Settimana valdese - Vicine ai bambini e alle bambine: comunità religiose ai tempi del Covid

Già a tutti
Che voce squillante mamma mia non mi riconosco
Di invito a prendere posto il più avanti possibile così mantenendo le distanze ovviamente
Ma così siamo più compatti
Scusate il ritardo con cui cominciamo ma abbiamo avuto un po'di problemi tecnici e la pioggia non ci ha aiutato ma malato duramente
Ma siamo pronti per cominciare l'abbiamo un programma abbastanza ricco e variegato tante ospiti che ringrazio fin da subito per essere venute qua da noi a Torre Pellice a raccontarci le loro esperienze
Oggi faremmo una incursione nel mondo ebraico nel mondo cattolico
Per capire come
Diverse comunità di fede hanno vissuto questo periodo funestato dal dal Comité come hanno reagito quali iniziative hanno messo in atto quindi avremo diversi punti di punti di vista
Quando abbiamo cominciato a pensare non dico organizzare ma pensare questa giornata
Come redazioni della rivista l'amico dei fanciulli che rappresento e come rivista la scuola domenicale
Ci siamo dette al cosa possiamo andare a raccontare quali voci possiamo coinvolgere di cose ne sono successe tante
Le varie comunità di fede hanno attuato diverse iniziative
Su internet si sono visti moltissimi bei contenuti ma ci sono stati anche dei problemi quindi abbiamo pensato di intitolare questo momento
Vicine ai bambini e alle bambine comunità religiose ai tempi del Cofide appunto nevi per l'idea di di dire
Che le chiese in vari modi sono hanno cercato di essere vicine anche ai più piccoli
Anche con strumenti e modalità che prima non avevano tanto praticato ma cosa sarà successo in altre comunità di fede
L'abbiamo chiesto appunto alle sorelle cattoliche della diocesi di Torino che sono venute a trovarci e a presentarci un un progetto legato al culto di Pentecoste
Abbiamo qui ospiti Marella Gal fresche Fania Pia della pastorale battesimale
Della diocesi e di Torino
Che magari ci spiegheranno pre anche prima di tutto di che cosa si tratta perché io ammetto anche la mia la mia ignoranza su questo non sapevo che esistesse
Un servizio chiamato pastorale battesimale e quindi magari loro prima di tutto ci racconteranno queste poi ci racconteranno
Che cosa hanno fatto per i bambini in questo periodo di Correggio benvenute
Potete accendere
Grazie
Siamo benvenuti a tutti siamo allora io mi chiamo Stefania ampia
Io sono Marella calze
Siamo siamo molto riconoscenti per questo per quest'invito che ci avete fatto
Siamo venuti a compiacere anche per per avere un confronto a noi stessi e con quella che vespe che l'esperienza che ci proponete
E mettiamo comunque a disposizione la nostra piccola esperienza per questo dibattito poco
La nostra esperienza di lavoro pastorale con i bambini e le famiglie allora innanzitutto che siamo ma facciamo parte dell'équipe delle di della diocesi di Torino del servizio di pastorale battesimale e pastorale post battesimale allora da
Da diversi anni quattro-cinque anni ormai la diocesi di Torino ha messo alla ha creato un apposito servizio un ufficio la diocesi di Torino funziona
A a uffici per diverse per le diverse competenze pastorali uno degli uffici è stato creato per le per la Pastorale battesimale
Dalla Pastorale battesimale riuscì anche la pastorale zero sei anni quindi ci occupiamo di bambini molto piccoli
Bambini prima del dell'inizio della catechesi tradizionale che danno inizia generalmente con sei sette anni
La cattedra la catechesi sacramentale
Di questo ufficio e coordinatrice Morena Baldacci mentre prima questo ufficio faceva riferimento all'Ufficio catechistico c'è stato proprio uno spazioso speciale è specifico per i bambini zero sei anni e per la Pastorale battesimale quindi per le famiglie
Allora siamo un gruppo quindi il
L'importanza anche di essere un gruppo un gruppo che si occupa di proporre percorsi di formazione per gli operatori e catechisti che nelle parrocchie si occupano di dei cammini di preparazione al battesimo e
Del post battesimo con le famiglie
Generalmente proponiamo delle formazioni per gli operatori
Il nostro gruppo è composto sia da operatori
Formati per quanto riguarda l'aspetto più pastorale religioso sia da persone che un competenze e
Esperienze nell'ambito più specifico dell'educazione dei bambini
Della prima infanzia
La formazione che noi proponiamo è una formazione attiva che noi chiamiamo una formazione di laboratorio in cui
Il primo la cosa importante è sperimentare in prima persona quello che poi si andrà a proporre ai bambini e alle famiglie
Negli incontri di formazione che generalmente ogni anno proponiamo nei quattro distretti della nostra diocesi
Ci sono due livelli due proposte uno per gli operatori
Quindi sono due serate generalmente per gli operatori e poi c'è unna proposta invece per le famiglie per i bambini sempre insieme agli operatori
Allora io Marella specifico vi proponiamo di cui ci occupiamo di questa attività per le nostre competenze siamo due educatrici Dini Midi quindi zero tre ci occupiamo di di queste attività rivolte ai bambini e alle famiglie
E in pratica vi particolare vi raccontiamo quella che le secche la la proposta che abbiamo fatto come diocesi per la festa di Pentecoste
Che abbiamo costruito e proposto in modalità web una modalità nuova termale perché tutti gli altri incontri abbiamo sempre fatti di presenza
E quindi questo Lockdown appestato anche per non gli operatori un rimettersi in discussione anche sulle sull'uso e sulle modalità di di di di arrivo per arrivare alle persone di prenderci cura delle persone
Questa attività che vi illustreremo è stata pensata e ricalca lo schema egli gli elementi delle attività che proponiamo in presenza
L'attività come vedete è stata messa costruita e messa sul sito della Diocesi
è stata inviata a tutti gli operatori di pastorale battesimale che a loro volta hanno inviato al ai bambini alle famiglie e in quest'ottica proprio di prendersi Cusa cura a vicenda l'uno dell'altro e è stata autorizzata sul sui vari territori
Faccio un passaggio indietro rispetto alle cose che ha detto Stefania
Una delle parole che per noi è rappresentativa del modo in cui lavoriamo che
Della diciamo così alla fine vi diamo la sintesi che la nostra lettura che il laboratorio esattamente il modo che noi usiamo per passare le informazioni e le idee agli operatori ma è lo stesso modo che noi utilizziamo con le famiglie
Qua nel momento in cui le incontriamo perché laboratorio perché laboratorio quella cosa che ci permette di mettere insieme l'esperienza delle famiglie dei bambini degli adulti
E degli operatori con un linguaggio della fede diciamo che la parola che per noi è significativa e che siamo su un piano di linguaggio simbolico per me queste e un po'il centro
è un po'il centro perché attorno a questo ne costruiamo tutta la proposta che facciamo della pastorale battesimale e lo schema che voi avete rappresenta questa cosa perché è importante perché può il linguaggio e l'universo dei bambini e un linguaggio simbolico i bambini
Con i quali noi giochiamo lavoriamo parliamo sono piccolissimi stanno costruendo il loro linguaggio verbale
Ma prima si diceva sono capaci di leggere il linguaggio del corpo sono capaci di leggere le immagini le sensazioni tutto ciò che loro vivono molto spesso però mi capita che anche i loro genitori siano in quell'universo in molti casi chi ritorna in un in un primo incontro con il battesimo dei della propria creatura e un ritorno in parrocchia un ritorno in una dimensione comunitaria ma il linguaggio che usa molto spesso è quello che aveva
Da ragazzino quando faceva il catechismo quindi si tratta proprio di ricostruire un universo un linguaggio dissenso con i bambini lo si fa perché sono piccoli perché no quell'universo dissenso non è neanche lei legate in senso stretto alla parole riguardo e e legato all'esperienza noi partiamo da quell'esperienza lì
Lo facciamo con gli operatori per cui i nostri laboratori funzionano così facendo delle esperienze quell'esperienza e viene letta ma in un secondo momento ma viene letta ancora in un linguaggio che quello della vita normale
Faccio un esempio banale
Come ci mettiamo a tavola tutti quanti quali sono
Io lo uso già un linguaggio ecclesiale no quali sono i riti ma non lo siamo neanche in quel momento cosa facciamo quando ci mettiamo a tavola per richiamo la tavola c'è chi lava i piatti che apparecchia ok
Queste l'esperienza andiamo piano piano a leggerla ci sono tantissimi le vecchie di lettura c'è un livello dell'arte leggo i quadri c'è un livello che quello della gestione sociale familiare si chiama solidarietà godimento
Si arriva fino ad un linguaggio che invece per quello della fede la facciamo la stessa cosa con i bambini con le famiglie quando arrivano in un in parrocchia a ad incontrarci
Questo questo schema che voi vedete fatto così per cui a un primo momento che l'accoglienza
Noi abbiamo provato scusate ancora questa cosa abbiamo provato a utilizzare il web
