Festa dell'Unità di Roma 2021 - Una nuova Europa è possibile? Gianni Cuperlo dialogha con i Giovani Democratici di Roma e del Lazio

Buonasera a tutti a tutti stiamo cominciando il programma politico di questa giornata andiamo verso la conclusione di questi dieci giorni di incontri e confronti dedicati al futuro di Roma e al futuro dell'Italia e dell'Europa io unità Roma riparte
Titolo che abbiamo voluto dare a questa festa la prima festa in una nuova dimensione
Quello che abbiamo attraversato tra campionato
Ci pure ripensare riflette lo
Tutto quello che abbiamo intorno devo ringraziare oltre ai volontari del Partito Democratico è già al lavoro per animare la festa da oggi pomeriggio veramente fatemelo dire con tutto il cuore i volontari delle giovani democratiche dei giovani democratici perché sono stati
Protagonisti
Di questa festa nel lavoro nell'impegno nella militanza nella mobilitazione ma anche nella costruzione del programma politico delle iniziative e nella giornata di oggi affronteremo insieme
Al Gruppo dei Socialisti e democratici europei abbiamo ancora con noi come abbiamo già avuto ieri capogruppo Brando beni fai una cronaca brama
Affronteremo il tema dell'Europa da un punto di vista anche generazionale
Ed è molto importante farlo ed è molto importante mettere a confronto le voci delle giovani democratici dei giovani democratici con Gianni Cuperlo fatemi un grande applauso di benvenuto alla festa dell'Unità di Roma Gianni Cuperlo
è molto importante per noi sapere di poter e contare su Gianni sulla sua esperienza sulla sua intelligenza rosso capacità oggi abbiamo posto per aprire un quesito impegnativo se una nuova Europa è possibile
Necessaria sicuramente
Il fatto che sia possibile dipende anche all'impegno di tutti noi
Ringrazio Francesca De Benedetti per essere qui con noi che ci guiderà lungo quest'iniziativa al termine dell'iniziativa avremo altri incontri ci sarà una proiezione del viaggio dei nostri europarlamentari sulla rotta balcanica
Un viaggio in Bosnia molto interessante che sarà raccontato la Brando ci saranno ulteriori iniziative sul valore del Pnr R per le nuove generazioni misera un programma molto ricco molto denso di appuntamenti però partiamo nel modo migliore
E partiamo dal la domanda più importante
E come si dice dicono dall'altra parte l'oceano Wellman Trouble Gobbi
Ecco noi partiamo da qui per avviare questa grande riflessione o un grande abbraccio mi unisco poter ascoltare iniziativa sani fico il microfono perché il virus ancora tra noi non dobbiamo mai abbassare la guardia grazie a Radio Radicale che segue anche questo appuntamento è sempre nostro clan
Allora Zhao buonasera a tutti sarà Francesca Benedetti su una giornalista di domani mi occupo di Europa quindi sono felice di essere qui con voi a parlare di politiche d'Europa e grazie per aver sfidato tempi incerti cronologicamente parlando
E allora sono con noi Gianni Cuperlo che ovviamente conoscete e Giorgio si rende Andrea Russo Giovanni Biagi dei giovani democratici quindi insomma partiamo con questa chiacchierata io fare cominciare Gianni Cuperlo
Allora la cosa che mi incuriosisce di più è Gianni quando tu hai attraversato una serie di momenti storici veramente interessanti e quello che viviamo oggi lo è a suo modo perché finalmente l'Europa arriva nelle prime pagine dei giornali con Next Generation you tutti hanno colto insomma che l'Europa veramente qualcosa di concreto che ci riguarda è in corso la conferenza sul futuro dell'Europa quindi i giovani di tutta Europa possano in qualche modo decidere che Europa sarà quando tu eri un po'più giovane s'è stato l'ultimo segretario della FGCI e il primo della Sinistra giovanile negli anni che hanno anteceduto il Trattato di Maastricht quindi quando l'integrazione europea era qualcosa diciamo può Arkin Progress
Sono curiosa di sapere da te come vedevi l'Europa allora com'era percepita aree invece come sta vivendo questo frangente in cui appunto tutto sembra molto diverso
Al tanto grazie buonasera buonasera a voi grazie a ad Andrea Casu è alla festa di Roma giovani democratici ai volontari a radio radicale insomma l'elenco dei ringraziamenti Brando che viene
E dando gruppi cuocere tu io vado in posti diversi del paese se previsto Chess senta e non buca mai ma anche quando non è previsto io ce lo trovo quindi è un uomo
Dalle capacità sono talmente ma è passata una vita da quando io avevo la loro età la vostra età che ricordò di quella stagione ho dei ricordi molto intensi
Che sono un po'precedenti a Maastricht il tavolo di Maastricht perché il tavolo più famoso del dell'Europa non solo recente fosse del mille novecentonovantuno
In Italia vogliono a Penati no penso ma in Italia c'era l'ultimo Governo Andreotti in carica
Ministro del tesoro era una personalità che io un tempo avremmo battezzata come un galantuomo Momo per bene Guido Carli era stato governatore della Banca d'Italia personaggio di grandissimo spessore
E rappresenta l'Italia al tavolo di Maastricht e nelle memorie di Guido Calvi ci sono delle pagine fantastiche dove lui racconta perché in quelle giornate si impegnò in prima persona per accompagnare al famoso patto di stabilità che accompagnato poiché scortato in vent'anni e più successivi trent'anni più successivi
Per accompagnare il patto di stabilità nell'impostazione della grande costruzione europea che sarebbe poi
Confluita nella scelta storicamente rivoluzionaria della moneta unica un patto dello sviluppo della crescita e dell'occupazione
Ci tento anche Jacques Delors per la verità ma venendo respinti entrambi perché
Nelle memorie quei locali questo lo racconta in modo molto efficace dei due pedali che dovevano animare il molto del biciclo europeo e quindi alla stabilizzazione dei prezzi contenimento dell'inflazione
Quindi il patto di stabilità e la crescita e lo sviluppo occupazionale quindi l'Europa sociale alla fine fu un pedale a prevalere sull'altra insomma un po'un po'tanto è per la volontà diciamo della della della della nazione tedesche del governo tedesco coadiuvato in questo dai governi nordici ma tutto questo poi avviene nel novantuno e successivamente il mio ricordo di Oneta allontanare dei giovanile del mio impegno nella FGCI e poi nella Sinistra giovanile
Ha del delle altre istantanee più mi permetto di dire più emozionanti che non il tavolo di Maastricht
Io arrivai a Berlino la settimana prima della caduta del Muro
Passai al check point Charlie esibendo il mio passaporto andai a Berlino Est dove fece un incontro con i giovani omologhi della fede gli otto della Federazione dei giovani
Socialità democratici dell'Europa della DDR
Ebbi la netta sensazione che non avessero la percezione di quello che stava per per a cadere
Sono mesi anni in quelli in cui oltre a ad andare a Berlino in quelle giornate
Andammo a Praga insieme a Giovanni Berlinguer
Ad incontrare duplice il giorno in cui Dubcek rientravo a Praga il tarlo a piazza Venceslao davanti ad una sterminata platea folla giovani aveva conosciuto Duc quand'era poco più che una ragazza aveva rappresentato il PC nell'organizzazione giovanile e studentesca aveva sede a Praga
E si rividero dopo decenni e dopo la manifestazione andammo a casa dell'ex ministro degli esteri della primavera che viveva in un piccolo appartamento anzi al trattamento della figlia dove ci sedemmo
E chiedemmo duplice che ai suoi compagni la la testimonianza diretta di questo momento così emozionante così intenso insieme commessi a una delegazione della della FIGC
Sì alla fine della serata finirono a raccontare barzellette sui sovietici questo mi dava la misura di un certo certe capacità di relativizzare anche le tragedie della storia però al momento più anche atto
