Processo d'appello Bagarella ed altri (presunta trattativa Stato - mafia)

Grazie a te come ogni processo a carico di Bagarella Leoluca
Buon giorno da Palermo Sassari l'imputato Bagarella
Alla neonata avanti dal sito riservato l'imputato Brusca presente
Ma
Già
Tale va bene ne prendiamo atto eventualmente si può disattivare i collegamenti
Sassari l'imputato Bagarella poi
Va bene
Nell'isola l'imputato è assente per rinunzia difesi dagli avvocato Anania accentuarono entrambi assenti prontamente reperibile avvocato Pietro piazza che è presente qui in aula
Da Parma l'imputato Cina è presente
O a
Allora in l'imputato è assente per rinuncia difeso dagli avvocati Federica fonde generi Benedetto entrambi assenti prontamente reperibile l'avvocato Pietro piazza per quanto di dall'imputato Brusca Giovanni difeso l'avvocato Manfreda fior Monti oggi sostituito con delega dall'avvocato ho detto L'Aquila che è presente qui in aula
De Donno Giuseppe assente difeso dall'avvocato Romito che è presente
Dell'Utri Marcello assente difeso dagli avvocati Centonze padovani entrambi assente presente sostituto processuale ha lasciato avvocato Francesco Bartolotta per morì Mario che è assente avvocato figlio Miglio che è presente Subranni Antonio assente difeso di avvocato Placanica è Tognozzi entrambi assenti prontamente reperibile avvocato Basilio Milio
Mentre per le parti civili nessuno rappresenta
E allora proseguiamo la discussione con l'intervento avvocato Milio
Sì
Sì
Allora
Signor presidente signori giudici
Io innanzitutto in apertura del mio intervento vorrei ringraziare la corte per ottenerle assicurato lo svolgimento di questo processo in un clima sereno dai toni pacati
Caratterizzato da un rispetto reciproco nel comune
Interessa per il raggiungimento della verità
A differenza di quello che è accaduto in primo grado dove c'è stato una guerra uno scontro perenne
Ovviamente il mio ringraziamento va anche ai signori procuratori generali per le stessa motivazioni che ho appena esposto
Sempre in apertura vorrei ricordare nuovamente il professore Musco uno dei massimi studiosi del diritto penale italiano avvocato del generale Mori insieme prima mio padre poi a me
è anche professore
Al cui
Diciamo che ha formato due decine di magistrati avvocati e professori e qui i testi sono stati anche tradotti
In diverse lingue
Una battuta
Io dopo la difesa d'ufficio fatta dall'avvocato Cianferoni sono stato tentato di non parlare
Vista la sua rilettura originale quanto indimostrata di tutte le vicende che da un cinquanta anni a questa parte interessano il nostro Paese solo un esempio
Ha affermato
Della presunta consegna di Totò Riina
Dicendo che la prova sta nel fatto che Caselli Violante
Prima amici non lo sono più il dottor Caselli via riferito in cui nell'aula bunker che sono notoriamente molti amici
Detto questo entro fatte quest'doverosa premesse entro subito nel
Nel tema del mio intervento
E dico subito che io vi parlerò di cose che risultano dei documenti acquisiti documenti che avete a disposizione però nessuno via mai detto e non vi ha non me ne ha mai parlato il procuratore generale non verranno mai parlato le parti civili non verranno mai parlato le trasmissioni che da circa un decennio
Accompagnano questo processo
Il procuratore generale ha parlato di entità facce da mostro servizi deviati massoneria menti raffinatissime nessuno
è qui imputato
Ha affermato che ad esito della celebrazione di questo processo è emersa cito le sue parole una verità inconfessabile e cioè che c'è stata una trattativa anche le parti civili hanno parlato di trattativa
Tutti ad eccezione di un
Di un inciso fatto dalla difesa di Cina la scorsa udienza hanno parlato di trattativa però signori giudici voi tutti
Sapete Oddo dovete sapere mi riferisco giudici popolari in particolare che l'oggetto di questo reato non è la trattativa ma è la minaccia al Governo
Il generale Mori è stato condannato a dodici anni in primo grado per aver minacciato secondo la sentenza di primo grado il Governo vedremo come sarebbe stata fatta questa minaccia essa è vero che è stata fatta questa minaccia
Minaccia sulla quale il procuratore generale non ha detto nulla ancorché si sia complimentato con il sottoscritto perché nell'atto d'appello non c'è una parte della sentenza che non è stata censurata ma nell'atto di appello
Che io ho redatto si parlava della minaccia
Così come
Non mi è stato detto nulla sul ne bis in idem il principio in forza del quale il generale Mori non avrebbe potuto essere processato una seconda volta per lo stesso fatto per il quale già è stato assolto otto anni fa
Il procuratore generale ha parlato del principio del ne bis in idem con riferimento a Bagarella e a Dell'Utri ma non con riferimento al generale Mori
E non si è detto nulla della minaccia perché non si può dire nulla non si può dire che la minaccia non esiste non si può dire che
La sentenza opera una ricostruzione e io ve ne parlerò in questa prima parte del mio intervento per una ricostruzione che smentita da tutte le prove acquisita da tutti i documenti acquisiti e non si può dire che la sentenza agitata quasi come il verbo
Sia fallace proprio su questo punto sul punto fondamentale del processo sia la minaccia al governo
Però a me è stato insegnato
Che è
Nel processo l'oggetto del processo è rappresentato dal capo di imputazione il capo d'imputazione è l'accusa che viene mossa all'imputato
è su questa bisogna confrontarsi e di questa bisogna discutere
Il capo di imputazione di questo processo
Dice che morì avrebbe realizzato una minaccia al Governo
E allora
Perché voi possiate decidere questo processo
Deve essere chiara una cosa
Che è riassumibile che sussumibile in una domanda
Morì ha minacciato o no il Governo nel mille novecentonovantatré come ritenuto in sentenza questa è la domanda alla quale dovete rispondere
Per vuol dire se Morientes colpevole e innocente
O innocente
Perché questa è la ragione per la quale è stato condannato a dodici anni in primo grado
Parliamo quindi della minaccia non senza aver premesso che è come ha riferito
Una parte civile il processo serve ad accertare la verità e la giustizia non a riscrivere la storia o a fare ad operare delle vendette
E cito anche quanto ha detto con onestà intellettuale con coraggio per il difensore del comune di Palermo
L'avvocato Roberto Saetta
Si chiedeva dette una pronuncia che sia frutto di un'attenta e scrupolosa valutazione dei fatti e delle condotte degli imputati
è di una puntuale applicazione delle leggi penali del nostro ordinamento si chiede una pronuncia convincente mente motivate in diritto non siamo interessati a una condanna purché sia non siamo interessati a Capri Speaker tory
Queste parole rappresentano l'essenza del vostro lavoro in camera di consiglio
Dovete fugare ogni dubbio
Ogni macchia ogni sospetto che abbonda nella sentenza di primo grado perché come ha affermato un procuratore generale di una città siciliana il magistrato che credendo di fare giustizia viola le norme è fa condannare o assolvere qualcuno in violazione di queste norme
Assume la responsabilità di un atto potenzialmente criminale perché lui crede di fare del bene ma lo ha fatto rovinandosi poteri che non aveva veniamo alla minaccia
Secondo la sentenza di primo grado il generale Mori avrebbe minacciato il Governo il dice il ventisette luglio novantatré quando si è recato da Francesco Di Maggio il dice direttore delle carceri
Come risulta peraltro dall'agenda del generale Mori e ha parlato del problema dei detenuti mafiosi
Mori ha sempre spiegato che è il problema detenuti mafiosi faceva riferimento ad un incontro dovuto al fatto che si erano diffuse delle voci
Circa un possibile allentamento delle dei quarantuno bis allora sì parlo di questo è di maggior rassicuro Mori del sul fatto che
Conso proprio dieci giorni prima aveva prorogato i quarantuno bis di prima fascia quelli per i detenuti più pericolosi è quindi che così sarebbe stato fatto si convenne
Di tenere sempre la barra dritta è e quindi operare sempre con un atteggiamento rigoristi dico nel senso del del mantenimento del quarantuno bis questa la spiegazione del generale Mori
Secondo la sentenza invece il generale Mori il ventisette luglio novantatré
Andò da Di Maggio terra parlarmi per rappresentarli l'esistenza di una spaccatura tra Riina Provenzano una divergenza di vedute Rina voleva le stragi Provenzano invece non voleva le stragi
Avrebbe appresso umori questa spaccatura
Da Vito Ciancimino l'anno prima è da Salvatore Cancemi un mafioso che quattro giorni prima di quell'incontro con Di Maggio si era presentato ai Carabinieri di Palermo
Perché temendo di essere ucciso da Provenzano cercò protezione dallo Stato
Secondo la sentenza
Non è una coincidenza che morì sia andato a parlare con Di Maggio solo pochi giorni dopo
Che Cancemi si presentò alla caserma
Dietro il Teatro Massimo Palermo
E dice la sentenza qualcuno deve può aver portato alla cognizione di del ministro Conso
Degli elementi di conoscenza facendone derivare la sua decisione di non prorogare il quarantuno bis suo chiaramente la conoscenza di questa differenziazione che fece maturare in Conso la convinzione di non prorogare è che così facendo vorrebbe potuto sperare che la linea meno esageratamente ostile di Provenzano potesse prevalere non vi sarebbero state più stragi in sostanza secondo la sentenza di primo grado il generale Mori
Rappresentando a Di Maggio questa divergenza di vedute questa spaccatura tra Riina e Provenzano avrebbe indotto Di Maggio a parlarne con console Conso avrebbe così revocato i quarantuno bis non prorogato meglio il quarantuno bis
Per questo gli sono stati dati dodici anni
Ma chiediamoci se le cose siano davvero così
Primo punto siamo sicuri che Vito Ciancimino e Salvatore Cancemi abbiano detto a Mori che vi era una spaccatura tra Riina Provenzano la risposta no
Anzi siamo sicuri del contrario
Vito Ciancimino non parla mai con i carabinieri né di Riina né di Provenzano né di spaccature tra l'uno ecco l'altro in tutti gli iscritti autografi
Di Vito Ciancimino nei verbali arresti a Caselli e Ingroia nei manoscritti che ha consegnato il figlio Massimo non parla mai Dick Provenzano è di Rino in quel periodo
Quanto a Salvatore Cancemi
Vi è anche di più
Perché il ventidue luglio novantatré lo sapete che dice ai magistrati che lo interrogano Provenzano vuole sequestrare e uccidere il capitano Ultimo
Che avendo i carabinieri del ROS che aveva la Gambuto la grave colpa
Di arrestare Riina è Provenzano voleva vendicare l'arresto di Riina così ammazzando il capitano Ultimo
Quindi è chiaro che non vi era una divergenza di vedute erano tutti e due sulla stessa linea ma vi è di più
Cancemi quando si presenta alla caserma dei carabinieri viene immediatamente interrogato
E dice queste cose relative al Capitano Ultimo è viene interrogato dal dottor Caselli dal dottor Scarpinato dalla dottoressa Sabatino alla presenza di due carabinieri
Della territoriale non del ROS non c'è morì non c'è nessun carabiniere del ROS il verbale agli atti
è in quel verbale Cancemi non parla di spaccature di divergenze tra Riina e Provenzano quindi vedete che manca il presupposto fondamentale sul quale si è
Edificata alla costruzione della minaccia tedio
Rappresentato perché morì non sapeva di spaccature riferite né da Vito Ciancimino leda Cancemi ma vi è di più perché Cancemi quattro mesi dopo il quattro novembre novantatré in un altro interrogatorio
Dice Provenzano e Riina sono la stessa cosa la stessa mente la stessa strategia è infatti nonostante l'arresto di Riina Provenzano voleva e vuole purtroppo
A mio giudizio portare avanti questa strategia di morte sono convinto che gli attentati di Roma Milano e Firenze sono addebitabili a Riina Provenzano al loro gruppo quindi ne risulta smentita
L'ipotesi contenuta in sentenza del dell'esistenza di una spaccatura allora bisogna farsi bisogna che vi facciate una domanda perché hai questi interrogatori di Cancemi non sono stati citati nella sentenza di primo grado
Perché se no non si sarebbe potuto sostenere quanto si sostenute non si sarebbero potuti dare dodici anni al generale Mori
Allora
Ne deriva da tutto questo che la minaccia
Non è stata fatta
Da amori e non è stata fatta parlando con Di Maggio
Il quale poi a sua volta ne avrebbe riferito a Conso perché morì
Non sapeva delle spaccature tra Riina e Provenzano riferite come si afferma in sentenza da Ciancimino è da Cancemi e non le poteva quindi a riportare a Di Maggio
Io potrei anche finire qui il mio intervento perché il punto centrale del processo è qua e sto è la minaccia al governo
Però vado avanti
Couperose circa penso tre ore e mezzo complessivamente
Secondo punto ammettiamo contro le prove tedio appena
Esposto che morì abbia parlato di una spaccatura a Francesco Di Maggio ma il chiediamoci se il riferire che c'è una spaccatura tra Riina e Provenzano sia una minaccia
La minaccia per la lingua italiana e anche per il diritto è la prospettazione di un male ingiusto
Di un danno di un castigo non è la comunicazione di una notizia
Quindi comunicare che c'è una spaccatura tra Riina e Provenzano non è una minaccia
Viceversa dovremmo ammettere che anche Parisi e Di Maggio quando dopo pardon Parisi e Scotti quando dopo l'omicidio Lima diramavano delle circolari ai prefetti informare il Parlamento
E le autorità che era in atto una strategia stragista avente come obiettivo la destabilizzazione dell'Italia abbiano commesso una minaccia al governo
E nessuno neanche la Procura si è mai sognata di dirlo ma le cose sono uguali comunicazione fatta da Parise Scotti comunicazione fatta
Asseritamente a seguire la sentenza d'amore
La minaccia è un qualcosa di diverso e dire per esempio dovete togliere quarantuno bis senno ve ne pentirete perché le stragi continueranno vi deve essere
La comune la comuni l'intento minatorio
L'intento di prospettare un male ingiusto
Altro punto sul tema della minaccia
Abbiamo escluso l'abbiamo appena visto che la minaccia non è sia stata fatta nel mille novecentonovantatré con quelle modalità contenute in sentenza ma la minaccia non è stata fatta neanche nel novantadue
E lo si è apprezzato sia in primo grado ma anche in grado di aprire in questo grado di giudizio perché sono stati sentiti diversi soggetti Brusca la Barbera Caselli Violante
Diciamo tutti nuovi testi della prima ora de sentiti all'inizio al sei a seguito della prima la rinnovazione dell'istruttoria che hanno parlato di eventi verificatosi né verificatisi nel novantadue
Ne prendo due Violante al quale morì dice rappresenta che Vito Ciancimino vuole essere ascoltato dalla Commissione antimafia non parla di minacce Caselli al quale morì rappresenta
Te ci sono stati prima del suo insediamento
Quale procuratore di Palermo e della sua designazione ancor prima qual è il procuratore di Palermo ci sono stati dei contatti tra Ciancimino ai carabinieri del ROS nessuno parla di minacce ricevute
Altro punto
Secondo l'accusa
Il
La costruzione è la seguente il ministro Mannino minacciato dalla mafia
In carica Subranni
Di trovare delle soluzioni per salvargli la vita Subranni in carica Monica incarica De Donno è di di inventarsi sostanzialmente qualcosa vanno a parlare con Vito Ciancimino è da lì nasce la trattativa cosiddetta trattativa ne discuterò anche di questo
La trattativa che poi sfocia nelle mancate proroghe di quei trecento trentaquattro quarantuno bis fatte da Conso nel novantatré
Questo è l'assunto il costrutto accusatorio
Però io rilevo come ci siano cinque salti logici perché questo costrutto accusatorio si basa su cinque deduzioni non concatenate ma non dimostrate primo salto logico Mancino
Chiede a su brani di salvarsi la vita e dov'è la prova
Secondo salto logico Subranni incarica morì dov'è la prova terzo salto logico moriva a trattare con Ciancimino è dov'è la prova che si sia trattato di una trattativa
Quarto salto logico morì parla con Di Maggio della spaccatura con Riina e Provenzano ma l'ho detto prima è dov'è la prova
Di Maggio parla con con Soccer revoca il quarantuno bis dov'è la prova non c'è prova di queste affermazioni
Ma aggiungo un'altra cosa perché Mannino è stato come sappiamo assolto per non aver commesso il fatto cioè per non averti chiesto Subranni di salvargli la vita
Dall'assoluzione di Mannino deriva l'automatica soluzione di Subranni che non ha ricevuto quanto Mannino non gli ha detto perché è stato assolto
Ma deriva anche la soluzione di Mori e di De Donno perché non hanno ricevuto da Subranni alcun incarico
Io citerò
Due passaggi della sentenza Mannino che riguardano i contatti tra i carabinieri e Vito Ciancimino
Però voglio citarvi del degli aggettivi e dei sostantivi che usa la sentenza Mannino
In merito alle accuse della Procura di Palermo e a questo a questo teorema che vi ho delineato la sentenza Mannino parla di
Assunti logici illogicità infondati ragionamento illogico assoluta carenza probatoria illogicità del costrutto accusatorio assurdi logici aporie logiche inconciliabili travisamento dei fatti remote illazioni
Prive di qualsiasi giustificazione logica retropensiero dei pm
Mere ipotesi non suffragate da prove
Ipotesi non sono infondate ma anche totalmente illogiche e incongruenti con la ricostruzione complessiva dei fatti che non combacia da qualunque punto di vista la si voglia guardare
Questo dicono i giudici che hanno assolto Mannino sulla costruzione accusatoria che identica in questo processo
Per quanto riguarda
I contatti tra carabinieri e Vito Ciancimino tra morì donne Vito Ciancimino dicono
Era un'operazione che non aveva alcun motivo di restare a o alcun sospetto o retropensiero di illecito penale
Ma neppure di destare sospetti di qualsivoglia anomali operativa vie più tenuto conto dello il normale svolgimento da parte del rosso di operazioni ardite mediante infiltrazione sotto copertura
I giudici che hanno assolto Mannino dicono anche che quello era un periodo di dati disse destabilizzazione avevano ucciso il dottor Falcone la moglie le skill ascolta il dottor Borsellino e la sua scorta è quindi tutte le forze dell'ordine erano impegnate a catturare rischi irresponsabili per far finire quei massacri è dicono
Questo vale ancor di più per il rosso sol che si pensi che Mori e De Donno erano gli stessi che avevano lavorato in un rapporto di esclusiva fiduciari età con i giudici Falcone Borsellino fino alla loro morte
I quali Falcone Borsellino ottenevano con loro rapporti segretati persino i magistrati i loro colleghi d'ufficio
Avevano dunque Mori e De Donno specifiche ragioni affettive di voler proseguire quell'attività avviata per la sconfitta di Cosa Nostra
I giudici che hanno assolto Mannino
In merito a rapporti con Vito Ciancimino hanno parlato di un'attività info investigativa finalizzata a creare un rapporto fiduciario con Ciancimino per farlo per trasformarle in confidente infiltrato prima e collaboratore poi all'unico fine di catturare latitanti e far cessare le stragi all'unico fine di catturare i latitanti e far cessare le stragi altro che a trattativa
Ma io ecco ho finito di di citare la sentenza Mannino voglio darvi un saggio di quelli che sono gli assurdi logici di cui parlano coi giudici farò degli esempi
Che ritengo tranciante
Dovete sapere che dopo l'omicidio di Lima
E di Falcone
Circolo a Palermo un documento chiamato un documento anonimo chiamato Corbo due
Nel quale si affermava che Mannino aveva incontrato Totò Riina in una saga in una chiesa di San Giuseppe Jato
Per diciamo creare un nuovo rapporto politico-mafioso cioè sostanzialmente Mannino voleva sostituire Lima nei rapporti con la mafia
Questo documento anonimo per la procura è un documento attendibili Simo tant'è che ci hanno detto The Subranni tentò di insabbiare lo proprio perché parlava di Mannino e quindi bisognava tutelare Mannino proteggere Mannino
In realtà poi neanche questa cosa è è così perché ci sono i documenti che noi che io ho prodotto in primo grado quale difensore di Subranni
