Festa nazionale de l'Unità 2021 - "Le sfide della transizione ecologica". Presentazione del libro di Edo Ronchi (Piemme)

Una buona sera
Cominciamo
Questa questo incontro dedicato alla
Libro di Edo Ronchi le sfide da transizione ecologica ne parliamo con naturalmente con l'autore qui con noi con l'assessore all'ambiente la regione Emilia Romagna il Veneto Riolo
Con il senatore del PD Andrea Ferrazzi e costa caro Chabbani Ciofani presidente di Legambiente
Io sono tra Cianciullo e mi occupo di questi temi come giornalista beh diciamo che sono particolarmente contento di stare qui con voi a presentare questo libro per vari motivi
Il primo è che l'Autore un punto di riferimento per il mondo dell'ambientalismo la qualche decennio non diciamo troppo quanti perché non non è il caso di insistere
Poi la seconda ragione e che il tema del sfide la sfida transizione ecologica forse il tema che oggi è più d'attualità non solo l'Italia ma nel mondo il terzo elemento per cui sono contente che questo libro e assieme rivisitato di una serie di interventi che Edo fatto sul blog dell'Huffington post siccome da un anno io Guido il canale Ambiente l'affitto al posto di panche piacere fare promozione del del sito dell'attento
E le sfide della transizione ecologica sono già un un titolo che racchiude un po'il tema del dibattito perché parliamo appunto di sfide al plurale
Questo è un po'io credo la chiave che emerge anche dalla lettura di del testo che affronta i vari temi che sono collegati in una chiave ambientale e in realtà è un po'questo che finora è mancato se vogliamo perché di ambiente
Se ne parla da tanti anni con convinzione fortunatamente crescente ma fino a qualche tempo fa era considerato un po'un tema da serie B diciamo la verità una cosa simpatica che si poteva fare quando era l'epoca delle stagioni grasse in cui c'era abbondanza e qualcosa si poteva devolvere ha una buona causa
La causa di tipo etico che faceva bene generalmente a qualcuno genera magari a persone lontane a paesi lontani
Con siamo legati al sesto rapporto all'IPCC che è stato reso noto poche settimane fa e
Questo
Rapporto ha rivelato non solo quello che già sapevamo
Cioè la profondità della crisi climatica ma anche la sua attualità dal punto di vista politico ed economico e cioè che c'è una decisione da prendere oggi per l'oggi e oggi per il domani
E che questa decisione è una revisione che non sicché non può prescindere dall'intreccio con
Le grandi questioni dell'economia e della politica
Questo è il nocciolo su cui si è innescata la resistenza e che ha fino fino ad oggi ha portato a una marginalizzazione dei temi ambientali del ma nei momenti decisivi cioè nei momenti in cui si mettono i soldi perché poi questa è la questione col pm RR
Le cose naturalmente almeno in parte cambiano e sono cambiate adesso si tratta però di capire
Fino a che punto questo potrà assumere questo nuovo corso potrà assumere la rimozione rapida e rapida ed efficace avrà il dicevo che questo libro affronta il tema con la l'elemento che secondo me centrale nei suoi vari aspetti allora c'è naturalmente l'aspetto ambientale che è quello fondante
E allora
Ci sono dei passaggi in cui si ricordano alcuni
Temi chiave alcuni numeri chiave che in parte sono noti non tutti ma che vale la pena di ricordare
Più del quaranta per cento della superficie terrestre leggo è coltivato urbanizzata e meno del ventitré per cento e ancora classificata come area naturale cioè sostanzialmente tre quarti del pianeta porta netta l'impronta umana
Questo ha portato la meta che cosa ha una perdita di foreste tropicali tropicali triplicata
In dieci anni
A un milione di specie animali e vegetali minacciate persone assolutamente inquinamento invasione di specie aliene cambiamento climatico
L'altro elemento chiave e che tutto questo è avvenuto all'interno di una mentalità di un percorso lineare come si dice cioè senza pensare a un ritornò che la chiave essenziale dei processi e la natura
Per cui in cinquant'anni meno di cinquant'anni con suoi Mondiali e materiali e cresciuto da ventisei virgola sette
Miglior miliardi di tonnellate del mille novecentosettanta oltre cento miliardi di tonnellate nel due mila diciassette
Ora a questo questo tema
Si collega l'altro cioè il tema invece della possibilità di azione possibilità di azione che come è noto è basata su fonti rinnovabili su
Efficienza e sull'economia circolare
Ecco quindi che il gusto delle batterie al litio dice ancora Ronchi fa notare
Usate dei veicoli elettrici dal due mila dieci e dirigo l'ottanta per cento e dal due mila dieci sempre almeno dieci i costi medi elettricità generata al solare fotovoltaico sono diminuite del settantatré per cento quelli dell'eolico del ventidue
Dunque abbiamo sottomano uno strumento uno strumento efficace
Ci sono ci sono quindi le denunce ci sono gli strumenti rimane però il tema della Kucha Ale che quello del tempo se noi avessimo parecchio tempo l'Avanti non ci sarebbe problema perché il meccanismo ma è in atto e il suo esito quando siamo nel mezzo una grande transizione è inevitabile i programmi sono i tempi
In questo momento i tempi sono sbagliati Edo quindi
Questo
Da questo dipinto che tu fai con bella da questa fresco visto che si tratta di tante pennellate ecco alla fine anche attualizzando lo ad oggi perché poi i leader certo molto scossi finisco si consegnano in il
All'editore e poi la vita continuano ecco adesso da quando le filo di scrivere adesso tu sei un po'più pessimista un po'più ottimista
Veramente non non saprei
Il il punto e
Se
Diciamo c'è almeno la consapevolezza
Della portata
Della transizione ecologica
Poi bisogna vedere il se le politiche sono adeguate ad affrontare questo cambiamento
Male il la domanda che io mi pongo è c'è consapevolezza della portata non non secondo me è veramente storica
Della transizione ecologica in questa nostra epoca
Oppure parliamo di transizione ecologica come no se no c'era il problema del della sanità cioè il problema
Della disoccupazione giovanile
Ci sono tanti problemi e c'è anche un problema ambientale
Io penso che la questione sia un un po'questa quella preliminare campo quella gamma spinto a scrivere questo libro
E cioè provare a sollecitare contribuire a sollecitare una riflessione sul tema della transizione ecologica
Io penso che ci sia un po'più un battage sulla testa in Italia
A un certo punto questi qua in Europa non so che gli è venuta in mente facciamo un piano di stimolo per la ripresa un giorno anche questa parola resilienza
Cioè per una ripresa che si è in grado di reggere le crisi future
E guardate diciamo che la basiamo su due pilastri
Una la trasformazione digitale vi va bene
O di modernità di informatica va sempre bene ma l'altro pilastro dice la transizione ecologica
E noi ci troviamo in nel dibattito no questa transizione ecologica
Che fino a pochi mesi prima
Ignora
Se ne parlava
Sì era implicita quell'enciclica la lauda Tosi però so ma sto fatta non è proprio
Ne dice tante un po'dall'altro lato la trovava sui generis no e quindi aveva non aveva usato il termine
Transizione ecologica però aveva parlato di svolta storica va usato il tempo massimo Michael Rose e io sono i francesi che l'avevano usato il governo Macron condiviso sì no ma c'erano anche gli spagnoli
E e poi noi all'improvviso facciamo il ministero dalla transizione ecologico
Lo Madonna c'è proprio una un'esplosione di ecologia in Italia il piano europeo è basato sulla transizione ecologica noi facciamo diritto lo Ministero Beni chissà che succede ecco questa era un po'forse bisognerebbe un po'riflettere fermarsi un attimo e dire cos'è questa transizione a quali problemi di fondo risponde
E quindi quali sono le sfide di questa transizione
La parola transizione impegnativa di solito
Si usa per disegnare un un cambio epocale
Si passa da un'epoca a un'altra avviene una transizione o un sistema politico un'altra un sistema economico da un altro non è né una riforma né un piccolo cambiamento
E poi ecologica perché è proprio ecologica sta transizione ecco io penso che se riflettesse un po'su questo ha già faremo un piccolo passo avanti nel dibattito pubblico
In Italia il tema secondo me è stata rimasto molto molto in superficie anche un po'scollegato forse grande tema il collegamento tra la questione ambientale quello sociale
E la diciamo è la soluzione della crisi come sviluppo resilienza e cioè visto che dobbiamo impegnarci tanto perché questa pandemia ci ha dato una botta dalla Madonna cerchiamo di fare un rilancio economico che sia un po'meglio del modello economico che abbiamo ereditato no
E quindi sia un'economia che guardi un po'al futuro
E poi non abbiamo preso questa botta della pandemia
Ma attenzione che ne sta arrivando un altra che sembra molto più grande e molto peggiore della pandemia che si chiama grande crisi climatica che è un po'sullo sfondo di questa
Diciamo di questa transizione ecologica
Ma è è l'altro aspetto che secondo me a livello europeo
è stato molto valorizzata Ivanovič nell'almeno nel dibattito pubblico di meno i potenziali positivi
Perché se devo rilanciare l'economia al benessere la società la ripresa devo puntare sulla transizione ecologico
Perché c'è un potenziale positivo straordinario di nuove attività
