Pandora Rivista Festival - La cultura di fronte all'imprevedibile

Buonasera a tutti venuti a questa diretta rappresenta il vero secondo evento dei miei la seconda edizione dei dialoghi quando una rivista un festival che negli anni scorsi è sepolto in presenza anche in questo anno
Siamo molto contenti di essere riusciti a svolgere in buona parte in presenza a Bologna ma sono anche previsti
Diversa polmonare e questo è il primo incontro alla nessuno molto contento di poter riprodurre anche per gli ospiti diversi errori più importanti viene abbiamo questa sera
Che ci permetteranno discutere del tema delle trasformazioni del mondo della cultura
Mondo l'avventura di cui diciamo occupati negli ultimi negli ultimi mesi negli ultimi anni sulla rivista cartacea on line embarghi venti anche con molti dei protagonisti che sono qui presenti
Quindi trasformazione di questo mondo attraverso la crisi della famiglia degli scopi che abbiamo vissuto gli ultimi mesi che stiamo vivendo che ovviamente dispiegherà i suoi effetti molto tempo
E allora io gli ospiti in presenteremo mano mano che
Che guidano la parola vorrei solo dire che abbiamo qui rappresentata da Veron
Una gamma personalità lui esponenti di realtà culturali in contanti Bindi
Tipologie diverso di attività culturali e quindi penso che la discussione che potranno stasera sarà davvero completa eccola
Per iniziare darei la parola alla professoressa Paolo Dubini professoressa di management all'Università Bocconi Minari fa di economia ambiente interculturali dello sostenibilità insegna anche agli inviti di Lucca e ha scritto molti libri su questi argomenti ricordo ad esempio con la cultura non si manda falso ricorda tumori Laterza con la professoressa Dubini abbiamo fatto un'intervista nel numero uno di quest'anno quello dedicato alla sfera pubblica in cui c'è anche un'intervista poiché a maggio Zanchini interverrà in seguito e inclusi tracciava un quadro molto interessante sparpagliato
Dell'economia della cultura
Quindi partirei proprio da lei e le chiederei di farci un primo bilancio un primo quadro come questo mondo è stato camminata stato volte Paco comunque c'
Un modificato impegnati nel muro credo inizia grazie grazie attutire l'idea ridurre il servizio
Grazie mille libro divisa
Allora Europol corrente il mondo Screen Actor fila però cioè allora comprino maremmana peluria chiese insomma se inattivati Comcast
Duran riversa i momenti con impartisce nel tempo chiudersi no diciamo generalmente tutte le organizzazioni culturali hanno sofferto molto avuto impatto economico cioè non da parte del o pannelli delle non hanno potuto accogliere i visitatori contatori quindi Pubblico risulta va be'e se erano e niente abbiamo visto per esempio durante resterà e mi appunto dei flussi turistici o o una buona allora
O italiana
Questi numeri sono minimamente sufficienti in alcuni casi sostituire Unix guidatori italiani sporadiche
E la parte a risolvere un problema parte Veneto contenuta per cento quindi cinquanta distinguo una cosa riguarda riguarderà prossimo pubblico tutte le organizzazioni culturale morale con la loro sostenibilità
Economica e viene tante perché umidità occorre sopra in USA ma di quasi cioè in volo
Il rilancio questo è e ma non piccolo un un po'
Indipendentemente dalle azioni messe minato da locali e anche Sacconi con casi anche diciamo un poco opinabili
Ora fondazioni bancarie crea sostenere le istituzioni questo diciamo primario tedesca
Ma una Issei sulla quale forse fare la primo concorrente Chino in tv
Riguarda invece che che cosa Simonato le organizzazioni e in modo nella culture sono dal cilindro l'ammenda dalla vigna
Il massimo che si sono molto da fare
E quello che mi sembra volendo scarichi sicché dal momento essere quello che sta succedendo arresto pende Guido tre parole-chiave che mi sembra emerge con chiarezza ed essere molto interessante
Ancorare proprio paura paragonare e impegni non lui anche a livello c'ha sentito ordinarie organizzazioni una che sia guardano più e intendono avremo più ma vediamo collaborare dipinti e una con l'altra per esempio ne abbiamo visto nuovi gesti ospitare pende biancocelesti fa
Questo cosa che secondo me
Un tema questo è molto importante perché una sordo secondo me affermare veri ne parleremo con governare giudicare sacrificati
Escono come nuove
La seconda programmi comunque è un brivido
Uomini lenta la bambina amici sindaci delle città in modo diverso il nuovo però culturale rivolte lo spettacolo
Mostre epica organico annunciando sotto pressione fisiche l'Austria distribuzione logistica proprio culturali e ha fatto esplodere un'offerta digitale USA rigida che in alcuni magazzini era già programma ed è stata potenziata quattro Obama e dell'offerta presenza e dinamica sta diventando i di lei Grassi in più un tema oppure c'è scopo Cavallo digitale
Quando mi pare percorre quello che facevamo prima o quelli in Cosa Nostra impingono opera complementare e soprattutto quanto dell'essere grande investimento in quanto bravi bisogna essere per riuscire a ora nel senso che Latronico o sospendere acqua
Guido secondo me
Quello di favorevole sono perché nel controllo
Organizzazione culturali mattinata non rompere o impressioni
Le organizzazioni culturali la sul tavolo e con la programmazione quell'operazione sarà ciminiere immerse fra Marconi operatori culturali
Inaugura riversa il reato con l'associazione culturale L'alberghi alcol e spore Ingrid Nicola Latorre io
Molto spesso territoriale
Che sono Bolloré uniche sono che sono ora abbiamo comunicato avviate durante la pandemia vera necessità e adesso secondo me ancora possibili o o termini simili Larissa quali impongono fino riflettere serva un corpo umano nulla assoluti dunque ma raro erano trovare
Grandi giorni che stanno emergendo fare un saluto per l'ascolto moltissimo bisogno di organizzazione culturale dell'organismo Lubrano sono ok va be'nomina dice il poeta credo molto attenti e molto diciamo anch'io credo per fare i nomi
Nondimeno curarsi hanno fa sapere un l agente nelle agenti
Quel questo secondo me alla particolarità
Grazie questo primo quando per questa introduzione impegnata alcuni tratti importanti della situazione che stiamo vivendo e adesso passerei alla dottor D'Antin il giornalista che alle alla commissione uguale alle questioni culturale tempo dedicato un'attenzione particolare conduttore di Radio anch'io e di quante storie e all'attività di giornalista appunto da molti anni accompagnato un'attività di azione declinata
In molti saggi sui mutamenti la cultura sempre sui temi della fruizione digitale nel settore dell'informazione della crisi del giornalismo tradizionali censiti disintermediazione culturale l'emergere di nuovi negli attori
Appunto come dicevo questi temi ha dedicato molte opere ricordo solo l'ultima la cultura orizzontale uscito per Laterza è scritto con Giovanni ecco dal sul punto di osservazione rispetto a alquanto anche Fini quegli embrioni niente aveva declinato anche nel in i suoi lavori qua c'è quindi in questa e a dispetto unito a una coppia queste dinamiche che imperversavano in mondovisione gira cos'è cambiato in questi mesi cosa possiamo prova prima
Certo la sera tutti una seria già come grazie indiretto io vorrei prendere un paio di passaggi messi subito insomma all'interno della nostra discussione dal professionista Dubini e far giungere il mio specifico professionale e cioè quello nel campo dell'informazione cercando di capire che cosa sta accadendo
In questa nostra fase diceva questo chissà Dubini
Due punti è il secondo punto Polo declinava attraverso tre parole devo dire che mi ha fatto impressione perché nomi stamane a quante storie abbiamo dedicato la puntata ai festival e a quello che sta accadendo a quello che con espressione forse un po'di fatica abbiamo definito l'ecosistema culturale
E con Marino Sinibaldi e Corrado Augias
E quindi due persone che hanno insomma speso gran parte della loro vita all'interno del campo culturale pubblico quindi che ha per i rapporti con l'economia che è diverso diversi da quelli che all'inizio a descritto Paola Dubini e sui quali tornerò perché mi sembrano decisivi nella correlazione fra il primo e il secondo punto e devo dire che quello che mi ha colpito proprio in relazione a quello che ha appena detto Paolo Dubini
è che in questo fine settimana oltre al vostro nobilissimo Festival Giacomo a Roma c'è una fusione di tre festival che di solito vengono ospitate alla città in momenti molto diversi e mi riferisco a libri come che è stato fondato de più diretto da Marino Sinibaldi spesso a più libri più liberi che è la nostra chiamiamola piena dell'editoria della piccola e media editoria che solitamente si svolge a dicembre e a Massenzio il festival Massenzio che in primavera qui da noi Roma ospita grandi nomi della letteratura mondiale ieri sera esempio c'è stato un sconto un riscontro fa sugli Inca
E Moni Ovadia B per le ragioni che non è il caso qui di ripetere sono stati diffusi proprio per cercare di fare dei e e mettere assieme ora bisogna cominciare incastra a usare questa parola mentre assieme le nostre fragilità le nostre debolezze nel senso che è verissimo quello diceva Paolo Dubini la Rete
Libri d'azione della collaborazione questi sono riportati positivi
Della pandemia a mio avviso e però nel faticosissimo sforzo che stiamo facendo tutti operatori nel servizio pubblico operatori che lavorano nel pubblico operatori che lavorano nel privato
Diciamo la verità anche di salvarci di continuare a produrre a proporre a come fa è stata facendo voi dall'alto in questo pensiero mi sembra c'è una bellissima iniziativa Giacomo ad offrire alla cittadinanza
