Meeting di Rimini 2020 - Le scuole ripartono. Esperienze educative ed autonomia

Sono dico
Sono dico
Non non
Buonasera a tutti
E con grande piacere che saluto tutti quanti voi che siete qui presenti a partire dai nostri ospiti che sono qui in sala
E alla viceministra hanno Ascani che ringrazio per aver accettato questo invito è stata già ospite del meeting in passato e che la sua presenza è sempre molto gradita e la ringrazio appunto a nome del meeting per essere qui con noi questa sera
Tanto per cambiare a parlare di scuola naturalmente
Saluto tutto il pubblico presente quanti sono collegati da casa
Dall'incontro di questa sera giunge quasi a conclusione di un meeting in cui il tema dell'educazione e della formazione il tema della scuola
Il tema del futuro dei giovani
Non sono stati soltanto oggetto di alcuni incontri ma da un certo punto di vista sono stati uno dei principali fili conduttori del meeting che hanno attraversato un po'tutti gli appuntamenti di questa edizione a partire dall'intervento inaugurale di Mario Draghi che ha insistito moltissimo ha sottolineato come l'investimento sulla formazione e sul cinque azioni dei giovani è un investimento
L'investimento principale per la ripresa del Paese l'educazione ha detto Draghi e il modo migliore per preparare i giovani a gestire il cambiamento dell'incertezza nel loro percorso di vita
Incontro di questa sera giunge lo sappiamo tutti anche a conclusione di una settimana in cui la questione della scuola le condizioni la possibilità stessa di ripresa a settembre delle attività sono state sono ancora al centro di confronto politico di polemiche
Di un'ampia discussione ciò dimostra l'interesse che per la scuola hanno le famiglie gli studenti e l'intera società
Questo appuntamento è il frutto di un intenso lavoro di confronto di aiuto e di presenza maturati in questi anni tra le associazioni professionali DS di salute il rischio educativo e la Compagnia delle opere opere educative
L'idea di un incontro come quello di questa sera è nata non da un'analisi ma dalla riflessione su quanto abbiamo visto accadere nelle nostre scuole nemesi dello da un e che ha sorpreso innanzitutto noi stessi
Ci siamo accorti infatti che in tante scuole si è sprigionata una grande energia creativa frutto della passione educativa della responsabilità dei soggetti che vivono nella scuola
Possiamo dire
Che il sistema scolastico ha rappresentato nel suo insieme dopo la sanità un punto di tenuta della società
Perché ha consentito ai giovani di non rimanere isolati ha favorito comunque la prosecuzione dei percorsi di apprendimento ha sostenuto le famiglie
Certamente non vogliamo trascurare le tante difficoltà e le ombre che hanno caratterizzato il periodo della didattica a distanza sappiamo bene che accentuato le differenze sociali e territoriali escluso molti ragazzi
Spesso ha trovato impreparato gli insegnanti la situazione s'a volte è stata gestita con improvvisazione ma il giudizio da cui vogliamo partire questa sera è un altro e credo che lo abbiano colto in maniera significativa papa Francesco nel suo messaggio al meeting quando ha detto nei mesi scorsi
Abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore
Che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza della fragilità della precarietà dell'esistenza
Lo stesso sentimento ricco di affetto che ha permesso a molti insegnanti di accogliere la fatica della didattica a distanza assicurando la conclusione dell'anno scolastico
Questa sera abbiamo voluto dare voce a persone di scuola
Alle quali abbiamo chiesto non di raccontarci fatti eclatanti o straordinari ma in che modo hanno provato ad affrontare la situazione di emergenza
Perché in queste esperienze e lo voglio sottolineare abbiamo intravisto abbiamo rintracciato elementi di novità e apertura che suggeriscono indicazioni preziose anche per l'imminente ripresa della scuola
La riflessione sul futuro i criteri per orientare le scelte per definire una progettualità devono a nostro avviso partire da delle evidenze sulla realtà e dalle esperienze per questo abbiamo il piacere di parlare e di dialogare con la viceministra perché credo che appunto da queste esperienze possano
Emergere delle indicazioni preziose tanto per il futuro tanto che questa sera vorremmo provare ad andare oltre la stessa la stessa la stretta contingenza della contingenza legata ai problemi di ripartenza delle lezioni non parleremo una volta tanto di banchi di stanziamenti stanziamento sociale organici mascherine
Ma vorremmo confrontarci sulle domande di fondo che forse in questi mesi sono state date un po'per scontate
Qual è oggi il senso del fare scuola quale prospettiva vogliamo dare all'impegno educativo di insegnanti di dirigenti di chi si assume la responsabilità di gestire una scuola per innescare processi di miglioramento e di cambiamento quale visione e della scuola
Abbiamo in mente in questo momento di emergenza per trasformare questa questo momento di emergenza in un'occasione di cambiamento
Per questo appunto abbiamo pensato all'incontro innanzitutto con la presentazione di alcune esperienze
Alle quali poi chiederemo alla viceministra di rispetto ai quali chiederemo di reagire e di portarci suo contributo
Iniziamo questa carrellata di presentazioni con di interventi con il professor Luca Pozzi insegnante di lettere all'istituto tecnico Achille Mapelli di Monza prego professore grazie buona sera
Nel mio intervento indicherò quattro elementi che ho scoperto o meglio ho riscoperto grazie alla particolare circostanza che ci siamo trovati a vivere
Uso il termine riscoperto perché a ben vedere non sono degli aspetti che io non conoscevo prima già li conoscevo ma questa particolare condizione mi ha consentito di vederli in un modo molto più nitido e a me convincente
Come tutti sappiamo il periodo della chiusura delle scuole e di quello che poi ne è conseguito
è stato improvviso inaspettato ci ha colti di sorpresa e ci ha trovati impreparati
Ci ha costretti in poche settimane a inoltrarci in quello che è stato un mondo del tutto nuovo
E ad apprendere un modo diverso di fare scuola
è stato un cammino faticoso in cui un grande aiuto a me e venuto dalla condivisione con altri insegnanti sia nella mia scuola sia nelle associazioni di cui faccio parte
A questo proposito introduco la prima scoperta
La condivisione della preoccupazione educativa del livello ideale vocazionale della mia professione ma di un ideale che destato dalla contingenza reale non ideali immaginato ma qualcosa che nasce da quello che si vive genera una creatività genera un Energia che consente un affronto positivo intelligente dei problemi
Nel mio istituto a due settimane dalla chiusura al delle scuole
