Nuovi lavori o nuove servitù? Diritti e tutele nelle nuove frontiere del lavoro

Va bene allora possiamo incominciare i lavori della nostro convegno prego tutti coloro che stanno seguendo dal canotto di spegnere i microfoni e quindi lo terranno aperti solo coloro che interverranno da morto saluto anche a nome del Coordinamento nazionale di Area democratica per la giustizia dopo il benvenuto alle persone che sono qui presenti a coloro che ci seguono da fare moto
Porgo un particolare ringraziamento alla primo presidente della Corte di Cassazione credo purtroppo introduca la lectio magistralis di Giovanni Amoroso illustre giudice costituzionale che c'ha onorato
Della sua presenza ed il suo contributo ringrazio sentitamente gli stucchi e i relatori moderatori che animeranno le sessioni del nostro convegno in cui saranno affrontati i profili più squisitamente tecnico giuridici dal nostro tema ma che costituiscono il contesto a partire dal quale necessariamente deve svilupparsi il dibattito politico sul nostro tema
Al dibattito politico abbiamo dedicato un'importante e ricca tavola rotonda cui prenderanno parte illustri ospiti ai quali va davvero la nostra gratitudine per aver accettato l'invito radio radicale sta registrando i nostri lavori ringraziamo carioca amicale per la collaborazione e per l'attenzione che c'ha sempre prestato
E intanto anche per il lavoro che fa pochi temi non solo nel diritto del lavoro ma nella società tutta possono ritenersi oggi così attuale come quelli da lavoro nella giga economi l'economia dei lavoretti che tuttavia non è più un fenomeno
Qui di modeste dimensioni
Ma è un ma fenomeno che a partire dall'ultimo decennio ha conosciuto una notevole espansione nel contesto nazionale e a livello globale
Con numeri che sono essi stessi a dimostrazione della complessità del fenomeno di difficile quantificazione
Sia per le caratteristiche di questi lavori
Per la difficoltà di censire un lavoro che spesso così precario volatile
Dopo un anno in più di questa pandemia questa realtà e si è esponenzialmente sviluppata
Quello dei writers certamente il fenomeno più noto della GP economi
Per cui vi è stata anche una maggiore espansione una maggiore emersione anche in ambito giurisprudenziale
Ma quello dei writers costituisce solo la punta dell'iceberg perché l'economia dei lavoretti riguarda ormai numerosi settori dell'economia dalla logistica al commercio nazionali a distanza
Tanto che è stato efficacemente detto che dalla G che economi sia ormai passati ad una situazione in cui l'economia stessa si è fatta Jing e con essa una parte importante del mercato del lavoro
E se consideriamo quale comune denominatore il precariato la flessibilità spinta le basse inesistenti soglie di tutela
Lo spregiudicato del cottimo da un lato e dall'altra di impiego delle tecnologie mobile dell'informatica in funzione anche della gestione del controllo e del lavoro
Vediamo che il fenomeno ha una portata ancora più ampia e soprattutto costituisce una parte importante delle nostre prospettive future del lavoro
E c'è un altro dato di riflessione che non va trascurato se infatti fino a qualche anno fa i lavoretti riguardavano precari appartenenti alle più giovani generazioni di lavoratori a cittadini extracomunitari cioè categorie fragili di lavoratori che faticavano a fare ingresso nel mondo del lavoro tradizionale oggi siamo di fronte ad una questione che non è più solo generazionale o etnica ma si tratta di una realtà che coinvolge nel mondo milioni di lavoratori
E centinaia di migliaia nel nostro Paese
E li coinvolge in modo transgenerazionale e in maniera trasversale finendo per essere per alcuni anche l'unica via possibile dunque i Collocamento
Dopo l'espulsione dal mercato tradizionale del lavoro le conseguenze della pandemia anche su questo versante hanno fatto registrare un balzo in alto in avanti della GT economi e tutto fa pensare che
E fa presagire che questo dato non potrà che accrescersi nel prossimo futuro ampliando così
La forbice della diseguaglianza
Per la profondamente diseguale redistribuzione dei profitti che questa economia genera siamo dunque di fronte ad un nuovo mercato del lavoro
E ad un esperimento sociale senza precedenti
Senza precedenti perché l'elemento chiave di questo nuovo mercato ed impiego massiccio della tecnologia rilevazione tecnologica applicata all'informatica e alle telecomunicazioni è stato infatti il fattore di dell'ordine chiave dello sviluppo della globalizzazione moderna perché atteso possibile l'abbattimento di moltissime frontiere con la virtualizzazione in tempo reale della relazione tra gli attori sociali indipendentemente dalla distanza fisica
Molte imprese si sono fatte protagoniste di questo cambiamento attraverso l'applicazione delle nuove tecnologie alle strutture aziendali
E sono riuscite a raggiungere degli standard di efficienza organizzativa e di controllo dei fattori della produzione a distanza che un tempo sarebbero stati davvero inimmaginabili
L'impresa che hanno colto questa straordinaria opportunità data dalle tecnologie applicate hanno organizzato enormi profitti si stimano un secondo alcuni in ottantadue inoltre ottantadue miliardi
Hanno acquisito soprattutto una capacità di controllo di interi settori del mercato e la capacità di operare sull'intero scacchiere mondiale
La loro posizione consente anche di giocare nei vari contesti nazionali con grande disinvoltura
Con capacità di pressione di orientamento nelle scelte dei governi di acquisire forti vantaggi sul piano fiscale con effetti di pregiudizio sul terreno della concorrenza verso i competitori locali
La tecnologia però che ha tanto Avantaggiato questa impresa non affatto migliorato le condizioni di lavoro
Dei lavoratori della G che economico me diventata uno strumento per determinare controllare attraverso le piattaforme gli algoritmi non soltanto il tempo del lavoro ma anche chi lavora e chi no
E per da premiare a fonte di Coco ispettivi bassissimi margini di performance per raggiungere le quali i lavoratori devono mettere spesso Asterio Kerpen taglio la propria sicurezza e la propria salute
Un sistema che nella sostanziale deregulation attuale offende vulnera la dignità del lavoro
In una società democratica i lavora un fattore fondamentale per il progresso civile ed economico
L'Italia
Quindi non a caso recita la nostra Costituzione è una Repubblica fondata sul lavoro così sancendo un non solo una legame inscindibile tra democrazia e lavoro
Ma sottintendendo che la democrazia per essere tale deve garantire anche diritti sociali ed economici e la dignità del lavoro come pure afferma
L'articolo trentasei della Costituzione
L'azione di difesa e promozione della dignità del lavoro investe non soltanto il legislatore ma le istituzioni riesce ad iniziare dalla magistratura
Le istituzioni oggi sono chiamati a diversi livelli a confrontarsi con questa nuova realtà
Non esiste ha detto a Natalino Irti un ordine naturale nel mercato ma esiste un ordine giuridico del mercato il nostro ordine giuridico quelle norme di tutela quegli statuti che nel tempo abbiamo messo in campo per assicurare salute sicurezza e dignità del lavoro faticano oggi a fare i conti con questa nuova realtà del lavoro perché S sono difficili da approcciare con le categorie paradigmi tradizionali
Prova ne è la timidezza delle jeep datore
La difficoltà del sindacato prova ne sono le diverse soluzioni che le corti nazionali hanno finora dato alle domande di tutela di questi lavoratori e però va bene da ultimo lo stesso intervento nella materia della magistratura inquirente
L'inadeguatezza e l'insufficienza dell'ordine giuridico attuale rispetto a questi fenomeni nuovi rischia di aprire la strada ruoli di supplenza da parte del giudice e persino dello stesso pubblico ministero
Ma ciò inevitabile nella situazione data perché i giudici di fronte alla domanda di giustizia non si possono sottrarsi al dovere di dare una risposta e per farlo si trovano a sperimentare la capacità ordinante della fattispecie le fattispecie
E la tesi Rienza delle tradizionali categoria ad iniziare da quella della subordinazione dell'autonomia ed al complessivo sistema delle tutele tradizionali
I magistrati aspirano ad occuparsi dell'interpretazione della norma e all'azione creativa nell'ambito del perimetro che l'interpretazione stessa traccia
Non amano invece il ruolo di supplenza consapevoli della scivolosità dei crinali su cui questa si muove
Siamo convinti che le forze in campo la peculiarità di questo fenomeno la necessità e l'urgenza di assicurare tutela a vaste fasce di lavoratori lavoratori che sono se i lavoratori sono la parte debole del rapporto di lavoro e così s'è stato tradizionalmente questi lavoratori sono ancora più deboli sono una parte debolissima di quel rapporto di lavoro
Esso richiede evidentemente oggi un nuovo intervento calcolatore
Eventualmente anche di drappi da parte di diverse fonti al sul piano del anti immanente all'interno del contesto nazionale
Ma alzando lo sguardo anche a livello globale attraverso accordi degli Stati per affermare a livello globale un sistema minimo di tutele che garantiscano la dignità del lavoratore
Questo convegno vuole avere questa finalità nella consapevolezza della complessità di questo tema della sua centralità dell'importanza dell'importanza che assumerà soprattutto nel futuro
Abbiamo cercato di dare il nostro contributo enucleando i temi le questioni nodi se possibile speriamo individuare questa sera alle possibili soluzioni per offrire alla riflessione
Dei tecnici dei magistrati degli avvocati dei docenti
Della magistratura che è con l'esistente deve evidente ed evidentemente operare e con la politica che sarà il sindacato che saranno chiamati a fare delle scelte che però per tutti appaiono evidentemente non più rinviabili vi ringrazio dell'attenzione passo la parola Tiziano compilate Tiziana Jupiter presidente di sezione della del Tribunale regionale di Roma non che la modista di lungo corso
Accettato con con grande onore di cioè fare una brevissima presentazione di questo convegno
Anche perché va be'lei ricorderà
La presentazione che ne ha già fatto Cristina
Assolutamente sufficiente a delineare
Qual è soprattutto lo scopo e l'intento di questo pomeriggio chiesto treno insieme a
Non sta lì
Personaggi
Tutti
Che in qualche misura si sono occupati di
I ruoli DiVersi del diritto del lavoro
Non personaggi persone che non hanno bisogno di alcuna
Presentazione specifica ma che dimostrano con la loro presenza qui
Di la particolare
Peculiarità attualità importanza del tre del tema che trattiamo sì
Un tema che coinvolge il mondo del lavoro
Un mondo del lavoro che come è stato già detto si trova davanti a fenomeni nuovi e che investono e sono capaci di modificare radicalmente l'economia ma soprattutto sono in grado e lo stanno dimostrando di disgregare
Il sociale Conte
Si tratta di manifestazioni del lavoro che sono inserite in un sistema economico dove le prestazioni lavorative stabili sono praticamente ormai azzerate almeno quelle di nuova costituzione
E quindi quelli che un tempo erano considerati ho chiamati i famosi dipendenti a tempo indeterminato praticamente non esistono più come nuovi assunti
Questo perché perché soprattutto l'offerta dei prodotti e dei servizi avviene oggi quando c'è la richiesta o come ormai siamo abituati a sentirci dire on demand
Il diritto del lavoro che è nato per governare per qualche modo regolamentare i fenomeni economi economici ai fenomeni sociali oggi si trovava dis di fronte ad una svolta che non sono io a definire epocale una di quelle svolte che sono che devono cambiare il modello del diritto del lavoro
Perché quell'anche
Viene definita G che no non mi economia di con di condivisione si basa su una massa di persone
Il più delle volte non qualificate
Che spesso provengono da contesti migratori o da situazioni sociali svantaggiate e questo ha una pesante ricaduta
Sul sistema sociale perché siamo di fronte a un nuovo problema un nuovo proletariato
Dove la precarizzazione però non costituisce l'unico elemento disfunzionale con il mondo del lavoro precedente perché è questo perché manca per esempio la figura del datore di lavoro come siamo stati abituati finora a considerarlo noi o di un preposto del datore di lavoro nelle aziende di grandi dimensioni
La persona che impartisce direttive di Intra obbedì oppure la persona alla quale ci si rivolge direttamente per qualunque tipo di richiesta
L'interfaccia in questi settori è con una piattaforma digitale
Senza altri intermediazioni
Da piattaforma digitale dalla quale si viene anche valutati celle terzo romanzo le prestazioni vengono valutate secondo algoritmi quindi siamo di fronte veramente ad una radicale modifica del sistema come noi lo abbiamo conosciuto finora
Quello che manca in questi settori e di questo si parla di fenomeno di Huber Ytzhak Silone in tutti questi settori che non riguardano però solo il trasporto come diciamo la impresa che lo ha fatto nascere cioè la Huber
Mancano e sono assenti tutte le figure intermedie che sperano tipiche di un'economia del mercato industriale
Dove però era anche possibile avere delle prospettive
Perché si cominciava dal basso ci si poteva costruire una carriera si poteva crescere professionalmente e soprattutto si poteva crescere anche economicamente
Questi moderni
Al contrario oltre ad andare Sempre verso una diffusa precarizzazione
Sono connotati da un aumento della povertà dei lavoratori
E questo non solo purtroppo solo in questi settori
Emergenti ma anche dei lavoratori impegnati in occupazioni più stabili o in occupazioni più tradizionali forse
è un mondo del lavoro che ha visto aumentato anche grazie alle nuove tipologie di occupazione anche il proprio bisogno di sicurezza
Che per questo dovrà essere declinato quindi su modelli nuovi
Di questo e di tanto altro vogliamo parlare oggi con un programma che come avete visto è intenso e articolato
Con momenti che saranno dedicati all'analisi e alla felicità dei problemi dei profili di tutela cominciando ovviamente dalla tutela costituzionale del rapporto per proseguire poi affrontando anche specificamente gli aspetti relativi alla sicurezza come abbiamo visto sono centrali
Seguirà poi un momento dedicato ai contenuti della tutela giudiziaria
Impegnata quotidianamente ad affrontare garantire i diritti dei lavoratori in contesti nuovi un compito non facile ove le norme non sente risultano adeguate e come ci verrà illustrato non sessantatré sono conformi ai principi costituzionali ma anche ai ed anche ai principi è unitario
Concluderemo quindi i lavori con una tavola rotonda affidata ad una riflessione sulle prospettive
Perché anche de iure condendo vogliamo farci carico delle nostre responsabilità di cittadini sempre attenti osservatori della realtà che in questo settore sta cambiando così velocemente
Dopo quindi la parola al dottor Piero Curzio primo presidente della Corte di Cassazione lasciatemelo dire
Anche di lavorista diciamo così come ci chiamiamo tra di noi di lungo corso
Che presenterà la lectio magistralis di Giovanni Amoroso grazie
Grazie
Grazie per l'invito e grazie per la per organizzato questa iniziativa bellissima grazie per avermi dato la possibilità di il limite qualche Barron Landi introduzione della lezione di Giovanni Amoroso credo che sia stato molto giusto
Cioè e intelligente
Nell'impostare una riflessione sul lavoro il partite da una riflessione sulla Costituzione
Il lavoro profondamente cambiato come fenomeno negli ultimi decenni
Le leggi e le istituzioni su uno sempre più inadeguate nella regolamentazione di questa trasformazione hanno perso chiarezza e lucidità regolativa
La Costituzione rimane onorevoli partenza nulla prospettiva di riforma delle regole legislative
Il cambiamento del lavoro è il frutto di una metamorfosi dovuta Attardi per fattori ed estremamente profonda
Citarne solo il principale dei la globalizzazione
E la concorrenza internazionale per cui il mondo è diventato un mercato globale in cui c'è sempre un bambino in qualche paese sperduto che può uccide una maglietta all'intreccio inferiore
Le tecnologie
Chiarlo eliminato intere figure professionali
O hanno trasformato aumentare ogni anno crea e a vostre che e difficile
Inquadrare e che ancora più a monte e difficile mettere fuoco
E poi la crisi economica iniziata nel due mila e otto e in qualche modo dalla quale in qualche modo non si è mai del tutto uscì litigi
E dove sempre usciti siete usciti con una polverizzazione di ricchezza e povertà
E poi infine la stessa pandemia che ha creato nuove sperequazioni e nuove e nuove povertà
Tutto ciò impone di ripensare il sistema non solo come regole ma anche come strumenti di interventi per dare effettività alle tutele del la bontà nella Costituzione
Con me di qui a poco Gianni Amoroso cinque ricorderà troviamo i principi guida la Costituzione la nostra Costituzione e intessuta sul lavoro lo Statuto Albertino non citava mai perché il termine lavoro e così la maggior parte delle costituzioni
Per prima nella nostra che invece al lavoro fatto un timbro ricevimento ve lo fa
Ovviamente nell'articolo quattro
Che doveva essere inserito nei rapporti economici e poi sulla base di un dibattito interessantissimo humour intatto in avanti fra i primi principi enunciati nel testo costituzionale
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto
Lo fa nell'articolo trentacinque
In cui anche lì all'esito di una discussione importantissima in cui svolse un ruolo fondamentale un parlamentare di trent'anni alto muro
Sì decise di utilizzare una rivoluzione ampia di lavoro da tutelare in tutte le sue forme ebbe applicazioni così è scritto nell'articolo trentacinque
E è interessante notare quanto la sì costituzione sia moderna nel dare questa definizione così ampia
Che oggi ci permette di coprire situazioni nuove molto giù diversificate
Non tutte riconducibili nello schema tecnico cono giuridico della subordinazione
E il terzo punto
Il rapporto tra lavoro e democrazia ore leggiamo l'articolo
Uno della Costituzione ore uno chiamo che vie umbra vi sono tre con cioè l'Italia è una Repubblica democratica primo concetto fondata sul lavoro
Secondo concetto la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti della Costituzione
Il lavoro nella presentazione della carta costituzionale viene addirittura prima della sovranità è un'affermazione molto impegnativa anch'essa frutto di un dibattito all'interno della costituente particolarmente importante l'affermazione per cui una democrazia per essere tale deve rispettare e fondarsi sul lavoro una società senza lavoro
O con un in lavoro sfruttato non tiene con me democrazia
I costituenti erano consapevoli di tutto ciò
Perché la Costituzione è stata scritta come tutte le importanti costituzioni della storia all'esito di una tragedia
E questa tragedia
Quel dopo la tragedia che rende le persone mortalmente più forti e determinate
Quel Dumbo tragedia non significa solo dopo la guerra ma significa gruppo qualcosa di ancora più profondo che in qualche modo spiega la guerra e c'è da dire devastazione del sistema economico finanziario
Le politiche recessive la disoccupazione di massa ci avevano dato luogo a populismi e democrazie o forme di Autori l'autismo e a intralcio Cook
Dei costituenti
Cioè seppero trovare una corta dopo perché la Costituzione e gli auguro un buon lavoro che essa contiene furono approvate al che dissi ma maggioranza seppero trovare un accordo che è stato il patto e adesso poi prossimo negli anni successivi la ricostruzione di un Paese che irrita in ginocchio
La situazione attuale e di un Paese profondamente drogato e dalla Costituzione bisogna ripartite credo quindi che la riflessione che ci proporrà
Grande giudice costituzionale un laburista di lungo corso con me
Gianni Amoruso sia per nuovi estremamente impostato grazie cedola per loro la al presidente amoroso
Se può sorprendere quindi subito la parola non senza salutare tutti imprese enti organizzatori collegati daremo o cominciavo a ringraziare naturalmente chiesto
Curzio primo presidente della Cassazione e amico da lunga data
Per la presentazione e il presidente Marcello Basilico per avermi coinvolto in questa iniziativa oltre per ringraziare gli altri
Che pure si sono prodigati per rendere possibile questo evento la locandina crea delle aspettative dico subito
E andranno deluse perché sarà una lectio minore forse neanche una lei siano ma una carrellata di Ray del pronunce della corte la corte costituzionale che si è resa protagonista
Direi in questo
Scorcio di tempo soprattutto negli ultimi due anni e qui il
L'attenzione va
A pronunce che sono intervenuti del sulla tutela reintegrato a Oria
Pronunce che hanno inciso sulla misura della tutela indennitaria entrambe nel caso di licenziamenti illegittimi
Sul sui licenziamenti collettivi
E anche
Su profili processuale
Tutto ciò anche in in dialogo direi con la corte di giustizia che in questo stesso biennio oppure è intervenuta con due pronunce
Significativa l'ultima delle quali molto orientale del mese scorso
Quindi concentrerei focalizzerei il la mia attenzione su su questi aspetti che riguardano più strettamente il la disciplina del vicenza manco a partire dalla disciplina della reintegrazione
La reintegrazione
L'anno scorso avrebbe dovuto celebrare i cinquant'anni dell'articolo diciotto dello dello Statuto
In Maida allora il
Il la questa norma centrale nella per la tutela del lavoro
è stata modellata Direi
Dal da più fattori
Il legislatore che è intervenuto
Più volte anche se a distanza di tempo
La prima volta nel mille novecentonovanta con la legge centootto ma gli interventi diciamo
Più significativi e più attuali sono la legge Fornero la cosiddetta legge Fornero la Regione dodici del due mila dodici il il Jobs act attuato nel decreto legislativo ventitré
Del del acquisti stante legislativo ma l'apporto della giurisprudenza di legittimità soprattutto ora è stato
è stato particolarmente significativo e importante e si è snodato secondo direi una uno sviluppo un o parabolico ha disegnato una parabola prima ascendente coi e poi discendente in realtà come del resto è stata anche la legislazione la le norme
Sono state quindi parte riscritte
Quindi il in particolare la la riforma del due mila dodici e poi quella del due mila quindici sono sono interventi che hanno perimetrato nuovamente la integrazione che è diventata la tutela a questo punto residuale rispetto alla concorrente alternativa tutela indennitaria compensativa che ha preso il ruolo di garanzia Standa e dicevo delle pronunce della corte intervenute in questo biennio due hanno riguardato per la la reintegrazione dell'ultima in ordine di tempo