Di nuovo reti iniziative culturali produzione culturale è è inutile fingere che il momento economico sia tragico
Cioè Paola Dubini diceva gli affetti sono anzitutto di natura economica
E ora vi parla un giornalista del servizio pubblico che come molti dipendenti pubblici come molti dipendenti al nostro Paese non ha visto intaccato diciamo la sua posizione personale e quindi diciamo la sua il suo campare quotidiano e però devo dire che il mondo culturale del nostro Paese come in tutti i mondi culturali stanno attraversando un momento veramente difficile
Lo dico perché io moltissimi amici come potete capire che vivono o hanno vissuto e sperano di vivere e di cultura senza avere quella stabilità professionale che a chi ha punto contratto a tempo indeterminato che vedono il futuro con le norme spinto con enorme preoccupazione perché obiettivamente nel momento in cui calano le fonti di reddito da più di giuramento
Avanza la sfera del volontariato la sfera dell'Ariete la sfera della collaborazione poiché c'è un enorme problema che accompagna il lavoro culturale del nostro Paese diciamo da sempre la che sia unito in questa fase della vostra storia cioè molto semplicemente le persone che non ce la faceva ad arrivare alla fine del mese mettendo assieme una sera di collaborazione riferisco alle centinaia di migliaia di persone che lavorano nel campo culturale adesso non ce la fanno più
E quindi quella quella precariato che già all'epoca indebolire rendeva fragile quel sistema adesso è diventato un'urgenza
Ora che cosa sta succedendo nel campo dell'informazione qui tocco i settore che conosco meglio di nuovo
Tenendo da parte il ma persino la RAI questo lo dico perché so che il direttore generale ha fatto un discorso molto franco ai direttori delle testate
Della RAI compresa quella per la quale lavoro io e arrestata ma del giornale radio della Rai facendo capire che il crollo della pubblicità un impatto anche sul servizio pubblico quindi noi abbiamo il canone grazie al canone finanziamo più o meno la metà
Delle nostre entrate e ci sono gli italiani compreso purché ringrazio che pagate il canone e ci permettono appunto di continua a lavorare offrire al Paese informazione pedagogia cultura e però la parte della investimento pubblicitario ha avuto un crollo anche quel nuovi che significa che spezzino noi della RAI che ci siamo sempre considerati diciamo la sfera più tra le più protette nel nostro Paese dovremo tagliare sacrificare certi settori della nostra offre questo discorso nel giornalismo ha avuto un impatto enorme ora non vi elenco perché cioè tre molto tempo ma insomma a cominciare dal mercato nordamericano la stampa locali e soprattutto quella cartacea conosciuto in questi ultimi mesi chiusure tagli asciuga menti della delle redazioni quindi del personale e quindi anche dello fare in larga parte dei Paesi europei sta accadendo è accaduta la stessa cosa
E non non non è ignota nessuno di voi lo sapete anche perché alcuni di voi lavorano nel settore delle riviste il crollo degli investimenti pubblicitari che già veniva o danni molto difficile la difficoltà che ha per la carta stampata nel non nel nostro Paese laddove al contrario di altri mercati loro mi riferisco a quello nordamericano quello anglosassone in generale di uscire tramite gli abbonamenti alla vendita in edicola a dire un business ma e model sosta e mi per quello sta provocando e ha provocato nel mio settore un stati di crisi licenziamenti
Restringimenti del personale
Venticinque per cento quindi in Italia e numeri e percentuali persino superiori nel mercato
Nordamericano quindi il grande tema oltre all'osservazione ha già consegnato palo Dubini e a quelle che prova introdurre poi magari nel secondo intervento proverò a a definirle che ci sta lasciando queste crisi e quale
Deve essere il ruolo ma soprattutto io direi il nuovo rapporto fra Stato e mercato
Osservazione banale la mia il grande tema di questi mesi riguarda i ricoveri fanno e riguarda il modo in cui noi Cindia inviteremo per ragioni diciamo che rimandano ai nuovi assetti dell'Unione europea in particolare l'eurozona
Ma il modo in cui noi stiamo ricostruendo il rapporto fra Stato e mercato non è casuale che il sottosegretario Martella che come sapete ha la delega
All'editoria a stia insistendo da settimane a questa parte nel dire guardate
Tutti si è trovato in particolare alcuni settori italiani sono stati colpiti dalla pandemia stanno soffrendo hanno bisogno di un nuovo ruolo di una presenza dello Stato di impedimento investimenti lo Stato aiuti dello Stato
Molto più significativi l'editoria non può essere esclusa
Da questo ora Valdo Spini su questo maestro assoluto quindi lo potrà giungere a Sensi azione su al ruolo le difficoltà che hanno avuto riviste di cultura in questo nostro Paese e il rapporto che hanno avuto anche con gli aiuti statali altri paesi sono molto più generosi Dinoi no a mio avviso il futuro non potrà fare a meno di insistere molto sulla riflessione e quindi sul ruolo che deve avere lo Stato nel salvaguardare un settore che in questo momento con il mercato
Non basta più a se stesso già era in difficoltà
Già soprattutto la carta stampata e le riviste di cultura vengono da anni molto difficili questa crisi rischia di mettere in ginocchio troppi Astori importanti fu un dibattito pubblico vivo e quindi la qualità della democrazia
E quindi lo Stato mio modestissimo modo di vedere deve investire sussidiare anche quel settore altrimenti il Paese si impoverisce troppo altra strada che però Paesi di più sorda su come tradizione filantropica del nostro penso in particolare la Germania
Stanno percorrendo sempre di più e delle fondazioni le fondazioni contraggono i propri introiti dalle donazioni più diverse dalla generosità più diversa però anche da noi quella deve essere un'abitazione
Alla quale guardare altrimenti il settore sia di uscire non azzoppato ma veramente piegato da questa crisi è molto più povero dal punto di vista culturale
Grazie davvero Giordo Zanchini per questo interessante intervento che ribadisce appunto e intanto due temi che erano già stati posti la professoressa tubini da un lato il tema del della fragilità economica ha cresciuta degli attori culturali questa fase e poi il tema della crescente ibridazione inoltre introduce il tema del rapporto tra Stato e mercato che penso che possono essere temi che probabilmente ritorneranno anche nel prosieguo della nostra discussione
Da lei adesso la parola su questo anche il suo alto a Mario Ricciardi anche per capire dal punto it pure governi una richiesta
Come è stata vissuta questa fase come come appare sia dal punto di vista del dei contenuti dell'analisi sia dal punto di vista della gestione di un'attività culturale di questo tipo grazie
Grazie a Giacomo beh innanzitutto due parole su proprio cose pratiche burocratiche anche interessanti la rivista io dirigo una rivista bimestrale
Quando la crisi del covered cominciato a precipitare quindi cominciavamo commessi si capiva che stavamo andando verso un mo'da un di tutto il Paese
Noi avevamo in chiusura un fascicolo
E abbiamo deciso di di rischiare perché a quel punto eravamo veramente al buio
E riaprire Shiller
La scatola che avevamo più o meno terminato di confezionare per chiedere alcuni contributi nuovi che cominciassero un po'a fare i conti con quello che stava accadendo
E perché deve anche ad alcuni degli autori di dove la cosa era ovviamente utile o addirittura necessaria alla luce dei contenuti dell'articolo di rimettere mano né i loro contributi per dare un maggior senso di attualità
L'abbiamo fatto la cosa ha funzionato tutto sommato e il giorno dopo in cui al CIPE abbiamo chiuso quel fascicolo ci siamo messi a lavorare a un numero monografico sulla pandemia perché a quel punto ci eravamo resi conto che avevamo a che fare davvero con un evento dico riportata storica in qualche modo il risultato è in circolazione da un po'di tempo questo la copertina la faccio vedere così chi non avesse ha avuto modo di vedere la ed è il fascicolo
Monografico di quest'anno voi spesso facciamo demografici a fine anno ma in questo caso abbiamo deciso di fare monografico sul tre perché era appunto ci sembrava una cosa utile cominciare a mettere insieme delle riflessioni non tanto sulla crisi che era in corso mentre scriviamo queste cose
Ma sugli scenari futuri a quel punto alcuni elementi erano disponibili per fare delle valutazioni per esempio
Le trasformazioni del lavoro per esempio problemi legati alla sicurezza inevitabilmente le misure sanitarie hanno portato con con sé un'ondata di provvedimenti comunque che hanno in qualche modo un segno securitaria diciamo così di aumento del controllo capillare sulla vita delle persone abbiamo provato cominciare a ragionare su queste cose
Ma abbiamo chiesto alcuni interventi che provassero a collocare anche un po'in prospettiva storica quello che stava accadendo Massimo Livi Bacci per esempio il Damon Raffo ha scritto una cosa molto bella proprio sul
Le le epidemie viste in chiave in chiave storica
Alla luce di queste cose del lavoro che abbiamo fatto coi neri nei mesi seguenti dopo la fine dello da un potrebbe quasi sembrare chi ci sta ascoltando che in fondo per noi ti diciamo questo periodo non sia stato un periodo di particolare difficoltà certo abbiamo lavorato sotto pressione c'erano come dire delle condizioni di lavoro inusuali lo staff della rivista lavorato la casa inevitabilmente