Due giorni in pochi giorni data la son tam-tam con l'iniziativa della dirigenza ci siamo riuniti a on line per organizzare agli atti didattica a distanza
è stato l'inizio di un lavoro sorprendente un lavoro di formazione
Un lavoro in cui confluirono le domande
I contributi i dubbi di tanti docenti la cosa che mi ha sorpreso in questo contesto è stata la grande partecipazione attiva dei miei colleghi
Come se molti di loro non dico tutti ma molti di loro si fossero risvegliati
E quindi mi sono chiesto che cosa è stato questo risveglio
E stato condividere il desiderio di accompagnare i propri studenti questo ha consentito una costruzione comune
E quindi in questo lenimento ho constatato che la scuola a in sé una grande risorsa e questa risorsa può essere attivata se viene sollecitata dimissioni ideale dell'insegnamento
E se c'è una convergenza tra tutti gli attori coinvolti e c'è una libertà di poter agire questa idealità
La seconda riscoperta la centralità che alla relazione nell'insegnamento sia la relazione come relazioni tra il docente lo studente sia alla relazione che lo studente ha con la materia con l'oggetto di studio
è stata la riscoperta più importante e che mi è stata ripresa riproposta più volte per ragioni di tempo vado al punto principale
Mentre poi ci davamo con la didattica a distanza mi sono accorto che si affievoliva
La motivazione degli studenti sappiamo che affinché lo studente apprenda e importante che approcci il contenuto di studio con interesse coinvolgendo sì
Che ci sei Louise desiderio di trovare qualcosa per sei in quello che studia ma questa posizione così determinante deve essere accompagnata sostenuta favorita dall'insegnante
Il problema che si è generato con la scuola di stanza e che appunto e a distanza e perciò la relazione si attenua
Di meno dice infatti la quantità di tempo condiviso
Ma anche la ricchezza della comunicazione diminuisce immaginiamoci che è un una relazione filtrata e quindi tutto si assottiglia passano meno informazioni e difficile capire tante volte missaggi sono ambigui vuoti sono incomprensibili
Viene anche a mancare l'effetto di partecipare allo stesso ambiente
La classe virtuale la classe on line non è una classe reale innata se reale anche lo studente che magari è in quel momento
Si è se ha perso la sintonia può essere in fondo trascinato dallo Stream dei compagni questo avviene in modo molto più difficile nel collegamento on line
Mi sono trovato perciò a modellare l'IMI richiesti in interventi per suscitare il più possibile un approccio personale
In questo modo così riscoperto qualcosa che vedo sempre
Che questo aspetto del nostro mestiere e così importante non solo nella scuola on line ma nella scuola
In assoluto la terza novità riguarda l'utilizzo e la valutazione degli strumenti digitali
Dico e potrebbe apparire una provocazione che proprio perché non abbiamo avuto la preoccupazione di innovare abbiamo finito per per innovare per iniziare ai introdurre in un'innovazione anch'e spiego questa mia provocazione noi in fondo siamo stati costretti ad adottarli strumenti digitali costretti per poter continuare a fare scuola per rispondere ai bisogni formativi ed educativi dei nostri ragazzi
E questo movente e ciò che ci ha fornito il coraggio e la libertà di sperimentare di fare tentativi di tornare indietro di provare
E insieme il criterio per valutare i risultati di scoprire vantaggi e limiti dei nuovi strumenti
Questa esperienza mi ha confermato che all'origine e al centro di ogni innovazione ci deve essere una rinnovata consapevolezza di quale sia l'essenza dell'insegnamento non esiste non innovazione fine a se stessa sarebbe acefala
L'ultimo punto riguarda la valutazione lo tratterò velocemente la didattica a distanza ci ha costretti a inventare nuove forme di verifica ma ancor di più a domandarci cosa sia importante verificare
Abbiamo scoperto che l'informazione corretta ha meno valore della rielaborazione personale
Che il tentativo di capire generoso magari un po'sballato ha un grande valore va valorizzato molto di più di quanto abbiamo fatto finora queste osservazioni hanno messo in crisi il mio modo tradizionale di valutare e mi lasciano ora un grande desiderio di capire e di crescere ecco nel ripartire questo otto uno al mio desiderio e di tener conto di queste scoperte che mi sono state consegnate grazie
Ringrazio ringrazio il professor Pozzi anche perché è stato nei tempi che ci eravamo dati
E adesso do compiacere la parola Claudio Ventura insegnante dell'istituto comprensivo Dozza di Castel Guelfo che ci parlerà di come questa questa fase di di scuola è stata vissuta in un segmento particolare della nostra scuola che la scuola dell'infanzia
Buona sera la scuola sta per riaprire tra prima di guardare al futuro dobbiamo un attimo fermarsi a riflettere
Di quello che è accaduto quello che accaduto in questi mesi lo da un in particolare dare un nome mettere ordine e attribuire un significato
Innanzitutto occorre guardare la scuola come un organismo vivente in cui l'apporto di ciascuno è stato fondamentale
Se prima era relegato in schemi riduttivi presente ruolo dei genitori in ruolo dei docenti e dei bambini ora risulta più evidente il fatto che ognuno si è morso abbiamo visto dei soggetti in azione
élite li chiamerei soggetti liberati nel senso che ognuno sta libera Soda qualcosa e liberandosi
Ha dato un contributo alla scuola e adesso cercherò di di spiegarmi come da parte mia insegnante dell'infanzia appena si è chiusa la scuola ho avuto il desiderio di confrontarmi subito con il gruppo degli insegnanti dell'infanzia nazionale dalla bottega di di di exempt un gruppo di insegnanti sparse un po'per l'Italia
Per l'appunto e mettere a tema quello che stava accadendo per dare un giudizio ma anche per darsi idee per capire cosa fare quei bambini e e soprattutto per avere una posizione umane perfezionata professionale adeguata alla realtà
E in contemporanea son partite le botteghe locali c'è nella mia città ci siam messi in quattro cinque insegnanti viene amministrata collegarsi una volta ogni quindici giorni
Anche qui per per per condividere insieme
La cosa incredibile è che lei
Le colleghe l'hanno detto altri colleghi che l'han detto altre colleghe ancora chiede si è creato un gruppo consistente di insegnanti sia di scuole dell'infanzia statali ma anche paritarie comunali
Che ci hanno ringraziato tantissimo per questa compagnia lavoro che che gli abbiamo fatto un po'anche perché è la cosa fa faticosa della degli insegnanti in fase era riuscito a fare della didattica a distanza con i bambini da tre a sei anni
Per cui l'apprendimento avviene attraverso il corpo ai bambini ha bisogno di toccare la realtà di manipolare oggetti e cose e per cui ci sembrava un'impresa molto arduo e difficile