Cambia il sistema energetico devi cambiare il nostro modello di sviluppo che un termine un po'enfatico ma poi vuol dire le cose che produciamo le cose per consumiamo passare da un modello lineare di economia un modello circolare passare ad un'economia basata sui forse lei ha una sulle rinnovabili passare da un rapporto predatorio con l'andatura uno di tipo di diciamo di resi di resilienza di valorizzazione della dell'ambiente come risorsa per il nostro futuro insomma io ci vedo un grande investimento fatti il lo vedono come il pilastro del green di che è un nuovo patto di sviluppo il green piccole questa idea di uno sviluppo che guarda al futuro no
E penso che per l'Italia non la voglio tirare tanto per le lunghe i potenziali della transizione ecologica sono veramente
Enormi sono veramente importanti
Che sono in buona parte sotto utilizzate
Noi siamo certo siamo molto colpiti dalla crisi climatica ma abbiamo un importo di fossili che ci costa mi pare trentacinque miliardi di di saldo
Della bilancia dei pagamenti per l'importanza di dimmi di energia
Pensate sostituire al petrolio Vegas
Carbone consumiamo poco con fonti di energia nostre
Del reperiamo sul territorio nazionale usare la tecnologia usare le nostre capacità per un sistema energetico di generazione distribuita sul territorio è una cosa di grandissima potenzialità per noi invece di buttare via Energia in maniera inefficiente
Sì le autosalone veramente un modello di di un'altra epoca
Un'automobile pesa una decina di quintali per portare in giro una persona sola
L'Energia che noi impieghiamo in un'automobile un motore a combustione interna ha un rendimento che quando va bene arrivo al trentasette per cento
Ma questa energia credete che diventa energia utile
Ancora meno quindi la gran parte dobbiamo utilizzare dei sistemi di raffreddamento molto efficienti per buttare via tutto questo calore Chiappori e Energia no
Quindi e e e abbiamo riempito le nostre città le nostre strade
Di questo sistema assolutamente inefficiente che butta via un sacco di materiali un sacco di Energia occupa spazio inquina l'aria inquinata mostri
è del tutto inefficiente evidente che è un sistema di mobilità che appartiene al passato bisognerà superarlo e guardate che orizzonte ecco potenzialità avremmo per superare un sistema di mobilità basato su quel tipo di automobile
La solo
La mobilità condivisa cioè invece che un'auto usata da una persona per due ore al giorno quando va bene pensate che quanti soldi sprechiamo per usare tutti quei materne due ore al giorno quando va bene
La cosa più banale sarebbe usiamo un'auto in più persone sembra si chiama Serri mobility oggi con le applicazioni potreste tranquillamente
Razionalizzare sprecare meno risorse
Campo e questa è la la cosa più banale ma somme
Dire come effettivamente abbiamo costituito un sistema che è assolutamente inefficiente la cui conversione sarebbe una straordinaria occasione di nuovo sviluppo
Pensate al al nostro modo di produrre e di consumare materiali
Negli ultimi trent'anni abbiamo raddoppiato nel mondo il consumo di materiali
Da circa quaranta e rotti miliardi di tonnellate al un po'più a circa a quasi cento miliardi di tonnellate di materiali ma perché perché abbiamo costruito un modello di economia che ha veramente da stupidi cioè prendiamo tante materie prime costruiamo un sacco di prodotti che durino poco che siano pochi a Ripa poco riparabile che siano poco riutilizzabili che generino una enorme quantità di rifiuti che poi abbiamo un sacco di problemi per beh questo modello chiamato lineare Odyssey partivo dovrebbe essere cambiato in un modello più circolare cioè quei materiali li usiamo l'il meglio possibile teniamoli in circoli usiamo dei prodotti ripara appelli se guardare Cassia un prodotto è riparabile non lo posso produrre in Corea o in Cina e poi consumarlo qui devo essere più legato al territorio probabilmente anzi non probabilmente devo OCCAR creato dei prodotti di più lunga durata le Oprea dei prodotti che sia non più riciclabili e fatti i conti
Esso ma è una nuova rivoluzione economico industriale e tecnologica quella della transizione ecologica
è un Paese che era in mani un po'manifatturiero siamo restiamo secondo manifattura europea
Sapete adesso con la ripresa che sta andando molto bene l'economia sta riprendendo velocemente qual è il uno dei problemi che stiamo avendo l'approvvigionamento di materie prime è un problema serio nell'approvvigionamento di di materiali
Eh lo credo abbiamo quei modelli dissipa attivi
Per noi usare meno materiali con dei sistemi più efficienti e circolari per un Paese manifatturiero povero di materie prime
è strategico è diciamo e è veramente un ponte verso l'avvenire potranno andare avanti a fare questi esempi con i quali la transizione ecologica è veramente una grande opportunità per un Paese come l'Italia
Nei modelli di consumo nell'agroalimentare negli stili di vita
Nel fare di più e meglio è meglio con meno insomma
E quindi so quale cose semplici che è difficile da Fred sono difficili poi da fare
E che richiederebbero ma capacità di innovazione anche politica
Una capacità diciamo di
Rischia riflessione che guardi un po'oltre l'immediato avendo una visione un po'più di lungo termine
Nel rilancio nel Pnr nel piano nazionale italiano ci sono molti spunti che vanno in questa direzione
Quello che non vedo è una consapevolezza e una capacità di traduzione operativa di questo enorme potenziale che stiamo utilizzando
Per concludere la
Risponda alla domanda
Ottimista o pessimista
Sono ottimista per i potenziali sono pessimista perché vedo che li stiamo sprecando li utilizziamo molto al di sotto di quello che potremmo fare
Grazie chiedo forse un un sottotitolo mi è venuto in mente mentre parlavi a questo titoli sfida spira transizione ecologico potrebbe essere dalla teoria alla pratica perché la fase in cui stiamo vivendo è quella in cui delle cose
Dette pensate da molti anni assumono una dimensione pratica e immediata appunto l'auto che guidiamo e che ci sta cambiando sotto le mani
Proprio in questo momento in questi anni
Gli oggetti che per tanti anni abbiamo comprato sempre di più nella direzione che si diceva prima della direzione della compro imbuto e che
Adesso piano piano cominciano un'inversione complicata molto complicata di tendenza allora tutto questo e non territorio Colombo dell'Emilia Romagna
Irene Priolo assessore all'ambiente della Regione ecco come come si declina ne abbiamo un territorio che ha diciamo per antonomasia una buona capacità di amministrazione questo diciamo è è un è un dato è un dato di fatto
D'altra parte però questa a fronte di questa capacità amministrazione abbia un territorio che ha parecchi problemi perché è un territorio denso è un territorio che ha una percentuale di automobili
Molto alta degli incentivi alle automobili più alti delle automobili fosse il più alti di quelli della Meritalia Anna insomma una qualità dell'aria che come tutta la regione circostante
Ha dei problemi importanti
E quindi diciamo oltre le potenzialità c'ha i suoi problemi come ce la giochiamo con la sfida tra jazz
Allora la la dico così intanto vorrei riprendere il ragionamento fatto Pareto sulla positività o negatività rispetto alla al perito che stiamo affrontando dicendo
Io vedo la consapevolezza si parla molto di generazione Z in questo momento e di come in in Millennials i giovani potranno interpretare le sfide di cui stiamo parlando
è una generazione che è consapevole c'è un gap tra la generazione dei non Millennials in questo momento rispetto al percorso che ne dobbiamo fare è un paradosso ma è quello che ne stiamo stiamo vivendo in questo momento
Ciò detto la mia preoccupazione sono i tempi la transizione ecologica ha dei tempi che non rispecchia non più l'urgenza del momento che stiamo vivendo
E questo il problema reale cioè rapporto de de l'IPCC che c'è stato consegnato questa costo ci racconta come di azioni che ne stiamo mettendo in campo e quindi voglio rispondere in maniera concreta
Hanno dei tempi di ritorno parlo di tempi di ritorno non a caso che probabilmente sono più lenti rispetto all'urgenza che noi dobbiamo affrontare c'è il problema del riscaldamento globale è un problema che si vedrà impegnati da qui al due mila e trenta e non stiamo programmando azioni che forse avranno diciamo un tempo di ritorno nel due mila e cinquanta e allora come intervenire in maniera concreta più forte
Questo è un tema complicato perché anche gli studi che ci sono stati rappresentati in questo momento si dicono che per quante azioni non possiamo mettere in campo la riduzione nelle azioni climalteranti quindi la diminuzione della CO due quindi la diminuzione la temperatura che in questo momento è quello che si sta provocando dei problemi in maniera seria importante richiedono venti anni per essere effettivi quindi come fare come può una Regione come l'Emilia-Romagna
Riuscire a portare a casa dei risultati che sono concreti intanto non lo può fare da sola
è vero che noi siamo all'interno di un vaccino che al bacino padano che vide gli stessi problemi dell'Emilia Romagna
Ne dobbiamo fare in modo che le azioni che in questo momento la nostra Regione mette in campo siano sposati da Lombardia siano sposati dal Veneto se non sposati da Piemonte
Perché in questo momento come sappiamo abbiamo un problema di procedura di infrazione che diventata condanna per quanto riguarda la qualità dell'aria quindi sulle PM dieci è evidente che possiamo mettere in campo le azioni più virtuose del mondo ma se le regioni che ci circondano non agiscono come noi
è o come dire