Le cose che si avevano a portata di mano perché punto ognuno aveva con sé più o meno il proprio portatile i libri che si trovava in casa politicamente le cose che per fortuna erano accessibili on line che non sono poche del degli accademici fortunatamente molti dei collaboratori della rivista sono degli accademici
Però questa come dire e la parte se volete e emozionante o affascinante del lavoro che chi fa una rivista ha l'occasione di fare anche in circostanze straordinarie
Poi viene la parte doloroso ovviamente l'abbiamo già detto la cultura in difficoltà per molte ragioni ha un rapporto non facile col mercato
Io non sono in disaccordo con quello che dice Giorgio Zanchini
Credo che però se noi vogliamo fare una battaglia di questo tipo cioè difendere l'idea che ci debba essere un investimento pubblico una cultura purtroppo dobbiamo fare i conti con un senso comune che è mutato profondamente e quindi questa battaglia va forse fatta in modo di nuovi cioè nuovi sia nei nei metodi nelle nelle diciamo nelle forme che questo investimento potrebbe eventualmente prendere sia anche nel tipo di
Giustificazione che va fatta di questo tipo di intervento cioè noi oggi abbiamo a che fare con l'opinione pubblica che non si credo in larghe fasce non trova affatto normale che lo Stato spende dei soldi per la cultura anzi una parte dell'opinione pubblica premente ostile a questa idea
Quindi noi che lavoriamo in questo settore dobbiamo un po'come fare i conti con la difficoltà di convincere cioè di non poter dare per scontato che quello che noi facciamo una cosa buona può noi cerchiamo di fare delle cose ben fatte viviamo però in un in un momento storico in cui il senso comune non non non non non è più che cultura vuol dire qualcosa che vada che funziona bene vi sentite bene
Claudio va bene ok perfetto perché Giorgio diceva di non più non si sentisse tanto bene la la la Claudio ok forse la mia lingua no nove punto chiedevo perché ovviamente da qui non me ne rendo conto Cristina perfetto
Quindi
Bisogna cercare di affrontare la cosa con uno spirito nuovo probabilmente diventare anche più abili a
A a persuadere un pubblico che ha bisogno di essere nuovamente persuaso che eri la cultura serve che la cultura serve la democrazia
E se posso aggiungere qualcosa anche una cultura che sia onestamente e correttamente partigiana
Perché la sfera pubblica si nutre anche di discussione di dissenso di pluralismo cioè non dobbiamo immaginare che
Soltanto la neutralità serba a una cultura democratica Sanna io penso che sia esattamente il contrario la cultura democratica sana ha bisogno di dissenso sano
Che si manifesta in modi civili ovviamente che non insolenti scagli avversari che non usi metodi scorretti diciamo non
Che non rispettano insomma la la personalità e le le anche le sensibilità delle persone che sono con cui si discute oggi eventualmente sono coinvolte
Però nondimeno noi abbiamo bisogno di una sfera pubblica dove ci sia pluralismo e questo pluralismo sia in qualche misura riconosciuto
E
Convincere il pubblico che questo vada finanziato con risorse pubbliche secondo me è ancora più difficile questo
Quindi votiamo contro la corrente
Sono accadute molte cose interessanti io non non ritorno su cosa che sta hanno già detto Paola Dubini a Giorgio Zanchini
Però ho notato anch'io mi ha molto colpito che c'è un sacco di di cooperazione in questo momento che sta che sta che che che che che si sta realizzando tra realtà che prima erano concorrenti cosa questo produrrà è difficile dirlo probabilmente scopriremo che in alcuni casi raggiungere una dimensione un po'maggiore può essere anche un modo per sopravvivere dal punto di vista economico nella misura in cui alcune iniziative non possono vivere soltanto di di finanziamento pubblico ma inevitabilmente devono avere anche un qualche tipo di ritorno economico quindi io vedo questo momento anche come una di quelle grandi trasformazioni che possono essere innescate da fattori come una epidemia e che però a un certo punto cominciano a produrre trasformazioni istituzionali di carattere industriale nel modo di lavorare delle persone e così via
Di usciremo a sopravvivere riusciranno a sopravvivere le riviste per esempio io nonostante la la la diciamo quello che è un po'il mondo diffuso nel mio mondo e non sono così pessimista
Nel senso che credo che molti di noi dovranno rinunciare ad alcune cose alle quali sono molto affezionati
Io per esempio faccio una rivista che esiste ormai da quasi settant'anni l'anno prossimo festeggiamo il settantesimo compleanno della rivista il Mulino
E però mi trovo nella difficile situazione di essere appunto il direttore di una rivista che probabilmente dovrà cambiare ulteriormente restare nel mondo nuovo cioè avere un sito web non basta bisogna avere una comunicazione che che sia più duttile che quindi si abitui a usare anche i diversi registri perché in questo momento sono presenti nella sfera pubblica che spesso corrispondono a diversi social
E forse anche ripensare il ruolo che la vecchia rivista di carta la quale molti di noi sono affezionati io figurate in modo quasi patologico una casa piena di carte
Però effettivamente bisogna fare i conti con il fatto che ormai una parte dei lettori non sono lettori di di di supporti cartacei quindi magari le riviste di carta continueranno ad essere stampate ma diventeranno gli oggetti di lusso no allora
Per chi fa una rivista che si occupa di politica e cultura produrre un un oggetto diciamo che diventa quasi una specie di di di ai tempi per collezionisti forse non è una buona idea e questo comporta diciamo bla capacità anche di distaccarsi da alcuni feticci che noi abbiamo però io non sono non sono pessimista cioè in questi anni ora sono i padroni di casa quindi sembra una forma di piaggeria però l'esperienza di Pandora che in fondo è una rivista nata da poco e sta già lavorando molto bene ma io attraverso l'Osservatorio di euro insieme che il network delle riviste di diciamo simili al mulino
Anche Pandora insomma revisori risolutivo Cerise si occupano di cultura ma anche di politica di dibattito pubblico
Dentro un panorama che che è molto variegato cioè il vero che ci sono delle vecchie iniziative che chiudono debba appena annunciato la sua chiusura in Francia ma ci sono anche tante altre che nascono anche
Non so noi abbiamo anche una prospettiva un po'viziata da alcuni fattori
Sociali che stanno mutando per esempio noi diamo per scontato ancora in Italia era così fino a poco tempo fa che chi fa riviste di cultura sia legata al mondo accademico in realtà questo non è più tanto vero o non è più la situazione normale perché appunto per esempio network euro signor vedo molte molte persone molto giovani che lavorano in riviste culturali
Che hanno una formazione accademica anche avanzata perché magari hanno fatto un PhD ma non lavoravo all'Accademia sono freelance sono persone che magari hanno avuto esperienza
Quindi network di ricerca che possono essere privati o possono aprire caratteristica e non profit e poi si mettono a lavorare in riviste che cercano di stare sul mercato in qualche modo quindi insomma non gel ci ci sono ragioni di preoccupazione stiamo attraversando una fase che banalmente mette in discussione il lavoro di molte persone
No in un dubbio non dobbiamo dimenticare che c'è tanta gente in questo momento nel settore della delle dei libri delle riviste e così via che sta in cassintegrazione
Però ci sono anche delle opportunità sembra una banalità insomma se notifica cosa da convegno col DDT
Se no ma è così ci sono anche delle opportunità in una crisi come questa
Io mi fermerei qui
Poi se ci sono altre cose magari riprendiamo alcuni di questi
Di questi pois grazie davvero non Ciampi per questo molte suggestioni che ci ha offerto e dico solo che anche che anche noi abbiamo sunto questa
L'iniziativa da un lato da alla drammaticità da della parte anche comunque la sfida intellettuale anche noi abbiamo fatto un numero dedicato al Corning il mondo agricolo e diciannove che uscito quest'estate è un numero che è stato molto interessante fare perché effettivamente quello che sta succedendo cade sul piano della comprensione che pone davvero delle delle si chiude molto importanti e molto interessanti questo ovviamente convinte con una situazione di grande difficoltà che è emersa da tutti interventi
E anche il sistema diciamo del del finanziamento delle forme dell'economia della cultura siamo tornati probabilmente sarà anche una questione Critone adeguati interventi abbiamo visto un con l'intervento del Pincio Mantini o posso sul mondo dell'informazione del giornalismo
Abbiamo parlato venisse con Mariuccia rispetto alle prenderei in considerazione tue tale in realtà culturali che pure ovviamente avendo una ma fondamentale e corposa dimensione immateriale
In un qualche modo sono anche legati a un luogo specifico a un luogo deciso penso appunto alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di cui abbiamo basterà il direttore Massimiliano Tarantino e al polo del Novecento e di cui è presente Alessandro molto anche in questo caso
Quindi da questo punto di vista partiamo da Tarantino
Di cui peraltro guadagno murata la sede della Fondazione Feltrinelli negli scorsi anni una sede molto molto bene anche un piano architettonico e della progettazione cosa ha significato in questi minuti
Rinunciare a questa dimensione del dell'incontro fisico con il pubblico
Grazie Giacomo Stucchi saluto tutti gli amici collegamento che ovviamente tutti quelli che ci stanno ascoltando dei una sede molto bella e ahimè anche molto costosa Giacomo Colin quindi introduco subito e seguo la suggestioni sesta vince c'era condotto nella spot d'intervento attraverso tre parole anch'io proverò ad usare tre parole e la prima e economia perché molto spesso soprattutto nell'ambiente delle non delle industrie culturali ma delle fondazioni e delle associazioni e di tutto ciò che ci accomuna con Valdo Spini laici l'Emilio teche
