Presentazione del Rapporto Caritas «Salute e fragilità sociale in tempo di pandemia: un punto di vista»

Bene buona serata a tutti benvenuti sono contento di poter vivere insieme in questo momento è un momento non di il verbale di Nostalgia ma di un racconto di dignità
Di quello che tutto questo tempo dall'inizio però va bene oggi mobile sia si riesce ad ancorare profondamente in una volta alle già esistenti
All'interno dell'area sanitaria della Caritas diocesana di Roma di una pastorale sanitaria e cioè una presenza d'inchiesta una presenza all'interno di questa città
Senta dallo sguardo dal punto era all'angolo degli ultimi quindi grazie tutti quanti voi che siete qui risiede intervenuti con la Presidenza no coloro che sono intervenuti in tutti questi mesi con il proprio lavoro io lascio subito la parola ad un palo Ricciardi che
Verso sud è legato per la pastorale sanitaria
E poi do il benvenuto anche all'assessore lavabo
E a seguire ascolteremo tutta una serie di persone che stimo alleanze organiche il racconto ripeto di una modalità di presenza di Chiesa in questa città
Grazie
Grazie grazie saluta l'assessore D'Amato
Il mio è solamente una rinvenuti obiezione da questo momento in cui in questo momento in cui sentiamo
Questo rapporto Salute fragilità sociale in tempo di pandemia un punto di vista
E sappiamo bene come queste occasioni non sono tanto un resoconto dei di cose fatte i numeri
Di mesi ma sono questione di giorni liberazione di nomi distonie
E Noemi nella nostra città di Roma dirà di questo tempo di pandemia di storie ne ascoltiamo Mimì raccontiamo sempre tante storie vitalità fili sofferenza ma anche di di offerta
Chiedono di aiuto di sostegno e il mio pensiero è andato subito alla ventisette marzo del due mila e venti quando tutti abbiamo nel cuore nella mente
Le immagini che rimarranno nella storia dell'incontro straordinario di preghiera voluto da papa Francesco in una piazza San Pietro forse mai così piena come quel giorno ricordiamo che ad una piazza vuota ovviamente
Il le prescrizioni della della dovuta alla pandemia ma era piena di tutto il mondo
E nel discorso che il Papa ha fatto partendo da un'immagine evangelica quella della tempesta nel lago di Tiberiade
A un certo punto il Papa ha detto le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni solitamente dimenticate
Che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell'ultimo show ma senza dubbio stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia
Medici infermiere e infermieri addetti dei supermercati addetti alle pulizie
Badanti trasportatori forze dell'ordine volontaria sacerdoti religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo
Ecco quelle parole del Papa pensando a tutte queste persone comuni che non compaiono sotto le luci dei riflettori attraverso appunto gli articoli di giornale
Hanno suscitato tanti tanti pensieri non tante
Tante cose che ognuno di noi ha ricordato il ricorda tante persone che hanno vissuto questo anno e mezzo
In mezzo alla gente in mezzo ai malati anche con il vero miracolo che il miracolo della fraternità
Parlo di miracolo perché sicuramente dopo quell'incontro straordinario di richieda forse molti avranno pensato ecco dopo questo momento grandi preghiera appena il miracolo della fine della pandemia e così lo sappiamo non è stato ma
è iniziato anzi non è stato mai interrotto il miracolo della fraternità
Il miracolo quotidiano della Caritas e credo che siamo qui al di là di ogni percorso di fede
E di appartenenza è perché abbiamo visto forse siamo stati anche protagonisti di questi miracoli
Giovanni Paolo secondo alla fine della Giubileo del Duemila invitava la Chiesa ad avere la fantasia della carità
E sempre Papa Francesco nella lettera dedicata a San Giuseppe in questo anno di San Giuseppe ha parlato del coraggio creativo
Quando cioè Giuseppe con lui ciascuno di noi sa affrontare un problema trasformandolo in una risorsa
E credo che io insomma dal punto di vista della pasta per la salute sono stato un occhio testimone di tanti problemi trasformati in risorse nonché i problemi non siamo stati risolti no
Penso soprattutto ecco chi nelle corsie d'ospedale chi ha sofferto la distanza
Dai familiari no ecco uno dei problemi più grandi è stato per i malati non potete avere la visita di famiglia ma anche penso a tutto il mondo del volontariato ospedaliero che è stato un po'diciamo bloccato ovviamente da dalle restrizioni no forse abbiamo visto anche una volta sperimentata l'assenza dei volontari e l'importanza anche negli nelle corsie degli ospedali e di questa di queste persone
Ecco ma
Abbiamo visto anche realtà attive se nel nel libretto che che avete per le mani abbiamo due testimonianze dal punto di vista della pastorale della salute diverse ma complementari
L'una di padre Umberto che qui presente anche cappellano dell'ospedale San Giovanni come anche i cappellani ospedalieri penso anche alle religiose alla presenza religiosa in ospedale ha cambiato un po'il basso no
Non sarebbe stato facile anche per loro se non c'è stata una risorsa ingiuria e quella dell'animazione per cercare tutte le vie per raggiungere alla persona malata
E l'altra molto particolare del don Guanella femminile centro Santa Maria della Provvidenza
Che hanno sperimentato gravemente con la presenza del virus contatti all'interno ce la struttura al tantissime ragazze disabili che sono state anche contagiate ma anche lì l'opera della Provvidenza che non cala dall'alto ma sono braccia mani volti sguardi
Persone che con la loro competenza presenza hanno risolto quel problema e ed è stato un po'una opportunità ecco allora penso che essere qui questo pomeriggio significa di nuovo credere che insieme si può compiere ancora questo miracolo della fraternità e penso alle periferie umane più gravi anche del momento penso al disagio psichico alla salute mentale alla disabilità
Tante situazioni cui abbiamo visto come anche le nostre parrocchie si sono adoperate ma ci accorgiamo che siamo davanti anche a un qualcosa di molto più grandi di noi che che vede unite le nostre forze per aiutarci nella debolezza no
Quando siamo deboli e allora che siamo forti dice San Paolo cioè nel senso che e scopriamo che c'è una forza superiore Annoni ammettere che non possiamo farcela da soli ecco nessuno si salva da solo e quindi grazie per questa opportunità e adesso ascoltiamo con con interesse con gratitudine
Chi parlerà dopo di me
E andiamo avanti in questa linea di comunione grazie
Grazie
Parole
C'è stato perché è stato proprio l'incipit del volume questo trovate procura prima riflessione e il il dunque
Poi
Non giocare in casa produce queste cose andiamo ovvio
Allora
La
Questo Breve incontro perché
Questioni chiaramente generali non possiamo fare qualcosa di molto strutturale molto molto lunga prevede una serie di di interventi
