FaiNotizia - Sanità e Regioni, all'indomani del coronavirus #1. La puntata settimanale

Benvenuti all'appuntamento settimanale con franchezza punto it formanti inchieste di radio radicale in onda lunedì alle ventitré e trenta pende implica sempre lunedì male se del mattino
In questa puntata torniamo a parlare di regionalizzazione della sanità
L'emergenza coronavirus senza atti e riacceso il dibattito sul Titolo quinto della Costituzione sulla necessità che in casi di emergenza lo stato posto a intervenire su materie di cui non ha la competenza esclusiva come la sanità
Attraverso una clausola di supremazia in questa prima puntata le voci di medici ed infermieri con interviste a Quirino piacevoli coordinatore dell'Ufficio esteri
E presidente regionale di eroi manca Stefano Barone segretario provinciale di Nursind Roma che si il sindacato
Delle professioni infermieristiche e infine a Tonino accetti portavoce della Snoopy la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche buon ascolto pena ritorniamo in studio solo per i saluti tra trenta minuti
Sanità e regioni
Quale futuro all'indomani del coronavirus l'emergenza coronavirus ha riacceso il dibattito sul Titolo quinto della Costituzione e sulla necessità che in casi di emergenza arrestato possa intervenire su materie di cui una competenza esclusiva nella sanità attraverso una clausola di supremazia
In questa puntata partiamo dal punto di vista i mitici PT infermieri
Un diritto alla salute che continua ad essere legato al codice di avviamento postale
Così Mino Carta ben nota ha definito la situazione della sanità italiana emersa ultimamente da un rapporto della Fondazione incinte un think-tank di politica sanitaria da presieduto e il continente
Non c'entra visto che si trattava di un rapporto pubblicato alla fine del due mila diciannove il problema fondamentale è polemica verso l'epidemia ancora coronavirus sommerso il maniero o particolarmente evidente del questore
Ma nuova vita di gestione dello storico perché di fatto le capacità di risolvere in fretta per lo sport come Regione
Sono abbastanza o attuali siccome produttivo prende sono per l'esecuzione già non permettono in qualche modo ancora effettuato delle correzioni diretto dove si sono delle particolari strutture per cui noi oggi abbiamo visto come si sulla prosecuzione per comporre differente abbiamo visto quel comando sono diverse sullo spaventoso di farmaci trovano sorvola oggi raccomando sua riverso sull'uso organo sterline quindi tutta la parte che poi esclusivamente sono i paria continua ad essere importa in maniera gestito da quel groviglio senza nessuna possibilità per lo scopo per intervenire
In pratica come è noto il quadro normativo in cui ci si muove per quanto riguarda la sanità è il seguente
Lo Stato definisce i livelli essenziali di assistenza Illy acquisite
Alle Regioni spetta l'organizzazione e la gestione dei servizi sanitari dello Stato poi monitora le prestazioni delle regioni appunto alla luce d'Elia e del bilancio strumenti ritieni carta Bellotto a insufficienti per garantire un'equità nell'accesso ai servizi sanitari
Le ragioni sono molte e complesse torneremo a parlarne con carta Ballotta ma più avanti facciamo prima però un passo indietro come si è arrivati alla regionalizzazione
Il ventitré dicembre mille novecentosettantotto nasceva il servizio sanitario nazionale
Una legge monumentale che assorbiva debiti delle diverse mutue istituì un sistema universale illimitato di cure
La legge La ottocentotrentatré appunto fu varato dal governo Andreotti e fu un successo storico del Primo Ministro della Salute Donna Tina Anselmi
I principi fondanti erano università uguaglianza gratuita globalità dei servizi offerti
Solidarietà democraticità controllo pubblico e unicità quindi niente privati
Molto però è cambiato nel corso degli ultimi quarant'anni ma due elementi in particolare hanno segnato l'evoluzione dell'organizzazione sanitaria in Italia l'aziendalizzazione degli originali unità sanitarie locali e l'assunzione da parte delle regioni del ruolo centrale nell'erogazione di servizi i dati possono essere una guida per capire come sia cambiato il Servizio sanitario nazionale nel corso di queste evoluzioni
Dal rapporto sanità due mila e diciotto quaranta anni del servizio sanitario nazionale emerge come dalle originarie seicentonovantacinque USL dell'ottantatré si sia passati alle cento uno di oggi e centodue aziende ospedaliere censite nel due mila e sedici