Sono Investimenti anche che rischiano di essere sprecate non compresi dalla cittadinanza perché poi il problema è come portarsi dietro il modello di sviluppo economico che vogliamo creare
Stiamo cercando di agire su diversi fronti perché da questo punto di vista è molto vero quello che ha detto Edo dobbiamo cambiare il modello di sviluppo non si parla più di sviluppo lineare ma si parla di sviluppo circolare ma lo sviluppo circolare da questo punto di vista richiede un'azione complessiva e globale che vede insieme ambiente ma io gestisco anche la Protezione civile io gestisco anche il dissesto del suolo
Quindi ciò che noi non riusciamo a prevenire glielo devo gestire con l'emergenza
Allora perché è urgente perché banalmente oggi si ragiona in termini di PIL guardate tutto quello che facciamo perché bisogna incrementare il PIL i dati ci dimostrano che le crisi climalteranti e quindi tutto quello che ne subiamo a oggi un indice sul PIL dello zero virgola cinque per cento probabilmente sono interveniamo arriveremo all'indice sul PIL del sei per cento quindi voi capite come e intervenire sull'emergenza oggi diventato più gente perché spendiamo più risorse per intervenire che per prevenire quindi noi come possiamo prevenire l'asse la Länder Reggio Emilia ormai sta mettendo in campo un'azione che ha un carattere metodologico che è importante e quindi non abbiamo sottoscritto un patto per il lavoro e per il clima abbiamo cercato di lavorare in sinergia con il mondo economico con il mondo diciamo
Associativo con il mondo ambientale Legambiente insieme a noi sono molto contenta sottoscritto questo patto per il lavoro Cristina perché insieme possiamo raggiungere dei risultati
E dobbiamo lavorare sulla pianificazione strategica multilivello intersettoriale dobbiamo quindi ragionare non più in modo verticale ma orizzontale e fare in modo che ciò che io programmo
Dal punto di vista ambientale sia trasversale alla giri di tutti gli assessorati mi spiego
L'ambiente non è più un obiettivo l'ambiente è un metodo l'ambiente è un modo per condividere delle azioni
è è evidente che il piano dell'Energia si interseca maniere importante con il piano dei rifiuti che noi dobbiamo adottare adesso nel mese di dicembre si interseca in maniera importante con il piano della tutela delle acque che noi dobbiamo fare con il piano dell'Arlecchino dobbiamo rinnovare tutti questi piani si reggono e definiscono un nuovo modello di sviluppo economico
Questa è la verità
Spetta alla Regione
Come dire fissare degli obiettivi che vanno anche oltre quelli che ci sta consegnando l'Europa no in alcuni casi abbiamo già raggiunto in maniera importante degli standard che sono superiore a quelli europei
Ma noi dobbiamo porre degli obiettivi perché questi obiettivi definiscono diciamo degli standard che il nostro mondo economico deve raggiungere
Guardate non è semplice e complicato cioè in questo momento io quando adotterò il piano dei rifiuti non voglio più parlare di piena di rifiuti perché il rifiuto in quanto tale verifica interna risorse deve diventare una nuova opportunità a Manila
Parliamo di una modello di sviluppo economico dal punto di vista di un'economia circolare che deve prendere
Come dire le spire maniera più importante dobbiamo lavorarci sottoprodotti dobbiamo fare in modo che da questo punto di vista anche la conversione del decreto semplificazioni che età di nuovo
Diciamo un'opportunità le regioni ci consenta di lavorare in maniera più ampia su quelle che sono le materie prime prima si parlava della crisi le materie prime è una crisi drammatica guardate anche per i costi dell'economia che ne do grave
Se noi gestiamo appalti da questo punto di vista sul dissesto del suolo e abbiamo infrastrutture realizzare anche con materie prime come l'acciaio che aumentato del quaranta per cento
Voi vi rendete conto di che cosa significa oggi lavorare sulle materie prime in un momento in cui abbiamo il bonus centodieci che va avanti
Pnr R che impegna dal punto di vista di visti o con una nuova visione che va avanti e allora se non si lavora sulle materie prime seconde come faremo a vincere queste sfide
Quindi la nostra pianificazione deve andare in questa direzione il modello di sviluppo che dobbiamo portarci dietro è questo
Lavorare sulla prevenzione eh Complesso perché anche da questo punto di vista dei tempi di ritorno molto lunghi c'è una parte fondamentale che attiene molto al tema della pianificazione urbanistica perché prima si parlava di come diciamo una parte il nostro suolo oggi si è occupato in maniera intensi ma se è stato organizzato da come la visione di un modello di sviluppo economico oggi come dire drammatica dal punto di vista della pianificazione della mobilità da una parte della pianificazione urbanistica dall'altra
Il corno indizi ha riconsegnato delle nuove potenzialità ma allo stesso tempo del Nord criticità oggi l'economia sta diventando una bolla economica
Molto importante abbiamo distretti di logistica che ci chiedono di crescere ovunque è un modello che da questo punto di vista sul piano della mobilità sostenibile da una parte ha guardata anche del modello
E etnico del lavoro che si porta dietro è un problema cioè noi come riusciamo a costruire uno sviluppo economico
Che definisce anche un nuovo diciamo sviluppo alle categorie del lavoro perché poi da questo punto di vista dobbiamo fare in modo che ci sia un modello e o di ridistribuzione anche la ricchezza noi stiamo provando intervenire su tutti questi filoni è molto complicato perché in alcuni casi bisogna dire torniamo anche indietro il tema della mobilità tema cogente guardate
Leggevo sul Sole ventiquattro Ore che finalmente ma siamo in ritardo colossale
Era FI investe novecento milioni per quanto riguarda il trasporto merci su ferro viva dio ma rispetto ad altri Paesi siamo lontani anni luce
Le nostre merci viaggiano per l'ottantacinque per cento su gomma quindi su camion quindi da questo punto di vista il nuovo Piano della qualità dell'aria quali obiettivi si pone quali sono le nuove sfide che noi dobbiamo mettere in campo per fare in modo che tutto quello che di cui stiamo parlando oggi abbia delle nuove opportunità è il nello sviluppo delle merci guardate un tema molto rilevante in questo momento
E è molto rilevante rispetto anche ai tempi che oggi stanno andando avanti sulla su prima si parlava devo posso Lecce fa programmata del diciamo del modello industriale per cui prima era funzionale a un piano industriale quindi tu programmati
Una vita di prodotto di dieci anni perché poi questo prodotto
Anche meno poteva essere costantemente cambiato oggi si richiede di intervenire soluzione scienza programmata noi dobbiamo fare questo ce lo dice l'Europa ma lo dobbiamo fare noi
Questo significa intervenire su tutta la filiera su tutta la filiera produzione sulla filiera degli imballaggi che oggi è un tema importantissimo
Mi lego al tema delle commesse di cui parlavo oggi
Diciamo rispetto a micro prodotto abbiamo l'imballaggio
Che peraltro in molti prodotto per cui non è soltanto carta mai carte plastiche quindi da questo punto di vista un problema dal primo di gennaio del due mila ventidue
Entrerà diciamo in campo la nuova diciamo visione sulla sulla plastica sugli imballaggi di plastica che cosa cambia nel mondo nel modello produttivo
Il modello produttivo oggi si dice che si sta investendo sugli imballaggi di carta ma gli imballaggi di cartone sappiamo benissimo che sistema diciamo ambientalmente più sostenibile però sappiamo che anche la carta un ciclo di di vita di riutilizzo fino a sei volte poi dopo non si può più utilizzare quindi si ritorna il tema la materia prima
è molto sfidante sto provando a dire tante cose in poco tempo noi stiamo lavorando su tutto questo quindi stiamo lavorando io come protezione civile o quattro mila cantieri in Regione Emilia Romagna per settecentosessanta milioni di Euro di lavori
Quanto incidono i lavori sulla prevenzione solo sul PIL quanto noi possiamo parlare di un nuovo modello di cantieri che però mi creano diciamo anche questi nuovi posti di lavoro e sono un segmento importante della nostra economia come facciamo cantieri con gli acquisti ambientali con i campi quindi intervenendo anche sulle materie seconde non soltanto sulle materie prime quindi ridefinendo nuovi standard tutto questo fa parte di una lezione di economia circolare che stiamo provando a mettere in campo
Che complicata perché all'urgenza di tempi che vi consegniamo prima io sono assessore da poco più di un anno ho già avuto un'alluvione dal vestire molto impegnativa
E quest'estate però abbiamo avuto un problema di una grandinata invasiva molto impegnativa
Abbiamo avuto un problema di siccità quindi abbiamo questi eventi che oramai sono la normalità l'emergenza è diventata la gestione quotidiana
Il rapporto di questo di agosto ci dirà che sarà sempre più così quindi noi come faremo intervenire in un modello che diventate emergenziale che quello della quotidianità
Bisogna intervenire sicuramente su gli agenti climalteranti perché ci consegnano il fatto che più C o due più riscaldamento più riscaldamento innalzamento
Di questi eventi io gestisco anche diciamo tutto quello che il piano costa quindi se si alza l'acqua io devo intervenire sul ripascimento della cosa voi guardate quante azioni dobbiamo mettere in campo
Lo stiamo provando a fare
Sfrutteremo anche i finanziamenti del Pnr R.
