Presentazione del libro "Faccia da mostro" di Lirio Abbate (Rizzoli)

Però
Allora buona serata tenente se fanno le foto diritto io volevo ringraziare barriere cadavere questa è il primo evento entra senza dopo un lungo periodo esprimendo dopo che non abbiamo avuto il piacere di avere come nostre ospiti
La facciamo con un libro importante a due giorni noi lo sappiamo tutti domenica è stata la giornata nera per la legalità Evelina ricordo comunque della lotta alle mafie e quindi il ritorno in presenza se fa grazie ad Anna libero di dire Abate che presenta oggi il il libro facciata mostro edito da Rizzoli e con lui Gianfranco Donadio e Pietro Grasso grazie ENI auguri a tutti
Grazie
Allora buona buonasera avvenne appena arrivati e benvenuti
Li hanno già presentati chi sta qui accanto a me sul palco senatore Piero Grasso il procuratore Gianfranco Donadio che non sono proprio a caso c'erano fra le persone che
Parleranno vi parleranno adesso di di questo libro del del protagonista di questo libro delle Storie che sono nel nel libro perché nella almeno nella precedente vita della senatore Grasso non so se voi sapete ha fatto il magistrato
Solo per quarantatré anni va be'maschili rispetto ad essa la carriera politica sono
E per cui il costo è questa questa storia queste storie che contengono e almeno sotto il titolo o faccia da mostro le conoscono bene anche perché senza volerlo perché quando ho scritto questo libro fino fino alla fine non sapevano nemmeno che io scrivessi di questa storia però strada facendo
Dai documenti che ho trovato dove dai documenti che sono fra l'altro Corsa
Nota sono pubblici perché depositati in diversi processi per cui sono atti pubblici ma mettendoli tutti insieme
Viene fuori soprattutto la la la voglia che hanno avuto
Grasso e Donativo di cercare di identificare di raccontare
Quando erano alla Procura nazionale antimafia chi era e cosa poteva aver fatto perché quest'uomo
Faccia da mostro ma soprattutto la cosa che mi ha molto
Colpito mi ha appassionato
Guardandolo a distanza di anni alcuni documenti che loro hanno inviato alle alle procure competenti siciliani ma anche calabresi
In cui è competenza magari lo spiegheranno le loro si chiamano atti d'impulso che la procura nazionale fa per indicare per tracciare una strada investigativa suggerire del delle attività investigative su o un argomento e quel quelle tracce questi atti d'impulso
A leggere almeno giornalisticamente sono delle cose
Veramente esplosive
E che ancora oggi a distanza di tanti anni sono attualissime ma anche rilevanti per cui ne è venuto fuori la la storia di Giovanni Aiello questo ex poliziotto
Che era in servizio negli anni settanta la squadra mobile di Palermo
E poi diciamo viene congedato perché a una riceve una ferita colpo di fucile al volto che gli che lo sfregia dal di appunto viene
Una lunga cicatrice sulla sulla mandibola destra è chi lo vedrà in qualche modo in alcune parti della Sicilia della Calabria o alcuni testimoni che lo associano ad alcuni delitti
Ancora oggi misteriosi lo ha definito come faccia da mostro o comunque ad ogni modo ci sono dei collaboratori di giustizia
Ora ho dei testimoni oculari che parlano di uno con la facciata mostro che era
Complice
Di killer
E questo questa facciata mostrò in qualche modo è associata a dei delitti negli nel sul finire degli anni ottanta
Che e hanno riguardato uomini del dello Stato poliziotti ma anche un ragazzo di di undici anni un bambino possiamo definirlo
E quello che ne viene fuori almeno non da quello che raccontano i collaboratori di giustizia non è un mafioso questo questo ex poliziotto non non era un uomo affiliato alle mafie
Ma è un uomo
Che ha in qualche modo al servizio
C'è di Dean qualche entità diciamo h fatto da cerniera fra fra le mafie
Parlo di mafie perché lo vediamo anche con in contatto con la 'ndrangheta eh
Con in Cosa Nostra
Perciò do subito la parola
Ai nostri miei compagni di viaggio di questa sera il libro si apre con una storia che mi è sembrata
Molto importante e che vede coinvolto protagonista il dottor Donadio
Perché leggendo da un un interrogatorio da atti di un processo diciamo ha scoperto che c'era e cioè un ma fiore rosso chiamiamolo così calabrese che aveva iniziato a collaborare con la giustizia si chiama Nino Lo Giudice lo chiamo nel nano
E questo questo 'ndranghetista parlava di fronte al dottor Donadio
Di omicidi di ridicolo se assurde di di di di di agguati fatti di sangue senza aver paura anzi per cui per ore hanno portato avanti tutte le attività criminali e sanguinose che la 'ndrangheta affatto
