FaiNotizia - Sanità e Regioni alle prese con il Coronavirus. La puntata settimanale #5

Pendenti all'appuntamento rimane costante fissa sentite formaggi inchieste di radio radicale negli Stati Uniti alle ventitré e trenta con i testi sempre domenica ma alle sei del mattino continuiamo in questa puntata con la nostra serie di interviste per approfondire la questione della regionalizzazione andrà fruita in Italia e come in questa fase questo abbia influito anche sulla risposta all'epidemia di copie diciannove emergenza coronavirus ha infatti riacceso i riflettori sui limiti del titolo quinto della Costituzione
E la necessità che in casi di emergenza appunto lo Stato possa intervenire su materie di cui non ha la competenza esclusiva come la sanità
Per aprire una normativa uniforme ed omogenea su tutto il territorio ed evitare così che ciascuna Regione
Decida autonomamente e in difformità rispetto alle altre la sanità infatti una delle materie in cui la competenza dello Stato e delle regioni e concorrente
Sul piano normativo spetta allo Stato definire per legge i principi fondamentali del sistema sanitario e alle Regioni darne invece attuazione una scelta questa già presente dalla Costituzione del quarantotto e rafforzata poi con la riforma del titolo quinto nel due mila e uno sul piano dell'offerta dei servizi sanitari e le erogazioni il l'organizzazione dei servizi sanitari
Rimessa a partire dal novantadue alle Regioni dopo il fallimento della gestione comunale delle USL Indre Altan fatti servizio sanitario non è mai stato davvero statale cioè svolto direttamente dalle amministrazioni statali
In ogni caso in questi giorni il dibattito politico è tornato a rispolverare l'antica questione delle materie concorrenti riproponendo la necessità di intervenire sulla carta costituzionale
Per introdurre una clausola di supremazia il PD ha presentato ad inizio marzo
Una proposta di legge ad hoc sia alla Camera che al Senato è una proposta che si compone i diverticoli proponi in sostanza non solo l'introduzione di una clausola di supremazia ma anche la costituzionalizzazione della Conferenza Stato Regioni questo
Per evitare nelle intenzioni dei promotori che l'introduzione della clausura determini una curvatura centralistica del sistema
In ogni caso regionalizzazione della sanità o meno è opportuno ricordare un dato su tutti negli ultimi dieci anni il finanziamento pubblico alla sanità
è stato decurtato di oltre trentasette miliardi di euro secondo quanto emerge dal report della Fondazione Jinbe sul definanziamento del servizio sanitario nazionale ovviamente questi tagli hanno colpito alcune regioni più di altre con un ulteriore paradosso d'Italia la sanità pubblica in diverse regioni hanno finito per favorire il privato ma in una stazione come quello attuale proprio il pubblico a trovarsi in prima linea scontare
Anni di tagli alla spesa e delle prestazioni considerate troppo costose e poco remunerative come le terapie intensive
Inoltre va ricordato che l'ottanta per cento del bilancio di ciascuna regione e oggi finalizzato alla spesa sanitaria e negli anni vari tagli sono stati scaricati soprattutto sul personale con blocco del turnover e degli stipendi
Noi oggi vogliamo concentrarci proprio su quest'ultimo aspetto cioè sulla questione della carenza di personale in particolare di personale infermieristico e ne parliamo appunto conto Nino accetti portavoce della floppy cioè la federazione nazionale
Negli ordini delle professioni infermieristiche accenti in occasione dell'avvio della fase due rileva come territorio assistenza domiciliare siano spesso richiamati come parola d'ordine ma pochi denuncia in un intervento proposto si vedrà se no Pic
Sono stati ancora i fatti Servono scrive accetti risorse in più da mettere sul piatto del sistema sanitario nazionale per investimenti massicci sul personale sanitario
A partire da quello infermieristico per attuare il patto per la salute due mila e diciannove del mille ventuno Conti
Infermiere di famiglie di comunità e utilizzare queste emergenza proprio per rinnovare strutturalmente il sistema sanitario nazionale
Inoltre ricordava sempre accetti all'emergenza per i pazienti Covito oggi si aggiunge anche quella dei pazienti non coprite
Che hanno che sono persone fragili come appunto i pazienti cronici o non autosufficienti i quali per questi nemesi hanno fatto i conti con un vero e proprio congelamento dei servizi socio sanitari territoriali già carenti