Dai quali si evince che lei indagini sull'esposto anonimo continuarono per due anni
Da parte della rosso dello Sco della polizia furono dirette dai dottori Teresi è Ingroia
Comunque
Sulla base di questo documento Corvo due Mannino incontrava direttamente Totò Riina
C'è un altro dato
Ecco i vengono a conclusioni
Nicola Cristella è un agente di polizia penitenziaria ed era il caposcorta del dottore Di Maggio il magistrato delle carceri
Cristella teste secondo la Procura ne ha parlato il procuratore generale durante le sue conclusioni attendibili Simo dice che Di Maggio
Riceveva via telefono pressioni da Mannino terre non applicare il quarantuno bis
E allora se ne desume che Mannino parlava direttamente con Di Maggio
Allora la conseguenza è che Mannino per parlare corride parlare con Di Maggio non aveva bisogno di intermediari
Il ecco la la la prova dell'assurdo logico perché chiedete di Sand maniera incontrava arrivino a San Giuseppe Jato in una chiesa perché doveva fare come la canzone che tutti conoscete di Branduardi Alla fiera dell'Est il topolino mio padre comprò doveva andare da Subranni che andava ad amori che andava da De Donno che andava da Ciancimino che andava da Cina che andava ad arriva quando ci parlava direttamente
Non aveva bisogno di tutto questo giro
E non aveva bisogno dei carabinieri che lo attenzionava hanno già dal mille novecentonovanta nell'ambito delle indagini sugli appalti è che lo vorrebbero arrestato nel mille novecentonovantacinque il tredici febbraio
Per concorso esterno in associazione mafiosa a seguito di quell'arresto si chiede ebbe
Trentuno mesi di carcerazione è poi alla fine venne assolto da tutte le accuse però è qui c'è l'altro assurdo logico della procura
Il procuratore vi ha detto che nonostante sia stato assolto siano rimasti accertati pluriennali e rapporti con importanti esponenti mafiosi da parte di Mannino bene
Basta prendere il capo di imputazione della sentenza Mannino per concorso esterno la sentenza in atti
Per vedere come gli si addebita il reato di concorso esterno in associazione mafiosa fino al trentuno marzo novantaquattro il che significa che Mannino fino al trentuno marzo novantaquattro
Aveva rapporti con esponenti mafiosi quei rapporti che secondo il PG sono rimasti accertati e allora perché esse aveva fino al novantaquattro rapporti con esponenti mafiosi nel novantadue per salvarsi la vita doveva andare dai carabinieri non andavano i suoi amici mafiosi
Ecco che il ticket questi teoremi sì non hanno fondamento perché perché sono i logici
Altra a altra altra dimostrazione
Secondo la Procura Mannino si sia rivolto al maresciallo Guazzelli che poi poi pochi giorni di morte prima di morire andò a Roma in trasferta
E ne avrebbe parlato con Mori è con Subranni
Intanto va detto che Mannino era ministro è poteva parlare direttamente con Subranni tanto più che Subranni a dire della procura era un amico e non con un maresciallo sebbene una persona autorevole come forze in secondo luogo risulta
Dalla testimonianza di Riccardo Guazzelli cane quest'incontro avvenne pochi giorni prima della morte di di di Giuliano Guazzelli
Da un verbale di che io non ho potuto contestare
E vi dico ora il perché risulta che quell'incontro avvenne il primo aprile mille novecentonovantadue è un verbale di sommarie informazioni reso da Riccardo Guazzelli ma io in quella volta
Quando al processo di primo grado venne sentito Riccardo Guazzelli avevo trentanove di febbre
Avevo presentato certificato medico però non è bastato l'udienza nonostante poi le udienze fossero state rinviate per i malanni visino per i malanni di Ciancimino per i malanni di chicchessia
Non si è ritenuto perché si è detto che non non non vi era scritto nel nel certificato che io non potevo deambulare forse si pretendeva che fu che venissi ambulanza non lo so ma non è questo il problema suo dicendo che è
Guazzelli è stato sentito senza che io potessi far domande
Se voi andate a consultare l'agenda del generale Mori vedrete che
In quei giorni prima di morire il mare cioè prima della morte del maresciallo Guazzelli
Non vi è annotato alcuni incontro con Guazzelli quindi manca la prova che Guazzelli si si è incontrato con Maurice ma vi è un altro elemento
Quest'incontro avrebbe dovuto per logica essere messo in relazione all'incontro con Di Maggio del ventisette luglio novantatré
Perché perché nel costrutto accusatorio l'incontro con Buazzelli è il primo atto della minaccia
Mentre quello con Di Maggio è l'ultimo atto della minaccia allora mi sembra assurdo che Maurice scriva l'incontro con Di Maggio e non scriva quello con Guazzelli a meno che effettivamente non lo incontro ed è questa la verità
E veniamo alla trattativa al termine trattativa
Sia il procuratore generale che le parti civili hanno parlato della trattativa hanno detto la prova della trattativa sta nel fatto che ne ha parlato pure morì anche a Morillo ha confessato quando è stato sentito a Firenze perché ha parlato
E sta del muro contro muro si cita sempre questa frase
Ciancimino ormai c'è un muro contro muro ma non si può parlare con questa gente questa sarebbe la prova della trattativa però c'è un però
Questa frase viene citata sempre tagliata sempre monca sempre un issata censurata perché sessi riportassero
Le parole
Dette da amori in quei cinquanta secondi un minuto perché lei dice in le spiega consente in maniera consequenziale i gli incontri con Ciancimino si sarebbe potuto capire che non c'è alcuna trattativa
Ve lo leggo io balletti ve li dico io questa parola
Ma signor Ciancimino cos'è Monica parla Firenze cosa ecco il verbale chiaramente Ratti cos'è questa storia qua signor Ciancimino ormai c'è un muro contro muro da una parte c'è Cosa Nostra da parte dello Stato ma non si può parlare con questa gente
La Bottelli convinto che lui dicesse colonnello cosa vuole da me è invece Ciancimino disse mal si potrebbe sono in condizione di farlo allora dissi
Morì dice Prodi così finì il secondo incontro poi passa al terzo incontro in questo terzo incontro Ciancimino dice io ho preso contatto io tramite un intermediario con questi signori
Ma loro sono scettici voi chi rappresentate che volete
E allora morì dice noi non rappresentavamo nulla se non gli ufficiali di polizia giudiziaria che eravamo che cercavano di arrivare alla cattura di qualche latitante come minimo
Ma certo non potevo dire a Ciancimino che rappresentavo me stesso oppure gli potevo dire beh signor Ciancimino si tenta collabori e vedrà che l'aiutiamo non poteva dire qua esto
Ecco che allora si capisce se si legge tutta la parte che quella frase il muro contro muro è nient'altro che una frase per cercare di appunto Dini di approcciare Ciancimino
Perché non gli avrebbe potuto dire si perde così come gli sia gli avesse dato un ceffone in faccia bruscamente si penta collabori e l'aiutiamo era un modo come come un altro per cercare di approcciare una fonte un confidente
Ed ancora quarto incontro
Dice Ciancimino
Guardi quelli accettano la trattativa lepre condizioni sono che l'intermediario sono io Ciancimino e che la trattativa si svolga all'estero voi cosa offrite in cambio
A questo punto morì dice io capì che non c'era nulla da fare non si poteva allungare il brodo
Per il semplice fatto che io sapevo benissimo che Ciancimino aveva il passaporto ritirato è con questa manovra della trattativa svolta all'estero perché si poteva fare
A Frascati a Roma e quindi era un éscamotage molto modesto lui voleva uscire a mettersi in sicurezza questo pensato io al peraltro non avevo nulla da offrire
Perché lei mi aveva detto cosa offrite allora dissi offriamo qua Heston Riina Provenzano e soci si costituiscono e lo Stato tratterà bene le loro famiglie quindi sostanzialmente
Morì capisce che Ciancimino da persona furba qual era
Inventò questa storia che l'intermediario dovesse per forza ONU e la trattativa si voleva si si doveva svolgeva all'estero perché Ciancimino aveva una condanna e da lì a poco sarebbe finito in galera
E aveva terrore di questo morì l'ho capito e non avendo peraltro niente da offrire agli fece la proposta si consegni a quel punto dice Ciancimino scatta in piedi e mi disse ma voi mi volete morto anzi volete morire pure voi è lì è seccamente li butto fuori di casa
Continuo la la disse la la la deposizione di Mori deposizione resa a Firenze nel novantotto
Deposizione resa quale testimone quando di queste storie della trattativa non c'era neanche
Diciamo il pensiero di un indagine
Neanche men che meno un processo
Andarono fuori da casa Ciancimino
è De Donno altra conferma che la trattativa non è mai esistita disse
Beh è andata male colonnello
è generale di dice sì però
Un punto l'abbiamo fatto perché lui ha dimostrato
Di aver preso di aver di avere il contatto con queste persone è prima o poi dovrà tornare da noi perché lo cui ha una posizione giudiziaria compromessa Ciancimino
Infatti dice fui facile profeta perché ai primi di novembre Ciancimino contattò nuovamente De Donno
E gli chiese
Ma voi cosa volete
E De Donno rispose noi vogliamo vogliamo catturare Totò Riina a quel punto Ciancimino che aveva il terrore di finire in galera è il processo di appello e quindi la la conferma della condanna si stava avvicinando
Chiesa De Donno di avere delle mappe
Per cercare di di di alcune zone della città di Palermo per cercare di individuare dove si nascondesse il Rina mappe che vennero portate ma erano incomplete
Nel senso che bisognava portargli altre zone della città di Palermo come richiesto da Ciancimino poi Ciancimino venne arrestato è Arryn arrivo autonomamente il capitano Ultimo con i suoi uomini e con le sue indagini
Allora ecco se se si ci si prendesse la briga di leggere questo periodo che vi ho letto
Si capirebbe che il muro contro muro non è la confessione di una trattativa ma è un approccio ad un confidente ci vuole mestiere anche per per approcciare confidente
Quanto alla parola specifica trattativa il generale Mori non l'ha mai riferita alla trattativa Stato-mafia ma al suo rapporto con Ciancimino e lo dice a Firenze
Io pensavo che Ciancimino avrebbe tirato alla lunga questa trattativa per vedere in effetti noi cosa gli potevamo offrire come persona
Non come soggetto inserito in un'organizzazione
Ed ancora
Trattativa da parte nostra non c'è mai stata in questo senso perché non rappresentano nessuno volevamo solo arrestare questa gente che delinque Eva
La trattativa nostra con Ciancimino era solo per vedere di sapere qualche cosa in più di Cosa Nostra restare questa gente
Non a caso la sentenza di Firenze parla in un capitolo di trattativa morì Ciancimino non trattativa Stato-mafia sebbene poi per
Diciamo carenza di elementi di prova
Operi nelle valutazioni
Una sorta di travisamento dei fatti però d'devo dire una cosa perché questo si ritrova nella sentenza di Firenze i giudici di Firenze lo dichiarano espressamente noi non ci occupiamo dei carabinieri noi non ci occupiamo dica di di indagare e quindi di pronunciarci
Su quello che i carabinieri realtà volessero sulle finalità se fossero di trattare o di catturare latitanti dicono di questo si occuperanno i giudici che gli che li devono processare ed eccoli i giudici che li devono processare quelli di Palermo quelli del processo morì De Caprio morì ultimo quello della mancata perquisizione presso la casa di Riina che hanno detto in merito ai contatti con Ciancimino
Che la finalità era quella di carpire informazioni utili sulle dinamiche interne di Cosa Nostra e sull'individuazione di latitanti
Tutti i giudici hanno detto queste hanno detto tutti la stessa cosa quelli di Mannino quelle che hanno sotto morì De Caprio
La stessa cosa addirittura i giudici che hanno assolto morì Obinu per il favoreggiamento asserito di Provenzano
Hanno detto altro
Hanno detto l'eventualità che il colonnello Mori è De Donno siano andati da Vito Ciancimino
Per
Spinti dalla necessità di ripete di evitare il ripetersi di iniziative stragista e non può obliterare una semplice considerazione
Questa eventualità
Non potrebbe menomare la finali il non potrebbero rivelare
Un atteggiamento volto a favorire le ragioni dei mafiosi ed anzi dovrà dovrebbe apprezzarsi come è lodevole cioè i i giudici che hanno assolto morì
Definiscono quell'attività
Di contatto Moccia Cimino lodevole ed egli ha definito sicuro anche meritoria parlano di meritevolezza della finalità di evitare le stragi obiettivo che poteva in quel momento storico considerarsi prioritari
In attesa della riorganizzazione di adeguate contromisure che consentissero di assicurare gradualmente alla giustizia i responsabili di quella stagione di violenza ma signori giudici ma chiedete loro per un attimo
No se se si se si può essere o meno d'accordo con queste parole ma scusate in un periodo in cui c'erano le bombe saltava in aria l'Italia saltavano in aria magistrati
Non è forse corretto definire meritevole un'attività che mira a far cessare le stragi
E allora quei giudici che hanno assolto morì per ben due volte hanno hanno escluso trattative hanno Fo hanno affermato che era un'attività legittima e doverosa perché era un'attività investigativa un'attività rientrante
Nelle competenze di carabinieri è ampia e l'hanno definita lodevole meritoria è anche la sentenza di primo grado
Deve obtorto collo
Dire che la trattativa non è reato
E sono ormai
Sette sentenze ventitré giudici re a mio parere diventa arduo sostenere che ventitré giudice non abbiano capito nulla
Io però ritornando alla minaccia
Nella mia ingenuità pensavo che il procuratore generale dopo l'assoluzione di Mannino avesse sostenuto che morì
Non non non sia stato diciamo così
Attivato ad opera di Mannino
Ma abbia agito
Autonomamente è invece quindi ha criticato la sentenza Mannino
E ha riproposto sotto forma di memoria basta fare una comparazione il ricorso per Cassazione contro quelle contro la sentenza Mannino la sentenza di assoluzione
Dico perché va detto che quel ricorso è stato dichiarato inammissibile
è né attiene aveva chiesto l'inammissibilità anche il procuratore generale presso la Corte di Cassazione quindi il suo collega sostanziali
Vediamo allora
Se sia sostenibile lo dico solo per scrupolo la
L'ipotesi che morì abbia fatto una minaccia autonoma al governo abbia agito autonomamente senza incarichi
Né di Mannino né di altri
Per per condannarlo occorrerebbero tre cose
Uno dimostrare
La condotta il comportamento il modo le modalità con cui morì
Avrebbe minacciato il governo faccio degli esempi
Morì si vota e si si reca dal Presidente del Consiglio a Palazzo Chigi è volendolo minacciare gli dice senti la mafia vuole tolti quarantuno bis se no continueranno le stragi
Oppure glielo dice all'orecchio con lo stesso tono minaccioso oppure c'è ci mette un cartello firmato a piazza Colonna davanti a Palazzo Chigi ci sono moltissimi nodi da Mina di di minacciare ma ma bisogna trovare un modo una condotta
Perché perché se no manca quello che nel nel diritto penale si chiama l'elemento oggettivo dal reato
E minacce è condotte non ce ne sono perché le minacce non sono mai state fatte
Ma ci vuole anche un altro elemento
E ci vuole anche il cosiddetto elemento soggettivo cioè ci vuole la consapevolezza la coscienza e volontà di minacciare il governo faccio un altro esempio
Se ipotizziamo che morì
Vada dal presidente del Consiglio e gli dica sentite qua e in Italia sono delle stragi continue scoppiano le bombe
R. In a e soci perché vogliono tolto il quarantuno bis ma voi non vi preoccupate perché noi in questa guerra siamo al vostro fianco ora noi stiamo stiamo vedendo come arrestarli però voi non non cedete sul quarantuno bis mantenete ferma la vostra posizione allora in questo caso pur rappresentando il fatto che le stragi erano finalizzata toglie il quarantuno bis manca
La volontà minatoria perché morì non sta prendendo la parte della mafia ma sta prendendo le difese dello Stato chiaramente sto ragionando per assurdo per fare che per farvi capire
In questo caso il reato non si configurerebbe qua ci vuole un terzo elemento Chen motivi per cui Maurice
Sarebbe potuto andare dal presidente del Consiglio
Non a caso la procura ha affermato che morì sia andato perché glielo ha chiesto die perché l'iniziativa è partita da Mannino ma Mannino è stata sotto il motivo è andata a farsi benedire
Ma in altre neanche gli altri motivi
Motivi economici
No lo ha fatto per motivi economici lo ha fatto perché intranet alla mafia lo ha fatto per ragioni di carriera nessun motivo di questi è presente quindi
Ipotizzando che morì abbia agito autonomamente manca la condotta minatoria il dolo di minaccia e i motivi per cui egli avrebbe agito autonomamente
Ne deriva signori giudici che
Morì non asma non ha non ha fatto alcuna da da qualsiasi lato la si voglia guardare per usare le parole dei giudici del processo Mannino
La storia non torno manca la minaccia fatta da Mori sia su incarico di Mannino sia su incarico di chicche sia sia autonomamente
Ed infine chiediamoci
Se lei mancate proroghe dei quarantuno bis da parte di Conso siano il frutto della minaccia già la risposta è insita in quello che che vi ho detto finora perché
Mancando la minaccia
No non può essere conseguenza della stessa la decisione di Conso
Ma
Devo dirvi Camp
Dalle prove assunte in grado di appello
è emerso sono emerse sia le ragioni per le quali Conso a eliminato quei provvedimenti di quarantuno bis sia la correttezza di Consorte ha rappresentato a tutti quelle ragioni
Veniamo alle ragioni vediamo le ragioni
Queste si evincono dalla testimonianza del dottor Calabria quadrare qua davanti a voi avevamo un certo numero di detenuti che alla luce dei nuovi principi e vedremo quali sono non non dovevano essere sottoposti al quarantuno bis peraltro Calabria anche ha detto che è
Qualora il quarantuno bis fosse stato tolto non è che era preclusa per sempre la possibilità di riapplicato bastava una segnalazione di qualche magistrato di qualche procura
Eh io aggiungo della Procura di Palermo che come emerso dalle deposizioni di Caselli di Aliquò in primo grado è come emerso anche dalla
Dal carteggio dei due dai documenti inerenti la vicenda di Vito Ciancimino
Aveva la Procura di Palermo aveva un rapporto diretto con il da
Un rapporto diretto e quasi quotidiano ma la Procura di Palermo non segnalò mai al DAP Tizio Caio o Sempronio d'arrivo Larry sotto un po'da sottoporre nuovamente al quarantuno bis
Pur potendolo fare
Le ragioni che inducono Conso a togliere quarantuno bis se vincono anche dalla testimonianza di Violante
Davanti a voi
D'altra parte
Il quarantuno bis nella prima fase era stato applicato con una certa larghezza anche nei confronti di per forse di persone per le quali non ricorrevano specifici elementi di pericolosità
Ancora Ragosa sempre davanti a voi hanno preso indistintamente tutti quelli che erano imputati di quattrocentosedici bis all'Ucciardone gli hanno portati al quarantuno bis
La testimonianza di Conso che dice di non avere sa avuto pressioni violenze minacce ad aver fatto tutto in assoluta solitudine
Cos'era successo
Perché l'anno dopo Conso
Toglie quarantuno bis toglie quei quarantuno bis perché
Immediatamente dopo la strage del dottor Borsellino la strage di via D'Amelio
Il ministro Martelli
Con la collaborazione del DAP fece un elenco di
Centinaia di soggetti è indistintamente questi vennero portati a Pianosa e l'Asinara l'anno dopo la Corte Costituzionale fisso dei paletti dei criteri in in base ai quali
Il quarantuno bis sarebbe stato conforme alla legge l'applicazione del quarantuno bis sarebbe stata conforme alla legge e quindi
Sarebbe diciamo scaturito l'obbligo di uniformarli sì a quella che era la decisione dei dei giudici più importanti del nostro Paese quelli della corte costituzionale
Conso allora River rivedrà tutti quei provvedimenti alla luce dei nuovi principi