Prevede una serie tutta una serie di interventi dopo l'intervento dove il saluto un bell'intervento don Paolo adesso cercherò di guidarli all'interno di questo volumetto che abbiamo fatto
Un volumetto che avete visto ha come titolo salute fragilità sociale in tempo di pandemia un punto di vista un punto di vista non è casuale questo questo titolo
Fu il titolo che don Luigi Di Liegro quindi primo direttore della Caritas di Roma
Fece in una sua pubblicazione nel mille novecentonovantasette
La un grosso multe
In quel volume si parlava di immigrazione
Don Luigi che era una persona molto presente anche nello scenario politico c'è aveva chiaramente una serie di rapporti anche con le istituzioni a volte non sempre sereni erano anche abbastanza conflittuali in quelle vomitavano nella premessa del quel volumetto disse e fondamentale che le istituzioni abbiano anche il punto di vista di chi lavora sulla strada di chi sta in contatto con le persone più fragili nelle con le situazioni più critiche perché forse da quel punto di vista possono nascere degli stimoli nell'istituto di fare delle scelte politiche importanti
Lui dodici aveva intuito come questa diaframma che si stava creando stava sempre di più allargando tra l'essere che sono politico vedo a fare delle scelte per il bene comune e quello che invece si chiedeva sulla strada si terrà oggi si direbbe la vita reale si stava dilatando qualcuno dice noi abbiamo anche un compito etico di dover se riunire questi due aspetti e sto aspettando
Faccio qualche curioso
E e quindi danno Renato l'idea di chiamare un punto di vista il ma in questo volumetto quindi è un punto di vista nostro punto di vista riccamente può essere un principio condivisibile tanti passaggi l'abbiamo fatto insieme passato Bindi norme però può essere utile proprio per per questo a tre parti una prima parte è legata allora agli scenari scenari dal globale al locale
Dove sono emersi una serie di problematiche soprattutto a livello internazionale nei confronti delle persone più deboli
In molti Paesi del mondo c'è stato una per esclusione delle persone parlo di paesi occidentali hanno nei Paesi poveri tesi poi si apre uno scenario completamente diverso per in molti Paesi occidentali che abbiamo fatto l'esempio degli Stati Uniti ma della stessa Inghilterra
Ci sono stati delle problematiche effettivamente perché le minoranze dicessero ad accedere alle varie alle variazioni
Nel volume c'è chi ha parlato anche gli oltre che discriminazioni anche di vero e proprio razzismo
Non penso che in Italia siamo a questo livello però certamente ci sono state delle problematiche probabilmente meno rispetto agli altri paesi del mondo
Nella nella seconda parte invece c'è l'esperienza l'esperienza dell'ambulatorio della Caritas
Ambulatorio che non volere la stazione Termini una struttura a bassa soglia d'accesso una struttura sostenuta ormai da diversi anni anche dalla Regione Lazio
Ed è quello che si configura come un ambulatorio Walter persone fragili per immigrati STP ma non solo per immigrati anche perché situazioni fragilità dei nostri connazionali quindi proprio un ambulatorio qui davvero ci potremmo definire articoli di nuovi termini che stanno diventando sempre di più attuali un ambulatorio di prossimità
Infine c'è l'ultima parte dove cerchiamo di dare delle delle indicazione di prezzo salato ci fa fare più velocemente se non si vedono le cose che avevamo previsto di fare due sono le considerazioni che devono infatti sono diverse però diciamo alcune sono parole chiave che emergono in questo in questo governo una prima parola chiave è sicuramente quello del della WTO
Durante il periodo della pandemia soprattutto nella prima fase
Come dire è stato un momento di estrema fragilità anche collettiva nel senso che anche critichi già esistevano ed erano consolidata in qualche modo sono entrati in crisi perché ognuno dovrebbe in qualche modo capire come qual era il ruolo che poteva avere in questa pandemie
Però questa criticità del
Non ricomincio da capo Stefano
Concretezza dal tema dell'articolo dodici la situazione Giglio impropriamente
Pioppeto sul tema dal punto di vista questa invece sono va bene tutto invece in volumetti della Cariplo ciò che ha fatto su questo su questo tema
E questo è il contenuto va benissimo cinque articoli di fondo tre articoli sull'esperienza specifica otto borse descrittivi
Di approfondimento sei storie di persone incontrate dal procuratore cinque testimonianze di operatori cerco un certo che di base questo cioè cercare unire l'esperienza quotidiana esperienza d'ogni giorno solo stare
Accanto prossimo alle situazioni di maggiore criticità con una riflessione
Con una valutazione in qualche modo e questa riflessione ma insieme anche se so che se non c'è la chiave di lettura abbiamo affidato da poi alle istituzioni perché in qualche modo utilizzano al meglio questi input che possono arrivare
Tre partite l'ho già detto sono un non voglio ripetermi
Con tante persone che hanno partecipato chiaramente in questa in questa cosa per quanto riguarda la prima parte è quello che emerge da una parte discriminazione diritti negati l'invito a leggere i cui articoli in particolare Gavino Maciocco grossa diversità di
Di Firenze decano della sanità pubblica punto di riferimento in Italia è quello di padre Camillo Ripamonti che invece la responsabile del Centro Astalli e che ci hanno fatto veramente le chiavi di lettura a livello internazionale poi locale di quello che stava per
Perché era successo
Per quanto riguarda invece la seconda parte quella riferita al alla Rete alla poche a sinistra perché gli ho detto prima critiche si sono state date ma che si sono in qualche modo ricomposte e io non ho chiamato anche
Quella che si è sviluppata una sorta di coesione civile non mentre si parla di coesione sociale e quella lascio ai sociologi una definizione dell'indagine
La questione esigibile come l'intesa c'è la società civile che si è riuscita a connettersi a creare forte coesione per trovare delle delle risposte
Un impegno personale e collettivo progressivamente anche in questi rapporti sono avvenuti sempre di più con le istituzioni a velocità può dire se non la si facilita generalmente molto più veloce rispetto ma l'istituzione stessa
Infine l'ultima parte i tempi in cui le parole chiave in qualche modo sono partecipazioni sussidiarietà comunità prossimità impegno abbiamo anche fatto riferimento al nuovo piano
Nazionale della ricostruzione del servizio sanitario ma di questo con il quale era il professor Marcello
Le due considerazioni che vogliono fare
Una è questa
In Italia a differenza da quello che succede nel mondo probabilmente c'è non c'è forse l'azienda consenso stretto c'è però situazione discriminanti nei confronti degli immigrati o in genere nelle situazioni più fragilità di maggiore fragilità ma quello che è andato ad abitare lavori in qualche modo che queste discriminazione e dovuta sostanzialmente all'ignoranza