C'è un tema sulla forestazione urbana rilevante sul quale stiamo intervenendo abbiamo un obiettivo di implementare quattro milioni e mezzo di alberi in questo mandato sarà complicatissimo per due aspetti uno non ci sono aree su cui noi pensiamo o noi possiamo intervenire così velocemente come avremmo anche le potenzialità economiche di farlo due non ci sono alberi da mettere a dimora non so se mi spiego nel modello produttivo il tema della forestazione
Per tanti anni non è stato rimesso in campo quindi noi stiamo facendo fatica anche ad approvvigionarsi degli altri ci vogliamo diffondere e mettere a dimora nel nostro territorio abbiamo tutto il tema delle acque che dirimente
Ci verrà consegnato un piano invasi dal pm RR molti importante come agiremo
Sapendo che piani invasi è la parte terminale perché dobbiamo intervenire sulla dispersione dirette insomma c'è tantissimo lavoro da fare diverso resoconto
E ve ne sono reso conto delle delle lei volesse ora è impressionante lo dobbiamo fare quindi ci vuole molto entusiasmo ma molta convinzione Alda convinzione lo
è stato molto utile questo intreccio dei vari piani anche queste zoomate sulla complessità di ogni singolo in specifico aspetto probabilmente per arrendere come dire partecipe
Una larga parte della popolazione bisogna trovare alcuni indicatori facilmente leggibili su cui si possa avere un riscontro
Penso per esempio a qualche indice sulla mobilità che è un problema fondamentale ha un indice sulla sui rifiuti e sulla riforestazione già dare
Tre indicazioni comprensibile a tutti quindi diciamo partendo da questo discorso che quello strutturale che la complessità per usare una parola diciamo un po'banale forse che però rende l'idea
Da lì partendo da lì
Andare all'osso e trovare dei messaggi chiamo il richiamo alle aziende e cittadini si stanno seguendo
Neanche i sei mesi abbiamo di seguito seicento mila alberi in Regione Emilia Romagna perché cittadini
E gli enti hanno elettorale seicento mila l'avete trovato in versi si attenua il sia il modello non si vanno a chiedere cento mila li trovate tanto che andrà al patrimonio netto non va provvisoriamente
Ha però galassia vanno questa è la uno dei testi a questo sì li avete trovati o no quattro milioni e mezzo ce l'ho insidiano niente ciò puntiamo
Milioni all'anno
Andrea Ferrazzi senatore del Pd si occupato molto di anche del tema dell'inserimento di queste tematiche cioè diciamo per sintetizzare tematiche ambientali nella l'atto costitutivo del nostro stare assieme e cioè nella Costituzione italiana è questo questo tema che ha affrontato anche anche nel libro quello del diritto a un
Ha un aspetto di crescita straordinariamente importante penso alla recente
Recente sentenza alla Corte dei Conti tedesca
Che a condannato il governo il governo tedesco per la corte costituzionale tedesca Pardo
Che ha
Condannato il governo giudicato inadeguato all'azione del governo tedesco rispetto al taglio delle emissioni Serra che era stato fissato dorato al cinquantacinque per cento avendolo fatto salire dal quaranta qui questo un atto importante
Poiché in tutto il mondo negli ultimi anni ci sono state più di mille ottocento cause ambientali
Quindi che che vanno dalla singola rivendicazione di un cittadino
Di di di un'isoletta esima Kiribati che sta per essere sommersa dall'acqua che ha chiesta asilo climatico l'ammazzano Nuova Zelanda gliel'ha negato gli ha fatto causa al governo Zelanda
Poi ci stanno dei casi straordinari il caso della Ram Arlecchino
Per esempio dalla narice larga che ha vinto non direttamente ma attraverso qualche amico umano
La causa contro una miniera messicana che V che si vuole impossessare della suo sta inietto e trasformarlo appunto pilone espansione mineraria e ha vinto il tribunale
Fiumi sono ai fiumi è stata concessa la concesso lo statuto di e giuridico di persona giuridica in tanti Paesi e insomma le cose cambiano
O come come potranno continuare a cambiare così nel proprio orizzonte dei prossimi dodici mesi
Per sostenere questa sfida della transizione ecologica anche dal punto di vista del diritto
Ma quale innanzitutto dobbiamo ringraziare Unione europea perché gran parte della normativa del nostro Paese
Deriva direttamente dall'azione europea
Un recepimento diciamo normativo di spinte che in questi anni sono state molto diciamo importanti e ci hanno determinato un panorama normativo nazionale diciamo che via via sta diventando
Diciamo sempre più adeguato
Io dico questo perché in all'inizio perché dobbiamo essere coscienti che nel momento in cui parliamo di un mutamento climatico Tilotta i gas climalteranti
Non vi è dubbio alcuno dei singoli stati nazionali da soli non possono fare assolutamente nulla fanno ridere
Cioè la l'ambiente non ha confini Mario non hanno confini l'atmosfera non ha confini ma siccome la portata delle catastrofi dovute ma il cambiamento climatico è talmente come dire impattante
Noi dobbiamo dire ai nostri cittadini e anche i nostri lettori è una cosa molto seria
O si lavora a livello aggregato almeno di maturato europea oppure non si potrà modificare nulla e di conseguenza i veri patrioti sono gli europeisti
Anche dal punto di vista delle politiche ambientali
Se noi fossimo stati nelle mani immaginato in questi anni dei dei dei dei cialtroni e Vassalli Lignola Meloni
Cosa avremmo combinato dal punto di vista della politica nazionale della politica europea in termini in tema ambientale
Altro che PNA RR che vede al primo posto appunto la transizione ecologica
Altro chi Europa che fa per la prima volta nella storia
Pluridecennale debito comune a per finanziare progetti di ristrutturazione e poi di politica industriale per la transizione perché è di questo che stiamo parlando
Non stiamo parlando di piccoli in operazioni di ma chi l'ha stiamo parlando in operazioni di trasformazione ho una trasformazione che non è una passeggiata un campo fiorito e ne parlavo prima con Stefano Venezia sogni Venezia cioè il fatto di chiudere le navi le grandi navi che tutto il mondo naturalmente richiede eccetera
Comporta il fatto che quest'anno il porto marittimo è chiuso e cinque mila persone che lavorano direttamente sono a casa
Questo vuol dire
Non so iscritte tuo Fifty fai fece a pezzi dato abbiamo creato dal suo gruppo di lavoro come PD tra Camera e Senato e il partito
E adesso continueremo io rappresento al punto gruppo al Senato e non è mica una passeggiatina
La prima riunione che è stata fatta a livello intergovernativo a livello europeo realizza no si sono saltate fuori delle posizione radicalmente opposte
Ma radicalmente opposte e anche all'interno di quelle che potevano sembrare esserle grande coalizioni ci sono fratture in terra cioè la transizione avrà bisogno di un impegno politico istituzionale potentissimo proprio perché la le forze in gioco sono potentissimo e ne potentissime e ne va davvero del nostro futuro
E allora in questo è un percorso abbiamo immaginato
Cioè non potessimo GIANOS non non era più possibile hanno metter mano alla Costituzione
Perché nel momento in cui riconosciamo che l'ambiente è un bene comune di questa portata la carta costituzionale che ha il grande patto di convivenza civile nella doveva riconoscere ora guardate io sono stato nel gruppo ristretto del comitato ristretto all'interno della commissione parlamentare
Sulla riforma appunto della costituzione d'affari costituzionali
Comitato i sette persone in realtà abbiamo lavorato in quattro
Ho avuto tra l'altro la fortuna di avere tre come rappresentante della lega Calderoli che ha presentato duecentocinquanta mila emendamenti diciamo su su alcune passaggi che poi grazie a Dio abbiamo abbiamo dipanato
E ben manifestato lavorò come dire
Che ci ha fatto vedere immediatamente la necessità di intervenire in questo e guardate abbiamo modificato per la prima volta nella storia della Costituzione uno dei primi dodici articoli dei principi fondamentali alcuni si sono scandalizzati
Dicendo ma comandata toccare i principi fondamentali e noi a dire no
Noi non modifichiamo i principi fondamentali noi integriamo con
Ciò che mancava non già per l'insipienza dei padri costituenti ma semplicemente perché il tema è il cambiamento climatico così come si pone oggi allora non ceda ed è un gap da recuperare
E allora abbiamo inserito nell'articolo nove della Costituzione che la Repubblica tutela l'ambiente gli ecosistemi la biodiversità nell'interesse delle future generazioni
Guardate che questo passaggio dell'interesse delle future generazioni è un passaggio fondamentale perché per la prima volta la Costituzione si pone
Nella difesa non solo delle persone che vivono in quel momento storico in quel luogo geografico ma si pone il tema del futuro della sostenibilità del futuro
E
Abbiamo poi inserito anche sembra in quell'articolo la tutela degli animali che è stato una di un dibattito difficilissimo perché sappiamo che a livello culturale generale ci sono deposizione radicalmente opposta da una parte c'è chi ritiene l'uomo