La sentenza cinquantanove del di quest'anno quindi molto recente del mese scorso in realtà
Che è intervenuta sull'articolo diciotto riformulato
Dalla legge novantadue del due mila dodici così come ha fatto anche l'altra pronuncia che ricordavo diciamo in abbinamento
Della sentenza ottantasei del due mila diciotto profili DiVersi
Che hanno interessato diciamo la nuova edizione ignizione
Introdotta dalla riforma del due mila dodici
Prima ancora e quindi dell'ulteriore modifica poi della decreto legislativo sul contratto di lavorare tutte le crescente il sentire cinquantanove quella più recente anche attuale e ha dichiarato l'illegittimità costituzionale
Del articolo diciotto settimo comma riscritto dalla legge novantadue del due mila dodici
Riguardante il licenziamento per giustificato motivo oggettivo quindi licenziamento economico nella parte in cui prevede che il giudice una volta che accertata
La manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento
Possa e non debba disporre la reintegrazione
Del lavoratore una una formulazione normativa
Abbastanza singolare doppiamente singolare perché il presupposto della l'illegittimità del licenziamento cioè l'insussistenza del fatto
Del fatto allegato con un giustificativo dal datore di lavoro a questo doppia ulteriore connotazione da una parte deve essere manifesto ora il carattere manifesto nei presupposti sostanziali di di di disciplina e piuttosto insolito il il carattere manifesto e e attivamente
Connotativo di strumenti di misure processuali più che istituti sostanziale e l'altera diciamo
Connotazione questa singolare
Facoltatività del giudice che può può dopo avere verificato la sussistenza dei presupposti insomma è ben chiaro cosa esce dietro questa disposizione il
La reintegrazione che era stata
Limitata dalla legge novantadue nel loro riscrivere l'articolo diciotto quanto al giustificato motivo soggettivo del licenziamento poi sul versante del licenziamento economico probabilmente si pensava che la reintegrazione non non dovesse essere più prevista che era poi diciamo una idea che addirittura risale al libro bianco di Bari anni prima e che poi in realtà troverà un riscontro normativo nel decreto nel decreto ventitré
E però nello stesso tempo una un un innovazione diciamo così limitativa
Avrebbe trovato una una resistenza
Maggiore di quella che poi c'è stata la riforma e quindi si è lasciata questa possibilità della reintegrazione ma con cui visto che sembra essere proprio un caveat al giudice il quale deve verificare non solo il presupposto
Nella dignità del licenziamento ma
E anche
Secondo la dizione letterale del testuale della norma è anche il facoltizzato ad accordare o no la tutela reintegra Doria
E qui la giurisprudenza la Cassazione si è esercitata su questa norma appunto singolare i dopo così un iniziale
Ricognizione in termini di
Sostanziale doverosità del provvedimento re integratori o
Alla fine la giurisprudenza si è attestata invece su un dato
Più strettamente letterale e se il legislatore ha detto che il giudice può evidentemente c'è una facoltà
Quindi la tutela re integratori a pure attendo manca dell'articolo diciotto
Novellato in realtà è affidato a una valutazione a una valutazione è una valutazione del giudice
Valutazione del giudice che la giurisprudenza per cercato affatto diciamo il ha esercitato il suo ruolo nel perimetrare anche in quella che a quella che sembrava essere una discrezionalità in realtà senza un parametro di riferimento e a richiamato il la nozione di eccessiva onerosità
Quindi
Quasi in funzione di supplenza si diceva prima nel primo intervento di presentazione del convegno della della del giudice che tanto spesso è chiamato a ruoli di supplenza
è anche qui era sarebbe stato arrestato fino alla sentenza appunto quindi della del di quest'anno è stato il giudice a dover operare una scelta della rimedio al licenziamento al licenziamento illegittimo
Il la questione è stata raccolta su vari parametri nazionali il tre il quarantuno il ventiquattro ma anche il il centodiciassette primo comma con riferimento al diritto al giusto Processo quindi alla convenzione
Europea dei diritti dell'uomo
La corte ha ragionato in in termini di comparazione sono sostanzialmente due diciamo i percorsi argomentativi che hanno portato alla valutazione di non compatibilità di questa facoltatività del rimedio rispetto ai ma parametri di uno appunto primo primo percorso un primo argomenti trovano una prima considerazione ha riguardato la comparazione tra il licenziamento economico il licenziamento soggettivo laddove sussista al massimo grado il il il la ragione di illegittimità e quindi la manifesta insussistenza del fatto in un caso l'insussistenza del fatto nell'altro caso ma
Lì in di in queste due ipotesi posto in comparazione e il solo nel licenziamento economico che e il dato al giudice questa questa facoltatività e quindi
L'insussistenza del fatto pur dice la Corte con diversa graduazione non può a a vedere un un trattamento
Diverso il la scelta del del del giudice a rischia di
Sconfinare in un esercizio
Senza ad un esercizio poi arbitrario senza un parametro di riferimento un ancoraggio a criteri a criteri precisi
L'altro percorso argomentativo ha riguardato il questo questa nozione di eccessiva onerosità che era l'unica spendibile per per dare un senso e una ragionevolezza
Alla norma
Quindi la giurisprudenza di legittimità dicevo prima ha svolto il suo ruolo era fatto quello che poteva fare l'unico riferimento che aveva un senso era appunto
La disciplina l'eccessiva onerosità nel nell'atto illecito che prevede la possibilità
Appunto del
Risarcimento in forma specifica e quando ciò non è possibile per equivalente quindi c'è questo possibile
Bilanciamento che si traduce in alternativa terrà io risarcimento in forma specifica che nel caso del licenziamento significare integrazione e compensazione per equivalente che nel caso del licenziamento significa riconoscimento di una l'indennità e la Corte ha però ha ritenuto che questo criterio in realtà
Non circoscrivere sale sufficientemente la discrezionalità del del giudice
E soprattutto mancava il mancava la parametrazione equivalente
Nel senso che ritenuta clinico bensì l'eccessiva onerosità della reintegrazione del lavoratore legittimamente licenziato con recensito
Per ragioni economiche
L'alternativa non poteva dirsi in realtà equivalente era un décalage di tutela dalla reintegrazione attenuata a un a una garanzia meramente monetaria indennitaria compensativa quindi questo questa regressione questa diminuzione di di tutela squilibrare la il Criterion multe criterio
Sotteso alla nozione di eccessiva onerosità tutto ciò si traduce sì
E ed è quello che ha ritenuto la Corte in una discrezionalità del giudice disancorata da un criterio preciso una discrezionalità non circoscritta entro confini certi prevenibili si legge appunto nella sentenza e qui il pensiero va alle altre due pronunce
è una sorta di diritti che ora i tre pronunce questa di quest'anno quella del due mila diciotto la centonovantaquattro e la centocinquanta del due mila venti
Dicevo il pensiero va a queste altre dove il pubblico due pronunce dove viceversa la discrezionalità del giudice ha giocato in senso opposto qui il l'articolo diciotto riconosceva
Una discrezionalità al giudice con il con la il all'utilizzo della eminente può invece nel caso del licenziamento nel regime del decreto legislativo ventitré e quindi siamo nella nel il Jobs Act
Di tre anni dopo e il regime e la tutela indennitaria era il viceversa ancorata a un parametro
Rigido e automatico lì nelle due sentenze nel due mila diciotto e del due mila venti la corte ha recuperato
Una discrezionalità del legislatore del scusate del giudice per adattare le conseguenze del licenziamento illegittimo
Al così al pregiudizio sofferto dal dal lavoratore quindi allargato la discrezionalità eliminando l'automatismo qui invece nel nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo nel regime della della della legge novantadue del due mila dodici
A eliminato al contrario una discrezionalità non orientata l'altra pronuncia che citava qualche meno nota ed è sempre sul versante della reintegrazione la sentenza ottantasei del due mila diciotto
Che
Ha esaminato una questione diciamo che si è posta varie volte in giurisprudenza
Il giudice rimettente in quel caso sottoponeva alla corte il la ritenuta disparità di trattamento tra un lavoratore reintegrato
Reintegrato quindi l'ipotesi di ottemperanza all'ordine di reintegrazione un lavoratore invece che si vedeva rifiutata alla reintegrazione e Buscema il giudice rimettente che mentre nel primo caso il rapporto di lavoro riattivato anche di fatto coi consentiva il consentiva la mano così il riconoscimento della retribuzione per la prestazione svolta
Invece nel caso di
Mancato adempimento all'ordine del giudice c'è sì
Il c'era sì nell'immediato trattandosi di una pronuncia immediatamente esecutiva il riconoscimento di una indennità compensativa però questa indennità sarebbe venuta meno nel prosieguo del giudizio laddove poi l'esito fosse stato diverso nel senso che la pronuncia mi posi primo grado fosse stata riformata o quella d'appello cassata
Viceversa nell'altra ipotesi di ottemperanza del del del datore di lavoro all'ordine di retribuzione Gallo Nero integrazione la retribuzione rimaneva
Consolidata perché la prestazione lavorativa era stata resa questa evoca una tematica diciamo che fuori risalente nel tempo fino a a in realtà poco dopo lo Statuto dei lavoratori all'introduzione di questa norma che all'epoca era rivoluzionaria
L'articolo diciotto quando si pose il problema dell'effettività della della reintegrazione come rendere effettivo il reingresso del lavoratore del lavoratore in azienda e qui diciamo vengono alla lei non ha la mente gravate natiche che all'epoca erano ricorrenti oggi sono tramontati riferimento addirittura a norme triennale sull'esecuzione sull'elusione dei provvedimenti
Dei provvedimenti di natura cautelare emessi dal giudice
Strada che poi in realtà si arenò ma quello che quello che ieri diede all'epoca una grande spinta all'articolo diciotto fu puro fu proprio proprio l'intervento
Alla fine ha composizione di di un contrasto di giurisprudenza delle sezioni unite della Cassazione che ritenne che con la ordini reintegrazione il rapporto veniva riattivato de jure e de facto veniva riattivato uno atto
In ragione della provvisoria esecutività la della della sentenza che conteneva l'ordine di reintegrazione talché
Talché soltanto al passaggio in giudicato della sentenza o di riformò di cassazione di era possibile ripristinare una situazione di segno opposto questo dava la tutela diciamo niente più più accentuata
Per una volta immenso loro dire integrazione il lavoratore
Reintegrato o non reintegrato poteva contare sulla retribuzioni questa poi fu dice fur rivisto questo orientamento alla fine degli anni ottanta e quindi si sempre le sezioni unite
Is si comincia a fare una distinzione terrà la prestazione effettivamente svolta e il mancato o il mancato adempimento da alla dell'ordine la mancata ottemperanza all'ordine del giudice in la giurisprudenza poi fece un passo ulteriore negli anni novanta
E quella quel questo indirizzo diciamo di maggiore tutela
Ancora ancora su su proprio sulla disciplina del Processo in realtà cioè venne meno se il sia alla fine il il licenziamento risulta risulta legittimo nulla e dovuto al lavoratore non reintegrato e se è stata erogata una prestazione indennitari compensativa questa
E suscettibile di ripetizione
Di ripetizione da parte del datore di lavoro ed è questa la situazione che viene esaminata da da da ultimo direi ormai siamo in epoca più recente due mila diciotto dalla sentenza ottantasei che
Sostanzialmente convalida
Questo arresto ultimo della giurisprudenza dicendo che il licenziamento ritenuto alla fine legittima è cosa diversa dal licenziamento invece illegittimo secondo una accertamento non definitivo nel giudizio di merito da parte di un giudice di primo grado ogni codice anche nel giudice d'appello ma la pronuncia
Significativa anche se mi sembra che non abbia attirato una una particolare attenzione mai significativa perché contiene poi un o contiene un'affermazione significativa per l'ipotesi in cui il lavoratore non viene licenze non viene reintegrato
In ragione della inottemperanza del datori di lavoro ma se la sentenza afferma la la Corte afferma
E se il datore di lavoro viene messo immorale e il l'ordine di l'ordine di reintegrazione no
Non viene ottemperato
C'è una ragione di danno cioè per il mancato reinserimento nella organizzazione del lavoro Pinin mentre la quella giurisprudenza degli anni ottanta
Assimilava la mancata prestazione a causa dell'inadempimento della del datore di lavoro a una prestazione comunque resa questa sentenza sposa viceversa è avallato la giurisprudenza successiva che distingue però riconosce questa possibilità di messa in mora e riconosce che possa che possa sorgere una ragione di risarcimento del danno queste sono le due pronunce che diciamo sono rilevanti sul versante della reintegrazione le altre due gli ho ricordato Lucherini ma attengono alla misura delle indennità sono le due sentenze nel due mila diciotto del due mila venti la centonovantaquattro
Formano quasi un un un triduo le al quella del del mese scorso la cinquantanove del due mila
Ventuno la centonovantaquattro e la centocinquanta anche perché la redattrice come ben nota e e la stessa
La sentenza centonovantaquattro a eliminando una una
Un automatismo che aveva come conseguenza ritenuto la Corte una tutela
Non è adeguata non sufficientemente dissuasiva si parla di ristoro non adeguato e di un dissuasione che una idoneità alla dissuasione
Nelle diciamo nelle fasce basse della quantificazione dell'indennizzo da licenziamento illegittimo a una idoneità
Assai ridotta e incongrua rispetto alla tutela del lavoro solo quattro articolo articolo trentacinque la sentenza
E significativa anche per per aver utilizzato il il parametro della parametro della casta sociale non quello della carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea l'articolo trenta
Che pure Premiere la generale tutela nei confronti dei licenziamenti illegittimi
Qui la corte anticipando un po'la il quelle che poi saranno le due sentenze della corte di giustizia nel due mila venti e del due mila ventuno quella recentissima del del mese scorso
Puntualizzare che la tutela del della della carte e comunque condizionata alla al la all'ambito di attuazione del diritto dell'Unione cioè quando gli istanti agiscono in applicazione del diritto dell'Unione allora scatta questa garanzia di livello superiore della Carta dei diritti fondamentali e tale non è
Il tale non è la disciplina del licenziamento individuale
Non lo sarà neanche la disciplina dei licenziamenti collettivi ed è la sentenza
Successiva la duecentocinquantaquattro del nel due mila venti pur trattandosi di licenziamenti collettivi che sono oggetti sono oggetto di una direttiva noi di una direttiva dell'Unione però il nel la tutela e meramente procedimentale e quindi anche in quel caso dirà l'altra sentenza
Sì è fuori dall'ambito della disciplina della disciplina europea non invece e dalla Carta sociale europea e qui la corso le
Dà attuazione a quella a quella quello del mille quel mondo diciamo innovazione giurisprudenziali importante
Del del due mila sette che ha portato all'utilizzo
Sia della normativa europea sia della normativa internazionale come parametro interposto di questioni di costituzionalità però fino io a ad epoca recente ciò era stato fatto ripetutamente peraltro con riferimento alla Carpelli alla alla CEDU alla convenzione europea dei diritti dell'uomo
Che in realtà non contiene una una parte a differenza della nostra Costituzione una parte dedicata ai diritti sociali e la Carta sociale
Europea che fino ad epoca recente non era stata in più utilizzata se non come criterio diciamo interpretativo ma come parametro
Non non ciò non era accaduto anche perché
In realtà non c'è una corte una corte che il giudice della della il giudice della carta cioè un comitato che però non addotta delle pronunce del sono vincolanti per gli stati nel della della convenzione stessa
La Corte però lo ha quarto lo ha fatto una prima volta nel due mila diciotto
A proposito del indiretto è una sentenza centoventi al proposito il divieto di associazione sindacale per il personale
Militare dopo che e questo divieto era stato ritenuto compatibile
Con la l'articolo trentanove in particolare il primo comma la libertà di associazione sindacale perché entrava in bilanciamento col principio della neutralità delle forze armate
Successivamente la Corte con riferimento ai soli parametri sovrannazionali a in sostanza ribaltato quel precedente e ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del dividente ogni associazione sindacale nella sentenza
Qui sta il materiale di licenziamenti la centonovantaquattro
Richiama la Carta sociale europea appunto come come parametro interposto
Quindi la la pronuncia che viene resa e una pronuncia diciamo additiva anche se con connotazioni
Speciali direi particolari resa con riferimento non solo alla al l'apparato di tutela delle norme interni il quattro il trentacinque
E l'articolo tre è soprattutto ma anche con riferimento a questo parametro
Parametro sovranazionale e dell'articolo ventiquattro della della della Carta sociale europea
La la tecnica direttiva e particolare bisogna dire perché in realtà la corte
Per eliminare il l'automatismo del calcolo della indennizzo in con riferimento alla sola anzianità perché il giudice
In proposito non aveva nessuna discrezionalità diventavano calcolo
Calcolo automatica era un calcolo automatico e numero sarebbe stato poi anche con la decreto Dini cosiddetto dignità di tre anni dopo il due mila diciotto
Ciò fa la corte però con una tecnica diciamo innovativa almeno nelle pronunce di incostituzionalità perché elimina un una una parte della norma e conserva
Una parte della norma che
Che fissava questa sorta di graduazione automatica del calcolo dell'indennizzo elimina questa entrato quella norma e conserva della norma tutti i due estremi dell'intervallo sia quelli originari del decreto ventitré sia quelli poi del successivo decreto del due mila diciotto che multa solo gli estremi di questo intervallo
Quindi la quattro ventiquattro mensilità da sei a trentasei mensilità e questo è il range diciamo di calcolo della misura compensativa
Del licenziamento illegittima il la corte non manca la fine di puntualizzare i criteri altrimenti sarebbe ricaduta poi un po'nella in in in quella situazione che ecco della della che viene censurata nella sentenza cinquantanove c'è una discrezionalità senza criteri
E e della corte è spessa che indica questi criteri il giudice si legge nella sentenza del racconto innanzitutto dell'anzianità di servizio
Perché innanzitutto perché era nella legge di delega
E quindi il criterio più aderente alla alla alla alla legge cento ottantaquattro al due mila tredici
Dalla quale si diramano tutti i decreti legislativi del del Jobs act ma ci sono poi gli altri che interi desumibili dalla dall'articolo diciotto dall'articolo otto innanzitutto della legge seicentoquattro ma richiamati poi anche dalla dallo stesso articolo diciotto nella formulazione originaria e quindi anzianità di servizio ma anche numero di dipendenti occupati dimensione dell'attività economica comportamento e condizioni dall'età
Questa rideterminazione della tutela i in termini di maggiore adeguatezza che restituisce diciamo al giudice una discrezionalità per per adeguare maggiormente la tutela alla situazione di specie
Si ripete poi nella sentenza centocinquanta al proposito del un licenziamento disciplinare qui questa è una dichiarazione di incostituzionalità quasi annunciata perché il criterio di calcolo del decreto ventitré analogo
Analogo al la quella del licenziamento del licenziamento giustificato motivo
Soggettivo e anche in questo caso la proposte restituisce questa discrezionalità eliminando quella parte della norma che crea diciamo la Scala per un per ricostruire diciamo i gradini di questo meccanismo automatico di quantificazione nel dell'India non so se ho ancora qualche minuto
Per completare le un'altra anche solo un cenno alle altre due pronunce
Sempre di questo biennio la sentenza duecentododici del nel due mila venti che in cui sia in materia diciamo processuale ha riguardato l'impugnazione di un trasferimento ma l'area è estensibile all'impugnazione del licenziamento e la questione atteneva alla l'idoneità del ricorso per provvedimenti d'urgenza a a
Integrare il termine di decadenza introdotto dalla legge centottantatré del due mila dieci il noto collegato lavoro e poi modificato successivamente
Dalla riforma Fornero dalla legge novantadue c'è il termine
Interni decadenza per far valere il le impugnazioni di licenziamento
E anche altri perenti qui di iniziative giudiziarie il termine di decadenza si riteneva che forse adempiuto soltanto con ma il depositi un ricorso binario la pronuncia dichiara l'incostituzionalità in questa di questa limitazione nella parte interna appunto cui non prevede i che anche la tutela cautelare il polso del provvedimento d'urgenza
Soddisfi e integri termini decadenza e ciò fa la corte nettamente in comparazione una tutela cautelare con il tentativo di conciliazione
E le procedure arbitrali quindi misure sistemi alternativi ricomposizione della lite
Che pecche viceversa avevano questa possibilità di precludere l'inefficacia dell'impugnazione nell'acqua
Abbiamo perso il
E il collegamento
Il gruppo
è stato spento il microfono
Quali affidare metterà vengono continuando il microfono ma
Ma io non avevo fatto nulla
Se e testi prego
Concluderei comunque ingoiano audio che stiamo onerosa d'acqua promesso di allora allora lei no a quest'ultima sentenza duecentocinquantaquattro del due mila venti sui licenziamenti illegittimi
è una pronuncia di inammissibilità
Ci sarebbe altro da dire ma l'unica segnalazione che mi preme fare e che questa pronuncia viene resa su una in incidenti costituzionalità sollevato parallelamente alla rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia ciò la corte
La corte costituzionale in passato aveva ritenuto non possibile dichiarando inammissibile la questione di costituzionalità