Finché a un certo punto viene chiesto se conosceva questa faccia da mostro lì si spezza l'incantesimo del del dell'interrogatorio e lì questo è un uomo che non aveva avuto alcun timore nel parlare di omicidi di di stragi di fatti di sangue quando sente il nome di Giovanni Aiello
Invece si mette molta paura e da lì su succedono tutta una serie di fatti molto strani su uno per tutti per la prima volta viene di fatto sequestrato questo collaboratore di giustizia proprio un sequestro di persona
Per farlo ritrattare e per la prima volta accade quello che non era accaduto in precedenza perché in passato abbiamo visto i fatti di cronaca ci hanno raccontato che per far tacere un collaboratore di giustizia
Sono stati assassinati familiari
Addirittura sequestrata anche un bambino
Giuseppe Di Matteo figlio di Mario Santo Di Matteo per farlo tacere
Ecco o diciamo ci sono delle vendette trasversali importanti in questo caso invece viene proprio sequestrato Nino Lo Giudice e dice che se continui a parlare di Aiello
Siamo succederanno delle cose brutte
E questa storia è il libro si apre proprio così raccontando un fatto
Che incuriosisce e Tim fa incuriosire con me un nome è un volto ti può mettere paura più ancora della 'ndrangheta che spara ammazza ecco diciamo niente e miete vittime
Cioè riapro così il libro per cui non so se
Dottor Donadio che spero abbia letto questo libro
Non è magari lo vede diversamente come le ho detto prima l'ho letto due volte
In realtà con un effetto l'effetto d'esordio l'ho vissuto
Come si usa ora quando un libro importante merita attenzione
Si racconta subito un primo quello
C'è una storia prima di quel colloquio investigativo che fu discusso
E voluto da
Dal procuratore nazionale abbia davvero grasso che era il mio campo
Quando procuratore Grasso lavorava a Palermo
Decise di sollecitare un altro colloquio investigativo nei confronti di una di un killer
Di mafia questa volta palermitano e decise di fare di sollecitare quel colloquio investigativo che io espleta i di circostanze po'particolari
Nel nord d'Italia dove si trovava detenuto questo personaggio perché c'era
Una grande necessità di di acquisire qualche ulteriore elemento qualche elemento in più su un duplice misteriosissimo omicidio
L'omicidio di una giovane poliziotto Antonino Agostino di cui certamente lentamente sentito spesso parlare soprattutto in questi ultimi tempi e domicilio ai membri della sua giovane moglie
Ida Castelluccio
Una coppia
Giovanissima pena di entrata dal viaggio di nozze barbaramente ucciso a vita grazia di Chiarini
Ricomincia dal mio punto di vista diciamo la storia quando non lo deve dire la caccia che mi sembra termine eccessivo e forse non adatto a raccontare il lavoro di un magistrato alla storia
Diciamo ricostruttiva di un profilo criminale quello di facciata mostro che nel duplice omicidio di Antonino Agostino e della moglie sembrava essere coinvolto non vado oltre nella vicenda di questo duplice omicidio perché solo una parte del processo e definita e quindi i motivi di cautela inducono a non entrare nei particolari ma si decise allora con il mio capo
Che qui quindi produrrà integrare e precisare di cercare un bandolo
Di questa matassa nel frattempo Piero Grasso era diventato procuratore nazionale avevo dimenticato di raccontarlo è il bandolo di questa matassa
Fu proprio un bandolo informatico un po'perché tutte e due abbiamo questo pallino della modernità applicato alle indagini il bandolo informatico fu questa avevamo trovato
Negli atti della strage di Capaci una
Una pagina che depositata Serego tranquillamente parlare che raccontava attraverso una una relazione di servizio di un carabiniere
Della presenza di un noto terrorista di destra Stefano Delle Chiaie
Nello scenario della strage di Capaci un evento naturalmente estremamente complicato
Anche per una procura nazionale antimafia perché soprattutto all'epoca la programmazione nazionale antimafia non aveva a disposizione un know how informativo
Sull'estremismo militante sul terrorismo militante della dell'estrema destra allora si decise di fare
Un esperimento cioè si introdussero delle parole chiave nel nostro sistema informatico e dopo un po'di di scansioni vennero fuori delle intercettazioni
Le intercettazioni ci condussero a persone fisiche a persone personaggi che avevano sembrava che avessero
Dialogato su argomenti interessanti per noi e mi trovai di fronte ed è questo il PRIT quella ad un broker
Ometterò i nomi non cambia molto un broker finanziario che operava a Palermo e nella Sicilia occidentale