Noi abbiamo osservato più stanno giornalisti quindi parlo soprattutto i giallisti per tutta una serie di cose che sui giornali leggevamo sia adesso agli immigrati diciamo per senso di militarizzato il senso di solidarietà per concessione il piano la prossima di vaccinarsi non non è così cioè non è una concessione che rinviamo noi abbiamo un mandato costituzionale che chiaramente non esclude nessuno ma abbiamo anche delle leggi primarie addirittura del novantacinque del novantotto che garantiscano a tutti gli immigrati anche quelli senza permesso di soggiorno
L'assistenza sanitaria la prevenzione il divieto di segnalazione perché in quartiere trasmissioni importante televisiva addirittura imbarazzo anche del
Del sottosegretario alla Sanità un giornalista diceva bene non li vaccinale e poi cacciato
Ma non è possibile fare proponendo un documento ideologico cioè l'ordine pubblico la sanità pubblica su ogni possibile se non non c'entra quindi forse se come stampa riaffermiamo il fatto che un fatto dovuto quello che dobbiamo fare
Sia per il bene individuare collettivo ad esempio quello delle vaccinazioni
Il secondo punto
E quello né invece del degli ultimi perché l'altra cosa che
Leggendo la storia sia la nostra ma a livello nazionale che gli ultimi sostanzialmente sono rimasti cioè in questa nella sede di questa epidemia è che perlomeno gli ultimi quelli in sintesi dal Mulino quindi le situazioni di maggiore fragilità sociale in tutte le fasi dell'epidemia non parlo a livello locale farlo a livello nazionale siamo in contatto con molte strutture che sono presenti in Italia bene sia nella fase dei tamponi se nella fase del
Dei dispositivi sia nella fase poi dell'Est dell'accoglienza insicurezza se una frase che a un certo punto di accoglienza erano bloccati per legge non poteva accogliere ma c'erano persone su strada sia in una fase storica cinque
Di fatto ecco non sono state proprio al centro dell'attenzione capisco che le finalità forse potevano essere attrice dell'azienda pubblica devastante quindi però sicuramente gli ultimi sono rimasti gli ultimi ragazzi dell'azione che abbiamo fatto è questo che le istituzioni sono state travolte dall'emergenza subentra
Il tema della marcia intanto non ha avuto la giusta priorità risposte sono arrivate in alcuni casi di variante insoddisfacenti e comunque sempre per ultime devo dire che quando arrivano sono risposte estremamente efficaci cioè se nel momento in cui arrivano effettivamente i problemi si risolvono
Però
C'è un affaticamento in questo
E qui lo anticipato prima l'assessore visto che c'è presente non potevo fare portavoce da un un'istanza che viene dagli operatori sia del pubblico che del del privato sociale
Per cercare di a migliorare ancora una macchina che si è messa in moto e sta funzionando molto bene per quanto riguarda la vaccinazione alle persone più Fracci
Qualche cosa si può migliorare eccome diciamo plissé come
Operatori sono tre gli ambiti e mettiamo all'attenzione poi chiaramente uno è quello della possibilità d'Italia tutti di prenotare direttamente la propria vaccinazione quindi da una parte con la libertà
Di Scelta di opportunità come come è stato fatto la scelta che ha fatto la Regione Lazio per tutti i cittadini ma anche con una maggiore capillarità dalla tutela consiglia di prenotarsi sul portale anche quelli che non hanno la tessera sanitaria
Che già la Regione Lazio permetterà vaccinazione e anche a livello nazionale ma forze facendo questo strumento che lo strumento ordinario permette veramente a tante persone di potere accedere alla vaccinazione in tempi abbastanza programmati
Perché quando noi parliamo di persone difficili da raggiungere o persone diciamo senza tessera sanitaria non ci sono solamente i barboni anzi tutto sommato i balconi sono forse una minima parte
Ma ci sono ad esempio ho fatto l'esempio prima delle badanti cioè persone che hanno regolarizzato la propria posizione nel Lazio sono circa venti mila
Perché ancora non sono pienamente regolare celebri questure non hanno perfezionarono la pratica e quindi si trovano una sorta di limbo non sono più irregolari ma non sono pienamente regolare
E sono in zone che stanno a Cantà le nostre madri rimase in ordine che accudiscono i nostri figli e quindi insomma
Sono situazioni da prendere affronta
Poi l'altro punto il tema del green passerà chi vincerà l'assessore un discorso nazionale per un paio mappa messo sul tappeto perché non siamo vaccinati o verso le persone difficili da raggiungere gli immigrati senza permesso il giorno quelli che non hanno la tessera sanitaria
E quindi sinceramente non hanno nemmeno l'ospite per poter andare coi a a scaricarsi idee impasse
Però queste persone circa queste persone si muovono soprattutto se poi Italia deciderà di fare alcune cose sulla crisi pare utilizzo che impasta servirà chiaramente anche per loro la possibilità di avere una libertà di di movimento
Infine la terza cosa che un po'più tecnica Mariotti davanti a voi
Si rifletterà e quello di una valutazione politica reale elitaria su tutto il territorio regionale sulla tipologia di vaccini da fare da dare a chi delimitazione possibile
Dico questo e non ogni andare dal punto di vista tecnico perché questa questa dibattito che forse noi pensiamo che non non arriva alla base non arriva al alle persone che provano a vaccinarsi sta creando incertezza
L'incertezza e la cosa peggiore che può succedere soprattutto per le persone più fragili perché l'incertezza crea diffidenza e se si crea diffidenza voce magari nel rifiuto al vaccino
La prossima settimana massimo fra dieci giorni vicenza in una ricerca fatta a livello nazionale proprio sulle motivazioni anzi
Abbracciano indagare se le strutture che le persone avevano i centri d'accoglienza volevano non volevano vaccinarsi infatti una seconda Bideri
Perché quelle persone che non potranno vaccinarsi non potevano fare e sono percentuali significative bene uno dei dei problemi che è emerso è la non fiducia nel nelle indicazioni che arrivavano perché non indicazione sempre cangianti movimento diverse
In base al territorio dice una cosa piuttosto che un'altra questa ricerca a livello nazionale quindi non a livello locale però certamente più diamo certezze più certamente la situazione Pomilio
E concludo visto che prima è stato citato il Papa antico lo citano proprio con questa frase che un anno fa almeno ha detto parlando della della pandemia che mi sembra la frase
Diciamo la girando in termini sembra pubblica salute globale proprio la frase che sintetizza al meglio
Il la situazione che stiamo vivendo
Il Papa dice andiamo è stato scoperto la difficile situazione dei poveri una grande ineguaglianza che venga nel mondo