Abbiamo tentato con entusiasmo risorse che non sapevamo neanche con iniziative e così emendata mandare video vocali audio a fare collegamenti sia con l'intero gruppo sessione ma anche con gruppetti di bambini
Con la preoccupazione due cose uno il fatto di essere presenti cioè di dico di mantenere il legame coi bambini tutti senza perderne uno per cui abbiamo fatto anche delle telefonate personali i genitori
Sia via accompagnare anche le famiglie per quindi è presente anche i genitori
Abbiam dovuto come ripensare alla didattica quindi un nuovo modo di fare didattica
Quello che c'hanno diciamo che quello che ci ha sorpreso di più su è stato l'altro soggetto che sono i bambini i bambini c'hanno dimostrato che continuano apprenderà prendono sempre hanno continuato a scoprire a fare domande a interrogare la realtà
Loro appendono per con una tonalità in base al contesto che gli ha dato di vivere
Per cui in questi quattro mesi di scuola chiusa avranno sicuramente perso tanto ma siamo certi che identità e autonomia incompetenze avranno guadagnato il tempo trascorso con i loro genitori o con i fratelli o con i nonni
Di fronte alla alla alle richieste di alcuni genitori preoccupati sopra tutto prima mi dici in quegli anni
Del fatto che che fossero pronti ad affrontare il passaggio la scuola primaria per cui continuavano a chiedere materiali attività didattiche
Ci siamo dovuti fermare interrogarsi su quale era il fondamentale qual era l'essenziale della scuola dell'infanzia quali erano le le competenze che la ragione volge attendersi in uscita per dei bambini di sei anni per questa internate all'origine e e ci siamo lì a corte
Che l'importante che i bambini apprenderanno i vere prima di tutto la realtà che hanno per cui la realtà e Zama extra e e quello che vogliamo fare accompagnarli a stare in maniera adeguata di fronte alla realtà
Già avevano dovuto imparare velocemente nel senso che magari non potevano stare coi nonni o andare al parco coi compagni e questo già aveva creato come una maturazione
In più e ci siamo accorti che la loro realtà in quel momento non era la scuola ne era la casa quindi abbiam pensato di mandare proposte relative alla domestici sita la quotidianità del loro stare in casa esempio apparecchiare la tavola riordinare la camera
Fare la ricetta dei biscotti con i genitori
E la cosa interessante è stata che forse ancora di più che quando la scuola era aperta
Abbiam dovuto dare le ragioni ai genitori delle proposte educative e didattiche che facevamo
Per cui accanto alle ai video le proposte che facevamo di questa attività semplici abbiamo mandato delle mail con una tabella doppio interrata da una parte cosa faccio dall'altra cosa cosa imparo
Dove abbiamo delineato tutte le competenze che i bambini potevano mostrare rafforzare o acquisire
Esempio apparecchiare la tavola tra tra queste di contare il numero delle posate contare bicchiere mettere in corrispondenza il piatto col bicchiere
Oppure la spazialità della destra sinistra e per il coltello forchetta eccetera e quindi abbiamo dovuto rendere esplicito l'implicito del nostro fare scuola
L'ultimo l'ultimo a l'ultimo soggetto che mi ha visto cambiare sono stati i genitori sottratti veramente i nostri testimoni affidabili della festa dei loro figli c'è stata veramente una una corresponsabilità un'alleanza educativa
Prima di tutto ne abbiamo avuto la preoccupazione anche condividendo con la dirigente
Di di fargli compagnia
Di fargli capire che noi comprendevamo la fatica che stavano facendo per cui oltre a mandare il materiale ai bambini abbiamo iniziato a inviare materiale per i genitori testi di canzoni articoli di di giornale brani letterari
Un po'appunto per essere presenti e un po'anche per sostenersi del sostenerli nel riprendere il loro ruolo autorevole di genitori
E anche perché siamo certi che se un adulto che di fronte alla realtà anche i bambini tengono i fronte alla realtà per cui volevamo proprio che fossero alleati per cui con rispetto e fiducia totale
In particolare ci siamo accorti che ha l'ambizione di settori un po'perché i bambini così piccoli era impossibile
Riuscì a comunicare senza Misinto ricche appunto con i mezzi tecnologici aiutassero ma l'altra cosa che ci siamo accorti che ne manda un materiale
Ma a un certo punto non sapevamo più non avevamo il feedback cent'bambini come reagiscono cosa vivono cosa dico nelle proposte per quei biancastre genitori dal son riscontro interessante è stato che sanno scritto oppure in un dialogo
Hanno scoperto delle cose e dei loro figli c'è hanno condiviso con noi e la crescita che stava accadendo nel rapporto con i figli i passi che facevano le difficoltà che arrivano quindi cosa ben imparato in tutto questo prima di tutto che la scuola è una comunità quando è di una comunità fatta di persone precise che si mettono all'opera
L'altra cosa che se devo definire due parole che un pori assumono quello che è accaduto parlerei di bellezza e gratuita
Bellezza perché è una cosa che abbiamo sempre avuto a cuore pensate che la la mia collega l'inizio per fare i messaggi vocali di saluto
Mandava le foto scattate da casa delle delle colline al tramonto piuttosto che fare e linee di campo o di un cielo terso con nuvole di forme strane Ford perché volevamo che continuasse questa attrattiva per il bello per la positività della vita
Per cui bellezze gratuita le sue parole che mi vien da da riassumere
Per le cose che sono accadute e che di fatto nessuno di noi è fatta cadere noi siamo stati ognuno come era capace ha risposto alla alla realtà che incalzava e da qui è nato tutto questo
è la cosa che ci siamo accorte che ne insegnanti abbiamo il compito di facilitare e e di creare le condizioni affinché l'educazione che ha un rapporto avvenga sempre e perché i bambini comprende continuino ad apprendere quello che mi auguro è che di continuare avere degli spazi così di libertà dentro la scuola
Dov'è possibile un confronto detto si vedesse dei che ci siano dei soggetti mossa che risvegliati come diceva Luca
Dalla realtà e sempre più provocati riescano a fare una una scuola di via San che rispetto a quella che arriverà e che ci aspetta e che dovremmo accettare come sfida prenderla alla grande
Grazie
C'è una ricchezza di esperienza come abbiamo visto sul fronte dell'insegnamento ma nella scuola o in questi mesi un ruolo decisivo lo hanno avuto lo hanno svolto i dirigenti scolastici
Un ruolo assolutamente di prima fila un ruolo esposto e decisivo per la vita della scuola
E chiederei a Piero genio Lucchetta che il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Zanzotto di Vittorio Veneto dirci qual è stata appunto qual è stato l'apporto dei dirigenti in questo momento
Grazie ringrazio il meeting per l'occasione gentile viceministra la saluto