Tutto il peso dovuto a forma venti si radica nella storia di questo Paese che ha un capitale negli archivi è utili greche
Lo si guarda come se non fosse parte delle colonie qua e comprendeva posso garantire sterile dire ci a ha aiutato appare comprendere ad un pubblico anche più largo che non siamo pienamente il economia culturale e risentiamo e abbiamo risentito drammaticamente di questo o meno
E io chiuderò il mio intervento comunque positiva però devo inaugurarlo dicendo che per la prima volta in vita mia io ho dovuto mettere un sacco di persone in cassa integrazione e per fortuna
Perché se no le presunte licenziare cioè ho dovuto affrontare insieme al presidente Tirelli un lavoro che si fa nelle imprese
E quindi la divisi perfezione dei costi la riassegnazione dei pace cioè la riallocazione delle priorità e l'attivazione di misure che ci consentissero di dovrà di ove abbia come abbiamo fatto e come siamo ancora impieghi se non con impieghi e poi finisco rispetto a a a questo tema
Economico depressivo perché negli anni degli ultimi negli ultimi cinque anni
E allora bassi frugali
Perbene abbiamo aperto questo Popovic sede disegnata da Herzog e de Meuron il centro di Milano ma anche la nostra rughetta abbiamo gestito l'organizzazione interna di una fondazione non profit come se ci fosse un'imprevista
Dando degli obiettivi ai singoli dipartimenti con cui questa fondazione organizzata obiettivi si è vin cotto quindi di gestione della produzione
Io di ricavo
Abbiamo professionalizzato il personale interno e andiamo soprattutto lo dico per tutti coloro che ci stanno ascoltando da casa
Che frequentano i nostri Maspero rimaste quale siamo coinvolti o tutti coloro che guardano le importazioni dalla cultura
Abbiamo aggiornato pensando alla nostra produzione in funzione di un un e quindi anche nel momento in cui non siamo un'industria quindi non ragioniamo pervenire ci gestione di Giorgio in una logica esclusivamente sul mercato ma abbiamo visto la nostra produzione inserita in un prato cittadina
Quindi l'economia Tura dando così un criterio di sostenibilità non solo economico ma anche effettivo di chi impatto di ciò che noi stavamo produce
Ecco una cosa che tengo a dire sul criterio economico io temo che l'impatto puntella Chris ecco nuovi lo il primo per tutto il corso del due mila ventuno
Sperando che no un rito ma non non ritorni un allo stato come quello che abbiamo vissuto o la mia esperienza legata alla Fondazione Feltrinelli ma anche al gruppo scatenerà libri Feltrinelli al Policlinico Gemelli è che
Almeno fino a settembre due mila ventuno noi dovremmo evitare gli impatti di una crisi devastante che ha colpito sporca
Arrivare a settembre due mila ventuno ci dobbiamo arrivare e ci dobbiamo arrivare
Come sistema e quindi come Rete come intelligenze che fanno delle delle intelligenza collettiva un principio di sopravvivenza
Terza cosa che volevo dire il collega con la seconda con l'ultima è che il compito c'era indotto Tato originale col preoccupato chitarra reinventati
Ha reinventato il ruolo che era il per e improvviso il mercato quindi i bisogni del pubblico hanno avuto un'accelerazione pari a cinque anni di prescritta organica
Quindi noi in tre mesi abbiamo fatto fare al mercato del consumo culturale
Cinque anni come se fosse una informa improvvisa fiocco
E anche rispetto a questo questa immenso salto dimensionale
Chi produce e chi ha inserito mettono in questo ambiente si tende aggiornare ma non è facile prima dire notevole di custodia della cultura in un sistema così mute stile parlano tanto di riviste stipata parlato tanto di digitale ma quanto ha ragione e ha parlato di cultura il i chi chi ha parlato di costruzione di ecosistemi di relazioni il che vuol I il re l'evento l'applicazione il festival l'economia la relazione con il territorio il turismo cioè la plurime estraneità della cultura come antidoto ad una recessione del proprio popolo
Io penso inoltre per concludere che la nostra reazioni Fondazione Feltrinelli in questo frangente è stata faticosissima
Ma ci sta aprendo delle opportunità lo diceva prima anche Giorgio a conclusione del suo intervento cioè noi abbiamo proprio messo al centro
Della nostra della evoluzione nel no posti stima di produzione e pelosa tale intimi han criteri utilità
Per ci siamo chiesti come Totti e siamo poteva essere più utile ai cittadini che abitano che frequentano cantano il nostro contesto frequentano le nostre il produttore adottando il criterio di omogeneità di attività non abbiamo incrociato almeno tre ordini di evoluzione di ciò eravamo innanzitutto a ci siamo pesantemente e ancor di più lo faremo da qui in avanti incrociati con il mondo della formazione cioè la cultura non solo come produzione di contenuto ma come innesto nel concetto non solo di scuola diffusa propone percorribili come la cultura e come tu affronti la produzione quale può innestarsi in un processo di io non parlo spesso di formazione continua Dini e richiedono
Badate bene sempre più contributi hanno sempre più bisogno di Bussolengo ma chi le produce queste Ursone
Spesso non è coincidente con quelli che sono i linguaggi richiesti parlando ma ed è lì che noi dobbiamo fare il secondo salto dimensionale cioè di adeguamento rispetto ai linguaggi in particolare ai linguaggi della croce
Terzo in questa epoca sì ha ragione molto Mario abbiam parlato moltissimo di fragilità quindi l'evoluzione anche nell'essere al centro della vita culturale di queste taccia quotato solo a trattare i nostri primi espone cioè la storia contemporanea ma cattiva puliti i criteri di cittadinanza ma anche a gli aspetti più sottili le paure le nuove autore fra
E oltre a questo già portato ad incrociare ci con quello che sembrava un tempo molto lontano da noi che la cultura scientifica
Ancora una volta per allargare lo spettro dei argomenti e dei contenuti e per incontrare il bisogno di radicarsi ancora stola
A un orientamento in questo sistema così disorientate ma gridare on forza il ruolo della cultura come antidoto
A un criterio di indifferenza che è sempre latente
E liste apre una minaccia tenuta molto ben presente anche da una parte Poli per cui noi dobbiamo offrire tempra comunque una soluzione perché altrimenti diventa non sono un problema Economist l'inesistenza della cultura ma un problema di mancata trasformazione mancato adattamento ambizioni più ricca
Grazie aveva Massimiliano Tarantino per questa riflessione su temi sui quali abbiamo avuto modo più volte di confrontarci passato così come con tutti gli altri relatori sono intervenuti i finora quindi è molto interessante diciamo fare aggiornare la recessione questa nuova fase come dicevo Dario dalla parola D'Alessandro un pollo che appunto per portarci anche la testimonianza di un'esperienza molto interessante come o nel Novecento che appunto
E come sapete nasce dall'iniziativa di ventidue enti partecipanti che si concentrano sulla ricerca storica sociale economica e culturale del nove c'è tutto sulla sui valori della Resistenza della democrazia e della libertà Traverso la messa in comune appunto degli degli archivi non in un luogo unico ecco rispetto a tutto questo la pandemia costa presentato quale è stata diciamo la impatto una cento
Quando i Moratti nematode tutti grazie grazie per l'invito partire io in realtà dalle tre parole che poneva come dire inizialmente Paola Dubini rette ibridazione collaborazione per un po'come ricordavi tu in realtà sono tre parole che determinano in maniera molto molto chiara quello che il corredo genetico del del Polo il Novecento lo erano prima e lo forse lo sono ancora di più adesso in questo come dire momento di pandemia Unipol spande mia
Nel senso che il Polo del novecento è uno spazio l'ibrido nella misura in cui uno spazio polifunzionale che mette in relazione funzioni e servizi culturali diverse
E si rivolge volutamente a pubblici e modalità di partecipazione in diverse ed anche la casa come si ricordava prima di ventidue istituzioni culturali che collaborano e integrano
Funzioni servizi modelli di programmazione di progettazione culturale che rendono questo spazio ma spazio particolarmente inedito
Come dire gli gli gli elementi di collaborazione di ibridazione sono probabilmente gli aspetti particolarmente importanti nel definire anche le condizioni di resilienza di resistenza che questo spazio avuto nei confronti della crisi
Condivido comunque Aime il percorso Massimiliano evidenziata c'è il fatto che ONPI le istituzioni puntuali
Sono dentro delle logiche di Comi di funzionamento e tipiche del dell'economia della cultura in cui qualunque istituzione oggi debba nei confronti appunto lieviti promittenti come questi fare i conti con la necessità di ridurre i costi di produrre maggiore efficientamento del maggiore produrre anche maggiore impatto
Rispetto a quello che fanno e quindi non quindi non aggiungo altro rispetto al fatto che anche noi
Abbiamo dovuto combattere con Baggio decrescenti nonostante fossimo stati disegnati con un Fantini se piuttosto articolato
Che pescava per rimanere alle categorie di prima tra stato e mercato nella misura in cui era costruito attraverso finanziamenti pubblici ma anche attraverso la commercializzazione di di funzioni attraverso la capacità di ricavare economie risorse attraverso i progetti progetti molto spesso dipendevano dipendono da una logica fortemente collaborativa