E quest'ultima pronuncia anche se di inammissibilità poi per quanto riguarda la disciplina del licenziamento collettivo però riconosce questa
Possibilità della doppia via
Giudice che si rivolge contemporaneamente sia la Corte costituzionale sia alla corte di giustizia in questo caso le le due corti rendono anche esse e separatamente
Distinte mi sente pronunciare mi fermerei qui allora e ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di di ascoltarmi un peccato che tutto ciò avvenga da remoto quindi senza poter vedere negli occhi il chi chi direi all'ascolto e e quindi il il ringraziamento anche da parte mia
Il bla daremo con
Grazie buona prosecuzione del convegno grazie a lei siamo noi che che la ringraziamo perché ha posto l'attenzione su un tema sempre attualissimo che è quello della tutela del diritto al lavoro un tema
Collegato strettamente ha tutti i diritti fondamentali
Che si molto spesso trovano o hanno manifestazioni di inerzia o di vuoti normativi che come lei più volte avvenne evidenziato quali necessitano dell'intervento
Anche suppletivo della della magistratura a tutti i livelli
Ringrazio anche il presidente Pietro Curzio e invito adesso a venire al tavolo il dottor Bruno Giordano e il professore Emilio Santoro
Per trattare o aveva più specifico ma sicuramente non meno interessante che è quello della sicurezza sul lavoro un tema del quale entrambi si sono occupati
Nelle loro Berti diverse abbiamo qui oggi dottrina e giurisprudenza
Grazie per l'attenzione
Grazie ad Area democratica per la giustizia per l'invito
O anche il piacere di presentare
Diciamo di condividere
Questa sessione con il professor Emilio Santoro che ordinario di filosofia del diritto presso l'Università di Firenze male soprattutto in questa sede
Cita l'onore di riferire nella sua qualità di direttore del Centro Universitario altro diritto che si occupa insieme mettendo insieme ben diciotto università italiane i temi del diritto visto da un'altra parte da quella dalla parte dei deboli dalla parte delle vittime da parte di chi ha bisogno più di altri
Di giustizia il tema dell'odierno seminario riguarda i nuovi diritti o le nuove servitù titolo ovviamente
Evocativo anche provocatorio perché più
Scaviamo nelle nuove realtà lavorative
Più ci accorgiamo del bisogno di ammodernare
I diritti e le tutele in questa materia e ci accorgiamo spesso che il lavoro come è stato già detto prima dal presidente Curzio è il paradigma ovviamente della nostra democrazia e dei valori che effettivamente possiamo realizzata in effetti da qualche anno si parla di nuove servitù nuove schiavitù
Una serie di lavori di attività di prestazioni che vengono richieste ma forse di novità c'è soltanto lo strumento anzi gli strumenti giuridici che in questi anni ci hanno consentito di scavare di più di poter fare emergere un sommerso che già c'era prima
E di per poter denunciare andare incontro a situazioni che probabilmente erano già prima
Fenomenica mente così vasta
Cito soltanto la norma che più ci può servire in questione in questa discussione per così passare subito la parola al professor Santoro e poi ritornare in questa nostra interlocuzione
La legge centonovantanove del due mila sedici che ha descritto il il aprirvi definito il reato di caporalato meglio di sfruttamento del lavoro
E che ha portato in questi anni sta portando a centinaia di processi
Decine e decine di sedi giudiziarie come ora
Ci dirà consono Santoro che che al centro al vertice di un osservatorio sull'applicazione di questa legge ma in effetti questo fenomeno era già presente prima soltanto che la precedente normativa per difficoltà probatoria
Cina ci consentiva di indagare questa realtà
In verità da leggi centonovantanove ci ha dato altri strumenti collegandoli appunto ai temi della sicurezza con gli indici di riferimento e soprattutto con una serie di altri strumenti processuali
Come il controllo giudiziario dell'azienda implora cui ora vogliamo accennare e al centro di questa fattispecie e di tutti gli istituti
Stanno a corolla della fattispecie penale c'è ovviamente e il tema della sicurezza perché non c'è sfruttamento senza violazione della sicurezza è quasi un ossimoro pensare che possa esserci una forma di sfruttamento o di comunque di approfittamento indegno dell'attività lavorativa di qualcuno
Se garantendogli invece le la tutela in materia di sicurezza
Con questo incipit chiedo professor Santoro di di dirci un po'l'esperienza dell'Osservatorio del Centro interuniversitario che ha sede a Firenze ma riguarda questo soprattutto i dati che sono emersi in materia di sfruttamento del lavoro e qui così delle cosiddette nuove servitù questi anni è così entriamo nel merito di alcuni
GRA grazie tanto per l'invito grazie particolare da grazie
Privati riferita parlando
Avvocato scusatemi
Si era iniziata o parlando
Appunto della Giunta i condomini del lavoro che dipende da dalle piattaforme
Ed è interessante che per esempio per
Cercare di tutelare i lavoratori da queste forme di sfruttamento e lo si usa una legge nata come da centonovantanove per l'agricoltura
Perché è una legge sull'agricoltura di qualità questo da già di indicazione di quanto sono intersecati i problemi
Andrei anche in senso inverso
Cioè che quel meccanismo del lavoro on demand
Che caratterizza baltiche Corioni caratterizza la logistica diciamo di ultima generazione quella di Amazon di Uber via dicendo
In effetti noi la ritroviamo in questi anni nello sfruttamento lavorativo nei settori più classici cioè in agricoltura in edilizia ma anche nell'industriale tessile o del cuoio del in cui appunto il cottimo si fonda con il fatto che quando c'è la commessa ai lavoratori arrivano quando c'è bisogno del raccolto il caporale riporta sul campo quando c'è il cantiere che ha bisogno di lavorare il il momento in cui lavora e lavorano caso mai quattordici ore al giorno per una settimana
E poi lei lavoro finisce e loro spariscano rimangano inattesa della successiva chiamata cioè quindi noi abbiamo una grande assimilazione a questo modello che insomma sembra tecnologico delle piattaforme ma in effetti anche il lavoro più molto più tradizionale ormai funziona così
L'altra cosa che emerge dall'Osservatorio che appunto abbiamo aperto su tutte le inchieste su un nuovo seicento tre bis
è che mai i dati i lavoratori denunciano lo sfruttamento
Noi viviamo in una situazione sociale
In cui
In effetti è il lavoratore che va a cercare lo sfruttatore non è lo sfruttatore che cerca il lavoratore e questo è un dato irridente i casi in cui sud il lavoratori denuncia lo sfruttamento sono il quattro il cinque per cento
E sono tutti i casi in cui lavora il rapporto di lavoro funziona da molto tempo e succede che il datore di lavoro decide di non pagare in più quel poco che avevano concordato che ha più di una violenza contro il lavoratore ci sono maltrattamenti ma se no
Lo sfruttamento funzionerà
Sulla inseguimento dei lavoratori del lavoro sfruttato questo è la grande il grande dramma e qui si riscatta tutto il meccanismo importante
Della protezione dei lavoratori da sfruttare sfruttati noi
Abbiamo pochi strumenti che probabilmente andrebbero rivisti sono in gran parte quelli per i lavoratori diciamo migranti sono quelli che abbiamo ricavato
Sostanzialmente dallo sfruttamento alla prostituzione l'articolo diciotto del testo unico sull'immigrazione
Che non si adatta male sia i numeri sia al fenomeno dello sfruttamento lavorativo
E soprattutto e ci siamo resi conto e qui vengo alla sua punto sull'amministratore ci siamo resi conto
Che
Nel caso dei lavoratori stranieri nel novanta per cento dei casi il problema non è mettere in sicurezza sociale il lavoratore sfruttato
Perché il lavoratore sfruttato appunto è disposta a fare qualsiasi cosa e lui che va a cercare un lavoro per mille euro al mese sette giorni alla settimana tredici ore al giorno non non è la sua protezione che gli interessa il suo d'incubo
Mandare cinque seicento euro a casa
E quindi anche se tu gli offrì un percorso come quello che ora si offre a punta chi è vittima di sfruttamento sessuale dell'articolo diciotto non lo vuole io mi sono più volte visto rifiutare questo percorso
Perché perché in quel periodo che caso mai un pendio contro continuamente lavoratori
Che stanno in Italia da dieci anni e non parlano una parola di italiano sono del Bangladesh del Pakistan il e non hanno nessuna qualificazione quello che hanno hanno imparato per la propria un fenomeno incredibile parlato nel tessile
Lì aveva imparato a tagliare pantaloni giacche si è ritrovato affare mascherine da un giorno all'altro per cui anche quel poco di qualificazione che aveva acquisito non conta più niente ecco ma
Il problema è
Garantire per consentire di di non tornare a essere sfrattati dopo poco
La possibilità di prendersi questo tempo per se stessi protetti casomai dall'articolo diciotto mai con nello stesso tempo di avere i soldi da mandare alle loro famiglie a casa perché se no non lo faranno mai
Allora questa era la cosa che diceva Bruno abbiamo provato a Prato grazie alla disponibilità della magistratura c'è stata abbiamo fatto un tentativo di chiedere all'amministratore che teoricamente è prevista la norma per regolarizzare il proseguimento del lavoro e previdenza pilota molto importanti abbiamo provato a chiedermi che regolarizzasse le uscite dal lavoro anche approfittando ora della cassa integrazione colpiti in modo che i lavoratori tra cassa integrazione e nastri
Possono a bere il tempo per loro per riqualificarsi e non essere più sfruttati ma nello stesso tempo liberarsi dall'ossessione dei seicento euro di manda mandare alle famiglie perché sta cassa integrazione sicuramente ma anche l'Anas Spicer regolarizzata quindi abbiamo chiesto lavoro nuovo diciamo all'amministratore previsto dalla centonovantanove
Ci sembra una strada interessante stiamo provando vediamo
Io penso una cosa quel questo punto delle vittime dobbiamo un pochettino approfondirlo perché è vero che processualmente non abbiamo purtroppo degli strumenti specifici per la tutela
Sfruttati la legge prevede un'attenuante per il collaboratore processuale cioè per il coindagato ma nessuna forma di tutela del testimone di giustizia relativamente a al alla vittima così come non si prevede non meno una forma di gratuito patrocinio
Perché la vittima nei pressi prevista per giustamente per la vittima dei reati sessuale ma non per la vittima di un infortunio sul lavoro oppure di una di una violenza
Questo di questo tipo
E vi è anche vero che in questi anni non so se tu
Diciamo ai osservato dal dal vostro punto di vista questa anche questa realtà emersa non soltanto la realtà dell'agricoltura si pensava che quel ma abbiamo capito diciamo almeno tre cose uno che il questa forma di sfruttamento e presente in moltissime attività di cui diciamo forse non avevamo previsto l'ampiezza dall'edilizia ai trasporti alla logistica fino ad arrivare al fenomeno dei writers
A cui si è accennava anche prima in secondo luogo questa realtà e presenta hai presente in tutte le latitudini prima della centonovantanove l'idea del caporalato era associata in modo sbagliato all'idea dello sfruttamento del soggetto extracomunitari in agricoltura invece è emerso una realtà sociale
Molto diverso e molto più complessa e cioè presente in tutte le latitudini e particolarmente ho notato che e presente perché questo poi ci modulare gli strumenti processuali e presente nelle però in realtà in cui l'economia e attiva cioè dove c'è una domanda io offerta di lavoro che passa attraverso invero incontro tra domanda e offerta di lavoro con l'elusione di qualsiasi forma di di stato sociale dove c'è un'economia passiva una colonia negativa non c'è una domanda di lavoro tale da poter debordare quindi paradossalmente queste a e un vizio di una su di un'economia
Attiva ma malata perché non vede presente gli strumenti dello Stato
Dello stato sociale infine e e poi ti e ti ridò ovviamente subito la parola mi pare mi pare che l'esperienza soprattutto di questi ultimi due anni e qui arriviamo agli strumenti processuale abbia delineato o diciamo crea realtà diverso in una quella che abbiamo appena definito del caporalato sfruttamento tradizionale e quindi diciamo della povertà
Tardi perché si fa che si fa al lavoro
La seconda quella che io un'altra sede del rito il caporalato del terzo millennio che passa attraverso delle forme apparentemente pulite legali mi riferisco soprattutto al contratto di somme
Il cosiddetto caporalato grigio cioè quelle realtà che ha paiono messe a norma sebbene per poche ore al giorno tale che qualsiasi controllo ovviamente può essere può andare nel vuoto ma che di fatto hanno un numero di ore lavorative avviamento al nero
Che è di gran lunga superiore
Faccio una considerazione perché questo è il tema un po'della nostra sessione rispetto a queste diverse forme che criminologica mente hanno delle direzioni dei piani molto riversi soprattutto le ultime due
Non sono una creazione tradizionale del rapporto intermediato del caporale tra datore di lavoro e prestatore di lavoro perché hanno certamente dei soggetti che sono dei consulenti non si inventa una truffa all'INPS in agricoltura quelle famose centocinquantuno giornate o un contratto di somministrazione
Mi riferisco a una vicenda giudiziaria nota con cui una stessa persona in Puglia ha spostato i cinque mila contratti di lavoro senza che ci sia un buon consulente di cioè è finita l'epoca di pensare che lo sfruttamento sia un'ipotesi diciamo di caporalato nel senso tangente
è una cosa che deve dei colletti bianchi che lavorano attorno a questa vicenda e questo secondo me è
Comporta un aggiornamento degli strumenti ispettivi e investigativi a cui ancora non siamo arrivati bisogna ammettere questo io ho un'idea quella che per affrontare bene questo visto che tutti questi queste espressioni criminose hanno in comune l'atto tale violazione di qualsiasi norma di sicurezza di qualsiasi norma di dignità prima ancora che di sicurezza che dobbiamo avere uno strumento processuale ordinamentale che sia all'altezza di indagare lavoro attribuito il lavoro che facciamo noi il lavoro che fanno i sindacati io in un'unica competente
Mi riferisco a una procura nazionale del lavoro
Una procura distrettuale del lavoro cioè che abbia le competenze in materia di sicurezza in materia di ambiente
In materia di sfruttamento del lavoro capaci di mettere insieme un'analisi economica in queste realtà perché sono molto variegate una strategia investigativa unica convergente e soprattutto l'uso di quegli strumenti processuali particolari che sono nati proprio questa categoria come appunto il controllo giudiziale
Sì no allora
Abbiamo il paradosso che perfino l'articolo diciotto in Italia
Uno strumento processuale perché se non c'è il parere delle procure della Repubblica le questure non vorrei lascino nessuno
Anche se sono ormai del Tonale diventa antico alternano del G otto e degli allenatori l'adesione alla teoria freudiana avendone sta dunque nell'ottobre finiti educata che parliamo di queste cose anzi mi ricordo una volta in un convegno con ad Actl appunto pretese contro parlava deve fare altre diciotto questo è ai no però ecco per cui se non c'è l'intervento della Procura e questo è anche un ruolo importante perché poi in Italia questo del diritto penale una cosa che si discute poco cioè il diritto penale alla protezione dei col come protezione delle fasce deboli
Che implica anche un modo diverso per le procure della Repubblica di fare il loro lavoro cioè presente nominare l'amministratore giudiziario per tutelare i lavoratori
Non è una cosa
Semplice da far vedere nella mentalità della procura della Repubblica perché io spesso mi sento dire va be'ma insomma tutto quello che dovevo sapere l'ho saputo non ci serve a niente nominare un amministratore giudiziario nel fatto che ci sia nei compiti del Pubblico ministero anche la tutela dei lavoratori sfruttati
E ancora una cosa che su cui bisogna lavorare culturalmente molto importante perché l'appuntato la protezione dei lavoratori ma fai subito perché guardate di uno dei grandissimi problemi e che se non si interviene si sequestra la fabbrica il lavoratore perde il lavoro e la il lavoro della casa
E percepisce pecche tre primi lo sfruttamento come il suo nemico illa ve lo sfruttatore il suo amico tuba inibitori di quei mille euro al mese di togli la casa che il datore di lavoro gli dava lo mando in mezzo a una strada
E tu sei il suo nemico Luís non ti verrà mai a denunciare niente non ti dirà mai niente e anzi non verrà nemmeno a deporre a raccontarti le condizioni di lavoro e quindi tu processo moriranno in questo è il problema serio quindi la procura nel momento in cui interviene deve pensare che subito dal primo minuto dalla primo intervento dalla prima
Applicazione di una misura cautelare la tutela dei lavoratori e il suo primo compito se no abbiamo finito qualsiasi inchiesta sullo sfruttamento lavorativo
Soltanto chiudo soltanto dicendo che quelle tre forme che tu dicevi nero grigio classico poi si mescolano senza
Io l'ultimo caso che ho seguito direttamente venti lavoratori sfruttati a Prato in un'azienda tessile quindici erano in grigio
Quattro non esistevano e uno era in una sorta di partita IVA di degli appunto il percorso del Pepe si mescolano e l'ultima cosa veramente questa che dice che su Thomas sui consulenti mettiamola così
è una cosa verissima e questo è un problema serissimo direi deontologico perché poi gli ordini dovrebbero sorvegliare su questa lo sfruttamento lavorativo senza una Rete e di tecnici che gli permette di funzionare non esiste io dico sempre noi abbiamo avuto due grossi processi
Uno quello a Firenze della dell'azienda Menarini
E un'altra quello famoso dell'avvocato di di Berlusconi in cui il console uno un consulente del lavoro fiscale inglese uno un consulente neozelandese
Abiteranno l'Agenzia delle Entrate dicendo il mio cliente ha dei guadagni che non tornano a voi avete mai conosciuto un professionista che in Italia fa una cosa di questo genere questo problema che ci dobbiamo porre perché sullo sfruttamento lavorativo è un problema immenso
Grazie Bruno l'ultima coincidenza anche se ho parlato troppo penso che abbiamo solo pochi minuti e quindi mi attengo
A questa giuste rigorosissima tabella di marcia che
Il
Diciamo l'applicazione degli strumenti
Porta deriso abbiamo visto noi che qualche settimana fa la Procura della Repubblica di Milano è intervenuta sulla realtà dei ragazzi di migliaia di writers in servizio
A Milano presso alcune delle società che gestiscono queste piattaforme digitali con uno strumento normativo che esiste dal mille novecentonovantaquattro in materia di sicurezza del lavoro cioè la prescrizione del decreto sette cinque otto del novantaquattro dove si accertano delle violazioni in materia di sicurezza
E si può ordinare al datore di lavoro di rimuovere quelle quel quelle violazioni non dimentichiamo che in queste ipotesi di anche l'articolo quattordici del testo unico in materia di sicurezza del lavoro che diciamo dispone che gli ispettori del lavoro gli ispettori dell'ASL possano sospendere l'attività amministratività lavorativa qualora vengano riscontrati più del venti per cento di queste infine
E chiudiamo questa nostra sessione
Non dobbiamo trascurare che la base di questi fattorie criminogeni
Hanno invaso va tutti i settori
Dell'economia abbiamo visto in questi anni copie sono state riscontrate finte cooperative in materia di assistenza sanitaria per le strutture sanitarie il fenomeno dei writers
Dallo sfruttamento lavorativo in in me nella nella logistica hanno in comune un meccanismo economico
Che sta alla base per esempio in agricoltura il lo lo sfruttamento vede nel piccolo coltivatore diretto che si rende autore di questi fatti
La sua posizione schiacciata dai prezzi del mercato e cioè dalla grande distribuzione organizzata interviene imponendo dei preti
E e quindi come dire schiacciando a sua volta questa a sua volta questi questi diritti esiste per esempio in Parlamento un disegno di legge
Sul divieto della doppia asta telematica che il meccanismo con cui si schiaccia il la possibilità di recuperare un prezzo dignitoso per i prodotti agricoli ma questo ancora non è stato messo in discussione
Io credo che possiamo
Concludere la nostra sessione passando la parola Marcello Basilico presente basilico la successiva sessione
Gli altri danno ringrazio Bruno Giordano e ringrazio il professor Santo
Sono molto contento che per una volta si sia parlato di sicurezza non in coda ma all'inizio dei temi lavoristi ci i nostri interlocutori hanno avuto il pregio di farci comprendere quanto siano trasversali questi temi
Quanto siano temi che toccano problemi dell'economia oltre che del lavoro penalistici di grandissimo respiro
Adesso passiamo alla sezione alla sessione più strettamente giù lavoristica invito Luca Minniti Paola Di Nola professoressa pacchiano Parravicini accomodarsi
Penso che metteranno a frutto parte degli spunti che sono venuti dal consigliere presidente amoroso nella sua lezione in materia costituzionale e andranno anche oltre
Toccando uno degli aspetti che volevamo puntare con questo convegno che è quello del ruolo dei giudici al ruolo della giurisdizione per questo un dialogo tra un magistrato e un avvocato la professoressa è un avvocato e presidente dell'Agi Piemonte
Un dialogo sugli spazi riservati o imposti alla giurisdizione di fronte al quadro normativo che abbiamo visto essere in questo momento così complicato grazie a voi la parola e buon lavoro grazie a Luca Minniti giudice Tribunale di Firenze che introduce i lavori
Grazie a voi grazie a Daria democratica per la giustizia per aver organizzato questo importante convegno trasversale quanto ai temi ma mirato molto mirato quanto ad obiettivo diciamo politico-culturale
Intorno al mito al falso mito forse della certezza del diritto si è costruito
Un pensiero un filone di pensiero e anche una linea politica di politica del diritto che ha portato il legislatore prima il tutto a intervenire riducendo i poteri
Intervento giudiziario degli riducendo i poteri di tutela
Giurisdizionale
E abbiamo sentito il presidente amoroso richiamare le sentenze che hanno tentato di riportare in equilibrio l'assetto perché la Costituzione contiene l'articolo ventiquattro la tutela giurisdizionale la Carta dei diritti fondamentali europea l'articolo quarantasette sono presidi fondamentali
E per i diritti intorno a questa tematica cioè quella dell'uso delle clausole generali no da parte del legislatore