Una come dire un un animale umano no per esempio la la la carta di lì il Trattato di Lisbona definisce la tutela degli animali come esseri senzienti
E dall'altra parte c'è il codice civile italiano del mille novecentoquarantadue che stabilisce invece che le gli animali sono me le cose delle quali proprietari possono disporre
Non è stato facile trovare un punto di equilibrio abbiamo trovato la via diciamo di uscita attraverso una delega statale una una una legge una delega alla legge statale che garantisce dunque la tutela degli animali che poi se la dipanato attraverso questo percorso ma poi abbiamo fatto un'altra cosa importante abbiamo modificato
L'articolo quarantuno della Costituzione cioè la costituzione economica laddove la Costituzione dice che
La impresa l'attività economica privata è libera grazie a Dio io sono figlio di un piccolo imprenditore
Ci mancherebbe altro ma non può contrastare dice la Costituzione
Con la libertà umana con la sicurezza umana e con la dignità umana noi abbiamo aggiunto con la salute e con l'ambiente
Immaginatevi FAS invento della mia regione cosa hanno comportato alcune dicevano macchine schietti
Non c'è bisogno di inserire all'interno della Costituzione la il tema della tutela dell'ambiente perché la giurisprudenza hai già piena di sentenze
Anche della corte di cassazione per esempio che stabilisce il diritto dell'ambiente eccetera e non invece abbiamo ribadito che bisognava equilibrare quella simmetria giuridica
Costituzionale
Nella quale c'era scritto da una parte c'era il riconoscimento dell'attività dell'intrapresa economica un valore io lo ripeto ma mancava la tutela il diritto della salute e dell'ambiente collegato alla salute e questa
Compensazione comparazione degli interessi ora avrà delle conseguenze potenti dal punto di vista della giurisprudenza
Ora naturalmente questa è stata è stata una primo passo è stato un primo passo tra l'altro colleghiamo anche il tema dell'ambiente al tema della salute è inutile dire scoprite quanto ci sta insegnando di questa cosa qua
Abbiamo fatto il primo passo votato peraltro al novanta per cento sono fratelli sostenute
Alla Camera è stata votata in commissione perché voi sapete che le riforme costituzionali hanno bisogno di quattro passaggi divisi tre mesi di un dall'altra siamo nella condizione entro Natale di ritornare al Senato di chiudere per la prima per la primavera prossima alla capra e avremmo fatto davvero una cosa straordinaria
Perché avremmo consegnato al nostro Paese una modifica costituzionale fondamentale ci sono state anche polemiche attorno a questo il termine per esempio che non c'era il termine il fatto che non c'era il termine e sviluppo sostenibile
Per esempio nel nostro disegno di legge originario c'era alcune forze politiche particolari Cinquestelle non hanno voluto inserirlo secondo me sbagliando ma non importa c'è la sostanza c'è ci sono gli elementi che determinano lo sviluppo sostenibile
Poi ci sono una serie di normative assolutamente determinante ancora abbiamo fatto in questi in questi anni ricorda presente alla battaglia anche con Edo Ronchi facemmo sulla in due liste una battaglia certamente non vinta definitivamente ma insomma abbiamo col precostituito a livello normativo la possibilità nel nostro Paese di un'accelerazione in questa direzione e quindi della materia prima seconda
Ricordo la battaglia folle chi io dovetti combattere anche con Stefano per le l'erre la retta rette
Per le bottiglie riciclata al cento per cento
Di petto nel nostro Paese non c'era una norma del mille novecentosettantatré che ti diceva tu puoi fare debba le bottiglie di plastica di Petter
Ricitata per la difesa meno cinquantadue per cento in materia vergine una cosa folle
Una cosa folle fu difficilissimo modificarla prima mio disegno di legge poi in sede di con un de onde che un
Emendamento
Di un anno poi lotta sono mamma lo stabilizzano nella legge di bilancio esiziali finalmente ci riuscimmo perché c'erano le lobby
Dei produttori di materia vergine che si opponevano in ogni modo
Ma quello è stata una cosa importante la dichiarazione di emergenza climatica ambientale che facemmo sia alla Camera che al Senato che ha segnato dal punto di vista politico istituzionale un passaggio assolutamente fondamentale
La questione delle subito per esempio l'abbiamo recepita integralmente la direttiva europea e abbiamo inserito però la possibilità primo casi verde cimentare di utilizzare e valorizzare
Il il il compostabili per esempio
Perché perché la transizione per stare in piedi ha bisogno certamente della transizione ecologica ma poi bisogna della tradizione economica e sociale Today palista insieme tutti allora noi abbiamo proprio in questa regione il distretto
Delle plastiche avanzate
Che sono di origine non carbonica diciamo
Allora devi aiutare la trasformazione ce le leggi capestro che dall'oggi al domani tagliano tutto creano solo danni degli aiutare accompagnare fare squadra che orale tavoli di lavoro però per attraversarle
Le fatiche e le distanze e creare le condizioni come diceva Edo che affinché la tradizione ecologica sia fonte di crescita di benessere e di sviluppo di qualità della vita questo è la transizione economica ed ecologica vera e propria
E poi però da ultimo voglio dire anche due cose che sono due cose un po'diciamo difficoltà per adesso sta da otto l'altro relatore nel decreto legislativo sulla direttiva europea sulle energie rinnovabili
Pelli noi dobbiamo fare un grande salto di qualità
Incardineremo nella prossima settimana in commissione al Senato nelle commissioni congiunte dobbiamo metterci d'accordo né con i stessi perché se vogliamo energie rinnovabili dobbiamo agire di conseguenza
E e bisogna poi agirà su altre cose che sono state solamente sfiorato adesso presento il consumo del suolo è vergognoso
Noi mentre oggi parliamo mentre parliamo quest'anno stiamo consumando nel nostro Paese terreno vergine tanto quanto a l'estensione di Bologna
E nel mentre non riusciamo a trasformare già costruito nelle nostre città nei nostri centri urbani o i nostri centri storici
Io di assessore all'Urbanistica Venezia questo l'ho vissuto drammaticamente la difficoltà della trasformazione delle di utilizzare il già utilizzato e allora costruiamo fuori la costruiamo recita scolorita
Lecita che io dico deliranti
Che dal punto di vista appunto
Deliranti dal punto di vista dell'URSS
E che sono in città che costituiscono comunità spaesata e dal punto di vista della civitas perché l'infrastruttura lupus è collegata direttamente alla comunità così come tu costruisci la città costruisci la comunità
è qui intesse iniziale è un progetto politico la costruzione della città non è un progetto da pochi esperti urbanisti
è è l'urbanistica olistica l'urbanistica del domani ai l'urbanistica e l'urbanistica e del del del della rigenerazione non dell'espansione l'urbanistica di domani ed esattamente sono questi filoni che dobbiamo ebbene siamo fermi siamo fermi perché la lega non sta consentendo per essere chiari di votare il consumo del suolo
Perché avendo la presidenza della quattordicesima commissione ai agricoltura dove è incardinato insieme la tredicesima è bloccata da una vita i da ultima la rigenerazione urbana
C'è incardinata in stato avanzato il mio disegno di legge a prima firma mia o poi con altri casi arrivate sulla rigenerazione urbana
Perché la lei perché la la la la la legge urbanistica nazionale del mille novecentoquarantadue
E il decreto interministeriale del sessantotto del nostro Paese
Allora non riusciamo ad andare avanti perché c'è un patto pericoloso tra alcune che hanno capito male come siti
Sul tema della costruzione nostro Paese penso di costituire ancora come una volta anni settanta e oggettivamente forze politiche arretrò vere che stanno bloccando tutto speriamo in questo ideale una grande accelerazione
E Giovannini ha ha promesso ma ha promesso
Di fare entrare il governo in maniera determinante ma io credo che battaglie di questo tipo le dobbiamo fare tutte insieme grazie
Grazie beh lui concetto del tempo un po'da il concetto che ha un po'segnato questo intervento del senatore Ferrazzi del resto
E se ci pensiamo anche la necessità di intervenire sul testo della Costituzione che Khatami non si tocca e meglio è però questo è un po'l'eccezione
Perché vai in gara l'intervento ha riguardato un tema che scientifica al menti scientificamente e culturalmente non era presente settant'anni fa
Cioè l'idea che ci fosse una trasformazione in consiglio radicale così profonda e a velocità progressiva nell'ambiente
Non c'era
E quindi in questo senso è stato un intervento forzato perché è andato a colmare un vuoto culturale che apparteneva all'epoca no ecco Stefano cefali presidente di Legambiente quindi li abbiamo un'ulteriore testimonianza del fatto che c'è una grande accelerazione no