Lo incontrai ricordo bene anche qui in circostanze logisticamente un po'complicate me lo trovai di fronte per celebrano Collodi investigativo ne avevamo parlato con Piero Grasso è e ricordo che non non si avvicini nemmeno in tempo ad intavolare il discorso
Su questo uomo strano diciamo che poi noi definimmo connotato donne in estetismo al Bolton una frase di comodo perché non non sembrava molto elegante parlare
Di un personaggio come un mostro però usammo che sta causando più gentile appena i vivi portai in questa frase Gentile come abbiamo detto questo signore mi interruppe e disse no devo fare io una domanda alle prima si imbatte Plains Siccardi non è molto rituale questo insomma il lavoro che devo fare io che causa mi vuole chiedere lei mi deve dire per favore quindi fu anche cortese per quale motivo ha deciso di farmi uccidere
Non mi era mai capitato sinceramente diciamo un rapporto
Così direttore Franco è naturalmente disse male rientra proprio nei miei programmi indica piuttosto lei perché teme di essere ucciso quando si suona questa corda questo signore era veramente impaurito
Ve lo posso garantire non riesco a descriverlo con particolari letterari sono privo di quest'Calamo felice invece armato diciamo questo bel libro però vi garantisco che sul suo conto non correva una rappresentazione scenica era un uomo veramente intimorito era bastato lire faccia da mostro
Sia pure nella declinazione un po'più diplomatica del dell'uomo
Connotato dall'inestetismi
Era così impaurito che non mi disse quasi niente quella sera quindi nella bisaccia nel rendiconto serale o notturno al mio procuratore c'era ben poco però minimi parlo di una narcotrafficante palermitano
Che che secondo lui era il frequentatore più assiduo di questo personaggio innominato innominabile
Naturalmente Suppressa la decisione di andare a incontrare questo secondo personaggio e qui finisce il picco del
Il secondo personaggio reagì più o meno lo stesso modo del primo
E anche questo sembrò abbastanza significativo però a differenza del primo essendo come dire un criminale più navigato
E apprezzato perché prima
Della marea di critiche che poi si abbatteranno su di lui era stato considerato un collaboratore di di di grosso spessore
Nelle indagini di mafia a Palermo e che era stato uno dei protagonisti i fili di un procedimento penale molto importante per la storia
Criminale e palermitana il procedimento cosiddetto San Lorenzo in cui questo signore il nome lo faccio perché diciamo l'immagine più dei sì meglio definita
Vito Lo Forte con importanti precedenti penali racconto
Una serie di cose di questo personaggio innominabile e questo è il picco del
Il limite opera non sapeva l'identità vera però certi parlavano di questo sia stato faccia la mosso però lui non sapeva diventi picchiarti ma
C'era un dato stupefacente Dida i dettagli che a mano a mano si si raccoglievano intorno a questa persona erano dettagli estremamente selettivi
Per esempio
Queste due tre persone che comincia a non parlarne erano tutte d'accordo nell'indicarlo come un un uomo appartenente agli apparati di sicurezza e precisamente alla Polizia di Stato
Devo anche ricordarvi e questo è un dato che ormai si legge nelle carte processuali e dibattute e depositate che immediatamente dopo quel duplice omicidio un giovanissimo poliziotto
Compagno di lavoro di Nino Agostino si avvicinò eravamo proprio erano proprio nella scena del crimine lì c'erano i cadaveri si avvicinò
Al sostituto di turno e a e alle autorità accorse e disse senza mezzi termini che Agostino il giovane ad un poliziotto Agostino era impegnato nella caccia
Dei latitanti una lavoro un po'pericoloso ma anche un lavoro non comune Berti
Presta servizio nella polizia di Stato perché intenderete bene che si tratta di un'attività
Particolarissima e aggiunse anche un particolare che quel ragazzo che era stato appena ucciso avevo una grande paura una grande paura di un collega
Che chiamava a cura di Deira Dino Turi poi mi spiegarono che questo usò diciamo impreciso del termine stava a significare aveva una grande paura
Di un poliziotto che lavorava nella sezione antirapine della questura di Palermo ora diciamo le coordinate sono piuttosto precise bisogna cercare un poliziotto
Bisogna cercare un poliziotto che lavora nella questura di Palermo anzi nella squadra mobile di Palermo
E bisogna cercarlo tra tutti sulla base di quella
In estetismo al volto e poiché la squadra mobile di Palermo non è una galleria degli orrori attraverso una serie di passaggi che ovviamente trascuro giungemmo alla identificazione di questo signore che per tutti noi deve essere considerato un innocente perché è morto senza essere stato condannato che risponde al nome di Giovanni Pantaleone