Io cercherò magari solo un po'più tecnico di raccontare ma soprattutto anche di tentare un giudizio sulla situazione presente
L'esperienza imprevista di questi mesi è stata oggettivamente drammatica per la perdita di tempi ed opportunità di formazione ed educazione ai nostri giovani
Del dirigente
Da persona cioè che gestisce un servizio pubblico ho sperimentato che la dispersione scolastica ha preso nuove forme in tempi di rock da un quali sono queste forme cerco di darne una descrizione attraverso alcuni aggettivi
Incertezza e smarrimento frammentazione delle relazioni sociali impoverimento dell'offerta formativa ed educativa
Disagio esistenziale fragilità psicologica rischio crescente del fallimento di percorsi umani e scolastici
E in fondo in fondo assenza di adeguate ragioni per avere una speranza di fronte alla solitudine e al timore della morte
Però come dicevano anche chi mi ha preceduto si è scoperto che nella scuola ci sono molte risorse
In modo nuovo la comunità scolastica è stato un punto di riferimento per molte famiglie ragazzi
Il rock da un ha permesso anche una nuova collaborazione tra scuola e famiglia molto spesso la scuola entrava nella casa
E le famiglie la vita di una famiglia entrava dentro quella delle Aule virtuali
Così io credo che si possa cominciare a comprendere in modo nuovo
Che l'alleanza tra scuola e famiglia e fondamento della nazione e della Repubblica
Io ho constatato desiderio volontà di custodire di accrescere
Il bene comune
Così ho visto docenti che si sono impegnati oltre l'orario di lavoro disponibile ad incontrare a volte a rincorrere studenti per permettere loro di non perdere occasioni in fondo per affermare il valore che ciascun studente
Uno studente un ragazzo è un bene che si può custodire anche per la sua singolarità
Dirigenti i miei colleghi che si sono spesi oltre loro normali incarico istituzionale
Personale amministrativo collaboratori che non si sono tirati indietro
E quindi ho assistito ad un reale esercizi o di autonomia scolastica e non solo una reazione ad una situazione emergenziale
Direi che queste azioni sono stati un vero valore aggiunto per il Paese
è importante comprendere che il senso di responsabilità intravisto e l'intraprendenza raccolta dei docenti
Non nasce dagli incentivi non nasce da particolari finanziamenti ma nasce da un'esperienza di comunità
O anche da singolari percorsi docenti dirigenti che hanno coscienza che un bene maggiore e custodito nella vita e nella scuola
Se ciò poteva essere ragionevolmente previsto come dato la situazione emergenziale lo ha fatto maggiormente risplendere
Ora questa capacità di intraprendenza del corpo docente deve essere riconosciuta adeguatamente e pensata come risorsa da incrementare
Le istituzioni e qui sento la responsabilità su di me come sui miei colleghi come sul ministero stesso
Devono non solo saper vedere questo e riconoscerlo anche economicamente ma rendere strutturale una prospettiva di reale autonomia delle scuole pur presente nella costituzione nella legge
L'emergenza pur nelle difficoltà incontrate per avviare la didattica a distanza ha evidenziato anche un altro tema più strettamente a carattere culturale
Ha costretto costringe le comunità scolastiche nei contenuti e nei processi di trasmissione del sapere a chiedersi ciò che è necessario e ciò che non lo è
A distinguere l'essenziale dal superfluo
A misurarsi dunque con il tema della progettazione a rivisitare ad esempio il tema del curriculum delle conoscenze e delle competenze da acquisire
A pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico molte domande molti problemi si accavallano e come molti colleghi sono impegnato definire tempi modalità condizioni per la ripartenza
La prospettiva di un dirigente scolastico e questo è quello che io ho imparato in questi anni
E sempre naturalmente concreta
Non è qual è la miglior scuola ideale ma qual è la migliore scuola possibile con i vincoli dati dalle concrete circostanze presenti
E in cui non si può dare per scontato un impegno sempre eccezionale dei docenti e del personale ATA che pur c'è stato
I presupposti necessari a mio modo di vedere per ripartire sono fiducia stima apertura
Ma oltre a questi ritengo essenziale che ci sia la possibilità di procedere ad una reale semplificazione dei processi e delle procedure di gestione
Poi valorizzare i soggetti che aggiungono un valore alla scuola la crescita delle scuole dipende dalle persone che ci sono dalla loro preparazione e formazione e dunque dalle possibilità e modalità di scelta delle stesse
In questa prospettiva sono da valorizzare le associazioni professionali in quanto capaci di costruire relazioni significative
Affinché ognuno viva una presenza professionalmente originale
E combattere l'irresponsabilità insita nella non cultura dell'effimero e dell'individualismo eretto a paradigma sociale e talvolta anche ad una sorta di imperativo kantiano
Un accenno anche all'esigenza che lo Stato il ministero che mi rivolgo a lei viceministra tutelino adeguatamente i propri dirigenti scolastici
Anche sotto il profilo della sicurezza con una responsabilità commisurata alle loro reali possibilità di intervento
In conclusione i tempi attendono persone all'altezza delle sfide poste e chiedono un'azione che contenga in sé è una direzione sempre positiva
Per il compito intrinseco che alla scuola formare la società del domani
è fondamentale che ogni persona che vive e lavora a scuola sia consapevole che la scuola sei tu la scuola parte da te la scuola parte della tua personali iniziativa grazie
La presenza di Luca De Simone che consigliere di amministrazione dell'asse della cooperativa sociale la zolla di Milano e molto preziosa a questa a questa tavola rotonda questo dibattito perché
Porta il punto di vista delle scuole paritarie di un segmento importante fondamentale del sistema scolastico pubblico italiano è stata una scuola parte è un segmento particolarmente in difficoltà soprattutto in questo momento di Loch davano ma in proprio in questi mesi ne abbiamo scoperto il ruolo prezioso
Sì buonasera a tutti grazie dell'invito e buona sera ma la viceministra Scanni abbia avuto piacere di deridere e di sentire di persona l'anno scorso ci fa piacere che sia tornata quest'anno la zolla una cooperativa appunto che di genitori
Chi ha costituito una scuola quasi cinquanta anni fa quando non c'era la parità non c'era niente dei genitori che hanno voluto costruire una scuola per i loro figli per potere trasmettere che trasmettesse la stessa esperienza di fede che avevano incontrato nel loro cammino di crescita e hanno deciso appunto di farlo costruendo una scuola
Sono i genitori quindi che hanno dato mandato che hanno scelto di fare una scuola perché i loro figli potessero fare questa esperienza