Attraverso però le parole i linguaggi Sensi che noi diamo all'incontro di persona
Su certe cose abbiamo dovuto apportare dei correttivi perché non si poteva fare quindi primo momento all'accoglienza
Un secondo momento che nega a cui diamo è un po'la parte centrale la così detta narrazione noi siamo in modo forte la parola
è una parola speciale perché come vi raccontiamo e fatto utilizzando i figli però c'è un testo che fatto di parole e immagini quindi c'è la narrazione c'è una rielaborazione che usa ancora la parola
C'è una seconda rielaborazione che invece usa le mani usa il fare
La sintesi finale e la preghiera un momento di preghiera finale normalmente in tutti i nostri incontri noi abbiamo all'inizio alla fine mezzo una merenda cioè mangiamo
Ci si porta chi ospita si prende cura di far sì che le persone che arrivano magari in certi momenti non avendo fatto la colazione perché si son svegliati hanno recuperato i bimbi sono in ritardo che tutti siano
Spalmati cioè stiano bene
La proposta che ne ha fatto sul web ricalca abbiamo fatto solo dei correttivi degli spieghiamo strada facendo e perché ricalca questo schema
Allora possiamo o no per favore vedere il video di presentazione dell'attività
Ma che cos'è
Contribuisco aprirlo siediti sul tappeto vicino alla finestra o anche in giardino poi chiudi gli occhi figlio e facciamo insieme sia tre respiri
Prima avevamo detto che Pentecoste
Uno
Due
Tre
Ora gli occhi
E la storia può iniziare
In cerca del vento
No strappa un attimo
Allora la prima la prima parte del dell'ANAS trent'attività inizia sempre con l'accoglienza allora l'accoglienza e l'accoglienza non solo dei bambini ma soprattutto della famiglia le nostre attività sono rivolte
Non ha o porrebbero essere rivolte diciamo così come anche a Walter desiderata
Non ad adulti e che accompagnano i bambini ma alla totalità dei bambini degli adulti quindi al al nucleo familiare insieme che poi sarà anche
Ci sono i a volte genitali ci sarà qualche inno anni ci sono non sempre a Panama ma ai fratelli così
Allora è anche importante lo spazio la cura dello spazio del e del tempo dell'accoglienza perché l'accoglienza è quello che è la prima impressione è quello che
Dalle per alle persone il senza di essa raccolti e e di di trovarsi bene in un posto quindi
Generalmente
Ma si parla così o prima o dopo c'è un momento di conviviale che che mette un po'tutti a proprio agio
E e poi c'è un'accoglienza che a riconoscere la persona che arriva e il saluto del della persona
Normalmente quando arrivano le le persone arrivano un po'alla spicciolata nelle attività quindi abbiamo trovato dei dei momenti anche per riempire un po'questo il senso di di attesa con delle semplici attività che può essere mettiamo dei cartelloni con dei fogli che ognuno disegna se stesso e la propria famiglia
Quindi si riconoscono anche i gruppi familiari se riconoscono alle persone che ci sono perché spesso a volte non si conoscono le persone che che tra di loro le persone che arriva
E poi c'è la presentazione del nome chi sono io chi sono gli altri
C'è anche uno spazio dedicato quindi generalmente mettiamo sempre l'attività di presentazione
Poi quando iniziamo c'è sempre un tappeto un'area dedicata a quello che la presentazione e lei nelle e l'entrare in quella che poi sarà la fase successiva della narrazione
Per quanto riguarda il discorso via web
Essendo dedicata alle famiglie le famiglie non c'è bisogno forse della conoscenza del nome però ci sembrava importante
Un'introduzione per entrare quindi questi tre respiri
Questo prendersi del tempo trovarsi non spazza
E l'entrare e l'accoglierci
Il trovare spazio tra un prima e un dopo siamo qui tutti insieme come famiglia perde di carceri
L'altro è uno spazio fisico e temporale ce ne abbiamo chiesto in questo caso il alle famiglie di trovare un luogo un luogo mettendo un tappeto per terra ed anche su un tempo fermati individua questo tempo
In una serie di respiri lenti i miei sarebbero ancora più lenti di quelli che sono quelli del video questo individuo uno spazio tempo esattamente come nelle attività in questo punto tacque no Pannella s'parte alla storia avevan pezzettino aumentiamo un pezzettino del video della storia
Normalmente la storia viene letta da una persona quindi con una voce un libro o dei modi di narrare
In questo caso questo il modo che abbiamo trovato
Non importa quello di non ve lo posso leggere perché non le non leggono ma non ha importanza il titolo era in cerca del vento
Nel video si sente una voce e un sottofondo musicale
Il video segue l'andamento del libro in modo molto semplice diciamo che l'esperienza da educatrici al tempi del copie del c'ha aiutato a individuare programmi e tutto quanto sia è servito a comporre questo video e la storia di un uccelli di un uccellino
Che cerca
Il vento lo cerca nei tutti in tutti i luoghi in cui abitualmente lo trova alle altalene vicino agli alberi dove ci sono i panni stesi e non lo trova mai
Alla fine di questa avventura perché è un'avventura di ricerca di percorso lo trova casualmente nel momento in cui ha deciso di volare
Nel momento in cui parte il suo volo finale lui individua
Il vento
Punto fine della storia
Non è un libro religioso in senso stretto e quello che si diceva prima il piano sul nel quale né ci infiliamo e veramente quello del simbolo questa è una narrazione la scelta della narrazione
Che può essere narrata guardando l'interlocutore ho letta utilizzando un libero narrato utilizzando un disegno attraverso siamo lunghi attraverso filmato siamo più veloci
All'idea di perché il libro perché la narrazione perché normalmente non ha un senso la narrazione la narrazione apre contenuti e significati sono individuali
Quello che accade e che possono diventare condivisi ma di per sé non auto un'unica interpretazione questa è l'esperienza che non solo gli adulti fanno ma che fanno anche i bambini fanno anche i bambini piccoli quindi per noi il momento centrale
E raramente la lettura del libro ma è un libro che fa rifermento un'esperienza di vita feriale normale bambini conoscono gli uccelli conoscono uccellini
Sanno che cos'è un'altalena sanno che cosa sono i panni stesi gli stiamo solo chiedendo di infilarsi in quel mondo lì
Noi a monte come gruppo di lavoro facciamo una scelta che è quella di cercare il simbolo rispetto al quale vogliamo trasmettere la prima apertura delle finestre in questo caso è stato il soffio Lario Steel il vento la festa la festa di Pentecoste
Cosa segue la lettura del libro segue una primissima rielaborazione e non la facciamo con i bambini dei piccolissimi in avanti
Non è una richiesta i bambini di cose capito cosa non è capito ma è una richiesta più interessante denti molto semplice ma è
Cosa ti è piaciuto e che cosa non ti è piaciuto della storia e per l'ok
Noi chiediamo ai bambini di elaborare un pensiero in base a quello che sono ci sono bambini che dicono mi piace perché colorato mi è piaciuto libro perché colorato mi piace il libro perché c'è un uccellino
Mi ricordo che l'uccellino anche noi chiediamo i bambini di entrare nel loro universo nella loro feriali ITA che cosa ti racconta questa storia chi ha fatto queste esperienze richiama il più possibile alla a ciò che è capace di evocare un contesto nella storia del bambini bambini sono portatori di storie esattamente come gli adulti quello che diceva prima Stefania
Quando leggiamo è molto più facile coinvolgere i bambini che non gli adulti gli adulti è come se di fronte ad un altro questi libri qui si chiamano albo illustrato scusate si chiama dove immagine e testo hanno lo stesso identico peso conta uno come conta l'altro
I bambini sono abituati a questi libri non c'è scuola in cui non si legga questo le genere di di oggetto
I bambini si trovano Piaggio che gli adulti gli adulti nel momento in cui chiedi ma ti ricordi hai fatto un'esperienza divento te lo ricordi sì mi ricordo ero al mare così
Chiedere agli adulti più difficile di adulti spessissimo si taglia fuori si taglia fuori facciamo più fatica volta di ricordarci di coinvolgere tutti perché tutti vanno coinvolti
Questa prima elaborazione si ferma ancora a questo livello non abbiamo semplicemente fatto esperienza dunque di una situazione abbia fatto con le parole con l'ascolto e le parole
Questo
E quello che dà il via e la parte centrale della nostra della nostra poco della nostra prima proposta
C'è poi un secondo livello di elaborazione se possiamo porta tornare al allo schema iniziale e qui l'unica e la prima variazione che abbiamo fatto normalmente dopo
La l'elaborazione verbale Natale facciamo un'attività
In questo caso abbiamo invertito
Il diciamo così il lo schema ma vi spiega Stefania perché ma allora generalmente come diciamo arella ai dopo la lettura e la prima la rielaborazione la seconda rielaborazione e e un'attività che è parte del linguaggio del fare che comunque la dimensione il fare la dimensione con cui i bambini apprendono varie Labano la la realtà
