fase stava completamente mutando le numerose vittorie elettorali su entrambe le sponde dell'Atlantico
Vittoria che finirono per dare credito all'ipotesi di una ve la ricordate questa discussione fuoriuscita da sinistra sia dalla crisi delle socialdemocrazie
Sia dal collasso del socialismo reale
Il risveglio sarà di quelli che non si dimenticano Margaret Thatcher sconfigge pesantissima mente al candidato premier molto di sinistra Michael foot togliendo ogni dubbio circa il carattere permanente stabile
Della egemonia ormai conquistata in quegli anni dalla nuova destra neoliberista
Sarà lunga la fase di egemonia liberista non sto parlando dell'Italia ho ricevuto osservazioni
Su questo punto dai dagli amici a cui ho fatto vedere la relazione ma quale egemonia neoliberiste in Italia non sto parlando del mondo occidentale nel suo complesso dove questa egemonia c'è stata eccome
Riassumibile queste geopolitica attraverso le frasi celebri dei suoi due campioni più lotti il governo non è la soluzione del nostro problema il Governo è il problema dirò dal Reagan
E quello del RIS no alternative da cui l'appellativo di Tina
Che Margaret Thatcher usava per dire che la sua idea di capitalismo chiudeva definitivamente i conti con la sinistra e si collocava sostanzialmente alla fine della storia ci fu è vero il tentativo di reagire che va sotto il nome di terza via a me credo di poter dire a molti di voi tanto caro oggi c'è chi dopo essersi concesso in quegli anni qualcosa di più
Di un cenno alla rivoluzione liberale fa pubblica ammenda per quello che considera un cedimento non esitando a proclamare l'estraneità alla tradizione della sinistra
Dei protagonisti di quel tentativo di reazione un tentativo peraltro elettoralmente pluri vittorioso perché Clinton Blair e Schroeder vinsero veri vinsero la competizione per il governo nei loro Paesi
Non mi pento della mia convinta adesione a quella stagione e la rivendico come l'unico tentativo serio di fare i conti con l'egemonia neoliberista
E mi dichiaro senz'altro d'accordo con Salvati a dimore che dopo aver messo in evidenza che l'alternativa in quegli anni
A Blair a Schroeder a Clinton era rappresentata da una sinistra nostalgica impotente usano la vicenda della terza via comunque alto di scuola del peso della nuove egemonia
Anche sugli avversari della forza politica e culturale che è riuscita ad affermarla è valso per le forze di destra nella fase dell'egemonia socialdemocratica
è valso per la sinistra nella fase di egemonia del neoliberismo perché questo è il bello della vera egemonia
Far fare anche agli altri che pure restano se stessi quindi avversari
Almeno un po'di quello che tu vuoi
Aggiungo che lungi dal motivare un ridicolo giudizio sul tradimento dei dirigenti delle forze chiamata ad operare in un contesto di egemonia ostile come era la socialdemocrazia nel contesto dell'egemonia neo liberale il successo dei leader riformisti della terza via segnala doti di leadership e di visione assolutamente non comuni
E purtroppo molto difficili da replicare lo abbiamo imparato dopo
L'errore loro è nostro fu quello di pensare che si trattasse di un approdo ad una nuova fase di egemonia della sinistra non era così
Riflettere su questo punto non è inutile
Perché non è una riflessione soltanto su ciò che è stato il presente ci parla del fallimento del neoliberismo e dunque dell'aprirsi di una finestra di opportunità per la sinistra in tutto il mondo
Ma nulla è già stato scritto circa il carattere della fase che da quel fallimento prenderà le mosse quando i trenta gloriosi volgono al termine si manifestano problemi che le ricette socialdemocratiche non sono in grado di risolvere la destra non ripropone quelle della sua precedente fase egemonica ma cambia radicalmente il suo paradigma accreditandosi come capace di un nuovo disegno di relazioni tra individuo e società
Quella che per Thatcher non esiste
Tra stato e mercato dove il secondo si autoregolarsi e ha solo bisogno che il primo si tolga di mezzo
Allo stesso modo oggi per la sinistra la grande recessione iniziata nel due mila otto e la pandemia hanno fatto emergere i limiti insuperabili della visione delle cose neoliberista
Ma quella parte della sinistra che la fa facile perché adesso tutti chiedono più stato vogliono più spesa pubblica e invocano guerra la disuguaglianza sicché basterà portare qualche aggiustamento a quello che abbiamo sempre fatto
Per scoprire quello che faremo e che funzionerà dei questa parte della sinistra si sbaglia di grosso non solo perché le ricette del passato erano coerenti con le condizioni di contesto di allora e non lo sono a quelle di oggi una per tutte la dimensione nazionale sia dei fondamentali problemi
Sia delle corrispondenti o soluzioni di allora
Ma anche e soprattutto perché al mondo non ci siamo solo noi le forze di ispirazione nazional populista quale che sia la collocazione la loro denominazione la loro collocazione dello spettro destra sinistra
Dello schieramento politico
Sono pronti ad approfittare delle delusioni e della rabbia popolare per l'inefficacia delle risposte neoliberiste ai problemi presenti con le loro soluzioni facili
Protezionismo contro la cattiva globalizzazione
Chiusura nei confini nazionali contro l'immigrazione e la delocalizzazione delle imprese sussidi e controlli a raffica
Cacciata dei colpevoli facili da individuare quelli che c'erano prima chiunque essi fossero e la loro sostituzione con i portavoce del popolo sano e se le le elezioni non producono questa sostituzione è perché sono truccate
Ma andiamo con ordine il neoliberismo ha veramente fallito
Se si deve rispondere guardando alla frequenza con cui la minaccia del neoliberismo compare nei documenti di una parte della sinistra
Recentemente in Italia ben centoventisei centoventinove non mi ricordo bene economisti riprendendo l'iniziativa del vice segretario del Pd hanno firmato un documento in cui si mette in guardia Al governo Draghi contro il rischio insito nella nomina udite udite di due economisti definiti liberisti in un organo tecnico di supporto della programmazione a proposito uno di loro è qui con noi e colgo l'occasione per rinnovargli tutta la mia stima beh se si guarda queste o si deve concludere che non c'è alcun fallimento il liberismo è ben vivo ed è qui a lottare contro di noi è invece il fallimento c'è ed è profondo
Vi cito una frase i leader repubblicani dovranno ammettere che il capitalismo è libero mercato non sono la religione dovremmo essere pazzi per adorabili il nostro sistema è stato creato da esseri umani per il bene degli esseri umani
Noi non esistiamo per il mercato tutto l'opposto qualsiasi sistema economico che indebolisce distrugge famiglie non vale la pena di essere adottato
No a pronunciare questa frase nel due mila diciannove non è stato Jeremy Corbin
E non è stato nemmeno Bernie Sanders è stato Thatcher car sono uno dei conduttori di Fox News liberista fino a ieri ed oggi convertito alle chiusure protezionistiche ad una qualsiasi forma di statalismo
Se mi si obietta che la fonte non è particolarmente e non è particolarmente autorevole anche se è indicativa ricorrerò come Fareed Zakaria nel suo libro al tempio dell'ortodossia liberista
Il Financial Times che nel suo editoriale del tre aprile
Due mila venti scriveva la crisi odierna sta chiarendo fino a che punto tante società ricche
Non rispettano l'ideale secondo il quale per chiedere un sacrificio collettivo dei di offrire un contratto sociale che ha vantaggi tutti
E concludeva i governi dovranno accettare un ruolo più attivo nell'economia devono considerare la funzione pubblica un investimento più che una passività
Come è evidente il rovesciamento del già citato motto reaganiano sulla natura del governo problema e non soluzione non potrebbe essere più esplicito e più netto infine sempre crescendo in autorevolezza posso citare i premi Nobel per l'Economia BG banner GE ed Ester da Flo che scrivono
Oggi persino il Fondo monetario internazionale bastione dell'ortodossia della crescita sopra ogni cosa riconosce che sacrificare i poveri per promuovere la crescita è stata una politica sbagliata
E impone ai suoi team nei singoli Paesi
Di includere la disuguaglianza tra i fattori da prendere in considerazione al momento di fornire raccomandazioni di politica economica e delineare le condizioni da osservare per poter ricevere l'assistenza del fondo stesso
Se le cose stanno così e stanno così perché allora una parte della sinistra soprattutto in Italia
è così impegnata a sostenere la forza la Permanente incombenza e la capacità di iniziativa di quel liberismo che come abbiamo visto per usare un eufemismo è universalmente considerato in cattiva salute
Oppure impegnata a sostenere l'attualità della della lotta contro l'austerità
Mentre by del Barbara il più mastodontico piano di spesa pubblica in deficit della storia degli Stati Uniti d'America e l'Unione Europea sospende sine die le regole del Patto di stabilità e approva il mea D-Generation EU
Finanziato con l'emissione di debito europeo oppure impegnati a sostenere la centralità dello scontro politico e sociale sulla quantità del Governo
Proprio quando grazie ai giganteschi piani di intervento pubblico varati in risposta alla crisi l'attenzione da rivolgersi come facciamo col piene RR di Draghi sulla quale la sua qualità dello Stato
Non stato grande lo Stato piccolo queste l'alternativa ma stato buono stato cattivo per far sì che la spesa pubblica sia indirizzata quegli investimenti che innalzano il potere il il prodotto potenziale dell'economia ben al di là del breve periodo
In cui la spesa pubblica garantisce comunque un elevato moltiplicatore d'aumento della domanda aggregata non può essere ad indurre a questa scelta
Non può essere solo la forza di un'abitudine consolidata sia al tempo dell'effettiva egemonia liberista del mondo o dell'austerità ordo liberale europea
Quest'ansia di vedere dappertutto sostenitori del liberismo anche tra i riformisti come me e molti di noi che saremmo liberisti inconsapevole l'accusa più più grave è in realtà un sintomo di difficoltà di questa parte della sinistra se tu pensi che non ci sia a sinistra fuori dal vecchio paradigma
Ma vedi lucidamente i limiti dello stesso paradigma nel misurarsi coi problemi attuali inutile sapete tutti quali sono
Allora
Finisci per non cercare una nuova narrazione egemonica come dicono salvati suo coautore
Ma cerchi di affermare un ruolo dignitoso secondo te dentro un contesto so speso tra ciò che c'era la stagione dominata dal neoliberismo e l'incertezza su ciò che ci sarà sui cui caratteri senti di non poter agire se non in chiave di testimonianza del tuo sistema di valore alternativi
Nasce da qui a mio parere la scelta dell'obiettivo unico della redistribuzione e nasce da qui la centralità dell'elaborazione teorica per questa parte della sinistra di picchetti cui giustamente salvati e dimore
Dedicano un intero capitolo del libro che presenteremo stasera in anteprima la pregevole ricerca di picchetti fornisce un quadro documentato impressionante della proprietà nel presente e nel passato
Più o meno lontano ed avanza proposte per la graduale costruzione nemmeno tanto graduale costruzione di una società nella quale la disparità nella proprietà della ricchezza
Viene appiattita fino nel lungo periodo a scomparire
Malgrado l'ambizione del titolo dei suoi libri il capitale del ventunesimo secolo e capitale ed ideologia picchetti non considera marziana mente il capitalismo come motore della trasformazione economica e sociale ma ha scritto Pisani Ferri una macchina di accumulazione della ricchezza analizzata quasi esclusivamente dal punto di vista distributivo
Il ciclo economico nominato appena le trasformazioni tecnologiche secondo picchetti sono esogene
Nell'avanzare le sue proposte per l'agenda di una sinistra che ispiri ad essere efficace picchetti e conseguente redistribuzione e ancora redistribuzione ignaro ignorando o quasi come ha scritto Pisani Ferri le conseguenze delle sue proposte per i tassi di risparmio per la dinamica degli investimenti e per l'innovazione
E per quel che riguarda la gestione dell'impresa la distribuzione sembra essere la sola lente utilizzata in sostanza verrebbe da dire semplificando molto ma forse non troppo senza preoccuparsi che sia prodotto ciò che va distribuito
Perché come notano salvati o suo coautore l'idea che si possono facilmente redistribuire in modo significativo redditi e ricchezze con un gioco a somma zero sottraendole all'uno per cento al dieci per cento alla sommità della piramide
Non tiene conto delle ripercussioni che essa avrebbe su investimenti e produzione soprattutto in un mondo in cui il capitale molto più fluida e mobile che nel passato interventi significativi per ridurre le diseguaglianze sono necessari
E vanno fatti tenendo conto delle loro possibili conseguenze ora a parte il fatto che se ti occupi solo di redistribuzione non di produzione di occupazione di inflazione di innovazione tecnologica di competizione globale non riesce a spiegarti neppure le enormi difficoltà incontrate dalle forze della sinistra
Nel definire una risposta credibile alla Grande recessione del due mila otto che pure incrinata profondamente l'egemonia liberista
è proprio l'adesione acritica questa analisi teorica quella che spiega la prevalenza o la presenza molto forte delle proposte di larga parte in realtà della sinistra italiana dove liberismo non abbaia avuto molta fortuna diciamo
Sto parlando del Paese non della sinistra
Dell'obiettivo della redistribuzione su quello della crescita della democrazia economica dell'aumento dei salari della partecipazione delle donne alla alle forme di lavoro della riforma delle istituzioni economiche fondamentale a partire dai sistemi di giustizia e istruzione
Questa considerazione ci conduce ad una prima importante conclusione sui caratteri del Nuovo paradigma teorico e dell'agenda salvati arco il suo coautore chiamo del loro insieme narrazione
Di quella sinistra nella quale io e penso molti di voi mi riconosco acquisito che nella nuova fase aperta dalla grande recessione dalla pandemia lo Stato avrà un ruolo più attivo di quello considerato necessario nella lunga stagione dell'egemonia liberista a quale obiettivo sarà necessario ispirare questo attivismo
Picchetti e la parte di sinistra che si ispira ai suoi lavori
E trae dalla sua elaborazione i criteri di selezione delle priorità
Non hanno dubbi redistribuzione della ricchezza patrimoniale
I liberali di sinistra o liberal socialisti se si preferisce come io per me preferisco ispirano la loro agenda d'un obiettivo significativamente diverso
Lo Stato deve essere più attivo al fine di favorire un elevato ritmo di crescita economica tale da rendere possibile una più equa diffusione del benessere anche grazie ad adeguate politiche redistributive
Assumendo a riferimento le condizioni di vita della maggioranza dei cittadini a partire dai più deboli e dei più esposti a rischi di esclusione
C'è chi invita a non esagerare queste distinzioni interne alla sinistra se tutti al limite anche la destra sinceramente liberale riconoscono che nel prossimo futuro ci sarà bisogno di più Stato
Ci si accontenti di questo e si lavori per dargli corpo e sostanza a questo benedetto intervento dello Stato è invece no perché la distinzione condomini
Perché la distinzione anche e soprattutto a sinistra riguarda proprio questo corpo e questa sostanza
Se nel bel mezzo dello sport o per l'elaborazione del Pnr R. il Pd avanza come prioritaria la proposta della dote patrimoniale di dieci mila euro per i giovani che compiono diciotto anni
Non può essere mi rifiuto di di più di di di pensarla così per un'alzata di ingegno improvvisa e priva di fondamento o una sola tra una mera trovata propagandistica propaganda di che cosa poi
Troppi si sono concentrati sulla contestuale proposta di innalzamento dell'imposta di successione capace di finanziare nella proposta del Pd la dote
A dire che questo non era il momento di prendere ma quello di dare ci ha già pensato al presidente Draghi non vale che io ci torni
Ma il cuore della proposta non è l'imposta di successione il cuore di della proposta è la dotazione patrimoniale dei giovani ed è qui che sta l'errore
Se pensi ai giovani obbedendo alla priorità della redistribuzione della ricchezza patrimoniale propone la dotazione universale di patrimonio
Per quanto piccolissima ma piccolissima ma l'argomento è bisogna pur cominciare da qualche parte esattamente come insegna picchetti
Anche se va detto picchetti propone una dote
Patrimoniale per i giovani ben più consistente se pensi ai giovani invece assumi la priorità della crescita
E della diffusione del benessere anche per quanti tra loro hanno avuto in sorte di nascere in una famiglia meno dotata di ricchezza e di istruzione
Sceglie di partire dalla realtà che qualche anno il professor Daniel Markowitz illustro ai laureati di Yale
Stimato che l'investimento aggiuntivo ricevuto da i figli dei ricchi rispetta quelle del ceto medio equivale
Sto citando uno studio non un comizio
Ad un'eredità tra i cinque e i dieci milioni di dollari
Concluso il professor Markowitz i figli delle famiglie meno abbienti
O anche del ceto medio non possono competere con soggetti sui quali è stato compiuto questo investimento
Prolungato nel tempo pianificato e calcolato sin dalla nascita o addirittura da quando erano ancora nel grembo materna come scrive Branko Milanovic cui debbo la scoperta di questo esemplare discorso del professor Markowitz sconvolgere l'equilibrio che si è creato attorno a questa tragica ingiustizia nascosta dietro l'idea liberale fondamentale della meritocrazia e a questo abisso di disuguaglianza delle chance di vita e di felicità dei giovani e dei bambini che nasceranno è un compito arduo lo so al limite dell'impossibile ma la sinistra non può esigere da se stessa niente di meno se si prende sul serio come agente del cambiamento che coniuga crescita
Diffusione del benessere ed effettive pari opportunità per i meno fortunati per nascita
Se si assegna una più modesta funzione di correzione ai margini degli squilibri degli squilibri patrimoniali
Lasciando che lo sviluppo delle forze produttive la diffusione delle effettive opportunità di parteciparvi sia affare di altri allora può stringere il suo campo
Di applicazione alla distribuzione alla redistribuzione altro infatti che dote patrimoniale quanto grande dovrebbe mai essere questa dote patrimoniale per conseguire risultati effettivi in termini di pari opportunità
Quando la distanza è quella che ho cercato di descrivere
è il sistema di istruzione e formazione pubblico che va radicalmente modificato per raggiungere livelli di efficienza sociale perché di questo si tratta tali da robustamente riequilibrare le opportunità dei bambini più sfortunati
E dovremmo riuscire a convincere tutti che la pretesa di continuare con una scuola pubblica come in Italia che fa parti eguali tra disuguali
In nome di un principio di eguaglianza letteralmente assurdo non riconoscendo disse pari opportunità positive a chi parte troppo indietro
Questa scuola fatta così è un acceleratore di disuguaglianza
Esattamente l'opposto de la mise della missione sociale che la sinistra tutta almeno a parole assegna alla scuola
Tenendo insieme crescita e diffusione del benessere la sinistra liberale supera quindi il fondamentalismo di mercato perché come hanno scritto salvate o suo coautore incorpora il mercato della società
Non impedendo la distruzione creatrice che è alla base del dinamismo capitalista ma fornendo le un contesto che riduce drasticamente nel sistema ideale elimina le sofferenze sociali della distruzione
Allargando al contempo le basi sociali della creazione
A me pare difficile non vedere che c'è una parte della sinistra che in modo trasparente ed esplicito oppure scegliendo di ignorare il tema nega i trascurò sottovaluta il rilievo di questa incorporazione del mercato nella società che aspira a costruire mostrando di privilegiare su ogni altro l'obiettivo dell'appiattimento delle disparità proprietarie
Come via per giungere ad una società buona
Cambiato il molto che c'è da cambiare la differenza tra l'orientamento ideologico culturale di questa sinistra
E quello della sinistra liberale è dunque abbastanza profonda per giustificare il palato il parallelo con la contrapposizione nella socialdemocrazia del Novecento tra riformisti e massimalisti
Nei Paesi dove la sinistra a una più lunga e consolidata tradizione di governo queste marcate differenze che ci sono dovunque nella sinistra hanno imparato ad esprimersi compiutamente
E a misurarsi tra di loro con metodo democratico all'interno di un grande partito a vocazione maggioritaria in un Paese come l'Italia dove si è giunti all'alternanza deciso dagli elettori tra centrosinistra e centrodestra con un enorme ritardo
Questa differenza tende spesso a generare scissioni in cui paradossalmente la sostanza del conflitto che pure c'è come abbiamo visto
Viene oscurata debordanti personalismi e indisponibilità di tutti ad accettare l'esito della competizione democratica interna al partito almeno potenzialmente dotato come ha detto Emanuele di vocazione maggioritaria
Così spingendo i militanti a temere l'esplicitazione delle diverse posizioni era aperta competizione tra le stesse a ritenendo le foriera di nuove rotture
Col risultato che il confronto delle idee si impoverisce nel conformismo o nel silenzio
Nel capitolo due della relazione che avete trovato troverete presto sul sito di Libertà eguale la nuova narrazione della sinistra liberale viene messa alla prova dell'agenda di governo in Italia si approntano così temi sostanzialmente nei letti dalla sinistra che fa della distribuzione dell'alta l'omega della sua agenda
Come la democrazia economica capace tra l'altro di ridurre il livello di concentrazione delle proprietà nelle mani di pochi o quello di potenti incentivi fiscali a favore del lavoro delle donne per poter rimuovere gli ostacoli economici e culturali alla maggiore partecipazione delle donne alle forze di lavoro
Ci sottopone in quel capitolo due
A critica l'asse politico culturale su cui poggiano gli interventi oggi in discussione in Italia in materia di lavoro cercando di scoprire come direbbe il mio amico Pietro Ichino qual è la strada che porta in Danimarca
Si affronta il tema difficile di un possibile compromesso in tema di governo dell'immigrazione
Prendendo di petto la difficoltà creata dalla relazione indissolubile tra Stato nazione Stato sociale e cittadinanza
Che non può più continuare ad essere ignorata da una sinistra che non voglia abbandonare la parte più debole dei nostri concittadini e laboratori in particolare lavoratori non qualificati alle logiche di chiusura dei nazional populisti pericolose sia per la nostra economia sia ed è più grave per la democrazia liberale
Ci dimostra in quella parte del in quel capitolo l'esigenza di un approccio ambiziose realistico della sinistra al tema della tutela dell'ambiente non esitando a mettersi dalla parte di chi come il ministro Cingolani
Contrasta sia al catastrofismo demotivante sia l'ambientalismo di facciata del no aprioristico a tecnologie che possono fornire un contributo rilevante
Alla riduzione delle emissioni climalteranti con la mia esposizione riparto quindi dal capitolo tre in questa sede ma spero che molti di voi vorranno dedicare un po'di attenzione anche alla parte qui non letta della mia relazione
Nel titolo della nostra Assemblea anch'chiede dettagli abbiamo scelto di sbilanciarsi come evidente verso una visione ottimistica del prossimo futuro
Non è solo la ben motivata speranza che i vaccini alla cooperazione internazionale nella ricerca delle cure ci facciano uscire definitivamente dalla pandemia è il patto che si sta aprendo una prospettiva molto promettente sul versante della costruzione
Di nuove forme di governo globale ricorderete il discorso che ci facemmo qui ad Orvieto due anni fa la nostra ultima Assemblea
La crisi della sinistra nasce da molti fattori dicemmo ma è prima di tutto una crisi di funzione
Se ha saputo e potuto imporre le sue ricette quando la distruzione creatrice del capitalismo aveva per teatro le singole nazioni per teatro prevalente alle singole nazioni essa rimane essa sinistra rimane come spaesata coi suoi obiettivi di Libertà eguale quando la distruzione creatrice prende a teatro l'intero globo
Non c'è infatti nessun problema dell'epoca contemporanea che possa essere affrontato alla dimensione nazionale approntato seriamente alla dimensione nazionale non dico risolto
Ma per il governo globale che ci vuole mancano gli strumenti l'organizzazione le politiche e le istituzioni questo dicemmo due anni fa
Come ha scritto Pisani per Rila dimensione economica della globalizzazione in quel tempo sembrava in grado di prevalere nettamente su tutte le altre sue dimensioni che pure c'erano
Quella della scienza dell'informazione della diffuso sensibilità sulla cambiamento climatico per non parlare della cooperazione delle istituzioni politiche
Il sostanziale fallimento dei più generosi tentativi di globalizzare la politica nella gestione della grande recessione
Lo scatenamento delle guerre commerciali la crisi del multilateralismo giustificavano il pessimismo a distanza di due anni sono ben delineati di fronte a noi i termini di una vera e propria svolta
Non verso la de globalizzazione economica
Come pure molti vorrebbero che sarebbe fonte di arretramento anche sul versante della lotta al e del contrasto la disuguaglianza
Ma verso una vera e propria riscossa in primo luogo sul piano ideologico delle forze che lavorano alla costruzione di nuove forme di governo globale
Dopo il fallimento dei primi tentativi dei grandi Stati nazione di fare da sé è stata la cooperazione dei ricercatori di tutto il mondo a darci il bacino in tempi prima letteralmente impensabili
E le grandi corporation del farmaco hanno ricercato la colla attivamente alla collaborazione con i governi in gran parte capaci dopo una prima fase di incertezza di ragionare in termini di salvezza globale
Sull'ambiente e la salute come ha confermato il G venti di Napoli sotto la direzione del ministro Cingolani sembrano riaprirsi le possibilità e gli spazi di iniziativa in quella che Pascal Kampen presidente della commissione Ambiente salute sicurezza alimentare del Parlamento europeo ha definito lei era progressista della globalizzazione
Mentre il recente accordo sulla tassazione delle multinazionali indica che la globalizzazione della governance sta diventando una realtà da chi Meier avviene da dire con Pisani Ferri la globalizzazione progressista sta diventando un progetto politico
Ed è motivo di particolare soddisfazione per chi confida nella forza del sistema politico a democrazia liberale rilevare il fatto che a determinare una svolta così netta assieme al dramma della pandemia la diffusa protesta
Tra i cittadini occidentali per le sofferenze indotte dalla globalizzazione non governata c'è stato il risultato elettorale delle presidenziali americane con la straordinaria mobilitazione di energie democratiche e liberali attorno a baite
Per quanto parzialmente smentita dal disastro afgano la proposta dell'Alleanza delle democrazia avanzata da buy del in aperto e impatti Zanato contrasto con la scelta del suo predecessore di schierare gli Stati Uniti
Contro l'integrazione europea e di aprire conflitti coi tradizionali alleati fornisce un contributo determinante per la costruzione di un nuovo soggetto politico che può assumere una funzione decisiva della nuova governance globale
Anche perché l'alleanza pro delle democrazie proposta comprenderebbe a pieno titolo grandi democrazie asiatica e questa è una cosa che fa la differenza rispetto al passato
è in questo contesto che ha preso corpo in Europa in D-Generation è uno un gigantesco piano di riforme investimenti dell'Unione come tale finanziato con l'emissione di debito europeo non la somma di debito nazionale sul merito di credito comune dell'unione europea
Si materializza ciò che da molti anni gli europeisti più consapevoli proponevano senza successo
Affiancare alla politica monetaria della BCE
Una vera politica fiscale europea capace al tempo stesso di perseguire obiettivi di breve
Quel sostegno la domanda aggregata che ormai fuori dalla portata dei bilanci pubblici nazionali dei Paesi euro e strategie più ambiziose di innalzamento del potenziale di crescita dell'Unione
Grazie al consapevole coordinamento della politica monetaria della politica fiscale messo in atto sulle sponde
Della sulle due sponde dell'Atlantico l'economia dell'Occidente sembra in grado di recuperare rapidamente la caduta determinata dalla pandemia non sarebbe stato possibile se fosse prevalsa la spinta alla chiusura nazionalista naturalmente non è tutto oro quello che luccica non dobbiamo impararlo adesso
La vicenda drammatica del ritiro di Kabul è venuta a ricordarsi che l'America che è tornata combine del non è l'America disposta a pagare per sempre
Il costo della nostra sicurezza in un contesto in cui la vittoria dei talebani rafforza la minaccia del terrorismo fondamentalista
La Cina persegue un disegno di egemonia globale e si moltiplicano i fattori di rischio nel nuovo mondo della sfida tra i due capitalismi quello liberal meritocratiche quello politico di cui parla Branko Milanovic
I passi
Verso nuove forme di governo globale ci sono dunque e sono stati compiuti rapidamente ma non è che l'inizio in Europa
Quelli più impegnativi dovremmo conta di adesso a Breve pena una ricaduta all'indietro per la politica estera e di difesa comune in primo luogo la vicenda afgana obbliga ad agire se i prossimi mesi trascorreranno invano senza decisioni impegnative su questo punto il tema dell'accoglienza dei profughi avrà presto la meglio presso le opinioni pubbliche
Europee sulla discussione che sia finalmente riavviata sulla costruzione di un autonomo strumento di difesa e sicurezza europeo nel contesto della NATO e dell'alleanza con gli USA a loro volta ripensate e rinnovate
Se si passerà dalle parole ai fatti il tema dell'esercito europeo si intreccerà con quello della politica fiscale europea
E così dai tempi della Magna Charta non è una grande invenzione del momento
Decisione sul Bilancio decisione sulla pace e sulla guerra e sovranità politica cioè sulla sicurezza sono indissolubilmente intrecciate il progetto di integrazione europea non si sottrarrà accerto a questa regola
In materia di politica fiscale l'alternativa che abbiamo di fronte è chiara
Il piano Next Generation è un finanziatore da titoli di debito europeo e messi sul merito di credito dell'Unione per finanziare riforme Investimenti che si realizzano sì nei singoli Paesi sulla base dei singoli piene RR
Ma sono preventivamente riconosciuti virgolette di interesse europeo
è una parentesi destinata a chiudersi con la pandemia o è l'inizio di una nuova fase questa per gli europeisti sapete bene è una domanda retorica ma non ci sono solo gli europeisti al lavoro su questo punto
Quel quanti hanno resistito con successo e che è successo in passato all'apertura di questa prospettiva
E quelli che sono stati costretto a piegarsi solo dall'esplosione della crisi pandemica sono pronti ad approfittare dei passi falsi da euforia euforia europeista che possono essere compiuti proprio in questa fase dagli europeisti
Il primo è costruì è costituito dalla sottovalutazione dei rischi di riaccendersi dell'inflazione
è di grande rilievo
La recente sia pure largamente ignorato sulla pubblicistica corrente italiana è di grande rilievo la recente decisione della BCE di assumere in proposito regole di gestione dell'obiettivo del due per cento
Più flessibili e più simili a quelli della Federal Reserve americana
Ma non si può dimenticare che persino la nuove spregiudicata moderna teoria monetaria considera quello relativo all'inflazione l'unico indicatore efficace di potenziali squilibri macroeconomici da eccesso di spesa pubblica in deficit
Il secondo possibile passo passo falso che gli europeisti possono compiere la pretesa molto in voga tra i leader dei partiti politici italiani se si deve giudicare dalla sfilata di Cernobbio
Di rendere permanente la sospensione del Patto di stabilità
O di modificarne le regole in chiave lassista non può e non deve succedere nell'una né l'altra cosa perché la presenza di regole comuni per la gestione di bilanci pubblici nazionali e risponde
All'esigenza di tutti i Paesi non solo e non tanto alle esigenze dei paesi cosiddetti frugali
Quelli ad elevato debito Poli pubblico come l'Italia sono addirittura più esposti alle conseguenze di scelte irresponsabili di finanza pubblica di altri partner dell'Unione vedi alla voce Grecia all'inizio della crisi
Cosiddetta dell'euro
Ma anche e soprattutto perché chi è più interessato la costruzione della politica fiscale comune tutto deve fare in questo momento meno fornire argomenti Akira contrasta in nome del cosiddetto azzardo morale
Anche la proposta di apparente buon senso della cosiddetta regola d'oro per l'esclusione della spesa per investimenti dalle valuta dal dalle regole del patto di stabilità presenta dei limiti evidenti
E secondo me non avrà fortuna pone problemi di classificazione della spesa e soprattutto rischia di escludere quote di spesa decisive come quella per l'istruzione che espella prevalentemente corrente secondo i criteri contabili ma realizza in realtà l'investimento più redditizio in termini di innalzamento del prodotto potenziale dobbiamo dunque ripristinare le vecchie regole assolutamente no l'introduzione di un obiettivo di debito a medio termine e di regole sull'evoluzione della spesa di ciascun paese messi su solide basi di previsione
Di crescita e di inflazione secondo la proposta in ultimo avanzata da le note du conseil d'analisi economiche dell'aprile scorso
Sembra più coerente con la duplice esigenza di evitare di fare assumere al coordinamento della finanza pubblica europea
Un pericoloso carattere prociclico superando al tempo stesso la centralità di obiettivi espressi in termini non direttamente osservabili
Nell'economia e nei bilanci pubblici dei paesi membri
La favorevole congiunzione astrale si completa per la sinistra liberale italiana con la presenza la direzione politica del Paese di un governo come quello presieduto da Mario Draghi
Sulle circostanze che hanno portato alla sua nascita è stato detto e scritto molto anche ipotizzando l'intervento di più o meno occulti poteri forti per parte mia insisto sulla versione più lineare quando è parso evidente
Ed è stato presto
Che il governo giallorosso non era in grado di elaborare pare approvare in Parlamento un pm RR che comprendesse riforme Investimenti per la banale definitiva ragione che c'era un generale accordo ovviamente sulle maggiori spese
Malati Taba quello sulle indispensabili riforme il Presidente della Repubblica ha deciso di sollecitare tutte le forze politiche ad una piena assunzione di responsabilità verso il Paese
Attorno alla leadership della personalità più autorevole sia agli occhi dei cittadini italiani sia agli occhi dei partner europei e internazionali
Per il successo del tentativo del presidente Mattarella io lo dico con orgoglio avendo partecipato a a a creare questo partito
è risultata ancora una volta la decisiva la presenza tra le forze maggiori in Parlamento di una forza politica come il PD il cui sostegno a Draghi al suo tentativo mentre quello di tutte le altre forze politiche era può fatta eccezione per Forza Italia diciamo in discussione tra virgolette possibile o anche non possibile
Poteva essere dato scontato in partenza il consenso del Pd senza neppure bisogno di fare una verifica
Non solo perché era ragionevole assumere per certa o che il Pd può se è interessato a dare al Paese la possibilità di utilizzare pienamente l'occasione irripetibile del Net Generation EU
Ma anche questo è un punto cruciale per la forte vicinanza tra la cultura politica di ispirazione ideale del presidente Draghi come emergeva dai suoi discorsi pubblici dai suoi comportamenti
E la cultura politica messa a base dell'atto di nascita del PD e dei suoi quattordici anni di vita
Ne sono scaturite una composizione del governo e un'agenda dello stesso in cui le forze della sinistra italiana a partire dal PD potevano riconoscersi senza alcuno sforzo
Che è stato invece necessario per le forze del centrodestra a partire dalla lega che hanno responsabilmente deciso di impegnarsi nel sostegno al nuovo governo consapevoli debbo dedurre della conseguente esigenza di allontanamento dalle posizioni orgogliosamente sostenute dalla lega in particolare fino al giorno precedente
L'Unione europea è la fonte dei problemi non della soluzione
L'euro non è irreversibile quota cento una misura per l'occupazione giovanile la chiusura dei porti e l'architrave della nostra politica migratoria questi alle posizioni no quindi lo dovevano sapere che con Draghi Taro vacua
Dopo entrava in una crisi in una contraddizione verticale
Anche sulla composizione del governo era la sinistra di ispirazione liberaldemocratica poter ragionare sulla sua presenza tra virgolette non in termini rigidamente partitici ma in termini più generali di area culturale
Lo sviluppo dell'iniziativa del governo a partire dal Pnr R. ha confermato e sta confermando questo insieme di giudizi e valutazioni
Mentre l'apprezzamento per i risultati conseguiti ha contribuito a rafforzare il consenso popolare per Draghi e per il suo governo al punto che si avverte una crescente preoccupazione tra i cittadini italiani
Quelli che incontriamo le persone che ragionano di politica in termini in termini diciamo di scelte nette cosa succederà nel momento in cui il governo Draghi terminerà al suo mandato al più tardi nella primavera del ventitré Salvini e meloni conoscono questo orientamento popolare almeno quanto lo conosciamo noi
E cercano l'uno dal governo l'altra dall'opposizione di tenerne conto sia privilegiando il quotidiano conflitto chiacchiericcio comunicativo colpi di alle altre forze di centrosinistra e centellinando invece quello nei confronti del governo
Sia lavorando soprattutto Salvini interno alla maggioranza alla costruzione di un'immagine della Lega come il partito più vicino al presidente del consiglio e al suo governo
Un rovesciamento delle parti per chi si agire in Europa con Orban è in Italia tiene bordone ai Nowak sei nove l'impasse che non dovrebbe essere difficile a svelare in tutta la sua evidenza agli occhi degli italiani e invece invece succede che le domande degli italiani che apprezzano l'esperienza che il paese sta vivendo e vorrebbero che proseguisse a lungo restano senza risposta mentre i sondaggi segnalano un mese dopo mese anche stamattina
La stessa univoca tendenza i partiti del centrodestra tanto impegnati a farsi reciproca condurre concorrenza quanto a ribadire alla loro vita sono più vicini al cinquanta che al quaranta per cento delle intenzioni di voto espresse
Sto parlando dei sondaggi per quello che sono poi uno può dire sono fondate non sono fondati questo un altro discorso
Il PD il resto del centrosinistra distanziate di un almeno di una decina di punti col primo fermo sotto il venti per cento o al massimo al venti per cento
Il consenso al governo Draghi a livelli altissimi addirittura sopra quelli iniziali
Un esame anche disattento di questi dati unito alla consapevolezza dei naturali punti di convergenza tra Pd e centrosinistra l'agenda Draghi
Dovrebbe suggerire al Pd spesso i partiti minori del centro sinistra una linea di politica economica volta rovesciare questo stato di cose
Attraverso un consapevole sforzo di convincere quella maggioranza di italiani che valuta positivamente l'esperienza Draghi e desidererebbe Chiesa proseguisse
Che è l'unico partito schieramento in grado di impegnarsi in modo esplicito e credibile per garantire loro il conseguimento di questo obiettivo di continuità è il PD è il centrosinistra un messaggio semplice fondato su dati ripeto di cultura politica e di orientamenti programmatici consolidati
Perché non parte questo messaggio
La ragione della spiegata chiaramente Goffredo Bettini qualche giorno fa esponendo quella che ritiene la migliore strategia politica per il Pd tra qualche mese eleggere Draghi Presidente della Repubblica
Facile se si ragiona solo sui partiti perché la lega ovviamente all'intento l'identica intenzione
La realtà come sappiamo un po'più problematica perché decidono i singoli parlamentari a scrutinio segreto
In secondo luogo seconda componente della strategia ristabilire una dinamica bipolare per le elezioni politiche a quel punto pressoché immediate
Chiusa l'anomalia Draghi da una parte Pd i Cinquestelle altre formazioni minori di centrosinistra dall'altra Salvini Meloni e Berlusconi
Se smentendo i pronostici sfavorevoli di oggi
Forse il primo schieramento centrosinistra Cinquestelle a prevalere ci tornerebbe al governo giallorosso
Caduto secondo questa interpretazione non per intrinseca impotenza politica ma per manovre di forze che si sentivano minacciate dalla sua iniziativa riformatrice
Se invece il centrodestra si affermasse come oggi tutti prevedono stante il posizionamento politico dei principali partiti
La strategia del centrosinistra sarebbe aperta due sbocchi sei vincitori daranno luogo ad un governo il PD nel frattempo ristrutturato in versione a siti iniuria verbis laburista potrà riassumere una funzione egemonica dell'opposizione ad un governo debole perché isolate in Europa è poco competente
Nella gestione del Pnr dei problemi interni che si apriranno se i vincitori non riusciranno a dar vita ad un governo ci sarà nuovamente costretti a soluzione di grande coalizione a quel punto fondate sui due maggiori partiti Lega e Pd
Per innalzare le prove vita di questo secondo esito c'è chi sostiene poi che occorrerebbe superare a ritroso a livello nazionale le regole puri imperfette della democrazia competitiva
Per produrre un risultato rigorosamente proporzionalisti con non chiaro in termini di esito di governo tra un bipolarismo immaturo che consegna la sinistra una testimonianza regressiva e la ricaduta in una debole Padru palude proporzionalista in cui i cittadini non hanno un peso nel determinare la scelta di governo ci può essere o no una terza via secondo me sì
Un maturo di centro sinistra che anche partecipando a definire regole migliori per la democrazia competitiva si concepisca si promuova come interprete e continuatore dell'esperienza Draghi
Vista come la coraggiosa apertura di un percorso e non come una parentesi da chiudere
Cambiato il molto che c'è da cambiare la sinistra italiana potranno un buon esempio in questi giorni in queste settimane dalla capacità del leader socialdemocratico sciolto di presentarsi contemporaneamente come il migliore erede della grande coalizione
Con Merkel con una Spd che torna competitiva sulla base di un suo progetto di paese competitiva come non era più stata dà i tempi ricordati dice la strategia dei difensiva invece appena descritta sconta un'involuzione del sistema Paese e assume come sostanzialmente impossibile che il Pd e i suoi alleati si facciano interprete dei desideri e delle volontà della maggioranza degli italiani
Oggi così radicalmente mutati da far respirare una ditta Fusari ha di fiducia del cambiamento delle cose di consapevolezza che il Paese può farcela che anche in Italia anche l'Italia in un certo senso è tornata
Non solo per i risultati sportivi che pure hanno dato un importante contributo a creare questo clima ma anche e soprattutto perché ci sono un governo e un Presidente del Consiglio che risultano credibili perché prendono impegni rispettano le relative scadenze
Che vanno avanti contro il chiacchiericcio inconcludente che hanno un'agenda chiara intendono realizzarla io sono convinto che esistano
Nel centrosinistra italiano le forze disposte ad impegnarsi in una battaglia politica non per perdere bene ma per provare a vincere queste forze sono oggi disperse a causa delle rotture delle scissioni deluse per le sconfitte subite
Soprattutto spesso poco consapevoli degli errori commessi che quelle sconfitte hanno provocato l'unità dei riformisti più coerenti è certamente negli auspici astratte di tutti ma non è un obiettivo politico dei più c'è dunque un grande lavoro da fare per noi di Libertà eguale grazie
Bene grazie Errico per questa poderosa relazione intanto do il benvenuto allarmista Bonetti che appena che appena arrivata
Cominciamo con alcuni interventi
Io vi ricordo di tenere diciamo i sette minuti ciascuno perché avremo ovviamente
Un ordine lavori parecchio
Ricco
E quindi è bene che ciascuno riesca attenersi
Negli enti io chiederei subito se
Se lui è d'accordo a Claudio Petruccioli di fare la sua comunicazione relativa anche a Covatta no
Avevi poi subito dopo si potrebbe preparare Ranieri
Umberto Ranieri
Purtroppo anche Luigi ci ha lasciato io
Conto
Il compito di ricordarlo brevemente non leggerò tutto quello che potrete legge voi
Ricorderò solo la sostanza
Per Luigi Covatta non trovo definizione più precisa più degno di Luís
Che è quella di riformista
Lui stesso la suggerisce la impone
Dalle pagine del suo libro più significativo
Rivelatore già nel titolo menscevichi
Alla ricerca del riformismo l'ultimo capitolo si arriva dopo un florilegio di titoli e sottotitoli che battono sempre sullo stesso tasto e cuciono con un filo rosso le pagine
Che raccontano come Gigi ha vissuto e ha partecipato alla politica della LIPU