E il virus mentre non fa eccezioni tra le persone lo sappiamo persone povere e ricche si sono allora qualcuna anche morto ha trovato nel suo cammino devastanti grandi disuguaglianze discriminazione e le ha aumentate
La risposta la pandemia dice papà deve essere duplice da un lato indispensabile trovare la cura per un virus piccolo ma tremendo che mette in ginocchio il mondo intero e dell'impegno di oggi no quello che tutti noi stiamo facendo che la Regione sta facendo e che lui nel due mila sei
Piccole una situazione in Francia
Dall'altro però dobbiamo curare un grande business quello dell'ingiustizia sociale della disuguaglianza ed opportunità dell'emarginazione e dell'amante mancanza di protezione dei più deboli
Questo è il nostro punto di vista lavorare su queste due due versanti ognuno chiaramente con la responsabilità e le possibilità che
Bene questa era la mia introduzione scusate dell'incertezza iniziale Manganelli la mattina ha non ha funzionato
E adesso sempre così molto rapidamente e volevamo presentare una testimonianza dopodiché chiederemo ma l'assessore di intervenire
La testimonianza è di una collega una dottoressa Antonella Torchiarolo
L'abbiamo scelta potete immaginare questo tempo abbia avuto contatti con tantissime persone tantissime persone che stanno lavorando anche adesso in questo momento l'ambulatorio aperto quindi
La persona che qui ritratta in copertina questo momento di turno in ambulatorio quindi non è imputabile proprio visto allora Antonella di fare questa testimonianza perché si è trovato in una situazione particolare
Lei è stata fino al recente passato un medico dell'azienda sanitaria e si occupava degli ambulatori STP del settore
Poi ha collaborato coi in parte sovrapposto ha collaborato con Intersos quindi un'altra organizzazione che non c'entra ecco la Caritas ma con la quale abbiamo lavorato un posto e adesso e hanno dato soprattutto su strada
Quindi insediamenti spontanei nel nei palazzi occupati cioè quindi c'è un'esperienza di quel genere
E in più negli ultimi mesi lavora con lui in Caritas nell'ambulatorio di via Marsala bassa soglia chi meglio di lei poteva raccontarci seppur passando da dei casi delle delle storie le situazioni particolari quello che è successo in questo periodo Pinocchio nell'ambito Clemente da questa parte del che c'è meglio
Sì tutto grazie per questa opportunità e cercherò di essere
Come disegnata Salvatore appunto il contributo che sono felice di questa deriva da un'esperienza riuscite se eppure passare come mi è stato chiesto da qualche storia allora prepara tira preparare questo piccolo incontro mi sono posta una domanda
Sì ma che era a contro mancheranno forse appunto le persone fragili qui stiamo parlando no che sono rappresentate nel piccolo volume che stiamo presentando
Allora ovvero tracciare giusto qualche storia rappresentativa di quelli che sono questi i gruppi di popolazione che sono complesse all'interno di queste fragilità e e allora fragili sono stato per esempio dei ragazzi bengalesi che abbiamo incontrato con unità mobile Intersos insieme alla vostra salute di tiranti dell'asilo un recepimento del mio amico presente mentre stanno lavorando sulle nostre tirati via Giolitti che si Agazzi tutti con regolare
Permesso di soggiorno che vivono in una situazione diciamo sovraffollamento abitativo in una casa molto vicina alla realtà forse tutti noi viviamo
Una di queste tutti senza vinicoli base perché senza residenza una di queste
Ha assistito diciamo comodi allora se quelle indicazioni che venivano dati tutti se telefonare zone non ci si capisce numero verde non capisce loro non tradiscono quello che viene detto e non sanno che cosa fare intercettano così l'unità mobile e Dennis instaurare un dialogo tramite l'ausilio di usciamo appunto ad ottenere la possibilità di fare i ramponi
A domicilio perché le persone senza residenza medico di base
Era difficoltà hanno avuto età riuscita tanta buoni e grazie all'intervento poi congiunto si attiva chiaramente tutto quello che è necessario per la sorveglianza sanitaria questi ragazzi io otto di loro era positivo
Fragili sono state soltanto una famiglia Serge di origine venne annessi che invece è stata segnalata dalla dottoressa Maria restano alti presente che ringraziamo per la collaborazione esistente
E una domanda a trasferito all'ospedale San Giovanni siamo intorno ad aprile due mila e nel due mila venti gennaio dando e moglie di un compagno di marito che ha perso il lavoro perché inseguito dal Coni dei lavoranti sarà come lavapiatti beh della bolla benestante strambo più permettersi l'affitto per cui lui per bambini di due quattro anniversario della strada richieste all'inizio di un amico bella signora partorisce ma alle dimissioni Mariarosa si chiede dove andrà e telefono voi punto all'agente sia china e le accoglienze però sono sospese anche per le donne con mamme e bambini perché non ma ordinanza della sindaca raggi marzo timidamente ha sospeso le accoglienze
è una dove dove farà già questa famiglia quarantuno anni non appena nato
Mentre la parti sociali della rete si attiva per trovare un'accoglienza e questa viene trovato in una parrocchia ci si domanda come garanti che però la sorveglianza sanitaria allora solo attraverso una lavoro diciamo di telefonate poiché può sì però
Puntuale si riesce a costruire anche stavolta un percorso però ad hoc quindi la famiglia viene ospitata presso la Domus chiacchiera questo Otello corrente che era invito diciamo ha sottolineato per altri usi
Ma che poi diciamo appunto quali anche questa famiglia hanno colto e ricevere i tamponi necessarietà della sorveglianza
Essere accompagnati nell'accoglienza
E fragili sono anche le centinaia di persone con diciamo che lavorano nei nostri campi che lavorano come dicevamo prima ribadendo il verbale antico
Per i lavori più umili possiamo immaginare e senza regolare permesso di soggiorno perché impossibilitati infatti una stabilizzazione una regolarizzazione perverso dell'amore
Qui che si ritiene che vivono molto spesso inoccupazione abitative centinaia di Pazzini Achille sparse su tutta la Roma insieme anche a persone regolarmente presenti anche queste che lavorano con noi esso
Insomma nella nostra quotidianità ma che in quanto deve domiciliati pazienti abitativi e no possono avere residenza senza residenza anzi al medico di medicina generale senza medico di medicina generale non si poteva accedere alla sorveglianza sanitaria
E allora una storia tra tutte è l'esperienza che sarà possibile creare in alcune occupazioni abitative gode la nullità è stata poi fattori importanti di resilienza anche di creatività e di genere aggiungiamo e laddove le ASL collaborato intenso in questo caso alla comma due lavoro tutte le identificati nella Roma due assist della Roma due
Con alcune comunità si sono create delle esperienze di resilienza indicibile attività davvero interessanti