Generalmente è un così un'attività creativa
Dove è creativa come abbiamo visto nella nelle vostre attività che nelle attività della mostra
In cui così dando un molto libera e tutte le attività che ne proponiamo sono molto libere e non non obbligatorio ognuno si inserisce per quello che vuole e per quello che è si sente
Si professi prova realizzare un'attività creativa così con dei materiali ma anche di recupero dei semplici con uno spunto iniziale
In questa attività qui l'attività e un po'più guidate strutturata
Perché ci siamo anche un po'posti il problema di accompagnare maggiormente i genitori
E non sovraccaricare troppo la loro responsabilità perché ci siamo accorti che nel periodo di Doc da una le famiglie sono state molto anche sovraccaricata e di chi lavorava da casa la didattica a distanza e quindi anche entrare nelle famiglie è un po'in punta di piedi
Un poco rispetto e non lasciare troppa così libertà era un suggerimento e di e quindi l'attività e diventato un tutorial che non è la nostra dimensione l'attività che proponiamo no io eh magari molto di liberarci Assisi da un importo iniziale e poi ognuno la elabora secondo la propria creatività e quindi come diciamo arella anche rispetto all'attività quello che che cerchiamo è quella di anche fa coinvolgere tutta tutta la famiglia in questo caso l'attività anche la la di solito alla ricerca il la l'attività è sempre legata comunque con il simbolo con la storia
E i in questo caso la cosa che abbiamo costruito una Chiappa mento cioè uno strumento un semplicemente un rotolano con
Un fatto formale con un tubo con dei pendaglio e con dei dei nastri che parte di appendere svolazzante per ricercare il vento quindi elegante o comunque a fa riferimento comunque alla col magari
Sì va be'ma
Vedrà di nuovo latini l'attività parte dal simbolo cioè dal dall'oggetto
Che non è un oggetto materiale che non scegliamo che sia l'aria l'acqua la luce quello quello e il punto centrale di nuovo visto attraverso degli occhi diversi che bambini conoscono le mani i piedi quello che che usano abitualmente
La sintesi nel momento finale che per noi è la preghiera in questo caso addirittura la preghiera era un salmo brevissimo lo leggo scusa a Como son cercato dal soffio della tua bocca furono fatti i cieli
La preghiera finale può essere diversissima può essere un canto può essere un brano biblico
Ed è il momento finale il momento di sintesi di ciò che è accaduto lo facciamo sulla soglia e lo facciamo veramente in punta di piedi
I bambini con i grandi hanno fatto un'esperienza che è fatta di parole fatta di evocazioni di di esperienze personali
Il passaggio e
Non è il linguaggio della fede che precede il linguaggio della vita ma noi usiamo il linguaggio della vita per raccontare la nostra fede dai diciamo il soffio di Dio
Perché non sappiamo cos'è un soffio diciamo la casa del padre perché facciamo esperienza di casa e di padre questo simbolo singole quello che unisce questa è la sua etimologia la capacità di tenere insieme lo sforzo che facciamo
E quello di tenere insieme la vita delle persone con l'esperienza di fede ma partendo dalla fine dalla dalla vita
Molto spesso nei corsi ci chiedono ma perché leggete un libro laico
E non un racconto biblico
In realtà facciamo tutte e due le cose perché il salmo la lettura biblica sono Parola di Dio
Ma la partenza è la vita
La difficoltà e vivere eleggere nella nostra vita rispettarla la presenza di Dio quello che noi facciamo è questo proviamo a farlo alla fine
La preghiera finale il momento rituale poi abbiamo parlato in nel metodi ha fatto tutto abbia messo riniti abbia messo parola di ammesso scorte ascolto sono gesti azioni sono il linguaggio della fede
Gli operatori ci chiedono ma perché perché alla fine lo dite qual è il senso non lo facciamo neanche durante il qui il corso di formazione degli operatori non diciamo la sintesi è personale
E ogni sintesi e fatta individualmente e collettivamente nel momento in cui noi rielaboriamo stiamo mettendo insieme nel momento in cui preghiamo
Stiamo rimettendo insieme
L'idea di fondo è veramente un pochettino un pochettino questa si danno del delle suggestioni che partono dall'esperienza per arrivare ad un linguaggio che quello della della fede a me serve perché bambini lo stanno costruendo a volte perché gli adulti devono ricordarselo e ridare significati
Speriamo di aver detto tutto
Sicuramente posso sono una cosa che ci preme è un po'anche dire e che lanciamo anche a tutti voi come come spunto per le attività di pastorale che si fanno con con i bambini ecco le famiglie
Che noi stiamo anche riflettendo questo al di là dell'attività di Pentecoste stiamo un po'anche riflettendo come questa attività e questa pastorale può essere una pastorale inclusiva inclusiva per bambini con disabilità
E con le loro famiglie che fanno fatica anche a volte a essere inserite non so può non non so nelle vostre realtà ma in quella che è la realtà della comunità religiosa Park fanno fatica a vivere e quindi quindi lancia un po'in questo anche questa cosa ne stiamo un po'riflettendo su questo e ci piacerebbe anche magari poi che questa riflessione
Venga portata avanti da tutti magari in questo capitolo ci sembra un ottimo strumento il libro è inclusivo
Permette di veli di lettura che sono veramente molto diverse ci sono libri oggi peraltro che aiutano anche una lettura alternativa e quindi questo lo Rizzo somma questa nostra nuova
Scommessa sfida
Grazie mille per questo spunto anzi lo colgo subito dandogli appuntamento al prossimo anno alla seconda puntata
Perché effettivamente l'in il tema dell'inclusione dell'uso di un linguaggio di modalità didattiche e pedagogiche inclusive al tema della disabilità
Ci interessa molto da vicino anche da noi si si discute si lavora su su questo quindi potrebbe essere sicuramente un tema su cui lavorare incontrarci il prossimo anno quindi se ci sarà l'occasione molto molto volentieri potremmo confrontarci su su esperienze comuni diverse chi lo sa
Io riprendo un po'il filo della della discussione abbiamo parlato di simboli abbiam parlato diritti di immagini Historiae
E di coinvolgimento di famiglie di genitori di bambini chissà che cosa è successo che cosa sta succedendo nel mondo del comunità ebraiche a questo proposito nel il punto in questo periodo di corvi dei quali sono state le iniziative messe in atto dalle comunità ebraiche am
Abbiamo il piacere di di avere qui con noi ad A tre versanti che è una giornalista
Che ci ha portato via portato delle coppie di Pagine Ebraiche e di Duff Duff che sono i due organi di stampa e due ai due giornali magari ci dirà anche che orrore orrore Es Sayed linguaggio un po'un po'burocratico di no di giornalisti in effetti non è non è tanto bello ma giornali periodici riviste giornalini
Buon ci piace
Giornali
E quindi magari citerà anche due parole di appunto su su di loro e ci racconterà appunto come le comunità ebraiche hanno vissuto questo questo periodo graziata di essere qui e ti cedo la parola
Ah ma qui da sola lei la meno lasci sotto così non va bene ok
Allora intanto benvenuti grazie per essere arrivati fin qua sotto il diluvio in questo pomeriggio molto particolare so che avete avuto una giornata di attività super belle super interessanti
Io purtroppo appunto sono rimasta incastrata sotto il diluvio ma mi fa molto piacere raccontarvi che cosa abbiamo fatto e che cosa siamo
La premessa è che appunto sono giornalista faccio parte della relazione dell'Unione delle comunità ebraiche italiane
Da prima che nascesse da staff appunto che il giornale ebraico dei bambini
La relazione è nata nel due mila e otto due mila e nove per un motivo uno stupido se volete che però voi conoscete molto bene voi parlo del mondo valdese protestante
Nel senso che delle comunità ebraiche italiane si è resa conto che la campagna otto per mille non stava funzionando punto
E quindi la scelta è stata di tentare di sparigliare un po'e modificare quella che era la politica precedente
Scegliendo di rinunciare alla campagna pubblicitaria e di deviare gli investimenti
Grossi che c'erano c'erano precedentemente che stavano funzionando molto poco su una campagna di comunicazione un po'diverso sa per cui è nata una redazione
Da zero nel senso che c'è stato un giornalista professionista che il direttore tuttora della relazione Guido vitale che ha iniziato a fare un investimento che abbiamo considerato negli anni dico abbiamo perché ciò lavorato molto anch'io anche se allora avevo un ruolo molto diverso nel senso che allora ero consigliera di con della comunità ebraica di Torino
Che è stato un investimento che è poi quello che ci guida anche nel lavoro sulla sul giornale per bambini ossia di investire sui giovani punto perché la realtà è che siamo pochissimi io non so se voi sapete quanti sono gli avrà italiani ma sicuramente meno di quello che pensate tranne alcune persone ben informate che vedo qua