Liberando quest'altro mai raccontato fu quando uno della delegazione della FIGC che era venuto con me non dico il nome perché giustamente voglio preservarne dopo che Dubcek ci fece un discorso accalorato per spiegarci che cosa significava quella giornata
E ci chiese
Se c'erano delle domande io seduto vicino al lumicino Giovanni Berlinguer questo nostro compagno adesso educatamente la mano e terra tanta la sua emozione per il momento
Che chiese cortesemente se c'è una toilette e a quel punto noi capiamo che la delegazione aveva abbassato drammaticamente in in grado di intensità emotiva dell'istante
Però va bene non lo fa perché troppo lunga si c'è stato Mustang sessantanove euro c'è stato l'Europa e che cosa è stato Neuro che così è stato ma sentite
è stato un un un grandissimo atto politico volitivo di un'Europa che cercava egli scopriva le ragioni di una rilancio della sua assunzione della sua unità
Lei però non è solamente un un atto
Che si può annoverare sotto l'etichetta di una politica monetaria per quanto coraggiosa e ardita un'incredibile atto politico l'unificazione della Germania
Poneva la necessità l'unificazione di questa superpotenza di ottanta milioni di tedeschi poneva la necessità di un riequilibrio delle bilance complessive del continente europeo anche dal punto di vista politico è
E la Francia Mitterrand pose il tema del del superamento del marco e quindi dell'unità monetaria
Dire all'epoca superamento del marco soprattutto per i vertici della Bundesbank era come bestemmiare in chiesa è una blasfemia nella sacro luogo eppure il cancelliere Helmut Kohl
Non è tale mossa sia ma io io impazzisco quando sento nella nel dibattito contemporaneo dire che interi garanti leader politici sono quelli che
Interpretato alla pancia della del paese al no mi mi mi mi mi ribolle il sangue i grandi leader politici sono prediche a con una visione storica e e ambiziosa è strategica della funzione che che pensa sia la funzione debba esercitare il loro Paese la loro nazione Nuovo Continente Helmut Kohl
Ha una missione e la e la e la conduce fino in fondo è l'ammissione che che non si pone l'unificazione della della Germania e per farlo o agisce a tutto campo
Con ingenti finanziamenti a alla Russia in cambio di un via libera con la garanzia l'amministrazione di Washington che quel Paese sarebbe rimasto compattamente nella nella NATO
E e garantendogli e offrendo all'Europa continentale in particolare alla Francia
C'è poi uno dice Francesca Mania e insomma quando vai in terza media Onegin quinta ginnasio la lezione di storia
Ti puoi anche distrarre no poi magari mi sarà capitato perché quel giorno agli altri pensieri per la testa però quando quale professore la professoressa entra in classe eh dice ragazzi oggi facciamo la questione tedesca li devi fermati alzare Lenzi anche aprire le orecchie ascoltare perché la questione finisca eh l'Europa è tutto
E non capisci e non capisci la conferenza di Versailles e non capisci le riparazioni di guerra che
Vengono imposte alla Germania dopo la prima guerra mondiale l'aviazione profondamente rabbiosa di John Maynard Keynes contro quella scelta
Senna non capisci la cessione di astrazione Lorena nel mille ottocentosei la storia d'Europa è intrisa della dinamica franco tedesca
E nel momento in cui la Francia dice va be'però noi vogliamo in cambio dell'unificazione delle garanzie che non ci sarà
Una Europa tedesca ma ci sarà una Germania europea che poi ha una citazione molto anche sta molto bella
Be'in quel momento l'Europa svolta radicalmente cambiare il corso della sua della nostra e della vostra generazione va be'ha fatto un gran casino ma più o meno quello che volevo dire
C'era stante allora proverei IAAF fare interloquire anche ragazzi parto da Giorgia così per principio perché è una ragazza anche perché le cose che diceva Cuperlo mi hanno ricordato una cosa che ci dicevamo prima di quest'incontro Giorgia mi raccontava che in realtà chi fa attività politica a Roma si relazione realtà quotidianamente anche con ragazzi del resto d'Europa mi diceva che c'è un gemellaggio in corso proprio con una città tedesca Amburgo quindi intanto ti chiederei di raccontarci queste esperienze anche di dire la tua insomma pensando anche ai ai ricordi insomma con i risultati
Lo spray
Sono pareri favorevoli a iosa Angelo questi giovani che sono
Se l'età
Allora grazie mille insomma grazie a Gianni grazie al Pd per questa iniziativa
Diciamo mi fa a emozionare questo racconto un po'vecchio di questa costruzione dell'Europa perché quando tu dici che la costituzione delle dell'Europa è di fatto un atto politico mi viene in mente proprio la rivoluzione culturale che tra i giovani c'è stata con con la Costituzione
Appunto dell'orata
è indicativo il dato diciamo anche delle Rasmussen e di questi scambi che avvengono a livello di partito noi abbiamo fatto un abbiamo in corso questo gemellaggio
Che purtroppo a causa del corde sia interrotto abbiamo noi ospitato i compagni di Abu di Amburgo
Appunto in una periferia romana quindi ancora più indicativo
Insomma siamo andati anche noi sicuramente tra l'altro anche sotto pandemia abbiamo fatto un incontro ovviamente in videochiamata perché c'era lo da un con la sinistra addirittura mondiali quindi diciamo in questo Sanzo
Cerchiamo in qualche modo anche di mettere in piedi un progetto che vada oltre il singolo stato proprio grazie a questa cultura doveri uno europea che sia che sia sviluppata il tema del viaggio ad esempio magari per i nostri genitori o per i nostri nonni è strano vedere un francese un tedesco
Come una persona simile al loro invece per noi estremamente normale né ce ne siamo accorti quando i compagni di Amburgo sono sono venuti a Roma
Anche nella quotidianità e nella visione di mondo si vede che c'è stata innanzitutto la formazione da parte del partito che ha permesso diciamo l'incontro in questo senso e pare sicuramente anche nella costruzioni
è stato interessante parlare di quanto soprattutto l'Europa oggi abbia dei limiti in questo senso
Limiti anche i dati diciamo da quegli interessi nazionali no in questo spesso si parla di giovani noi oggi paghiamo di giovani per fortuna di sinistra
E quello che ci siamo detti e che l'Europa sicuramente fatta in questo senso non basta sicuramente serio uscissimo e speriamo alla fine del cori d'a rincontrare i compagni di Amburgo
Quello che ci diremo anche
Le la pandemia ha proprio dimostrato che soprattutto sul piano sanitario ma anche sul piano sociale l'Europa i singoli Stati hanno bisogno l'uno dell'altro
Questa Sanzo Ibra giacché Erasmus che sono andati avanti mi viene in mente anche diciamo
Il Consiglio europeo che ha tramite appunto l'Erasmus Plas finanziate le associazioni che diciamo in questo senso si occupano proprio di far conoscere l'Europa anche con gli Stati che sono del Medioriente come ad esempio la Turchia all'Azerbaijan l'Armenia in questo senso è interessante anche con vedere come quelle zone che insomma per tanto tempo sono impostati al centro del dibattito europeo inizino invece a voler contribuire proprio al progetto politico
Europeo e sono soprattutto i giovani affar loro sicuramente la vittoria più grande dell'Europa ma soprattutto il il qui insomma mi permetta di dirlo perché la sinistra il partito in Italia sono stati insomma gli europeisti per eccellenza il merito sicuramente a quello di avere costruito innanzitutto una generazione che non riesce a non vedere l'Europa non so come dire
Ed è proprio l'egemonia culturale in questo senso