Dell'attuazione dell'applicazione del caso dei generali da parte del il giurista dell'avvocato e del giudice
Intorno alla limitazione della funzione del caso in generale c'è una partita culturale che qui politico culturale molto importante perché
Gli spazi di intervento possono essere ridotti oltre il limite costituzionalmente
Imposto
Questa forse è una domanda che metterei al centro al centro del dibattito cioè fino a che punto può essere limitata la discrezionalità del giudice concludo
Introduco i relatori ad intervenire con le parole dell'ultima sentenza la Costituzione sul punto in materia di lavoro
Al giudice la sentenza richiama la precedenza per provvedimento della centoventiquattro dura diciotto è stato restituito un'essenziale potere di valutazione
Della particolarità del caso concreto delle particolarità del caso concreto invasa puntuali molteplici criteri desumibili dall'ordinamento ecco questa esigenza questa necessità
Insopprimibile come riusciamo a coltivarla in concreto do la parola alla presidente
Di sezioni del Tribunale di Milano Paolo Dinoi
Buonasera a tutti grazie Luca grazie agli organizzatori di questo interessantissimo convegno
Il tema sì quale dobbiamo dirvi due parole è un tema enorme per il quale due parole certamente non possono bastare dovremo discutere
A lungo sulla questione dei sulla questione come giudice anticipava Luca sia a lungo discusso
L'intervento dei giudici particolare la supplenza giudiziaria vengono salutati a volte con ottimistica fiducia a volte con grande timore a seconda delle contingenze dei momenti storici e così via
La realtà è che dal primo decennio del due mila si è andata affermando una logica economicistica
Secondo la quale non solo una giustizia che non funziona funziona male ma anche una giurisprudenza rassicurante si mancanza di certezza il ricorso rappresentano questo
Il suo nome ecco perché scoraggiano investimenti dall'interno e dall'esterno del Paese la collettività quindi software messi acquistato momenti cc civilissimi per l'economia
E quindi proprio per eliminare se possibile ridurre questo composto la legislazione a provato ad incidere sull'attività interpretativa
Dal due mila dieci in poi diciamo con interventi finalizzati a porre limiti all'attività interpretativa da un lato cominci anticipava Luca con la regolamentazione dell'utilizzo delle clausole generali da parte del giudice del lavoro
L'articolo trenta della legge ottanta centottantatré del due mila dieci
E dall'altro lato realizzando provando a realizzare il cosiddetto controllo sulle fattispecie quindi delineando con maggiore precisione le disposizioni che creavano incertezza interpretativa
In particolare questo è avvenuta comincio a questa
Quindi
Questo ha determinato una ridefinizione degli spazi di intervento del giudice
Che però spazio di intervento che però si è dimostrato
Una strumento ineludibile di adeguamento della legislazione alla fattispecie concreta e anche di attuazione di valori fondamentali del nostro ordinamento interno e sovranazionale
Ce lo ha detto il presidente amoroso ce l'ha detto
Ce l'ha anticipato con Luca
La corte costituzionale già mille sentenze centocinquanta nel due mila venti centonovantaquattro del due mila diciotto c'ha ricordato che un margine giudiziale di valutazione del caso concreto
è necessario indispensabile per rendere effettivamente giustizia realizzare il principio di uguaglianza si parlava in questo caso quindi della indennizzo commisurato soltanto all'anzianità di servizio per il licenziamento illegittimo
Sotto il profilo procedurale sotto il profilo sostanziale
Quindi margine di intervento come garanzia per l'attuazione dei principi costituzionali
Non non sto dicendo niente di nuovo ma perché questo argomento sta venendo prepotentemente alla ribalta in questo momento
E volevo soffermarmi su un profilo
Che ho rilevato dall'osservatorio privilegiato del mutamento della realtà del lavoro costituito da un ufficio giudiziario di merito
Si stanno si sta proponendo un contenzioso abbastanza nutrito
Relativo alla attuazione o in attuazione dell'articolo trentasei primo comma della Costituzione e quindi parliamo di un tema classico classicissimo il tema classico fondante del diritto del lavoro che il tema della retribuzione
Salto tutti preamboli che sono naturalmente questioni notte che cosa prevede l'articolo trentasei primo comma della Costituzione la retribuzione
Dotata quindi di funzione corrispettiva relativa al sinallagma contrattuale e la retribuzione come espressione della funzione sociale e quindi del suo valore sociale come strumento di non solo di promozioni ma di sostentamento del lavoratore della sua quindi retribuzione proporzionata è sufficiente
Qual è la impostazione classica del problema relativo all'attuazione del precetto della articolo trentasei primo comma della Costituzione si è detto e si continua anche a dire tradizionalmente che le tabelle dei contratti collettivi
Basato il sull'inquadramento dei lavoratori in differenti livelli in base alla loro professionalità e alle mansioni svolte sono costruite
Su base proporzioni proporzionalisti Ka e di conseguenza si è sempre ritenuto che il rispetto del principio della proporzionalità e anche quello della sufficienza si traducesse non nelle previsioni della contrattazione collettiva
Ritenuta quindi frutto delle complesse trattative tra le parti sociali e idonea a recepire l'andamento delle dinamiche retributive in un contesto economico che in un singolo settore quindi le tabelle dei contratti collettivi come espressione e traduzioni precipitato concreto del principio di adeguatezza e proporzionalità del trentasei primo comma della Costituzione
A che cosa stiamo assistendo però adesso recentemente e nemmeno troppo recentemente ma sempre di più
La contrattazione collettiva sembra aver cambiato molto e quindi stiamo assistendo a una frammentazione delle rappresentanti sindacali dei lavoratori datori di lavoro
E alla moltiplicazione dei contratti collettivi sottoscritti per le stesse categorie merceologiche
Partecipato di recente ad un convegno in cui c'era la professoressa chiocciolina del CNEL che ci ha detto che attualmente risultano depositati al CNEL novecento cinquanta contratti collettivi
Non solo la contrattazione collettiva è spesso dei regolata e aziendali Zatta anche per via legislativa
E non è infrequente il fenomeno dei contratti cosiddetti pirata o siglati da organizzazioni sindacali prive di una effettiva rappresentatività
Questo a che cosa porta porta come precipitato concreto alla progressiva erosione dei salari
E al correlato aumento del fenomeno della Foro porterò
Lavoro povero che troppa ha anche
Dimostra tutta la sua impotenza rispetto alla nuova forma del lavoro di chi digitale della GT economia la quale si faceva riferimento prima
Il sistema rivela la sua problematicità anche nel regime degli appalti appalti
Che costituiscono una realtà diffusissima nel nostro paese specie in taluni settori
La scissione che si crea nel contratto di appalto tra titolarità del rapporto di lavoro e utilizzo della prestazione crea distorsioni che
Possiamo arrivare a definire ormai endemiche
Perché che cosa succede che
Anche al di fuori dei casi dell'appalto illecito dell'appalto fraudolento si pone oggi fortemente un problema di dumping contrattuale nei confronti dei lavoratori in appalto
Perché perché nel sistema della libertà sindacale l'appaltatore è libero di scegliere il contratto collettivo da applicare
Può applicare finanche i contratti collettivi pirata senza che la responsabilità solidale del committente possa coprire il gap tra il trattamento applicato ai dipendenti dell'appaltatore e il trattamento applicato ai dipendenti del committente
Perché la solidarietà della committente riguarda soltanto il trattamento applicato dall'appaltatore ai suoi dipendenti
Anzi il committente trae vantaggio proprio da questo gap perché facendo lavorare altri Diversi dei suoi dipendenti può proprio ottenere prezzi più bassi per l'appalto commisurando il prezzo dell'appalto alle retribuzioni che l'appaltatore corrisponde ai suoi dipendenti
Quindi un dumping al ribasso che comporta una probabile progressivo depauperamento dei dipendenti dell'appaltatore sto parlando di appalto lecito quindi non di situazioni nelle quali comunque si creino dei presupposti per un intervento più incisivo
Per quei sito
Vi è chi suggerisce di applicare anche nel regime dell'appalto la norma dettata dall'articolo trentacinque del decreto legislativo ottantuno del due mila quindici in tema di somministrazione di manodopera
Quindi suggerendo l'introduzione di una norma che stabilisca che i dipendenti dell'appaltatore hanno diritto a parità di mansioni svolte condizioni economiche e normative complessivamente non inferiori a quelle dei dipendenti di pari livello del committente
E del resto
La vecchia legge del sessanta la mille tre e sessanta no opere all'articolo tre comma uno superata poi dalla dalla legge Biagi diciamo prevedeva per gli appalti & aziendali che la responsabilità solidale del committente avesse ad oggetto un trattamento minimo inderogabile retributivo il trattamento normativo non inferiore a quello spettante ai lavoratori dipendenti dal commettere
Quindi problema del lavoro posero
Ma
Nel mutato contesto delle relazioni sindacali ci sono dei contratti collettivi ai quali possiamo affidarci che possono ritenere tradotte con le sue previsioni il precetto dell'articolo trentasei della Costituzione
Il nostro ordinamento giuridico ripone una grande fiducia diciamo e assume al parametro i contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative
Per esempio questi contratti sono il termine di riferimento per la legittimità del trattamento retributivo dei lavoratori soci di cooperativa
Si fa riferimento a questi tipi di contratti nel Codice degli appalti
Vi si fa riferimento per stabilire minimali contributivi ancora da epoca risalente
Vi si fa riferimento anche ai fini del godimento delle agevolazioni contributive ancora di recente la legge sul caporalato a cui di cui parlavamo prima
Ha riformato l'articolo seicentotré bis del codice penale e ha previsto che però agli indici di sfruttamento dei lavoratori
Vi è quello della reiterata corresponsioni di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali e territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale
Quindi ancora l'articolo due comma due del decreto legislativo ottantuno del due mila quindici esclude che la disciplina del rapporto di lavoro subordinato si applichi ai rapporti di collaborazione
Per i quali gli accordi collettivi nazionali stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedano specifiche discipline relative al trattamento economico e normativo
In relazione alle particolari esigenze produttive e organizzative del relativo settore
Quindi l'ordinamento lavora assumendo a parametro di legittimità le per varia spetti moltissimi diciamo quindi in tutti i settori della dell'organizzazione del lavoro
Le previsioni dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative
Ma è sempre così cioè quindi il giudice si si deve attenere a queste previsioni dobbiamo ritenere tutto purché siano adeguate al precetto dell'articolo trentasei primo comma della Costituzione
Si sta presentando un contenzioso recentemente appunto abbastanza nutrito quello del quale parlava in premessa nel quale si è ritenuto che questa corrispondenza contratti collettivi stipulati dall'associazione sindacati maggiormente rappresentativi e precetto dell'articolo trentasei primo comma della Costituzione non fosse rispettata
Vi sono delle sentenze e vi è una sentenza del tribunale di Torino o una sentenza del tribunale tre sentenze del tribunale di Milano di cui una
Confermata in appello e il contenzioso però più ampio quindi vedremo come si orienterà la giurisprudenza in queste sentenze qual era il problema che si poneva i lavoratori erano rimasti al svolgerà sempre le stesse mansioni nel medesimo luogo ma in virtù di successivo subentro nell'appalto di diversi datori di lavoro si erano visti applicare nel tempo diversi contratti collettivi e quindi con progressiva decurtazione dalla retribuzione in un caso si era arrivati Tribunale di Torino da mille duecento euro euro lordi al mese a novecentotrenta euro lordi al mese
Che
Nell'altro caso il Tribunale di Milano si era arrivati a settecento euro settecentoquindici virgola diciassette euro lordi al mese
Da una retribuzione che tre quattro anni prima era di mille duecento allora qual è stato il ragionamento che hanno fatto i giudici in questi casi sollecitati naturalmente dalle richieste dei ricorrenti
Hanno valutato se la retribuzione fosse coerente con una soglia necessaria per il mantenimento quindi una retribuzione sufficiente ai sensi dell'articolo trentasei primo comma della Costituzione assumendo come indice di sufficienza da un lato il paniere Istat
Pari elaborato dall'Istat che sappiamo comprende beni e servizi necessari per una famiglia per il l'acquisto dei beni principali
Paniere Istat che cambia però a seconda della zona di differimento quindi nel Settentrione centro Meridione a seconda della composizione della Frisia
E hanno altresì rilevato che questi contratti collettivi che prevedevano queste retribuzioni così basse erano Diversi e prevedevano quindi retribuzioni diverse più basse rispetto ad altri contratti collettivi quindi che cosa hanno detto già il fatto che ci siano più contratti collettivi che regolano la medesima prestazione possono regolare teoricamente la medesima prestazione pone in dubbio la corrispondenza tra trentasei primo comma della Costituzione
E retribuzione contrattuale collettiva in secondo luogo comunque qui c'è un reddito talmente basso che non è idoneo ad assicurare
Un'esistenza libera e si dignitosa lavoratori e la sua famiglia
Quindi hanno superato le previsioni della contrattazione che era applicata concretamente al rapporto che hanno fatto riferimento come parametro
Alle previsioni di altri contratti collettivi diversi da quelli applicati nel caso concreto ma pur teoricamente riferibile al medesimo settore merceologico
Ora
Quindi ci troviamo di fronte ad interventi che pongono in crisi i cardini fondamentali dei principi giuslavoristi cit
Relativi all'articolo trentasei ma anche all'articolo trentanove primo comma della Costituzione alla libertà sindacale
Dopo
L'intervento in questo caso è stato richiesto da lavoratori la cui situazione effettivamente era una situazione difficoltà economica
La magistratura come ha detto Cristina tornano nella sua nella sua introduzione non ama il ruolo di supplenza perché naturalmente il ruolo di supplenza crea problemi e ricadute che spesso possono essere problematiche
In questo caso l'intervento giurisprudenziale problematico perché non è facile individuare indici che depongano inequivocabilmente per il rispetto della retribuzione adeguata e sufficiente e anche parametri ai quali fare riferimento per riempire di contenuto la previsione costituzionale
Per non dire poi del del problema giudice incontra sempre di doversi attenere alla prospettazione della domanda così come formulata e al petitum così come formulato perché ovviamente non si può andare ultra petita
Però Allo stato attuale
Qual è il quadro normativo
Negli Stati Uniti è previsto un salario minimo
L'Italia costituisce uno dei sei Stati dell'Unione Europea che non ha una previsione legislativa sul salario minimo
Sappiamo poiché col allo studio una proposta di direttiva della Commissione europea sul salario minimo proposta che è avversata da varie parti parte sindacale non solo
Anche se sarebbe forse giusto che le previsioni relative alla retribuzione fossero inserite in una dimensione europea perché viviamo in un mondo globalizzato dove comunque ci sono grandi scambi più grandi omogeneità
Vi sono in Italia disegni di legge nazionali rimasti in fase di esame però alla fine di tutto cosa succede che non abbiamo una previsione normativa vincolante o contractual collettiva vincolante alla quale riferirci
Ma a mio avviso a fronte della ricettività della previsione del trentasei primo comma della Costituzione e quindi il diritto primario ineludibile sancito alla riduzione adeguata è sufficiente
Il giudice non può esimersi da un controllo di adeguatezza delle retribuzioni applicate in concreto al contratto della al contratto di lavoro
Perché comunque
Si sta creando questo
Ma meno del salario pagano anche in caso di applicazione della contrattazione collettiva e anche di contrattazione collettiva che talvolta è frutto della contrattazione delle organizzazioni sindacali più rappresentative
Quindi un vaglio dal quale il giudice non si può secondo me esimere
Ancora una volta l'intervento giurisprudenziale si pone quindi si è posto in quei casi che ho citato in una necessaria funzione adeguatrice del sistema ai valori costituzionali
Speriamo che questo intervento possa essere anche propulsivo per una riflessione a livello legislativo e anche a livello sindacale
Grazie Paola grazie nella chiarezza dell'intervento del punto fatto sulla cosiddetta funzione di supplenza che poi di supplenza realtà non si tratta perché proprio la funzione attribuita dalla costituzione alla giurisdizione in particolare attraverso l'articolo ventiquattro mancano i deferimenti ecco manco riferimenti perché dietro al mito della certezza del diritto e Rattazzi sono smontati prestiti della tutela giurisdizionale e però non abbiamo bisogno di riferimenti normativi ordinamentali dobbiamo necessariamente ricostruire
Il il quadro di riferimento su cui dare costruire una certezza del diritto fatta anche di impronta nomofilattica cioè di orientamenti giurisprudenziali ecco io metterei così in pista maggiormente la funzione
Come dire di conferimento di certezza al diritto attribuibile alla giurisdizione alla giurisdizione certo è una funzione di certezza che nasce e deve nasce non solo dalla lettura delle norme ma dalla lettura dei fatti no sempre di più la fattualità del diritto
Ce lo ricordano illustri giuristi entra entra nel nel mondo di produzione delle norme un anno nomofilachia quindi che sempre più si alimenta di valutazioni del fatto quindi di orientamenti giurisprudenziali
Ma questo lo conosciamo già lo conosce già il commercio internazionale lo conosce in altri ordinamenti common law track-list
Possibile una nomofilachia del basso che dia funzione anche di accertamento il conferimento di certezza alla
Dalla giurisdizione in che limiti ci muoviamo grazie do la parola
Allora professoressa Giovanna pacchiana Parravicini dell'Università di Torino grazie Graziani neanche dall'inizio
Che ha ricevuto a confrontarmi con voi su questi temi perché a mio avviso parlare del ruolo del giudice del lavoro è davvero importante perché si tratta di un giudice che è nel suo DNA ha da sempre avuto una tensione ad essere una parte attiva della nostra materia giudice per Cipputi l'avevano definito in un libro di qualche anno fa Rita Sanlorenzo e Carla Ponte Rio e quindi credo che sia indispensabile che periodicamente ci interroghiamo sul su dove può arrivare l'opera di questo giudice partendo come ci dice la traccia nella nostra discussione dall'applicazione delle norme
All'interpretazione per arrivare a questo ruolo discusso di supplenza del potere legislativo supplenza fino fino a che punto e con quali limiti
è una domanda che si pone frequentemente e che torna oggi in maniera prepotente alla ribalta oggi che come questo convegno non ci ha detto il diritto del lavoro iniziato un cammino nuovo cammino verso nuove frontiere verso nuovi lavori
Lei gli esempi sarebbero tantissimi ma riprendo quello della presidente Rodi prima diritto del lavoro dove manca la dimensione soggettiva non abbiamo neanche più il datore di lavoro persona fisica
Quindi veramente ai i i termini si sono completamente scardinati e in tutto questo una riflessione a tutto tondo
Su quelle che sono delle tutele dei lavoratori che non possono essere sacrificate da questo cammino
Deve essere fatta ed è fatta rinvio tutto il dibattito sul nocciolo duro dei diritti dei lavoratori che non possono appunto essere sacrificati
E oltre una riflessione sulle tutele anche la sto una riflessione sulle modalità con cui queste tutele possono essere raggiunte e torna ripeto in primis sotto il faro il ruolo del il giudice il giudice deve limitarsi a registrare le tappe di questo cammino a farne una sorta di attività di il notaio o deve in qualche modo guidare anche il legislatore in questo cammino addirittura prefigurare lamenta al punto di arrivo di questo di questo cammino
Ecco io ho cercato di dare il mio contributo a questa riflessione partendo da tre premesse di ordine generale che dirò velocissimamente visto i tempi e cercano anche poi di fare qualche esempio concreto la prima premessa su cui credo tutti concorriamo anche il giudice del lavoro non può essere un mero spettatore l'idea di un giudice a settico
Quanto meno anacronistica ma a mio avviso da sempre illuso Doria
E non solo perché dal mille novecentosettantatré legislatore ha ritagliato a questo giudice un posto particolare un ruolo particolare perché se quella legge fosse rimasta isolata sarebbe avrebbe potuto probabilmente avere un'interpretazione una chiave di tipo meramente processuale e non invece implicare ulteriore ricaduta nel ruolo del giudice ma perché mi sembra che delle delle indicazioni su un ruolo attivo del giudice del lavoro siano delle costanti nella nostra materia partendo dalla dall'i principi costituzionali che il giudice del lavoro come ha spiegato benissimo paladina di prima e e costretto a inverare l'articolo trentasei della Costituzione ma pensiamo anche all'opera che è stata fatta intorno alla nozione di il diritto di sciopero grazie
Virile televisioni però più ricco
Di cui all'ippodromo proprio quaranta
Quello
Vi dicevo innanzitutto inverare dei principi costituzionali che sono principi fondanti nella nostra materia e la retribuzione il il diritto di sciopero
Ma lo stesso legislatore in più occasioni di non sollecita un intervento attivo del giudice del lavoro sia quando scrive delle clausole generali necessariamente generali perché le norme la la definizione di giusta causa e giustificato motivo non può che essere una clausola una norma si pone come si voglia intenderla generale che va riempita Eva aggiornata ma anche perché troppe volte e sono contenta che a questo tavolo a questo dibattito sia presente anche una una rappresentanza del legislatore troppe volte legislatori invece scarica un po'sul contenzioso giudiziario