Ai
Questo lavoro
Piero Grasso potrà precisarlo duro non più di venti venticinque giorni fu un lavoro molto intenso ma anche ottobre
Ma i fatti che però erano questioni viene associato erano passati già più di vent'anni erano passati certamente fino a quel momento almeno quindici anni e quel nome non era stato mai associato a quel personaggio
Questa circostanza ovviamente non ci lascia perplessi ci lasciò molto
è andata così
Sì
Certamente è andata così poi soltanto nel due mila sette non riusciamo a dare un nome
E devo dire che
La sfortuna di Giovanni Aiello è di avere quelle in estetismo conferma e Sasso definito perché altrimenti
Non ci sarebbe stata la possibilità di di costruire attorno a questa persona dal volto particolare
Poi
Aveva veniva descritto anche questi nessi in estetismo in maniera diversa magari chi appunto però poi abbiamo appreso che era stato un fucile che avevano esploso una di esplose in maniera un po'anomala che gli aveva provocato questa ferita al volto
La parte destra del volto e quindi è stato poi una volta che abbiamo potuto identificare col nome
Da lì poi tutta un'attività di acquisizione di documenti di attivi di ricostruzione ancora più approfondita che ha portato la direzione nazionale antimafia appunto a fare quel famoso atto d'impulso del due mila e nove del luglio ventinove luglio due mila nove in cui abbiamo fornito tutti gli elementi acquisiti e del resto il compito della procura nazionale era questi acquisire informazioni poi darle passarle alle procure per potere
Verificare riscontrare tutti questi elementi e poi potere procedere nei confronti appunto dei responsabili
Quindi queste è stata l'attività che però purtroppo
Non ha raggiunto subito quegli effetti che noi speravamo perché la strada della verità lunga e difficile soprattutto quando c'è un personaggio che viene fuori dalle ombre viene fuori dal
Da tutto un un un passato difficile da ricostruire e devo dire che nonostante la meticolosità della ricostruzione
Sostanzialmente come riscontri documentali come si è trovato ben poco c'è una sembrava che dietro di Luís
Non ci fosse nulla che potesse riscontrare quello che invece veniva detto da coloro che appunto uomo sentito nei colloqui investigativi
E quindi ha difficoltà anche per la procura di Caltanissetta cui avevamo in ma inviato questi atti d'impulso di potere e via via riscontrare
Quello che era emerso
Vedete la strada appunto lunga e io ho apprezzato molto questo libro
Che
Ho definito come una sorta di giallo un poliziesco un un romanzo di spionaggio perché gli elementi vengono e emergendo via via che si va avanti
Si parte da questa descrizione del
Di di di Lo Giudice quindi del dell'incidente di percorso perché e
Badate che
Il
Il collega Andora viva ha subito poi anche delle accuse di avere fatto pressioni per storcere quelle dichiarazioni quindi diciamo l'inquinamento
Sulla credibilità del del collaboratore è stato al punto da coinvolgere il magistrato che lava sentito per fortuna poi che il tutto si è concluso si è accertato ma diciamo
è stato è stato complicato e quindi dicevo questo libro a questo
Questo diciamo fatto assolutamente
Così da da apprezzare perché si va piano piano costruendo l'immagine come delle tessere di un mosaico che via via si mettono apposto ecco perché mi ha mi ha impressionato favorevolmente proprio per la questa lettura per cui ma del resto anche noi
Piano piano andavamo acquisendo elementi che poi nel tempo e con molto tempo e con molte difficoltà
Vedete la verità alle volte fatta di brandelli di informazioni spesso de relato quindi non utilizzabili come testimonianze dirette perché una sentito una certa cosa
Non so come per esempio quello che da cui è nata l'idea di una persona appunto con degli inestetismi al volto che Ilardo un
Una
Collaboratore che doveva essere collaboratore ma è stato ucciso non appena ha manifestato l'intenzione di collaborare che a un colonnello dei carabinieri aveva riferito appunto che c'è erano successi
Dei fatti a abbastanza strani
E
Attribuiva
Molti delle degli omicidio delle dei fatti
Delittuosi che si riteneva fossero di Cosa Nostra anche alla collaborazione di
Apparati dello Stato e quindi da lì nasce il la prima la prima
Citazione di il di questo e lì vengono fuori anche questi particolari
Un altro sul soprattutto sul piccolo Domino no
è una cosa che mi riporta al maxiprocesso in cui ero giudice a latere devo dire che questo omicidio