Della corte costituzionale dice Violante a proposito di questa sentenza era una sentenza importante naturalmente cambiava molto tutta la contorta quanta la procedura perché bisognava motivare la persistenza degli elementi che riguardavano i singoli detenuti cioè
Martelli aveva fatto un provvedimento che riguardava tutti la Corte costituzionale dice no non li può emettere al quarantuno bis in questa maniera mi devi dire per ogni soggetto qual è il motivo in forza del quale togliergli Sy applicando il quarantuno bis
E veniamo alla correttezza di corso
La correttezza di Conso nell'informare di quella decisione si evince dall'intervento che lui fa alla Camera dei deputati il tre novembre novantatré proprio il periodo delle mancate proroghe
Parla dell'insegnante della sentenza la Corte costituzionale che definisce un'importantissima è recentissima sentenza
è poi dice in questa ottica è in ossequio S. premesse si sta procedendo ad emettere i nuovi decreti ministeriali usando la massima attenzione sia nella individuazione delle regole da sospendere è degli elementi di effettiva pericolosità
è con una motivazione che sia conforme a quanto la Corte costituzionale anche la magistratura di sorveglianza hanno chiarito in modo esemplare negli ultimi mesi perché questi soggetti dice Conso ai deputati al Parlamento
Appaiono merita e voli di valutazioni meno automatiche non ancorate al solo dato obiettivo del tipo di delitto commesso
Consona presente in maniera trasparente ed esaustiva quali furono le ragioni delle sue scelte e il fatto che si sarebbe apprestato arrivederci quei decreti alla luce dei nuovi principi
Ma lo dice anche Calabria
Al convegno di Frascati che abbiamo prodotto gli atti
Tenuto conto della giurisprudenza della Corte costituzionale nonché di numerosi tribunali di sorveglianza il numero si è ridotto a quattrocentosessanta unità
Tale orientamento ha consentito consente l'applicazione del regime speciale ai soli casi di effettiva necessità nel rispetto dei criteri indicati dalla legge
Signori giudici secca la Brianza Conso Capriotti
Fossero stati in qualche modo minacciati da umori
Lo avrebbero taciuto per vent'anni
Io credo di no anche perché dovete sapere che questi soggetti che ho menzionato erano legati al presidente della Repubblica Scalfaro
Il quale ebbe magna pars nelle vicende della nomina sia di Conso che venne scelto direttamente da Scalfaro come testimoniato tra gli altri da Gifuni
Sia da Capriotti insieme in questo caso operò con i cappellani delle carceri
Casa Scalfaro come ci dice Capriotti in un verbale
Te non ricordo se sia stato prodotto ma comunque che io ho letto era attentissimo alle questioni delle carceri
è Scalfaro in quegli anni nel novantatré specificamente ce l'aveva a morte con il colonnello Mori perché
Perché il colonnello Mori o meglio il re il rosso di cui il colonnello Mori era il vicecomandante nella persona del maggiore Cataldi aveva fatto luce sul cosiddetto scandalo fondi neri del SISDE si trattava di fondi riservati dei servizi segreti una parte dei quali veniva attribuita mensilmente a taluni
Ministri dell'interno
Scalfaro prima di diventare presidente la Repubblica era stato ministro dell'interno e aveva preso cento milioni al mese
Se ne parla nella nel decreto di archiviazione che io gli ho prodotto
Se fu archiviata la sua posizione perché si disse ne parla quel decreto che queste cento milioni venivano presi ma due venivano destinati mi pare all'Orsoline alle solo Orsoline quindi non se ne appropriava scafo
Però questo scandalo fondi neri del SISDE diciamo il rito molto Scalfaro i il rito molto Scotti
E a e tante altre persone come si evince anche dagli articoli di giornale che abbiamo prodotto
Per cui niente di più facile se morire avessi minacciati di toglierselo in un colpo di torno grazie a Scalfaro
Un'ultima annotazione sulla minacce poi passò ad altro
Relativa alla speranza iella di Consob valori una una piccola speranza in in sentenza viene chiamata spero anzi iella
The abbienti e che viene valorizzata in sentenza
Conso dice alla Commissione antimafia di aver tolto il quarant'di quei trecentotrentaquattro quarantuno bis perché aveva la Sir anzi è lacche Provenzano
Che non era uno stragista ma era più morbido di Riina potesse così accontentarsi è Fini è finire le stragi
Ora io signor presidente signori giudici citerò il primo di una serie piccola devo dire di documenti non agli atti ma che rappresentano a mio modesto avviso prove sopravvenute
E delle quali chiederò depositando questo cd l'acquisizione adesi tu
Me ne rendo conto ma questo processo un processo anche un po'particolare diciamo così
Con indagini perenni
Che peraltro lo dico incidentalmente vanno avanti cioè io ancora continua a ricevere risposte a distanze che ho fatto nei mesi scorsi comunque quale un inciso a Roma mi permetto di ricorda lei non sa benissimo che
Praticamente non si dovrebbero neanche citare altri che non sono stati acquisiti nel corso della discussione
Presidente si lo so lo so bene io lei allora magari se ritiene misto opera ma io da vorrei spiegarne la rilevanza
Come
Ci ci cinquecentoventitré sesto comma perché anche per consentire di poi di valutare se ammetterle o meno cioè per essere
Nel caso specifico
Ma lei intende sopravvenuti all'inizio della discussione
Talune sì talaltra esistevano ma lo scoperte io
Dopo
Era degli illustri Limana ma nello store brevemente nel cuore e nella mente no poi chiaramente voi deciderete ci mancherebbe autonoma io non non voglio illustrarle voglio più che altro nel nel corpo della mia discussione
Dire due parole per per far comprendere la rilevanza ecco
Chiaramente dal mio punto di vista la rilevanza non non non non mi dilungherò a illustrare i documenti assolutamente ne parlo nel corpo del ne parlarono ecco quella discussione
Nel caso specifico quindi dicevamo che che Conso riferisce alla Commissione antimafia che tolse quarantuno bis
Nella speranza che Provenzano
Che era non stragista al pari di Riina si sarebbe accontentato è avrebbe abbandonato quindi le le stragi sarebbero finite
Ora io mi sono sempre chiesto
Per qua per quali ragioni Conso tira fuori questa speranza dal cosa gli deriva è rileggendo
E mentre preparavo le mie conclusioni la testimonianza di Conso quelle acquisita mi sono accorto cane
Conso uscita
La relazione che il presidente Pisanu sei cioè sei mesi prima il trenta giugno due mila dieci
In apertura del diciamo di di quella che poi sarebbe stata l'indagine su queste vicende sulla trattativa e quant'altro Conso dice questo è nella nell'audizione di Conso del novembre due mila dieci
Dice presidente la ringrazio per la sua relazione che ha svolto nel mese di giugno e poi relazione molto ben fatta davvero preziosa perché permette di avere una ricostruzione
Il dei fatti di quegli anni così terribili di quegli eventi così angosciosi è di recuperarne il quadro
Il documento allora ho cercato di reperire questo documento la relazione di Pisanu
Che si basa e nel nella quale Pisanu fa sostanzialmente una ricostruzione dei fatti sulla base lo dichiara
Di eventi giudiziari autorevoli commenti politici e accertamenti della magistratura inquirente perché nel due mila dieci erano proprio quegli anni
Nei quali cere processo Mori e Obinu in corso si iniziò a ha inizio a venir fuori tutta questa tematica di trattativa quarantuno bis e compagnia bella la sostituzione al Viminale c'è
Cosa dice Pisanu
La stagione terribile delle stragi si chiuse il ventisette gennaio novantaquattro con l'arresto dei Graviano ed Graviano capi indiscussi della dell'ala più violenta ecco la Steel la scienza del moderato diciamo così Provenzano
Ai vertici di Cosa rossa così giusto cui spingerà l'associazione a fare impresa ad immergersi nell'economia sempre più
Scendo tacere le armi sarà alla fine dei villani di Riina è ancora e ho finito è probabile che all'indomani dell'arresto dei Graviano e la sconfitta dell'ala stragista
Cosa nostra si sia adeguata al nuovo ordine di Provenzano da allora ad oggi bloccato il braccio militare Cosa Nostra certamente curato le sue relazione i suoi affari il suo potere con il prevalere della linea provenzale
Signori giudici
è questa la ragione per la quale Conso tira fuori quel ragionamento
è stato indotto dalla suggestione rappresentata da questa relazione Conso aveva ottantotto anni quando fu convocato alla commissione Antimafia chiamato a ricordare cose di diciassette anni prima Conso non ricordava nulla
E quindi si è rifatto a questa relazione di Pisanu che parla della spaccatura nei fatti tra il moderato Provenzano e gli stragisti di Reina è la prova che poi che che che Giovanni Conso non ricordasse nulla
Sa in una considerazione che se voi vi andate a leggere
L'audizione che Louise rende all'Antimafia
Conso non parla mai né dei tribunali di sorveglianza né della corte costituzionale
Che sono invece i due capisaldi che nel novantatré cioè all'epoca dei fatti quando era più giovane quando viveva a quei fatti è quando sapeva quello che stava facendo perché lo faceva indiretta
Michelle Wie Calabria Violante e tanti altri
Alla base di quei provvedimenti
Ed ecco l'ha spiegata la speranza cella me ne rendo conto Presidente io mi mi rimetto sollecito anche lo dico una sola volta per tutte
Per tutti i documenti che citerò proprio per rispetto della verità dei fatti il consenso anche della Procura l'acquisizione di questi documenti
Sulla minaccia signori giudici io ho terminato tutte le altre argomentazioni in diritto il ruolo dell'istigatore il rafforzato ore il concorrente
Per ora parla dalla relazione Pisanu noma la Rizzo la sollecitazione signor procuratore vale anche per quelli che dirò alcuni sono proprio sopravvenuti perché sopravvenute all'inizio della discussione tutte le tre tre ma comunque ci arriveremo
Dicevo che io ho terminato sulla minaccia che gli altri argomenti in diritto io li ho diciamo trattati nell'atto di appello nell'appello del averne motivi aggiunti eccetera quindi non è parlo e quindi dimostrato che la minaccia non non sussiste è che non è arrivata
Con le modalità contenuta nella sentenza di primo grado io potrei anche fermarmi qui però dovete sapere che
Accanto all'accusa giuridica c'è in nella sentenza di primo grado un'accusa morale che è anche più odiosa perché si addebita ai carabinieri
Per effetto della trattativa con Vito Ciancimino di aver accelerato la morte del dottor Borsellino
Attribuendo quindi una responsabilità morale
E quindi in me credo di avere il dovere morale di occuparmene si afferma in sostanza che il dottor Borsellino
Abbiamo coperto la trattativa si sia opposto
Alla stessa questa opposizione è stata conosciuta sarebbe stata conosciuta dalla mafia e per questo il dottor Borsellino sarebbe stato ucciso
Si assume che il dottor Borsellino abbia
Scoperta o la trattativa il quindici luglio novantadue quando alla moglie
Disse il generale Subranni e puntuto
Quella era una metafora secondo la Procura per rappresentare che è il capo del rosso egli Subranni era il capo della Rosso organismo che in quel momento trattava con la mafia
E allora
Da il quindici luglio è sostanzialmente il momento in cui è il momento a partire del qua dal quale Borsellino potrebbe essersi opposto accelerando così nell'ipotesi accusatoria la sua morte
Vediamo se questa
è una Teoria
For fondata su pregiudizi oppure un'ipotesi corroborata da prove
Intanto va detto che
La sentenza a sostanzialmente sposato questa ricostruzione
Ma ci accorgiamo subito dalla cadenza con la quale ebbe vermi venivano vennero compiuti quei fatti di sangue che la carenza era bimestrale Lima marzo Falcone a maggio Borsellino a luglio a settembre grasso e Germana
Ma vi è sicuramente di più infatti vi sono elementi da i quali si desume che è la strage di via D'Amelio era in preparazione da mesi Spatuzza ci dice ancora non era successo alla strage di Capaci
E noi abbiamo l'esplosivo già macinato dentro per via D'Amelio
Chiaramente cito tutte prove che sono agli atti
Onorato parla di un attentato in preparazione già prima di Capaci
Il quindici giugno novantadue il maresciallo dei carabinieri lombardo va con il capitano della Rosso Sinico al carcere di Fossombrone a parlare con il mafioso D'Anna
Confidente del maresciallo Lombardo il quale gli dice quindici giugno che è in avanzata fase di preparazione una un attentato di ai danni del dottor Borsellino il quindici giugno i contatti tra De Donno eh Ciancimino erano all'inizio
Ancora i familiari del dottor Borsellino se ne trova traccia nella sentenza Borsellino bis hanno dichiarato che è
Da un paio di mesi prima della strage
Laute Enza telefonica era diciamo su non funzionava bene subiva dei dei fruscii dei fastidi eccetera è che giorno quattordici o sedici luglio
Notarono un operaio armeggiare nella cassetta dei figli eletto dei fili telefonici che che si trovano all'esterno davanti alle case nella pubblica via
Sì fece una perizia e fu dimostrato che è era c'era un'intercettazione abusiva
Dico esto peraltro c'è traccia in una intercettazione di Riina che nella sentenza di primo grado si trova tagliata viene tagliata per accreditare la tesi che l'attentato ai danni di Borsellino sia stato organizzato alla giornata mentre in realtà quell'intercettazione io ne parlo nell'atto di appello quell'intercettazione di Riina se letta complessivamente dimostra quello che è emerso anche dalle testimonianze dei familiari al dottor Borsellino che quelli misero sotto controllo i telefoni
è quindi Reina quando quando quando con Lorusso dice presto presto subito si riferisce al fatto che quando al telefono sentirono del dottor Borsellino sarebbe andato dalla madre andarono a portargli la centoventisei imbottita di di esplosivo
Ma non che fu
Organizzato alla giornata
Scusate
Non a caso la Procura non ha mai detto che i contatti con Ciancimino abbiano causato la strage di via D'Amelio ma ha detto solo che l'hanno accelerata perché l'accelerazione
Serve a Mascali are serve a gettare il fango di una responsabilità morale che sarebbe più grave di quella giuridica se fosse esistente ma non è così
Perché se la tesi dell'accelerazione
Fosse corretta bisognerebbe dimostrare che in un brevissimo periodo di tempo quattro giorni dal quindici quando Borsellino
Sa della trattativa e si oppone al diciannove
Sono successi i seguenti fatti
Il dottor Borsellino si deve essere innanzitutto opposto
Ma non è dimostrato quando si è opposto dove si opposto con chi si è opposto a chi lo ha detto le parole che ha detto questo allora è un altro salto logico
In secondo luogo sempre in quattro giorni
Che questo bisognerebbe dimostrare che questa opposizione sia stata conosciuta dagli appartenenti a Cosa Nostra è quindi chi l'ha conosciuta come la sconosciuta dove e quando l'ha conosciuta
Anche qui non c'è prova
E che poi in quattro giorni costoro avessero accelerato
L'esecuzione
Tutte le prove che Dio vi ho citato prima Spatuzza il i familiari del dottor Borsellino
Il maresciallo Lombardo ho dimenticato l'informativa della Ross di Milano del capitano Alonzi che si basa su quanto riferito ad un maresciallo di del rosso da una fonte il quindici luglio novantadue
Dice questa informativa era imminente un attentato ai danni di Borsellino e di Di Pietro
Tutte queste prove dimostrano che l'accelerazione non si è mai verificata
Non a caso di accelerazione parla solo Brusca ma Brusca fa un'ipotesi fa un'ipotesi perché Brusca e lo dice lui stesso non fu interessato alla Pro alla preparazione dell'attentato di via D'Amelio
Per cui dice io quando seppi dalla televisione che c'era stato l'attentato di via D'Amelio visto che era passato poco tempo da capaci
Mi mi diciamo credetti insomma feci questa ipotesi della dell'accelerazione è vero anche che Brusca dice
Mette l'accelerazione in relazione dallo stop a Mannino dice io stavo lavorando su Mannino poi venni stoppato perché bisogna fare un altro lavoro però è anche vero che Brusca questa cosa la dice
Nel secondo periodo della sua collaborazione cioè a partire dal due mila e uno nel primo periodo della sua collaborazione
Novantasei novantasette cioè esattamente quando venne arrestato perché i primi verbali vengono fatti a due mesi dal suo arresto quindi subito quando i suoi ricordi sono più genuini meno inquinanti quando Brusca
E anche più vicino ai fatti glielo contestato quando c'è stato il suo esame davanti a voi dice che l'attentato a Mannino andava fatto dopo Borsellino
In secondo luogo per parlare della bis bisogna chiedersi una cosa
Ma possibile mai che il dottor Borsellino avendo saputo che c'era una trattativa
Pericolo pericolosissima intanto per la sua incolumità e poi perché qualcosa di ignobile in quanto erano e a rappresentanti dello Stato che ha che trattavano con la mafia non è parla annesso uno
Noi ipotizziamo che sia come dice la Procura il quindici l'olio matura questo convincimento che che c'è la trattativa in corso e si oppone ma possibile mai che non è parla la dottoressa Contri che incontra il sedici e il diciassette a Roma
Dopo la e in particolare la dottoressa Contri per essere precisi dice tra l'uno e il diciassette io ebbi incontri con Borsellino a Roma
Non è parla a Vizzini Natoli e Lo Forte con cui va a cena a Roma non ne parla De Gennaro che venne a Roma il sedici e con cui ha una telefonata il diciotto non è parla ai dottori De Francisci Principato e Teresi che vede il diciotto luglio in procura non è parla a nessuno né di trattativa né di opposizione
E come mai
Tutto quanto ho detto mi consente di arrivare a una conclusione
Cioè che l'accelerazione se vi è stata è ora dirò perché c'è questa ipotesi
Non è stata sicuramente causata da i contatti tra i carabinieri e Ciancimino dei quali Borsellino aveva conoscenza perché li aveva saputi dalla Ferraro già a fine giugno
Non le identificava in una trattativa conseguentemente non aveva ragione di opporvisi
E non è provato che si sia opposto
La mafia non risulta provato che boh che la mafia ne sia venuto a conoscenza di un'opposizione a sua volta non provate non risulta provato che Borsellino abbia comunicato a qualcuno un'opposizione non provata
è quindi non risulta provato che i contatti tra carabinieri
Vito Ciancimino abbiano causato l'accelerazione di via D'Amelio però a fronte di queste o vi sono degli elementi che
Consentono di porre una questione un dubbio
Se si volesse rinvenire un'accelerazione nella strage di via D'Amelio
Degli elementi che dimostrano che la strage di via D'Amelio possa essere stata accelerata indipendenza
Della inchiesta del rosso su mafia e appalti
Che Borsellino pubblicamente aveva dichiarato di attenzionare
è un indagine che voleva proseguire
Quali sono gli elementi innanzitutto dopo quelli l'intervista pubblicata sul Venerdì di Repubblica
Il giorno prima della strage di Capaci il il giornale è stato acquisito in quest'intervista si fa un parallelismo tra l'inchiesta
Le le le inchieste siciliane è l'inchiesta Mani pulite di Di Pietro ancora quello che dice Angelo Siino
Pongo l'attenzione sul gruppo siciliano che faceva capo a Gardini e aveva tutto l'interesse a che non si parlasse di appalti
Ricordo che un tale Montalto in carcere ebbe a dirmi ma chi ce lo porta questo riferendosi al fatto che Borsellino in sede pubblica
Aveva ricollegato l'uccisione di Falcone alle indagini che questi aveva promosso con riferimenti agli appalti proprio questa circostanza ritengo abbia determinato un effetto di accelerazione della morte del dottor Borsellino
Ecco è quanto si legge nella sentenza di appello per la strage di Capaci presidente dottor Trizzino sette quattro due mila la sentenza pagine ottocentosessantatré il dottor Borsellino aveva nel periodo immediatamente successivo alla strage di Capaci pubblicamente affermato che una pista da seguire era quella degli appalti
Quindi il dottor Borsellino esterna pubblicamente questa sua questo suo interesse
