Meeting di Rimini 2020 - Sanità pubblica: una integrazione possibile tra statale e privata?

Buon pomeriggio Butti Benvenuti al Meeting due mila venti oggi trattiamo un tema molto rilevante sanità pubblica un'integrazione possibile tra sanità privata e statale
Cominciamo subito con ringraziare i nostri autorevolissimi ospiti che vi presento in un secondo cominciando dal Ministro della Salute Roberto Speranza grazie di essere qui con noi
Marco Trivelli direttore generale welfare Lombardia grazie di essere qui con noi ciao
In collegamento dal remoto Angelino Alfano presidente di uno dei più grandi gruppi privati italiani e il gruppo San Donato grazie di essere qui con noi
Ultime sempre in in collegamento Claudio Cricelli Presidente si mise Società italiana di medicina generale grazie dottore costruire
Ultimo ma non ultimo il professor Bernabei qui con noi in studio presidente di gemelli a casa
Un'introduzione brevissima di questa di questa giornata se la regia mi dalla slide
Una slide che è merito del professore Ciardi che in sala come sempre
Il Prof ci ha fatto vedere quando è nato il cinque luglio del mille novecentoquarantotto in UK
Il sistema sanitario nazionale National Services i principi queste il volantino che distribuirono fuori dalle chiese nei supermercati eccetera ricordando a tutti che grandissimo valore aveva la possibilità di essere trattati
Curati senza dover pagare è stata una riforma epocale che noi abbiamo diciamo mutuato
Vent'anni dopo
Che cosa perché partiamo da lì quindi partiamo da lì perché dopo il colmi d'dopo quello che è successo la grande pandemia abbiamo forse rette ricompreso profondamente quale grandissimo valore abbia per il nostro Paese il sistema sanitario nazionale che dobbiamo assolutamente difendere
è un sistema sanitario universalistico pubblico ma come dice uno dei miei maestri
Il dottor Carradori è un pubblico allargato perché c'è il privato accreditato all'interno dell'offerta dei servizi cioè il non profit socio sanitario
C'è una medicina generale che ha un accordo come dire convenzionale quindi come dire un po'a metà anche se il pagatore pubblico la prima domanda in questo contesto che vorrei domanda chiedere proprio questa il come già messo in grande difficoltà ci ha messo in difficoltà forse anche per un regionalismo come dire importante dopo il titolo quinto e in qualche modo sia ha fatto fare sia fatto faticare nel muovere tutto il sistema
Complessivo quindi Pubblico e privato verso il interesse comune il bene comune la sanità pubblica vorrei sapere dal Polo dal vostro osservatorio come avete vissuto questo aspetto e anche se da questi nostre fatiche e anche qualche piccolo fallimento stiamo immaginando il futuro chiederei di cominciare al dottor Marco Trivelli sì detto regionale welfare Lombardia
Buona sera
Non è stata è stata una grandissima fatica non è stato ed è ancora una grande fatica e non si parla di piccoli fallimenti perché parliamo di almeno per noi di migliaia di morti quindi non si parla né di fallimenti e i successi questa è stata una grande opera una grande azione di cura che è stata fatta che si sta ancora facendo in cui non è in gioco una performances mangio col fatto di curare un problema reale di cura
In cui le categorie che abbiamo usato fino adesso che anche se stilizzato no correntemente
Pubblico privato ospedale-territorio secondo me hanno perso di valore è stato una collide testate ed è come una grande luce
Una illuminazione di una di una zona d'ombra
Nella nostra struttura del nostro sistema sanitario che varrebbe la pena guardare è stata una cosa innanzitutto rapidissima io non so se sono io a dover condizionare vuole far vedere un po'un paio di Lucille
Io sono stato ho vissuto corde da Brescia perché fino a due mesi fa Caro Direttore generale degli Spedali Civili di Brescia che una delle Province
Delle tre province
Quattro province più colpite di Regione Lombardia corride interessato metà Regione Lombardia metà Regione Lombardia rimasta fuori da copie del si può dire cioè in modo
Quindi Lodi Cremona Bergamo e Brescia sono state invece oggetto di sede di questa epidemia
Che si è spinta fino a Piacenza e per il resto è sembrato non toccare c'è a Milano rimasta quasi quasi l'ambita ma non toccata Mantova completamente fuori apparentemente completamente fuori Varese anche abbiamo avuto quindi dell'esclusione diverse ne abbiamo avuto due mila non sto sessanta giorni circa tre mila quasi tre mila pazienti corrente trattati seicentocinquanta dimesse domicilio due mila duecento ricoverati
Mille più di mille dimessi cinquecento deceduti
Circa duecentocinquanta trasferiti a momenti questo che ha fatto il la la la slide quattrocento ancora ricoverati
è stato l'operazione rapida adesso forse non si vede
Bene la
La compressione che ha determinato corrente la linea blu e la linea dei pazienti che c'erano il ventiquattro febbraio
All'inizio e poi il fatto che malgrado fosse ABAP quattro province avessi trecento pazienti ricoverati no colpito
I pazienti con gli sono saliti fino a duecentocinquanta in in simultanea
Questo è stato possibile grazie
Cioè questo lavoro che è stato trasformato la struttura ospedaliera si sono cambiati completamente il modo di lavorare quattro mila cinquecento persone su sei mila si sono dedicata corpi d'che appunto cambiando mestiere calmando organizzazione
Questo atto possibile contenere cori d'
Nella zona in cui è incisa in cui Erba in questa in Quintero venuta
Basta vedere che cosa è successo a livello regionale ventidue febbraio
C'erano
Non si vedono bene forse l'acqua meno per me non si vedono bene male i pallini rossi erano i pallini veri dunque c'erano i primi casi corride conclamati
Tre giorni dopo
I casi di come della più diffusi ma le zone di cluster hanno ancora la zona di Lodi
Quattro giorni dopo invece qua si vede un'espansione che riguarda appunto Lodi Cremona Bergamo e dopo si lambisce la provincia di Brescia
Questa il fatto che tutta la tutta corpi che si sia contenuta in questa zona centrale della Lombardia è stato reso possibile da una grande cooperazione per esempio tra pubblico e privato cioè a Brescia per le possiamo interrompere le slide grazie
A Brescia è stato una grande collaborazione tra pubblico e privato cioè tra gli ospedali
Gruppo San Donato con l'ambulanza ma è stato alcun continua cooperazione adesso che sono il reggiano visto che la stessa cosa è avvenuta nelle altre province
Il paradigma pubblico-privato rispetto all'esperienza corvette non tiene