Una mediazione che è una mediazione politicamente molto difficile e quindi credo che a volte quando il legislatore non è in grado di dettare una norma chiara per il diritto del lavoro lascia norme poco chiare norme imprecise lascia dei buchi che poi spetta al giudice che è un soggetto che non ha una responsabilità politica spetta al giudice di dipanare
E ancora di recente la Corte Costituzionale ce l'ha ricordato prima il presidente amoroso a di nuovo posto al centro il giudice al centro della costruzione del nostro diritto quando con le due sentenze sul sulla linea norme sul gioco Sancte ha ricordato e secondo me l'ha fatto bene perché ha ha dato ha chiarito nuovamente come si posiziona il giudice nel dialogo anche con il legislatore perché ha ricordato che alle jeep Latorre spetta ovviamente un bilanciamento degli interessi costituzionalmente garantiti quindi è giusto il legislatore può nell'ambito della sua discrezionalità politica
Può scegliere può optare per un regime indennitaria anziché a un regime tra integratori io può dettare una forbice nel minimo e nel massimo in modo da garantire
Un minimo di uniformità e certezza del diritto ma poi la Corte dice il nostro ordinamento non può fare a meno anche del ruolo del giudice foto del giudice Paolo attivo perché realizzò un altro bilanciamento dei valori costituzionali nel momento in cui apprezza anche le particolarità del caso concreto e quindi gli deve essere restituito il potere di misurare la sanzione in ragione appunto della peculiarità del caso contratti in concreto quindi sicuramente il giudice
Non è nero notaio però a questa presa d'atto secondo me Manno affiancata altre due considerazioni una una è stata anticipata dal dottor Minniti adesso una nasce da da quello che io ritengo invece un valore molto importante del nostro ordinamento che la certezza del diritto
Di cui è una requisito consustanziale a mio avviso l'uniformità
L'uniformità anche a un anno uniformità sicuramente a livello legislativo la legislazione del lavoro non può essere una legislazione a macchia di leopardo il dibattito sul centodiciassette costituzione
Il mettere il diritto del lavoro all'interno della competenza esclusiva delle dittatore nazionale è un chiaro segnale ma a mio avviso anche il diritto che nasce dalle aule giudiziarie
Deve cercare quanto più possibile di tenderà a questa uniformità
Con questa funzione nomofilattica anticipata che di cui condivido assolutamente l'impostazione ovviamente non è uno stare decisis perché non siamo un ordinamenti di common law non è neanche mortificare
Il vivace dibattito interpretativo che che ci deve essere soprattutto a mio avviso in primo grado e poi intinto nel secondo però secondo me e e dare un segnale al giudice di che deve farsi carico comunque nel momento in cui sceglie una certa interpretazione di scegliere un'interpretazione che sia quanto più possibile creatrice di uniformità del diritto che vuol dire uniformità della regola utilizzata poi magari la soluzione può essere diverso alla soluzione e necessariamente attinge necessariamente dal caso concreto però la regola secondo me deve essere quanto più possibile uniforme
E la terza premessa
Generale che che voglio ricordare attiene la cosiddetta pre comprensione al controllo della pre comprensione giudice deve fare per evitare di cadere al suo malgrado in uno soggettivismo giudiziario quindi è chiaro che qualunque decisione passa attraverso un giudice meno immagino proprio quasi un passaggio fisico cioè io credo che qualunque giudice Metta in una decisione una parte di se stesso
Una parte del suo patrimonio culturale una parte del suo patrimonio anche ideologico inevitabile ed è inevitabile in una materia come la nostra
Però per evitare che questo ripeto diventi rischi di diventare un soggettivismo giudiziario a mio avviso il giudice deve fare un controllo di questo della sua precompressione deve fare una sorta di prova di resistenza della sua decisione
Alla luce di alcuni parametri che sono sicuramente la lettera della legge la ratio della legge
E il fatto che la sua decisione possa integrarsi in un sistema giuridico in un sistema in un ordinamento cioè la decisione non è una non è mai un Monate la decisione deve essere un pezzo una tessera di un puzzle più più articolato che compone nostra la nostra materia e se questo non può essere giudice se mai può interrogarsi se sia necessario per riportare la norma alla corte costituzionale o alla Corte di Giustizia laddove necessario
Ecco però diciamo con tendenzialmente il il giudice deve fare questa prova di resistenza che rubo un in una espressione di Luigi Cavallaro che promette e piaciuta cioè il giudice deve fare un'interpretazione che deve essere orientata alle conseguenze cioè deve chiedersi
Qual è la conseguenza della decisione che sta facendo
Che cosa vuol dire cerco di farlo esempio concreto per renderlo il il la decisione deve tendenzialmente non deve tendenzialmente scardinare l'ordinamento allora ragioniamo su giustificato motivo oggettivo
Alla luce anche di quello che è emerso dalla recente sentenza del primo di aprile la cinquantanove della corte
Costituzionale la Corte costituzionale ma già la Corte di Cassazione con la sentenza Bove dice del maggio del due mila diciotto ci ha detto che fanno parte del fatto
La cui sussiste manifesta insussistenza può dare integra anzi deve dare reintegrato esso fanno parte i tre elementi del GM no e quindi la sussistenza delle ragioni nesso di causalità e l'impossibilità di Repice al CIPE
E quindi la Corte costituzionale c'ha ribadito che la manifesta insussistenza anche di uno solo di questi tre elementi portare integra
Ma questa pronuncia deve essere a mio avviso utilizzata dal giudice d'ora innanzi e soprattutto che la recente proprio è l'unica soluzione valorizzando al massimo l'elemento della manifesta non manifesta insussistenza cioè dopo la Corte costituzionale se un giudice di fronte alla mancanza di una dei tre elementi per ciò solo porta decidesse parlare integra
A mio avviso farebbe una decisione che scardina sistema perché nel nostro sistema che piaccia o meno il legislatore ha detto che la tutela Re integratori una tutela residuale
E non è la tutela da licenziamento illegittimo una tutela residuale che nel caso di giustificato motivo oggettivo deve ricorrere solo in presenza di manifesta insussistenza quindi credo che i giudici nel merito oggi più ancora che ieri prima ancora della corte costituzionale
Dovranno seriamente interrogarsi su che cosa significhi questa manifesta insussistenza presidente amoroso l'avvento ne siamo abituati a leggerla in una chiave
Processuale io non so se adesso e sono la chiave processuale a mio avviso no perché a mio avviso la manifesta falsità io col diciotto comma quattro dopo quando il licenziamento violare previsioni del contratto collettivo Ciardi emise un licenziamento
Smaccatamente infondato però credo che questo sia quello che restituisce al al giudice la sentenza della Corte costituzionale
E volevo ancora interrogarmi su un altro punto che mi avete molto importante quello del rapporto tra giudice legislatore
Come si pone il giudice rispetto al legislatore su questo
Si è registrata una mi sembra una doppia linea nella nella magistratura da una parte Luigi Cavallaro qualche anno fa scriveva che il giudice deve avere verso legislatore una certa qual deferenza lo mette tra virgolette
E a questa sollecitazione di Luigi Cavallaro risponde Roberto diverso dice no no in realtà il giudice il legislatore hanno pari dignità costituzionale
E quindi non è necessaria questa deferenza il giudice evita soggettivismo giudiziario attraverso un'interpretazione corretta attraverso un'argomentazione corretta non è necessario questa differenza ecco a mio avviso il piano non è sicuramente di pane pari dignità sociale tra l'uno e l'altro sicuramente due figure i due poteri Romano pari dignità a livello costituzionale a mio avviso la soluzione del rapporto tra giudice legislatore
Invece si deve trovare sui piani di intervento che l'ordinamento ha riservato all'uno e all'altro
Perché da questo punto di vista credo che sia innegabile che il il bando di oscillazione che l'ordinamento consente al giudice
E più ristretto rispetto a quello che assegnato al legislatore legislatore nell'ambito della sua discrezionalità politica
E vincolato al rispetto delle costituzioni della Costituzione e del delle norme euro unitario miope
In giudice realtà a mio avviso una banda più ristretta che e proprio disegnata dai limiti che gli pone il legislatore giudice deve interpretare delle norme che sono scritte non altro soggetto e se ritiene che quelle norme che violino la Costituzione a uno strumento evidentemente importantissimo qua quella della rimessione
Quindi a mio avviso non io per quel ritengo che sia corretta l'impostazione di Luigi Cavallaro per cui ci vuole una certa qual deferenza che non vuol dire sudditanza perché ripeto se il giudice ritiene che il legislatore abbia sbagliato
Deve rimettere la questione alla Corte costituzionale
Ma laddove così non sia a mio avviso il giudice deve a un certo punto fare una opera di minimo di self restraint e e dire queste quello che legislatore ha voluto e io a qui vi fermo e su questo punto volevo fare alcuni esempi in cui non credo che invece questa questa mediazione sia stata correttamente individuata che riguardano un po'nuovi lavori nuovi modi di di lavorare in azienda uno è la questione della preesistenza del ramo d'azienda non ripeto tutta la querelle che conosciamo tutti benissimo ma sappiamo che la giurisprudenza
Ritiene che il ramo d'azienda debba essere preesistente nonostante il legislatore nel due mila tre
Non solo abbia tolto requisito ma lo abbia espressamente sostituito con il requisito posso con la possibilità di identificare il ramo ecco io trovo che questa operazione sia una poi un'operazione non condivisibile sia un caso in cui il giudice non ha usato quella certa qual deferenza che e dovuta al legislatore perché si tratta di un'operazione giurisprudenziale che sicuramente supera il dato legislativo dello riscrive
Ed è un'operazione giurisprudenziale che a mio avviso non trovo un appiglio né a livello costituzionale
Ma neanche a livello un'europea o perché la corte di giustizia nel caso Telecom del due mila quattordici c'ha detto proprio questa certo che assolutamente la direttiva europea non richiede che il ramo debba essere preesistente cioè ha detto che si può applicare la disciplina sul trasferimento anche laddove il ramo non sia apre esistente
E mi sembra quindi un'operazione che supera il dato legislativo e non è ingiustificata ripeto non è giustificata da ancoraggi di normativi costituzionali ma neanche dal fine
Perché infine di evitare la costruzione e il trasferimento di cosiddetti reparti scomodi a mio avviso si realizza
Interpretando seriamente il requisito che invece c'è nella legge che è quella della della ed pongono Andreas Kipar mi passa il termine il ramo deve essere funzionalmente autonomo sul e quindi nell'autonomia funzionale su quel dato bisogna lavorare senza costruire degli altri elementi faccio un altro esempio che è un altro che riguarda altri temi che ci sono care fanno parte di questo dibattito l'interpretazione del due mila novantaquattro delle degli indici di subordinazione ecco sicuramente adesso il giudice
Sarà tenuto a aggiornare gli indici di subordinazione anche leggendo le alla luce delle nuove figure che si affacciano al mondo del lavoro e delle nuove figure che hanno trovato ingresso non ultimo le norme sul l'ottima ruolo King e quindi sulla libertà di tempo l'orario che hanno rinvio ridisegnato i confini usuali della subordinazione quindi un giudice che rilegge la subordinazione dando meno importante dei vincoli di orario di luogo è un giudice che a fine operazione secondo me doverosa di aggiornamento della giurisprudenza del materiale
Spero che il giudice non colga una sollecitazione che arriva da una parte della dottrina che invece quella di tener conto per esempio della dipendenza economica
Perché la dipendenza economica ma non ho trovato sentenze che dicono questo ma cioè alcuna dottrina invece va in questo senso
Ecco voglio ricordare che la dipendenza economica non è un indice di subordinazione ma non solo perché non c'è nel nostro ordinamento ma perché c'era c'era nel sessantanove bis del decreto Vialli ed è stata abrogata quindi di nuovo siamo in un'ipotesi in cui il nostro ordinamento il nostro legislatore ha dato dei chiari segnali di fronte ai quali a mio avviso deve essere utilizzato un minimo di deferenza quanto ai quali il giudice deve arrestarsi un ultimo flash su una sentenza le recente un'ordinanza del Tribunale di Roma individua due mila ventuno
Sul licenziamento del dirigente in epoca emergenziale allora nessuno discuteremo sulla ratio di quella decisione perché credo che sia tutti condividiamo il fatto che aver escluso al dirigente alla tutela del periodo emergenziale non abbia giustificazione
Io non discuto il la ratio di quella decisione però discuto il mezzo e in questo caso credo che il fine non giustifichi perché a mio avviso il tribunale di Roma avrebbe dovuto prima di mandare alla Corte Costituzionale chiedere se la DC fino emergenziale era ragionevole
La disciplina che esclude il dirigente dagli ammortizzatore e quindi poi e diventa un problema la questione del licenziamento invece la decisione così secca che ha considerato nullo il licenziamento
Andando contro il dato della non emergenziale che bloccava i licenziamenti ai sensi dell'articolo tre e a seicentoquattro ai che pacificamente non è applicabile anche recente
Mi sembra un'operazione azzardata e ripeto un'operazione che che avrebbe potuto essere fatta con un'altra modalità ancora due due
Due rilievi e poi chiudo il ruolo del giudice rispetto al contratto collettivo perché questo è un altro tema che secondo me meriterebbe un dibattito ad hoc in parte per fortuna la relazione di Paladino i alla la già ben esplorato
Il giudice di fronte al contratto collettivo ha sempre ha avuto un atteggiamento altalenante in alcune situazioni pensiamo ai casi dei licenziamenti collettivi
Il giudice ha detto che la materia dell'accertamento nella fattispecie era riservata al contratto collettivo al alla no contratto al al confronto con il sindacato e quindi il giudice si è tenuto fuori altre volte invece per esempio in tema di licenziamenti disciplinari quando i contratti collettivi prevedono licenziamento come possibile sanzione
Il giudice a ritenuto invece di appropriarsi del suo potere di poter decidere autonomamente anche superando le previsioni contrattuali
Ecco
C'è da chiedersi e vi chiedo secondo me occorre pensare a questo come si comporterà il giudice di fronte alla possibilità che legislatore ha dato articolo due comma due del decreto ottantuno due mila quindici alla contrattazione collettiva di prevedere una particolare disciplina
Delle collaborazioni etero organizzate che porterebbe quelle collaborazioni fuori dall'applicazione del comma uno e quindi dell'applicazione della disciplina del rapporto di lavoro subordinato ripeto qua
Veramente si apre mondo forse se se nel tempo la Polo però sicuramente questo è il il ruolo fin dove il giudice posso intervenire sulla contrattazione collettiva se la disciplina introdotta dal contratto collettivo per il giudice non fosse soddisfacente allora cosa dovrebbe fare sostituirsi a riportare dei pezzi della
Disciplina legale resta un grosso punto interrogativo l'altra sollecitazione che voglio fare riguarda Inés di nuovo rapporto tra il giudice legislatore ma in senso inverso cioè io credo che il legislatore a un certo punto debba con debba tenere aperta la strada del confronto con la magistratura e
Easter attenti ai segnali che arrivano dalle aule giudiziarie quando certe questioni continuano a essere molto dibattute nelle regole il legislatore non può non intervenire e faccio un esempio che vale per tutti la prescrizione dei crediti dei lavoratori dopo la legge Fornero
è una questione che si dibatte la questione su cui c'è contrasto giurisprudenziale e credo che un ordinamento civile non possa ammettere che non ci sia una regola certa sulla prescrizione qualunque essa sia che credo che sia una funzione suppletiva del giudice che forse non è veramente accettabile
Ecco quindi per concludere che cosa che cosa penso io del ruolo del giudice credo che il ruolo del giudice debba essere quello sicuramente di aggiornare il diritto di mantenerlo di mantenerlo
Coerente con i valori che emergono dalla società civile di segnalare quando certe interpretazioni magari anche ormai consolidate pensiamo quanto è successo con l'articolo diciannove dello Statuto non sono più al passo coi tempi
Ma soprattutto deve contribuire a fare chiarezza su una materia che per colpa di una legislazione alluvionale una legislazione anche di compromesso a volte già troppe volte incespica in in tante difficoltà e quindi mi auguro un buon lavoro lavoro non è assolutamente facile grazie
Ringrazio moltissimo l'avvocato Landolfi sono essa che insieme andrà no no hanno Hamilton storico-sociale accademico professionale
Ieri tecnico i loro esempi di spegnere il microfono
Cioè un poco Pacello credo sia stato spedito si dicevo che
L'Accademia e la l'avvocatura professione forense quando ho fatto sono così utile unico sforzo di estrema sintesi perché in un quarto d'ora no
Disegnato un ritratto di un giudice del del lavoro fosse potenziale Fossa auspicabile però sicuramente estremamente stimolante ringrazio pallino alcuni suoi spunti che io farei propri niente la tavola rotonda che andiamo a cominciare quindi invito i partecipanti alla tavola rotonda a volessi accomodare
Dicevo parla di noi ci ha dato una prima chiave di lettura sul sul lavoro povero per esempio
L'Italia è purtroppo all'avanguardia nella crescita dello vuoti in puro
Noi ci troviamo con nell'ultimo decennio due mila nove due mila diciannove secondo i dati della Confederazione europea dei sindacati dell'unione
Con una crescita del ventotto per cento di poveri lavoratori a fronte di una crescita a livello europeo medio del dodici per cento
Questo significa che al trentun dicembre del due mila e diciannove avevamo un lavoratore su otto che non supera che supera la soglia di povertà
Con le popoli Lippi pulsioni medie rispetto alla lattea dei lavoratori nazionali evidentemente non è solo uno per uno problema di precariato evidentemente un problema anche di insufficienza delle retribuzioni è un problema di
Libri necessità di ripensare anticipa il presidente Curzio al sistema mi cita ripensare al sistema partendo dalla Costituzione
Il presidente Curzio non ci ha fatto esempi viventi da Palladino e ne è venuto uno l'articolo trentasei della Costituzione
E
Se pensiamo l'articolo trentasei la Costituzione pensiamo a uno dei principali interventi vogliamo chiamare di supplenza forse no ma integrativi della norma da parte della corte di cassazione e dagli anni Sessanta ci ha spiegato
Come l'articolo trentasei della Costituzione vada interpretato con riferimento ai contratti collettivi oggi anche questa certezza ci è stato detto infine meno e quell'invocazione alla uniformità del diritto della professoressa pacchiana
Diventa difficile da non raccogliere attraverso però un intervento complessivo articolato di una pluralità di soggetti perché evidentemente non può essere un solo soggetto tra quelli che sono chiamati a fare il diritto a fumare il diritto a risolvere questa questa questione
Qui al questo tavolo abbiamo presenti oggi
Gli esponenti di queste categorie anche se abbiamo una défaillance e mezza
Una défaillance che è quella che ci è stata comunicata pochi minuti fa del ministro del lavoro
Il quale ci ha fatto sapere di essere stato raggiunto da una impegno molto improvviso
Lo ringraziamo per la disponibilità che ci aveva dato e purtroppo non siamo in grado in questi pochi minuti di sostituirlo adeguatamente il segretario generale da CGIL Maurizio Landini ci ha fatto sapere ieri di essere stato convocato da un altro ministro assieme agli altri segretari generali confederali
Per un incontro che era stato chiesto da loro quindi un incontro a cui non potevano negare la loro partecipazione al Ministro dell'Ambiente
E però in questo caso abbiamo soltanto una parziale défaillance perché viene sostituito dal segretario generale della
La stessa della stessa CGIL con delega serie segretario confederale scusate della CGIL con delega al mondo del lavoro e quindi estremamente titolata
Tiziana Scacchetti che vediamo collegata on line la ringraziamo della sua presenza
Rapidamente rapidamente garantita
E partire proprio dalla
Dall'autore Facchetti perché il sindacato è stato chiamato fortemente in causa è stato chiamato fortemente in causa per che in quella crisi di rappresentatività
Che a cui assistiamo da parte di tutti gli organi tendono di avere la rappresentanza di una categoria professionale
Noi abbiamo qui la però la necessità di confrontarci con un fenomeno molto particolare che è quello della estrema frammentarietà delle organizzazioni sindacali vie più delle delle dei contratti collettivi
è una frammentarietà su cui rispetto alla quale esistono delle proposte
Anche l'intervento normativo io chiedo innanzitutto però alla rappresentante della CGIL
Posto che
Proprio di recente ad esempio popolo in materia dirai dense
Sono state cos'è stato costituito un risultato che è stato definito anche poca Ale
Con con un accordo siglato con già split
Chiedo alla segretaria Scacchetti
Cose come pensa che il sindacato opposta
Intervenire su questo su questo
Un problema di frammentazione della propria rappresentanza
Rispetto delle urgenze che ci sono nel nostro ordinamento che sono un genere urgenze che chiamano fortemente in causa il ruolo del sindacato perché se vengono a mancare i parametri della Condi una contrattazione collettiva credibile
è evidente che la contrattazione collettiva sarà destinata sempre più essere espulsa
Da momenti deciso decisivi
Della regolamentazione del del del lavoro
Intanto spero che mi sentiate più voglio ringraziare per l'invito vi porto naturalmente saluti del segretario generale Maurizio Landini
Partirei da alcune osservazioni prima di rispondere alla domanda che mi è stata fatta e che è una domanda diciamo molto impegnativa ecco credo sia la sfida del sindacato
Di questi anni capire come poter essere un soggetto ancora capaci di rappresentare unire riuscì riunificare le condizioni del lavoro dentro la frammentarietà