Eccoli i titoli alla rinfusa le riforme senza i riformisti
Riformisti in cerca di se stessi il riformismo illuminista
Il riformismo difficile la chiacchiera sul riformismo
Luigi aveva e ha mostrato sempre al massimo grado tutti caratteri che fanno il vero riformista
La coerenza severa prima di tutto con se stesso unita la tenacia a rischio di risultare testardo
Non per la presunzione di avere ragione
Ma per l'esatto opposto
Per voler rendere conto di tutto per il rifiuto un assoluto di nascondere o sottovalutare qualcosa di irrisolto cedendo l'opportunismo del poi le cose si sistemeranno da sole
Luigi è stato un limpido tagliente riformista perché ogni sua scelta ogni sua argomentazione sono il contrario dell'opportunismo
Nelle vulgata e correnti e non solo nelle peggiori riformismo opportunismo se si vuole spirito di adattamento e o di rinuncia sono accoppiati con disinvoltura
Quasi una ovvietà Luigi Covatta insegnate dimostrato il contrario riformismo opportunismo sono incompatibili
Il riformismo obbliga rigoroso dimostrazioni e verifiche la sua necessità la sua possibilità non possono essere affidate ad atti di fede o a speranze immotivate
Luigi ha tenuto in gran conto questo postulato fino al punto da interrogarsi con amarezza sulla possibilità stessa del riformismo in particolare di fronte ad alcuni passaggi complicati
Della nostra storia repubblicana ma da questa amarezza Luigi non ha mai non è mai passato al pessimismo grazie ad un'altra dote essenziale del Riformista l'esatta presa di coscienza della realtà in cui si agisce
Il riformista non ce la racconta non deve non vuole raccontarcela mai
Così è stato Gigi ha sempre argomentato senza alzare la voce ha sempre agito senza colpi di testa con i piedi per terra e con la massima attenzione alla realtà politica come si presentava nel momento dato anche quando coltivato speranze che si mostreranno illusorie o progetti che resteranno incompiuti
è stato così fino dalle esperienze iniziali dell'associazionismo cattolico la Fuci e l'intesa universitaria alleati
Poi con l'accordo di Livio Labor
Per trovare risposte alle forti domande di innovazione che si erano manifestate nel biennio sessantotto sessantanove infine con l'approdo nel partito socialista nel quale essa con tutti i limiti e le difficoltà che si possono evocare individuo giustamente il più importante e promettente giacimento il laboratorio del riformismo in Italia
Queste tappe sono legate non dall'inseguimento di un ideale e generoso quanto si vuole ma indefinito no Covatta pensato e cercato un riformismo adulto vincente
Senza integralismi
E chiusure partigiane il suo orizzonte ampio non condizionato da confini o schemi di partito il suo sguardo e la sua analisi diventano tanto più acuti ed esigenti
Quando ravvisa una concentrazione significativa delle risorse utili per il riformismo lì diventa circospetto
Nell'indicare i fattori spuri le insidie come l'integralismo addirittura spietato poi nel denunciare la minaccia di quello che considera il peggior nemico del riformismo il doroteismo
Che avverte diffuso ben oltre i confini dell'aggregato democristiano per il quale fu coniato il termine in un capitolo intitolato l'autoriforma mancata fissa l'attenzione sul momento più alto e promettente della vicenda del Partito socialista il mille novecentottantatré dopo il convegno di Rimini di cui lui stesso fu attento organizzatore relatore con Craxi alla guida del governo nazionale
Per capire per chiarire cosa intenda ricorre l'alternativa formulata da Federico Coen e il direttore della stagione della stagione d'oro di Mondoperaio gloriosa testata che Covatta fatto dignitosamente rivivere ecco l'alternativa che Luigi individua al culmine della parabola politica del Partito Socialista Italiano impegnarsi a costruire un partito nuovo e fuori dalle antiche servitù ideologiche
Mettendo in crisi l'egemonia di un partito comunista impotente a rinnovarsi sul serio
O proporre il sì come garante hic et nunc della governabilità
In ragione della sua collocazione chiave nello schieramento politico italiano
Direi che è un quesito un'alternativa che vive ancora nella sinistra italiana e che rende del tutto
Attuale è stimolante necessario il pensiero e l'azione di Luigi Covatta
In termini generali più generali teorici e perfino etici Luigi torna sull'argomento avendo come mentore questa volta un altro dei suoi riferimenti fissi Gino Giugni
Il riformismo nella sua versione classica non è una vera alternativa all'utopia del dominio sulla storia
è soprattutto una variante di metodo rispetto al metodo rivoluzionario
Tant'è vero che al di là delle contumelie contro il rinnegato causati l'unico vero Eretico del socialismo nove novecentesco fu Bernstein la cui verità venne rapidamente occultata
Ricorda poi Luigi citando Bobbio che la stella polare del socialismo esiste sempre e si chiama giustizia sociale sottolinea infine che quasi tutto il riformismo è confluito nel Psi
Mentre dall'altra d'altra parte nella malta gli azionisti né Fanfani i dossettiani né Amendola i riformisti nel PC sono riusciti a costruire alternative convincenti il sì è stato dunque un grande crocevia culturale parole ancora di Giugni il crogiuolo non il contenitore neutro di tanti riformismi precisa Covatta
Adesso che il Psi non c'è più conclude
C'è tuttavia ancora bisogno di un grande crocevia culturale che tiene sempre presente la stella polare senza la stella polare del socialismo insiste
Il riformismo italiano resterà l'insieme del materiale di risulta prodotto dal crollo dei pilastri del vecchio sistema già ma cos'è la stella polare la giustizia sociale di Bobbio
La storia e la funzione del Psi e saltate da Covatta
è vero che il riformismo non deve mai dimenticare questi riferimenti questi richiami né il primo né il secondo ma dire che senza la stella polare del socialismo il riformismo non può prendere corpo
Comporta il rischio che la verità del di Bernstein sia occultata una volta di più
Di questo Gigi ed io abbiamo tante volte discusso e con particolare intensità il lunghissime telefonate durante il crudele lo da un che ha interrotto l'abitudine a frequentarci ma non il bisogno di comunicare
Sono gli argomenti che Gigi affrontato più volte anche qui a Libertà eguale si è interessato ai quali ha partecipato con intensità e passione alla vita di questa associazione anche qui alla ricerca del riformismo insieme con tutti noi accanto al suo grande amico e maestro Luciano Cafagna che abbiamo avuto l'onore di avere come primo presidente rievocando il periodo esperienza accolto Luigi ha osservato con tristezza
Amendolara diffidava della sinistra cattolica e non amava neanche la sinistra socialista di Lombardi
La borgata a sua volta diffidava dei riformisti laici e nel PC era piuttosto affascinato dalle inquietudini di Pietro Ingrao
Sta di fatto che ancora una volta i riformisti italiani erano dispersi
E faticavano addirittura a riconoscere a riconoscersi con lo stesso fondamento lo stesso rammarico possiamo oggi dire che i riformisti devono innanzitutto riconoscersi e riconoscere le loro diversità su questa base unirsi con l'obiettivo altrimenti irraggiungibile di tradurre la domanda di democrazia e di giustizia sociale in programmi politici sono parole ancora di Gino Giugni che Luigi Covatta alcuna conclusione del suo menscevichi
Mi sembra che assumano perfettamente anche la ragione per cui esista Libertà eguale
L'elogio di Luigi Covatta è tutt'uno con l'elogio del riformismo il che ci dice quanto abbiamo perso con la sua morte
Ma dice anche che le esperienze e le riflessioni di Gigi restano e resteranno vive e stimolanti con noi e per noi finché ci saremo
E sempre fin quando ci saranno persone che cercano pensano vogliono il riformismo
Bene grazie mille a Petruccioli per questo ricordo do la parola a Umberto Ranieri che si può avvicinare ricordo sempre tendenzialmente quella una un tempo di sette minuti per gli interventi vi chiamerò tutti ovviamente per nome perché non abbiamo bisogno qui di illustrare
Altro subito dopo poi parlerà la Bonetti c'è anche Della Vedova
E poi darò la parola ancora a bordi Alberini nel frattempo niente potete anche iscrivervi a parlare
Quindi a questo punto intanto la parola Umberto Ranieri
Grazie ma la relazione di Enrico
Andrà approfondite a terra si complessità e la ricchezza dei temi
Sollevati
Mi sembra che
La relazione ruoti intorno ad un'affermazione impegnativa
Si è esaurita la lunga fase dell'egemonia liberista si apre una finestra di opportunità per la sinistra
La prudenza porta in bilico
A ricordare che nulla è stato già scritto circa il carattere della Fassa i chili
Prenderà le mosse dall'esaurimento della egemonia liberista
In Italia per esempio
Il partito democratico sembra considerare una risposta ai problemi che si pongono sul piano economico sociale e civile
Il rientro nell'alveo di esperienze tradizionale quasi bastasse recuperare abitudini vecchi modelli per fronteggiare la situazione
A me vedete colpisce
L'immobilismo intellettuale del partito democratico
Un partito che non si misura con coni
Tanto meno con le novità del capitalismo contemporaneo
La crisi per il la crisi è sempre quella degli anni Trenta sembra involutiva
è sempre la premonizione di un collasso altro che distruzione creativa
Io credo che
Enrico
Nel delineare i caratteri di di di di una nuova strategia di un nuovo paradigma come gli dice
Per la sinistra io credo che occorra vere consapevolezza che alcuni mutamenti intervenuti
Negli anni della cosiddetta egemonia liberista
Sono ormai parte di di di di un modo di funzionare dell'economia
Della stessa come dire organizzazione della società contemporanea
Sono intervenuti mutamenti nel corso di questi due decenni di di natura tale da rappresentare una vera e propria cesura
Rispetto al passato e rispetto all'esperienza storica della sinistra del Novecento questo per una ragione di fondo
Lo ricorda Enrico e il ventennio dell'egemonia liberista non è solo il ventennio Dellas valorizzazione del lavoro
è stato il ventennio della più grande rivoluzione tecnologica di tutti i tempi
E cresciuto a una economia della innovazione
Una nuova industria che sta cambiando la geografia e contenuto e organizzazione del lavoro
Forse gli stessi modi di vivere
E la globalizzazione è stata e resta un grande fatto storico
Al centro della quale non ci sono solo drammi e ingiustizie ma anche l'emergere di al lavoro moderno ai consumi
Di masse umane vissute fino a ieri nell'abisso della miseria dell'anonimato
Insomma siamo in un'epoca di trasformazione e dunque di crisi
Io so bene che si tratta di fenomeni carichi di effetti critici che la grande mutazione ha indebolito gli strumenti dell'agire politico della socialdemocrazia Enrico giustamente ricorda che l'unico tentativo che si propose un adeguamento
Del socialismo democratico alle nuove sfide fu quella condotta dal laburismo britannico dalla socialdemocrazia di Schroeder
Da Bill Clinton
Il mio con la loro garantirla più lunga fase di governo di una forza di sinistra in Gran Bretagna
Che coincise con un lungo periodo di crescita
E andrebbe ricordato che le vere disfatte politico-elettorali della Singer della sinistra radicale Corbin
Iglesias i francesi sostenuti da picchetti
Il vero punto di debolezza della cosiddetta terza via fu illudersi che la dimensione globale dell'economia
Portasse al mondo solo vantaggi e non anche contraddizioni conflitti si sottovaluto che la globalizzazione abbandonata al gioco senza regole delle forze che condizionano il mercato secondo logiche speculative provocata conseguenze sociali dirompenti che quindi occorre passare da un mondo senza governo adeguato a un governo multilaterale
Incardinato in nuove istituzioni un'impresa ardua ma alla pandemia ci dice che l'approccio cooperativo è l'unico che può consentire di affrontare il groviglio di problemi del mondo globale questo è il terreno su cui lo ricorda Enrico il riformismo porre inventarsi
Enrico guarda al Partito Democratico come la forza essenziale per organizzare in Italia una risposta all'esaurirsi dell'egemonia liberista
Alle tentazioni nazional populiste
Oggi tuttavia io credo che un vero e proprio sbandamento culturale abbia investito il Partito Democratico
Un partito in cui è cresciuto il peso delle componenti più vicini al grillismo
Un peso accentuato dalla trasformazione del rapporto con cinque stelle da un incontro necessario per contrastare il disegno reazionario di Salvini ad un'alleanza i danni
Di questa deriva paiono evidenti e più flebile la relazione del Pd con mondi produttivi con settori moderni della società italiana
Contenitori propulsivi dell'economia con generazioni più aperte
Insomma io credo che sia stato un tragico errore aver pensato di legare le sorti della sinistra del partito democratico allora Carlo di Grillo e di un uomo come come
Del resto una delle conseguenze più gravi di questa condotta è stata l'ambiguità con cui il Pd a guida ha guardato al governo Draghi
Io resto ancora
Colpito quando penso che il Partito Democratico si è proposto di
Organizzare i cosiddetti responsabili alla Camera per sostenere Conte il Presidente di tutti i consiglieri
Grossolano poi è stato il tentativo di settori non irrilevanti del partito democratico di trasformare il governo Draghi inutili
In un esecutivo di destra preda del demonio neoliberista una condotta infelice una manifestazione di pigrizia mentale
E oggi da destra e da sinistra vengono spinte perché si concludano esperienza Draghi a Palazzo Chigi
Spinte che puntano alla fine della legislatura e al voto
La destra perché pensa di farcela a vincere almeno secondo i sondaggi a sinistra perché si sarebbe finalmente all'opposizione
Il contesto per consolidare l'alleanza fra i cinque Stelle di Conte e il PD fino a forme estreme di integrazione
Può darsi sia una strada che sarà seguita certo viene da chiedersi dove siano i problemi del Paese in questo calcolo
Basta mettere in fila concludo le scadenze che ci attendono in autunno per capire la delicatezza di questa fase
E il scadenze
La pimpante mia che non è terminata problemi economici il tutto in un contesto internazionale niente affatto tranquillo dalla crisi di credibilità degli Stati Uniti
Alle elezioni tedesche
Per tacere delle prossime presidenziali francesi cede un quadro che dovrebbe spingere il complicato sistema delle classi dirigenti del paese a trovare un terreno di compattezza nazionale
E invece il quadro politico italiano
Appare forzatamente racchiuso in non sgangherato bipolarismo tra alleanze che entrambe non sarebbero all'altezza della prova del governo
Sarebbe quindi auspicabile lasciare Draghi a Palazzo Chigi
Toccherebbe al PDS re come dice Enrico esplicito su questo punto e prepararsi a condurre nel due mila e tre una battaglia politica ed elettorale nel nome della continuità dei governi guidati da Draghi
L'esperienza di Draghi al governo del Paese andrebbe considerata la coraggiosa apertura di un percorso non una parentesi come sostiene Enrico io ho molti dubbi che questa che questo accadrà
Temo che a prevalere saranno calcoli ristretti di parte
Certo sarebbe importante se si aprisse esplicitamente una battaglia politica nel Partito democratico per un mutamento dell'attuale indirizzo politico perché riprenda il tema di un partito democratico forza centrale della vicenda politiche sociale italiana
Un partito che sostenga senza ambiguità Draghi ne assuma l'agenda politica e programmatica su queste basi si prepari ad affrontare e difficili prove ma mi chiedo sempre dove stanno
Queste forze disponibili
Abbattersi su questa linea nel partito democratico
Ho l'impressione che si siano
Ridotti al lumicino in ogni caso
In ogni caso proseguiremo come ci invita a fare Enrico la nostra battaglia grazie
Bene
Grazie Umberto Ranieri adesso sono molto lieto di dare la parola alla ministra per le pari opportunità e per la famiglia Elena Bonetti
Tra le altre cose mi piace ricordarle anche sociali Libertà eguale
A benvenuta a te la parola
Grazie grazie radicolare grazie per questo invito
Di cui ringrazio utilitaria imparziale tutti voi Stefano e Errico che chiede esame ha fatto molto piacere ho accettato perché avevo voglia anche di di ritornare in questa in questa casa
Perché so qua la comunanza di di divisioni e di e di prospettive e penso anche che oggi ci sia la necessità anche di ritrovarci non solo fisicamente anche nella contentezza di poterlo fare ma nella sollecitazione che questo tempo che questo adesso che richiamato anche nel titolo dell'intervento di Enrico è stato richiamato io vorrei parlare partire da questo breve ragionamento da condividere con voi un ragionamento che non porrà risposte definitive ma che vorrei aprisse anche un po'di domande di strade di riflessione su cui poi metterci insieme a camminare
Da un pezzo di un'introduzione di un libro le politiche del popolo di padre Francesco che tali dalla proprio nella parte dell'introduzione in cui si ragiona appunto tra un testo sono sul tema anche del populismo della nuova volto della nuova politica
Afferma con una nettezza direi lapidaria che la politica sa vedere solo quello che conosce
E che quindi una politica per essere tale necessità di uno sguardo contemplativo dei bisogni delle esigenze del popolo
Perché altrimenti non si può fare quello che la politica deve fare cioè a collocare le proprie azioni proprio agire in una visione di strategia appunto in una visione di tempo e di spazio che si riappropri no delle componenti storiche Kent a cui sono chiamati la politica invece che abita a questa a questo processo anche di discernimento di contemplazione è una politica che si colloca in quel tempo appiattito della solo adesso oggi della Rete
Ed è la politica che vende gli spazi che si sovrappongono ma non sintomo interconnettono non vengono avvitati in uso nei luoghi di comunità
E quindi la domanda da fare in questo sguardo contemplativo è qual è il richiamo qui la relazione di Enrico la provocazione che la storia oggi impone qual è l'elemento qual è la lo scenario quali sono le sollecitazioni le domande le direzioni di orizzonti che la storia oggi ci impone perché dico questo
Perché non c'è riformismo senza questo sguardo di contemplazione e di riconoscimento della provocazione della storia
In particolare in un tempo che io non reputo una parentesi tra storia non è fatta di parentesi e io credo che un popolo che si dice riformista deve saper invece interpretare nel tempo storico che stiamo attraversando una responsabilità inedita
Di una necessario cambio di paradigma al quale la storia ci sta conducendo e o ne verremmo trascinati o lo governeremmo
Non possiamo a vere
Trovare il venti favorevoli della nostra storia se non sappiamo
In quale direzione ci vogliamo muovere
Ecco io credo che i riformisti non possono accontentarsi di essere naufraghi che colgono una corrente invece con altra corrente per darsi una direzione ed è un grande rischio che invece io credo che oggi il riformismo sta correndo
In un momento in cui noi ci troviamo in un governo che è il più strano della storia della nostra Repubblica per quanto riguarda la composizione che sta facendo le più grandi riforme necessaria al nostro Paese che per anni non siamo riusciti a fare
E che ha imposto a fare queste grandi riforme
Certamente c'è un'imposizione pragmatica
Il Next Generation io i soldi dall'Europa non arrivano se non si fanno tutte le riforme necessarie a consolidare e diciamo nella contrattazione sono state definite con il con l'Europa queste riforme
Non è che non è soltanto un tema di contrattazione con l'Europa
L'Italia ha vissuto il momento più drammatico che ha vissuto non solo e non soltanto in termini di vite perse
Di PIL perso ma perché l'esperienza che abbiamo vissuto ha destabilizzato rivoluzionato completamente lo sguardo che noi avevamo sugli stessi
E onori assumiamo piena contezza di questo e quindi attiviamo una conseguente responsabilità di azione politica
O saremo come dire non all'altezza della storia che stiamo vivendo
Allora la domanda è oggi riformisti cosa sono chiamati a fare io penso che la prima cosa che dobbiamo fare lo dico con una parola come dire per primo a me stessa ma in modo anche un po'scomodo smettere di auto definirci e di ragionare sulla nostra identità di riformismo lasciano un po'più una parte lirismo del riformismo era geniale sulle riforme
Oggi il tema dei riformisti è qual è la provocazione qual è il metodo quale sono le azioni concretamente che dobbiamo costruire qual è quindi la forma del nostro agire storico che ci permetta di a essere pienamente coerenti alla nostra vocazione
E allora per ragionare di riforme bisogna leggere le provocazioni provo a dirlo in alcune per la mia esperienza in questo in questo periodo
La prima
è la scelta della nostra democrazia
Non dimettere non tacciamo lo
Non abbiamo pudore a dirlo nel momento più drammatico della storia della Repubblica in qualche modo ci siamo interrogati sull'efficienza di un sistema democratico per rispondere per dare gli strumenti di salvezza
Alle cittadine e cittadini
Quanto c'è stato di dibattito su un tema di come la Costituzione potesse e dovesse essere il fallo di Indirizzo dell'azione politica nel momento anche dell'emergenza più emergenza
Allora se nel segna l'emergenza più drammatica noi non usiamo la democrazia come nostro momento fondamentale di processo di salvezza
Stiamo abdicando all'obiettivo della nostra Costituzione che è stato di ricostruendo in paese dopo momento drammatico di tragedia quale quello che era stata l'esperienza del fascismo del nazismo
Di riconsegnare alla storia invece un processo di democrazia che l'opportunità di libertà di saldezza che alla finalità del bene e del bene comune per tutte e per tutti
Allora il tema è probabilmente quella nostra democrazia oggi ha bisogno in quel processo di divenire che la nostra Costituzione a come dire attivato e che va incarnata le nostre scelte politiche di cambiare le forme dei processi rapporti tra le istituzioni di cambiare il modo di Inter connettersi
Penso lo dico uno tra tutti il rapporto tra le competenze regionali famoso Titolo quinto e le competenze nazionali evidentemente
Ha dimostrato di non essere all'altezza di e di non essere oggi sistema efficiente di un passaggio necessario chi vive la dinamica del Parlamento sacche in questo momento storico il bicameralismo perfetto ha già abdicato a se stesso
E glielo ha imposto il processo della storia allora noi abbiamo due possibilità vuol dire che la democrazia può essere mai passata oppure interpretare convintamente la nostra scelta democratica in una nuova forma anche istituzionali
Che permetta di interpretare nuovamente non la costruzione di una democrazia che per costituirsi ha avuto bisogno degli equilibri di per esempio della scelta del bicameralismo perfetto
Ma di una democrazia che attiva un processo democratico di discernimento di azione di Scelta nel Paese di coinvolgimento della società civile e degli organismi istituzionali su tutti i livelli
Creare un nuovo modello che sia dinamico perché oggi c'è un tema di attivazione di processi democratici non solo di una stabilità diciamo di una identità le due cose devono andare insieme e quindi oggi io credo che sia il tempo di riaffrontare convintamente il tema delle riforme istituzionali
Perché il livello la compartecipazione per esempio con le regioni ha dimostrato che serve una prossimità di azione di servizio di processi nelle nostre comunità
Ma nello stesso tempo che serva una visione in luogo di insieme dove questi processi queste scelte che niente che si incarnano nella prossimità della quotidianità del vissuto dei territori delle amministrazioni
Sono inserite all'interno di una visione di paese
Il tema della società civile
Questi cosiddetti corpi intermedi che per tanti anni noi abbiamo visto come dei cuscinetti di Intra mezzo
Tra i luoghi della nostra democrazia e della nostra comunità oggi sono invece le leve di connessione che possono animare il Paese
Un potere istituenda e della società civile che ha né in periodo drammatico che abbiamo vissuto non sarà ha ha fatto la Rete di resilienza e di resistenza
Per l'Italia Marchionne sta dimostrando di essere la leva di ripartenza di sviluppo non l'avremmo il PIL commessi immagina di avere con il rimbalzo che avrà se queste realtà
Non si fossero attivate in un processo di contribuzione alla dinamica sociale economica del paese il volto dell'Italia post scoprite molto diverso dall'imbuto dall'Italia Precorvi
Non è più fatta di compartimenti stagni non è che è fatta per politiche scommesse sconnesse l'uno dall'altra io mi occupo di politica e di parità di genere
La parità di genere è oggi un elemento trasversale ma non perché non è ma perché è un elemento che unite
Come Scelta democratica come compimento democratico come possibilità di leva di sviluppo economico finanziario sociale come possibilità di ricostruire con le missioni di solidarietà sociale oppure non è
Non ci sono politiche familiari distante dalle politiche del lavoro non ci sono politiche del lavoro distante da politiche che riguardino la transizione ecologica tradizione digitale
Abbiamo una complessità un modello che è il modello di una come dire sistema all'interno del quale i singoli soggetti Simeoni interconnettere nelle loro relazioni fondamentali processi istituzionali e le politiche devono saper interpretare animale questi nuovi process
Dagli equilibri statici di auto come dire determinazione
Dobbiamo passare ad un processo dinamico
è chiaro che questo chiede alle nostre istituzione di cambiare ma dobbiamo dire che vanno cambiate non semplicemente nella semplificazione delle procedure nello snellimento delle procedure ma nella rete interpretazione di una finalità direzionale
Della dell'agire del del nostro Paese
E su questo poi chiudo
Passi vorrei fare una brevissimo passaggio sul tema della politica io penso che il riformismo per sua natura debba avere una vocazione maggioritaria
Cos'è accaduto
Perché in Italia non siamo riusciti ad avere un riformismo che si è tradotto in un portento davvero di vocazione maggioritaria io credo che sia perché è la politica
Nel nostro Paese per troppo tempo si è occupata di dividersi
Solo la parte del campo nel quale giocare dividendosi le squadre e giocatori e ciascuno si è occupato degli interessi di una parte contrapponendo gli all'altra parte
La vocazione maggioritaria non era semplicemente una vocazione al numero di voti nell'ambito del Paese la vocazione maggioritaria di una proposta politica
Che abbia una visione integrata di paese che ricomponga tutti niente i diritti e tutte le responsabilità
In questo senso c'è un nuovo volto della vocazione maggioritaria non è più il tempo di una contrapposizione di un delitto contro l'altro diritto
Sulla prevalenza di un diritto contro l'alta prevalenza siamo una lesione di un Paese che ha imparato che nel e di tutti i sovrani la responsabilità di tutti
E a non sappiamo ricomporre queste parti azione esempio molto semplice rapporto tra le generazioni
Per quanto tempo abbiamo avuto due il fare in cui abbiamo diviso i giovani e gli anziani pesando incontra pesando le situazioni
Ma un Paese che ha l'ambizione di essere un Paese come il nostro in cui la memoria si fa genera ferisce di futuro è evidente che deve saper trovare una sintesi una mediazione in avanti e in una proposta di quel fare in cui il tè ma dei più giovani dei più anziani si ricompone in una proposta di accompagnamento lavorativo pensionistico della persona
I diritti delle donne contro i diritti degli uomini quindi l'azione positiva nei confronti delle donne la decontribuzione del lavoro femminile è una penalizzazione del lavoro maschile non è così perché sono nell'attivazione di un lavoro all'interno del quale liberiamo anche le energie del femminile si attiva un processo anche di sviluppo economico che ha mi aspetto benefico complessivo per tutti e per tutti
è chiaro che questo impone maggiore nitidezza di qual è la visione del mondo che abbiamo buone quello lo sappiamo che è quella che che che che già è stata descritta ma all'interno di queste noi dobbiamo sapere convocare e proprio proporre una strategia che sia davvero con quell'approccio di concretezza e conseguentemente di universalità e non di astrazioni che poi si cala nel caso particolare
Penso sia venuto il momento di far partire un processo un dibattito politico in questa direzione che sappiano interpretare la vocazione chiara nitida del riformismo in questo nuovo tempo storico
E il governo Draghi
Non è il volto del riformismo in Italia ma certamente è un elemento di propulsione che sollecita un processo di riforma nel nostro Paese e non dobbiamo saper in questo processo di riforma Sant'leggere i segnali della storia e conseguentemente attivare un nuovo spazio un nuovo processo
Di incontro che sappia incarnare questo nostro adesso e chiudo davvero sostano anche troppo lunga
Citando Mazzolari non posso non sono una mantovana non posso non citare Mazzolari sull'adesso adesso di Mazzolari adesso che ha sollecitato con uguale intensità allora mi cattolici
Adesso paghi vorrei riproporre nella platea del del tema del riformismo
L'adesso è una sollecitazione dell'istante che va vissuto passo dopo passo non basta
Definirsi da una parte del campo non basta definirsi oggi riformisti c'è un adesso che ci sollecita e che significa gradino da fare uso parole sue pietra da scavare quindi concretezza versione uso parole sue
Relazioni incontro con l'altro perché l'altro è il nostro adesso quindi attivazione di connessioni di dialogo di mediazione di sintesi
E chiarezza chiarezza di visione coraggio il coraggio di intraprendere una strada inedita
Ma anche la consapevolezza che i nostri adesso traditi non possiamo o segnale alle nuove generazioni
Io penso che tutto questo sia una grande opportunità che abbiamo penso anche altrettanto che questo chieda intelligenza e coraggio ma se non c'è la partita dei riformisti non credo che il Paese possa trovarlo altrove e quindi sono certa che la strada la sapremo trovare
Bene grazie mille Elena adesso lo diamo la parola a Benedetto Della Vedova sottosegretario al ministero degli esteri e poi si preparano Walter Verini ed Enrico Borghi
Lo dicevo grazie per l'invito io credo di essermi meritato in questi anni
Il titolo di essere uno tra i più convinti
E frequenti ospiti tra Valtellina e Orvieto di Libertà eguale voglio ringraziare Enrico Morando
Per la sua poderosa
Relazione che per quel che mi riguarda
Mi concilia con la discussione politica
Fatta a partire da un'analisi
Teoricamente le tua alle
Di una qualche profondità che diventa merce rara e non a proporre la discussione sul neoliberismo che io non ho mai visto essendo
Tacciato di esserne parte e sicuramente non l'ha mai vista non l'ho mai visto in Italia
Non so se avete scelto l'undici settembre
Con cognizione di causa immagino di sì
Io voglio partire da qui dalla
Commemorazione del ventennale dell'attacco violento folle lucido dei terroristi al cuore
Per l'Occidente della democrazia
Liberale
Ventennale che cadde
Non casualmente all'indomani del ritiro
Dall'Afghanistan io ho sempre sostenuto con la missione dalla maggioranza all'opposizione
Ho ho ho sofferto come voi per la modalità con cui questa decisione di venir via è stata assunta e per le modalità con cui estratta
Compiuta la decisione assunta di fatto dagli americani una trattativa quella di Trump ad ora di cui ancora non non non si capisce negoziato coi talebani saltando il governo regolare
Ho sofferto nel vedere avendo partecipato a questo sforzo immane che abbiamo fatto
E e importante di portar via cinque mila persone ho sofferto ricevendo le fotografie dei passaporti per le persone che non siamo riusciti a portata di via e che sono lì rischiano credo che sia chiaro non non voglio voglio poi parlare di cose molto più
Terra terra credo che sia chiaro però da quella vicenda dalle torri all'aria un porto di Kabul
Dove fossero le responsabilità del male della violenza di chi voleva conculcare forse tornerà conculcare i diritti umani basilari
E dove stava invece la ragione di Kiska con tanti errori ha cercato di portare una vita diversa
Più della metà dei dei cittadini afgani delle donne e degli uomini dall'Afghanistan non meno di trent'anni quindi sono ornati io nate o cresciute o cresciuti in un mondo diverso non so quello che che succederà
Non penso che potranno portare totalmente aveva lei dell'Ance tra l'orologio indietro di vent'anni e credo che russi e cinesi
Che hanno un po'maramaldeggiare atto con qualche ragione su quello che accadeva questo disordinato di tiro
Dovranno pensare che la neutralità rispetto a quello che avviene alle donne e agli uomini dentro un Paese non sia sostenibile perché ingiusta ma anche perché questa neutralità può portare danni lontani come noi abbiamo sperimentato speriamo di no altri potrebbero sperimentare
Da questo da questa vicenda nasce ne accennava Enrico Morando una straordinaria consapevolezza un po'di facciata un po'congiunturale un po'di maniera
Un po'di convinzione dalla necessità di un salto di qualità europeo e quello che è successo con ex genere su New è tutta politica
Quando due anni fa discutevamo di euro Bondi bilancio comune sembrava una roba impossibile
E arrivata la pandemia l'impossibile diventato possibile poi sulle questioni tecniche possiamo chiamarli come volete eurobond in Bond e c'è un Bilancio c'è un debito comune a garanzia europea
Che durerà quarant'anni l'impegno non la spesa
Ecco con la stessa fantasia coraggio politico si potrebbe arrivare a un passo essenziale dell'integrazione e unione europea che è quella di una comune politica
Estera e soprattutto di sicurezza è inutile lamentarsi come anch'io ho fatto di una scelta Brusca
E solitaria degli Stati Uniti è evidente etilica sì ma con chi dovevamo parlare con venti
Negoziare con altri nel nella necessità operativa di scelte drastiche ovviamente no
La difesa europea non serve per me in alternativa alla NATO e degli Stati Uniti ma serve con la NATO e con gli Stati Uniti per meglio promuovere protegge dei nostri valori e anche i nostri interessi
Due anni fa eravamo in un'altra sala se non sbaglio
O il ricordo anch'io affettuoso per Emanuele Macaluso che ho incontrato l'ultima volta lì
E ed era lo dico accecanti un'occasione in cui io contestavo duramente la scelta che il PD e e anche molti di voi
Con il PD aveva appena assunto dal governo Conte bis io non voglio far la morale nel senso che so benissimo che innanzitutto devo fare la morale a me
Come segretario di più Europa al mio campo con Italia viva con azione per non essere ancora stati capaci di dare una forma io dico di tipo federativo assieme ad altre personalità come Bentivogli altri a dare una forma di tipo federativo a un Area europeista liberaldemocratica riformatrice che c'è
Ma che non è un attore politico fino ad oggi speriamo che da queste amministrative magari a partire da Roma esca qualche sorpresa che ci dia lo slancio e quindi i parlo a degli amici
Allora io dicevo ma perché fate questo avete fatto questa cosa col Movimento cinque Stelle senza dire niente sulla prescrizione e soprattutto accettando sperpero stringere semplifico accettando questa cosa pazzesca folle sbagliata
Violenta nei confronti e prostituzione al taglio parlamentari e allora mi venne promesso
Che no non preoccuparti questo è necessario per battere la lega di Salvini i sondaggi di oggi dimostrano che dal dall'europea ad oggi non è successo praticamente nulla nel senso che lega e Fratelli d'Italia c'hanno il quaranta per cento stabile hanno vasi comunicanti hanno trasferito i voti in più
Forza Italia arrivano quarantasette quarantotto che è il sondaggio ma che sono grosso modo i dati reali delle ultime delle ultime europee
Abbiamo avuto il taglio dei parlamentari e com'era è evidente ma non perché io volessi fare la predica non è successo nulla dal pool Uto di vista dall'architettura istituzionale anzi l'unica cosa che è stata fatta peggiora il quadro il voto i diciottenni per il Senato
Perché siamo davvero bicameralismo perfetto
Anche la base dell'elettorato attivo ed è vero quello che diceva Ranieri poi torno sul taglio dei parlamentari
Certe lo ripeto io noi siamo poca roba più Europa parla mentalmente meno che mai
Ma quando alla fine quando il conte bisserà totalmente sfiatato dentro il Pd io ho fatto numerose telefonate perché ci diceva beh ma partecipate voi magari al posto di Renzi che così diamo l'idea ma c'era già Draghi al Quirinale questi del Pd o Conte o elezioni non faccio i nomi per non ha senso ma Ranieri richiamava le autorevoli parole che probabilmente vanno ben oltre
Il lo stesso Bettini no di considerare Draghi una parentesi e tornare al business as usual del conte bis
E questo è un nodo politico
Decisivo a mio avviso per quel che deve succedere
Per il Pd che sceglie l'alleanza monogami sia col Movimento cinque Stelle io capisco che noi non siamo riusciti a fare una cosa abbastanza sexy per
Per essere per diventare ma la faremo e diventeremo interlocutori del Pd e quindi dovrà scegliere il PD se questa roba col Movimento cinque stelle che non ha nessuna base politica a meno che qualcuno me la spieghi
Di contenuto cosa c'è nella relazione di Morando fino a parte le cose sul neoliberismo sottoscrivo
Che è patrimonio è un pezzo del patrimonio anche dal mio mondo dal nostro mondo frammentato colpa nostra a cosa accede di quello lì nel incontri
Che già stufo peraltro cosa c'è
No non c'è nulla non c'è non c'è non c'è Conte è quello che ha fatto il reddito eccellenze quota cento
Ma tornò perché voglio andare su questo punto sulla taglio dei parlamentari
Ecco io penso che andare alle elezioni prossime marzo due mila ventidue marzo due mila ventitré
Io voglio due mila ventitré a differenza di Bettini e quel pezzo del PD che pensa di poter tornare al business e giù giù al superando Draghi come una parentesi io penso che Draghi sia una fortuna che dobbiamo meritarsi
Che noi anche noi proprio Emma Bonino eccetera abbiamo voluto non partecipando al tentativo assurdo di salvataggio post mortem del conte disse aprendo la strada a questo governo sono d'accordo lo diceva Morando lo diceva lo diceva Ranieri da i tipi lista di uscendo e non so le tasse se stesso
Quando avrà finito di occuparsi di Siena se ce la fa a mutare una percezione in cui Salvini che bastona il governo sulle cose fondamentali ogni due per tre però riesce ad apparire come fiero sostenitore di Draghi mentre magari il Pd sembra sempre lì a pensare a cominciare a pensare
Al dopo andare al voto con questo Parlamento quattrocento deputati e soprattutto duecento senatori con la legge elettorale attuale è una pura follia
è una pura follia andate a vedere le simulazioni
Ai a potresti aver lo stesso risultato proporzionale a Camera e Senato due maggioranze completamente diverso
E siccome quello che non sei affatto in questa legislatura e non si poteva fare in questa legislatura cioè cambiare la Costituzione mettere i pesi e contrappesi che andavano messi prima e insieme al taglio dei parlamentari
Quel parlamento eletto con questa legge elettorale che metterà mano alla alla alla nuova Costituzione è un rischio
Enorme io penso quindi da maggioritario ante litteram anthem marcia eccetera eccetera
Che oggi molto banalmente dobbiamo pensare che è bene non per noi per il Pd per la lega per più Europa è bene per il Paese che il prossimo Parlamento se legga
Con un sistema proporzionale perché necessariamente dovrà mettere le mani anche a alla Costituzione mutilata con quel taglio
Dei parlamentari e e credo quindi che su questo ci si debba rapidamente confrontare al netto dei sondaggi in cui uno dice no ma il Pd più Conte magari poi se unisce altri
Pezzetti può anche vincere non è questo il tema è un tema diverso accerto il conte visto avuto questo merito storico che io gli riconosco
Che è quello di preparare la strada al governo Draghi ma noi riformatori riformisti europeisti Atlantis di sul governo Draghi dobbiamo costruire una prospettiva politica di continuità chiunque
Debba essere in futuro chiamato a guidarlo quindi io credo che la conseguenza di quel taglio dei parlamentari fatto così oggi
Sia quella di a vere la forza anche contro le cose che abbiamo detto per tanti anni ma io almeno in contesti diversi
Di dire banalmente
Che il prossimo Parlamento è bene che sia eletto con il proporzionale ma non per un cui prodest per avere una maggioranza di questo tipo di quest'altro tipo
Ma per creare un Parlamento che modifichi la Costituzione con una qualche elemento di equilibrio perché poi le cose accadono un taglio dei parlamentari c'è stato ed è finita lì
Allora voglio chiudere su due
Su due punti è il primo è questo noi penso appunto all'area in cui io faccio politica da tanto tempo dobbiamo avere la capacità di fare quello lo dico alla ministra Bonetti in questo caso che non siamo riusciti a fare cioè a puntare sulle tante cose che ci uniscono
Per creare uno spazio che abbia una totale che se sia chiaro a chi vogliamo essere alternativi ma deve essere chiaro che siamo totalmente autonomi nei confronti di questo Pd anche forse per portare il PD a porsi il problema che in termini di relazioni politiche
Oltre che i Cinquestelle che sono piuttosto facili per non ti pongono problemi
Tutto sommato dal punto di vista politico salvo quando ti salta fuori
La questione detto cittadinanza così come da difendere la questione giustizia eccetera e magari se si vuole costruire una roba che abbia l'ambizione di andare oltre i sondaggi attuali confrontarsi
Come succede in molte parti d'Europa con un mare europeista riformatrice liberaldemocratica questo è il primo obiettivo seconda cosa e chiudo su questo
Non per parlare d'altro ma perché secondo me e di questo bisogna continua a parlare io mi occupo delle mie deleghe nel Nord America
Dal Messico al Canada beh dal Messico al Canada quindi realtà politiche sociologiche economiche diverse dal narcotraffico del del Messico a a questo disegno perseguito politicamente della pluri etnicità del Canada in un Paese ricco eccetera
è stata fatta una scelta molto concrete di governo che è quella della legalizzazione della cannabis ovviamente non è una priorità non penso nemmeno che debba essere la priorità in Italia oggi c'è tanta roba da fare
Noi oggi lanceremo alle cinque del pomeriggio con l'associazione Coscioni e con altri un referendum
Da con le firme da raccogliere prevalentemente on line naturalmente perché grazie a un emendamento di Riccardo Magi abbiamo accelerato questo civile processo di poter firmare per il referendum
Per il referendum fornai tema divisivo tema sensibile noi insisteremo su questo ma non per fare una cosa tangenziale o laterale rispetto al core business dalla politica
Ma per andare in fondo a un problema
Che c'è
Che evoca altri problemi molto più ampi intendo la cannabis e tutto il resto della dipendenza delle sostanze portando in Italia un po'di sano pragmatismo nordamericano considerando anche il Messico che ha fatto questa scelta
Mi auguro che su questo tema si possa esserci una discussione con voi e con il Pd su basi pragmatiche che partano dalla legalità dalla necessità di combattere un mercato facile per la criminalità
Dalla salute delle persone e non è solo la cannabis terapeutica e per andare a un confronto anche su basi pragmatiche
E di contenuti di buona politica anche con altri ma insomma a parte questo ripeto dobbiamo impegnarsi perché la prossima legislatura che sarà molto probabilmente sono d'accordo col ministro Bonetti su questa chiamata a detta dei definire un po'le regole
Ripeto fatto una simulazione del Senato duecento persone interi territori con questa legge elettorale
è una follia
Proviamo almeno noi che
E voi soprattutto che dimostrate di avere la volontà di andare nel profondo
Delle cose che si muovono nella politica ma la società e l'economia di fare uno sforzo su questo e di arrivare con una proposta perché altrimenti diremo eh ma non era possibile facciamo in modo che sia possibile grazie
Grazie mille Della Vedova adesso diamo la parola a Walter Verini in poi si preparava Enrico Borghi poi in sala e quindi gli daremo la parola anche a Luigi Martin poi proseguiremo con gli altri
Grazie dell'invito sono venuto per due motivi uno perché gran parte delle persone che sono qui
Diciamo sono state per me dei differimenti per tantissimi anni fin dai tempi dell'area riformista Piccini PDS
E e perché Libertà eguale e è un luogo libero è una diciamo così vera e propria area politico-culturale
E questo consente a chi come me non appartiene nel mio partito a nessuna corrente
Tre di potere agevolmente partecipare con assoluta libertà nel tempo assegnato cercherò di di davvero di fare alcuni telegrammi intanto oggi undici settembre l'atteggiamento degli Stati Uniti ma anche i cambiamenti che si sono stati causa la pandemia accelerati dalla pandemia in Europa dell'Europa e anche quelli che si preannunciano all'indomani delle elezioni
Tedesche francesi e portano a tutti noi i riformisti a usare sempre di più la due parole ricerca e il dubbio
Non è il tempo delle certezze non è il tempo delle ricette che possono dare soluzioni naturalmente ci vuole anche un'altra parola che si chiama coraggio dico questo perché nel il campo della delle politiche riformiste non è anche se ha bisogno a volte di unilateralità
Non è un campo ad esclusiva pertinenza di di solo suo oggetto ci sono più riformismi e l'ambizione dovrebbe essere quella non tanto come avremmo molti di noi voluto di unire i riformismi