Comunque stiamo parlando di ventitré mila persone quindi se non vogliamo mandare un giornale a ogni famiglia ebraica italiana passano undici mila francobolli per semplificare quindi stiamo parlando di numeri ridicoli
E l'unico investimento possibile sul futuro quindi la relazione è nata facendo crescere dei giovani e nata con una prima selezione su cui io sono in realtà l'ultima entrata in redazione da questo punto di vista formalmente ma ho partecipato alla selezione nel due mila otto due mila nove di tre ragazzi che volevano fare i giornalisti
Che quindi sono stati assunti con una regolare contratto hanno fatto il praticantato e poi hanno fatto l'esame per accedere alla professione
A oggi i praticantato i fatti sono note
Quindi grazie al lavoro della relazione dell'unione ci sono in giro nove squinternati giornalisti in più
Alcuni fanno ancora parte della relazione altri no ma comunque era proprio questo Progetto di fare formazione per pensare che l'unica possibilità che abbiamo a investire nel futuro che credo sia un po'quello che guida tutta questa giornata in realtà allora l'investimento è stato prima sul creare appunto una giovanissima redazione molto battagliera che fosse in grado di fare una comunicazione minimale perché all'inizio si trattava di una notiziario quotidiano basato semplicemente sulla rassegna stampa che ancora disponibile
Per poi crescere con una quantità di cose non indifferente che in questo momento faccio un po'fatica a gestire perché siamo sempre troppo pochi
Che ha avuto varie fasi e in questo momento si è assestata su delle newsletter quotidiane ce ne sono ce n'è una che diciamo una cosa molto tecnica per cui si tratta di un lavoro di diciamo analisi e commento della rassegna stampa c'è una rassegna stampa accessibile a tutti peraltro che raccoglie troppe schede perché uno dei problemi anche la sovraesposizione che avrà italiani gli ebrei in genere sono troppo presenti sulla stampa sia italiana che internazionale parliamo di centinaia di schede centinaia di notizie al giorno che hanno a che fare con ebrei ebraismo deportazioni Shoah razzismo e antisemitismo tutto pro che volete
Poi c'è una secondo notiziario quotidiano sempre on line che arriva intorno all'inizio del pomeriggio metà giornata a seconda di quando diciamo chiuderlo banalmente perché poi ci sono anche problemi tecnici
Che raccoglie sia una parte di attualità di notizie notizie fatte appunto dalla redazione che interventi di rabbini di intellettuali e di quel meraviglioso parco di collaboratori che negli anni siamo riusciti a raccogliere intorno a noi perché in redazione siamo in cinque anzi in quattro per la verità a tempo pieno più più però abbiamo circa centoventi collaboratori che fanno parte del mondo o accademico della dei fatti fanno parte della sottoclasse Nadir Hamid italiani insomma c'è tutta la varietà possibile immaginabile
Poi ci sono i settimanali
Ah no scusate al mattino c'è ancora una cosa ancora più tecnica che però non vi consiglio di far rimandare perché non gli ho settant'ossia semplicemente la raccolta degli articoli che escono visto appunto rassegna stampa
Poi ci sono i settimanali fino a qualche tempo fa erano sei o sette settimanali a seconda degli argomenti adesso ne è rimasto uno
Che è di nuovo torna il discorso è l'investimento sui giovani nel senso che abbiamo fatto già da qualche anno ormai sono sei sette anni ne sono direttamente responsabile quindi anche colpevole un accordo con l'Università di Trieste
Che ha
Forse è quella che è la migliore il migliore corso di laurea dedicato a interpreti e traduttori
Questi ragazzi che sono già previsti in partenza che devono fare una selezione pazzesca per entrare
Sono ragazzi che hanno l'obbligo di fare centosettantacinque ore di tirocinio per poter accedere alla laurea centosettantacinque ore di traduzione sono tante
E quindi niente abbiamo fatto questo tentativo di provare a vedere se riuscivamo a beccare qualche tirocinante perché ci sono circa trecento laureati all'anno e di aziende o società che vorrebbero molto
Poter avere questi traduttori ce ne sono circa quattrocento per cui la nostra scommessa perizia accreditarsi ovviamente con università la nostra scommessa niente articolare era cerchiamo di averne almeno uno sempre
Attivo perché questo era il problema e invece eccomi a grandissima gioia grande soddisfazione che sono anche un po'Fiera lo confesso il primo anno ne avevamo uno secondo tre adesso lo diciassette
Sono ragazzi che traducono in tutte le lingue possibili immaginabili vanno da da da Rousseau all'olandese privata inglese francese spagnolo tedesco vivamente e questo è un grossissimo contributo all'unico l'ultimo settimanale che abbiamo salvato che giustappunto la misura e per internazionale che esce il lunedì pomeriggio
Che è una raccolta di sia traduzioni di cose che abbiamo già pubblicato in italiano per un pubblico internazionale che e di un numero abbastanza consistente di commenti di analisi di appunto di nostri collaboratori che vivono in varie parti del mondo
E questo è quello che abbiamo on line o meglio quello che avevamo line fino a poco tempo fa perché in realtà quello che è cambiato negli ultimi mesi è soprattutto questo perché dal punto di vista invece più prettamente giornalistico
Per noi non è cambiato molto abbiamo continuato a lavorare come dei pazzi come prima sulle nostre tre testate rispettate sono pagine ebraiche che è un mensile
Che ho uno Socio distribuito comunque per dire qui ce n'è una copia che forse avete visto in giro ed è un mensile
Forse l'uno non forse l'unico mensile nazionale li delle prese Italian giornale preso italiano che è nato giustappunto come campagna di comunicazione del due mila nove e ed è stato lanciato al sole del libro aggiusta appunto il numero zero nel maggio due mila nove con la distribuzione gratuita di circa cento mila copie
E da allora tutti gli anni mi diverto a fare gli accordi possono del libro occupare gli spazi organizzare eccetera eccetera quindi può essere magari che ci abbiate già incrociati siamo abbastanza onnipresenti nel senso che una squadra di ragazzini che distribuiscono aggiornare tutti quelli che entrano quindi difficile non votarci
E poi se non attivi inserti in libertà per uno dei due inserti c'è Italia RAI Ka che io prendo molto in giro il mio collega definiscono le portinaia e la portinaia del giornale giornali pettegolezzi in realtà è un giornale che si occupa di quello che succede nelle comunità per cui un po'la versione se volete aumentate un po'più serio setta dei bollettini comunitari per cui si racconta quello che succede e poi invece nel due mila e dieci e nato da staff che il giornale ebraico dei bambini io ne ho qui una copia ma ce n'è qualcuna che gira fra di voi
Allora ad alta nato un po'per sognare giustappunto perché di bambini delle comunità ebraiche ce ne sono molto pochi come potete immaginare siamo numeri abbastanza esigui ci sono delle comunità senza bambini
Ma l'idea era proprio quello che dice il sottotitolo allora tartan finta anzitutto Poldi ad accudire pagina e da staff può anche voler dire pulire pagina pagina ma ma può anche voler dire di pagina impagina
Che era un po'l'idea l'idea fondamentale ma è importante il sottotitolo sottotitolo il giornale ebraico dei bambini non è il Giornale dei bambini ebrei meridionale Reiko dei bambini e questa è una delle sfide che mi sono trovato ad affrontare mi è stato affidato praticamente praticamente da subito da volontaria all'inizio poi ne io lavoravo per altre testate
E il problema era la
Assoluta follia del Progetto
Fa ridere ancora raccontarlo però quello che mi è stato detto è devi fare un giornale di carta quindi un giornale vero
Non una rivista hanno un Magazine ma un giornale che siti ha dedicato ai bambini grande sedi sei sei e i tredici anni che abbia un contenuto ebraico e il cui costo sia zero
No
Be
E ho appena chiuso il numero centodiciassette sto lavorando sul numero centodiciotto ce l'abbiamo fatta ce la stiamo facendo e non abbiamo nessuna intenzione di mollare allora costo zero ovviamente e relativo partico Stipe chimici ci sono i costi della la della carta della postalizzazione cioè costo del mio lavoro perché poi alla fine sono entrata anche in redazione
Faccio un po'la vecchia zia abbastanza divertente però insomma parte direttore tutti gli altri sono molto più giovani di me
E anche qui torniamo sul tema dell'investimento sul futuro nel senso la scommessa è stata ritrovare dei giovani e giovanissimi che stessero imparando il mestiere sia quello di scrivere che è quello di molto importante per noi purtroppo sempre più difficile di illustrare il giornale perché per fare un giornale per bambini ci va anche qualcuno che sia capace di creare delle illustrazioni fatta apposta la grandissima fortuna e che io da qualche anno e qui se potete mettermi quel fa il giallo
Che è una delle immagini che ho mandato che è una cosa singola non è un questo esattamente