A partire da quelli domiciliari che sono fondamentali per la prevenzione e la gestione delle complicanze e la prospettiva in assenza di interventi immediati e massicci rischia decisamente di non essere all'altezza dei bisogni reali dei pazienti
In una breve istantanea su come siamo messi oggi sul territorio in particolare sull'assistenza domiciliare
Acetil rileva infine che sono dieci le regioni inadempienti nella capacità di garantire il livello di assistenza sanitaria distrettuali praticamente mezza Italia
Inoltre sono il tre virgola cinque per cento dalla popolazione italiana dichiara di aver utilizzato i servizi di assistenza domiciliare
Contro il quattro per cento della media europea mentre in Francia ad esempio la percentuale del nove virgola tre per cento e nei Paesi Bassi del sei virgola nove
A questi dati si accorse aggiunge appunto come abbiamo già ricordato anche la cronica carenza di personale
Trasmettiamo quindi l'intervista Tonino Aceti portavoce dell'ASS notti
Una fonte importante l'intervista è stata registrata alcuni giorni fa pertanto in particolare i numeri sulle infezioni tra il personale sanitario sui morti non sono aggiornati buon ascolto ritorniamo in studio solo per i saluti tra venti minuti
E questa crisi legata all'emergenza coronavirus che cosa quali carenze evidenziato soprattutto dalla ma il vostro punto di vista come il personale infermieristico
Nell'emergenza corrida messo in luce in modo
Purtroppo molto molto chiaro il tema delle carenze del personale infermieristico a ma anche le carenze del personale in in generale anni di definanziamento nel servizio sanitario pubblico hanno o comportato una ma riduzione importante del personale sanitario a disposizione del servizio sanitario nazionale
In particolar modo la a a professione infermieristica è una di quelle che ha ha subito il male la maggiore riduzione in termini di personale
E quindi anni si mostra questo questo elemento critico e cioè la il personale sanitario il personale sanitario in quantità
Alla molto al di sotto delle delle reali esigenze con le quali facciamo i conti oggi in ogni in ogni regione in particolare in alcune questa riduzione del personale negli anni
è stata più accentuata in nelle regioni in piano di rientro
E stata diffusa percentuale tra nelle regioni pratiche e oltre ad aver messo in luce questa carenza a importante di personale infermieristico che ha comportato anche come risaputo insomma abbiamo letto tutti
La l'invio di un personale di personaggi mistico volontario nel Regio nelle regioni per le zone più in difficoltà a del nostro Paese per far fronte all'emergenza
All'emergenza covered oltre a questo ci sono stati dei problemi molto importanti dal punto di vista della di disponibilità di dispositivi di protezione diverse individuale per il personale
Le falle relative alla disponibilità dei dispositivi di protezione individuale per il personale ha comportato una diciamo un fenomeno grave gravissima che si inserisce in tutta la sua verità attraverso su un numero oltre sette mila a contagiati nel personale di personale infermieristico nel nostro Paese quindi sono oltre sette mila gli infermieri che sono ci sono contagiati per questo tipo per questo tipo di problema e ed è un elemento un elemento molto importante in va di pari passo con un'altra grande criticità
Che è quella appunto della dell'Annwn a garanzia finora anche dei tamponi per il personale sanitario quindi noi a abbiamo non abbiamo ancora un meccanismo oleato di una screening del personale sanitario rispetto all'infezione da coronavirus questo rappresenta villa il terzo grande elemento che è sotto gli occhi sotto gli occhi di tutti ovviamente
Prendere il coronavirus a da parte di un infermiere o da parte comunque del personale sanitario in generale
Vuol dire comunque complicare la risposta a del servizio sanitario nazionale
Nei confronti dei cittadini perché perché comunque un cittadino che alle prese con il coronavirus ognuno alle prese con il coronavirus ricerca del personale sanitario nel servizio sanitario nazionale
Diciamo punto d'approdo sicuro è in grado di prendersi carico in totale sicurezza e invece ecco questo questa totale sicurezza oggi
Proprio per la mancanza di Sposini quel sia individuale e anche per una per una criticità legata all'effettuazione di tamponi
Possibile garantire la cento per cento e quindi un elemento sul quale è è è necessario e lavorare lavorare