è una scuola che appunto esiste da cinquant'anni a Milano a mille trecento studenti ragazzi bambini dalla scuola dell'infanzia fino alla secondaria di primo grado approfitto per invitarla viceministra prima volta che viene a Milano a a visitarla per conoscerla per la perché solo entrando nelle scuole si capisce come lei peraltro sta facendo che cosa succede lì dentro
La zona nasce quindi dalla consapevolezza che è necessaria appunto questa alleanza educativa che il primo soggetto che educa e la famiglia
Ma che la famiglia ha ha bisogno di una scuola per ora adempiere al compito principale che ha che quello di tirare grandi bambini
Io sono entrato tre anni questa scuola fatto all'asilo eccetera adesso appunto mi sono implicato in questa scuola anche perché con i miei se i figli sono uno dei più grandi contributori della della cooperativa
E da alcuni anni mi sono coinvolto anche la responsabilità di amministrarla di amministrare questa scuola
In modo che quanto meno posso andare avanti anche quando il mio ultimo figlio nato a luglio ha finito la scuola secondaria di primo grado
Quando ha chiuso la scuola era Carnevale a Milano primo pensiero che ne abbiamo fatto e va be si faranno qualche giorno di vacanza in più
Oggi a scuole chiuse da centottantatré giorni all'altro che qualche giorno per fortuna non ci siamo fermati lì
E dopo qualche settimana pur nell'incertezza su quello che sarebbe successo quello che stava succedendo
Insegnanti dirigenti e anche Noire il consiglio di amministrazione abbia cominciato a chiederci come permetterà la scuola di andare avanti e quindi è iniziata con le prime chiamiamola la fase dei compiti cioè insegnanti hanno cominciato a produrre del materiale a spedirlo
Alle famiglie affinché lo spiegassero e lo ero Cassero lo elargizione ai loro figli
Perché in qualche modo anche in quel tempo potessero diciamo così fare un imparare qualche cosa fare un po'di scuola ci siamo resi conto che non era sufficiente
E ce ne siamo resi conto perché i ragazzi fondo la scuola sta facendo le famiglie e ci stiamo l'abbiamo capito poco perché le famiglie si sono rivolti a noi dicendo ragazze non ci siamo
Noi abbiamo bisogno che la scuola continui
Abbiamo bisogno che i nostri ragazzi continuano l'esperienza per cui abbiamo scelto così abbiamo ho iniziato a spronare i docenti a ad attivare la la didattica a distanza le lezioni on line eccetera
A tutti i livelli le propriamente l'infanzia più difficile però dalla prima elementare prima che la scuola primaria fino al alla scuola secondaria di primo grado io personalmente mi sono accorto di questo cambiamento quando avendo informato il mio figlio che frequentava la terza
Chi è sarebbe si sarebbe collegato il il mattino dopo con la sua maestra Luís si è alzato la mattina e si è messo il grembiule perché per lui quello lì era un giorno di scuola tornava a essere un giorno di scuola
E così provando e sbagliando però siamo riusciti finalmente a riaprirla la scuola riaprirà nella casa delle famiglie
A avvicinandoci a tutti per come siamo riusciti per come potevamo e questo è solo l'aspetto didattico però perché per chi gestisce una scuola paritaria c'è anche tutto un tema gestionale che deve fare i conti con il denaro con i soldi con l'amministrazione di questa scuola
E anche lì ci siamo resi conto che noi dovevamo rispondere alle famiglie alle famiglie che ci hanno scelto e che versano un contributo è una retta e pagano perché i loro figli
Possono frequentare la nostra scuola
Abbiamo iniziato pensando alle esigenze che potessero avere nel quotidiano quindi fornendo laddove erano disponibili i computer che stavano a scuola per consentire ragazze di di collegarsi laddove questo non era possibile perché non aveva i mezzi o perché come succedeva presenterà la mia famiglia erano tutti impegnati per ad altri figli o anche dalla moglie che insegna
Abbiamo capito che non sarebbe stato facile e scontato che le famiglie continuassero a pagare le rette
Abbiamo capito che per esempio la scuola dell'infanzia in mancanza di una custodia non potevamo chiedere ma custodia dei figli che è parte integrante dell'attività educativa dell'infanzia non potevamo chiedere loro
Di pagare per un servizio che di fatto non usufruivano e quindi abbiamo deciso di restituire questi questi fondi e abbiamo anche creato un fondo di solidarietà per permettere a tutti quelli che a causa la pandemia non sarebbero più potuti permettere la la retta di
Di diciamo di essere aiutati da un fondo creato punto dalla scuola ci siamo occupati anche della ripartenza dei primi di maggio che ce ne occupiamo
Non possiamo aspettare circolari linee guida eccetera abbiamo cercato di usare un po'di buon senso di capire quali era di fatto tanti scenari abbiamo chiesto alle parrocchie e centri sportivi teatri la zona abbiamo i mentre stiamo parlando e ci sono gli operai che abbattono i muri di alcune classi e ricostruiscono in modo da avere un po'più grandi per quando ripartiremo
Abbiamo comprato Gel'mascherine perché siamo sicuri e dell'esperienza che abbiamo fatto che noi ragazze diari portare a scuola
Perché quello che abbiamo imparato di più e che la relazione e la presenza a scuola nella nella realtà educativa la cosa più importante più importante che noi dobbiamo dare loro
Abbiamo preso decisioni senza avere tutti gli elementi in mano questo penso viceministra che sia capitato anche al governo e difficile in questa situazione così nuova avere tutti gli elementi in cui e prendere con per prendere le decisioni
E l'abbiamo fatto anche aiutandoci aiutandoci con altre scuole aiutandoci con le associazioni facendo Rete e cercando la collaborazione allargando la collaborazione il più possibile fare insieme e l'unico modo per fare bene quando il il futuro non è certa e non è chiaro
L'esito è che il novantacinque per cento degli studenti hanno riconfermato l'iscrizione e abbiamo anche avuto nuove richieste di persone che vorrebbero venire la zolla però gli spazi sono quelli che sono l'anno prossimo
Cosa abbiamo imparato da questa esperienza a cosa serve alla scuola alla scuola paritaria forse anche la scuola tutta serve maggiore libertà l'allora raccontato è testimoniato molto bene gli interventi che le hanno che mi hanno preceduto
Una libertà che è la libertà di scegliere una scuola la libertà di scegliere la scuola per i propri figli perché la famiglia la prima agenzia educativa
E che la scuola deve rispondere a questa libertà mi rendo conto che spesso sono popoli scuole che non la vogliono questa libertà o fanno fatica a ad assumersene tutta la responsabilità ma sono l'esperienza di questi mesi ci ha fatto capire che la molla chi genera tutta la creatività che abbiamo anche ascoltato questa sera