Ed è noto come diceva il dottor Falcone il quale soleva dire segui il denaro e troverà e la mafia che questo è un movente per fare una strage e allora chiedete di signori giudici sulla base dei documenti che avete acquisito cosa sarebbe successo se Borsellino avesse potuto avesse scoperta ok i potenti mafiosi Buscemi Antonino e Salvatore di Passo di Rigano era in a erano in affari con la Calcestruzzi di Raul Gardini la più Azzi la la più grande azienda di costruzioni in Italia
Cosa sarebbe successo se Borsellino avesse potuto approfondire quelle indagini con i carabinieri dopo aver appreso da Leonardo Messina un pentito il primo luglio novantadue che è
La Calcestruzzi la società di Gardini era in mano atto Torrino
Se avesse saputo che intorno a quelle aziende gravitavano miliardi
Miliardi dati anche i politici tra cui Lima Di Pietro via di ha parlato dalla tangente Enimont Lima che però lo vedremo
Tra per il tramite dell'onorevole D'Acquisto era in contatto col procuratore di Palermo Giammanco
Sms Borsellino saputo anche che è il nipote di Giammanco del procuratore Giammanco tale Enzo Giammanco era titolare di una società la Ital Costruzioni una società che costruiva
Palazzi
Società di costruzioni
Ed era titolare insieme lo sapete a chi ha Saveria Palazzolo probabilmente i popolari Saveria Palazzolo non dice nulla ma è la moglie di Bernardo Provenzano
Che aveva la società con il nipote del procuratore di Palermo
Dell'epoca
Cosa sarebbe successo se Borsellino avesse potuto scoperchiare il vaso di Pandora degli appalti pensate che alla fine Tangentopoli nasce da quello che Craxi definì un mariuolo Mario Chiesa venne tra venne trovato con solo sette milioni di lire in tasca
Nel dalle indagini del ROS emergevano miliardi in ballo
E io credo che qua e Sesto sia un valido MoMA movente per una strage purtroppo
Con riferimento al quale le prove ci sono a differenza della trattativa
Però in sentenza
La vicenda mafia appalti viene liquidata in poche pagine ed allora io
Vi dovrò tediare citando brevemente chiaramente le affermazioni sono cinque in tutto della sentenza di primo grado
E le relative smentite documentali
Questo perché ricordiamoci sempre la mia premessa perché si addebita nella sentenza di primo grado una responsabilità morale ai carabinieri
Allora prima affermazione della sentenza non vi è alcun elemento di prova che possa collegare le indagini sugli appalti alla improvvisa accelerazione nell'esecuzione del dottor Borsellino smentite
La sentenza Borsellino terra dice varie deposizioni dimostrano che Borsellino aveva mostrato particolare interesse dopo la morte di Falcone alle inchieste riguardanti il coinvolgimento di Cosa Nostra nel settore degli appalti
E ciò non solo perché lo riteneva fondamentale
Per importanza per quell'organizzazione ma anche perché convinto che potesse rinvenirsi una delle cause della strage di Capaci ed ancora il pentito Giuffrè se ne trova traccia nella sentenza della Corte d'Appello di Catania in atti
Il pentito Giuffrè ha ricollegato le ragioni della accelerazione della strage di via D'Amelio
Nel timore che Borsellino potesse
Prendere potesse essere dominato alla Superprocura e da lì
Potesse dare un nuovo impulso alle indagini sugli appalti dice Giuffrè forse forse in questo rapporto discorso mafia-politica appalti era addentrato alla pari del dottor Falcone
Sino sino ha detto che ebbe il rapporto mafia appalti da Pino Lipari attraverso l'onorevole Lima
è che Pino Lipari Pino Lipari è un mafioso era il braccio destro di Riina e Provenzano lo rassicurò che sarebbe intervenuto sul procuratore di Palermo tramite Lima per cercare di ammorbidire la sua posizione
Queste tre testimonianze però Giuffrè la sentenza Borsellino terre Siino non sono citata nella sentenza non le ritrovate
Seconda affermazione della sentenza
Nessuno spunto idoneo a collegare la vicenda mafia appalti con la morte del dottor Borsellino è possibile trarre dalle dichiarazioni di tanti collaboratori di giustizia
Smentite mi de nomi smentite documentali
Leonardo Messina l'ho detto prima parla dottor Borsellino della Calcestruzzi come impresa in mano a Totò Riina lo trovate scritto nella richiesta di archiviazione mandanti occulti bis che avete acquisito in ogni grado di appello
Giuffrè l'ho citato un minuto fa sino l'avevo citato prima quando ebbe detto da quel Salvatore Montalto
Pongo l'attenzione sul gruppo siciliano che faceva capo a Gardini e che aveva l'interesse perché non si parlasse di appalti ricordo che Montalto mi disse chi glielo porta questo riferendosi al fatto che Borsellino aveva pubblicamente
Ricollegato l'uccisione di Falcone alle indagini che egli aveva promosso sugli appalti
Altra affermazione
Della sentenza
L'interessamento del dottor Borsellino per l'indagine mafia appalti
Non ha avuto risonanza pubblica vi ho citato sì io ho citato l'articolo sul Venerdì di Repubblica nel quale Borsellino dice addirittura è un onore avere Di Pietro come amico
La sentenza di appello per la strage di Capaci pagine ottocentosessanta tra i giudici scrivono il dottor Borsellino nel periodo immediatamente successivo alla strage di Capaci aveva pubblicamente affermato che una pista da seguire era quella degli appalti
Quarta affermazione della sentenza
Non vi è neppure certezza che il dottor Borsellino posso avere avuto il tempo di leggere il rapporto mafia appalti è farsi un'idea delle questioni
Veniamo alle smentite
Io devo dire che il riferimento a questa affermazione la figlia del dottor Borsellino Nonino la figlia del dottor Borsellino
Pubblicamente ha affermato che questa è una menzogna
Ed è un'affermazione forte direi che è una menzogna
A prescindere da come la si voglia qualificare questa affermazione è smentita dei documenti
Infatti Liliana Ferraro
Ha detto che in occasione di un incontro avuto all'aeroporto di Fiumicino Borsellino volle una serie di informazioni
Su una vicenda dell'invio vicenda che già conosceva dell'indio della rapporto del rosso sugli appalti da parte di Giammanco a Martelli alla Ministero di Grazia e Giustizia
Il colonnello Canale ha riferito il verbale del processo Mori e Obinu è in atti
Che Borsellino conosceva questo rapporto sin da quando era Marsala del novanta nel novantuno la dottoressa Camassa l'audizione all'Antimafia dice che Borsellino quand'era Marsala faceva leggera tutti i suoi sostituti quel rapporto del ROS perché era il matematico era fondamentale per i rapporti tra mafia e politica
I magistrati che vengono sentiti accessi M e dei quali io parlerò di qui a breve
Antonio Di Pietro il quale ha detto che davanti al feretro di Falcone Borsellino gli disse dobbiamo fare presto dobbiamo coordinarci
Dobbiamo andare avanti con questa indagine è cattiva dice Di Pietro lui aveva capito già questo rapporto che era un rapporto a tre mafia-politica imprenditoria dice aveva capito cose che io capiranno dopo sulla base delle mie indagini
Ultima affermazione della sentenza per liquidare la tematica
Dal rapporto su mafia appalti
La vicenda marchi appalti per quanto riguarda il versante mafioso aveva già avuto esito almeno un anno prima con l'arresto per gli altri visino
E non si comprende dunque quale preoccupazione talmente viva attuale forte avrebbero potuto avere i vertici mafiosi per gli sviluppi investigativi
Ci si chiede quale preoccupazione potesse avere la mafia presto spiegata
Basta leggere la richiesta di archiviazione dei mandanti occulti bis
E basta leggere la testimonianza di Di Pietro testimonia documenti
Ritenuti superflui in primo grado per rendersi conto che quella che quelle indagini e coinvolgeva tantissime persone è tantissimi interessi economici
Lo dice anche Falcone ma anche questi interventi questo documento
Non è stato ha messo in primo grado
Falcone dice
Nel futuro verrà fuori chiaramente
Una indistinta era fuori chiaramente una indistinzione tra imprese meridionale imprese di altre zone d'Italia per quanto attiene al loro condizionamento e al loro inserimento in certe tematiche di stretta matrice mafiosa
Capite bene che al contrario di quanto sostenuto in sentenza allora quelle inchiesta propone preoccupava molto la mafia è non solo la mafia
Tra l'altro puro preoccupava dopo le esternazioni di Borsellino che la metteva in coordina in coordinamento con in in coordinamento con la strage di Capaci in relazione con la strage di Capaci
Preoccupava un'altra cosa perché altro una condanna a cinque sei anni per aver truccato qualche appalto altro una condanna per strage se il movente della strage di Capaci diventano gli appalti
è vi pongono ultima domanda che smentisce le affermazioni della sentenza Boy
Credete che il dottor Borsellino
Volesse portare avanti in da ciniche non interessavano alla mafia che non gli avrebbero fatto del male che non gli avrebbe però che non avrebbe preoccupato la mafia il dottor Borsellino
Dopo aver dedicato la vita a combattere la mafia in cui cinquanta giorni credette avesse tempo da perdere in altre cose
Borsellino parlava con tutti di quelle indagine sugli appalti Verano Rossi e ne parlava in primo luogo con i suoi colleghi magistrati
Collegandola sempre a Capaci
Dottor Aliquò
Ne parlammo di questo rapporto né in direzione distrettuale c'era Paolo Borsellino che ne parlava con particolare interesse perché lui era forse quello molto di più a cercare questi riscontri per la morte del collega
Natoli
Dopo la strage di Capaci Borsellino rivisita va ben talmente forse anche documentalmente per cercare di capire cosa avesse potuto determinare il momento nel quale siedano ha deciso di uccidere Falcone
Che se anche a me notizie sul famoso processo mafia appalti stava cercando di avere a disposizione agli atti del processo desiderava rileggersi
Gir rileggerli con la sua intelligenza investigativa
Antonio Ingroia chiese un colloquio con il dottor Scarpinato per quanto riguarda la questione del rapporto dei carabinieri
Allora chiedete di signori giudici perché queste testimonianze non sono state citate nella sentenza di primo grado
Perché in primo grado prove e documenti e testimonianze quali quella di Di Pietro sono state dichiarate superflue perché quelle prove acquisite non sono state menzionate
Perché è voi in appello avrete ammesso le prove dichiarate Superfly in primo grado
Perché vuol dire che non erano superflue per accertare la verità
E io credo che il rispetto della verità sia dovuto alla gente che è morta in quel modo
Fatta a brandelli dalle bombe della mafia
E che il rispetto della verità non ammette eccezioni sia un obbligo morale per ciascuno di noi
Che passi perirono per l'affermazione Sempre comunque della verità
Anche se questa verità
Deve essere affermata a costo di fare emergere comportamenti in apparenza poco chiari dei magistrati dell'allora procura di Palermo
Quali risultano dalle audizioni arrese al CSM
Prima di occuparci delle quali
Devo citare un'altra prova sopravvenuta questa davvero sopravvenute c'è nel senso che ne si tratta di un'audizione arresta dal dottor Di Pisa all'ASS alla Commissione antimafia regionale il quattro maggio
Ma a me il documento è stato dato solo l'otto giugno ovviamente posso provarlo se voi mi direte di provarlo posso
Nocciole delle pecche le ricevute accompagnamento
L'audizione è stata trascritte mi è stata inviata all'otto giugno o scorso
Cosa dice il dottore Di Pisa il dottor Di Pisa e un altro che parla con il dottor Borsellino dinanzi al feretro del dottor Falcone
Dice che Borsellino gli disse questa di Capaci non è una strage destabilizzante ma una strage stabilizzante
Nel senso che mirava Banten ere il sistema attuale è poi aggiunge a Borsellino io intendo riaprire le indagini su mafia appalti quasi a voler stabilire un collegamento tra le strage e le indagini sugli appalti
Ce lo dice Ingroia
Borse nel nel nel citato nella sentenza morì Urbino a pagina duecentoventisei
Borsellino era determinato
A continuare queste indagini
Credo dice Ingroia che ci fu anche un colloquio con il capitano De Donno quel colloquio e quello di cui parla anche il maresciallo Canale oltre che gli ufficiali del ROS che avvenne il venticinque giugno mille novecentonovantadue alla caserma Carini
Nel quale Borsellino Chiesa De Donno di riprendere le indagini sugli appalti avendo lui come unico referente
Indice che Borsellino credeva in quelle indagine dal posto che Borsellino credeva nella fondatezza della lamentele del rosso R. perché questa indagine non era sfociata in diciamo in ingrandì provvedimenti in i in ciò che ci sarebbe aspettato ne parlerò da qui a breve non quindi la procura gli esiti giudiziari non erano stati all'altezza di quelle che erano le aspettative dei carabinieri
E a tutti Borsellino parlava di questa indagine
Ne parla Liliana Ferraro come visto il ventotto giugno ne parla Luca Rossi un giornalista che incontra a casa sua
Il due luglio la testimonianza del processo Mori Urbino in atti dice Luca Rossi Borsellino mi disse che il la strada la l'uccisione di lime quelle fa avevo un'ipotesi che la sta l'uccisione di di me quello di Falcone fossero collegate e che il collegamento fosse una questione di appalti che Lima nella quale Lima era coinvolto che quel falcone stava studiando
Era un'ipotesi dice Luca Rossi
Ne parla Vizzini a cena
Sono state prodotte anche i gli articoli di giornale gli articoli di intervista Vizzini oltre che la sua deposizione anche al processo su morì Obinu
Si parlò in quella scena alla presenza di Lo Forte Natoli e Vizzini del funzionamento del sistema degli appalti e Vizzini ha detto Borsellino aveva tutto chiaro il sistema mafia-politica imprenditori
A fronte di tutto questo
Non c'è alcun dato dal quale si desume che Borsellino fosse venuto a conoscenza di trattative Stato-mafia ma ancora il venticinque giugno novantadue alla sera
Borsellino va in un conto in un incontro ad un incontro a Casa professa e dice io sono testimone perché avendo lavorato con Falcone
Ed essendo amico di Falcone ho raccolto tante sue confidenze
E mi sono fatto delle convinzioni raccogliendo queste confidenze però o degli elementi che porto dentro di me debbo per prima cosa assemblarli riferirli a Lotto Rita giudiziaria che è l'unica in grado di valutare quanto queste cose che io so
Possono essere utili alla ricostruzione dell'evento che ha posto fine alla vita di Giovanni Falcone
Questa parte citata nella richiesta mandanti occulti bissa pagina trentasei trentasette
Chiedete di signori giudici cosa dovesse assemblare il dottor Borsellino
è evidente che il dottor Borsellino avesse capito che tra le ragioni della strage di Capaci verdi erano le indagini sugli appalti che nacquero sostanzialmente con il dottor Falcone
Ed aveva ragione quindi stava cercando questi elementi per corroborare questo sua questa sua intuizione questa su ipotesi
Ed aveva ragione perché è le sentenze successive cito nuovamente la sentenza della strage di Capaci del sette aprile due mila Kirk che affronta il tema a pagina ottocentosessantuno e seguenti dice che
Una concausa preventiva della strage di Capaci fu finalizzata ad impedire che Falcone
Prova esse le investigazioni nel settore inerente la gestione illecita degli appalti in maniera ancora ancora più efficace di quanto aveva fatto in passato
Un'azione che avrebbe inciso comunque compromesso i nuovi rapporti in fase di consolidamento tra Cosa Nostra ai nuovi referenti nel settore economia e politica
Quei giudici affermano è lecito affermare che attraverso la gestione illecita degli appalti e il connubio con gruppo con gruppi economici finanziari ed esponenti della politica si era coagulato un cospicuo grumo di interessi in capo ai vertici di Cosa Nostra
Che ben può avere contribuito comunque rafforzato il proposito di eliminare il dottor Falcone quest'ultimo aveva infatti ben compreso i sottesi legami tra politici imprenditori e mafia connessi agli appalti pubblici
Andiamo avanti in quei giorni in quegli ultimi giorni del dottor Borsellino abbiamo detto il ventinove ventotto luglio il ventotto giugno incontra la Ferraro a Fiumicino
In quell'incontro la Ferraro gli disse che aveva saputo che il dottore De Donno aveva contatti con Vito Ciancimino Borsellino non si scompone più di tanto dice va bene ci penso io mentre volle avere quelle informazioni sulla vicenda dell'invio al ministero dal rapporto del ROS
Il giorno dopo Borsellino a casa sua
A un incontro con Fabio Salamone magistrato
In servizio ad Agrigento mi pare all'epoca
è fratello di Filippo Salamone imprenditore che figurava nel rapporto del rosso su mafia appalti
Vediamo come si svolge questi questo incontro ce lo raccontano sia Fabio Salamone che la moglie del dottor Borsellino ha citato nella richiesta mandanti occulti bis
La signora Borsellino dice che l'incontro durò circa tre ore non venne ammesso il dottor Ingroia
è che alla fine fu chiesto su fu chiesto d'asta Fabio Salamone dice la signora è che alla fine il dottor Borsellino sulla porta salutò Salamone dicendogli ti consiglio di andare via dalla Sicilia
Il dottor Salamone
Lo ricostruisce in maniera riversa dice che l'incontro durò un'ora
Dice che si farlo della candidatura di Borsellino alla Superprocura
Dice che si farlo delle situazioni a rischio e di miti di per l'incolumità fisica del dottor Borsellino dopo la morte di Falco
E dice anche che Borsellino
Lo invito a trasferirsi come magistrato a Palermo ma lui rifiutò dicendo lo che il rifiuto dicendo
Che l'attività imprenditoriale di mio fratello rendeva inopportuno tale trasferimento contanti cento colica era scoppiata
Eh dice ancora altra cosa
Che Borsellino a Borsellino non risultava nulla a carico di mio fratello Filippo
Quest'ultima affermazione suona tanto come un'excusatio non petita e dimostra senza ombra di dubbio che si farlo delle indagini sugli appalti perché quelle erano le indagini nelle quali veniva coinvolto Filippo Salamone
Come vediamo
Ci sono differenze tra il racconto della signora Agnese e racconto di Fabio Salamone
Innanzitutto se come dice la signora Agnese l'incontro avviene perché richiesto da Salamone ci sarà stato un motivo ma il dottor Salamone nulla dice in merito al motivo
Ed inoltre l'asserito invito che Paolo Borsellino fa Fabio Salamone per andare a fare il magistrato a Palermo mal si concilia con l'affermazione
Che se che sentì la signora Agnese io ti consiglio di andar via dalla Sicilia o quello che ha detto Di Pietro riferito a quell'incontro per averlo saputo da Elio Veltri
Borsellino avrebbe detto vai via vai via fin quando si è in tempo
Ma soprattutto signori giudici
Dice Salamone Fabio Salamone
Che all'invito di Borsellino avrebbe replicato non è opportuno che io venga a Palermo
Vista l'attività interne imprenditoriale di mio fratello che rende inopportuno tale trasferimento per Tangentopoli che era scoppiata ma quando mai Tangentopoli era scoppiata a Milano la tangentopoli siciliana così chiamata
Non era scoppiata per nulla perché anzi il ventinove giugno novantadue vi era una bella richiesta di archiviazione che sarebbe stata ultimata due settimane dopo quindi quelle indagini veleggiava no verso un'archiviazione
è delle e alle stesse
Prestava fede solo il dottor Borsellino
è creditore
E allora di questi una lettura logica di questo incontro consente di dire che si farlo del degli appalti del coinvolgimento di Filippo Salamone che Borsellino conosceva
Perché lo aveva appresso
Dalla lettura del rapporto del rosso su mafia appalti
Questo spiegherebbe anche perché Borsellino dice ossa Fabio Salamone ti consiglio di andar via della Sicilia è spiegherebbe anche la sussidi Salamone la Tangentopoli era scoppiata
Occorre chiedersi allora perché Borsellino che già conosceva dall'anno prima dalla dal novantuno dalla lettura del rapporto del rosso su mafia appalti
Il coinvolgimento di Filippo Salamone ne parla però a giugno al il ventinove giugno novantadue
Questo M e da mettere la RAI io in relazione al fatto che Giuseppe Lipera uno dei cinque arrestati stava collaborando con la Procura di Catania Lipera
Fu interrogato una prima volta dal dottor Felice Lima nel tredici giugno novantadue ed è parlerà di Salamone Filippo il quindici giugno novantadue