Quello che tiene rispetto all'esperienza corpi del fatto di
Quale capacità di pensare il proprio ruolo
Nel all'interno del sistema sanitario
Quale capacità di flessione di flessibilità di cambiamento in funzione del bisogno si riesce a vivere la vera demarcazione difficoltà ha saputo tra i comparti trae il ruolo dell'ospedale e la capacità di parlare comunicare con una a Medicina generale
Tra il ruolo dell'ospedale la capacità di assistere e sostenere le RSA che sicuramente sono strutture di residenzialità
Non non forti dal punto di vista sanitario che pure avevano bisogni sanitari questo mi sembra una vulnerabilità anche tipica però cioè che è tipica della cultura
Di tante
Grazie
Di
Di tanta parte della Sea del sistema sanitario non è un problema in questo senso dico non è un problema
Circoscritto
Circoscritto
Alla Lombardia o a qualcuno e regioni è un problema di fondo cioè mi sembra un po'ma quasi italiano ognuno di noi ne hai bisogno cioè nel nella storia nel proprio del proprio lavoro
Anche nell'espressione di quello che qui occorre fare esprime sempre il proprio ruolo
E esprime al massimo il proprio ruolo e fa il massimo del proprio ruolo corrida ha determinato l'evidenza che invece tutte le professioni sanitarie tutto tutto il grande mondo del delle nostre dei nostri sapere delle nostre competenze deve convergere sul bisogno reale il paziente colpita permesso di far convergere all'interno dell'ospedale professione che erano sempre distanti mestieri diversi non c'è stata non c'è stata nessuna gelosia tra competenza tra specialità si sono messi insieme in un modo miracoloso in questi mesi dico avete forte parco torneremo sul tema dell'ospedale territorio tra un attimo quindi chiederei
Come dire di passare un atto di microfono a a Roma Roberto Bernabei perché perché degli proprio rispetto quello che tu stavi dicendo qual è stata la vostra esperienza in questa come dire nuova iniziativa gemelli a casa
Ma io prima di parlare di gemelli a casa magari lo affrontiamo dopo perché io nasco con una vocazione totalmente pubblica
Io non mi sento a un altro film medico del servizio sanitario nazionale
Però poi per una serie di sovrapposizioni storiche oggi lavori in una fondazione del Policlinico Gemelli che è privata
è allora che cosa è successo è successo che però questa fondazione
In qualche modo questo DNA non ce l'ho solo io c'erano un pochino molti medici per cui vi faccio solo vedere in queste due diapositive quello che è successo per cui il Gemelli
Ha fatto ottocento sessantotto pazienti Covip positivi su un totale di quattro mila e cinque
Tra quelli che avevano un'evidenza solo radiologica ma magari tampone era negativo e quelli comunque aveva una febbre e sono stati ricoverati e ha messo a disposizione cento novantacinque posti letto di terapia intensiva e trecento ottanta posti letto di terapie ordinaria dentro larga parte dentro un Covito Hospital insieme a questo se voi vedete
Credo che sia interessante perché al diciotto forse interessa anche al ministro vedete come sono andati i ricoveri e vedete come nell'ultima settimana
Rispetto a dei numeri sempre uno due uno due
E cominciamo a vedere quello che ci dicono
I giornali le rilevazioni dell'Istituto superiore del Ministero che cominciano ad aumentare i ricoveri sia pur probabilmente con una tipologia diversa sia pure meno impegnativi comunque alla fine dei giochi o un israeliano Beso è andato a finire a quarantadue anni in terapia intensiva
E c'è questo questo dato
Ma credo che la cosa più interessante noi abbiamo aperto anche d'accordo con la Regione Lazio un albergo
Allora come dire per pensare positivo e pensare a un pezzo di futuro
C'è venuto in mente che questi pazienti alcuni nella fase terminale nella fase in cui non erano più fortemente sintomatici potessero essere gestiti in una situazione diversa
Ma adesso cominciamo a pensare perché non gestire in una situazione diversa come un albergo tutta una serie di pazienti che oggettivamente pesa no ma probabilmente non hanno bisogno dell'ospedale pensate a quelli che hanno bisogno di lunghe terapie antibiotiche per lesioni ortopedica ce ne sono tanti ostio milite pensate le tracheostomia che purtroppo non si riesce a mandare a casa per mille motivi eccetera cioè il Covi da anche come forma di stimolo di organizzazioni migliori più efficaci e più efficienti e questo viene sicuramente dalla nostra vocazione pubblica ma anche in qualche modo all'obbligatorietà di questo pezzo di privato di far quadrare i conti
E da questo punto di vista la questo ultima soluzione credo che sia un uno dei pochi lasciti positivi di questa pandemia
Voi parliamo di gemelli a causa di quell'altra la grande dottor Cricelli il come dire
Abbiamo vendiamo dietro professor Bernabei abbiamo veramente bisogno della portaerei ospedale
Per fare atterrare anche dei piccoli Cessna o forse possiamo immaginare di spostare una quota rilevante dell'attività dell'ospedale verso un territorio che forse ha bisogno come dire in questo momento così fondativo rifondete Ivo del sistema sanitario nazionale di qualche di qualche modifica come come la vede
Anzitutto buona sera a tutti e grazie
Credo che ci siano una certa retorica intorno al ma che stiamo dibattendo stasera
Ma io credo che nessuno abbia più alcun dubbio che rispetto ai diritti tutelati dallo Stato non esista la possibilità che ci sia una poiché la salute delle persone di questo Paese è tutelata dallo Stato il sistema sanitario
Deve essere necessariamente pubblico perché risponde ad un interesse del pubblico per pubblico si intendono tutti i cittadini di questo Paese senza nessuna distinzione nessuna ditta poi naturalmente l'articolazione di erogazione delle prestazioni può avere come come succede in una società in un paese fortemente articolato come quello al quale due atteniamo e e anche al mondo a cui apparteniamo
Molto differenziato ma questo voglio dire e un livello totalmente differente Covili sicuramente ha riconfermato non ha dimostrato non c'era bisogno di dimostrarlo
Due cose la prima un'estrema capacità di tutte le componenti del sistema di reagire la seconda l'assoluta incapacità del servizio nella nazionale di fare sistema
Non è una critica è una considerazione io appartengo ad una professione quello dalla medicina generale che fin dal primo giorno si è autorizzata
Con livelli di trasferimento delle indicazioni di comando di conto della filiera praticamente assenti
Il ministro sicuramente lo ricorderà lo ricorderanno anche tutte le altre persone che amici presenti