Allora questa è un'illustrazione di Luisa Valenti che alla mia spalla alla mia socia anche la spalla su cui piangere nei momenti di disperazione che è una meravigliosa illustratrice
Che fa tutt'altro con emigranti Successo e grandi più soddisfazioni forse ma che ogni mese da da quasi dall'inizio ci regala le copertine
E questo è stato il nostro primo incontro con ai coronavirus
Il giornale appunto c'è dal due mila nota di Mila dieci da settembre due mila dieci due è stato il numero zero è un mensile che fa e qui vi confesso una mia enorme sofferenza dodici numeri all'anno quindi non saltiamo mai un mese
Tranne purtroppo quest'anno quest'anno non ce l'abbiamo fatta abbiamo punto gestito mille altre cose di cui poi vi parlerò e abbiamo scelto questa estate di fermarci per due numeri
E questa è una cosa che devo dire sono molto pentita della scelta che ho fatto ma a volte a volte gli a sopravvivere
è un giornale che ha sedici pagine che si presenta quello che vi ho distribuito in realtà più ha facilitato il compito perché se Pagine Ebraiche Cusini e questo è il formato da star si presenta
Così cioè la metà
Permette di risparmiare sulla carta tra le altre cose chi lo prende in mano deve fare una prima scelta cioè volerlo leggere
E non è una cosa da poco soprattutto per un bambino soprattutto sapendo quanta poca voglia sia delle volte di impegnarsi adulti soprattutto ma anche bambini e la scelta è io prendo in mano questo giornale ma non posso sfogliarlo c'è una trappola adesso ve la faccio vedere
La trappola banale ricordo tagliando
Però non può appoggiarlo
è uno degli illustratori che ha collaborato con noi in realtà e questo invece è un professionista super affermato ci ha disegnato questa piccola cerniera
Che sta in alto che dice appunto il giornale g dietro c'è un personaggi noti in redazione chiediamo da vi dirò che apre e permette di aprire il giornale
Se la faccio corta così faccio parlare perché
Questa è la prima scelta un piccolo impegno impegno numero uno estrarre il giornale dal giornale perché è un inserto di Pagine Ebraiche impegno numero due voleva aprire quindi tagliarlo farselo tagliare
Sono sedici pagine in cui il il giochino è parlare di qualsiasi cosa con un taglio pratico
E qualsiasi cosa vuol dire veramente qualsiasi cosa abbiamo avuto le ricette di cucina come abbiamo gli approfondimenti sulle feste abbiamo uno dei temi che su cui io mi torturò di più tutti gli anni c'è come parlare di Shoah è come parlare di memoria che per i bambini non è banale
Sono scelte abbastanza complicata abbiamo deciso alla fine con grazie anche al comitato scientifico che mi accompagna che è una delle nelle grandi come dire rassicurazioni che che ho con me abbiamo deciso alla fine di scegliere storie positive ma senza risparmiare il dolore la sofferenza
Alcune dei numeri che girano fra di voi hanno delle copertine dedicate giusto appunto alla memoria si cercheremo cercato di raccontare o storie dei giusti o storie di persone che sono comunque sopravvissute
Ma affrontare argomenti difficili giustappunto è una delle cose che mi torturano sempre perché il tema è intanto io non so a chi va in mano questo giornale perché questo giornale va in mano a chi a un amico un parente un genitore un familiare o un un vicino di casa che un giornalaio non lo so qualcuno che ha in mano un altro giornale proprio non sono sicura di chi lo leggerà non sono sicura di che cosa sanno prima e poi onestamente diciamoci la verità in gradi massime bambini giornali non rileggo non sono mortalmente noiosi sono una cosa che non interessa e quindi come riuscirà a far passare il messaggio
All'inizio di questa delirio in cui abbiamo vissuto quest'anno ci siamo molto chiesti se valeva la pena di approfondire il tema subito e dire
Oddio panico rischiamo tutti quanti che cosa si fa non sappiamo bene cosa fare oppure provare a introdurlo
Il primo tentativo è stata questa copertina che vedete che appunto fatta da Luisa Valenti in cui non abbiamo scritto nulla volete solo illustrazione o uno no neanche pensato riporta la copertina
In cui chi avesse voluto capirlo e stiamo parlando del numero adesso ve lo dico
Numero centotredici perizia parlando del numero di marzo numero marzo vuol dire che non abbiamo chiuso a metà febbraio quindi molto presto
Abbiamo semplicemente introdotto il tema dicendo senza dirlo perché dentro quel giornale non c'è nulla sul sul tema dicendo
Questa cosa se volete riconoscerla fra noi ci sono uccellini colori puntini ma ci sono anche questi strani così te lo senti che non sono tanto amici
E poi se potete far vedere il numero ottocentoquattordici che numero di aprile anche sulla copertina per favore
Abbiamo scelto di
Abbiamo scelto di
Provare ad andare un pochino più a fondo ma sempre senza esagerare ho ho la fortuna di conoscere un illustratore meraviglioso che sta Berlino che ha fatto
Una esatto questo mostro credete ha fatto dei disegni molto belli e anche qui però io non mi sono ancora sentita di stare a fare grandi spiegazioni
La scelta è stata proprio di dire c'è un mostro ma è un mostro che forse non è neanche tanto cattivo vediamo cosa può fare e in realtà ho raccontato la storia dell'illustratore quindi il Progetto che stava facendo lui
Ma era un modo anche questo per iniziare a dire abbiamo un problema se potete far scorrere un momento giornale così racconta un attimo giustappunto così ha parlato di cinema quattro pure scorrere
Un racconto di appunto di questo finché uscito recentemente alla Berlinale dedicata prima ecco questa è una cosa invece che abbiamo fatto subito la giusta distanza
La scelta di cercare grazie a una collaboratrice che si occupa di filosofia per bambini di cercare di far capire che bisogna trovare giustappunto la giusta distanza allora
Lei a questa rubrica che si chiama filo
E ha scelto di raccontare una storia molto speciale in cui ci sono due porco Spini che tanto vicini non possono stare lontani non vogliono stare se potevo mostrare la pagina dopo
Lontani non possono stare non vogliono stare e quindi devono trovare giustappunto una distanza che possa andare bene questa è stata l'unica cosa che ci siamo sentiti di dire in questo numero
E poi appunto c'era questo gioco con l'illustratore il numero successivo che vi chiedo di mostrare e quello il centoquindici mi pare sì centoquindici che numero di maggio
In cui abbiamo colto l'occasione di sfruttare la corporazione con una grande casa editrice
Che per noi è fondamentale e che la Inaudi ragazzi altrimenti detta è Leo M. che è una casa editrice storica che si occupa appunto di i libri per bambini che ha messo in distribuzione gratuita questo volume da qui c'è questa illustrazione anche qui se potete scorre le pagine semplicemente di una casa editrice inglese che loro hanno tradotto illustrata dallo stesso illustratore Del Bufalo in cui si spiega
E si racconta che cosa vuol dire che cos'è e come si prende Cornelius come funziona cosa si può fare con appunto segno di speranza senza impazzire dopodiché però potrà all'indietro per favore dopodiché siamo tornati su questa cosa con un'altra pagina molto diversa c'è un giornale francese che si chiama letti liberi che o settimanale che esiste solo on line purtroppo ed è l'emanazione di del Galeazzi ovunque il giornale appunto nazionale francese
Che ha scelto di dedicare un numero esattamente a come funzionano i virus e questa per me è stata una scusa per raccontare intanto che esiste questo giornale che è assolutamente da segnalare consiglio a tutti di sfogliare coi vostri bimbi ma anche per dire iniziamo però a spiegare anche qualcosa
Di specifico un po'giocando dicendo appunto i virus spiegati per benino
E questo è un po'la scelta che abbiamo fatto insomma dedicare attenzione ragazzi cercando con la delicatezza massima possibile
Senza senza però snaturare il giornale nel senso che comunque non è un giornale in cui c'è il panico oddio non sappiamo cosa fare le pagine son tutte le di Katia questo
Ma si cerca comunque di giocare di cercare illustrazioni che siano rasserenanti dando delle informazioni utili
Sì potete farmi passare numero successivo
Sì poi c'era anche il gioco delle biciclette perché appunto si spiegava che il mezzo di trasporto adesso sarà quello di biciclette perché andare in autobus andare in macchina con gli altri più complicato quindi come fare la manutenzione di una bicicletta
Per poi proseguire con fondamentalmente con lo stesso approccio cioè
Facciamo un giornale che è quello abbiamo tentato di dare un poco di speranza sempre questa fascetta di Luisa la proposta lei in questo numero c'è pochissimo sul coronavirus semplicemente senza parola abbiam provatamente Roma offrirà a tutti un quadrifoglio
Sperando appunto che le cose si risolvesse vetrata adesso purtroppo sappiamo che non è così mai disegno poteva essere voleva essere questo
In realtà per i bambini abbiamo poi fatto come Unione delle comunità ebraiche italiane molto altro un progetto che però ha poco a che fare se volete con il giornalismo con l'informazione