In un soggetto politico aperto ma almeno in questa fase è fare in modo che i riformisti possano incontrarsi su qualche politica che deve risentire di questi radicali anche cambiamenti che il fallimento la parte fallita della globalizzazione da un lato e il post pandemia dall'altro ci impongono
Dobbiamo fare i conti poi secondo me
All'interno di questo piccolo quadro che ho che ho citato e con le nostre questioni anche nazionali io dico subito che da esponente del Partito Democratico che questo governo Draghi è il nostro governo noi non abbiamo come Partito Democratico imbarazzi a ritrovarci nell'ispirazione e anche nel lavoro quotidiano che Draghi il Governo fanno al tempo stesso è capitato di dirlo a qualche alto dirigente del partito questa non è la nostra maggioranza e questo credo che stia insieme con la prima affermazione
Dico anche non perché in questa sede però se non ci fosse il peso di ruolo del partito democratico nel governo Draghi e anche nel Paese io credo che non il Governo nonostante l'autorevolezza e il peso la forza di Mario Draghi non avrebbero comunque è quella garanzia di stabilità che la cui a minacciare la quale certamente non è il Partito Democratico che sulle spalle spesso ludico
Anche se seguendo il lavoro parlamentare si trova quotidianamente a far fronte a scarti e e a posizioni di chi sembra di ricordare
Ferrero mi pare quello era l'incubo dell'Unione come lo definì Gentiloni i ministri che votavano la mattina in Consiglio dei ministri e il pomeriggio facevano le manifestazioni contro le leggi che avevano votato durante il secondo governo Prodi e allora se è così noi dobbiamo anche però metterci d'accordo non noi qui in generale su un punto io personalmente non sono affezionato e che guardo come dire oltre il governo Draghi che prima o poi comunque avrà una una un'evoluzione nel due mila ventitré auspicabilmente tuttavia non dobbiamo porci un problema io non sono affezionato particolarmente a un sistema elettorale
Ci possono essere sistemi anche proporzionali con soglia alte con premi di maggioranza quindi non necessariamente un maggioritario al quale personalmente guardo con più attenzione ma dobbiamo mettersi d'accordo però secondo me su un punto e noi non possiamo rinunciare a un'idea di un bipolarismo maturo sanno in questo Paese perché l'anomalia non è stata ovviamente per le cose che ho detto il governo Draghi anche se quella maggioranza e ovviamente una maggioranza anomala l'anomalia in questo Paese è stato che dopo il due mila diciotto
Si è si sono fatti dei governi il primo quello con due partiti lega e Cinquestelle che nella campagna elettorale avevano detto mai andremo insieme con quelli hanno fatto il governo insieme
Anche per qualche responsabilità a mio giudizio dell'allora e PD che si guardava lire mangiando il pop corn secondo il governo che avremmo che è stato fatto successivamente il governo rosso rosso verde Conte due ugualmente era fatto da due da due forze Partito Democratico e Cinquestelle che erano quelli ieri noi eravamo l'impero del male per Cinquestelle e quelli era nonostante avessero comunque presso quattro milioni di voti di elettori del Partito Democratico
Era era un'altra quell'estate le due anomalie alla fine grazie a Mattarella dopo la caduta del governo Conte siamo usciti a dare al Paese un governo con la personalità
Più autorevole e quindi nonostante l'anomalia della maggioranza questa è oggi l'occasione per i riformisti che noi dobbiamo cogliere ma sapendo che non è questa la prospettiva di una maggioranza futura ed è per questo che il partito democratico i riformisti a mio modo di vedere debbono trovare provare non è semplice a dettare un'agenda
Politico legata
La dico così anche qui qualcuno potrebbe fare dell'ironia ma lo penso davvero bisogna anche su certe questioni rivalutare il ma anche che intendo dire intendo dire che i fondisti non possono pensare di opporsi alla crescita perché la crescita è fattore di sviluppo la crescita è fattore di lavoro la crescita è fattore anche di lotta alle diseguaglianze
Ma al tempo stesso noi non possiamo essere quelli che chiudono gli occhi su forme di delocalizzazioni selvaggi su forme di diseguaglianza sociale
Ma tenere insieme quindi i diritti dei lavoratori i diritti di chi il lavoro non ce l'ha il futuro dei giovani con quelli delle imprese c'è un destino comune
Si diceva e questa è una obiettate di riformisti ma Bari affermata non è che si può pensare che l'impresa e il lavoro siano entità devono stare insieme e qui aggiungo sarebbe ora qui nel partì nella nell'area che a suo tempo vedeva personalità sia pure nel sindacato come Luciano lama
Diciamo tra il tra gli ispiratori essa ma sarebbe ora di di chiudere una fase storica
Di di una sindacato diviso infine lavoriamo per un sindacato uno e facciamo con coraggio anche dei passi in avanti lungo ipotesi di cogestione la chiamo così per semplificare
Insomma questo è un tema tenere insieme due cose così come dobbiamo tenere insieme
Due cose per quanto riguarda
Altri temi caldi le riforme è stato detto io la dico anche così vedo che c'è il mio c'è un interlocutore così lo chiamo non riesco a chiamarlo avversario perché lo stimo come Fabrizio Cicchitto
Che recentemente ci ha definiti a Battini sul tema della giustizia ora a parte che lui non è Gianni Brera io non sono Gianni Rivera ho fame ovviamente ma non è un problema sulla giustizia di essere a Battini e che bisogna uscire
Da due opposti estremismi che hanno avvelenato intossicato venticinque anni di vicenda politica italiana
Io non metto non metto sullo stesso piano il garantismo che è una cosa seria
E anche nelle migliori tradizioni della sinistra
Con un giustizialismo è un populismo giudiziario che hanno avvelenato il clima
Politico italiano e che qualche volta ha cavalcato anche la sinistra io metto come opposti estremismi un giustizialismo un populismo giudiziario che va combattuto
E al tempo stesso però metto anche un garantismo finto solo per gli amici solo con certe leggi ad personam ma che hanno che altrettanto inquinate allora dobbiamo cogliere l'occasione delle riforme di questo Parlamento delle riforme che la carta abbia con noi sta facendo noi in Parlamento
Per dare un segnale di rinnovamento di forma riformista possibile quello che si può fare in questo Parlamento anche su un campo come quello della giustizia che in mi è capitato di seguire in questi anni ecco perché io sono profondamente contrario alla carta referendum non perché voglia demonizzare e chiudo presidente la che la questione l'istituto referendum che ha nobilissima e tradizioni e anche un grande valore di consultazione popolare
Ma perché penso che proprio perché ora ci sarebbe il tempo per tutto la partita si può giocare fino al due mila e si deve giocare fino al due mila ventitré in Parlamento
E su questo voglio anche dire una cosa perché tale riforma ci sarà anche la riforma ordinamentale che riguarda il CSM
Noi tocchiamo il punto più basso di credibilità della magistratura italiana per responsabilità
Della magistratura di alcune sue parti di un correntismo esasperato che ha portato a quel livello lì e lo dobbiamo combattere queste degenerazioni
Ma al tempo stesso a mio modo di vedere dobbiamo combattere anche una tentazione che non può essere la nostra cioè quella che dietro alcuni alcuni promotori del referendum non tutti naturalmente ci sia la anche la tentazione di dare un colpo
A due cardini costituzionali che sono l'autonomia e l'indipendenza della magistratura lo dico con grande chiarezza
Infine ultimo concetto parlavo all'inizio di una
Necessità secondo me di lavorare
Per consolidare costruire comunque un bipolarismo perché ci sono delle destre in questo Paese che non sono destra e compatibili con cammino comune
So bene che anche dentro la lega ci sono differenze ma come avrebbe detto il nostro punto di riferimento Emanuele Macaluso
Se ci sono facciano battaglia politica si facciano sentire davvero e aprano non solo con qualche intervista o qualche distinguo o qualche va be sappiamo cosa
Ecco come si fanno a volte le cose e allora su questa cosa qui finché ci sono queste destre noi da un lato dobbiamo lavorare per un bipolarismo che distingua distinguo un centro sinistra riformista
E da una destra inaffidabile senza demonizzare nessuno e senza essere conto
E questo significa certo ruolo del Partito Democratico e apprezzo molto quello che sta facendo il nostro segretario per aprire il partito collabora attenzione è una sfida importante
Perché uno dei temi e lo dice uno che nel suo piccolo stava come dire in sala parto quando nacque il Partito Democratico che poi ebbe un'occasione importante proprio qui a Orvieto precedente beh io dico anche che partito uno dei problemi che non ha acconsentito il Déco il pieno decollo del partito democratico è stato quello di una chiusura di una chiusura all'interno di una incapacità di aprirsi davvero alla società
Le Agorà che sono partite anche se in un momento come questo dove ci sono le amministrative ma hanno uno sviluppo potenziale quello di scardinare uso questo termine scardinare un sistema una forma partito chiusa
Spesso per canne d'organo al a loro volta chiuse internamente dalle Alpi alle Piramidi e posto possono aprire alla società
Nico tu sei duo tre quattro anni più grande di me però la generazione politica è la stessa io dico una cosa quando alla mia a diciassette diciott'anni al di là delle ascendenze familiari
Noi sentivamo un fuoco dentro l'aula al Umberto Minoprio era uno dei miei dirigenti della FIGC
Lui era nazionale io stavo qui in Umbria
Ma perché noi giovani vette che cambiava il mondo voi cattolici avevano avuto il Concilio Ecumenico c'era Jan Palach aveva fatto il suo sacrificio c'era stato il piccolo il Vietnam ma che combatte insomma
Poi la scuola il lavoro sentivamo il bisogno e che facevamo
Entravamo nella FGCI nella Figi e sei Patuelli era il segretario dei giovani liberali oggi il presidente dell'Abi c'erano i giovani repubblicani con Enzo Bianco c'era
E c'erano i gruppi extraparlamentari cioè si entrava in uno dei luoghi
Che erano
Imperfetti con mille difetti sì mettono dei luoghi accoglienti
Quasi comunitarie dove c'è la battaglia politica si parlava di politica si parlava
A oggi oggi i partiti toccano il punto più basso della loro credibilità ma ci sono sette milioni e mezzo di italiani iscritti di persone iscritte agli albi del volontariato
E sono persone in genere che sentono il bisogno di fate qualcosa degli altri così come sentivamo nuovi ecco io penso che se il partito democratico i riformisti ovunque collocati fossero i thread unione tra questo nuovo rapporto tra la politica e la società penso che anche le battaglie riformiste potrebbero a vere un'efficacia maggiore grazie
Bene grazie mille adesso la parola Enrico Borghi poi Luigi rimanerti in e poi Antonio Preiti
Grazie innanzitutto dell'invito
Per questo bella occasione di confronto Arta
Da una relazione di Enrico Morando che devo dire ricca di spunti e ci consente
Di impostare un lavoro devo dire che l'aspetto convincente dei questa relazione parte dalla critica allievo liberismo e al pensiero neocon che ha contraddistinto
Questo ventennio che abbiamo alle spalle
E che oggi emblematicamente trova questo suggello in questa data così significativa
Credo che dentro il percorso di critica alle il neo liberismo
Dobbiamo inserire una riflessione di fondo sulla capacità di dare una risposta ad una società
Ce lo dicono anche i sondaggi
In Germania che interpreta nella ricconi vocazione del noi della comunità della partecipazione del bisogno di una dimensione che non sia esclusivamente legata al concetto dell'uomo come consumatore e del mercato come unica dimensione della relazione comunitaria
Introducendo questo elemento
Per evitare il rischio opposto rispetto alla logica
Neoliberista che io definirei una sorta di neo paternalismo
Che affida lo Stato alle istituzioni al pubblico il compito di rispondere ai limiti alle storture alle problematiche che questo ventennio mette sul campo
Se questo è e se la riflessione si compie in una giornata così gravità anche di elementi simbolici
Io penso che dobbiamo immaginare anche un percorso più approfondito
Innanzitutto dal punto di vista della
Nostra dimensione con la quale si può introdurre
Diciamo così una logica riformista in politica estera
Perché uno dei limiti grandi della politica del nostro Paese una sorta di provincialismo che immagina che ce la possiamo cantare suonare tra di noi
Vedo il presenti Cicchitto che saluto
Credo che
La vicenda di Kabul ci consegna almeno due consuntivi
Il primo che l'Europa deve definitivamente abbandonare quella pretesa di concerto delle nazioni quattro punto zero che fece sì per esempio che ci contrappone muovo nelle vicende libiche nelle vicende siriane con il risultato di riaprire la porta una sorta di neo otto umanesimo e all'arrivo in me e nel Mediterraneo della Russia
E quindi questo significa come sta all'Italia nel teatro europeo e quale governo deve portarci dentro questa dimensione
E la seconda riflessione lungo questa prospettiva
La ripresa di una delle pagine migliori della politica estera della storia della Repubblica italiana cioè il confronto col mondo arabo una sorta di definiamo la Sud politica
Nella quale se non è l'Italia governare un processo nel quale l'Europa a rendersi conto di quello che sta avvenendo nel teatro del Mediterraneo
E che essa è la la frontiera più avanzata del sud dell'Europa
Noi rischiamo che nel triangolo fra il Corno d'Africa Issa ENEL e Tripoli o Tunisi mettete voi il vertice di questo triangolo si inserisca
La gemmazione della Jihad che da Kabul e rischia di trovare un innesco
Basterebbe solo questa riflessione per far capire quanto sia provinciale quanto sia improprio quanto sia mio per un certo dibattito italiano
Che immagina tutto politicista che immagina di ritenere che l'esecutivo Draghi sia qualcosa da mettere il più rapidamente tra parentesi per sostituirlo non si sa bene con cosa
è vero esattamente l'opposto
Noi abbiamo bisogno che il governo Draghi l'Italia ha bisogno che il governo Draghi l'Europa ha bisogno che il governo Draghi vada almeno fino al due mila e ventitré
E guardate
Non per una rivendicazione come dire para sindacale ma perché nei prossimi mesi si scriveranno una serie di capitoli fondamentali per l'agenda riformista europea
Uno riforma del patto di stabilità europeo perché come ha ricordato Enrico ci sono pasti gratis prima o poi lo stiamo già vedendo nelle avvisaglie di queste ore
Qualcuno a nord delle Alpi ci ricorderà che il sistema derogatorio messo in campo nella pandemia dovrà lasciare il campo al ritorno ad una logica di ortodossia dal punto di vista la tenuta dei bilanci
Se noi non riformiamo quel patto di stabilità rischiamo di ritrovarci appunto da capo
Secondo elemento
Gestione dei flussi migratori sul piano europeo stiamo dicendo tutti che vogliamo evitare il due mila quindici la vicenda siriana stiamo dicendo non tutti
Che sarebbe un errore pensare di risolvere l'emergenza umanitaria dell'Afghanistan facendo come nel due mila quindici e cioè riempiendo di soldi gli Stati vicini ori
I sovrani istrici dicono risolviamo il problema pagando gli Stati viciniori
Siamo disposti a dare un sacco di soldi al Pakistan che alla bomba atomica e che sta svolgendo una funzione egemonica sul piano regionale siamo disposti a dare un sacco di e all'Iran che protegge le minoranze sciite all'interno dell'Afghanistan e potrei continuare è evidente che c'è una questione di gestione europea dei flussi migratori
E l'Italia prima di tutti deve governare questo processo lo devi imporre sul piano dell'agenda europea e deve portare l'esigenza di un'operazione di questo genere terza questione si stare a fare Chandos nella discussione europea il tema di una difesa se non comune quanto meno di una capacità di integrazione fra Italia Francia e Germania e forse Gran Bretagna sotto l'ombrello NATO per rispondere a dal ad una esigenza post Afghanistan quarto tema occorre lavorare per la stabilizzazione dei nazionale sul New per fare in modo che quell'obiettivo legato alla pandemia l'eccezionalità cioè la capacità di costruire il meccanismo di debito comune a livello europeo diventi un elemento strutturale non un elemento contingente
Queste quattro questioni vedono l'Italia più interessata di tutti apportare in fondo l'obiettivo e noi abbiamo oggi per una contingenza storica alla guida del Paese una personalità che su questi temi ha sicuramente caratteristiche atto e prospettive proprio terzi esprimere insomma per dirla con una terminologia Dunn Tang il governo Draghi non è un governo amico come in maniera un po'ipocrita e pelosa i democristiani la Prima Repubblica definivano quelli che stavano fra parentesi tra una fase e l'altra il governo tradisce è il nostro Governo e la nostra prospettiva ad essere quella di incidere di spostare l'asse rispetto ai contenuti
E come abbiamo visto più i riformisti nelle loro varie accezioni apre anche presente all'interno di questa sala
Sanno esercitare una capacità di prospettiva di egemonia di influenza dal dibattito e più sopra Nismo va in crisi i sovrani ISMU di governo all'interno di questa prospettiva
E sarebbe un gravissimo errore fare a parti inverse
Del governo Draghi e quello che fu il governo Dini per la destra di allora è un errore che noi non possiamo anzi aggiungo per la parte politica che io rappresento che noi non vogliamo fare e che mi permetto di dire con buona pace
Di qualcuno non faremo
Però non possiamo immaginare e termino su questa riflessione di appaltare tutta la esigenza riformista del Paese ad una personalità di altissimo profilo come quella di Mario Draghi
Anche le forze politiche le forze parlamentari devono fare la loro parte attenzione non commettiamo l'errore commesso tra il novantadue e il novantaquattro anzi tra il novantatré e il novantaquattro
E tra il due mila dieci due mila undici
Quando le forze politiche avevano appaltato la fase della come dire sistemazione dei conti del risanamento della ristrutturazione finanziaria a due autorevolissimi figure come Ciampi eccome Monti per assumersi una responsabilità che non seppero fare cioè la modernizzazione del sistema istituzionale
E la capacità di fare le riforme sul piano del funzionamento la vita pubblica con il risultato che qua il fallimento sia nel novantatré sia nel due mila undici aprì la porta al populismo fuor di metafora
Almeno due questioni che sono il minimo sindacale da qui alla fine della legislatura si impongono che sono uno la riforma dei regolamenti parlamentari
A maggior ragione alla luce della riduzione del numero di parlamentare poi certo occorrerà riprendere la suggestione costituzionale
Nella prossima legislatura rispetto al fatto che con quattrocento parlamentari quattrocento deputati e da parte duecento senatore dall'altra forse sono i maturi i tempi per un unico sistema monocamerale che fonda i quattrocento i duecento e affidi alla seconda camera finalmente la funzione di Camera delle Regioni ma non è non ci sono le condizioni di praticabilità per farlo in questa legislatura però il tema del funzionamento della Camera dei deputati in particolare e il tema della legge elettorale
Sono due elementi ineludibili
E questo mestiere le forze politiche se lo devono assumere fino in fondo per qualche riguarda il partito democratico anche sulla base delle riflessioni che ha fatto prima
Benedetto Della Vedova noi ci siamo
E su questo misureremo anche una capacità di assunzione di una risposta riformista che può tranquillamente esercitarsi all'interno delle Aule parlamentari senza che questo comprometta
Il percorso di lavoro dell'esecutivo
Che ci deve portare fino alla fine di questa legislatura grazie ancora Perrone suggestione per la possibilità di questo confronto
Bene adesso grazie mille adesso lavora Luigi una lattina voi si preparano Antonio Preiti Cesare Pinelli
Salutiamo Luigi non solo come
Amico componente essere Libertà eguale ma in questo caso anche nella veste di neo sposo se favori
Grazie
Grazie mille
Avevano fatto in tempo purtroppo arrivare che stamattina sentire dal vivo la relazione Enrico ma l'ho letta molto attenta mente posso solo sperare che leggendo l'Errico abbia fatto due velocissime modifiche uno è quasi uno scherzo la seconda non proprio una quando Enrico I parlando delle dinamiche inflattive hai citato la spregiudicata model moneta ritiro ricche più che una teoria un insieme di cialtrona termini spero tu abbia aggiunto se persino queste cialtrona nate segnalano queste cose allora è vero
L'altra un po'meno uno scherzo io spero
Che quando si parlava dei meriti dell'avvento del governo Draghi oltre ovviamente al l'insostituibile fermo
Ruolo del presidente Mattarella in questa fase qualcuno abbia ricordato anche che a togliere la fiducia al governo Conte due fu un manipolo
Di uomini e donne che non erano esenti da dubbi in quella fase
E che erano in una dialettica anche con l'unico che ha avuto il coraggio di portarla fino in fondo che si chiama Matteo Renzi ma che nonostante a questo anno trovato forza coraggio
E volontà per togliere la fiducia quel Governo e poi creare le condizioni affinché l'opera del presente Mattarella ovviamente portassero governo Draghi altri facevano manifesti
Per noi esiste solo il governo conta o Conte o elezioni
Ma può darsi che ricordi male io e me lo ricordo che le posizioni politiche
Di qualche partito all'epoca erano piuttosto nette
Che ritrovo fra l'altro in autorevoli interviste anche in questi in questi giorni
Quindi non so può migrare di cosa è fatto questa veloci
Cambiamenti ecco la tua bellissima al solito relazione allora io sono tornato a casa questa
Qui a casa
Siamo cresciuti nati qui dentro in questa sala
C'è Antonio Funiciello arriva Marco Leonardi tanti nomi ma già quattro anni fa ho fatto il la la la la la SMI e lata sentimentale non la voglio ripetere sono tornato a casa oggi te devi sostanzialmente due cose
Una la citava esplicitamente Enrico nella sua relazione sulla riforma fiscale
Che è un fronte della battaglia riformista che ci aspetta
L'altra cosa un po'più spiacevole
Perché attiene motivi per cui siamo nati sono nato in questa sala
E forse è venuto il tempo di riconsiderare se i motivi
I sogni che avevamo in questa sala vent'anni fa
A che punto sono fare un tagliando
Arrigo Sacchi di quei Pallotta Stefano Ceccanti e lo sanno in tanti con cui mi sono confrontato
In questi mesi parto dalla prima velocemente
La riforma fiscale
Parto subito dicendo che la preoccupazione che Enrico ha nella sua relazione su scusa scusami ti avvicina di un po'io Microgame con alcuni la preoccupazione che le qual è la sua relazione sua sul fatto che il nostro impianto di riforma possa includere proposte per avvantaggiare l'offerta di lavoro
Femminile ha trovato pieno accoglimento nel nostro documento è anche vero che il ministro Franco quella parte lì ha detto bah dobbiamo pensarci meglio ma l'abbiamo scritto chiaramente
Che ci vuole un incentivo proprio basandosi sui lavori di Andrea Ichino del grandissimo Alberto Alesina ci vuole un incentivo temporaneo temporaneo nel senso di per i primi e quattro anni quando all'interno del nucleo familiare entra il secondo perché spesso ahimè in Italia di sesso femminile
L'abbiamo specificato il Pd credo abbia presentato anche addirittura una proposta di legge specifica ora è vero che il ministro Franco su quello dice pensiamoci un po'meglio per non creare c'è però è un tema aperto ma sul lavoro della riforma fiscale ore soprattutto di di un'altra cosa quello che abbiamo dimostrato e che un altro mondo è possibile ora ovviamente la riforma fiscale all'inizio del suo percorso
Penso
Devo parlare con forse così ok quindi finora avete sentito nulla
Mi sei grave come la
No facevo due due battute su Harry consona che quando ha citato la model monetari titoli sferrò abbia aggiunto che non è una teoria ma un insieme di cialtrona te ogni tanto questo termine mi fa
No punterà la mascotte lettore prateria spregiudicata non è la teoria un insieme di cialtrona tema lo dico sotto per tornare a pronunciare quella parola a me tanto cara che a me non mi fanno più pronunciare la seconda cosa ma qualcuno credo abbia sentito ma forse è bene ripeterlo spero che quando si è parlato dei meriti
Dell'avvento del governo Draghi oltre all'insostituibile Lola presidente Mattarella si sia citato anche chi la fiducia al governo Conte due l'ha tolta subendo manganellate a per il momento per fortuna solo verbali
Mentre altri partiti facevano i manifesti giganti dicendo che c'era solo il il nome di Giuseppe Conte oppure si andava alle elezioni ecco
Suoi fa fiscale stavo dicendo che la preoccupazione che Enrico a cioè che l'impianto che dal parlamento viene fuori poi ci sarà la legge delega poi ci saranno i decreti attuativi comprende la sua preoccupazione cioè di favorire un incentivo fiscale per l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro ma mi stavo appunto dicendo che sulla riforma fiscale ci sono alcune cose che vorrei sottolineare primo abbiamo dimostrato che un altro mondo è possibile l'altro giorno in tv mi chiedevano somma son trent'anni che parlate di riforma fiscale perché questa volta dovrebbe essere diverso
Io non so se sarà diverso è un percorso lungo quello che stiamo attivando anche se un governo come questo è una garanzia diciamo insostituibile di successo ma sapete bene che imprese come queste dipendono dal clima politico delle forze politiche però perché questa volta differente perché in trent'anni i partiti sono stati abituati a parlare di fisco solo con l'agenzia di pubblicità che gli doveva scegliere il manifesto elettorale
Cosa ci sta meglio meno tasse per tutti
Quindici per cento per tutti anche i ricchi piangano no questo era il livello di approfondimento che le forze politiche facciamo nei confronti del fisco trovarmi lo slogan più bello poi andare al governo ed esecutivo
Che faccio
Stavolta siamo partiti diversamente però iniziativa parlamentare abbiamo detto che prima bisogna studiare sei mesi
Approfondire se immensi ascoltare chi ne sa più di noi diamo fatto sei mesi di indagine conoscitiva sessantuno lezioni dal Fondo monetario internazionale l'OCSE migliori Esperti italiani internazionali tutte le parti sociali
Abbiamo discusso abbiamo riflettuto abbiamo messo nero su bianco le proposte dei singoli partiti e dopo sei mesi siamo arrivati a un impianto di riforma
Sei mesi di cui cinque e mezzo passati nel silenzio mediatico grazie a Dio perché non c'era l'ossessione di un'elezione da affrontare di un telegiornale su cui andare o su un po'di un tweet da fare
E grazie a questo che abbiamo prodotto un risultato che ora vediamo dovrebbe essere la base della legge delega
E poi per tutto il percorso i decreti attuativi mai così che si affrontano le cose abbiamo dimostrato che anche nell'assise parlamentare che dissolte quello dove il dibattito pubblico diventa più slogan mistico
Siamo riusciti a invertire la rotte non è un caso credo che il governo Draghi unica riforma quella del fisco si sia basato non su una commissione esterna appositamente costituita come è stato fatto per la giustizia penale giustizia civile giustizia tributaria eccetera ma abbia detto aspettiamo a questo punto il lavoro del Parlamento
La seconda piccola cosa lo fa fiscale una sfida immediata che abbiamo non voglio annoiarvi perché la cosa che ho da dirvi dopo forse più interessante ma ovviamente il percorso dire del della delega fiscale della riforma avrà un respiro maggiore
Quando c'è una delega poi ci sono i decreti attuativi se siamo tutti bravi e fortunati una riforma fiscale vedrà le tasche dei cittadini nel due mila ventitré
Ovviamente
Ci sono un po'di soldi prima stanziate in bilancio sulla riforma fiscale residuano dall'assegno unico
Di Allen a Bonetti tre miliardi circa in alta sono due virgola trema
Facilmente arrotonda Billa tre col miglioramento che ci aspettiamo Dell'Anna adesso tre miliardi a decorrere dal due mila ventidue ora si è già aperta la caccia quei tre miliardi
C'è chi dice beh quota cento finisce tre miliardi o o proroghiamo quota cento facciamo quello pensioni
C'è chi dice ammortizzatori sociali non avendo compreso la natura assicurativa de una riforma sugli ammortizzatori sociali vale a dire si pagano i contributi e poi si riceve se si ha bisogno la prestazione
C'è chi vuole rimpinguare il reddito di cittadinanza
Si è aperta la caccia quei tre miliardi perché sono disponibili perché la riforma fiscale arriverà l'anno successivo
Quello che dice alcuni noi dicono è che nel nostro impianto di riforma fiscale c'è una cosa su cui sono d'accordo tutti ce lo so diverse su cui sfondo scortano d'accordo tutti ma una bella grossa è il superamento dell'Iraq l'IRAP è un'imposta che ha visto suo tempo fatto suo tempo è un'imposta che colpisce non solo l'utile ma colpisce anche la remunerazione di lavoro e capitale non il lavoro a tempo determinato da quando governo Renzi
Fece quell'operazione ma comunque il lavoro e quando tu colpisce due fattori produttivi lavoro capitale difficilmente fai crescita
è un'imposta un po'logora la vogliamo superare per superarla servono quindici miliardi dodici si trovano sostituendolo con l'IRES le imprese stesse ci dicono va bene se ci togli una tassa ce ne alzi un altra ci semplifichi comunque il quadro
Altri tre miliardi li pagano i più piccoli
Le società di capitali persone le ditte individuali gli autonomi professionisti quelli che sono stati colpiti più duramente dalla crisi
Guarda un po'tre miliardi se lo vogliamo già in legge di bilancio si può fare un'operazione di anticipo tra riforma fiscale facendo subito superamento dell'IRAP usando quei tre miliardi non per le pensioni o qualcuno comincia a dire facciamo ancora una volta il cuneo fiscale inteso come quell'operazione che ha dato quindici euro in più in busta paga ad alcuni lavoratori dipendenti
Se n'è accorto qualcuno secondo voi
Facciamolo ancora perché dobbiamo aiutare i più deboli
Allora una cosa su cui il fronte riformista può unirsi
Ricco e quella di dire quei tre miliardi non facciamo l'operazione
Solita di dare dieci euro a qualcuno
E certamente non facciamo l'operazione sulle pensioni
A facciamo da subito l'operazione sull'IRAP l'altra viene facilmente lo scambio fra IRAP e IRES che ripeto è a parità più o meno di pressione fiscale ma almeno da un messaggio di semplificazione
La riforma fiscale sarà una battaglia riformista ci saranno dei temi ancora in in bilico nei prossimi mesi ma è un fronte su cui secondo me questo fronte riformista
Può fare la sua battaglia fatemi arrivare la cosa che vi volevo dire
Noi siamo nati qui alcuni Dinoi
Con la chimera del partito democratico
A
Tre per cento era la percentuale media
Dei congressi in alcune parti da dove venivo io dal mia Romagna venivamo sta inseguiti casa per casa ai congressi di fine anni novanta inizia nel due mila perché son o stavamo
Voler superare il riformismo socialista per creare un soggetto che unisse riformisti
Abbiamo subito di tutto è un ma alcuni non hanno la vocazione colà minoritaria da questo punto di vista ma lo fanno volentieri
Alla fine ci siamo riusciti il discorso dell'indotto che scrisse Enrico Morando per Walter Veltroni fu il suggello di quell'cammino pluridecennale
Forse arrivato il momento di chiedersi
Individualmente alcuni nove ce lo sono già chiesti facendo delle scelte due anni fa
Di uscita dal partito democratico
Se era quello il sogno di unione dei riformisti che ci ha fatto nascere c'è la nostra aggiornamento diceva prendiamo tutti i riformismi di questo Paese
Sono vari ma semplifichiamo lo quello più di carattere socialista
E quello più di carattere liberaldemocratico perché Enrico quando tu parli di picchetti nella tua relazione al solito in maniera eccellente quello per qualcuno e riformismo
Nei grandi partiti progressisti mondiali ci sono quei due riformismi non lo è per me forse neanche per voi ma quello è un riformismo di base socialdemocratica tradizionale
Nessuno di coloro che sostengono quelle tesi si definirà un conservatore
La sfida del partito democratico era quello di tenere insieme quei diversi riformismi procera quello cattolico quello ambientalista eccetera
A una condizione
Che fosse un partito contendibile
In cui in congressi aperti vincesse una linea e avesse la cittadinanza politica
Di essere portata avanti per quattro anni Chaplin successiva successivo congresso e così che funzionano quei grandi partiti nelle Bourbaki si sono scannati due fratelli
Sulla base della contesa fra riformismo socialista e riformismo liberale vinse uno per pochi voti
Avuto cittadinanza di governo piena per quattro anni
Io credo sia arrivato il momento di dire fu la scelta che io feci personalmente due anni fa che questa cosa in Italia è impossibile
Non ce l'abbiamo nel DNA
Un grande contenitore che possa fare prima il confronto politico fra i riformismi ricoveri quando citavi tantissimi anni fa
Dice qualcuno diceva che D'Alema nel congresso del novantasette lo fece in realtà con Cofferati risposte nelle conclusioni del congresso qui tu c'hai sempre insegnato i grandi partiti di questo tipo vocazione maggioritaria si scambiano nei congressi
Votano scelgono linea politica leader e se ne riparla fra quattro anni certo con tutte le garanzie per la minoranza interna quelle che non ci sono Bologna adesso
Con tutte le garanzie per la minoranza interna
Questa cosa è fallita in Italia
Noi quando facciamo il congresso fra due opzioni politiche alternative scegliamo un leader dal giorno dopo ci dedichiamo distruggerlo
Questo è quello che capita in questo Paese con quel tipo di impostazione
E allora io penso sia arrivato il momento di chiederci se l'unione di riformisti
Comprende tutti coloro che si dichiarano riformisti oppure se semplicemente quelle due opzioni così alternative insieme non ci possono stare perché non c'è un patto del genere o anche nel partito democratico americano funziona allo stesso modo persino nella Spd funziona allo stesso modo duri abbiamo dimostrato che non siamo in grado di
Ed è ora di prenderne atto
E ora di prendere atto che mi mi scuso preventivamente perché non sono abituato a parlare in casa d'altri ma ovviamente lo devo fare
E ora di prendere atto
Che Giuseppe Provenzano Eremiti Nagni nello stesso partito non ci possono stare
Private che parli tu che ne sia uscito perché siamo capiti no senza voler offendere nessuno perché stiamo guardando al dopo anche su cosa può venire dopo
Ma chi pensa che la delocalizzazione si combatte scrivendo su un pezzo di carta tu azienda vieni poi non te ne vai perché se te ne vai per caso di munto
E chi invece vuole aumentare la qualità del capitale umano fornito in loco a quell'azienda per attirarla insieme si scannano se si scannarsi e non un congresso
E poi vince una linea viene perseguita quella sarei il più felice del mondo ma non funziona così qua
Non siamo in grado di fare non abbiamo evidentemente dimostrato tutti senza nessuno escluso la maturità politica per fare e allora è ora di prendere i riformismi liberaldemocratici che sono dappertutto
E unire quel tipo di riformismo perché fa anche chiarezza nel quadro politico avere la sezione italiana di Corbin Alexandro Cassio Cortelazzo
Fa comodo Fracchia fa chiarezza nel sistema
Ma fa comodo anche e chiarezza nel sistema avere la sezione italiana
Non mi fate fare nomi di un riformismo liberaldemocratico comunque identificato è costituito questa è la ragione per cui due anni fa personalmente sono uscito dal partito democratico
E questa è la ragione per cui guardo con fatica alla prospettiva di di costituire questo tipo di unione dei riformismi
Perché all'interno di questo novero ci sono culture politiche che di riformista non hanno nulla anche se si autodefiniscono Tati
Allora è venuto il momento di superare certe barriere e fare la Costituente del riformismo liberaldemocratico forse solo così badate bene che questa setto sto concludendo e compatibile con qualsiasi sistema elettorale
Non necessariamente solo un proporzionale
Ma un assetto che riconsegna in Italia le tre culture politiche prevalenti quella sopranista nazionalista quella socialdemocratica tradizionale e quella liberaldemocratica e l'orizzonte al quale mi piacerebbe lavorare ed è l'unico compatibile fra l'altro con tutti i sistemi elettorali possiamo considerare ed è questa la vera sfida dei riformisti altrimenti poi rischiamo di trovarci fra altri quindici anni
La prossima generazione di giovani liberali che si stanno formando qui dentro avvenire su questo palco dire forse quel sogno che avevamo
Non è stato possibile realizzarlo ma io credo che ancora lavorando tutti insieme possiamo identificare nuove frontiere
Per la realizzazione
Di quello in cui crediamo per l'Italia e per l'Europa di questo per tempo di quello che verrà grazie
Bene
Grazie a Luigi adesso la parola ad Antonio Preiti e poi subito dopo Cesare Pinelli
Sono anche segnati per delle comunicazioni Stefano Ceccanti Giovanni Matteoli anche Giorgio Cattaneo vediamo se riusciamo a farli già questa questa mattina perché dovremo cercare di chiudere per le tredici e trenta
Cioè nel microfono perfetto mi sembra che funzioni
Allora io come si dice preso dall'entusiasmo della copertina dell'Economist avrei voluto parlare solo di quello magari a visitare solo quella ma poi Errico ha fatto una formidabile relazione entrato molto nel in qui temi
Al cui fondo a mio parere c'è un punto che che questo cioè siamo davanti o dovremmo essere o non facciamo abbastanza una battaglia culturale che quello di cui parla l'economista è fondamentalmente una battaglia culturale
Come ci si misura con le le altre idee cosa un liberale qualunque poi accezione esso possa vedere a nel suo DNA rispetto alle opinioni diverse le opinioni altrui
Allora ho fatto questo piccolo questo piccolo calcolo prima di dire in tilt che modo io intendo
Che si possa fare a vere o dover fare dove era vere una battaglia culturale all'interno del del mondo progressista della sinistra liberal democratico come vogliamo
Allora ho preso semplicemente ho fatto questo ragionamento con questi pochi numeri ho preso i risultati elettorali del due mila diciotto i risultati delle europee del due mila diciannove ho preso gli ultimi sondaggi insomma di di di questa settimana
Allora nel due mila diciotto come sapete bene il PD mi mi mi focalizzo molto sul Pd è ovviamente importante per chi è iscritto al Pd o vota per il Pd ma importante per tutti perché penso che una prospettiva di tipo anche liberaldemocratico non possa prescindere in qualche modo dal Pd quindi voglio focalizzarmi appunto sul Pd il PD ha preso il diciotto per cento come voi ricordate
Nel due mila diciannove alle europee il PD è passato al ventidue e sette per cento i sondaggi di oggi li danno danno appunto al venti vuol diciannove diciannove cinque insomma su questo livello cioè dal due mila diciotto al due mila e ventuno adesso prendiamo i sondaggi come se fosse risultato elettorale insomma con un po'di pinze comunque
Abbiamo altri elementi
Bene nel dal due mila diciotto due mila ventuno quindi poco più di tre anni il PD è rimasto immobile
Con i voti
E a allora uno può pensare bene rimasto immobile perché tutto rimasto immobile no non è rimasto immobile tutto perché Fratelli d'Italia Sox qualcuno se lo ricorda ma nel due mila diciotto aveva il quattro per cento
Nel due mila ventuno di viene attribuito il diciotto diciannove e quindi ha moltiplicato per quattro per cinque voti
Prendiamo il movimento del cinque stelle avuto come sapete bene il trentadue virgola sette incredibile trentadue virgola sette per cento da Democrazia Cristiana insomma con meno Adc prendeva qualcosina in più ma insomma su quei livelli di e adesso chi viene attribuito il diciassette o il sedici o addirittura il quindici quindi siamo
Ha perso in tre anni la metà dei voti
Andiamo a vedere la Lega e la Lega aveva il diciassette per cento all'elezione del diciotto arriva al trentaquattro virgola tre quindi rasenta quello che possiamo chiamare il tetto la soglia insomma
Democristiana
E poi adesso gli viene attribuito il venti per cento quindi a in un anno raddoppiato dal diciassette al trentaquattro e sono voti veri e dal trentaquattro ne ha perso circa quattordici quindici in un anno dal diciannove
Al dentice è tornato al tornato insomma è arrivato al venti per cento
Quindi noi Forza Italia ovviamente anche Forza Italia perché e dimezzata aveva il quattordici per cento arriva all'otto e poi oggi gli si dà l'otto per cento ancora quindi rispetto al quattordici e qualcosa siamo un po'più della metà
Cioè in sostanza tutti i partiti hanno dimezzato raddoppiato o addirittura quadruplicati i voti in tre anni
Quindi una grandissima mobilità elettorale l'unica cosa che non cambia
E il consenso al PD cerca senza il PD
Allora mi sono chiesto qual è la ragione
Perché solo il Pd perché poteva crescere perché il Pd avuto un un un anno circa di di opposizione di netta opposizione al governo
Cinque stelle lega poi è stato al governo successivamente insieme con con Conte e adesso ovviamente sostiene Draghi nelle altre soluzioni politica completamente diverse quindi
Opposizione quindi sinistra e basta c'è opposizione che era tutta di sinistra per
C'era Forza Italia ma insomma nella sostanza di opposizione di sinistra poi governo con i cinque Stelle poi il governo appunto di di di di di larga maggioranza contrari quindi vuol dire che le posizioni politiche che prende il PD non cambiano i voti del Pd
Quindi non mi sembra non sembra non sembra me ma credo che non sembri a chiunque abbia un come si dice guardi queste cose cum grano Salis
Che il problema del PD sia un problema di posizionamento politico perché il posizionamento politico opposizione Cinquestelle e poi anche contratti di non cambia rimane sempre uguale sempre identico tra mi sono chiesto perché come mai dove star qua lei la ragione qual è il motivo perché ripeto se tutti gli altri fossero stabili come era nella Prima Repubblica in cui cambiamenti
Erano di l'uno due tre per cento al massimo insomma mono capisce bene insomma presto è così è così così ci deve insomma piacere
No perché cambiano tutti ma cambiano in maniera radicale in un anno in due anni in tre anni tutti si dimezzano ride beh si moltiplicano i casi chi di è impermeabile
E impermeabile allora la mia risposta e e per questo ritorno alla copertina delle cose Summer risposta e questa cioè c'è un problema di rapporto tra il PD
E la società
Non può essere un problema di posizionamento politico per esempio il problema del posizionamento politico ci sarebbe o c'è
Tra lega e Fratelli d'Italia
Di dico nel due mila diciannove lega e Fratelli d'Italia prende aveva avuto il quaranta per quaranta virgola sette per cento oggi i sondaggi gli attribuiscono il trentanove virgola tre insomma il quaranta non è cambiato nulla
Nel senso cambiato tutto non è cambiato nel totale totale non è cambiato quindi evidentemente quella società il perito con tutti i gruppi sociali che vedevano in qualche modo con più simpatia la lega adesso ripetono con vedono con più simpatia Fratelli d'Italia ma insomma sono vasi comunicanti
Appunto lo diceva mi pare Benedetto Della Vedova prima e quindi si scambiano i voti però insomma allora potrei dire il problema rafforza Fratelli d'Italia e la lega è un problema di come si dice di di di di posizionamento politico
Mano di insediamento sociale ma nel caso del PT il problemone un problema perché se uno di ciò che mi va bene avere il diciotto per cento ma o il vento il diciannove cioè come si dice sette se va bene così va bene così non c'è problema ma se invece l'idea da cui è nato il PD che ogni via appunto non solo
Quel come speranza Marco anche possibilità di raggiungere insomma una maggioranza anche una rappresentazione ampia del Paese è sicuramente un problema allora il problema e l'insediamento l'insediamento
Sociale
Cioè
Ho l'impressione che il Pd continua continua a dire un po'le stesse cose un po'le stesse cose è un o è un po'c'è un po'di questo un po'di quello bisogna tenere conto considerazione questo o quell'altro elemento ma non c'è mai un elemento che si insedi realmente tra la gente allora ho pensato quali sono le tre questioni che anni incidenza Arrè non reale reale percepita metà reale o percepita più del reale ma insomma quali sono i tre elementi sono uno i cambiamenti economici l'automazione che crea un cambiamenti molto importante nell'economia l'immigrazione che crea o una serie di di di di di timori di vario tipo sul lavoro sul sulla sicurezza di di molto tipo insomma viveva Salvini arrivato al trentaquattro e tre con questa con questa issues sono con questo elemento il terzo questa dei diritti civili poi ce ne sono altri ma questi tre mi sembra
E ho visto ho visto percepisco che l'atteggiamento tipico rispetto a questi tre temi e sì o no
Noi siamo anzi sull'automazione c'è stato un passaggio perché prima c'erano grande favore verso tutti i grandi player digitali adesso c'è una critica serrata
Come era generica la prima e generiche anche questa seconda cioè genericamente a favore adesso genericamente contro ma insomma quali sono questi sono i tre elementi
Che in qualche modo creano un rapporto tra contenuti della politica e poche quindi orientamento elettorale su questi tre l'atteggiamento tipico di sinistra dico del PdL
Ma tipico della sinistra è quello di della superiorità antropologica