E la libertà si esercitasse messa di fronte a una certa plurale
L'asino di Buridano muore di fame di fronte ad un occhi di grano totalmente identici una scelta plurale significa che va favorito il pluralismo educativo
Che questo pluralismo è un valore perché valore non sia solo una parola ma anche un fatto concreto valore deve tradursi in denaro
E e mi riferisco in particolare all'auspicio
Di cui abbiamo cominciato a vedere alcuni primi timidi tentativi dell'attuazione della parità economica dopo la parità giuridica anche per le scuole non statali
Questo perché io penso che debba essere un obiettivo quello che ne nascano di più ne nascano tante di scuole di questo tipo che perché è la comunità che si fa carico dell'educazione dei propri ragazzi prima ancora dello Stato
Volete dello come obiettivo che nascano nuove scuole di spingere la Società a farsi carico di questo aspetto
Siamo stati tutti inadeguati caro cara viceministra in questa situazione noi gestori governo ci abbiamo provato e ci stiamo provando possiamo farlo insieme non basteranno certo a risolvere i problemi della scuola
I banchi con le rotelle le mascherine di stanziamenti eccetera se la scuola che andremo a costruire non sarà libera autonoma e plurale
Aiutateci quindi a costruire un futuro per la nostre scuole per i nostri bambini lasciateci liberi di educare grazie
Ringrazio
Ringrazio i nostri ospiti per i preziosi interventi credo che dopo aver ascoltato questi contributi possiamo affermare che la scuola italiana è ancora sotto sorretta da soggetti liberi responsabili
Allora come far sì che questo dinamismo non sia relegato a momenti straordinari
Credo che a questo punto si capisca perché nel titolo di questo incontro abbiamo posto la questione dell'autonomia delle scuole
Perché la tutto l'autonomia a nostro avviso la condizione favorevole
Perché i soggetti della scuola abbiano la possibilità di rispondere davvero alle esigenze dei ragazzi con libertà e creatività in modo incisivo anche lavorando con altri soggetti del territorio
Problema quindi non è la scuola ma che ci sia spazio per i soggetti che fanno scuola
Ecco onorevole Ascani dopo quello che ha ascoltato
Cosa qual è il suo apporto qual è il suo il suo punto di vista su quello che appunto ascoltato sulle proposte e sulle possibilità che lei intravvede
Intanto vi ringrazio per questo invito e per questa possibilità di tornarvi a trovare seppure a distanza sperimentiamo anche noi quello che tanto tempo è successo all'interno
Nelle nostre scuole oggi e che da settembre davvero non vogliamo veder succedere più perché l'ho sentito negli interventi che hanno preceduto ma
Qualcosa
Che condivido e per il quale stiamo lavorando davvero danesi insieme tutto il personale ai dirigenti scolastici insieme tutti gli attori agli enti locali
Perché la scuola relazione la relazione abbisogna di presenza e quindi dobbiamo tornare a fare scuola in presenza dobbiamo restituire lui pieno diritto all'istruzione
Ai nostri ragazzi ma vi ringrazio anche perché oggi si è parlato di scuola modo ordinario poi da un lato in questo momento stiamo diranno qualcosa di eccezionale perché il nostro Paese tutto
Dal bar di periferia fino al grande editoriale parlarmi scuola di educazione per troppi anni di scuola si è parlato soltanto
In momenti sicuramente significativi ma diciamo dal sapore un po'più di folklore quando si trattava per esempio di raccontare il primo giorno di scuola o il giorno della maturità Lorelli sincera del vittoriale piuttosto che il servizio del TG
Oggi invece si parla di scuola perché probabilmente quello che abbiamo vissuto ci ha fatto riscoprire fino in fondo i valori fondamentali e tra questi l'importanza del valore dell'educazione dell'educazione all'interno di una comunità
E come comunità ho apprezzato moltissimo quello che diceva
Prima fra docente della scuola dell'infanzia cela scuole di una comunità e quindi questo è un fatto che abbiamo tutti davanti agli occhi
Allora io credo che più che riparte l'avete già detto voi ma insomma che avevi battere sul bancone opposto e su diciamo questioni sicuramente non irrilevanti ma che comunque non è l'importanza di altre ma dobbiamo chiederci qual è il ruolo della scuola e quindi sulla base di questo che tipo di modello vogliamo costruire anche tenendo fermo quello che abbiamo imparato faticosamente dai mesi che abbiamo alle spalle e io dico sempre che in questo Paese la scuola ha svolto un ruolo straordinario
Perché è davvero grazie alla scuola che come dice una nota canzone l'operaio potuto vedere il figlio dottore e davvero grazie all'alfabetizzazione di massa chi chi non aveva in casa e gli strumenti della conoscenza
Ha potuto avere accesso alle informazioni ha potuto avere accesso a quelli liberi a quelle nozioni che a casa non sarebbero mai arrivate eccedevano quindi bisogno di uno spazio differente di ora in una relazione differente
Quindi il boom economico di questo Paese è straordinariamente legato all'assunzione che la scuola ha svolto ora siamo in un momento diverso però
La mia generazione l'ultima che ha fatto ancora qualche ricerca quell'enciclopedia sugli scaffali l'ultima che è andato a prendersi librone in casa per andare a cercare qualche notizia su Garibaldi e riportarla sul quaderno
Le generazioni con cui abbiamo a che fare oggi sono generazioni che sono invece bombardate dalle zone azioni inerziali che quindi hanno bisogno di un altro modello di scuola
Di un modello di scuola che certamente dia la giusta importanza per conoscenza relazioni all'acquisizione della conoscenza
Ma già in via più importanza ancora la capacità di distinguere le informazioni di utilizzare le informazioni che servono e soprattutto al processo di crescita dei ragazzi dei bambini come persone
E interessante andare a vedere che in realtà questo modello ce l'aveva già in mente una scriveva all'inizio del Novecento Gianni lui e che in realtà è molto legato anche a quello che nel nostro Paese hanno fatto personalità straordinarie cito una per tutte Maria Montessori ma insomma modelli di questo tipo se ne ritrovano tanti vennero cito testualmente perché credo che questo ci dica molto sul modello di scuola che dobbiamo costruire est
Sul senso di quello che dobbiamo fare e che poi proprio in via imprese
Ti disse lui il criterio di valutazione dell'educazione scolastica e la misura in cui essa crea il desiderio di continuare a crescere e fornisce i mezzi per rendere tale desiderio effettivo in realtà la scuola deve fare questo creare il desiderio di crescere e dare i mezzi a questi nostri studenti perché questo desiderio diventi effettivo perché sia pratica nella loro dignità
E quindi la scuola deve creare legami deve creare relazioni deve creare e se temi imparare Enichem crescere soprattutto con le persone