Ossia nell'ambito di tutto quello che è on line e streaming che passa prevalentemente attraverso la pagina UCEI
Su Facebook e però anche archiviata su Di Meo per chiunque volesse rivedere Orio affrontare le cose ora riguardarsi video abbiamo iniziato a produrre una quantità
Secondo me folle ed enorme poi devo solo stare zitta perché sono io la colpevole però a marzo ci siamo trovati obbligati a trovare un'alternativa al fatto che non ci si poteva ritrovare nelle sinagoghe
Con un pochissimo preavviso perché l'ottavo né iniziato a pochissime ore da una festa che dal punto di vista del ritrovarsi insieme importantissima cioè Purim che dico una cosa brutale e assolutamente scorretta tecnicamente ma per farvi capire individuare la festa che forse più simile più assimilabile al Carnevale
Quindi ci si maschera una festa giustappunto dei bambini
La scelta è stata di spostare tutto on line di fare una lettura pubblica della ammirate stecche il testo che si legge giustappunto in cui ognuno potrà partecipare da casa mascherando sì questo primo esperimento e da lì non ci siamo più fermati e adesso siamo arrivati a produrre
Credo che oggi abbiamo superato gli ottocentocinquanta video ma vada occhio potrebbero essere di più mi sembra che oggi fondiamo pubblicato l'otto centocinquantesimo ma ce n'è già una scorta
Dedicati a tutte le età con un appuntamento quotidiano con uno due tre a seconda dei giorni a seconda dei periodi video dedicati ai bambini
Io di questo per fortuna personale responsabile o meglio ho tenuto il coordinamento vedo le regole indirizzo ma abbiamo per fortuna e io sono sarò eternamente grata alle persone che si sono impegnate su questo progetto on line di streaming
Un numero abbastanza alto di giovani giovanissimi collaboratori che si inventano di tutto
Cioè dall'ENI dalla serie che abbiamo chiamato One Minute scarto di attività di un minuto veramente alle ricette di cucina alla lettura le storie alle lezioni di Tora qualsiasi cosa
Quindi i bambini non li abbiano abbandonati continuiamo a crederci certo e difficile e c'è anche questo piccolo paradosso che sinceramente io non so se mi auguro che i bambini abbiano tante cose on line da vedere perché io forse non voglio che passiamo tanto tempo davanti agli schermi
Spero e voglio credere che continueranno a prendere in mano il giornale Espero e voglio credere che i prossimi numeri riusciremo a parlare di qualcosa d'altro
Grazie mille per questo dell'intervento che cita anche una speranza e che ci trova anche molto vicini perché mentre parlavi mi ritrovavo in tante cose che che dicevi
Sì venendo all'ambito più vicino a noi e quindi quello protestante
La nostra situazione io no non ve l'ho detto in apertura ma appunto come amico dei fanciulli e come rivista Scuola domenicale
Come abbiamo vissuto noi in questo periodo del del Covent allora noi abbiamo una periodicità abbastanza
Lenta nel senso che l'amico dei fanciulli lasciarmi tramezzi quindi è uscito a marzo è poi uscito a giugno la scuola domenicale esce a giugno e poi a dicembre
E quindi abbiamo vissuto in modo più non così pressante questa questa emergenza
Poi abbiamo anche una un target è un contenuto diverso sull'amico
Che tra l'altro piccolo Scott potete trovare al banco della della Libreria Claudiana insieme a molti anni molti molti libri interessanti trovata anche delle copie sia dell'amico dell'ultimo numero
Scusate l'ultimo numero dell'amico quello di giugno
Sia il numero di riforma
L'ultimo uscito con una pagina per i bambini e questa è l'altra iniziativa che abbiamo fatto come giornali nel periodo dell'ospedale in collaborazione e su stimolo su idea della scuola domenicale una pagina dedicata ai bambini
Su riforma quindi un paginone di l'equivalente di di pagine branche più o meno come come formato appunto dedicato ai bambini e tratto da i contenuti della rivista la squadra domenicale perché appunto i il pensiero qual era visto che non si possono ritrovare fisicamente a scuola domenicale cerchiamo di portare a casa loro
Qualcosa su cui lavorare quindi racconti piccoli giochi disegni da colorare per piccole ricette anche perché quelle piacciono tantissimo anche agli adulti
Che leggono il giornale
E l'altro passaggio è stato mettere a disposizione di tutti questi questo giornale quindi come pdf
Diffuso sia on line sul sito sia sulle pagine Facebook in modo che proprio tutti potessero usufruirne questa non è una trovata soltanto ovviamente di riforma tantissimi giornali lo hanno fatto
E anche a noi è sembrato è sembrato utile adottare questa questa prassi
Nelle chiese protestanti battiste metodista e valdese che ci son più vicine come sapete perché si teme un pubblico formato sono successe tantissime cose sono state fatte tantissime iniziative probabilmente anche da noi c'è stato questo questo dubbio cioè io come moniti dice me lo sono fatto effettivamente
Di aumentare il contenuto video aumentare la permanenza dei bambini davanti allo schermo se era una cosa positiva o meno
Quindi noi personalmente abbiamo deciso di di sospendere appunto questa questa sia l'incontro purtroppo de visu sia lui anche la diffusione di contenuti video se non rilanciando contenuti già proposti da altri
E sicuramente voi avrete visto sui suoi sociale e sui vari siti delle di molte chiese sono stati prodotti tanti video dalle scuole domenicali un'iniziativa sicuramente molto molto apprezzata tante che continua ancora adesso
E quella del culto col ciuccio quindi dei piccoli video
Proposti per i bambini che anche qui sono partiti da una prassi concreta da una prassi appunto dal vivo poi non so se Stefano vuole raccontarci qualcosa di più stamattina nei laboratori con i bambini abbiamo fatto proprio
Tra le varie narrazioni bibliche anche
Una riproposizione porto della del culto col ciuccio ma io pensavo di sentire anche una un'altra testimonianza dal vivo visto che questa giornata l'abbiamo organizzata insieme la scuola domenicale insieme a Ulrike alla chiederei anche a a Ulrike di raccontarci visto che lei a tante vesti alla peste di di direttrice del della Rivista delle scuole domenicali ma anche la punto la veste di Pastore e anche la veste di mamma quindi sicuramente
Ha molte cose da dirci anche dopo aver sentito queste l'esperienza di oggi io rubo ancora un secondo per dire una cosa che non potete sapere ma che mi turbava molto nel venire qua in realtà e che io ho un grandissimo debito ma anche un grandissimo timore dell'amico dei fanciulli perché prima che nascesse da staff mi è stata messa in in mano non la collezione completa ma tanti numeri dicendomi devi fare questa cosa qua
Pap che
Senza un soldo senza nessuno che ci lavorasse con l'obbligo di fare un mensile anzi ridere di farla ogni quindici giorni
Potete capire che non era esattamente per di più con il fior di illustratori con la carta che avete perché banalmente adesso confesso gli ultimi due tre numeri mi son persi ma la carta era di una qualità pazzesca
Quindi quando mi è stato letto viene raccontata da con l'amico dei fanciulli che ero lì che ricevo Crisis quindi
Per me sul piedistallo devi fare questa cosa qua me lo ricordo ancora
Qualche bello up
Io mi sono ritrovato molto in quello che era cantato Tu ma anche voi due e fosse occhio tra questo da me è anche stato così bello o e così bello che voi siete qui perché abbiamo vissuto le stesse cose
Improvvisamente ci siamo ritrovati in una situazione totalmente nuova
E come pasto no e penso la maggioranza lei nostri pastori è stato così che in un primo momento ti dice cosa devo fare cosa faccio con la mia comunità
Primo pensi agli adulti ma subito dopo c'era il pensiero e i bambini
E io sono molto contenta che tremante delle nostre comunità hanno pensato effettivamente ai bambini questo è un buonissimo segno e tante delle nostre comunità hanno trovato dei Mori a comunicare con i bambini
E l'ho visto come mamma che anche da noi a casa ci sono poi arrivate le cose della scuola con di una qualità molto diverso diciamolo così
E ho visto che quello che i miei figli hanno apprezzato era poco più vedere il volto della maestra
Quando la maestra si metteva lì a raccontare qualcosa
E
Abbiamo una maestra già un pochino più anziana che si è lanciata in questa sfida che era una verrai sfida per con lei con l'aiuto di suo figlio e ha fatto delle bellissime video che ha mandato e vi io del gene a Roma anche visto nelle nostre chiese di Dio cui contenuti semplici ma per i bambini penso che era stato molto bello vedere che qualcuno delle loro maestre della scuola dominicale qualcuno che loro conoscono sì e penso a quel tempo per Fatah lì un video per Novo
Questo già e importante
Nella mia chiesa Assange ad Arena insieme a Genova centro abbiamo fatto Scola domenicale su Zoom
Adesso i bambini non hanno più voglia di zoom copiosa non dopo Oslo più vederlo
Però vi dico che è andato abbastanza bene in quel periodo all'inizio non sapevo neanche
Ma funzione affamati usciamo di Fava qualcosa di manuale su su ho iniziato con delle cose semplicissimi