Anche fisicamente che non più tardi di dieci giorni dopo la dichiarazione dell'emergenza era la medicina generale ha definito un proprio Ciriaci c'ha definito le proprie regole li ha diffusi ai medici nulla famosissima
Storica almeno dal mio punto di vista memorabile riunione all'Istituto superiore sanità e abbiamo attraverso tutti gli strumenti informatici dei medici italiani diffuso i cimiteri attraverso i quali a quei tempi ti faceva la diagnosi Adista i compiti e questo ha salvato una quantità enorme di persone di medici dal con Dario me lo ricordo perché quella si era posta ma addirittura insieme con la società piena di medicina
Di malattie infettive addirittura una versione cinese perché ricorderete che uno dei criteri era sei stato in Cina si è tornato dalla Cina o è il punto contatti stretti rapporti con personale proveniente dalla ecco questa capacità e cosa ha dimostrato e abbiamo rispettato il principio dell'interesse
Pubblico
E anche se abbiamo delle difficoltà nella integrazione tra i due livelli soprattutto nella cabina di comando di controllo non c'abbiamo non abbiamo perso tempo abbiamo detto questo il lavoro che deve essere fatto questo lavoro va fatto
Non abbiamo sottilizzato sui ritardi le polemiche ci sono stati e che continua a esserci demolito rimbocchiamoci le maniche perché lei ci riconosciamo all'interno dell'interesse pubblico noi siamo convenzionati
Forse nessuno ha riflettuto sul fatto che in questo sistema totalmente pubblico esiste già una atipia che un'atipia che esiste fin dal ventitré dicembre del mille novecentosettantotto cioè dalla data di promulgazione della ottocentotrentatré che la medicina generale
Che addirittura secondo alcuni anche in maniera viveri ironicamente offensiva viene considerato un comparto privato all'interno del servizio sanitario nazionale proprio perché agisce in virtù di un accordo convenzionale
Che apparentemente privato ma e come si fa a definire il privato un comparto che assiste insieme con i pediatri di libera scelta tutti e sessanta e rotti milioni di italiani
Al quale è attribuito la tutela primaria della salute la prevenzione la presa in carico delle patologie croniche cioè della principe e poi improvvisamente emerge una emergenza sfruttati dopo di corte scoppia un'emergenza
E l'impatto di popolazione in quella fase ma ministro speranza sa bene di cosa stiamo parlando perché ci siamo visti pochi giorni fa tutto l'impatto della fa se che sta per arrivare cioè la presa in carico di dieci milioni di persone che tornano a scuola insegnanti studenti
Delle famiglie in cui impatteranno i ritorni della scuola perché per ognuno dei piccoli bambini o degli adolescenti e degli adulti e degli insegnanti che va a scuola sono altrettante famiglie altrettante comunità
E le quali questi rientrano
Noi oggi abbiamo dato una parola d'ordine
Che è quella rimettiamo immediatamente insicurezza gli anziani fragili questo Paese
Perché non è vero che il virus sia diventato più buono e che fortunatamente questo sistema sanitario al quale va riconosciuto meriti straordinari pur con tutte le matricole se è riuscito a impedire a un certo punto poco che i numeri dei ricoveri
E i numeri delle terapie intensive tornassero ad aumentare sapete perché avvenuto perché abbiamo creato uno sbarramento difensivo
Tutti insieme di fronte al pericolo che quei contarci che noi adesso stiamo cacciando uno per un po'andassero ad impattare sugli anziani e sui fragili perché quello è il veramente lo scalino e metterà a repentaglio
Un impatto devastante sulla sanità dopo un pugno la sulla sanità ospedaliera ecco quindi non ci vediamo come un baluardo totalmente integrato
Non vediamo per formazione proprio non nel mille novecento settantotto ero un giovane medico che partecipava al dibattito che era anche quindi toscana
è un dibattito fortemente filosofico all'ora molto ideologico però aveva delle grandi Radice sistema sanitario risponde all'interesse di tutti i cittadini del Paese quindi è per definizione pubblico
Perché pubblico l'interesse l'articolazione delle prestazioni naturalmente e deve essere ogni giocatore sulla base della complessità sociale ed equo
Dottor Rizzelli lei è sempre molto efficace nella comunicazione adesso passo la parola al dottor farò mi consenta una piccolo commento
Miccio magari ci torniamo secondo dopo mi passerà almeno il fatto che uno da direttore sanitario di una ASL e che la risposta
Ogni tanto a quello che lei descriveva della medicina generale può risultare disomogenea cioè non tutto quello che lei ha descritto è sempre uguale in tutti i territori e questo come dire intermedi sistema può dare qualche piccola come dire disomogeneità anche nella risposta ai cittadini però magari ci torniamo secondo dopo che se è d'accordo che facciamo un focus sul territorio se me lo consente fino al vediamo di tutt'Italia
Presidente Alfano
Grazie e buon pomeriggio Novelli abbiamo una buona esperienza di collaborazione pubblico privato e quindi io sono testimone per portatore di questa esperienza
E secondo me ci sono due elementi importanti su cui riflette uno cosa tratto il sistema italiani il servizio sanitario nazionale dalla gestione di questa emergenza in termini di lezione per il dopo
E in secondo luogo una un elemento che secondo me è molto importante ed è questo ossia dalla nostra esperienza abbiamo avuto la prova bella rottura di un grande equivoco culturale e cioè che la componente pubblica la componente privata del servizio sanitario nazionale siano avversarie
Per la nostra esperienza le abbiamo trovate alleate cioè la nostra esperienza questo c'era vizio del servizio sanitario nazionale si è confermato l'unico uno questo è stato un elemento molto importante perché dalla dalla nostra azione abbiamo potuto rilevare come si è agito come un braccio di un sistema ti colato relativamente al quale la componente privata ha dato il meglio di sé quello che poteva dare pensate che noi sin da subito da febbraio
Abbiamo trasferito da Lodi pazienti relativamente giovani che erano più gravi ed erano già necessitanti della terapia intensiva li abbiamo trasferiti a San Raffaele provare a salvarli questo accadeva a febbraio