Il ventitré dicembre mille novecentosettantotto nasceva il servizio sanitario nazionale
Una legge monumentale che assorbiva debiti delle diverse mutue e istituì un sistema universale illimitato di cure
La legge l'auto centotrentatré appunto fu varata dal governo Andreotti e fu un successo storico del Primo Ministro della Salute Donna Tina Anselmi
I principi fondanti erano università uguaglianza gratuità globalità dei servizi offerti
Solidarietà democraticità controllo pubblico e unicità quindi niente privati
Molto però è cambiato nel corso degli ultimi quarant'anni ma due elementi in particolare hanno segnato l'evoluzione dell'organizzazione sanitaria in Italia
L'aziendalizzazione degli originali unità sanitarie locali e l'assunzione da parte delle regioni del ruolo centrale nell'erogazione dei servizi i dati possono essere una guida per capire come sia cambiato il Servizio sanitario nazionale nel corso di queste evoluzioni
Dal rapporto sanità due mila e diciotto quarant'anni del servizio sanitario nazionale e merci come dalle originarie seicentonovantacinque USL dell'ottantatré si sia passati alle cento uno di oggi e centodue aziende ospedaliere censite nel due mila e sedici i posti letto quali sono scesi da cinquecento mila a duecentoquindici mila con un crollo ancora più pronunciato
Se rapportati alla popolazione di trentacinque per dieci mila abitanti raffrontati novantatré dell'ottantuno
Due sole le voci di crescita il settore privato che passa dal quindici al venti per cento dei posti letto totali
E le aree delle terapie intensive riabilitazione e lungodegenza seppur rappresentate in maniera disomogenea sul territorio nazionale
Alle differenze tra le varie parti d'Italia si collega anche la crescita del quaranta per cento dei ricoveri fuori regione ovvero gli spostamenti dei pazienti dal territorio di residenza a quello scelto per curarsi
Con una regione come la Calabria che ha visto raddoppiare l'indice di spostamento dei pazienti rispetta l'ottantasei
Su questi e altri numeri torneremo più avanti ci focalizziamo per ora sulle riforme legislative quelle fondamentali sono quattro la prima è quella già citata del settantotto che ha appunto istituito il sistema sanitario nazionale
Poi nel novantadue con il decreto legislativo cinquecentodue si avvia alla regionalizzazione della sanità con l'istituzione appunto delle aziende sanitarie locali io ospedalieri
Intanto però la pressione finanziaria è cresciuta ed è quindi introdotta una concezione di assistenza pubblica
In cui la spesa sociale e sanitaria deve essere proporzionata alla effettiva realizzazione delle entrate e non può più rapportarsi unicamente all'entità dei bisogni
Un passaggio com'è facile intuire oggi fondamentale
La terza riforma e quella del novantanove che confermerà forza all'evoluzione in senso aziendale e regionalizzato e si intuisce i fondi integrativi sanitari per le prestazioni che superano i livelli di assistenza garantiti
Dal sistema sanitario nazionale
Quarto si ultimo passaggio cruciale nel due mila e uno con la riforma del titolo quinto della Costituzione la tutela della salute diviene in materia di legislazione concorrente tra Stato e regioni
Lo Stato determina i LEA le regioni hanno competenza esclusiva nella regolamentazione io organizzazione dei servizi sanitari nel finanziamento delle aziende sanitarie sulla carta tutto chiaro logico
Ma la realtà ha preso una piega diversa
Io rispetto i padri fondatori del nostro Stato che nella Costituzione avevano detto quando l'anno fondata iscritta
E e l'accanita doveva essere di demandata alle peggio ma loro l'hanno scritto in un periodo in cui
Tutto qui colpevoli Pecorelli a parlarne e Quirino piacevoli presidente dell'associazione degli anestesisti rianimatori del Lazio la Roja Emma capisce e per oltre vent'anni piacevoli è stato inoltre primario di due grandi ospedali di Roma il Santo Spirito e il San Filippo Neri circoli al vero rinviato Fitto l'Occidente con il quinto della Costituzione quindi portare
La sanità per petto alla nostra Costituzione alle regioni è una iattura tant'è vero che si è visto come noi abbiamo venti sistemi sanitari differenti abbiamo applicato contratti di lavoro il venti modi epidemia
L'Italia è e ha mo'macchia di leopardo io sono piuttosto che l'urto di questa situazione perché vengo da una regione per anni nel l'alimento proprio i piani che Titti quindi è stato usato il servizio sanitario come banco attendisti perfetti ed gli altri cattive gestioni in questi ultimi anni sono stati inclusi i posti letto migliaia