Ha provocato il famoso proclama di Giovanni Bontate detto così nel corso del processo perché dovete sapere che ne nel momento in cui si iniziò il maxi processo contro la mafia nel del dieci febbraio del mille novecentottantasei
Sì ci fu l'ordine di non commettere più omicidi come se la dimostrazione
Che la mafia non esistesse doveva venire dalla mancanza di visibile violenza e quindi era in atto questa questo ordine di Cosa Nostra di non commettere omicidi tant'è che il primo omicidio commesso fu dopo la lettura della sentenza
E il giorno stesso la sera stessa della lettura della sentenza di il sedici dicembre del mille novecentottantasette allorché un certo imputato Ciulla
Si prese che stava a Milano ma che si presentò presso i parenti che stavano a Palermo con cannoli e champagne e per festeggiare il fatto che era stato scarcerato perché le prove non erano sufficienti ed era stato assolto
E fu ucciso davanti la porta di casa dei parenti perché la tregua era finita
Bene
A te quella finita però nel corso del processo sette ottobre del mille novecentottantasei venne ucciso un bambino di undici anni eccome
Alla mafia non uscire alle donne e bambini
E come possibile una cosa del genere del resto un omicidio non può essere commesso se senza l'autorizzazione della famiglia territorialmente competente cioè queste quelle cose che ci diceva Buscetta diceva contorno bene
Egli stende fuori questo proclama per cui sì al sono imputato e dietro le gabbie Giovanni Bontate fratello del famoso principio di villa Grazia uno dei capi della mafia prima dei corleonesi
E il quale lesse e disse noi non c'entriamo con questa con questo omicidio quindi ritennero più importante
Dissociarsi da questo fatto criminoso piuttosto che continuare nella strategia processuale difensiva per cui ogni imputato di associazione mafiosa si presentava davanti a noi per essere interrogato
E diceva signor Presidente io sono chalet o Chanel No estraneo ce lo sentivamo ripetere tutti perché perché dovevano per far comprendere che non ci fosse l'associazione quindi non conoscevano nessuno dei coi imputati
E invece Giovanni Bontade disse noi non c'è noi chi e allora questo dimostrava che mi il noi era un'entità che
Cosa che fu utilizzata anche per motivare poi siccome se non bastassero
Le la le le condanne che poi ci furono ma penso per recitare quel fatto del piccolo Domino ma il la presenza
Di questa faccia così irriconoscibile no ai la troviamo anche ma sempre attraverso per esempio dichiarazioni de relato quindi cose che sentite da altri ma che ci imponevano di trovare i riscontri
Per esempio per l'omicidio Cassarà l'omicidio Cassarà
Il commissario
Che insieme a Falcone
E al pool antimafia indagava che aveva denunciato e il signor sono belle pagine di su Cassarà in questo libro
E che mettere in risalto come era era aveva avuto il coraggio di denunciare i famosi cugini Salvo nel processo contro per le per l'omicidio chimici per la strage di chi dice a Caltanissetta
Ebbene
Cassarà
Fu
Per fatto segno a centinaia di colpi di Cavacini Coffa
Però soltanto un colpo fu quello mortale
E quel corpo secondo alcune voci appunto che venivano proprio da quel titolo forte che è stato citato dal il collega Donadio
Io continuo a dire collega
E quel colpo era stato sparato con una traiettoria assolutamente particolare come se fosse un colpo singolo sparato da
Da un altro finestra di un palazzo dalla scala di un palazzo di fronte
E con un'altra angolazione rispetto agli altri colpi il che rendeva più ipotizzabile che ci fosse un intervento esterno rispetto a quello dei killer di Cosa Nostra
Che venivano tutti da quel vicolo Pipitone
Che oggi alla ribalta come punto di incontro Cunto punto di partenza dei commandos mafiosi che andavano a fare commettere gli omicidi come quello di dalla Chiesa come appunto quello di Cassarà
E tanti altri ma anche punto di convergenza e di frequentazione dello stesso Aiello dello stesso a faccia dimostro e anche secondo le dichiarazioni
Di qualche alto funzionario dei servizi come appunto contraria
Bene il
Prego va ricordato
Un particolare
No e io ricorda i pedoni mi piace come la definizione del di vicolo Pipitone una strada senza uscita questa nel piaciuta molto allora
Una strada senza uscita ma è un un terra di mezzo che ne ha decretato marciavano a sorpresa perché
Che si può anche delimitare in maniera tale che non entri nessuno ma che si può poi propagare nel resto della città infettando la tutta
E questo io ho pensato a via D'Amelio