Anche sulla questione del green passano cioè
Come dire chi non è d'accordo con noi e come dire non capisce fondamentalmente questo sull'immigrazione non capisce sul rimpasto non capisce sull'automazione non capisce su qualunque cosa non capisce cioè c'è una sorta di a superiorità antropologica manifesta sprezzante verso tutto ciò che il pensiero popolare come voglio dire don quei quello più più radicato quello che che si fa più più domande magari non se ne fanno e neppure esplicitamente ma sono domande che ha dentro di sé
Per cui di fronte all'immigrazione probabilmente a a una risposta una reazione che sarebbe ben diversa se il tipo di di di reazione dall'altra parte e dall'altra parte fosse un po'più come si dice articolato un po'e non semplicemente di disprezzo dire Tautou seria razzista che noi dovremmo dire che poi allora nel due mila e diciannove e trentaquattro per cento italiane razzista
Era poi dipende dalla
Insomma M. mi pare molto grave e dire che il trentaquattro virgola tre per cento italiani poi se cerca aggiungiamo pure Fratelli d'Italia dei fascisti e razzisti il quaranta per cento di Italia se il quaranta per cento d'Italia fosse composto di razzisti e fascisti io
Insomma
In sarebbe un paese
Ne adatto a me mi adatto nessuno probabilmente
Allora questo tipo di atteggiamento questo tipo di atteggiamento di demonizzazione di denigrazione di in qualche modo di disprezzo verso le opinioni altrui e quindi quando l'Economist dice primo principe dei liberali e la tolleranza verso l'opinione avverse perché avere la tolleranza verso le opinioni
Come si dice condivise ovviamente non è non è un problema finisco
Ma questo che io sto delineando cioè questo quadro in cui tu hai le tue posizioni e quindi dice no i porti non li chiudi cioè non è che li lasci morire in mare e così via quelle tue posizioni mattini conto anche delle ansie di timori delle preoccupazioni che arrivano da quelli che chi chi chi evidentemente hanno di timori maggiori hanno una prospettiva maggiore hanno punti di vista diversi maggiore scusate diverso
Roy di le prospettive diverse e e quello che sta facendo Draghi
E il atteggiamento tipico di Draghi è quello io lo direi alla maniera di Shakespeare Misura per misura
Non c'è c'è il un esercizio della decisione chez il governo ma non c'è il dominio c'è la consultazione di tutti ma l'autonomia della decisione
C'è il tener conto di tutte ci di idea della gradualità e allo stesso tempo indizi il la come si può dire la determinazione ad arrivare sia pure attraverso misure graduali c'è quest'idea di come dire di riformismo che forte perché convinto delle cose che fa e delle cose in cui crede
Ma capace anche di assorbire di rallentare di accelerare di graduare cioè di avere questa capacità
Flessibilità c'è questa capacità di assorbire di cambiare cioè cambiare le cose assorbendo perché c'è da assorbire e poi riportandolo attraverso decisione di governo io penso che questo sia f effettivamente una
Modo di fare riformismo e mi sembrerebbe del tutto naturale che chiunque si si esprima a favore del riformismo non può che apprezzare totalmente grazie
Bene grazie mille la parola a Cesare Pinelli
Essendo succeduto Luigi Covatta nella direzione di Mondoperaio dico subito che ho molto apprezzato il ricordo di cloud
Io Petruccioli
Perché Claudio Petruccioli è riuscito a mettere in evidenza le due caratteristiche del riformismo di Gigi
Che ha detto
E di forni Moriggi non era opportunismo era fedeltà ai principi
Principi di giustizia sociale ma anche un'idea di eguaglianza che non era mai disgiunta dalla libertà dice verso questo da una parte dall'altra parte lo sguardo spregiudicato alla realtà
Uno sguardo che quindi non era
Viziato da pregiudizi ideologici e quindi capace anche di ripensamenti di dire be mi sono sbagliato no
Questo era il suo riformismo e che però ritroviamo anche qui e ritroviamo che abbiamo visto anche nella relazione di Morando quando parlava di Macaluso all'inizio
E in particolare c'è stato un punto che mi ha molto colpito
Della
Di di questa distinzione che ha fatto Morando
Fra riformismo di Macaluso e nuovismo ecco mi è sembrato molto felice questo adesso
Non c'è nessuno che parla più di nuovismo ma ricorderete tempo fa se ne parlava molto rock
E che cosa significava in fondo erano un po'
Erano i primi tempi di quello che sta fave succede che cosa stava per succedere stava per a cadere una irruzione
Nella politica di uno stile di comunicazione che ha cambiato moltissimo le cose e non soltanto in Italia
Io credo che questo sia un elemento che ha molto a che vedere con molto più di quanto sembri con la riflessione sul riformismo perché la relazione di Morando
Le cose che sono state dette dopo le cose che si possono ancora per chi vuole scrivere o o leggere su Mondoperaio
Fanno parte per essere semplici di una modo di leggere la politica
Senza risparmiare pensieri lunghi
Quindi riflessioni a tutto campo alla fine delle quali ci possono stare
Alcune conclusioni o altre conclusioni naturalmente nella politica tradizionale questo si è sempre accompagnato con slogan parole d'ordine per carità sempre stato così mica ci sono stati solo pensieri lunghi
Chiaro che c'era anche quello
Ma appunto questi slogan queste parole d'ordine erano il condensato molto spesso dei pensieri lunghi
Adesso le cose non vanno così i pensieri lunghi sono esclusi completamente dalla dall'universo mediatico
E la scelta e fra la parola che può colpire uno o un altro gruppo di elettori allora questo elemento io credo che segni una svolta sulla quale iter riformisti non possono non riflettere i riformisti voglio dire
Parlando di coloro che si ostinano a pensare che la politica non possa prescindere da una riflessione no e questo per varie ragioni ce n'è una però che credo che sia la più importante di tutte
E cioè solamente continuando attraverso riflessioni che siano invece che sono necessariamente complesse si possono fare anche
Si può compito possono comprendere
Discorsi di verità
Che sono anche i discorsi scomodi
Allora se noi sulla base di questa piccola premessa
Pensiamo a come attualmente la società italiana si sta preparando o è già pronta a vivere questa fase
E come la politica
Gliela fa gliela prepara no
Che cosa c'è
è finita l'epoca dei tagli lineari
Prima c'era il caffè para todos adesso torniamo al Caffé parato s'
Cioè questo è un disastro
Un di un autentico disastro
Anche dal punto di vista di una politica riformista di sinistra perché mentre i tagli lineari erano all'epoca espressione
Potevano essere sono stati in parte anche in Italia
Di una destra che diceva facciamo questi tagli lineari perché per il resto al resto pensa al mercato
Adesso non è più così quindi in realtà le cose sono mischiate molto c'è un populismo che il a ancora e il vento in poppa e che non pensa assolutamente in questi termini quindi c'è
La differenza non è più
Fra effetti chi pensa a una assenza a un ritorno alle essi assistenzialismo da sinistra e per chi pensa a rigore da destra non è assolutamente questo e quindi la necessità di fare discorsi di verità e dire guardate che sia i tagli lineari sia il caffè para todos sono fonti di gravi ingiustizie di gravi diseguaglianze questo è un elemento assolutamente
Colossale
Io ho visto anche questo
Nella relazione di Enrico Morando anche se magari ma questo è un discorso che veramente sarebbe un potrei fare in questa sede la sua sulla sullo sullo scenario europeo io credo che il discorso possa essere impostato diversamente nel senso per quanto riguarda soprattutto il ritorno a rigore la golden rule ecco secondo me Luigi Li
è stato un po'troppo ingeneroso con chi vorrebbe ritornare Alda alla Golden Rule insomma le l'istruzione è certamente può essere considerata spesa d'investimento ma io penso che questo discorso
Questo tema della dei discorsi di verità sia cruciale oggi noi abbiamo
Uno uno schieramento politico che non è attento a tutto questo ecco mi chiedo
Che cosa sia successo nel frattempo sullo scenario strettamente istituzionale la grande novità e che abbiamo un Presidente del Consiglio
Che
Da questo punto di vista veramente opposto al precedente pensate agli uffici di comunicazione pubblica che c'erano nel governo Conte e agli uffici di comunicazione pubblica che ci sono e presidenza del Consiglio oggi un abisso
Un abisso
Anche dal punto di vista scusate
Ma del trattamento retributivo
A queste sono cose importanti
Allora
Se noi
Pensiamo che questo non è un governo
Come un qualunque governo tecnico non è non ha non ha molto a che vedere con il con i governi che si sono succeduti anche nella seconda fase della Repubblica soprattutto nella seconda fase della Repubblica per preparare il terreno a una ripresa di circuito maggioritario in cui diciamo le forze politiche esprimevano direttamente
Una maggioranza il Presidente del Consiglio senza passare attraverso la mediazione più ravvicinata del presidente Repubblica ecco è una cosa diversa governo Draghi è una cosa diversa perché è un Governo che appunto come avete detto anche voi oggi alcuni perlomeno governa anche prescindendo molte volte direi quasi sempre dalle proposte politiche che vengono dei partiti c'è un'agenda molto precisa
Allora questa agenda molto precisa tanto per fare discorsi di verità si compone anche e soprattutto di un attuazione di un ricoveri planner che avrà nel due mila e il ventidue
La sua il suo banco di prova
Cioè due mila ventidue non è un anno qualsiasi
Dal punto di vista per l'Italia non è un anno quel sì sì perché tutti hanno capito
Che il problema italiano non è fare una legge di riforme strutturali non è fare una legge di semplificazione o di crescita eccetera ma è attuare queste leggi cioè il momento dell'attuazione è il grande Buconero dell'Italia questo oramai l'hanno capito tutti
E il due mila ventidue e l'hanno in cui queste cose inevitabilmente verranno messe alla prova perché già abbiamo avuto i primi finanziamenti di anonimo ancora di più allora tanto per fare discorsi di verità secondo voi
Una amministrazione non abituata a spendere da molto tempo
è in grado sarà in grado di farlo adesso
Questa è una enorme incognita
E io credo che essi hanno anche sia anche alla luce di questa grossa incognita che dobbiamo riflettere su quello che potrebbe avvenire a febbraio
Perché non è pensabile che
L'Italia si privi a Palazzo Chigi dell'unica persona in grado di pilotare questa difficilissima forse
Più difficile ancora di quello che ha fatto al secondo me molto più difficile di quello che ha fatto fino adesso
E non si dica perché l'ho sentito dire poi ci sono già i primi titoli sui giornali i paragoni con De Gaulle non si dica che dal Quirinale Draghi potrebbe fare quello che fa da palazzo Chigi
Con un presidente certamente non non mancano uomini di fiducia sicuramente ci sono ma non è la stessa cosa assolutamente non è la stessa cosa
Anche perché la catena diciamo ed evita la catena di comando si allenta parecchio in questo caso se il per non parlare delle evidenti difficoltà politiche che può a cui si può pensare in ipotesi del genere insomma la via francese non passa in questo modo non è non è questo il modo per per far passare la via francese
Cosa resta quindi da da da da pensare se da pensare che certamente la pupilla la guida debba restare così a Palazzo Chigi fino alla fine della legislatura
E io credo che però questo sia un modo anche per riflettere su tante altre delle cose che ho cercato confusamente di dirvi grazie
Bene
Grazie grazie mille
A questo punto direi che possiamo chiudere i lavori della mattina vi ricordo soltanto una cosa allora la prima è che siete ancora in tempo ovviamente avversare il contributo a sostegno della associazione un contributo per la realizzazione diciamo di questa Assemblea
Sapete già che chi lo fa riceve anche in omaggio il volume il futura della sinistra liberale che abbiamo realizzato con diciamo la parte Ship tra Fondazione per la libertà eguale
E quindi aventi io vi invito a farlo ossia per motivi economici per motivi culturali
Riprendiamo alle ore quindici molto parimente con l'intervento di brusco poi ci sarà vento anche Marco Bentivogli e altri che si sono già iscritti a parlare
Intanto buon pranzo alle quindici ci vediamo qui
Siamo se siamo d'accordo possiamo iniziare
Io chiederei
Certo chiederei ad Aldo Amoretti di venire la presidenza prenda la parola
Poi segue Pino Cardente
Salve
Il tema non-autosufficienza e finalmente all'ordine del giorno della vita politica e sociale in Italia
Prima dell'infezione era difficile parlarne
Perfino grandi organizzazioni lo hanno riclassificato
Levando lo dal numero nove d'una piattaforma del novembre di due anni fa e portando tra i primi della classifica
Parliamo di tre milioni e oltre i soggetti che diventeranno Q cinque nel due mila e trenta
Due milione di cosiddette carichi per familiari a tempo pieno
Un milione e mezzo di badanti
Totale sei milioni
Più chi lavora residenze il sistema sanitario più di cinque milioni sono donne
Quasi un milione sono immigrati
Si discute molto di come spendere al riguardo i soldi del PM per sì si dedica alla Commissione paglia una commissione intestata Livia Turco anche l'associazione alla quale viveva dico come presidente che si chiama professione in famiglia è tra i promotori di un patto tra oltre quaranta associazioni in capeggiato dal professor Cristiano Gori
Che mette a punto proposte e cerca ascolto dalla politica
Un'agorà del Pd promossa da Brenda Barney via dedicata al tema ventiquattro di questo mese
Per la prima volta un segretario del PD Enrico Letta ne ha parlato in relazione all'Assemblea che ha quella che lo ha eletto
Ma c'è una questione che rimane in ombra evitata come si fa con le pezze pozzanghere
Proprio quel vive tra pozzanghera girata largo il badantato
Ora io penso che se non lo si affronta può voler dire due cose
Che si pensa di risolvere tutto con l'intervento pubblico levare tutti i pensieri alla famiglia perché ci pensa
Lo Stato questo pensiero esiste oppure l'altra possibilità anche si ritiene che il lavoro nero non è una malattia ma è una medicina e che va bene così
Ora la nostra idea e dare un maggior aiuto
A coloro che invece di assumere in proprio la badante no esperta qui ho saltato un testo dove è andato a finire
Noi abbiamo un'idea dicevo offrire alle famiglie un vantaggio fiscale importante alla regolarizzazione
Questa è una stesa
Sarebbe parzialmente compensata di oneri sociali IRPEF pagati da famiglie e lavoratori
Pensiamo che sarebbe logico dare un maggior aiuto a coloro che invece di assumere in proprio la badante contorno il servizio da una impresa
Per lo Stato e più sicuro il ritorno perché essendo l'impresa sostituto d'imposta la lavoratrice non potrebbe sfuggire al pagamento dell'IRPEF come avviene oggi anche per quella in regola
E la famiglia pagherebbe perfino l'IVA nella fattura
In Italia sono nate oltre mille imprese dedite a questa attività molte sono cooperative
Molte con rapporti di lavoro strani e illeciti oltre duecento in co.co.co. in applicazione di un contratto nazionale del nove gennaio due mila e venti fatto dal nord
E questa impresa si preoccupano pure della formazione dei lavoratori seppure fatta in proprio per una ragione di convenienza non perché sono buone
Con questa soluzione la famiglia sgravato dalle rogne di cercare la badante gestirà un rapporto di lavoro che non è il suo mestiere
E la lavoratrice ed entro un'impresa nella quale può diventare perfino Cioce se si tratta di una cooperativa
Quando si conclude un lavoro era con che si organizzate a trovarne un altro le chiamiamo operatore di aiuto
Un'attività questa che non la svolgono le ha massa delle migliaia di cooperative sociali che lavorano su appalti pubblici
E che usano la figura dell'operatore socio sanitario non li abbiamo sollecitate diversificate il vostro business mettetevi anche a fornire entra nel mercato privato non gli interessa però è nata questa Silone di oltre mille aziende
Ci siamo anche inventati una figura di consulente per le famiglie che chiamiamo procuratore di aiuto
La gran parte della famiglia e non conoscono i loro diritti
E non sanno come e dove farli valere è un mestiere che dovrebbe procuratore di aiuto svolge insieme a quelli che chiamiamo pois adesso è di moda punto unico di accesso che dovrebbe funzionare in tutti i comuni vedremo come anche questi nuovi soggetti potranno Cabo lavorare con il sistema pubblico
Abbiamo fatto due righe di conti
Con meno di trecento milioni in un anno si potrebbe portare a regolarità metà del nero
Si farebbe anche la figura da parte dei governanti di aumentare l'occupazione perfino gli aumentare il PIL
La sottosegretaria guerra ce l'ha spiegato ma l'artista Martina ha detto che ci sarebbe una sorta di tesoretto da tre miliardi destinabili al cuneo fiscale
Io direi di non ripetere l'esperienza dei tempi di Prodi quando una cifra analoga fu dispersa in tanti rivoli per non avere alcun apprezzamento da nessuno
Qui ci sono risorse per l'operazione proposta mattina ha detto che non a quest'idea perché non glielo abbiamo ancora spiegata per parlar chiaro però l'utenza ad altre soluzioni mi sembra che dovremmo discutere vi assicuro che Vichy Ceci dice no a te scambi da questi tre miliardi non sono senza proposte con tutti i miliardi che corrono anche sperperati
C'è la questione dei caregiver familiari parliamo sempre di donne si discute di una legge io vedo due soluzioni
Rendere nota e funzionante una norma della legge cinquantatré del due mila era quella che chiamavano dalle nominavano per gli orari delle città dentro questa legge c'è una norma di vincere qualsiasi lavoratore se ha un'esigenza di assistenza un familiare ha diritto a due anni
Di aspettativa non retribuita e senza oneri per l'impresa
Però può evitare di dare le dimissioni di perdere il lavoro queste passata totalmente nel dimenticatoio bisogna perlomeno rinfrescare la memoria e poi a mio parere a una persona che in famiglia si dedica ad assistere un anziano non autosufficienze si potrebbe coprirgli il periodo con i contributi figurativi ai fini della pensione
Limitatamente all'entità che spetta alle badanti che è poca roba che non ti dà ti dà pochissima pensione la però ti permette di coprire il periodo per arrivare almeno ai venti anni
Queste sono proposte che a nostro parere andrebbero ragiona
Dunque sembra sulle pensioni adesso si torna alla questione del quota cento
Noi diamo tutta la colpa ai cattivi di forze di di di di di di di di dei leghisti e degli altri ma anche in casa nostra c'è chi è si è battuto per i precoci il tema era quei poveri ragazzi che sono andati a lavorare anche prima dei venti anni come me
Io penso che lesse la qualifica di precoce cioè di essere arrivato sui sessant'anni potendo vantare quaranta anni e quarantuno o quarantadue di contributi non è un titolo di merito per andare in pensione prima perché sei uno che si è fatto ma soltanto ma sei anche di quelli fortunati che non hanno mai fatto disoccupazione
Io credo che la pensione te la dobbiamo dare se ai problemi di salute
Di lavoro usurante sei a quelle tali non trovi proprio un altro lavoro cioè è la via del latte sociale
Che vari organizzata ripulendo da qualche categoria e non se la merita emettendo nell'elenco quelli che invece ne avrebbero diritto
E poi per il resto io sono un po'estremista libertà di andare in pensione quando ti pare dopo venti anni di contribuzione col sistema contributivo
E col sistema contributivo devi poter anche continuare a lavorare versare degli altri contributi quando ti ritiri definitivamente
Chi sarà ricalcolato la tensione badate questa roba può corrispondere all'esigenza di persone che perdono il lavoro intorno ai cinquantacinque anni
Non ne trovano uno pagato bene come quello di prima possono pigliarsi una decina d'anni di poca tensione è un salario che non è quello desiderabile per tutta la tua vita e poi ricalcolare
Ora non insisto io credo che tutti gli altri discorsi approdano a privilegiare qualcuno a spese di qualcun altro
Finisco durerà ancora un po'la discussione sul sesso del partito democratico
Io voglio impedire un Pd che sia buono per Cipputi e per l'impresa
Per i poveri Perrin par di Torino per i barboni manager e i finanzieri che paghino le tasse siano al solo al gioco democratico
La parola Pino Cardente
Segue Marco Bentivogli
Ricordò se potete restare nel all'interno l'intervento di sette minuti
Te ne sono grato
No noi abbiamo no alle diciotto e trenta abbiamo la presentazione del libro di di Salvati noi adesso abbiamo ancora
Circa quindici interventi quindi da qui alle diciotto e trenta dovrebbero tutte starci sempre sette otto minuti a testa grazie prego pensate male ipotesi era poi capita di neuroni
No
Però che cosa diversi perché optato va pioggia ride non mangiare che a seconda di come te utile Tapie non lo so allora
Qui oggi come anche stamattina alla radio
Sul scusa ragione ci pensavo che la fretta
E tutti giustamente ricordiamo l'undici settembre di venti anni fa
Mi pare che sfugge Rocco quello del settantatré
Lo dico perché ciò che è capitato a qualcun altro di cui quest'estate La sette ed era servizio d'oliva che son durati per sette settimane e dieci adulti tre settimane anche bensì ventiquattro hanno inutilizzato La sette che tu subentrando su un lavoro fatto emittente privata americana anni di studi su documenti dei segretari dell'Ulivo Sulta con estrema chiarezza
Che i tre anzi ha suscitato ma è fuggito al Sud America
E che questa situazione anche per testimoni oculari sì allora almeno un decennio e che comunque è passato e c'aveva bunker pronti dall'Europa a Spagna e Portogallo cioè
Canali e i argentina Abruzzo Brasile Paraguay
Non voglio farla lunga su questo però credo che la rilettura del compromesso storico anche alla luce aiuta più complessa situazione e gravi storica potrebbe essere sul utile magari poi tra un anno un anno e mezzo stare morale cinquantesimo del golpe e e qui dopo Mezzano di quanti esimo demotiva Berlinguer associazioni cultura politica potrebbe
No dedicare un po'di ricatti guida attivo versione aggiornata
Perché questo potrebbe indirettamente forse aiutare anche a rileggere anche sul ruolo dell'Europa oggi che domani chiuso la il ricordo
Per quanto riguarda
Il pm RR
Chi è scelte strategiche sia per l'Italia e per l'Europa
Io credo che indubbiamente richieda una continuità in primis nella guida di Mario Draghi ma poi in sede formalmente tecnica anche di me qualificati inesperti con Marco Leonardi ma anche i i ministri Franco cinque cinquanta si stabilì Dini e che tanti altri
Non condivido la scelta dell'ok all'informativa al Parlamento
Durante la fase di realizzazione ma io ritengo che sia doverosa anche per la società civile alle quindi al locali e scientifiche so che Lene supportata da un servizio informatico rendiamolo in qualche modo facilmente accessibile
Perché questo aiuta laddove ci si stato interrato ci si misura per realizzare qualcosa a meglio definire perché voi intendiamoci questi sono i mezzi
Massimo un anno perché Conte più complessa in cui si decide poi si realizza così inizia già realizzati
Dico questo perché
Avendo
Essendo impegna con altre persone associazioni nell'aria di di di Roma capitale e avendo mandato degli obiettivi intarsi propositiva
Piva il mio confinati al governo stiamo realizzando avviando la costituzioni non servano cittadino
Su nell'ambito di Roma Capitale intesa aria metropolitana che interessa diverse idee progetti che non sono locali ma solo preda nazionali
Sia per quanto attiene a la parte istituzionale
Perché io sono molto preoccupato del fatto che i
Noi affrontiamo anche questa importante base di dovuti riforme di semplificazioni l'amministrazione che cita giustamente l'Europa abbiamo una norma costituzionale dava venti anni che l'articolo centootto oggi terzo comma che impone di fare la legge sull'ordinamento di Roma Capitale e noi di fatto abbiamo due Enti capitali capitali
Credo che questa situazione possesso più sostenibili
Nei prossimi prossimo mese si andrà a votare i cittadini che abbia alcuni Roma butano
Il sindaco che per legge sarebbe anche sindrome Giuliano gli altri cittadino non possono reggere credo che l'abitazione democrazia danno sia secondaria
Per tornare questione del del PNR farla breve su questo aspetto che però ripeto su questo non secondarie una delle tematiche principali abbiamo posto al centro e quella del valorizzazione dell'Appia antica da Roma a Brindisi che è oggetto di una fase finale di riconoscimenti di invio del progetto finale propositivo all'UNESCO
E mi altre questioni attengono allo sviluppo e ora ecocompatibile Swatch economico dell'agro romano vengono poste al centro i miscugli a tutta titoli Television del PM equina che fatto e stavolta caso da ultimo vorrei evidenziare come tecnicamente la l'ultima scheda ma di importanza non secondaria abbiamo proposto la vocazione archeologico ambientale dell'aeroporto di Ciampino per è non inquinanti costeggia la più antica né voglio dire un fiore all'occhiello di strategie rilevanza mondiale perché oltre che condurrà rubate antica museo ah Chávez dal tipo di torcia bellezze cosa dal suo mazze pastorizia
Può divenire primario aeroporto del mondo che accetterà solo ai non inquinanti con partecipando con compagnie istituti di ricerca energetica per favorirne fonti alternative per esempio Curtoni Loggia ossigeno
Occorre però in tal senso varie scelte e farle adesso in questo contesto di immersione europea perché per la cronaca mentre Fiumicino
I rilievi volano sulla campagna
Su Cuccia qui divertito colgono aperta volevano sulle abitazioni di centinaia di migliaia di persone che riguardano i quartieri di Roma suddetti ricconi limitrofi
Per quanto attiene dispute libertà quale che lo farebbe bene anche Betty eguale a porsi uno strumento operativo di coordinamento degli atti
Del piano lavoro una Firenze ripresa nel suo approccio intendo dire accrediti strategico di fare interagire i i diversi soggetti riformisti che qui i certamente non mancano e oltre ad altri stanno al di fuori ma ripeto la questione proattivo del pettorale all'aspetto politico è chiaro che i riformisti a me quelli illuminati che stanno qui dentro ma anche quelli rimasti in quella fuori non posso il porsi l'obiettivo quindi di confermare i dati non solo in questa legislatura ma anche la prossima perché se l'analisi politica e se l'aspetta che la gente che i pm reale servizi bene e se tutti hanno la sensazione non infondata
Che Draghi e l'unica soluzione per attuarlo
Tutti sappiamo la scadenza ventisei di conseguenza prelevamenti e chi a prescindere credo che né motivi similari
Noi dobbiamo insiste affitti
Il Presidente ma tale rimanga al Quirinale e quindi e diventa essenziale che l'alta priorità di legge ordinaria oltre a quella citata su Roma capitale debba essere ci ribadiamo da vent'anni qua dentro ma non pare non faccia male
Perché è parte del servizio il sistema istituzionale politico amministrativo una legge perde le primarie di scegliere per legge i sistemi elettorali terminata
In attuazione di quanto la Costituzione che parte e della disciplina del modo democratico un cucciolo ripartiti a quel punto col maggioritario col coraggio di nominare va bene a tutti i sistemi elettorali che fa e indispensabile per ogni di riformista grazie
Grazie fervente
La parola ora Marco Bentivogli poi dovrebbe essere pronto il collegamento per l'intervento di Sandro Brusco
Ma sono molto d'accordo con l'introduzione di di Arrigo e anche con l'intervento successivo che ha fatto Claudio di di ricordo di Luigi Covatta credo che siano stati entrambi due aspetti che si sono integrati per tutte le cose che di cui dobbiamo discutere oggi
Macaluso diceva giustamente qual è l'asse politico culturale attorno a cui si riconosce ecco io credo che ci sia una grandissima confusione oggi la sinistra
Nel centrosinistra tra i riformisti e lui aggiunge proprio nel video una cosa molto significativa non un asse con politico-culturale teorico un asse politico culturale leggibile ecco questo credo che sia il tema fondamentale perché mi sembra che ci attardiamo a ripercorrere gli errori che la sinistra europea e statunitense ha fatto quindici anni fa
Cioè noi stiamo per aprire una stagione in cui ci aspettano almeno altri quindici anni
Di revival ideologico di rifugio nel passato e di rischio di non guardare appunto con l'obbligo di leggere la realtà con cui dobbiamo avere a che fare
E che invece è molto più caratterizzato io l'ho definita la sinistra evocativa quel quella che amano e che hanno plasmato i media in questi anni
Quando si giudica un leader politico da quante volte dice la parola disuguaglianze lavoratori opportunità poveri giovani donne eccetera eccetera
Ma poi senza verificare una nessuna coerenza rispetto a quelle che sono le pratiche politiche le scelte le strategie e così via è tutto un po'evocativo e sulla base di questo si definiscono destra centro sinistra io credo lo dico subito che questa del governo Draghi sia l'occasione unica e non più ripetibile per riconfigurare il sistema politico
Io no onestamente mi trovo con grandissima fatica a dover scegliere dentro la discussione si esistono ancora degli spazi
Politici per riaprire Ranieri diceva stamattina René riceva riapriamo la battaglia come riformisti dentro il Pd eccetera ecco ultimamente di detto proprio tra di noi di questa battaglia non sento nessun è sento altro che dirò alla fine che credo sia un problema che necessita a un certo punto di una scelta perché il rischio la scomparsa in una fase di come questi c'è un problema molto importante
Lo diceva Luigi prima Luigi Maratti in di analisi sulle disuguaglianze una sinistra che non sa più dire nulla e che dentro la retorica della lotta alle disuguaglianze pur avendo non più assolto la sua funzione storica di soggetto politico sociale capace promotore di altre forme di uguaglianza
Si sposa completamente la lettura che purtroppo il picchetti Isma'fa della disuguaglianza solo attraverso l'indice di Gini e per cui ci sono solo le disuguaglianze rispetta i salari che non solo sono false in tutto il mondo quanto meno non sono false sono parziali
Ma sono ancora più falsi in Italia in Italia con l'evasione fiscale
E il nero che c'è Linda l'indice di Gini è quanto di più impreciso rispetto a tutto il resto del mondo con il vero che abbiamo abbiamo lo zero virgola settantotto per cento di redditi sopra i cento mila euro abbiamo trenta milioni di dichiarazioni dei redditi
Che producono non più di centosettantacinque euro
Di tasse anni
Immaginare di leggere dalle dichiarazioni IRPEF la distribuzione del reddito italiani è una cosa impossibile può essere campata molto in aria il rischio essi contiene si continui a leggere così son d'accordo però quando diciamo giustamente come dice Enrico dobbiamo analizzare non solo la quantità dello Stato
Certo anche la quantità perché se il perimetro dello Stato nell'intervento pubblico significa quello che si sta facendo in Alitalia quello che si sta facendo i Nirvana
Sotto silenzio ma si sta
Gareggiando a rispedire a casa il più grande produttore di acciaio che solo dal primo dicembre gennaio del due mila e diciannove ArcelorMittal a indisponibilità l'affitto degli assetti industriali dell'Ilva
E invece di prendere un miliardo e otto che da ArcelorMittal e i due miliardi e mezzo di Investimenti tutto ciò sarà sostituito con il nostro plauso da i soldi del contribuente pubblico
Dico solo che il il bene è sempre più pericolosa sempre di porpora usa per chi ci vive un po'meno per l'inquinamento ma perché è crollata la produzione in un momento che sale la domanda d'acciaio e quindi non la nostra capacità di produttiva e importare dalla Turchia dalla Germania evidentemente anche siccome due governi che il Pd è dentro il governo credo che sia un problema
Garantire questo sovrani smoking col tedesco quinto sono industriale piuttosto che italiano
Allora si rispetta tutte queste scelte io credo che proprio quando si ragionerà invece della qualità dello Stato
è non possiamo immaginare che mille trecento euro netti di un metalmeccanico in Calabria ce ne son pochi di metalmeccanici ma per dire siano uguali con la sanità che c'è in Calabria
La scuola che c'è in Calabria guardiamo i dati dei test INVALSI e vediamo una correlazione inversa a la qualità dell'istruzione
Attraverso le indicazione oggettiva dei test INVALSI e i voti conseguiti dalle ragazze e ragazzi quest'anno di pandemia è stato un anno drammatico ma su queste cose abbiamo grandissima difficoltà a parlare apertamente
A dire con chiarezza che è anche un problema interno di non capacità di scontentare anche delle persone e anche il sindacato scuola col dire che è un insuccesso dell'intero Paese che siamo il primo paese in Europa per numero di giorni di scuola chiusa
E lo abbiamo visto dietro di noi c'è solo io che e abbiamo visto cosa ha determinato in termini di abbandono scolastico dispersione educativa e problemi assolutamente di competenze delle nostre ragazze e ragazzi e su questo non abbiamo mai nulla da dire non riusciamo a dire nulla e invece il tema del riformismo su questo essere appunto non adatti come diceva giustamente Claudio Petruccioli ricordando Luigi e su questo avere il coraggio anche di essere minoritari ma di dire sempre quello che si pensa anche a rischio di provocare assenza del consenso e dissenso anche Hans da questo punto di vista nella discussione se discutere con il centro fare l'accordo elettorale con il centro mi sembra che il con la configurazione attuale sia la peggiore
Magari ci fosse un accordo elettorale con il Movimento cinque Stelle
Quello che si è verificato negli ultimi tre anni è una donazione di sangue identitario prima donazione anche di prospettive di crescita di consenso
E credo che questo sia un problema perché se avessimo un partner e e squisitamente elettorale in cui per ognuno presidia la sua identità allora il ragionamento di convenienza necessaria in politica anche quando si arriva alle elezioni di non rappresentare con certezza lo schieramento minoritario ci sta altra cosa e subire un conta un contenimento una contaminazione identitaria per cui non si capisce più qual è il pezzo riformista tra i due su uno sbandamento che non si riesce assolutamente più a capire
Noi è vero che siamo in uno scenario di di populismo
Ma il gruppo di populismo è dentro il governo dentro l'opposizione è dentro lo stesso centrosinistra
Mentre abbiamo con chiarezza che tutta la destra italiana e tutta squisitamente populista noi abbiamo il problema che un pezzo nutrito di populismo e di politiche sotto quel segno è anche da questa parte del centro e il problema lo si è visto ieri nella rapporto con i lavoratori dell'Alitalia che c'è stato davanti al Parlamento
Con il candidato di Fratelli d'Italia che imputava all'altare dell'alta finanza bisognerebbe identificarlo prima o poi il sacrificio dei lavoratori Alitalia
E dall'altro lato il candidato del Pd che diceva che anche il Pd voleva l'Alitalia pubblica con la piccola differenza che dicendo le stesse cose il candidato di fratello d'Italia ha preso gli applausi dicendo le stesse cose il candidato del Partito Democratico
Ha preso i fischi e la riprovazione di tutta la piazza come a dire che la mezza dose non funzioni la mezza dose non funziona mai inseguire populisti sullo stop lo stesso terreno fa scegliere sempre la copia e la l'originale non la copia
Allora io credo che questi siano gli aspetti più importanti perché su questo a un certo punto bisognerà decidere guardate tutta la discussione sul lavoro
Quindici anni fa non cento cassa Covi gratis per le imprese e blocco dei licenziamenti sarebbero stato un muro insormontabile per non far uscire le persone da lavoro
Un milione di persone sono rimaste a casa
Questo significa che anche lo stato sociale le sue priorità di spesa le sue regole sono stanco ora scritte sulla base di un mondo che non c'è più
E allora anche su questo immaginare che probabilmente bisogna Reeve pensare completamente
Anche
Un po'la nostra identità sul lavoro che dovrebbe ritornare un po'centrale guardi questa contaminazione contrari a quelli che erano i propositi si vede nel PdL Orlando tot
Un decreto che segue la logica sanzionatoria delle delocalizzazioni che già non hanno funzionato col decreto dignità Di Maio
Che ha utilizzato in gran parte su cui si può dire gli stessi esperti che ha utilizzato Di Maio
Perché si sfila per condire un po'più la cosa alla Woolf lo lancia che è non è riuscita a difendere lo stesso stabilimento di foraggio di Alzano mentale
Allora su questo bisogna decidere se il centrosinistra all'aspirazione di rappresentare le persone dentro il cambiamento per stargli accanto
O se rimane dentro questa logica evocativa per cui il pacchetto di mischia che simile a rappresentare è sempre più piccolo e si cerca di recuperare il rapporto con il popolo esattamente come ha fatto la CGIL nella vicenda Baccini
Nobili impasse
Inseguendo anche lì una esigua minoranza di sbandati urla allora da questo punto di vista il guaio è che il rischio vero è che esattamente come ha scritto in una non sempre lucido ma questa volta molto lucido editoriale da Milano e che appunto tra il governo Draghi
E il popolo dei Novak se e i populisti urlanti non ci sia nulla
Non ci sia nulla in termini educativo come i partiti come sindacati come i corpi sociali corpi associativi allora io credo che qui ci sia il lavoro più importante da fare e vengo anche io sentivo stamattina Verini che non so se c'è più diceva questa cosa sulla giustizia beh insomma dire che l'Italia sulla giustizia si divide tra giustizialisti e impuniti visti
Mi sembra una lettura che mi sarei aspettato qualche anno fa da altre parti del mondo politico e non dal segretario del partito democratico
E questo credo che sia molto grave perché significa che dal punto di vista culturale una debolezza di analisi è ancora più drammaticamente debole villa sto debolezze del vuoto di strategia qui si diceva unire i riformisti continuare la battaglia le Agorà sono un luogo di apertura verissimo benissimo speriamo che sia così
Però guardiamo anche qui la pratica
Ci sono state epurazioni a Bologna delle personalità di della città più riformiste io penso l'assessore lo dico da ex sindacalista uno dei migliori assessori al lavoro d'Italia e Marco Lombardo non è stato neanche ricandidato
Così tanti altri io credo che si ci sia una situazione opposta a quella dell'apertura c'è una situazione gravissima di chiusura in cui importanti dirigenti del Partito Democratico partecipano alla stesura di rischio liste
Di prescrizione
Non solo quando sono arrivato alla festa nazionale dell'Unità dice devi essere contento perché va be'cioè un dibattito il partner non solo erano altissime insomma però se uno dei pochi esterni che abbiamo invitato ecco io credo che questo non sia un vanto
Non sia un aspetto positivo e credo che il problema non sia da quella parte del partito democratico il problema della parte del Partito Democratico sia dei riformisti del partito democratico
Perché non può esistere che si sta dentro una stagione in cui si è molto organizzati aggregati dentro
Sia un un segretario che formalmente ha un'origine più riformista e contemporaneamente però se ha nelle mani tutto il governo del partito democratico
E contemporaneamente a proposito di apertura ci si prepara arrendere di fatto quello che è già da tempo sta avvenendo un assorbimento di articolo uno dentro il partito
Allora questo è così io credo che devono diventare elementi di riflessione e discussione
Ma non peraltro io forse non ho le stesse idee chiare che a Luigi che sia ormai impossibile una una pratica di riconversione sul terreno delle origini del partito democratico per quelli che erano gli obiettivi fondativi
Però le domande me le faccio molto seriamente perché vedo l'esaurirsi di qualsiasi spazio di proposta di qualsiasi può spazio non formale non nominalistico all'interno del partito democratico
L'altro aspetto fondamentale lo si toccava poco fa è quello delle primarie
Allora immaginare che questo sia il teatrino di legittimazione così forte chiudo così forte di tutto il gruppo dirigente politico dopo le cose che abbiamo visto le sanzioni le impossibilità di controllo dati questo rende sempre di più il Partito Democratico un partito non contendibile
Allora la l'alternativa sembra quasi essere un partito o non contendibile o contendibile per finta in cui il segretario è sostanzialmente una figura formale ma in sostanza la caporali inserzione del partito ha fatto sì che alla fine la dialettica interna sia tutta viziata perché il governo delle cose e tutto d'altra parte allora io su questo chiudo
E mi chiedo esisterà un limite un limite temporale in cui decidiamo dico decidiamo insieme la battaglia dove la si fa ne discutiamo e decidiamo se ha ancora senso fare la battaglia in quel luogo o si è forse il caso di concentrare tutte le energie lo dico perché credo che siccome ci continuiamo a riconoscere tutti nell'agenda Draghi
Io credo che l'agenda Draghi in Parlamento sia la cosa più minoritaria che esiste e che l'agenda del Partito Democratico sia tutt'altro che l'agenda Draghi allora su questo credo che proprio per questo ci sia un formidabile spazio ma proprio come diceva Ranieri la cosa fondamentale aprire una vera battaglia una vera discussione
Perché poi l'alternative attendere la settimana prima delle elezioni e rimpiangere di non aver combattuto prima ma non per una sana vocazione alla dialettica politica ma per essere stati esclusi da qualche candidatura grazie
Grazie grazie Bentivogli è pronto il collegamento allora in collegamento
Credo dagli Stati Uniti Sandro Brusco poi segue Magda Negri comunque
Ok Sandro prova a parlare
Lui sentite Lusi baionette contezza di quello lui o
Inizialmente appare ancora
Venne quando devo graviteranno infinito
Allora prima di tutto grazie crea una ospita questo intervento io mi devo scusare ma ha dato se intervengo da un posto lontano solo in via via quale hanno avuto modo di sembrare il dibattito fino alcuni quindi mi scuso se posso finire Rampetta alcune cose che sono già state
Poi torna unità mento per a a in particolare dire qualcosa sulla oggetti
E in questo momento il fumo Pupo l'attenzione del parlamento la come non
A dobbiamo sempre chiedersi come
I principali compiti che ripeto su alcun Poppea a
Atti politica economica così importanti come in questo caso la riforma della dell'epoca ma il forno del dell'imposizione sui attenti ora francamente io non è che ci possiamo dire come ha molto soddisfatti del dei risultati della commissione a che ha lavorato
Pro voglio dirlo a molto il dialetto non è un'altra entità all'ultima attinte secondo me ha fatto un eccellente lavoro dati i vincoli proprio per amava
Sette sostiene questo governo ha può essere definita riformista soltanto chiudendo Silvio in entrambi e è evidente che ci sono molti punti
Che andando a migliorati non è ovviamente questo breve intervento la sede per una lentezza del provvedimento volevo solo però di avere due cose
Unità credo come Palmizio dobbiamo sempre ricordarci quando a a approntiamo i temi di politica economica e il primo è importante a non esiste
Ma niente gomme una crescita ampia condivisa permea abituale le diseguaglianze certo la distribuzione necessaria cento interventi a in favore delle intermediari distributivi a favore delle classi più povere sono utili e necessarie
Ma la storia ci insegna la l'eliminazione della povertà e ha la riduzione delle disuguaglianze possono avvenire soltanto in netta di il lupo economico
Questo è quello che manca tenta l'Italia è un'eccezione nel panorama europeo e mondiale gli Achei per a mancanza di capi avevamo prima della pandemia avevamo un Paese che ha mantenuto una stagnazione del reddito pro capite per vent'anni un caso praticamente unico
E e ora siamo tornati ancora indietro da altri il popolo del PIL avvenuto nel due mila venti
Primo a pompe dobbiamo porre come riformisti quando parliamo di Alfano distale Mantini quando parliamo di qualunque altra tipo d'intervento di politica economica
Come fa ai pareri d'animo Istat in particolare come fra riprenda nella crescita in un modo e benefici le classi viavai di basse
In Italia questo significa in particolare come fare per andare al preside un modo che stimoli la partecipazione alla forza lavoro
Di ampie passi dello popolazione che ha al momento nessuno
Questo è un altro però ecco anche all'Italia all'interno dello Europa per quanto parlare noi possiamo fare il di la uguaglianza a geniali
E mi promozione della a del dell'uguaglianza in questa diminuzione la triste realtà un che l'Italia è stanco ha ha enormemente indietro
La rispetto alla media europea ma anche rispetto ad altri paesi dall'Europa meridionale come la Spagna
Quando si guarda ai tassi di occupazione femminile
E duole dirlo la questa mancanza sa di partecipazione alla forza lavoro e di occupazione da parte delle donne
Colpisce esattamente dove fa più male ossia colpisce le quasi più basse colpisce nel non nel con minore livello d'istruzione
A l'intervento nostro ma la politica economica dovrebbe essere Sempre India insensata a rimuoverne nel modo a migliore possibile nel modo più efficiente può dormire tutte le barriere che si frappongono alla partecipazione alla forza lavoro e la creazione di posti di lavoro a d'per in particolare le donne a basso livello di istruzione
Questo al momento non mi sembra che sia quello che viene fatto nelle proposte di appalti stare le proposte per farmi stare di fatto a capisco bene