Tenta un driver epidemiologico illogico ma semplicemente con scelte del tutto
A apodittiche senza nessuna ragione
Isola operazioni migliaia di posti di lavoro e si sono persi doppiamente purtroppo il tante i nostri appelli anche al frana
Tramite i giornali che io personalmente ho fatto avvertendo la dinamica i posti letto di rianimazione erano aspetti sia un po'ha un limite storico
Che avrebbe reso
Ingestibile qualunque
O ancora ed perché inevitabile dunque secondo piacevoli chi alla prima emergenza si presentasse un conto salato da pagare
E in effetti per quanto quello sulla sanità italiana sia un dibattito sempre presente mai se ne è parlato così tanto come in questi mesi durante la pandemia
L'epidemia è noto ha colpito soprattutto la Lombardia una delle regioni considerate a ragione o forse sarebbe meglio dire a torto tra le più efficienti ma la crisi ha anche evidenziato le difficoltà già presenti nelle regioni in piano di rientro
Di cosa si tratta si tratta appunto di uno degli strumenti a disposizione dello Stato per controllare l'operato delle regioni dal punto di vista economico
I piani di rientro introdotti dalla Finanziaria del due mila cinque entrano appunto in gioco quando una regione spende di più di quanto è in grado di finanziare
Come si legge sul sito del ministero i piani sono parte integrante del singolo accordo fra lo stato e la Regione
E si configurano come un vero e proprio programma di ristrutturazione industriale che incide sui fattori di spinta sfuggiti al controllo delle regioni
Un piano di rientro della spesa sanitaria siglato da una Regioni in disavanzo è finalizzato a ristabilire appunto l'equilibrio economico-finanziario della Regione interessata attualmente le regioni in piano di rientro sono sette Lazio Abruzzo Molise Campania Calabria Puglia e Sicilia
E di questi quattro Lazio Calabria Campania in Molise sono commissariato insomma alle Regioni in disavanzo sono un terzo delle regioni italiane e durante una crisi sanitaria economica e sociale come quella attuale
Le varie storture non potevano che emergere con maggiore evidenza problema ripetete
La terapia intensiva Hillary passione è stata considerata da molti non solo dalla mia regione come un buco nero dal punto di vista economico perché ovviamente i costi in questi reparti sono molto alti
E si è voluto privilegiare come dire il taglio delle in verrà pesa altre situazioni per cui come dire noi siamo diventati i soggetti come un po'inutili un pochino dai macchinari a e anche questo si è visto con lei è un diciamo con la Licci Gallotta emissione alle nostre richieste di incrementare i posti in in specializzazione io ho dovuto fare intervenire
La procura di latita
Perché non c'era l'ambiente picche mentre immediata provincia potessero sopperire alla loro normale rotti hanno parlato cessione perché la in ottone lombardi tipo apposti perché ovviamente sempre con la scusa che il piano di però con altre situazioni del tutto futili non mancava e rianimatori lei capisce
Situazione la Regione arriva presto al collasso
Mentre e tutti così si privilegia Pompili i gruppi religiosi Chiarlo ospedali la che ovviamente non tenendosi alle norme attuali possono assumere non assumere conoscono chiudere fare quello che vogliono no
E quindi come dire da una parte immette al collasso il servizio sanitario nazionale e dalla i lascia un'aria libera di fare ciò che vuole acquisirli Nanda che cosa il tempo nemico ma il bad boy dedico io non sono corretto e il privato ma il privato deve una parte integrante e il pubblico e non la parte primaria commenta avvenendo
Durante i mesi di picco della pandemia attraverso interventi straordinari si è cercato di rispondere alle carenze del sistema dalla mancanza d'i posti letto a quella del personale il problema però quando si parla di personale sanitario che non sono figure che si creano da un giorno all'altro
E danni le associazioni di settore segnalano il problema che tra l'altro e strettamente legato all'anzianità dei medici Italia infatti è il paese in Europa con i medici più vecchi il cinquantatré per cento a più di cinquantacinque anni il Regno Unito che all'estremo opposto del grafico ha un personale medico per cinquantacinque pari ad appena il sedici per cento
Insomma in assenza di una politica di assunzioni mirata l'Anaao Assomed ha calcolato che nel due mila e venticinque potrebbero mancare in Italia circa sedici mila e cinquecento medici specialistici nel settore pubblico