Borsellino era al corrente
Della collaborazione di Lipera conferisce l'IVA perché ne aveva saputo da Felice Lima e di questo si trova traccia
Nella richiesta di archiviazione mandanti occulti bis
Pagina quarantadue pure la nota della pagina nota settantotto
Non appare possibile per i trascorsi contatti con il generale Mori con il dottor Lima e per la capacità complessiva di analisi e collegamento dei fatti che Paolo Borsellino non avesse compreso il ruolo centrale
Nella gestione degli appalti pubblici in Sicilia svolto da Salamone Filippo
Il dottore Ingroia di recente l'audizione anche questa prova sopravvenuta perché è del ventiquattro maggio due mila ventuno ha dichiarato
Felice Lima so che aveva contatti diretti con Paolo Borsellino e che quindi di alcune cose aveva informato ma in via riservata a Paolo Borsellino
Se leghiamo allora tutti questi elementi ne deriva che non sia affatto un caso che Paolo Borsellino abbia parlato con Fabio Salamone
Proprio nel periodo in cui Lipera collaborava con la Procura di Catania
Ma l'interesse del dottor Borsellino per quelle indagine dimostrato anche dalla testimonianza della dottoressa Sabatino al CSM dice la dottoressa Sabatino siamo nei primi giorni di luglio Borsellino vi parlo di un pentito che aveva da sentire
Mirri parlo di questo pentito quel famoso giorno dell'assemblea del quattordici e disse non posso andare in ferie perché devo ridar risolvere prima il problema del pentito e se poi lo risolvo lo devo sentire
Non è non emerge da queste da queste parole chi fosse il pentito può essere Mutolo che parlava di signorina contrada può essere Messina
Che parlava della Calcestruzzi può essere lì per
Il riferimento al alle parole
Pentito che avevo da sentire o un problema se la risolvo poi lo devo sentire
Sembrerebbero alludere a un per a un soggetto che Borsellino non aveva ancora sentito e questo non può che essere Lipera perché Mutolo e Messina erano già stati sentiti tra fine giugno Effie primi di luglio
Questo sarebbe coerente risulterebbe coerente con quanto detto dal dottore Gonzo cessa
Il riferendosi proprio alle indagini su sino agli appalti dice Gozo Borsellino diceva che c'erano nuovi sviluppi in particolare un pentito di questi che ultimamente aveva parlato
Ed allora signori giudici
Da questa ricostruzione si ricava l'assoluta erroneità della sentenza nella parte in cui non ammette alcuna rilevanza all'inchiesta del rosso su mafia appalti non ammette rilevanza alla conoscenza di Borsellino da parte di Borsellino di quell'inchiesta non ammette rilevanza all'interesse che il dottor Borsellino aveva copia per quell'inchiesta
E non ammette rilevanza al fatto che quell'inchiesta possa essere stata causa dell'accelerazione nella strage di via D'Amelio
Veniamo ad occuparci dei rapporti interni alla Procura di Palermo quali e risultano dalla testimonianza resa dai magistrati della Procura di Palermo al CSM quindici giorni dopo la strage di via D'Amelio io tratterò il tema senza dilungarmi oltremodo perché ne ha tratto anche in una memoria che depositerò
E non farò valutazioni per il rispetto dei magistrati auditi
Le audizioni sono documenti di straordinaria importanza perché dimostrano qual era il clima di assoluto isolamento che disse Divella Paolo Borsellino in quei messi
E sono molto importante anche perché non si può dubitarne certamente della fermezza dell'attendibilità di del ricordo dei magistrati atteso che vennero svolte a quindici giorni dalla dalla morte del dottor Borsellino
Il clima della Procura di Palermo era ben rappresentato dalla dottoressa Corfù è stato ben rappresentato dalla dottoressa consiglio dice formalmente le cose funzionavano in modo ineccepibile nella sostanza c'era una notevole spaccatura fai fai fa i pubblici ministeri
E non c'era nessuna lealtà di rapporti è questa nessuna lealtà di ha rapporti ha interessato anche Paolo Borsellino pensiamo al fatto che Giammanco nonostante la sua esperienza
Non gli diede la delega ad occuparsi dei fatti di Palermo e gliela darà solo il diciannove luglio prima che prima poche ore prima di morire
Pensiamo al fatto che Borsellino riceve delle minacce di morte ne viene a conoscenza Giammanco Maggia manco li informa sono i carabinieri del ROS che informano Borsellino
Pensiamo al fatto che Mutolo voleva collaborare con Borsellino
E Giammanco
Nomina altri sostituti ai quali coi è costretto ad affiancare il dottor Borsellino
Queste sono le prove dell'assenza di lealtà di rapporti ma c'è anche un'altra prova
La riunione che si tiene in procura il quattordici luglio novantadue nella quale il dottor Borsellino chiede conto e ragione ai suoi colleghi delle lamentele del rosso sul sul sulla per la loro indagine è perché la loro indagine non era stata valorizzata in procura ce lo dice il dottore elogio ho visto questo contrasto più che l'attente visibile perché proprio Borsellino
Fece degli appunti molto precisi
Come mai non fossero state inserite all'interno del processo visino determinate carte si trattava delle carte che erano state inviate alla procura di Marsala è poi diceva che c'erano nuovi sviluppi in particolare un pentito che avevo ultimamente parlato
E sono rimasto sorpreso perché dall'altra parte cioè i suoi colleghi gli dissero ma vedremo
Cioè di fronte a un'offerta così importante dice gozzo la risposta fu ma vedremo se è possibile se è il caso di acquisire questi sono la la mancanza di lealtà di rapporti
è il racconto di Gonzo trova rispondenza in quello del maresciallo Canale
L'udienza in atti morì Obinu ventidue febbraio due mila undici
Dice
Il dottor Giammanco questo rapporto del rosso lo aveva quasi buttato da parte Giovanni Falcone si era lamentato per quale esso perché lo ritenevo un lavoro molto importante anche perché mentre la Procura sposava la tesi che erano fatti
Legati a storie di appalti locali il dottor Borsellino riteneva che mafia appalti fosse una cosa allargata quindi noi a Palermo mandammo un verbale ce lo siamo visti tornare indietro
Borsellino Di Pietro e Falcone
Parlo nel dell'intervento al Castelluzzo peggio parlano di una cosa allargata
La procura di Palermo non ci crede ma torniamo alla riunione del quattordici luglio
La dottoressa consiglio altra partecipanti alla riunione una cosa strana i colleghi vennero chiamati a relazionare sul famoso rapporto del rosso su mafia appalti Paolo Borsellino fu l'unico che aveva qualche argomento in più che ha e beh qualche argomento in più che interessò i colleghi
Certo che aveva qualche argomento in più
Indagava su quelle su quei fatti perché li li riteneva collegati alla strage di Capaci
Un altro partecipante Lorenzo matassa fu approfondito un solo processo contro Angelo Siino una vicenda estremamente complessa
Aggiungo io
Una vicenda estremamente complessa per la quale il giorno prima era stata ultimata una richiesta di archiviazione
Che sarebbe stata
Diciamo consacrata in un provvedimento
Il quattordici luglio novantadue
Ed è da chiedersi ma ma ci ritornano su questo se gli fosse una fretta ad archiviare questa indagine ma andiamo avanti Ingroia ed è la prova sopravvenuta di cui di cui parlavo prima e l'audizione alla commissione antimafia regionale
Borsellino aveva avuto la netta sensazione che a Palermo lo stavano insabbiato questo rapporto
E dice non ricordo se era al dottor Pignatone al dottor Lo Forte comunque a uno dei due Borsellino disse voi non mi raccontate tutta la verità sul rapporto del ROS e aveva ragione dice Ingroia
In quel provvedimento di archiviazione lo sapete chi c'erano tra gli altri i Bush Cheney i mafiosi della famiglia Passo di Rigano uno dei Buscemi
Antonino mi pare comunque Antonino Buscemi uno dei dei mafiosi di Passo di Rigano che erano in affari con il gruppo di Gardini è Pino Lipari il braccio destro di Riina e Provenzano
Questa è la storia
La vera storia non la trattativa
Un altro partecipante alla riunione Luigi Patron aggio l'attuale procuratore di Agrigento Borsellino chiede addirittura spiegazione vuole chiarezza su determinati processi chiede si informa capisco che qualche cosa non va
è drammatico racconto di patronage
Borsellino chiede spiegazioni sul Polo cedimento riguardante Sino Angelo ed altri capisco che qualche cosa non va evidentemente anche perché mi sembra insolito che si discuta così
Con delle relazioni dei colleghi assegnatari dei processi in una riunione che doveva servire a salutarci prima delle ferie
Patrona giudice Borsellino chiese spiegazioni perché aveva percepito che vi erano lamentele dei carabinieri lo disse espressamente che i carabinieri si aspettavano da questa informativa
Risultati giudiziari di maggiore respiro cos'era accaduto
Era accaduto che i carabinieri della Rossa avevano consegnato questa informativa di cui tanto si parla che dovete sapere lo dico ai giudici popolari è una una informativa di novecento pagine
Più centinaia di allegati
E avevano ottenuto dove c'erano chiaramente intercettazioni riguardanti tanti tanti soggetti avevano ottenuto gli arresti per cinque soggetti
Siino Lipera ed altri Cascio altri
Gli altri non furono inquisiti quarantaquattro vennero archiviato
I carabinieri del ROS parlarono sempre di scelte riduttiva
Stessa espressione usata dal dottor Falcone signor Presidente questo un documento eventuale è un verbale che rende la dottoressa Milella serbo lo riterrebbe necessario potete chiedermelo acquisire scelte riduttiva
E cosa fa il dottor Borsellino in quella riunione cinque giorni prima di morire
Difende i carabinieri non dice ai suoi colleghi guardate che io domani di arresto perché questi infami stanno trattando con la mafia difende i carabinieri
E sapeva di quei contatti perché gli erano stati riferiti dalla Ferraro
Il ventotto giugno quindi quindici giorni prima
Secondo la Procura Borsellino avrebbe parlato alla moglie dei contatti
Dei Carabi della trattativa della trattativa
L'avrebbe confidato alla moglie
Con queste parole dette a fine maggio dice la moglie fine maggio primi di giugno metà giugno
Mio marito mi ha accennato qualcosa e non in quel contesto che c'era una trattativa tra Stato e mafia ma che durava da un po'di tempo dopo la strage di Capaci mi dice che c'era un colloquio tra mafia ecco pezzi infedeli dello Stato non mi dice altro
Secondo la Procura questa sarebbe la prova che Borsellino acqua confidò alla moglie
Di quei contatti tra carabinieri e Vito Ciancimino
In realtà non è così chiaramente la sentenza sposa anche questa lettura ma non è così
Borsellino non si riferiva questi contatti
Ma si riferiva ad altro e si riferiva ai rapporti tra mafiosi imprenditori e politici
E lo volete sapere qual è la dimostrazione il dato temporale la signora dice che a fine maggio o primi di giugno o Massimo unita a metà giugno Borsellino il marito gli dice questa fra le dice questa frase
Ma lei dice che durava da un po'di tempo
E i contatti tra carabinieri Vito Ciancimino a metà giugno il termine finale della forbice diciamo così
Non duravano da un po'di tempo perché erano all'inizio mentre i rapporti tra imprenditori mafiosi e politici duravano da un po'di tempo duravano da da qualche annetto
è Borsellino lo sapeva dall'anno prima perché aveva letto il rapporto del ROS è sul quel nel quale erano citati in intercettazioni del novanta ecco perché la signora dice da un po'di tempo
è la conferma la volete sapere qual è quella della signora Agnese Borsellino
Che a domanda specifica del procuratore di Caltanissetta dice non ho mai ricevuto tale tipo di confidenza da Paolo che mai mi riferì di trattative in atto tra Cosa Nostra e appartenenti al Ros
Quindi è chiaro che Borsellino riferendo quel quella frase parlava di altro e questo è un altro errore della sentenza
Di primo grado
è ripeto la domanda ma come che Borsellino ne parlava nessuno addirittura dovete sapere che il giorno prima di morire
Il diciotto pomeriggio dice alla moglie non sarà la mafia uccidermi saranno IMI e colleghi ed altri
A permettere che ciò possa accadere
Ma non parla di carabinieri
A nessuno parla di carabinieri e allora se ne desume cane
La trattativa
è un'invenzione è una favoletta che è stata spacciata all'opinione pubblica per per distrarla da vicende poco commendevoli e non aggiungo altro
Infatti
Signor Presidente io posso continuare non so se voi volete no io vi ho fare una pausa prima della mia seconda parte che durerebbe meno della prima per come mi regolo però se voi avete bisogno giudice a metà hanno bisogno mio
Pop
Crono facciamo una breve pausa adesso va bene ma configgono con comizi comune deve finire intanto mi faccio controllare sono alti
No va be'ancora no no va bene va bene riprendo riprendo DC sì sì va bene
Erano state Roberto Miglio prego
Grazie signor presidente continuo da dove mi ero fermato
Dicevo mi sarei apprestato a rappresentarvi quelli che diciamo rappresentare a fare una ricostruzione di quegli ultimi mesi di vita del dottor Borsellino ricostruzione che è sicuramente alternativa a quella contenuta nella sentenza di primo grado
E a differenza di quest'ultima che sfornita di alcuna prova di alcun appiglio probatorio in realtà la ricostruzione alternativa che io propongo è suffragata dagli elementi di prova
E direi che quasi come un Mosaico in cui tutti i tasselli si incastrano naturalmente perfettamente vedo espongo Paolo Borsellino al suo arrivo alla Procura di Palermo dovette fare i conti con il procuratore Giammanco che lo tenne fuori dalle indagini di Palermo lo tenne fuori anche dalle indagini sull'omicidio Lima
è quando dice Ingroia venne a sapere
Degli esiti delle indagini bancarie sui sui conti correnti di Lima dice era poco convinto di questa esito delle indagini bancari e patrimoniali che erano state fatte sul conto dell'onorevole Lima che riteneva inadeguate
Addirittura ci dice il maresciallo Canale all'udienza morì Obinu Camp Loi era molto arrabbiato quando si diffuse la voce che Giammanco stava per andare ai funerali di Lima Looy era impazzito perché la questione Lima la collegava all'omicidio di Falcone
Borsellino dice di nuovo Ingroia sapeva fin dai tempi di cui in cui era Marsala che Giammanco l'uomo di Lima
E dopo la morte di Falcone questo ce lo dice la dottoressa consiglio era determinato a far luce anche sui fatti della procura
Canale maresciallo Canale sempre al processo Mori e Obinu dice Luís addirittura disse che lo doveva restare al procuratore Giammanco
La signora Maria Falcone che parla con il dottor Borsellino
In occasione della messa per il terrigeni Simo della morte di Giovanni Falcone Borsellino le disse io non posso competere con gli appoggi politici di Giammanco sapeva dice la signora che doveva competere con un leone dovevano portare delle prove delle cose inconfutabili
Mi ha detto anche nel stringersi mo'della morte di Giovanni durante la messa che era molto vicino a scoprire cose tremende cose terribili che avrebbero fatto saltare parecchie cose
E dice state calmi sto cercando di arrivare
è evidente che queste parole erano riferiti a Giammanco alla Procura non ha fantomatica trattative
Lo si evince dal fatto che la signora Falcone parla di quanto vi ho appena detto nel contesto di quelli che sono i suoi rapporti del fratello con Giammanco ma vi è anche un altro elemento la signora Maria Falcone dice che il dottor e lo dico per un motivo perché alcune cronache giornalistiche ricordo un articolo di Repubblica secondo il quale
La fra secondo il quale quando Borsellino disse alla signora Maria Falcone sono vicino a scoprire cose tremende terribili secondo Repubblica si riferiva alla trattativa e no
E ve lo dimostro
Perché è la signora dice che quelle interlocuzione con Borsellino avvenne nel stringersi mo'della strage di Capaci cioè un mese ventitré giugno
Due giorni dopo il dottor Borsellino cosa fa ma parlare alla caserma carini con i carabinieri
Ci dice canale voleva lì l'incontro alla caserma Carini perché volevo un incontro talmente blindato
Tant'è che non ha voluto fare all'interno della procura perché non voleva che venisse visto udito da qualcuno e allora se Borsellino
Non si fidava dei carabinieri o alludeva alla trattativa non sa non li avrebbe incontrati e non sarebbe andato incontrarli
Alla caserma gli avrebbe piuttosto incontrato nel luogo all'Hui amico c'è la procura ma la procura in realtà non era un luogo amico in quel momento per Borsellino era un nido di vipere come l'ha definito Massimo Russo
E come si evince peraltro dalle dalle audizioni al CSM
Ma vi è di più Borsellino in questi cinquantasette giorni faceva anche indagini all'insaputa di Giammanco e ce lo dice Antonio Ingroia al CSM
Conduceva indagini molto delicate che consentivano di collegare vari fatti atti di sangue accaduti in Sicilia Conte di Luna emergenze di questi fatti o meglio talune piste che li seguiva su cui li credeva
Perché credeva alla conducenza di queste indagini
Mi ha riferito all'un infatti relativi a queste indagini raccomandando mi di non farne parola con nessuno perché temeva che la voce potesse arrivare a Giammanco Borsellino
Dice anche confida Ingroia un segreto peraltro le parole di Ingroia colle vedremo qual è questo segreto
Le parole di Ingroia collegare questi fatti della procura rievocano quanto detto da Borsellino a Luca Rossi
Con lei stava seguendo le indagini sull'omicidio Falcone aveva un'ipotesi che potesse esistere una connessione tra l'omicidio Lima quello Falcone è che il tre di unione fosse una questione di appalti in cui Lima era stato in qualche modo coinvolto è che Falcone stava studiando
Ecco quali erano le indagini collegate alle quali si aggiunge lo vedremo l'indagine sull'omicidio del maresciallo Guazzelli
Ingroia aggiunto che Borsellino questo segreto lo disse anche al dottor Teresi perché eterei si era assegnatario di un processo connesso alla vicenda la vicenda aggiungo io era mafia appalti
Vittorio Teresi conferma di essere intestatario di questo processo l'indagine ecco da cui parte queste cose mio il processo il mio l'assegnatario sono io e Paolo Borsellino naturalmente e dice
Parlammo a lungo di questo di questo segreto non si trattò di una contro di di questo di questo segreto di questa cosa che mi disse di non rivelare non si trattò di una confidenza
Ma di un di un discorso processuale l'UE mi riferiva dei dati che potevano essere interessanti nel nostro processo
E allora occorre stabilire qual è il procedimento cui parla Teresi quello connesso qual è il segreto è qual è il discorso processuale
Partiamo dal procedimento Terenzi era assegnatario del processo per l'omicidio del maresciallo Guazzelli lo dice il figlio di Guazzelli lo dice il dottor Teresi alla Procura di Caltanissetta
Questo processo era un processo che il dottor Borsellino seguiva come procuratore aggiunto e di cui era intestatario anche come procuratore aggiunto
Vediamo qual è il segreto il segreto
Rivelato e Ingroia e Teresi ce lo dice sempre il dottore Teresi
Il quale rivela di aver saputo dal dottor Borsellino che
Angelo Siino uno dei soggetti che poi da lì a breve verrà arrestato dai carabinieri del ROS e Rosario Cascio un altro arrestato andarono dal maresciallo Guazzelli
A chiedergli un intervento presso i carabinieri della rosso per cercare di mitigare la loro posizione in quelle indagini sugli appalti il maresciallo Guazzelli rifiutò e Siino terre la rabbia
Uscito di casa dal maresciallo Guazzelli dalla casa del maresciallo Guazzelli Sinisi a vomitare quest'episodio riferito anche da Brusca
Dice Teresi
Che Borsellino gli disse che è andato a vuoto questo tentativo sino fece la stessa cosa corner Lima che attraverso l'onorevole D'Acquisto sarebbe dovuto intervenire sul procuratore di Palermo Giammanco e aggiungete resi
Di aver
Borsellino aggiunse di aver commentato queste notizie con Giovanni Falcone e anche l'unica riteneva possibile che potessero avere una rilevanza non solo ai fini della spiegazione dell'omicidio Guazzelli