Anche oggi magari non soprattutto nei giovani non politicizzati in questo senso è interessante vedere come sia proprio normalizzato il fatto di stare in Europa e di aver necessità quindi sicuramente in questo senso l'incontro con i giovani di Amburgo ha messo in evidenza tutto questo riconoscendo che ci sono dei limiti ma soprattutto mettendo al centro questo che ha una vittoria politica l'egemonia
Culturale dell'Europa come cardine in qualche modo e di essere parte di qualcosa di più grande di noi
Mi ha colpito perché
Quello prima quel
Infilate nel discorso cioè che l'Europa appunto degli anni di Maastricht è un'Europa che si integra soprattutto su basi economiche
E se pensiamo alle se pensiamo all'esperienza del ricoveri Fund di Next Generation Music pensiamo anche alle parole
Espresse dal commissario Gentiloni che lasciano intendere proprio l'intenzione di rendere strutturale e questo bilancio comune questi indebitamento comune
Una domanda che vorrei fare Ange ANIE chiaramente poi coinvolgiamo anche i ragazzi e Cuesta ma c'è ancora spazio c'è ancora possibilità per un'Europa della lotta sociale abbiamo cominciato integrarci sulla base di un'economia condivisa adesso abbiamo anche un indebitamento condiviso ma questo implicherà secondo lei anche la possibilità di un'Europa sociale io so che socialdemocratici all'Europarlamento si impegna anche per questo è durante la presidenza portoghese ci sono state delle iniziative
Però penso che per un ragazzo sia importante sapeva insomma che l'Europa è anche questo che è uno spazio diciamo anche di emancipazione
Sale vorrei sapere cosa ne pensa dei liberi che esce Brando fremente perché non vietare e evidentemente molto ingrato piene di rispondere questo male quindi sarebbe giusto che venisse Lou invece mi dispiace ma adesso tocca a me
E
C'è una bellissima siccome frase diciamo né che
Pronunciò nel mille duecentosettantasei per metà degli anni Settanta uno dei padri
Fondatori dell'Unione Europea che dice ho sempre pensato che l'Europa si faranno delle crisi e che essa serale risultato delle soluzioni che quelle crisi si daranno
E ed è una chiave dissenso e in fondo anche un pone chiavi di destino di questo continente
Perché
Perché perché per tante ragioni ma per per quella ragione che fosse tornando al professore la professoressa di storia di prima
Dovrebbe poter raccontare così ad una classe di ragazzini giovanissimi neanche liceali della media
Diedi adesso vi vi descrivo che cosa è stata la storia dell'Europa del continente dove voi siete nati state crescendo vivrete
Nel corso del secolo che è stato il secolo le vostre spalle quello dei vostri i genitori soprattutto dei vostri nonni di altre generazioni
E allora potrebbe racconta che era così la storia del Novecento europeo no questo professore questa professoressa di sterile provvede di prendete una mela
Mettete la sul tavolo prendete un coltello tagliati a metà esattamente la mela metà Melacca da sinistra metà ma era per la testa
Una metà della mela e la storia dell'Europa che va più o meno dal ventotto giugno del mille novecento e quattordici
Che una data simbolica per il nazionalismo serbo non solo perché in quel giorno viene assassinato l'arciduca Francesco Ferdinando ma perché ci sono delle radici nazionalistiche in quella data simbolo sino alla metà del quarantacinque e in quell'arco di tempo più o meno trent'anni poco più si calcola che nel continente dove voi siete nati state crescendo e probabilmente di Prete la vostra vita sono morti tra gli ottanta e i cento milioni di europei
A causa di due guerre mondiali una fu a pieno titolo una guerra civile consumata sul suo luogo dell'Europa
Quindi una guerra interamente nostra e poi epidemie carestie pulizie etniche o di nazionalistici un'ecatombe una strage poi c'è la seconda metà della mela che va a dalla metà del quarantacinque sinora più o meno alla fine del secolo a quando siete nati fuori
E e la caratteristica una delle caratteristiche di questa seconda metà della mela è che non è che quegli ottanta cento milioni di morti si sono dimezzati son diventati venti milioni due milioni un milione si sono azzerati
Con una unica macchia scura sulla coscienza degli europei delle leadership dell'Europa che si chiama Balcani negli anni novanta che ci porterebbe a fare una diffusione su quella storia
Ma questo è stato un grande cono laico
Cento milioni di morti nella prima metà del secolo
La più grande area pacificata del globo nell'arco della seconda metà di quello stesso medesimo secolo ma questo è questo capolavoro questo miracolo laico non è stato un merito dei dei finanzieri
Del degli economisti del dell'economia in senso lato è stato uno straordinario merito della politica
Di élite illuminate
Che di fronte alla catastrofe che la prima metà del secolo aveva consegnato con il Trento nocchiero bisogna introdurre diciamo nel Nord Europa sarà Ciro che le sue crisi produrranno ha uno scatto una svolta radicale del della storia
L'Europa leone affamato direi che non esiste più l'Europa del quarantacinque era un panorama di miseria e di macerie morali e materiali
C'è stato al nazismo c'è stato il fascismo i totalitarismi nel cuore del continente
E e lì c'è la la svolta che produce un processo di progressiva integrazione unificazione che cento nasce dall'economia
Per alto nasce dall'acciaio del carbone ma anche lì c'è qualcosa di simbolico come perché con la cioè col carbone si fabbricavano proiettile bombe i bombardieri che hanno distrutto l'Europa
E da lì c'è un lungo processo che trova in alcune leadership della politica a proposito dei leader che non interpretano la pancia ma hanno una visione della storia insomma Schumann Adenauer De Gasperi
Potremmo aggiungere il nostro Spinelli sono perso tutti i primi tre in particolare sono tre grandi statisti
Che avevano alcune caratteristiche comuni la fede religiosa
E potevano tranquillamente discorrere in lingua tedesca è sempre ritorniamo la questione tedesca
E cambia la storia del continente cambia la storia di tutti noi quindi la domanda che tu mi fai scusa l'ho presa molto alla lontana ma
è sacrosanto che la generazione entrante abbia l'ambizione di dire ci serve anche un'Europa sociale io potrei aggiungere una battuta no Brant perché senza un'Europa sociale non c'è più l'Europa che cosa rimane
La dimensione tecnocratica che certamente essenziale per tante ragioni decisiva e strutturale però
L'Europa sociale è quella dimensione che ha condotto in questo passaggio Jean Monnet l'Europa sarà il risultato delle crisi
Ebbe ha portato dopo la pandemia a prendere atto che la risposta che l'Europa aveva dato dopo il due mila otto due mila nove
Era stata la risposta sostanzialmente sbagliata inadeguata rispetto a alle enormi contraddizioni che già quella crisi finanziaria che diventa rapidamente una crisi dell'economia reale aveva determinato in questo continente
E di fronte alla pandemia l'Europa non non ha battuto un colpo ha dato ancora una volta prova della sua capacità di
Correggere se stessa la sua impostazione la sua visione del futuro in relazione a alla durezza
E alla crudezza degli eventi l'urto è stato da questo punto di vista violentissimo l'urto pandemico e tutto quello che ha prodotto e che cosa ha ha mosso questa questa svolta io credo penso spero la consapevolezza che la pandemia non è un'apparente si della storia ma è lo spartiacque della storia anche per l'Europa
E poi lo sapete confonde una parentesi con uno spartiacque o uno spartiacque con una parentesi può determinare conseguenze guasti sul medio e lungo periodo
Un monumento della cultura italiana Benedetto Croce
Aggiudicava il fascismo una parentesi nel lungo percorso lineare della storia dell'Italia liberale
Ma una parentesi significa che si apre si sviluppa un tema si chiude la parentesi sito esattamente com'era prima
