Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Danimarca, Famiglia, Film, Giovani, Minori, Omofobia, Omosessualita', Paternita', Poverta', Sicilia, Spettacolo.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 6 minuti.
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Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Voglio oggi parlare Bindi due film indipendenti e cioè piccoli da un punto di vista produttivo ma che hanno già ottenuto un elenco internazionale
E che grazie ad alcune piattaforme digitali che specie in questo periodo hanno sostituito il circuito dei cinema d'essai
Ecco potrebbero raggiungere quel vasto pubblico che meriterebbero
Il primo film si intitola Feltri norma un family una famiglia perfettamente normale
Ed è un film danese presentato al Festival di Rotterdam diretto da una regista esordiente nel lungometraggio Bellu Rayman
è distribuito dalla piattaforma Bubi che è una piattaforma specializzata nel cinema e future
Il titolo si presta a essere interpretato in senso letterale oppure in senso ironico
In effetti l'evento che dà avvio al racconto che l'ispirazione autobiografica non è di quelli che rientrano tra i casi medico della vita familiare
Un uomo decide di separarsi dalla moglie dalla quale ha già avuto due bambine perché non sopporta più dividere in un corpo maschile ma vuole trasformarsi in una donna
La circostanza di cui dà conto non attenua la portata drammatica raccontata dal punto di vista della figlia minore dell'uomo ancora bambina
Ora nella bambina non Pisano pregiudizi razzisti omofobici io ho transfobia la società danese come emerge dal film era del Complesso aperta e tollerante
E tuttavia il cambiamento della vita familiare che il mutamento di sesso del padre comporta le risulta inaccettabile
Al dolore della separazione tra i genitori si aggiunge il venir meno di un supporto maschile di cui lei continua ad avvertire disperatamente il bisogno
Un film si sa non è un trattato di psicologia e certe intime necessità non vengono manifestate attraverso concetti o parole che del resto forse una bambina non riuscirebbe viene a trovare ma attraverso dei fatti
E più ancora attraverso gli atteggiamenti del corpo e le espressioni dei personaggi che qui risultano sempre indovinate e spontanee
Un episodio significativo e che la bambina finché il padre era un uomo amava seguire con lui le partite di calcio in televisione lei stessa gioca alla squadra di calcio della scuola
Ma il padre divenuto donna dichiara un giorno a tavola come niente fosse
Che lui anzi lei non capisce nulla di calcio e che le partite non gli interessava affatto
Lasciando su sua figlia senza accorgersene un'ombra di profonda delusione per quel genitore divenuto per lei come un estraneo
è vero che egli non viene mai meno alla sollecitudine la cura l'affetto di un genitore anche nei confronti di quella bambina Kilian manifestamente ostile
Ma tutte quelle premure riversati ora sotto una veste materna seppure sinceri alla bambina risultano imbarazzanti invadenti odiose
E soltanto con il tempo e dopo che il padre si sarà trasferito in un'altra città lei riuscirà a riconciliarsi con lui e con la propria sorella che era sempre rimasta dalla parte del padre
Potrà così ricrearsi d'armonia familiare sia pure tra due genitori separati che ci dà davvero alla fine l'impressione di una famiglia a suo modo normale
Il secondo film di cui voglio parlare si intitola il mio corpo
è diretto da un regista italiano Michele Pennetta è stato presentato in diversi festival internazionali per cui la festa del cinema di Roma
Ed è disponibile su varie piattaforme digitali come io resto in sala Zardo Epcg digitale
Anche qui il titolo suggerisce una chiave di lettura del film che è un documentario ambientato in Sicilia ai giorni nostri
Il racconto segue la vita quotidiana i due personaggi il primo è un adolescente che insieme al fratello lavora per il padre prelevando macchinari usati da una discarica
è un lavoro duro che sottrae il ragazzo alla scuola e non gli apre nessuna prospettiva di miglioramento della propria condizione di povertà
Come per tentare di evadere dal listino egli si ritaglia parentesi di ozio in cui passeggia da solo in bicicletta o si distende sotto il sole sui cambi
Il suo corpo è pieno di un languore che a volte per così dire istruisce i suoi gesti
Tanto che il padre lo rimprovera di essere inetto al lavoro
Forse senza comprendere che quella vuole è una forma di protesta espressa anche qui più che con le parole e con il corpo contro l'ingiustizia che subisce che cioè gli sia preclusa la possibilità di un futuro migliore
è un personaggio per così dire abbinato a un immigrato in Sicilia dall'Africa un giovane dal corpo invece pieno di rigore capaci di eseguire i lavori più varia a volte i pesanti
La raccolta dell'uva la pastorizia alle pulizie in una chiesa ma anche luglio presso dà un senso di solitudine ed eterna precarietà
Tra i due personaggi avverrà un incontro quasi magico per quanto sembra predestinato e avvolto da un senso di mistero
Nel quale rispecchiando sì l'uno nell'altro riusciranno forse per quanto possibile a confortarci a vicenda
E questo forse il momento più poetico di un film dedicato capace di cogliere i più lievi stati d'animo dei due protagonisti
In conclusione gli ho parlato di due film aperte rinnovo al Family IMEI Duprè Iman e il mio corpo di Michele invita un saluto da Gianfranco Cercone
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