Ma anche di quello dell'onorevole Lima in sostanza secondo l'opinione concorde di Paolo e Giovanni Lima non sarebbe stato in grado o peggio non avrebbe voluto influire sulla Procura di Palermo per alleggerire la posizione di Siino
Ecco il vedete il collegamento tra i vari fatti Guazzelli
Lima Falcone tutti avvinti dal discorso degli appalti delle indagini sugli appalti
Anche secondo peraltro l'opinione di Falcone e Borsellino
E non è forse un caso che il dottor Teresi
Che per un breve periodo rappresentò fra sul procuratore generale rappresentò l'accusa a agli contro gli assassini del maresciallo Guazzelli dissi nella se ne trova traccia nella sentenza che è agli atti
Quanto al settore degli appalti pubblici il mare è stato accertato che il maresciallo Guazzelli continuava a svolgere delicate indagini in tale settore mantenendo la sua rete di informatori e collaborando con magistrati inquirenti è superiore anche da altri reparti cioè da rosso
Ora ci vengono a dire che tette Guazzelli
è stato ammazzato per dare un segnale a Mannino ma i procuratori di Palermo vi dicono che è stato ammazzato peraltro il maresciallo Guazzelli
E allora questo è il segreto che Borsellino doveva mantenere con voleva che Ingroia
Teresi anche Scarpinato che lo sapeva mantenessero il fatto che sinossi stava cercava tramite Lima di fare gli di far aggiustare la l'indagine a suo carico a Giammanco
Domandatevi anche una cosa
Se il segreto fosse un altro fosse relativo alla trattativa
Dei carabinieri con Ciancimino dei carabinieri con la mafia ma Ingroia Teresi e Scarpinato non l'avrebbero detto per vent'anni ricordatevi che Ingroia Scarpinato e Teresi sono quelli che a processo non morì da diciott'anni dall'anno due mila tre
Hanno fatto i i procuratori in tutti i processi in cui generale è stato
Giudicato
è chiaro che non poteva essere attinenti alla trattativa il segreto
Resta da capire qual era il discorso processuale di cui parlate resi
E di cui Borsellino parlo a Teresa ci arriviamo subito e ce lo dice chiedo e si desume da quanto dice il dottor Scarpinato il dottor Scarpinato dice al CSM sempre
Paolo Borsellino conduceva indagini su fatti di grande rilevanza all'insaputa del Procuratore
Ero a comandare il segreto nei confronti di Giammanco
Non solo sull'esistenza del filone di indagini in sé ma su alcune informazioni di quel filone particolarmente importanti
Questa situazione dice Scarpinato credo di non sbagliare io l'avevo conosciuta un mese prima rispetto alla strage di via D'Amelio è un mese prima rispetto alla strage di via D'Amelio siamo a metà giugno
E allora qual è il discorso processuale la collaborazione di di Ripa era con la Procura di Catania
Della quale come abbiamo detto Borsellino era informato da Felice Lima e sperava che Lipera aprendosi a collaborazione con la Procura di Catania avrebbe prima o poi collaborato oppure colui rivelando tutto quello che sapeva sul Palermo
Ricordiamo una cosa
Leonardo Messina
Ancora a giugno novantadue non aveva parlato della Calcestruzzi con Borsellino Leonardo Messina viene interrogato il primo luglio questa Cook questa cosa Scarpinato questo discorso queste informazioni le ha con le conosce a metà giugno
è questo è che fosse lì per allora il discorso processuale è confermato ancora una volta l'ho detto prima da quanto dice il gozzo c'erano nuovi sviluppi un partito un pentito di questi che aveva parlato
Se ne derivi se ne desume che
Le indagini che non dovevano essere portate a conoscenza di Giammanco erano quelle su mafia appalti
E perché non dovevano essere nelle quali peraltro aveva coinvolto anche Lima
Come risulta dalle intercettazioni che vennero consegnate da De Donno a Falcone a Lo Forte nell'anno mille novecentonovanta perché non doveva essere questo questa indagine
Messo a conoscenza di Giammanco ce lo dirà Siino
Perché lui ebbe il rapporto mafia appalti dall'onorevole Lima che lo ebbe dal dall'onorevole D'Acquisto che lo ebbe da Giammanco quindi Giammanco diede le indagini alla mafia
è questo che fa dire
A Siino già ma d'acquisto è l'onore è l'alter ego di Lima la dottoressa Principato l'onorevole D'Acquisto
In Sicilia è l'uomo di Lima è l'onorevole D'Acquisto era compagno di università di Giammanco è amico di Giammanco ma l'onorevole D'Acquisto ce lo dice la dottoressa Principato aveva anche rapporti con altri procuratori della Repubblica il suo nome proprio nello stesso periodo viene in considerazione con riferimento a un'indagine
Fatta a Catania perché ed alcune intercettazioni dice la dottoressa Principato emerge che bisognava rivolgersi ad acquisto perché intervenisse sul procuratore di Catania
Per
Perché a sua volta il procuratore di Catania
Diciamo i testi interferisse sull'ingresso sul titolare di quelle indagine che era dice la Principato Felice Lima di cosa si occupava Felice Lima in quel periodo a Catania
Delle indagini sugli appalti e sentiva Lipera che stava svelando il funzionamento
Il resto signori giudice storia hanno e non sappiamo se realmente
Come si dice in questa intercettazione d'acquisto abbia influito sulla procura di Catania ma è storia e lo sappiamo tutti che quelle inchiesta venne tolta Felice Lima è Felice Riva fu finì processato al CSM
Borsellino in quei giorni in quei mesi era accerchiato ma non era accerchiato da carabinieri
Ho detto che
Nella seconda parte del mio intervento che ci sarà esattamente fra dieci pagine
Io parlerò di degli argomenti di cui ha parlato il procuratore generale del requisitoria non tutti ma alcuni così un po'saltando faccio un'eccezione per la vicenda della doppia informativa mafia parti ne parlo qui per affinità di temi
Perché il procuratore generale ha affermato che la vicenda è poco interessante poco rilevante è secondo la sentenza anche poco significativa l'unico fatto rilevante di questa vicenda della doppia informativa
è il fatto che il rosso protetto Mannino lo ricordo per i giudici popolari la doppia informativa la vicenda della doppia informativa
Consisterebbe secondo la procura nel fatto che c'erano due versioni della stessa dello stesso rapporto della Rossa
E allora intanto vi domando preliminarmente dopo tutto quello che vi ho detto per due ore ma ritenete veramente che la vicenda dell'informativa mafia appalti non sia rilevante sia poco significativa
è io concordo con quanto il PG ha detto alla scorsa udienza cioè nel parlare della doppia informativa non conta quello che ha detto lui quello che dico io conto dei documenti purché però signori giudici di utilizziate tutti non solo quello
Che via citato il procuratore cioè l'audizione del dottor Caselli alla Commissione antimafia perché quello è un atto di parte
è la versione della procura di Palermo che è e sonoramente smentita da tutti gli altri documenti
Infatti che dimostrano come i nominativi dei politici fossero a conoscenza della procura e abbiamo scelto un po'assaltare i vari documenti
Quelle informative che De Donno consegnò nelle mani di Falcone Lo Forte ritrovate la loro firma la loro sigla per ricevuta
Dove c'erano i nomi dove c'erano intercettazioni dalle quali emergevano i nomi di politici di primo piano Occhetto De Michelis Nicolosi Lima un nella Folena Mannino e tanti altri
Sulla base di quelle informative il dottor Lo Forte aprì un procedimento e c'è il provvedimento di stralcio acquisito è interrogò i protagonisti di quell'intercettazione tra cui l'onorevole la Camera
Poi abbiamo il provvedimento del dottore solo forti che dopo un'istruttoria condensata in ottanta faldoni
Scrisse
Non può condividersi l'affermazione secondo la quale la Procura della Repubblica
Nel fare di Palermo nel febbraio novantuno non era in possesso di elementi conoscitivi circa il coinvolgimento nelle indagini di esponenti politici anche di rilievo nazionali e con incarico di governo ed infatti dei documenti acquisiti emerso che l'informativa del febbraio novantuno
Fu in realtà preceduta da annotazioni del ventiquattrenne aprile novanta due luglio novantacinque agosto novanta trenta agosto novanta pagina centoventiquattro dell'informe la ordinanza o forti
La lo forti dice
Pagina centoventisei nell'informativa del due luglio novanta sono contenuti espliciti riferimenti ad asserite cointeressenze di natura chiaramente non lei cita di interi gruppi politici
è riferimenti ad esponenti politici di rilievo nazionale lo dice la lo forti e lo sapete qual è l'informativa del due luglio novanta quella che ho trovato io vi ho prodotto io le ho trovate due solo due perché non ho i mezzi della procura
E ora vi dico come l'ho trovato perché la cosa è simpatica
Lo trovate due quella del luglio a quello dell'agosto le altre due no e amen
Ma vi dico dove le ho trovata chiaramente se me lo chiederete di produco documenti a
Le ho trovate fortunosamente fortunatamente fra gli atti nel fascicolo del pm
Del processo per concorso esterno a carico di Mannino cioè il PM
Li li è utilizzava contro Mannino qui si è opposto all'acquisizione in primo grado
Sostenendo che il rosso doveva favorire Mannino è un po'diciamo in contraddizione il
Il pensiero e le ho trovate proprio in quel processo cercando peraltro alto va be
La dottoressa lo forti dice il Mannino delle intercettazioni non era Calogero Mannino era Nino Mannino un omonimo
Sarà sicuramente come dice lei però in ogni caso
Questi quel questo fatto non può by passare alcune considerazioni
Sei la Rossa avesse voluto favorire Calogero Mannino siccome nelle intercettazione c'è solo il cognome Mannino nel dubbio avrebbe omesso quelle intercettazione se non altro per non allarmare i magistrati che leggevano il cognome
Non l'avrebbe citato e aggiungo un'altra cosa della quale si parla nell'ordinanza lo forti
A pagina centoventinove centotrenta
In quel i in queste pagine
Viene citata una telefonata che si ritrova nell'informativa del ROS del sedici febbraio novantuno quella principale A pagina ottocentoventiquattro nella quale si parla del braccio destro di Mannino che vuole conoscere una persona e si dice uno di questi giorni si incontreremo a Roma
Ancora una volta
C'è il nome Mannino e si ritrova questa volta nell'informativa principale
Stesse considerazioni il cognome Mannino
Se avessero voluto veramente proteggere Calogero Mannino non l'avrebbero neanche citato
Nel dubbio ripeto
Appare inoltre singolare che in questo in questo in questo documento sia stato da me trovato dove gli ho detto c'è nel processo a carico di Calogero Mannino
E quindi il Gip di Caltanissetta dice è difficilmente credibile che che i magistrati di Palermo nulla sapessero seppure informalmente dell'identità delle personalità politiche a carico delle quali stavano emergendo indizi di reità
Deve quindi concludersi che non può ritenersi affatto provata la teoria della doppia informativa aggiunge Felice Riva è quella prova sopravvenuta di cui ho detto prima alla passo alla alla Commissione antimafia
Io avevo le stesse carte dei colleghi di Palermo
Ma mentre sul mio tavolo queste carte portarono i frutti contenuti nella richiesta di arresto
A Palermo non era praticamente successo niente ma c'era stato una dolorosa dal mio punto di vista richiesta di archiviazione
E allora
Se ne desume che è la teoria dell'INPS della doppia informativa Heller me l'ennesimo teorema sostenuto dalla Procura di Palermo
Per diciamo scaricare da sé allontanare da sé l'accusa di avere diciamo insabbiato tra virgolette ma sono parole del dottore Ingroia
I nominativi dei politici
Quei nomi erano conosciuti i magistrati e anche sotto questo profilo il problema della doppia informativa è un falso problema il problema non è se c'era un informativa una doppia informativa ce le problema nero è la domanda è
Questi nominativi dei politici erano conosciuti dalla procura e la risposta è sì perché ve l'ho dimostrato e ve lo dice De Donno al processo Mori e Obinu
Udienza il verbale acquisito udienza dell'otto marzo due mila undici pagina settantotto
De Donno dice
Che
Cosa Noè sta di fatto che tutta questa parte politica di questo è bene chiarirlo molto spesso si confonde
Noi cosa facemmo nell'informativa del sedici febbraio novantuno quella principale queste è stata preceduta da un'altra informativa che tutti si conoscono che non è mai stata da nessuno consideratemi indirizzata a Falcone e all'o forte
Nella quale estrapoliamo tutto il materiale di valenza politica ci perché ci sono una serie di intercettazioni che coinvolgono i politici
E se lo segnaliamo con questa dizione stante la delicatezza e la particolarità di alcune situazioni che coinvolgono personaggi politici di un certo livello noi facciamo una pre informativa alla Procura di Palermo in cui per evitare strumentalizzazioni
Separiamo i fatti tiriamo fuori tutto questo materiale consegnamo questa informativa Falcone a Lo Forte è poi consegnavo l'informativa del sedici febbraio
Ecco perché nell'informativa del sedici febbraio sembrerebbe mancare una parte politica consistente perché c'era l'altra informativa consegnata prima
Questo lo dice De Donno da circa vent'anni
E i fascicoletti che le le quei fascicoletti io li chiamo i fascicoletti consegnati a Falcone a Lo Forte da De Donno dimostrano che questi nominativi erano conosciuti erano portati all'attenzione della Procura
Qual è la versione della procura
Prima di dire bravi devo dire una cosa una frase del dottor calarsi dottor Chelazzi soleva dire che la verità è una sola ciò posto vediamo le versioni contraddittorie della Procura di Palermo
Gioacchino Natoli
Le differenze tra il rapporto che era stato consegnato a Palermo il rapporto che era stato consegnato a Catania attenevano essenzialmente intercettazioni ponderose
Allegate al rapporto riguardante i politici che a Palermo non erano state trasmesse a Catania erano state trasmesse
Aliquò
Ricordo che fu distribuito un volumone non era integrale perché c'era una cassaforte in cui c'era l'originale completo o no io questo non lo so
Vittorio Teresi signor presidente signori giudici questo è un verbale che io per tre volte o cioè onnivoro cercato di produrre in primo grado non mi è stato ammesso poi ogni o faceva parte di quelle richieste di acquisizione formulate proprio all'inizio del processo di appello
Non so se si è trattato anche magari insomma
Manca di una svista perché non è stato ammesso ma io anche su questo reitero la la richiesta
Anche alla luce della missione del del verbale del resto dal dottor Teresi a di ai magistrati inquirenti diciamo quello del novantadue
Questo invece un verbale reso Borsellino quater il dottor Teresi dice una copia dell'informativa mafia appalti quella completa
Venne depositata al procuratore Giammanco e la mise nel suo armadio Point apprendemmo che all'interno di quella versione del rapporto mafia appalti Viera compendiata l'attività di intercettazione
In particolare un capitolo molto corposo che riguardava intercettazioni che coinvolgevano molti uomini politici Mannino il presidente della Regione dell'epoca cioè Nicolosi ed altri mentre nella versione che venne depositata al giudice Falcone
Non vi era o non vi erano compiutamente quei riferimenti ai personaggi politici è evidente che il dottor Teresi si riferisse a Calogero Mannino perché cita politici di primo piano
E ne risulta quindi smentita dalle parole del dottor Teresi
L'affermazione della procura generale secondo cui il rosso serbo in un silenzio totale sulle intercettazioni riguardanti Lima Mannino Nicolosi
Ma voglio evidenziare anche le contraddizioni perché secondo alcuni magistrati di Palermo le differenze stavano
Nel fatto che
I nomi dei politici c'erano a Catania ma non c'era una Palermo secondo altri stavano nel fatto che testi c'erano nella versione data Giammanco e non è la versione data Falcone
E dico una cosa
Il PG l'altra volta ha evocato quanto successo nel processo Mannino la corte d'appello ha detto sospendo la discussione acquisisco l'ordinanza Lo Forte io colgo la palla al balzo mi sia consentito
è sollecito la corte se queste prove veramente non bastassero
Ad acquisire anche questa testimonianza del dottor Teresi perché è fondamentale
Con la b è è un'altra un'altra diciamo testimonianza
Che chiarisce quanto detto dal dottor Teresi il dottor tre si parla di un informativa completa data Giammanco è un informativa senza i politici data Falcone non è così
E ce lo dice anche questo o una una una un verbale presso la Procura di Caltanissetta
Scoperto
Tardivamente
La dottoressa Barbara Sanzo assistente collaboratrice di Falcone
Storica collaboratrice di Falcone memoria storica di quel periodo oggi funzionario al tribunale che nel mille novecentonovantotto dice
Che non che che che l'informativa venne consegnata Falcone non ci non ci fu una doppia consegne
Mi pare di ricordare che il rapporto sia stato consegnato a Falcone dal tenente De Donno
Rammento che Falcone disse subito dopo l'avvenuta consegna che si stava Ginger & arrecarsi dall'allora procuratore della Repubblica Giammanco a consegnargliela insieme ad altra documentazione
Segnalo anche sul tema della doppia informativa che il procuratore generale ha sempre citato per poi confutare le argomentazioni della difesa Mannino comprese quella sulla cosiddetta informativa leit
Ma non ha mai citato le argomentazioni niente o nostre
Eh io non sono né Mannino nella difesa Mannino che quello che sa lo sa o dai giornali o e non a interesse ad approfondire la vicenda perché Mannino fu indagato cioè bene qualche anno dopo a seguito di quelle indagini
La procura generale ha anche affermato che la questione mafia appalti viene utilizzata da taluni in malafede per fare confusione perché già all'epoca di Falcone vi erano i due informativa non so se si riferisse a me o al mio assistito penso di no
Ma se si dovesse si fosse riferito a noi respingo l'accusa di malafede così
Come voglio fare qualche considerazione su un'altra affermazione del PG
Non è stato dimostrato il comportamento scorretto o la malafede dei magistrati di Palermo in merito all'archiviazione di mafia appalti ed ha bollato come una balla
Che la Procura di Palermo archiviato quelle indagine dopo la morte di Borsellino avendo da ridire su coloro che hanno insinuato incapacità o collusione io
Ho interpretato queste parole come una fuga in avanti perché noi
Non abbiamo parlato né di malafede né di incapacità né di collusione noi abbiamo come abbiamo sempre fatto peraltro
Rassegnato solo dei dati che vi ripeto tredici luglio richiesta di archiviazione completata Borsellino ce lo dice Ingroia alla Commissione antimafia non è informato quattordici luglio riunione della procura
Si parla del rapporto mafia appalti Borsellino non viene informato dell'archiviazione
Diciannove luglio il procuratore Giammanco da finalmente a Borsellino la delega ad indagare su Palermo e nel pomeriggio muore
Ventidue luglio
La richiesta di archiviazione viene depositata al Gip
Che la
L'accoglierà venerdì quattordici agosto mille novecentonovantadue i funerali del dottor Borsellino e dei suoi uomini vennero fatti quattordici ventiquattro luglio novantadue e io mi domando e di domando
Perché tanta fretta
Non sarebbe stato normale il ventidue luglio anziché pensare all'informativa mafia appalti starà accanto ai familiari di quelle persone che erano state ammazzate in quel modo
Spetterà a voi stabilire se si sia trattato di se questi terre sia stato normale superficiale e frutto di altro non lo so spetterà a voi
E veniamo all'ultimo argomento della parte della prima parte
Cioè la frase un amico mi ha tradito
Frase che si colloca
Verso metà giugno nel periodo in cui viene fuori la vicenda anche che interessava in il senatore Inzerillo
Ne di senatore Inzerillo di cui parlo più diffusamente nella memoria che depositerò quindi non mi dilungo
La dottoressa Camassa ha affermato di non sapere che il traditore di Borsellino
Dice posso essermi fatta delle idee certamente si doveva trattare di una persona che per Paolo era autorevole sicuramente autorevole magistrato