Poi alla fine abbiamo preso il nostro programma previsto dalla dalla rivista la scuola domenicale ho fatto belle cose
E i bambini avevano la possibilità di racconta di vedere i loro amici
Di di stare insieme è anzi vi dico lì Scola domenicale su zoom che noi abbiamo fatto sabato mattina perché domenica mattina serviva lo zoom per il culto dei grandi
E così c'erano anche dentro degli adulti che ascoltavano che aiutavano forse un pochino a far i lavori manuali
E devo dire io l'ho visto accomuna cosa molto bella di non aver solo i bambini davanti ma proprio una una familia oppio quello che avete detto anche voi è bello farlo insieme al di condivida tanti pensieri tra bambini e adulti ascoltarsi reciprocamente questo a me è piaciuto molto e spero che qualcosa del genere possiamo oppio portare avanti
Volevo ancora dichiarazione su quello che avete portato voi della della liturgia partente col sistema perché attraverso questa liturgia ho conosciuto la loro come la chiamate Modena la direttrice del del reparto perché questa litologia è una liturgia e come nicchia che abbiamo fatto insieme
C'era dentro nel gruppo
Per
Quindi per gli adulti anche Lidia Maggi noi abbiamo lavorato per i bambini e Modena ha poi fatto con quello che abbiamo elaborato insieme ha fatto questo che avete visto lì
E noi abbiamo fatto un culto col ciuccio fosse qualcuno l'ha visto
E abbiamo anche noi condotto questa io la chiamo una girandola che si girò nel vento
E così abbiamo
Fatto praticamente una una proposta
Non uguale ma molto molto simile perché alla fine ci siamo ritrovati nella stessa situazione con gli stessi problemi e con bambini che hanno le stesse domande
E fosse sì forse la scoperta dell'acqua calda ottavo mi
Mi ha detto quale Cobas pappa copio della
Quanto è importante che cerchiamo anche di di parlarci di lavorate insieme di condivida dalle nostre esperienze di sei facciamo addirittura giornalini molto molto simile e giusto che che ci parliamo che guardiamo anche sopra il nostro chi atto al solito
Posso farti una domanda se il buy alle attività per i bambini che ha organizzato partecipavano solo bambini che conoscevi già con la e aperta a qualsiasi bambino volesse partecipare e se no perché non se si perché si
Noi abbiamo invitato i bambini che chiaramente conoscevamo attraverso la comunità avrebbe potuto inserirsi qualunque a Hector
Bambino sì però alla fine sono stati
Tutti quanti i bambini io dall'ambito della comunità tempo più del solito Piura insolito otto forse anche per una comunità per i genitori perché così il sabato mattina tu avevi i saperi un'OPA stanno lì buone
Però erano molto più regolare i del solito e anche il gruppo era più grande localmente una bella esperienza anche se adesso non noi interesse di con lunga lo spero veramente che possiamo di nuovo farà anche la scuola domenicale in in presenza però è stato
è stato bello
Alisa rompiscatole perché no
Mi sono una cosa così bella perché non continuare anche quello e aprirlo a tutti gli altri
Perché i bambini stessi hanno chiesto la presenza perché i bambini stessi hanno visto così tanto zoom
Nella scuola poi i miei hanno fatto anche il gruppo scout sul Zuma hanno fatto feste di compleanno il Sud Zoom hanno fatto tanto tanto tanto
E quando mia figlia durante la festa del compleanno diceva mamma positive che dobbiamo ancora fare qualcos'altro e si spegne
No non avevano più voglia di Zuma di una un incontro con reale
Però io l'ho trovato nel momento della davo una Aitana attiva molto valido
Qui si apre un grande dibattito che dà anche un po'di un po'di mesi sta andando avanti su questa dialettica tra on line virtuale che e in presenza perché effettivamente lo strumento è stato utilissimo è stato anche in modo sorprendente utilizzato in modo trasversale da persone che non avrebbero mai pensato negli utilizzarle né di trovarci sì bene
Perché appunto non native digitali come si dice ma che invece appunto hanno hanno trovato dei dei doni delle capacità in insperate
E questa cosa su questa cosa dei nativi digitali e non nativi digitali in realtà ne abbia fatto un giochino a un certo punto abbia fatto un esperimento
Che devo dire avuto successo enorme e lo dico qua più che altro perché magari a qualcuno può interessare o conosce qualcuno a cui può interessare sembra passando dalla pagina Facebook Cei
Abbiamo attivato un corso di competenze di base da come usare Google Maps a come aprire una un profilo Facebook dedicato agli over sessanta Poiret agli iscritti non erano affatto sessanta anzi però c'è stata proprio quest'idea questa richiesta
Perché in tanti mi dicevano Mauti io come faccio a non sono soltanto un profilo come faccio vedere i video ma intanto la pagina era aperta però è già difficile spiegarlo a volte quindi c'era forse anche questa complessità
Mentre invece una cosa abbastanza divertente che ho riscontrato quei bambini praticamente i miei figli perché anch'io ero chiusa in casa con quattro mostri che alla fine non ci sopporta non più
è che
Ne sanno molto più di noi nel senso che ci son delle volte in cui Amazing che anzi piantava Zoom arrivavano loro dice ma no ma devi fare così ma cancella questo ma prendi questo e delle volte sono intervenute nelle mie magari interviste
Risolvendo i problemi per cui era Thatcher anche questa cosa abbastanza divertente l'augurio che non serva
Ma quello che volevo dire io è è stato uno strumento prezioso non perdiamo ce l'ho
Che è un po'quella scelta che abbiamo fatto noi cioè io spero di non ha vere più l'obbligo di inventare contenuti otto cose al giorno la lezione mattino e poi d'informazione poi il il poker torchi commenta rassegna stampa e i video e abbiamo fatto anche i podcast e questo e quell'altro
La realtà è che l'abbiamo deciso di non smettere
Cioè la scelta è stata continuiamo un po'perché io non l'ho mai visto era ben italiani lavorare tanto come questo periodo scusate la brutalità ma è abbastanza vero nel senso che si sono messi soprattutto quelli che sono un po'socio patisce sono parecchi io non l'ho mai detta questa cosa
Fanno da perdita di lezioni pazzesche bellissime tutte disponibili on line tutte recuperabili e ci chiedono di continuare
E hanno seguito pazzesco che è una cosa che francamente io a volte non mi spiego e quindi la nostra scelta è continuiamo le cose per bambini non lo so molto rare fatte sicuramente proprio per quello che dicevi tu perché non ne possono più loro non ne possiamo più noi
Però non è uno strumento che penso che vada chiuso
Devi parlare o
Perché resta lì
Mette tremano i bambini
Ma forse questo qualcosa che possiamo anche l'azienda Etienne era da questo periodo che abbiamo bisogno dei più giovani
E che che ci possono aiutare veramente Santo nella comunità e adesso non ha più a che fare strettamente con con lavoro con bambini ma se penso alla alla mia comunità prima di Pasqua ho fatto un giro di telefonate non o più data giovanissimi ma da gente di della mia età
Chiedendo di collegava l'ho ho il nuovo genitori in vista della Pasqua su Zoom e così i fili hanno installato zoom sulle cellulari dei genitori
E a Pasqua avevamo una comunità con persone che non si sono più visti da tanto tempo persone anziane Commons cioè persone che stavano prima palla pandemia di Ciccio che non si vedevano da prima essi stessi persone che stavano davanti ai Fables dicendo come adesso quella di essere lì dentro comprato
Ma era bellissimo e o più fa questo serviva a questo aiuto tra i generazioni e niente Fox essi questo questo via preposti ci ha insegni atto di andata e nuovi trovassi di fare anche con fiducia nuovi passi
Verso che Fossa altrimenti non avremmo fatto
Forse c'è una riflessione ulteriore che possiamo fare grazie a questa questa esperienza che travalica un po'i contenuti di questo incontro
C'è un un collega che ha scritto giornalista che ha scritto un libro che mi ha molto colpito si chiama la mutazione ed è una una lettera al virus
In cui in realtà fa una serie di considerazioni che ho trovato molto interessanti su che cosa è cambiato davvero ma quello che è cambiato davvero e il nostro rapporto
Con tutto questo mondo di tecnologia on line eccetera eccetera eccetera eccetera
E purtroppo c'è una un cambiamento negativo molto grande che a me preoccupa moltissimo Celli di inevitabilità nel senso che se prima metteva moltissimo in discussione
Tutte le problematiche che conosciamo benissimo data dall'utilizzo dei dati alla privacy al fatto che comunque se se non paghiamo un servizio vuol dire che che siamo noi pagamento che l'oggetto le nostre vite a quello che facciamo dove andiamo in realtà siamo noi contesto e adesso questa discussione forse non c'è più nel senso che adesso sentiamo l'on line come necessario perché ci ha tra virgolette salvati