Attualmente i medici vanno in pensioni media sessantacinque anni e secondo Hanau la curva dei pensionamenti raggiungerà il culmine tra il due mila e diciannove e il due mila e ventidue con uscite intorno ai sei sette mila medici l'hanno entro il due mila e venticinque dei circa centocinque mila medici impiegati nel pubblico mi andranno in pensione circa la metà cinquantadue mila
Confrontando i pensionamenti con listini dei medici specializzati assunti dal sistema sanitario nazionale nei prossimi anni i sindacati hanno calcolato che diverse discipline mediche affronteranno una carenza di specialisti
Il problema della carenza oltre ai mitici riguarda anche gli infermieri
Quello che ci vuole che noi in tempi non sospetti quando fortunatamente ancora non si parlava del coronavirus avendo un concorso del Sant'Andrea chiuso a fine novembre una graduatoria pronta nella prima decade
Di dicembre chiedevamo a gran voce l'assunzione del personale perché chiamo eravamo il già in difficoltà quando questo non lo chiediamo da gennaio quando avevamo le graduatorie del concorso del Sant'Andrea Higgins a parlarne e Stifani amare un'infinità in più insani di noi si informa il sindacato di Lipsia in uno splendido antichi dicembre da fine dicembre abbiamo chiesto l'assunzione immediata perché il personale insofferenza quindi i turni si coprono sullo straordinario
La media dei traghetti cinquantatré anni FIAT pesci costa a sopperire ai carichi di lavoro e quindi chiedevamo che l'assunzione immediata di queste persone che che solo nell'anno due mila venti dovrebbero essere circa mille cinquanta
S'interessa Nalin tennistico di inclinati io ok prego tutti di tutti gli ospedali locali quindi non si risolve il problema concentrando le ore assumendo il personale
Io avendo il personale in misura idonea
Dove io ci tengo a ricordare comunale uno studio Lapenna forca stabile uno studio europeo cresce che il rapporto ideale e uno asset pazienti
E riduce del venti per cento le mortalità vanta un più in queste circostanze calcolando che l'Italia a abbiamo rapporti di uno a dodici fino a fischietti di una diciannove nella sanità privata
Gli inquilini non viene minimamente rispettato ma al di là delle terapia intensiva e rianimazione dove il rapporto scritto nero su bianco di uno a grazie
In questi mesi ai media che li hanno definiti angeli ed erano infermieri e medici hanno risposto così non chiamateci angeli missionari la nostra non è una missione è un lavoro e come tale deve essere retribuito e riconosciuto tutti i giorni
Un punto e ribadito più volte anche nelle ultime settimane in occasione di diverse manifestazioni
Ad inizio giugno gli infermieri sono scesi in piazza Genova Torino Milano e a Roma come ha ricordato in occasione della manifestazione di Milano Angelo Macchi è responsabile per la Lombardia del sindacato degli infermieri italiani noi sin da otto
Il livello delle retribuzioni in Italia e di oltre il quaranta per cento inferiore rispetto agli standard europei
In Francia e Germania ad esempio lo stipendio base di mille ottocento euro in Gran Bretagna e Belgio di Duemila da noi si ferma a mille quattrocento
è difficile poi far riconoscere le specializzazioni di chi lavora in situazioni altamente professionali come nere parte era critica
Perché attualmente sono oggetto di trattative decentrate mentre invece secondo macchia dovrebbero rientrare nel contratto nazionale per poter essere finanziate
Senza che poi le aziende sanitarie regionali si trincera inno dietro la solita scusa della mancanza di risorse stesso discorso per le indennità come lavoro di notte durante le festività o la reperibilità
Ferme tutta un'tabellari vecchio di oltre trent'anni nell'emergenza convinto ha messo in luce il mondo
Purtroppo molto molto chiaro il tema delle carenze
Del personale infermieristico a ma anche le carenze del personale in in generale
Ma sembra occuparsi della questione c'è anche la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche l'altro no Pitt e questo è Tonino Alcesti portavoce della federazione
Anni di definanziamento nel servizio sanitario pubblico hanno o comportato una a riduzione importante del personale sanitario a disposizione del servizio sanitario nazionale
In particolar modo la a a professione infermieristica è una di quelle che ha subito il male la maggiore riduzione in termini di
Personale
E quindi anni si mostra questo questo elemento critico e cioè la il personale sanitario il personale sanitario in quantità