Poteva essere un collega Paolo aveva grandissimi rapporti anche con le forze dell'ordine in particolare carabinieri aveva rapporti di amicizia e poteva essere un collega poteva essere puntini io però lo metterei nell'ambito di una categoria di persone con le quali Paolo lavorava anche se l'atteggiamento era di delusione umana personale
E quando dopo vent'anni dice la dottoressa Camassa cominciarono a uscire sui giornali le notizie secondo cui la presunta trattativa avvenne nell'ultimo periodo di giugno incontrando il procuratore di Caltanissetta gli ho detto ti racconto questo fatto
Che Paolo Borsellino mi disse un amico mi ha tradito se voi lo metto a verbale cosa che qui fece
Mettendolo
Evocando sostanzialmente perché non l'ha messo in relazione correttamente evocando un collegamento con la trattativa con i contatti tra i carabinieri e Ciancimino eccetera eccetera
A me interessa smontare un possibile diciamo
Ore
Un va beh smontare un un possibile elemento a a carico diciamo così
Non si il la frase un amico mi ha tradito non si può riferire ai carabinieri e vi spiego perché
La dottoressa Camassa il dottore russo collocarlo quella frase quello sfogo del dottor Borsellino o prima o dopo il dodici giugno novantadue mi riferisco alla loro audizione all'Antimafia
Un elaborato della DIA citato A pagina centottantasei della sentenza Mori e Obinu perché è stato fatto l'accertamento in quell'altro processo
Colloca l'incontro che ebbero con il dottor Borsellino nel nel nel corso del quale ci fu questo sfogo tra l'uno e il ventuno giugno novantadue
Se fosse stato
Morì o De Donno il traditore o un carabiniere borselli Subranni per esempio
Borsellino sarebbe andato il venticinque quattro giorni dopo il venticinque luglio novantadue alla caserma carine incontrarli per proporre di continuare le indagini con Luís
E poi
Avrebbe fatto il dieci e l'undici luglio gli incontri a Roma con la trasferta in elicottero per Salerno insieme a Subranni li avrebbe difesi pubblicamente il quattordici luglio novantadue i traditori non credo proprio
Ed ancora ripeto il diciotto luglio novantadue prima di morire menzione alla ma il non sarà la mafia alla moglie non sarà la male queste parole dice non sarà la mafia ad uccidermi ma i miei colleghi ed altri a permettere che ciò possa accadere
Ma non menzione ai carabinieri
Tant'è che la moglie dice io quando disse questa frase non potrei fare a meno di pensare ai contrasti che aveva con Giammanco
E allora termino questa prima fase del mio intervento
Rassicuro che l'altra durerà molto di meno
E e vi chiedo signori giudici perché è nelle varie iniziative di killeraggio mediatico che ormai da dieci anni che passa si susseguono non vi hanno parlato di tutto quello di cui vi ho parlato stamattina
Perché non vi hanno parlato dell'indagine mafia appalti
Di di Pietro
Delle audizioni al CSM
Perché la giurisdizione politico mediatica tace perché le varie trasmissioni che sono più virulente in questo periodo a darci addosso non vi parlano di tutte queste cose
Perché la verità è quella che vi ho rappresentato io stamattina è che viene ancora omessa
Spacciando
Per verità quella che non è cioè quella la storia della trattativa
Sulla quale sono intervenute ormai le sente diverse sentenze quelle che ho citato che escludono trattative di ho dimostrato anche che non vi sono che non sono state manco fa nemmeno fatte richieste
Escludono trattative attribuiscono a alle indagini del ROS
Che Borsellino voleva continuare la accelerazione su via D'Amelio
E voi tutti anche i signori giudici popolari nel momento in cui sarete in camera dico sette già da ora ma ricordatevi che siete dei colleghi del dottor Borsellino quando siete sarete in camera di consiglio quando vidi vi ricorderete spero di queste mie parole
Perché vedete
La sentenza che voi dovrete
Rendere deve ristabilire la verità e deve ristabilire la verità non solo per gli ufficiali dei carabinieri che hanno combattuto a rischio della vita seriamente la mafia ma la deve ristabilire per Giovanni Falcone per Paolo Borsellino è perché è morto per combattere seriamente alla mafia
E veniamo alla seconda parte del mio intervento che occuperà circa un'oretta
E nel quale io mi occuperò
Di talune affermazioni del procuratore generale fatte nel corso della requisitoria
Avvertendo sia la corta che che il procuratore preliminarmente che citerò il senso del suo dire non nel precise parole perché avete visto tutti che io prendevo appunti quando lui parlava
Mi sono rifatto ai ai miei appunti non ho avuto il tempo di di rifarmi alla trascrizione però posso assicurare tutti che io li citerò fedelmente le sue le sue il senso delle sue parole
La prima vicenda che io voglio trattare è la vicenda dei telefonini di Giovanni Napoli è la tratterò perché il procuratore a la diciamo ritenuta una vicenda dimostrativa
Del favoreggiamento di quell'ala di Cosa Nostra riconducibile a Provenzano in ossequio al patto siglato con Provenzano anni prima
Da da da dai dagli ufficiali del ROS
E perché poi ha detto che se avrebbe seguito con attenzione quello che avevo da dire io non voglio mi mi dilungherò un pochettino su questa vicenda perché non voglio deludere il procuratore anche se ritengo questa vicenda totalmente irrilevante
è la ritengo totalmente irrilevante perché manca il presupposto fondante di tutta la vicenda che è rappresentato da quello che ha dichiarato Mara
Vara alla nel primo grado ha parlato di alcuni dischetti che non sarebbero stati sequestrati NI quali vi erano dei diciamo documenti che dimostravano degli interessi insieme
Di Napoli e di Provenzano dice avara Napoli era preoccupato perché voleva vendere delle proprietà a San Vito Lo Capo perché avevano degli interessi insieme oggi sappiamo che non sono i dischetti ma sono i telefonini
E dice varia
Questi interessi insieme a riguardavano immobili a San Vito Lo Capo avevano interessi insieme in società in immobili
E io vi ecco perché manca il presupposto fondamentale perché nella perquisizione del ventuno luglio novantanove è il rosse che sequestra la documentazione inerente gli investimenti immobiliari di Provenzano e Napoli a San Vito Lo Capo
Dal verbale di sequestro siedi si parla di numerosi documenti trentatré
Le diciture sono residenze cala Mancina conto cala Mancina sollevato cala mancina cala Mancina sta a San Vito Lo Capo
Inoltre
Nella nota del rosso dell'undici aprile del due mila si tratta della nota che sviluppa gli accertamenti sui numeri telefonici di Giovanni Napoli
Vi sono delle utenze
Riconducibili a persone e società
Ha solo a loro volta riconducibili a Provenzano che avevano interessi insieme con Giovanni Napoli
Sono dettagliata nella memoria che depositerò ma anche in quell'elaborato del del del rosso dell'undici aprile due mila e quindi io mi potrei fermare qui ma ma devo dire ancora qualche corsetta
Il ragionamento della procura è che
Qualcuno che può essere simili al phone Ganzer Robin umori ha gestito in modo irrituale l'arresto del Napoli
è questa gestione irrituale
Fa il paio con Miller la ritardata identificazione di Giovanni Napoli avvenuta tre anni prima nel novantacinque
Dice il PG per gestire in modo irrituale quest'arresto dovevano rifà dovevano affidarsi a uomini fidati Mari Cha i marescialli serre Gigliotti anche se Gigliotti poi non era molto fidato perché diede le carte alla Procura ricostruì la vicenda
Poi dice il PG qualcuno avrà impartito verbalmente l'ordine di non sequestrare ma solo di prendere quei telefonini morì non poteva non sapere
La a seguito di questa apprensione dei telefonini qualcuno deve avere incaricato i militari di assaporare i numeri però qualcuno qualcun'altro dice
Dopo che essa estrassero i numeri dalla dal dal primo cellulare avrà incaricate marescialli di fermarsi e di restituire tutto gli altri cellulari non servivo
Questa è diciamo la ricostruzione vediamo le smentite
Non c'è stato alcun ritardo nelle identificazioni del Napoli ne parlo nella memoria depositata fu identificato il tre maggio novantasei dal rosso di Palermo con una nota del colonnello Antolini
Il PG poi ha parlato degli appartenenti al Ros come di menti raffinatissime
Anche la sentenza di primo grado riferendosi specificamente amori e allora vi chiedo vi pare possibile che è delle menti raffinatissime che volevano tutelare Provenzano Giovanni Napoli si affidavano a due marescialli
Dei quali uno dei due Serra per stessa ammissione del PG non era manco tanto fidato
è della menti raffinatissime avrebbero accertato accettato il rischio che in occasione dell'arresto vi erano anche dei carabinieri della territoriale come si evince dal verbale di sequestro di erano il maresciallo Montanaro il maresciallo Sergio dico
Che avrebbero perché rientrava nei loro poteri gli ufficiali di PG potuto autonomamente se questa rete le funi ma della menti raffinatissime che vogliono favorire Provenzano ci mandano un ufficiale a fare quella quelle operazioni a casa di Giovanni Napoli
Se poi serre Gigliotti fossero stati fidati esecutori di ordini non sarebbe stato più agevole non prenderà fatto coi telefonini
Se avessero voluto realmente favorire Provenzano
Avrebbero forse estratto i numeri dei cellulari avrebbero redatto un verbale di perquisizione avrebbero informato il magistrato della restituzione
Chi non vuole lasciare traccia chi vuole tacere chi vuole nascondere non lascia traccia non fa come Pollicino e Hansel e Gretel le casse minore volitive dipana i sassolini
Ecco perché a mio parere il ragionamento del procuratore appare corro core complicato farraginoso illogico
Le cose sono sempre più semplici
E si dice morì non poteva non sapere di quell'operazione ma scusate lo sapete che faceva morì nel novantotto era il comandante del ROS cioè colui il quale
Era responsabile
Nella qualità di tutte le operazioni che il rosso faceva in tutta Italia
Con tutte le auto i magistrati in Italia ma pensate che poteva pensare a tre telefonini non se ne occupava ER Phone che era stato trasferito non se ne occupò Ganzerli che era indice comandante non so it occupo Obinu che comandava il reparto
Criminalità organizzata se ne occupava morì è dov'è la prova che morì se n'è occupato
Ancora
Secondo il PG
Venne dato l'ordine di estrapolare
I numeri da un telefonino è una volta fatti di lasciar perdere gli altri una volta fatto questa operazione di lasciar perdere gli altri due
Dice da qualcuno o da qualcun'altro indice già del fatto che che la che l'ipotesi non sta in piedi
Però io voglio dire anche questa cosa è chiara
Perché nell'annotazione dell'undici novembre novantotto si dice
In data undici undici novantotto il vice brigadiere Romeo il carabiniere Aiello riuscivano a prendere visione delle utenze telefoniche registrate sul solo apparecchio Motorola
Se la lingua italiana in questo sciagurato Paese ancora una valenza e un significato registrate su un solo apparecchio cosa significa significa che avvennero ispezionati tutte e tre
è lei utenze erano registrate su uno dei tre
Ancora un'altra affermazione del PG si è chiesto perché i telefoni non vennero sequestrate non vennero sequestrati ma anche questo è chiaro basta leggere la nota dell'undici undici novantotto i carabinieri lo dicono
Tale materiale telefonini veniva acquisito per fini investigativi è più precisamente al fine di analizzare eventuali numeri telefonici memorizzati questo era l'obiettivo dei carabinieri
Analizzare i numeri queste quello che fecero questo è quello che rappresentavano al magistrato
E ce lo dice pure Serra teste che col secondo il PG è totalmente attendibile
Serra ha riferito che ci fu un materiale acquisito per poter avere degli spunti investigativi e capire se era materiale interessante o meno
Ed ancora
Il metodo rosso
Fecero firmare gli atti al privato che passava Gigliotti il maresciallo Gigliotti che però pur riconoscendo la sua firma dice io però non ho avuto mai a che fare né con dischetti né con telefonini in realtà questa affermazione smentita da tutele gli elaborati che avete agli atti il rapporto Grande Oriente firmato da Obinu coscritto annotazione atti d'indagine a cura di Riccio
Il rapporto apice firmato da asini coscritto annotazione a cura gli affondi
Quel documento che io ho allegato alla memoria
Sui fatti di Bologna firmato da amori ecco scritto accertamenti Giraudo
E anche la nota di Obinu circa i gli accertamenti sui telefonini firmata da Obinu ma accertamenti a cura del maresciallo tardo
Gigliotti e su questo concordo con il procuratore Gigliotti a negato
Ogni coinvolgimento perché scottato da quello che era il Ri che era car caduto dieci anni prima
Quando fu coinvolto nelle delle indagini sulle talpe in Procura
Per cui memore magari di quelle indagini quelle coinvolgimento ha preferito cercare di negare preferito dire di essere stato fregato
Ed ancora il PG è ha rimarcato che i floppy
Furono formattati effettivamente
Un una nota di Genchi dice qua estro ma non vi è prova che furono formattati dalla Rossa o da Gigliotti o da qui un questi anzi una la logica vuole che se io voglio favorire Napoli
Non metto per iscritto che ho provato ad aprire i floppy e sono risultati formattati perché insinuò in chi legge la nota il sospetto che sia stato io a formata
Ed ancora
Secondo il procuratore generale resta da chiarire perché vennero fatte quelle relazioni quelle annotazioni è procuratore ha detto probabilmente fu un'iniziativa autonoma degli inferiori e io vi faccio una domanda dei marescialli
Io vi faccio una domanda
Ma in un'operazione così delicata di favoreggiamento di Provenzano di favoreggiamento del Napoli un'operazione che aveva la regia di Mori
In un'operazione simile c'è spazio per l'iniziativa uso autonoma di due marescialli
è forse questi soggetti del ROS questi ufficiali del ROS non erano ossia raffinatissime menti ma piuttosto sbadati se non controllavano nemmeno l'operato dei marescialli
Ed ancora la nota di Sini e sub dalla è velenosa un'abile manovra per comunicare all'autorità giudiziaria ciò che non poteva esser comunicata
Se la nota fu comunicata alla Principato può essere che sia stata sottratta dalla sua segreteria prima che la potesse leggere
Io signori giudici in merito alla prima osservazione affermazione
Ciò che non deve essere comunicato non viene comunicato è vent'anni che addebitano al generale Mori omesse comunicazioni il processo su Riina si si fonda su omesse comunicazioni processo su Provenzano suo messe comunicazione
Seconda considerazione
La seconda considerazione cioè la nota che venne sfilata dalla Segreteria della Principato prima che potesse leggere smentita da quanto dice la Principato intanto smentita dalla sua firma
Il che significa che la ebbe in mano e la lesse e cioè che la ebbe in mano che la lesse è smentito dalla nota del trenta undici novantotto con la quale la Principato d'elegia Hassini accertamenti sui numeri estratti dal cellulare micro TAC vitto e Motorola c'è quel cellulare
Richiamato nella nota che Sini porta alla Principato
La Principato scrive è vero sequestrato secondo sequestrato presso l'abitazione di giovani Napoli secondo il PG sequestro è perché lei è stata indotta in errore io credo in una doppia ipotesi la più accreditata è che lei abbia voluto semplificare sequestrato è più agevole che scrivere acquisito per fini investigativi o in alternativa e lo dico con il massimo rispetto della dottoressa Principato
Non abbia letto magari se non superficialmente la nota perché nella nota di Sivier negli allegati si parla chiaramente di restituzione si trasmette l'unico verbale di restituzione
Era ancora procedevano alla restituzione del materiale in disamina alla moglie Mur Burgio Giovanna perché i carabinieri e rappresentarono
Correttamente e chiaramente nei documenti consegnati alla Principato che quel materiale era stato restituito
Poi Sini altra affermazione del PG
Signor d'ossa ogni responsabilità Aia phone però la certificazione che io ho chiesto di produrre lo smentisce è questa certificazione dice il PG
Se correttamente interpretata dimostra che per la difesa cioè per il sottoscritto Sini non può accusare ieri phone o comunque coinvolgere gli Affori
Io qui vi dico una cosa che credo di poter dire con cognizione di causa perché io sono stato ufficiale dei carabinieri
è quello dell'arma è un ambiente molto gerarchizzata ci sono divisioni di ruoli reparti qualifiche e competenze il fatto che come ha detto il PG
Gli al folle poteva andare e venire da Roma si è vero ma ma non poteva sicuramente occuparsi dell'arresto di Napoli è delle operazioni conseguenti perché non non non faceva parte più di quel reparto
Quanto alla diciamo finalità della annotazione che io ho chiesto di produrrò chiesto rosso ha chiesto di produrre posso rassicurare tutti che non ci sono finalità occulte io l'ho fatto per un motivo perché avevo letto
Nel verbale che gli ha phone rende al processo Mori e Obinu è che in atti Keller Forest sesso dice che perché non era più da due mesi prima dell'arresto di Napoli a Palermo ma a Roma
Però io siccome forse l'avrete capito in questi due anni sono un tipo piuttosto preciso
Ho detto a b potrà capitare un errore mnemonico chiedo una certificazione un dato oggettivo per questo l'ho fatto serial fare fosse stato a Palermo chaise Sini avrebbe voto dato starmi tutte le responsabilità ma siccome non c'era la verità dei fatti è un altro
Ed ancora
Il PG ha affermato
Che in occasione della seconda perquisizione quella del ventuno luglio novantanove viene trovato il computer e trentatré documenti relativi agli investimenti immobiliari da sé di San Vito Lo Capo
Tale circostanza secondo il PG desume la volontà di favorire il Napoli perché l'anno prima non erano stati provati
Bene provati e non erano stati trovati
Bene
Però c'è un piccolo particolare non so se sarà sfuggito non so se sia sfuggito al PG
Che la perquisizione del ventuno luglio novantanove è stata fatta da un altro reparto non è stata fatta dal rosso di Palermo ma è stata fatta dalla prima sezione del Primo reparto quella condannata dalla comandata dal Coopi dal Capitano Ultimo
è questo si evince dai verbali dai decreti di perquisizione della Principato quello del novantotto delegato alla sezione anticrimine di Palermo quello del novantanove delegato ALDE Capri
Ovviamente non questo che avete messo un resoconto mentre preparavo la discussione se non l'avremmo chiesto alla Principato non è dato sapere le ragioni ma io
Avanzo un'ipotesi che ritengo attendibile
Sulla base l'avanzo sulla base di quella che è stato il il tentativo di Sini di addossare la responsabilità Aia phone
Fermo restando che in questa ipotesi ieri folle non c'entra perché non perché era al Reparto analisi del rosso la mia ipotesi è la seguente
Quando si svolgono indagini delicate è richiesta una professionalità specifica che
Probabilmente
Chissà la dottoressa Principato non avrà pienamente riscontrato in quello che era in rosso di Palermo
Visto
Che in occasione della perquisizione successiva
Chiede a gli uomini del di De Caprio di effettuarla non potendo del più disporre via Phone che se n'era andato via a Roma
Perché trasferito
Questo spiegherebbe perché la Principato deleghi alla seconda perquisizione a De Caprio
Avrà detto
Questi di Palermo questi che stanno a Palermo non hanno trovato il computer che mi segnala Genchi aspetto minuto che chiedo a De Caprio che sono più precisi questi qua
è infatti dei caprese uomini trovano il computer e trovano trentatré documenti relativi agli investimenti immobiliari a San Vito Lo Capo
Da tutto questo che cosa si desume si desume che è la Principato si fidava dello rosse di Mori e si fidava di De Caprio viceversa
Non avrebbe delegato la seconda perquisizione a Ross ma poteva delegare altri carabinieri o la polizia e non l'avrebbe delegata De Caprio mentre la Principato rom lavorava proficuamente con De Caprio avete agli atti una richiesta di De Caprio
Accostata alla Principato di fare delle perquisizione il del venticinque gennaio novantanove nota numero novantotto qua barra quattordici di protocollo prodotto dal pc