Usando le tecnologie più avanzate ancora più avanzata della intubazione sempre a febbraio Allodi a Crema i nostri medici sono intervenuti a sostegno degli ospedali pubblici con venti intensi visti per coprire i turni in terapia intensiva proprio nel sistema Pubblico durante il mese di marzo siano passati in tre sole settimane da poche centinaia su due mila pazienti copia del venticinque per cento dei quali era in una condizione di assoluta gravità comunque in condizioni molto critiche tenete conto che noi rappresentiamo come il gruppo San Donato in termini di capacità ricettiva il tredici per cento del sistema sanitario pubblico regionale ci siamo fatti carico indichi fino alle diciotto per cento di tutti i pazienti con Wind della Regione Lombardia poi nel mese di aprile si è raggiunto
Il piccolo un una tendenza decrescente con una riduzione media del mese di aprile trentacinque pazienti al giorno a livello di gruppo e grazie a questo trend siamo arrivati al dieci di maggio che presenti in nelle nostre strutture del Gruppo San Donato i ricoverati codici d'erano sostanzialmente seicento cioè porre volte o più di tre volte in meno rispetto al picco di marzo
Penso che il comportamento di un gruppo privato da il meglio di sé in un'emergenza come questo abbia anche consentito di reggere consentito alla componente pubblica di reggere alle prime ondate in modo più efficiente ed efficace rispetto a quello che è avvenuto anche in paesi confinanti quindi noi sostanzialmente dalla dall'aprile abbiamo cominciato a pensare ad una ripartenza ecco da Avvenire Lombardia
Di fatto dopo la delibera dell'undici maggio della Regione Lombardia e questo ha permesso nella sostanza di dare una risposta importante ed efficace
A chi a tutti quei pazienti non covi perché erano stati due mesi in assenza di pure rinviando la propria a cura quinto e il recarsi in ospedale questo permesso dunque una ripartenza prudente eseguendo le linee guida che la Regione Lombardia
Aveva dato che al tempo stesso avendo delle linee guida di grande prudenza in ma nostra fare sì che questa ripartenza venisse o una tutta sicurezza e in grande coerenza con quello che era l'indirizzo di Regione Lombardia
In termini più generali io penso che il privato in questa vicenda viene dimostrato una grande capacità adattativa e un grande senso di responsabilità
E penso abbia confermato un modello che è un modello a nostro avviso molto importante e cioè che se la la dura giuridica del soggetto erogatore privata la natura giuridica della prestazione rimane né comunque pubblica e l'idea che questa squadra una squadra dalla componente pubblica e dalla componente privata abbiamo giocato insieme
Una speranza per il futuro questo nella nostra visione anche nella mia visione delle cose si chiama sussidiarietà ed è la forma più moderna libertà perché rimanda ad una questione essenziale che la questione della libertà di scelta se la programmazione appartiene al pubblico che colui il quale e anche il soggetto che deve destinare i proventi della fiscalità generale alle finalità pubbliche la scelta relativa al luogo dove farsi curare
Dove realizzare il proprio bisogno di star bene invece appartiene non al pubblico ma appartiene al cittadino contribuente esattamente quello che paga le tasse deve scegliere il luogo migliore per realizzare il proprio bisogno il proprio desiderio di dura io credo che questa forma moderna di libertà che si chiama sussidiarietà
Esce confermata dall'esperienza del conta diciannove dove abbiamo imparato a come si dice a gestire una drammatica emergenza come quella e non ha precedenti negli ultimi cento anni che si chiama appunto d'diciannove pensiamo che il lascito dal punto di vista clinico dal punto di vista organizzativo dal punto di vista scientifico di questo modello organizzativo che si è reso necessario durante il ponte forse risulterà essenziale anche nella condizione ordinaria per gestire per esempio gli elementi di cronicità
Mi permetto per la conoscenza articolo del ministro della salute e anche come osservatore dall'altra parte del campo della sua azione
Di rilevare come il ministro Roberto Speranza
In questi mesi di gravissima emergenza abbia dimostrato non solo grande competenza ma anche grande equilibrio il buonsenso che sono gotiche nel modo migliore l'emergenza deve assolutamente sfoggiare se vuole portare la nave attraverso la tempesta
E farla arrivare insieme tutti gli attori del sistema dentro un porto sicuro
Grazie presidente Alfano
Ma ne esce ministro un sistema sanitario forte
E un senso di comunità importante
Che che passo ulteriore dobbiamo fare
Sebbene intanto grazie grazie per questa possibilità di confronto che credo sia particolarmente utile in questo momento di vita del nostro Paese
Io sono convinto che il sistema sanitario il nostro servizio sanitario nazionale sia un patrimonio prezioso del Paese anche in questi mesi tutt'altro che facile abbia dimostrato fino in fondo il proprio valore
Ciò che ci ispira
E chiaramente la carta costituzionale l'articolo trentadue della nostra Costituzione mi sembra che lì ci sia tutto ci sia la nostra agenda il nostro programma di azione quotidiana e anche quanto fatto in questi mesi prova ad avere dentro quelle parole il faro che illumina la strada
Sono poche parole ma mi piace ricordarlo io in questo primo hanno da ministro che non è stato un anno veramente tranquillo sereno per le ragioni che conoscete ho continuato a insistere su queste parole la repubblica tutela la salute
Come fondamentale diritto dell'individuo come interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti
Io credo che il Servizio sanitario nazionale per come è stato messo su dal mille novecentosettantotto in poi dalla legge otto tre tre dalle tante riforme che un po'alla volta hanno provato ad adeguare quel testo a una realtà che cambiava
E oggi ancora la nostra sfida perché la realtà cambia ancora velocemente rapidamente sotto i nostri occhi
E quindi proprio chi vuole difendere i valori fondamentali
Di quella Costituzione di quell'articolo trentadue
Deve provare anche a rinnovare il servizio sanitario nazionale pensate a cosa oggi significa per esempio la sanità digitale pensate ancora
A cosa possa significare un'epidemia l'impatto dell'epidemia che abbiamo vissuto sul grande tema del territorio su cui immagino verremo ancora e quindi la verità quale che abbiamo un patrimonio prezioso di cui dobbiamo prenderci cura con tutte le energie che abbiamo per farlo c'è bisogno di alcune scelte la prima per me quella di dichiarare definitivamente chiusa la stagione dei tagli
Il nostro servizio sanitario nazionale per troppo tempo ha subito una fase di contrazione delle risorse che adesso venivano assegnati