Con la bassa e di un paio di punti percentuali le aliquote un'analisi mediche non serve particolarmente a promuovere la partecipazione alla forza lavoro
L'altra cosa che di cui dovremmo sempre essere Altieri cui dovremmo essere sempre molto e l'eliminazione dei colleghi burocrati si e la semplificazione
La la parola
Tasse che sono paté di tutti quei a ne ha di quei provvedimenti di detrazione deduzione
Che sono molto piccoli i Lippi ammonterà che a
Pochi contribuenti però che contribuiscono enormemente a complicate imposizione fiscale a spero che da questo punto di di seguirà le indicazioni della Commissione e rinvia a proposte concrete di eliminazione ma di tutte queste dipinti intimistica e che addizionali e non portano Alcoa etico o alcun beneficio dal punto di vista sociale e a a sono perfettamente a io credo di aver esaurito il tempo che avevo a disposizione quindi mi di Haiti e vi ringrazio moltissimo per avermi voluto ascoltare
Ma arrivederci alla prossima
Grazie grazie a Sandro Brusco su sicuramente avremo a disposizione degli iscritti e una relazione vera e propria che ci libera Sandro Brusco ha ora la parola Magda Negri segue lo scalogno segue Carlo Rognoni
Non c'è sono accesi
Tanto da questa Assemblea io sapendo che essi si ritornava sulla
Sull'intesa sulla ricordo di di Emanuele
Sono andata a trovarmi a cercarmi a trovare abbiamo tutti una certa età quindi lo conoscete tutti
Gli atti del convegno dell'incidente novantatré le proposte del socialismo democratico e liberale in Alleanza democratica
Ho visto l'abilissimo intervento di Manuele non ho tempo per leggervelo sono andato a rivedere il bell'intervento di Veca Ruffolo Ranieri
Dicevamo nel novantatré proponevamo nel novantatré
Linee di ricerca sulla rendita reinvito tre industrializzazione sul debito
Sulla lotta alle diseguaglianze e specialmente questa sperimentazione di Veca sulla fraternità solidale cioè indica l'amore novantatré e poi per tutti gli anni che sono venuti dalla nascita e lo sviluppo del PD una linea di ricerca coerente e coerente per ogni periodo al tempo storico lo sviluppo sociale problemi economici ai problemi internazionali
Poi
Memore di un'intervista televisiva di testa che ha detto gli ambientalisti hanno vinto non lo sanno ma gli ambientalisti hanno vinto
Perché
Metà del PNR e sulla sul sul risparmio energetico sul problemi climatici perché la massa degli investimenti va in questo senso perché si sta studiando si sta studiando il il atomico di quarta generazione e poi il processo di fissione cioè metta della nostra agenda metà dello sfintere su culturale grandi movimenti giovanili grandi movimenti intellettuali
Stanno o concentrato su un problema che soltanto di la sottoscritta
Ha capito da poco approfondita tentato di approfondire da poco ma che quindi nella disputa discussione della nostra agenda c'era Quartiani che poneva questa cosa e poi mi no Poli altri amici ma compagni che avevano fatto proprio la centralità e la nuova agenda
Delle riforme io ero fra gli ultimi
Ma ho cercato di capire e di vedere se il lavoro del mio partito dei miei amici della mia comunità è in sintonia con questo venendo in questa assemblea dopo i BTP faccio tutto al pipa perché poi vi dico perché tenendo presa sempre a voi ho cercato di approfondire studiando ma un po'il dibattito Sua spendo su su sulla rivista di Ruffolo
Perché già ma anche prima del dieci del della Buba americana tanto da Kabul
Come questa polemica sul neoliberismo e sul liberismo il fantasma del liberismo
Perenne e da combattere sempre fosse di fatto superato
In effetti anche
La polizia elogia repubblicane anglosassone anche quella più conservatrice ha esteso per l'Italia Aresu
La nozione di capitalismo politico dalla definizione originaria di Milano vicino alle tendenze di fatto di tutte le economie capitalistiche attuale vale a dire si definisce per capi dell'ISMU politico la
Progressiva intrusione le immense risorse ma l'intrusione di indirizzo strategico specialmente dagli Stati Uniti ma anche dell'Europa dei paesi asiatici
Sulle grandissimi flussi di capitale sulle nuove tecnologie per lo più a vocazione duale e come dire come dire è cambiato la struttura degli Stati e dei gruppi di Stati
E delle grane e immense risorse economiche strategiche e tecnologiche guidate dagli Stati e dai gruppi di Stati
E io pensavo che queste fossero per me che sono molto ignorante
Le
Le cose da approfondire
Perché sul mercato del lavoro
Qualcosa so e qualcosa abbiamo detto
Queste cose erano nella prima parte importante parte della relazione di Morandi
E naturalmente avrei voluto parlare del trattato
Trama neutrale Europa e la Cina
Che un trattato che durato dieci anni che non è stato che sarebbe molto conveniente per l'Europa ma che non si può firmare che il Parlamento europeo non non ratifica per la questione della black list dei cinque parlamentari
Europei che sono stati diciamo segnalati dalla Cina come elementi anticinese cioè avrei voluto parlare di di tanti riflettere e magari avremo una sessione di come cambia il mondo ed io ero abituata specialmente dal comparto darmi dal compagno amico Bentivogli
Ah certo mi ha aiutato anche capire come cambia la produzione di fabbrica della produzione in genere
Poi sono venuto qui
E io ho trovato la relazione di Morando davvero bellissimo su un punto devo chiedere una cosa che non ho capito però relazione di Morando davvero bellissima di rango complesso vale di respiro diranno congressuale diciamocelo
Di respiro grande
E pensavo di trovare in questa assemblea
Da parte di parte degli amici una interlocuzione libera
Come liberi siamo noi come Liverani sento io venendo qui
E invece ho assistito meditano e pregano voglio far proprio polemica
Però assistito a lezioni e
Come dire
Ostracismo in
Critiche inappellabili
Contro un'organizzazione a cui io appartengo non non tutti no per carità unioni non non obbligatorio per tenerci
Ma io sono fra quelli a Mitra coi compagni fra quelle persone fra quei i militanti
Che hanno molto creduto nel Pd
E non accetto
Non accetto lezioni dati organizzato le scissioni senza misurarsi
Con i voti del popolo non accetto lezioni da chi deve limpidamente di Ranieri stiamo ma detto
Il rappresentante d'Europa l'addetto va be'stiamo lavorando nobilmente
A una
Altro mento riformisti liberal democratici
Come ha detto totalmente autonomo dal Pd ma guarda un po'ma siamo tutti reciprocamente otto siamo tutti reciprocamente otto
Ma il problema non essere autonomi dal PD
Il problema è dirci
In quale campo di valori e in quale campo politico ci si intende collocate nella reciproco autonomi
Io del PD gli attriti attuale lontanissimo da quello che avevamo sperato da quello del Lingotto caporali pensato e detto Bentivogli sì tosto bene
Questa definizione della canne d'organo sponte diretta paralizzato se ma non si può dire e nessuno può dire che il PD non abbia tentato
Un formidabile esperimento diffusione delle culture di adeguamento programmatico di superamento di una tradizione pesante e dolorosa è grande come se da quella comunista non si può dire che siamo all'anno zero o che siamo in un borsone Corbiniano e del PD non si può dire perché chi lo dice non conosce
Ho qui lo dice alte ma il giudizio
Chi lo dice non conosce cosa sta succedendo adesso dentro il PD dentro è prevista secondo me succedeva una cosa non mi ricordo chi l'ha detto non molto pensato molto una specie di atto mia intellettuale di debolezza culturale di
Poi Formis monsignor
Saggezza
Stanchezza si per conosciamo un partito incredibile che riesce a
Far fuori un segretario l'anno poiché non si può dire specialmente anzi bisognerebbe dire il contrario che la contendibilità nel PPE parossistica parossistica è riformista questa forma di esistere per un partito del pro Paolo sopra e parossistica perché chi vince prende tutto chi vince e degli decide le candidature si vince in base a forme trasparenti Issime di nuoto almeno nella parte che conosco io
La cosa invece di bisognerebbe dire che se tu prendi sette cioè se tu prendi sessanta per cento dei voti in una che ti dimetti in una notte perché è il mal di testa
Cioè la responsabilità da soffitti eletto e ed è una responsabilità morale
Arrivo al punto finale della un punto della relazione di Enrico che non ho capito
Allora io sono molto d'accordo ma molto dopo non so dire Presidente della Repubblica però io preferirei che gratis la sua ispirazione nel suo stile
La sua agenda si dico la sua agenda che naturalmente anche la gente a dei riformisti dentro e fuori il PD contemporanea fra dieci anni contemporaneo
Mi augurerei che ispirasse il governo che verrà
Possibilmente non del centrodestra fra un anno
Però come si fa
Io intendo questa sfida
Intendo che questa sfida si svolga nella dimensione bipolare poi intendo che in un qualche modo sarà la modifica elettorale forse non c'è ma che in un qualche modo ci soccorre rara politica sì
Risollevare lo scandalo scandalo democratico
Di una democrazia parlamentare che capace di ogni Conter cento peggio quando per cento dello trovi sempre o anche anche l'ottanta per cento ma come dire che trova combinazione politico parlamentari fra di loro contrarie dissonanti antagoniste
A prescindere da la volontà popolare
Nel due mila diciotto è andata così non si poteva fare altro che così con Macaluso eravamo in due che avrebbero voluto andare a votare quando è caduto il conte uno ma non importa meglio così perché cominciava il processo di mutualizzazione del debito di integrazione o tre
Tutto meglio così poi avvenuto la pandemia non lo potevamo sapere però inoltre molti in modo prima delle elezioni
Oltre al contenuto al tre programmi oltre l'agenda io devo dire ai cittadini italiani quali sono le forze politiche che saranno soggetti della nuova sfida e qui è complicato
Quel compito
Perché dire voglio la proiezione del governo Draghi non può voler dire voglio la maggioranza Draghi ovviamente no io sono fra quelli che si sono gli è venuto un colpo quando abbiamo fatto l'accordo con i cinque Stelle per poco non ci credevo devo dire che però hanno ceduto loro di più di quanto abbia ceduto io nonna voglio Stoll accettabile quella descrizione del Pd come dei decerebrati a cui Cinquestelle passano le veline perché non è tempo non è vero nell'azione di governo non è vero nella sensibilità non è vero non è valido quello che sta succedendo cinque sei
Poi dicono cosa un'ultima cosa scusate lo sfogo
Solo in Italia c'è questa concentrazione di populismi di destra e di sinistra così tenaci
E questo bell'Articles bel libro del Mulino che studia tutti fa la sintesi elettorale sulle posizioni dalle posizioni ufficiali ai tweet
Così tenaci così inossidabili sono in Italia non è vero che negli altri Paesi europei tranne la platea in Ungheria va la Polonia non è vero che gli altri Paesi europei cambiano il nome ma è la stessa cosa no solo in Italia c'è questa cosa
Quindi la proposta alternativa fronte riformista ma in un'ottica bipolare deve essere fra un anno e mezzo altrettanto cogente forte urticante ficcanti
La relazione di Enrico è stata ripeto una relazione di rango congressuale
E credo che come io rispetto chi se n'è andato senza misurarsi elettoralmente in una notte portando via mezzo gruppo parlamentare e Rispetto quelle nuove forme che si organizzeranno in un autonomo del PD esigo per il Pd rispetto dovuto
Grazie grazie Magda Negri ora la parola Carlo Rognoni segue Umberto minotauri
Buonasera e ben trovati
Parto dal titolo
Si vuole che il riformismo aumenti la sua presenza ha il suo peso nella società italiana
E allora possono i riformisti trascurare il peso te il sistema dei media
Si parla di Baj Del perché era presente un salto storico rispetto al trompe Isma'si parla nelle nel giù
Perché è il segnale che l'Europa c'è e può aiutare il grande cambiamento di cui abbiamo bisogno si parla del governo Draghi perché per la prima volta in anni il nostro Paese può contare su una premiership
Universalmente asprezza
Già ma per un ritorno alla politica vista la debolezza dei partiti e la confusione la nebbia che impera sul sistema politico si può trascurare o addirittura non parlare del ruolo dell'informazione del sistema audiovisivo oggi dominante
E dire che in Paesi come l'Italia la Francia la Germania la Spagna e via elencando
Abbiamo dei servizi pubblici radiotelevisivi dell'audiovisivo che dovrebbero rappresentare un'occasione storica imperdibile peccato che anche questa volta mi dispiace dirlo
Si debba parlare di un'occasione mancata
Prendiamo la RAI non è una grande azienda come altre solo perché soffre di un difetto tremendo micidiale
Piaccia tanto troppo ai partiti
Mario Draghi ha fatto una scelta intelligente condivisibile ha scelto come Amélie
Tra toghe delegato Carlo Fuortes che per ora ha raccolto quasi solo consensi in molti hanno ricordato il suo successo nell'amministrare l'Opera di Roma ma allora perché dico
Che si è persa un'occasione
Senza una legge di sistema nuova che lo imponga la libertà del nuovo amministratore delegato sarà sicuramente limitata la libertà del nuovo amministratore delegato sembra limitata non importa quanto sia bravo indipendente
Quattro consiglieri di amministrazione scelti dai partiti che litigano
E che non hanno perso il vizio di farsi sentire non tanto e non solo nella guida complessiva della RAI ma nella scelta dei singoli dirigenti nelle imposizioni di direttori di reti di telegiornali perché fedeli perché amici rappresentano un handicap
Come potere conta sul servizio pubblico consapevole dell'importanza strategica del riformismo
Tre sono le sfide alle quali Fuortes deve far fronte primo mettere i conti in ordine
Secondo giocare un ruolo nel mercato dell'audiovisivo mondiale
Terzo l'informazione sul primo e sul terzo punto esistono già molti documenti e Progetti e prese di posizione tuttavia c'è un evidente il ritardo nell'affrontarli
E comunque
Sulla seconda sfida
Quella della sfida mondiale dell'audiovisivo
Che si gioca il futuro lei servizio pubblico
L'intrattenimento audiovisivo cattura ormai più tempo del lavoro poco meno del sonno assorbe tre quarti delle a Rete internet
Ridefinisce il ruolo delle Nazioni sulla base della loro capacità di produrre immaginare
E di proporlo al resto del mondo
I mercati finanziari iniettano nel settore ingenti investimenti
Cresce veloce la capitalizzazione di nuove imprese come Netflix di grandi imprese del settore che riescono ad adattarsi come Disney
E colossi come Google o Amazon Facebook Apple giganti finora percepiti come industrie tecnologiche
Che stanno riorientamento sia una quota crescente sette del loro illimitate capacità d'investimento va verso di industria creativa
I paesi europei nonostante siano quelli che proporzionalmente indirizzano più risorse pubbliche a sostegno del cinema della televisione perdono terreno nella prima mondiale in particolare l'Italia
Ha dimezzato la sua quota di export in soli vent'anni
Il campo decisivo oggi è la produzione e la distribuzione di film per la tv e di serie tv capaci di conquistare un pubblico mondiale ora per entrare nel mercato della distribuzione on line occorre investire dieci miliardi l'anno per dieci anni questo è l'ordine di grandezza che hanno messo a disposizione imprese come ammazzo Disney go go Apple le quali hanno deciso di non accettare il rischio di un monopolio Netflix
Non c'è nessun Paese
E nessuna impresa europea chi abbia le tasche e la credibilità per sedersi a quel tavolo
E allora
Forse una strada interessante ci sarebbe per tutte quelle imprese finanziate dai governi in Germania Francia Spagna Italia Scandinavia
Si tratta dell'ampio spazio a cavallo fra intrattenimento e cultura
Potrebbe trovare una ragione d'essere una nuova azienda europea che non si illuda di essere un monopolista ma un leader mondiale sì
I nuovi pubblici mondiali sui loro schermi distinguono sempre meno i prodotti francesi da quelli italiani e tedeschi ma hanno ancora un immaginario segnato dal vecchio marchio europeo questo marchio
Che è una garanzia di valori e stili di vita cultura e civiltà ci viene riconosciuto dal resto del mondo può essere trasformato il valore anche economico
Il marchio in Europa si afferma solo se diventa sinonimo di un modello alternativo a quello americano ma attrattivo insostenibile anche per i non europei
Una sfida straordinaria per tutti i servizi pubblici europei compresa la RAI una sfida che Carlo Fuortes e la presidente soldi
Saranno messi in condizioni di cogliere
Bene pensare a bilanci con i conti in ordine bene pensare a una riforma radicale dell'informazione seicento e passa giornalisti sono sfruttati davvero al meglio
Ma è la sfida per un audiovisivo europeo la scelta che ci farebbe dire che il riformismo addio grazie
Grazie Carlo Rognoni allora la parola Umberto mi no con il segue Carlo Stagnaro
E poi Maurizio Del Conte
Avrei voluto parlarmi del
Agip Nucleare ma mi astengo capirete dopo anni di clandestinità anche a sinistra discussioni Epic in nei mesi scorsi con gli amici per esempio
Calenda e
E i sindacalisti che qui hanno ai che qui hanno parlato su questo su questo tema mi astengo però voglio fare due osservazioni e mi terrò strettamente alla relazione di Enrico che ho letto e condivisi
La prima è quella diciamo di una di un completamento che vorrei fare sulla sua sulla prima parte della sua relazione che ho trovato molto bella soprattutto nell'evocazione della della terza via e degli insegnamenti che quell'epoca quella fase a contraddistinto per molti di noi in questa in questa sala la secondo invece riguarda la questione politica su cui confesso un fraintendimento
Fu una confusione se volete per una precisazione che vorrei che vorrei fare sulla prima parte la terza via sottratta dieci anni fa uno dei dei massimi esponenti della terza via uno che per noi è stato un maestro come reca come Salvati sul concetto appunto diverse vie su quello che significava per una sinistra moderna e liberale Antony di Terence
Scrisse un libro molto molto interessante
Che si chiamava la pianificazione la politica scusate del cambiamento climatico
Di bensì in quel libro fu molto molto netta molto tranchant lo scriveva dieci anni prima diciamo di che la politica del cambiamento climatico
Diventasse politiche dei governi dei governi europei diventasse anzi il master della politica europea in questo momento
E di indie di Index allora con molto ottimismo
Riteneva che quando saremo arrivati ai nodi delle riforme concrete ai cambiamenti concreti che le politiche del cambiamento climatico dovevano indurre nelle piattaforme delle politiche dei governi
Allora avremmo dovuto fare i conti avremmo fatto i conti positivamente a suo avviso
Con quelli che erano diciamo delle pesa le pesantezze le distorsioni i fraintendimenti e i pericoli per lui di una certa impostazione delle politiche del cambiamento climatico
Inter di dense indeciso fautore della teoria del riscaldamento
Però la in intende diciamo attuata così come dovrebbe essere con un piglio e una concretezza
Riformista programmatoria di politiche attive e di politiche diciamo distributiva in senso non indi egualitario
Delle delle appunto degli obiettivi del delle politiche del cambiamento climatico e si e allora scrisse cose molto molto molto dure molto critiche
Verso alcuni principi
Che informavano lì l'idea di cambiamento climatico ad esempio nelle impostazioni dei movimenti verte il il modo come si affrontava il principio di precauzione la limitatezza diceva Luís e dell'impostazione del principio di sostenibilità così com'era affermato nei il conservazioni istmo di fondo che c'era nelle impostazioni dei movimenti verdi la sottovalutazione del del tema industriali del tema del tema dello sviluppo
Dell'espansione economica delle tecnologie come unica possibilità concreta di affrontare il tema del cambiamento climatico ebbene dopo circa dieci anni questa è la prima osservazione che volevo fare
Purtroppo queste premonizioni di di tensione si vanno rilevando profondamente veritiere ed attuali
Oggi la politica del cambiamento climatico e da un lato sembra assorbire interamente
Le impostazioni e gli obiettivi sul terreno dell'espansione economica dello sviluppo della crescita
Ma con una impostazione che rischia di essere di smentire diciamo radicalmente le aspettative le idee diciamo di quella terza via anche sulle politiche del cambiamento climatico che dirigenze dei che dirigesse preconizzava perché purtroppo l'impostazione che va a prevalente su queste questioni e mi fermo qui ma la discussione potrebbe essere molto lunga è un'impostazione che rischia di entrare in profonda contraddizione con l'idea e l'obiettivo di crescita economica noi pensiamo di
Esaurite per esempio prendiamo Lattanzi la politica energetica
Noi pensiamo di sì esaurire la transizione energetica nella cosiddetta transazioni climatica o ecologica
Pensiamo di farlo in soli otto anni il due mila e trenta e visto come una uno steppa decisivo
E determinante dal punto di vista del tanti amento delle politiche delle politiche energetica e sappiamo tutti che una impostazione su questo su questo terreno dei restrittiva rischia di non realizzare questi questi io oppure di fare entrare in profonda contraddizione gli obiettivi antimissili per esempio
Con quello della crescita e della e dell'ufficio di farli entrare in profonda contraddizione che si è detto si è parlato di ineguaglianze ma ci rendiamo conto che sulle politiche del cambiamento climatico si rischia di determinare la più
Radicale svolta non egualitaria
Nel mondo sul sul tema dello sviluppo del degli Obiettivi del cambiamento e della transizione energetica è qualcosa di veramente radicale e importanti che a mio avviso che a mio avviso sta cambiando radicalmente tipo toy boy mis mi è sembrato che siamo molto sicuri
Di termini come il riformismo diciamo prospettiva riformista e così via
Rendiamoci conto che questa impostazione che sta diventando politica dei governi degli Stati soprattutto in Europa che ha deciso di essere davanti a tutti su questa su questa questione prestate determinerà un cambiamento radicale
Anche di di espressioni di piattaforme idee come quelle come quelle di riformismo
Io quindi inviterei su questo punto qua ad essere un po'più consapevoli e conseguenti
Dobbiamo assolutamente capire che cosa rischia di avvenire con una certa impostazione delle politiche del cambiamento climatico
E anche prepararci ad una battaglia
In sede ai governi e alle maggioranze politica i partiti politici Sudan visioni più conseguente e coerente
Adeguata e aggiornata delle politiche del cambiamento climatico
Senza ripetere il mainstream senza seguire su questa questione quello che sembra una sorta di conformismo e di senso comune
Che si è impossessato di tutte le formazioni politiche di destra di centro e di sinistra e soprattutto che si è impossessato
Della politica economica del dell'Europa Terlizzi e di entrare anche in contraddizione con gli obiettivi del del Next Generation
Sul lungo pentito rischia di determinare anche una vanificazione degli obiettivi di una politica quale quella dell'ANCI UPI
Che ha come asse determinante
La possibilità di far comprendere all'Europa un cammino di ripresa e di competitività è bene le politiche del cambiamento climatico
Le politiche anti emissive come sono state purtroppo impostate dalla stessa Unione Europea
Rischiano di essere la più radicale smentita di questo di questa di questo Obiettivo di questa e di questa prospettiva la seconda osservazione concludo la seconda osservazione è quella politica
Io qui per ragioni di tempo dico solo questo
Io ho capito che c'è e credo su questo siamo d'accordo tutti una differenza di fondo tra Agenda Draghi e maggioranza tranci
L'agenda tra chi sono d'accordo con voi anche se sarebbe il momento anche di come dire di precisarlo un po'più dettagliatamente e quindi questo continuo riferirsi all'agenda già tipo sarebbe credo il programma di governo almeno questo credo che dobbiamo dovremmo essere più precisi però tutti sappiano che c'è una distinzione tra l'agenda tramite e la maggioranza tra la prima probabilmente sono d'accordo poi chi l'ha detto qui questa è anche che c'era nella relazione di Enrico
La prima e non c'è dubbio che dovrà ispirare per una lunga fase
Probabilmente le politiche della sinistra liberale
Io tra parentesi smetto con questa correzione
Anche sull'agenda gradi in qualche modo dico misurarla ai vincoli e alle novità delle politiche del cambiamento climatico però sono d'accordo che l'agenda Draghi sia quello che è il Libano
Sappiamo tutti che la maggioranza Draghi non sarà quello che c'è di male e sappiamo tutti che sarà nel due mila ventidue
O come noi
Vogliamo e e e diciamo auspichiamo sarà nel due mila ventitré
Ma questo governo e questa maggioranza raggiungeranno una conclusione politica oggettiva istituzionale a che cosa ci prepariamo
Io qui ho sentito una cosa che secondo me è leggermente come dire in contraddizione concludo veramente con quella che è la nostra storia la nostra ispirazione il filo conduttore delle nostre battaglie politiche
E quello del bipolarismo
Io ho sentito qui fastidio che questa questa parola questa espressione capisco anche il perché da parte di chi vorrebbe
Eterni disanima purtroppo non si può per ragioni
Istituzionali reati concrete di chi vorrebbe eternit Zarja l'esperienza l'esperienza Draghi perlomeno come diciamo direzione e principio diciamo di di guida del Governo
Purtroppo non si può
Però non capisco perché noi non dovremmo mantenere diciamo
Grazie Nino Poli io vorrei richiamare tutti coloro che intraprendono restare nel sette otto minuti
Voi
Allora Carlo Stagnaro segue Maurizio Del Conte poi Luciano Fasano
Grazie anzitutto grazie dell'invito dell'opportunità di essere qua grazie anche Enrico Morando delle parole Gentile che ha avuto nella sua introduzione nei miei confronti
Nel nel ringraziare devo dire sperando di non scandalizzano che mi sono ritrovato molto nella nella relazione introduttiva
Di Enrico Morando
Mi sono ritrovato con un'unica parziale eccezione che è un po'l'interpretazione ricordato della della crisi del del liberismo del neoliberismo del pensiero liberale chiamiamolo come come vogliamo in questa fase della storia ed è su questo che vorrei che vorrei concentrarmi
Che vorrei concentrarmi prendendola molto alla lontana nel rispetto dei sette minuti partendo da da una domanda Che cos'è la modernità come facciamo noi a definire la modernità qual è l'aspetto culturale che ci permette di dire che oggi siamo moderni e prima non lo eravamo
Una possibile risposta che ha molto a che fare con la scoperta dell'America mille quattrocentonovantadue e che noi moderni riconosciamo che ci sono cosa che non conosciamo e che non sappiamo di non conoscere
Sì pensate fino alla scoperta dell'America l'idea prevalente era che la conoscenza fosse essenzialmente il risultato di un processo logico deduttivo gli antichi sapevano tutto e noi dovevamo scoprire scavando nei loro testi Comeglio riscoprire scavando nei loro testi c'eri quella ma bisogna dalla scoperta dall'America in poi ci rendiamo conto che invece ci son delle cose che non sappiamo di non sapere
E questo ci obbliga ad a vere come di un atteggiamento di estrema umiltà rispetto ai fatti che ci che ci circondano e ci obbliga anche ci obbliga a qualunque sia il nostro ruolo è la società ci obbliga come intellettuale ci obbliga come studiosi ci obbliga come uomini politici a riconoscere che qualunque sia il nostro sistema di valori di riferimento il nostro sistema di valori e nostro criteri per interpretare il mondo devono risentire necessariamente di cos'è il mondo tornano di come cambia il mondo in tornano le circostanze possono cambiare le conseguenze di un sistema di valori senza che i valori di base cambi ecco io credo che quando si dice che col Covi definita l'epoca del neoliberismo per usare questa parola che a me non piace ma che va molto di moda in realtà si sta dicendo che è cambiato il mondo
E quindi tutto quello che andava bene o che poteva piacere o non piacere prima in questa circostanza
Non va più bene sarebbe sciocco pensare di affrontare e i covi del post covered esattamente come un avrebbe affrontato i problemi economici sociali politici prima e e senza l'epidemia
Ed è una cosa in più che ci sia un ruolo legittime fondamentale per lo Stato durante una pandemia
Non è una bestemmia per un liberista un liberista dice ma se lo Stato non ci sta per intervenire a contrastare una pandemia non si capisce davvero perché c'è
Se c'è un momento in cui l'intervento dello Stato è legittimo e necessario proprio un evento di una crisi globale profonda ed estesa come queste
Ciò non significa qui torno a fare liberista dopo aver fatto come dire la mia concessione al a a orientamenti culturali d'altro tipo ciò non significa che qualunque tipo di intervento pubblico durante una pandemia sia utile o necessario perché ci troviamo dentro una pandemia e il problema è che a me pare di vedere che è un problema culturale che è esploso col Covent ma che esisteva prima del collo ed e che noi stiamo in qualche modo tornando almeno nel dibattito pubblico almeno una parte consistente del dibattito pubblico ha una mentalità premoderno in cui rigettiamo
L'idea dell'incertezza Lidia De che circonda il fatto che ci sono cose che non conosciamo e quindi ne stiamo disegnando
Il nostro modo di affrontare i problemi economici politici sociali in base all'idea che sappiamo già tutto
E vorrei fare tre esempi velocissimi
Il primo esempio è proprio legato al modo in cui un po'tutti i Paesi maritare in particolare stanno gestendo impatti e le conseguenze economiche del copie
Pensate all'approccio in particolare del governo contro due
La cui idea è stata cerchiamo di congelare tutto blocco dei licenziamenti utilizzo
Del dei trasferimenti non soltanto per sostenere il reddito di lavoratori imprese ma letteralmente per impedire che qualunque cosa cambia e contemperamento e porta in vicende che bisogna fare la trasformazione Green la trasformazione digitale
E come dire qua c'è una contraddizione logica fondamentale Hall mondo si deve trasformare e allora ci saranno dei prodotti che faranno domandati e ieri non lo erano dei prodotti che ieri erano domandati e oggi non lo saranno più e questo implica che alcuni impresa dovranno chiudere altre nascere oppure riteniamo che tutto deve restare uguale a se stesso
E allora non vogliamo fare né questa né altro tipo di trasformazione Secondo esempio è quello a cui di cui ha in parte parlato Umberto Mino Poli poco fa il tema delle politiche attive è evidente che la sfida del clima della transizione climatica energetica e una delle sfide più colossale che ci troviamo davanti
Ed è evidente che l'obiettivo di tagliare le emissioni e di ridurle a un un livello pressoché nullo nel giro di qualche decennio a livello Italy nazionale europea globale non è in discussione
Ma un conto è pensare che noi oggi scriviamo in un documento che nel due mila cinquanta a produrre un'energia elettrica colto otto per cento Della Fonte X col con un'altra percentuale della fonte Y e quanta percentuale ancora Della Fonte Z
E un conto invece adottare politiche che tengano conto del fatto che il mondo cambia il mondo Cammi particolare perché ci sarà innovazione tecnologica fatto un esperimento mentale trovate a pensare cosa avremmo scritto in un piano energetico nazionale un in programma di decarbonizzazione trent'anni fa
Se se avessero chiesto di immaginare come avremmo prodotto l'energia nel due mila venti
Ci avrebbe azzeccato uno su un milione e per pura fortuna perché nel due mila venti abbiamo un sacco di cose che non erano letteralmente pensabili nel mille novecentonovanta
E a maggior ragione nel due mila cinquanta ci saranno delle cose che non sono letteralmente pensabile nel due mila venti
Se noi pretendiamo di dettare il due mila cinquanta non faremo altro che distruggere risorse e distrugge l'opportunità e il terzo esempio quello delle disuguaglianze a me pare che gran parte del dibattito sulle disuguaglianze nel nostro Paese in generale in Europa però sia la mera riproposizione di un dibattito che in gran parte non solo ma in gran parte un dibattito anglosassone inglese americana
I parafrasando Tolstoj tutti i paesi uguali si rassomigliano ma ogni Paese diseguale diseguale a modo suo
Le disuguaglianze nel mondo anglosassone sono un oggetto totalmente diverso dalle disuguaglianze in Italia a partire dal fatto che il problema dalla disuguaglianza in America in Inghilterra è un problema di un'esplosione di un boom di una crescita e le disuguaglianze nell'arco degli ultimi anni nel nostro Paese abbiamo un problema di disuguaglianze molto forti ma persistenti nel tempo
C'è un lavoro accademico molto ben fatto da da due economisti Guglielmo Barone Sauro accetti che hanno indagato la composizione della ricchezza e alla fine a Firenze confrontando le la situazione patrimoniale delle famiglie nel mille quattrocento qualcosa e la situazione patrimoniale delle famiglie nel due mila undici e hanno trovato una correlazione spaventosamente alta cioè la probabilità di essere ricchi oggi Firenze dipende enormemente dal fatto di essere stati ricchi nel mille quattrocentoventisette credo
E questa cosa qua e rilevante per l'Italia è rilevante per gli Stati Uniti ma vale anche il viceversa e quindi la mia conclusione ho bucato di un po'in sette minuti ma spero non di troppo
La mia conclusione e che indubbiamente dal punto di vista culturale oggi viviamo in un'epoca in una fase in un momento in cui non tanto liberismo in crisi ma l'idea stessa di libertà economica sociale e civile
è in crisi e lo vediamo dal dibattito politico dei risultati delle elezioni in tutto il mondo eccetera ma c'è una cosa che il liberismo
Ci ha regalato e che credo che sia importante conservare cioè la consapevolezza che non si può capire il mondo se non si ammette che non lo conosciamo
E che non si può
Disegnare una una strategia quale che sia l'obiettivo di politica economica sociale e civile efficace se questa strategia non parte da da un atto di umiltà culturale epistemologica grazie
Grazie grazie Carlo Stagnaro allora la parola Maurizio Del Conte segue Luciano Fasano Poli Stefano Ceccanti
Grazie
Grazie ricco
E a tutti gli amici di Libertà eguale per l'invito ma soprattutto grazie a rico per la relazione nella quale il mio breve intervento sit-in scriverà
Integralmente cioè nel senso che premesse e conclusioni
Dissi stemma sono lei miele e quindi provo soltanto a aprire una luce su un tema specifico cioè quello del del lavoro nella naturalmente già parlato Marco Bentivogli prima io mi scuso di non essere stato con voi questa mattina e rosicchia giù in treno per raggiungere Orvieto ma ho letto la relazione quindi provo a contestualizzare allora
Mi domando alla luce di tutto quello che è stato detto e quale sia la agenda del del lavoro oggi
E se ci sia un'agenda del lavoro
Mi domando che cosa oggi si dica quali posizioni si prendano quali idee si abbiano e magari anche proposte si esprimano sui grandissimi temi che stanno investendo in parte hanno già investito ma certamente sono destinare destinati investire sempre di più la trasformazione del lavoro
La transizione tecnologica che anche transizione organizzativa soprattutto tra un transizione organizzativa
Io sento un clamoroso Silenzio sul problema per esempio del lavoro da remoto che non sia semplicemente il richiamo a qualche paletto da in asserire in qualche norma per irrigidire o magari per vincolare i contenuti i comportamenti dell'impresa ma non vedo nessuna riflessione di pensiero su cosa si voglia a proposito di un lavoro che sarà sempre più connesso in modo virtuale e sempre meno legato alle grandi organizzazioni sociali che sono le imprese questo non è un tema da poco per la società è un tema al quale si lega anche un altro grande problema che è quello del declino del della sindacalizzazione
è un po'percorso molto lungo ma che rischia di avere un'accelerazione formidabile il rapporto con il sindacato qual è
Ora abbiamo vissuto anni in cui si parlava di cinghia di trasmissione siamo fuori da quell'epoca
Ci facciamo semplicemente un pisolino sopra o pensiamo che sia un tema da recuperare come riflessione credo io politica
Mi chiedo quando affrontiamo temi come per esempio quelli della riforma degli ammortizzatori sociali
Se ci ci sia una qualche idea di innovazione oppure come mi pare di intendere dal dibattito della contemporaneità
Si pensi s'sostanzialmente visto che ci sono più risorse di spendere di più in un sistema che è sostanzialmente quello attuale cioè ampliare la platea dei protetti ma non cambiare la natura degli ammortizzatori sociali la funzione degli ammortizzatori sociali
Sento sempre parlare in questi giorni
Di politiche attive che devono essere coniugate agli morti Zattoni sociali vedo nella pratica trattare
I tavoli sulle politiche attive in modo disgiunto dai tavoli sul gli ammortizzatori sociali
Quindi sostanzialmente immaginando che da un lato ci sia
Un diritto costituito all'ammortizzatore sociale dall'altro ci siano le cosiddette politiche attive che sono alla fine una sorta di o di orpello o forse di foglia di fico che consente di spendere con più serenità le risorse nelle politiche passive anche qui la fase di proposta mi sembra del tutto assente
Anzi vedo nelle dichiarazioni anche recenti del del ministro che quando si parla di esigibilità e di come si renderanno esigibili finalmente i livelli essenziali delle prestazioni per chi ha perso un posto di lavoro per chi è alla ricerca di un primo impiego nelle fasi di transizione fra un lavoro e l'altro che non dobbiamo più considerare come fasi straordinarie ma fisiologiche di una carriera lavorativa vedo che la risposta eh ma adesso abbiamo le risorse
Ha le risorse su una precondizione direi una condizione necessaria ma certamente non sufficiente per inverare è un sistema disservizi che rendano davvero esigibili
Quelle quei diritti e quei livelli di essere di prestazioni cosiddette
Essenziali
Vedo che non si parla di uno dei grandi temi
Che pure affliggono lavoro e che sono destinati a diventare drammatici in prospettiva il tema dei lavori poveri
Ogni tanto viene agitato ma quando poi si dice bene allora qual è la qual è la ricetta la proposta la direzione se non altro la direzione Ali
Qualcuno incomincia a mettere le mani in tasca alla a Pantalone per vedere se c'è qualcosa magari da da distribuire Magadha integrare no al reddito dei lavoratori poveri
Vedo che
Sì fraintende a mio modo di vedere
Il significato della reddito di cittadinanza e quale fosse il faremmo bene a togliere questo benedetto nome reddito di cittadinanza perché non è un reddito di cittadinanza
è un contrasto alla povertà è una misura di contrasto alla povertà che ha una sua funzione
Come tale ma se noi poi la mischiamo con il resto rischiamo di fare un un una grande confusione e inquinare è una misura che ha una sua finalità precisa
Rischiando di da un lato non rendere efficace il contrasto alla povertà
Sbagliando magari le platee sbagliando le soglie sbagliando i criteri di accesso dall'altro
Dando l'impressione che le politiche attive non servono e senza domandarsi ma perché non hanno funzionato
Cioè come ci si è
Messia pensare il processo
Di funzionamento di organizzazione
Di rilascio di questi servizi
Insomma mi sembra che quando si parla dei grandi temi
Che dovrebbero essere l'agenda insomma di un di una offerta politica che si colloca a sinistra si recuperano soltanto arnesi vecchi pensando di poterli in qualche modo oggi visto che ci sono tutti questi soldi
Rivitalizzare ma senza veramente nessuna prospettiva e concludo dicendo facendo una piccola considerazione è un piccolo confronto fra questa fase
E la tanto criticata fase della terza cosiddetta via
Guardate che noi ci dimentichiamo sempre che la Terza via in Europa o meglio il tempo l'epoca della terza via in Europa è stata all'epoca in cui in Europa
Ma per trascinamento anche in Italia il lavoro i diritti dei lavoratori diritti sociali
L'idea di un'evoluzione di un cambiamento del lavoro ha avuto una straordinaria attenzione l'idea che l'integrazione europea non dovesse diventare strumento di tanti in gara e quindi di concorrenza al ribasso sui salari è frutto di quella fase politica di quella idea fondamentale che poteva esserci conciliazione fra mercato e diritti sociali l'estensione di diritti minimi
Universali è stato frutto di quella di quella visione
E allo stesso modo la prospettiva di una partecipazione dei lavoratori
Nelle sorti dell'impresa così come di una responsabilizzazione dell'impresa verso non soltanto gli shareholder c'è Harold Ross cioè gli azionisti ma anche verso gli stakeholders tutto questo io non vedo traccia nel dibattito attuale mi sembra che si stia perdendo la sostanza per andare a inseguire piccoli strumenti di un mondo antico
Che purtroppo non ci daranno molta soddisfazione nel migliorare la situazione del lavoro nel nostro paese grazie
Grazie grazie a Maurizio Del Conte ora la parola Luciano Fasano segue Stefano Ceccanti e poi Claudio Petruccioli
Sì qualche breve considerazione su tre punti che mi sono venuti in mente rispetto discussione in questa mattina io credo dobbiamo affrontare un problema cultura politica che parte noi siamo abbastanza attrezzati ad affrontare per esperienza e per come dire per tradizione un problema di alleanze e quindi strategia delle anse è un problema di comprensione degli elettori
Dico rapidamente qualcosa su questi tre punti Ray cultura politica secondo me noi dobbiamo intraprendere una battaglia culturale per ridefinire le caratteristiche di cosa si intenda per lotta alle diseguaglianze
Cioè la vulgata comune è quella che ci porta a pensare che sia sufficiente a risolvere il problema attribuendo risorse
In realtà il gatto cognitivi che contraddistinguono le persone in condizioni diseguaglianza cioè i perdenti della globalizzazione per usare una semplificazione non richiedono soltanto investimenti su risorse
Inutile proposta di Letta sul patrimoniale da destinare il giovane quasi un esempio paradigmatico
Ma investimenti sulle capacità individuali in una società altamente tecnologici data come la nostra
Noi quegli appelli li risolviamo soltanto se creiamo capacità nelle persone e quindi se in alziamo la loro capacità in termini di conoscenza informazione capacità utilizzare i beni
La vecchia lezione dissente
E però è decisiva perché e ci aiuta a far capire come da questo punto di vista un tema fondamentale di policy per il nostro Paese torni a essere quello di investimento in scuola università ricerca formazione
Considerato anche che sia un paese piccolo con una struttura imprenditoriale e industriale piuttosto limitata e in assenza di risorse in termini di materie prime quindi questo resta uno dei temi fondamentali
Dobbiamo
Aprire un confronto molto più serrato e più duro con il neo populismo
Ragionando sul fatto il conflitto tra neo populismo e populismo neoliberismo
Non va da nessuna parte e sul fatto che il neoliberismo non è stata soltanto una cultura egemone a livello globale in Italia se ne sono viste ben poche tracce però a livello globale Fini
Ma è stata ed è una condizione strutturale di status quo
Che si supera sono a livello sovranazionale e quindi aprire un serrato confronto polemico dal punto di vista politico culturale con quella parte neo populista sopranista
Che
Condita di un certo assistenzialismo si ritrova anche nelle fila del centro sinistra e che
Secondo me alla fine rischia di promuovere un'idea di diseguaglianza
Che in grado soltanto di favorire una clusterizzazione dell'esilio diseguaglianze su base nazionale nella forma di diseguaglianze locali se il tema diventa quello di tornare a cercare di contrastare le diseguaglianze
Utilizzando solo risorse e non risolvendo il problema del gap in cognitivo informativo quello che accade è semplicemente che noi continuiamo a trascinarci dietro in condizioni di dipendenza le persone che stanno peggio
Su questo fronte dobbiamo fare una chiara battaglia culturale perché lì c'è un terreno di confronto con il neo populismo che è decisivo
E noi dobbiamo fargli capire che neo populismo è la faccia speculare e simmetrica del neoliberismo e se il neoliberismo e la via facile perché comunque non richiede costi di governo e transazioni e costi di transazione per governare una situazione che opera tra Berlino dinamiche spontanee di mercato pur nei suoi fallimento l'altra via è altrettanto fallimentare illusorio perché alimenta al meglio ulteriori dipendenza
Seconda secondo aspetto
E vengo al problema delle alleanze ed al problema politico più in generale dei dati che io e Paolo Natale raccogliamo da un po'di tempo che cercheremo di ride condensare in un nuovo libro sulla sinistra italiana prevede emerge chiaramente
Il rischio di un partito democratico sempre più arroccato sui temi rassicuranti di un conformismo culturale fatto di tasse lavoro eguaglianza intesa come ho detto prima
La lettura della società italiana che ne deriva penso rassicuri chi crede che per restituire consensi alla sinistra basti ripercorrere i passi di una politica socialdemocratica tradizionale da non propone alcuna visione del futuro alcun progetto di società proprio nel momento in cui la finestra di opportunità che si è aperta grazie alle risorse disponibili permetterebbe di fare un salto in avanti