Seriamente
Ovviamente
Per il personale sanitario e anche per per infermieri contrarre il coronavirus vuol dire anche fare delle scelte limita piuttosto importante come l'impatto rilevante e anche rispetto alla propria famiglia e ai propri cari sono molti gli infermieri che devono all'esempio prendere in affitto no una casa
Per in questo periodo per non mettere a rischio mi dito vicari a a rischio nel senso che non metterli nella condizione di poter essere contagiati che questo ovviamente comporta anche delle spese che gli stessi infermieri devono sostenere in più e quindi c'è anche un tema mi onere economico cioè un tema di turni prolungati anche di dodici ore per rispondere alle carenze di personale infermieristico all'interno delle corsie
E anche poi diciamo per rispondere ad un
Ad una funzione alla quale è chiamato il personali femministi coincide nell'emergenza vomito e cioè quello di accompagnare la persona con convinta dall'inizio cioè da quando entra in ospedale sino alcuni niente in alcuni casi che purtroppo sono stati in molti fino alla fine
è la persona che accompagna e il professionista che accompagna la persona anche nella fase della fine della vita in quella fase in cui diciamo non ci sono
A dove diciamo la persona rimane con un infermiere
E l'infermiere gestisce questa fase molto delicata anche dal punto di vista emotivo e psicologico sia della persona sia sua
E e questa gestione anche psicologica della situazione l'infermiere l'acqua in autonomia
Non c'è oggi ed è questo un altro grande problema l'emergenza corrida dobbiamo il controllo il giusto sostegno psicologico per gli operatori
E per i professionisti impegnati in prima linea in questa emergenza a sindaco insomma da
Sì ma da questa da questa crisi che appunto tutto il personale sanitario in prima linea stava stava affrontando voi avete una stima anche non merita di quale fosse comunque la la carenza di personale regime diciamo ordinario sì sì con quali differenze magari dal territorio al territorio
Ma voi abbiamo una
è sicuramente un dato partendo da un lato da un dato ufficiale che è quello della via generale dello Stato dove ovviamente la ragioneria generale dici niente
Ci dà questa questa informazione cioè che dal due mila nove
Si sono c'è stato una riduzione dell'ICI si sono persi circa venticinque mila duecentotrenta unità di professionisti
Sanitari di queste venticinque mila unità ma diciamo la carenza sta l'impatto maggiore lo hanno avuto ovviamente i infermieri o con un numero o no pari a dodici mila e cinquecento unità in meno in questi anni dal due mila nove ad oggi
Questo secondo la ragioneria generale dello stato questo Italia la riduzione del personale in questi anni
Ovviamente la carenza invece agganciata alla capacità del servizio sanitario nazionale
Di garantire le giuste risposte ai bisogni dei cittadini bisogni seduti ai cittadini il nostro centro studi della Federazione nazionale degli ordini e professioni infermieristiche
Lo ha quantificato paga linea cinquantatré mila unità noi oggi se dovessimo rispondere in modo giusto è corretto
Alla domanda di salute della della nostra popolazione dovremmo o poter contare su cinquantatré mila unità in più faccio uno spaccato regionale in Campania che alla Regione interventi rientro ne abbiamo una carenza attuale di circa cinque mila e trecento ma unità di personale infermieristico sono contro ad esempio una regione come la Toscana ogni tre mila duecento dodici unità ovviamente queste evenienze così cinquantatré mila unità
Aumentano ma con l'effetto cumulato di quota cento
E e abbiamo diciamo stimato secondo le analisi fatta al nostro centro studi una a carenza totale tra carenze ordinarie e carenze agganciate all'effetto di quota cento pari a settantasei mila settantasei mila unità
La carenza di personale infermieristico approfitta trova riscontro anche piumini da alti pubblicati annualmente dall'OCSE quindi dati di livello internazionale
Noi abbiamo su con i dati OCSE cinque virgola otto ma infermieri per mille abitanti in Italia
Contro una media europea invece di otto virgola otto infermieri per mille abitanti quindi siamo molto al di sotto della media e e il tema del personale infermieristico ancora una volta confermato da un altro o dato sempre OCSE dove che appunto ci dice che il tasso gli infermieri