Allora da un lato è vero questa cosa è molto inquietante bisognerebbe comunque ricco continuare riuscire a continuare a porsi il problema in una maniera che secondo me in questi mesi abbiamo perso di vista perché se prima internet irregolari per il web erano comunque qualcosa che gestivamo adesso e praticamente la rete che gestisce noi c'è il panico in questo periodo era oddio mi è saltata la connessione pensateci
Ma queste lato preoccupante in realtà c'è questo lato positivo del mettere in Rete davvero c'è come quello che era il progetto originario dei fondatori del luogo eque
Cioè del mettere in rete la conoscenza una cosa per esempio da me molto sorpreso nel mondo diciamo al mondo protestante e con lei norme quantità di risorse che avete e che avete sempre saputo mettere in campo cosa che l'Unione comunità ebraiche non è in grado di fare per un miliardo di motivi perché noi siamo quelli che litigano si scannano da fine fanno casino detto sinceramente
Voi forse lo fate ma siete in grado di far di tener duro per voi tenerlo nascosto
E all'esterno questa cosa non viene mai fuori
Viene fuori molto poco credetemi dall'esterno questa cosa non arriva allora
Voi però non vi siete messi in Rete
Cioè
Va beh io forse ho la fortuna che lavoro per la redazione dell'Unione delle comunità ebraiche italiane avessi lavorato per la comunità di Torino forse questa cosa non succedeva ma il primo pensiero è stato mettermi in mano
Purtroppo per me perché è stato un periodo di lavoro folle sempre con i quattro figli in casa dei video la didattica a distanza eccetera eccetera eccetera
Il coordinamento di questa norma cioè il dire abbiamo una pagina Facebook che fondamentalmente non funziona
L'avevamo non so settantacinque fondono roba del genere dicembre
Adesso sono non lo so per sul punto sei mila cinquecento che sono un numero ridicolo sono pochissimo però ogni lezione che viene fatta anche le robe
Dietro mitica sugli argomenti più ostici anno mille cinquecento persone che riguardano allora al di là del fatto che il pubblico non è solo un pubblico ebraico ovviamente non ce l'abbiamo qui i numeri cioè io non c'è no così come non ho un pubblico di bambini
E a norma nazionale perché non avete fatto questa cosa io non riesco a capirlo
Difficile rispondere imbarazzante
Forse perché tendenzialmente siamo un po'anarchici siamo molto legati ognuno alla propria iniziativa
E facciamo un po'fatica a a lavorare lavorare in rete infatti e con grande ammirazione che abbiamo ti abbiamo invitato e abbiamo e anche con grande invidia di Anitona invidiamo la invitiamo e sappiamo già che la invidia eremo
Appunto parla la capacità che avete avuto di dimettervi Rete nel nel doppio senso della della parola
Anche a noi questa esperienza ha insegnato molto appunto ci ha insegnato l'importanza di di lavorare insieme e di lavorare in Rete
Anche noi abbiamo discusso sul fatto di quanto rimanere on line come chiese come eccetera e quanto invece ritornare con con i piedi per terra per modo di dire
Sicuramente
Abbiamo tentato diverse strade per appunto per lavorare insieme con con varie modalità
Dobbiamo ancora imparare forse
Però sicuramente ha insegnato moltissimo anche anche al nostro interno
Già fatto poi anche un altro regalo che non so se l'esperienza forse più più tu ha o di chi ha fatto attività anche trovato molto bello
Scherzavamo posso questa cosa la fine dell'anno scolastico con la maestra dei primi due figli piccoli
Adesso sappiamo tutti come sono fatte le case degli altri
Non so se ci avete pensato
E quante ne ha parecchie ce ne sono
Quante quante librerie e quante case senza librerie anche in realtà
E anche
Banalmente piccoli dettagli di vita quotidiana da chi si connetteva dalla cucina o chi aveva i rumori di casa al cane che abbaiava al gatto che passava sulla scrivania io questo trovo regalo bellissimo di questa esperienza cioè veramente siamo tutti dentro le case degli altri
Bisognerebbe farne tesoro per quello dicevo non smettete per quello mi viene quasi l'angoscia dire un'esperienza che che tua estese raccontato con esperienza belle che viene arricchito il trovate un modo per trasformarla usate non lo so mi viene da dire trovate che una volta al mese trovati una volta ogni due mesi ma non smettete
Sì sicuramente ci sarà forse qualcuno di sicuro che continuerà questa esperienza in in video e su internet che forse il culto col ciuccio perché mi ha chiesto di mi ha chiesto la parola mi ha chiesto di intervenire
Se ti voi alzare vuoi venire a qua davanti perché purtroppo devi parlare a voce alta senza microfono
Se non si ti puoi togliere la mascherina tanto sei sei lontano
Gregorio Plescan Pastore di Bobbio Pellice anche che adesso la parola
Oppure
Diciamo se non
Un po'Piero
Con
Quando
Siamo
Chiaro
Però
Anche perché poi se ci sono tante persone che seguono on line che persone poi continuano a venire in presenza
Banalmente che è un altro tema non da poco noi questo questo problema in un certo senso non ce l'abbiamo perché tanto dice Abbas non mai non c'era elettricità non si fa per cui durante le feste questa roba è vietata per cui o nel senso che non abbiamo questa specifica complessità ma sicuramente continuare a dare lezioni fare ma per riprodurre materiali significa che le persone più difficilmente verranno alle lezioni in presenza questo è vero
E sicuramente è un problema grosso da affrontare però ci sono altre due cose che devo dire una che mi ha fatto molto sorridere di quello che ha detto
Sulla durata nel senso che in pratica lei mi sta dicendo che se ho capito bene mi perdoni se siamo una cattiveria veramente non è l'intenzione cioè in pratica lei mi ha detto che facendo le cose on line sia dovuto preoccupare di non annoiare
Dal vivo no attacca
Cioè mi rendo conto che è diverso però forse ci insegna qualcosa cioè noi stessi abbiamo iniziato con lezioni di sessanta minuti adesso questa serie di etica medica anche perché sono argomenti che francamente pesante Ucci abbia nato un massimo di trenta minuti
Quindi forse
No cioè ci obbliga a fare a fare questa riflessione e poi c'è un altro tema che forse per voi un po'meno presente che andare a pescare le persone là dove sono
Nel senso che noi abbiamo sì ecco allora c'è anche quello che in realtà è il lato positivo però già il fatto di dire devo preoccuparmi dei tempi
Perché è uno che sta dall'altra parte del video mi si addormenta caspita pensiamoci nel senso che ci obbliga anche a fare poi un lavoro perché non è vero manicomi dicevano iniziarsi fai pure le lezioni lunghe tanto chi se ne importa lo mettono su quei fan quel che vogliono e no perché se fanno quel che vogliono quando ce l'avete in chiesa rivedendo se si addormentava Casano
Risponde cercando Salvatore
Allora di una il viene anche da pensare concedetevi una risposta
Non dedicata che probabilmente dell'uno la visione
L'anno chissà così come
Anche su alcuni temi la non particolare ricerca del Bello
Chissà
Ma
Vita
Quindi non posso essere scomunicato
No ma io vuole solo farsi notare siamo qui insieme attorno ad un tema abbastanza pesante come icona Via Voice e possiamo ideale
Questo virtuosi sia spinto a Fatah delle delle riflessioni che forse prima non avremmo fatte e questo è un bene
Siamo qui insieme una ebrea due cattoliche valdesi metodisti stiamo riflettendo sembra quasi un'iniziativa parte poppata pappa pappa pappa no no ma
Ma stiamo parliamo stiamo riflettendo su temi che si ci toccano tutti quanti
E penso che si sta iniziando anche qualcosa di nuovo anche non lo so quando l'ultima volta è stato dedicato durante un sì nudo non sinodo una giornata intera alle famiglie tutta la mattinata conti per i bambini adesso in pomeriggio questo ma è bello e bello sono contenta questo virus C acquattato anche qualcosa di buono e adesso prendiamoci quello che buono e andiamo avanti
Non facciamoci l'abitudine però poi vediamo il prossimo anno stessa avremo ancora le forze diverse di fare una giornata così anche Gramola facciamo allora siamo testimoni qua no sicuramente molto molto volentieri è stata anche per me una giornata molto bella molto ricca molto stimolante
La pioggia non c'ha danneggiato più di tanto
Il dibattito sì sì anche creato oltre le oltre alle aspettative e questo mi fa molto piacere
Non so se c'è ancora qualcuno che vuole intervenire perché noi dovremmo accedere non lo spazio ma comunque cedere il tempo al prossimo appuntamento
Che sarà alle diciotto nel tempio concerto
Dedicato alla memoria del maestro Daniele Gai quindi RAI per questo abbiamo deciso di anticipare un po'la chiusura della della giornata compattare tutti gli appuntamenti a costo di di soccombere abbiamo sei minuti
A ci dobbiamo anche andare latte e cinque
E quindi facciamo il conto alla rovescia io vi ringrazio tantissimo per avere partecipato ringrazio tantissimo le ospiti che ospiti non sono perché sono fanno parte comunque Dinoi
Per essere venute qua verrà seguito o una parte una buona parte della della giornata
Posso darvi appuntamento al prossimo anno così ipoteticamente sarebbe molto molto bello se avete idee spunti stimoli e proposte fatte Celleno e siamo qua al prossimo anno allora la prossima volta grazie a tutti arrivederci