No era un errore quello di Croce aveva ragione Gramsci avevano ragione altri pensatori che va a ragione Gobetti fascismo molestato una parente sia stato uno spartiacque profondo che ha lasciato tracce
Molto significative nella storia d'Italia dei decenni successivi alcuni ce le portiamo appresso persino noi
E la pandemia a a qualche tratto simile non con il fascismo col fatto di essere uno spartiacque
Che non ci consentirà di ritornare quello che avevamo prima dal punto di vista delle categoria con le quali leggiamo i processi economici i processi sociali la stessa integrazione politica
E monetaria hai citato giustamente un'altra una prima forma di condivisione o mutualizzazione dei debiti sovrani è una è una una svolta che la sempre la solita Germania ma non solo la Germania in questo caso si era
Storicamente impegnata a scongiurare in tutti i modi eppure ci siamo arrivati l'Europa a marzo due mila venti batte un colpo che sembrava pensabile
Al netto della pandemia cioè sospende il patto di stabilità interno alle norme sugli utili stato e il Governo italiano il conte bis quello che non c'è più da da da marzo qua a maggio giugno del due mila venti licenzia ben tre decreti che complessivamente ammontano a oltre cento miliardi di euro in termini di sostegno al reddito di milioni di famiglie di lavoratori dipendenti di lavoratori autonomi di questo Paese cento miliardi non abbiamo fatto deficit al dieci per cento dopo che per trent'anni ci avevano spiegato che il parametro del rapporto del tre per cento tra deficit e PIL è una sorta di vincolo assoluto di Bibbia laica dalla quale non si poteva prescindere non ricordo a me stesso ma lo ricorda poi su questo mi fermo
Autunno-inverno due mila diciannove mancano poche settimane al paziente zero di Codogno e in Parlamento io non ci sono per un disguido tecnico ma in Parlamento
Si discute attivamente sulla legge di bilancio la manovra finanziaria per il due mila venti e ci si accapiglia su sette miliardi complessivi
Perché la manovra di bilancio nel due mila venti era di trenta miliardi di cui ventitré vincolati a inibire l'aumento dell'Iva a causa delle clausole di salvaguardia c'erano sette miliardi complessivi scuola istruzione Infrastrutture Salute passano poche settimane e l'Europa
Giannone
La crisi produce lo scatto e ci ritroviamo a discutere di come impiegare cento miliardi per aiutare un paese a reggere l'urto della pandemia e allora è così che si arriva nel genere insomma no è così che si creano le premesse per comprendere che questa volta dobbiamo pensare alla generazione dopo ed è la la la la condizione per restituire in qualche misura autonomia credibilità e dignità al progetto nuovo credo quindi la risposta fatta veramente molto molto lunga ma poteva essere anche da Pd stima senza una dimensione sociale
Che mette al centro la persona
Diritti anche la responsabilità certo del soggetto del singolo in una logica collettiva e dove il valore del rapporto tra le nazioni deve essere sempre più quello di una dimensione comunitaria
E non quella di una subalterni tale ricatto intergovernativo dove il più forte domina parte che anche tecnicamente complicato con le regole attuali però questa è la la la svolta che noi dobbiamo compiere oggi nessun paragone è possibile con quello che affrontarono nelle generazioni dopo la seconda guerra mondiale perché perché sono paragoni impropri
Però io sono convinto che la loro generazione è davvero alle prese con un balzo un salto di tempo
E e le cose che riceve i prematuri rispetto alla alla consuetudine di rapporti con chi alla posterità e parla un'altra lingua ne parla più d'una molto frequentemente e nato in un altro Paese cresciuto in un altro contesto però la confidenza che voi avete è un valore aggiunto straordinario per rendere questo processo questo Barça ancora più coraggiosa
Allora Andrea Russotto ti occupi di scuola università quindi hai conosciuto all'Europa delle generazioni
Nate con l'Erasmus che potevano muoversi liberamente scambiarsi conoscenza esperienza e poi ti sei ritrovato nell'Europa della pandemia dove gli spostamenti e sarà difficile però c'è un'occasione di rilancio che Next Generation Yuto mi dicevi che sommati se interrogato insomma su questa Next Generation Juve anche su come potrebbe cambiare le sorti di giovani io mi ricordo qualche anno fa parlai con il presidente del Forum europeo della gioventù lui si lamentava da europeista
Del fatto che lo ignoro perdesse più fondi lui diceva alle mucche che giovani si riferiva alla politica agricola comune ovviamente però anche Kid europeista si si batteva per per avere un'Europa più integrata se non federalista poneva questo problema dei giovani che erano nella retorica europea ma non nelle scelte europee cosa ne pensa
Ah buonasera a tutti si io non sono sono responsabile sconnessi dalla segreteria dei giovani democratici del Lazio insomma grazie per presentazione domanda che è molto diciamo anche le corde di quello che mi trovo diciamo a seguire tutti i giorni io diciamolo partire con un esempio che che queste
Prezzi presumo accorciò tutti lo sappiamo purtroppo che ho visto gli effetti
Finalmente io ecco un passaggio sulla Breaks voglio sottolineare quando si si contattava si decideva su quelle che erano diciamo le le le le le parti del del progetto europeo su cui la Regno Unito voleva rimanere diciamo insistito all'interno diciamo in quel contesto il programma Erasmus è stato uno dei primi che siamo la io penso che quello sia stato un gravissimo errore di cui noi certo generazioni europee ne pagheremo un prezzo ma su cui io penso che ne pagheranno un prezzo altissimo le generazioni del Regno Unito e di chi purtroppo in stragrande maggioranza ha volato per rimanere nell'Unione Europea
Ecco io quello quel sentimento quella quella progettualità quell'idea e l'idea che secondo me rappresenta un po'oggi perché noi ci troviamo a dibattere in questo modo perché occupiamo le sezioni di del partito democratico perché cerchiamo di dire la nostra e di costruire un'Italia e sa perché
E vero quello che diceva Giorgio prima sulla sulla nostra capacità di entrare in contatto con culture diverse mondi riversi sulla facilità con cui il digitale ci ha diciamo accorciato le distanze la pandemia l'ha dimostrato chiaramente
Però a me mi ha anche dimostrato che ci sono una serie di strutture di problemi che noi non siamo mai riusciti ad affrontare e allora la discussione torna sempre su su quel suo gruppo io diciamolo sentito anche in questi limiti dibattiti ieri Kiribati che abbiamo affrontato in queste serate qui alla festa dell'Unità il tema è sempre lo stesso e da che parte stai
E io penso che il partito democratico il Gruppo dei Socialisti democratici in Parlamento europeo insomma a nostra comunità lo deve dire forse con più forza deve esprimerlo un po'più di chiarezza che noi non siamo dalla parte di chi sostiene
Che la legge Zanon debba essere approvata noi non siamo dalla parte di chi sostiene che la mutualizzazione del debito sia un assurdo e sia un problema perché odio i Paesi mediterranei spendaccioni chissà come utilizzano le nostre risorse noi siamo la parte dell'Europa giusto proprio alla giustizia sociale
E diciamo questi passaggi qua perché sono per me fondamentali perché secondo me il terreno è molto fertile le giovani generazioni nel due mila diciannove primavera pandemia prima di questo grandissimo spartiacque
Sono scesi in piazza hanno occupato le nostre piazze non solo di tutta Europa ma di tutto il mondo