Tanto per darvi un'idea indirizzo da un perno e voluto dire perdere qualcosa come trecento iniziative ritornare ad avere un pubblico che in alcuni mesi tra il settanta o l'ottanta per cento quantitativamente più basso rispetto a quello dell'anno prima
Però questo come dire a che fare anche con un ragionamento un pochino più ampio anche per un luogo come per uno spazio come il nostro consente di aggiungere una parola che è stata anche citata prima cioè ragionare sul senso dei luoghi
Lo dico perché il senso dei luoghi per uno spazio culturale da un lato vuol dire
Ragionare sulle presenze in quindi sulla partecipazione sugli impatti che produce e quindi capire che cosa vuol dire oggi ragionare con di numeri intendimenti più piccoli
Ma allo stesso tempo ragionare sui senso di luoghi vuol dire anche pensare che non c'è solo una quantità di presenze ma c'è anche una qualità della partecipazione che è fondamentale
Mettere al centro lo dico perché molti di questi centri culturali si basano sul fatto che vengono abitati non solo utilizzati o attraversati
Abitare un luogo vuol dire tra l'altro utilizzarlo con delle modalità che sono delle modalità che fanno a pugni con il modo con cui oggi gli argomenti consente di di D&D interfacciati
Faccio come dire per noi questo è stato imbranati contiamo quasi quattro anni di vita in quattro sì in questi quattro anni di vita abbiamo fatto di tutto per contarci anche come spazio di uso di abitazione che facesse della fluidità
Del travaso del disordine del caos progettato il modo di vivere quei luoghi
Disordine fluidità causa io in difficoltà dire sedimentare lei flussi o delle modalità come sono tutti come dire un aspetto intendendo per colpirci stanno malissimo allora dico questo perché l'altra la l'altro modo di intendere l'ibridazione per noi ben per tantissime altre realtà lo diceva anche bene prima Massimiliano dall'autogol di ha voluto dire
Mettersi in discussione rispetto alla dimensione del digitale e quindi come costruire un sistema di offerto in cui il digitale non fosse è come dire una una un accessorio o una loro una un approccio dopo che un elemento ancillare ma possono elemento consustanziale nel modo di intendere l'offerta culturale nel modo che coinvolge le persone
In questi tre mesi da da da da giugno ad agosto il pubblico coinvolto digitalmente stato sette volte superiore al pubblico in presenza tanto per darvi un'indicazione e questo ad esempio consentito di costruire anche delle modalità inedite
In relazione con il mondo della scuola apposito del fatto che il digitale ovviamente consente il ragionamento dei contenuti che possano essere con progettati
Costruiti in sinergia forte con mondi che non sono solo quelle della cultura ma sono mondi dove le sociale sui monti della scuola sono i mondi dell'informazione quindi semmai c'è un tema interessante che è quello di capire come le istituzioni culturali
Anche gli archivi anche le biblioteche enti musei possano come dire percepirsi comportarsi atteggiarsi posizionarsi come degli editori come di protesta digitali culturale in senso pieno
Questo sì per me una prospettiva molto interessante
Foriera come dire di opportunità e anche gli sviluppi ma ancora molto come dire oscurate dal punto di vista poi i modelli di sostenibilità che L'Aquila possano difendere era possano garantire il digitale da questo punto di vista è stato la valvola di sfogo naturale che che è stato il risultato di una storia di una necessità e di un bisogno del mondo la cultura è stato il campo di praticargli tante esperienze interessanti
Però è anche come dire un luogo che deve ancora risolvere una serie di tennis principale la prima di massa critica si parlava di capire chi paga
Quel tipo di di lavoro abbiamo fatto del fantastico volontariato abbiamo costruito negli stupendi contenuti se ci fosse solo una logica di mercato bisognerà vendere interrogarsi su qual è la disponibilità a pagare del del mondo della cultura o dei pubblici per quei contenuti e quindi come intervenire invece con delle logiche in cui non è forse solo del mercato ma sono altri ambiti che come dire reputano e attribuiscono valore a quel tipo di progettualità e perché prodotto e in qualche modo ne ne ne garantiscono
Lo sviluppo la sopravvivenza
Concludo poi magari lo riprendiamo dopo che dal punto di vista se volete degli impatti che il compito è generato è stato anche quello di come dire
Obbligare le istituzioni e la nostra è una stenti tra tra le prime a riflettere mazziniano ampolla parlava su parlava di utilità anch'io direi invitano a parere semmai di rilevanza che cosa vuol dire per un'istituzione culturale e Serapide tante oggi
E come dire non legherei in maniera molto forte il concetto di rilevanza con il concetto di sostenibilità
Se c'è stato un guanto un problema che il mondo della cultura avuto nei decenni passati è stata spesso di costruire un modello di sostenibilità che non aveva punti di contatto con il golpe la rilevanza ci questa cosa qua non può più essere e bisogna capire che cosa voglia dire però come istituzione culturale essere rilevante oggi
Una prospettiva su cui io mi interrogo ad esempio e per noi penso che abbia molto significato
E quella di capire come oggi un'istituzione culturale possa confrontarsi con un contesto caratterizzato da come dire dimissioni diseguaglianza crescente diseguaglianza soprattutto nel sistema dell'opportunità allora un'istituzione culturale oggi può come dire rispetto a questa grande sfida poi in o ruolo Orsi degli uffici dubbi che possono essere quello di mitigare negli affetti e di affrontarli di porsi in come come io come luogo abilitante
Lo dico perché se c'è proprio una cosa che abbiamo visto che effettivi digital di valide uniti ad effettività altra arrivai in questi mesi hanno abitato in modo ancora più perverso le differenze e come dire e le distanze la società di serie A e di serie B di serie C
E come dire quello che non ci dovrebbe fare cadere nell'errore che la cultura di per sé sia inclusiva
Inclusiva se si costruisce in modo conclusivo sistemi culturali sono dei dispositivi che invece possono essere anche straordinariamente escludenti allora se decidiamo che questa è una delle grandi sfide anche la cultura poi come dire può ragionevolmente legittimamente
Perseguire allora anche il sistema di misurazione
E di valutazione sociale economica e politica dovrebbe in qualche modo basato su quello a quel punto ci fosse ci rendemmo conto che non è solo un fatto di numeri e di prestazioni più o meno mi Scolari su su quante persone entrano in musei e teatri immane sulla capacità di rispondere a queste sfide
Ovviamente non ho complicatissima io come ho dubbi domande o poche risposte ma mi piacerebbe appunto condividerà con con voi che su questi stessi dove ci state lavora
Grazie
Grazie davvero per questo intervento è anche per la sottolineatura finale della dimensione delle diseguaglianze che anche un tema molto presente nostro più numerosa qui abbiamo degli cercato di dedicare molta attenzione
E darei adesso la parola Valdo Spini c'è diciamo rientra in due almeno due delle categorie che che abbiamo visto prima nel senso che riapparsi Bentivegna i governi diversi
Nella è sia presidente gli AICI l'associazione degli istituti di cultura e che anche presidente della CEI che in realtà che mette insieme una serie di riviste anche attorno anche la nostra associata al finché e quindi appunto gli chiederei una riflessione sui temi che abbiamo sollevato finora
Grazie innanzitutto veramente un grazie non formale ha già come Pandora
Queste iniziative e anche per averci messo insieme stasera
E vero come affatto Pandora come ha fatto il Mulino anche la le riviste naturalmente non è stata ferma
E quindi abbiamo un numero speciale dei poteri del Circolo Rosselli costruire il dopo e siccome non bastava abbiamo con confronti edito da subito un libro Costruire il futuro
Per quanto riguarda le riviste noi stiamo pianificando per il quindici dicembre una giornata nazionale presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma
Quindi possiamo anche magari di sentirci in rapporto a questa scadenza
Mi concentrerei invece su una scadenza più vicina cioè lunedì ospiti di Massimiliano Tarantino alla Feltrinelli svolgeremo una in un controllo sui problemi delle fondazioni degli istituti culturali
Grazie alla creatività inesauribile di Massimiliano quest'incontro bellissimo nome
Ripa antitaliana riparti cultura e sarà centrato sulle sue oltre che sulla parte generale sulle esperienze concrete
Dei nostri circa quindici soci lombardi come hanno vissuto questo periodo
Concretamente questa vera nel pomeriggio
Voglio anche dire per dare un'idea di come le reti abbiano successo in questo momento con lacrime ma stanno andando in pratica
Che nell'ultima riunione dell'ultima assemblea delle associazioni delle istituzioni culturali italiane ne abbiamo messe altre cinque nuove e fra queste il senso dei gesuiti di San Fedele e l'associazione buddista mai crea cioè voglio dire
Evidentemente anche da parti molto diverse
Evidentemente noi offriamo uno spazio libero uno spazio pluralistico ma si sente il bisogno di intrecciare veramente le esperienze speriamo che quando ne avrà caratteristica anche il centro studi di Pandora si possa unire annui come già la rivista L'Unità al Creek
Quali riflessioni porteremo di fronte al ministro Franceschini lunedì
Io solleverà insomma sottolineerei particolarmente due conti
Il primo raccoglie quello che è stato detto in molti interventi non è detto che in una situazione di questo genere l'opinione pubblica ci sia favorevole non è detto
E non veda Rita