Per questo c'è bisogno di quell'autonomia che adesso sentivo citare perché la scuola ha bisogno di essere costruita sulle persone e sulla relazione tra le persone
Cosa che possiamo fare per rendere questa idea concreta intanto partiamo dai problemi della nostra scuola perché per poter rendere un ideale realizzabile bisogna andare a vedere qual è la nostra realtà
Noi abbiamo un quaranta mila edifici scolastici ottomila istituzioni scolastiche molti di questi edifici sono stati costruiti decenni fa alcuni di questi non sono stati costruiti pensando lì come scuole sono stati riadattati o all'utilizzo per per fini didattici ecco il primo investimento da fare strategico è un investimento sugli spazi no semplicemente per la necessità che abbiamo adesso quasi necessità contingente degli stanziamento ma perché se no non rinnoviamo gli spazi destinati all'educazione all'istruzione non potremo rinnovare la didattica
Allora mi a parlare di classe rovesciata di capacità di interagire di quello che dicevo prima cioè del trasformare la scuola da un luogo nel quale c'è un trasferimento di conoscenza un luogo nel quale invece si condivide si apprende insieme si strutturano processi di crescita centrati sulla persona sui desideri sui pavimenti delle persone
Per fare questo serve uno spazio che sia adatto a questo tipo di finalità e oggi disfarsi delle nostre scuole troppo spesso non lo sono
Quindi e poi avremo a come quest'investimento strategico si sostanzia e prova a riprendere un po'anche quello che ha detto ieri aprendo il Meeting Mario Draghi con parole molto forti molto molto importanti da capo rivisti quindi il primo punto sono gli spazi non possiamo lasciare che le scuole siano lo spazio acquisirli chiamo meno di tutti quello che diamo per scontato
Quello che è identico a se stesso da vent'anni dal Printemps da quarant'anni addirittura gli io io sono state visitate di recente il mio liceo cento c'è un senso di Nostalgia quasi un legame si vivo con le proprie aule quando ne ritrovi esattamente identica al giorno in cui le ha rilasciate però coi nella responsabilità di governo che in questo momento al porto mi pongo il problema di capire cioè quello spazio che già non era adeguato per la ragazzina che ero io possa mai essere adeguato per i ragazzini di oggi
Non lo è e qui bisogna investire perché lo diventi perché sia dato il processo educativo che vogliamo insieme costruire secondo punto la formazione dei nostri docenti la figura del docente
è tornata ad essere al centro della discussione in questi mesi probabilmente le famiglie hanno anche scoperte riscoperto quale difficoltà ci sia nel aiutare i bambini e ragazzi a crescere ad prendere quanto non sia così semplice costruire un percorso di apprendimento e quindi hanno ricostruito raccordo Toro con la scuola che spesso è andato un po'scemando prima sentivo parlare di un'alleanza educativa ecco
Forse in questi mesi un'eredità positiva in questo senso ce l'hanno lasciata in eredità che non dobbiamo assolutamente disperdere però noi abbiamo bisogno di investire sulla formazione dei nostri docente si assuma come si diventa insegnanti sul percorso che si fa sia sul percorso che si fa una volta diventati insegnanti io so che in questo Paese parlare lui carriera
Vedi gli insegnanti non suona
Molto diciamo per tante categorie noi chiediamo una carriera chiamiamo lo sviluppo professionale chiamiamolo in un altro modo ma è chiaro che un insegnante che entra a scuola e che non vede una prospettiva di crescita anche persone nella sua professione almeno stimolato
A affare di più meglio quello che fa
Io credo che invece debba esistere un percorso possibile e credo che questo percorso vada delineato tenendo insieme un investimento sulla formazione strategica obbligatorie strutturale servizio e invece nelle scene che liberamente i docenti possono fare nel intraprendere un determinato percorso che non può essere soltanto decidere se a un certo punto pare il concorso dal dirigente scolastico
Bene invece poterci essere una flessibilità anche questa è la possibilità di mettersi in gioco in più modi in modo da vedere un vero e proprio sviluppo professionale una crescita anche dal punto di vista dell'insegna
Per sul punto non irrilevante altrettanto dibattuto
Quello del legame tra la scuola
E quello che sta fuori dalle mura della scuola anche qui l'abbiamo imparato
Perché in questi mesi di novità non l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle
La scuola non è un'isola la scuola non è una non è senza porte né finestre la scuola ha bisogno della società così come la società ha bisogno della scuola e allora quei legami vanno rafforzati non respiro
Quando rafforzati i legami tra la scuola Intersos Ettore tra la scuola e le famiglie naturalmente
Tra la scuola e la sottile istituzioni locali dalla scuola e nella loro perché tutto questo fa parte del processo di crescita dei nostri studenti allora ne dobbiamo recuperare un rapporto positivo con il cosiddetto principio cronica orrendo permettetemi di dirlo che ha sostituito l'idea dell'alternanza scuola lavoro e che però racchiude in sé qualcosa di positivo perché quel il CTO la ostelli care l'orientamento
E la dobbiamo fare un investimento vero perché tutto il percorso scolastico sia anche un percorso di orientamento orientamento nella società orientamento nel mondo rialzamento nelle relazioni non preparazione a una determinata professione ma preparazione alla vita intesa a trecentosessanta gradi e quindi alle relazioni che la vita comporta e anche all'essere cittadini nel senso di potersi spendere pienamente dalla società nel rispetto dei propri talenti questi sono i tre grandi investimenti canale dobbiamo fare e oggi noi abbiamo la possibilità di farlo
Perché non possiamo soltanto stare a dibattere della riapertura della scuola la scuola deve riaprire non c'è altra possibilità
Da questo dipende la credibilità non di un ministero o di un governo ministeri governi sono qualcosa che diciamo come tutte sono passeggeri quindi prende la credibilità del Paese
E noi non possiamo permetterci di mettere in discussione la credibilità del Paese quindi non in settembre la scuola la dobbiamo riaprire insicurezza
Con tutte le garanzie di sicurezza
Il ministero della Salute sta facendo un grande lavoro insieme al nostro ministero per fare in modo che tutto si svolga nel migliore dei modi le regioni hanno messo a disposizione tutta la propria macchina per far sì che ci siano il teste che ci sia di controlli gli enti locali stanno lavorando giorno e notte sugli sparsi i dirigenti scolastici si sono trasformati anche in geometri
Per cercare di misurare le distanze i docenti stanno lavorando ben oltre l'orario che normalmente fanno il personale amministrativo tutti sono al lavoro per questo obiettivo ma questo è l'obiettivo di brevissimo termine