Per esempio uno degli stabili occupati in altrettanti luoghi di molti
A panni a Keanu condivisi quando piccoli moduli abitativi molto di quelli per cui nel momento in cui è scoppiato un focolaio all'interno di una di uno di questi stabili grazie al lavoro di formazione ed educazione sanitaria è stata fatta dalle associazioni in collaborazione con l'ASL
Le persone avevano chiamo se sapevano come comportarsi ed è uno di questi piani prevedeva anche la persona sul piano eventualmente positiva con sintomi veri allontana piante condividere gli spazi
Ma non c'era così abbastanza ter come dire ospitare fuori dell'occupazione abitativa oltre agli spazi insomma piccoli
Persone positive non ce l'ha abbastanza disponibile allora si son autorganizzati umana della del del palazzo occupato è diventata la raccordi autogestita insieme all'organizzazione che era in quel caso versasse
Ma ci sono state altre esperienze quanti associazioni e la lungimiranza anche ginnasio retroattiva sul campo presente che ha seguito e monitorato per il percorso è un esempio egli assume una famiglia diciamo bambino disabile di origini sudamericane che inizialmente non voleva andare nella raccordi te ma anche poi ha ringraziato di aver potuto dire perito di malattia nell'anatomiche perché se è stata un'esperienza di condivisione della malattia
In un ambiente di comunità quindi un esperienza che forse può essere anche da esempio proprio diciamo nell'ottica di utilizzare poi le storie delle fragilità condono dicendo che ci fanno come dire capire anche quanto si potrebbe implementare l'idea dell'offerta attiva delle cure primarie potenziate del tutti pensano le esperienze di solitudine
E di malattia di tante altre persone che sono stati vissuto code e infine fragile eccessivo invece una persona senza fissa dimora
Italiano grande problema sì Jumbo si dedica agli arti inferiori voluto essere debilitanti è un problema punto ingravescenti che accusava necessità aveva ed ha necessità
E di medicazioni frequenti che se le piste garantiti e grazie all'azione del poliambulatorio Caritas bensì sempre rimasto aperto durante tutto il periodo Dan compresa
La medicheria che ha garantito pronta assistenza a lui come a tantissime altre persone senza dimora e che ha problemi ingravescenti come come questo
Ultimo anzi penultimo Index era stata fragile quella storia che includere un signore rumeno di cinquantasei anni un problema di salute mentale questo grave disturbo ossessivo-compulsivo
è dell'ipocondria lui vive da solo perché ha paura di tutti in un attacco all'Iraq di stelle si fida solo del poliambulatorio Caritas grazie all'esperienza maturata in una relazione lunga dice ad un certo punto di legge sul giornale un titolo vaccini per tutti allora si presenta poliambulatorio il titolo dicendo vaccini per tutti allora anche per me
Ecco perché mai operato ed è stato molto difficile guardarla negli occhi e dire che in quel tutti lui non era ancora presso e poi non è stata una grande gioia poi vedere finalmente convenire
L'universalismo il sistema sanitario garantito poche settimane fa quando appunto è venuto antiche si sarà fatta anche guerra citarsi addosso coi disegni e infine ed ebbero Picchio fragile anche il sito signore
Anche lui con gravi problemi di salute mentale di chi vive da solo
Diciamo sul tetto di notte vicino alla stazione Termini seguito dal poliambulatorio scaricasse da decenni non solo dalla rete di sostegno e che finalmente degradanti lui serve sarà raggiunto insomma dalla vaccinazione proprio da Oscar quindi da da illustrare dell'assoluto ma ognuno che andrà addirittura abbazie farlo così assoluta vicinissimo
Allora questi sono poiché chiede indagini ad attività che può tirare da sinergia mi sembra che sia una sinergia tra pubblico è tirato sociale ma anche la sinergia sistema sanitario capace di coniugare l'offerta attiva un'altra primaria a bassa soglia davvero accessibile
E fruibile
Grazie
Ci sembra importante consentire questa l'assessore ritiene il patrimonio che c'è nella Regione Lazio con tutti i tassi di un servizio sanitario pubblico che il Papa anche a sostenuto solo domenica scorsa ma nel sistema servizio nella Repubblica Ceca privato sociale che tanto anch'esso pubblico in qualche modo perché patrimonio di tutti
Quindi e do la parola ecco qualche sollecitazione che potrà ci grazie
Io ringrazio che questo appuntamento con la stampa
Di questo vostro punto di vista esterne prezioso e conferma alcuni aspetti essenziali che hanno caratterizzato il stanno caratterizzando la nostra azione
Il primo di questi aspetti è stato ricordato monsignor Paolo Richard nella sua introduzione
Nessuno si salva da solo questa è stata un'impostazione che non abbiamo voluto votare nella contrasto e stiamo dando del contrasto a questa pandemia e io permettetemi penso che diciamo nessuno di noi aveva un manuale operativo in tasca da tirar fuori
Seguire con le indicazioni perché ognuno di noi ha ha messo in campo la propria esperienza sono oramai cinquecento trentacinque giorni da quando a Roma per la prima volta vennero individuati due cittadini che ricorderete
Circa questo ora le le le sei del pomeriggio ventinove gennaio di oramai da oltre un anno e mezzo fa quando piace avuta vennero individuati una coppia di cittadini proveniente da Hubei
Che segnalarono che anche qui nella capitale era iniziata quella che poi abbiamo conosciuto successivamente come la tragedia della banca io penso che dobbiamo trarne da questo sicuramente un insegnamento
Penso che Roma la capitale in tutti i suoi aspetti abbia reagito positivamente
Sicuramente tutto è migliorabile ma credo che se noi che una grande città una grande metropoli non ha vissuti grammi di altre metropoli del mondo
Che non dobbiamo dimenticare
Le immagini che ognuno di noi ha chiesto dalle fosse comuni
Il New York alle difficoltà che hanno vissuto Parigi Madrid e nelle terapie intensive io credo che questo stato legato essenzialmente a due fattori primo e veniva ricordato anche da Salvatore Geraci
L'universalità del nostro sistema sanitario importante con diritti costituzionalmente
Riconosciuti e invalicabili
Di cui anche il Santo Padre nell'Angelus di domenica ha voluto dare una significativa è testimonianza giustamente ricordando che siccome parliamo di una pandemia globale quello che a noi pare scontato in realtà in molte parti del mondo
Non lo è e questo penso che sia un elemento assolutamente importante che ha caratterizzato i nostri operatori sanitari io voglio ringraziare approfittando anche qui della vostra ospitalità anche coloro che sono qui