Non è faccio una discussione di natura politica ci sono stati più o meno quindici anni nel nostro Paese in cui una certa impostazione dell'austerità della contrazione della spesa pubblica l'idea che se mettevi un euro sulla sanità era in qualche modo uno spreco
Ha preso in qualche modo campo in maniera diffusa nel nostro Paese oggi dobbiamo dire
Che quella stagione definitivamente chiusa e che si ricomincia con coraggio ad investire io voglio rivendicarlo con tutta l'umiltà e la sobrietà del caso ma in cinque mesi sono stati messi sul servizio sanitario nazionale più soldi che negli ultimi cinque anni anche per l'emergenza colpite
Che evidentemente ha cambiato l'agenda delle priorità l'ha cambiata tra chi ci governa ma l'ha cambiata anche tra le persone
Perché le persone dentro questa crisi
Dentro questa difficoltà
Secondo me hanno capito davvero quanto conti a vere nel momento di difficoltà un servizio sanitario nazionale
Capace di rispondere ai problemi c'è maggiore consapevolezza lo vediamo sul piano europeo per le scelte che si stanno facendo lo vediamo sul piano internazionale sul piano nazionale su questo dobbiamo assolutamente insistere
Io penso che il tempo sia maturo per un grande patto paese
In cui la ripartenza dell'Italia ammette come mattonella fondamentale la capacità di ricominciare ad investire sul nostro servizio sanitario nazionale come chiave fondamentale per ricostruire il futuro
Sono stati messi oggettivamente molto difficili
E io l'ho detto sin dall'inizio anche quando tra giugno-luglio sembrava che questi numeri si assottiglia se l'ho sempre di più gli ho sempre avuto
Parole di grande trasparenza nei confronti del Paese io credo che siamo fuori dalla tempesta dei mesi più difficili ma non siamo ancora in un porto sicuro e non dobbiamo assolutamente abbassare la soglia d'attenzione quello che in queste ore
Vediamo in tanti Paesi anche europei hanno i vicini numeri molto più significativi di quelli che pure sono crescenti dell'Italia segnalano che c'è bisogno ancora di un grande livello di attenzione dobbiamo continuare a rifare a forzare il nostro servizio sanitario nazionale ad investire sulle nostre donne sui nostri uomini e io penso che se l'obiettivo e il rispetto pieno convinto dell'articolo trentadue della Costituzione e a quell'obiettivo deve lavorare chiaramente la sanità pubblica ma può e deve lavorare anche la sanità privata
Io penso che se quello è l'obiettivo di fondo ci siano le condizioni per una sinergia positiva come naturalmente avvenuto di fronte al Covent
Ma di fronte al Covent c'è stata un'emergenza enorme che ha riguardato in modo particolare alcune aree d'Italia perché poi la verità di questa storia è sotto gli occhi di tutti
Il testo di siero prevalenza che abbiamo fatto uno dei più approfonditi a livello europeo ci segnala che c'è stato un impatto durissimo soprattutto in alcune aree del Paese
Ed è chiaro che in quel momento lì devi mettere in campo tutte le energie che ai non è che puoi star lì a discutere o ragionare io in questi mesi ho tenuto un atteggiamento sempre di grande equilibrio di rapporto positivo con tutte
Le Regioni ho cercato di dire a tutti di fronte ad un'emergenza il paese si unisce non si divide di fronte ad un'emergenza
Le divisioni punti di vista che anche legittimamente ci possono essere devono essere naturalmente messi da parte e bisogna lavorare insieme dividere in qualsiasi momento di fronte a persone che perdono la vita io credo che sia un errore che non possiamo commettere ce la sanità privata in modo particolare in Lombardia ma anche in tanti aree d Italia dico e Lombardia perché è stata chiaramente il pezzo di paese che ha pagato il prezzo più alto ma in tutti Italia ha dato una mano e credo che questo fosse naturale auspicabile positivo su questo dobbiamo insistere io tra l'altro sto seguendo in queste ore anche con attenzione una trattativa che c'è in corso per il rinnovo del contratto della sanità privata anche da questa sede mi sia consentito
Di dire che dopo molti anni di attesa che riguarda la vita di cento mila lavoratori abbiamo bisogno che questo contratto venga firmato nel più breve tempo possibile e si dia una risposta di solidità
Voglio dire un'ultima cosa che mi sta a cuore siamo in una fase difficile oggettivamente per i mesi che abbiamo trascorso e anche perché dobbiamo monitorare con grande attenzione quello che avviene in queste ore perché lo ribadisco guai a pensare che la partita sia vinta
Abbiamo fatto un pezzo di strada fondamentale ma la partita non è vinta
Quel che è certo però e che possiamo provare a guardare al futuro con una maggiore consapevolezza della funzione del nostro servizio sanitario nazionale
Papa Francesco ha detto parole che a me hanno morto convinto peggio di questa crisi c'è solo il rischio di sprecarla poche parole ma luminose che ci indicano almeno dal mio punto di vista fino in fondo la strada
Non sprecare questa crisi significa prima di tutto capire
Che su questo servizio sanitario nazionale dobbiamo ricominciare ad investire con tutte le energie che abbiamo mi permetta di dire una cosa che a me continua ad ossessiona are in questi mesi spesso abbiamo parlato dei nostri medici dei nostri infermieri anche in termini che sono straordinari comprensibili insomma sono le donne e gli uomini che sono stati sul fronte di questa battaglia durissima
E pensate però che in Italia è stata vigente una norma per oltre il quindicennio oltre un quindicennio che ha bloccato la spessa che le Regioni potevano fare sul personale
A quella fatta nel due mila e quattro meno uno virgola quattro per cento
Cioè pensateci un attimo noi abbiamo avuto norme vigenti nel nostro Paese che hanno sostanzialmente dato una camicia di forza
Per cui una Regione un capo di azienda sanitaria
Un assessore un ministro che voleva mettere risorse dire prendiamo più medici più infermieri trattiamo li meglio
Più tecnici di laboratorio insomma le persone le donne e gli uomini che poi sono il capitale più importante perché poi avere tutte le tecnologie del mondo e ne dobbiamo investire in tutte le tecnologie possibili e immaginabili ma la fine
C'è sempre un uomo una donna con la sua intelligenza con la sua passione che sta lì e fa funzionare la macchina
E pensate variamo una norma l'abbiamo avuta per molti anni che bloccava la stesa sul servizio sanitario nazionale in termini di personale
Alla spesa del due mila e quattro meno uno virgola quattro per cento
