Settimana valdese. Intervista a Maurizio Ambrosini

Invisibile ma necessari lavoratori immigrati in agricoltura ne ha parlato in apertura del dibattito tavola rotonda professor Maurizio Ambrosini docente di Sociologia delle migrazioni recita Statale di Milano e editorialista di Avvenire ecco intanto lei ha parlato di questo fenomeno del dei braccianti del lavoro agricolo come un fenomeno persistente
Lunga dura aveva comunicato che il conte rovente Severino che punta sempre a ridurre
I salari al minimo anche sottolinea il livello di sussistenza di dignità
Questo però non è ineluttabile
Non è ineluttabile perché io penso per esempio al Trentino che un po'conoscono dove c'è un sistema di migrazione stagionale
Arrivano circa trenta mila lavoratori ogni anno e sono impiegati e anche accolti in condizioni dignitose l'irregolarità certo esiste anche Lima tutto sommato contenuta e non abbiamo fenomeni così gravi come quelli che lamentiamo in diverse altre parti d'Italia e non solo al Sud quindi il problema del lavoro agricolo che è un lavoro complessivamente difficile solo in certi periodi dell'anno spesso condizionato dalle condizioni atmosferiche
Spesso condizionato dall'arretratezza dalla parcellizzazione delle aziende quindi a una serie di vincoli alle spalle e mai non è condannato a essere per forza un luogo di sfruttamento e di violazione della dignità umana
I numeri di questo fenomeno del bracciante a
Guardi è un grande problema e questo forse ci dice
Anche qualcosa sull'invisibilità a cui è intitolato l'incontro di oggi
E i numeri oscilla hanno del lavoro regolare tra centonovanta mila trecentosettanta mila a cui bisogna però aggiungere molto lavoro frammentato fatto di poche giornate
All'anno fatto di circolazioni di mobilità che molto difficilmente quantificato dalle fonti statistiche quindi in realtà noi non sappiamo a sufficienza nemmeno quali sono i contorni effettivi di questo fenomeno
Nei giorni soccorsi c'è stata una regolarizzazione la possibilità di regolarizzazione una sanatoria una io ha detto unica al mondo deludente ma sbagliato parlare di flop perché
Dunque il discorso è articolato anzitutto in Europa soltanto il Portogallo oltre all'Italia prima dell'Italia a
Concesso la sanatoria in occasione della pandemia da Copi diciannove siamo stati da questo punto di vista un'eccezione positiva nel panorama
Europeo ma credo anche nei Paesi occidentali avanzati nono
Altre notizie di analoghi provvedimenti in secondo luogo l'agricoltura è stata l'occasione per far partire
Il dibattito sulla sanatoria infatti la principale proponente l'amministrate resa Bellanova
Anche qui un caso unico non conosco altre realtà in cui le misure di regolarizzazione siano state promosse dal ministero dell'agricoltura
Poi i risultati sono stati molto esigui per quanto riguarda la sanatoria di lavori lavoratori impiegati in agricoltura appena il quindici per cento del totale mentre l'ottantacinque per cento dei duecentosette mila che hanno per cui è stata presentata domanda di regolarizzazione sono lavoratori del settore domestico assistenziale
Quindi in un certo senso l'agricoltore è stata il motivo d'innesco ma non la beneficiaria finale di questa misura di regolarizzazione
Resta che duecento mila persone che probabilmente potranno accedere uno status legale rappresentano un risultato eccezionale nel panorama attuale delle migrazioni internazionali e delle politiche migratorie
Veniamo alle condizioni di vita baraccopoli incendi
Carenza di servizi genica o mancanza di servizi igienici riacquisì tenta di sopperire in qualche modo lei ha usato il termine riduzione del danno
E ha osservato che ci troviamo di fronte a un momento sussultorio di negazione e scopre
Sì in generale e ci dimentichiamo spesso e volentieri del lavoro agricolo di come viene raccolta la frutta la verdura che poi arriva nei supermercati alla fine sulle nostre tavole ogni tanto però c'è una tragedia purtroppo