Le in dibattito sulla sostenibilità ambientale non è un dibattito che ci si è inventati da un giorno all'altro è un tema purtroppo antico su cui noi non riusciamo ancora intervenire come dovremmo però il fatto che siano stati le giovani generazioni il simbolo certo il personaggio di Greta e tanti altri però che che io conosco quotidianamente nostro del nostro lavoro nelle città nelle nostre regioni nostri paesi hanno scelto di assumersi quell'incarico
Di cambiare un po'storia
E io non vedevo piazze così piene d'anni e i io ho fatto anche un po'di momento studentesco rappresentanza istituto e cose varie
Piazze come quelle di Roma che c'è stata a marzo del due mila diciannove dovevamo decine di migliaia di persone in stragrande maggioranza di giovani se non era presente l'esattamente perché oggi non soltanto Novo Europa è possibile è necessaria ma sono tutte realizzabile
Questo è un po'il senso del perché progetti come programma Erasmus sulle opportunità e l'essere sciami di una programmazione europea ventuno ventisette perché poi non è soltanto un ex aree Jean Hughes perché quello è chiaro che è un elemento sostanziale ma non c'è mica solo quello
Riuscire ad esempio immaginare di percorso internazionalizzazione anche a partire dalle scuole superiori continuare a sostenere le associazioni che fanno questi progetti di scambio culturale non solo rappresentano un modo con cui mettere in connessione diverse culture diverse
Diverse popolazioni poi soprattutto i giovani
è anche un modo per restituire identità e visione al progetto europeo è un modo per continuare a dire a ragazzi e ragazze come noi che non solo sia di cittadini italiani polacchi ungheresi francesi tedeschi ma sia di cittadini europei e ve lo dimostriamo perché questa è la nostra casa comune
Ecco su quel su questo tema sul diritto allo studio sul lavoro sulla capacità di riuscire a essere comunità e mettere insieme cose come
Intervenire sulle regole per frenare il dumping salariale per dirne una lavoro un tema sostanziale
Se continua a farsi concorrenza tra di noi come gruppo e come pensiamo intervenire leggevo l'altro giorno quello sul fatto che si sta progettando e ci siamo stiamo riducendo la Scala presenta dei processori a Roma di processori quanti rapper il computer che è una rivoluzione straordinaria perché andrebbe a struzzo seguire quello che è stato il sistema con cui abbiamo utilizzato fino ad oggi i nostri computer le macchine di Turing nasce dalla diciamo il paragone è questo
Ecco semmai quella roba la norma intercettiamo e non lo intercettiamo con un progetto europeo solido e con la capacità di settici comunità e collettività come pensiamo di competere nel mondo fuori
E questi sono tutta una serie di ragioni fossero fatta un po'sparsa ho fatto un po'poco coerente però il senso e queste che oggi o si è Europa o non si è e io credo che noi lo sappiamo molto bene nei giovani incerto ma dobbiamo anche riuscire forse a fare un salto di qualità in più intervenire su tutto quanto quella diciamo non tanto fascia grigia ma su tanti giovani che sono magari meno politicizzati e condividono culturalmente l'idea che sia città è vero tema non riesco ancora a vedere come questo possa cambiare le loro vite
Ecco questo è l'elemento su cui noi giovani dobbiamo fare la nostra parte ma su cui il partito democratico su cui i nostri rappresentanti in Parlamento europeo e non solo
Devo riuscire a metterci nelle condizioni di esprimere quel punto di vista e di assumere posizioni con maggiore chiarezza e con un certo tipo di prospettiva che ci permetta anche noi poi andarlo a dire in giro e di poter sostenere queste posizioni con una certa di poco un certo tipo di riscontro anche da parte delle persone con cui parliamo grazie
Allora tu dicevi ossia Europa ONU si è deve averlo capito anche Matteo Salvini visto che ultimamente
Rilascia interviste al Financial Times si definisce europeista
Io penso che questo tema delle destre non roccolo dobbiamo in qualche modo toccare anche perché riguarda i giovani secondo me
è in corso uno scontro di valori in Europa incredibilmente non è per un anno per un'Europa sociale un'Europa più giusta
è in corso uno scontro di valori perché ci sono partiti e forze ultra conservatrici che ci parlano di un'Europa dove non esistono i diritti civili dove non esistono i diritti LGBT dove non hanno spazio i diritti delle donne il diritto all'apporto che è una cosa che per noi che ne riteniamo acquisita ma che evidentemente non lo è
E incredibilmente questa storia dell'assalto ai diritti ci riporta alla Germania
Io queste cose le conosco bene le scrivo molto molto spesso e so per esempio che è stato anche per l'acquiescenza di Angela Merkel che Viktor Orban è riuscito ad acquisire un peso e l'influenza europea mantenerla
E insomma la questione dello stato di diritto ormai e ineliminabile e ci riguarda perché Lega e Fratelli d'Italia quando si tratta per esempio all'Europarlamento di votare per i Diritti LGBT per i diritti delle donne stanno con i partiti ultra conservatori ultrà cattolici ungherese polacco
E e addirittura la conferenza sul futuro dell'Europa è stata presidiata da queste forze ci si potrebbe aspettare che i cosiddetti sovrani visti
Si disinteressi nonché non partecipino invece no il nove maggio quando la la conferenza sul futuro dell'Europa
è stata inaugurata con una piattaforma
Partecipativa il primo evento era un evento che vedeva partecipi Lorenzo Fontana responsabile Esteri della lega e la ministra e la famiglia ungherese Novak che è una delle più oltranziste quando si tratta di difendere la famiglia tradizionale quindi a Gianni Cuperlo vorrei chiedere a proposito di egemonia culturale che un'espressione di sinistra questa aggressività questo scontro di civiltà che subiamo nostro malgrado come lo vedi cioè e soprattutto è possibile che Lega e Fratelli d'Italia soprattutto la lega che ha il Governo assuma nell'Europa queste posizioni diciamo indisturbata mente senza un costo politico
A io confesso che da non conosco la ministra della famiglia ungherese male immagino come l'assessore al look di Frankenstein junior cioè la antropologicamente l'associo antichi sono è ossimoro dal punto di vista nella ma a parte questo
Lo sconto per verissimo pesante lo sconto che investe con la maggiore responsabilità se una è la vostra generazione
Perché qualche anno fa ma non molti era due mila diciannove al quotidiano londinese che pure citata dal Financial Times
Una lunga intervista la concede il presidente russo Vladimir Putin
Ed è un'intervista che in Italia è stata ripresa ampiamente da Repubblica non so se in modo integrale ma due pagine intere del quotidiano
è un interista di grandissimo interesse
Dove la tesi di fondo siamo a ridosso della pandemia non c'è ancora la pandemia e quindi si sta ragionando degli affetti e dei postumi della grande crisi del due mila otto due mila nove
E la tesi che il presidente russo espone a questo importante autorevolissimo quotidiano occidentale è una tesi assai ambiziosa
Che lui spiega che si è di fronte al fallimento delle élites liberali che hanno costruito la seconda metà del Novecento nel nell'Europa occidentale
E che queste élite non sono più in grado di corrispondere ai bisogni di popolazioni che chiedono essenzialmente alla politica dagli stati un'altra visione un'altra cultura della stessa civiltà europea
Fondata su di ancoraggi ai valori della tradizione no è un po'la triade Dio patria e famiglia vediamo spesso sentite vocale
E qualche mese dopo una una seconda intervista viene rilasciata da una figura meno conosciuta e il consigliere politico del presidente polacco Andrej dura e ed è un intellettuale filosofo che spiega come in coerenza con il solco tracciato dall'intervista di Putin
Il tema fondamentale che bisogna porre ad un'Europa che ormai che orfana di valori e di principi costitutivi della sua identità