Delle del delle cose che questa generazione per decenni ha portato a una situazione di progressiva instabilità degli ecosistemi ha cominciato a quell'attimo sferico che crea la crisi quadro in cui si inseriscono le altre che la crisi climatica
è a fronte di questa accelerazione però noi in Italia proprio in questo momento in questo periodo stiamo diventa invece una forma data qualche anno di se non paralisi certamente di estremo rallentamento dell'innovazione in settori Cardini penso ad esempio alla questione
Dell'energia che è stata toccata all'ultimo intervento ma che è una questione centrale dell'energia voti al Governo di tre quarti delle emissioni serra complessive
E allora su questo punto ecco se non si riesce a da andare a una velocità adeguata non solo non abbiamo centrato gli obiettivi ambientali ma perdiamo anche come Paese gli obiettivi economici che sono legati alla competizione internazionale
Ma sì innanzitutto credo che
Sia importante ricordare sempre quello che è stato detto da tutti questa serata che il fattore tempo è decisivo
Perché la consapevolezza ragionato quando dice che la consapevolezza cresce ma non è ancora sufficiente
C'è consapevolezza è una parte della popolazione c'è consapevolezza una parte dell'impresa
Cioè conseguenza una parte della delle istituzioni e della politica
Ma lo dobbiamo raggiungere in tempi veloci quella piena consapevolezza e mettere in campo le azioni che poi ognuno dalla sua diciamo dalla sua parte deve mettere in campo perché i cittadini devono fare il loro mestiere e facilitare la transizione ecologica
Le imprese devono capire che c'è un mercato non italiano non europeo ma mondiale
Da coprire con la le nuove tecnologie e l'Italia è in grado di come dire di mettere di di sviluppare come abbiamo fatto perché lo siamo un Paese contraddittorietà un paese dell'emergenza rifiuti di Roma e di di e di Palermo siamo anche il Paese è in grado di fare l'unico impianto al mondo che decide le pannolini usa e getta
No
Siamo il Paese che ha brevettato il il solare termodinamica sali fusi e a costi del primo impianto al mondo che era in grado di produrre in tubi a sali fusi
In Umbria umbre del brevetto di Enea costruito in Umbria qua non siamo riusciti a fare neanche un impianto quell'impianto è stato smontato ed è stato ricostruito nell'Est Europa
Nelle aste nell'Est asiatico
E nel frattempo però abbiamo la più grande azienda al mondo energetica che come dire che fai numeri più importanti sui temi sui temi delle siamo sul sulla questione della della produzione di energia da fonti rinnovabili
Ed è anche la politica e le istituzioni devono fare il loro mestiere
Credo che la necessità di intervenire con urgenza da parte di tutti questi mondi ci aggiungo anche il sindacato
E che anche il sindacato chiede di intervenire una parte si lega ad intervenire per fronteggiare l'emergenza climatica quando c'è da affrontare le questioni su Ravenna sulla Val d'Agri sul ragusano sul siracusano
Si deve aspettare sempre l'anno successivo o magari il decennio successivo per mettere in campo le azioni risolutive
Il tema energetico è è un po'la cartina di tornasole di questa contraddizione di questa diciamo questa terra di mezzo in cui viviamo
Perché siamo consapevoli di fare delle cose però non è mai il momento giusto per mettere in campo le soluzioni più radicali quelle più coraggiose
Potrei dire la stessa cosa sull'economia circolare voglio dire la stessa cosa sulla sul l'edilizia potete la stessa cosa al sistema dei trasporti ma stando stretti sui temi energetici credo che questo sia molto questo tema sia rappresentativo di come noi a fronte della diciamo dell'urgenza di intervenire si stanno sciogliendo i ghiacciai delle Alpi abbia idee e anche la la chill out il ghiacciaio più meridionale
L'Europa che quello della del Gran Sasso abbiamo in corso in queste settimane la carovana dei ghiacciai che ha una campagna che facciamo col comitato che lascio logico italiano per raccontare quanto anche i nostri ghiacciai si stanno sciogliendo
La la combustione diciamo dei fossili produce i guai che la Pianura Padana conosce bene a proposito di smog
Insomma questo Paese conta per l'Agenzia europea per l'ambiente cinquanta mila porti premature per per smog
Non sto a dire la lì non sto a raccontare le drammatiche parole con cui lei P. sì sì hanno descritto le conseguenze che ci saranno per il pianeta se non si mette in campo lo scenario con gli interventi più radicali
Di cui abbiamo parlato anche stasera
Credo che per venirne a capo
Non voglio farla troppo diciamo larga non voglio parlare della somma di quello che ovviamente bisognerà fare sulle politiche internazionali a metà novembre la prima vedere novembre Mola Coppo ventisei
Insomma ci piacerebbe tanto dici che l'accordo di Glasgow
Diciamo superasse l'Accordo di Parigi del due mila quindici con accordo storico ma non più sufficiente non so se a Glasgow
Avverrà questo
Perché i Paesi poveri giustamente ci contestano che ancora non gli diamo i soldi che gli abbia per trasferire tecnologie pulite che che abbiamo concordato con loro alla coppa di Copenaghen e nel frattempo gli stanno dicendo che non arrivano neanche i vaccini da loro che stanno come dire
Sotto questo punto di vista non si filone hanno qualche diciamo un motivo
Ragionevole per dubitare dei paesi dei Paesi più ricchi sto all'Italia sui temi energetici ecco su questo credo che lui dobbiamo assolutamente
Noi tutti e vale per alla politica vale per le imprese vale per le associazioni di cittadini a partire dagli ambientalisti su cui poi chiudo
Perché teme energetici sono come dire la cartina di tornasole di queste grandi contraddizione del Paese
Noi dovremmo chiudere entro il due mila venticinque tutte le centrali a carbone parlo solo delle lettrici da poco deve parlare della mobilità poté parlare degli altri il pilastri della del Bilancio e nel del del sistema energetico del Paese stando scritto sulla sistema elettrico noi dobbiamo che una parte ovviamente della del problema ma insomma credo che sia questo assolutamente rappresentativo noi con la solenne con l'irraggiamento con il sole e con il vento che può vantare il nostro Paese
Lo potremmo fare tranquillamente molto più velocemente di quello che la Germania ha deciso anche spinta dalla corte rispetto alla decarbonizzazione della del sistema elettrico tedesco potremmo fare molto più velocemente per farlo però serve fare
Tutta una serie di cose che non stiamo facendo
Noi quindici anni fa potevamo contare sulla l'elettricità prodotta soprattutto dalle centrali idroelettriche ostruite due generazioni fa producevamo il quindici per cento di elettricità da fonti rinnovabili oggi siamo arrivati quasi al quaranta per cento
Abbiamo quasi triplicato la produzione di energia da fonti trovabile grazie al fotovoltaico grazie all'eolico grazie a un po'anche alle altre rinnovabili ma insomma il grosso lo abbiamo fatto da da sole e dal vento
Noi per fare velocemente quello che dobbiamo fare da qui al due mila ventotto mila qua quaranta e dobbiamo mettere in campo una grande azione cioè la transizione ecologica si fa se si mette in campo l'azione di semplificazione degli iter
La seduta la pianificazione dove vogliamo andare noi ancora stiamo discutendo di un Piano nazionale integrato energia clima che alle quello in vigore all'obiettivo della riduzione del quaranta per cento delle missioni cassiere al due mila trenta nel frattempo l'Europa alzato l'asticella cinquantacinque per cento nel Pnr arrabbiamo scritto meno cinquantuno per cento
Siamo una strana innestati neanche capaci di fare quanto la seconda manifattura d'Europa quanto a posto la leggiamo come ha messo l'asticella l'Europa e insomma vedremo quando verrà quando verrà aggiornato il per niente
Lo scorso anno si è approvato un decreto Semplificazioni la scorsa estate l'estate dello scorso anno nei mesi scorsi
Il governo
Ha approvato un decreto semplificazione delle risorse tutti i problemi
Non risolve il problema sulla dicevo sulla reparto che rende la stella degli impianti esistenti risolve problemi ad esempio di come
Fare impianti eolici a terra come a mare non risolve il problema
Questo problema annoso di come fare i tetti fotovoltaici nei centri storici che sono la parte più importante dei tetti che può vantare questo Paese
Per evitare di continuare a mettere i pannelli fotovoltaici sui terreni ok dobbiamo mettere sui tetti ma i tetti non sono solo i capannoni le stalle
Nelle palestre o gli edifici comunali ma dobbiamo fare in modo che i pannelli fotovoltaici si mettano anche sui tetti non c'è stato verso da parte del ministero della cultura per non fare nomi e cognomi
Diciamo di varare delle norme per semplificare la possibilità di mettere dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri storici non sui palazzi vincolati ma nei centri storici
Con come dire una disposizione che sarebbe vista solo dagli astronauti della stazione orbitante spaziale perché non si vedrebbero da da da terra
Ecco le dobbiamo arrivare a a semplificare le cose le le diciamo gli iter autorizzativi per fare queste diciamo queste installazioni che sono fondamentali perché bisogna fare i grandi impianti