C'è un incendio qualcuno anche perde la vita e allora c'è un sussulto di indignazione
Non riusciamo finora come Società italiana come sistema politico ma direi anche come forze della società civile a scongiurare le tragedie eh a
Trovare un'alternativa strutturale e duraturo al sistema dello sfruttamento che lavorativo ma anche relativo alle condizioni di vita ogni tanto ci indigniamo
Nello stesso tempo quasi a sancire
La tolleranza di questo sistema abbiamo
Quei progetti quelle attività che cercherò di mettere qualche pezza allora l'ambulatorio davanti alle baraccopoli i servizi igienicità chimici
Qualche punto di informazioni di contatto certe iniziative benemerite rispetto al nulla ma iniziative che nello stesso tempo rischiano di abituarci a considerare appunto ineluttabile questo modo di concepire di trattare il lavoro agricolo
In realtà il problema coinvolge anche noi come consumatori coinvolge tutta la filiera come è stato più volte qui ripetuto
E richiede un ripensamento profondo del nostro rapporto con il cibo che manco che mangiamo e con le persone che lavorano per procurarceli
Domanda da profano che è stato evocato
Giuseppe Di Vittorio
è stato evocato Bernardino Verro sono state ritoccate le lotte braccianti
Della metà degli anni del del Novecento ora
L'Italia era il Paese con il più forte partito comunista d'Europa
La CGIL era un sindacato significativo rilevante
In Italia ora siamo allo stesso punto delle lotte ai presenti di Vittorio cosa che non funziona appartiene lo lo sviluppo capitalistico eccetera eccetera
Ma certamente si è indebolito il movimento operaio si sono indebolite le capacità di organizzazione di lotta delle forze sociali
Qui la crisi più che dell'agricoltura e delle grandi fabbriche se mai è di quei luoghi di concentrazione del lavoro che rendevano possibile l'organizzazione sindacale e le lotte operaie
Poi c'è stato uno spostamento del il luogo d'origine dei lavoratori il fatto che non siano cittadini che siano immigrati stranieri e ancor più se sono immigrati irregolari
Rende più debole la loro voce e più difficile la loro tutela per esempio quando dei lavoratori non hanno l'arma del diritto di voto diventa più difficile per loro far valere i loro diritti diventa più difficile anche per le organizzazioni sociali
Organizzarle e tutelarli
Quindi all'agricoltura ahimè e tende a riprodurre condizioni di sfruttamento lei ha ragione che non sono molto dissimili da quelle di cinquanta di sessanta settanta anni fa sono cambiate le vittime dello sfruttamento
Sono cambiate le condizioni politiche anche culturali in cui sia possibile organizzare delle risposte a questa situazione questa sera è stato detto abbiamo incontrati più avanzati
D'Europa eppure non vengono rispettate
Sì se uno guarda come funzionano le ispezioni per esempio Lecce i meccanismi di controllo quali margini di manovra hanno i datori di lavoro per regolarizzare o meno i rapporti di lavoro uno capisce che il diavolo si nasconde nei dettagli
Che alla lettera dei contratti è avanzata e le discussioni tra le parti sociali sono molto civili mai e poi l'attuazione concreta il controllo di quello che avviene nei campi il mandare gli ispettori
Sui i luoghi di lavoro quello che non funzione i numeri delle aziende sanzionate dei datori di lavoro che vanno incontro a qualche noia per impiego di lavoratori posizioni irregolari sono numeri ridicoli
Tutto questo ci dice che e c'è un problema culturale e come dicevo nell'intervento di economia morale rispetto a questo mondo cioè tutto sommato molti di noi tendono a considerare inevitabile lo sfruttamento per far funzionare un'agricoltura fragile e
Arretrata rispetto alle esigenze di un sistema sociale ed economico contemporaneo
Grazie grazie professore Gorizia Ambrosi