è un attacco non alla cultura liberale in senso generico ma ai principi e i valori dell'illuminismo
E tu capisci che di fronte e torniamo alla alla alle radici storiche di questo continente noia il fatto che molti fattori si lega hanno come come dei fidi che compongono una trama
Se c'è una destra che alza così tanto l'asticella delle sue ambizioni
Pensando di poter sostenere delle tesi che quando io avevo la vostra età non nessuno si sarebbe sentito possibilità di
Giustificare pubblicamente vuol dire che siamo di fronte a un fatto storicamente nuovo
E e io credo che se vogliamo essere obiettivi del giudizio il governo Conte due quello di cui abbiamo fatto parte
E che ha lasciato spazio poi qualche mese fa al Governo di Mario Draghi ha avuto anche dei limiti ha compiuto anche degli errori
Però penso che un merito fondamentale lo abbia avuto a oltre ad altri naturalmente ed è stato quello di ricondurre l'Italia nel luogo dove l'Italia ad assale e cioè il non nell'Europa che guarda verso Orban o verso Putin poi in verità Putin è un'altra cosa certo però
Però la Russia tanti minori no c'è c'è molta più
C'è molta più europa nelle prime cento pagine di Guerra e pace che in tutti i congressi della lega nord da quando hanno costituito quel partito quindi bisogna poi aveva una visione un po'flessibile di ieri
Ma noi abbiamo ricondotto l'Italia verso l'Europa
Di Berlino di Parigi di Francoforte di Bruxelles Madrid c'è l'Europa della quale noi siamo soggetto fondante parte costitutiva
E che non è soltanto un'aggregazione di parametri non è soltanto un trattato non è soltanto
Una procedura un corpo di valori che in quell'Illuminismo anche in altre tradizioni naturalmente affonda le sue radici nel momento in cui c'è una destra che tenta bandisce a mettere in discussione questo noi dobbiamo essere consapevoli del pericolo e dobbiamo essere consapevoli del pericolo aggiungo solo due battute
Da tempo da due punti di vista uno riguarda gli altri il secondo riguarda noi
è stato piuttosto severo ma non come vostra generazione con la mia
Il punto che riguarda gli altri che questo la destra che sta compiendo questa operazione culturale questo tentativo di egemonia come giustamente live chiamato tu non è la fotocopia ingrandita della destra liberista degli anni Novanta degli anni
No è un'altra cosa qua ad ascoltarli tu sei una giornalista e lo fa con particolare cura attenzione ascoltarli in una delle tante presenze quotidiane alle televisioni loro linguacce diverso
Nuovi sentirai evocare un piano di privatizzazioni di liberalizzazioni
Hanno cambiato l'approccio dopo il due mila otto due mila nove di fronte a alla risposta attività esitante e profondamente sbagliata che l'Europa i governi europei hanno dato a quella crisi
Hanno scelto di spezzare quello che era stato il vero compromesso che aveva caratterizzato anche il percorso europeo
Nell'arco dell'ultimo mezzo secolo almeno cioè un compromesso tra le due grandi componenti politiche riformiste informatori socialisti moderati conservatori popolari che prevedeva che chiunque governasse
è capitato anche a noi
Chiunque governasse avesse il diritto di rivendicare il primato dei valori progressisti democratici e riformatori sul terreno della qualità della democrazia e dell'accesso alla cittadinanza
Nasce togliendo lo scettro del primate dell'egemonia alle ricette di impronta liberista sul terreno economico e sociale
Ed è accaduto questo è accaduto questo gol blairismo
Ecco tutto questo con il il nuovo centro di Schroeder è accaduto questo in parte anche con l'Ulivo in Italia
La destra che si ripresenta di fronte a alle Nazioni segnate dalla crisi dopo due mila otto ribalta questo schema
Si rivolgono niente più privatizzazioni liberalizzazioni si rivolgono alle fasce più colpite più disagiate della popolazione media stanno male mi sono peggio quelli che non che non riempiono il carrello della spesa quelli della terza settimana non della quarta
Promettono soluzione ricette largamente inapplicabili dal punto di vista delle compatibilità almeno quelle che c'erano all'epoca e di fatti quando vanno al governo hanno risultati assai contenuti da questo punto di vista ma con un elemento di profonda rottura rispetto al passato perché combinano quelle promesse con la rivendicazione ostentata e orgogliosa
Dei valori dei principi più guai reazionari sul terreno della qualità della democrazia e dell'accesso alla cittadinanza
è una rovesciamento micidiale per la sinistra
E devi avere ben chiaro che questo è il pericolo che oggi questa destra rappresenta per noi perché dobbiamo sconfiggerà sul loro terreno
Lo facciano sfidati per la prima volta dopo la seconda metà del secolo sul terreno dove avevano sempre perso però terreno dei valori dei principi
E hanno vinto per una certa fase hanno vinto o no pensato di poter vincere
Però non è banale che oggi le stime dei sondaggi diano la somma di lega e Forza Italia Fratelli d'Italia in questo momento a ridosso del quaranta per cento dei consensi in questo Paese
Il che vuol dire che la partita è persa tutt'altra ragione Enrico Letta la partita la possiamo vincere
Però la vinci se hai
Insieme con tutte le proposte che devi fare sul terreno più più strettamente politico programmatico dei temi del lavoro di temi del welfare dei temi dell'utilizzo dei fondi europei
Se tu hai di nuovo il coraggio e la capacità e anche l'ambizione di restituire la sfida
E di dire la loro che sul terreno dei valori noi non siamo disposti a transigere
E allora la critica e l'autocritica al nostro campo no Brando è legata al fatto che anche questo
Mitico socialismo europeo deve avere il coraggio di compiere dei peccati che non ha fino ad oggi ha avuto il coraggio di compiere
E di ritrovare anche le ragioni di una unità e di una identità che lo tenga assieme non può essere solamente una sigla
Non ce la possiamo piviale con i Paesi frugali è certo che si sbagliano a dire che siamo degli spendaccioni è che la nostra morale cattolica al confronto con l'etica protestante ci porta scialacquare risorse pubbliche
Però poi non minuto dopo forse dovremmo anche dirci che due di quei quanto Casey frugali
Era lo qui dati da partiti che sono parte del Partito del socialismo europeo forse se fossimo in quel bellissimo film la battuta fosse di Tom Hanks Houston abbiamo un problema
E questo problema lo dobbiamo affrontare perché noi non lo risolveremo il noto delle questioni che stiamo accennando questo pomeriggio solamente riscoprendo ingrandendo l'afflato della retorica europeista perché non basta più
Non ti basta più il Manifesto di Ventotene
Citatissimo
E che nessuna letto
Perché se l'avessero letto probabilmente lo citerà ebbero anche molto meno nel senso che io lo cito dalla prima all'ultima riga mi rendo conto che però una serie di proposte di carattere economico contenute in quel manifesto non sono propriamente in asse sintonia col sentimento diffuso della maggioranza
Del riformismo che chiamiamo tale in questo momento però non basterà l'afflato retorico per contrastare quella destra
Lo sconto sarà politico sarà culturale sarà sui valori sui principi e conquistare questa nuova generazione è assolutamente decisivo
Per per per un'ultima ragione che dico perché poi tardi
Per per me non per loro
Ed è legato a quello che dicevi tu uno su sulla generazione entrante Novo e questa cosa di Gaeta non è solo Beretta io mi sono interrogato su questo non so se è un una domanda sbagliata o meno ma
Non c'è solo Gaeta
C'è Olga davanti ai poliziotti moscoviti che legge gli articoli della Costituzione c'è un uomo creato un concreto hanno vende anche l'isola dei quindici vent'anni
Perché noi stiamo attraversando un tempo storico dove alcune leadership carismatiche si abbassano incredibilmente detta