Cioè c'era un Paese che invecchiata un Paese che aumentava i propri bisogni di assistenza e delle norme che ti costringevano invece a stringere anziché allargare e allora io penso che oggi dobbiamo rovesciare provare a rovesciare i paradigmi degli ultimi anni
Dire definitivamente
Che i soldi che si mettono sul servizio sanitario nazionale non sono spessa pubblica improduttiva
Ma sono il più grande investimento sulla qualità della vita delle persone e aprire sulla base di questo assunto una nuova grande stagione se faremo questo dal mio punto di vista saremmo stati all'altezza del monito di papa Francesco e cioè avremmo trasformato questa è la sfida io credo nelle prossime settimane una crisi una crisi drammatica che ci ha colpito duramente in una opportunità di rilancio e di ripartenza io credo che questa sia la rotta su cui dobbiamo provare a camminare
Ministro grazie mille perché si percepisce la passione e l'entusiasmo ricordo che era assessore L'architetto Missoni quando mi ben pare che fosse Greenpeace stato rimpinguato un po'al fondo sanitario nazionale e ed era ministro l'onorevole Bindi
Abbiamo assolutamente bisogno di questa stagione di rilancio farà facciamo un ulteriore giro un po'più Brehme
Torno dal dottor
Cricelli
Che cos'è che non dobbiamo rischiare allora forse ci saranno ci sta ci sarà un nuovo investimento tutti insieme abbiamo del sfide nuove perché l'abbiamo anche percepite capite da questo dramma che ci raccontavano i nostri i nostri ospiti
Ma le sfide del futuro sono importanti
C'è digital Elf significa rendere disponibile il dato sanitario mentre oggi è ancora spezzettato
Abbiamo molti silos che non ci consentono di guardare il percorso del paziente e la sua interessa
Abbiamo necessità come dire in questo momento anche di decongestionare gli ospedali abbiamo già preso coscienza che certe cose
Non hanno il valore maggiore della loro nel del loro intervento all'interno dell'ospedale tutti hanno parlato del territorio
Il futuro è spostare ripensare e l'ha detto benissimo il ministro rilanciare e la assistenza territoriale dentro una filiera con l'ospedale
Se arriveranno i finanziamenti Prozac i progetti dovranno essere pronti cioè dovremmo nere in mente il futuro da dove ripartiamo quali punti di debolezza che dobbiamo correggere
Faccio una proposta rinuncio alla retorica delle frasi che pure hanno i toscani e molto cara quando ci mettiamo un po'di impegno e faccio degli esempi è chiaro che in questo momento ne stiamo affrontando una serie di elementi critici e li dobbiamo identificare uno per uno il primo elemento critico la segnalato lei alpini quando ha detto c'è una grande disomogeneità nella modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie soprattutto della garanzia dei diritti sanitari di questo Paese
è verissimo noi come professione come comparto professionale non facciamo eccezione a questo
Ma tutto e subordinato a dei modelli organizzativi che si sono sempre più resi locali che si sono sempre più distaccati lo alla e questo è uno degli elementi di struttura del sistema sanitario dobbiamo immediatamente affrontare senza rinunciare
Alla alla forza organizzativa della struttura regionale mandando un'armonia organizzativa a questo e allora possiamo cominciare ad affrontare il banale la variazione è uno dei problemi grandi della medicina e della sanità ma non possiamo più consentire e all'interno di un sistema coeso e ben organizzato ci siano tassi di variazione delle prestazioni e di modalità di presa in carico dei cittadini porsi variabili pone avviene ancora da Regione reso è chiaro che questo poi determina discostarmi
Faccio un esempio il secondo esempio rinunciando sembra retorica stamani ho avuto una riunione perché stiamo partendo con uno studio sull'influenza
Rivendico la paternità di quell'allarme comandato con Peck a tutti i ministri e gli assessori mesi fa quando dopo un colloquio con i nostri colleghi australiani io lanciai l'appello sulla terribile accoppiata cioè sollecitai una aumento della vaccinazione antinfluenzale perché è chiaro che i sintomi confondenti
Avrebbero provocato un ulteriore allarme a settembre ottobre nove
Oggi sono stato informato dei produttori di Mancini che in realtà le regioni hanno reagito a questo a questo punto di vista questo guardate è un tema fortemente importante perché un paradigma di pomeriggio dovremmo collaborare è abbiamo in ordinazione circa venti milioni di dosi di vaccino a fronte degli undici milioni ordinati l'anno passato che vuol dire che tecnicamente ci sono nove milioni di dosi aggiunte
Qualcuno sa dirmi di fatto siamo già a settembre abbiamo chiesto di cominciare in anticipo qualcuno sa dirmi come regione per regione la distribuzione la somministrazione del vaccino antinfluenzale che un elemento assolutamente fondamentale in questi prossimi tre mesi ci giochiamo una partita verrà organizzato sappiamo soltanto che esistono un piano di una regione e lucida Romario nel nord est una grossa regione del Nord Est che sta organizzando le modalità di erogazione sono tre mesi che non abbiamo disegnato come deve essere somministrato quel vaccino e sicurezza lentezze nell'istanza
O si può fare entrare dieci venti trenta persone in uno studio e fare una sessione di vaccinazione pomeridiana in cui si somministrano trenta Pacini
Non c'è bisognerà preliminare avere le protezioni sapere come mettere in sicurezza gli ambienti allora stiamo pensando no Einstein ad andare nelle palestre negli oratori allestire le tende eccetera noi non abbiamo alcuna comunicazione di questo e siamo molto preoccupati perché somministrare venti milioni di dosi di vaccino peraltro in presenza i sintomi influenzali significa creare se non viene affrontato e questo è il problema dell'organizzazione della catena di comando
Ed è chiaro che la reazione dei comparti professionali è fortemente dipendente da come viene affrontato il problema all'interno delle singole e se manca questa indicazione se manca un tavolo strutturale in cui tecnicamente si discuta di questo io sono convinto che alla fine dovremo arrangiarci come abbiamo sempre fatto allo stellone quanto tempo ci assista concludo
Nei momenti in cui c'era una grande difficoltà noi abbiamo creato io presiede una società scientifica
Una delle più grandi in questo paese era grandi sul punto delle abbiamo creato due strutture e si chiamano come search Covi alle quattro mila trecento medici di medicina generale di questo Paese
Raccolgono in tempo reale tutte le segnalazioni di anomalie
