Tra gli argomenti discussi: Ema, Emergenza, Epidemie, Farmacia, Industria, Italia, Medicina, Politica, Produzione, Russia, Salute, Sanita', Scienza, Vaccinazioni.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
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immunologa dell'Università di Padova e direttore dell'Istituto di Ricerca Pediatrica
In questi giorni abbiamo sentito parlare molto del vaccino Musso si è detto che potremmo prenderlo noi potremmo addirittura non aspettare l'approvazione da parte dell'agenzia regolatoria europea che potremmo produrlo noi
In realtà la produzione di questo vaccino che è basato su due dell'Ulivo URSS sarebbe possibile perché è un po'quello che sta facendo l'azienda reitera in Italia quindi c'è la tecnologia per poterlo fare quello che però lascia qualche dubbio è perché mai se noi dovessimo appunto scegliere questa strada e cioè quella di produrre da nuovi alcuni vaccini che che già sappiamo possono funzionare
E quella di basare la nostra produzione su Pacini con adenovirus perché mai dovremmo scegliere impiega bacino Sputnik
E non per esempio il bacino Johnson e Johnson
Eppure sia il vaccino Johnson&Johnson anche come ricorderete è basato su una singola dose sì alla prima dose del vaccino Sputnik sono utilizzano lo stesso adenovirus il vettore appunto a te non virale addì ventisei
Questi questi due vaccini quindi cosa fanno usano esattamente lo stesso schema la stessa tecnologia per la prima dose di quello russo e per l'intero vaccino di quello della Johnson e Johnson c'è un vettore dello virale
Nel quale viene inserito il DNA
Necessario produrre la proteina Spike del Sasco due
Soltanto che appunto con il vaccino Johnson&Johnson mai sappiamo che questa singola somministrazione protegge sappiamo che il vaccino è sicuro
Il trial clinico è stato lineare e trasparente il vaccino è stato già approvato dall'FDA e a breve sarà approvato dal Lello
Quindi che vantaggio avremmo nel decidere avendo la tecnologia
Di aggiungere a questa produzione del dell'adenovirus addì ventisei quindi abbraccino Johnson e Johnson una seconda dose con un adenovirus diverso
Il vaccino Sputnik infatti in aggiunta alla del virus ATI ventisei che viene usato per la prima somministrazione utilizza nella seconda somministrazione un altro adenovirus la G cinque
Questo vuol dire maggiore difficoltà produttive maggiori costi tempi più lunghi e poi anche una serie di problemi legati proprio al concetto di immunità
Perché questi vaccini basati su adenovirus inducono una forte immunità contro il vettore contro l'adenovirus sesso ed è per questo che Johnson e Johnson ha deciso di basarsi su un'unica somministrazione
Quindi punto è se siamo in grado di produrre questi vaccini e lo siamo
E abbiamo appunto deciso di puntare su questa tecnologia perché dovremmo puntare tutto su un vaccino che non è stato approvato
Non siamo sicuri di come è stato portato avanti il trial clinico e si basa su due dove si quando invece abbiamo a disposizione il vaccino Johnson e Johnson che funziona e sicuro tutto questo lo fa con una singola dose forse sono altri i i problemi altre le motivazioni sono più di carattere politico economico ma queste dovrebbero restare fuori in questo momento sì proprio dobbiamo puntare su un vaccino
Prodotto in Italia in questo momento il vaccino Johnson&Johnson sembra quello più interessante
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