E che hanno non ci sono le si nati diciamo nella attività che hanno messo in campo l'altro elemento è quello diciamo di un sistema progetti una gioco di squadra di uno stare insieme anche con il le realtà del terzo settore di cui voi rappresentate sicuramente una parte assolutamente importante ecco questo gioco di squadra lo abbiamo ascoltato anche nelle testimonianze è un gioco di squadra impegnare sta impegnando molto i nostri operatorio cuoce potrei citare decine diciamo di interventi che sono stati fatti anche in collaborazione con la la vostra struttura con altre strutture dalla gestione di Palazzo Sava
Nella con la prevalenza con comunità
Diciamo senegalesi alla alla gestione di alcune case di riposo in cui fino alla fine
Non trovammo nessuno se non e gli ospiti che stavano in gravi difficoltà e sono due subentrare nostre in realtà se penso ad esempio alla Giovanni ventitreesimo o ad altri ancora ecco io credo che questo è un insegnamento importante
Di fare squadra di cercare anche di superare tutte le le difficoltà con uno spirito di solidarietà e anche con uno spillo di risoluzione dei problemi ecco questo è un punto molto importante per tanto noi oggi stiamo ad uno snodo significativo aggiungiamo oggi sei milioni e cento mila somministrazioni di di vaccino impegno importante desideriamo arrivare alla prima settimana di agosto a ad aver raggiunto almeno superato almeno il settanta per cento della nostra popolazione in in doppia dose uno sforzo importante che non stiamo facendo con tutte le strutture con apre con la collaborazione dei medici di medicina generale e dei pediatri delle farmacie di recente abbiamo attivato anche una rete di camper molto importante proprio di intercettare alcune situazioni se penso ad esempio ai ai braccianti sicché nel sud pontino
Che in questi giorni si stanno recando vaccinare con una notevole presenza e questo ci conforta molto o alle iniziative come la vostra che sono assolutamente importanti perché è è un tema cioè noi
Lavanderia purtroppo ci ha insegnato che c'è una interrelazione inscindibile diciamo così per cui noi dobbiamo sicuramente mente l'insicurezza ai nostri cittadini ma anche avere uno sguardo oltre a mettere in sicurezza tutti cittadini del mondo perché sappiamo bene che poi può sorgere in qualsiasi parte del mondo una variante che potrebbe anche noi auspichiamo di no pregiudicare il lavoro che fin qui è stato è stato svolto pertanto io penso che questo lavoro questo modello di Roma di Roma sociale è stato un modello ed è un modello importante
Da cui ne dobbiamo trarre anche insegnamento rispetto alle questioni che sono state poste le tre questioni io penso che sono tutte e tre diciamo ampiamente risolvibili sia quella per quanto riguarda l'accesso al portale la questione che riguarda diciamo alcuni elementi di codifica sul sul green passi comunque un aspetto ministeriale ma troveremo il modo di risolverlo così come anche il tema della dell'utilizzo di tutta la platea dei vaccini che abbiamo voglio ricordare non ci sono vaccini diceria e Baccini cedibili tutti i vaccini e noi abbiamo mente
Con le indicazioni terapeutiche con le indicazioni cliniche delle agenzie regolatorie
Noi cerchiamo di utilizzati lo stesso fatto ad esempio il vaccino Johnson
Che come dire anziché stare
Ad aspettare insomma preferito diciamo utilizzare questo vaccino che che è comunque nel sistema di farmacovigilanza italiano il vaccino di almeno minor tasso di reazioni avverse fra quelli che sono stati utilizzati e di recente anche ieri
Sul New England Journal medesimi
A a c'è stata una ampia divulgazione sull'efficacia anche di questo ci ma questo lo dico a prescindere perché comunque stiamo utilizzando tutti i vaccini e dobbiamo continuare utilizzato anche su questo
Interverremo per cui le tre proposte che sono emersi da questa conferenza stampa io vi ringrazio dell'invito saranno tutte e tre raccolte così come io penso nuovi stoppiamo continuare
A diciamo a a migliorare questa collaborazione perché da questa tragedia della pandemia l'auspicio è che noi riusciamo a uscirne più forti e a uscirne anche dando dei servizi
Migliori a tutti i cittadini e anche a a coloro che sono più sfortunati affinché nessuno rimanga indietro ecco pertanto io
Il vostro punto di vista è quello che avete raccolto in questo volume per me molto importante
Ci sono momenti in cui bisogna parlare momenti in cui bisogna ascoltare ecco io per me oggi è un momento di ascolto significativo della vostra esperienza e sicuramente porterà anche a migliorare assieme le nostre attività per cui voglio veramente ringraziare monsignor Paolo Ricciardi
Monsignor Menoni per la all'invito che mi avete voluto fare e ascolterò anche il professore nasce grave per quanto riguarda le indicazioni che in consiglio vorrà dare anche sulla sanità diciamo di domani grazie
Grazie l'assessore
Sì posso desiderare questa costante collaborazione MIT costante diciamo dibattito interno che contumacia chiaramente del
Punti di vista o andare a verificare delle situazioni di criticità ma anche dove ci sono situazioni di criticità all'idea che è quella di lavorare insieme per superarli per quello che volevo fare
E adesso passiamo dal locale al Nazionale siamo
Alla vigilia di un ridisegnamento del servizio sanitario nazionale non in termini di universalismo di critiche delle Grazie derivata saranno consolidati ma proprio in termini di priorità all'interno del servizio sanitario
Quindi mi chiedo dal professor cieca di darci qualche indicazione e l'ultimo capitolo che trovate nel del monumento dove appunto si caldo di avere una visione un po'del di quello che può essere il futuro ma sempre
Dal punto di vista degli ultimi ma quindi non è semplicemente stato un esercizio su come deve essere la sanità del futuro ma come del resto la sanità del futuro appena attenta alle persone riprovarci
Grazie grazie mille confermando tutto e tutti didascalico toccare
Di Roma
Cui
Sto facendo da circa trent'anni un un percorso condiviso a livello sia personale che professionale quindi
Non realizzazione che conosco abbastanza bene diciamo
Come amico siccome Salvatore Geraci ricordava don Luigi Di Liegro io che sono stato uno dei diciamo
Dei ragazzi in servizio civile
Che ha avuto la fortuna di di lavorare con lui e di seguirlo amo sempre ricordare una sua frase estremamente secondo me simbolica che era un invito a che anche Salvatore sottolineato in qualche modo cioè meno carità più giustizia le cose di cui anche se brevemente parliamo oggi riguardano muto questi che gli equità quest'idea di giustizia sociale
In realtà ma non stiamo parlando non è tempo ancora di bilanci purtroppo io sono epidemiologo sappiamo lo dice anche Gavino Maciocco in questo bel rapporto che invito tutti a leggere non siamo di fronte non solo una pandemia da cori diciannove sa siamo di fronte a una simmetria cioè amo un'interazione tra più pandemia di cui ancora non conosciamo effettiva degli affetti
In termini di esiti di salute l'altra pandemia che essi che era precedente questa è e che più apparentemente più silente quindi suscita meno meno attenzione quella delle patologie cronico-degenerative l'assessore lo sa bene