Percepite perché possono in qualche maniera fare sospettare un allarme per un caso di covi compreso un figlio che vai in discoteca torna a casa e c'è il nonno di ottantaquattro anni
Che potrebbe essere contagiato eliche scoppia l'emergenza sanitaria non quando si traccia un asintomatico Roma chiarissimo questa linea illusa perciò dottor eccellente che non ostenta l'anziano ecco questo non lo abbiamo fatto perché qualcuno ce l'ha che abbiamo fatto perché il senso di appartenenza a questo sistema abbiamo tutti rimarcato ha detto pubblico-privato Matisse nippo convenzione indipendenti noi stiamo lavorando perché questo è il nostro mestiere questo che il nostro lavoro
Dottor riferita le chiedo aiutando il re il senso dello Stato scusi grazie grazie mille ma abbiamo veramente i minuti contati
Chiederà in questo punto al professor Bernabei di darsi il suo punto di vista
Microfono
Viene meglio siamo in streaming sì io fantoccio vedere solo questa cosa perché si parla dei territori allora è un'esperienza virtuosa che nasce da tutt'altro
Perché quattr'anni fa il mio Presidente mi chiede dice guarda noi siccome assistiamo tutti c'abbiamo dei buchi terrificanti vedete il primo no
Il DRG CD da due mila trecentoquarantuno euro per l'impianto di pacemaker
Per il Parkinson intra cerebrali e spendiamo diciotto mila euro dice ma come facciamo per sanare questo delta dico ma guarda nella Regione Lazio si assiste solo lo zero otto per cento in assistenza domiciliare paese va al due punto sette per cento degli ultrasessantacinquenni apriamo un servizio di assistenza domiciliare
Apriamo questo servizio di assistenza domiciliare
Gemelli a casa appunto quella veste per cui vengo c'abbiamo messo quattr'anni signori l'assistenza domiciliare e come fare la Neurochirurgia non è una cosa dice vale in quella casa e provvedo è una cosa complicata
Comunque lo facciamo perché avevamo le competenze
Di fatto cosa succede succede che questa assistenza domiciliare assistito nei primi sette mesi quattro mila trecento persone ma a maggio
Una compagnia città firmato grafiche televisiva mi chiede dice noi abbiamo il problema di ripartire per giugno con la produzione perché se no quell'attore americano non viene più noi perdiamo decine di milioni di euro e per salta tutto il banco
Ci siamo attrezzati cos'è successo gemelli a casa ha cambiato completamente veste e ha fatto un'operazione per cui oggi cinque mila seicento lavoratori
Del settore dell'audiovisivo hanno ricominciato a lavorare l'Italia è l'unico paese che fa produzioni cinematografiche e televisive Francia Spagna Inghilterra Los Angeles sono chiusi e io Leonardo che il motivo per cui mi avevano chiamato quell'attore americano è stato chiuso e se lo stanno contendendo a colpi di asta in giro per il mondo perché non ci sono più produzione
Quindi a dire come ancora una volta dal pubblico privato da questa sinergia vera
Prendendo l'occasione utilizzando un po'il cervello si possono fare cose grandiose grazie mille dottor Bernabè anche per la sintesi chiedo al presidente Alfano telegraficamente di darci
Dal suo punto di vista due piste per il futuro alla luce di tutto quello che ci siamo detti
Che su che cosa dobbiamo essere pronti per questo per continuare questa sinergia pubblico-privato
Allora la prima pista per il futuro è un dato di realtà cioè un giudizio sul presente le cose del nostro paese dal punto di vista della sanità non vanno male nei ranking siamo al vertice mondiale siamo il popolo più sano il longevo in competizione forse con quello giapponese al mondo
Questo è un dato di realtà nel pensare al futuro non possiamo dimenticare quella che è la realtà che a volte chiaro produce anche lei paradossi c'è il paradosso culturale dell'invecchiamento della popolazione Gabbo frutto di una cultura squisitamente economici stabilire l'invecchiamento della popolazione
Che soprattutto in buona salute l'invecchiamento in buona salute della popolazione che è una grande conquista sociale invece viene ritenuto un insostenibile costo economico e minaccia la sostenibilità del sistema
Questo non può essere considerato vero perché i nostri anziani sono la nostra forza nuova nostra debolezza ma perché si verifica questo perché evidentemente le cose sono andate bene
Dal punto di vista della tenuta di un sistema sanitario va tutto bene ovviamente no la collaborazione pubblico-privato per rispondere agli annosi problemi delle liste d'attesa l'uso improprio del pronto soccorso dell'Arsenal sul rafforzamento della medicina territoriale qualcosa che può andar bene certamente anzi è la strada corretta quella della rafforzamento della collaborazione pubblico-privato per rispondere alle sfide della sostenibilità del servizio sanitario nazionale pensando al futuro prossimo tutto ciò come lo traduco
Lo traduco nella necessità di uno sforzo congiunto la proprietà del gruppo San Donato dell'intero staff del gruppo San Donato dove ci sono mille trecento ricercatori oltre cinque mila medici del pronto su questo lo produco nella nello sforzo di evitare una seconda ondata di ricoveri
Una seconda ondata di ricoveri si può provare il darla oltre che attuando tutte le misure di attenzione prevenzione segnalate con cautela poco fa dal ministro speranza anche lavorando fortemente con una maggiore cucitura del rapporto tra ospedali e territorio una maggiore integrazione tra ospedale e territorio non vuol dire non avere ospedalizzazione una fine della costo o dei grandi ospedali significa un lavorò per portare sul territorio Leicester ISO dei grandi Rex e portare sul territorio in una logica di coordinamento tutta l'esperienza clinica fatta nei grandi ospedali nella circostanza della prima ondata dei ricoveri io penso che nelle settimane a venire probabilmente questa
La pista più giusta su cui lavorare ma non vedo che già chi è preposto alla programmazione stia lavorando proprio su questo la mia nota
Di ottimismo e una nota di ottimismo fondata non su una irragionevole speranza massima realtà la realtà di un sistema che sicuramente ha fatto esperienza di una circostanza drammatica come quella della pandemia
Che tra marzo e aprile ha messo alla prova la tenuta del sistema Italia nel suo insieme
Grazie Presidente USA a cominciare anche dalla relazione RAI sindaci presidenti di Regione il Governo nazionale grazie grazie mille presidente
Trivelli devi essere
Chirurgico perché vogliamo lasciare almeno tre minuti al ministro per all'ultimo intervento
Approva il territorio è un problema che ripeto è importante da dire un modo comune di dire bisogna sicuramente spostare risorse sul territorio fuori dall'ospedale