Gli impianti eolici grandi pianti
Ripeto a terra mare bisogna fare gli impianti a rivoltaci perché si può fare il il il fotovoltaico sui terreni agricoli senza consumare suolo propria metterlo anche sui temi che e questo non è diciamo il governo non è stato
E e il Parlamento non sono stati in grado di mettere in campo le semplificazioni che servono
C'è da fare un lavoro sulle aziende perché anche le aziende ovviamente devono capire che la stagione del passato delle fossile finiva devo dire che su questo abbiamo due grandi esempio in positivo e negativo parlavo prima di ENEL
Che somma deve ancora centrale a carbone ma insomma ha imboccato con grande decisione la stava delle rinnovabili
E dopodiché se abbiamo l'altra grande azienda la principale azienda del paese che che ENI
Che continua a raccontare riempire le pagine dei giornali pubblicitaria a riempire le i le diciamo i minuti delle degli spot pubblicitari sulle tv nazionali raccontando quante brava quant'è bella di quanto produco Anton mette in campo azioni sull'economia circolare sulla sulle rinnovabili
E basta fare il confronto con alti grande multinazionali straniere sull'energia di qua il quanto loro investono veramente sulle rinnovabili non di quanti si investe in Italia su
Quindi pagine pubblicitarie spot televisivi per raccontare quello che in realtà
Non è non è avvenuto lo dico perché siamo riusciti un anno e mezzo fa Farrar
Condannare dall'Agcom ENI per pubblicità ingannevole sulla Ignis visibile di sull'ENI disastrata insomma lo dico parlo di pubblicità indole ingannevole ragion a ragion veduta visto che siamo riusciti a come dire a farli condannare su questo
C'è un sistema produttivo di aziende che darebbe un contributo importante se ci fosse la possibilità di mettere in campo quelle tecnologie che e in altri Paesi si fanno molti diciamo sì costruiscono con più semplicità le grandi aziende energetiche all'eolico lo vanno a fare in Spagna in Grecia perché in Italia le aste in Italia sono assolutamente in uno
Diciamo finiscono quasi deserte perché è troppo complicato fare gli impianti nel nostro Paese
Quindi su questo credo che sia insomma ci c'è da fare una profonda riflessione ma veloce noi possiamo star aspettare anni per capire come come ne veniamo a capo chiudo sui cittadini
Il sindacato primo Pavel sindacale poi parlo delle associazioni ambientaliste
Lo abbiamo c'è Lorenzo Sarti il nostro presidente regionale qui stasera l'otto di agosto eravamo bomboletta verde a Ravenna
Per parlare di come riconvertire questi Stemat quel diciamo quella quella riproduttiva
Che oggi è lavora soprattutto sulla sulle fossili
Come fare in modo che il porto di Ravenna possa diventare Laba logistico di assemblaggio di manutenzione ordinaria straordinaria del futuro Adriatico in cui si farà l'eolico off-shore anche davanti a Rimini possibilmente
E e
Del del fotovoltaico galleggiante della dismissione delle piattaforme e di estrazione di Corbucci potrebbero Bury non più operative
E il tema di come riconvertiamo le la diciamo il le maestranze i tecnici sia perché è vero quello che diceva al senatore Ferrazzi lo dobbiamo deciderlo oggi che cosa sarà la la il porto di Ravenna del due mila tre venticinque due mila trenta
O devo decidere subito dobbiamo utilizzare le risorse europee per fare in modo che quei luoghi dico la stessa cosa del porto di industriali di Augusta
Al del porto del porto di di Siracusa dobbiamo decidono oggi
Utilizzando risorse votai per fare in modo che nessuno rimane a casa perché non vogliamo che nessuno rimanga a casa
Però ogni volta che si scooter di queste cose la l'interlocuzione è importante che c'abbiamo con una parte del sindacato è diciamo stira Jonah sui massimi sistemi su quello che deve fare il mondo l'Europa l'Italia quando passo interruttori
Ci si trova sempre dalle diciamo da da da dalle parte dalla parte opposta della della barricata
C'è un problema e chiudo anche nel mondo ambientalista
Perché ovviamente insomma credo che sia
Chiedo che sia corretto parlare anche delle grandi contraddizioni del mondo ambientalista perché se non si se si vuole che si chiudano le centrali a carbone di Brindisi di Civitavecchia di la Spezia di Monfalcone
Se non si vuole giustamente dico realizzare gli impianti a ciclo combinato a gas di Civitavecchia di Isla spezzo di Brindisi
In un Paese che dopo il di della il blackout del settembre del due mila tre ha costruito decine di migliaia di impianti a turbogas a ciclo combinato la gran parte dei quali sono andati a un terzo delle ore
Annue di attività per cui erano stati pensati alcuni sono stati smontati e ricostruire all'estero
Si sta pensando anche di fare nuovi impianti a gas
Se il tema è l'ukulele il tema occupazionale evidente dei siti dove ci sono le centrali a carbone si affronta il tema occupazionale si costruiscono nuovi impianti inutili che bruciano
Gas e che vengono pagati a prescindere con la perverso meccanismo del capacity market anche se l'impianto chiuso
Te lo pago ugualmente prelevando le risorse economiche in bolletta
C'è anche il mondo ambientalista e tutto favorevole a dire chiudiamo le Cinta larga a carbone non apriamo nuove centrali a gas chiudiamo quella di bruciano petrolio nelle piccole isole ce ne stanno ancora dopodiché però e questo lo dico diciamo da rappresentante di quel mondo ambientalista che sul territorio spesso si trova dalla parte opposta del di una parte del mondo ambientalista che invece dice no anche all'alternativa l'elettricità prodotta
Ce la dobbiamo produrre sul territorio nazionale io vorrei capire come noi chiudiamo tutte le centrali a fonti fossili da qui ai prossimi vent'anni se non facciamo gli impianti eolici
Gli impianti eolici vanno fatte dove c'è il vento
Il vento cioè sui crinali delle montagne e c'è il mare
Io vorrei capire come facciamo a chiudere questi impianti a fonti forse se non facciamo gli impianti fotovoltaici
Perché c'è un problema anche se gli impianti fotovoltaici
Si possono impianti tutti gli impianti rinnovabili devono essere pensati bene progettati bene fatti bene ma vanno fatti
Vanno fatti e c'è una parte del mondo ambientalista che ripropone gli stessi no degli impianti a fonti fossili anche se gli impianti a fonti rinnovabili allora evidente così non andiamo da nessuna parte così sono felici quelli che oggi producono l'elettricità bruciando
Un po'di carbone soprattutto gas e un po'di petrolio e noi dall'Italia
E chiudo continueremo a mancare quella sfida fondamentale che ad ha scritto nel suo libro perché noi che è un po'quello che hanno capito i cinesi negli ultimi anni
Cioè la Cina ma è un paese
Molto contraddittorio continua a fare cento alla Carbone centrali nucleari ma è diventato il paese al mondo in veste di più sull'ecologia pulite ma non perché i cinesi Satchel siano stati riconvertiti sulla via di Damasco a perché ovviamente la Repubblica popolare cinese sa che se io oggi c'è un problema e domani industrializzata soluzione dopodomani quella soluzione la vendo in tutto il mondo allora visto che l'Italia vende in tutto il mondo
La moda le automobili insomma diciamo è in grado di produrre atti la tecnologia della transizione ecologica e a noi piacerebbe che le aziende italiane
Diciamo occupassero un ruolo importante nel mercato mondiale dei prodotti che e vede le tecnologie che possono permettere di vincere la sfida climatica se noi continuiamo così tra le contraddizioni del mondo delle istituzioni le contraddizioni del mondo della politica le contabile se nel mondo del sindacato e le contrazioni una parte del mondo ambientalista
Questa sfida la perderemo ecco il lavoro che dobbiamo fare
Fare in modo tiene i prossimi divisi no nei prossimi anni si imbocchi la strada giusta il piano sei prese residenza che ha parato il governo Draghi che Assad attuato dall'Europa ecco è un po'il piano nazionale di pesarese Leanza del ma anche
Perché non si può fare
Spinge sulle rinnovabili e poi magari finanziare non PNR R impianto di confinamento geologico della CO due DNA davanti ai fondali
Dei Dini fondali davanti alla costa ravennate non si può fare spinge sul rinnovabile potrà fare anche gli impianti a gas insomma quindi credo che su questo ci sia ancora tanto da fare
Non abbiamo molto tempo
Speriamo di non perdere il treno perché quel treno ad alta velocità della sfida dalla transizione ecologica vorremmo che lo guidasse macchinista italiano
Per come stanno andando le cose rischiamo di stare non so se in prima classe ma forse in secondario insomma vorremmo che che lo guida sì ma anche perché c'abbiamo le competenze per farlo
Grazie Stefano Ciofani bensì una bella immagine questa del treno della transizione ecologica che e del del posto che ognuno si può conquistare su su questo treno