La prima cosa che vorrei dire che naturalmente queste tra
Difficoltà nella rappresentanza e determinata da alcuni elementi naturalmente dalla trasformazione dell'organizzazione della produzione e del lavoro e quindi anche dalla crescita del dell'economia delle piattaforme di un sistema basato pro appunto sul lavoro anche perché ha una caratteristica di maggiore informalità
Da una pervasività delle tecnologie digitali che sono attenti anche a polarizzare lo lavoro no c'è che quindi tende a rimpiazzare con algoritmi robotica intelligenza artificiale delle funzioni mediane per cui noi siamo dentro anche a una trasformazione reale delle condizioni di lavoro
Che si stanno polarizzando e naturalmente l'altro grande elemento diciamo che ha determinato e determina tuttora una difficoltà nell'azione sindacale
La crescente precarizzazione delle condizioni di lavoro che non è solo la precarietà in in termini di discontinuità ma è anche la insicurezza soggettiva la vulnerabilità
La caduta delle protezioni che naturalmente rendono più difficile la collettivizzazione delle rivendicazioni rendono più Complesso diciamo così una risposta collettiva e quindi questa ad un destrutturazione in parte determinata anche dai processi di globalizzazione che hanno indubbiamente anche aperto nuovi spazi e opportunità per le imprese lo dico anche per i lavoratori
Però diciamo così accompagnata da questa destrutturazione e anche da questa evoluzioni nera vorrei dire così normativo lavoristica è che negli anni quindi un punto di vista non si è limitata
A diciamo rappresentare l'evoluzione naturale oggettiva
Di risposta regolativa queste trasformazioni ma in realtà atteso ad assecondare una fase diciamo così di pulsioni verso una riduzione dei costi no è verso un'idea che sulle nuove ragioni della competitività si potessero affrontare
Solo attraverso un'estrema flessibilizzazione delle condizioni di lavoro e una e appunto diciamo così un una contemporanea
Precarizzazione riduzioni dei costi e dei costi del lavoro quindi la grande domanda che ci facciamo ci continuiamo a fare che si pone all'azione sindacale è da un lato come noi siamo capaci di costruire un sistema minore di confessioni manto di contrattazione
Capace di rispondere a carriere lavorative e condizioni di lavoro acquisiscono nel frattempo rese tendenzialmente più frastagliate discontinue precarie
E che hanno la necessità di mettere insieme diciamo così io infatti con un livello basso di competenze e quindi questo nuovo lavoro che in molti casi un lavoro a basso valore aggiunto che ha le caratteristiche e propone domande diciamo così che pensavamo superate
Nel tempo veniva citata la questione
Dei RAI vere e
Ci hanno così il lavoro sembra nuovo alle domande sono molto antiche cioè il diritto un salario dignitoso si può lavorare per i due tre euro all'ora il diritto alla protezione alla sicurezza sul lavoro e cioè si può lavorare in assenza completa di meccanismi di tutela di protezione di dare anzi viene
Di Cuper pittura è il diritto appunto ad a vere un lavoro con dei diritti e questa polarizzazione cresciuta anche in una condizioni in cui i confini fra lavoro dipendente lavoro autonomo si sono sempre più diciamo così frastagliati si sono sempre più allungati resi più flessibili
E anche dentro una condizione quella del lavoro delle piattaforme e anche molto
Diverso e non è diciamo così tutto I non è un fenomeno certamente unitario che però ha una caratteristica comune anche anche quella della invisibilità del lavoro quindi quelli in questo nuovo lavoro non ha solo un problema
Diciamo così di definizione delle giuste tutte delle giuste protezioni in un sistema cambiato ma anche un problema di riconoscibilità del lavoro potremo parlare a lungo dei fenomeni del lavoro gratuito dell'auto gratificazione dentro
Il sistema diciamo così di di di di di di bassa qualifica o di basso riconoscimento e quindi io credo che tanto da un punto di vista diciamo così contro cioè quale di scelte politiche una delle cose che noi dobbiamo provare a fare diciamo così che
Pensare a un rilancio anche della condizione del Paese significhi per pensare a un rilancio della centralità del lavoro e non pensare alle tutele del lavoro come a un elemento di diciamo così in contrasto con le ragioni dell'impresa insomma sapendo che dentro a un'idea di sviluppo equo e sostenibile cioè anche
Ci deve essere anche una dignità del lavoro questa condizione diciamo così a naturalmente contribuito insieme ad altre ragioni che sono anche diciamo così una minore propensione a una affiliazione sindacali o più ideologico no c'ha un allentamento dei legami spesso ideologici che hanno caratterizzato la vita sindacale e politica di una discute il del secolo diciamo del secolo scorso e che oggi invece sono meccanismi un po'più da rivitalizzare riproporre anche rispetta un forte sistema valoriale tutti questi elementi hanno del pulito
La fra frantumazione della rappresentanza Alan maggiori difficoltà ad essere un soggetto collettivo capace di includere no e quindi di rappresentare le tante
Condizioni soggettive e le domande individuali che si determinano che spesso ricercano risposte più corporative
Nella vicenda dei birrai vere insomma Mirai bene sono partiti da un'autorappresentazione della loro condizione del sindacato confederale in questo caso è arrivato un pochino dopo insomma ma ha avuto la capacità di essere un soggetto capaci di mi darne la mobilitazione di costruirne le rivendicazioni pertinenziali anche di tipo giurisprudenziale e poi di affermare diciamo così nella vicenda Justice la possibilità poi di conciliare
Le esigenze di flessibilità innegabili in questo modello di quindi la di lavoro come quasi in tutti i modelli della produzione attuale sempre più propensi diciamo a seguire il CPE condizioni specifiche ad affermare però che il contratti collettivi nazionali possono essere uno strumento che accompagna a quelle condizioni di la di flessibilità anche nuovi diritti
La questione della rappresentanza diciamo così è una grande quindi di questione devo dire riguarda le associazioni sindacali ma riguarda moltissimo anche le associazioni di datoriali del resto la crescita quasi novecento contratti collettivi nazionali di cui solo duecento
Venti sottoscritti dalle tre confederazioni principali la dice lunga diciamo così sulla necessità anche perché l'intervento che naturalmente noi abbiamo fatto in questi anni con un grande lavoro sindacale sulla sindacale con le parti datoriali sugli accordi di misurazione della rappresentanza io noi continuiamo a pensare come organizzazione e la nostra proposta di carta dei diritti universali di tre anni fa contiene da questo punto di vista uno diciamo un vero e proprio intervento legislativo utili
Di di proposta e occorra anche restituire attraverso un intervento legislativo di attuazione dell'articolo
Trentanove effettività e centralità all'azione di rappresentanza sindacale definendo un sistema di contrattazione collettiva ha efficacia ha efficacia generale questo tema si vede però accompagnare sarebbe diciamo così lavoro che s'dal nostro punto di vista almeno darebbe certezza anche alla diciamo titolarità di chi poi deve rappresentare i contratti e arrivi e questo significa anche rischio
Riconnettere diciamo le persone e la partecipazione dei lavoratori diciamo a questi a questo processo democratico
Si vede questa discussione si deve proporre accanto alla discussione effettivamente riguardi il legislatore ma anche naturalmente la contrattazione rispetto a come si allargano diritti a nuove platea di lavoratori che spesso diciamo così non sono inclusi nel sistema di di protezione ma semplicemente perché è questo è stato più utile diciamo così all'affermarsi di un certo modello economico che ha illustrato da sua insostenibilità
Grazie segretaria poi torneremo su questi temi
In un secondo giro almeno di di confronto
E però è vero che proprio nella materia dei raid il l'accordo Congia Stitt arriva cinque mesi dopo primo contratto collettivo stipulato da organizzazioni sindacali
Non così rappresentative forse no già definite in alcuni da alcuni come accordo pirata però tuttavia è un segnale in coerenza con questa criticità che abbiamo che stiamo rilevando professor Marazza
Qual è secondo lei un indirizzo normativo modico necessariamente legati con indirizzo normativo
Che posso in qualche modo intervenire a uniformare la disciplina della contrattazione collettiva almeno in alcuni settori
La disciplina con la contrattazione collettiva una disciplina dei contenuti del contratto di lavoro
E quali sono gli indirizzi legislativi che secondo lei sarebbero in questo momento più urgenti interventi normativi sarebbero più chiedendo conto che è una domanda a cui rispondere in cinque dieci minuti non è facile ma andando in finte di cui ritornando almeno su alcuni ventenni che vola ci può offrire
Grazie grazie presidente re Tikrit Engleberth tema della rappresentanza della contrattazione sia il tema centrale nell'evoluzione diciamo del di questa materia peraltro è curioso anche parlarne in un incontro dove abbiamo a lungo discusso della possibile supplenza giudiziale perché in fin dei conti queste uno degli ambiti dove la supplenza giudiziale ha dimostrato di non poteva andare
Perché teoricamente la legge che impone di individuare il contratto sottoscritto e sindacati maggiormente rappresentativi esiste
Però il giudice senza il legislatore non riesce a dare diciamo una concretezza queste norme di rinvio perché non si riesce a definire quale sia diciamo il sindacato maggiormente rappresentativo e soprattutto qual è il contratto collettivo sottoscritti dal sottoscritto dai sindacati
Maggiormente rappresentativi
Ecco qui
Ovviamente la strada anzitutto quella dell'autonomia collettiva e quindi è quella della volontà delle parti delle associazioni datoriali e delle associazioni dei lavoratori
E però diciamo quello che emerge che effettivamente tutto questo percorso che si è avviato nel due mila quattordici anche recentemente con degli ulteriori accordi interconfederali
Si ferma di fronte non tanto alla misurazione diverse della rappresentanza che è un dato ormai sostanzialmente acquisito
Sì Frère si ferma di fronte alla definizione del e perimetro nel quale comparare la rappresentanza dei sindacati
Ecco di fronte a questo ostacolo che ospiti che obiettivamente dal mio punto di vista è il punto che non consente di fare un ulteriore conclusivo passaggio diciamo sulla riforma della rappresentanza
Mi permetto di evidenziare come e in fin dei conti lo Statuto dei lavoratori quando nacque nacque con un disegno politico molto chiaro che era un un disegno che metteva al centro il sindacato confederale ma questa scelta di mettere al centro il sindacato confederale non era una scelta politica
Era una scelta che derivava da un disegno costituzionale molto chiaro perché come la Corte costituzionale in più occasioni ha detto negli anni settanta e negli anni ottanta
Il sindacato confederale si distingue dalle altre forme di rappresentanza per il fatto di Sabir raccordare una pluralità di interessi saper arginare la frammentarietà la frammentazione della rappresentanza
E sulla base di queste argomentazioni la Corte costituzionale in più occasioni negli anni settanta negli anni ottanta a
Rappresentato che il la struttura confederale del sindacato
Ha come caratteristica quella certamente come tutte le forme di rappresentanza di essere espressione del principio di libertà sindacale e questo è fuori discussione
Ma questa particolare forma di struttura sindacale a differenza delle altre è stato giudicata anche come un'espressione del principio di solidarietà
E se della della nostra carta costituzionale e del principio di uguaglianza è come se quella struttura sindacale avesse diciamo dei riferimenti nella Costituzione ulteriori rispetta detta se questo che peraltro è un dato di fatto che si legge nel mese giurisprudenza della Corte costituzionale
Ecco sì se queste ancora di Rho oggi se fosse ancora vero oggi
E se effettivamente non si riesce come pare non si riesca ancora a definire il perimetro di misurazione della rappresentanza forse non sarebbe così assurdo come pure qualche e voce nella dottrina inizia di di segnalare tornare a un meccanismo di rappresentatività presunta
E c'è una rappresentatività Moon calcolato sulla singola associazione si accinge a sottoscrivere il contratto collettivo Mossul confederazione nella quale questa Federazione confluisce perché spostando
La misurazione della rappresentanza
Sul livello della Confederazione
E il tutore il problema del perimetro della misurazione automaticamente risolto perché il perimetro diventa il perimetro del territorio nazionale quindi tutte le confederazioni verrebbero misurate sulla base degli scritti
Che indirettamente confluiscono in quel mondo di rappresentanza e a quel punto è il tema del perimetro sarebbe obiettivamente superato
Certo sarebbe un meccanismo di rappresentatività non più presunta forse sarebbe più tecnicamente definibile come indiretta perché comunque la rappresentatività sarebbe misurata
Però sicuramente
Comunque non si riuscisse e qui che nella sta facendo un grande lavoro a definire in maniera esigibile qual è il perimetro di misurazione potrebbe essere una strada da a valutare e devo dire nel nostro mondo
C'è qualcuno che effettivamente lo sta diciamo evidenziando un gruppo di colleghi cui partecipò
Gruppo accademico che si ama Frecciarossa abbiamo elaborato un una proposta di legge in materia di rappresentanza che non a caso per rendere esigibile le norme di rinvio
Della legge la contrattazione collettiva a cerca di far leva anche su questo sistema della rappresentatività indiretta ecco questo può essere un tema da sottoporre eventualmente al dibattito
Da sotto da sottoporre anche a lui l'attore
La senatrice Rossomando
Per cui in unica rappresentanza della politica oggi
Defezione del ministro
Abbiamo vissuto
Negli ultimi anni
Tra le altre crisi
Delle categorie del mondo del lavoro anche la crisi della norma imperativa
Si è pensato che intervenire sulla norma imperativa fosse una delle chiavi di volta pere ridare flessibilità ai diritti non solo dei lavoratori ma anche ai diritti collegate le esigenze di certezza delle imporre
E poi vediamo che però ci sono
Dei fatti che sono più forti dei i tentativi di di ficcare coordinamento sono fatti che provengono direttamente dalla esistenze nove costituzionali
E ci sono i moniti della Corte costituzionale che ci dice che noi viviamo in un ordinamento
Necessariamente di fonti integrate
Dove non può essere soltanto rivelatore italiano a fare e disfare dell'esistenza dei diritti fondamentali
E che d'altra parte però questo ritratto è chiamato a garantire degli assetti equilibrati
Tanti voi quella stagione della criticità nome imperativa la vediamo messa in crisi
Sui licenziamenti peggior starter nel momento in cui viene restituito al giudice uno spazio di chiamiamolo discrezionalità o comunque uno spazio di intervento sul caso concreto
E
Non paradossalmente sì restituisce invece forza però di
Precisione a norme che pretendono di legiferare attraverso facoltà non ancorate anche interi guida fermo restando che poi ci dobbiamo confrontare ce lo ha detto bene con anche modestia
Ma con molta forza il presidente amoroso con parole come manifesta sono parole tecniche che non hanno nulla a che vedere con la tradizione civilistica non dico lavoristica civilisti
Questa criticità della norma imperativa fa parte di quella stagione della flexicurity settantanove tanta fortuna ha avuto nel nostro Paese
La mia domanda è se esiste oggi nel Paese una politica
In grado di dare una risposta
Non dico di segno contrario ma comunque in qualche modo di segno impegnativo a quella che è stata la risposta unilaterale della flexicurity in questi ultimi vent'anni
L'impressione che questa politica sia una politica tentennante se c'è e in una politica che non dia garanzie non di un disegno complessivo ma quindi quella di un intervento che sia davvero consapevole della necessità di integrare le fonti tanto che se ne faccia un intervento molto orientato dal punto di vista anche politico anche ideologico se vogliamo usare questa parola però se un intervento coerente con questo sistema integrato delle fonte resiste questa politica secondo lei oggi esiste una cappa una forza politica non mi riferisco a forza partitica ma una forza politica in grado di orientare le scelte educatori in questa direzione
La ringrazio molto di questa domanda
Diciamo così non dico cosa inaspettata ma che e molto franca IVA dritta al problema che e questo la flexsecurity lei giustamente ha fatto riferimento all'ultimo ventennio allora se è vero che sicuramente un'esigenza di flessibilità diciamo così permane ed è anche come dire nella cultura del lavoro diciamo giovanile insomma rispetto magari ad altre generazioni è anche vero che in questi ultimi anni è cambiato il mondo totalmente cioè quanto sia cambiato lo vediamo diciamo nella sua cupezza nella drammaticità la pandemia che stiamo chiedendo che appunto
Far venire alla luce alcuni punti nodali di crisi di un sistema
Di un certo tipo di sistema capitalistico avanzato certe che punta non non non ci torno perché ormai a memoria le sappiano queste cose
Ecco e quindi il mondo è costretto a prendere atto prendere dei provvedimenti giustamente lei ha detto non facciamone una questione partitica e infatti noi vediamo che in Europa c'è un'Europa governata cioè che e e diretto a San est da un esponente diciamo penso alla prevista dal presidente della Commissione da Ursula von ma anche viene da una forza politica certamente che non si scrive il incerto patrimoni cerca eppure eppure questo Europa
Diciamolo seppure ancora timidamente
A a sta convintamente
Cominciando a consolidare a prendere una linea politica e non solo finanziaria economica che prende atto della necessità di interventi di natura solidaristica e anti rigoristica per esempio pensa agli ammortizzatori sociali per stare in un termine che sta nella materia di oggi quindi c'è una necessità di prendere atto di cosa rispetto a quella flexicurity che c'è una
Prevalente è fortissima squilibrio di potere tra forze economiche che hanno un certo tipo di connotazione e di innovazione nera porterà organizzazione del lavoro
Sì traduce riproduzioni di grandi ricchezze a cui non risponda una redistribuzione di queste ricchezze in modo equo e soprattutto cui corrispondono nuove forme di sfruttamento che diciamo l'argomento del nostro
Pomeriggio
E quindi nei c'è una silenziosità di di posti da da questo punto di vista perché c'è una questione per quanto
Riguarda diciamo così di l'aria dove dove dove io mi ha scrivo e dove
E dove appunto discutiamo di questi argomenti non fan discutiamo ma adesso a tra poco Dio anche quali iniziative legislativa esistono
A riguardo
E evidente che e necessario insomma innanzitutto che la politica in senso ampio abbia una maggiore forza di incidenza e questa non lo può
Che avere sulla dimensione quantomeno europea anche in questo campo altrimenti dell'incidenza non c'è perché se no andiamo come dire famosi fenomeni di dumping c'è per poter ottenere
Diciamo condizioni migliori si va in altri paesi che magari sono anche in Europa non è che c'è bisogno di andare appunto o Oltreoceano
E quindi deve essere necessariamente una dimensione europea e poi appunto vorrei dire questo è stato giustamente evocate non poteva essere diversamente il fatto che la Repubblica italiana si dice e democratica dei fondata sul lavoro noi siamo abituati a discutere
Di questo sempre nel senso che è un elemento fondante della democrazia quindi la dignità del lavoro c'è però un altro aspetto che secondo me
E molto come dire caratterizzante degli argomenti di cui stiamo discutendo cioè noi discutiamo
Di un tipologie di lavoro che dico che diciamo che è una disarticolazione della catena produttiva e quindi un modo di organizzare il lavoro che non soltanto e precario egli ha è una questione quindi a tempo determinato ma ha una sua frammentazione disarticolazione addirittura il tuo capo non è una persona fisica ma un algoritmo che decide i funerali di lavoro che decidete prestazioni che valuta le tue la qualità delle prestazioni e quindi ti premia o ti esclude dal coi chiedere in base e e lo fa ora un albo ritmo allora
Il fatto che GIS come dire avanzino forme di sfruttamento che ci sia una disarticolati divertite e delle delle relazioni
E il collegato alla qualità della democrazia e alla diciamo così e alla vivacità e alla consistenza la sostanzialità della democrazia ecco perché non ci si può astenere dall'intervenire su questo perché questo poi produce
Una disgregazione sociale produce una crisi della democrazia che esattamente quello a cui stiamo assistendo cioè adesso io ovviamente non non voglio buttare troppo la palla e la in tribuna però sul cioè quando noi e discutiamo di crisi eccidi anche di Della democrazie liberali ci di messa in discussione dei pilastri perché ci sono parti
Di rappresentante di sociali che non trovano rappresentanza che non si non non ci si riesce a riorganizzare in questo modo anche a che vedere con la crisi di un modello di lavoro allora siccome ovviamente non si può tornare modelli novecenteschi non non si torna
Però la sfida da raccogliere e di come si sta ancorati a quei pilastri che sospetti mangiati nella nella prima parte diciamo di di questo discussione
Del pomeriggio nella modernità e non è questa la sfida della modernità ce l'abbiamo tutta perché adesso come dire stiamo provando ad agganciarci a risorse avendo azioni in cui per esempio la digitalizzazione è uno dei pilastri portanti del Recovery la allora tutto questo
Non è in cioè non è diciamo in modo neutro sul tavolo bisogna appunto capire come si sta come ci si aggancia a questi cambiamenti
Dico anche che oltre tutto questo a quando ovviamente è stato citato anche il caso eclatante il caso degrado e però giustamente o dite parlato
Di varie forme di caporalato si è parlato di Marte un working che abbiamo molto sperimentato durante appunto la pandemia che non sempre è un comodo lavoro che si può fare
Meglio da casa più rispondente alle proprie esigenze centravanti sovente e il contrario e soprattutto quando riguarda le donne l'occupazione femminile e esattamente a questa questa dimensione quindi c'è molto bisogno di di di di intervenire per risponde alle domande con norme imperative che istigano