Però quale esperienza come ed è stato anche in questo caso illuminante quando si è realizzata un una interazione tra i medici medicina generale gli specialisti si pazienti come di dimessi i nostri specialisti ospedalieri e con la curiosità di sapere allora la capiti a grande curiosità di sapere come andasse un paziente dimesso dopo la cura corpi dichiara una malattia che hanno malati ancora sconosciuta quindi una grandissima interessa sapere l'esito di quello che era stato fatto in ospedale
I medici medicina generale avevano e hanno la necessità di sapere dagli specialisti che cosa sia questa malattia e su questo sui pazienti codini messi se creato un legame professionale un'interazione tra tra medico di medicina generale e medico specialista questa esperienza embrionale e insieme
Di quello che può essere il futuro
Perché
Un una medicina generale che continua a considerarsi per quanto di grande professionalità autonome autosufficiente
Poi si scontra con la con l'impossibilità di trattare i pazienti colpiti quando sono gravi almeno come sono emersi in marzo aprile perché impossibilitati a fare e diagnosi e trattamento
Gli specialisti ospedalieri non curano per intero il paziente perché il paziente a delle sequele che sono molto grande molto gravi
E quindi il fatto di fare benissimo l'ospedale non è sufficiente per dire sto curando
Quindi quello che può mettere insieme c'è il l'evidenza cioè quello che serve fatto di comprendere che non basta la prestazione la prestazione anche fatta benissimo di ciascuno di noi
Ma occorre riuscire a connettersi attorno al bisogno del paziente e il paziente ha un ruolo in questo deve esprimere il suo bisogno è impossibile fare sanità e curare senza che i pazienti si coinvolgano
La grande cura di questi mesi è stata l'autocontrollo che abbiamo avuto grande sacrificio delle nostre popolazioni delle nostre persone e questo ha permesso di curarci
La cura un fenomeno veramente cooperativo bello questo crea valore perché altrimenti la spesa anche anche arricchita determina ancora hanno un valore nel non valore nasce dalla mancanza di connessione rispetto allo scopo di tante scopo della della tutela della salute delle nostre persone da nostro fonazione
Questo il cambiamento culturale che bisogna favorire anche con gli strumenti
Tecnologici e anche quel meccanismo che iniziative istituzionali di riordino del sistema bello Marco stiamo stiamo su questo ministro grazie per averci concesso questa occasione le chiediamo come dire negli ultimi tre minuti
E di darsi da stopper sezione Corrado uomo dello Stato rispetto a pesce d'engagement il futuro la tecnologia come metterli insieme per continuare questa stagione di sviluppo che ci ha descritto nel suo primo intervento che c'è entusiasmato
Sì io credo in tre minuti che è la parola chiave sia prossimità
Noi dobbiamo ricostruire un servizio sanitario nazionale di prossimità e pensateci per un istante prossimità prossimi ficcare che il Servizio sanitario nazionale ti entra in casa attraverso il telefonino e quindi prossimità e sanità digitale
Ma anche che prossimità significa un nuovo investimento nella domiciliarità l'assistenza domiciliare noi nell'ultimo decreto rilancia abbiamo fatto un investimento straordinario
L'Italia passa nell'assistenza domiciliare degli over sessantacinque dal quattro per cento dove era al sei virgola sette la media OCSE sei quindi passiamo dall'essere due punti
è sotto la media OCSE a zero sette sopra la media OCSE ma dobbiamo continuare quindi se io devo trovare una parola
Per descrivere la sfida del futuro del servizio sanitario nazionale per me esattamente prossimità cioè provare a riportare il più possibile il servizio sanitario nazionale dal cittadino
Non un'idea in cui alla fine il cittadino che deve inseguire il servizio sanitario nazionale ma un servizio sanitario nazionale
Che ti sta vicino che chi è il più possibile prossimo e che quindi fa cadere quella quel muro e quella barriera che spesso c'è tra di noi
Mi è rimasto un minuto e venti in questo minuto e venti permettetemi di dire un'ultima cosa anche rispetto all'attualità di queste ore
Io penso che gli italiani siano stati veramente straordinari in questi mesi difficili
Nei mesi di marzo di aprile Di Maggio nel mese Loch da un c'è stata una sintonia profonda
Tra le misure del governo nazionale dei governi regionali e il sentire comune delle persone la curva l'abbiamo piegata non solo per le misure
Non per le scelte di natura securitaria ma perché c'è stato una profonda persuasione delle persone che hanno capito che c'era una posta in gioco più grande di qualsiasi altra cosa cioè la vita delle persone la vita delle donne e degli uomini
Io penso che in questi giorni dobbiamo recuperare uno spirito di sfida rispetto a questa battaglia del Covent
E dobbiamo farlo perché ce n'è bisogno fortemente e io faccio un appello particolare ai più giovani del nostro Paese
Il dato che mi ha colpito di più
Nel report del monitoraggio di ieri e che la media di età è scesa addirittura trent'anni la media dei tardi contagiati dell'ultima settimana e trent'anni
Molti di questi ragazzi hanno il codice ma hanno sintomi debolissimi o addirittura non hanno sintomi ma se si continua così presto il contagio entrerà nelle famiglie arriverà ai loro genitori ai loro nonni e rischia di metterci davvero in difficoltà allora io voglio fare ancora appello a tutti perché abbiamo una sfida che vogliamo vincere quella di gestire il covi di in questo autunno noi riapriremo tutte le scuole faremo le elezioni
Il venti e ventuno di settembre
Andremo avanti in quel percorso di aperture ma per farlo abbiamo bisogno ancora una volta del contributo delle nostre cittadine dei nostri cittadini di quel contributo straordinario che ci ha consentito di piegare la curva ma che oggi serve più che mai
Perché lo ribadisco la battaglia non è vinta i numeri del futuro non sono già scritti dipendono dal comportamento di ciascuno di noi
E allora le tre regole fondamentali
Che abbiamo lasciato in piedi
Dobbiamo rispettarle davvero l'utilizzo della mascherina il distanziamento di un metro e lavaggio frequente delle mani sono tre regole essenziali che ci possono consentire di vincere la sfida che abbiamo di fronte a noi grazie
Grazie mille ministro grazie al meeting per questa occasione straordinaria agli sponsor non concludo se non dicendo prevenzione sicurezza e sviluppo grazie a tutti