Ora io la penso diversamente da Verini lega le ancora di Letta temo che rischiano di diventare una sorta di straordinario strumento di amplificazione del conformismo culturale dilagante in settori ampi della sinistra
Anche del nostro partito anche del nostro partito
Non è sufficiente come dire aprire le cateratte e e far discutere la gente
Perché e di esce un grande sondaggio di opinione su un modo mediano di intendere questi problemi per come si è ampiamente alimentato in anche in anni recenti
All'interno del Partito Democratico della Sinistra e della sinistra e per come letta a purtroppo improvvisamente iniziato a come dire alimentare a sollecitare in maniera compiaciuta a sua volta la prospettiva che si traveste alle d'orizzonte l'alternativa fra un'unione dei riformisti su una linea inaugurata dal governo Draghi che dovrà avere una sua continuità perché l'ultimo treno è l'ultima occasione possibile per questo Paese
L'alleanza Pd Cinquestelle con il doroteismo postmoderno di Conte
Delinea una congiuntura critica che a mio avviso non possiamo guardare in maniera politicamente indifferente perché segnerà il futuro di questo Paese almeno per i prossimi dieci quindici anni fa in maniera decisiva
Dobbiamo fare qualcosa la strategia politica e chiaramente ancora tutta da lei lineare ma occorre un'iniziativa che porti allo scoperto i riformisti sapendo che la configurazione politica di questa iniziativa sarà ben differente dall'unione dei riformisti del centrosinistra che abbiamo conosciuto in passato
Anche perché il riformismo la Società italiana sta diventando risorsa scarsa e perché interlocutori significativi oltre che necessari ormai ci sono anche in altri campi in altri schieramenti politici
Per evitare l'accerchiamento dei riformisti da parte delle forze populiste
è necessaria un'interlocuzione quindi più ampia che si dia il compito di portare allo scoperto antiche le evidenti contraddizioni che esistono nel campo di Forza Italia e della lega queste cose si possono fare come dire gradualmente iniziando a lanciare delle campagne e chiaro che però dobbiamo individuare temi parole De ordine declinarla ed in progetti e proposte che aprano questo confronto
è l'ultima finestra che abbiamo guardate se non riusciamo a uscire dalla via giusta dalla congiuntura che oppone l'alternativa a dare continuità ad un'esperienza come quella di Draghi anche in assenza della guida a Palazzo Chigi di grani
E l'alleanza strategica con i cinque Stelle sarà assai difficile risalire la china per un'altra strategia riformista in questo Paese
Ultimo punto chiudo il PD non è in grado di comprendere le logiche che muovono le scelte dei suoi lettori ed elettorato nel suo complesso diciamo spesso è diventato un mantra ormai da un po'di tempo a questa parte che perdiamo a sinistra
Ma in realtà i tanti dicono una cosa diversa
Lo può dire anche Paolo se Gatti che diciamo a una prospettiva anche più ampia della mia io ho ripreso in mano i dati per fare analisi di trend delle primarie proprio in questi giorni
E vi dico che sia dal punto di vista dell'auto collocazione politica sia dal punto di vista delle intenzioni di voto e dei voto alle politiche precedenti il trend è chiaro e delineato è che noi abbiamo perso capacità attrattiva verso quel pezzo di elettorato che votava partiti diversi dal Pd a Sinistra il PD
Mentre stiamo recuperando direi raschiando il barile di quel poco che è rimasto a sinistra
Anche noi noi intendo noi che siamo qui talvolta fatichiamo a riconoscere il fatto che non esista un nesso automatico diretto fra proposte riformiste e realizzazione del consenso dobbiamo quindi stare attenti a non fare l'errore speculare simmetrico di quella sinistra che pensa che vi sia un popolo di incassati
Di perdenti della globalizzazione di emarginati che non aspetta altro che avrà una proposta di sinistra
Evitando nostra volta di fare appunto queste allora e pensando che lo stesso popolo aspetti una in maniera trepidante una proposta riformista la strada
In salita ed è difficile
Occorre comprendere dedicare più attenzione più tempo allo studio dei comportamenti politici
Degli elettori italiani che non vuol dire studiare i sondaggi perché i sondaggi non ci dicono niente vuol dire mettere più a fuoco
Con una serie di variabili ti aiutano discriminare meglio
Il campo delle motivazioni e delle scelte
Mettere più a fuoco la società italiana le sue trasformazioni e cosa ciò comporta come conseguenza rispetto al cambiamento nell'orientamento di posizione di auto collocazione politica di voto dei cittadini italiani
Questo è diciamo un punto nudo
Questo è un punto secondo me estremamente importante perché non dobbiamo fare diciamo far discendere la nostra analisi una situazione come questa che ha la doppia caratteristica di essere decisiva è molto critica e a rischio fallimento allo stesso tempo
Non dobbiamo fare discendere la nostra analisi soltanto da quegli elementi fondamentali che riguardano una battaglia politico-culturale la costruzione di una strategia delle alleanze in grado di dare gambe a proposte di riforma che vi hanno continuità alla stagione che abbiamo appena inaugurato dobbiamo anche essere consapevoli che è necessario costruire un progetto una visione di paese che faccia comunque i conti
Con i comportamenti gli orientamenti reali degli elettori ho fatto l'esempio del la perdiamo a sinistra se ne potrebbero fare altri rispetto alla configurazione del voto sul piano territoriale però a questo un altro punto
Secondo me decisivo la strada ancora lunga molto complicata diciamo
Però insomma questo credo che sia una delle cose che ci caratterizza cioè non ci siamo mai impiegati di fronte alle difficoltà chiudo con un'ultima osservazione affettiva bello vedervi qui anche se tutti un po'coperti affetta da queste maschera cui siamo costretti dalle
Procedure discute pubblica grazie può andare
Grazie grazie Luciano Fasano la parola Stefano Ceccanti segue Claudio Petruccioli e poi Giorgio Tonini
Grazie
Ammende lettere dei tre ricordi di questa Assemblea tocca quello che è stato più imprevisto
Perché Giorgio almeno lei ci ha lasciato dalla sera alla mattina oltre che per la sua giovane età e quindi resta tuttora difficile parlarne a pochi mesi di distanza
Ho scritto un testo quello poi da per il sito io sintetizzo rapidamente cerco un po'di superare questa difficoltà a parlarne
Con qualche battuta
Giorgio ha fatto qui una sull'azione più belle
Quella sulla giustizia mi sembra tre quattro anni fa
Che è tuttora illuminante leggendo la perché risale dei lavori l'Assemblea costituente sulla parte relativa alla giustizia fino ai nodi di oggi
E affrontando alcuni alcune delle cose che sembravano dei tabù fino a qualche mese fa
Fino al Governo precedente a causa della continuità del ministro Giustizia per esempio l'idea che il Parlamento potesse dare degli indizi sulle priorità sull'azione penale
Era criticata come un qualcosa di assolutamente incostituzionale inaccettabile
Ma nella scelta di fatto le priorità dell'azione penale c'è una discrezionalità se c'è discrezionalità questo rinvia anche la responsabilità politica
I pubblici ministeri non possono avere la stessa garanzia di indipendenza dei giudici il giudice soggetto sulla legge
Ai giudici agisce sulla base di una legge preesistente
Come tutti noi sappiamo sull'obbligatorietà dell'azione penale i magistrati esercitare come la discrezionalità di fatto potentissimo
Una delle chiavi e quella relazione era appunto importanza che anche il Parlamento potesse dare delle indicazioni di questa natura bene questa cosa c'è la riforma Cartabia che abbiamo approvato alla Camera
è una delle cose di cui si parla meno
Gli strali sono stati molto minore rispetto al governo precedente che si è rotta per fortuna la continuità
Al ministero della giustizia
E li troviamo anche tante altre cose che ci aiutano in materia di giustizia e poi Giorgio scrive sul moltissime altre cose sulle autonomie locali consente anche Roberto vitali per la sua esperienza personale professionale di assessore di come coniugare in maniera innovativa e politiche locali io mi limito solo a due mini battute che vanno al di là di questo e questo rapporto molto forte che c'è stato con Libertà eguale
E il primo ricorda qualche mese fa quando dovevo scrivere un testo
Per l'anniversario del settantuno
Del documento dalla Chiesa cattolica otto cinesi una bellezza di Paolo sesto
Lo disse guarda valorizza assolutamente la lettura del teologo scialuppe il punto quattro perché quello è il contrario di principi non negoziabili
Che se diate a rileggere quel testo punto quattro è impossibilità di una rete di una proposta unica di ricette indistinte per il mondo
Impossibilità di vetture deduttive che astraggo no e applicano deduttiva menti principi e valori impossibilità di gerarchizzare i principi tra di loro in modo permanente esattamente il contrario dei principi non negoziabili
E che è la cosa che ancora sostengono che scremare i cani e che però per fortuna diventato una parente sì grazie l'attuale pontificato
La seconda cosa è più anziana
Qualche cosa che ci disse nei primi anni ottanta quando lavoravamo insieme la presidenza della Fuci e fu consiglio di lettura per tutti dobbiamo assolutamente leggere Mondoperaio
Questo del si saldano ricordo di circolazione che guardate che Mondoperaio in questi anni sta lanciando una ragionamento di modernizzazione culturale su istituzioni economia che distingue la fedeltà ai principi dalla discontinuità sui mezzi non si può andare avanti o complesso del tiranno in materia istituzionale come se essere fedele a prima parata costruzione implicasse a dell'esempio istruzioni fondate sul complesso del tiranno
E non si può ragionare sulle rigidità nel sistema economico senza affrontare una discontinuità necessaria e questo si saldò anche con la linea della CISL
E il suo primo lavoro che fu
Alla CISL
Una volta finita la Fuci e si accompagnò il periodo di preparazione del referendum anche del mille novecentottantacinque sulla scala mobile ora
Dibattendo con lucidità e col suo conterraneo di Terni Luca Diotallevi
Diciamo tutti e due sottolineavano insieme una cosa che i due referendum quello del settantaquattro sul divorzio
E con le mille novecentottantacinque sono stati due passaggi fondamentali di maturazione tra cultura riformista
Il messaggio di Scoppola sul settantaquattro con il voto del no la comprensione di una società pluralistica in cui l'indissolubilità non è più proponibile per imposizione legislativa e il messaggio di Carniti dell'ottantacinque su il fatto che il salario reale non si poteva difendere con la logica della scala mobile dell'inflazione
Perenni Zatta sono stati due messaggi importantissimi che sono serviti anche negli anni successivi quel paradigmi di momenti di rottura di comprensione
Delimitati nuovi della società acque Giorgio ci ha sempre chiamato grazie
Grazie Stefano per le parole che ricordo tirarmi lei
Allora la parola Claudio Petruccioli segue Giorgio Tonini e poi Giovanni Matteoli
Restare nei minuti rigorosamente toccherò uno solo dei tanti spunti che ha offerto la relazione
Che io ho apprezzato il largamente condivido e che ha il grande pregio di stimolare ulteriori approfondimenti per i quali spero che ci saranno delle occasioni delle occasioni e ulteriori
Beh e anche io non ho potuto fare a meno di pensare Emanuele in questi giorni soprattutto dopo averlo sentito
Nel suo ultimo intervento rivendicare con tanta forza la necessità di un asse politico culturale
Ma Emanuele non rivendicava nella sua azione politica Luís
La sua azione politica da sempre condotta negli stessi termini e con gli stessi parametri qualunque fosse la sua collocazione al centro in periferia in alto in basso o dentro o fuori partito partiti e così via
Lui era famoso
Direi soprattutto per la sua il suo acume politico
La domanda che faceva di più a se stesso e agli altri con tanta maggiore
Fermezza
E chiarezza quando gli interlocutori erano i dirigenti che poi avevano il potere di decidere era questa sì ma
Qual è la linea politica l'obiettivo politico
Cosa lo sbocco politico in questo era profondamente togliattiano usava la il termine nelle con lo stesso significato appunto tutte le cose una volta fatta l'analisi che poi
Ecco pensavo quindi a tre anni fa
Nel due mila diciotto
Quando noi avevamo a che fare con quel risultato elettorale e con quel governo quel governo Gialloverde
Il governo populista
Che io almeno ma qui dentro non solo io
Non è che cosa certo lo considerano una minaccia
Gravissima
Ma a vedevamo anche che era in un in una misura notevole l'espressione della
Volontà democratica degli italiani che avevano votato in quel modo
Credo che anche tu Enrico Fusi di quest'opinione
E effettivamente quella era la maggioranza che entità che gli italiani dicevano che col voto che volevano allora
Non veniva messo in discussione il bipolarismo in quel caso perché il bipolarismo era il tentativo dei populisti
Pur con le loro diverse posizioni
Di governare
Gli altri comunque quelli perché stavano dalla parte in cui ci troviamo anche noi
Che si dovranno misurare con la costruzione di un'alternativa di una lotta e di un'alternativa a questo quindi Fontana i termini campi termine il confronto erano abbastanza chiari evidenti
Né allora diciamo l'estrema destra della della dei Fratelli d'Italia sembrava di consistenza tale da porre problemi di che invece oggi si pongono
Poi però succede quello che succede si apre quella contesa fra i due populismi
E si afferma la capacità della lega di riprendere riprendere
Nei confronti del movimento delle Cinque Stelle parti consistenze consistenti dell'elettorato di destra che era andato lì
Che era andato lì
E allora a quel punto si comincia a ragionare in termini di Itri Polaris mini
Però
Sia il quadro internazionale sia le le le le le le le disponibilità delle dei dei soggetti in campo
Aprono la strada
A quel tentati a quella esperienza di che è chiaro de de di governo giallorosso che blocca il tentativo di Salvini
Ora
Noi ci troviamo adesso come ci troviamo io ho sentito Maratini stamattina
E anch'io come ha fatto mi sembra meno Poli
La prima questione che mi mi son posto e che pongo anche a lui mentre neo segue mi mi son posto letto seguito il suo ragionamento va be ma oggi nuovi ragioniamo in termini di tripolare Isma'o bipolarismo
Mi sembra che interno invito di Polaris non con un discuta più non non ragioni più nessuno
Sia perché il Movimento cinque Stelle non è più quello che era
Perché la parte di destra è andata a destra
No
E quello che resta ha già fatto l'esperienza del del del rapporto col di governo col Partito Democratico
E a un leader che si un leader nuovo che si propone di andare in una certa direzione
Però il bipolarismo che oggi si configura questo il punto
Che caratteristiche politiche
Da una parte a destra c'è un bipolarismo che
Meloni Santa
Dall'altra
Il l'altro polo
Bettini Conte
Questi sono i due allora domanda
Ma non guardando la politica ma guardando l'Italia
I suoi interessi le sue organizzazioni sui corpi intermedi e così via ma se prende corpo questo bipolarismo
Al di là al di là di quello di chi vince o perde anche se secondo me comunque non è questo che mi interessa in questo momento
Se prende corpo questo bipolarismo
Quanti sono gli italiani
Quali e quanti sono gli interessi in Italia le organizzazioni in Italia
Fuori da questo bipolarismo questo mi pare il punto politico centrale
E mi sembra senza contare poi per questo non lo dico non ci entro perché voglio stare nei tempi il più possibile
Che poi questi due bipolarismo mi sono due bipolare ogni bipolarismo e al suo interno competitivo perché in realtà non solo fra me e l'unica Salvini c'è la competizione per la leadership di quel popolo
Ma a veder bene altrettanto forte è la competizione da quest'altra parte del Polo no fra Conte e Pettini o se vogliamo fra Conte e Letta no quindi questo normal tralasciamo questo allora che cosa noi dobbiamo pro se il bipolarismo deve vivere
E se quei due poi questi due poli che che che che oggi e vivono sulla scena politica e soprattutto sua stampa e sugli organi di informazione
Se è così
Che cosa i riformisti chiamiamoli come volete si devono proporre si devono proporre un processo di unificazione che probabilmente deve avere delle tappe diverse
Che non si può cioè realizzare tutto in un colpo solo
La prima unificazione dovrà essere tentare di far riconoscere mettere a contatto e possibilmente raccogliere
Quelli che restano fuori da quel tipo di bipolarismo
Ciò è in termini politici dalla nostra parte
Tutti quelli che non si riconoscono nella strategia Picci PD Movimento cinque Stelle
Tutti quelli che non si riconoscono in questa strategia che siano fuori o dentro il Pd
E ce ne sono dentro il Pd
Eh io vorrei semmai servirà se ha un senso dire qualcosa a forse un po'più alta che essi facciano sentire di più
Io ho apprezzato
L'ultima intervista di uffici perché un'intervista che
Si dichiara ne vorrei sentire di più di voci così
E comunque vorrei che tutti si pronunciassero nel Pd congresso un congresso su questa questione
Perché questo è un passo decisivo per vedere quale può essere il primo processo di unificazione e poi però questo vorrei dirti malattie
è poi però non avanzerei una muraglia cinese fra quello che si può verificare di unificante
Attraverso un processo che con con Occhetto e chiama a raccolta tutti coloro che non si riconoscono e rifiutano la strategia dell'accordo strategico con il Movimento cinque Stelle
Io non alzerei una muraglia cinese
Per e dire che non si può assolutamente costruire
Una unità politica
Anche per governare
Fra
Questo tipo di unificazione o disturbi raccolta o di costituente come tu hai detto e le forze che invece perseguono
Una strategia diversa che è quella diciamo che qui si Walter Valdi vagamente variamente definita laburista con ma che secondo me diciamo una in italiano è la strategia d'accordo strategico un Movimento cinque Stelle
E con Conte
Questo è il punto
Io credo che in questa maniera le tante cose che abbiamo da dire sulle riforme e tante altre cose sull'organizzazione e così via
Non dico che mettono proprio i piedi per terra della politica però posso prodursi a anche impossibili
E effettive iniziative di carattere politico anche da diluire nel tempo e da perseguire attraverso obiettivi parziali grazie
Grazie
Grazie Claudio Petruccioli ha ora la parola al troppo minimi quel Giovanni Matteoli Point Piero De Luca
Ma anch'io scusate la voce ce l'ho poc'anzi
Anch'io condivido condiviso è molto apprezzato la la relazione di Errico
E anche un po'scontato che lo dica
è nota la la la sintonia da tanti anni del del lavoro comune e anche del pensare insieme insomma quindi
Mi limiterò a due due piccole
Notazioni
Una a che fare con Emanuele Macaluso
Abbiamo rivisto stamattina lo spezzone del suo intervento l'ultimo intervento alla scorsa assemblea di libertà uguale
In quello stesso intervento lui aveva fatto un'altra affermazione che mi pare non meno importante di quella dell'asse culturale
Del PD
Che era quella del divorzio tra riformismo al popolo
Del resto eravamo appunto come ha ricordato prima Claudio all'indomani della della sconfitta drammatica delle elezioni del due mila diciotto
Una sconfitta che ancora non abbiamo saputo spiegare
Perché di fatto il dibattito interno al Pd e più in generale all'area riformista nel nostro Paese
è un dibattito che ha come rimosso quel dato
Come è possibile che nel giro di tre anni
Il Partito Democratico con lo stesso leader
Sia passato dal massimo storico del quaranta per cento al minimo storico del diciannove
Ancora non c'è stata una spiegazione di questo ci sono state due spiegazioni
Sballate
Utili solo per la propaganda della piccola politica a cui ci stiamo abituando
Cioè da un lato colpa di chi ha contrastato Renzi
Dall'altra parte accorpamenti Renzi dice c'era lui e quindi abbiamo perso due stupidaggini una simmetrica e speculare all'altra
La spiegazione vera non si è ancora trovata
Non si è ancora discusso di questa questione pure questa è la questione fondamentale
Senza la quale tutto il resto delle nostre discussioni a me sembra piuttosto politichese i rapporti tra sigle partiti partitini nessuno dei quali in questo momento
Riscuote l'attenzione del consenso
Del nostro Paese
L'orario medio mediante una bega interna al ceto politico tutta autoreferenziale in cui non ciò che non appassiona nessuno
E invece una spiegazione ovviamente c'è nella relazione di Enrico
Cioè sotto e sopra la traccia la spiegazione di questa nostra difficoltà
Che ha a che fare con
Diciamo così il la divisione che c'è stata in Europa di fronte alla sfida di quello che è stato tra chiamato quante volte una sciocca simmetrico
Lo choc della crisi economica
Dell'inizio del del decennio scorso diciamo due mila sette due mila otto due mila nove
Quella crisi ha ovviamente impattato in maniera molto diversa sui diversi paesi
E noi abbiamo dovuto fare di fronte a quella crisi con una strategia molto complessa
Che il ministro Padoa l'aveva definito il sentiero stretto
Camminare su un crinale in cui da un lato noi dovevamo fare politiche restrittive per governare il debito l'indebitamento per restare dentro i parametri europei per poter consentire anche alla stesso Draghi e la BCE di fare le politiche espansive sul piano monetario
Che che stava facendo e che
Prevedevano che da parte dei Paesi problematici come il nostro ci fosse un atteggiamento responsabile e dall'altra parte bisognava fare politiche espansive che in qualche modo sostenessero la crescita
Ricordo che Pierre Carniti diceva scherzando
In una delle sue battute era si può fare tutto nella vita tranne che succhiare e fischiare al tempo stesso e noi dovevamo fare un po'questa cosa qui ce la dovevamo fare due cose contraddittorie tra di loro
E il risultato è stato che il Paese che all'inizio si aspettava
Io immagino da parte di il partito democratico da parte di Renzi gli ottanta euro cosa erano se non il segnale che finalmente l'epoca dell'avanzo primario detto in maniera tecnica
Cioè manovre che chiedono la società e l'economia più di quello che danno l'epoca dell'avanzo primario è finita torna la stagione della ridistribuzione
Poi ovviamente la politica economica dei dei governi Renzi e poi Gentiloni una fase finale certo non è stata questa
è stata questo e quindi lavorare per ridurre il cuneo fiscale per ridurre la tassazione sul lavoro sull'impresa
Un passetto alla volta pianino pianino e dall'altra parte però comunque stare dentro i parametri
E il risultato è stata una delusione
Quindi non abbiamo chiuso la legislatura con una sonora bocciatura da parte del popolo italiano Pola si può girare come si vuole ma questo è il dato
Ha bocciato noi tutti insieme
Senonché poi è successa una cosa nuova anche cioè ci sono state le elezioni europee e poi c'è stata la pandemia
L'edizione europea hanno creato una un contesto politico diverso a livello europeo perché hanno reso più importante
Cioè meno a diciamo così autosufficiente la componente
Popolare tedesca quindi
Nel governo dell'Europa hanno reso più importanti hanno dato più potere contrattuale ai socialisti
E anche ai ai verdi e liberali e questo ha consentito un ammorbidimento della della linea seguito dall'Europa
C'è stata l'elezione della nuova Commissione europea
Con la fonte Aglaia
Attenzione elezione alla quale hanno concorso
Il Movimento cinque Stelle
Ed è stato quel fatto
Che ha consentito il cambiamento di scenario a livello italiano
Perché si è creata una un fatto nuovo e cioè che il partito che era orgogliosamente e compattamente
Organizzato contro l'Europa addirittura per far uscire l'Italia dall'euro e dall'Europa in questo in competizione con Salvini dei suoi no euro
Si è ritrovato invece a sostenere
Addirittura una esponente tedesca amica veramente come
Come presidente della Commissione europea in un contesto nel quale veniva nominato Gentiloni
Ecco allora io credo che non abbia tutti i torti ma che da quando ha detto attenzione a dare giudizi sommari sulla subalternità del Pd a cinque stelle a me sembra che nell'Est nella sostanza cioè nelle grandi linee della politica
Che non vuol dire su tutte le policies
Ma sulle grandi direttrici la politica è successo il contrario è stato il Pd che forse a sua insaputa non lo so
In qualche caso consapevolmente in qualche caso verrebbe da dire a sua insaputa esercitato un'egemonia più forte di quella lì si possa pensare
Resta il fatto che cambiata la linea politica in Europa
E la pandemia poi è stata l'elemento determinante perché ha reso lo shock e non più asimmetrico ma simmetrico tutti i paesi sono stati coinvolti dallo choc dalla pandemia e quindi la logica dei virtuosi e dei viziosi non funzionava più
E questo ha ammesso l'altro elemento che ha consentito la svolta la svolta che c'è stata in Europa e che poi è stata appunto sostenuta e
Dal dall'elezione di Sassoli al Parlamento europeo ritarda Gentiloni che è andato alla Commissione con la responsabilità non da solo non esclusiva ma insomma una responsabilità importante della del dossier economico
Resta il fatto che dal punto di vista elettorale non è cambiato nulla lo ha detto
No ha detto stamattina
Mi ricordo di qualcuno di noi
Se mai la riconciliazione del popolo corri Formis no è avvenuto attraverso un
Diciamo così
Un processo quasi chimico di tipo istituzionale che poi si è tradotto nella
Personalità di Di Maio grande radi piuttosto che in un percorso politico
Al punto che oggi ci si chiede
Di chi sia la titolarità politica di ciò che il Governo sta facendo per il Paese
Siamo forse l'unico Paese d'Europa messo così
Tutti i Paesi d'Europa bene mare hanno una titolarità politica di chi conduce
La la linea politica del Paese in questo contesto nuovo di di forte collaborazione coesione europea
L'Italia no
L'Italia un governo una diciamo una
Assente Quirinale Palazzo Chigi con il sostegno di un partito
Il Pd qualche volta consapevole qualche volta a sua insaputa
E le altre forze politiche che sembra allineate più per ragioni come dire di opportunità
Che non per vera convinzione
E allora vengo qui all'ultimo passaggio
Come si fa a recuperare titolarità politica dell'Agenda Draghi per l'appunto
Però io vorrei che questo tema venisse messo al centro perché anche rispetto alle ipotesi che ci sono sulla conclusione della legislatura
L'altra volta
Lo slogan era una conclusione ordinata della legislatura che era la parola d'ordine diciamo di Napolitano rispetto a come devo andare la legislatura di Mattarella scusa rispetto a come si doveva concludere la legislatura stavolta abbiamo lo stesso problema qual è la conclusione ordinata della legislatura
Io quello che temo è per un verso è stato detto il disegno di chi dice mandiamo Draghi al Quirinale per liberarci né
Qui sotto qualcuno vuole liberarsi di qualcuno è difficile mandare proprio al Quirinale perché il Quirinale
Negli ultimi vent'anni è stato che è diventato il cuore del nostro sistema politico
Tanto più in quanto proprio il sistema invece il circuito Parlamento governo partiti
Si è indebolito si è fortemente indebolito
Qui da una parte abbiamo questo disegno di chi dice mandiamo al Quirinale così ce ne liberiamo e poi torniamo a un bipolarismo
Tipo quello che ha descritto prima Claudio
Però c'è un altro rischio
C'è invece quello che ti dice la cosa fondamentale far finire la legislatura perché i parlamentari
Alla bisogna e star la
Per far finire la legislatura dobbiamo tenere tradirli
La strada per tenerlo lì rieleggere Mattarella
Poi andiamo alle elezioni del due mila ventitré e ci ritroviamo senza Mattarella senza Dradi
Ci troviamo con un Presidente del Consiglio
Che sarà espressione della maggioranza
Probabile cioè Meloni
Salvini i compagni
Che diventa anche la maggioranza che elegge il Presidente della Repubblica vero dopo l'interregno di Mattarella che non poteva essere a termine
Può essere di sette anni
Allora qui i casi sono due ore noi siamo convinti che c'è una strada
Per portare l'agenda Draghi al confronto elettorale
Io dico con chi ci sta
Il Paese è in una situazione di emergenza si
Di ogni tipo sanitaria economica e anche politica
Perché siamo nel pieno di ogni di un tavolo se dal punto di vista dei nella costruzione delle alternative politiche e oggi le due alternative politiche i due poli che ha descritto Claudio rientrano nella diciamo così mi mi ricordano drammaticamente il bipolarismo di fronte al quale si trovò Napolitano
Quando cadde il governo Berlusconi
Cioè da un lato un governo Berlusconi che non era in grado anche lì si parlava di Agenda Draghi perché era la lettera di Trichet liberali
Che il centrodestra non era in grado di attuare ma anche il centrosinistra
Con dava garanzie su queste e quindi si è fatto il governo Monti
E altrettanto oggi ci troviamo in una situazione di assoluta
Diciamo per molti versi molto simile
E allora il tema è siamo in grado di fare esistere l'agenda gradi alle elezioni politiche attraverso anche come dire un'operazione tra tra tutte le forze politiche che ci stanno
A prescindere da destra sinistra centro destra centro e sinistra
Se su questo non siamo certi allora io dico mettiamo
Insicurezza il Quirinale
Perché questa differente
La priorità assoluta
Perché la storia di questi anni ci ha detto che una sola cosa
è rimasta sempre al sicuro ed al Quirinale
La Provvidenza
Con la P maiuscola veri credenti Dell'Atti minuscola hegeliana picchiano non so ha sempre voluto che quando si doveva eleggere il presidente La Repubblica eravamo noi ad avere la maggioranza
E questo ci ha evitato di trovarci al Quirinale Berlusconi chi altri
Ecco io direi stiamo attenti a sottovalutare questo aspetto
Questo è un aspetto brucia
Allora ripeto noi siamo in grado di abbiamo una sufficiente certezza di dire andiamo alle elezioni con l'Agenda Draghi e contrari in qualche modo sostenuto ripeto da chi ci sta
Oppure
Pensiamoci bene prima di buttare nel secchio
Insieme alla prospettiva di un governo in continuità con quello attuale anche una situazione di precarietà al Quirinale che sarebbe veramente preoccupante per il Paese ecco io credo che
Abbiamo di che discutere
E per chi poi a ruoli più in prima linea anche per agire grazie
Grazie Follini la parola al Giovanni Matteoli quel Paolo se agli atti
Buonasera
Io anzitutto vorrei iniziare ricordando anch'io Emanuele Macaluso
E ringraziando Morando delle belle parole e delle immagini commoventi che ci ha fatto vedere questa mattina
Con quell'appello al PD che Emanuele mai iscritto e anzi spesso assai polemico verso il Pd
A rivolto da questo palco
Vorrei aggiungere solo un paio di osservazione dal mille novecentonovantadue io ho avuto una frequentazione quasi quotidiana con Emanuele l'ho mantenuta seppur pochetto più rarefatta
Tra il due mila sei e il due mila quindici quando stavo con il Presidente Napolitano
Alla Presidenza della Repubblica sono stati molti anni molto lunghi e
Poi ho avuto un rapporto politico umano e affettivo assai forte
E vorrei Ri e ricordo che nel due mila quattordici festeggiando i novant'anni di Emanuele al Senato
Egli nel suo intervento al termine dei lavori
Ricordo una frase che aveva utilizzato parlando di Giorgio Amendola
Amendola contraddirsi essi contraddizioni
Emanuele disse questa frase vale anche per me vale per ogni uomo che non sia un oggetto inanimato
Ecco credo che questo elemento vada tenuto ben presente perché in lei nel questo volevo dire a voi che dite lo avete conosciuto
Come me
Che Emanuele spesso in questi ricordi che ci sono stati di di Luís dopo la sua morte o così via è stato un po'tirato da una parte o dall'altra
Confini più politici o più polemici qui non interessa
Quando invece lui ha avuto degli elementi come dire
Forti di fedeltà
Per esempio
Al socialismo
Per esempio a la classe operaia ai lavoratori per esempio agli strati più poveri quelli che gli ricordavano la propria infanzia la propria giovinezza in Sicilia ma anche avuto degli elementi di cambiamento di trasformazione e stato attento all'innovazione come ricordava stamani Enrico Morando e ha avuto una sfera di rapporti umani e politici
Diversificati e varierà un amico fraterno di Valentino Parlato e di Rino Formica
Era un amico fraterno di persone che sarebbero ascrivibili alla destra della costellazione politica italiana e di altre che invece stavano all'estrema Fisk sinistro
E poi Emanuele aveva le sue idiosincrasie diciamo la verità
Con cui che ricorsa le battaglie che abbiamo fatto nella al comitato di redazione delle ragioni del socialismo o in altri momenti lui non sopportava Toni Blair
Al di là spesso del merito delle posizioni di Tony Blair
Così come ultimamente aveva una certa no scarsa sopportazione e mi tengo diciamo così cauto come dire nei confronti di Matteo Renzi
Va bene ma nello stesso team poco qua percepiva qualcosa di quello che si muoveva in quegli ambiti
Lo percepiva anche se considerava che veniva portato avanti rappresentato in modo forzato inadeguato strumentale personalizzato
Ha avuto degli amori folli e non quello diciamo per le compagne della sua vita amori folli su cui io lo provocava spesso verso Corbin Converso Sanders illudendo sì anche su risultati vorrei pancia che poi la storia ha ha cancellato e ha avuto le sue evoluzioni
Io ho avuto il privilegio e di questo ringrazio Claudio Petruccioli
Oltre che Emanuele che non c'è più
Di poter dare una mano a a rivedere a fare un po'di editing a lavorare all'ultimo libro comunisti a modo nostro che a Emanuele ha pubblicato con in questo dibattito serrato stretto
Ravvicinato con Claudio sulla storia del del partito dagli anni in cui lui si è iscritto fino fino alla fine beh e lì in questo corpo a corpo
Questo corpo a corpo
è venuto fuori che è Emanuele togliattiano togliattiano un fin nel midollo ha riconosciuto gli elementi di come dire inadeguati del pensiero e della politica di Togliatti a cominciare da quel cinquantasei che per mezzo volume ha difeso ma nelle ultime pagine
Mette sembra quasi mettere in discussione oppure e nello stesso tempo il fatto che lui fedele alla sinistra
E al pc al Partito Comunista nel due mila sei ricordiamolo sempre fece una campagna seppure in modo non esplicito per il voto alla Rosa nel Pugno
Che vedeva un tentativo di rinascita di una forza socialista di una forza socialista in in Italia Emanuele ha sofferto molto di località umbra la segregazione lui che era un uomo dalla forte socialità e convivialità ha sofferto molto quel momento riuscito a vedere e e questo è stato per lui un grande sollievo l'ultima volta che l'ho visto che sono riuscito a incontrarlo in ospedale
Le lei pagine della copertina prima seconda terza e quarta del volume di Claudio e mi è sembrato per un momento che avessi
Ottenuto l'ultima soddisfazione della sua vita politica
La seconda questione che volevo toccare molto brevemente anche perché Tonini mi ha tolto molto dell'intervento è questa è quella relativa a un problema che io giudico
Assai delicato e che su cui invece ci si esercita o rinviando la questione o con qualche soldo o o affrontandoli in modo confuso contorto e compari sotterfugi che è il problema della presidenza della Repubblica e che si lega a un dato precedente che stamani mi pare è stato ricordato una certa vaghezza strategica
Del Partito Democratico nei confronti della situazione politica e del Governo una vaghezza strategica
Relativa al fatto se Draghi sia una risorsa o se sia un impaccio se sia un nostro governo se quella sia la nostra maggioranza o così via il che nasconde a mio avviso un impaccio una difficoltà il registrare che manca un elemento di convergenza piena con il governo e non perché non si fa questa o quella legge questo quel codicillo notte qualcosa più di fondo perché toglie spazio ha una presenza del partito
Crati me io credo che da questa vaghezza strategica derivi anche il problema di come si si affronta a mio avviso poco e in modo confuso la questione della Presidenza della Repubblica
E questo non dipende né dal fatto se c'è ancora molto tempo né dal non da non disturbare l'attuale presidente della Repubblica quanto da una certa difficoltà
Sì Giorgio Tonini diceva c'è un tentativo di un promoveatur ut amoveatur
Mandiamo Draghi alla Presidenza della Repubblica così il governo ritorna di nuovo un governo politico un governo dei partiti un governo in senso pieno e così via e questo risolve una Grande difficoltà risolte un grande impaccio io non so se questo sia fattibile se sia davvero l'obiettivo se qualcuno pensa che l'importante toglierlo dal Palazzo Chigi il resto si vedrà perché come sapete spesso nelle elezioni presidenziali si entra Pati e si esce cardinale
Quindi
La storia del nostro Paese abbastanza indicativa della difficoltà di raggiungere l'obiettivo
E Tonini diceva giustamente è risibile toglierlo da Palazzo Chigi pensando di ridurne il ruolo e lo spazio per mandarlo poi alla massima magistratura della della della Repubblica
Comunque la questione che su cui vedo un'incertezza è quale oggi il modo come si affronta l'elezione del Presidente
Si cerca di affrontarla con la Sima convergenza possibile
Delle forze politiche per individuare una figura di garanzia
Che dia a tutti
La possibilità di riconoscersi in un punto di riferimento fondamentale per il Paese e che nello stesso tempo è eviti timori rischi di strumentalizzazioni politiche dell'una o dell'altra parte
Questo a mio avviso è un punto delicato
Anche perché sappiamo che l'elezione di un presidente che poi subisce a breve distanza
Un cambiamento della maggioranza che l'hai letto rischia di aprile notevoli difficoltà sia alla maggioranza che al Presidente stesso
Se qualcuno ricorda che cosa è accaduto
Nel due mila otto rispetto alla maggioranza che aveva eletto Giorgio Napolitano nel due mila sei a un punto di paragone credo che oggi le difficoltà sarebbero forse maggiori la preoccupazione sarebbe anche più ampia quindi puntare a una amplissima coalizione è un obiettivo non è detto che ci si riesca
E ci sono altre altri nomi o esiste solo in nome di Draghi su cui si può puntare
E in caso ska su questo si apra un confronto si apra un'interlocuzione tra le forze politiche
Non un interno un'interlocuzione intendo che può essere pubblica o può essere riservata non mi interessa ma quello che mi interessa in modo come si affronta questa questa scadenza io sono perplesso per quello che ha già Giorgio indicava e cioè che essi con le elezioni del due mila venti tre al ravvicinate si affronti in modo come dire il superficiale un passaggio delicato che rischia di consegnare cosa che nel nostro Paese da tanti anni non ha mai avuto avvenuta alle massime cariche istituzionali del Paese alla a una stessa maggioranza politica di parte
Su questo io non temo non temo tanto per i rischi per la democrazia forse qualcosa ci può essere ma non è questo il punto temo per i rischi che riguarda le istituzioni stesse di garanzia
Che si basano su la particolare forma di selezione di scelte ecco insomma in poche parole non consegnare palazzo Chigi e Quirinale ha una parte sola sarebbe un bene per tutti e per questo è bene che ogni parte sia disposta a fare per sei sacrifici messi necessari perché si aggiunga si raggiunga a un'altra forma di individuare per individuare una candidatura seria e realistica
Credo Cristo che sia forse non l'obiettivo massimo
Un obiettivo minimo l'obiettivo riformista se volete ma essenziale grazie
Grazie trovarmi Matteoli allora la parola Paolo sui gatti segue Ranieri bizzarri
Grazie
Io volevo fare alcune osservazioni perché condivido molto dell'impostazione che ha dato Morando la relazione stamattina in particolare la sottolineatura che questa è una grande occasione
Penso tuttavia che le grandi occasioni devono essere viste verrà afferrabile e dal mio punto di vista ci sono dei problemi stamane Previti ha posto una domanda centrale secondo me il sistema e il movimento
Che tuttavia in questo movimenti sistema elettorale il i direttori le intenzioni di voto le dinamiche ma le dinamiche
Le dinamiche elettorali sembrano in movimento e tuttavia c'è una punto immobile e questo punto immobile del PD
Allora tipi di sostegno del PD
Tonini ha ha aggiunto un'osservazione che non c'è una spiegazione buone del perché della catastrofe nel due mila diciotto
Io credo che abbia ragione abbia ragione impartire alta ce ne sono spiega segnatura accademica insomma non voglio vendere la mia insomma perché vale quello che vale ce ne sono altre forse più più adeguate però secondo me esiste e in circolazione una spiegazione
Che è quella che ha vinto ha vinto subito
Il Pd ha perso perché è andato a destra per dirla francamente lo diceva prima giustamente Luciano Fasano queste la spiegazione che ha vinto secondo me dentro il Pd ma anche nel Paese
Ha vinto limiti ha vinto dappertutto
Ora questa spiegazione come giustamente ricordava Luciano
Non ha dati empirici e fans
E falsa nei tredici quando e ha iniziato ad essere elaborata ed è falsa certamente diciotto
Il PD ha perso elettori che sono tra virgolette moderati fortemente arrabbiati per le regioni che diceva che diceva Tonini prima cioè perché hanno sofferto pesantemente i tentativi di ridurre il il debito
Ma i lettori che certamente sono moderati
Che oggi il PD e in questa situazione gli elettori che sono usciti dal PD e che ho un continuo attive in tempi diversi intenzionati lottare
A votare ed i Cinque Stelle e che magari aggiungono anche una domanda ma lei voterebbe anche Pd dicono sì poi andando a vedere in dettaglio chi sono questi e qual è la preferenza ma come dire adesso capi dieci in queste le scoprì che quelli che preferisco un po'di più i cinque stelle ce l'hanno con gli immigrati ce l'hanno con l'Europa sono disaffezione atti
Cioè altre caratteristiche e sono anche contrari ai diritti civili
Allora se noi guardiamo questi dati il dato della stabilità delle intenzioni di voto
Del PD tra riflette certamente forse non lo so non sono una testa di letta ed il gruppo dirigente del Pd una che errore cognitivo
C'è una visione sbagliata di chi sono gli elettori ma forse mi son chiesto sentendo anche di interventi riflette uno stato di fatto tipi di oggi è un partito dimezzata via e che accetta questa situazione
Non vuole essere di più
E queste letture congruente con un silenzio che c'è qui dentro sulla legge elettorale
Perché di fatto dice tra non se ne parla è un partito di questo genere ha bisogno come malaria di una legge proporzionale per sopravvivere o meglio per far sopra il suo ceto politico
Quindi le posizioni sui temi che Letta ha assunto una volta diventato segretario dal ddl Zan a lo ius soli non sono anche se giustificato in questo modo politiche offerte per recuperare i lettori che si son persi ma sono politiche per rispondere a quelli che sono rimasti da questo punto di vista una capacità espansiva molto ridotta allora cosa voglio dire voglio dire che
Forse bisogna se vogliamo ragionare sull'asse culturale deve intendersi conto che oggi il PD è in difensiva di suo elettorato e chiuso
A poche capacità espansive attenzione non è detto che alle prossime amministrative
Non andrà bene alcuni comuni guarda caso fa bene nel delle dei sta di Comuni e Regioni là dove si vota con un sistema non proporzionale dove c'è la possibilità discende da sé Presidente se noi guardiamo le ultime regionali e inviterei di fare lo stesso calcolo alle prossime amministrative se calcoliamo il voto al partito Pd sul totale dei voti di lista il Pd sta perdendo elettori anche se i posti in cui anche i posti in cui ha vinto la la Regione
E questo al nord al sud e altrove e la stessa cosa potrebbe capitare anche a Milano dove si pensa di vincere in altri posti dove speriamo di vincere
Per cui io credo che
Oggi ragionare sul su un asse culturale di tipo riformista significa riconoscere che il gruppo dirigente del Pd ha accettato
Di essere quello che di fatto è uscito dal diciotto non c'ho altre spiegazioni
A questa realtà
Dopodiché e possibile ragionare in termini diversi per esempio sugli immigrati e giusta per il punto di vista la posizione sulla diretta su Loewe sculture ma certo
A partire dal fatto che si riconosca che una parte consistente dei propri elettori ma non di oggi ma anche del passato sono anti immigrati
Che si accetti una funzione pedagogica che si dica chiaramente che cosa si vuol fare in temi di integrazione quanto Pizzocolo culturale nuovi scambia noi indigeni scambiamo con i nuovi ospiti
Argomenti cioè che in cui si entri nel merito su i processi effettivi integrazione cosa che il PD in questi tentare io non ha mai fatto
Anche se è un apporto da parte cospicua i suoi lettorato fin dagli anni novanta era anti immigrati
La stessa cosa possiamo dire su i diritti civili
Io credo che
Si può pensare in modo in modo in modo orario diverso ma la posizione di assoluta chiusura da parte del PD sulla ddl Zanna indica un problema
Perché era possibile secondo me ragionare in termini diversi perché non tutti i quattro commi del primo articolo erano fuori discussione
Hanno aperto ampie discussioni anche all'interno di settori non certamente cattolici e questo come dire cioè in altre parole la l'arroccamento del PD di fatto diventa uno stacco lotte
E poi la legge elettorale
Penso di qui non se ne è parlato molto ma la legge elettorale un tema
Centrale ovviamente
Ma la cosa sulla quale mi colpisce e che di legge elettorale si parla soprattutto e giustamente sia ben chiaro dal punto di vista del meccanismo pere consolidare stabilizzare il governo e sono d'accordo