Escano che la risposta sia nel fatto in fondo le cosa che Greta detta la figura dell'uomo le avevamo dette in modo assolutamente convincente autorevolissimi premi Nobel nell'arco di di anni persino decenni ma perché lei erompe
Un'incrostazione che i premi Nobel non erano riusciti neppure a scalfire guardate alla fine secondo me la risposta è la più semplice perché se tu ascolti un premio Nobel
Spiegare che il mondo latte la da trasferire all'ENEL gli equilibri del sono a rischio
Pensi che abbia ragione
Ma pochi lo servi lo guardi senti l'intonazione della sua voce e capisci che lui sta parlando di un problema che non riguarda la sua attività ma riguarda le generazioni che verranno dopo di lui quando lui non ci sarà più
Poi arriva questo scricciolo a quindici anni che te lo dice con la la la la la potenza non del tono della voce ma della passione che ci mette lo serviva ascolti la vedi
E ti rendi conto che la differenza col premio Nobel e che ne chi sta parlando della sua vita
Come quando da ragazzi abbiamo letto le lettere dei condannati a morte della Resistenza parlavano di loro della loro vita
Quello fa la differenza c'è una generazione che sta entrando sulla scena e che è consapevole che ha problemi che riguardano la loro condizione parliamo dell'ambiente ma parliamo del lavoro troviamo dei diritti parliamo della licenza
Parliamo della Libia parliamo di una coscienza che spinge questa generazione può spingere questa generazione a sentirsi protagonista di una pagina di storia tutta da scrivere
Però se questa generazione non trova una politica un partito un campo di forse che si faccia carico di questa battaglia culturale dicendo sì noi siamo pronti ad essere
Al vostro fianco e anche un passo indietro anche un passo indietro
Diciotto marzo mille ottocentoquarantotto come vedete io sto sull'attualità
Diciotto marzo mille ottocentoquarantotto e la mattina all'alba del primo giorno delle Cinque giornate di Milano la pagina più epica del Risorgimento italiano e un gruppo di ragazzi della vostra età più giovani di voi esce da messa in articulo Mortis e incontra
Carlo Cattaneo
E egli si rivolgono con la con l'ammirazione che però non ha dicendo maestro dove sta andando e lui gli risponde a casa quando i ragazzi vanno in piazza gli adulti vanno a casa
Noi però dobbiamo sapere che questo atteggiamento quello di dare lo spazio che serve ad una generazione che entra sarà più forte se avremo la capacità e la maturità
Di farci carico dall'esperienza maturata di un testimone che si può condividere per un pezzo di strada
Perché penso che di quell'esperienza loro alpino bisogno e noi abbiamo bisogno della loro energia e se queste due cose combaciano coincidono o perlomeno dialogano e s'incontrano allora la politica e la sinistra fa un passo avanti
La la la parola peggiore
Più ostica per me più odiosa di questa stagione
Era e rimane il termine rottamazione perché con la rottamazione non si costruisce nulla e non si è costruito nulla la dobbiamo ricostruire le ragioni di una capacità delle generazioni di leggersi reciprocamente guardandosi negli occhi capendo sì
E studiando si per quanto è possibile e necessario facciamo questo e quartieri diventa sindaco di Roma
Allora
Intervento molto interessante una cosa mi sento in dovere di dirla visto che Zanetti dicevi lo scontro si sta spostando sui valori la destra non si mostra più come la destra neoliberista va detto che lo stesso di trovar banche in stadio durante le partite diceva
I nostri giocatori non si inginocchiano
Per ricordare Giorgio florido contro il razzismo e altri giocatori si inginocchiano solo davanti alla patria o alla fidanzata
è lo stesso lo stesso premier che ha introdotto la cosiddetta slave lei bollo
Cioè un premier che ha ridotto le tutele per i lavoratori a favore del manifatture tedesche Orba anche fa provare la legge anti LGBT
è lo stesso banche in quei frangenti privatizzare la rete autostradale tutto questo passa in sordina quindi in realtà la destra illiberale anche una destra pragmatica che dietro i valori nasconde politiche che minacciano la tutela dei diritti dei lavoratori quindi realtà al di là della maschera se anche quell'altro perché vorrei chiedere a Giovanni Biagi disse chiacchieravamo proprio prima dell'incontro di questo del ruolo della Lega e del Pdl Europa quindi di destra e sinistra viste con gli occhi appunto di un ragazzo ci vuoi dire qualcosa
No io non c'è poco da aggiungere al dibattito di stasera nel senso che la maggior parte delle cose che avrei voluto dire sono già state dette
Io diciamo può essere un appassionato di questione tedesca diciamo sono molto stimolato da da dall'intervento iniziale di di Gianni Vernetti dire soltanto una cosa tutto sommato la Repubblica Romana me la rivendico anche sovrani cinque giornate di Milano sempre parlando nel quarantotto del quarantanove venendo venendo alla domanda e sembra che sintetico perché insomma siamo siamo in chiusura
L'ingresso della lega in questo governo in un governo più istituto non Presidente del Consiglio che ha fatto il governatore la Banca centrale europea
è un fatto che poi una serie di sfide importantissime al al partito democratico una delle quali secondo messi si collega proprio esaminando quella realtà italiane quella che l'interazione della realtà italiana col con l'Europa così come è fatta oggi proprio con la questione tedesca a mio modo di vedere
Nel nord di questo Paese il consenso che è stato originario della lega rinunciamo all'inizio all'inizio partita degli anni Novanta l'esclusione del novantadue fu dovuto anche a una retorica che invece no era competente riversa con l'abbiamo poi conosciuta negli anni dieci di questo di questo di questo secolo c'era la retorica del nord Italia vicino all'Europa di Milano città europea nel resto dell'Italia visto come come come un fardello e questa cosa effettivamente negli ultimi anni si è ribaltata e poi è successo qualcosa proprio con la pandemia Evans è stato un fattore di rottura improvvisamente quei famosi ceti produttivi del nord che per un periodo hanno anche fatto un'apertura di credito alla retorica antieuropeista di Salvini improvvisamente hanno un po'richiamato all'ordine anche proprio ceto politico in questo senso
E mi permetto di dire probabilmente anche questo è stato anche decisivo nell'ottenere poi recovery perché diciamo i ricoveri Fund che terra attenuto invita nell'immediato dopo la pandemia diciamo in termini di aspettative ma terrà in vita nei prossimi anni le catene produttive del Nord Italia è una cosa che serve in primis alla Germania
E il Norditalia Henry indissolubilmente regalato legato alla Germania ora io mi chiedo
Nel momento in cui la lega come oggi sta ritornando in una certa misura o sta approvando aria accreditarci ora vedremo in quale forma perché e con tutte le oscillazioni del caso che continuiamo a vedere
Però all'interno delle famiglie europee letto giustamente te cioè nella riscrittura dell'Europa ci stalle non investe ci stanno le desse ci sta la lega che ci sta la lega nel governo che gestirà il più grande programma di investimenti
Della storia di questo Paese dal dopoguerra dal dopoguerra a oggi anche prima e mi permetto di dire questo
Al nord la lega assumendo questo nuovo ruolo tornando guardare verso la catena del valore tedesco verso l'Europa
Toglie una funzione storica che il Partito democratico ha avuto negli ultimi dieci anni cioè ci toglie un in qualche modo quella che è stata anche in parte la nostra la nostra funzione nei grandi centri urbani del nord Italia e non solo nei centri urbani cioè di essere un ancoraggio all'Europa che si andava cambiata sia fatto tante