Allora forse lo scambio che noi dobbiamo proporre al sistema Paese riguarda proprio i settori dell'istruzione della formazione della ricerca
Perché spetta al governatore della Banca d'Italia nelle sue pronunce mette in evidenza che tutte le percentuali su ricerca e sviluppo
Sul sul i fondi per l'istruzione sono drammaticamente inferiori a quelle degli altri paesi in cui con cui diciamo di competere
Diciamolo noi con una grande forza e allora dobbiamo fare una specie di offerta
Da un lato certamente oggi il sistema dell'istruzione dell'università è in crisi e in crisi spazi e in crisi di personale e in crisi di possibilità di svolgere il proprio la proprio lavoro mettiamo a disposizione negli spazi
Le biblioteche e gli archivi il personale qualificato che il mondo delle fondazioni degli istituti in genere può esprimere
Magari chiederemo a una convenzione quadro in cui c'è già chi fa già molto Feltrinelli Paolo del Novecento tanto per non andare per limitarne gli ultimi due interventi
Ma forse ancora convenzione quadro in cui sistema deve valorizzare un contributo di questo genere che posso effettivamente darci una specie di scambio fra quello che possiamo dare noi in questo momento al mondo dell'istruzione della cultura della formazione che è in forte che è in forte crisi e dall'altro lato quello che possiamo richiede ricevere
E da questo mondo e anche dal autorità pubblica e dallo Stato
Voglio dire
So che il tema può essere posto diamo un po'più di soldi alle fondazioni e istituti e sarà posto anche in questi termini credo che il ministro Franceschini la scorsa volta c'è risposta anche positivamente
Ma vediamo se facciamo un passo in avanti ulteriore perché non ha vere un finanziamento dedicato alla possibilità di fare qui Fellowship imposto voterete che vi sono dei sistemi universitari anglosassone ma che non ci sono da noi
E perché non potrebbero essere collocati nelle fondazioni magari con una selezione che faccia a posto e rappresentanti dell'Università del territorio insomma noi faremo una serie di proposte di questo genere
Adesso non le voglio anticipare tutte naturalmente se no magari lunedì non venite più a Milano scherzo naturalmente ma credo che questo sia il dato politico
Noi non possiamo solo stendere la mano
Ma dobbiamo in qualche modo anche dimostrare la nostra importanza della nostra efficacia e in questo momento lo scambio poveri può essere proprio verso formazione istruzione ricerca secondo aspetto è che selettività
Non c'è dubbio io riflettevo l'anno scorso in questi giorni dell'anno scorso non celebriamo la sesta Conferenza nazionale dell'Aci in una sala affollatissima di Palazzo Vecchio con una forte empatia
Non importa parte che la prosa fa piacere ma a volte non importa nemmeno l'applauso o lo sport basta guardare in faccia in una o se in presenza se senti che la cosa sta funzionando ognuno sta funzionando tutto questo purtroppo per un certo periodo di tempo non Breve non lo vedremo più
Cioè la sala affollata da gente che si scambia che si e se la coda Successo che esita vicendevolmente notizie informazioni avremo delle cose come dice la professoressa Dubini ibride
Cioè a dire delle cose in presenza di una presenza contingentata e poi corre sul in via telematica oppure addirittura solo in via telematica quali sono gli aspetti che si possono in questi mesi misurare su questo piano
Beh innanzitutto certamente il valore di aderente
Per esempio lui come hai ci abbiamo un sito questo sito il due giugno festa della Repubblica abbiamo detto le fondazioni soprattutto quelli di cultura politica ma non solo naturalmente
Le fondazioni cultura politica che vogliono mandarci un video un breve rinvio sul significato del due giugno quest'anno lo portano fare
E noi le tutti insieme dimostreremo bene
Questa pagina avuto due mila visite visitatori ditemi voi se una delle nostre fondazioni da sola ce l'avrebbe fatta delle ventidue mila visitatori evidente che la sinergia ha provocato un maggiore interesse allora
Quello che perdiamo in empatia nel contatto diretto
Credo che lo riguarda andiamo da due punti di vista intanto c'è una spinta alla qualità dei nostri prodotti
Mentre se diciamo prendiamo l'esempio della Fondazione Circolo Rosselli fanno iniziativa sa che può contare sul mondo degli scritti degli associati dei simpatizzanti alla Fondazione Circolo Rosselli
Faccio un esempio mi ha può valere per tutti fare bene questa rendita di posizione non c'era
Perché io non posso più chiamare il pubblico di prima
E a questo punto mi devo misurare su due piani che vestì molleranno forse a fare meglio
Il
La qualità del contenuto in Rete o in telematica che io non perché la qualità non l'astensione mi porterà dei visitatori degli ascoltatori nel pubblico
E il numero di questo pubblico della relazione che ci farà la professoressa Dubini anticipo solo questo punto mi scuso con lei
Giustamente lei dirà una conferenza conoscenti con cento ma è un'esperienza comune di tutti noi un una conferenza con cento uditori beh si tornava a casa contenti è andata bene
Ma un web con cento ascoltatori forse non ci Sensi il nostro pubblico elitario e magari anche qualcosa di più dell'Italia ma comunque è tutta l'Italia di quelle che si possono mettere in contatto forse centro
Partecipanti ci sembrerà poco no non ci sembrerà quindi lo stimolo in due direzioni la qualità del prodotto e la quantità delle persone e potranno seguire e uscire dalle vince ecco perché il valore delle reti perché io coltivo il ricordo del TAR e uomo politico rispettabilissimo io coltivo il ricordo degli archivi di quel personaggio di quello scrittore tutto questo attirerà ancora certamente ma se non fai un salto al di là della tua questionare specifica offerta evidentemente in questo momento non ce la fa quindi io credo che ci siano come in tutte le cose ci saranno degli elementi negativi Maggi vedo anche delle spinte di carattere delle spinte di carattere positivo
Certo se poniamo la cosa da su un taglio politico ben preciso
Cioè a dire noi siamo di quelli che non vogliono tagliare il ricordo col passato la cultura del passato Gaël Morel l'abbiamo citato varie volte no dice la cultura l'insieme di saperi di tradizioni di elaborazioni eccetera che si trasmette di cenere azione generazioni sappiamo bene che c'è chi politicamente vorrebbe fermare questo trasmissione
Noi invece la vogliamo alimentare non solo non solo non fermarla ma la vogliamo alimentare naturalmente nutrirli a delle nuove possibilità tecnologica perché dietro quello che ho detto prima
Il la qualità dei neri nati uno anche il numero dei frequentatori c'è dietro il digitale Galluzzi quante volte fa raccontato che il suo Museo Galileo aveva tolto i visitatori FIGC ma da quando digitalizzato di archivia un numero assai superiore in tutto il mondo di visitatori di visitatori virtuali
Quindi io vedo anche un aspetto diciamo così e un carattere positivo in questa sfida sempre che certamente il sistema Paese si renda conto che noi possiamo essere utile credo che in questo momento lo scambio deve avvenire su informazioni istruzione ricerca certo cedendo anche nelle possibilità che altri hanno altri settori della cultura hanno e noi non l'abbiamo di incentivare anche il finanziamento privato in questo senso la una delle richieste che faremo lunedì di fronte al ministro
Sarebbe di poter allargare istituti come la bonus anche Rifondazione negli istituti di cultura di modo che non siamo solo a chiedere il pubblico ma anche a fare qua e sforzo per avere dei contributi privati
Naturalmente tutti si pone il problema ma chi ha diritto di averli carente non averli ma insomma alla fine
Ci sono le tabelle lui dei contributi triennali le tabelle dei contributi annuali alla fine quello un punto di riferimento però forse oggi dobbiamo chiedere un po'di più
Perché se si fa largo del terzo settore le cooperative sociali il volontariato sociale e così benemerito sanitario stia per deve trovare la sua provocazione e perché non si può fare un albo delle fondazioni e istituti culturali
Mettendosi insieme anche quelli riconosciuti dalle Regioni perché attenzione i bilanci delle per la cultura delle regioni almeno quelli che abbiamo conosciute messi uno sull'altro sono più del bilancio nazionale
E quindi sarebbe importante che cominciassero giocare anche quello in questo senso noi abbiamo chiesto una giornata nell'ambito di Parma noi laici Parma capitale europee la cultura un specialisti eliminò quella giornata proprio sul tema lato le politiche culturali delle regioni con la regione Emilia al momento attuale perlomeno e presidente della Conferenza Stato Regioni quindi particolarità data ma coinvolgeremo
Altre ecco da questo punto di vista io credo che anche l'istanza della dimensione associativa sia nelle fondazioni sì e lo vedremo meglio in un'altra sede delle riviste Pozza vere
Un suo ruolo e fare sentire meno soli sia le fondazioni delle riviste in un momento che senza dubbio è assolutamente drammatico perché la preoccupazione principale delle cittadine e dei cittadini oggi e la sicurezza sanitaria
E anche perché non la sicurezza sicurezza perché il davanti ha lasciato in deve piazze intere vie eccetera in mano a gente che non dovrebbe occuparla e anche questo crea crea problemi e crea preoccupazioni questo almeno è un po'il tentativo e la linea politica su cui cercheremo di muoverci nel prossimo periodo
Grazie a Valdo Spini per questa anche questa riflessione anche sul nesso tra cultura e sistema Paese abbiamo preso moltissimo tempo quindi devo chiedere di essere telegrafici nel secondo però quindi non bene commenta su quello che è stato detto finora e con quella battuta sulle prospettive il futuro