Che rappresenta una grande sfida per sistemi sanitari e più in generale i sistemi sociali
E e la chiave di lettura e quindi quella delle diseguaglianze Nella Salute e nell'assistenza
Recentemente si sta discutendo sul tema della desertificazione sanitaria medica al Desert
Che riguarda non solo la possibilità che dei servizi di cui è la popolazione pur bisogno siano assenti ma anche la loro qualità e l'accessibilità dei percorsi che possono portare a fruirne
Soprattutto rispetto appunto a questi gruppi connotati da maggiore marginalità sociale questi che chiamiamo difficili da raggiungere no Arturi scelti
E questo ovviamente dal punto di vista delle istituzioni
Ma in stretta sinergia con tutta la società civile ovviamente in una logica più di sussidiarietà orizzontale richiama il tema della prossimità mi è stato chiesto di cercare di brevemente di mettere insieme due termini che sono complesse di prossimità e comunità
Ognuno dei quali è complesso e la cui interazione ulteriormente complessa e questo tema della prossimità e fortemente richiamato anche nel piano nazionale di riprese resilienza e lo stesso ministro della salute ha detto proprio che bisogna ricominciare a pensare un servizio sanitario nazionale prossimo vicino nell'immediatezza dell'esigenza del cittadino ora è evidente che tutti ci ritroviamo in questi orizzonti feroce potrebbe essere che così
E però allo stesso tempo sappiamo che c'è anche un rischio di come dire evocare orizzonti
Un po'astratti un po'demagogici volte quel e quei come realizzare questa sanità pubblica di prossimità e in realtà questa è un'occasione secondo il nostro punto di vista perché poi queste riflessioni le ho condivise con il dottor Giovanni Baglio oltre che con il dottor Geraci
Bisogna ragionare in termini di sanità pubblica di prossimità e fare in modo quindi che la cultura che ispira tutta l'organizzazione
Superi un po'quello che è stato chiamato il paradigma dell'atteso al nostro servizio sanitario Pubblico che ha compiuto quarantatré anni è inevitabilmente si è costruito si è generato da continuato attendendo che si manifestassero degli eventi acuti di malattia un infarto miocardico una frattura dare atto
E questo però ha comportato il fatto che come si dice ormai da tanti anni ma non si riesce a risolvere il radar che adotterà a dei raggi ridotti cioè intercetta solamente le persone che hanno un problema acuto
Quello che invece oggi siamo chiamati a fare e andare incontro le persone prima che abbia un problema acuto cioè intercettando quel lungo processo patologico che accompagna tutte le patologie soprattutto appunto cronico degenerative come dicevo
E questo richiede questa capacità di adottare nuovi modelli come il Kronecker modo perché è stato lungamente
E evocato per esempio l'ultimo piano nazionale della cronicità
E quindi apro prossimità vuol dire proprio capacità del sistema non solo sanitario perché chiaramente il solo sistema sanitario non può risolvere la marginalità sociale e l'assessore lo sa bene quindi occorrono delle politiche fortemente intersettoriali
Evidentemente e raggiungere veramente tutte le persone ora è chiaro giustamente diceva l'assessore questo evento ha trovato tutti impreparati questo indubbio quindi non si possono muovere critiche o accuse da da questo punto di vista però quello che per chi anche come come il sottoscritto cerca di unire la riflessione scientifica con l'impegno diciamo in termini anche di A Bocca si sicuramente c'è stato un problema di tempi di reazione questo complessivamente da parte del sistema perché il sistema ha reagito dando indicazioni che erano improntate su un'idea di popolazione
Normale popolazione con abitazione per esempio l'isolamento domiciliare
Ma quando è stato le prime indicazioni sono state date sull'isolamento domiciliare non hanno tenuto conto del fatto che appunto ci sono tante persone senza un domicilio e quindi ci si è trovati in una situazione di estrema difficoltà nel dare risposte a queste persone ma non abbiamo tempo per affrontare questi aspetti l'altro elemento l'altro polo concettuale quello della comunità
E comunità intanto sono tante le comunità anche quella che ha prodotto questo questo bel rapporto è una comunità una comunità di persone che condividono dei valori e è stato detto un punto di vista però a me piace dire
Che in realtà un punto di vista condivisibile e condiviso nel senso che è un approccio anche totalmente laico in un Paese come il nostro che si è fortemente ispirato all'universalità
Dei del proprio sistema sanitario non può che condividere questo punto di vista e quindi cosa bisogna cercare di fare un lavoro difficile cioè quello di coinvolgere e le le comunità le diverse comunità nei processi che li riguardano perché poi questo significa dare più forza a quelli che devono essere gli ultimi destinatari dei nostri interventi a quelli che devono trovare le risposte questa capacità di coinvolgimento e anche una misura di efficacia poi dell'intervento
Sostanzialmente e si chiama avanzano con un po'di enfasi empowerment questo concetto cioè da nel permettere alle persone di essere protagoniste della propria vita delle proprie delle scelte che le riguardano
E questo non non neghiamo che estremamente complesso però un orizzonte che non possiamo trascurare indubbiamente e superata l'emergenza perché l'emergenza non aiuta mai dobbiamo andare oltre alla cultura dell'emergenza dobbiamo recuperare una cultura della programmazione
E e cercare di immaginare che cosa ci piacerebbe che si si traduce fossimo arrivati tra dieci anni in termini di qualità della salute e qualità della vita e superamento soprattutto delle diseguaglianze perché le diseguaglianze
Nascono e si producono all'interno del gradiente sociale cioè del fatto che sono maggiormente colpiti gruppi di popolazione che da un punto di vista socio economico sono più fragili
Questo è stato già dimostrato per esempio negli Stati Uniti non lo abbiamo ancora dimostrato in in Europa o in Paesi come l'Italia purtroppo è abbastanza facile prevedere che saremo in grado di dimostrarlo da un punto di vista epidemiologico
E quindi niente lo speech proprio quello che la riflessione che oggi abbiamo potuto fare cioè il fatto stesso di fermarsi riflettere sull'esperienza
Che che si è passata esista ancora si sta ancora facendo sia il il miglior modo per cercare insieme di trovare quelle quelle risposte
A quelli che sono i i valori comuni che tutti condividiamo ma che a volte purtroppo trascurano proprio quelli che hanno più bisogno di interventi efficaci grazie per la possibilità di intervenire
Senta
Non vedo
Abbiamo titolato per non concludere perché non si conclude va però delle parole di conclusione dei figli Ripa