Per cui il problema o del premio Grecia maggioritari va bene però non si parte der discusso legge elettorale tra la domanda centrale in questo Paese abbia avuto nei passati dieci anni la più grande crisi di rappresentanza dei democrazie europee
Milioni di lettori hanno rifiutato partiti tradizionali una crisi al radicale di rappresentanza allora viene una domanda banale stupida
Ma possiamo veramente permetterci in queste circostanze in cui l'idea di partito stati fatturando dagli elettori
L'idea cioè di un modello di rappresentanza fondato sui partiti che la caratteristica tipica i sistemi europei questo sta scomparendo
Bene solo da questo punto di vista la domanda banale in fondo stupida è ma possiamo veramente per permetterci una scelta dei candidati basata sullo scrutinio di lista
Come di fatto
Come di fatto implicito della citazione non si stima professionale anche con il premier
Qui in altre parole nella idea di riforma e di asse di cultura dobbiamo porre al centro anche la ricostruzione di un rapporto di rappresentanza
Fondato sul collegio ora suo
Pochi ero tutti i possibili limiti
Il modello di collegio un modello che completamente diverso da quello europeo sui partiti che ha problemi giganteschi
Non li ignoro però a un punto di un punto centrale che si gioca sul rapporto personale tra il rappresentante rappresentato
Questo al punto in cui siamo
Pur consapevole ripeto di tutti i limiti questo è un problema che dovremmo discutere affrontare
L'ultima cosa e poi chiudo
Credo che uno delle occasioni e opportunità e che sistema in movimento
Il sistema anche politico dei partiti movimento
Allora a me pare che
Un aspetto di questa dinamica e riconoscere ne parlava Petruccioli sul bipolarismo riconoscere che con chi scegliamo di giocare lo dico allearsi ma con chi giochiamo giocare di sponda se volete con chi pensiamo di interi di perché
Finito Trachi spero più tardi possibile per ragioni ovvie ci stava il problema dei costi una dinamica di sistema
Che sia un tantino più normale di quella che ha bevuto nel passato
Racconti pensiamo di giocare pensiamo di giocare con loro un partito che ha chiare i referenti
Con la destra fascista che rappresenta settori che non sono trainanti diciamocelo francamente
Oppure siamo costretti dovremmo porci il problema di dialogare e di giocare con un partito al cui interno sono dinamiche e che rappresentano piaccia o non piaccia settori importanti di questo Paese
Ora essere riformisti significa anche prendere atto della realtà oggi prego Vernarelli bisogna prego questo Paese mio partito dei punti di massimo sviluppo
Tutto va bene bisogna certamente
Duro aggiornare i temi di locomotive di vagoni un errore quindi capisco benissimo gli argomenti di molti economisti molti amici che lavorano nel Sud però di fatto e inevitabile oggi ragionare in termini di riforma
Dialogare con la lega
Io nulla nuovo come dire
Rutelli molte idee su come si possa fare ma certo che la demonizzazione continua della lirica significa chiudere un'opportunità
Grazie
Paolo Africa finora la parola Ranieri bizzarri
Senta no
RAI o ho trovato ritorno un pochino alla relazione di Enrico perché l'aspetto trovato mi ha colpito molto e mi è piaciuto molto l'aspetto direi metodologico
Più concordo con molte altre cose naturalmente
In realtà della alla riassumerei la cosa che mi ha colpito su questa idea proposta di una dialettica che poi in realtà recuperando l'idea diffusa ma band vendetta ben ben espressa
Tra forme della sinistra che poi hanno il contenitore nel PPI piuttosto che magari in un campo anche più grande del centro sinistra
Ma che in qualche maniera si basa poi sulla capacità di essere realmente efficaci
Cioè se capisco bene ed è un
Un qualcosa che ha una sua logica l'idea redistributiva di picchetti ed i suoi seguaci anche italiani è un po'qualcosa che poi non regge alla prova dei fatti
Ora io condivido questo approccio però credo che ci sia anche qualcosa di più cioè io credo che ci siano delle le non so come altro dirlo
Delle premesse e Pistelli che no alla società liberale suscita liberale una società aperta io ho l'impressione che le idee di picchetti e dei seguaci o comunque questa
Questo voler tornare su aspetti redistributivi su alcuni richiami del pauperismo siano un po'una forma di chiusura la Società aperta si chiude in questo modo e allora non è stato come dire riuscito ad un'altra persona che che coprite ci ha portato via ma mi viene in mente Luciano Pellicani quando raccontava di San Giovanni Crisostomo che di fronte alla platea diceva uno tu sei un a un ricco tu sei un ladro no io non sono un ladro
Allora tuo padre un l'altro
L'atto no null'altro perché inevitabilmente questo doveva essere successa un gioco a somma zero in un mercato in cui non si poteva produrre ricchezza
Questo è quello che portava poi
A giudizio
Ora c'è una cartina al tornasole secondo mio punto di vista che può in qualche maniera farci capire perché poi è un problema di interazioni anche con persone fisiche con forze politiche con idee politiche che stanno dentro il Pd fuori dal Pd
Ed è l'atteggiamento che tra l'altro in un'epoca di pandemia sia nei confronti di alcune fattori da conoscenza tra cui per esempio
La dialettica scientifica
Io insomma faccio notare che come ha anche ricordato Enrico che in undici mesi siamo arrivati a Baccini salva vita di questo sito questo è un trionfo della società liberaldemocratica un trionfo
Di una società aperta di una società che attraverso le accademie ovvero
Le le parti che sono preposte all'istruzione e alla diffusione una cultura universale innestata una logica di mercato di protezione tra l'altro
Delle proprietà intellettuali ha generato un qualcosa che importante per tutti
E
Questo chiarificato molto bene allora uno potrebbe anche cercare di capire rispetto a questo o ad altre cose simili come è stato l'atteggiamento di parte del populismo populismo che io vedo presente a destra e a sinistra ma di questo si è già parlato
Perché è chiaro che la scienza nel suo rifiuto della dell'autoritarismo nel suo proporre visioni diverse di fronte alla prova dei fatti è le all'etica dei fatti è quello che in in maniera dato anche la alla società
E allora io credo che insomma sia a destra sia a sinistra c'è un tentativo di relativizzare i risultati scientifici badate bene non solo sulla pandemia quando si comincia tirare fuori il principio di massima precauzione ma ha parlato Umberto l'ha accennato
Qualcosa che alla fine non vede nel costo beneficio di fronte ai fatti un'analisi corretta semplicemente mette il costo al massimo partendo dal presupposto che comunque ci può essere un rischio in quello che si fa
E questo non si applica certo solo sull'ambito medico si applica punto sulle politiche energetiche l'ambiente certe questa è una forma di populismo questo la forma sono polli al
Si antepone delle policy scoop cui poi noi dobbiamo andare interagire come persone riformiste di sinistri
C'è un discredito della competizione delle idee
Si è partiti con l'idea dei brevetti dei vaccini che comunque in qualche maniera veniva declinata
In modo diverso adesso c'è insomma c'è stata quest'estate io vengo da Pisa c'è stato abbiamo avuto molta pubblicità
Un attacco all'idea che non ci debbano essere scuole di eccellenza a cui si potrebbe rispondere che però i vaccini sono stati sviluppati a Oxford
Allena i dieci all'Harvard Medical Scurto non proprio in accademie questa cosa importante Tom tanto perché la scienza vive anche dei risultati minimi ottenuti dall'ultimo ricercatore dell'ultimo istituto di ricerca del mondo quello meno finanziato ma perché senza la competizione delle idee
Accusando la scienza di essere come dire il tram gancio di traino da società neo liberista
Si vuole colpire l'idea di base della Società aperti ovvero la competizione per ottenere ricchezza la distruzione creatrice
Si fa lì perché è una premesse piste
E poi c'è l'utilizzo di concetti farà scientifici che vengono proposti ora questa è una tradizione sotto accettare il sistema tolemaico per mettere a terra al centro dell'universo è stato fatto tanti e tanti secoli fa
Però adesso si comincia a fare su diciamo così così e minori ma sempre con un valore etico si tira la giacca la scienza su questioni che attengono a scelte politiche l'identità di genere
Le posso ricordare altri
Che sono questioni che sono legati senz'altro ha un aspetto di scelta della politica della società della libertà di ognuno ma a cui non si può pretende di dare un fondamento scientifico
Se non di dire che naturalmente l'infrastruttura Neuro biologica di chiunque da i comportamenti o diciamo è alla base di alcuni o almeno presuppone alcuni dei comportamenti ma non c'è un determinismo diretto ecco io credo che si debba guardare questi segnali perché senza voler andare poi da una logica che insomma giustamente sentivo Tonini
Definiva come come dire un la una discussione molto politichese sul fatto contendibilità non contendibilità mi chiedo per fare un esempio pratico col ministro speranza che dice con la pandemia facciamo finalmente i conti con il neoliberismo cosa dobbiamo fare
Fa parte del riformismo anche se uno si deve
Io non non pensa scomuniche penso però che la bussola della Società aperta ci debba guidare e ci debba guidare anche nelle nostre prospettive di una forza riformista e di centrosinistra per il governo del paese grazie
Prima di passare
Alle diciotto e trenta alla presentazione volume di Salvati eccetera eccetera
Dare la parola a Flavio Rossi sui iscritto a parlare
Ma io sono un pensionato operaio dalla Fincantieri
Che
Ha fatto il segretario di una sezione di settecento iscritti
Ai tempi
Dove era una sessione di tutti i riformisti operai lei era la patria di Giorgio Napolitano di Emanuele Macaluso di meno Poli di Ranieri in ultimo di Morando
Di Chiaromonte un Galà in coro
Quindi
Dove li si faceva la cosiddetta battaglia delle idee dal confronto anche troppo in quei casi in quelle riunioni affumicate unico di fumo la faceva da padrone qui si discuteva eh sì estraeva come richiamava saluto il succo delle idee per cui si andava avanti tempi difficili
La chiara dall'organismo
Dove c'erano quelli che professavano né con lo Stato né con le Brigate Rosse
C'erano quelli che diffondevano i giornali per le battaglie che ha per fortuna che ci sono state allora con quale istruttore tale che oggi quelli sarebbero al governo del Paese coinvolte
Con questa classe politica enologia non si reggeva in questo momento molti contro di quella portata secondo me magari sbaglio ma non lo so dalla fortuna controprove non c'è
Quindi
Ci andava avanti in questo modo poi siamo stati tutti i prepensionati con l'amianto che veniva vera la Fincantieri
C'ha mandato via io cinquant'anni che sono entrata a quattordici anni meno fatto trentaquattro me l'ha dato sei con una modica pensione che veniva fatta sui dieci anni perché le pensioni meno fatti tre anni cinque anni e dieci io sono poi dei dieci i mila duecentocinquanta euro essendo andato via cinquanta di io ero consapevole che se non avevo delle disponibilità a quest'ora che non settanta sarei iscritta la povertà
Sapevo già quando ho fatto questa scelta e sapremo già che terme ci vuole uno di quelli che non prende di pensione o che ne prenda poca che paghi per me ma che io mi sono già mangiato quello che c'ho messo io è intitolare farebbe tranvieri da divenne Fincantieri
Tre quarti non lo sanno questo che dopo vent'anni di pensione ci vuole un altro capaci di quelli che pensione non è a non le prende non è prenderà se non cambiano le cose
Questi sono i termini
Con cui io un'ombra tocca fanno a Brera perché sarebbe interessante andare sui diritti su quelli che non ce l'hanno e si capirebbe tante cose ma alla brevità mi porta a camminare perché voglio fare però questi sono i temi perché non siamo già credibili in parte non mi si venga a fare la versione che lo so benissimo io prima che mi si venga detto che per distribuire bisogna fare richiesta lo so anche io
Non c'ho bisogno di versioni che io sono un ignorante di terza elementare match arrivano solo e per costruire una ricchezza bisogna deteneva malata te la faccio vedere se no non si può distribuire lente si distribuisce la miseria
Semplice
Quindi
Se il poi ora vuole fare delle considerazioni politiche per camminare
è chiaro che
Nel partito dove i segretari se vengono quei gazebo
Dove su questo sarebbe rievocare tutte le cose di Macaluso no
è tutto resto diete è chiaro che poi è venuto a rotatoria che è una parola che a me non piace per niente perché non sono da rottamare no dalla vita da nessuna parte
Poi sono successe le cose che sono successe abbiamo introdotto le primarie che quando ci venivano bene erano belle quand'erano da contest
Mare venivano votare i senegalesi cioè quando non ci piaceva l'esito era il fatto che sono venuti gli stranieri e tutto resto dietro Sessa regolare dottore e siamo arrivati
Ai punti cunicoli state evocate non la voglio fare lunga su questo poiché è un problema serio
è successo che ero dall'attuale sei inciampato
Purtroppo la boria andata a fare un referendum quando Berlusconi è sceso dal carro ci era già capitato D'Alema con una lupa su questa questione derivava intervenuta più grave convinto di fare un sol boccone lana spettata al bar con l'ha sparato andata fare referendum ha perso e poi c'ha aggiunto pure che si ritira di tutto di più la Rai una catastrofe
Va il che anche perché comunque poteva servire pur non condividendo abbastanza porti al già la vita ad attendere
Allora mi riconosco una cosa almeno questa è la riconosco che Riva riconosciuta non la seconda la prima quello che ci ha invitato perché saremmo già a posto controprova non ce ne non sarebbe già
Salvini premia questa sarà evitata perché il nostro segretario Amato vivono perché noi non abbiamo aderito ma non l'ho fatta lunga dai quali sono le ragioni se non vado troppo avanti al PD ai tempi e quaranta cinquanta persone di una sessione che ai tempi e aveva più centottanta da settecento cinquanta non avere i tappini Palladio anni che sto benissimo Morando
Forse se avendo avuto notizie che guerra manderò piccoli o anche l'affidabilità voli di discutere su Onderon piccoli Omnia
Quindi risultato
Cosa succede con merito l'ha avuto
Perché fosse stato per Zingaretti saremo a posto sarebbe adatta a votare e penso che Salvini sarebbe stato tre
La controprova non c'è acqua con questo sì è parificato può di tutte le questioni che non condivido dal punto di vista politico
Questo merito gli va riconosciuto il secondo mi interessa meno quello di tradire interessato in questo importante
Questa di i risultati abbastanza scontato perché sigarette o voi voleva andare alla prova perché aveva detto se prendo il ventidue ho vinto possibile cavata centodiciotto era un gioco da bambini quel partito che poi ha detto che ha costi folli in un partito normale nostro servizio nei propri direttiva da sé una commissione richiede calda diradata grossa probabilmente era in un momento di rabbia voglio trovargli una giustificazione no
Quindi questo sì quindi adesso arriva una proposta cosa farei vuol capitato molto bene due interventi lo chiedo a voi che siete persone prodotte che possono con l'occhiale ho finito
L'unica chance cadiamo e quella di andare al confronto elettorale incontrati
Capite lavorate io la vedo così andare al confronto elettorale condanni Tiki statista chi spara con un quadro di Cinquestelle quelli che sono gli stretti tutti gli altri chi non ci sta non ci sta non so se draga dico io dica a voi che avete contatti no io sono un umile lavoratore nella vigna dove dichiarava il papa Ratzinger no questa è l'unica chance italiane chi ci sta ci sta si va al confronto elettorale come Daniele stime cosa succede non vedo altre chance
E con questo concludo
Grazie a Flavio Rossi adesso passiamo alla alla seconda parte della nostra discussione pomeridiana con la presentazione del volume liberalismo inclusivo un futuro un futuro possibile per il nostro angolo di mondo a cura di Michele Salvati e Norberto il Moro ne discutono come Michele Salvati Alessandro Barbano Giancarlo Bosetti Marco Leonardi Claudia Mancina coordinati
Emilia Panatta giornalista del Sole ventiquattro Ore chiederei divenire alla presidenza
Di assumere
La dove Mancino ecco l'acqua mille appare
Qui qui io io lascio Ramponi
A voi
Salvo ricordare che domani mattina dalle otto e mezzo le nove e mezzo c'è la seduta dedicata al rinnovo degli organismi di Libertà eguale
E quindi invito tutti diciamo così a partecipare anche a questi con una levata che non è una rete levataccia mattutina normale normale alzata mattutino
Alle nove e mezzo ricominciamo il dibattito per poi concludono ferro intorno alle dodici dodici e trenta con l'intervento conclusivo di Claudia Mancina
Per cui
Sì
Casuali casuali democraticità democrazia e dire
Buona sera
Io sono Emilia Patta giornalista del Sole ventiquattro Ore cornista parlamentare umile cronista parlamentare
E do subito la parola all'autore del libro di cui discuteremo Michele Salvati
Coautore con Norberto dir morte di questo libro che ha già dal titolo molto bello liberalismo inclusivo un futuro possibile per il nostro angolo di mondo l'angolo di mondo è quello delle
Dell'Europa dell'America delle società sviluppate in cui c'è ci sono regimi liberal-democratici e poi avvieremo la discussione
Grazie
Classe mille
I rilievi sono inizio alcuni ringraziamenti così comincia a ringraziare il direttivo di Libertà eguale
Capita l'occasione di presentare un
Allenatori che l'hanno effettivamente eletto solo una versione qualcosa letto solo adesso nel parziale del libro un libro che ancora non è stato pubblicato gli autori di rimorchi figlio avevamo avuto l'assicurazione da parte di Feltrinelli che il libro sarebbe stato pubblicato e sulla base di questa assicurazione che non abbiamo acconsentito anzi abbiamo stimolato
Si sente
Perfetto così si sente meglio
Va bene OK perfetto
Allora ringraziamenti il primo ringraziamento al direttivo di libertà uguale
Non mi dispiace che gli stessi relatori questa tavola rotonda abbiano ricevuto la lezione parziale libro non ancora quella definitiva io valuto l'assicurazione noi avevamo avuto rassicurazione
Che il libro sequestro disponibile anche per l'acquisto di Sam con libri che si sono già giù come vedete per da parte da parte del pubblico non è stato così e quindi
Queste sono
La cosa da fare in questa maniera questa è la prima ringraziamento che voglio fare il secondo ringraziamento e soprattutto per Enrico Morando che ha costruito una parte della sua relazione il riferimento al liberalismo inclusivo e via mi ha dato diciamo uno suo interpretazione con la quale concordiamo e speriamo che questa sia l'interpretazione che prevalga non è detto che sia questa
Naturalmente
Ringraziamo chi ci ascolta non avendo potuto leggere il libro per avendo diciamo gli amici di libertà è uguale amici personali che con libertà e quale hanno un atteggiamento di affettuoso
Diciamo
Scetticismo quello che suscita che coltivavo una nobile illusione fra questi anche un sindaco di Orvieto
Che questa città non dovrebbe dimentica Toni Concina che qui presente ci ascolta
Che c'era durante
L'ottava c'ha rallegrato con le sue interpretazioni pianistiche almeno relegato alcuni che avevano a cui le spediva
Ho appena detto che l'interpretazione che questa che stampa questa mattina ha avuto il nostro adatto del nostro libro Morando sì va bene e speriamo sia quella che prevalga
è un'interpretazione se volete ottimistica e l'ottimismo della volontà dove avesse un carattere connaturale al processo al riformismo
Il carattere comune di due grandi riformisti che abbiamo ricordato questa mattina e a quello che ci ha ricordato Ceccanti poco fa
E questo o quello che arriva soprattutto questo tipo di Attardi atteggiamento molto ottimistico e molto diciamo sì ti devo profondo ti visto forse la possibilità di un mutamento a livello internazionale di una narrativa egemone
E quella su chi crede in particolare diciamo Norberto Gilmore rinvio coautore a tutti a molti io otto anche però lo pseudonimo ma grande esempio di un riformismo socialdemocratico nel quale ho avuto il piacere di interagire per via e-mail custodire il numero delle mail che ci siamo sentiti tira tra Milano l'America durante quest'anno l'anno in cui l'abbiamo scritto centrati stavo agosto dell'anno scorso ad agosto di quest'anno
Credo che siano ben oltre il centinaio
Ma un altro carattere del riformismo è quello di partire da un'analisi la più competente realistica e spassionata della situazione in cui siamo
Di identificare con chiarezza le difficoltà con le quali ci si scontra si scontra una posizione politica come la nostra a livello internazionale in particolare c'erano in Italia
Ed è per questo per non spegnere una visione ottimistica
Ma per confermarla diciamo mostrandogli ostacoli ostacoli che riserviamo superabile che si incontra che presento una descrizione del libero quel quel procedo rapidamente che da un'idea diciamo di quale sia il peso degli ostacoli
Che dobbiamo superare
E spero che l'autore in e perché perché a hanno letto tutto considerato la versione leggibile del libro le seconde volse
Seguono conto in modo equilibrato come ho fatto come ha fatto Morando sia della possibilità di superare questi ostacoli degli ostacoli che una nuova fase di liberalismo inclusivo ci pone le no sia della possibilità sia della difficoltà forte di questi e soprattutto diciamo dell'incompletezza del nostro libro come guida per una azione riformisti caro no del nostro disgraziato sistema politico quello che abbiamo descritto qui c.t. qui da ultimo allora la tesi del libro di salvati firmò che una risposta politica di sinistra
Ha problemi che si pongono globalizzazione progresso scientifico emergenza ambientale Fatah cercata nell'ambito del liberalismo inclusivo la ragione per cui usiamo queste espressioni insolite
Si basa su tre principali motivazione
La prima è che liberalismo inclusivo in opposizione a fondamentalismo di mercato non è una categoria che si riferisce al conflitto ideologico tra testa sì e sinistra non una categorica
Ma un potenziale esito del capitalismo contemporaneo che scaturisce dalla crisi a nostro avviso irreversibile
Della narrativa neoliberista fermate sì all'inizio degli anni ottanta del secolo scorso
Questo però costringe la sinistra a fare i conti con un sistema economico compatibile con un regime politico liberaldemocratico e conduce subito la principale difficoltà che la sinistra incontra nel sostenere i suoi obiettivi di maggiore uguaglianza si sistema economico e e deve restare fondato sulla libertà di mercato e di impresa
Questo è il nostro tema di fondo attualmente
E il problema della compatibilità discussione ospite spesi libri siamo con veglia a bizzeffe tra capitalismo democrazia liberalismo
La seconda
La seconda botta motivazione
E in parte conseguenza della prima
Riferirsi a un esito possibile del capitalismo contemporaneo Oscar Cola l'appropriazione del liberalismo inclusivo da parte di tradizioni ideologiche specifiche
Con lunghe storie di successi fallimenti e partigianerie
Socialisti cristiano liberale ambientalisti e tanti altri insomma tutti coloro che condividono un programma di liberalismo inclusivo e di progresso verso la maggiore uguaglianza devono trovarsi a loro agio
Se sono veramente delibera
E la terza motivazione è che essa consente di identificare meglio nemici gli avversari
I nemici sono coloro che negano la democrazia rappresentativa la rullo sullo e i diritti fondamentali delle persone gli avversari sono coloro che o per ragioni scientifica o coloro ritengono siano scientifica
O per interessi personali di ceto o per puro conservatorismo
Credono che con aggiustamenti più o meno profondi e radicali si possa continuare sulla base delle politiche e del modo di regolazione del Colonia affermata sì
Durante il periodo della rivoluzione conservatrice durante la seconda fase del capitalismo diciamo prospetta ecco perché quello che vi sia facce Vega dagli anni ottanta essendo la prima fase naturalmente i trent'anni gloriosi dell'immediato dopoguerra
Ma la sinistra deve stare anche molto attenta insomma queste diciamo suo avversario i nemici sono quelli che nega il liberalismo
A sinistra protestare anche attenta a frange non liberali che allignano al suo interno
Suo passato non liberale
Presto questo comune anche al posizioni tra Chiesa cattolica e cristiana che oggi posizioni non liberale del passato
O l'opportunismo elettorale
Cioè il desiderio di venire incontro a domande elettorali evidenti anche alcune che sono emerse dalla discussione di oggi
Do la rendono immune da deviazioni i libera
Queste tesi sono enunciate nell'introduzione i primi due capitoli del libro e poi sono illustrate attraverso la analisi approfondite
Delle due grandi fasi economico politiche che hanno attraversato nel dopoguerra tutti i paesi che sono attualmente economie capitalistiche sviluppate rette da regimi livelli democratici
Cioè il modo occidentale per intenderci includendo aspramente anche Giappone fra i Paesi asiatici eccetera pensi statici sviluppati e democratici
Il breve capitoletto per capitoletto finale dedicato all'Italia porre soltanto l'interrogativo se a seguito dalla grande svolta europea della Next Generation Jiu
L'Italia riuscirà a essere parte trainante in un processo politico che dovrà comprendere l'intero angolo di mondo a cui noi apparteniamo
Dato il degrado economico e politico del nostro Paese è un esito molto difficile di per sé ma dopo la decisore di Mattarella a nostro avviso un grande statista così un grande presidente della Repubblica
E la nomina di Draghi al Presidente del Consiglio forse forse non è impossibile il libro però non entra nei dibattiti che alimentano giornali e passioni di politici e commentatori
Giustamente interessati all'esito delle prossime elezioni amministrative o a quelle del Presidente della Repubblica o le future elezioni politiche se anticipate o a scadenza naturale
In questo contesto nazionale qualche utilità può avere oggi il quale utilità Rocco isolato ma politologico interesse posso citare oggi un libro che parla di tutt'altro
Vivo come liberalismo inclusivo e fosse solo un'utilità differite
A lunga scadenza
Il dibattito che abbiamo sentito oggi e tutto suoi popolar realmente stato su tutte le questioni che riguardano l'Italia i dibattiti che solo diciamo severo sui giornali quadrate non ho niente contro questi io le leghe li leggo appassionatamente ne prendo nota
Su dibattiti necessarie
E ovviamente molto concreti naturalmente però tenere presente che diciamo libro non da molte soluzioni così corpo subito presso per venire a capo di questi dibattiti di queste cose di cui si discute
è una sinistra nazionale travagliata da problemi identitari non risolti
Che creolo suo interno conflitti dando così e all'esterno la difficile decifrabili ITA dei suoi obiettivi delle sue proposte per questa sinistra ma anche per la destra liberale piccola destra liberale nel nostro Paese non è grande neanche la sinistra liberale e se ne va
Una discussione radicale accompagnata da analisi storiche
Ed economiche approfondite potrebbe fosse col tempo rivelarsi utile
Definiamo questa breve presentazione Colette avvertenze
Che concludono l'introduzione al libro tre avvertenze che esistono tutte sulle difficoltà che incontra una possibile nuova fase di liberalismo inclusivo
Un possibile ripetizione in altri termini ma profondamente differente sarà profondamente differente dei trent'anni gloriosi di cui tutti sono in gamba Solino baratti adesso adesso
La prima avvertenza riguarda il fatto che il libro è stato scritto da due eccolo visti
Forse con una maggiore informazione storica Polito logica e internazionale di alcuni dei loro colleghi anche se
Sta rimediato rapidamente a pesanti fetta di formazione su questi settori fondamentali per l'interpretazione della realtà
L'auspicabile vita politica di una nuova fase di liberalismo inclusivo è una premessa seppur sufficientemente motivata
Per lo storico troviamo come premessa la motiviamo sono dedicati i primi due capitoli ma non pretendiamo che si alto frolla premesso non entriamo in tutta la discussione di filosofia politica
Che giustifica l'uguaglianza o comunque giustifica il liberalismo il nostro tipo direbbe il liberalismo inclusivo
Come economisti no
Di il grosso deliberò non riguarda dovunque la premessa ma riguarda la possibilità nel tipo di capitalismo che si sta sviluppando oggi se non si supera uno il teste di sufficiente realismo se quella possibilità proprio non c'è e c'è invece il rischio che impegnatosi in questo tentativo si spreca erede Venezie e potrebbero crearsi anche esiti peggiori sarebbe inutile o controproducente porsi l'obiettivo politico di un liberalismo inclusivo
Come coro visti dimostrare l'esistenza di una sufficiente realismo dell'obiettivo politico dunque l'esistenza di una possibilità concreta di una nuova fase di liberalismo inclusivo nel nostro angolo di mondo che però è un grossissimo angolo in termini di PIL in termini di conoscenze storiche di conoscenze diciamo tecniche ed economiche e di militari naturalmente
No è stato il nostro sforzo maggiore
In una prima versione il sottotitolo suggerito sull'episodio
Da lì dall'editore otto in questo libro era un futuro auspicabile per il nostro angolo di mondo mentre noi insistevano superano auspicabile è possibile
Ma poiché la preferenza delle Vittorio nota una editore molto grave per un solo aggettivo del titolo ieri superabile abbiamo portata per un futuro possibile
E siamo molto grati all'esito alla editore per averci costretto a questa scelta meglio così
La seconda avvertenza allo scopo di frenare una comprensibile aspettativa da parte dei lettori
Il liberalismo inclusivo nelle sue diverse materializzazione di storiche riguarda solo gli aspetti più generali di una nuova fase internazionale per i Paesi economicamente avanzati retti da democrazie liberali ciò significa che questa nuova fase sicuramente contrasta costrette sì è politico economico nazionali
Neo liberista nel senso che non rispettano l'inclusività sociale ho e chi no nazionaliste che non rispettano i principi di uno stato democratico di diritto essa però lascia aperti ai singoli Stati una grande varietà di strategie può politiche iscrivibile in onda il vasto genere del liberalismo inclusivo include tutte praticamente tutte quelle discussioni in Italia oggi
Altezza dei loro proponenti no e anche forse oggettivamente appartengono quel di cui si è discusso oggi a un liberalismo inclusivo naturalmente
No quindi via somma le nostre categorie non risolvono da sole il problema delle scelte politiche nazionali
Stando alle loro dichiarazioni nell'ambito del centrosinistra italiano
Le posizioni di letta Orlando Bettini Zingaretti Querini speranza Renzi Calenda stanno tutti bene bastano tutti dentro basta teoria generale del liberalismo inclusivo
E forse ci sta pure
Oggi la posizione di Forza Italia
E fosse chissà forse il futuro anche altri si avvicinano a questo
Una scelta politica richiede dunque molte altre informazioni e valutazioni relativi a circostanze economiche sociali e culturali proprie di ogni singolo Paese
Oltre che un giudizio non facile sulla affidabilità delle dichiarazioni dei leader politici poche propongono queste diverse specificazioni di liberalismo inclusivo
E la terza sentenza
Riguarda le prove alle quali questo è una vertenza che va bene per il breve periodo oggi lo di socialità
La terza sbalzo al futuro
Riguarda le prove alle quali le democrazie liberali saranno chiamate nei prossimi anni questa forma di governo e frase
E tollera molto male tensioni estreme dovuti a guerre epidemie dissesti ambientale scarsità di risorse
Essenziale
è il frutto di un lungo e drammatico processo storico iniziato in Europa quattro secoli fa
E giunto a maturazione del secondo dopoguerra solo a loro la gran parte dei paesi più facciamo riferimento sono diventati democrazie liberaldemocratico senso proprio sessione del voto alle donne è stato il passaggio formalmente
Democrazia liberale non ha fortemente fondamenta culturali sicure altro al di fuori dall'euro seppure conserva ancora
Ed euro
A proposito delle minacce ambientali per fare l'esempio più ovvio
Si rifletta soltanto alla difficoltà di gestione dei conflitti distributivi
Che ne conseguono che ne conseguiranno e alla facilità con la quale imprenditori politici potranno approfittare del disagio dei direttori per rovesciare politiche imposte dalla necessità di riduzione dei gas serra serra
E alle conseguenze nazionali e internazionali che ci sarebbe o se ciò non avvenisse
Cioè se ciò avviene saranno una riduzione molto forte
Dei due il tenore di vita in gran parte degli stati nazionali tutti negli Stati nazionali ma implica alcuni particolari e con diciamo battaglie diciamo distributive estreme chi deve pagare di più è una cosa di questo genere
E principe senza eguali che esso avrebbe se ciò non avvenisse e nostro pianeta entrasse in una situazione irreversibile
Irreversibile di disastro abilità di crisi ambientale traumatica e il reversibile
La prospettiva politica suggerito nel nostro libero noi crediamo che sia auspicabile e possibile
A domanda tragica e fino a quando e in che misura
Saremo in grado di perseguirla perché così conciliare liberalismo
Che attenzione per le condizioni degli strati più poveri della società e possibilmente non è facile neanche questo
Ma è possibile e molti più basso dei libri o solo le ricerche farlo vedere che questi cosa sta in realtà per legge questa concitazione al primo che il silenzio conciliabilità di
Democrazia democrazia liberalismo e crescita economica che Stefano
Sacconi Empoli intervento controllato ed attento dello Stato in questi processi
è possibile lo vedo come possibile lo vedo prove se non esistesse questo dramma ambientale gamba ambientale
è una
è un vero grandissimo problema che riguarderà i nostri figli i nostri nipoti va di cui dobbiamo tener conto anche adesso
Solo ho messo un po'in evidenza gli aspetti diciamo meno
Aspetti che fosse diciamo Morando
Non ha accentuato tra i tavoli Basile diciamo più ottimistica positiva diciamo dei contributi che possono derivare da questo libro a cui abbiamo dedicato
Attraverso continuamente stranita riaprire
Gran parte del da parte senza tutto al tutto l'anno passato a partire da agosto a partire da una recessione critica del libro privo di di dell'ultimo libro di i picchetti da parte da parte di dir vola che ne aveva girato cui avevo risposto detto il tutto è partito da lì lungo capitolo capitolo senza essersi e questo è il titolo vi ringrazio potuto leggere per poter dare un'idea tale e che cos'è questo libro sono curioso di sentire presso che sia quelle dei di scarsa grazie
Grazie
Chiamerei il direttore di Reset Giancarlo Bosetti a completare questa presentazione insomma anche in base a quello che ha detto il professore grazie
Alla presidenza fingono di capire quello che dite perché di qua non si capisce nulla bisogna portarsi lì per ascoltare l'intervento
Quindi quanto annuiscono non ci credete
Dovendo dire in pochi minuti
Dichiarando innanzitutto di essere molto contento di stare qua nella sede dei dibattiti con Emanuele Macaluso con Luciano Cafagna
Che mi sarebbe piaciuto poi sentire il commento di questi due al libro di Michele Salvati
Ma io dovendo dire in pochi minuti che cos'è e avendo ascoltato la sua presentazione devo dire che mi mi concentrerei in maniera anche più più lusinghiera sul su quello che il libro rappresenta specialmente parlando d'archi presumo non l'abbia letto perché Feltrinelli ritardo di però non è ancora disponibile
Il libro contiene una sorpresa nella sorpresa e il tentativo
Molto bene abbozzato di una di una teoria
Di una teoria è un libro di idee un libro che si confronta con le idee un libro che si confronta anche con la storia delle idee
E in un contesto come questo presumo affamato di toccare questioni di policy making delle scelte da fare
Tra chi in Europa eccetera il libro offre sì una piattaforma di di di policy making ma c'è dell'altro c'è di più c'è una sorpresa c'è
Una proposta di Teoria
Generale dei cicli politici
Decisivi i politici che possiamo chiamare una teoria della narrativa egemone
Ora non è un algoritmo universale come non so altre può altre cose uscite perché i tempi come il lavoro di asse modulabili sono è un tentativo universale di spiegarne il le ragioni che hanno reso possibile e rendono possibile regimi democratici liberali
Universale quel libro si interroga anche sulla Cina e cerca il come dire un algoritmo universale delle democrazie liberali questo invece cerca un algoritmo locale di un contesto ampio è un è un bel territorio abbastanza esteso l'America del Nord Europa parte dell'Asia Giappone
La teoria generale della narrativa egemonia o diciamo contenitore ampliato ma narrativa egemone di un ciclo non riguarda solo la parte che va sostenuta e ne ha aperto la strada la destra neo liberale
Negli anni ottanta
Ho le sinistra socialdemocratiche nel ciclo del dopoguerra
Ma riguarda anche la l'altra parte lecco per questo è un contenitore ampliato riguarda la sinistra e la destra perché la tesi della narrativa egemone
Crea condizioni che costringono entrambi le parti a giocare
Dentro questo albero e a tentare diverse versioni della stessa dello stesso tema dello dello stesso tema che che secondo cicli che sovente scritti delirio quello i cicli sono esaminati dalla fine dell'ottocento fino ai giorni nostri numero uno il sefardita almeno ottocentosettanta all'inizio della della prima guerra mondiale
Diciamo un'epoca della cultura diciamo vieni l'avrebbe chiamata imperialistica insomma
O della cultura coloniale di un liberalismo delle se fa numero due la grande depressione che segue che è una fase di interregno
Tra le due guerre
Segue poi numero tre il compromesso socialdemocratico cioè una versione di liberalismo inclusivo mentre quella precedente la guerra mondiale una pressione di libera vivo infette era del liberalismo incondizionato non tutti
Liberalismo dominato dal fondamentalismo del mercato
Siamo arrivati
Agli anni del compromesso socialdemocratico quarantacinque settantacinque segue una fase di stanca stagflazione negli anni settanta in cui la narrativa egemone socialdemocratica entra in crisi
E si passa a una fase di neo liberalismo predominante di una narrativa egemonica dagli anni Ottanta fino alla crisi finanziaria del due mila otto
Seguita poi da una fase di un'altra fase diciamo di interregno
Tra quella quella quella quella precedente egemonia quella successiva ancora da venire con la con la pandemia siamo al al punto dei nostri giorni oggi quindi si alternano fasi di sette liberalismo liberalismo incondizionato fondamentalismo negata la fase di embedded liberali di de del liberalismo inclusivo nella versione socialdemocratica e in un'altra auspicabile versione a venire ora il il punto chiave è stato dallo ha detto Michele ma va be'bisogna insistere su questo la fase di una narrativa egemone
è una fase che come dire vincolante per entrambe le componenti destra e sinistra i tentativi di uscire da una fase appena predominio mercato
Da da sinistra sono destinati alla sconfitta perché irrealistici tentativi di uscire da una dalla da una fase socialdemocratica come quella dei trenta gloriosi da parte della della destra sono destinati anche questi a fallire per cui il seno con il giudizio di poi
Questi tentativi delle delle il giudizio di poiché è un giudizio che consente di spiegare il rapporto che oggi noi possiamo va bene del giudizio storico con con con la fase blairiana della quella è stato un tentativo nel nell'ambito di un ciclo a narrativa egemone neo liberale di di non escludere non ridurre alla marginalità è un è Lante alla nullità
La sinistra la sinistra socialdemocratica quindi le tesi le tesi del del tradimento anche pura sono state molto sostenuto Blair come traditore della sinistra perché ha sostenuto ha sostenuto la globalizzazione sia pure nella sua versione sono sono giudizi impropri diciamo e Fallaci dal punto di vista della loro precisione storica così come e fanatici e giudizi della Merkel come traditrice della cultura liberale dal momento che ha interpretato una politica sociale che aveva molti punti in comune con con la con la socialdemocrazia
E questo è un punto molto importante del libro perché offre la possibilità di spiegare
I movimenti
I tentativi della destra e della della sinistra nell'ambito di un ciclo di narrativa egemone ostile ma il punto è questa teoria quando si arriva al alloggi quando parla di una finestra di opportunità che oggi si apre indica la possibilità
Di passare a una nuova narrativa egemone
Non più di diciamo lottare per spostare la interpretazione della della fase precedente
Dominanza neo liberale però la fase nuova vate come si apre
La fase diciamo questa teoria la teoria della narrativa egemone e dominante
Non sarebbe piaciuta Marx ma questo non è una critica perché non è detto che Marx non si sbaglia su questo ma è una teoria che attribuisce grande importanza all'egemonia culturale
Marx avrebbe reagirebbe a questa teoria dicendo beh Marquardt quelle che decidono quelle che decidono la dominanza di una cultura ciò dei rapporti di produzione eccetera eccetera
Però sarebbe piaciuta Gramsci perché utilizza molto la terminologia sociologica di Gramsci le fasi di interregno quando il vecchio non è ancora morto nuovo non ancora nato
E e le edile periodi periodi di di di confusione con il rischio di di di di tumulti di inconcludenza di di di violenza sarebbe piaciuta a Gramsci perché
La la teoria sostiene che le idee contano
Le idee contano e i cicli non muoiono di morte naturale questo è un passaggio molto bello molto importante del lavoro di salvati Edilmonte non muoiono di morte naturale il ciclo socialdemocratico non è morto di morte naturale i cicli muoiono Max avrebbe detto perché proprio i rapporti di produzione hanno spostato i fattori e quindi non sono più giocabile partite di prima sicuramente qui sono presenti anche i fattori i fattori economici i fattori di sociali fattori di analisi dei rapporti tra le classi ma dominante è la capacità di una leadership di rovesciare il contesto precedente così come furono capaci la Thatcher Reagan avrebbero potuto non essere capacità invece lo furono ci furono ragioni forse casuale ma rovesciano il contesto come direbbe come direbbe un teorico che forse alcune di lo ricordano Roberto magra bella anche ci sono fasi della vita politica statiche come dire Nar Coletti che tutto va secondo routine e poi ci sono fasi in cui poi tentare il conte extra il buy si voi cercare di modificare il contesto
Sono fasi in cui poi cercare di trovare il massimo degli spazi per la sua forza politica di destra sinistra dentro un contesto andava attivato mediante favorevole o contraria e ci sono poi fasi di contesta di context rivolte in di rovesciamento del contesto
Un rovesciamento esemplare di contesto fu quello di
Fu quello che il libro attribuisce in gran parte non solo ai fattori strutturare internazionali la la fine la fine della guerra l'uscita dalla dalla dalla depressione i fattori di potere ai fattori economici ma soprattutto al ruolo di ciò non Keynes che diciamo costui la teoria che consentì il rovesciamento dell'egemonia impose una nuova narrativa dominante ora è il tempo di questo il diciamo e crocus ex alta la finale finale del libro dice non a caso finisce con queste parole perché qui il tema è adesso chi la rovescia la narrativa egemone chi apre o meglio ancora visto che la narrativa egemone a volte libro dice è irreversibilmente sconfitta a volte dice forse è possibile possibile nel titolo c'è la parola possibile possibile ma non ma non necessitata e questo dipende essenzialmente
Da fattori internazionali da fattori europee è andata bene combined è andata bene che con Draghi sta andando bene con l'Europa Next Generation io io un ma dove la leadership che produce il context rivolgendo ecco questa è la domanda che che che che che sta sopra di noi perché i compiti di questo rovesciamento sono carichi di contenuti molto spessi ecco il libro offre anche parecchie idee cui io non posso soffermarmi ma accedo soltanto alla carattere di rovesciamento che hanno non sui flussi non si parla soltanto di ingiustizia sociale di difesa delle classi più deboli si parla di misure molto forti misure che rovesci quindi tutto il tema della della critica della crisi diciamo così meritocratica l'alto senso per cui nel mondo di oggi
Per capirci sta per usare l'espressione di Chieti l'ambra la brani iniziazione delle classi dirigenti che tanta parte ha nell'alimentare nell'alimentare il malcontento e il sentimento è sia si può affrontare come come come rovesci fattori mo'meritocratici e a tizi una mobilità sociale che in tutto il mondo liberaldemocratico e anche in Italia in particolare addirittura dal tempo dei medici abbiamo sentito stamattina per cui a Firenze ci sono ancora
Totti al potere gli eredi delle famiglie di cinque secoli fa per con misura forti copre quote di sostegno commi assemblati da caccia firmati da Jean a favore delle minoranze svantaggiate a favore dei poveri a favore delle famiglie disagiate vuol dire potevo dire che correggano
I rapporti i rapporti degli determinati dal reddito e dalla dalla classe sociale è una cosa molto molto socialdemocratica me forse anche forse anche peggio no col ricordare che certe vecchie cose che ho finito e e e e questo richiede un'azione molto determinata costruita pensata difesa