Massimiliano Tarantino che
Deve lasciarci dieci minuti
Scusate mi mi chiudono la sede non posso dormire qui è quindi a lungo alla corsa Salvini l'esordio di questo secondo giro solo per dire che
Mi unisco alla sollecitazione di Giacomo da quello che ho sentito anche dagli altri colleghi nella fare
Un invito a allungativa approvativa che non si può fare tutti assieme per creare nuove occasioni di lavoro giovani generazioni per innestare gli aspetti più a più legate alla tecnologia la cultura scientifica questo a alla cultura umanistica
Ma aprendo le porte non solo per l'istituzione dell'Associazione di fondazioni ma del vero mercato culturale
Ad un innesco che ci porti nel futuro il che vuole dire anche per molti di noi fare un passo indietro io
Il consumo il primo a a poterlo emozionale lasciando spazio a chi può interpretare per davvero con delle competenze diverse naturalmente ibride
L'evoluzione in questo mercato io credo che ha ragione il Valdo Spini quando dice che fa portata all'attenzione delle istituzioni l'istanza di scarcerazione delle fondazioni della realtà che ne tengono in passato ed ero Valdo
Ma è anche tutte queste istituzioni e mi rimetto ovviamente anch'io devono
Oronza sì di intendersi né come un qualcosa che deve adattarsi
Alla dinamica di cambiamento che deve non attendere il cambiamento si inserisca estorsione all'devono essere nove dieci apriamo cambiamento che innescano nel nostro personale ad esempio o del nuovo personale con nuove competenze per creare nuove opportunità anche per anche per chi era già nel nostro personale lavorava già per moneta ecco questo è un percorso circa analisi selezione se vogliamo via l'inflazione della ragione sociale in tutto il mondo in un professore associato alla cultura
Che questo convegno ancora una volta ha reso ancora più urgente e speriamo di essere contezza
La prova grazie a una un assegnata ogni la ringraziamo però è intervenuto cambia origini erano Mario Ricciardi
Sì su suppongo che dobbiamo essere un po'più sintetici adesso in bus io solo molto d'accordo con le cose che ha detto che ha detto Massimo spero che sia possibile fare il lavoro di cui parlava di cui parlava Valdo Spini
I dubbi in realtà le le le diciamo possono in Italia non è che non ci siano che probabilmente sono finanziate
Io non ho non ho dati immediati Miss non mi sto non mi sto occupando di questo in questo periodo ma ho l'impressione che siano finanziate probabilmente poco e male e sicuramente non interagiscono
Con il mondo delle attività culturali che ha in mente che ha in mente Spini e che in qualche modo è quello in cui tutti mi sembra lavoriamo io non non non sotto un certo profilo per quanto possa sembrare strano io lavoro nell'università però non
Proverei a a ragionare come dicevo prima tenendo conto del fatto che il il tipo di cose che mi facciano oggi non sono così intimamente connesse con università come accadeva in passato sono sono diventati un po'due mestieri diversi
Altrimenti si corre il rischio di andare incontro anche a cocenti delusioni nel senso che
Diciamo le cose anche in modo un po'brutale e un un tempo molte attività culturali molte riviste sopravvivevano anche sul presupposto implicito che gli accademici scrivessero gratis per questi riviste noi oggi abbiamo un problema molto forte perché io avverto in maniera molto forte soprattutto nei confronti di collaboratori giovani
Per cui in realtà le persone che che che oggi lavorano nel mondo della cultura molti casi non possono più permettersi di essere così generose con loro tempo e con loro lavoro
Quindi su su su tutto questo diciamo un fu sullo sfondo c'è il problema che poneva Giorgio Zanchini all'inizio no cioè del rapporto tra lo Stato e la cultura
Secondo me c'è proprio da da ripensare da ripensare fondamentale è chiaro che non riusciamo a tornare indietro io non vedo una la possibilità di ritornare a una situazione novecentesca
D'altro canto sono fermamente convinto che una democrazia debba alimentare debba dare ossigeno appunto alla sua sfera pubblica perché altrimenti di di diciamo di di di social che vivono di fece news porcherie varie di un dibattito che sta diventando sempre più asfittico le democrazie
Muoiono probabilmente o comunque godono di di salute non non florida
Quindi su questo c'è sicuramente un grosso lavoro da fare Inyo accolgo l'invito di Valdo Spini a incontrarci per discuterne purtroppo
Non sempre è possibile partecipare tutti gli incontri che che che riusciamo in mi sento molto in colpa perché non sono molto presente nelle attività dell'associazione che Spini presiede e mi dispiace
Però c'è bisogno di lavorare insieme questione esigenza che avverte in modo molto forte c'è bisogno di lavorare insieme c'è bisogno di valorizzare i contenitori che noi abbiamo io
Oggi lavoro a Milano che era uscita da questo punto di vista molto fortunato ne abbiamo la Fondazione Feltrinelli un posto meraviglioso abbiamo la Casa della cultura abbiamo tutta una serie di realtà
Che bene o male stanno attraversando mi sembra questa quindi si anche con l'occasione di rinnovarsi nel caso che la cultura per esempio che trasmetteva storicamente le proprie attività on line a affrontato da subito la sfida del colore spostando tutta l'attività da remoto e quindi hanno continuato a fare buona parte dei programmi che erano previsti sono andati avanti in questo modo
La situazione non è uguale nel resto d'Italia già Roma mi sembra molto diverso da quello che vedo che è un ente Giorgio ne sa più di me i perché il romano ma insomma
Ho ho l'impressione che il compito abbia avuto un impatto molto duro ieri in una libreria mi capitava di diciamo di ascoltare senza volerlo una conversazione tra due persone al punto che lavorano nel mondo della cultura
E veniva fuori un quadro di di i di disperazione insomma attività del mondo teatrale che hanno chiuso perché ovviamente non possono lavorare in questo match non possono nel senso che non possono permettersi
Tutte le misure che dovrebbero mettere in piedi insomma il teatro
Quello insomma che poi per certi versi anche quelle interessante le iniziative non professionali Ingrassi non si diciamo così dell'attività teatrale dove Roma aveva una grande tradizione da quel che ho capito ascoltando le persone c'è una situazione terrificante
E l'interlocutrice di questa signora era una signora che lavora in libreria che che ha detto beh io sono in cassa integrazione
Quindi alcune città stanno pagando un prezzo molto duro a questa crisi che molto difficile capire come se ne posso venire fuori
Senza una totale
Riorganizzazione diciamo così delle nostre attività cioè senza che ci sia una sorta di di di di ridisegno di moltissime attività come dicevo prima probabilmente ci sono cose piccole che devono mettersi insieme
Cose che magari ossa sopravvivere però devo imparare a usare strumenti nuovi su tutto questo cercare di lavorare sull'opinione pubblica in maniera in maniera diversa da quel che abbiamo fatto in passato senza dare per scontato che la cultura abbiamo dunque non è più così
E quindi dobbiamo attrezzarci a una nuova situazione da questo punto di vista
Grazie a Mario Ricciardi peraltro mi permetto anche di segnalare mini un incontro che domani appunto al Festival insieme che ha ricordato Giorgio Zanchini mia io tra sarà prevede Ricciardi e io la professoressa granaglie Marco Simoni e sentiremo appunto discuteremo partire dai numeri del Mulino e di Pandora rivista dedicati appunto al tema del mondo ricco domani alle tredici e trenta
Chi avesse voglio fosse a Roma e adesso darei la parola ad Alessandro bollo
Mi sentite adesso non si tocca anch'Cinven scusa
No sarò telegrafico punto perché venire condivido nessuno in accordo con direbbe cose che ho sentito in questo giro otto anch'io consegna due parole i ragionamenti le prospettive future anche per interlocuzioni con soggetti che possono effettivamente aiutarci a individuare degli scenari di sviluppo le parole appunto sono alleanze competenze
I i nuovi modelli anche di partecipazione sulle alleanze l'animo parlo come dire è stato un po'la i motivi delle della discussione di oggi
Io penso che sia molto importante per le istituzioni culturali
Aprirsi una anche i compagni di viaggio inediti rispetto al fatto che abbiamo dei territori nuovi da esplorare e quindi aprirsi a compagni di viaggio progettuali vuol dire per un'istituzione culturale anche molto consolidata
Penso agli archivi musei di botteghe sviluppare delle forme di di di di di di partnership nell'esempio con i soggetti in busta culturale e creativa lavorare con gli scienziati con i designer era o quelli che si occupano di gaming
Con chi lavora nell'ambito socio assistenziale piuttosto che da vorremmo immaginari visivi questo secondo me è un fattore di fertilizzazione molto importanti
Lo dicevate prima l'altro aspetto fondamentale come dire traghettare questo periodo portandoci cercando di tenere con noi a bordo
Le persone soprattutto le competenze le visioni che potranno muoverci nel cambiamento aiutando il sia come dire aveva CIR l'occhio poter civico
Qui c'è un pungolo io vedo un problema e lo diceva anche prima
Ovvero che in questa fase di grande difficoltà economica e di fragilità occupazionale
Sono soprattutto i giovani e i precari a come dire un rischiare di uscire dal mercato ma non è un fatto solo guardate di perdita occupazionale che sarebbe già di per sé una banalissima ma si stanno istituzioni culturali più consolidate spesso hanno bisogno di soggetti esterni