è una nota con la quale De Caprio chiede di fare perquisizioni presso l'abitazione di Napoli Giovanni e la e la la Principato lo concede del resto sia Sini che gli efori hanno sempre detto che è De Caprio svolse indagini sulla polizia umani
Ma qui si pone un problema
Perché da vent'anni la Procura di Palermo ci ripete che De Caprio fedelissimo di Mori
E allora se tutta la ricostruzione del procuratore fosse corretta la ricostruzione secondo la quale bisognava tutelare Napoli è tramite Luís Provenzano in ossequio del patto siglato da rosso e con Provenzano da Mori e De Donno con Provenzano
Cinque sei anni prima se tutta questa ricostruzione fosse corretta morì poteva benissimo andare
A far fare l'arresto dei capri
Senza coinvolgere i nostri Palermo senza coinvolgere l'Arma territoriale
Ed aggiungo se De Caprio fedelissimo di Mori avesse voluto proteggere Napoli non avrebbe sequestrato il computer tanto più che il computer si trovava in un centro assistenza quindi potevano dire alla Principato non c'è non l'abbiamo trovato o lo avrebbero formattato eh non avrebbero sequestrato i trentatré documenti
Relativi agli immobili di San Vito o li avrebbero distrutti
E allora si può concludere che tutta la ricostruzione della procura generale le smentita dai fatti che vi ho detto è che questa operazione non vi sono anomalie ma è un'operazione chiara
Un'ultima domanda derivante dalla seguente affermazione del procuratore
Su questa questa vicenda l'ennesima operazione di tutela della componente di Cosa Nostra facente capo a Provenzano in ossequio agli accordi degli anni precedenti
La domanda è siamo sicuri che sia così
Dai numeri estratti dei telefonini carabinieri trovano Soggetti e Società vicini a Provenzano
Quei soggetti erano implicati investimenti a San Vito Lo Capo gli investimenti a San Vito Lo Capo sono quelli di cui parlava il rosso acquisito i documenti relativi agli investimenti a San Vito Lo Capo la Principato vi dice
Quando nel quattro anni dopo nel due mila e due si pente Mara e rivela questa queste cointeressenze tra tra Provenzano e Napoli a San Vito Lo Capo noi sapevamo tutto
E sapevano tutto per le indagini del ROS
Non vi è alcun elemento in grado di dimostrare alcun favoreggiamento né di Napoli né di Provenzano
Signor giudice io l'ultima dieci pagine mi avvio alla conclusione
Non parlerò della vicenda di Riina del telefonino
De di Rebibbia e quant'altro non parlano di P. di Squillace di Di Carlo della Falange armata di Ragosa tutto quello che ho da dire lo dirò lo lo è nella memoria che depositerò
Voglio solo dirvi che è su questi temi il procuratore generale ha
Come dipinto un quadro ma ha dipinto un quadro utilizzando solo alcuni colori
Sin da rendere un quadro a tinte fosche scuro Petro
Ma se avesse utilizzato tutti i colori il quadro sarebbe risultato chiaro è anche più bello di così
Vi faccio un esempio fuor di metafora anzi me ne faccio due
Il primo esempio è quello dei collaboratori
Calabresi che hanno parlato dell'omicidio di Umberto Morra mila la gente penitenziario
Ucciso
Secondo quanto ci ha raccontato il procuratore nella requisitoria dai col perché per averlo appreso dai collaboratori calabresi dai servizi segreti Tello hanno addebitato alla 'ndrangheta a un esponente della 'ndrangheta recherà Papalia
Perché secondo questi quanto ha detto il procuratore generale citando i collaboratori sarebbe stato ucciso dai servizi
Perché è Umberto Morra mille aveva detto imprudentemente a un detenuto che è Papalia aveva rapporti con i servizi deviati
Questo è il quadro fosco
Quali sono gli altri colori sono le sentenze
Relative all'omicidio Papalia che voi avete agli atti
Sentenze che dicono la la un'altra verità
Sentenze
Che vengono rese dopo che in quel processo
Sono stati sentiti quegli stessi collaboratori che
Dieci anni dopo qui ci hanno parlato dei servizi deviati ma dieci anni prima avevano detto un'altra cosa e lo sapete che avevano detto avevano detto che è Umberto Morra mila era un agente di polizia penitenziaria a libro paga diciamo così di Papalia che faceva favori dietro compenso Papalia
Poi quando conobbe una direttrice di un carcere che era una donna diciamo così con gli attributi a tale Armida Miserere si chiamava ebbero una relazione è diventò diciamo così una persona seria
Quindi accadde che Papalia chiese di fargli avere un fare un permesso premio
E gli diede trenta milioni di lire more Milesi prese trenta milioni e non fece il favore e per questo venne ammazzato altro che servizi deviati
Vediamo il quadretto relativo a Pietro Riggio
Sarò brevissimo
Il procuratore ha affermato che il suo racconto suffraga corrobora il costrutto accusatorio è un infortunio non cambia le valutazioni assolto Riggio da tutte le sue colpe per e a se l'è presa diciamo così con Pellegrini terzini e con i suoi colleghi il Ray di aver condannato Riggio Persei estorsione ma da innocente dice il procuratore
Io ritengo invece
Che Pietro Riggio sia un falso collaboratore
Che non vi è chi non veda
Le falsità raccontate dal Riggio
è che non si può
Diciamo così
Non si possono celare queste falsità adombrando complotti
Un vecchio detto popolare dice che
La strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni io dico che la strada di della procura di Palermo è lastricata dell'assoluzione di falsi dichiaranti e cito Massimo Ciancimino Michele Riccio Pietro Riggio Saverio Massimo Massimo Giraudo solo i primi che mi vengono in mente
Ed è incredibile come il PG abbia potuto definire infortunio un arresto per associazione mafiosa arresto peraltro fatto dalla rosso perché per questo Riggio venne
Arrestato
E allora qual è il pericolo di questi atteggiamenti di questi atteggiamenti che tendono a giustificare
Tutto le stragi le estorsioni gli omicidi
Con i servizi deviati le facce da mostro la P due la Massoneria lamenti raffinatissima e non è la mafia è il pericolo il pericolo
Di questo atteggiamento che beneficia del killeraggio mediatico perché il killeraggio mediatico è killeraggio per noi mai belli beatificazione per Reggio non a caso definito il nuovo Buscetta
Il pericolo sta nel rendere oggettivamente un favore alla mafia perché S&P Gia ha detto che Riggio è un innocente Pietro Reggio domani va a fare la richiesta di revisione e viene assolto per sei estorsioni ottenendo
Da criminale quale
Il suo obiettivo
è vero capirete perché ce lo compie trovi giova lo dico alla fine
Quali sono le conclusioni
Di
Del procuratore generale che il rosse di Caltanissetta redatto un'informativa falsa e calunniosa
Nella quale si diceva che ero rigiocare lava con la mafia
Facevano reati ma non si diceva all'autorità giudiziaria che lo faceva perché era d'accordo con la DIA e lo faceva perché stava facendo arrestare Provenzano è rosso sapeva di questo quindi secondo la procura generale
Il rosso
Lo fece
PRI lì per per far sì che è Riggio venisse arrestato è finisse di dare delle informazioni alla DIA
Utile a catturare Provenzano lo fece in ossequio a quell'accordo con Provenzano risalente a dieci anni prima perché doveva ancora protegge
E lo fece con il concorso dei funzionari della DIA c'ha detto il procuratore The Pellegrini e Tersigni fanno appunti assurdi e logici che contengono profili di ambiguità
Non li scherno scrivono nulla per un per un
Per molto per molto tempo
Alla fine abbandonano Regions suo destino è testimoni hanno inaugurato in modo reticente se non falso
è il rosso che fece quest'operazione ci dice il procuratore era quello di Mario Mori che evidentemente c'è anche quando non c'è
Ora a parte e vi dico perché
A parte che il coinvolgimento della DIA dimostra ulteriormente la la inesistenza di trattative perché esse non bisognerebbe concludere che la DIA ne era a conoscenza è nera partecipa insieme al rosso ma non è questo che voglio dirvi
Non è solo questo che voglio dirvi
Il quale il quadretto
Rappresentato dalla procura si compone si deve comporre necessariamente degli altri colori
E quali sono questi altri colori
Le sentenze sulle talpe in Procura morì
Quando Riggio faceva reati cioè dal due mila uno due mila e quattro momento in cui viene arrestato da rosso come gli ha detto anche il procuratore Nora era rosso
Morì nel novantanove era mio comandante allo scolo ufficiali nel due mila uno
Era ai servizi segreti
E mentre Riggio faceva estorsioni
E quando aveva tempo collaborava compra le Grigne terzini morì dava la caccia a Provenzano
L'onda la la dava tramite Salvatore evoca l'ictus un mafioso di Bagheria reclutato dal SISDE per dare informazioni e di questo non le parlo io ne parla la sentenza del presidente al cavo sulle trans sulle talpe in Procura
E ne parla anche il capo di imputazione del maresciallo Riolo
Che viene accusato di svelare atto a Provenzano i suoi amici quelli che sono i contatti del sinistro e con Salvatore Lucà Lipsius per arrivare a Provenzano
Ecco allora che il teorema non l'ha fatta più come si dice in termini non tecnici
Ed è cristallino che in questa storia di Pietro Riggio l'unico che ha deve essere mandato a giudizio per falsa testimonianza calunnia Pietro Riccio
Perché perché sembra perché è venuta a queste sono le ragioni per cui io ce l'ho con Pietro Riccio perché è venuto qui a scherzare è su dodici anni di galera non si scherza essi morti non si scherza
Il procuratore generale anche affermato che vecchi elementi a disposizione
I vecchi elementi
Diciamo del processo Mori e Obinu tetti hanno portato a una condanna per no no Spambond Fenice essere stanco
E hanno portato a una assoluzione per quel reato di favoreggiamento possono essere utilizzati in questa sede in insieme ad altri elementi per portare a una condanna per minaccia al governo
Lo dice la Cassazione nulla quaestio ecco sì il problema è sono due uno che c'è un giudicato interno su quei fatti
Due è il problema principale che quegli elementi che avevano portato alla soluzione uniti al nulla probatorio
Di questo processo
Nulla probatorio a carico nostro evidentemente
E non dimenticando che in quel processo si è parlato delle stesse vicende cioè il quarantuno bis i contatti con Ciancimino e quant'altro non posso non sono idonei affondare la responsabilità del di Mori per la minaccia al governo una minaccia che ripeto sulla quale ripeto il procuratore non vi ha detto una sola parola
Ma ha parlato in apertura del suo intervento della richiesta di verità delle vittime
Della della mafia delle stragi
Affermando che nessuno può più dubitare che vi sia stato un depistaggio da parte di esponenti dell'istituzione depistaggio per finalità non dichiarate ma sicuramente lei cita e perché senno
Se non fossero state inconfessabili si sarebbe le avrebbero esplicitate non si sarebbe rotto asciutta per vent'anni ha criticato sia i giudici che hanno assolto morì Mannino sia quelli che hanno assolto Mori e Obinu la critica il presidente Fontana evidente laddove si è si si è criticata quell'espressione meritoria che ha qualificato i contatti tra carabinieri e Vito Ciancimino
Il Pga ha invocato una riconciliazione tra chi reclama verità e giustizia e chi tace
Ed e ha detto noi con in quanto magistrati abbiamo il dovere
Di capire per risarcire con un contributo di verità le vittime
Signori giudici io da cittadino ho il dovere di capire e l'obbligo morale nei confronti delle vittime su questo concordo
E allora ritengo che il rispetto delle vittime
Imponga diciamo di fare emergere quella che è la verità anche su su quello che emerge dalle audizioni del CSM dalle testimonianze di Di Pietro dai documenti su mafia appalti da tutto quanto quello da tutto quanto vi ho raccontato stamattina
Signori giudici io gli ultimi cinque minuti del vostro tempo
Li vorrei
Impiegare i voglio impiegare
Per segnalarvi un attacco personale
E mi è stato fatto nella sentenza di primo grado
Si legge
Che il teste Damiano è un teste compiacente
E si prende spunto da questo
Però a fare per attaccare il sottoscritto affermando
Assume allora altro significato la rinunzia all'esame del teste Damiano che in caso contrario si sarebbe esposto al rischio di una falsa testimonianza
Ancorché questa non sia stata rilevata dal tribunale dinanzi al quale il medesimo Damiano aveva due deposto nel due mila e nove
Qual è la questione signori giudici
Dovete sapere che nel processo Mori Obinu
Nato dalle dichiarazioni del colonnello Riccio che li accusò di non aver voluto prendere Provenzano Mezzoiuso
Ma di avere fatto solo un servizio di osservazione di chi andava sui luoghi
Si pose un problema Riccio c'era quel giorno Mezzoiuso quando si fece quel servizio di osservazione o non c'era
Il colonnello Damiano in quel processo ha detto Riccio non c'era
Il colonnello Riccio ha detto io non c'ero
Ero a due chilometri di distanza sulla Palermo Caltanissetta menzogna perché Mezzoiuso sanno tutti anche i muri testa sulla Palermo Agrigento
Quando Riccio dissequestro quel giudice sobbalzare uno sulla sedia perché non se l'aspettava
Di più Riccio al processo Dell'Utri
Ha detto
Io stavo a quindici chilometri di distanza non ero Mezzoiuso
Queste affermazioni dir Riccio sul fatto che lui non era Mezzoiuso ma stava a due o al in alternativa a quindici chilometri di distanza non sono state riportate nella sentenza di primo grado
Che al contratto però però siccome sono state resse in primo grado perché gli ho fatto io le domande le contestazioni sono state sentite da tutti i giudici di primo grado che però in sentenza non le hanno citate
E hanno detto anzi hanno scritto
Il contrario
Appare poco verosimile che il riccio dopo aver atteso a lungo l'incontro tra l'hard Provenzano
Non abbia voluto presenziare a Mezzoiuso quando finalmente si era verificata l'evenienza lungamente atteso quindi dicono in sentenza che riceverà Mezzoiuso
Affermando che Damiano è un teste falso
E poi che fanno dando ad hoc danno addosso al sottoscritto
E indirettamente a mio padre che è morto
Ed era già morto a nel due mila diciotto quando c'è stata la sentenza di primo grado perché dovete sapere che Damiano in quel processo quando ha detto le stesse cose del colonnello Riccio cioè che non era Mezzoiuso fu interrogato da mio padre
C'è il verbale in atti e potete anche a vedere tutto il casino scusando il termine che è successo in quell'udienza
Non certo perché dicesse il falso però
E allora che cosa si fa
Non si chiama Damiano pur potendolo fare perché io c'avevo rinunciato è vero ma io non avevo rinunciato solo a Damiano avevo rinunciato a circa dieci dodici testi è l'ora con rinunce dello la vera e avevo rinunciato
Per ragioni che io ho scritto nell'atto di appello in carattere Grassetto che vi potete andare a rileggere perché non ho nulla da nascondere guardate
è quindi cosa si fa io rinuncio loro che potevano farlo non lo chiamano però utilizzano il verbale per attaccarlo e per attaccare me e mio padre con un attacco
Personale
Se non si fossero però messe quelle dichiarazioni di Riccio che dice che non c'era mezzo chiuso cioè dice la stessa cosa di Damiano non si sarebbe potuto dire che Damiano
è un teste falso e non si può non si sarebbe potuto insinuare che io e mio padre
Siamo stati colti col consapevoli della falsità della deposizione di Damiano addirittura correi perché non ci vuole tanto a capirlo che si insinua qua esto ci si accusa di un reato ci si accusa di favoreggiamento ci si accusa di concorso in falsa testimonianza è questa grave
Signor presidente signor giudice a latere voi sapete bene che mio padre è stato una persona seria corretta e perbene
Un amico di mio padre che all'incontro tre giorni prima che morisse mi disse mio racconto dopo l'ho incontrato si trascinava
Camminava a stento
Era stanco
Mi disse mi riempiono di carte ogni quindici giorni mi depositano migliaia di carte non ce la faccio più
Ma ma ho il dovere di continuare perché questo non è un processo è una questione di principio
E difendere il generale Mori da questa menzogna la questione morale
Mio padre è stato ucciso da questo processo
è la mia vita da dieci anni undici anni a questa parte è stata stravolta indipendenza da cui di questo processo
E lo sanno tutti in tribunale
Quanto a me anch'io sono una persona seria perbene corretta
E credo ne abbia dato prova in ogni caso se non ci credete potete chiedere a tutti i magistrati del Tribunale di Palermo lo confermeranno eccetto uno
Per il quale probabilmente una avuto l'unica colpa
Ma l'ho avuta io per un motivo
Perché io prima del processo di primo grado
Avevo fatto il processo Mori e Obinu e conoscevo quelle carte a memoria visto che erano le stesse per il quale dicevo ha avuto l'unica colpa di essere un elemento di disturbo per cinque anni rispetto a un disegno premeditato
E allora se le offro se le affermazioni della sentenza fossero state vere
Io non avrei niente di cui dolermi
Ma se volessi siccome non sono vere e anzi se volessi usare le parole della signora Fiammetta Borsellino direi che è una menzogna
Nel sogna ancor più intollerabile perché una sentenza verrà letta fra cent'anni e fra mille anni quando nessuno di noi potrà più tutelare l'onore e la reputazione delle persone
Da un attacco personale gratuito è fondato su affermazioni non vere
E allora siccome adesso restano così io ho il dovere di reagire io non sto i non non voglio il vostro pietismo non è nella mia indole fare la vittima non è nel mio carattere non l'ho mai stato e non lo sarà mai io voglio il rispetto della verità è credo
Di doverlo pretendere
E quindi di prego signori giudici per rispetto della verità
Di Damiano
Di chi è vivo e di chi è morto di rendere anche sul punto giustizia è di citare quelle dichiarazioni di Riccio che smentiscono l'assunto contenuto è l'attacco contenuto
Contro di me e mio padre in sentenza
Credo che sia un dovere giuridico è un dovere morale perché sono stato educato
A ritenere
Che gli uomini
Sono uomini con la U maiuscola prima di essere giudici procuratori e avvocati o giornalisti
Canta e diceva la legge morale dentro di me il cielo stellato sopra di me
A me ha insegnato che l'uomo ha dei doveri morali viceversa è solo un appartenente a una delle quattro categorie
Nelle quali Sciascia in casella ma alunni l'umanità
Io ho praticamente terminato mi rendo conto che quando si espongono argomenti di un certo tipo
Come quelli che ho esposto io stamattina
Secondo alcune persone la ragione non serve in quanto si può convincere solo chi è già convinto
Io non sono d'accordo
Ed è per questo che io stamattina
Io ho parlato di questi argomenti
Citando fatti e documenti
Ritenendo sperando di aver dimostrato a tutti voi qual è la verità con queste integrazioni io mi riporto
Al alle conclusioni del mio atto d'appello chiedendo l'innanzitutto la assoluzione perché
Il fatto non sussiste o perché comunque il generale Mori non lo ha commesso e chiedo
In via strutto Oria di
Poter produrre perché assolutamente necessarie ai fini del decidere
I sette documenti che vi ho citato nel corso delle mie dichiarazioni sono l'audizione del dottor Di Pisa del dottor Ingroia del dottor prima alla Commissione antimafia
L'esame del dottor Vittorio Teresi al processo Borsellino quater
I verbali resi da lì per alla procura di Catania
La seduta della Commissione parlamentare antimafia quella del trenta sei due mila dieci nella quale Pisanu fa quella relazione e le sette della dottoressa Sanzo alla Procura di Caltanissetta del venti
Marzo mille novecentonovantotto sono tutte condensata sono tutte riportate in questo ci dica depositerei con una lettera di accompagnamento ho terminato e vi ringrazio anche per avermi ascoltato grazie
Grazie a lei avvocato Emilio allora la discussione proseguirà all'udienza già Calendar tranne del cinque luglio nell'altra aula quindi lavora dei due mi pare
Si dispone di video collegamento per la partecipazione a distanza degli imputati
Presidente in questa aula bunker diciamo qui accanto ha pure Calasso giusti no no e lavoro habituée di questo sempre Pagliarelli