Nella società da partiti che non possono essere alleggerite quei partiti che salvati MT non non l'ha detto adesso perché perché forse doveva essere breve forse voleva essere più non voleva ma sono partiti pesanti partiti che devono fare la formazione partite che tu puoi promuovere come i partite che i partiti socialdemocratici
Andavano operai in Parlamento nelle posizioni dirigenti ma lo facevano anche perché avevano poi le fondazioni e le scuole che formavano la classe dirigente perché se tu mandi i poveracci allo sbaraglio al governo come infatti cinque stelle risultati non sono sempre
Non sono sempre brillanti sono a volte esilaranti ecco questo mi fermo
Grazie
Claudia Mancina allora il futuro è del al socialismo liberale o delle del liberalismo inclusivo perché
Un una un'annotazione che viene in mente leggendo il libro
è che o sarà liberalismo inclusivo o non sarà nel senso che gli autori ricordano giustamente che i processi storici e e quindi anche i processi economici non hanno delle finalità predeterminate possono succedere delle cose che poi si diano no
Ad esempio ricordano che la prevalenza di una narrazione neo keynesiana chiamiamola così era già iniziata nel due mila e sette due mila otto in concomitanza con la grande crisi economica e finanziaria che infatti ricordiamo portò all'elezione di di un democratico di sinistra insomma su una piattaforma è piuttosto di sinistra come era Barack Obama all'epoca
Poi cosa è successo due eventi
Casuali che potevano essere o non essere no con la Presa la la perdita della maggioranza del partito democratico il congresso nel due mila dieci e poi la risposta che gli autori giudicano inadeguata
Del dei dei governanti dell'unione europea alla crisi dei debiti sovrani nel due mila dodici due mila e tredici quindi un una risposta restrittiva
Che quindi ha chiuso la porta a una risposta di tipo neo keynesiano quello che è successo dopo lo ricordiamo tutti con i brividi
Iniziato qui in Italia io qui io credo che siano collegate le due cose quella sconfitta del referendum del PD
Di riforma istituzionale e poi soprattutto c'è stata la Breaks cessata all'elezione di Trump
Negli Stati Uniti adesso c'è di nuovo un un una concomitanza di fattori che favoriscono però quello che volevo dire e che secondo me lascito bello anche di questo libro per per chi fa politica e che dipende molto dall'impegno dei riformisti europee e italiani perché le cose succedano in un certo modo perché fuori non c'è molto probabilmente non c'è un ritorno al neoliberismo classico quello dei dei degli anni ottanta e novanta fuori se ci sono i partiti populisti i partiti nazionalisti e c'è la risposta
Autoritaria quindi insomma potrebbe essere la fine delle istituzioni liberaldemocratiche così come le conosciamo da quell'urgenza per i riformisti europei italiani di proporre una risposta mancina
Sì non è facile intervenire su questo a questo punto già moltissimo è stato detto io vorrei va bene intanto sottolineare che questo libro molto importante
Un libro che
Come dire di cui c'era molto bisogno perché abbiamo avuto tanti i tanti allettanti accenni tanti
Tanti pezzi di proposta ma questo è una proposta complessiva una proposta strategica un tentativo di teoria come diceva come diceva Bosetti e in questo senso si tratta di di un po'di una svolta nella nostra comune ricerca e nella nostra comune riflessione
Quindi un libro molto importante il titolo è molto bello ma non è bello solo per una come dire per una formula linguistica che certamente bella ma perché appunto da immediatamente l'immagine di questa dette di una teoria nuova di una teoria che vuole ritenere la l'eredità del liberalismo evidentemente però trasformandola in qualcosa di di diverso inclusivo è una parola impegnativa evidentemente tra l'altro scusate tra parentesi un piccolo aneddoto io sono andata a stampare questo a stampare il PDF e la commessa della copisteria mia dei toh ma questo titolo non sta in piedi è una contraddizione dico perché perché il liberalismo non può essere inclusivo
Cioè identificazione fra liberalismo e neoliberismo evidentemente a parte che insomma tanto tanto di cappello alla cultura della commessa voglio dire evidentemente però a parte questo c'è questa identificazione fra neoliberismo e liberalismo che è una cosa contro cui io credo noi e vitale che noi combattiamo contro questa identificazione perché se va avanti questa identificazione noi abbiamo perso
In partenza
E quindi in questo senso il libro molto importante è molto è molto bello ora io vorrei dire quali sono le cose che mi sono che mi sono piaciute
Di più anzi e poi forse forse farò anche qualche osservazione
Vagamente critica ma davvero vagamente perché mi è piaciuto molto
Allora intanto la critica picchetti ora a me sembra a parte che ricchi limpidissima semplicissima e molto convincente ma mi sembra importante mi sembra una critica importante e cioè stabilire di di fronte tra l'altro a questo
Altro che J. Monia luogo comunismo più che egemonia
Del della lotta alle diseguaglianze che ovviamente sacrosanta di per sé ma che non può essere trasformata nell'unica lettura nell'unico nell'unico modo di leggere irreale
Di fronte a questo punto la critica Acqui che di chiarisce molto bene che non si può immaginare una non si può portare avanti una visione esclusivamente redistributiva
Con una prospettiva quasi rivoluzionaria cioè quasi di cambiare no la società capitalistica
Senza capire invece che il capitalismo è una struttura produttiva e che se vogliamo affrontare la lotta alle diseguaglianze non può essere fatta a livello della distribuzione ma va fatto tenendo conto della Della struttura produttiva e in questo devo dire marzo avrebbe qualcosa potrebbe come dire potrebbe eccitare picchetti per un uso inadeguato del titolo del suo Titanus
Quindi questa cosa picchetti mi è piaciuta molto l'altra cosa che mi è piaciuta molto e che dal punto di vista del tentativo di teoria forse anche più importante
è la cosa in modo in cui anche qui sono cose che qualcuno di noi qualcuno ha detto accenderà qui c'è un un un una dimensione complessiva è strategica
Il modo in cui si parla della frammentazione del lavoro dei lavori e qui i della scomparsa delle classi sociali così come le abbiamo conosciute nel passato così come sono
Alla base bella non solo della teoria delle teorie marxiste comuni post marxista eccetera ma anche la socialdemocrazia perché anche la socialdemocrazia a democrat socialdemocrazia storica perché un conto è se noi usiamo il termine con un termine come dire come una noti etichetta politica allora la possiamo usare come vogliamo
Ma se lo usiamo come una come riferimento storico alla socialdemocrazia storica
Fondata anche essa su una visione delle classi e in particolare della capacità rivoluzionarie della naturalmente nella forma riformista nella forma elettorale nella insomma Engel se stesso prima ancora di Bersani ce l'ha insegnato della classe della classe operaia della che del del dell'insieme dei lavoratori
Allora tutto ciò per dire cosa che appunto il mondo è completamente cambiato il mondo è completamente cambiato e non ci si può accostare a questo mondo cambiato con le categorie della socialdemocrazia
Storica sia pure riviste sia pure revisionate sia pure attualizzate bisogna cambiare categoria io credo che cioè io credo no nel libro ha detto e detto e detto esplicitamente detto chiaramente il problema di fondo che indebolisce la risposta socialdemocratica e che e la globalizzazione guarda caso della globalizzazione ma perché perché il capitale si è globalizzato
E tra l'altro c'è nel libro c'è anche un'analisi del rapporto tra grandi imprese piccole imprese eccetera ma su questo su questo non entro comunque capitali si è globalizzato e il capitalismo si è globalizzato qui Milano vicino insegna mentre invece la dimensione e della delle la base delle sono delle socialdemocrazie rimane nazionale così come io aggiunge lei è anche la base delle democrazie rimane nazionale questo è un problema è un problema
Di fronte a noi cioè la difficoltà di articolare un sistema democratico che non abbia una base nazionale effettivamente molto grande
Comunque tutte queste cose ci sono ci sono nel libro per esempio un esempio che nel libro viene fatto è quello del questione delle mille lire dell'immigrazione no
A cui indicazione diventa diventa un pericolo viene vista come un pericolo perché esattamente perché lo stato sociale la distribuzione eccetera eccetera tutto questo ha una base nazionale
E quindi nel momento in cui arrivano delle persone da fuori
Il come dire la la partecipazione pro-quota dei cittadini viene messa viene messa in questione la cittadinanza e importante ancora così come sono importanti
Gli stati e e le nazioni ma su questo non mi voglio fare non non mi fermo dico però cioè nel libro tutti questi temi che noi abbiamo discusso anche altre volte sono però dentro una dimensione che veramente veramente strategica
Chiede quindi una proposta una proposta teorica molto molto forte ora la questione dell'egemonia
Della narrativa egemone che appunto veniva mente anche a me e e molto gramsciana e del resto Gramsci viene citato non a caso viene citato nel testo e del resto la parola egemonia ovviamente
Non potrebbe non rimandare a Gramsci
La questione della narrativa egemone io credo potrebbe essere discussa discussa un po'di più io che la la terza via a parte il nome terziaria non lo siamo più d'accordo tutto quello tutto quello che volete
Però l'esperienza ecco l'esperienza di Blair dell'Abu del New Labour Inghilterra le esperienze di Clinton negli Stati Uniti l'esperienza di Schroeder in Germania a mio parere non possono essere ristrette soltanto dentro la narrativa egemone sia pure nel senso che capisco benissimo nel senso dinamico leader e appunto gramsciano di egemonia
Cioè nel senso che non si tratta né di una subalternità né di un tradimento come di solito si pensa ma si tratta invece di un modo come dire autonomo di un modo che perché cerca una risposta
Però io credo che invece ci sia ci fosse qualcosa di più in quelle prospettive che ci fosse veramente il tentativo di aprire un discorso nuovo quel discorso nuovo di cui ancora oggi abbiamo bisogno di uscire completamente dalle categorie della socialdemocrazia storica per entrare in via dentro un discorso completamente nuova e che se questo non è riuscito c'è stato un fallimento evidentemente un fallimento storico
Di quelle di quei tentativi meno di meno dice veder devo di meno di quello dice vede forse rispetto perché invece le le riforme di Schröder sono state ereditate dalla Germania gestite molto bene e dalla Cvetaeva U ma comunque
Se quel destrorso che quel se quel tentativo è fallito io credo che sia stato perde appunto perché è venuta a proprio in quel momento venivano avanti veniva avanti il processo della globalizzazione
E queste risposte erano ancora risposte nazionali non socialdemocratiche ma ancora nazionali e con una notevoli difficoltà a a uscire da quella dimensione ammesso che che che sia possibile uscirne io ho delle serie
Perplessità sulla sul fatto che ci possa essere una prospettiva democratica
Che non sia su base nazionale per lo meno ci vorrebbe un'invenzione un'invenzione
Un'invenzione storica come quella per esempio quella che ha e che ha in con il come dire innestato la rappresentanza medievale sulla su sul concetto di democrazia e ha dato origine alla democrazia moderna
Ci vorrebbe un'invenzione storica di questo tipo le ambizioni storiche quando ci sono quando arrivano arrivano non ne che le possiamo che le possiamo prevede tanto più in una prospettiva in cui come dice giustamente molto bella questa parte di introduzione non c'è una freccia del tempo no la freccia del tempo può prendere
Direzioni direzioni diverse come diceva anche adesso la nostra la nostra moderatrice
Quindi conclusione io
Sì su questa idea della narrativa e leggevo nel o qualche piccola qualche piccola perplessità anche se mi rendo conto di come si tratta invece di una cosa molto seria e molto importante vorrei poi fa corre un'altra questione poi e poi sul mito
Che è collegata sempre la questione della democrazia la questione delle élite e cioè quella che viene picchetti chiamala Behrami iniziazione non a caso usa questo termine che è un termine come dire svaluta attivo evidentemente no ora la la la democrazia contemporanea la democrazia moderna insomma
Vive di un rapporto positivo l'addio di uno scambio positivo di uno scambio reciproco fruttuoso tra popolo chiamiamolo tra virgolette insomma i cittadini che votano e lei litri
Questo finora è sempre stato così
Naturalmente c'è una tendenza dell'élite a bramini Zarzis se vogliamo questo i pori gli scienziati della politica lo sanno da
Da da da da molto tempo insomma che ci sia una tendenza delle Elita diventare oligarchie no ce l'hanno insegnato
Molto molto tempo fa il problema è che disse se ci che ci devono essere dei movimenti di tipo contratti dovrebbero essere dei movimenti di tipo contrario cioè dei movimenti che riportano lei te alla loro funzione positiva
Questo in e ed è avvenuto storicamente nel tempo altre volte perché oggi non avviene più perché oggi invece si tende il movimento tende ad andare nella direzione nazionalistica nella direzione populistica nella direzione del dello sputare sul lei tre e perché le élite a loro volta non riescono a riprendere a dignità
E a darsi una nuova funzione una nuova funzione positiva
E per le stesse ragioni di prima per Latteri perdite periodi per la questione della globalizzazione perché c'è questa grande difficoltà ma di gestire un dei digestive dei rapporti nel mondo che sono tra sistemi Diversi
Cioè la cosa gli dice diranno vicino cioè no il capitalismo e capitalismo quello cinese capitalismo tanto quanto quello americano
Però si trova si trovano questi capi queste forme di capitalismo si trovano in contesti istituzionali politici culturali importantissimo contesto culturale e perfino religioso dovremmo dire
Che sono completamente diversi e che rendono molto difficile il dialogo tra questi DiVersi tra questi diversi Soggetti
Questo ha degli effetti anche all'interno poi dei paesi come appunto dicevo diceva anche prima e questo rende molto difficile ed è cioè come dire da una spinta ai movimenti
Populistici e nazionalistici e rende invece difficile ritornare a quelle rapporto virtuoso a quel circolo virtuoso tra élite e cittadini io naturalmente no no non ho risposte a questo sono già penso che già il libro dia dia molte risposte però penso che il il tema della democrazia di come la democrazia si può articolare sia un tema non sufficientemente trattato in questo libro di cui io per lo meno naturalmente ognuno di noi ha le sue propensioni di cui io sento il bisogno
Grazie
Volevo chiedere a Marco Leonardi o come sapete il capo del di pensa il dipartimento per la programmazione e il coordinamento delle politiche economiche e quindi chi meglio di lui quali quali quali palinsesti possono essere messe in campo
Per con l'obiettivo dell'inclusione nel senso quali politiche redistributive per far sì che non ci siano sacche della della Società della popolazione Capestrano troppo indietro che poi possano Ali tentare lo scontento che poi si riversa contro la democrazia liberale come dicevamo prima anche contro le stesse istituzioni
E poi appunto attraverso queste politiche
Che si di Sipri gli partiti riformisti le socialdemocrazie possono ritrovare una connessione che nel libro si dà in parte per perduta
Con le classi popolari più semplici quelli dei lavoratori con basso reddito e con istruzione medio-bassa
Il governo Draghi a mio avviso può essere considerato credo che su questo siamo tutti d'accordo un governo che si muove sul solco delle Paul del liberalismo inclusivo no le politiche e le ha messe in campo finora quindi quale politiche redistributive Paolo faccio un po'l'avvocato del diavolo perché è chiaro che Il Sole ventiquattro Ore del mio giornale ha sempre criticato e avversato la patrimoniale nel per noi però perché no tutto sommato no ci sono
Altre realtà in cui questa discussione esce perché non dipende cosa ci si fa con i proventi della patrimoniale se è per dare dieci mila euro ogni ragazzo di diciott'anni per fare non si sa bene che forse uno spreco
Ma se desta ad esempio si investono nelle politiche attive nell'istruzione e nella formazione permanente può essere un'idea perché no
Grazie
Ho accettato di buon grado l'invito ringrazio molto Michele Salvati Enrico Morando mi dà l'occasione
Di parlare di un libro molto interessante di rivedervi tutti
In presenza che tempo che non non ci vediamo
Io credo che il contributo mio possa essere
Più spostato sul presente cioè cercare di inquadrare questo libro perché è importante per la fase presente del resto
Noi siamo già da tempo alla fine anche proposta stessa
Ammissione del libro alla fine del della fase neoliberista di novecentottantadue mila otto visto pure le date
E quindi siamo già nel mezzo di una ricostruzione di qualche cosa che cercate in qualche modo di sistematizzare una
Ed è un uno sforzo ammirevole
Io credo che il pezzo più importante fondamentale lì nel libro è il commento puntuale
Ragionato articolato e anche distante certe volte dal libro di picchetti libro dei picchetti anche delle proposte
Operative
E io commenterò io commenterò che io commenterò questo in particolare e sottolineando il fatto che i libri perché ti viene prima della pandemia prima del PM RR quindi scendi questo sforzo
E grande successo a livello europeo cioè viene dopo viene prima di polipi che ti viene prima
Di quello che probabilmente una delle ragioni principali per cui noi abbiamo visto almeno troppo un punto di vita d'altra parte europea abbiamo visto crescere negli anni scorsi unendo scosse negli anni scorsi dei dei populismo antieuropeo
Appena abbandonato
Piqué Tina falsi si è fatto petitum sì lo so benissimo se
Sì
Però il il
Sì sì
Come si cioè
Il
Comunque
Io credo che da dal punto di vista del del commento di portarlo nell'attualità la parte più interessante anche per quanto riguarda
Diciamo la
L'pensare che cosa può essere d'Italia
Nei prossimi anni e si non solo italiani di solito ovviamente le fasi sono più con sono comuni a tanti Paesi
Ma in particolare l'Italia cosa può essere liberalismo inclusivo come lo chiamate voi è in una declinazione più
Sinistra sinistra sinistra quella che l'Economist per esempio chiama la sinistra illiberale o la sinistra dell'estremismo culturale
Piuttosto che
Una sinistra del più liberale questo è anche le probabilmente ha queste radici sovrapporre quando si arriverà a posizionamento per la campagna elettorale per le elezioni politiche e per la prossima fase
Io credo che l'altra variabile importante per quanto riguarda la prossima fase che cosa succede in Germania in particolare che cosa succede
All'Spd in Germania sostenere io ho letto stamattina
Relazione di Morando
Cosa succede in Germania credo che sia la cosa più importante anche per quello che succederà Italia
Ovviamente il risultato non è del tutto a me per niente
Tutto a posto
Si è fatta male
Sì
Posso andare avanti
Credo che sì è molto importante capire cosa succede in Germania se come risultato delle elezioni totali in totale sia ovviamente della coalizione di governo sia di quello che sarà il posizionamento dell'Spd in Germania perché io ho l'impressione che
Anche il posizionamento più a sinistra dell'Spd tedesca oggi sia più che probabilmente frutto anche appunto di un di una tendenza comune a spostarsi a ritenere che part parole povere che lo Stato sia più importante
Oggi come
Terrei distributore come riequilibratore dopo la pandemia
Sì e imporsi per esempio Scholes è più credibile anche questo spostamento a sinistra perché Sciolze è uno del della genia della corte di Schroeder quindi è sicuramente un liberale è sempre stato un sindaco anche
Di Amburgo molto severo dal punto di vista la sicurezza e l'immigrazione e oggi può permettersi di fare
Una campagna elettorale a sinistra e qui interpreta are questo spostamento essendo più credibili tanti altri anche agli occhi di chi proprio sinistra sinistra
Qui credo che queste due cose siano molto rilevanti per capire
Quindi questa questa
Da Germania il la sinistra più illiberale
Anche perché è chiaro che quando si va all'elezione bisogna scegliere
Quando si sta al governo a me pare più evidente che il ruolo dello Stato può dell'amministrazione anche più pragmatico e questo il governo attuale mi sembra che lo dimostri molto
In maniera molto evidente è chiaro che
C'è una differenza di fondo per esempio col governo precedente su il
Faccio un esempio per tutti
Il ruolo di patrimonio destinato dei di Cdp patrimonio destinato eran quei miliardi destinati alla ricapitalizzazione di aziende oggi ovviamente l'interpretazione della stessa misura completamente diversa
Quindi
è chiaro che però dal punto di vista pragmatico per esempio sui il va o su Alitalia poi dopo quando un suo autostrade quando hai da fare un intervento o sulla risoluzione di alcune crisi quando hai da fare un intervento per cui lo Stato deve intervenire lo Stato interviene
Quindi da questo punto di vista la scelta al Governo e più dettata da motivi pragmatici piuttosto che ideologici poi è chiaro che quando invece vere lezioni devi essere molto più metto e posizionarsi su queste su queste questioni in maniera più più chiaro ma cos'è successo in pandemia e cosa è successo e che cosa può essere
Come può essere interpretato il PM RR quindi un successo europeo che credo che abbia cambiato anche l'opinione che mi ricordo sempre
Che inflisse Gatti l'ultimo l'ultimo l'ultimo libro di Sega che che
Mostrava come il cambiamento dell'opinione pubblica la dovuta al
Alla percezione negativa del periodo dell'austerity per ostilità
E da creste populismo era direttamente corre correlata a questo
Beh
E accorata questo anche era colorata la percezione negativa di sì ho avuto della reazione questo dicono Benelli però i due autori
E percezione negativa che si è avuta della reazione insufficiente sbagliata nella nel Senato dimensione che la direzione dell'Europa in reazione alla crisi dei debiti sovrani testi del debito nel due mila undici due mila dodici
In confronto con gli Stati Uniti per esempio era è lampante la differenza
Bene
Oggi invece la percezione per verso l'Europa è completamente cambiato e credo quindi questo credo che cambi anche l'opinione pubblica e che cosa può e e la sposti fu via dal populismo verso appunto qualche cos'altro che
Già in in fieri da ottanta da tanto tempo perché ormai siamo molto oltre due mila otto molto oltre due mila undici due mila dodici e infine tanto tempo magari cerca una classificazione più chiara
Ma cosa è successo in pandemia che i teppisti che ti
Lo descrive a me però non credo che i picchetti centri il punto pandemia o Pnr
Che cosa è successo in pandemia che cosa può aiutare il pm RR
Da questo punto di vista punto di vista politico l'ho detto già dal punto di vista politico successo del di aver cambiato l'orientamento
Contro tutte di tutta Europa del della commissione sostanzialmente nella nell'affrontare la crisi ha cambiato e probabilmente cambierà anche la nullità disponibilità e la l'attenzione al l'opinione pubblica sulla molto più disponibile
A abbandonare
Comunismi che
E al
Possibilmente
Trovare una nuova strada Fucci Madrid realismo inclusivo socio socialdemocratica
Cosa ha fatto la pandemia in in poche parole sulla rete redistribuzione
Perde il l'effetto è molto evidente
Sui lavoratori dipendenti meno il blocco dei licenziamenti ha avuto una grossa fetta evidentemente sui salari e redditi di più
Perché la cassa integrazione ha tagliato molti molto reddito
I dipendenti pubblici sono stati molto più protetti i pensionati sono stati molto più protetti gli autonomi hanno sofferto molto di più
Sofferenza degli autonomi probabilmente avrà un a o anche un affetto su
D'evasione ed elusione contributiva quindi evidentemente questo è un un tema da da affrontare
I Ristori molto impegnativi e molto banche persistenti nel tempo hanno sicuramente avuto un effetto anche sugli autonomi che però
Nella dichiarazione dei redditi molto spesso sono così bassi che i Ristori appaiono come dei Ristori addirittura molto generosi quando molto spesso invece generosi in valore assoluto non lo sono
Ma questo ha avuto un effetto diciamo macro economico gigantesco c'è uno spostamento di debito pubblico
Dice il sessanta miliardi in tempi più un risparmio di privato di centosessanta miliardi in più quindi spostamento di risorse dal pubblico al privato
Eccezionalmente larga quindi qui diretta di diseguaglianze di redistribuzione ce ne
Finché se ne vuole dopo questa pandemia perché ovviamente sotto lo spostamento gigantesco
Con tutto quello che è stato fatto e questo non è una non può essere Track ma questo sono vuote prescrizione dei degli individui poi c'è tutta la descrizione dovendo sulle aziende cosa è successo ai settori ai fallimenti ma quindi il quadro è è molto complicato ma evidentemente molto mi impegnativo cioè il il la pandemia nessuna sorpresa ma ho avuto un effetto molto rilevante me
Il pm RR che cosa cosa può fare può arrivare anche alla patrimoniale ho letto
Perché allora arriviamo subito la patrimoniale e poi vediamo Pnr R che cosa potrebbe fare sperabilmente può fare
Che non è tutto
Ovviamente ci sono delle parti che sono più o da questo punto di vista sempre redistribuzione
Diciamo e il classificazione delle politiche che interessano picchetti al gli ha morì del tutto
Arriviamo prima la patrimoniale perché quando uno guarda il quadro degli effetti della crisi la descrizione già gli viene in mente quale dovrebbe essere la risposta su
Gli ammortizzatori sociali dove dovrebbero andare quindi a proteggere magari di più che autonomia protegge di più i lavoratori a tempo determinato
Dove dovrebbe andare invece la risposta su quota cento che per esempio li hanno avuto invece relativamente agli altri un vantaggio
E come bisognerebbe insistere sulle politiche comunitarie come il fondo che non c'è soltanto il fondo ricoveri Fund c'è anche il fondo si chiama sciura di cui pochissimi si sono accorti perché è stato talmente un successo che nessuno se n'è accorta ne aveva pagato ventisette miliardi che ammortizzatori su un fondo comune commette un fondo comune della commissione quindi europeo quindi questo è un ma è un successo strepitoso che dovremmo cercare di ripetere abbiamo fatto lunghe battaglie su sussidi disoccupazione europea mai arrivate a un punto
Il fondo sciur ha introdotto una garanzia comunitarie Bondo comunitari sostanzialmente e ci ha permesso di pagare ventisette miliardi non sono proprio pochi di ammortizzatori sociali lo scorso anno paga
Quindi queste sono questa la pronto al punto di vista di la parte redistributiva lavoro dal punto di vista fiscale la la questione patrimoniale o non patrimoniale bene anch'io penso adesso per esempio ci sono delle scelte da fare
Ci saranno le scelte io sinceramente preferirei puntare su la revisione del catasto e della riscossione
Cioè
L'attore del tassa va fatto su cui da vivi servente e non da morto quindi preferirei mentre accumuli su
Avessi una tassazione molto più corretta sul catasto sulla casa è molto più corretta sulla riscossione
Cosa che son due buchi molto rilevanti nel sistema fiscale italiano che abbiamo cercato di risolvere da tantissimo tempo e non si risolvono sarà complicato anche questa volta piuttosto dure
Nuove cose sulla patrimoniale dove però vedo che
Che
In Germania per esempio Scholes ha proposto una patrimoniale piccola propone una patrimoniale in un Paese però ricordiamoci che
Un paese di
Affittuari molto più che di protezione sommari metà e metà noi italiani sono molto più proprietari di casa
Però appunto tassazione sul catasto è meglio che Cassazione suo poteva secondo me
Arrivo molto probabilmente a l'Atm terre che tendenzialmente potrebbe a vere un effetto potenzialmente potrebbe avere un effetto
Ancora
Nella dipende la direzione di più diseguaglianza piuttosto che meno disuguaglianza bisogna stare attenti a qual è il quadro generale del PM RR perché se uno pensa
A transizione ecologica transizione digitale
E anche la parte infrastrutture
Tendenzialmente queste sono costruite in maniera diciamo
Che siete guardi sulla carta ovviamente Aita transizione ecologica inizialmente in questo segnava sempre Morando ai tempi sui il bonus centodieci per cento per esempio è un bonus
Ha un effetto per chick lit persone più ricche immensamente la transizione ecologica Igli ha un effetto di migliorare la vita nelle città piuttosto nelle periferie
I tendenzialmente per le persone più abbienti non abbienti quindi questo è una tendenza
Che noi acceleriamo e quindi questo è sarà una questione da
Oltre che appunto quella di distruggere dei posti lavoro per crearne molti degli altri quindi in questa transizione transizione ecologico che si farà esplora fare vedo che provo fortunatamente molti hanno
Un gradualismo molto ragionevole
Ho presente la questione non solo sul POR most centodieci per cento la questione oneri di sistema cioè le bollette che pagano
Le le rinnovabili che sarà così le bollette che parola rinnovabili è un effetto regressivo cioè pagano quelli che tutti pagano quelli che pagano la bolletta pagamento abbastanza fisso
Piuttosto che un Tagliamento
Relativo alla capacità reddituale e quindi questo tema dalla sezione ecologica e da particolarmente da attenzionare se si vuole costruire politiche che siano effettivamente inclusive e non
E non mi scusi non
Potenzialmente da un'altra parte proceduto il pezzo anche qui davvero finisco
Del delle effetto sulla manifattura della transizione ecologica nel senso che
Presenta la Germania ancora una volta deciso già che loro vogliono fare paese dell'amore erano erano campioni della manifattura tradizionale saranno campione manifattura verde hanno già pensato alle compensazioni sulle aziende che devono cambiare technology e le hanno già messe anche nei loro ricoveri fanno il loro PM RR nel questo non abbiamo ancora fatto chiaramente andrà fatto perché una foto a livello europeo andrà fatto anche a livello nazionale perché
Altrimenti ovviamente anche qui avremo un effetto molto simmetrico su una manifattura che richiesta
Cui si chiede rapidamente di transitare verso altre tecnologie che non a compensazione quindi poi le scarica evidentemente su i lavoratori di queste di queste aziende
Poi c'è la parte alta velocità investimenti molto spesso sono alta velocità anche questi potenzialmente hanno un effetto diverso per persone diverse
Noi per l'alta velocità ancora paghiamo poco rispetto ad altri Paesi latini uscita sotto sussidi al Business che ha un era un è un è una cosa positiva ma questo è
Il
Tutta la parte invece da noi nostro Pnr R. molto più forte molto forte rispetto a tanti altri Paesi europei e la parte istruzione a parte lavoro la parte sanità quelle sì sono chiaramente inclusive sono costruite studiate per compensare quello che noi da una certa altra parte andiamo ad accelerare cioè transizione digitale energetica
Infrastrutture che possono essere interpretata in maniera diversa
Quindi vedete che
Tutto questo sforzo è sicuramente un grande successo politico che sicuramente credo andrà a
A favorire il liberalismo inclusivo piuttosto che il populismo questa è la domanda più da politologo
Che da economista si accompagna per la prima volta una richiesta di da parte Europa di riforme ma accanto all'offerta anche dei soldi per gli investimenti
Tutto questo passaggio
Sugli investimenti di vario tipo che la parte di inclusione delle sue Coveri Fund che costruita per compensare il l'effetto degli investimenti potenzialmente disperso ovviamente sui territori sulle persone sulle aziende quindi per contenere la diseguaglianza la varianza che di investimenti naturalmente producono tutto questo
Io credo che
Sperabilmente aiuterà la costruzione di una nuova narrativa egemone comune la costruzione la nuova fase che possa superare
Il populismo che abbiamo visto negli ultimi anni grazie
Grazie
Alessandro Barbano last but non least
Sì aiutati trarre delle conclusioni da questo dibattito e anche appunto le ultime parole
Di Leonardi ci ricordano che noi viviamo oggi in Italia in una situazione molto particolare con il governo Draghi no che è un Governo che chiaramente fa delle politiche inclusive
Che però è appoggiato anche dalla lega che è il principale partito di tessere competitor del Pd allora
Una riflessione anche dopo se può in su le conseguenze di questa esperienza politica straordinaria si avrà se sarà se cambieranno il quadro politico
Alla fine di Anda pensare che Lega e Pd potrebbero essere forse in futuro
I due competitor all'interno di una stessa narrazione Germont e quindi se c'è una dato positivo che ha portato la pandemia sembrerebbe essere almeno io auspico che così sia
E che alla fine viene riconsegnata all'Europa un quadro sani citato dove chiunque vinca non mette in discussione i principi fondamentali tra cui in primis l'appartenenza all'Europa
Grazie
Grazie
Anch'io ho letto con passione e ammirazione questo libro bellissimo nella scrittura
E nella capacità di analisi
Nella chiarissima identificazione e nella contestualizzazione storica dei processi politici economici e sociali degli ultimi centocinquant'anni e dei pensieri politici che lì ispiravano gli imponevano
Mi fa piacere che più o meno tutti concordiamo sul fatto che veramente la parte più rigida di questo libro e la spiegazione
E attraverso cui il pensiero diventa egemonia politica e composizione sociale non le tre condizioni di cui parla il professor Salvati e il suo collega
La prima che poi secondo me e quella che predispone le altre due e cioè le una narrativa sfidante
Dentro una crisi ma per narrativa sfidante significano un pensiero a tutto tondo e questa credo che sia la sfida un po'che ci riguardi che riguardi il tema del riformismo
Sul quale sulla ridefinizione delle categorie appunto del pensiero della sinistra liberale
E qualche qualche dubbio qualche punto che non mi è stato sufficientemente chiaro
Pertanto nel libro quanto devo dire nella le relazioni di Morando che ho letto con molto piacere stamattina cioè e quindi preferisco parlare di ciò non ti non mi è piaciuto ma che suscita in me qualche qualche perplessità
Perché può essere oggetto di di confronto
Partendo da un dato appunto quale il problema del riformismo oggi
Ecco qui
E si tratta di correggere gli eccessi della globalizzazione o piuttosto di smorzare le rigidità del processo del Progetto egualitario
Della e redistributivo della sinistra massimalista ecco io credo che questa sia una questione chiave che ci dobbiamo porre da quale agenda si fa si parte
Dall'agenda di Blair o dalla gente di picchetti
Il libro
Ammette di essere partito come idea da un'analisi critica della
Del libro scritto da picchetti ma la questione che poi quando andiamo a definire che cosa e oggi il riformismo che cosa deve essere ecco da quale agenda partiamo partiamo
E secondo me a questa domanda
Non è estraneo
Il giudizio che si dà della globalizzazione io credo che questo sia un punto di discrimine fondamentale
Che divide assai più che destra e sinistra oggi
Il non solo il pensiero politico ma anche coloro che se lo in testa
Io appartengo a quella categoria di persone che considerano sostanzialmente positivo
Positiva la la dico la globalizzazione e questo lo voglio dire lo voglio dichiarare subito non perché nascosto
Dubiti che abbia creato divisioni o dubbi di chi abbia impoverito un una parte della classe media occidentale come
Picchetti certifica ancorché io credo che la percezione di questi indebolimento derivi
Si dà un dato oggettivo ma più di tutto dallo scarto che la globalizzazione ha prodotto fra le aspettative
E le realizzazioni cioè l'ipertrofia delle aspettative connessa con un un un un malinteso senso della cultura dei diritti no
E poi entrano nel merito anche di questo aspetto credo che sia centrale nella delusione che la globalizzazione ha prodotto in Occidente
E però la globalizzazione ha consentito di passare in vent'anni da due miliardi di poveri ottocento milioni di poveri e se pure questo non è accaduto nell'Occidente opulento ma in altre realtà ecco noi dobbiamo essere contenti che ciò è accaduto in nome di una posso dire di una di di una quota di cosmopolitismo che ha ha appartiene alla cultura liberale no ancorché ahimè quanto accaduto in in Afghanistan sembra smentirlo
E quindi se si tratta di correggere gli errori della globalizzazione della quale si dà un giudizio sostanzialmente positivo
E beh qui cambia la prospettiva e quindi la visione che vede nello stato un fattore di riequilibrio chi attribuisce le fa ti sociali e ai corpi intermedi un ruolo di responsabilizzazione dialettica delle sorti del Paese no
Ecco queste una prospettiva riformista ma io mi chiedo che cosa abbia a che a che vedere questa prospettiva riformista collega capitalismo redistributivo delle proposte massimalisti di Piquet secondo me poco o nulla
Il libro se lo chiede e risponde chiaramente a pagina centonove centodieci a pagina centonove in una nota preziosa devo dire e libro scrive
Mi chiedo perché in una multa per
Non bisogna dimenticare che nel periodo neoliberista l'apertura economica internazionale il rigetto del nazionalismo politico ed economico nei Paesi avanzati ha consentito a molti Paesi emergenti di trarre vantaggio della situazione per crescere arricchirmi raramente visti in precedenza producendo la più rapida riduzione della povertà della storia
Lei in fasi posta sulla concorrenza aumentato il dinamismo economico e stimolato l'innovazione l'innovazione privata inoltre alcune forme di deregolamentazione sono servite a ridurre costi amministrativi
E a favorire l'entrata sul mercato di nuove imprese tutti questi aspetti scrive il libro possono certo essere organizzati e regolamentati in modo diverso nel contesto di una nuova forma di liberalismo inclusivo
Ma sarebbe un errore perdere i vantaggi che da essi derivano e questo mi soddisfa pienamente
Aggiunge ancora il libro
Nessuna forza politica liberal democratica o conservatrice non che in verità la grande maggioranza dei partiti socialdemocratici sarebbe pronta a sottoscrivere il programma di picchetti nel suo insieme o anche solo un paio delle principali proposte in esso contenute non si vede allora quale sarebbe il terreno comune per un tale compromesso io trovo bellissimo questo ecco poi però nella definizione delle proposte
Limitare che ancora in qualche modo una strategia redistributiva
Ci sia forte
E sia prevalente rispetto a un'asta a quella che io considero una strategia autenticamente riformista
C'è un passaggio interessante in cui per esempio il libro proclama il rafforzamento del ruolo del sindacato
Però omette di spiegare che
Omette di spiegare che la crisi il ristagno dei trenta gloriosi anni della sua isola socialdemocrazie democrazia
Dipendono da una corporativi inserzioni sociale che si fonda su quello che io chiamo di vittimismo c'è una patologia dei corpi intermedi che anziché guidare le categorie a sostenere i benefici del welfare assumendo responsabilità sul futuro del Paese
Diventano estrattori di rendite di posizione a vantaggio di un circuito autoreferenziale ecco perché questo accade io credo che questo noi dovremmo chiederci
E secondo me questo non ce lo chiediamo a sufficienza
C'è una parola mancante in questo libro la parola mento
Se ne parla solo una volta
A pagina sessantacinque in duecentocinquanta pagine a pagina sessantacinque se ne parla per dire che le diseguaglianze crescenti sono il frutto del funzionamento di meccanismi di mercato
Che favoriscono in merito ecco io mi chiedo e vi chiedo
Se la sinistra liberale può accettare che la nozione di merito sia un'esclusiva del cosiddetto neoliberismo cioè se il merito è una questione di destra
Io penso di no
Dopo una parentesi liberale in cui timidamente il merito era stato assunto anche a sinistra come la leva per tendere a una società più giusta in grado di garantire una effettiva del eguaglianza di opportunità tutti io credo che oggi il merito sia tornato ad essere bandito con un fattore di rischio per la democrazia
La paura del merito evoca a sinistra il fantasma dell'autorità forse demolita dalle battaglie nel sessantotto in nome dei diritti ma ritorna anche l'idea che devo dire c'era credo anche no professore mi correggerà se sbaglio ma c'era un poco anche nella terza via
C'è una società meritocratica creerebbe ineguaglianze profonde negli esiti finali
Attivando non solo la mobilità sociale dei migliori verso l'alto ma anche una verso il basso costituita da una classe dice discendente di ex ceto medio minacciosa per la coesione sociale e magari anche forse foriera del populismo
Ecco io non ci credo ma a prescindere si sia o non sia vero cioè io credo che non ci si chieda sufficientemente a sinistra
Quale prezzo paghi non solo in termini di giustizia sociale ma in termini di sviluppo
Un sapere un potere le cui posizioni di vertice non siano occupati in base al merito ma in base a un sistema che garantisce gli esiti secondo un'astratta idea di uguaglianza
E
Il rapporto del Paese con il merito e tornato essere anti elitario ma un Paese senza i Rizzo meritocratiche secondo me e la democrazia dei furbi e dei mediocri
Il riformismo io sono convinto non possa rinunciare a una loro ricostituzione
In nome di una concezione sostanziale della democrazia che va di pari passo con lo sviluppo della cultura della formazione della crescita di un'opinione pubblica informata
E della diffusione di quelle competenze trasversali che insegnano tra le altre cose come si regola il rapporto tra politica e sapere
Per il riformismo e il merito non è il presupposto di un vantaggio individuale ma la leva di una responsabilità pubblica che affida i migliori l'obiettivo di promuovere e sostenere il cambiamento e sui costi e i suoi costi
Ecco io sono convinto che la rinuncia a considerare il ruolo del merito il ruolo che il merito anni della fisiologia di ogni processo democratico fa sì che non ci si riesca a dare una spiegazione sufficiente delle cause che hanno prodotto nei primi anni Ottanta la crisi della cosiddetta stagione socialdemocratica
Cioè la crisi della socialdemocrazia dell'egemonia sul nove
Perché la mobilità sociale e si riduce già a partire dagli anni ottanta
Perché secondo me perché la società si corporativi Za che rinuncia al merito come presupposto della Spal ascensore sociale e perché la corporativi già azioni in Italia disarma l'istruzione pubblica questo è un tema centrale
Ecco
Se assumiamo quanto
Ho fin qui detto
Io credo che questo ragionamento vada fatto anche per ciò che riguarda le alleanze
Ho sentito nella relazione di Enrico Morando oggi
La preoccupazione tenere insieme le anime riformiste della sinistra dispersa a causa delle rotture e delle scissioni deluse per le sconfitte subite e spesso così dice poco consapevoli degli errori commessi che le hanno provocate no
Ma chi sono oggi
I riformisti
Quelli che puntano a una riforma perde corporativo dimezzare il Paese per renderlo più giusto garante tendo a chiunque pari opportunità o quelli che briga né in Parlamento per ottenere l'assunzione di tutti i precari senza corso-concorso come fa come fa il Pd
Sono quelli che riconoscono l'orrore di una giustizia che la più feroce macchina di dolore umano non giustificabile o quelli che brindano con i Cinquestelle per annacquare la riforma Cartabia e prolungare la prescrizione
O per fare una riforma degli ammortizzatori sociali che trasforma la cassa integrazione in un vitalizio perché di questo si tratta secondo me e qui vengo alla al tema alla domanda che lei mi pone purtroppo purtroppo sì
Purtroppo il rischio di una narrazione egemone
Chi vede i due estremi convergere su un politichese paradossalmente simili
E c'è
E e questo è questo il problema è che io credo che i riformisti si devono porre perché queste questa contrapposizione bipolare e la causa dell'immobilismo di questo Paese
E io credo che bisogna avere molto coraggio chi pretende di intestarsi il riformismo deve avere il coraggio di rompere lo schema bipolare
Tra una sinistra e una destra Allo stesso modo demagogiche e populiste e massimaliste
E costruire un'alleanza autenticata da liberali popolari e socialisti questi sì culture che la crisi della globalizzazione chiama una responsabilità comune
E e e che i tempi avvicinano nuova lontano perché i liberali hanno capito che il mercato non è solo da solo in grado di regolarsi
E e che i diritti senza doveri lo hanno capito anche diciamo le sinistre moderate espongono la democrazia al ricatto delle minoranze organizzate quindi ci sono molti motivi per assumere questa responsabilità però il coraggio delle idee e deve corrispondere il coraggio delle scelte
Quello che come dice Umberto Ranieri in un bel libro di qualche anno fa Mancone la sinistra cosiddetta migliorista la cui prudenza la storia ce lo insegna ha lasciato solo la consolazione
Di un lungo rimorso grazie
Grazie a tutti sarebbe stato bello fare un altro giro ma è molto tardi
Quindi ringrazio innanzitutto l'autore Salvati che ci ha regalato un libro di cui mi sento di dire c'era assolutamente bisogno e che vi consiglio di leggere grazie
Grazie Carville nord est che non avevo visto scusate
Scusate ricordo tutti per domani mattina
Otto e trenta per il momento del rinnovo degli organi dell'associazione nove e trenta per la ripresa della discussione del dibattito
A domani mattina buona serata