Alla molto al di sotto delle delle reali esigenze con le quali facciamo i conti oggi in ogni in ogni regione in particolare in alcune
Questa riduzione del personale negli anni
è stata più accentuata in nelle regioni in piani di rientro
E stata diffusa accentuata nelle regioni per il rientro e oltre ad aver messo in nuce questa carenza a importante di personale infermieristico che ha comportato anche con me ha reso appunto insomma abbiamo letto tutti
La l'invio di un personale di personaggi mistico volontario nel Regio nelle regioni per le zone più in difficoltà a del nostro Paese per far fronte all'emergenza
All'emergenza convinta oltre a questo ci sono stati dei problemi molto importanti dal punto di vista della di disponibilità
Di dispositivi di comprensione mi produsse individuale per il personale in questo come è ormai noto ANCI isolanti sull'alto livello di contagio tra infermieri medici ma non è tutto cioè
Un tema di turni prolungati anche di dodici ore per rispondere alle carenze di personale infermieristico all'interno delle corsie
E anche
Diciamo per rispondere ad un ad una funzione alla quale è chiamato il personali femministi Codici nell'emergenza vomito e cioè quello di accompagnare la persona con con Linda
Dall'inizio cioè da quando entra in ospedale sino alcuni in alcuni casi
E che purtroppo sono stati in molti fino alla fine
E la persona che accompagna e il professionista che accompagna la persona anche nella fase della fine della vita in quella fase in cui diciamo non ci sono
Dove diciamo la persona rimane con un infermiere
E l'infermiere gestisce questa fase molto delicata anche dal punto di vista emotivo e psicologico sia della persona sia suo
E e questa gestione anche psicologica della situazione l'infermiere la fa in autonomia
Non c'è oggi ed è questo un altro grande problema dell'emergenza con renderebbe il controllo il giusto sostegno psicologico per gli operatori e per i professionisti impegnati in prima linea in questa emergenza
Un problema questo che è emerso con grande evidenza durante la crisi e soprattutto a seguito di alcuni suicidi e tentati suicidi da parte di infermieri in prima linea nell'emergenza
Ma non lasciare soli gli infermieri significa anche provvedere a colmare le carenze di personale abbiamo una
Sicuramente un dato partano da un lato da un dato ufficiale che è quello della via generale dello Stato
Dove ovviamente la ragioneria generale dici niente ci dà questa questa informazione cioè che dal due mila nove
Si sono c'è stato una riduzione di si sono persi circa venticinque mila duecentotrenta unità di professionisti
Sanitari
Di queste venticinque mila unità ma diciamo la carenza a l'impatto maggiore lo hanno avuto ovviamente i infermieri o con un numero pari a dodici mila e cinquecento unità in meno in questi anni dal due mila nove ad oggi
Questo secondo la ragioneria generale dello stato questo il taglio la riduzione del personale in questi anni
Ovviamente la carenza invece
Agganciata alla capacità del servizio sanitario nazionale
Di garantire le giuste risposte ai bisogni dei cittadini bisogni seduti ai cittadini il nostro centro studi della Federazione nazionale degli ordini e professioni infermieristiche lo ha quantificato linea cinquantatré mila unità noi oggi si dovessimo rispondere in modo giusto è corretto
Alla domanda di salute della della nostra popolazione dovremmo poter contare su cinquantatré mila unità in più faccio uno spaccato regionale in campagna che alla Regione ampiamente Inter rientrano abbiamo una carenza attuale di circa cinque mila e trecento ma unità di personale infermieristico sono contro ad esempio una regione come la Toscana ogni tre mila duecento dodici unità ovviamente queste carenze così cinquantatré mila unità
Aumentano
Ma
Con l'effetto cumulato di quota cento
E e abbiamo diciamo stimato secondo le analisi fatta al nostro centro studi una a carenza totale tra carenze ordinarie e carenze agganciate all'effetto di quota cento pari a settantasei mila settantasei mila unità
A conferma di quanto rilevato dalla sì no PC sono anche i dati OCSE rispetto ad una media di otto virgola otto professionisti ogni mille abitanti da non ce ne sono solo cinque virgola otto
Il rapporto tra infermieri e medici resta uno dei più bassi uno virgola cinque al trentacinquesimo posto su quarantaquattro Paesi considerati e ben al di sotto della media OCSE che di due virgola sette con un rapporto che è la metà di quello che hanno in Europa ad esempio Francia e Germania uguale o superiore a tre