Quello di lungo termine e fare in modo che una parte consistente di quei fondi che sono destinati al nostro Paese e che non a caso si chiamano Next Generation il più siano davvero destinati alla nuova generazione europea e quindi al nuovo nel quale quella generazione si forma
Cresce o meglio acquisisce il desiderio di continuare a crescere e come dice lui i mezzi perché questo desiderio
Sia effettivo ecco il mio auspicio è che quello che abbiamo vissuto in questi mesi così difficili ci insegni che la scuola non può essere la Cenerentola non può essere la materia di cui ci ricordiamo all'ultimo in una legge di bilancio ma deve essere la priorità numero uno soprattutto ora che abbiamo tante risorse da investire e che dobbiamo investirle nella giusta direzione la giusta direzione oggi è l'educazione l'istruzione la scuola grazie
La ringrazio la ringrazio moltissimo per questo suo intervento innanzitutto per questo per questo è evidente
Come dire messa a fuoco della questione dell'educazione oggi la prima risorsa sono le persone le persone tendendo dei ragazzi quindi la loro crescita umana culturale e professionale
Sociale e da questo punto di vista la scuola del futuro deve dal vero essere una scuola che ha come obiettivo la trasmissione di conoscenze di competenze per l'alcol per la formazione integrale di questa persona questa è la scuola nuova
Che guarda davvero al futuro la la ringrazio molto per questa insistenza sul tema dell'educazione così come la ringrazio perché nel suo intervento è evidente
Una necessità che noi condividiamo c'è che quella di coniugare diciamo così l'azione immediata con una visione di lungo periodo questo il momento davvero per guardare oltre per guardare oltre senza naturalmente dimenticare il presente
Da questo punto di vista qualche giorno fa un pedagogista autorevoli italiano ha detto che c'è il rischio che in questo momento di cambiamento si cerchi la chiamata alla trappola dell'idea geniale
Ecco noi in questo momento non abbiamo bisogno di idee geniali abbiamo bisogno come abbiamo cercato di fare questa sera
E anche le sue parole parole molto realiste credo che abbiano contribuito ad a rafforzare questa prospettiva abbiamo bisogno di guardare la realtà
Perché nella realtà c'è una ricchezza come del resto ha testimoniato il meeting questi giorni c'è una ricchezza da cui imparare una ricchezza professionale e umana di esperienze
In questa ricchezza ci sono tutti i germi per guardare e per costruire il futuro per immaginarlo
In questo senso io vorrei sottolineare alcune cose che mi sembra importi mi sembrano importanti
Certamente lo abbiamo detto i legge le nostre testimonianze lo hanno evidenziato la differenza in questi mesi nelle scuole la differenza l'hanno fatta le persone e quindi l'investimento sulle persone e la ringrazio anche per quel richiamo al percorso
Carriera sviluppo professionale degli insegnanti che è un tema ci che ci che ci è molto caro così come la valorizzazione dei dirigenti scolastici l'altro aspetto che come lei ha anche messo in evidenza e la necessità di riandare all'essenziale non soltanto l'essenziale
Delle discipline come sono stati costretti a fare gli insegnanti nelle condizioni diverse in cui si sono già
Lo trovati a lavorare ma l'essenziale cioè di riandare alle domande
Su qual è il valore della scuola oggi qual è la prospettiva che vogliamo dare alla scuola da questo punto in per il futuro
In questo io lo vorrei ribadire credo che sia davvero il momento di superare una visione centralistica della scuola e di rafforzare davvero l'autonomia scolastica
Qualcuno ha detto che l'autonomia scolastica il modo per scaricare
Sulle scuole la responsabilità un modo per coprire la mancanza di un progetto non vogliamo questa autonomia l'autonomia vuol dire la valorizzazione di quello che è stato detto questa sera alla valorizzazione della comunità la scuola e della comunità la scuole dei soggetti che vivono che la vivono Candy e che ne sono i protagonisti l'autonomia e la strada per valorizzare questo protagonismo per valorizzare questo impegno per valorizzare questa responsabilità naturalmente dentro confini chiari dentro
O delle indicazioni di carattere generale ma forse davvero questo il momento per superare
La visione della autonomia semplicemente come funzionale ma una concezione nuova della scuola
All'interno di un di una prospettiva davvero sussidiaria in cui anche le scuole paritarie non siano la Cenerentola ma siano un tassello importante di questo sistema lei giustamente
A aperto
Asse ha segnalato l'importanza dei delle risorse che l'Europa ha attribuito all'Italia
Per perché sul sulla sulle nuove generazioni ricoveri Fund ecco questo credo che sia per esempio un un momento importante per guardare il futuro non semplicemente per gestire il presente
La politica è stato la scuola all'abbiamo è stato detto in diverse circostanze è un terreno che molto spesso è un terreno minato perché le scelte sulla scuola sono scelte a volte impopolari che non danno risultati elettorali immediati
Ma da questo punto di vista noi anche con l'incontro di questa sera chiediamo davvero la politica un grande investimento sulla scuola e la condivisione di queste scelte perché la scuola un patrimonio di tutti e ci vuole un apporto di tutti
Per la costruzione di questo percorso anche come come esperienze professionali dell'associazionismo professionale
Noi siamo disponibili a questo dialogo con la politica perché da questo punto di vista ci sono appunto ad esempio tutta la fase di progettualità
Che aspetta l'Italia che attende l'Italia per nei prossimi mesi è una fase che può vedere
Protagonisti attivi in termini di proposte in termini di suggerimenti in termini di apporto di idee l'associazionismo professionale i centri di ricerca
Tutte quelle realtà che puntano all'innovazione noi siamo disponibili a questa collaborazione chiediamo alla politica anche di ascoltare queste realtà professionali che sostengono il tentativo di insegnanti dirigenti di gestori
Proprio perché la novità non nasce nel chiuso degli uffici ma nasce proprio da questo confronto da questo dialogo da queste esperienze che diventano patrimonio di tutti
è un lavoro che ci vede impegnati che la vede impegnata e che non ci lasciamo come auspicio per i prossimi mesi perché da questa collaborazione credo che possano venir fuori
De davvero dei passi nuovi della scuola senza dover inventare ma proprio riconoscendo lì sapendo riguardare sapendo rivalorizzare
Quindi io la ringrazio ringrazio i nostri ospiti ringrazio tutti quelli che ci hanno ascoltato e auguro a tutti un buon anno scolastico
Grazie
Veneto ma un cembalo sono
Denso ma un cembalo sono