Per medici in Italia pari a uno virgola cinque infermieri del medico ed è un tasso tra i più bassi d'Europa perché la media invece di due virgola sette infermieri per medico quindi abbiamo un rapporto infermieri medici molto al di sotto anche qui della media Rota mentre abbiamo un rapporto tra medici per mille abitanti
Che invece al di sopra della media quindi abbiamo sicuramente dei valori al di sotto la media per quanto riguarda la disponibilità di infermieri abbiamo di valori al di sopra della media per quanto riguarda la disponibilità di medici infatti percentuali medici in Italia
Quattro medici per mille abitanti
Mentre la media europea è di tre virgola cinque medici Perini l'abilità e quindi abbiamo quindi anche l'OCSE certifica quello che lui in Italia diciamo cioè bisogna investire di più nel personale infermieristico e bisogna investire
Mi più una al diciamo con sforzi sicuramente uguali in tutte le regioni non lasciando ma spazzini e e iniquità come dicevo prima noi abbiamo in Italia una disponibilità di infermieri molto differenziato da regione a regione le regioni in piano di rientro in quelle che hanno visto il maggior taglio di personale sanitario fino a trecentosessanta gradi e in particolare i versamenti femministe sono proprio quelle regioni che oggi diciamo fanno i conti anche con altre differenze che sono percepibile cittadini cioè in quelle regioni che oggi che hanno fatto un percorso sapranno percorso di rientro
Dal debito oltre la riduzione del personale rispetto ad altre regioni hanno anche una garanzia dei livelli essenziali di assistenza
Sicuramente più critica rispetto
Alle regioni del Centro-Nord
Hanno dei livelli di cassazione
Piuttosto alta mi dice ora un doppio fronte linee guida non solo ora o dei servizi sanitari e quindi una garanzia di livelli senza resistenza
Meno forte rispetto alle regioni del Centro-Nord dormono anche una situazione per la quale diciamo il livello di imposizione delle tasse del prelievo dalle tasche del cittadino e anche anche qui molto alta
Quindi nemmeno in termini servizi più pago e questo incremento anche sui profilo di iniquità che nel nostro Paese
Deve essere affrontato in modo in modo forte
Ho a questo proposito diciamo in queste settimane si anche appunto tornati a parlare il meno possibile ricentralizzazione insomma con dei bilanciamenti del sistema sanitario nazionale anche per affrontare queste discrepanze da regione a regione di cui tu dicevi a dal punto di vista nuovo del del personale in particolare del personale infermieristico a vostro avviso quali sono le elezioni in via lungo termine che che si possono trarre e come sarebbe opportuno rimodulare sistema in questo senso se appunto a vostro avviso c'è lo spazio per per rivedere le cose
E
Ma noi dobbiamo o farsi che in ogni regione ci sia la giusta Paolo quantità di personale
Per rispondere al bisogno di salute delle persone ai nuovi bisogni di salute delle persone
Che sono in continua evoluzione il cambiamento l'evoluzione epidemiologi del nostro Paese è sotto gli occhi di tutti e non abbiamo un numero importante di a anziani un numero sempre crescente di persone con cornici da quindi con fragilità quindi noi dobbiamo niente tutte le Regioni nella condizione di rispondere alle beh si nuove fragilità questo vuol dire investire molto dei servizi territoriali
Questo vuol dire investire molto nell'assistenza domiciliare integrata nelle sul tumore di riabilitazione nevi infermieristica di famiglie di comuni tra che il nuovo patto per la salute ha previsto debba essere garantita su tutto il territorio nazionale mentre oggi anche qui niente né di famiglia e di comunità e una figura molto importante di rispondere ai bisogni sul territorio
Soprattutto nei pazienti cronici
Negli anni quando muoviamo come forma sperimentale in alcune regioni la più avanzata la Toscana poi ci sono altre esperienze sperimentali come in Piemonte altri in Friuli a in alcune aziende sanitarie
In alcuni territori ma non l'abbiamo in tutta Italia il patto per la salute ci ha detto che l'insieme di famiglie di comunità e il nuovo modello o organizzativo professionale degli infermieristica diverse identico in tutto il territorio alcune diciamo e per rispondere a queste nuove fragilità dobbiamo investire in tutte le regioni in questo modello ovviamente gli infermieri servono servono anche per attuare i nuovi modelli organizzativi di cui ha bisogno
Dobbiamo essere ancorati a modelli organizzativi statici ma dobbiamo invece pensare a modelli organizzativi Mina amici che si evolvono con l'evolversi dei crediti CIA