Tanti errori nella risposta alla crisi del due mila otto Marche era e rimaneva il nostro ancoraggio ora la lega rischia in qualche modo di
Con la sua istituzionalizzazione anche in termini europei di toglierci questo pezzo di paese o quanto meno di renderci meno necessari ancora ulteriormente a questo pezzo di paese
E penso che questa sia una sfida enorme per il partito democratico perché è vero che è una buona notizia nel complesso il fatto che ci sia un partito così importante che abbandonato un certo tipo di retorica anche all'interno della politica nell'era delle istituzioni europee
Ma è anche vero che questo che questo per me pone un tema come ci distingue Remo nella nel rapporto con le politiche europee e con l'Unione europea e con gli equilibri dell'Europa
In questo nuovo contesto anche della politica italiana io mi permetto di dire e ovviamente l'Europa sociale è la chiave e un po'vivamente
Essere baluardo dell'europeismo in senso astratto a maggior ragione già penso non servisse prima ora sicuramente non potrà più servire e penso a un'altra questione che la questione meridionale perché in questo discorso il grande assente meridione di questo Paese
E e e mi permetto di dire che
Il governo Conte due nelle sue complesse equilibrio politico
Ha provato a fare un tentativo di parlare anche con quella parte di Paese
Ora io penso che il Partito democratico debba prendersi in carico la responsabilità di capire che quello torna a interloquire con quel pezzo di paese che costruisce un progetto politica in grado di coinvolgere quel pezzo di paese
In un discorso che anche continentale europeo e di questo grandissimo piano d'investimenti spiegandole questo vale anche se durante la campagna elettorale di Roma
Perché è molto più facile spiegare alle persone l'importanza di una figura come quella di Roberto Gualtieri
Non tanto dicendo che ha ottenuto il recovery in senso astratto quanto piuttosto dicendogli grazie al fatto che quartiere ottenuta ricoveri lo faremo il treno i cori corridoio orizzontali da Roma Pescara
Da Roma Ancona miglioreremo milioni medi delle Ferrovie nel centro Italia c'è bisogna cercare di trovare nel ribaltare una narrazione
In questo senso semplificarla e provare a vincere questa sfiga che secondo me oggi del posizionamento della lega ci pone in tutta la sua durezza che forse abbiamo anche per mezzo di dire ignorato un po'per troppo tempo
Allora state dobbiamo chiudere vorrei però a lasciare l'ultima parola Gianni allora che sia proprio una parola mai detto che la parola rottamazione non ti piace qual è secondo te invece una parola che ci deve ispirare
Ah se se guardo alla cronaca di di questi giorni direi dovrei dire la parola lavoro
Però non non esaurirebbe altre parole che riguardano riferimento alla legge Zahn che è stato detto che riguarda la sfera dei diritti umani
In quello che è un non nasca
Picchio di mare nel Mediterraneo centrale che si è trasformato in un cimitero a cielo aperto con migliaia di corpi che non avranno nemmeno dedita ad una sepoltura e allora
Se dovessi diretti la parola che che fosse poi assumere l'insieme di tutto questo direi dignità
La dignità di ciascuna persona la dignità di ciascuno a vedersi riconosciuti nelle nella propria autonomia nella propria identità
Dei propri bisogni innanzitutto è a non dover sacrificare se stessi il nome di logiche che confliggono con il riconoscimento dei dei diritti fondamentali di DTP ciascuno no
Io io penso che la mia ingenuità per quanto sia ormai un uomo più che maturo che ci sono delle immagini che dovrebbero chiudere il dibattito no quando si affrontano temi come
La discussione sui migranti e profughi no
Senta tra Spagna e Marocco sono otto chilometri intimiditi TTT acqua che separano le due coste e l'immagine dell'inizio di maggio di questo volontario della guardia civile numerico insomma comunque se due due braccia possenti
Che che che tu vuoi che siano possenti in quel momento e che alzano una una creatura di un paio di mesi con berrettino in testa con
Basterebbe quell'immagine no a sgomberare letteralmente il campo la piazza da una quantità di libri di racconti
Sbagliati su quella che è la tragedia che vivono migliaia decine di migliaia di persone donne uomini bambini
Che fuggono disperatamente da fame carestie violenze guerre sopraffazioni vivono per settimane mesi in campi di detenzione libici che non riusciamo ancora a chiudere che l'Europa non è dieci ancora vigilare a chiudere basterebbe quell'immagine a sgomberare il campo era e allora penso che ci sia lo spazio per fare in modo che questa parola dignità riacquisti sino in fondo la sua la sua la sua forza e che sia quello l'elemento che ci aiuterà ad affrontare le contraddizioni del dopo essere dove si è associano un'altra vista la la la generazioni di ragazze che qui direi la la la la cultura no l'altra cosa che a me è capitato di citare in questi mesi alcune volte
Lo fece a Bologna in quelle tre giornate molto valido che iniziamo nel due mila diciannove
è una lettera vi lascio su queste una lettera che Antonio Gramsci scrive la sua padrona di casa Roma pochi giorni dopo essere stato arrestato no nel ventisei è in carcere dove uscirà solo nel trentasette pochi giorni prima di morire
E si rivolge la sua padrona di casa dove ha affittato la casa a Roma con parole gentili di ringraziamento si scusa del disturbo che ha recato e richiede cortesemente se può fargli avere alcune cose no
E dice la grammatica tedesca che stava all'ingresso un breviario di linguistica che stava sul comodino della stanza e poi aggiunge una copia della Commedia di Dante perché la mia l'avevo imprestata
Allora dei pesi e quest'uomo giovane ancora relativamente giovane già un capo politico riconosciuto della sua parte poi molte vicende attraverseranno la sua storia la sua biografia e quella del suo movimento però finisce in carcere non sa se e quando riuscirà il Pubblico ministero dinanzi al Tribunale Speciale dice dobbiamo impedire a questo cervello per i prossimi vent'anni di funzionare
In verità non gli impedirono di funzionare lo finirono fisicamente
Ma chiede queste tre cose no una grammatica tedesca manuale linguistiche la Commedia di Dante allora capisci che nelle radici profonde della sinistra ho citato Ganci ma poteva citare i cubetti io alcuni grandi personalità del mondo cattolico di questo paese della cultura socialista e riformista però anche quelle radici c'è la combinazione di questi due Fattori la dignità la lotta per la dignità la lotta irriducibile per la dignità delle persone la capacità di sapere che senza la cultura quella lotta molto più faticosa e rischia di essere sconfitta noi oggi abbiamo bisogno di questi due elementi e secondo me il il Partito Democratico con tutti i suoi limiti e difetti
E la stagione complessa che ha vissuto in quest'ultimo anno in questi ultimi sei mesi però non può essere che il soggetto che si fa carico di questa sfida perché se non lo facciamo noi difficilmente lo faranno altri
Con umiltà perché dobbiamo sapere che senza questa forza un'alternativa a quella destra hai molta ragione anche sul riferimento alla sua matrice liberista in economia ma senza questa forza un'alternativa a quella destra semplicemente non c'è
Non c'è numericamente con buona pace di chi pensa che possa esistere non non non c'è
Ma questa forza da sola non ce la fa
Questa è la responsabilità che ha una classe dirigente secondo me riconoscere la propria ragione di forza
Senza negare la propria ragione di debolezza di fragilità combinare i due elementi la la la la la possibilità di di uscirne
E di vincere la prova che dobbiamo vincere grazie di essere venuti
Tutti allora per essere venuti grazie al boom