Mentre il Regno Unito con due virgola otto è comunque al di sopra della media
In questo quadro di riduzione di invecchiamento della forza lavoro infermieristica spicca anche il dato sui servizi di prevenzione anche questo al di sotto della mente al sessantotto per cento in Italia contro una media del settantatré
E quello dell'aumento della disabilità legato all'invecchiamento della popolazione
Ma nonostante questi dati l'Italia ha speso meno dello zero virgola sei per cento del PIL per l'assistenza a lungo termine
Nel due mila e diciassette e sebbene il numero sia in aumento l'Italia ai quinto il più basso numero di letti per lungodegenza
Quindi anche l'OCSE certifica quello che lui in Italia
Diciamo cioè bisogna investire di più nel personale infermieristico e bisogna investire
Mi più una al diciamo con sforzi sicuramente uguali in tutte le regioni non lasciando a spazzini e iniquità come dicevo prima noi abbiamo in Italia una disponibilità mi infermieri molto differenziato da regione a regione le regioni in piano di rientro sono quelle che hanno visto il maggior per taglio di personale sanitario fino a trecentosessanta gradi e in particolare diversa e femministe sono proprio quelle regioni che oggi diciamo fanno i conti anche con altre differenze che sono percepibili cittadini cioè in quelle regioni che oggi che hanno fatto un percorso sapranno percorso di rientro
Dal debito oltre la riduzione del personale rispetto ad altre regioni hanno anche una garanzia dei livelli essenziali di assistenza
Sicuramente più critica rispetto alle regioni del Centro-Nord
Hanno dei livelli di cassazione
Piuttosto alta mi dice ora un doppio fronte linee guida non solo ora o dei servizi sanitari e quindi una garanzia di livelli senza resistenza
Meno forte rispetto alle regioni del Centro-Nord ma ho anche una situazione per la quale diciamo il livello di imposizione delle tasse del prelievo dalle tasche del cittadino e anche anche qui molto alta
Quindi nemmeno in termini servizi più pago e questo andamento anche sui profilo di iniquità che nel nostro Paese
Grazie grazie al proprio modo in modo forte indubbiamente regionalizzazione mio no secondo accetti la chiave della soluzione sono modelli organizzativi flessibili e comprendere appieno il ruolo professionale degli infermieri di oggi
Dobbiamo essere ancorati a modelli organizzativi statici ma dobbiamo invece pensare a modelli organizzativi Mina amici che si evolvono con l'evolversi belliche di CIA e qui e anche delle competenze dei professionisti quindi gli infermieri oggi e un nuovo infermiere non è l'infermiere in ieri a un percorso negli studi robusto
è laureato o svolge dei master un professionista davvero a diciamo importante e e sempre più e sempre con maggiori competenze
In più e ne dobbiamo rendere coerente il livello di forma quindi un nuovo livello di formazione dei professionisti con l'esercizio professionali
Quindi dobbiamo rivedere la quantità di personale in base all'epidemiologia alle nuove fragilità alle nuove competenze maturate dalla ciascun professionista e quindi adeguarlo nel caso gli infermieri in scena di oggi nuovi infermiere e va considerato come tale anche rispetto agli organici
E poi adeguarlo anche nuovi modelli organizzativi si evolve tutto si evolve anche per l'organizzazione del servizio sanitario nazionale quindi dobbiamo pensare ovviamente
E questo è il nostro punto di vista che oggi l'infermiere può dare delle risposte importanti e quindi bisogna investire di più di quello che si fa oggi sugli infermieri e farlo allo stesso modo in tutte le regioni perché tutti i cittadini hanno stessi diritti non ci sono cittadini seria e ci permise ai tempi ed è importante che le regioni a prescindere dal miri Tomba al commissariamento o dalla
O dalla ricchezza
Della propria
Garantisco a tutti le stesse chance gli stessi opportunità di cura cosa che oggi fortemente
Avete ascoltato sanità definizione quale struttura all'indomani della corona di Daniela Santanchè Bersani informatiche tecnica praticabile
E rieccoci sodio per oggi è tutto vi diamo appuntamento a lunedì prossimo con la seconda puntata
In questa sede gli approfondimenti sulla sanità italiana fai notizia si conclude quindi ricordiamo come sempre che potete seguirci anche su Facebook e Twitter basta cercare fa notizia
Riteniamo negli prossimo alle ventitré e trenta e poi replica nel successivo alle sei del mattino un saluto di una buona settimana da Daniela farla