Di anche confidenze di competenze esterne che sono quelle che in politica non l'innovazione se li perdiamo se quegli escono dal mercato se stanno fuori da una dinamica appunto
E moderazione
Il rischio che questa cosa qua danni ingenti e la capacità di innovazione delle istituzioni stesse
E quindi come dire emigrare in un tempo nuovo senza questo tipo di competenza né spaventa molto e quindi mettere in campo delle politiche che estende le politiche del lavoro che crei lavoro ma che di fatto indirettamente tutte lì no anche la capacità delle istituzioni di di di fare innovazione e quindi in questo settore un un aspetto molto importante che l'ultimo qui quindi quelli han parlato è il tema dell'ibridazione col digitale
Non sarebbe male visto che non è tanto su un tema di di di Indymedia fra sculture lo nel cinema di trasformazione digitale del comparto per esempio una parte del Recovery Fund
Benissimo destinata al tema della digital Transformation come dire più insalata
In relazione alla capacità del comparto culturale di bisogna fare impatti significativi solo se ci sono delle condizioni abilitanti
Ciò che altrimenti parlare di Rete parlare di collaborazione parlare di massa critica senza però la possibilità di avere degli investimenti che nessun regalo rischiano di di potenziarne gli effetti perché per fare questa cosa qua soci c'è bisogno innanzitutto di visione ma anche di competenze in investimenti che hanno per forza una natura di di vista l'ambiente certo non stanno dentro il Budget coordinare destituzione allora
Per una volta usiamo questi soldi delle scorribande che come dire è un treno che difficilmente passerà anche per abilitare una trasformazione del comparto che sia di questa dimensione che vada in questa direzione
Grazie davvero adesso darei la parola Valdo Spini e poi Andrea conclude con Paola Dubini e già sui
Allora direi che forse la discorso di sintesi che posso fare questo isolata leggermente
Le linee minerari del piano di riprese di resilienza che il Governo ha presentato al Parlamento in vista delle polveri Fund
Onestamente le tematiche di cui abbiamo parlato stasera non ce l'ho visto
Quindi probabilmente proprio questi insiemi di dibattiti che stiamo facendo
Dovrebbero poi trovare lo sbocco cercheremo solo come associazione delle istituzioni culturali italiani fare uno sforzo in questo senso dovrebbero trovare uno sbocco per porre questo problema
Perché sì in qualche modo questa tematica non è dentro ai i grandi fondi europei che arrivano che dovrebbero trasformare l'Italia almeno questo è il nostro augurio per la trasformino per faccia le riforme certamente perdiamo un'occasione storica
Quindi terminerei questo secondo intervento con questo pungiglione poniamoci di fronte alle linee del piano di resilienza di ripresa con le esigenze e le proposte del nostro mondo
Grazie Paola Dubini
Sono molto d'accordo con le cose che ho ascoltato fino adesso commenti telegrafici sono d'accordo quando quando dice bisogna andare a prendere i soldi pubblici sumo
E quindi rispetto alla riflessione preciso all'inizio questo nostro dibattito Giorgio Zanchin diceva bisogna ragionare su lavorazione farà otto tra stato e mercato spento rispetto alla cultura Michele lire nella asili in astratto che poi dobbiamo andare a un vincere le norme amministrazioni locali a mettere la Buranelli aziende
Per chiedere i soldi per esempio i fondi strutturali cioè dove sono già previsti in Europa dei delle intese intervenute visto che adesso l'orientamento è la cultura trasversale sì iniziative vediamo formazione di Lodi molto forte spinta aspetti diciamo origini non solo perché in soldi annui ma soprattutto perché ci inseriscano nelle nelle richieste di fondi strutturali io Barbosa e dall'altra parte quando invece sappiamo che ne ha fatto sì Giorgio Zanchini se ricordo bene diceva servono più fondazioni sì forse però anche servono più evidente non per Corporation perché una delle cose che vedo è la tendenza a fare gli assegni e allora ad attivare propria Fondazione invece Dini e RAI una riflessione orientativa
Sulle regole rilevante
Dio visto mi pare cibo sei trote dedicati alla cultura il sogno incredibilmente collegabili all'ordine cultura molto oppure mattone
Per esaminare un bisogno di mettere in sicurezza gli inciuci però io una cosa che fare cercherei
Ne aveva almeno un progetto che non riesco a partecipazione e quindi Marinelli per esempio riavere
Una un'iniziativa trasversale a livello nazionale stimolo quella domanda cultura perché interpelli fino adesso ci mostra molto focalizzati sullo sperma inevitabilmente a Chioggia per proteggere mentre un intervento sulla domanda secondo me e soprattutto se ancora
Un altro principio per esempio citare per esempio una nuova unità locale colpire i locali
Darei la possibilità di attivare meccanismi di attivazione della domanda che generano collaborazione donna battevo anche forse un po'di concorrenza buona fra le organizzazioni
Grazie vigeva concluderei con giochi tangibile sì anch'io telegrafico mi sono occupato moltissime cose che avete detto voi qualche occasione peraltro
Per i giovani amici dell'università di Salerno mi hanno chiesto un brevissimo contributo
Sull'impatto del Comit sull'informazione nelle mie due bussole nenie citazioni confini sono stati rimossi due numeri cioè quello di del Mulino quello di Pandora penisola nelle proprie stagioni materiale tratto diceva adesso Alessandro
Sulla categorie che vengono più colpite dal corridoio qui di fronte su ventiquattro di oggi o di ieri
I dati su i le catene appunto sulle categorie il tipo di contratto che sono che hanno sofferto di più e che purtroppo soffiando in più sono esattamente quelle che elencava luce e che purtroppo faranno sentite loro conseguenze Polinesia avvenire facendoci perdere il contributo di di forse dieci
Bestie più forti innovativi energici delle delle delle potenziali contribuenti di questo mondo poi sul rapporto fra Stato e mercato quello che hanno detto Paola caldo so non posso che condividere lo io tra l'altro mi ero appuntato come ha fatto all'inizio una serietà loro interdipendenza che quella e mi sembra che assesta segnando di più questo periodo anche accelerazione perché se c'è una nota positiva questo volevo dire però io ho sempre ho sperimentato alla Rabin televisione che il covered e quindi lo da un ci ha imposto in qualche modo anche a categorie tradizionaliste nostalgiche refrattaria a qualsiasi innovazione quali ad esempio i giornalisti della RAI
Di doveva usare gli strumenti delle nuove tecnologie anche nei loro contributi straordinaria fertilità appunto l'interdipendenza capacità di via essere usate mettiamo la mettiamola così e questo processo di accelerazione tecnologica tra l'altro ci ha fatto scoprire ma lo dico di nuovo da profano sono da persona non più più di dieta verde quello che ho sperimentato lo scorso week-end in un festival a Trani dialoghi di Trani
Dove incontri anche più partecipati vedevano cento centocinquanta duecento persone in un dialogo precedente al mio il mio anche sul digitale poco frequentato e sono un dialogo precedente al mio gli accessi al video in presenza e subito dopo a fine giornata mi ha detto l'organizzatore sono stati sessanta mila quei numeri che diceva Aldo cioè sono numeri che ci saremmo sognati in presenza e che adesso devono essere mi se c'è un'opportunità che prima non andava e chiudo rimandando a un intervento di oggi di un giovane giornalista che tra l'altro inventato sono i prodotti più interessanti degli ultimi anni che è una rassegna stampa
Deteriorato attiva nel senso telefonia siamo goodmorning Italia che alcuni di voi già conosceranno lui e Beniamino Pagliaro che è un po'un tipo a Giacomo Bozzi a questi giovani diciamo molto innovativi Jinyan e molto fattivi e che ci ha raccontato una somma è un articolo di giornale no dietro a negoziati giganteschi di come pure finalmente si sia seduto a un tavolo con gli editori per trattare sul pagamento delle news perché qual è il punto noi abbiamo questo è qui è qui tocco il mio campo dietro cioè l'informazione né ci siamo resi conto quella domanda d'informazione e anche e in quei numeri del ora estiva dello scorso fine settimana quelli che sperabilmente c'hanno visto questo tardo pomeriggio oggi ce ne mostrerebbero che la domanda di informazione di cultura è altissima
E che la risposta che gli editori che i giornali di riviste di eventi culturali di incontri culturali possono dare è altrettanto alta ma quasi sempre non retribuita
Cioè dice uno dei problemi dell'informazione in Italia soprattutto italiana e che le persone sono disabituati a pagare
Per la per la cultura e per l'informazione ecco se noi riuscissimo in quel punto lì e qui cito testuale e cioè nel punto in cui si incontrò la domanda e l'offerta di informazione ma la parola formazione equivale a culturale
E i grandi player del mercato come Google
Hanno un ruolo di eccessivo potere e quindi se noi riuscissimo e qui dobbiamo sempre anche sposare la battaglia degli editori
O o degli attivisti della cultura ad accompagnare quel negoziato quella trattativa
Per riuscire a costruire un campo un po'più equo secondo me il futuro sarebbe un po'migliore di quella
Grazie davvero grazie a tutti i relatori che hanno partecipato a questo questo incontro davvero tantissimi gli spunti e le direzioni di approfondimento siamo anche i mastini
Quasi invece c'eravamo dati grazie al pubblico che ci ha seguito
Per tutto questo tempo anche con molta partecipazione con commenti numerosi interessanti nel merito e indignazione dobbiamo appuntamento alle prossime iniziative beh del nostro festival grazie a tutti voi
Grazie a voi grazie al professor