In questo quadro e che insorgano dei nodi che non sono mance stati sciolti perché per esempio la questione della legge sulla rappresentanza sindacale come dire come quella sul ripartiti diciamo da che sono tesa da molto tempo ma sono cambiate tantissime colte adesso non può più essere dovuta a questo riguardo
In Senato e è stata presentata una legge che otto firmato anche io esattamente su queste come si è potuto vedere dei casi che ha
Sette citato cioè la cosiddetto accordo pirata e esattamente lì c'è un combinato disposto tra un buco nella normativa del job zattera
La mancanza della legge sulla rappresentanza sindacale ecco perché io per esempio mi ascrivo a coloro i quali ritenevano e ritengono ovviamente a maggior ragione ancora oggi che in giornate dei gestiti di un tagliando da questo punto di vista c'è bisogna fare degli interventi per poi rispondere anche le altre domande
Nel merito di vari interventi legislativi è uno uno di quelle norme che necessità di questo tipo l'intervento perché il il punto per andare proprio diritti diciamo più The tecnicamente sulla questione se sì semplicemente si equipara al lavoro subordinato o sì assume dentro il modello del lavoro subordinato
Adesso l'aria collega non nonché concittadina a pacchiana citava Ratti col Governo e mille novantaquattro
Sono molto contenta che l'abbia fatto perché effettivamente dovremmo interrogarsi se non sia arrivato il momento di riscrivere direttamente quell'articolo
E ha quindi riscrivono a alla luce di questi nuovi modelli di lavoro per riscrivere c'è ampliare la la come dire Lella la questione sul sul lavoro subordinate e chiudo perché credo di aver esaurito il mio tempo è provvedevo sulla seconda domanda su questo argomento in un'altra questione che
Così che mi
Una suggestione che ho e e questa anche ascoltando gli interventi di oggi pomeriggio cioè mentre il giudice pur giuslavorista
Ovviamente attinge ha ha un patrimonio come dire di riferimento di diritti
Necessariamente diciamo così ampio e quindi si fa carico anche di questa di una serie di questioni io credo che noi dovremmo fare un passo avanti diciamo così nell'impostazione politica anche
Sindacale che invece è Ray lega a alla questione diciamo prettamente sindacale giuslavorista questa mattina questa materia perché questa materia per avere più forza ovviamente dell'essere ascritta al campo più generale dei diritti più interdisciplinare
Del del degli interventi legislativi che stanno in un certo quadro in questo modo io credo che ci sia una maggiore tutela dei diritti è uno sguardo diciamo così più più completo mentre invece anche in in Parlamento quando si affronta questi argomenti vivamente la Commissione lavoro che prevalentemente se ne occupa e questo penso che tolga qualcosa diciamo ha una capacità
D'intervento insomma mi fermo qua
La ringrazio anche perché mi dà l'occasione per interpellare il presidente Santa Lucia presidente dell'Anm
Con però un passato anche all'ufficio legislativo come responsabile Ufficio legislativo del ministero dello sfizio
E allora tocchiamo una delle sue creature la legge centonovantanove del due mila sedici che è stata prima
Venne
Considerata nelle sue criticità legate a al mondo che cambia si è parlato di tre tipi di caporalato approvato tradizionale il caporalato
Dissimulato da contratti di somministrazione il di cui si abusa anche in contrasto con la direttiva del due mila otto il caporalato grigio attraverso forme di fatto su cui noi sappiamo che dove prevalere poi l'intervento giurisdizionale sull'effettività della tutela ma rispetto a questo mi chiedo se oggi oggi Cindy senza appartare del lavoro che faceste voi come cinque anni fa questa legge non sia già un po'datate e soprattutto se non si ha una legge che pecca un po'oggi nel dare una risposta
Un po'troppo penalistica senza considerare gli intrecci per esempio col contratto di somministrazione lavoro
Di cui ci si occupa a quasi settorialmente da un'altra parte come se e queste dinamiche non fossero invece tra loro sovrapposte
Ma in poi ecco già che siamo in tema l'idea della procura del lavoro
Lanciata da Bruno Giordano è un'idea utile e praticabile ad avviso di dice il Santa Lucia
Partendo dalla lunga sì io partendo dall'ultima proposta quella sulla procura del lavoro io credo che certamente quanto più i temi e i problemi si dicono di una complessità crescente tanto più la risposta di chi se ne occupa delle sua risposta di altissima specializzazione quindi se la procura del lavoro risponde
A questo bisogno e quindi ufficio come dire che sappia investigare
Meglio possibile fenomeni di quella complessità risponde a questo fine io credo che su questo si può ci sono poi i profili ordinamentali che non è questa la sede per
Approfondire però insomma la spia del ha bisogno di un attenzione avremmo al diritto penale che entra così prepotentemente nel mondo del lavoro verso quella riformulazione del Seicento tre bis del Codice penale credo che sia un bisogno da da considerare ora io non so se quella legge sia così vecchia nono soprattutto non mi occupo di il di questo settore del diritto penale sono un penalista con la necessaria con la necessaria
Faccio faccio altri settori del mi occupo di altri lettori però credo che in quella legge ci fossero già delle delle vede i profili di grande
Intanto la l'avere spostato l'attenzione dalla mera intermediazione dalla mera fase reclutamento dal caporalato così classicamente inteso alla forma di sfruttamento del lavoro
Perché si punisce lo sfruttamento del lavoro in stato di bisogno anche a prescindere dal fatto che il contatto con la forza lavoro sia avvenuto attraverso l'intermediazione quindi un'ampiezza
Applicativa che ha molto come dire impaurito nella fase di preparazione della legge tutte le categorie produttive perché sito si comprendeva come dire che il legislatore ha dava possibilità d'intervento a ad amplissimo spettro non più l'agricoltura il settore tradizionale classico del caporalato ma qualsiasi settore produttivo il caporalato digitare
Che la Procura di Milano ha sperimentato poteva essere attenzionato con strumenti particolarmente invasivi come quelli del diritto penale e quindi questa è che novità repressiva io dubbiamente segno una discontinuità secondo me positivo
Avete centrato la il disvalore di quelle comportamenti non solo e non tanto nella intermediazione classicamente intesa che quella fattispecie originaria del due mila undici non aveva avuto una grande fortuna in cattiva varie ragioni per la quale quella fattispecie penale non riusciva a così a funzionare con me strumento di repressione la invece insomma le esperienze applicative di questa nuova formulazione della norma fanno registrare un particolare successo del investigativo riprese
Mai ha soprattutto il momento preventivo e secondo me è una grande innovazione è stata quella di prevedere il controllo giudiziale delle aziende ora consentito il professor Santoro che non viene compreso fino in fondo da dagli uffici di procura però aver mutuato un'esperienza molto felice del Codice antimafia il controllo giudiziario come una forma non ablazione
I di sequestro e quindi sostanzialmente di l'intervento talmente invasivo da essere o fattori sì no ma un intervento di ad adiuvandum che di un del del titolare dell'impresa
Attraverso quindi una forma di cogestione del controllo che può fare del lavoro nero per lavoro grigio del lavoro scottato una forma di patologia dell'impresa che può essere recuperata questo in uno con la funzione attenuante della collaborazione erano tutte momenti di meditazione del del dell'intervento punitivo repressivo il RIS riservando questo era il messaggio al sequestro e quindi al momento come dire più forte e più dannoso per l'impresa quei casi se si vuole fare un paragone con il Codice antimafia in cui quel tipo di attività produttiva appoggia talmente e tanto quasi interamente sulla sulla lavoro sfruttato che non ve necessità e nemmeno interesse a che si prosegua quel tipo di attività
Quindi una flessibilità dello strumento penale che poteva in qualche modo accompagnare la novità dirompente del di un come dire norma che punisce nello lo sfruttamento del lavoratore dello per lo studio è stato di bisogno ha così ampio speck qualche criticità è possibile forse l'eterna almeno nella interpretazione che gli uffici hanno dato che gli indici
Sfruttamento sono diventati come dire più che i dei criteri guida di individuazione dei fatti sussumibili nella fattispecie penale essi stessi elementi costitutivi dell'illecito questo era rischio in qualche modo già intravisto dal legislatore del due mila sedici che aveva cercato di
Mitigare
Con alcuni aggettivi per esempio sulla sulla retribuzione è stato ricordato no la la reiterata
Corresponsione di un trattamento retributivo un palese difformità dove reiterata e Palese significavano
Ognuno con la condotta di sfruttamento che come dire una condotta che deve i terapsidi al tempo necessariamente dare il senso al al all'applicatore pratico di interventi di quel tipo solo quanto la sulla condizione di sfruttamento che è talmente strutturate radicata che allora si è meritevole qui tipo di intervento è invece prima e la possibile intervenire con altri strumenti non solo di tipo preventivo sanzionatorio amministrativo ma anche con sanzioni penali legati a tutto il mondo della sicurezza
E dell'igiene del lavoro quindi erano come dire rischi calcolati una norma che può essere certamente rivista il migliorata ma che secondo me ha segnato un punto di svolta molto importante proprio nel momento in cui come dire lo lo sfruttamento del lavoro assume per le ragioni che ci siamo detti fino ad oggi
Della senatrice Rossomando dimensioni così diffuse da non potesse disse solamente attraverso interventi normativi rispetto quindi anche il diritto penale in una funzione non solo repressiva ma concorrente al recupero di condizioni di di vita di accettabilità sociale del delle attività
E mi è sembrata una precisazione molto opportuna grazie torno dalla segretaria dottoressa Scacchetti
Facciamo un secondo giro magari un pochino più contenuto anche perché se poi ci fosse qualche domanda vedo che anche i partecipanti poi giustamente l'ora è tarda cominciano ad allontanarsi
Dottore i soldi sono stati lanciati molti segnali di ripensamento di categorie storiche e sindacato
Ha fatto delle scelte in passato anche di conservazione dell'esistente non entro nel merito la battaglia sull'articolo diciotto sappiamo che fine ha fatto la domanda è sulle nuove categorie la subordinazione la retribuzione la definizione della retribuzione
Secondo lei sindacato è pronto a ragionare in termini culturalmente avanzati anche di
Modifica dell'esistente
Nell'ottica ovviamente di una maggior tutela dei lavoratori anche dei lavoratori che non sono oggi i lavoratori penso ai giovani penso a coloro che non sono iscritti a un sindacato magari non lo saranno mai
Macché ma che in questo momento sono una delle categorie veramente deboli del nostro Paese
Anzi provò brevemente poiché mi scuso mi collegarono dopo con il telefono perché devo prendere un treno fra un po'
Ma io penso che diciamo la sfida alla modernità che si propone al sindacato è una sfida ineludibile non significa questo dal mio punto di vista per forza ripensare tutte le categorie penso ad esempio all'idea alla battaglia sull'articolo diciotto che lei giustamente citava intanto diciamo così ha avuto molte evoluzioni negli scorsi sia seguito
Sia del ricorso alla Carta sociale dei diritti europei sia per certi pronunciamenti della corte costituzionale
Quindi io credo che di fronte a un'idea diciamo in conto ieri vedere i meccanismi di tutela ampliare i ragionamenti è provare a spostare anche alcuni ambiti di intervento e di attenzione del sindacato confederale penso una come quello della qualificazione della contrattazione della formazione come uno degli assi Forsyth centrali dei cambiamenti dei prossimi dei prossimi anni o anche a quello della struttura della condizione salariale posto diciamo così noi siamo un Paese a questione occupazionale questione s'salariale e anche di conseguenza questione democratica
Insomma merita diciamo più di una più di una riflessione o al di là della modernità cosa consideriamo un moderno e adeguato
Adeguato ai tempi quindi certamente c'è un cambiamento anche nella struttura nelle indicazioni prioritarie di alcuni assi di ragionamento penso al tema della partecipazione dei lavoratori quindi approvare a dare le gambe la all'attuazione dell'articolo quarantasei della Costituzione che non è per forza solo la partecipazione azionaria può non essere sorvola con determinazione
Ma può anche essere una cultura diverso organizzative e quindi un la valorizzazione un ruolo diciamo della partecipazione dei lavoratori alle scelte strategiche dopodiché cioè comunque un tema che riguarda l'impianto della ex sede anche di carattere normativo che deve essere ripensato e non può diciamo così subordinato sia una logica cui di fronte alla modernità certi diritti e certi ambiti di presidio diciamo così della anche dignità del lavoro non possano essere riconosciuti prova ne è che anche un ragionamento che stiamo facendo che si fa credo anche a livello europeo penso alla discussione che il sindacato l'opposta proponendo sul tema della condizione dei lavoratori delle piattaforma e che forse ci sono un perimetro di diritti indipendentemente dalla natura giuridica del rapporto di lavoro indipendentemente dalla qualità del sistema d'impresa nel quale noi stiamo che lei ci ha condizionato molto il sistema di strutture di protezione diciamo costruito negli uomini nel Novecento nelle agli anni Sessanta
Ottanta e novanta ecco ci ci sono una serie di diritti che forse dovrebbero essere riconosciuta ai lavoratori in quanto lavoratori
E questo credo sia anche diciamo così un messaggio soprattutto alle giovani generazioni che devono avere per primo riconosciuto il diritto al lavoro e non solo alla promessa di un lavoro
Credo che sia un messaggio anche a loro che troppo spesso si ritrovano diciamo così condizionati da una trappola della precarietà
Grazie dottoressa la salutiamo mentre si accinge a raggiungere la stazione ferroviaria se ci sarà modo ci rivediamo tra poco per intanto grazie molte della sua partecipazione
Parlo con vuole parla col professor Barazza un secondo di di giurisdizione dell'esercizio la giurisdizione io amo citare ai miei giovani motto e come si chiama adesso uditori quando vengono in tirocinio
Una sentenza della Cassazione la sedici mila seicentouno del due mila diciassette che a proposito del danno comunitarie no
Richiamo al carattere polifunzionale della della responsabilità aquiliana
Però poi
Lancia un segnale forte vedi c'è attenzione una mediazione legislativa
Occorrerà sempre che precluda una incontrollato soggettivismo giudiziario parole che suonano richiede la professoressa pacchiana indubbiamente opportune ma non solo alle sue orecchie
E tuttavia Paoletti arrivano dopo
Questi intervento sul danno comunitario è un intervento non di supplenza o di costruzione di un istituto rivoluzionario nel nostro nel nostro assetto civilistico un danno punitivo no probabilmente è un danno un risarcimento sanzionatoria allora io le chiedo da avvocato oltreché da professore
Se davvero il giudice del lavoro che non può essere spettatore come ci è stato detto
A livello di lettura di cassazione fa questi interventi vuol dire che evidentemente tuttora l'ordinamento richiede al giudice del lavoro
Un ruolo di tale portata
è chiaro che in qualche modo la
Difficoltà delle dell'esercizio del potere legislativo punendo i giudici al centro anche dell'evoluzione del diritto del lavoro
Però è è stata più volte evocato nel corso del pomeriggio il principio della certezza del diritto che in fin dei conti è un principio costituzionale cioè io l'affidamento del privato nella certezza della regola cioè non è un un piacere diciamo moderno opzionale è qualcosa che addirittura può comportare un limite all'efficace il ritratti alle all'efficacia retroattiva della legge di interpretazione perché incostituzionale se e disorienta la certezza dell'affidamento del privato nella legge
La sentenza della Corte costituzionale che ne sappiamo per definizione o l'efficacia ed è retroattiva ha dei limiti nella tutela dell'affidamento del privato nella certezza della regola è che questo quindi è un valore costituzionale cioè non è qualcosa che e nella disponibilità Nedved delitti indenne delle dittature né tanto meno ovviamente di un giudice del lavoro ed è il motivo per il quale tutto sommato quando si parla di rapporto tra potere legislativo e giudice sembra abbastanza evidente che il giudice deve applicare la legge la funzione applicare la legge
Garantendo l'affidamento del privato nella certezza della regola che irregolare il mercato
Ecco da questo punto di vista credo che molto proprio rivalutando il dialogo il riconoscimento tratto delle legislativo e e e giurisprudenza si può fare in una prospettiva di manutenzione anche ordinaria del diritto del lavoro
Cioè in fin dei conti
A trattiamo grandi temi ma abbiamo diciamo anche delle incertezze molto banali che rimangono tali da tanto tempo cioè il momento di maturazione del TFR se matura la costanza verrà e alla cessazione del rapporto in costanza
Trovo quasi ridicolo che ad oggi si faccia fatica a dare una risposta a questa domanda ecco
Il il problema della prescrizione che è stato citato il ramo di azienda lato Periodo di conservazione dei dati del lavoratore dopo la cessazione del rapporto cioè e pieno di tante piccole incertezze che sono frutto diciamo di un dialogo forse carente tra potere legislativo e giurisprudenza di più forse la colpa
Ricade anche un po'sulla categoria degli universitari che hanno un po'perso diciamo la latina diciamo di confronto con il diritto vivente
E invece forse i giuslavoristi di universitari potrebbero dare un contributo nel riannodare il dialogo tra legislatore giurisprudenza avvisando il legislatore per tempo di quelli che sono gli indirizzi della giurisprudenza
La questione della corte costituzionale ultima la cinquantanove del due mila ventuno
In fondo era una questione che presa per tempo poteva non essere affidata a una sentenza della Corte Costituzionale poteva essere il legislatore a chiarire se l'articolo diciotto quando dice che il giudice
Può a disporre pare integra intende la integre disponibile oppure no
Perché in fin dei conti la valutazione è una valutazione che ha una connotazione politica forte cioè quando la Corte costituzionale dice e e in maniera aperte a condivisibile
Che la disponibilità della reintegrazione qualcosa di diverso rispetta la quantificazione del risarcimento io lo capisco come ragionamento
Però non possiamo neanche non notare che quando la corte costituzionale due anni prima ha detto che effettivamente è incostituzionale una norma che non tutela la valutazione giudiziaria del caso concreto nella quantificazione del risarcimento
E io ricordo che ha ha precisato che in quel caso non c'è una discrezionalità assoluta perché il sistema dai giudici e le regole da applicare per graduare l'entità del risarcimento
Ora se queste regole il sistema esistono probabilmente esistevano anche per valutare la possibilità di disporre molare integrazione il comportamento delle parti consistenza la dimensione dell'attività economica cioè cioè i criteri in qualche modo sono esistiti in un caso non sono sono venuti meno nell'altro ecco in queste che sono valutazioni oggettivamente molto complesse probabilmente un maggior raccordo anche con la collaborazione del del del degli studiosi universitari tra potere legislativo e giurisprudenza potrebbe fare in modo che effettivamente sia il potere legislativo il luogo deputato a a diciamo contemperare alcuni interessi fermo restando che il luogo principale
Di questo contemperamento a mio avviso resta la contrattazione collettiva anche perché è talmente incessante la trasformazione che il legislatore mai potrà essere tempestivo quanto la contrattazione collettiva nell'adeguare le regole quelle che sono le esigenze diciamo del mondo del lavoro
E poi resteranno poi alcune cose alcune ultimi alcuni punti ma che io vedo in modo marginale che richiedono una riguarda un adeguamento delle tutele per via legislativa e qui io ovviamente gli scenari possono essere molteplici ma se parliamo ad esempio di smart working più che parlare di una iper-regolamentazione dell'istituto che tendenzialmente lascerei alla contrattazione collettiva penserei alla puntualizzazione di alcuni diritti fondamentali
Di questo istituto a partire dal diritto alla disconnessione di cui non si capisce esattamente la relazione la portata rispetto alla disciplina dell'orario di lavoro no perché quello è una puntualizzazione che spetta al legislatore
Non la regolamentazione di come funziona il rapporto di smart working che dal mio punto di vista non può che invece spettare alla contrattazione collettiva
Come anche in materia di sicurezza e così chiudo
Trovo
Che sia di grandissimo interesse l'esperienza legislativa che abbiamo avuto ora nella fase emergenziale dove la contrattazione collettiva ha avuto il ruolo di perimetrare il contenuto dell'obbligo di sicurezza perché quando il legislatore ha detto che rispetto dei protocolli esaurisce l'adempimento del due mila ottantasette
Per ci dice qualcosa che io spero e mi auguro fortemente che rappresenti un un riferimento di metodo per il futuro
Perché l'idea che rispetta una norma tendenzialmente sposta un soggettivismo esasperato del giudice
Nel definire il contenuto dell'obblighi sicurezza tramite anche prestazioni nominate io mi auguro che invece questo obbligo in futuro possa essere delimitato dalla contrattazione collettiva con un sistema normativo che valorizzi
Il ruolo della contrattazione collettiva
Che consenta la contrattazione collettiva ad esempio di dire cos'è diritta la disconnessione dicendo che se quello e l'utilità disconnessione stabilito dal contratto effettivamente il rispetto di quei parametri disconnessione esaurisce l'obbligo di a di sicurezza del datore di lavoro ecco queste sono tanti temi che in fondo la recente ed evoluzione
Emergenziale probabilmente ci consentirà nei prossimi mesi di valutare anche una proiezione di stabilizzazione di alcuni concetti alcuni strumenti
Grazie professore alcune delle sue risposte sembravano domande rivolte a alla senatrice
Io credo che però e se è una vocate se un giurista questa in Parlamento a vedere passare davanti o con mai va be'legge se ne fanno sempre meno quindi magari nome verrà imponeva di fare di quante ne vedesse il legislatore dei parlamentari e degli anni del secolo scorso però comunque sia noi