Che è una strada senza uscita con un muro dietro il quale si sono nascosti coloro che hanno pressato il il più telecomando quindi questa mi ha fatto venire in mente questa definizione della strada in crescita Colli alla meglio ecco questo parallelo
Ma comunque adesso quindi i fatti
Una presenza viene viene data all'Addaura per esempio
Addaura nella villa dove Falcone
Passava le vacanze
Villa
Chi d'
Io ho visto che ovvi crisis sono andata a trovare Falcone in quella villa e ricordo ancora Francesca Morvillo
A cui dicevo
Ma è bellissimo il panorama che si vede
Da questa da questa villa la da ora con tutto il mare di fronte la costa palermitana
E lei mi con un'aria devi vedere come diventa fra poco incominciò avvenire la notte
Il buio
E tutti lo minato dall'i fari per la sicurezza per le appunto
E che davano un aspetto lunare a questa a questa villa di notte e quindi la la sensazione particolare di come si trasformava tra il giorno e la notte
Ma dico che si sono particolare appunto della memoria che ne hanno fatto venire queste racconti su questi su questi fatti
E quindi
Ecco io ho ho potuto apprezzare moltissimo questo intanto questo amarcord che mi hanno provocato il libro ricordando appunto tante cose e poi questo
Ricostruzione
Che alla fine da questa immagine
Che però si conclude
Non come i libri di spionaggio o i libri polizieschi che danno la soluzione
Ma rimane così aperto il mistero per un infarto che qualcuno ha definito un infarto di Stato
Sì infatti questa storia della morte di Falcone ed eventi di Aiello e è una saremo molto complicata
Questo cittadino che morì in innocente muore d'infarto
Il libro di lire Abate a un'ammissione evidente quella di evitare per strada Marazzi a memoria altrimenti come lo abbiamo scoperto lo avremmo in un attimo dimenticato
Forse la speranza di molti era proprio che lentamente dietro le quinte Giovanni Pantaleone Aiello scomparisse
Emanò è un momento fa è uno dei pochi a cittadini di monto auro che non viene diciamo seppellito secondo una tradizione molto diffuso nel Sud dell'Italia ma viene cremato e quindi noi non solo non non voglio non possiamo più interrogarlo in futuro perché è deceduto ma non possiamo neanche interrogare il suo porto
Non è che abbia nella mente
Qualcosa di assimilabile al processo al Papa formoso
Che peraltro morì avvelenato pure lui o meglio lui certamente il peso papà Mohammed poco dopo la metà dell'Ottocento venne processato da morto
Perché all'epoca il diritto canonico consentiva anche questo tipo di processo incerto a far a ad Aiello non si potrà far loro Aiello ha giocato un tiro incredibile che ho come dire meglio capito e ricostruito leggendo le pagine di Lirio Abbate così a mente fredda finita la passione e l'ansia dell'indagine ha disseminato il suo percorso di strani messaggi
Tutte le persone intorno a lui avevano dichiarato che una volta lasciata alla questura di Palermo Aiello non aveva mai più messo in Sicilia
Però Aiello che ben consapevole di essere indagato
Per un piccolo verosimile incidente di percorso quando andarono a mettergli una microspia un vicino di casa disse ma che fa lei sul petto di Giovanni
Parlo di una scena notturna immonda auro Marina anche rimasta come dire meno nota e che da il segno di banda fortuna
Se così si può dire abbia perseguitato il Giovanni Pantaleone Aiello quindi era ben consapevole di essere indagato Nones faceva mistero
Le poche intercettazioni funzionanti hanno attestato che lui individua ove i colori delle automobili dei furgoni insomma era rimasto un abile poliziotto è bene
Con questa consapevolezza ci ha lasciato dei messaggi il primo messaggio
Molto stranamente
E dato da una da alcuni biglietti del traghetto che sono HR con una data il due mila undici quindi una data molto successiva al suo distacco dalla Sicilia che attestano un fatto completamente diverso rispetto a quello che di era stato dichiarato da tutte le persone vicine a lui ma devo dire Livio questo quel questo scherzo di lasciare in un'abitazione dove era inattesa della perquisizione questi due biglietti del traghetto mi ha fatto molto pensare
E dopo un po'vivi inflessioni ne ho parlato con Piero Grasso qualche volta mi è venuto alla mente un altro biglietto di traghetto che con altrettale diciamo fredda determinazione qualcuno aveva lasciato in un borsello
Il merluzzo Amoruso borsello di Chichiarelli e quel biglietto di traghetto a della stessa linea e della stessa tratta e villa San Giovanni Messina si trovava nel
Borsello di questo personaggio misterioso il complicato che che attraversa la vicenda Moro come una mente ora e che riporta alla mente un'altra meno meno importante dichiarazione del mafioso Ilardo del mafioso di cui ha parlato Piero Grasso prima