E qui e anche delle competenze dei professionisti quindi gli infermieri oggi è un nuovo infermiere
Non è l'infermiere in ieri a un percorso di studi robusto a laureato hanno o svolge dei master
Un professionista davvero a diciamo importante e e sempre più è sempre un maggiori competenze
In più e noi dobbiamo rendere coerente il livello di forma quindi un nuovo livello di formazione dei professionisti con l'esercizio professionali quindi dobbiamo rivedere
La quantità di personale in base all'epidemiologia alle nuove fragilità alle nuove competenze maturate dalla ciascun professionista e quindi adeguarlo nel caso gli infermieri Infirmary oggi nuovi infermiere e va considerato come tale anche rispetto agli organici
E poi adeguarlo anche in ognuno degli organizzativi si evolve tutto si evolve anche l'organizzazione del servizio sanitario nazionale quindi dobbiamo pensare ovviamente e questo è il nostro punto di vista che oggi l'infermiere può dare delle risposte importanti e quindi bisogna investire di più di quello che si fa oggi sugli infermieri e farlo allo stesso modo in tutte le regioni perché tutti i cittadini hanno stessi diritti non ci sono cittadini seria e ci permise riempì ed è importante che le regioni a prescindere dal mi mi di Tomba al commissariamento o dalla
O dalla ricchezza
Della propria
Garantisco a tutti le stesse chance le stesse opportunità di cura cosa che odio fortemente a rischio
In conclusione voi pochi giorni fa aventi avete lanciato una campagna di che cosa si tratta
Da e e perché appunto in avete Ranzato questo questo appello questa questa raccolta fondi
Ma ne abbiamo lanciato questa campagna anche siano annui con gli infermieri è una campagna che vuole diciamo
Rappresentare
Uno strumento di sostegno ma di supporto Intini finanza a tutto il personale infermieristico
è una campagna promossa dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche proprio per sostenere al meglio in questo momento questa professione che in prima linea nella nella diciamo all'emergenza Covi d'è in prima linea rispetto alle possibilità di contagio come credito prima e diciamo è la professione maggiormente colpita dalla dalla dalla contanti beh contagi
Il cinquantadue per cento a di tutti i contagiati nel personale sanitario sono infermieri
Questa la percentuale mostruoso e di questo bisogna che con questo bisogna fare i conti e non vogliono farci volti dare un aiuto ai nostri infermieri
Questi infermieri si fanno carico di spesi anche proprie per non lei deve non contagiare appunto i propri cari
Un numero importanti infermieri sono purtroppo morti in questa a battaglia a contro il coronavirus e purtroppo abbiamo ventotto decessi
E due sui vicini
Quindi uso civico non figlia anche della della solitudine nella quale vengono lasciati lasciarli personalità in aria in particolare Milla infermieri su un supporto psicologico
E e vogliamo essere vicini alle famiglie
Negli infermieri morti in questa battaglia vicini concretamente come crea abbiamo creato un fondo nazionale di solidarietà
Ha diciamo gestito dalla dalla Federazione e che si è fatta carico dei costi ovviamente in istituzione indigestione
Abbiamo come federazione nazionale degli ordini non risente mesi abbiamo già stanziato ottocento mila euro per questo fondo nazionali solidarietà un fondo nazionale che può essere
Per diciamo alimentato da lì non dalle donazioni di chiunque voglia essere al fianco degli infermieri e delle loro famiglie
Chi vorrà potrà farlo attraverso la nostra piattaforma on line della nostra campagna che www punto
Noi con gli infermieri punto org a questa a questo sito in questo sito potrete diciamo scegliere anche lilla Progetto per infine da sostenere ci sono vari progetti uno può sceglierlo e e e all'interno di questo libro si possono fare indirettamente le donazioni un fondo ribadisco
Un gestito e controllato ovviamente con il massimo della l'attenzione del rigore dalla Federazione nazionale degli ordini e professioni infermieristiche
E rieccoci in studio questa era l'intervista Tonino accenti portavoce della Finotti la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche per oggi è tutto torneremo anche nelle prossime puntate a parlare seri sanità
Che dire Gioni fa notizia in ogni caso si conclude quindi torniamo lunedì prossimo alle ventitré e trenta e poi in replica il lunedì successivo alle sei del mattino un saluto e una buona settimana Daniela Sala