Attribuiamo grande responsabilità legislatore del lavoro
Per le difficoltà interpretativa è vero che poi dopo ci sono
Ma anche la ricetta sedimento d'azienda è una vicenda che ha un suo una sua traiettoria tutta sua tutta particolare come sul contratto a termine perché è un intervento del della della della delegato Pio viene preso a pretesto dal legislatore italiano per non dico un arretramento ma comunque una modifica delle tutele di cui non si avvertiva il bisogno come è stato per il decreto relativo che c'è tanta otto e due mila uno no in cui voi
Eravamo già anticipatamente come ci ha detto la corte costituzionale adeguati e invece avevo ritenuto di trasporre in maniera inadeguata
E allora dico
Abbiamo risvegliato legislatore abbiamo bisogno forse anche di un legislatore
Del lavoro che sia il ministero della Giustizia dico sempre e non necessariamente il ministero del lavoro e il ministero dei non me ne vogliano i colleghi anche che sono collegati che stanno adesso all'ufficio dell'azione della Corte sono grandissimi colleghi ma io mi riferisco l'esperienza del passato no
Il diritto del lavoro è una ramo del diritto non necessariamente se nell'occupare il dicastero dell'Economia
Questa è una parte della responsabilità credo che al legislatore nella farcitura di nome veramente complicata
E domani era esattamente quello che è diciamo con parole mie avevo provato dire ma lei l'ha detto sicuramente molto meglio
Appunto esattamente questo il punto che deve essere in campo anche il ministero della giustizia perché c'è una c'è la questione dei diritti sta in un quadro che le aveva una sua coerenza che appunto non può avere un criterio sono dettato dall'economia e tra l'altro i disastri anche poi sul piano delle ricadute poi della ricchezza economica di una di una collettività sono sotto sono assolutamente sotto gli occhi di tutti no
Ecco io volevo intanto coglie l'occasione per dire che noi diamo anche in discussione un'altra legge che in attuazione della convenzione OIL sulla violenza sui luoghi di lavoro
Che abbiamo ratificato come Parlamento e con quasi contestualmente iniziato una discussione poi sul disegno di legge che appunto al Senato io credo che Bobo ancora John avendo su alcune delle questioni che sono emersi da discussioni piogge breve poi magari fatto anche con riferimento all'applicazione di questa di questa legge
Intanto volevo qui ricorda anche se materia nota che diciamo così anche un polo l'originalità dell'inchiesta milanese che ha messe insieme moltissimi moltissimi casi recuperando
Anche per esempio punta attraverso queste ciabatte che sono il modo di comunicare prettamente come dire la la caratura e il il profilo del fenomeno appunto a me ha colpito la citazione il contenuto di questa ciabatte in cui appunto come dicevo l'algoritmo Titti valuta e e ti premia o ti toglie no per cui c'è un lavoratore che che in una chat si lamenta perché dice che oggi pioveva stomaco avuto dalla vice mentre faceva una consegna quando sono arrivato dal cliente mi accorgo che ho perso l'ordine
Durante
La caduta Cerri viene tolto la la commessa e e non da una persona dal Colle ma dal dall'algoritmo il che è come dire rende ovviamente l'abbiamo capito dalle descrizioni teoriche però quando lo leggi ovviamente bene da sempre sempre un'altra per sempre
Con altre impressione ora bisogna ricordare come voi sapete molto meglio meglio di me perché anch'io sono un un penalista realmente molto meno del tra Santa Lucia e che alcuni ci sia stato un intervento nel due mila diciannove del legislatore rispetto al Jordan perché ha facilitato alcune altre tutele però comunque non ha rivolto il il problema quindi io penso come dicevo prima primo che bisogna assolutamente uscire diciamo dall'alta l'alternativa allargare le tutele del di questo tipo di di di di lavoro o invece includerlo a pieno titolo nel lavoro subordinato io penso che bisogna fare questa seconda scelta unitamente alla legge sulla sulla rappresentanza e penso che il legislatore seriamente non è il giudice quindi nel momento in cui scrive una legge si fa carico di scelte di campo differenza del giudice che che l'applica io penso che il legislatore oggi debba farsi carico in questa maniera in questa materia
Di ovviare alle disuguaglianze sociali del terzo del terzo millennio e questo è il punto come dire la strumentazione che noi abbiamo oggi non è assolutamente così sufficiente e aggiungo che ormai credo che sia una consapevolezza acquisita che il non intervento e diciamo così lasciare le mani libere
A tutti non produce benefici non produce benefici né per i lavoratori ma anche per l'imprenditore imprenditoria in sé ormai mi pare chiarissimo che tutti sono come dire a a richiedere un intervento una presenza maggiore nello Stato per coma ed è forte
Economiche in campo sono sono tali che se non c'è come dire un una direzione un'India Rizzo
Anche dello Stato non per replicare uno statalismo c'è gli squilibri sono tali che i singoli si trovano totalmente senza nessun tutele in questo caso i singoli possono essere anche le forse produttive perché appunto se non se non tuteli un tessuto produttivo intervenendo anche ho insomma su alcuni accordi diciamo macro Cordi evidentemente poi succede che c'è
Una perdita di postini di posti di lavoro fuori ovviamente come accennavo c'è un tema di legalità perché è chiaro che in questi settori di sfruttamento di minor controllo c'è e più facile che sin filtri latinità e organizzata appunto con forme di sfruttamento molto pesanti
E molto molto crudeli insomma ci sono molti modi di intervenire a me per esempio
Mi era piaciuto fare un esposto
Un progetto che per esempio a che vedere con tutta la produzione della filiera del della raccolta di pomodori delle salse comoda perché un prodotto italiano importante
è e loro si stanno organizzando in una forma associativa il che produce una certificazione di non sfruttamento visto che parliamo di caporalato di pozze di di non sfruttamento di vigilanza tale autorganizzarsi da diciamo da i produttori e questo prodotto quando poi va anche diciamo così all'estero a questo tipo di marchio dopo di correttezza
Del prodotto ecco questo mi sembra un tutte delle delle cose interessanti insomma che che possono e che che mettono in campo diciamo così affini affini virtuosi
Tutto questo certo
Il il tema delle nuove forme di di schiavismo e di di perdita c'è quando c'è la perdita della dignità della persona quando c'è lo sfruttamento sei meno cittadino degli altri e quindi io torno al punto di partenza cioè e un tema democratico molto importante questo perché se sei meno e cittadino nell'atto protagonismo e anche nelle tue consapevolezze
Perché cioè se quando diciamo che la in pubblico fondata sul lavoro quindi ne difende la dignità ma diciamo che il cittadino e le cittadine come dire hanno la loro consapevolezza la loro autonomia loro emancipazione in questo tipo di di disegno della persona se c'è un avvilimento di di ridicole di questa persona se inni non solo se in meno città di meno tutelato ma se in meno cittadino ecco perché cioè io penso che questo sia davvero uno degli elementi di crisi della democrazia e quindi nella diciamo così del ruolo che in questo momento rappresenta che e quello del legislatore ma ovviamente del rappresentante
Politico da questo punto di vista io come dire mi faccio carico di questo senso che penso che sia questo un un impegno è una sfida da raccogliere altrimenti come dire guardiamo ad alcune diciamo gloriose bandiere del Novecento che però possiamo solo volge al civico ovviamente ma più di questo non diciamo pare anche che comunque in quell'epoca li sappiamo tutti molto bene non lo devo dire ai giuslavoristi che negli anni settanta appunto l'importo e faceva riferimento a questo davvero concludo sta tu una stagione di grande produzione
Legislativa su tutti i fronti che pensiamo
Dal diritto del lavoro poi successivamente la famiglia la psichiatria e quant'altro
C'è una legislazione che si adeguata una società che stava cambiando e ed è la stessa cosa che dobbiamo fare noi oggi perché se siamo veramente in un momento di una rivoluzione industriale epocale epocale
E la digitalizzazione non può essere necessariamente una perdita di diritti può essere una opportunità se se però appunto interveniamo diciamo così di tempestivamente e opportunamente tenendo conto che c'è un grande scontro e uno squilibrio di di potere esattamente la la perdita ormai definitiva dell'illusione che c'era fino a dieci dodici anni fa
Rete grazie senatrice chiudiamo con Giuseppe Santa Lucia perché dal suo angolo visuale di di presidente dell'associazione
Percepisce quanto questo tema del dello spazio di interpretazione rimesso al giudice
Sia vissute in modo ambivalente dai magistrati stessi abbiamo settori dell'ordinamento dove non è per niente gradito
Al giudice non so se è una questione anche generazionale la penso per esempio alla settore penitenziario dove c'è una mente o di automatici Mino da parte di larghe fasce
Della magistratura
E allora gli chiedo da cosa nasce questo
Bisogno talvolta della magistratura di aveva invece dei paletti che vanno al di là di quello che io ho sempre pensato essere compito principale ma ne abbiamo parlato anche oggi del giudice e quello del decidere sul caso concreto
E da cosa nasce per conto il bisogno poi di di espandere questo
Potere che noi abbiamo di di interpretazione delle leggi fino arrivare per esempio ecco
Sono piuttosto recenti le quattro sentenze di giudici rimette in materia di gas di di magistratura onoraria con quattro letture diverse
Del della disciplina dice se vogliamo chiamare i cibi ovunque dell'assetto vigente che indubbiamente chiamano il legislatore a intervenire in maniera significativa però danno anche la dimensione Julio una di una vitalità
Del del del giudice di merito
Domanda complessi siano AIOM Pietro sempre e comunque i miei tre cinque cinque minuti io
Credo molto al bisogno di uniformità interpretativa certezza del diritto sono state dette parole secondo me importantissime che devono far riflettere la magistratura non perché la magistratura sia distratta su questo ma in tempi di complessiva del sistema così ormai accentuata io credo che un ritornare a riflettere sull'importanza che il diritto sia certo sia un dovere professionale della magistratura che ha sperimentato le capacità d'innovazione
Negli anni passati dalle interpretazioni conformi costituzionalmente conforme convenzionalmente conformi forse in qualche perché siamo un problema di misura non di categorie concettuale di riferimento sopra di misura
Perdendo a volte un po'di vista il testo ora una crisi della legge c'è ma una legge comunque quella cui noi siamo soggetti in tutta la sua complessità multilivello quindi un ritornare al testo simili credo che sia un dovere rafforzato della magistratura oggi spiego specie per le difficoltà che ha il potere politico ha progettare con il sistema con capacità sistematica il nuovo e c'è una difficoltà della politica che è innegabile la sequestro c'è perché poi tu facevi riferimento anche alle tecniche di formulazione delle norme in materia giuslavoristica ma c'è anche un problema poi di come dire meccanismi dinamiche parlamentari
Che io in qualche modo potuto osservare da vicino in quegli anni dove insomma la razionalità da biblioteca di colui che si accostarono ormai assai diverso dalla razionalità democratica che fortunatamente comunque c'è cioè la mediazione e compromesso l'emendamento impossibilità
Per tempistiche
Normative di FLI di rifare la navetta quindi dover accontentarsi di qualcosa che necessariamente ambiguo vago
Che in come dire spezza un po'la coerenza di un disegno che manca cupe magari accompagnava il progetto originariamente ecco se tutto questo è ed è questo e lo stato della nostra democrazia io credo che i giudici debbano riprendere con maggior vigore un'attenzione alla a questi valori fondanti di prevedibilità di certezza di sistematicità del del dell'ordinamento
E secondo me anche il professor ha detto una cosa importantissima che vivo anche nel mio settore cioè una sarebbe molto auspicabile un'attenzione della dottrina
Il mito vivente ci sono parole sono importantissime del presidente Curzio la relazione inaugurale
Per l'anno giudiziario di quest'anno in cui ha chiamato i magistrati di Cassazione ad essere meno autoreferenziali via dialogare di più con la dottrina io credo che un'apertura come dire ad una relazione reciproca come dottrina può aiutare il giudice come a ritrovare nel senso che il picco della certezza che non è ovviamente la gabbia interpretativa non deve essere una situazione di cogliere di intorno a nuovo ma sperimentare la innovazione recuperando il senso del giurista che è comunque quello di conservare il sistema perché non c'è valore maggiore aldilà poi viene previsioni chiedo come notano dell'esistenza perché siamo tutto si dispera e tutto diventa assai hai stai più difficile da governare
Questo mi sento di dire nulla di utile però aiutiamo infine per esempio costoso logica impensabili va ad sulla crisi di valutare lo spessore sulla distinzione concettuale e la disposizione norma diamo forse costruito qualcosa di un po'troppo come dire
Troppo poco governabile ritornare al testo non per ritornare vale una che viene avanti a volte ma insomma erano erano meccanismi che bisognava sperimentare ormai siamo maturi non abbiamo bisogno di grandi rotture si tratta di recuperare
Mi sento senza autentico della certezza che è come dire tutela e non è e non è in cambiamento
Grazie grazie latte Santa Lucia sono le diciannove
Eugenio Albamonte segretario generale di aria democratica per giustizia dovrebbe trarne le conclusioni non so se ci siano domande da parte dei venticinque che sono rimasti graditissimi amici ancora in ascolto
Se ci sono domande prego di manifestarmi direttamente senza bisogno di alzata di mano
In caso contrario nel silenzio del del della dell'uditorio dalla
A più appiglio se non sbaglio no sì è una cosa rapidissima benissimo Luciano nato brutto non viene visibilissimo più realista sembra centrale e neanche molto piaciuto il ricordo che appatta ora senatrice della ma di quello che c'è stato negli anni settanta dobbiamo ritrovare quello che c'è stato negli anni Settanta cioè quel costume democratico perché appunto anche Paolo Grossi e altri dicono che non bastano i principi della Costituzione Anjouan un costume democratico quindici in questi sono i giudici scelto possiamo
Contribuire molto significativamente ma interveniamo
Nelle patologie bisognerebbe fare in maniera che il attraverso questo costume democratico diffuso e riguarda la politica che riguarda i sindacati insomma che riguarda tutti gli agenti
Di questo importante settore
E si rispondesse il proprio l'idea della prevenzione e anche con discorsi soldi intervento in queste realtà di caporalato perché è chiaro che di persone non denunciò nulla
Assente la nostra legge sul caporalato ama leggere meravigliosa
Meravigliosa
E ha funzionato molto bene per la parte penalistica ma del tutto il resto non riesce a funzionare
Altrettanto bene e questo non dipende da dai giudici dipende proprio da questo discorso di deficit di costume democratico allargato grazie
Altre domande interventi
Ringrazio intanto Lucia
Se non ci sono altre domande ringrazio tutti coloro che ci hanno ascoltato il passo la parola il gene Albamonte o per le sue conclusioni
Buona serata e grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla tavola rotonda
Partecipa
Qui è servito ringrazio di aver partecipato ringrazio i nostri ospiti
I nostri ospiti in sala i nostri ospiti da remoto e vi ringrazio per servì trattenuti fino alla fine ovviamente non non mi permetto di rendere delle conclusioni nel senso tecnico del del termine sia per il tempo ampiamente trascorso dell'attenzione ed è la pazienza e sia per difetto di competenze miele personali a a a rendere delle conclusioni tecniche di un convegno così ricco anch'io come per per Santa Lucia sono un un penalista ma peggio di Santa Lucia non sono una un giudice men che meno un giudice della Cassazione e così autorevole
Sono diciamo il figlio illegittimo della della famiglia dei giuristi facendo il Pubblico ministero dall'inizio della carriera fino ad oggi
E quindi più che far dire conclusioni ho pensato di proporvi un po'una una metafora una metafora del tempo che stiamo vivendo della Defoe forse del nostro immediato futuro
Se non rimettiamo riparo forse questa iniziativa una occasione per contribuire a mettervi riparo prima che si arrivi all'irreparabile la metafora la traggo da un romanzo che mi è capitato per le mani proprio nelle settimane in cui
Lavoravamo come come gruppo dirigente di area al io veramente quasi da spettatore alla la formazione del programma ma è il romanzo è scritto da Guido Maria Brera che si intitola Candido
Edito per la nave di Teseo e ve lo vi ve ne consiglio la lettura perché guarda caso mi capita nelle mani in Liberia e molto a parte contro il titolo che ovviamente riprende il Candide di Voltaire aggiornato alla nostra epoca on immediato futuro e il protagonista è un raider
O una romanzo che è stato scritto dal dal sudore durante il primo lo da un e non a caso perché il perito in cui è al a alla sensibilità della dell'Autore
Romanziere e anche alla sensibilità nostra del giurista come dire
è balzato immediatamente agli occhi come quella dimensione di cui abbiamo anche parlo diffusamente in questo convegno diventasse improvvisamente centrale e insieme a questo anche tutto il mondo di di di di che di negazione dei diritti che collegata a quella situazione è ambientato in un futuro prossimo l'unico dato temporale di riferimento
Che questa nuova società si è costituita dopo la fine della pandemia
E e tra l'altro non c'è memoria in tutto il libro di quello che era la società prima della pandemia
Ambientato in una città
In una città appunto di questo nostro immediato futuro è caratterizzata plasticamente dalla distinzione tra quartieri inclusi e quartieri esclusi
Dove i quartieri inclusi sono i quartieri direi fruitori dei servizi e i quartieri esclusi sono i voti e dove vivono i soggetti che sono chiamati con il loro lavoro arrendere questi servizi
La vita del del nostro Candido di questo RAI perché appunto ovviamente si muove in bicicletta
è quella di una persona che vive in un quartiere escluso come tutti i suoi simili perché è una con comunità che costruita solo sulla Gica economica sul lavoro precario e ogni mattina questo fiume di lavoratori precari
Si trasferisce nei quartieri inclusi dove vivono i fruitori dei servizi e solo lì vivono i fruitori del servizio è solo all'esterno vivono quelli che rendono questi servizi attraverso il il loro lavoro
è il lavoro quello suo di un raider che nona nessun contatto con il suo dopo datore di lavoro neanche con le articolazione più periferiche della dell'organizzazione della struttura lavorativa anche nell'occasione della a assunzione diciamo che tra virgolette ha un rapporto esclusivamente con una operatore informatico che ne governa completamente l'attività e anche l'erogazione della retribuzione che ne controlli in qualsiasi momento della giornata la sua prestazione lavorativa che ovviamente i impartisce le direttive circa i servizi che vere prestare e direttive che tra l'altro hanno degli standard molto serrati non solo richiesto di tempi di come esaurire la consegna tempestivamente ma anche l'anticipo viene sanzionato non sono in ritardo
Perché una consegna intempestiva in anticipo mette comunque in una situazione di difficoltà il fruitore della prestazione e ed è sufficiente una qualsiasi lamentela della fruitore della prestazione
Che ovviamente non viene contestata al al dipendente rispetto al quale lui non può in nessun modo interloquire per essere immediatamente estromesso dalla attività lavorativa senza alcuni è una situazione però questa del nostro Candido di serenità
Di assoluta ingenuità perché in questa società non c'è neanche la memoria non solo non c'è la percezione di aver diritti o di una situazione che conculca limita ora direttrice azzera i propri diritti ma non c'è neanche la memoria
Di un'epoca appunto come dicevo prima definire appunto prima della pandemia come se fosse avanti Cristo dopo Cristo
Rispetto a quali questi diritti c'era
Non ce n'è neanche la memoria
E c'è questa idea no di vivere i nel migliore dei mondi possibili come nel Candide di Voltaire un mondo in cui è il datore di lavoro che per definizione fai bene proprio il bene del lavoratore e il bene dell'intera società contemporaneamente
Adesso voi non non vi voglio ovviamente spolverare la fine però in questa società no non troppo avveniristica
In questa società in cui appunto un po'alla Blade Runner dovranno i i paesaggi sono tutti di cemento tranne i quartieri inclusi due su piedi giardini e di sole anche quando piove nella zona non inclusa ben in questa in questa società appunto dicevo dove dove piove spesso e cioè questa situazione un po'di di di cementificazione
E cioè qualche raggio di sole in qualche raggio di luce
Perché diciamo il senso poi recondito e che la la dimensione dei diritti una dimensione insopprimibile e anche quando se ne è persa l'amore in qualche modo il senso di ingiustizia della giustizia e il senso di come recuperare uno un'idea della della propria dimensione di soggetto portatore di diritti da qualche parte voi no come una Gramigna in qualche modo si infila
E e riesce di nuovo a germogliare ora la la domanda che io mi sono fatto eh
Se questa metafora è una metafora del nostro immediato futuro o forse anche o una metafora del presente
Sera con con caratteristico un po'allegorico un po'forzate racconta quello a cui andiamo incontro se non stiamo attenti oppure quello in cui già siamo dentro e forse il non solo la dimensione della pandemia ma anche la dimensione di questo convegno acida
Nel senso che in parte forse ci siamo dentro e che un'iniziativa come questa
Importante per cominciare a a prenderne consapevolezza venirne fuori io mi occupo da dieci anni e più di tutto da pubblico ministero di di nuove tecnologie
E della ricerca della compatibilità della tutela dei diritti e della tutela dei diritti gli ambienti governati delle nuove tecnologie mi sono convinto in questi dieci anni che c'è un punto di equilibrio la tecnologia mercato
E tutela dei diritti ed è quello che noi dobbiamo cercare in questo campo come nel campo di cui mi occupo tutti i giorni
Grazie a voi