E poi mi perdonerete si faccia un bel una specie di discorso partendo come apre e così ecco
Sapete che cos'è il limbo
E dal punto di vista biologico è un l'uomo che abbiamo creato noi
O meglio la creato Santagostino perché si diceva
Tutti coloro che non ricevono il battesimo non vanno in Paradiso
E lui diceva i bambini piccoli però che muoiano senza al battesimo che fine fanno perché Dio sarebbe ingiusto
Che li mandasse all'inferno in fondo non hanno scelto di non ricevere il battesimo e lui si pone in questo tipo di in questione quindi dice ma c'è un luogo
Non luogo dove i bambini e stanno lì inattesa una sala d'attesa in attesa della fine del mondo in cui morì Dio farà giustizia
E poi di fatti durante il pontificato di Papa Benedetto lui ha messo su una commissione di geologi dicendo decidiamo un po'che cosa questo limbo e abbiamo capito che il limbo visse perse probabilmente non esiste
Ecco io parto da questo limbo teologico
Per parlare del Limbo sociale
Perché quello che abbiamo trovato in qualche modo dire oggi a parole
Ma stiamo provando a vivere in maniera molto particolare forte dall'inizio della pandemia ma già prima oggi non abbiamo sono rinato molti numeri tra l'altro ecco per non sembrare che stiamo dicendo guardate quanto siamo bravi
Ma abbiamo fatto il tentativo di scrivere permettere noi stessi a un fuoco quello che è accaduto perché una velocità significativa di eventi ha velocizzato tutto quindi abbiamo bisogno di mettere a fuoco
Però il tutto quanto mettere a fuoco di quello che è accaduto il limbo sociale
All'interno di questa città esisteva una città degli invisibili che vivono nel limbo
Non hanno uno straccio di documento di più il più delle volte infatti probabilmente su già sicuramente sono la maggior parte stranieri ma sono anche tanti cittadini italiani che sono nel limbo
Cioè non esistono
E stando inattesa
Ma non riusciranno ad accedere al pronto soccorso e i servizi sanitario anche sociali istituzionalizzati non sono abituati ad andare per conto proprio a reclamare io a chiedere io no
Però esistono
E mi piace immaginare che tutti quanti noi abbiamo fatto la scelta di non dimenticarci di questo limbo sociale di stare nel limbo
Mo'sociale che ripeto è un luogo non luogo anche questo perché abbiamo scoperto in questo tempo di bande Viacom
Quanto è estesa quanto numerosa questa popolazione dal limbo sono partono Ricci lo che richiamava anche il professore e abitare questo insieme a loro è un modo di dire io di vedo esisti prova a vedere cosa possiamo fare
Però vorrei che Bruno stessi qui
Ecco
Vedete
Ecco vado avanti perché
Dal punto di vista quindi sanitario
Ci siamo presi cura delle persone
Dal punto di vista sociale ci siamo presi cura delle persone
E più che cifre abbiamo raccontato qualche storia
Però permettetemi di di dire di ringraziare io a nome mio personale don Paolo che il vescovo delegato per la pastorale sanitaria lo condividevamo quando abbiamo immaginato questo evento
C'è tanta gente che ha speso la vita così intanto sia nel limbo che in tutte le strutture sanitarie che speriamo che non si esaurisca
Quindi permettetemi di ringraziare a nome appunto della Chiesa di Roma anche
Tutti i cappellani ospedalieri che in questo tempo hanno hanno vissuto quello spazio di limbo come sono riusciti alle persone che erano anche dentro gli ospedali
Tutte le associazioni che lavorano che hanno lavorato le singole persone operatori volontari sanitari
Ogni singola persona che si è speso anche esistente
E concludo con un augurio
Ed una speranza quanto vorrei che così come abbiamo preso atto che il limbo teologiche non c'è sparisse anche limbo sociale perché significherebbe che quella popolazione degli invisibili
Non è sparita ma è entrata nella nelle fila dei cittadini normali dei cittadini comuni della cittadinanza
Della cittadinanza
Quanto sarebbe bello che sparisse ecco questo limbo e però per questo ci vuole a mio avviso una grande consapevolezza per tutti noi
Chiesa istituzioni associazioni e tutti i cittadini di questa città
E la la consapevolezza che la giustizia sociale
Esistente
Soltanto se i criteri di decisione di aiuto di sostegno di cura quindi i criteri di decisione di Scelta da parte di tutti noi partono soltanto e soprattutto dagli ultimi
Che tutte le politiche sociali sanitarie partano per prima
Dagli ultimi se riusciamo a raggiungere gli ultimi tutti gli altri sono inclusi
Ecco e quindi e concludo veramente quindi con un grande ringraziamento per tutti io assessore mi permetto di dirle
è stato fatto un grande lavoro appunto nella Regione Lazio in questa città
Tra le istituzioni con le istituzioni le associazioni anch'abbiamo tutti quanti il fatto la nostra parte
Ecco se andando avanti e la speranza uscirne fuori da questa da questa tempesta enorme
Se riusciamo alla luce dell'insegnamento di questo tempo a serrare sempre di più le fila io penso che è nell'interesse di tutte le istituzioni che in questo limbo non ci sia
Noi siamo lì per spingere dal basso in alto cioè verso il livello zero ecco però siamo siamo a disposizione per sintonizzarsi proprio per
Per evitare questo questo spazio di di di di separazione perché questa gente che il più delle volte preoccupata soprattutto a sopravvivere altro che la prevenzione della salute
A lungo andare presenta con interessi
Con gli interessi fa pagare a tutti quanti noi ecco
Poi il conto
Quindi rinnovo la gratitudine la speranza della della sparizione del Limbo
E la disponibilità a serrare le fila a fare in modo tale che ecco viviamo tutti quanti costruiamo anche a una sanità sempre più inclusiva da questo punto di vista
Io l'avevo detto al prefetto
E lo lo dico anche lei anche se come assessore alla Sanità non ha potere non è il primo chiamato in causa l'ho detto al prefetto la sindaca a tutte le istituzioni
Se vogliamo raggiungere le persone soprattutto gli invisibili bisogna cominciare dal fondamento il fondamento è
La residenza fittizia per cui cui stabilire poi in attesa di qualunque tipo
Sanitario STP Ieni Codice fiscale che sia perché altrimenti i commi continuiamo ad avere una città parallela e non ci possiamo lamentare dopo se poi ci sentiamo tutti quanti sicuri oltre che a a toccare con mano dei drammi allucinanti in questa città ecco quindi ringraziamento
Disponibilità anche a serrare le fila a far sparire questa città questo limbo sociale grazie a tutti quanti voi
Beh siamo arrivati alla conclusione siccome comunque una conferenza stampa se c'è qualche giornalista che volevo intervistare singole persone chiaramente
Sono qui disponibile oppure se c'è qualcuno che prova a fare una domanda copia però penso che sia più adeguato
Fare l'intervista individuale se se questo lo ritenete necessario e ringrazio anche tutti anche per le sedute il sedici pomeriggio di luglio
Il tedesco giornata con il gioco è stato cediamo la prossima grazie