Del mafioso che all'orecchio del colonnello Riccio racconta le gesta di Cosa Nostra nissena e fa catturare ben sette importanti esponenti di Cosa Nostra quel biglietto
Delle linee Caronte secondo Ilardo e
Rappresentano il luogo in cui i vertici della 'ndrangheta e i vertici dei servizi segreti possiamo aggiungere deviati svolgevano i loro sunniti ebbene
Giovanni Pantaleone Aiello inattesa della veri di questa agognata perquisizione lascio due di questi biglietti
Ma fece anche altre cose un po'strane devo dire che mi hanno fatto molto difettare le ho messe in fila
Durante la lettura del libro di Livio scrivono altro libro sia potrà uguale anche dove il sussidio ha fatto trovare i attendendo l'arrivo della polizia una quantità enorme di ricevute bancarie per una e lo scrive Servilio Lollo ricostruisce con precisione circa un miliardo delle vecchie lire
Una cifra assolutamente incompatibile con lo stipendio di una guardia di pubblica sicurezza che un po'Huff pezzo narcisista doveva però averlo
Perché nel mille novecentonovantuno fece acquisti comprova una range Rover a benzina ce n'erano pochissimi in Italia
Possiamo dire che a noi li abbiamo contate tutte tutte quelle importanti perché non abbiamo trovato quello che dicevamo noi e ora racconteremo della macchina mancante che non è un giallo nel giallo e con questa macchina che all'epoca costava ottanta milioni di lire
Stiamo varando e mille novecentonovantuno quindi si presentò all'Arenella a fare sfoggia visiterò Giovanni Aiello ci ha tirato ancora un altro giro
Vorrei dire ancora più un mancino dei primi due e che potrà essere sicuramente ha colto nella prossima edizione del libro di Lina incontrò due giornalisti colleghi Di Livio che erano andati a scovarlo a montarlo
Marina Palazzo Salvo Palazzolo e
E aree Attilio Bolsoni che Gall Arona colloqui
Improvvisamente Aiello e nessuno glielo aveva chiesto di questo mi sono sincerato andò a parlare dei suoi trascorsi possibili trascorsi nella vicenda del Piano Solo
Qui io ho avuto una difficoltà perché ho avuto difficoltà a ricostituire le date però sembra esfoliante libero di Lirio Abbate ho trovato un'altra strana tentazione scrive in questo libero sempre progressivamente suggestivo e del proprio così una pagina
Difficile questo poliziotto questo semplice il poliziotto di Palermo
Che poteva essere anche come dire attivo ma era un semplice poliziotto di una squadra mobile non certo impegnata
In nel contrasto al terrorismo vergogna note negative né parlarne in serata a Roma comun hanno una serie di note negative di di rimbrotti rimproveri vari viene mandato niente meno che ha
Genova
Per partecipare ad una attività
I riconducibile al sequestro Sossi
Tutti voi sapete che sorsi
Nel mille novene sequestrato nel mille novecentosettantaquattro
Io mi mi sono trovato sulle ore questo sequestro Sossi perché alla Commissione Moro guglie deputato Gero Grassi ce ne parlava sembra e quindi prevedo altri componenti della Commissione che lo ricordano come me
E allora il perché Aiello va
A Genova durante il sequestro Sossi forse uno spiraglio c'è
E lo spiraglio forse c'è proprio delle carte della Commissione Moro perché in quelle carte noi abbiamo
Organizzato e ricostruito
La una vicenda di un cosiddetto nucleo rappresaglia che era un'unità ombra costituita dal Sid nel mille novecentosettantaquattro che aveva un compito ben preciso dopo vi dico come viene viene fuori questa cosa perché altrimenti di cui apparire inverosimile il compito ben preciso era quello via andare dove si trovava sorsi lasciare nel covo dove era custodito Sossi l'avvocato Lazzari vigna che era un famoso penalista
Genovese avvocato il difensore di molti brigatisti rossi e di Fabiani trovare morti tutti e due
Questo racconto del nucleo rappresaglia che doveva essere composto da poliziotti e carabinieri se non vado errato due e due non è un racconto
Non è un'invenzione nel una un'avventura giornalistica eh
Di si trae dalla dallo studio vede i diari di Micelli
Del direttore del SIT io sfogliando quella pagina Livio di questo strano inconsueto viaggio di un poliziotto del profondo Sud mandato non si sa va bene a fare cosa
Ho subito pensato all'autorevole tra l'altro hai fatto bene a dirlo questa cosa non ha potere di cominciamo magari dire primaverile meritevole libero però ce l'aveva Scalfaro tirando fuori adesso era quello non sapeva che stavo scrivendo è vero innovatore è vero che non abbiamo trovato il suo viaggio a Genova che non è nel suo infatti nel suo curriculum di servizio non esiste noi