Questo ora ora di discussione abbiamo credo affrontato vari aspetti della di queste si ride della transizione ecologica ci stava aspetti estremamente pratici punto il tipo di oggetti che compriamo le scelte della nostra vita quotidiana stava spetti più complessi come il tema del del tempo il nostro rapporto col tempo come il la questione del del diritto e della giustizia sociale
Io per concludere volevo ridare la parola all'autore di questo libro le sfide della transizione ecologica Edo Ronchi anche perché di di tutte queste sfide di cui abbiamo parlato ecco qual è quella in in cui lui riconosce una maggiore potenzialità e e e dove invece c'è il l'aspetto legittimi sono gli aspetti più preoccupante
Secondo me uno dei temi centrali fatto detto è quello dei tempi
E cioè se
Riusciremo con la transizione ecologica
A mitigare la crisi climatica e a cogliere questa occasione di cambiamento positivo
A mio parere in Italia e anche col governo Draghi
Siamo in una posizione intermedia un po'di impasse
Nel dibattito in questa maggioranza così eterogenea c'è chi espressamente mi riferisco a Giorgetti intervista al Corriere della Sera di una decina di giorni fa
Ritiene che con la transizione ecologica si debba andare piano perché rischia di danneggiare l'economia purtroppo non è solo lui che la pensa così io che dice questo
Io penso che l'Italia abbia interesse invece ad accelerare la transizione ecologica
Perché è una delle poche chiavi forse l'unica di rilancio anche dall'economia italiana verso il futuro MM un crinale
Dove sta da una parte o dall'altra che hanno poi frenare accelerare o freni o accendere i e la questione emblematica e sono le politiche climatiche
No io il abbiamo seguito io scelgo un network
Con una fondazione anche comprende molte imprese molte organizzazione nella fase di definizione del Piano nazionale per la ripresa la resilienza
Abbiamo chiesto non non solo onori ma con un questo network aggiornate il piano nazionale per il clima e l'energia
Perché noi abbiamo bisogno di aggiornare il quadro di riferimento delle politiche climatiche
Per inserire i progetti del premia chi in un quadro organico di medio lungo termine che non può essere quello dal vecchio piano questa linea non è stata società noi ancora oggi no il Pigneto e non stabilisce il cinquantun per cento in un passaggio allude a ma noi siamo uno dei pochi paesi europei tra i grandi Paesi siamo l'unico che arriva a Glasgow senza aveva aggiornato il piano nazionale sul clima e l'Energia
Questo è chiarissimo è noi abbiamo il Regno Unito che altri l'altro Paese coorganizzazione
Della Coppa ventisei
Che ha aggiornato i suoi targhetta
Con un obiettivo del sessantacinque per cento sessantacinque pace è importante però poi ha declinato con tutte le politiche le misure in tutti i settori
Quindi Totti rinnovabili la mobilità l'economia circolare
La il governo inglese sul clima è abbastanza avanzato ne ha fatto una legge sul clima
Noi abbiamo fatto una legge europea sul clima che aggiorna l'obiettivo la Germania ha fatto una legge sul clima
Che è stata poi cassata dalla Corte Costituzionale tedesca e quindi il governo si è impegnato a rivederla
Non tanto sul target del cinquantacinque per cento quanto sul cosa fai dopo gli ha detto la Corte costituzionale non mi devi spiegare come arrivi alla neutralità climatica la legge europea sul clima dice
Ha detto ai targhe del cinquantacinque poi dice arriverò entro il venti cinquanta alla neutralità
Climatica netta mi impegno a fissare dopo il due mila venticinque un obiettivo intermedio fatto qualcosa di metà la Francia ha fatto la legge sul clima francese
La Francia ha ridefinito il quadro di riferimento noi abbiamo ancora lì il piano che rispetto agli obiettivi ideali dell'Accordo di Parigi
La IP si sia detto non sono adeguati gli enti si compreso quello italiano ed europeo cioè col quaranta per cento di riduzione non siete sulla traiettoria distare al di sotto dei due gradi mandate verso i tre gradi quindi
Ha chiesto in vista della coprenti sei di rivedere i piani nazionali la contenti sei farà il punto su chi ha rivisto i piani nazionali
Noi ci presentiamo per ora ma ben ma non c'è noi ci presentiamo per ora col vecchio piano quindi l'Italia in questo momento è la ufficialmente nessuno posizione arretrata
Non è né con la Francia né con la Germania ne corre il mio momento
Poi va be'cioè non parlo dei piccoli paesi gli olandesi fanno dei dei salti avanti be lo capisco paese molto piccolo però le grandi economie europee si stanno muovendo con la Commissione verso politiche che limati che energetiche avanzate dell'Italia no ci sono dei bei gli spunti nel Pnr alcuni progetti alcune idee mal quadro organico di riferimento risente di quella parte del governo che ritiene che se spingiamo troppo sulle politiche climatiche danneggiamo l'economia e sbaglia si mette sulla posizione arretrata così così rischiamo di perdere dei treni importanti
Uno di quelli importanti e quello delle rinnovabili
Guardate che noi nel due mila e venti abbiamo ridotto la produzione
La la la quota percentuale aumentata perché è diminuito il consumo è diminuita la progressiva ma in in siamo rimasti sugli ottocento megawatt di rinnovabili qualunque ricevette noi per stare nel targhetta della del l'Accordo di Parigi dovremmo arrivare a sette sei sette megawatt che vuol dire mille circa la scusate non gigawatt
Quindi dovremmo fare sei sette volte quello che abbiamo fatto nel due mila e venti non non ci stiamo se non aggiorniamo questo quadro e per fare questo bisogna
Del resto o stai con la parte più avanzata dell'economia anche nostra
Noi abbiamo settori dell'economia delle imprese che spinge per le politiche climatiche avanzate perché sanno che così oggi compete i sui mercati europei globali
E noi abbiamo rapporti con questi lo sappiamo benissimo
Scegliamo di stare lì in una posizione intermedia con il timore con il timore che se ci spingiamo troppo avanti l'economia non reagisce bene
Diciamo rischiamo di mettere in difficoltà questo qua non che non ci siano anche le difficoltà però se ti metti sulla parte arretrata
No no non vince non vince queste sfide
Io mi ricordo la la battaglia di retroguardia dalla FIAT contro le marmitte catalitiche lo dico perché ero al tavolo del governo in quel periodo
Due anni dopo per due anni le abbiamo importate dalla Germania e poi abbiamo dovuto inseguire la FIAT ha fatto lo stesso errore sull'auto elettrica perché è partita dopo e anche sulle ibrida con sempre con l'idea che dobbiamo tenere la parte se non acqua se non accetti la sfida dell'innovazione ma non vincerai mai
Che la sfida dell'innovazione oggi passa dalla transizione ecologica se non coglie quella roba lì rimarrà lì
Rimarrà e a a metà strada rimarrai nel pantano pagherà i costi e non riuscirò mai a a a beccare i vantaggi i questa grandissima innovazione e noi adesso siamo un po'in mezzo al guado Draghi è bravo c'ha tante idee personalità credibile
Ma secondo me non ha la marcia giusta su queste tematiche non non riesce a dare il piglio necessario che serve a questa spinta di innovazione ecologica
E anche il ministro dalla transizione ecologica no non sta pigliando questa come una grande sfida positiva
Sembra che le quasi gli crei qualche fastidio mettersi a a diciamo a cavalcare questa spinta ci saranno le elezioni da in Germania io penso che come andranno queste ormai sono fine settembre
Qua la l'andamento di queste elezioni influirà sulla dinamica europea ma il molte cose si stanno ancora discutendo a livello europeo
Per esempio se il nucleare rientra fra le tecnologie diciamo dei carbonizzate o meno da mica una questione banale
Nel sì forzisti fai cioè questo pacchetto di tredici provvedimenti per ora sono annunciati da parte della commissione ma ci sono importanti direttivo con tante questioni ancora aperti quindi anche nell'Europa un po'diciamo la svolta ecologica è stata ben delineata ma non è ancora ben definita
L'Italia in questo periodo con questo governo è viene in questa posizione diciamo di attese da e non spinge e spero che non freni ma comunque non spinge non sta portandosi sulle posizioni più avanzate e quindi rischia di presentarsi al classico va se senza avere un ruolo come ha fatto avrebbe dovuto avere quello veramente o se le è toccato anche il precedente governo perché dovevamo essere con organizzatori siamo diventati comprimari non abbiamo spinto né sui contenuti né sulla gestione è un po'abbiamo ereditato una bandiera tenuta un po'troppo bassa anche dal precedente governo
Però devo dire che nemmeno adesso stiamo cogliendo appieno questa
Questa grande potenzialità che che che ci viene data che anche è una una grande sfida eh non è che la potenzialità però ci sono evidentemente anche dei rischi quindi succede posso offrire uno spunto di riflessione è uno spunto di riflessione un po'critico preoccupato sul nostro governo e su come noi ci stiamo preparando alla alla sfida di Glasgow
E all'aggiornamento dell'impegno climatico verità
Bene grazie chiudiamo qui questo incontro le sfide la transizione ecologica di Edo Ronchi buona lettura e buona serata