Lo becchiamo perché
C'è una prostituta che va a denunciare un furto e alla questura di Palermo a Bruno Contrada
è
Da accertamenti che ha fame c'è dove sta in questo momento a Yellow ecco le dico ostaggi erano va chiamata la questura di Genova quello è l'ha con questa è l'la potenza del giornalismo d'inchiesta chiarito però Cefalonia degli dobbiamo però la Teresa nel nel libro però l'associazione viaggio a Genova viene prostituta straniera di Alberto sì sì sì però l'associazione viaggio a Genova
Nucleo rappresaglia diario segreto ovviamente del direttore del servizio
Segreto militare ti posso garantire estorta solo dopo aver letto il tuo libro quindi appena allora possiamo giustificarlo così non è stato un primo benefico riflettore la lettura del più libero va bene allora io vi ringrazio i tempi sono tandem bici per cui però questa cosa questa analisi meravigliosa ne farebbe un uso per le prossime edizioni
Ringrazio il senatore procuratore dottore Grasso per per tutto quello che ha fatto in precedenza per quello che ha che che che che ci ha raccontato oggi e che comunque questa facciata da mostro
La conosciamo perché loro c'hanno creduto hanno insistito e ringrazio dottor Donadio perché ci ha lavorato moltissimo e come diceva
Piero Grasso proprio in virtù di queste cose hanno tentato in tutti i modi di bloccarlo giudiziariamente parlando per fortuna c'erano le registrazioni degli interrogatori hanno capito che quello che è
Che avete fatto era proprio la la pura è è trasparente realtà dei fatti nessuno era stato costretto Massi denota dall'audio
Che lui che che il nano ne aveva paura tantissima e quindi è una storia ancora che dobbiamo capire bene ma soprattutto la cosa che che mi piace ne parlavo prima con Piero Grasso che in Libia ogni tanto portano a illuminare persone nascoste persone che vogliono essere dimenticate storie che vogliono essere abbandonate questa è una storia che non si può abbandonare
E che dobbiamo ancora chiarire posso dire cioè esclusi ora una cosa beh questo libro è un contributo
Che ci dà l'idea di come
In questo quel periodo terribile delle stragi che non ha uguali in un Paese democratico e civile che va appunto dalla secondo me dall'attentato all'Addaura del ottantanove alla strage all'olimpico fallita del novantaquattro ma con Falcone e Borsellino le stragi di via Paolo Firenze Roma Milano Formello eccetera eccetera
Pensate dieci stragi in in pochissimo tempo non sono qualcosa e la strage
Vedete è una destabilizzazione che ha fatto cosa nostra un terrorismo eversivo che però non ha fatto solo Cosa Nostra e questo libro da un brandello
Di il contributo a questa tesi delle presenze Esterne
Perché fra l'altro contemporaneamente per delle convergenze parallele nel nostro paese nel novantatré c'erano tutta una serie di atti di strategia della tensione che non si capisce perché
Non venissero collegati a quella che era la strategia e la tensione di Cosa Nostra alludo alla FIAT cinquecento trovata qui all'angolo di via Sardini
Nel nell'India il giugno del novantatré al blackout nella notte delle bombe a Palazzo Chigi alla dell'idea della a a del progetto di Isis di andare a occupare Saxa Rubra la RAI della Falange armata del insomma tutto una serie di attentati con
Scatole con esplosivi di sui treni però senza il detonatore cioè per creare quel clima e allora io penso che sì i certamente c'erano delle rivendicazioni di Cosa Nostra per ottenere in cambio attraverso questa trattativa di cui si parla per cui ci sono processi certamente c'è stato questa attività però rimane da comprendere chi si è avvantaggiato di tutto questo cosa è successo perché certamente Cosa Nostra è stata danneggiata
Pensate che dopo assaggio di Falcone è stato emesso un decreto legge che dava dei poteri enormi agli inquirenti è molto repressive nei confronti di Cosa Nostra e c'erano delle perplessità in Parlamento
E invece si accelera la strage di Borsellino e si accelera e quel e quelle norme diventano legge
Senza nessuna possibilità quindi un danno all'organizzazione Cosa Nostra perché veniva collaborazioni pentito il quarantuno bis è tutta una serie di strumenti contro appunto Cosa Nostra
E però
C'era anche la possibilità di di altre entità
Esterne di cui ancora dobbiamo conoscere appunto forse qualcosa in più perché la storia di questo Paese ha bisogno di verità e giustizia lo dobbiamo soprattutto alle vittime e al nostro Paese grazie
Grazie tante buona serata grazie ancora grazie Piero Grasso cioè Franco Donati
Allora